the CHANGE
> STORIE, PERSONE E IDEE CHE GUIDANO IL CAMBIAMENTO
MAKERS
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AG O STO 2 0 2 2
NUNZIARE MAGAZINE È IL RISULTATO DELLA NOSTRA VISIONE. NON SOLO UN MODO DI FARE IMPRESA, MA UN MODO PRECISO DI STARE AL MONDO.
Innovazione, impatto, sostenibilità sono termini ormai di rigore nel dibattito pubblico, ma che cosa significa esattamente innovare? Quali regole bisogna seguire? Chi sono i soggetti in grado di essere agenti del cambiamento? Che tipo di mindset stanno sviluppando? E quali sono i rischi per chi non innova nel segno del green? Questo, è quello che troverete nelle pagine che seguono. Tantissimi interrogativi a cui abbiamo cercato di dare una risposta, intervistando Ceo, imprenditori, attivisti, opinion leaders, pionieri che agiscono come change makers. Persone impegnate a promuovere un cambiamento per fare qualcosa di diverso e migliore per tutti. Una compagine di talenti nascosti che, in un Paese tristemente noto per l’incapacità di fare squadra, stanno invece attivando community aperte a tutti, ingranando una marcia mai vista prima. Lo abbiamo fatto partendo dal Sud per capire “a che punto siamo nelle nostre terre?”. E, nemmeno troppo inaspettatamente, abbiamo scoperto, un Mezzogiorno inedito, attivo e dinamico in tutti i settori (dal turismo alla moda), con risorse, idee, imprese e tecnologie nuove, capaci di sovvertire vecchi pregiudizi che fanno di questi territori un campo da gioco irrecuperabile. Tenete dunque d’occhio i profili e le storie che abbiamo scelto, tenete d’occhio Nunziare Magazine perchè questo gruppo continuerà a crescere, a fare impresa “politica” portando on the road iniziative capaci di stimolare un cambiamento dal più ampio respiro! Buona lettura
< DANIELA IAVOLATO > Chief editor Nunziare Magazine & Head of Communication Cecere Management
> Questo numero sarà ufficialmente presentato a settembre presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope con un imperdibile appuntamento dedicato alla sostenibilità in ogni sua possibile declinazione.
introducing
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COVER
story
AGOSTO
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OTTOBRE 2022
contents 18
YARI CECERE > Edilizia e sostenibilità
23 UN PIANETA DOMINATO DALL’UOMO
24 L’INNOVAZIONE È PROGRESSO SOCIALE
26 ANGELICA DE VITO
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> Ambiente e rifugiati climatici
INTRODUCING > Di Daniela Iavolato
32 L’INNOVAZIONE È CULTURALE
8 FABIO MARRA > 5 domande all’autore della nostra cover story
34 TEDX ISCHIA > Riflettere grazie ai talk
10 INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
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AGOSTO 2022
> Un viaggio di pari passo
14 I CAMBIAMONDO > Interviste e storie di chi sta guidando la “svolta”
16 L’INNOVAZIONE È ECONOMICA
38 L’INNOVAZIONE È CIRCOLARE
39 ALESSANDRO MARINELLA > Essere sostenibili, una scelta sempre più cool
43 ITINERARI > Maratea, eco-bellezza diffusa
48 NUOVI TURISMI, NUOVE INIZIATIVE > L’albergo diffuso, un modello da imitare
> Numero 3 - Anno I AGOSTO - OTTOBRE 2022
51 NUNZIARE EVENTS > Tutte le iniziative col sostegno della nostra rivista
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EDITORE
BERGAMO, LIFE SCIENCE > Al via la seconda edizione
Yari Cecere Atena Srl Cecere Management Group REDAZIONE
56 È MODA FASHION PAESTUM > Il Sud con lo sguardo sul futuro
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Via Paolo Riverso, 57 - Aversa Puoi scriverci a redazione@nunziare.it PROGETTO EDITORIALE Caporedattore Daniela Iavolato
MARATEA GREEN EXPERIENCE > Talk e Awards
ART DIRECTOR E IMPAGINAZIONE Emanuela Esposito gr.emanuelaesposito@libero.it
65 SFIDE APERTE > Chi chiede imprese sostenibili?
69 NUNZIARE LUXURY PROJECTS > Serapo, una casa vista mare
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Marcella Mastrobuono Romina Russo Fabio Marra Francesca Laezza Sfclubparthenope Alessandra Gargiulo Sfclubsuororsola
STAMPA
ARCHITALK > Demolire o ristrutturare, una
Tipograf ia Bianco Viale Europa 51, Aversa
conversazione sul tema
79 ECO-NEWS
sott’acqua
www.nunziare.it
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> È tempo di mare, proteggi la vita
CHI HA SCATTATO LA NOSTRA COVER? > FABIO MARRA, L’ART DIRECTOR DELLA NOSTRA COVER STORY, RACCONTA COME NASCE UNA COPERTINA E COME SI TRADUCE AL MEGLIO UN BRIEFING DEDICATO ALLA GENERAZIONE DEL CAMBIAMENTO
A cosa ti sei ispirato per scattare questa cover? «La parola chiave è stata “semplicità”, quelli che vedete in copertina sono giovani poco rappresentati. Una generazione che non ti aspetti, ispirata e dai grandi valori, la cui forza risiede nel gruppo. L’individuo che opera attraverso la forza del gruppo ha dunque bisogno di una visione semplice e diretta, pochi fronzoli e distrazioni perchè qui, quello che conta, è che c’è del carattere!». Qual è stato il tuo percorso professionale fin qui?
Il compito non era facile, scattare con persone poco avvezze all’obiettivo, cercando di mettere in risalto la forza del gruppo ma le qualità del singolo.
«Dopo la laurea al DAMS di Bologna, con una tesi sull’architettura contemporanea, ho sperimentato un po’ di tutto iniziando a lavorare subito come art director all’interno di un’azienda che si occupava di labelling per la moda. Mi sono formato sul campo, fino a ritrovarmi dietro la macchina fotografica, un percorso che ormai dura da 20 anni». Qual è il tuo metodo di lavoro? «Ispirazione e ricerca, si parte da qui! Affiancamento con lo styling e brief continui per arrivare all’immagine finale; selezione accurata delle foto». Che ritratto hai di questa generazione? «Purtroppo siamo abituati a conoscere, un po’ per i ritmi accelerati di tutti, un po’ per superficialità, solo la generazione under 30 che fa scalpore in negativo. Con la conoscenza di questi ragazzi invece ho scoperto un mondo che mi ha stupito e affascinato. C’è parecchio fermento in queste persone, mi auguro davvero che il futuro sia nelle loro mani e sempre più gestito da questi modelli».
______ in foto >
Cosa consigli agli aspiranti fotografi?
FABIO MARRA
«Di essere curiosi. Seguire un obiettivo estetico cercando di
www.fabiomarrastudio.com
arrivare al proprio stile senza troppi virtuosismi che inibiscono la creatività».
N
on importa chi siamo o da dove veniamo. Ognuno di noi è parte di qualcosa di più grande. < Barack Obama >
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I
nnovazione e sostenibilità > UN VIAGGIO
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AGOSTO 2022
DI PARI PASSO!
