Alicja Kwartnik, Chiacchierino ad Ago

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Alicja Kwartnik

CHIACCHIERINO AD AGO

Nuova S1


Š 2011 tutti i diritti sono riservati - riproduzione vietata Casa Editrice Nuova S1 s.n.c. di Pietro Cimmino Gibellini & C. via Albertazzi 6/5 - 40137 Bologna info@nuovas1.it - www.nuovas1.it Numero ISBN 9788889262498 Prima edizione: maggio 2010 Seconda edizione: maggio 2011 Terza edizione: maggio 2012 Quarta edizione: settembre 2013


Datemi un ago, un filo e.... Le mani delle donne sanno fare vere magie, sono capaci di trasformare un semplice filo in un’opera d’arte, a volte talmente fine che sembra impossibile l’abbia fatta un essere umano. Per creare meraviglie non usano bacchette magiche, ma strumenti molto semplici: ferri, uncinetti, modano... e aghi. Che un ago serva per cucire, ricamare, creare dei meravigliosi merletti, lo sappiamo tutte, ma il chiacchierino? Cosa c’entra il chiacchierino con un ago? Per creare il chiacchierino serve una navetta! È vero, non tutti sanno, però, che si può eseguire anche con un ago. Il libro che tenete in mano, vi svelerà i primi passi verso questa tecnica. Non è una tecnica nata nei nostri tempi. Basta fare una semplice ricerca in internet per scoprirlo. Nella seconda metà dell’800 mademoiselle Eleonore Riego de la Branchardiere pubblicò molti libri su chiacchierino ad ago. In alcune zone della Turchia, da secoli, è una forma di artigianato tradizionale. Durante una fiera, mentre stavo facendo una dimostrazione, mi si è avvicinata una signora che sapeva lavorare con la navetta. Osservando incuriosita la lavorazione del chiacchierino ad ago, mi ha chiesto: “Mi dice per quale motivo dovrei imparare l’uso dell’ago per creare il chiacchierino?” Ecco che cosa le ho risposto: - è più veloce; - si può disfare in caso di errore (chi sa usare la navetta, sa che una volta stretto il cerchio è impossibile disfarlo); - si può usare una gamma di materiali molto più vasta (dai fili sottilissimi alle corde); - con più facilità si possono usare le perline di diverse misure. Esistono solo dei vantaggi, mi chiederete? Ovviamente no. I nodi sono più lenti rispetto a quelli che possiamo fare con la navetta. Per evitare questo inconveniente basta prendere l’ago più fine ed esercitarsi nello stringere i nodi in modo giusto. Un altro punto debole, sono le chiusure nella lavorazione alternata, cioè sul diritto e sul rovescio. Se sono fatte male, il lavoro “gira”. Comunque in questo manuale vi propongo soprattutto la lavorazione sul diritto, cioè senza dover voltare il lavoro, anche se nell’ultima parte troverete pure le spiegazioni come alternare la lavorazione sul diritto e sul rovescio. Usando l’ago si possono realizzare tutti i lavori per i quali di solito viene usata la navetta. Si seguono gli stessi schemi o descrizioni. Diversa è soltanto la tecnica. Oltre a spiegare la tecnica, vi propongo una serie di oggetti da realizzare. Dato che sono tutti composti da piccoli elementi, è facile modificarli per avere le dimensioni desiderate. A questo punto non mi rimane altro che augurarvi buon lavoro e buon divertimento! Alicja Kwartnik


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