Nunziare magazine n.5/2023

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FEBBRAIO 2023 PARITÀ MISSIONE > TRA RITARDI, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI COME MIGLIORARE LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE IN UNO DEI SETTORI PIÙ SOTTORAP PRESENTATI

L’applicazione di sistemi e di prodotti innovativi, capaci di consumare sempre meno energia e di conseguenza in grado di abbattere sensibilmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera, è il principale obiettivo del gruppo Cecere Management, finalizzato al benessere delle famiglie e alla tutela del nostro pianeta.

Vi presentiamo un futuro ecosostenibile.
Architecture Design Partner PROATTIVITÀ AL SERVIZIO DEL CAMBIAMENTO IL NOSTRO APPROCCIO AL PROGETTO Realizzazione dell’idea, da sogno alla realtà attraverso l’azione. Architettura come: etica, antropologia, sociologia. Non solo arte di fabbricare. Via Vigevano 35 - 20144 Milano - info@principioattivo.eu - www.principioattivo.eu

NUNZIARE MAGAZINE

è il risultato della nostra visione. Non solo un modo di fare impresa, ma un modo preciso di stare al mondo.

Un’azienda che racconta a se stessa e agli altri di essere sostenibile

non può trascurare dal suo diario di bordo e dalle azioni che mette in campo la sostenibilità umana e sociale, senza la quale nessuna giusta transizione può avvenire. A novembre sono stato ospite della prima edizione dell’evento “Punto Genere - parità di genere punto per punto”, un’occasione per fare luce sul binomio donne-edilizia. Un rapporto, a giudicare dalla mia personale esperienza, ancora antitetico: fatto di giganteschi ritardi, opportunità mancate e sottovalutate non solo dagli uomini, che in quest’ambito hanno fatto gruppo isolando una risorsa sottoutilizzata e disponibile, ma dalle stesse donne che, da sempre, si tengono lontane dai cantieri per scoraggiamenti o condizionamenti di natura socio-culturale, scarse informazioni, ma anche per false informazioni.

Fake news che tenteremo di “sdoganare” con il numero che avete tra le mani. Se i progressi ottenuti dalle donne negli ultimi dieci anni hanno infatti toccato molti rami della vita, con una presenza paritaria in molti settori occupazionali a tutti i livelli, lo stesso non si può dire dell’edilizia e della sua filiera che, nonostante qualche tiepido miglioramento rispetto al passato, continua ad essere tra le attività economiche con il più basso tasso di occupazione femminile. Febbraio mi sembra dunque un mese appropriato per parlare di gap e parità di genere, lavoro e donne. Nel mio settore, in particolare, non si tratta nemmeno di abbattere tetti di cristallo. Qui parliamo di una mancanza di accesso di un mercato che continua a non essere alla pari. Eppure, le opportunità ci sono. L’edilizia è in piena trasformazione, ha un ruolo di prima linea per il raggiungimento degli obiettivi 7, 8, 9 e 11 dell’Agenda 2030. Tutti Goal che, per andare a segno, hanno bisogno di aria fresca, di persone: giovani (innanzitutto) con competenze nuove e, cosa inedita, del presenzialismo delle donne

che diano al real estate la grande possibilità di rendersi protagonista di un’altra rivoluzione. Resta da capire “come?”.

Grazie al faticoso lavoro della nostra redazione, che ha scovato best case, ascoltato e coinvolto imprenditrici, esperte e auditor, proviamo a suggerirvi qualche possibile strada, partendo da una visone complessiva del fenomeno.

Intanto, a dimostrazione che alle parole preferiamo i fatti: i miei cantieri sono aperti e non hanno mai discriminato nessuna lavoratrice competente e appassionata. Sarei ben lieto di ricevere qualche curriculum.

7 in foto > YARI CECERE Ad Cecere Management editor's NOTE

MISSIONE PARITÀ

> NUNZIARE MAGAZINE N.5

FEBBRAIO 2023

con- tents

6. Editoriale

> di Yari Cecere

12.

Tutti i numeri del gender gap

> Pochi progressi, così il Paese non cresce

17.

Punto Genere

> Spunti, testimonianze, storie e commenti

18. L’Italia e il Goal 5

> Panoramica del fenomeno

26. Edilizia

> Boom di posti, ma ancora troppe le barriere per le donne

30.

Soluzioni

> Ripartire dall’istruzione tecnica

32.

Come attirare giovani e donne?

> Cinque proposte per cambiare la tabella di marcia

34.

Casi studio

> Dall’Europa agli Usa come si muovono gli altri Paesi

36.

Opportunità

> Dall’energy manager all’architetto “verde”, i lavori più richiesti in Italia nel 2023

41.

Speciali

> Tutti gli eventi dell’ultimo trimestre seguiti dalla nostra redazione

42. Andaf Giovani

> Al via il progetto GenY

44. Let’s Talk

> A Ischia un ciclo di seminari per tracciare le strade del futuro

47. Eco-news

> Una serie di notizie per un futuro green e consapevole

CECERE MANAGEMENT

HISTORY & FUTURE

54. L’altra Cover

> Per il decennale della nostra azienda ci raccontiamo!

Scopri chi siamo, il diario dei nostri cantieri, i progetti futuri, l’impegno divulgativo e “Women on Buildings” il nostro Piano di Azioni condivise per promuovere la parità uomo-donna nel settore del costruito.

SOSTENIBILITÀ > IMPRESA > INNOVAZIONE

Testata

EDITORE

> Yari Cecere - Cecere Development srl -

DIRETTORE RESPONSABILE E PROGETTO EDITORIALE

> Daniela Iavolato

PROGETTO GRAFICO E DIREZIONE CREATIVA

> Emanuela Esposito

REDAZIONE

> Via Paolo Riverso, 57 - Aversa

STAMPA

> Tuccillo Arti Grafiche Srl - Afragola (NA)

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> Numero 5 - Anno II FEBBRAIO - APRILE 2023 giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli Nord n° 56 del 9/9/2022

TUTTI I NUMERI

Le iniziative sull'uguaglianza di genere non sono solo una

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DEL GENDER GAP

questione “femminile” o femminista, ma sociale ed economica.

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> È LA PERCENTUALE DI CRESCITA DEL PIL SE SOLO CI FOSSERO PARI CONDIZIONI E OPPORTUNITÀ PER UOMINI E DONNE.

> SONO GLI ANNI CHE, SECONDO IL WORLD ECONOMIC FORUM, IMPIEGHEREMO PER COLMARE IL DIVARIO DI GENERE GLOBALE CONTINUANDO CON QUESTO RITMO. IL PROBLEMA? È CHE NE ABBIAMO SOLO 7!

50%

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132
> È LA STIMA DELLE DONNE OCCUPATE NEL MONDO CONTRO IL 74,3% DEGLI UOMINI.
+16%

> È LA QUOTA DELLE POSIZIONI MANAGERIALI NELLE AZIENDE PRIVATE

ITALIANE RICOPERTA DALLE DONNE, PERCENTUALE CHE SI RIDUCE AL 18% SE CONSIDERIAMO LE POSIZIONI REGOLATE DA UN CONTRATTO DI LAVORO DA DIRIGENTE, QUESTO, NONOSTANTE IL 60% DEI GIOVANI

LAUREATI SIA DONNA (OLTRE 1 MILIONE

CONTRO 746 MILA UOMINI). PEGGIO DI NOI SOLO CIPRO, MA DALL’EUROPA, DOPO IL VIA LIBERA DEL PARLAMENTO UE ALLA

DIRETTIVA SULLE DONNE NEI C.D.A., ARRIVANO SEGNALI CHE POTREBBERO CAMBIARE LE COSE.

> È QUELLO CHE IN MEDIA GUADAGNANO IN MENO LE DONNE

RISPETTO AGLI UOMINI A PARITÀ DI TITOLI E MANSIONI.

> IN ITALIA, NONOSTANTE LA MAGGIORE PROBABILITÀ DI RICEVERE FINANZIAMENTI, SOLO 1 ATTIVITÀ SU 6 È GUIDATA DA UNA DONNA.

15 -20%
1
28%

> SONO LE DONNE CHE HANNO LASCIATO IL LAVORO PER LA DIFFICOLTÀ NEL CONCILIARE GLI IMPEGNI LAVORATIVI CON LA NECESSITÀ DI ACCUDIRE I FIGLI. A QUESTO SI AGGIUNGE UN MAGGIOR RICORSO AL PART-TIME CHE INTRAPPOLA LE DONNE IN SEGMENTI MARGINALI E IRREGOLARI DEL MERCATO DEL LAVORO, PRECLUDE LE PROGRESSIONI DI CARRIERA, PENALIZZA BUSTA PAGA E PENSIONI.

> OLTRE 4 DONNE SU 10 IN ITALIA DIPENDONO ECONOMICAMENTE DALLA FAMIGLIA E DAL PARTNER.
+ 33.000 + 4

Quando abbiamo iniziato a progettare questo numero avevamo un appuntamento in agenda: la prima edizione dell’evento “Punto Genere, parità di genere punto per punto”. Da qui sono nati spunti, testimonianze, storie e commenti.