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INNOVAZIONE, TERMINE TROPPE VOLTE SVENTOLATO COME UNA BANDIERA VINCENTE È SPESSO UTILIZZATO IN MANIERA INAPPROPRIATA COME SINONIMO DI TECNOLOGIA E DIGITALIZZAZIONE. MA SIAMO SICURI CHE SIA PROPRIO COSÌ? CHE COSA VUOL DIRE OGGI INNOVARE?
i n un tempo in cui il cruccio più grande diventa l’overshoot, il punto di rottura e il debito tra la terra e l’uomo, innovare, in tutti i campi e in tutte le discipline, richiede un impegno e una responsabilità in più persino da parte della tecnologia che - se fino a questo momento ci ha consentito di adattarci all’ambiente (soprattutto) -, da oggi in poi dovrà servire per controllarne lo
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stato di salute e guarirlo (sta già accadendo con l’AI e la robotica). Imprese, professionalità e portatori di interesse sono quindi chiamati a rivedere il paradigma: da iperproduttivo, fino al collasso, a socio-ecologico. Un cambio di passo che non riguarda solo se stesse e il proprio business ma il “perchè”; il loro stesso scopo
completamente diversa dal passato.
nel mondo e l’ingrediente segreto, lo vedremo,
Basta con i capi accentratori e arroganti,
si chiama leadership. Innovare, parafrasando
specialisti in comando e controllo e campo libero
un celebre discorso di Barack Obama, significa
ai coach! Allenatori di imprese ispiranti esperti
quindi «creare qualcosa che migliori il modo in
in empowerment: persone che sanno far crescere
cui viviamo» che è molto più che un’invenzione: si
gli altri trascinandoli nella sfida più ardua che
tratta di produrre e generare profitto senza danno o
abbiamo: salvare il mondo? Certamente! Ma,
offesa per nessuno; trasformare un’idea in qualcosa
pensateci bene, qui non si tratta soltanto di porzioni
(un bene, un servizio, un processo, un metodo)
di mari, fiumi o terre lontane, qui si tratta di noi
che procuri cambiamento e valore condiviso,
esseri umani! Perchè la cattiva notizia è che la
un impatto positivo per comunità e ambiente che
nostra terra potrebbe anche farcela, anzi ce la farà,
sia concreto, misurabile e sostenibile.
ma senza di noi!
Ma per fare innovazione c’è bisogno di innovatori, di change makers, che non è una qualità acquisita ma il frutto di un lavoro di ricerca, dedizione, competenze e particolari sensibilità; un “muscolo” che va allenato e che richiede, tornando alla leadership, una visione e una capacità di guida
> ATTRAVERSO LE INTERVISTE DELLE PROSSIME PAGINE TROVERETE LA BUSSOLA PER CAVALCARE IL FUTURO E GLI STRUMENTI PER
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AGOSTO 2022
EMULARE I NOSTRI PROTAGONISTI.
Check our reviews on
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AGOSTO 2022
foto di > FABIO MARRA
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______ < a cura di DANIELA IAVOLATO >
i
cam bia MON DO
> CHI STA GUIDANDO LA SVOLTA E PERCHÈ?
DIAMO SPAZIO ALLE PAROLE E I VOLTI DI ATTIVISTI, DIVULGATORI,
IMPRENDITORI E OPINION LEADER CHE NEI LORO CAMPI D’AZIONE
STANNO RIVOLUZIONANDO VECCHI SCHEMI, COLLABORANDO.
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AGOSTO 2022
L’innovazione è economica.
> i cambiamondo #01
> L’IMPRESA DI OGGI È ETICA. *37 MILIONI DI ITALIANI, CHIEDONO COMPORTAMENTI SOSTENIBILI. QUESTO SIGNIFICA CHE NON CI SARÀ, NEL LUNGO PERIODO, FUTURO E CRESCITA ECONOMICA PER CHI NON REINVENTA LA PROPRIA AZIENDA SEGUENDO I CRITERI DELL’IMPATTO POSITIVO. INNOVARE È UNIRE BENE E PROFITTO. CHI NON LO CAPISCE È FUORI!
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* Dati provenienti dall’ultimo sondaggio dell’Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile.
Yari Cecere > 28 ANNI
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AD della Cecere Management. Pioniere al Sud dei green buildings.
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A soli 25 anni la rivista Forbes America inserisce Yari Cerere, amministratore delegato della Cecere Management, nella Top Young Entrepreneurs Under 30, indicandolo tra i trenta giovani talenti più promettenti d’Europa in grado di trasformare il settore delle costruzioni. Ridurre le emissioni dei gas serra abbandonando i combustibili fossili, riassorbire la CO2 grazie al meccanismo della fotosintesi clorofilliana, preservare l’ecosistema in cui alloggi e residenze si inseriscono, sono le priorità misurabili del suo business. Tra i primi al Sud ad introdurre il concetto di benessere abitativo, proviamo a capire con lui…
Edilizia e sostenibilità: come vanno a braccetto? «Provando a mitigare il più possibile l’impatto di una costruzione. Noi partiamo dal suolo, individuiamo lotti in cui ci sono edifici che hanno terminato il loro ciclo di vita e per i quali non c’è davvero più nulla da fare e ricostruiamo ex novo riducendo al minimo il consumo di suolo. Gestiamo poi altre forme di impatto, da
leadership collaborativa che coinvolga nel processo
quella energetica a quella idrica, fino a quelle meno
l’intera squadra di lavoro, creare team in dialogo
conosciute di degrado dell’habitat e di acidificazione
tra loro senza freni a mano tirati, che non abbiano
dei mari di cui non si parla mai. Funziona così: si parte
cioè paura di sperimentare, proporre idee e anche di
dall’individuazione di un problema che la tua impresa
fallire e ricominciare. Su dieci proposte, può capitare
può procurare e si cerca la soluzione, la tecnologia in
che qualcuna non riscuota i risultati previsti. Non è
grado di risolverlo o si adottano misure in grado di
importante, non bisogna bloccarsi ma mettere a frutto
produrre meno “danni” possibili».
errori e fallimenti necessari. È indispensabile poi pensare fuori dal coro, la maggior parte delle persone
Come si costruisce la cultura dell’inno-
ama muoversi in un campo conosciuto perché è più
vazione? Da dove si parte?
comodo e semplice, ma per costruire la cultura giusta
«Certamente non da soli, l’apertura è l’imperativo.
bisogna uscire dalla comfort zone, dai porti sicuri che
Non basta che il Ceo abbia l’attitudine e l’ambizione
bloccano il processo di innovazione. Nessuno può farcela
di innovare, bisogna portare in azienda un modello di
da solo e nessuno innova senza rompere gli schemi». 19
Qual è l’ostacolo più grande? «A oggi il più grande problema è la burocrazia spesso soffocante. Ci sono sempre una marea di carte da compilare e, mentre abbiamo obiettivi da onorare entro il 2030, la burocrazia blocca. Un controsenso». Cosa abilita invece l’innovazione? «La qualità, fa un viaggio certamente più lungo, ma duraturo e ricco di soddisfazioni. La capacità di saper leggere il futuro, di saper cogliere i cambiamenti anche minimi e anticipare richieste e risposte, diventando promotori di nuovi servizi e iniziative sostenibili e replicabili. Coraggio, ascolto e restituzione fanno il
correzione; le squadre più produttive sono proprio
resto, se quello che stai facendo restituirà valore nel
quelle che mettono insieme professionalità diverse».
tempo: hai vinto».
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AGOSTO 2022
Innovare: è davvero così costoso? Uno dei suoi più grandi impegni è
«L’idea che innovare in sostenibilità sia oneroso è un
fare rete anche con aziende e gruppi
mito da sfatare, o meglio, conti alla mano c’è da fare
completamente differenti dal suo.
un preciso ragionamento. Fare meglio è sicuramente
Come mai?
più costoso e difficile, per questo lo status quo è
«Credo tantissimo nella forza che nasce quando le
la scelta più economica e facile. In edilizia però
persone si uniscono e vanno nella stessa direzione.
parliamo di un bene durevole, l’acquisto della vita
Quella che stiamo vivendo è una rivoluzione culturale
con i risparmi di una vita. Se dunque i costi, in fase
da fare insieme. Contaminarsi e fare gruppo, costringe
di acquisto, richiedono uno sforzo superiore, va
a superare i confini, capire cos’altro c’è da fare e
considerato che questi vengono ammortizzati nel corso
dove. Unire forze, soluzioni e lavorare. È così che si
degli anni. Le case che rispettano l’ambiente sono
moltiplicano gli esempi e si accelerano i processi di
infatti, in primo luogo, abitazioni in grado di garantire
risparmio grazie all’uso razionale delle risorse, che sfruttano fonti rinnovabili, illuminazioni intelligenti, riuso dell’acqua piovana per il condominio e per ogni singola residenza. Non tutti sanno, per esempio, che il calore che utilizziamo d’inverno o il fresco che ci occorre d’estate è spesso causa di una casa poco efficiente e mal progettata. Un male che si ripercuote sull’ambiente perché i sistemi di riscaldamento non solo inquinano, ma gravano sulle bollette. Benefici e risparmio di un green building si scoprono nel lungo
cercando di educare quante più persone possibili verso scelte diverse. Ho 28 anni, tra dieci anni non voglio rimpianti, ma voglio credere e sentire di aver fatto la mia parte e sperare che questo contributo sia servito a generare pratiche diffuse: emulazioni positive capaci di diventare la norma e non l’eccezione».
periodo, sono segni distintivi che si trovano nell’anima di un progetto, bisogna imparare a riconoscerli perché
In ultimo, ai giovani come lei, che
oggi l’edilizia sostenibile è l’unica possibile».
consiglio può dare?
