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Nave Doria verso il giro di boa di Stefano Giovannetti

Nave Doria verso il giro di boa

Il cacciatorpediniere, flagship dell’operazione UE Atalanta dal mese di agosto e giunto ormai al terzo mese di attività, ha ricevuto la visita del comandante di Eunavfor e condotto ulteriori attività di cooperazione e addestramento congiunto

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di Stefano Giovannetti

Il cacciatorpediniere Andrea Doria, impegnato dallo scorso 6 Agosto nell'operazione sotto egida UE Atalanta in qualità di flagship della European Naval Force, si avvia ad effettuare il simbolico "giro di boa", che segna l'ideale completamento della prima parte della missione. I risultati ottenuti sono già considerevoli, e la visita dell'Operation Commander - il major general Martin Smith - dello scorso 23 settembre, nelle acque antistanti Gibuti, ha costituito per il Force Commander, il contrammiraglio italiano Guido Rando, un'occasione per riassumere i risultati raggiunti dalle unità sotto la propria responsabilità dopo due mesi di attività e discutere al contempo gli obiettivi futuri della missione, la quale è tenuta in grande considerazione da parte dell'Unione Europea, come testimoniato anche dalla presenza del capo delegazione diplomatica della UE a Gibuti, Joseph Silva. Le unità navali e gli equipaggi che partecipano ad Atalanta, come ribadito dal generale Smith, hanno come compito primario quello di contrastare il fenomeno della pirateria e di proteggere il naviglio mercantile in transito nell'area del Corno d'Africa, in particolare le navi del World Food Programme dirette con il proprio carico umanita-

Golfo di Aden, 18 settembre 2014. Nave Doria, sullo sfondo, controlla a distanza un peschereccio nell’ambito dell’ attività di contrasto al fenomeno della pirateria nell’area. Sotto, 23 settembre 2014, centrale operativa di combattimento di nave Doria: il capitano di vascello Annunziata, comandante del cacciatorpediniere Doria, affiancato dal Force Commander, contrammiraglio Rando, illustra la situazione operativa in atto al major general Smith, operation Commander di Atalanta, e Joseph Silva, capo delegazione diplomatica UE a Gibuti.

rio in Somalia, ma anche quello di supportare le varie iniziative di maritime capacity building della UE nella regione, come EUCAP Nestor (per incrementare le capacità degli stati rivieraschi del Corno d'Africa nel controllo delle proprie acque di competenza) ed EUTM Somalia (missione di addestramento delle forze armate somale; dallo scorso febbraio il comando è assegnato all'Italia).

Sul fronte della cooperazione il mese di ottobre ha visto due significative opportunità di cooperazione che hanno coinvolto rispettivamente le Marine di Oman e Giappone. La sosta nel porto omanita di Muscat a inizio mese ha consentito al contrammiraglio Rando, comandante della Task Force 465, ed al comandante di nave Doria, di incontrare i comandanti della Reale Marina e della Guardia Costiera del sultanato dell'Oman - illustrando punti di vista e conoscenze sulle operazioni di antipirateria - e successivamente di assistere a un'interazione con l'unità omanita Nasr Albahr nel corso di una breve ma significativa esercitazione nelle acque antistanti il sultanato. Più tardi, il 16 ottobre, si è concretizzata una serie di esercitazioni, pianificate nel corso di un incontro precedente, con l'unità delle forze di autodifesa giapponesi Takanami, inserita nella Task Force 151 che opera nelle acque del Golfo di Aden per contribuire al contrasto della pirateria marittima. L'attività addestrativa da parte delle due unità è consistita nel simulare, a turno, dei mercantili sospetti, in modo da giustificare le procedure di investigazione, l’abbordaggio con boarding team (formato da operatori della Brigata Marina San Marco per quanto riguarda Nave Doria) e il successivo controllo della documentazione e degli ambienti delle unità tramite le rispettive squadre ispettive. Questo tipo di esercitazione, che è comune a tutte le unità che partecipano ad operazioni di contrasto alla pirateria come anche ai traffici illeciti, ha costituito una valida occasione per testare, da una parte, il livello di addestramento del personale di bordo e, dall'altra, per osservare procedure e tecniche adottate da una marina del livello di quella giapponese. Ma occasioni come questa rappresentano anche un momento di incontro e di approfondimento della conoscenza reciproca che simboleggia la capacità delle Marine di interoperare e cooperare con estrema naturalezza, scambiando esperienze, punti di

Pagina a fianco, in alto: Muscat (Oman), 1 ottobre 2014: il capitano di vascello Angelo Virdis riceve gli onori del picchetto di nave Doria durante la cerimonia di assunzione del comando, appena ceduto dal capitano di vascello Gianfranco Annunziata.

vista e lessons learned in settori strategici come quello che riguarda la salvaguardia della libertà di navigazione e la protezione degli interessi nazionali. La sosta in Oman di inizio ottobre era stata caratterizzata anche da un momento particolarmente simbolico, seppure comune per una nave militare: la cerimonia di passaggio di consegne tra comandanti dell'unità. Il cedente, capitano di vascello Gianfranco Annunziata, ha lasciato l'incarico di comandante del cacciatorpediniere Andrea Doria dopo un anno di intensa attività insieme al proprio equipaggio, iniziato nelle acque antistanti il Libano con la Maritime Task Force dell'UNIFIL, sotto la bandiera delle Nazioni Unite, e culminato con la partecipazione alla missione antipirateria nelle acque del Corno d'Africa, sotto la bandiera della UE, e tuttora in corso. Ed è nel segno della continuità che la responsabilità del comando è passata al capitano di vascello Angelo Virdis, in una cerimonia sobria ma significativa, presieduta dall'ammiraglio Rando e alla presenza dei comandanti delle principali Task Force impegnate nel Golfo di Aden e Oceano Indiano il commodoro Jensen (TF 508) e il commodoro Millar (TF 151) - e dal vice capo missione dottor Carpintieri, in rappresentanza dell’Ambasciatore d'Italia a Muscat. Nave Doria terminerà il proprio impegno come flagship di Atalanta il 6 febbraio prossimo. n

In alto: Golfo di Aden, 16 ottobre 2014, fasi dell’esercitazione condotta tra nave Doria e l’unità giapponese Takanami, in cui i rispettivi team di abbordaggio e ispettivi (in basso quelli nipponici) si sono addestrati al controllo di unità mercantili sospettate di attività illecite. Pagina a fianco, in basso: il Force Commander della TF 465, contrammiraglio Rando (al centro), posa con i membri del suo staff, i il comandante di nave Doria ed il comandanante ed alcuni ufficiali dell’unità giapponese Takanami sotto la plancia dell’unità italiana.

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