3 minute read
Filippo Beltrame-Quattrocchi: sommergibilista e figlio di Santi di Manuel Moreno Minuto
Advertisement
Filippo Beltrame-Quattrocchi: sommergibilista e figlio di Santi
Un sacerdote al servizio della Regia Marina
di Manuel Moreno Minuto
Il 21 ottobre del 2001 Papa Giovanni Paolo II beatificava in San Pietro, in occasione della Giornata della Famiglia, Luigi Beltrame-Quattrocchi e Maria Luisa Corsini prima coppia di coniugi “Santi” nella millenaria storia della Chiesa. Un evento, ed una scelta, fuori dal comune che il Santo Padre intendeva indicare quale esempio di santità nella “normalità” di una vita laica, ma vissuta nell’amore per la Chiesa. Una famiglia che attraversò la fase più complessa del Novecento in maniera del tutto speciale - furono i fondatori dello scoutismo italiano - ed i cui quattro figli mostrarono coraggio ed umanità uniche. La sala storica della Scuola Sommergibili di Taranto serba un prezioso ricordo di Filippo primogenito e “marinaio” della famiglia. Nato a Roma il 15 ottobre 1906, a 15 anni, manifestò la propria vocazione entrando in seminario alla fine della maturità liceale nel 1924 presso il Collegio Capranica di Roma. Nel 1928 si trasferì insieme al fratello Cesare al monastero Benedettino di San Giovanni Evangelista, dove fu consacrato sacerdote il 21 dicembre 1930 con il nome di Don Tarcisio, abbreviato familiarmente in “Don Tar”. La guerra colse Filippo nell’incarico di cappellano militare della Regia Marina e la sua prima destinazione fu il 4° Gruppo Sommergibili di Taranto dove, a fronte di un breve periodo di servizio, il suo vigoroso spirito apostolico lasciò un segno concreto tuttora visibile e ben conservato. Si tratta di una preziosa immagine votiva in legno della Vergine Maria appartenente a una serie ordinata da Don Tar per gli equipaggi dei sommergibili del 4° Gruppo che all’inizio del conflitto era costituito da sei squadriglie, (18 unità, tra le quali spiccano alcuni nomi celebri come Ambra, Bagnolini, Settembrini e Zoea). Un gesto con cui Don Tar affidava quei marinai coraggiosi alla protezione della Vergine, lo stesso segno di devozione compiuto dalla mamma Maria Corsini alla partenza dei suoi figli per il fronte. Don Tar ricorda: “Nel periodo della guerra è stata evidente la protezione della Madonna del Divino Amore, alla quale mia mamma aveva consacrato con voto, mio fratello e me. I siluri e le bombe che colpirono le navi sulle quali ero imbarcato come cappellano mi lasciarono sempre incolume”. La madonnina “superstite” (le altre si persero seguendo la sorte dei sommergibili) venne donata da Don Tar nel settembre 1981 al Comandante dei sommergibili, l’ammiraglio Turi. Nel 2010 l’ammiraglio Turi, di comune accordo con il Presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI), ammiraglio Paolo Pagnottella, dispose la definitiva collocazione dell’immagine Votiva, presso la sala cimeli, dove oggi impreziosisce la raccolta di numerose testimonianze del periodo bellico.
Nella pagina precedente, in alto a sinistra i Santi Luigi Belgtrame Quattrocchi e Maria Luisa Corsini, genitori di padre Beltrame; accanto la lettera della consegna alla Flottiglia Sommergibili dell’ultima “Madonnina” ; in basso padre Beltrame riceve la Croce di Guerra al Valore. In questa pagina, in alto l’immagine della Madonnina consegnata da padre Belrtrame e ancora oggi custodita presso la sala cimeli del Comando Flottiglia Sommergibili; in basso padre Beltrame a bordo del Regio sommergibile Atropo.