Qual è la parola chiave del suo business? «Oltre a sostenibilità? Persone; sono il capitale più prezioso. Trasformano l’impossibile in possibile».
«Di scegliere sempre. Cosa fare, cosa leggere, a chi ispirarsi, senza condizionamenti, perché quello da cui trarranno spunto oggi condizionerà il modo di vedere le cose e di cambiarle».
Perché si batte tanto per costruire un nuovo modo di fare impresa? «Perché la domanda che mi sono posto quando ho iniziato è stata “a chi tolgo se introduco un modello che possa unire interessi personali e collettivi?”. Del resto, non abbiamo un’altra opzione, bisogna cambiare. La nostra generazione è “obbligata” ad affrontare la sfida di conciliare l’uso sostenibile delle risorse con i comportamenti e le aspirazioni di un’impresa. I nostri predecessori hanno agito con troppa superficialità, senza pensare alle conseguenze e adesso “noi” siamo quelli che devono rimboccarsi le maniche in tutti i sensi: con un’eredità e una promessa
P A R O L E C H I AVE : VISIO NE ST RAT EG I C A LE ADER S H I P
in più da mantenere. Certo, avrei potuto adottare, come molti, la strada più battuta e semplice, invece, ho scelto di essere un imprenditore sociale e ogni giorno provo ad alzare l’asticella dentro e fuori l’azienda, 21
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Un pianeta dominato dall’uomo.
i l clima, nella lunga storia della terra, ha sempre subito delle variazioni, tuttavia - nonostante la lobby del fossile ce la stia mettendo tutta per indebolire e sminuire la narrativa climatica e i suoi attivisti -, il riscaldamento globale di oggi ha qualcosa di profondamente diverso dal passato: non ha nulla a che vedere con le variazioni naturali del pianeta, ma con la rapida crescita delle emissioni di gas serra legate all’utilizzo di combustili fossili e alle attività umane. Nella nuova era geologica - quella che gli scienziati definiscono Antropocene -, per la prima volta, è l’uomo - con le sue attività -, a cambiare e peggiorare il clima, e questa è l’unica differenza che deve interessarci tutti!
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> i cambiamondo #02 24
AGOSTO 2022
L’innovazione è progresso sociale.
> LA LOTTA PER L’AMBIENTE COMPRENDE TUTTE LE ALTRE LOTTE. LA CRISI CLIMATICA PRODUCE MIGRAZIONI E DISUGUAGLIANZE, CENTINAIA DI MIGLIAIA DI “INVISIBILI” COSTRETTI A MIGRARE A CAUSA DI EVENTI ESTREMI SEMPRE PIÙ FREQUENTI E MENO PREVEDIBILI CHE VANNO A MOLTIPLICARE TENSIONI GIÀ ESISTENTI A DANNO DI CATEGORIE FRAGILI E MARGINALIZZATE. SECONDO L’ALTO COMMISSARIATO PER LE NAZIONI UNITE OGNI ANNO, IN MEDIA, SONO 20 MILIONI I MIGRANTI COSTRETTI A SPOSTARSI A CAUSA DI EVENTI ESTREMI DEL CLIMA. CIFRA CHE, ENTRO IL 2050, POTREBBE SALIRE A 200 MILIONI DI PERSONE, PRODUCENDO UNA SERIE DI PROBLEMI E RICADUTE A CATENA. SOSTENIBILITÀ SIGNIFICA DUNQUE INVESTIRE IN UNA NUOVA SENSIBILITÀ NELLA LOTTA ALLA CRISI CLIMATICA E SE PENSATE CHE TUTTO QUESTO NON ABBIA A CHE FARE CON NOI, CON LA NOSTRA ECONOMIA, LE NOSTRE ABITUDINI E LE NOSTRE IMPRESE VI SBAGLIATE! ED È IL MOTIVO PER IL QUALE ABBIAMO UN BISOGNO CRESCENTE DI FILANTROPI, PENSATORI, AGENTI CULTURALI, AZIENDE TRASPARENTI E DI UN ATTO COLLETTIVO DI RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DELLE GENERAZIONI FUTURE.
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foto di > PIETRO LA MACCHIA
Angelica De Vito > 26 ANNI
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AGOSTO 2022
Si occupa di clima con focus sulle tematiche giuridiche e sociali. È Direttore degli Affari Esteri del Forum dell’Export e Advisor presso le Nazioni Unite.
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PORTO RICO, 20 SETTEMBRE 2017 > 175 miglia all’ora, la furia dell’uragano Maria fa crollare l’isola ai suoi piedi. Mancano elettricità, viveri, acqua corrente e potabile. A distanza di qualche anno, qualcuno torna in quei luoghi per documentare i danni e la resistenza di un popolo: è Angelica De Vito e, finché non la incontri, pensi sia solo un’invenzione. Laurea in giurisprudenza presso l’Ateneo Federico II e vincitrice della prestigiosa borsa di studio Fulbright. Ha una vita incredibilmente intesa, divisa tra sé e gli altri, a metà strada tra Napoli e New York.
Idee chiare e grandi missioni «rafforzare
l’accesso a sistemi di tutela e protezione. L’1%
il sistema giuridico inerente allo status di
della terra è stato ufficialmente dichiarato inospitale
rifugiato climatico». In che cosa consiste il
ma, se mi sposto perché nel mio territorio mancano
suo lavoro?
acqua e viveri e quella mancanza non è considerata
«La mia specializzazione è in crisi climatica, mi
permanente, sarò sicuramente espulso dal paese in cui
occupo di come questa impatti sui nuovi flussi
mi sono diretto».
migratori. Il problema più grande che abbiamo in questo momento è quello di dare una definizione
Chi sono di preciso i migranti climatici?
giuridica all’espressione “rifugiato climatico”,
Dove sono concentrati? Da cosa scappano
poiché non si fonda su nessuna norma presente nel
e dove si rifugiano?
diritto internazionale. L’unico testo a disposizione è
«Sono persone che non si dislocano soltanto per
la Convenzione di Ginevra che elenca una serie di
eventi climatici estremi (piogge incessanti, maremoti
situazioni che determinano lo status di rifugiato, senza
o uragani), ma anche per il lento deterioramento
però contemplare il motivo climatico. Ed è questo il
delle condizioni ambientali, mancanza di viveri e
mio lavoro, riuscire ad informare, a livello diplomatico
acqua potabile, scarsità di risorse naturali, fenomeni
e istituzionale, sulle cause che spingono le persone
siccitosi che vedono azzerare i diritti fondamentali
a muoversi per ragioni ambientali, riuscendo ad
alla vita delle persone. La mappatura delle zone a
applicare dei programmi ad hoc per un ripopolamento
rischio è più grande di quanto si possa immaginare.
