Vi presentiamo un futuro ecosostenibile. L’applicazione di sistemi e di prodotti innovativi, capaci di consumare sempre meno energia e di conseguenza in grado di
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abbattere sensibilmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera, è il principale obiettivo del gruppo Cecere Management, finalizzato al benessere delle famiglie e alla tutela del nostro pianeta.
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NUNZIARE MAGAZINE è il risultato della nostra visione. Non solo un modo di fare impresa, ma un modo preciso di stare al mondo.
Che tipo di risorsa è la comunità?
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Perché ci toccherà ripartire da qui: dall’agire insieme e dal sentire comune per affrontare la grandezza e l’urgenza delle sfide di oggi. Senza una rinascita dello spirito civico, senza il recupero di un senso ecologico, senza una condivisa idea di bene comune che chiama poi a un’ azione collettiva che non attende necessariamente leggi e comandamenti calati dall’ alto, i problemi che dobbiamo affrontare non troveranno alcuna risposta. Fino ad oggi il tema dello sviluppo del capitale umano ha coinciso con quello del progresso economico e del capitale finanziario facendo convergere ogni aspirazione nella conquista del sé, nella necessità di emergere come soggetti singoli con un eccesso di individualismo, una gestione ad uso personale delle risorse e un allentamento dei legami deboli, che ha portato a credere di non essere mai collegati né in debito con nessuno. Pesino le città, a un certo punto, sono state riprogrammate in funzione di questi imperativi e trasformate in luoghi del fine immediato: di passaggio, degli affari, delle strade tolte alla gente per fare spazio alle auto, con meno vita, coinvolgimento e matrice partecipativa. Nell’ arco di un secolo, per l’urgenza di fare e costruire, abbiamo trascurato gli aspetti umani e sociali delle opere, cintato nuovi quartieri monotoni e tristi, smesso di realizzare strade intorno alle persone, dimenticando che si è cittadini solo quando si sente di appartenere a un luogo e che non esiste nessun altro posto, se non lo spazio pubblico, in cui l’io riesce ad assumere la forma più nobile del “noi” realizzando diversi aspetti centrali della nostra vita: identificazione, valori, partecipazione, in definitiva senso di comunità. Un processo di erosione lento che ha concorso ad impoverire gli
ideali e i valori - culturali, sociali, politici e ambientali -. Pertanto, se in nome di ritrovati equilibri è giunto ormai il momento di restituire alla coscienza collettiva un ruolo di primo piano e un contesto nel quale riconoscersi, raccogliersi e operare, come addetti ai lavori dell’ ambiente costruito è giunta consequenzialmente - anche per noi - l’ora di interrogarci a fondo sulla funzione degli spazi e sul recupero del ruolo “politico” della piazza, del quartiere, della città, dell’edificio. È esattamente questo il leitmotiv dei vari contributi raccolti nell’ultimo numero del 2023 di Nunziare Magazine, per fortuna gli esempi non mancano, l’ architettura - unita a nuove forme di abitare -, sta dimostrando che quando si assumono modalità sensibili, terapeutiche e di dialogo, la vita comunitaria rinasce, i valori si consolidano, altri si scoprono, risvegliando quei processi partecipativi necessari per affrontare i problemi di oggi. Buona lettura
in foto > YARI CECERE Ad Cecere Management
editor's note
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contents
COMUNITÀ > NUNZIARE MAGAZINE N.8 NOVEMBRE 2023
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6. Editoriale > di Yari Cecere ______
11. Econews > Notizie e idee in primo piano ______
14. Poster Jan Gehl > La città è per le persone ______
21. Inside > K-Farm: Agricoltura urbana ad Hong Kong > Helsinki Central Library: uno spa zio pubblico unico ______
30. Coverstory > Come e dove coltivare il capitale chiave della transizione ecologica?
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35. New European Bauhaus > Verso una nuova missione
SOSTE N IB IL ITÀ > IM PR E SA > IN N OVAZ ION E ______
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> Numero 8 - Anno II
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NOVEMBRE - GENNAIO 2023
Quando la casa è un investimento per tutti > Il caso Gleis 21 > Il concept Forrest in Town > L’energia condivisa della Cecere
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli Nord n° 56 del 9/9/2022
Management ______
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55. Città: forze trasformative
EDITORE > Yari Cecere - Cecere Development srl -
> Tre rigenerazioni con la complicità dei cittadini
DIRETTORE RESPONSABILE E PROGETTO EDITORIALE > Daniela Iavolato
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68.
PROGETTO GRAFICO E DIREZIONE CREATIVA
WOW
> Emanuela Esposito
> Un negozio stampato in 3D > Le grotte di Frasassi > Una sauna galleggiante per tre
REDAZIONE > Via Paolo Riverso, 57 - Aversa
STAMPA > Tuccillo Arti Graf iche Srl - Af ragola (NA)
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71. Radar Tutto il meglio che c’è tra… > progetti, designer, indirizzi, libri, mostre,
Nunziare Magazine è un trimestrale cartaceo disponibile anche in versione digitale.
retail, hotel, rifugi, ecc… ecc… Per abbonamenti e consultazioni online visita il sito
______
78. TodoList
www.nunziaremagazine.it Per contattare la redazione redazione@nunziare.it
> Stockholm Design - city tour ______ ______
Segui le nostre pagine social Facebook e Instagram:
79.
troverai contenuti in più rispetto agli argomenti trattati.
People > Transizione energetica e CER: quali incentivi per le imprese? Risponde Fabrizio Luongo
da Internet e, pertanto, considerate di dominio pubblico.
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> Alcune immagini inserite in questo magazine sono tratte
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> notizie e idee in primo piano
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econews econews econews econews
01. The Line L a n u ova ci tt à n el des er to è d avvero s ostenibile? Si fa sempre troppo presto a dire “sostenibilità”: all’inizio del 2021 Neom - l’azienda promotrice di “The Line” -, presentò la città lunga (oggi in corso di costruzione con due grattacieli paralleli di 170 chilometri nel deserto dell’Arabia Saudita), come «progetto autosostenibile». Ma è davvero così? Stando a quanto dicono Rafael Pietro-Curiel e Daniel Kondor, ricercatori del Complexity Science Hub di Vienna, “no”. Secondo i due studiosi ciò che è stato pubblicizzato come rivoluzionaria città presenterebbe infatti numerose insidie. «Il problema - riferiscono - è l’intera costruzione di tutto ciò: il costo ambientale dell’enorme struttura supererà, innanzitutto, qualsiasi possibile benef icio ambientale futuro producendo - secondo le stime -, 1,8 miliardi di tonnellate di CO2 incarnata» ma i problemi non f iniscono qui. La linea che sf ida la tradizione sarebbe infatti una soluzione ineff iciente che massimizza la distanza tra gli abitanti, rendendo la mobilità attiva impraticabile con tempi di pendolarismo più elevati rispetto a città molto più grandi come Seoul. Sul piano pratico e psicologico poi, lasciateci aggiungere, chi vivrebbe in questo grande luna-park nel bel mezzo del nulla?
02.
Rete dei Comuni Sostenibili L’a ss o c i az i o n e ch e a cco mpa gn a i Co m u n i vers o gl i o b i ett i v i 2030 Misurare, accompagnare, mettere in rete, diffondere, contribuire e promuove. Sono questi gli ingredienti del progetto “Comuni Sostenibili”, un’iniziativa nata nel gennaio 2021 per indicare la via dello sviluppo sostenibile a sindaci e staff comunali che soff rono della diff icoltà di tradurre le linea guida dell’Agenda 2030 in azioni e pratiche concrete, visibili e misurabili. Far parte di questa Rete signif ica poter usuf ruire di consulenti, opportunità formative e, tra le altre cose, di supporto per le opportunità di f inanziamento. Vuoi mettere il tuo comune nella rete? Visita il sito comunisostenibili.eu
Materiali innovativi Ca l ce st r u z zo etern o : a l v i a l a s p eri m en t a z i o n e sul cantiere del m are d e l l a Ce ce re M a n a gem en t Un calcestruzzo eterno, di ultima generazione, adoperato per le grandi inf rastrutture marine, sarà utilizzato per il cantiere italiano “Nunziare” a pochi metri dal mare di Serapo (Gaeta), avviato dalla Cecere Management. I l motivo di questa scelta è scritto in una nota stampa disponibile sul sito dell’azienda: «Quello che non tutti sanno è che le inf rastrutture collocate a poche centinaia di metri dalle coste marine, non solo soff rono le azioni di solfati, carbonati e cloruri provenienti dai venti spiranti dal mare, ma devono
Economia circolare
fare i conti anche con le risalite delle maree che aggrediscono il calcestruzzo
Mosch e soldato per fer tilizzan t i
tradizionale provocando inf iltrazioni e allagamenti dei piani interrati, con
naturali ( e n on solo) .
la conseguente accelerazione del degrado strutturale dell’edif icio. Lavorare
Il progetto della BEF Biosystem s
sulla corretta valutazione del calcestruzzo e sulla difesa dell’acqua diventa così fondamentale». Per questo motivo la società farà ricorso al nuovo nato in casa TEKNA CHEM, un calcestruzzo che, grazie a un compoud di additivi, è in grado di raggiungere un livello di permeabilità prossimo allo 0%. Questa operazione prolungherà la vita utile dell’edif icio evitando sprechi manutentivi e rifacimenti. Una mossa importante perché la sostenibilità passa anche per la durata di un edif icio.