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< a cura di DANIELA IAVOLATO >

L’ITALIA IL GOAL

e

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> coverstory

5 > Panoramica del fenomeno

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Senza donne al lavoro il Paese non cresce!

DALLA CRISI DEMOGRAFICA, AL PIL, ALLA PARITÀ DI RAPPORTI IN FAMIGLIA, MOLTO DIPENDE DA QUANTO E COME LE DONNE RIESCONO AD ESSERE PRESENTI NELL’ECONOMIA, DA QUANTO LAVORANO E QUANTO GUADAGNANO. LO DICONO GLI ECONOMISTI, LO CERTIFICANO I NUMERI MESSI SUL TAVOLO DALLA CONSIGLIERA DI PARITÀ DELLA REGIONE LOMBARDIA ANNA MARIA GANDOLFI , DURANTE IL CONVEGNO CHE HA ISPIRATO QUESTO NUMERO PRESSO LA SEDE DI ITALCEMENTI AL KILOMETRO ROSSO DI BERGAMO, NONOSTANTE QUESTO, L’ITALIA SUL FRONTE DELLA GENDER PARITY FA POCO E MALE. È INDIETRO SU QUASI TUTTI I BENCHMARK EUROPEI, MA LA DIMENSIONE SU CUI PERFORMA PEGGIO È QUELLA DEL LAVORO.

GENDER GAP

Il World Economic Forum, anche lo scorso anno, ha pubblicato i risultati relativi all’annuale report “Global Gender Gap Index”, lo studio che misura le disuguaglianze di genere in dimensioni come lavoro, politica, salute e istruzione. Il ritratto della condizione femminile italiana emersa è a dir poco sconcertante: pochi progressi e lenti. Lo stivale (su 146 posizioni a livello globale) è fermo alla

condizione del 2021, ovvero, al 63esimo posto dietro Uganda e Zambia, registrando uno scarno miglioramento dello 0,001 punti.

L’OBIETTIVO VIRTUOSO È ANCORA LONTANO.

La gender equality è il quinto obiettivo del millennio delle Nazioni Unite, inserito nel programma dell’Agenda 2030 è un perseguimento previsto dal Next Generation Eu ma anche dal titolo

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LOBAL
g

5 “inclusione e coesione” del PNRR che, al mondo dell’impresa femminile, ha dedicato un fondo generoso con una dotazione di 160 milioni di euro per la creazione di nuove imprese, con l’obiettivo di innalzare il livello di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro sostenendone, in particolare, la partecipazione ad attività imprenditoriali. L’idea del Piano, con le sue Missioni e le priorità della Strategia nazionale, è quella di far risalire l’Italia di cinque punti entro il 2026 nella classifica, correggendo le asimmetrie che ostacolano le pari opportunità sin dall’età scolastica.

I dati di Unioncamere vedono il nostro Paese come fanalino di coda anche per numero di Ceo donna. Le analisi mostrano una minore capacità di sopravvivenza da parte delle imprese femminili con un tasso di chiusura, a tre/cinque anni dalla loro costituzione, più elevato di quelle maschili. Non va meglio per le startup innovative: 13 su 100 sono guidate da donne, una cifra ancora troppo piccola, mentre, per il lavoro dipendente 31% è la

EPPURE LE DONNE NON SEMBRANO SAPERNE MOLTO.
23 in foto > ELISABETTA TODESCHINI

percentuale delle donne occupate a tempo pieno rispetto al 51% degli uomini «ed è forse qui che si doveva fare di più, affrontando il problema della scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro nella sua interezza» sottolinea nel corso dell’incontro Elisabetta Todeschini - membro del comitato esecutivo Federmanager Minerva -, utilizzando questa metafora: «Un buon allenatore,

durante una partita di calcio, non lascia in panchina i giocatori migliori: è quello che stiamo facendo». Di questo passo, dovremo aspettare il 2080 per una società italiana più giusta e senza gap.

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> La più grande sfida che ci attende?

È UN CAMBIAMENTO CULTURALE IN GRADO DI RIMUOVERE, UNA VOLTA PER TUTTE, I BIAS INCONSAPEVOLI E LE CREDENZE RADICATE SU CIÒ CHE UNA DONNA PUÒ FARE O NON PUÒ FARE, LAVORI ADATTI E LAVORI NON ADATTI, CON UN PIANO CHE FUNZIONI E VADA NELLA DIREZIONE DEI SETTORI A PIÙ ALTA OCCUPABILITÀ CHE CI SONO E POSSONO ACCORCIARE I TEMPI , PERCHÉ È COSÌ CHE LE MAGGIORI OPPORTUNITÀ SI PERDONO.

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UN ESEMPIO? L’EDILIZIA!

Un comparto dove la disparità di genere non è nemmeno discutibile? Eccone uno: l’edilizia! Con un gap uomo-donna dell’83,6% (fonte Eurostat), al mondo delle costruzioni spetta la maglia nera. Storicamente riservato ai soli uomini, qui le donne sono considerate inadatte o troppo deboli e così il real estate non è mai stato la loro prima scelta. L’ingresso femminile è quasi sempre conseguenza di cambi generazionali e passaggi di consegna. La maggior parte delle donne in edilizia sono figlie di imprenditori del ramo, risulta impiegata presso uffici amministrativi (di imprese edili o aziende di filiera), molte altre si occupano di comunicazione, ancora troppo poche risultano invece le donne impegnate in prima linea sui cantieri. L’ultima fotografia Istat, racconta una forza lavoro legata a uno

striminzito 6,6%. La presenza femminile si assottiglia cioè, quando si parla di mansioni operative soprattutto operaie, mentre sale e guadagna terreno, rispetto al passato, nelle posizioni apicali, avvicinandosi al 18% grazie alle qualifiche tecniche e alle scelte universitarie, campo sul quale le donne sembrano fare di più e meglio dei loro colleghi maschi. A questo proposito, un dato colpisce su tutti: è il numero delle “quote rosa” iscritte in Italia ad ingegneria civile, avanti di cinque volte rispetto a Francia, Olanda e Regno Unito dove i

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Qui le donne non si vedono e rischiano di perdere i lavori più richiesti.

numeri sono più contenuti. Trend confermato dal dato delle donne ingegnere presenti nel sistema ordinistico italiano pari quasi a 40.000. Un solco positivo che, nonostante le disparità salariali, bisogna continuare a coltivare perché queste donne, senza rendersene conto, stanno creando dei precedenti importanti per le giovani generazioni.

«Le ragazze» osserva Anna Maria Gandolfi «anche se c’è ancora moltissimo da fare - specie in ambito Stem -, non hanno più preclusioni verso questi indirizzi completamente ignorati fino a qualche anno fa. L’università è un universo paritario, piuttosto, è sull’età educativa e scolare che bisogna lavorare perché ci sono ancora stereotipi e barriere culturali da abbattere che condizionano le scelte del corso di laurea. Un aspetto da non sottovalutare, poiché la segregazione professionale inizia proprio con la scelta della facoltà universitaria. Lo scontro avviene fuori dalle aule, nel mercato del lavoro e prima ancora di un’assunzione, durante i colloqui, dove ancora ci si deve difendere dalle domande imbarazzanti».

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in foto > ANNA MARIA GANDOLFI

MA NON ESISTONO SOLO LE LAUREE.

«Se le priorità sono ridurre i tempi e garantire occupazione a tutte le donne, come i numeri drammaticamente al di sotto degli standard stabiliti dalle strategie europee suggeriscono, allora bisogna tener conto anche di inclinazioni diverse e di chi ha la necessità di entrare prima nel mercato del lavoro senza passare per l’università. Per funzionare, la parità di genere deve cioè invadere l’intero mercato del lavoro. In questo senso, vanno promosse ed estese in ottica inclusiva anche quelle professionalità in cui oggi si registra la minor presenza femminile, ma col fare concreto, senza remore o paura di remare in controtendenza» è la proposta lucida di Yari Cecere, amministratore delegato della Cecere Management, relatore ospite della prima edizione di “Punto Genere”.

E QUI ENTRA IN GIOCO L’EDILIZIA CON IL SUO FABBISOGNO COSTANTE DI MANODOPERA

SPECIALIZZATA CHE SI SCONTRA OGNI GIORNO CON LA MANCANZA DI PERSONALE.

Siete pronte a raccogliere la sfida?

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in foto > YARI CECERE tra i relatori di "Punto Genere"
I ruoli di alto livello e il soffitto di cristallo sono solo una parte della storia.

«Conosciamo benissimo la vivacità del real estate in questo momento. Spinto dall’effetto leva degli incentivi, solo nell’ultimo anno - dalla riqualificazione abitativa alle nuove costruzioni -, ha dato lavoro (tra occupanti del settore e intera filiera ad esso collegata) a 3 milioni di persone e ancora è destinata a darne. L’elenco dei nuovi saperi e delle tecnologie che si stanno affacciando sui cantieri per rispondere ai temi del green e del digital è lungo, come imprenditori che programmano nuove assunzioni ma si imbattono di continuo con mismatch e mancanza di candidati, possiamo dunque decidere se subire il problema o utilizzarlo come doppia opportunità per aprire finalmente le porte alle donne sperando in una risposta che, chiaramente, non arriverà in tempi

brevi ma che mai arriverà se non iniziamo a: diffondere più conoscenza dei diversi mestieri possibili, abbattere i pregiudizi, sviluppare programmi di formazione, includere più donne e proporre modelli di ruolo che possano far fronte a questa carenza, migliorando al contempo la diversità delle imprese.

