Bellomo - D'Alessandro - Monteventi, Bordi

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all'amicizia nel ricordo di Marco Rimondi


Foto di Raffaella Lollini raffaella@eventiprogettispeciali.it

Š2011 Tutti i diritti riservati Casa Editrice Nuova S1 Snc di Pietro Cimmino Gibellini & C. Via Albertazzi 6/5. 40137 Bologna www.nuovas1.it Numero ISBN: 978888926467


QUADERNI DI AEMILIA ARS

Bianca Rosa Bellomo Carla D’Alessandro Luisa Monteventi

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\Çw|vx Presentazione

Pag. 7

Note

Pag. 8

Punti base e cambio del filo

Pag. 10

Bordo 1

Pag. 11

Bordo 2

Pag.21

Bordo 3

Pag. 27

Bordo 4

Pag. 33

Bordo 5

Pag. 41

Bordo 6

Pag. 47

Bordo 7

Pag. 53

Bordo 8 (Bordo H)

Pag. 65

Inserto del cartamodello

Pag. 77



Presentazione Questo Quaderno è la continuazione ideale di Fiori, che vide la stampa nel 2009. L'ispirazione e gli scopi sono gli stessi: seguire gli insegnamenti impartiti da una grande artigiana artista – come fu Antonilla Cantelli, la nostra maestra scomparsa da qualche anno – e cercare una via per divulgare, utilizzando foto e schemi che, passo passo, portino dal disegno alla realizzazione. Vengono, nel seguito, illustrati otto bordi e l'inserto che compare nel cartamodello. I disegni provengono dal materiale di Antonilla Cantelli e dalla scuola del Sacro Cuore, scuola storica, dove si formarono molte merlettaie che lavorarono per l'Aemilia Ars. Si incomincia da bordi semplici ma ugualmente decorativi e si finisce con un bordo, il n.8, noto agli addetti ai lavori come bordo H. Alcuni bordi andranno attaccati al tessuto dopo l'esecuzione, altri verranno lavorati contemporaneamente sul cartone e sul tessuto. In alcuni casi viene spiegato anche il prolungamento di un motivo, per evitare l'utilizzo di scomodi e lunghissimi cartoni. I vocaboli utilizzati fanno parte del lessico famigliare legato alla tradizione locale. Con la frase giro di punto smerlo, o frasi analoghe, qualche volta si intende una riga di punto smerlo. Il contesto e le immagini chiariranno il significato. I percorsi vengono solo suggeriti nella consapevolezza che l'esperienza può indicare altre vie di esecuzione più o meno naturali ed efficaci. Le lezioni "dal vivo" rimangono insostituibili. Non è certo facile riportare, e in qualche modo trasmettere per iscritto, piccoli ma importanti particolari: come si tiene il cartone, come si piega in alcuni passaggi, i tanti modi di cambiare il filo durante l'esecuzione di un motivo, come immettere una nuova gugliata, come fermare il filo, come utilizzare i fili guida, come utilizzare fili rimasti in sospeso e molto altro. Un bordo rende particolare un fazzoletto, impreziosisce una federa o una tovaglia, richiama l'attenzione su un centrino, spezza l'uniformità di un tessuto, crea trasparenze in una tenda. I bordi illustrati in questo Quaderno sono solo un punto di partenza: si prestano a molte variazioni che la fantasia e la creatività possono facilmente suggerire.

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Il disegno Come diceva spesso Antonilla, la matita è una cosa, l'ago un'altra. Chi disegna dovrebbe avere in mente la tecnica e le sue difficoltà. Chi esegue non deve avere fretta di prendere in mano ago e filo. Il disegno va studiato cercando di tracciare, mentalmente, un percorso ottimale. In seguito, per ogni singolo motivo è indicato un suggerimento. I percorsi non sono unici pur rispettando alcune priorità nella esecuzione.

