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XII Regional seapower symposium 2019
di Marco Gustaf Passalacqua
Ponte tra storia e cooperazione tra Marine nel Secolo blu
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Si è da poco conclusa la XII edizione del “Regional seapower symposium” di Venezia, svoltasi dal 15 al 18 ottobre presso l’antico arsenale navale della città lagunare. Nella stupenda cornice della Serenissima, dove marittimità e millenario prestigio si fondono indissolubilmente, si sono riuniti i rappresentanti internazionali del mondo navale, accademico, industriale e com
merciale, quasi a voler ricordare la linea indissolubile che lega la nobile storia della marineria del vecchio continente con l’attuale posizione baricentrica dell’Italia nel contesto marittimo internazionale. Il Simposio ha segnato un record a livello quantitativo e qualitativo (56 Marine partecipanti, 34 delle quali rappresentate dai rispettivi capi, 16 attori internazionali facenti capo a organizzazioni industriali, commerciali e militari del panorama marittimo globale) confermandosi evento di riferimento nel panorama mondiale per concorrere, in un’ottica di dialogo costruttivo e cooperazione leale, alla tutela, sviluppo e gestione di un ambiente tanto indispensabile quanto articolato e complesso come il mare. Il tema del Simposio 2019, “Shaping our Navies for the Blue Century” ha rap
Tema conduttore del forum è stato "Shaping our Navies for the Blue Century", argomento di attualità attraverso cui è stato analizzato il ruolo delle Marine nell’affrontare le sfide connesse con la sicurezza delle reti marittime globali.
presentato il punto di partenza di un profondo lavoro concettuale che, nell’arco delle tre sessioni plenarie, ha sviluppato gli argomenti di principale interesse e attualità: - la riflessione sulla validità e sull’efficacia dell’attuale quadro normativo internazionale del mare (in primis la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del mare, la cosiddetta “Convenzione di Montego Bay” del 1982); - lo sviluppo coerente delle Marine del futuro per assicurare efficacemente sia i ruoli tradizionali delle Forze armate, sia le sfide lanciate dai nuovi e mutevoli assetti geopolitici; - il supporto delle Marine alla sicurezza e al benessere collettivo, ridefinendo il concetto di potere marittimo declinato attraverso le diverse dimensioni militare, politica, diplomatica, economica e sociale. I lavori hanno beneficiato del prezioso a pporto delle numerose personalità civili e militari intervenute, attraverso un dialogo costruttivo basato sulla fiducia reciproca e la volontà condivisa di conseguire risultati concreti per il bene e la sicurezza del mare. Quali risultati concreti sono emerse la comune volontà di sostenere e diffondere la consapevolezza dell’importanza del mare, per la prosperità e la sicurezza collettive, e la determinazione a rafforzare la cooperazione tra i numerosi attori che, a vario titolo, operano nei mari per individuare soluzioni efficaci, sostenibili e sicure. A latere della parte prettamente ‘accademica’ si sono svolti alcuni eventi altrettanto importanti tra i quali si ricor- d ano gli incontri tra i ministri della
A sinistra in alto: il ministro della Difesa Lorenzo Guerini all’arrivo a Venezia accolto dal capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone. A sinistra al centro: il ministro della Difesa a colloquio con il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, con il comandante della Squadra navale ammiraglio Paolo Treu e con il comandante di nave Vespucc i, G ianfranco Bacchi. A sinistra in basso: i capi delle Marine dei paesi appartenenti al programma ADRION. In questa pagina alcuni momenti degli incontri, in particolare in alto la Sala Squadratori.
Difesa e quindi tra i capi delle Marine dei paesi appartenenti all’iniziativa Adriatico-Ionica (ADRION) e il meeting del ECGII (European carrier group interoperability initiative). Il Simposio ha rappresentato anche un’eccellente occasione per rafforzare la conoscenza e la fiducia reciproca: in tre giorni il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha condotto più di 20 incontri bilaterali con i suoi omologhi per sviluppare programmi di cooperazione dedicati, intensificando così la già robusta rete di collaborazione e supporto tra l’Italia e diverse nazioni amiche. In tal senso, ha assunto particolare im
portanza la firma, da parte della Marina del Pakistan, del Notice of accession (un vero e proprio atto d’ingresso) all’iniziativa T-RMN (Trans-regional maritime network) per lo scambio di dati e di tracce sul traffico marittimo a favore di una sempre più completa Maritime situational awareness e, quindi, di una maggior sicurezza marittima. Il Simposio di Venezia ha confermato la sua centralità nel panorama marittimo e navale come uno dei pochissimi eventi a rilevanza oramai globale che attira l’attenzione e la presenza di un numero sempre maggiore di vertici di Marine e organizzazioni internazionali legate al mare. Il successo dell’edizione rappresenta il miglior tributo all’impegno profuso da tutto il personale coinvolto a vario titolo e pone le basi per un Simposio 2021 ancora più ambizioso.