A che servono le mosche? A creare nuove economie circolari, come nel caso della BEF Biosystems, la prima bugsfarm italiana di Casalnoceto (Alessandria), che alleva mosche soldato per smaltire quasi 2 mila tonnellate l’anno di derivati dell’industria alimentare, al f ine di produrre mangimi, biocarburi e fertilizzanti senza sprecare materie prime. Qui le mosche trasformano le deiezioni animali in compost di alta qualità che limitano l’uso di solventi chimici, valorizzando un tipo di scarto diff icilmente riutilizzabile in un altro modo. Ma le opportunità non f iniscono qui perché la startup sta utilizzando questi insetti anche per produrre proteine destinate ai mangimi animali, riducendo drasticamente rif iuti e importazioni di materie prime.
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> POSTER
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LA CITTÀ È PER LE PERSONE
Lo spazio pubblico dovrebbe essere un luogo per tutti che includa qualità e benefici unici di un particolare ambiente urbano, aperto a una varietà di attività e opportunità.
JAN GEHL
j an Gehl è nato nel 1936, diciassette anni dopo Giancarlo De Carlo, fa parte di quella generazione di maestri che hanno intuito e sperimentato per primi l’importanza di un’architettura partecipata, che tenga conto dei reali bisogni dei fruitori. Per oltre mezzo secolo ha dedicato la sua vita a trasformare le città in spazi più vivibili, percorribili a piedi o in bicicletta, fornendo alle persone luoghi in cui riunirsi. All’inizio della sua carriera, da sapiente osservatore, notò una disconnessione critica: le città disponevano di poco spazio per le persone «sembravano progettate più per vivere seduti in macchina, al lavoro o a casa; per le auto, i parcheggi, il traffico e il rumore che per essere vissute» racconta nelle sue interviste. «Non erano affatto pensate per restare e stare insieme, ma per essere attraversate e, per questo, presentavano delle grandi debolezze perché, prima o poi, un modello simile sarebbe esploso mostrando tutta la sua inefficienza». Nel pieno degli anni ’60, andando assolutamente controcorrente, intuì che fosse quindi indispensabile
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riportare la scala umana al centro delle problematiche urbane. Di lì a poco iniziò a coinvolgere i politici, a parlare con loro, ispirarli, portarli in viaggi studio. In seguito cominciò a dialogare con le persone, a raccogliere opinioni sui loro bisogni e desideri. La Municipalità fu invitata a leggere i dati e le teorie
di Gehl iniziarono prendere vita. La zona pedonale Strøget di Copenaghen, una delle aree chiuse al traffico più lunghe d’Europa, è principalmente il risultato del lavoro di Gehl iniziato nel 1962. La rinegoziazione di questo spazio mostrò agli scettici e ai più caparbi nuove opportunità per adulti, anziani e bambini. Ormai non si tornava più indietro: la conversione della città era appena iniziata e aveva dato vita a nuovi valori ecologici e sociali, utilizzando al meglio quelli già esistenti. La Municipalità fu costretta a riconoscere la bontà delle applicazioni dell’architetto e da quel momento in poi Copenaghen iniziò a cambiare volto. L’operazione fu replicata, portando la capitale danese ad eliminare, anno dopo anno, i parcheggi da ben 18 piazze per una pedonalizzazione pari a 100.000 metri quadrati. Progressivamente i progetti trasformativi di Gehl - complici i suoi sei libri tradotti in varie lingue -, iniziarono a fare il giro del mondo, a influenzare molte generazioni di urbanisti che si battono per città a misura d’uomo. I suoi studi hanno migliorato la vivibilità di più di 50 città. La sua regia ha portato
______ in foto > Strøget, oggi f ilo conduttore del tessuto urbano di Copenhagen. Nel primo anno di ripianif icazione il numero di pedoni che transitarono a Strøget aumentò del 35% e il numero di carrozzelle del 400%. Copenaghen non è sempre stata la città a misura d’uomo che oggi tutti conosciamo, forti atti politici e un programma di lavoro condiviso con il Centro di Ricerca sugli Spazi Pubblici della scuola danese di Architettura l’hanno resa la capitale più vivibile al mondo.
______ >
1960.
Cittadini
in
protesta
contro l'invasione delle auto a Copenaghen. PH © > Klaus Bondan
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______ > NEIGHBOURHOOD NEXT. Il masterplan dello studio Gehl Architects a San Diego. Qui il team ha proposto 5.000 case per residenti di tutti i livelli di reddito con spazi culturali, commerciali e ricreativi tutti intrecciati all’interno di passeggiate verdi e parchi pubblici. Enfatizzando il concetto di “vita in 15 minuti” il progetto consentirà ai residenti di vivere, lavorare, socializzare e spostarsi senza la necessità di utilizzare l’auto.
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alla trasformazione del centro di Melbourne, di alcune piazze di New York, Londra, Mosca, Sidney e Perth. Per il suo approccio inclusivo ed equo è stato chiamato in tutto il mondo, accolto tra congressi e università. La sua visione ha ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti.
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nside nside nside nside nside
> Dentro i migliori progetti, idee e iniziative… in giro per il mondo!
> scienza
K-Farm: > Agricoltura urbana ad Hong Kong
KFarm è la prima fattoria pubblica di Hong Kong che combina idroponica, acquaponica e agricoltura biologica, realizzata per avvicinare le persone ad un’agricoltura urbana assistita dalla tecnologia ed educarle alle nuove opportunità offerte dall’ingegneria e la scienza.
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I cittadini possono entrare ed apprendere le tecnologie dei diversi sistemi agricoli attraverso visite guidate, corsi e attività; imparare di più su alimenti e bevande biologiche, fare acquisti nel mercato degli agricoltori, partecipare ad eventi, oppure trascorrere piacevoli momenti con amici e bambini in un ambiente rilassato e bello che promuove l’apprendimento, la socializzazione, la sperimentazione e la riconnessione con la “campagna” e la natura.
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> K- FA R M TR A S FOR MA L’AG RICOLTURA IN UNO SPAZIO IMMERSIVO E PEDAGOGICO . Al centro del progetto c’è la convinzione che scienza e innovazione debbano essere accessibili a tutti, seguendo questo ragionamento, il centro diventa così un cerchio aperto che off re programmi educativi e workshop per coinvolgere i giovani in STEM.
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______ www.k-farm.org.hk/ Architects > Avoid Obvious Architects Area: 2000 mq Year: 2021 foto > Imagennix, Scott Brooks
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> architettura
Helsinki Central Library: > Uno spazio pubblico unico
è stata definita “il regalo di compleanno della Nazione ai suoi cittadini”, Oodi, la libreria di Helsinki firmata ALA Architects, è stata inaugurata il 5 dicembre del 2018, vigilia del giorno dell’indipendenza finlandese. Un edificio notevole che ha contribuito alla qualità architettonica del luogo implementando i valori dell’apprendimento continuo, della cittadinanza attiva, dell’apertura e dell’eguaglianza scritti nel Finnish Library Act, la legge che dal 2016 disciplina la missione delle biblioteche pubbliche in Finlandia. Un luogo speciale, chiamato a fornire attività e servizi pluralistici e multiculturali, pensato non come un museo convenzionale di libri, ma come uno spazio che accoglie e trattiene per vivere con la città: dedicato all’aggregazione, allo stare insieme, al creare e condividere idee e cultura. Persino il nome è stato scelto dopo un sondaggio tra la popolazione invitata, fin dal principio, a partecipare alla progettazione. Il risultato sono 17 mila metri quadrati, sviluppati su tre livelli, accessibili a tutti e pensati per tutti. La biblioteca vera e propria, disposta ai piani superiori, è volutamente preceduta da un piano terra trasformato in un’estensione dello spazio pubblico a disposizione dei passanti. Un “salotto urbano” dotato di cinema, ristornate-caffetteria, spazi per mostre ed eventi, completati da sale polifunzionali, studi di registrazione (con strumenti musicali), sale per videoconferenze, workstations per l’editing video e fotografico, gaming rooms
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(comprese di Playstation, Xbox e realtà aumentata) e attrezzature quali stampanti tridimensionali, stampanti laser, macchine da cucire e cucine attrezzate. L’opera è strategicamente collocata di fronte alla sede del Parlamento, una scelta che simboleggia il rapporto di collaborazione tra governo e popolazione e rimanda ai valori essenziali della politica locale (persone, cultura, partecipazione).