I punti di appoggio

Una volta deciso il percorso, si sceglie la posizione dei punti di appoggio che sosterranno il merletto durante la lavorazione e che verranno, alla fine, tagliati e sfilati dal retro del cartone. Si penserà al modo migliore di imporre una certa curvatura, un vertice appuntito, una particolare forma di foglia... È bene tenere sempre a portata di mano un ago infilato con il refe, per aggiungere un punto di appoggio, modificarlo in corso d'opera, sostituirlo se rotto o allentato. I punti di appoggio vanno realizzati con refe robusto e devono presentarsi ben tesi e ben fermi.

Il filo

I colori classici sono il bianco e l'ecru. Ad ogni disegno deve essere abbinato il filo giusto. In uno stesso disegno, per eseguire alcuni particolari, si possono usare fili di diversa grossezza.. Qualche volta si userà il cordonetto (generalmente il n.50, n.60, n.70...), altre volte sarà necessario il filo da ricamo. In ogni caso le gugliate dovranno essere corte . Il filo nuovo è più scorrevole, è integro (non sfibrato dai tanti passaggi) e lucente: attributi che si riflettono sulla freschezza e pulizia del lavoro.

Il punto smerlo

Il punto smerlo non deve essere né troppo rado né troppo fitto, né troppo stretto né troppo lento e, secondo gli insegnamenti di Antonilla Cantelli, va eseguito sempre da sinistra verso destra. Questa regola aiuta ad uniformare il punto e a rendere ancor più regolare il lavoro. I punti si devono poter leggere bene, uno ad uno, e non vanno sovrapposti ma affiancati.

I fili guida

I fili guida sono fili che vengono conglobati nel punto smerlo o nel punto cordoncino, durante l'esecuzione di alcune parti del lavoro. Regolare la tensione dei fili guida aiuta a regolarizzare i punti, a dare rilievo, a creare curve perfette. Il numero dei fili guida varia al variare dell'esecuzione. Se, per varie ragioni ci si trova con troppi fili guida (per esempio cambio del filo o la necessità di fermare fili) si tagliano i fili in eccesso, possibilmente uno per volta.

L' orditura

L'orditura, sostanzialmente un' imbottitura, è un primo passo per rifinire alcune parti del merletto: i petali di un fiore, il bordo di una foglia, il contorno di un motivo... L'orditura è una filza che alterna punti lunghi (sulla parte superiore del lavoro) e punti cortissimi ottenuti pizzicando in modo superficiale il filo sottostante.

La cordonatura

Nella cordonatura si ricoprono i fili dell'orditura, generalmente con due fili guida (la cui regolazione è fondamentale), con punto smerlo o punto cordoncino.

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Materiali

Aghi n. 8 – 9 – 10 Refe n. 40 Cordonetto o filo da ricamo Cartoncino tipo Bristol Carta lucida

Preparazione del cartone

Il lavoro si esegue su un supporto cosĂŹ composto: - uno o due strati di cartoncino possibilmente consistente ma flessibile; - il disegno; - un foglio di carta lucida per proteggere il filo. Con ago n. 8 e refe n. 40 fermare i vari strati con una imbastitura. Con ago n. 9 forare il cartone. Con ago n. 10 e refe n.40 dare i punti di sostegno.

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I punti base Il punto smerlo

Il punto chiaro ( da sinistra a destra)

Il punto chiaro (da destra a sinistra)

Il punto cordoncino

Il gruppetto

Il cambio del filo nel punto smerlo se stiamo lavorando lungo un bordo (sempre da sinistra a destra);

nel punto smerlo se stiamo eseguendo righe di riempimento;

Filo guida Filo nuovo Filo vecchio

Filo nuovo Filo vecchio

Filo nuovo

nel punto chiaro se lavoriamo lungo un bordo

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Bordo n. 1

Disegno a grandezza naturale.

figura 1

figura 2

Preparare il cartone, forare e dare i punti di appoggio (refe n.40 e ago n.9) come in figura 2.

2

1

3

4

figura 3

Partendo da 1, passare un filo (cordonetto D.M.C. n.60 e ago n.8) attraverso i punti di appoggio seguendo la numerazione 2 – 3 – 4. Ritornare a 1.

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fine anteprima

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