La sfida vera diventa quindi avere sì più ingegnere e architette, ma attenzione anche ai profili nuovi e di media qualifica spesso introvabili: geometre, operaie specializzate, capocantiere, elettriciste, tecnici per l’innovazione, la gestione energetica e la digitalizzazione dei processi edilizi, difficili da reperire sul mercato un po’ per la carenza di figure effettivamente formate, un po’ per la disaffezione che evidentemente sta attraversando il settore a vantaggio di altre professioni più “trendy” ma che chiaramente soffrono di un surplus non più gestibile. Insomma, l’attuale carenza di manodopera, unita alla crescita dell’edilizia verde, può diventare il grande volano per assumere ancora più donne. Certamente, ci vorrà tempo per ricalibrare la situazione, proprio per questo è una scommessa da cogliere immediatamente, insieme alle donne che, con noi, cambiano mentalità e - con questa -, l’ordine del giorno».

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BOOM DI POSTI E DI NUOVI EDIFICI.

SOLUZIONI?

La prima - e su questo il coro è unanime -, si chiama “educazione”. Se vogliamo che l’intera filiera sia abilitante per uomini e donne e congiuntamente risolvere il gigantesco problema del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro dobbiamo ripartire dall’istruzione tecnica (ITS e CAT), ma difficilmente questi percorsi vengono consigliati alle ragazze.

necessario è dunque un lavoro di matrice “psicologica” sulle famiglie; i genitori devono comprendere che oggi è più probabile una reale carriera in queste filiere che non tra le aule di un tribunale. Motivo per il quale i licei si confermano in testa alle scelte delle studentesse, mentre, si svuotano gli ITSdi cui non si conosce nemmeno l’offerta -, nonostante i dati di monitoraggio comprovino che l’80% dei loro studenti riesca a trovare lavoro entro un anno dal diploma. Non è un caso così che sulla questione sia intervenuto anche il PNRR che ha previsto uno stanziamento di oltre 1 miliardo di euro per lo sviluppo di questi istituti e il raddoppiamento della loro rete nei prossimi cinque anni. Analogo discorso,

Purtroppo, nella percezione della stragrande maggioranza dei genitori questi istituti sono scuole a dominanza maschile e comunque, più in generale, meno prestigiose sulla carta dei licei. Il primo step

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UN PROBLEMA DI ORDINE SOPRATTUTTO CULTURALE.

ma con qualche variazione, per le facoltà e le materie universitarie STEM (Science, Technology, Engineering and Maths). Meno di 4 laureati su 10 nelle STEM sono donne, il problema? È che questi campi rappresentano i lavori del futuro e quelli a maggiore impiegabilità già nel presente, ma le donne (ancora una volta), rischiano di tagliarsi fuori.

È dentro queste dinamiche che va così trovata la chiave di lettura di un mercato del lavoro ancora poco paritario. Prima ancora di arrivare ad un’analisi degli scenari lavorativi bisogna cioè indagare sull’impatto sociologico delle scelte educative (a monte) che si riverberano poi “a cascata” sul mondo dell’occupazione. La domanda in questo caso diventa: siamo proprio sicuri che le scelte dei percorsi di studio delle giovani e dei giovani stiano andando in una direzione consapevole? Come società civile che aspira a creare valore e un maggiore equilibrio di genere entro scadenze già stabilite, dobbiamo quindi impegnarci di più affinché le ragazze possano vedere questi settori come percorsi di studio e carriera praticabili!

*LA FOTOGRAFIA

Le ragazze rappresentano l’82% degli studenti nei licei delle scienze umane , il 78% nei licei linguistici e il 70% nei licei classici , contro il 42% nei licei scientifici . Un simile sbilanciamento di genere si ripercuote inevitabilmente sui posti di lavoro e i nuovi posti legati ( anche ) alla transizione ecologica che oggi sono l’opportunità! Come effetto: ci sono comparti dove l’offerta di lavoro è superiore ai posti reali e, viceversa, altri dove non si trovano abbastanza persone per colmare queste necessità, in questo modo, non solo interi settori entrano in sofferenza ma spezziamo i percorsi di intere generazioni creando disoccupati che si potrebbero evitare. Insomma, quando pensiamo al lavoro siamo noi stessi a restringere il campo per poi lamentarci per la mancanza di opportunità.

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COME PROMUOVERE L’ATTRATTIVITÀ TRA GIOVANI E

DONNE?

Cambiamo la tabella di marcia!

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> Comunicazione.

Oggi più che mai gioca un ruolo fondamentale, l’edilizia fino ad oggi non ha saputo comunicare verso l’esterno le proprie peculiarità, né dare il giusto valore a tutte le sue maestranze così, nell’immaginario collettivo, è rimasta ancorata a processi che non esistono più: ambienti inospitali e lavori low profile quando non solo è molto di più, ma grazie ai progressi compiuti dalla meccanizzazione permette a uomini e donne di accedere agli stessi compiti. Implementare i messaggi, promuovere convegni, veicolare sempre più spesso immagini di donne sui cantieri, includere le donne negli annunci di assunzioni, nelle pubblicità e altre iniziative è il primo step per fare in modo che sempre più ragazze possano essere interessate all’intera filiera.

> Modelli.

Per catturare l’attenzione delle donne verso l’industria delle costruzioni occorrono più figure di ispirazione femminile raccontate con puntualità e in grado di rendere noto quelle attività con maggiori possibilità di inserimento.

> Investire su tutoraggio e orientamento.

Per un’adeguata strategia della crescita occorrono tutor e giornate orientative anche in questo campo!

> Aprire i cantieri ai giovani.

È lo spot migliore: respirare un cantiere è il modo più immediato per informare, accendere la curiosità e la voglia di misurarsi con questo mondo, scoprendone gli aspetti umani e tecnici. Tornare nelle scuole e portare ragazzi e ragazze sui cantieri può diventare il primo vero passo per spingere le nuove generazioni all’azione e le aziende ad accedere a una gamma più ampia di talenti.

> Call to action.

Siamo di fronte a una doppia esigenza: formare nuove figure per posizioni attualmente scoperte e un ricambio importante sempre più vicino. Nei prossimi cinque anni saranno infatti almeno 165 mila gli addetti delle costruzioni in uscita per pensionamento che dovranno essere sostituiti. È fondamentale, dunque, promuovere conoscenza e progetti (collegando possibilmente scuola e lavoro).

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> CINQUE STRATEGIE PER PASSARE ALL’AZIONE, MA ANCHE CINQUE
SUI CUI IL GRUPPO CECERE MANAGEMENT INVESTIRÀ PER TUTTO IL 2023.
AZIONI

Perché non prendere spunto?

Ecco un caso studio interessante!

mentre nel nostro Paese il binomio donna-edilizia fatica ad essere metabolizzato, l’Europa si porta avanti ecaptando le evoluzioni del settore nonché l’opportunità di recuperare posti di lavoro -, prova ad accrescere l’interesse delle donne con soluzioni che diventano buone pratiche da imitare. È il caso della Spagna che, dal 2017 al 2020, ha attivato uno straordinario progetto co-finanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione

Europea dal nome Women Can Build - coordinato dalla Fundaciòn Laboral de la Construcciòn -, con l’obiettivo di difendere le pari opportunità, abbattere le barriere sociali, culturali ed educative per le ragazze e per le donne impegnate nelle attività di costruzione.

Il progetto, durato 3 anni, ha messo insieme sei Enti di formazione delle costruzioni in Europa, tra cui

FEBBRAIO 2023 34

gli italiani Formedil e Fondazione ECIPA, fornendo insegnamenti, workshop e approcci innovativi in diversi settori (cartongesso, elettricità, rivestimenti e pittura per esempio), che hanno interessato soprattutto donne disoccupate e senza conoscenze del ramo.

SI ATTIVANO E SI TINGONO DI ROSA ANCHE REGNO UNITO E USA.

A Londra il sindaco dell’integrazione Sadiq Khan ne ha fatto una questione politica, istituendo una commissione di studio per analizzare la diversity proprio nel ramo delle infrastrutture londinesi, chiedendo esplicitamente che anche questo comparto risulti equamente rappresentato, riflettendo la stessa vivace diversità presente nella società. Negli Stati Uniti invece, negli ultimi cinque anni, il numero di donne, ingegnere o tecnico, in posizioni manageriali nel settore delle costruzioni è passato da 49.400 a 99.400, un record storico certificato da una recente edizione dei Fastest-Growing Jobs for Women in the US che ha messo i lavori legati all’edilizia al terzo posto tra quelli in più rapida crescita per le

donne. Volando in Cina non è inusuale vedere donne all’opera nei cantieri, mentre da noi l’edilizia su fune sta conducendo un ottimo lavoro di immagine, reclutamento e promozione.