e una rilocazione funzionale». Perché è così importante ottenere questo riconoscimento? «Perché questo vuoto non ci consente di garantire 27
Per quanto mi riguarda, ho conosciuto soprattutto i rifugiati delle zone caraibiche, ma nel mondo si moltiplicano le persone forzatamente sfollate. Di queste, la maggior parte, non supera i confini nazionali ma crea spostamenti “interni”, tra paesi contigui, nella speranza di poter fare ritorno a casa. Solo successivamente provano a muoversi oltre confine alla ricerca di un posto più favorevole». Come ha sviluppato questa sensibilità nei confronti di questi temi? E cosa ha dovuto studiare? «Per studiare il tema sono dovuta andare all’estero. In Italia mi sentivo un pesce fuor d’acqua, probabilmente, vivere in quella che tristemente tutti chiamano la “terra dei fuochi” mi ha portato a sviluppare una sensibilità maggiore nei confronti dei temi ambientali. I migranti sono da sempre il mio primo “topic”, quando poi ho visto il primo documentario che metteva in luce la correlazione tra cambiamenti climatici e migranti, sono partita per documentare in prima persona». Che cosa ha trovato durante i suoi viaggi? «Ha presente l’isola di Pasqua? Quel paradiso tropicale che tutti sognano? Lontano da quella cartolina, le spiagge sono cumuli di plastica e
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AGOSTO 2022
le persone non possono mangiare il pesce. Le
microplastiche stanno uccidendo la catena alimentare da cui dipende anche l’uomo. In viaggio - ascoltando storie e persone -, è scattata la voglia di fare qualcosa, il sogno delle Nazioni Unite e la volontà di portare alla luce problematiche che, al momento, non vengono minimamente considerate». E noi? Che cosa possiamo fare? «Prima di tutto parlarne per avviare una trasformazione culturale che includa nuove emergenze che non siano strettamente legate a motivi di persecuzione o guerra; tenendo a mente che la mancanza di cibo e acqua potrebbe essere motivo di guerra. Vivo un confronto quotidiano tra Italia e Stati Uniti e trovo che il nostro Paese faccia ancora fatica a capire le nuove dinamiche. Negli USA l’ambiente è pane quotidiano, da noi invece persino l’informazione, che gioca un ruolo cruciale, è poco incisiva e monotematica. Bisognerebbe cambiare linguaggio anche nella comunicazione».
Cos’è che gli italiani non hanno ancora capito? «Che non siamo esenti. I migranti climatici sono già europei e sono già tra noi, basti pensare al deterioramento delle coste della Sicilia, isola in cui si sono già verificati spostamenti di persone ed episodi molto simili a quelli delle zone caraibiche». È corretto dire che tutto questo porterà, nel breve periodo, la necessità di nuovi lavori legati al pianeta? Quali? «Sì, certo! Le normative europee hanno avuto un
foto di > PIETRO LA MACCHIA
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PA R O L A CHIAVE: OPENMIND
impatto notevole, si cercano soprattutto persone capaci di leggere e comprendere il complesso sistema di normative della Next Generation EU. Figure multitasking che possano aiutare le imprese a diventare più sostenibili». A proposito di imprese, da direttore degli Affari Esteri del Forum dell’Export, cos’ha da dire ai nostri imprenditori? «Le imprese oggi devono capire che chi non è sostenibile non ha nessuna possibilità presso i mercati esteri. Non si tratta di dare una pennellata di green, bisogna valutare modelli funzionanti (che ci sono) e applicarli. In Italia dobbiamo essere più efficaci, abbiamo ancora troppe carenze, a cominciare dall’educazione in materia ambientale». Educazione che, se aumentasse la rappresentanza femminile nei ruoli strategici, potrebbe subire un “booster”. Si dice spesso che le donne siano la chiave per la realizzazione dello sviluppo e dei diritti umani: è d’accordo? «Assolutamente sì. L’empowerment delle donne è fondamentale per migliorare le condizioni della popolazione nel suo complesso. Ci sono delle
risoluzioni dell’Assemblea Generale che legano proprio il ruolo della donna all’ambiente e alla sua capacità di riuscire ad affrontare temi complessi». Come sarà il mondo di domani? «Mi piace essere positiva. I liceali di oggi sono combattivi e consapevoli; utilizzano il web per diffondere messaggi ecologici. Ma hanno bisogno di tutti, nessuno escluso. Vedo e prevedo che se ne parlerà sempre di più con una ritrovata cura per l’ambiente, ma quello che mi auguro è che questi temi siano trattati a livello apicale con maggior
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AGOSTO 2022
serietà e frequenza».
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L’innovazione è culturale.
> i cambiamondo #03
> IMPARARE E RIFLETTERE GRAZIE AI TALK. PALCO MINIMALISTA, UN OCCHIO ROSSO ENTRO IL QUALE MUOVERSI, NON PIÙ DI 18 MINUTI A DISPOSIZIONE PER ACCENDERE IDEE E RIFLESSIONI IN GRADO DI MOTIVARE ALL’AZIONE. ALVISE CASTAGNA, PIETRO LA MACCHIA E FABIO ELIA CI RACCONTANO L’IMPATTO DELLE CHIACCHIERATE A MARCHIO TED.
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TED X > in foto, da sinistra PIETRO LA MACCHIA FABIO ELIA
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ALVISE CASTAGNA
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TEDx: CONNETTERE E CONTAMINARE Nato come conferenza di nicchia, oggi il TED - acronimo di Technology, Entertainment, Design -, ha costruito un network di 2500 eventi diffusi in 190 nazioni con speech condotti da chi possiede il fattore “X”. Un evento globale per chi crede nel potere delle idee, che in Italia vanta una delle community più grandi al mondo. Intanto a maggio, per la prima volta, c’è stato un TEDx molto speciale, il primo del Golfo di Napoli, ospitato su un’isola magica e in una delle baie - quella di San Montano -, più suggestive di tutta l’isola d’Ischia. Ci siamo stati e, non solo vi raccontiamo tutto, ma abbiamo scelto di mettere i suoi promotori (under 30) in copertina.
Tema “il Mediterraneo”, niente di più indicato per il debutto sull’isola. Prima volta a Ischia che cosa è successo? «Il mare, per chi vive su un’isola, è un mezzo di comunicazione importante, il nostro TEDx è stato un tributo e una riflessione sul Mediterraneo. Nove
timer preciso per catturare l’attenzione e smuovere le
relatori lo hanno analizzato sotto diverse lenti, dalla
coscienze. La dote distintiva è il carisma».
bellezza alla biodiversità. Questo scambio ha prodotto il risultato previsto: le persone hanno iniziato a farsi
Il TED è un vento no profit, perché e con
domande che prima non si facevano».
quale spirito vi siete imbarcati in questa avventura?
Chi può salire sul palco?
«Per amore di Ischia! Noi siamo quelli a cui l’isola
«Il format del TED nasce per diffondere idee che
stava “stretta”, a 18 anni siamo partiti in giro per
meritano di essere condivise, quindi non c’è una figura
l’Italia alla ricerca di altro e poi siamo ritornati col
precisa. Ciò che conta è l’idea e l’amore per il tema
bagaglio pieno e tanta voglia di fare e cambiare “qui”.
che si porta sul palco. Lo speaker ha il compito di
Dove non c’è niente si può fare tutto; volevamo
rendere accessibile a tutti argomenti complessi, ha un
portare stimoli, ricchezza culturale e nuove idee sul 35
PA R O L A CHIAVE: AMICIZIA
Team, Energy, Dedication, ovvero, gruppo, energia e dedizione». A livello globale: come lo spiegate il successo di questo format? «Semplice e virale. La semplicità è sicuramente la chiave vincente, il digital fa il resto. Il discorso di uno speaker può viaggiare alla velocità della luce in 190 territorio. La risposta è stata fortissima».
Paesi».
Chi e che cosa può cambiare davvero il
Cos’è per voi l’innovazione?
mondo?
«Fare passi avanti, creare vantaggi e cambiamenti
«Il TED ci ha insegnato che per cambiare c’è bisogno
positivi per l’intera comunità e non solo per pochi
di aprirsi. Le connessioni sono il motore per crescere
singoli».
più velocemente e trovare soluzioni. Ischia il 24 maggio ha attinto dall’esterno e, da queste sinergie,
Prossima edizione e prossima mission?
nasceranno nuovi frutti. Se potessimo infatti “rifare”
«Far crescere il TEDx Ischia sempre di più e, insieme
l’acronimo del TED per noi sarebbe sicuramente
a questo, far conoscere la formula al Sud in maniera sempre più capillare. La prossima edizione sarà tra giugno e settembre 2023». Qual è la vostra parola chiave?
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AGOSTO 2022
«Amicizia, è quello che ci lega e ci fa essere forti».
_____ 06.
FATTORE “X” > Tutti gli speaker di Ischia
in foto > 01. > DAVIDE PAGLIARDINI 02. > PIETRO D’ELIA 03. > MARIASOLE BIANCO 04. > MARIA CLARA MACRÌ 05. > ALICE MIRASOLE E VALERIO MAZZELLA 06. > SALVATORE GARZILLO 07. > SUSAN GEORGE 08. > SOPHIE MINCHILLI
03.
per gli speech > www.tedxischia.it
07.