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______ in foto > Oodi Progettata da ALA Architects “Oodi”, nel cuore di Helsinki, è un volume sinuoso con strutture in vetro e acciaio e la facciata in abete rosso f inlandese che ammorbidisce le architetture intorno alla baia di Töölö.
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> coverstory
Abbiamo sottovalutato il contributo decisivo che il modo in cui costruiamo e progettiamo può dare al nostro senso di comunità. Adesso che il paradigma deve essere rovesciato, nel segno degli obiettivi comuni, dobbiamo tornare a interrogarci sul ruolo e le funzioni di tutte quelle voci che vanno sotto il nome di “inf rastrutture dell’appartenenza”. Si possono costruire luoghi che fortif ichino i valori e ne facciano nascere di nuovi? Che stimolino le iniziative e contribuiscano a fare comunità? La risposta di questo numero è “sì”
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< a cura di DANIELA IAVOLATO >
COMU NITÀ
Cambia(menti)
Se cambiamo noi stessi, possiamo cambiare le nostre famiglie che, così facendo, cambiano le comunità. Se cambiano le comunità anche il quartiere cambia e se il quartiere cambia, cambia la nazione. E così, alla fine, cambia il mondo!
Sono le parole, apparentemente semplici, di una tra le più giovani attiviste per il clima Licypriya Kangujam (nella foto). Può sembrare retorica studiata a tavolino per parlare in pubblico ma, a ben vedere, si tratta di quella straordinaria forza che muove e cambia il mondo: il micro-impatto, meno conosciuto come “effetto spillover”. Piccole storie di cambiamento che, partendo dalle buone pratiche messe in atto da: ______
famiglie, condomìni, quartieri, aziende, in definitiva
in foto > Licypriya Kangujam
da micro-comunità nei loro luoghi della quotidianità,
attivista indiana di appena 12 anni,
diventano esempi che poi generano imitazioni, azioni
fondatrice di Child Movement. Si batte per il suo paese natale afflitto da un altissimo
o reazioni a catena.
tasso di inquinamento atmosferico. Le sue parole fanno sempre il giro del mondo.
La storia del nostro poster a pagina 14, non a caso dedicato a Jan Gehl, del resto, lo dimostra: Copenaghen non è sempre stata la città più vivibile e all’avanguardia che oggi tutti conosciamo. L’azione politica, unita a quell’urbanista che entrata in gioco per formare “nuove persone”, ha dovuto compiere degli sforzi cominciando - come abbiamo visto -, da una singola strada che, inizialmente, non è stata accolta con il beneplacito di tutti ma, nel momento in cui le famiglie, le singole attività commerciali, i bambini in bicicletta hanno iniziato ad adottare quegli spazi e a farli “propri”, la vita pubblica è “esplosa” rendendo
______ > COPENHILL Il termovalorizzatore - progettato da Bjarke Ingels Group -, in grado di convertire 440 tonnellate di rif iuti l’anno in energia pulita, fornendo elettricità per 15 mila abitazioni. L’opera è stata concepita come attrazione per il territorio, ospita diverse attività ludico-sportive, ricucendo un rapporto complicato f ra questo tipo di strutture e le persone.
quella trasformazione scalabile e desiderabile per molte più persone. La città ha poi progressivamente iniziato ad alzare l’asticella mettendo a “sistema”, prima di molte altre capitali, un altro modello di
CopenHill (nella foto) - esplicita valori societari quali
mobilità (libero dalle auto) che, come sappiamo,
il futuro dei bambini, l’attenzione verso gli anziani,
non solo fa bene all’ambiente ma ha contribuito
l’eguaglianza nel sistema dell’istruzione e nel diritto
a diffondere una coscienza ecologica “collettiva”
alla salute, insomma, un vero e proprio civic place
precoce, rispetto a molte altre comunità del mondo,
con grandi progetti studiati dal mondo intero, che ci fa
diventando fonte di ispirazione internazionale (“effetto
capire non solo come si trasformano spazi di passaggio
spillover”). I danesi - prima di molti altri -, hanno
in luoghi vibranti, sentiti e identitari, ma anche perché
imparato che sostenibilità fa rima con benessere. Che
e con quali strumenti attuare un cambio di passo. Un
azione climatica e comunità sono temi profondamente
modus operandi che fortunatamente sta guadagnando
collegati e, quindi, coincidono anche con impegno ed
terreno, come ci mostra l’esperienza della “New
educazione.
European Bauhaus”.
Un luogo che, nonostante i molti traguardi raggiunti, non si è fermato. In cui l’architettura - basti pensare al
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PROATTIVITÀ
AL SERVIZIO DEL CAMBIAMENTO
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IL NOSTRO APPROCCIO AL PROGETTO Realizzazione dell’idea, da sogno alla realtà attraverso l’azione. Architettura come: etica, antropologia, sociologia. Non solo arte di fabbricare.
Via Vigevano 35 - 20144 Milano - info@principioattivo.eu - www.principioattivo.eu
Architecture Design Partner
ALL TOGETHER “ YES WE CAN!
> “È bello, ti fa bene, fa bene al Pianeta”. La missione della New European Bauhaus per un nuovo progetto culturale e ambientale è una call globale per “costruire un mondo nuovo”. Per ridisegnare non più agglomerati edilizi, ma città fatte di “carne”: belle, umane, sostenibili… perché la vita, in fondo, è ciò che accade tra un quartiere e un altro, un edif icio e un altro (come gli esempi raccolti brillantemente dimostrano).
“RICONNETTERSI CON LA NATURA”, NEW EUROPEAN BAUHAUS 2020 > CĒSIS PLURIVERSITY.
Una scuola itinerante - senza indirizzo -, per l’educazione degli adulti che rafforzano la comunità. Che - invece di costruire un nuovo edificio - cerca di creare condizioni urbane e comunità tali da trasformare l’intera cittadina di Cēsis (in Lettonia), in un ambiente di apprendimento diffuso e alternativo. L’idea delle aule all’aperto e del giardino di permacultura “Jume” - progettato all’interno dell’iniziativa in risposta al bisogno di un luogo di incontro -, ha fatto parte delle candidature del premio New European Bauhaus del 2020.
“RITROVARE IL SENSO DI APPARTENENZA”, NEW EUROPEAN BAUHAUS 2022
> MY READ ING ROOM.
Un’installazione realizzata dagli studenti dell’Università di Lubiana (Slovenia) ha fatto parte dei premi 2022. Un cubo trasportabile, trasformato in biblioteca all’aperto, per promuovere la lettura e incoraggiare la riflessione sulle preoccupazioni del mondo, riunendo in unico posto: architetti, designer, studenti e comunità locale per produrre un impatto sociale. “My Reading Room” ha avuto il merito di sottolineare il valore dell’architettura e della cultura dello spazio pubblico come motore di crescita e benessere a lungo termine, un semplice metodo partecipativo che ha riunito vari attori e lo scambio di idee tra
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diverse generazioni.
“TECNICHE, MATERIALI E PROCESSI PER LA COSTRUZIONE E IL DESIGN”, NEW EUROPEAN BAUHAUS 2021
> VIVIHOUSE .
Rinnovabile, riutilizzabile e riciclabile. Sono queste le parole chiave che definiscono “vivihouse”, un sistema edilizio di costruzione modulare con telaio in legno, ottimizzato per l’uso di materiali ecologici all’interno di costruzioni a più piani. Progettato in Austria, il prototipo a tre piani, capace di immagazzinare 15 tonnellate di CO2, è rientrato tra i 30 finalisti per i premi del NEB.