SKILL SHORTAGE

Al fine di incoraggiare le donne a svolgere tali attività professionali si muoverà con maggior vigore anche l’Unione Europea che, recentemente, ha proclamato il 2023 Anno europeo delle competenze, mettendo in campo una serie di investimenti nella formazione volti a superare il gap dell’inclusione e il tema delle carenze delle adeguate competenze per le esigenze future, tenuto conto del fatto che attualmente c’è uno skill shortage per almeno 28 tipologie di attività lavorative che spaziano dall'edilizia, all’ingegneria, fino all’informatica.

CHE L’EDILIZIA NON SIA UN LAVORO PER DONNE È DUNQUE UNA CLAMOROSA FAKE!

LE RIFLESSIONI FATTE FINORA SONO PIÙ CHE

ATTUALI E DEVONO AIUTARCI A CAPIRE CHE QUESTO CAMBIO NON SOLO È AUSPICABILE, MA POSSIBILE. IL FUTURO È DENTRO UN EQUILIBRIO (DI GENERE)!

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I lavori più richiesti in Italia nel

FEBBRAIO 2023 36
37 2023

Più città e comunità sostenibili, edifici sicuri, rivoluzione verde e digitale di infrastrutture e un’Europa climaticamente neutra entro il 2050. Sono queste le iniziative faro della strategia europea che hanno rimesso l’edilizia pubblica e privata al centro della vita economica del Paese*. Al patrimonio edilizio è affidato, in particolare, l’ambizioso compito di tagliare le emissioni di gas serra del 60%, da qui un’ondata di ristrutturazioni, green buildings e nuovi lavori con un tasso di innovazione e sviluppo mai visto prima, con il Piano nazionale di ripresa e resilienza che costituisce un’ulteriore spinta. La Commissione europea ha stimato, che per conseguire l’obiettivo, sarà necessario ristrutturare in Ue 35 milioni di edifici entro il 2030, il che creerà nuova occupazione valutata in 6 milioni di posti di lavoro distribuiti in tutto il comparto, attivando filiere prevalentemente locali. Nello specifico, in Italia parliamo di 13 milioni di edifici all’80% ancora da efficientare. Questo, se dal punto di vista ambientale è deleterio, da un altro punto di vista, porterà allo sviluppo di 265 mila posti di lavoro da cantiere da addizionare - secondo le stime del Censis -, alla creazione di altre 150 mila opportunità legate all’energia e quindi alla transizione energetica. Settore che potrebbe rappresentare un punto di svolta per la condizione femminile poiché energie rinnovabili e sostenibilità ambientale sono i due mega trend dove l’orientamento delle donne risulta più forte.

*Gli investimenti in costruzioni nel 2022 hanno raggiunto 232 miliardi di euro (Cresme). Dopo un anno da record che ha trascinato la crescita dell’occupazione con un peso sul PIL pari al 13,9%, anche per i prossimi anni, con l’avvio dei cantieri finanziati dal Pnrr, lavorare nell’edilizia sarà una grande opportunità. Il settore ha urgente bisogno di un ricambio generazionale e di competenze nuove e più moderne da affrontare nel segno dell’inclusione.

FEBBRAIO 2023 38

COSA SERVE.

L’edilizia gode di ottima salute e traina il PIL, serve tutto perché il ciclo di vita di un green building - dal suo concepimento alla sua costruzione, fino alla sua gestione e ristrutturazione -, ha un notevole impatto su un’ampia gamma di figure, fornendo opportunità di lavoro inclusivo.

Basta dare un occhio ai bollettini periodici del sistema informativo Excelsior, per trovare conferma del fatto che anche per tutto il 2023 (con un bilancio previsionale di crescita di un ulteriore +17%) le

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Secondo i dati della Commissione europea l’edililiza costituisce il 9% del PIL e dà lavoro a circa 18 milioni di persone.

professioni a media qualifica, tecniche e dei servizi più ricercate saranno: elettricisti, cappottisti, geometri di cantiere, operai edili specializzati, direttori di cantiere, montatori di ponteggi, piastrellisti e termoidraulici. Ma… i nuovi processi produttivi, l’espansione del digitale, la ricerca di materiali sani, le analisi di impatto e l’inverdimento degli edifici richiedono, a fronte di un’alta presenza di lavoratori low skilled, soprattutto nuove competenze.

Mancano e sono sempre più richiesti ingegneri edili e ambientali, bio-architetti, natural interior designer, energy manager, utility e sustainability manager, ma anche tutti quegli esperti che ricadono sotto la voce digital come ingegneri informatici e data protection officer per rispondere alle esigenze delle nuove smart home. La complessità del nuovo sistema edificio e poi casa, mette in dialogo figure e discipline diverse aprendo più spazi per tutti. Quella che ne uscirà sarà così un’edilizia nuova, più green e tecnologica e soprattutto più rosa!

“Per ogni 100€ investiti nel settore delle costruzioni se ne generano 58 nella filiera allargata . Il parco immobiliare italiano diventa opportunità di crescita e modernizzazione del Paese.

A.A.A. NUOVI PROFILI CERCASI.

Tutti gli eventi dell’ultimo trimestre seguiti dalla nostra redazione

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Per eventi, copie, copertura mediatica, convegni o seminari con la nostra redazione, i nostri esperti e i nostri professionisti scrivi a redazione@nunziare.it

Una serata di business networ- king conNunziare Magazine.

Una serata di convivialità, nella storica dimora di Palazzo Ischitella - Napoli -, per conoscere un programma che si pone come obiettivo la diffusione di conoscenze e competenze in ambito economico, legale, tecnico e sociale nei contesti didattici e professionali.

Il progetto GenY, vede la collaborazione di Radio LUISS e le associazioni dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope. La serata è stata organizzata dal Presidente Federico Tammaro con Antonio Schioppi.

Per saperne di più, visita la pagina LinkedIn Progetto GenY Campania - Calabria

> NUNZIARE MAGAZINE

È STATO ALLA CENA

DI PRESENTAZIONE

DEL PROGETTO GENY

CAMPANIA - CALABRIA

PROMOSSA DALLA SEZIONE

TERRITORIALE ANDAF

GIOVANI.

FEBBRAIO 2023 42 > Andaf
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Let’s Talk, a Ischia un ciclo di seminari per tracciare le strade del futuro.

Comincia così, con le parole del direttore dell’AMP Regno di Nettuno Antonino Miccio , il primo di un ciclo di incontri promossi dall’associazione giovanile “E poi ritorniamo” vincitrice del bando europeo Solidarity Project.

Cento persone, istituti superiori, associazioni e comitati del territorio, a pochi mesi dalla tragedia che ha colpito il comune di Casamicciola, si sono dati appuntamento presso il salone delle conferenze della curia Vescovile per ragionare sulla creazione di un ambiente informativo sano che abiliti la divulgazione, specie quando questa è sostenuta da fonti verticali.

Il primo appuntamento ha avuto come tema “l’ecologia e la disinformazione”. La giornata si è svolta in due fasi: la prima in cui si è trattato il ruolo della coscienza ecologica sull’isola, tra attivisti ed esperti, tra cui Yari Cecere, le direttrici della Diocesi, esponenti di Legambiente, Plasticless e Regno di Nettuno e una seconda fase per ricordare ciò che è stato.

FEBBRAIO 2023 44 > Let's talk
Se c’è una cosa per la quale non si può più barattare è la convinzione che l’ecologia sia un’ideologia

Prevenzione e conoscenza sono state le parole chiave della tavola rotonda tecnica della seconda parte della mattinata. Pasquale Raicaldo , giornalista di Repubblica, in dialogo con i geologi Eugenio Di Meglio e Giovanni Caterino - impegnati in prima linea nei soccorsi all’indomani della frana del 26 novembre -, hanno passato in disamina - partendo dai dati dell’Ispra -, le analisi affrettate e semplicistiche dell’informazione che hanno sortito come unico effetto quello di creare maggiore allarmismo tra gli abitanti dell’isola.

> NUNZIARE MAGAZINE È STATO MEDIA PARTNER DELL’INIZIATIVA

in foto > EUGENIO DI MEGLIO geologo e soccorritore nella zona di scorrimento della frana di Ischia

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econews econews econews econews econews

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ERP - Nuovi alloggi sicuri, dignitosi e verdi

Lo studio Alvisi Kirimoto firma la riqualificazione di edilizia pubblica a Casoria.

A Casoria, in provincia di Napoli, 48 alloggi popolari nati dopo il terremoto dell’Irpinia (1980) su un’area di 6.800 mq, rinasceranno con la firma dello studio Alvisi Kirimoto. Il punto di partenza è l’adeguamento impiantistico in caso di sisma e l’efficientamento energetico, ma il progetto è molto più ambizioso e, sulla scorta dei nuovi interventi di rigenerazione dell’housing sociale, si fonde con una nuova visione che punta al benessere e alla dignità delle persone per diventare motore di rinascita, inclusione e riscatto sociale. L'intervento, che lascerà tutti i residenti nelle loro case durante i lavori, prevede l'integrazione di una piazza pubblica, aree gioco, 24 orti urbani e giardini.