01.
04.
08.
02.
05.
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L’innovazione è circolare.
> i cambiamondo #04
> ESSERE SOSTENIBILI: “UNA SCELTA SEMPRE PIÙ COOL” RIUTILIZZARE È MEGLIO CHE SMALTIRE. LA CONVERSIONE ETICA RICHIEDE INVESTIMENTI MA RIPAGA, ECCO PERCHÉ TRAVOLGE SEMPRE DI PIÙ IL MERCATO DELLA MODA. CHI SARÀ CAPACE DI SVILUPPARE INNOVAZIONI DISRUPTIVE VEDRÀ CRESCERE REPUTAZIONE E FATTURATO. TRADOTTO IN EURO IL FASHION GREEN VARRÀ 8 MILIARDI E MEZZO NEL 2023 E POTREBBE GENERARE, ENTRO IL 2030, 160 MILIARDI. NON BASTA PRODURRE NUOVI MATERIALI TESSILI, OGGI IL PROGETTO DEVE PARTIRE DA MATERIALI DI SCARTO. LO SA BENE ALESSANDRO MARINELLA, CHE HA INTERCETTATO CON ANTICIPO SOLUZIONI IN GRADO DI FAR CAMBIARE PELLE ANCHE ALLE CRAVATTE PIÙ TRADIZIONALI E FAMOSE DEL MONDO, ROMPENDO (NON SENZA RESISTENZE), UNO SCHEMA CHE, ALLA FINE, GLI HA DATO RAGIONE.
Affinché tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi.
È una strana citazione per un ragazzo di 26 anni ma, il ragazzo in questione, si chiama Alessandro Marinella e tra le mani ha un’azienda che da più di 100 anni è sinonimo di stile italiano nel mondo. Elegantissima quarta generazione proprio di quei Marinella che dal negozio di Napoli, 20 metri quadrati alla Riviera di Chiaia, hanno cucito (ovviamente a mano) cravatte per reali e capi di stato, attori di Hollywood e persino una mostra al MoMa di New York.
< a cura di MARCELLA MASTROBUONO >
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______
Alessandro Marinella > 27 ANNI
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AGOSTO 2022
Brand Manager E. Marinella
___________
Alessandro entra in azienda poco più che ventenne con in mano la sua laurea in economia senza essere preso troppo sul serio. «Mentalità vecchia scuola» dice. E ha portato nella storica azienda di famiglia i temi della sua generazione: digitalizzazione e sostenibilità.
Allo scoppio della pandemia ha spinto per aprire l’e-commerce da sempre osteggiato perché distante, il contrario della dimensione familiare cara ai Marinella. Ha chiesto investimenti importanti e creato una nuova struttura e, in un anno e mezzo dall’e-commerce, è arrivato il 20% del fatturato totale. «Da allora le
mondo. Lanciata per il pubblico è andata sold out in 2
persone hanno iniziato a dire “sentiamo Alessandro
settimane. La seconda collezione vedrà l’integrazione
cosa ne pensa” (ride ndr)». La sua grande scommessa,
di una nuova fibra, il lyocell, ricavata dalla cellulosa
però, si chiama Orange Fiber, start-up siciliana che
degli alberi. Tutti gli accessori della collezione Orange
crea tessuti dagli scarti della produzione alimentare.
Fiber sono confezionati in buste fatte con un polimero
Un lavoro lungo più di un anno, i re della seta
plastico che ha all’interno una catena di batteri,
che creano cravatte e accessori fatti con la buccia
che a contatto con terreno e acqua si biodegrada
delle arance. Una fibra tessile che può competere
completamente in 3 mesi. «Siamo in una fase di
con cotone, seta e lino, cravatte fatte del 60% di
transizione della moda e della sostenibilità» spiega
fibra d’arancia e 40% di seta. La collezione è stata
Marinella «i prodotti 100% sostenibili sono ancora
acquistata tutta dal Ministero degli Esteri, che l’ha voluta come regalo ai capi di stato in occasione del G20 2021, simbolo della sostenibilità italiana nel 41
la signora che sente il foulard leggermente più ruvido rispetto ad un 100% pura seta lo associa immediatamente a un prodotto di bassa qualità. I grandi brand del lusso, come Gucci, Louis Vuitton, Hermès, Prada, dovrebbero fare di più. La moda è dettata da loro, se dessero un esempio più impattante si comincerebbe ad associare il lusso alla sostenibilità. Quelli che stanno svolgendo un ruolo fondamentale, invece, sono i brand come Patagonia. Nel lusso dove ci sono enormi ricarichi, investimenti in visual merchandising e aperture in grandi store, si potrebbe investire di più nella sostenibilità. La verità è che questa sarà un’opzione ancora molto diversi dai prodotti a cui siamo abituati. Spesso i prodotti fatti con fibre sostenibili si distruggono velocemente. La priorità è creare capi realmente utilizzabili. Noi ne abbiamo creato uno che è una via di mezzo, piacevole al tatto, che non si rovina, su cui è possibile stampare con le nostre colorazioni vegetali. Abbiamo triplicato la produzione per la nuova collezione, ma se andrà di nuovo sold out - come spero -, ci saranno tempi di attesa molto lunghi. Oggi si parla tanto di sostenibilità, ma la verità è che ci sono delle barriere d’ingresso importanti che riguardano
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l’approvvigionamento. È come se il mondo non fosse pronto a questo cambiamento». Cosa è cambiato per Marinella? «Semplice. I clienti. Sono molto più giovani, perché sono più sensibili alla sostenibilità. Gli over 60 non sono così attenti,
per poco e chi non la mette in pratica oggi la rincorrerà domani. Il futuro è sostenibile».
eco-bellezza diffusa
maratea
foto di > FRANCESCO ALIPERTI
> itinerari
______
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muoversi a piedi Nei sentieri tra le chiese rupestri o nel Parco Nazionale del Pollino alla scoperta di paesaggi selvaggi e natura incontaminata.
nel vento sopra le nuvole Per ammirare la bellezza del Golfo di Policastro e la costa di Maratea dal cielo.
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via mare Negli anf ratti e nei tunnel raggiungibili solo in kayak e in canoa.
______ foto di > FRANCESCO ALIPERTI
respira visit maratea
______ www.visitmaratea.it
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NUOVI TURISMI In fuga dalla città, nei posti che proteggono territori e tradizioni e i ritmi sono lenti, rilassati, quieti. Queste le necessità confermate anche per la stagione 2022. Viaggiatori sempre più attenti ed esigenti in tema di sostenibilità, turismo esperenziale e outdoor. La natura diventa protagonista nella scelta della destinazione e a cercarla è soprattutto la Gen Z. Piccole città e borghi fuori dai circuiti di massa si trasformano in tesori dove riappropriarsi di se stessi e del tempo. Maratea - la piccola perla del Tirreno - offre tutto questo. Una storia antica fatta di monumenti e opere da ammirare, panorami e spiagge mozzafiato scelte (nel 1953), dal Conte Stefano Rivetti di Val Cervo che rimase così affascinato dalla bellezza di questo posto, al punto da valorizzarlo nel modo più naturale per lui. Ideò e finanziò quello che poi è diventato il simbolo del turismo marateota: la statua del Cristo Redentore di Maratea, progettata dall’artista fiorentino Bruno Innocenti e dall’ingegnere Luigi Musumeci che individuarono, sulla cima del monte San Biagio, il luogo ideale per collocare l’opera, proprio di fronte all’antica basilica del Santo patrono Biagio. NUOVE INIZIATIVE Il format che nasce dal recupero conservativo. Qui sta per nascere, grazie alla sensibilità di due imprenditori locali Mariangela De Biase e Vincent Guzzardi, un nuovo modello di sviluppo turistico che ben si lega con l’identità e la filosofia di un luogo rimasto così autentico e con la nostra idea di partenza di un Mezzogiorno inedito, dinamico e attivo in materia di innovazione; nonché capace di sviluppare imprese al servizio di un’economia circolare.