“RICONNETTERSI CON LA NATURA”, NEW EUROPEAN BAUHAUS 2022
> B I OT I C C ITY.
Imparare dagli spazi, è un progetto realizzato dallo studio Peze con sede in Spagna (Madrid) che ha toccato più città compresa Venezia. Lo scopo era dimostrare, attraverso l’utilizzo di diversi arredi urbani smontabili, che i luoghi pubblici possono diventare ambienti di apprendimento adatti ad incoraggiare lo sviluppo di abitudini sostenibili. Gli interventi hanno toccato diverse tematiche centrali: energia, agricoltura, rifiuti e 37
gestione delle acque, rientrando nelle candidature ai premi NEB 2022.
IL NUOVO BAUHAUS EUROPEO È L’ANIMA D ELL A NOSTRA AGENDA PER IL CLIMA , IL GREEN D EAL .
Varato nel 2020 dalla Commissione Europea, nasce dall’esigenza di compiere una trasformazione dei quartieri e dell’ecosistema edile attraverso processi partecipativi e percorsi di collaborazione tra diverse discipline e ambiti (architettura, ingegneria, scienze, tecnologia, arte, design e scienze sociali), per costruire un futuro europeo bello per gli occhi, la mente e l’anima. L’obiettivo di partenza è «rendere - come tuonò Ursula von der Leyen nel discorso di lancio dell’iniziativa -, uno dei settori con i maggiori consumi di energia e di emissioni a livello globale “l’edilizia” più sostenibile». Costruire edifici (ex novo o riqualificati) più giusti, che facciano conoscere a un pubblico più vasto innovazioni tecnologiche e sociali, materiali nuovi o riscoperti; attivatori di nuovi costumi e pratiche utili ad arricchire la vita dei loro utenti, del quartiere, dell’ambiente e della comunità, chiamando quindi in causa tutti gli spazi intorno. L’Europa sa perfettamente che la chiave per promuovere un futuro sostenibile è l’inclusività, sentirsi parte di un progetto, così - riportando in auge il vecchio il vecchio Bauhaus di
______ > PER E
Weimer - sta lavorando con e per i quartieri, ponendo gli
NEB:
UN
ACCELERATORE
FORMARE,
FINANZIARE
SUPPORTARE
COMUNITÀ
IDEE.
SENZA
UNA
DIVISIONI,
CHE COINVOLGE TUTTI. La Nuova European Bauhaus sta lavorando con e per i quartieri, ponendo gli abitanti al centro. Tutti i progetti sono stati seguiti e
monitorati
da
vicino
con
l’obiettivo di condividerne poi gli insegnamenti.
il
movimento
si
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articola in tre fasi: progettazione collettiva,
realizzazione
divulgazione. provvede
alla
e
Quest’ultimo
step
diffusione
delle
buone pratiche e idee presentate in Europa e oltre. Lo scopo è quello di tessere reti e fungere da acceleratore del Green Deal, mettendo
a
disposizione
di
tutte le città, località, architetti 38
e progettisti: metodi, soluzioni e prototipi aperti e replicabili.
abitanti al centro, facendo leva su tutta la loro creatività e sul dialogo tra più discipline, per trovare soluzioni di vita che incorporino sostenibilità e circolarità, qualità dell’esperienza estetica, inclusione e accessibilità economica. Ma è davvero possibile tutto questo? A giudicare dal numero e dalla qualità dei progetti già sviluppati - alcuni dei quali inseriti a pag. 36 e 37 - “sì”. Ma, sul piano edilizio, come si traducono le buone intenzioni in buone pratiche? Anche in questo caso esistono già numerosi esempi e infinite ispirazioni che offrono - per dirla con Carlos Moreno -, quel giusto “social mix” che evita la concentrazione di attività, servizi e bellezza solo in alcune zone della città tipiche di alcune rigenerazioni elitarie.
È finito il tempo in cui la qualità dell’abitare si misurava soprattutto dalle dimensioni dell’appartamento e dall’arredamento. Sono le nuove possibilità di utilizzo nelle case e nel quartiere ad aumentare il fattore benessere.
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> edilizia NOVEMBRE 2023 42
QUANDO LA CASA È UN INVESTIMENTO PER TUTTA LA COMUNITÀ
> Se lo spazio pubblico serve ai bisogni della comunità e lo spazio privato serve ai bisogni dell’individuo: cosa ci può stare nel mezzo? Un condominio aperto all’unità di vicinato! Che risponda ai bisogni, ma anche ai desideri degli utenti, dove gli spazi assumono un ruolo da protagonista per il benessere dei singoli, ma anche per quello della collettività; in cui vengono combinati alloggi privati e servizi in comune in modo da salvaguardare la privacy di ognuno e, allo stesso tempo, il bisogno di socialità, con risultati positivi sia per la cura del luogo, che per la cura della comunità. Qualcosa di più rispetto al tradizionale condominio - dove ognuno è segregato all’interno del suo appartamento -, ma qualcosa di meno rispetto a un ecovillaggio. Una missione utopica? Eppure (vi garantiamo) che non c’è assolutamente bisogno di fare ricorso all’immaginazione, queste nuove forme abitative esistono già e stanno partecipando a una nuova costruzione sociale dell’abitare. Nei casi più virtuosi, hanno dato vita persino ad economie all’interno del “sistema”, all’organizzazione di eventi culturali e sociali aperti al quartiere, a spazi verdi che non solo moltiplicano la vita vegetale (sui tetti, le terrazze o intorno agli edif ici) ma permettono ai residenti di “coltivare” un rapporto sostenibile col proprio cibo, oppure, con l’energia!
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> IL CASO
GLEIS 21
u
no dei casi più “estremi” e forse anche più interessanti, arriva da Sonnwendviertel (quartiere nascente di Vienna) e dal Gleis 21 che ha finito col dare vita all’associazione “Housing Project Gleis 21”. Un progetto di natura collettiva, nato all’insegna del motto “Setting the
che comunica “dentro” e “fuori” i principi del vivere
course Together”, che unisce spazi abitativi privati a
solidale, inserito all’interno di un Grätzel (così vengono
spazi ad uso misto, pianificato, insieme allo studio di
chiamati i quartieri a Vienna) in cui, attraverso le
architettura Einszueins e all’impresa Weissenseer, in
diverse offerte delle case e dei progetti residenziali,
modo partecipativo con i futuri residenti. Dopo tre anni
sta emergendo una cultura urbana specifica che lega,
di lavori il risultato è un edificio con spazi condivisi
avvicina e crea identità con attenzioni riservate non
come una cucina, una biblioteca, una sala fitness e relax,
solo ai residenti.
una lavanderia, un orto di erbe aromatiche, uno spazio culturale “multifunzionale” (al piano terra) per ospitare concerti, letture, seminari e attività aperte al pubblico, una scuola di musica “Klangwerk”, un’iniziativa di azione ecologica dal titolo “toZOMIA” e appartamenti per ospiti temporanei che, in caso di necessità, vengono aperti ai rifugiati grazie alla collaborazione
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con l’organizzazione umanitaria Diakonie. Un edificio
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> VIVACE E CREATIVO: L’EDIFICIO GLEIS 21 HA VINTO IL PREMIO NEW EUROPEAN BAUHAUS GLEIS 21 co-progettato insieme ai residenti che adesso gestiscono l’edif icio collettivamente, è il vincitore del premio Nuovo Bauhaus Europeo 2022 nella categoria “Riconquistare il senso di appartenenza”. Dal punto di vista architettonico si tratta di una costruzione ibrida a base di legno, realizzata utilizzando un metodo di assemblaggio innovativo che ha ridotto i tempi di costruzione, i trasporti e la polvere. «Con Gleis 21 sono state aff rontate diverse preoccupazioni globali a livello locale» si legge in una nota del premio «la struttura in legno contribuisce in modo signif icativo alla decarbonizzazione, mentre, nella sua azione pratica, il progetto si occupa dell’accessibilità economica degli spazi abitativi e del futuro del nostro vivere basato sulla solidarietà, la cultura, l’inclusione e la sostenibilità. Il suo centro comunitario coinvolge l’intero distretto, favorendo la formazione di una comunità».
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“ YES , WE CA N !