A rafforzare la sostenibilità degli edifici, azioni attive come il fotovoltaico e il solare termico, la raccolta delle acque meteoriche e giardini d’inverno che andranno a prolungare la superficie abitabile creando ambienti luminosi, rilassanti e caldi grazie al riscaldamento naturale.

Amalfi, al via il programma “Mangiaplastica”

Da rifiuto a risorsa, installato il primo eco-compattatore per lo smaltimento dei materiali plastici.

Il Comune di Amalfi installa il primo “Mangiaplastica”, un eco-compattatore che mangia “letteralmente” la plastica, riducendone il volume. Un sistema di compattazione utile per lo smaltimento di bottiglie o flaconi realizzati in materiale plastico Pet, permettendo il reinserimento del rifiuto nella filiera virtuosa di riciclo e riuso, a tutela dell’ambiente.

Il Mangiaplastica, rientra in una più ampia strategia a difesa dell’ambiente promossa dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Milano. Lo scorso dicembre, sempre in fase sperimentale, è stato collocato in Piazza Duomo anche il cestino intelligente : un contenitore porta rifiuti all’avanguardia, dotato di collegamento wifi e alimentato da pannello solare, che può compattare fino a cinque volte e segnala la percentuale di riempimento grazie ai sensori, riducendo sensibilmente gli svuotamenti. Il mangiaplastica e il cestino intelligente, in fase di test, al momento contribuiscono a stimolare la campagna di sensibilizzazione intrapresa dal Comune di Amalfi, con attività diversificate verso l’ambizioso obiettivo “Amalfi Zero Sprechi”. Una mission che si sviluppa su varie direttrici, tra cui la tutela del patrimonio paesaggistico e artistico-culturale, la differenziata e la sostenibilità ambientale, con iniziative condotte anche nelle scuole.

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immagini > © Alvisi Kirimoto

Utama, quando il cinema diventa sociale

Il film ( da vedere ) sui cambiamenti climatici.

Approdato nelle sale cinematografiche il 20 ottobre Utama è una pellicola, per chi non lo avesse ancora fatto, da vedere. Una storia che racconta e spinge alla riflessione sul costo umano del riscaldamento climatico che, inevitabilmente, diventa questione sociale. In Bolivia il territorio già ostile sta diventando sempre più inospitale , il dramma della carenza d’acqua costringe le popolazioni autoctone a migrare verso città dove non sanno vivere e dove si parla una lingua che non è la loro. In questo nuovo ambiente le persone, soprattutto più anziane, hanno pochissime opportunità. Al regista Alejandro Loayza-Grisi il merito di aver portato sul grande schermo un tema difficile e un racconto di sopravvivenza toccante su uno dei luoghi più sottorappresentati della terra.

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Copenhagen 2023

La città più verde del mondo Capitale Mondiale dell’Architettura.

Dopo il titolo di città più verde del mondo ottenuto nel 2014 per le soluzioni sostenibili applicate alla qualità della vita, l’Unesco ha scelto Copenhagen per rappresentare l’architettura del mondo.

La città - che ha scommesso di diventare prima capitale carbon free entro il 2025 -, a seguito della nomina ospiterà sotto il tema “Futuri sostenibili - Non lasciare indietro nessuno”, il 28esimo Congresso Mondiale degli architetti dell’UIA programmato dal 2 al 7 luglio 2023. La celebrazione della città danese come Capitale Mondiale dell’Architettura si estenderà per tutto l’anno con un programma ricco di dibattiti, mostre, eventi, tour di approfondimento architettonico con oltre 50 edifici aperti da poter visitare. Per saperne di più vai al sito dell’UIA.

Il libro

Finanza sostenibile: un nuovo paradigma.

Il tema della sostenibilità non riguarda soltanto questioni ambientali e diseguaglianze sociali, ma anche gli interessi degli azionisti e degli stakeholder aziendali, nonché le comunità di riferimento entro le quali le aziende operano. Il connubio tra finanza e sostenibilità è perseguito dalla disciplina normativa e regolamentare - il riferimento è in particolare al regolamento 2020/852 sulla tassonomia dell'Unione Europea, entrato in vigore il 12 luglio 2020 - e dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ma ogniqualvolta un nuovo paradigma sostituisce quello precedente si assiste ad una vera e propria "rivoluzione scientifica” che porta con sé pregiudizi che spesso ostacolano l’operare di investitori responsabili. Il libro di Antonio Schioppi “Finanza sostenibile: un nuovo paradigma”, nasce per offrire un quadro di riferimento su un tema ancora poco conosciuto. - Disponibile su Amazon - .

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EDILIZIA TULIPANO SRL

DAL 1986

Quella che allʼinizio sembrava solo una piccola impresa a carattere familiare, oggi, dopo anni di impegno e duri sacrifici, è diventata unʼazienda leader nel settore edile in Campania.

Padre Antonio Tulipano e i figli Luigi e Alessandro Tulipano, malgrado i momenti difficili, hanno una determinazione rara, e non si arrendono mai di fronte agli inevitabili ostacoli dellʼattuale realtà economica e lavorativa.

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VIA DELLʼINDUSTRIA, 2 AVERSA (CE) EDILIZIA TULIPANO@LIBERO.IT TEL / FAX 081-503-9242 “COMPETENZA, ESPERIENZA E PROFESSIONALITÀ SONO I VALORI CHE CI CONTRADDISTINGUONO”

HISTORY Cecere

> best of

& FUTURE

Management

> L’ALTRA COVER DELLA NOSTRA RIVISTA
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Due copertine per un numero speciale.

È un numero (per noi) speciale, questo di febbraio, poiché succede all’anniversario della Cecere Management.

Dieci anni, compiuti da poco, che abbiamo voluto celebrare lavorando a una doppia copertina fuori, in contemporanea, con il nostro nuovo company profile.

Un documento dovuto - disponibile al sito www.ceceremanagement.it -, nel quale ci raccontiamo in tutte le nostre sfaccettature per l’importanza e il valore che da sempre attribuiamo al dialogo e alla ricerca di un filo diretto e “trasparente” con tutti i nostri stakeholders.

In dieci anni sono cambiate moltissime cose, l’azienda è cresciuta di altrettante 10 volte dalla sua fondazione e quello che c’era prima non rifletteva più quello che c’è oggi. Un’impresa finanziariamente solida, matura, sempre più impegnata sul fronte ambientale, che si sta aprendo a nuove sensibilità volte a salvaguardare la gender balance, aumentando ponti per l’ingresso delle donne in edilizia - come testimoniano questo numero e il paper condiviso e sottoscritto da tutte le risorse, vai a pagina 79 -.

Un’azienda relativamente giovane, con una passione tramandata di padre in figlio, a metà strada tra un’impresa a vocazione familiare e una grande e potente che oggi conta più servizi, più competenze, più soluzioni. Viene un po’ automatico, quindi, guardarsi indietro e fare un resoconto, di ciò che è stato, dei progetti terminati - la cui bontà si riflette nei riconoscimenti ottenuti a livello nazionale -, e di quello che sarà…

> Next 2023.

In questa edizione “libro”, vi raccontiamo, nelle pagine a seguire, i nostri primi dieci anni, tra progetti in corso e futuri

Buona lettura

57 director's NOTE

CELEBRARE IL PASSATO, ABBRACCIANDO IL FUTURO!10

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Fare qualcosa di (più) grande è il cuore della nostra missione.

Con il 2023 la Cecere Management gira una boa fondamentale: dieci anni!

Anni intensi, profondamente diversi, caratterizzati da una serie di evoluzioni che hanno portato la nostra azienda ad essere riconosciuta come una delle protagoniste dello scenario immobiliare italiano. Ci siamo riusciti, integrando le conoscenze familiari già consolidate con quelle manageriali di chi ha raccolto una passione per dare vita a nuova realtà dal più forte vantaggio competitivo. Un passaggio maturato a una conditio: la mia guida doveva corrispondere a una visione più simile al mio mondo ideale.

“A” ARCHITETTURA COME AGENTE DI CAMBIAMENTO.

Sono sempre stato convinto che nel momento in cui si trasforma uno spazio le persone lo adottino e lo facciano proprio, utilizzandolo come potente mezzo di identificazione. Partendo da questo assunto vedo i nostri edifici come qualcosa di più, sono pezzi di città, di riqualificazione e socialità. Nel mio mondo ideale un edificio deve “comportarsi” come un cittadino responsabile e contribuente. E così accade: l’architettura diventa una disciplina dell’umanesimo, di trasformazione anche delle coscienze. I nostri edifici assumono il ruolo di agenti di cambiamento, segni distintivi e una ricerca del bello e del giusto mai fine a se stessa.

“E” EDIFICIO COME EQUILIBRIO.

Nel nostro gruppo, la progettazione deve tener conto tanto del benessere umano quanto dell’equilibrio ecologico, senza intaccare né l’uno né l’altro. Nel mio mondo ideale uomo e ambiente collaborano e così troviamo uno scopo e una missione reciproci nel rispetto di questa armonia.