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P A R O L E C H I AV E : RECUPERO E PA SS AT O
PERCHÉ INNOVARE È TRASFORMARE, GUARDARE AL “VECCHIO” CON OCCHI NUOVI, VIVACI E PRODUTTIVI!
L’IDEA: UN ALBERGO DIFFUSO Recuperare (concetto a noi molto caro), con il massimo rispetto per il contesto circostante, residenze in disuso per dare vita a nuove sperimentazioni di economia turistica sociale. L’intuizione è di Giancarlo Dall’Ara (Presidente dell’ADI) un hotel che non si costruisce - dato che ci si limita al recupero -, un po’ casa, un po’ albergo. Un soggiorno che immerge l’ospite nello stile di vita italiano, dove all’appello vengono chiamate le botteghe, le piazze, i locali, l’offerta del paese per costruire rapporti umani e capire in maniera autentica il territorio. In Italia sono 150 gli alberghi diffusi (www.alberghidiffusi.it) che stanno salvando dall’abbandono decine di piccoli paesini ormai disabitati. Molti altri, grazie al Piano Borghi del PNRR, nasceranno nel prossimo futuro. Il primo albergo diffuso di Maratea nascerà a Cersuta di Maratea. Dimora Donna Marì (questo sarà il suo nome); un edificio già acquistato e da ristrutturare che, nei piani dei suoi promotori, contribuirà allo sviluppo locale durante tutta la stagione, per offrire un’offerta che permetterà il prosieguo dell’attività lavorativa. Un vero e proprio progetto da condividere con gli abitanti che è soprattutto un atto d’amore per la propria terra, poiché la formula integrerà Maratea come destination tra i mercati turistici già esistenti quali: destination wedding, destination luxury e destination outdoor.
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______ in foto l’imprenditrice > MARIANGELA DE BIASE
N U N Z I A R E
events
> TUTTE LE INIZIATIVE SUPPORTATE DALLA NOSTRA RIVISTA 51
Bergamo, Life Science II edizione
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> Il pieno di sostenibilità con 9 relatori
LAVORO, FINANZA, EDIFICI GREEN, COMUNITÀ ENERGETICHE. Le opportunità date dalla crescita sostenibile che ingloba, nelle sue strategie, i piani dell’Agenda 2030 dell’Onu e quelli della decarbonizzazione per arrivare a zero emissioni entro il 2050. Sono stati questi, gli argomenti della seconda edizione di Life Science tenuta a Bergamo presso l’ex centrale termoelettrica Daste, edificio oggi rivitalizzato come spazio creativo e culturale. L’iniziativa gratuita, dedicata alle PMI e alle aziende, è stata promossa dalla N&M Management di Mariaraffaella Napolitano. Un terreno dove l’Italia dimostra di poter dire la sua, ma anche di saper fare bene le cose, con 9 panel di altissimo profilo e un moderatore di eccezione Alessandro Cecchi Paone. L’evento è stato patrocinato dall’Ente bilaterale EBITEN Lombardia e ha ricevuto il supporto di Siding società di servizi integrati di ingegneria, ABM Systems, Opyn principale marketplace lending per le PMI in Italia, Domitys, Macpresse Europa.
MEDIA PARTNER DELL’EVENTO : NUNZIARE MAGAZINE E RADIO LIBERTÀ Dopo il grande successo, di questa edizione, prossimo anno per il terzo appuntamento!
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Life Science, si prefigge l’obiettivo di tornare il
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______ dress by > SALVATORE PAPPACENA
______ dress by > LUCIANO FIORE
I NOSTRI DESIGNER POSSONO DIVENTARE VEICOLO DI INNOVAZIONE E “RIATTIVAZIONE” PER I TERRITORI? Partendo da questo punto di domanda, si è svolta la 25esima edizione di È Moda Fashion Paestum. ______ dress by > IMPERO
Una serata in cui le stelle dell’alta sartoria campana sono state chiamate a raccontare la propria storia e le proprie creazioni in quei luoghi del passato destinati a segnare le tracce del futuro. Ma anche un’occasione di confronto, per parlare di temi importanti con le istituzioni. Clarence
Management,
agenzia
di
booking
internazionale, insieme alla P&P di Anna Paparone, con il patrocinio della città di Paestum e il sostegno del Sindaco Franco Alfieri hanno deciso di puntare sul tema del recupero: tra passato e futuro, tradizione e modernità, a partire dalla location, per accendere un faro su una nuova economia che coinvolge anche il sistema moda, chiamando Nunziare Magazine come media partner dell’iniziativa.
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È Moda ha preso vita all’interno degli ex stabilimenti SAIM, spazi industriali abbandonati, legati a un grande progetto di recupero e riqualificazione.
è MODA
Fashion Paestum
> IL SUD CON LO SGUARDO SUL FUTURO
01.
02.
03.
04.
05.
______ in foto >
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01. > Il team PIXEL C3 / 02. > tra le “Eccellenze Campane” premiato YARI CECERE / 03. > Assessore Regione Campania ARMIDA FILIPPELLI 04. > Dirigente Istituto Marconi AGATA ESPOSITO / 05. > Il Sindaco di Capaccio, Paestum FRANCO ALFIERI
______ foto di > GIANLUCA MENNITTO
Grande successo per la prima edizione del Maratea Green Experience, l’evento fortemente De e
voluto
Biase,
da
Mariangela
Vincent
Guzzardi
ZaccariaCommunication
collaborazione
con
Fluendo
-
in
Agency,
Lei Style e Nunziare Magazine -, per promuovere idee ed esperienze sostenibili già rodate, attraverso due ambiti di azione strettamente interconnessi: educazione e informazione.
MARATEA GREEN EXPERIENCE > IDEE ED ESPERIENZE AL SERVIZIO DI UN NUOVO SUD
Cornice di un weekend ricco di eventi
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dedicati alla promozione di iniziative green e strategie per lo sviluppo sostenibile l’hotel Spa Villa del Mare ad Acquafredda di Maratea. Grandi aziende, università, istituzioni ed esperti a tutto tondo, si sono dati appuntamento il 9 e il 10 luglio di
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f ronte a un mare cristallino e una natura incontaminata.
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Di particolare importanza i talk della Sala Delfino dell’hotel Spa Villa del Mare, diversi panel hanno dato spazio a testimonianze e narrazioni su realtà innovative, aziende ed esperimenti come “Food Wave”, introdotto dalla project manager Emanuela Vita.
Tra i temi affrontati: il ruolo delle politiche alimentari e la relazione tra cibo e clima, il turismo eco-sostenibile e le imprese diffuse, edilizia e città climaticamente neutrali, ma anche moda circolare, diritti umani ed educazione ambientale con personalità e contributi per declinare la
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sostenibilità nei suoi diversi ambiti e applicazioni.
MARATEA IMPACT TALK
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Non solo aziende che si impegnano in progetti di sostenibilità, il pomeriggio di speech e networking è terminato con una sinergia tra “ambiente” e cinema. Con la conduzione di Savino Zaba e Vittoriana Abate e un testimonial d’eccezione Massimiliano Gallo, sono stati assegnati dai protagonisti del cinema e dello spettacolo i Green Grammy Awards Maratea 2022. E così l’asse Sud suggella il suo impegno costituendo una piattaforma collaborativa
permanente
paradigma di sviluppo.
MARATEA GREEN AWARDS
per
abilitare
un
nuovo
______ tutti i premiati > Prof. FRANCESCO BERTOLINI > Università Bocconi / FRANCESCO ACAMPORA > Blu Capri / Dott.ssa MARIA ROSARIA FIDANZA > Ministero delle Politiche Agricole / Prof. VINCENZO PEPE > Presidente Fare Ambiente / Dott. YARI CECERE > Ceo Cecere Management / CULTURA IN PRATICA > Associazione Giovanile / ANGELICA DE VITO > Forum Export / SALVATORE RAPISARDA > Presidente Euroagrumi / MARINA MARCHIONE > scrittrice e attrice / ALFREDO CESTARI > Camera di Commercio ItalAfrica / MUCCINO AMATULLI > Cosmico by Cosmo / MAURIZIO NIERI > Atelier Neri / CATALDO CALABRETTA > Commissario Sorical
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LOGO
Sfide aperte. Da chi arriva la domanda di imprese sostenibili? Quali sono i rischi per le aziende che non si mettono in riga? Cosa perdono e chi?