> IL CONCEPT
FORREST IN TOWN
m
ilano - Naviglio Grande -, qui il gruppo Building e lo studio di architettura DFA Partners hanno lavorato a un complesso residenziale all’insegna dello slow living il “Forrest in Town” disegnato intorno al verde, lo svago e il wellness.
> FORREST IN TOWN Concepito all’interno di una corte verde di 4500 mq, non solo off re la possibilità di svolgere numerose attività collettive che invitano a uno stile di vita più rilassato, sereno e in armonia con la natura, ma punta ad essere un importante test per la coltivazione autonoma di verdura e ortaggi grazie a un’area interrata dedicata alla coltivazione aeroponica all’interno degli stessi edif ici residenziali. Il progetto nato grazie alla collaborazione con la startup torinese Agricooltur -, permetterà ai residenti di avere “a centimetri zero” prodotti sempre f reschi, rendendo la comunità residenziale aperta alla vita vegetale e autosuff iciente sotto un certo prof ilo alimentare. 47
> L'ENERGIA
CECERE MANAGEMENT
l' U N I ON E FA L A FOR Z A , MA A N CH E L’ENERGIA ( PU L I TA ) .
Che contino pochi o decine di appartamenti i condomìni sono una risorsa da non sottovalutare. Lo sa bene la Cecere Management, società di sviluppo immobiliare con sede al sud e centro Italia, che applica il motto “insieme è meglio” direttamente sugli edifici, realizzando “squadre” di condomìni produttori di energia per la rivoluzione ambientale e il risparmio in bolletta dei residenti. Attualmente sono tre (ma a breve passeranno a 5) gli edifici coinvolti nel circolo virtuoso: Nunziare I, Nunziare II e Nunziare III, tutti collocati nella provincia di Caserta. Il meccanismo è semplice: un tappeto energetico di pannelli fotovoltaici - distribuiti sui diversi fabbricati civili -, sfrutta l’energia solare, consentendo ai tre buildings di auto-produrre energia e vendere (ad altri condomìni) quella prodotta in eccesso.
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Sul profilo della CO2 le 37 famiglie coinvolte - e i tre complessi -, potranno così dire di avere abbattuto «insieme» 23,5 tonnellate di CO2 all’anno. La società tiene molto alla logica del “noi”, non a caso, “gioca” sempre su una doppia leva: auto-consumo e consapevolezza dei bisogni dei nuclei abitanti e di
quelli ambientali, inducendo a una riflessione diffusa sulle risorse da parte delle famiglie stesse. «Quando l’UE parla di edifici più giusti fa riferimento al fatto che gli edifici, al pari delle persone, sono “soggetti” contribuenti: possono nuocere o giovare. Partendo da questo presupposto la Cecere Management, con il marchio Nunziare, sviluppa edifici prosumer, che fanno “rete” per la transizione energetica, autoproducendo e condividendo energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili. Abbiamo iniziato prima ancora di qualunque imposizione dall’alto, consci che ogni decisione presa in merito ai nostri edifici ha un impatto sulla salute e sull’ambiente». Spiega Yari Cecere Ad della Cecere Management, la società di sviluppo immobiliare proprietaria del luxury brand Nunziare (e di questa rivista).
I condomini della Cecere Management si comportano come mini centri di produzione elettrica, diventando una risorsa collettiva.
NEL DETTAGLIO...
> Nunziare I ha una potenza di 20 kW in grado di produrre 25 MWh di energia rinnovabile annua. 13,2 tonnellate è invece la CO2 annua risparmiata, pari alla piantumazione, tanto per fare un esempio, di quasi 600 alberi.
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> Nunziare II ha una potenza di 8 KW in grado di produrre 9,5 MWh di energia rinnovabile annua. CO2 risparmiata:
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5,0 tonnellate.
> Nunziare III ha una potenza di 8 kW, in grado di produrre 10 MWh di energia rinnovabile annua. CO2 risparmiata: 5,3 tonnellate.
N. 1 in Italia
Grazie a voi Premio Rivenditori 2022
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NOVEMBRE 2023
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La città ha bisogno di competenze e di amore, altrimenti, come sta avvenendo in qualche parte d’Italia, si degrada; va in malora lo stare insieme: diventano peggiori gli uomini e anche gli animali. < RENZO PIANO >
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CITTÀ, CROCE E DELIZIA
>
CITTÀ:
«SEMBRA
SOMMERGERCI»,
RACCONTAVA
GIANCARLO DE CARLO NEL CORTOMETRAGGIO “LA CITTÀ DEGLI UOMINI” «MA SIAMO NOI CHE L’ABBIAMO FATTA» E ADESSO CHE È GONFIA, STRARIPANTE DI TUTTA QUELLA *MASSA ANTROPICA PRODOTTA DALL’UOMO, DOBBIAMO RICORDARCI CHE “NO”, NON DOBBIAMO DISTRUGGERLA MA LAVORARE SUL SORPASSO DELL’ARTIFICIALE SULLA NATURA, PER AIUTARE GLI UOMINI A VIVERE MEGLIO.
______ *Stiamo producendo cose a una velocità di 30.000.000.000 di tonnellate all’anno > Nel 2020 la massa antropica - ovvero la massa di tutti i materiali prodotti dall’uomo -, è cresciuta f ino a raggiungere la biomassa vivente: il dato fa parte di una ricerca dall'Istituto israeliano Weizmann pubblicato sulla rivista Nature. Soltanto gli oggetti in plastica pesano il doppio di tutti gli animali del mondo, ma a incidere maggiormente sono stati l’abbattimento delle foreste e la cementif icazione del suolo che ha dimezzato, in 400 anni, gli spazi destinati all’agricoltura. Se alla massa degli oggetti attualmente in uso aggiungiamo poi quella dei nostri rif iuti, secondo l’Istituto, dobbiamo addizionare ai conti fatti altri 100 miliardi di tonnellate.
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> casehistories
FORZE TRASFORMATIVE > Tre metropoli, tre progetti dove: identità, collaborazione e benessere procedono insieme
______ in foto > SolarRoad la ciclabile fotovoltaica inaugurata nel 2014 ad Amsterdam con risultanti sorprendenti.
Piazze che incoraggiano ad assumere abitudini sostenibili (le abbiamo incontrate a pag. 37), ciclisti che generano energia pedalando (foto nella pagina accanto), spazi aperti che cambiano destinazione d’uso incontrando arte e creatività che poi… invitano a riunirsi, arredo urbano che funge da faro e sviluppo per l’inclusione della comunità. Iniziative dal basso, cittadini che diventano fautori di cicli rigenerativi, custodi del bene comune per “il” bene comune… Ancora una volta, tre progetti, selezionati tra centinaia, rivelano tutto il potere dello stare insieme. Gli esempi - molto diversi tra loro per contesto e iniziativa - hanno diverse matrici comuni che dimostrano: 1) che la forza del capitale sociale è fondamentale per chiedere e domandare di più; 2) che concentrando la vita pubblica in luoghi chiave, si creano punti di incontro intuitivi nella vita quotidiana che poi consentono alle comunità di fondersi e sviluppare un’identità locale; 3) che quando i cittadini cominciano a prendersi cura dei luoghi pubblici gettano le basi per comunità più allargate che - nei casi più riusciti -, propongono un nuovo modello di sviluppo territoriale.
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> NEW YORK
SPINTE DAL BASSO. > Così è nato l’High Line Park di New York, un progetto che esiste grazie alla capacità visionaria dei cittadini.
> L'High Line oggi è un parco urbano sopraelevato costruito su un’antica linea ferroviaria, una delle aree verdi più belle e sensibili di New York eppure… era destinato all’oblio!
c ostruita negli anni ’30 per il trasporto delle merci, l’infrastruttura fu abbandonata a partire dal 1980, disincentivata dal trasporto dei prodotti su gomma. L’alternativa divenne la demolizione, ma… lungo le rotaie la natura aveva cominciato a crescere spontaneamente e a riprendere i suoi spazi, persino tra l’acciaio e il cemento. Si costituì così, sotto la spinta iniziale di soli due cittadini, una no-profit che sosteneva il riutilizzo della High Line come spazio pubblico. La cosa trovò il supporto dell’allora sindaco Bloomberg che organizzò un concorso di idee - con libero spazio alla fantasia - incontrando un totale di 720 progetti
provenienti da 35 Paesi. Grazie al caparbio contributo della comunità oggi la struttura è di proprietà della città di New York, ma è mantenuta e gestita da quegli stessi cittadini che avevano reclamato lo spazio pubblico: l’associazione “Friends of the High Line” supportata da donazioni. Concepita insieme e per la cittadinanza, oggi ospita programmi sportivi e di meditazione, visite guidate, lezioni di astronomia gestite da volontari, un palinsesto di programmi pubblici, opere d’arte, spettacoli di livello mondiale gratuiti e aperti a chiunque, con una attenzione senza precedenti alla sostenibilità… (guarda tu stesso www.thehighline.org). 59
> MILANO
CONVERSANDO CON I RESIDENTI… > Un “non luogo” di Milano rinasce.