“C” COMUNICAZIONE COME MOLTIPLICATORE.

Per trasferire la mia visione a tutte le parti coinvolte era necessario implementare la comunicazione. Affascinare anche gli altri, non solo con la visione di un giovane che raccoglie la staffetta, ma con tutte quelle variabili: etiche, sociali, ecologiche, culturali e infine creative che precedono ed entrano in gioco in ogni progetto architettonico, chiamando in causa tutte le scienze legate a doppio filo con l’architettura e che con essa si fondono in una mutua dipendenza per rispondere a una varietà di nuovi e più recenti problemi.

“I” INNOVARE PER ROMPERE GLI SCHEMI.

Costruire edifici in serie non è mai stato nei miei piani. Edificare, non costruire, è il verbo che ho adottato sin dal principio per la Cecere Management, perché nella sua versione più nobile, nel suo senso figurato e morale edificare vuol dire elevare uno spirito proponendo buoni esempi. Uscendo dalla logica del “si è sempre fatto così”, abbiamo iniziato a rompere le regole di un mercato da decenni identico a se stesso.

“R” RITORNO AL FUTURO.

Abbiamo abbracciato la sperimentazione e la ricerca costante (di materiali, tecniche e soluzioni), pescando con le mani tra le innovazioni di oggi e con lo sguardo sul genio del passato, consapevoli che le residenze di domani ripartiranno da idee e materiali di ieri. La novità, può anche nascondersi nella rivisitazione di vecchie tecnologie… lo abbiamo fatto in molti dei nostri progetti!

Così… anno dopo anno, sperimentazione dopo sperimentazione, ricerca e studio costante, la Cecere Management si è evoluta diventando, nel corso di dieci anni, un team multidisciplinare e un sistema più complesso. Progetta case, firma quartieri, fa promozione e cultura, organizza eventi, crea satelliti con una propria identità attorno a sé, restando guardiana e faro dei valori di un intero gruppo. Soddisfatti e felici, festeggiamo il traguardo e la scommessa raggiunta regalandoci un nuovo racconto, consapevoli che siamo solo all’inizio di un viaggio per noi… unico!

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YARI CECERE Ad Cecere Management

La nostra storia

> Da oltre 35 anni nel mercato del Real Estate

1984 - 2012

Sono gli anni in cui dall’idea si passa all’azione. Circa mille unità immobiliari vengono sviluppate e commercializzate dalla famiglia Cecere.

Obiettivi: realizzare costruzioni di qualità; sviluppare e mantenere un portfolio di alto livello; rispondere alle domande di una clientela esigente e alla ricerca di immobili unici.

2012

È l’anno del ricambio generazionale, il giovane Yari Cecere fonda la Holding Company Cecere Management su un modello di business a impatto positivo, dando vita a una moderna società di gestione dello sviluppo immobiliare.

2016

Il processo di sviluppo immobiliare porta alla realizzazione di due complessi ad uso residenziale in classe A3 nell’area Napoli Nord.

2018

L’aumento di capitale porta la società ad acquisire tre terreni sul territorio nazionale per nuovi progetti di sviluppo residenziale. Nello stesso anno, la Cecere Management arriva tra le finaliste della IX edizione dei “Good Energy Award 2018” con la partecipazione della multinazionale Bosch.

2019

Il gruppo affronta con più determinazione i temi legati al Climate Change e inizia ad essere un passo avanti rispetto al mercato di riferimento. La Cecere Management decide così di avviare

il nuovo brand “Nunziare Luxury Projects” che identifica tutti quei progetti che hanno come fil rouge la sostenibilità e una nuova ricerca del bello. La rivista statunitense Forbes America indica il CEO Yari Cecere tra gli under 30 più promettenti d’Europa per la categoria manufacturing and energy. 2021

La Cecere Management si apre alla stampa con un ufficio stampa e media relations interno. Ansa, Il Fatto Quotidiano, Icona Clima, Casa Naturale, Rinnovabili.it, Napoli Today, Il Mattino, L’Espresso, Lei Style, TVLoft, Rai Uno, TGR Emilia Romagna, parlano della Cecere Management e si interessano alle innovazioni introdotte dal brand Nunziare Luxury Projects. Da qui comincia un percorso che porterà il CEO, Yari Cecere, a diventare ambasciatore di sostenibilità presso Festival del Cinema, forum, convegni, panel ed eventi su richiesta degli stessi enti promotori delle iniziative.

2022

Il gruppo imprenditoriale, attraverso il bilancio consolidato, raggiunge la soglia dei sette milioni

di euro di fatturato e chiude nuovi progetti da avviare in tutta Italia, creando nuova occupazione e un valore che supera i trenta milioni di euro. Nello stesso anno viene rinforzato il focus comunicativo, esce la prima edizione di Nunziare Magazine: creare e veicolare concetti e valori integrando carta e digitale, social e incontri dal vivo è il diktat della direzione editoriale unita alla direzione responsabile del progetto affidata ad una giornalista esperta di materie ambientali e sociali. Nello stesso anno, la Cecere Management ottiene nella piccola perla del Tirreno - Maratea -, il riconoscimento “Maratea Green Award” per le innovazioni introdotte in materia di risparmio idrico e riutilizzo dell’acqua piovana negli edifici a marchio Nunziare Luxury Projects. Riceve inoltre la targa “Eccellenza italiana” dalle mani del Sindaco di Paestum, Franco Alfieri, durante un evento nell’area riqualificata dell’ex Tabacchificio Cafasso. A fine anno, l’azienda entra nel report migliori aziende italiane e professionisti più stimati in Italia stilato dal portale Aziende Directory.

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10CELEBRARE LA TRASFORMAZIONE.

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Chi siamo oggi

> Un’innovativa realtà imprenditoriale aperta a nuovi mercati

Dopo oltre 35 anni nel settore del Real Estate, a prendere il timone è il promettente Yari Cecere, indicato tra i 30 under 30 più brillanti d’Europa dalla rivista Forbes America. Studi in economia e direzione delle imprese alla LUISS Guido Carli University di Roma, successivamente ha seguito corsi di specializzazione in Marketing Immobiliare e Digital Real Estate alla SDA Bocconi di Milano, completando un percorso che lo porterà a posizionarsi tra gli innovatori del mercato immobiliare e tra i pionieri del Proptech, avviando progetti ad altissimo efficientamento energetico, riduzione di CO2, riciclo e risparmio idrico. L’intera azienda abbraccia una vocazione green e sostenibile e si impegna nel perseguimento degli obiettivi legati all’Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile dettata dall’ONU, applicandoli al ramo delle costruzioni. La Cecere Management, da realtà a carattere territoriale, inizia a muoversi su un terreno ideologico e pratico più ampio, divenendo una innovativa realtà managerializzata aperta a nuovi mercati nazionali e internazionali. Il core business diventa “rigenerare”, utilizzare edifici vetusti ed esanimi - allo scopo di non mordere nuove porzioni di suolo -, per realizzare ex novo qualcosa di più giusto non solo per chi li abiterà ma per l’intera comunità.

La nostra mission

Sviluppare complessi immobiliari innovativi, progettati per il benessere delle persone all’insegna dell’ecosostenibilità.

Progettare case a basso impatto, attente all’ambiente e al benessere dei suoi abitanti, capire il luogo, la topografia, l’orientamento e il clima per costruire nel rispetto del mondo di domani, alla continua ricerca di soluzioni innovative e di grande bellezza.

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Diario di cantiere…

> Uno sguardo sui nostri progetti

Parco Kikeron e Ville Atena

2017

Otto unità abitative in classe A3 vengono realizzate dalla Cecere Development Srl dopo l’acquisto di un rudere collocato nel centro di Aversa (Ce). Nello stesso anno Atena Srl acquista un terreno collocato nel comune di Carinaro (Ce) realizzando due ville gemelle - Ville Atena -, in classe A1.

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in foto > 01. - 02. PARCO KIKERON > 03. - 04. VILLE ATENA 03. 01. 02. 04.

Nunziare I

2019

All’inizio del 2019 Atena Srl acquista un fabbricato in via Linguiti Aversa (Ce), avviando il primo grande progetto di riqualificazione urbana a firma Nunziare Luxury Projects. Viene realizzato un complesso residenziale di 19 unità abitative in classe A4 che prenderà il nome di Nunziare I.

Nunziare II e Nunziare III

2020

Nell’estate del 2020 la Cecere Development Srl acquista un fabbricato nell’area sud di Aversa (Ce) - su viale Olimpico - e promuove un nuovo progetto orientato al benessere e alla qualità della vita che sta portando alla definizione di un complesso di 9 unità abitative in classe A4. A novembre dello stesso anno la Cecere Development Srl acquista un fabbricato in via Pastore e dà inizio ai lavori per lo sviluppo immobiliare di 9 unità abitative in classe A4. Nunziare III - questo il suo nome -, sarà presentato alla stampa come il primo edificio “no gas” a firma Nunziare Luxury Projects.

