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La Vigilanza pesca

Le operazioni della Marina militare La Vigilanza pesca

di Alfio Alberto Gusmano

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Tutte le attività di Vi.Pe. nello Stre tto di Sicilia sono svolte giornalmente sotto il controllo operativo del Comando in capo della Squadra navale

La Vigilanza pesca (Vi.Pe.) è, sin dal 1959, una delle operazioni primarie condotte dalla Marina militare nel mar Mediterraneo, nelle acque internazionali dello Stretto di Sicilia interessate storicamente dalle attività di pesca condotte dalle imbarcazioni dei pescatori siciliani. Le unità della Marina militare destinate a tale attività hanno i l compito di assicurare il libero esercizio dell’attività di pesca, da parte dei pescherecci nazionali, in acque internazionali, nel pieno rispetto della normativa nazionale in vigore. La Vigilanza pesca si inquadra nell’ambito delle funzioni di polizia marittima spettanti alle navi da guerra in acque internazionali e trova specifico fondamento

giuridico nella Legge n. 979 del 31 dicembre 1982 “Disposizioni per la difesa del mare” che consente alla Marina militare la vigilanza sulle attività economiche sottoposte alla giurisdizione nazionale nelle aree situate al di là delle acque territoriali italiane. Tale operazione navale ha visto, da più di mezzo secolo, l’incessante impegno, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, delle unità navali – in primis pattugliatori e corvette con i rispettivi equipaggi – appartenenti

al Comando delle forze da pattugliamento per la sorveglianza e la difesa costiera (COMFORPAT), con il prezioso supporto della componente aerea e in particolare delle stazioni elicotteri della Marina militare. Tutte le attività di Vi.Pe. nello Stretto di Sicilia sono svolte giornalmente sotto il controllo operativo del Comando in capo della Squadra navale (CINCNAV). Nel corso del 2019, alla data del 1 o ttobre, le navi della Marina militare hanno già svolto 19 missioni di Vigilanza pesca per un totale di circa 5.000 ore di pattugliamento e più di 30.000 miglia percorse, a tutela degli interessi nazionali, in stretta collaborazione con il dispositivo aeronavale dell’operazione Mare sicuro, impiegato dal marzo 2015 nel Mediterraneo centrale. La presenza costante di unità navali si rivela altresì una p reziosa risorsa per tutti i mercantili operanti nel Mediterraneo. Difatti, nel recente passato, piccole imbarcazioni di pescatori o mercantili in transito sono stati in più occasioni assistiti dalle unità della Marina militare per esigenze di primo soccorso sanitario o per circostanze più delicate legate alla salvaguardia della vita umana in mare.

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