______ in foto > il masterplan di LOC Il progetto darà vita a una piazza verde con una superf icie di 4.745 m2 coperta da pannelli fotovoltaici, 12.118 m2 riservati a biciclette e pedoni, 5.382 alla viabilità carrabile. L’intera area diventerà un incubatore di attività, comprensiva di un nuovo distretto del commercio di vicinato, un asilo di quartiere, spazi per il co-working, ricreativi e socioculturali, in un contesto armonico con gradinate e rampe che collegano tra loro i
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diversi livelli.
d a snodo automobilistico dominato dal traffico, a distretto urbano ispirato alle teorie della Città dei 15 minuti. Rinascerà così, entro il 2026, Piazzale Loreto, il cui nome è già stato riconvertito in LOC. La svolta è stata offerta dal bando Reinventing Cities promosso da C40, la rete di Sindaci di quasi 100 città nel modo che collaborano per creare spazi urbani più sostenibili. Il masterplan (nella foto) è opera di Nhood Italy, società internazionale che - per lo sviluppo - sta collaborando con Arcadis Italia. La nuova Piazza sta già garantendo un’autentica partecipazione dei cittadini, è stato aperto infatti in via Porpora, 10 l’hub “LOC 2026”, uno spazio
qui, ma più in generale in Italia, si sta diffondendo l’idea di un approccio orizzontale. La figura del professionista che prende decisioni per un’intera città che poi è costretta a cambiare abitudini senza nemmeno essere interpellata, grazie a progetti pionieristici e all’incessante lavoro divulgativo di figure come Anne Hidalgo e Carlo Ratti (solo per citarne alcune), sta tramontando.
riservato a tutti per scoprire la Loreto che sta nascendo e fornire il proprio contributo sull’intervento. Anche
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> ROMA
TOR BELLA MONACA > A Roma la Fondazione Bulgari riattiva una comunità, da sempre, dimenticata.
a nche le imprese possono diventare attori sociali e avere un impatto nel costruire il futuro di una città. A Roma le idee dei residenti di Tor Bella Monaca sono diventate
da basket, un’area giochi per bambini, nuove alberate e
realtà grazie al cantiere di rigenerazione educativa
punti luce, sedute e tavolini per i più anziani, uno skate
promosso dal dipartimento di Ingegneria civile de La
park e una grande aula all’aperto per il lavoro educativo
Sapienza e dalla Fondazione Paolo Bulgari che, con
con i più giovani.
un intervento di un milione di euro, il 13 febbraio scorso ha iniziato la riqualificazione di uno dei più
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gradi quartieri di edilizia popolare. Un progetto che ha coinvolto attivisti, singoli cittadini, associazioni e comunità educanti, per fornire una piazza “motore” capace cioè di riattivare la comunità. L’intervento, parte di un progetto più grande, ha per ora dotato Largo Mengaroni di nuovi spazi adatti a tutte le età: un campo
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EDILIZIA TULIPANO SRL
DAL 1986 Quella che allʼinizio sembrava solo una piccola impresa a carattere familiare, oggi, dopo anni di impegno e duri sacrifici, è diventata unʼazienda leader nel settore edile in Campania. Padre Antonio Tulipano e i figli Luigi e Alessandro Tulipano, malgrado i momenti difficili, hanno una determinazione rara, e non si arrendono mai di fronte agli NOVEMBRE 2023
inevitabili ostacoli dellʼattuale realtà economica e lavorativa.
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V I A D E L Lʼ I N D U S T R I A , 2 A V E R S A ( C E ) E D I L I Z I A T U L I PA N O @ L I B E R O . I T
“COMPETENZA, ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ SONO I VALORI CHE CI CONTRADDISTINGUONO” TEL / FAX 081-503-9242
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RIGENERAZIONE:
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______ foto tratta da > CHEAP, la mostra bolognese dei linguaggi visivi contemporanei per la contaminazione dello spazio pubblico.
PER CHI LA STAI REALIZZANDO? CON QUALI OBIETTIVI?
______ in foto > CHEAP in complicità con La Rivoluzione delle Seppie © PH > Giulia Rosco
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WOW
______ Uno store che lancia messaggi. È lo spazio inaugurato, da appena un anno, nel centro commerciale Las Rozas di Madrid dal brand di abbigliamento “Ecoalf ” che realizza capi e scarpe solo con risorse organiche o riciclate. Il design di interni rappresenta un paesaggio polare e invita a riflettere sul disgelo causato dal riscaldamento globale e la conseguente urgenza di sostenere consumi e produzioni più sostenibili. Pareti, scaffali, tavoli ed espositori sono stati stampati in 3D utilizzando solo plastica riciclata al 100%
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grazie alla collaborazione con l’innovativo studio Nagami. Il design d’interni ha permesso di recuperare e dare una seconda vita a 3,3 tonnellate di plastica. PH > Alfonso Quiroga
WOW
______ Grotte di Frasassi, un gioiello nascosto nel cuore del piccolo paesino di Genga (nelle Marche). Un maestoso sistema di grotte carsiche sotterranee generato in oltre un milione di anni dallo scorrere del f iume Sentino. Si estendono per oltre 20 Km e, grazie a un lavoro reso possibile da speleologi e architetti, è possibile visitarle per una passeggiata di circa 1h e 15 minuti accessibile a tutti ad una
Più informazioni qui > www.f rasassi.com
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temperatura costante tutto l’anno di 14°C.
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WOW
______ Questa piccola sauna galleggiante costruita in mezzo al lago di Ginevra è il progetto di laurea di un ex studente di nome Trolle Rudebeck Haar dell’Università di Arte e Design di Losanna. 24 metri quadrati, costruita interamente in legno - smontabile e montabile in solo 6 ore -, off re quattro cose fondamentali secondo Haar: «Un tuffo nell’acqua f resca per chi, dopo minuti passati al caldo, vuole godere di un cambio di temperatura; regala panorami che nessun’altra sauna può vantare; non occupa suolo in modo permanente; può ospitare f ino a tre persone regalando una privacy
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invidiabile». Un progetto che ha chiamato a sé curiosità e numerosi visitatori, al punto da f inire sulle principali testate di design di tutto il mondo. PH > Noé Cotter
> Indirizzi da segnare in agenda. Persone e luoghi, angoli di lusso, sguardi stretti su dettagli che fanno tendenza, libri e designer, f iere e mostre, case con dosi “hot” di ispirazione, architetture straordinarie, interior e materiali ma anche… retail design, hotel ed eco-rifugi, spazi di gusto, di svago e di benessere, giardini f ioriti e f rivolezze per planare leggeri sulla vita. Radar è un rilevatore di bellezza, la nostra personale selezione di tutto quello che fa bene agli occhi e per questo merita, qualche volta, uno strappo alla regola. > segnalalo a: redazione@nunziare.it
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RRRRRRR AAAAAAA DDDDDDD AAAAAAA R
01. LIBRI
BAUHAUS STYLE
Per saperne di più sul movimento di origini tedesche fondato nel 1919 da Walter Gropius, c’è un volume edito da Assouline con i testi del direttore del Vitra Design Museum - lo storico
______ in foto > La cover del libro, accanto la facciata di una casa nella città giardino Falkenberg a Berlino, Bruno Taut, 1912-1916.
dell’arte Mateo Kries -, che ripercorre i cento anni di storia del Bauhaus - dalle origini ad oggi -. Circa 300 pagine di immagini dal forte impatto tra arte, architettura, oggetti, design e moda che rivelano tutta la modernità dello stile Bauhaus, offrendo nuove prospettive e spunti per creativi e addetti ai lavori di oggi.