______ < di ROMINA RUSSO >
necessario per capitalizzare nuovi percorsi di crescita: lo dicono i numeri!
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> La sostenibilità, oltre ad essere una questione etica, è un driver abilitante del business e un requisito
c HI CHIEDE IMPRESE ETICHE?
I primi sono i giovani, i Millennial (nati tra il 1983 e il 1994) e la GenZ (nati tra il 1995 e il 2003). Consumatori selettivi, modelli di riferimento precisi, ben informati, pronti a scendere in piazza, a premiare le imprese che si impegnano in azioni di fair trade e sostenibilità, ma anche a giudicare con pesanti critiche l’operato di chi non è trasparente. Secondo la Millennial and GenZ Survey 2022 di Deloitte, le ragazze e i ragazzi italiani sono più sensibili della media globale al cambiamento climatico; il 96% della GenZ la considera la sfida numero uno da affrontare e si dichiara disponibile a cambiare le proprie abitudini. Ma a quanto pare non sono i soli, l’informazione crescente sui temi spinge nella stessa direzione i consumatori italiani che diventano, via via, sempre più esigenti sulla questione, portando
aziende che cercano di attrarre capitali sul
le aziende a prendere posizioni più concrete e
mercato, devono sapere che verranno sempre
chiare.
più valutate e premiate, da parte degli investitori, in base al modo in cui si approcceranno con
FINANZA E MERCATO: LA SOSTENIBILITÀ
l’ambiente e le tematiche sociali.
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RENDE LE AZIENDE MOLTO PIÙ ATTRAENTI PER GLI INVESTITORI.
RISORSE UMANE: IL LAVORO CAVALCA LA
I mercati finanziari vogliono investire sulla
TRANSIZIONE.
transizione ecologica. Spingere le aziende ad
I giovani valutano le aziende anche in base
integrare la sostenibilità nel proprio business
alla Corporate Social Responsibility, così, la
è l’indirizzo che arriva dall’Unione Europea
proattività nei confronti delle problematiche
che, con il Green Deal, chiede azioni di impatto
ambientali e sociali diventa elemento di
per trasformare l’UE in un’economia moderna
attrazione dei talenti migliori sul mercato del
ed efficiente in materia di clima. Pertanto, le
lavoro.
REPUTAZIONE
E
RISULTATI:
UNIRE
IL
“NO PROFIT” E IL “FOR PROFIT” PORTA RISULTATI ECONOMICI E REPUTAZIONALI MIGLIORI.
Lo dimostrano i ragionamenti fatti finora e l’avanzare nel mondo delle B Corp, aziende impegnate in tutti i settori che, nonostante la difficile congiuntura dovuta agli ultimi anni pandemici, hanno visto crescere fatturato e brand reputation presso gli stakeholder elencati (consumatori, clienti e investitori). 67
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> nunziare luxury projects
SERAPO
UNA CASA VISTA MARE. > NEL SEGNO DISTINTIVO DEI PROGETTI NUNZIARE LUXURY PROJECTS PROMOSSI DAL GRUPPO CECERE MANAGEMENT. Avvolto dalla quiete che le piccole località del Tirreno sanno offrire, lungo la passeggiata che porta alle più belle spiagge del litorale di Serapo (Gaeta), sta per nascere il primo complesso luxury Nunziare della Regione Lazio. Collocato in una posizione strategica, a pochi minuti a piedi dal centro e dal mare, le residenze si inseriscono delicatamente nel contesto circostante, regalando sensazioni olfattive provenienti dalla costa.
______
www.ceceremanagement.it
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Uomo e natura sono al centro dei nostri progetti
CARATTERISTICHE
Il progetto, classificato Nearly Zero Energy Building, è stato studiato per assicurare i più elevati standard di sostenibilità ai suoi residenti, grazie alle tecnologie all’avanguardia poste al servizio dell’ambiente e delle famiglie, che consentono di ridurre notevolmente i consumi energetici e di gestione delle emissioni di CO2. Le abitazioni sono dotate di sistema di riscaldamento e raffreddamento canalizzato. Domotica integrata per rendere ogni unità e l’intero edificio intelligente: capace di ottimizzare costi di consumo ed esercitare un controllo costante, anche da remoto, prevedendo sicurezza e criticità grazie alla digitalizzazione, con ricadute positive sulla sostenibilità del plesso e della città nel suo complesso.
LA STRUTTURA
In continuità stilistica con i progetti residenziali sviluppati dal gruppo Cecere Management, è dominata da tinte bianche e finiture di pregio effetto legno a prova di intemperie, facciate fotocatalitiche che si rifanno ai tre principi distintivi Nunziare: lightness, simplicity e clean shape. Un design minimal e delicato ma dall’approccio innovativo, nel segno della valorizzazione del territorio, della qualità urbana e del benessere abitativo.
IL PROGETTO
Il nuovo complesso residenziale, elogio del relax e della bella stagione, è composto da unità immobiliari dotate di terrazze che diventano nuove “stanze verdi” da vivere tutto il giorno, soggiorni luminosi, abitazioni al piano terra con
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speciali spazi outdoor che si evolvono in lounge immerse nella natura e solarium con vista panoramica sul mare bandiera blu.
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CUSTOM-MADE: Nunziare
progetta interventi su misura. Chi sceglie le nostre residenze può personalizzarle - dalle porte ai pavimenti, fino ai rivestimenti e parquet -, spaziando tra finiture e forniture del Made in Italy grazie alle nostre partnership con i principali marchi dell’home design.
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EDILIZIA TULIPANO SRL
DAL 1986 Quella che allʼinizio sembrava solo una piccola impresa a carattere familiare, oggi, dopo anni di impegno e duri sacrifici, è diventata unʼazienda leader nel settore edile in Campania. Padre Antonio Tulipano e i figli Luigi e Alessandro Tulipano, malgrado i momenti difficili, hanno una determinazione rara, e non si arrendono mai di fronte agli
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inevitabili ostacoli dellʼattuale realtà economica e lavorativa.
V I A D E L Lʼ I N D U S T R I A , 2 A V E R S A ( C E ) E D I L I Z I A T U L I PA N O @ L I B E R O . I T
“COMPETENZA, ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ SONO I VALORI CHE CI CONTRADDISTINGUONO” TEL / FAX 081-503-9242
della Cecere Management
> architalk
> Una conversazione sul tema con l’architetto Raffaele Truosolo per capire le policy
Ristrutturare o demolire? Fare o disfare? Ricostruire ex novo o ristrutturare? Le domande e i dubbi sulla questione, in edilizia come in architettura, sono ancora aperti. Se da un lato, infatti, assistiamo al tentativo di un superamento della “cultura” della demolizione, grossolanamente marcata come pratica poco sostenibile sotto la spinta del processo conservativo e del recupero del capitale edilizio esistente, dall’altro lato, abbiamo la grande sfida del valore dei suoli che, in molti casi, possono essere difesi soltanto rottamando edifici di innegabile obsolescenza, costruiti tra gli anni ’40 e ’80, ormai in fin di vita e senza alcuna qualità e attenzione per le normative vigenti. Dibattito che porta con sé una serie equivoci che meritano un approfondimento serio, perché il tema del riuso e della rigenerazione sta tanto all’edificio quanto al suolo e, laddove non è possibile un intervento degno degli sforzi da mettere in campo, la buona pratica, per saldare un debito con l’ambiente, diventa la costruzione ex novo a “suolo zero”.