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in foto > 01. - 02. NUNZIARE II > 03. - 04. NUNZIARE III
01. 02. 03. 04.

Nunziare IV e Nunziare Business District

2022

Per ridisegnare un intero perimetro con nuove orditure, vengono acquisiti due edifici obsoleti - da abbattere e ricostruire -, adiacenti ai progetti già in corso nella zona sud di Aversa (Ce) come naturale estensione del progetto Nunziare II. I nuovi green buildings prevedono la realizzazione di un polo business di 52 unità e un ulteriore edificio ad uso residenziale di 10 unità. Con l’intenzione di portare la firma Nunziare al di fuori del territorio natìo, vengono acquistate due aree, una nella città di Gaeta , l’altra nella città di Bergamo che porteranno alla realizzazione di due edifici che rispondono ai più alti standard di sostenibilità.

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in foto > 01. NUNZIARE GAETA > 02. NUNZIARE BERGAMO > 03. NUNZIARE IV > 04. NUNZIARE BUSINESS DISTRICT
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> IL LAVORO GENERATO CON LE FILIERE COLLEGATE
> PERSONE NEL TEAM
+120% 7 MLN 60 > CECERE MANAGEMENT IN NUMERI
> IL FATTURATO NEL 2022

Governance

> Non regole, ma codici di valore

Ispirati dalla nostra storia aziendale e desiderosi di competere in un futuro sfidante, abbiamo stilato i nostri tre princìpi.

Un codice valoriale partecipato che lega, con un filo invisibile, tutto il team verso obiettivi condivisi che, nel tempo, hanno portato avanti una storia, un progetto, un modello vincente. Tre punti per orientarsi e ricordare sempre chi siamo!

> Sostenibilità

> Benessere umano

> Responsabilità

Sostenibilità

Non si può evitare di lasciare impronte, ma si può decidere in che modo farlo.

Progettare ogni singolo intervento nella prospettiva di determinare il minor impatto possibile: parte da qui il nostro impegno quotidiano che si traduce nell’utilizzo di energie rinnovabili, fino alla scelta di intervenire su spazi urbani già impermeabilizzati.

Benessere umano

Le persone sono il nostro capitale più grande.

Crediamo nel loro valore e nel valore del lavoro di squadra, investiamo in ore di formazione e sicurezza e festeggiamo i successi come il frutto dell’impegno condiviso.

Responsabilità

Non significa soltanto proteggere il futuro.

Ma anche restituire, nell’immediato, una parte di quella fiducia che ci è stata accordata e che può generare benessere reciproco.

Questo si traduce in azioni a sostegno del territorio e a supporto benefico.

Con questo spirito, abbiamo riqualificato e adottato un piccolo polmone verde abbandonato che il Comune di Aversa non riusciva più a gestire. Partecipato a gare di solidarietà come “Un Mondo di solidarietà” ideato da Maria Grazia Cucinotta; sostenuto l’Arcobaleno Napoletano e il suo impegno al fianco della Fondazione Melanoma onlus del prof. Paolo Ascierto; supportato e incoraggiato lo sport consentendo a bambini della zona orientale di Napoli di proseguire nella loro disciplina preferita, contribuendo all’impegno della onlus “Figli in Famiglia” di San Giovanni a Teduccio; mentre - per il secondo anno consecutivo -, siamo sponsor della Normanna Aversa Academy, società che investe nel talento giovanile facendo emergere le eccellenze del nostro territorio di origine.

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Valore Sostenibile

> Unire etica e profitto è una missione possibile!

Sostenibilità per la nostra azienda non è un claim, le prestazioni dei nostri edifici sono al servizio dell’ambiente e le nostre azioni sono misurabili. Siamo costantemente impegnati nella ricerca di soluzioni ecosostenibili e tecnologicamente all’avanguardia che possano garantire bassi consumi energetici e alti standard di comfort nel rispetto più totale dell’ecosistema. Tutti i nostri progetti fanno parte della categoria “green buildings”, il che ci porta a privilegiare strategie passive come l’energia solare, l’acqua rigenerata, materiali di una filiera corta e naturale.

> Gestione del ciclo dei rifiuti

Mitigare l’impatto di un cantiere, sin dalle sue primissime fasi, significa cominciare dai rifiuti prodotti. Un cantiere può essere fonte di grandissimo inquinamento se i suoi rifiuti non vengono gestiti in modo adeguato, i siti di produzione del gruppo Cecere Management sono organizzati in maniera sostenibile attraverso una gestione corretta anche degli scarti: i rifiuti vengono separati per codice CER, stoccati e isolati in contenitori idonei per funzionalità e capacità e identificati con apposita cartellonista. I dipendenti diretti e le ditte in subappalto vengono formate sulle modalità della nostra gestione all’interno dei cantieri, al fine di ottenere un processo green e sostenibile.

> Uso consapevole dell’acqua

L’acqua non è una risorsa illimitata. Stando alle proiezioni sui cambiamenti climatici e sull’aumento demografico mondiale, le nuove generazioni andranno incontro a scenari di aumento del fabbisogno idrico e a un contestuale incremento degli eventi siccitosi. In tale ottica, facciamo in modo che nella nostra azienda ogni decisione presa in materia d’acqua, conti. La risorsa idrica è per noi un asset fondamentale su cui lavorare, al punto che la gestione del ciclo dell’acqua degli edifici Nunziare Luxury Projects ha attirato l’attenzione di diverse testate nazionali.

Progettiamo (e proteggiamo) il ciclo dell’acqua, sin dalle prime fasi di costruzione, assegnando il giusto valore alla risorsa idrica potabile, alle acque sotterranee e a quelle piovane raccogliendole in vasche di accumulo, al fine di realizzare un ciclo produttivo resiliente con accorgimenti tecnici che ne ottimizzano i consumi.

L’acqua di pioggia nei nostri edifici viene accumulata e reimmessa in circolo nei condomìni per tutti quegli

usi che possono essere soddisfatti con acque meno nobili: basti pensare a tutte quelle utilities come acqua antincendio, acqua per irrigazione, acque sanitarie che non necessitano di acque di qualità. Numeri alla mano, gli edifici Nunziare Luxury Projects consentono il recupero e il riuso circolare di oltre 15 mila litri di acqua di pioggia solitamente non gestita e, di conseguenza, sprecata.

> Emissioni vicine allo zero

Pompe di calore, pannelli fotovoltaici, elettrificazione dei consumi e infine facciate fotocatalitiche sono gli strumenti e le strategie adottate dal nostro gruppo per avvicinare i nostri edifici a consumi ed emissioni pari allo zero. Partendo dalla classificazione energetica dei nostri edifici, adottiamo tecnologie che consentono di impiegare l’elettricità come unico vettore, abbandonando le fonti fossili. In questo modo i principali consumi domestici e condominiali - compresi riscaldamento/ raffrescamento climatico e acqua calda sanitaria giornaliera - vengono gestiti da rinnovabili, evitando il gas. L’obiettivo “case energeticamente indipendenti” , consente di avvicinare il nostro parco immobiliare al Goal dell’Europa “net zero” contribuendo alla quota globale di “energia pulita, economica e sostenibile” prevista dal settimo dei 17 obiettivi dall’Agenda 2030.

> Facciate mangia smog

Per rafforzare questo impegno e sposare in pieno la missione collettiva della lotta ai cambiamenti climatici, facciamo in modo che i nostri edifici si comportino come “alberi mangia smog” , a partire dall’involucro esterno. A lungo abbiamo cercato una misura di contrasto attiva all’inquinamento ambientale che potesse migliorare concretamente la qualità dell’aria.

La tecnica successivamente adottata ha dotato i nostri edifici di facciate rivestite da ceramiche bioattive, un rivestimento ricco di biossido di titanio che, con la semplice illuminazione solare, attiva un forte processo ossidativo che degrada smog, batteri e muffe, evitando

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l’accumulo di sporcizia in superficie. Questa tecnologia, applicata sui nostri edifici, neutralizza - per ogni singolo complesso immobiliare -, le emissioni giornaliere di circa 54 auto a benzina e 40 a diesel. Un contributo alla qualità dell’aria urbana che equivale alla piantumazione di circa 243 alberi.

> Tetti verdi e forestazione

La sostenibilità dei nostri progetti non si esaurisce nelle sue facciate e negli elementi elencati; sin dal principio i nostri edifici includono spazi verdi e caratteristiche che contribuiscono a combattere il cambiamento climatico, il benessere di chi li vive e la biodiversità, ricucendo una

nuova alleanza tra città ed edificio, tra uomo, ambiente e altre specie viventi.

Green roof, piante e alberi resilienti al clima e agli spazi a loro destinati, vengono inglobati nelle nostre architetture per ragioni che vanno ben al di là del puro senso estetico. Tetti verdi e giardini sono infatti ottimi alleati di mitigazione del microclima, risparmio energetico, riduzione dell’inquinamento atmosferico e sonoro, bacini di raccolta per la detenzione e la conservazione di acqua piovana. I tetti verdi - previsti per esempio sul nostro primo complesso residenziale nella città di Bergamo -, rappresentano una misura di rallentamento del flusso idrico, il che consente all’acqua di defluire verso l’impianto di smaltimento in maniera lenta e costante, evitando il collasso di strade e reti fognarie.