02. LUXURY TRAVEL O R I E N T EXPR E SS , U N TR EN O DA S OG N O
L’immaginazione e il talento degli architetti Dimorestudio hanno dato vita a un treno unico al mondo: l’Orient Express “La Dolce Vita”, dove il viaggio diventa arte. Un treno dai prestigiosi interni, un lusso curato e mai ostentato, che rende
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omaggio a Gio Ponti, Gae Aulenti, Nanda Vigo e Osvaldo Borsani per partire alla scoperta delle meraviglie d’Italia soggiornando in cabine e suite di pregio, dando così vita a una nuova arte di viaggiare. web www.orient-express.com
H I L L COU N TRY WIN E TEXA S: U N A G R OT TA SEGRETA PER D EGUSTARE IL VINO
In Texas - nella pittoresca area orientale del Texas Hill Country -, c’è una grotta “segreta” che sfrutta la temperatura sotterranea - naturalmente più fredda -, per conservare il vino in maniera ottimale e senza dispendio energetico. È la Hill Country Wine progettata dall’architetto americano Clayton Korte, un luogo che collabora con l’ambiente naturale inserendosi nel fianco di
03. ARCHITETTURE “MIMETICHE”
una collina calcarea esistente apparendo, in questo modo, come un non-edificio e come destinazione invisibile che attira poca attenzione su di sé.
______ Con-fondersi: «È come una nave in bottiglia» spiega Brian Korte l’architetto capo del progetto. «La sf ida dello studio è stata quella di realizzare una cantina-rifugio con materiali domestici, così gli spazi sono stati rivestiti in quercia bianca e abete Douglas per creare un caldo e dolce contrasto con il cemento e la pietra intorno».
AESOP ROMA : UNO STORE PER UN’ESPERIENZA TOTALE
Se siete alla ricerca di qualcosa di più di una semplice esperienza di shopping “mordi e fuggi”; un mix tra arte, storia, stupore e profumi per una piacevole passeggiata natalizia di design, vi suggeriamo di mettere in agenda una tappa presso l’ultimo store di formulazioni vegane “Aesop”, in via del Corso a Roma. Realizzato in tandem con l’architetto svizzero Jakob Sprenger, questo posto è un’ode ai principi architettonici e agli ordini geometrici dell’Antica Roma; un retail space dalle tonalità terrose e arancione bruciato che inondano l’atmosfera di una allure sofisticata e accogliente, accompagnata da capolavori di memoria antica come il settecentesco “Teseo abbandona Arianna”, del pittore italiano Felice Torelli, posto di fronte alla grande scala dietro la quale il pianerottolo si trasforma in una suite intima dedicata al contatto con le formulazioni del brand.
04. RETAIL 73
D OVE TROVARE L’I SPI R AZ I O N E
05. INSTAGRAM SCOUTING
GIUSTA PER L A CAS A
Se amate i toni caldi, gli oggetti vintage, la terracotta o la rafia, gli angoli di pura calma, la pietra che rinasce per diventare burroso arredamento, il profilo da seguire è @bettencourtmanor. Nella foto, una splendida proposta bagno, dalle curve sinuose, dello studio di progettazione d’interni con show-room a Toronto.
S E I L TU O SPA ZI O È R IDOT TO COPIA DA QU ESTA M ANSARDA PARIGINA
Nicola Spinetto Architects e Constellations Studio nel 2022 hanno completamente ristrutturato un appartamento mansardato dagli spazi decisamente ridotti. Per risolvere il problema, nella zona giorno, hanno dato vita a un'isola multitasking che riduce l’ingombro con le forme arrotondate e riconfigura lo spazio, secondo le esigenze, grazie a un ingegnoso sistema di rotelle integrate nella struttura - che permettono al piano di lavoro di spostarsi diventando a seconda dell’occasione: base di appoggio, tavolo o banco bar.
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06. SOLUZIONI MINI
07. INDIRIZZI
MAM A SH E LT E R: LO S PA Z IO P OP&FU N DOVE TUT TO PU Ò SU CCE DE R E
D’estate sul rooftop, con i primi freddi nei giardini d’inverno, nella colorata spa o tra le proposte del bar o del ristornate. L’indirizzo da inserire nella winter “to-do list” è il Mama Shelter Roma, l’unico hotel “Mama” - di proprietà della famiglia Club Med - presente in Italia. Fedele allo stile pop e irriverente di tutti gli altri “club” prevede l’accesso ai visitatori esterni e… vale la pena vederlo perché l’effetto è quello di un allegro e sorprendente melting pot architettonico arricchito da una lussureggiante vegetazione e una vista sui tetti della Città Eterna.
08. INTERIORS FROM HONG KONG
in giro per il mondo, anche la formula romana
D IVI DE R E CON STILE
Ad Hong Kong, in questo appartamento realizzato da Art Partner Architects, la zona pranzo è stata sapientemente distinta dal soggiorno da un importante blocco di pietra dotato di caminetto. Lo schema della parete principale è stato invece ripetuto nelle due sale per una creare un unicum efficace ed armonioso. 75
09. COLPO DI FULMINE QU E STA FA M ILY H OME BR ILL A COME U N G I OI E L LO
A Dover Heights (Australia) c’è un duplex che ha ricevuto una menzione d’onore in Interior Design residenziale. Progettato con approccio sartoriale dallo studio Smac per una giovane famiglia, l’occhio cade immediatamente su una delle stanze principali della casa: la toilette di servizio color smeraldo che, nelle intenzioni dello studio ha lo scopo di evocare una grotta delle meraviglie. #copia #ispirati.
______
10. FUGA IN PARADISO
PH > Smart Anson
MALD IVE FIRMATE MARCIO KOGAN
Nel rispetto dell’essenzialità l’architetto brasiliano Marcio Kogan, fondatore del pluripremiato studio MK27, ha avuto il privilegio di firmare il Patina Maldives, punta di diamante del Capella Hotel Group. Nelle isole Fari, sul North Male Atoll, il resort occupa meno del 10% dell’area naturale in cui si trova ed è gestito in modo da ridurre al minimo l’impatto
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ambientale. Ospita 90 ville disegnate «a bassa voce - ha spiegato l’archistar -, senza stravaganze», con interni in rattan, corda, materiali tradizionali e naturali per creare un dialogo con la natura per un risultato rispettoso di tutto l’ambiente circostante. Goditi le foto! Instagram @patinamaldives
11. FUGA DEI SENSI AETHOS MONTEROSA , UN BELLISSIMO RIFUGIO NEL L E AL PI ITALIANE
Inaugurato nel 2022 questo eco-hotel offre ai viaggiatori una connessione più profonda con la natura, pur consentendo di godere di tutti i comfort (SPA, ristoranti, bar, suite e una fitta gamma di attività sportive). Il progetto esterno è stato curato dallo studio Bladidea, gli interni sono stati invece progettati da NM Architects privilegiando materiali naturali e autoctoni.
12. DA SCOPRIRE
Instagram @aethosmonterosa
LE
T RA I N
BLU E:
N ON
CH IA MATELO
RI STOR A N T E
Sguardo stretto sui dettagli indoor di “Le Train Bleu” di Parigi - Gare de Lyon -, tra le mete irrinunciabili della capitale. Qui alzare lo sguardo è d’obbligo, se si vogliono ammirare i 41 affreschi del ‘900 che rappresentano le destinazioni delle ferrovie PLM. Molto più di un ristorante: Le Train Bleu è una vera e propria istituzione; un museo dalla storia affascinante -, inserito nell’elenco dei monumenti storici.
______
INSTAGRAM E FACEBOOK > @nunziaremagazine
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SIAMO ANCHE SUI SOCIAL CON NEWS, VIDEO, GALLERY E FOCUS IN PIÙ.
COS A VE D E R E Östermalms Saluhall. Lo storico mercato coperto nel quartiere centrale di Östermalm, un meraviglioso edif icio in mattoni con 130 anni di storia, impresa degli architetti Isak Gustaf e Kasper Salin. Dopo un lungo restauro, ha riaperto le porte il 5 marzo del 2020 confermandosi “tempio del cibo”.
PREND ERE L A METRO La Tunnelbana (letteralmente “via che passa attraverso la galleria”) ricca di fermate che, nel tempo, sono diventate delle vere e proprie gallerie d’arte con mosaici, pitture, sculture e installazioni di oltre 150 artisti. Ecco una lista delle più belle: Stadion (la fermata arcobaleno); Kungsträdgården (dove è stato allestito uno scavo archeologico); T Centralen (dove si trovano centinaia di piastrelle degli anni ’50); Solna Centrum (nella foto) e Thorildsplan.