______ < di DANIELA IAVOLATO >
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«i n Italia, abbiamo un patrimonio edilizio - costruito velocemente e in maniera seriale negli anni della bolla immobiliare -, esanime, “guasto” e mai manutenuto. Questo patrimonio (in molti casi) non solo non è meritevole di conservazione, nè di recupero alcuno, ma andrebbe abbattuto quanto prima per evitare crolli e disfunzioni. Ed è sui suoli dove insistono questi lotti che lavora la Cecere Management, demolendo e ricostruendo in aree dismesse già impermeabilizzate,
con l’obiettivo finale di ridisegnare - secondo nuove
dal punto di vista strutturale, pieno di errori che una
orditure - un territorio già urbanizzato senza consumo di
ristrutturazione non solo non riuscirebbe a correggere,
nuovo territorio. Una pianificazione a volumetria zero,
ma costringerebbe a replicare nel tempo i medesimi
possibile solo attraverso la compensazione ambientale»
interventi per garantirne la durata.
illustra l’architetto Raffaele Truosolo - 3 anni in Cecere
Un reale adeguamento di questi edifici presupporrebbe,
Management -.
infatti, la sostituzione integrale di ogni porzione, a questo punto, la soluzione diventa la ricostruzione
I non specialisti “però” tendono a pensare
integrale del volume edilizio per far nascere qualcosa di
che la ricostruzione ex novo sia una pratica
più giusto che possa durare e restituire un nuovo volto
meno sostenibile. È davvero così?
all’intera zona coinvolta».
«È uno scetticismo che deriva da colpevolizzazioni intrise di ideologia e da un’immagine negativa che
Quali sono, quindi, i criteri insindacabili
spesso avvolge la categoria dei costruttori. Architettura
per i quali un edificio non può essere
ed edilizia “però” sono scienze sofisticate, non possono
conservato?
essere affidate alla vox populi.
«La dismissione è senz’altro un elemento: un edificio
È un falso mito ritenere che tutti gli edifici possano
disabitato è un edificio che, in linea di massima,
essere riportati a nuova vita e che solo questa sia
non ha mai ricevuto manutenzione, non è adeguato
“la soluzione” o la pratica sostenibile. Ricordiamo
alle esigenze attuali e alle normative (antisismiche,
che viviamo in un Paese dove la maggior parte del
antincendio, energetiche, sul piano delle barriere
patrimonio edilizio è stato edificato nel secondo
architettoniche) vigenti, ma non è il solo criterio.
dopoguerra e oggi rappresenta un patrimonio difficile
Prima di recuperare una struttura residenziale va fatta
da gestire, energivoro, irrimediabilmente compromesso
una corretta diagnosi, con analisi costi benefici e una capacità di risposta degli innesti. Se non si capisce con che cosa si ha a che fare, il progetto di riuso può risultare inefficiente e fallire. Il recupero deve garantire successo, altrimenti, è comunque dissipativo dal punto di vista ambientale e, nel complesso, meno sostenibile della demolizione e successiva costruzione».
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______ > in foto l’architetto RAFFAELE TRUOSOLO
Quali sono i gesti quotidiani adottati dal gruppo Cecere che fanno la differenza rispetto all’eco-sostenibilità? «L’ecosostenibilità nella nostra azienda non è una strategia di marketing, ma una manovra introdotta dai vertici che coinvolge l’intero team, l’intera filiera dei fornitori e la scelta dei processi e dei materiali che devono rispondere a determinati standard. Questo si traduce in un’architettura funzionale pensata per non schiacciare l’uomo e l’ambiente, ma per migliorarne le condizioni di vita nel suo complesso». Facendo architettura si definisce il modo in cui si costruisce la città. Qual è la mission che vi siete dati? «Superare il concetto di “semplice” edilizia, non solo per vendere case performanti, ma per fornire un’azione sussidiaria al territorio senza mordere porzioni di verde, operando su stabili fatiscenti che sono veicolo di degrado. L’architettura è un pubblico servizio, lavorare
Costruire un edificio ex novo permette di godere di un bene che durerà almeno 50 anni,
per un’azienda che riconosce il valore sociale e culturale
nato nel pieno rispetto
dell’ambiente costruito come mezzo di identificazione
di tutte le normative
è un privilegio».
e secondo criteri di ultima generazione, sia nel campo sismico che energetico. Innesti e adeguamenti su edifici
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già esistenti spesso si rivelano fallimentari.
> econews
Life Below Water Goal 14 > Proteggi il mare La popolazione mondiale, in continuo aumento, sarà in futuro ancora più dipendente dalle risorse dei mari. L’obiettivo 14 dell’Agenda Globale mira a ridurre in modo significativo entro il 2025 tutti i tipi di inquinamento marittimo e a portare a un livello minimo l’acidificazione degli oceani. Per salvare la vita sott’acqua, recentemente, la commissione Ambiente della Camera ha approvato la legge Salvamare in attesa adesso dell’ultimo passaggio al Senato. Questa estate ricordati di difendere il mare, porta i nostri consigli con te!
it’s summer time
> I RIFIUTI CHE INQUINANO MARI E OCEANI Una minaccia per l’uomo e l’ecosistema Ogni anno, nel mondo, 8 milioni di tonnellate di plastica vengono riversate in mare. Ogni minuto un camion della spazzatura scarica pattume in mare. Il 40% dei rifiuti nel Mar Mediterraneo è formato da mozziconi di sigarette, più
02.
numerosi delle bottiglie di plastica e dei sacchetti. Le nostre cicche, aumentano le concentrazioni di ferro, manganese e zinco negli ambienti marini, contribuendo all’acidificazione dell’acqua. I filtri vengono scambiati per cibo e finiscono per essere ingeriti da pesci, uccelli e tartarughe. È tempo di mare ma è anche tempo di civiltà: smaltisci correttamente il tuo vizio!
> OLIO DA CUCINA Non buttarlo nel lavandino Un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 metri quadri di acqua. L’olio esausto se non viene recuperato in maniera corretta è altamente inquinante, per questo è importante non gettarlo a mare, nel wc o nel lavandino poiché
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impedisce l’ossigenazione compromettendo l’esistenza della flora e delle fauna marina.
IN ULTIMO, QUESTA ESTATE….
> STAI DISCONNESSO, CERCA LA PACE Segui il consiglio di Tipì Il vero lusso? È offline! Disconnesso dal cellulare, riconnesso con la terra. Dormire sotto le stelle, totalmente in pace con la natura, da oggi si può e la proposta arriva da Riccardo Arletti e dalla sua Tipì, la startup emiliana pluripremiata del glamping che promette un’esperienza ecologica
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interiore e pienamente sostenibile.
03. ______ > in foto RICCARDO ARLETTI
Eco-tenda realizzata in legno e tessuto proveniente dagli scarti della lavorazione tessile, Tipì offre a chi la sceglie zaini, gadget e borracce per ricreare un contesto turistico all’insegna della sostenibilità.
______ www.tipiglamping.it
Il cambiamento climatico è reale, sta succedendo in questo momento. È la minaccia più urgente per tutta la nostra specie e abbiamo bisogno di lavorare collettivamente insieme smettendo di procrastinare. Dobbiamo sostenere i leader di tutto il mondo affinché non si facciano portavoce dei grandi inquinatori, ma parlino per tutta l’umanità, per le popolazioni indigene di tutto il mondo, per miliardi e miliardi di persone svantaggiate là fuori che sarebbero maggiormente colpite da questo. Per i figli dei nostri figli e per quelle persone la cui voce è stata soffocata dalla politica dell’avidità. Cerchiamo di non dare per scontato questo Pianeta. Grazie mille. < LEONARDO DI CAPRIO >
______ Vi invitiamo a vedere > “Before The Flood - Punto di non ritorno” disponibile su YouTube
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CREATIVITÀ E CULTURA TUTTA ITALIANA, FANTINI È UNA VERA E PROPRIA FABBRICA DEL DESIGN
Prodotti progettati insieme ai più importanti designer italiani ed internazionali. Il risultato di una progettazione così caratterizzante è di avere un’ampia gamma di linguaggi formali ed espressivi anche molto diversi volutamente tra di loro, uniti da un sottile fil rouge che si può definire ”contemporaneità”. Nello showroom Cervo Project troverai tutti i prodotti Fantini. Vieni a toccare con mano l’energia del design Made in Italy.
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Una certa leggerezza, una non banale eleganza, costituiscono la caratterıstica rıconosciuta della cosiddetta “fantinità.”
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Viale Europa, 118, Aversa CE www.cervoproject.it
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> nunziare business district
STIAMO REALIZZANDO GLI UFFICI DEL FUTURO.
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> UN POLO DI BUSINESS MULTIFUNZIONALE CHE RIPENSA RADICALMENTE L’AMBIENTE DI LAVORO
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www.nunziare.it