Persone

Un cantiere è come una grande orchestra, ogni risorsa è importante per la giusta esecuzione dell’opera. Le persone sono quindi il grande valore strategico della nostra azienda e rappresentano il vantaggio competitivo del gruppo.

La Cecere Management crede nel senso di appartenenza, lavorare con noi significa:

Crescere. Investiamo nel futuro di ogni singola persona, sviluppando nuove abilità e competenze attraverso la formazione continua.

Operare in maniera sicura . La sicurezza sui siti di produzione, il benessere e la salute delle nostre risorse e delle terze parti sono una nostra priorità. Attraverso il lavoro costante di responsabili della sicurezza, abbiamo ottenuto una maggiore sensibilizzazione al tema e una significativa riduzione degli incidenti sul lavoro.

Diversity & Inclusion. Nessuna discriminazione è ammessa nel nostro gruppo. Ricerchiamo uomini e donne in egual misura, giovani e meno giovani, senza alcuna remora o differenza retributiva.

> Nessuno può fischiettare una sinfonia. Ci vuole un’intera orchestra per riprodurla.

Ma per fare di più…

INCLUSIONE E GENERE SONO ENTRATI NEGLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ DELLA CECERE MANAGAMENT, L’INTERO TOP MANAGEMENT HA CONDIVISO E SOTTOSCRITTO IL PAPER STRATEGICO DI GENERE , UN DOCUMENTO PROGRAMMATICO IN “10” PUNTI RESO PUBBLICO, CHE DEFINISCE LA LINEA E LE AZIONI DA ADOTTARE PER VALORIZZARE E INSERIRE LA DIVERSITÀ DI GENERE AL PROPRIO INTERNO.

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DICHIARAZIONE SULLA PARITÀ DI GENERE

CECERE MANAGEMENT

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“WOMEN ON BUILDINGS” ACCELERATION PLAN

MOTIVAZIONI

Accogliendo il quinto obiettivo dell’Agenda 2030 e recependo gli standard Ue sulla parità di genere che incitano a compiere significativi progressi entro il 2025, la Cecere Managementin una prospettiva di miglioramento continuo -, predispone e intende impiegarsi in un Piano di Azioni Positive finalizzato alla programmazione di pratiche tendenti a rimuovere gli ostacoli alla piena ed effettiva parità tra uomini e donne. Tale documento, rappresenta un vademecum: un decalogo di buone prassi da osservare sui temi della diversità di genere, dell’occupazione e della crescita professionale femminile non come mera dichiarazione di intenti, ma come impegno programmatico, sottoscritto e condiviso da tutte le risorse presenti in questa azienda.

La Dichiarazione sulla Parità di Genere, si colloca all’interno del più ampio Piano Strategico Aziendale e dei suoi obiettivi per l’anno 2023 . Siamo convinti che lo sviluppo inclusivo sia condizione essenziale per la crescita e l’accrescimento del valore della Holding.

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PUNTI CARDINE

Tale manifesto viene condiviso con il personale a vigilanza della sua attuazione; attraverso la pubblicazione online rendiamo altresì note a tutti i principali stakeholder, fornitori e clienti le nostre azioni e la rete di valori ad esse collegate.

Alla luce di quanto detto, l’azienda e tutte le parti si impegnano a:

Sviluppare un ambiente di lavoro inclusivo - aperto a tutte le risorse - attraverso la formazione, la sensibilizzazione, e l’informazione costante, eliminando i cosiddetti “unconscious bias”.

Creare una cultura meritocratica, con una diversificazione di opportunità e profili, lontana da qualsiasi considerazione legata al genere, alla nazionalità, all’età o a condizioni che creano gap di qualunque tipo.

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Creare sempre più role models a cui ispirarsi utilizzando come mezzo di “promozione” gli strumenti messi a disposizione dall’azienda, invitando le donne già in organico a farsi promotrici dei valori e della culturale aziendale promossa con azioni comunicative di pubblica visibilità, nella consapevolezza che il percorso da tracciare si possa costruire solo in un’ottica di collaborazione e reciproca ispirazione.

Migliorare l’equity nei processi di recruiting, tenendo conto della specificità del settore in cui opera, provando a correggere possibili sbilanciamenti.

Favorire piani di incremento della presenza femminile nelle posizioni di rilevanza strategica.

Coltivare modalità di lavoro flessibile nel rispetto delle proprie esigenze produttive.

Valorizzare le risorse umane nella propria arricchente diversità, migliorando l’intelligenza culturale ed emotiva dell’azienda.

Continuare nell’impegno contro ogni forma di discriminazione salariale, assicurando pari opportunità di trattamento e riconoscimento economico per il raggiungimento di un mondo più prospero per tutti.

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Organizzare momenti di monitoraggio per analizzare o rivedere l’andamento e i risultati del piano sottoscritto, consapevoli che una dichiarazione non è sufficiente per confermare l’inclusività.

“Aprire i cantieri”. Offrire programmi di orientamento e mentoring, rivolti a scuole e università, che possano favorire lo sviluppo di nuove carriere al femminile offrendosi come “strumento” di accelerazione del piano “Women on Buildings” messo nell’agenda 2023 del Piano Strategico della Cecere Management.

TIMELINE

2023-2024 e oltre

C.E.O. Nunzio Yari Cecere

Contatti

Sede Legale Via Paolo Riverso, 57 - Aversa (CE)

TOP Management

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Media Company

Sul finire del 2021 la Cecere Management decide di internalizzare nuovi servizi orientati al content marketing. Obiettivi : diventare un punto di riferimento anche per la creazione e la promozione della cultura sostenibile declinata in ambito edilizio; spiegare determinati topic in linea con il proprio core business; diffondere conoscenza e valori che possano far riflettere e fare da eco a una nuova coscienza. L’azienda, nel giro poco tempo, diventa ( anche ) una media company.

Cooperare per raggiungere gli obiettivi è il 17esimo Goal dell’Agenda 2030 : seguendo la bussola SDGs, la Cecere Management chiama a raccolta esperti, professionisti e auditor che possano realizzare con lei eventi, convegni e workshop di qualità. Da qui, comincia un percorso che vede impegnato in prima linea Yari Cecere in veste di ambasciatore della sostenibilità. Il successo di queste iniziative, diventa un segnale di conferma per un passaggio successivo. Nel febbraio 2022 - edita dal gruppo Cecere Management -, nasce la rivista cartacea e digitale “Nunziare Magazine” che prende il nome dal Luxury Real Estate brand della Holding, affidata a una redazione giornalistica. Diffusa e richiesta in tutta Italia, anche grazie a una reader digitale e un sito di proprietà - nunziaremagazine.it -, Nunziare Magazine completa e chiude un cerchio : diventa il manifesto di sostenibilità dell’azienda e l’impegno palese del gruppo nella contribuzione al raggiungimento dei Sustainable Development Goals.

Stampa e media nel corso di questi anni hanno dato ampia copertura alla crescita dell’azienda, contribuendo a consolidare la sua reputazione sul piano nazionale. Forbes America, Marie Claire, Corriere del Mezzogiorno, Ansa, Il Fatto Quotidiano, Radio Montecarlo, TGR (RAI), Wall Street Italia, Casa Naturale, Gap Casa, Il Mattino, Dimora Magazine, sono solo alcune delle prestigiose testate che hanno parlato e parlano periodicamente della Cecere Management e del suo CEO Yari Cecere che, sempre più spesso, ottiene riconoscimenti e inviti come relatore e speaker per l’impegno profuso in ambito divulgativo e sostenibile.

TvLoft - www.tvloft.it

È la piattaforma streaming di proprietà de “Il Fatto Spa” -, che ha dedicato un intero servizio alla Cecere Management, inserendo il CEO tra i giovani ispiratori italiani nella terza puntata della prima stagione del programma “Millennials”.

Dicono di noi

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Dove eravamo rimasti?
La comunicazione per noi è importante. Senza comunicazione, la cultura ecologica non attecchisce. Il futuro passa attraverso una presa di coscienza consapevole che può avvenire solo veicolando valori.

Questa storia e questi risultati, sono il frutto di un lavoro di squadra. Un team, che negli ultimi anni, ha saputo raggiungere obiettivi ben oltre le aspettative. Il passato e il presente lo abbiamo scritto nelle pagine tra le vostre mani, il futuro è una meravigliosa pagina bianca piena di sfide da superare e raccontare, ma anche di opportunità e bozze già in “cantiere”.

> NEXT 2023 È IL TITOLO DEL NOSTRO NUOVO COMPANY PROFILE, PER LA SUA VERSIONE INTEGRALE RIMANDIAMO AL SITO WWW.CECEREMANAGEMENT.IT

History & Future

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HISTORY & FUTURE

FEBBRAIO 2023 > I NOSTRI PRIMI 10 ANNI: IL MEGLIO DI NOI, IL FASCINO DEI CANTIERI, I PROGETTI CHE VERRANNO
CECERE MANAGEMENT

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