D OVE D OR M I R E I membri del club non possono certo perdere l’occasione di dormire nella Soho House più magica al mondo. Situata
TodoList
sconsacrata dell’Ottocento - vale la pena passare anche solo per osservarla da vicino perché l’edif icio ha mantenuto le preesistenze architettoniche
Stockholm Design city tour
mete più suggestive della
> La capitale nordica dal 5 all’11 febbraio 2024
capitale svedese, con spazi
sarà protagonista dell’attesissima “Stockholm
dove mangiare, bere, leggere e rilassarsi.
Design Week” e allora: perché non iniziare a programmare un weekend all’insegna dell’architettura e del design? Ecco 5 idee da mettere in lista!
PAL AZZO & ROOF TOP NORD ISKA KOMPANIET Detto anche NK è un grande centro
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commerciale, il primo aperto a Stoccolma nel 1902 da Josef Sachs e disegnato dal maestro di Art Nouveau Ferdinand Boberg. Arroccato in cima all’edif icio c’è il nuovissimo ed esclusivo NK Padel & Social by Ascaro, una terrazza di 3.000 mq aperta da maggio a settembre - che ospita 4 campi da padel, palestra e piscina all’aperto, un moderno bar e straordinari eventi con vista sui 78
che trasudano storia in ogni stradina è senza dubbio la parte più caratteristica: piena di bar, ristoranti e negozi di antiquariato. Il miglior modo per scoprirla è perdersi f ra le animate viuzze popolate da colorati edif ici del XVII
di questa struttura edif icata nel 1894, diventando una delle
Gamla Stan è il cuore di Stoccolma, con i suoi musei e i monumenti
nel quartiere di Östermalm - tra le mura di un'ex chiesa
L A CIT TÀ VECCHIA
monumenti più iconici di Stoccolma.
e XVIII secolo.
> Persone, personaggi, changemakers, esperti raccontati o intervistati
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people people people people people
> PERMETTE UNA DOMANDA? Le CER rappresentano una grande opportunità di produrre energia da fonti rinnovabili non solo per i cittadini, ma anche per le imprese che si ritroverebbero così a risparmiare sui costi, riducendo le emissioni climalteranti. Ma la strada verso il consumo diffuso sembra essere ancora lunga e i numeri, rispetto alle ambizioni del Pnrr, sono ancora molto ridotti. Una situazione dovuta all’impasse burocratico e alla diff icoltà di reperire fondi e incentivi statali che esistono e vanno solo conosciuti. Quali sono e dove informarsi? Ce lo spiega Fabrizio Luongo, Vice presidente vicario della Camera di Commercio di Napoli.
L e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono un soggetto giuridico il cui obiettivo ______
principale è fornire, ai membri e alla comunità
> CER: QUALI INCENTIVI PER LE IMPRESE?
in cui opera, benefici economici, sociali e
Ne ha parlato con noi Fabrizio Luongo, Vice presidente vicario della Camera di Commercio di Napoli illustrando, in modo particolare, il ruolo e il contributo della C.C.I.A.A. di Napoli.
ambientali. Alle CER possono partecipare le PMI (Piccole e medie imprese), gli enti locali e le Associazioni, ma anche condomini e singoli cittadini, il cui obiettivo è quello di unirsi per produrre e
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condividere l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, formando una comunità energetica e diventando dei prosumer (consumatori attivi e produttori di energia rinnovabile). I vantaggi che derivano dall’unione di questi soggetti sono rappresentati dalla possibilità di poter produrre
energia da fonti rinnovabili, ottenere minori
nell’ambito delle attività previste dal Progetto
costi dell’energia per imprese e cittadini,
denominato “Doppia Transizione Digitale
favorire nuove opportunità economiche per il
ed Ecologica - approvato per tutto il sistema
territorio, la riduzione delle emissioni di CO2,
camerale italiano dal Ministero delle Imprese e
la possibilità di utilizzo delle Tecnologie 4.0
del Made in Italy per il periodo 2023/2025, con
(doppia transizione), fornire vantaggi sociali
decreto del 23 febbraio 2023 - incentiva l’avvio
per le comunità territoriali.
da parte delle imprese di percorsi per favorire la transizione energetica attraverso interventi di
E SI STON O
VA R I
IN CE N TIVI
DESTINATI
A L LE IMPR E S E .
efficienza energetica, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (FER) e la partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Ad esempio l’incentivo in tariffa che è rivolto
Tale progetto prevede un bando, rivolto alle
a tutto il territorio nazionale, dal piccolo
Micro, Piccole e Medie Imprese, approvato
comune alla città metropolitana. Una tariffa
dall’esecutivo dell’Ente camerale partenopeo
incentivante sull’energia prodotta e condivisa,
nell’agosto di questo anno, che finanzia,
per una potenza massima complessivamente
tramite contributi a fondo perduto (voucher),
agevolabile 5 GW entro il 31dicembre 2027.
l’acquisizione di servizi di consulenza e
Da menzionare anche il contributo a fondo
formazione, da parte di figure altamente
perduto del PNRR rivolto ai territori dei comuni
qualificate e competenti, finalizzati a favorire:
sotto i 5000 abitanti che copre fino al 40%
1) la razionalizzazione dell’uso di energia da
dell’investimento per chi crea una comunità energetica, con una dotazione complessiva di 2,2 mld di euro ed una potenza agevolabile almeno pari a 2 GW fino al 30 giugno 2026. A questi incentivi si uniscono ulteriori dotazioni a cura delle Regioni ed Enti locali, ivi incluse le Camere di Commercio. La Camera di Commercio di Napoli, in questo scenario e
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parte delle imprese, attraverso la realizzazione
innovativi per la transizione energetica, il
di interventi di efficienza energetica, riducendo
risparmio, l’efficientamento e l’autoproduzione
i consumi e le emissioni di gas clima-alteranti;
di energia delle Imprese e la costituzione
2) i sistemi di autoproduzione FER, anche
di Comunità Energetiche Rinnovabili, in
attraverso la partecipazione delle imprese alle
particolare nelle aree produttive o zone
CER.
industriali, oppure con gli Enti Locali, ma con
La somma stanziata per il Bando ammonta
un forte coinvolgimento delle imprese presenti
complessivamente ad € 540.000,00, è prevista
sui territori. In particolare si provvederà alla
una procedura valutativa a sportello secondo
realizzazione di 4 use cases sull’applicazione
l’ordine cronologico di presentazione della
dei sistemi di autoproduzione di energia
domanda che debbono essere inviate in via
in filiere/settori di interesse. Nel quadro di
telematica - attraverso lo sportello on-line
tale iniziativa si offrirà anche orientamento
“Contributi alle imprese” - aperto dal 10 ottobre
e supporto sui seguenti aspetti inerenti e
2023 e che si chiuderà nel mese di novembre
propedeutici alla costituzione di una CER:
c.a. Tutte le iniziative proposte ed approvate
valutazione di pre-fattibilità (caratteristiche
dovranno essere realizzate entro il prossimo
aderenti, business plan, ecc.). Dimensionamento
30 aprile 2024. Tale bando sarà, comunque,
delle CER (perimetro di riferimento, bilancio
replicato anche il prossimo anno.
energetico, dimensionamento impianti, ecc.). Soggetto giuridico (associazione, cooperativa,
Inoltre, nel quadro di un altro progetto camerale
fondazione, ecc.). Modalità di funzionamento
a valere del Fondo Perequativo denominato
(come realizzare lo scambio energetico e
“Transizione energetica” l’Azienda Speciale
favorire la contemporaneità tra produzione ed
della CCIAA di Napoli SI Impresa ha sottoscritto
uso dell’energia, come ripartire i ricavi, ecc.).
una convenzione operativa con l’Istituto di
Modalità di accesso ai finanziamenti per la
Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo
realizzazione degli impianti e agli incentivi del
del CNR per perseguire congiuntamente un
GSE (Gestore Servizi Energetici).
progetto di ricerca applicata con l’obiettivo
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di sperimentare pratiche efficaci e dispositivi
Vi presentiamo un futuro ecosostenibile. Crediamo nella rigenerazione urbana e nella rinascita di aree dismesse e degradate della nostra città. Sviluppiamo complessi residenziali iconici e green, senza consumare nuovo suolo, con l’obiettivo di perseguire una felice collaborazione tra investimenti privati e benessere pubblico. #sustainablefuture
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www.ceceremanagement.it
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