Maria Elide Melani, Deruta Sfilato

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Maria Elide Melani

Deruta Sfilato

Nuova S1


Alla mia mamma e alle mie nonne, a tutte le donne per quel sottile, invisibile “filo”che ci unisce

Testi e progetti Schemi

Maria Elide Melani Antonella Mazzanti

Fotografie

Grazia Sgrilli

Maria Elide Melani agoagaefantasia@yahoo.it

© 2012 tutti i diritti sono riservati Casa Editrice Nuova S1 s.n.c. di Pietro Cimmino Gibellini & C. Via Albertazzi, 6/5 - 40137 Bologna Italy info@nuovas1.it - www.nuovas1.it Numero ISBN 9788889262559 Prima edizione: maggio 2012 Seconda edizione: maggio 2013


Deruta sfilato

Introduzione Tutto è cominciato alcuni anni fa con due cuscini di Mirella. Logori e ingialliti dal tempo, vissuti come tutti i vecchi ricami, mi hanno incuriosito per la raffinata particolare tecnica di esecuzione che non avevo mai visto. Come appassionata di ricamo ho sentito da una parte la necessità di capire in che modo questo incrocio di filet-ricamouncinetto riusciva a dar vita ad un insieme armonioso ed equilibrato, dall’altra mi incuriosiva il fatto che erano stati acquistati nella mia città da una anziana ricamatrice e che forse potevano appartenere alla tradizione del ricamo pistoiese. Da qui è iniziata la mia ricerca che si è rivelata entusiasmante ed umanamente coinvolgente. Il Deruta Sfilato, così si chiama questa tecnica, nasce a Quarrata, cittadina in provincia di Pistoia, nel periodo a cavallo tra le due guerre mondiali. Il suo nome deriva da “Deruta” per l’utilizzo del tessuto sul quale si era sempre ricamato il Deruta Antico e “Sfilato” dalla procedura di sfilatura della trama per realizzare la rete. Ben presto la lavorazione di questo ricamo si sviluppò in tutta la zona collinare di Quarrata, arrivando fino alla piana Pistoiese e nella provincia di Firenze. La produzione avveniva a livello “familiare”. Alle bambine, e talvolta anche ai bambini, veniva insegnata la parte più semplice, cioè la rifinitura esterna del ricamo, in attesa di diventare esperte e di poter eseguire il ricamo come le loro madri. Agli uomini spettava la costruzione dei telai e l’intelaiatura del tessuto, anche se talvolta nei periodi di maggior richiesta alcuni di loro avevano imparato ad eseguire i punti più semplici. La vendita di questo ricamo oltre ad interessare il mercato italiano, si espanse anche in Europa arrivando persino in America, dove furono commissionati ricami eseguiti su tessuto bianco con filato rosso o nero, fino agli anni ‘80 quando iniziò per tutto il mondo del ricamo pistoiese un lento declino. Purtroppo per l’età ed i problemi che ne conseguono tutte le ricamatrici di Deruta Sfilato che ho incontrato hanno smesso di ricamare da un pezzo, ma i loro racconti sono stati preziosi per ricostruire la storia, le caratteristiche e le tradizioni legate a questo ricamo ed anche la loro condizione sociale di donne ben lontana dalla nostra realtà. Ed è proprio dalla consapevolezza che il ricamo Deruta Sfilato scomparirà anche dalla memoria, quando queste ultime ricamatrici non ci saranno più, che ho sentito la necessità di studiare questa tecnica da autodidatta e di mettere su carta tutto quello che ho avuto la fortuna di poter condividere con loro. Il mio intento è quello di avvicinare le appassionate di ricamo al Deruta Sfilato. Questa pubblicazione, con spiegazioni semplici che seguono passo passo le fasi di lavorazione, aiuterà ad acquisire la tecnica di base del ricamo, per poi dar piena autonomia nell’esecuzioni di lavori. Maria Elide Melani

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Maria Elide Melani

il deruta sfilato Per la realizzazione del Deruta Sfilato è necessario un tessuto di lino a trama regolare chiamato Bissone che può essere bianco o colorato. Il tessuto verrà tagliato e sfilato per ottenere la rete. In questo modo ad ogni “vuoto” si alternerà una “colonnetta” di fili. Il ricamo dovrà essere eseguito solamente con il filato bianco, usando varie grandezze per mettere in risalto le varie parti. La lavorazione può essere fatta a tappeto, sfilando e ricamando tutta la superficie del tessuto, oppure a bordo, sfilando e ricamando la parte esterna o alcune parti del tessuto. La caratteristica di questo ricamo è la realizzazione di motivi floreali che si alternano a punti a rete, completati talvolta con punti di contorno. Consiglio sempre a coloro che imparano questa tecnica di dedicare del tempo alla progettazione del disegno. La composizione del disegno su carta quadrettata facilita la comprensione del lavoro e permette di eseguire l’esatto numero di punti base necessari al ricamo. Del Deruta Sfilato esistono pochi disegni. Spesso si tratta di schemi semplici e ripetitivi, che però possono essere arricchiti ed adattati alle nostre esigenze con un po’ di fantasia. Le fasi per eseguire il Deruta sfilato sono: Preparazione del tessuto pag. 6 Motivi floreali pag. 10 Punti di riempimento pag. 14 Punti di contorno pag. 20 Inamidatura pag. 21

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Deruta sfilato

Che cosa occorre: Tessuto:

Bissone di lino con trama regolare 9 fili di battuta per ogni centimetro.

Filo:

Cotone Ritorto n. 12 per la rifinitura esterna n. 8 per il ricamo dei punti di riempimento n. 5 per il ricamo dei motivi floreali e dei punti di contorno

Aghi:

n. 24 senza punta per il filato n. 12-8 n. 20 senza punta per il filato n. 5

Uncinetto:

n. 1,50

Forbici da ricamo Telaio in legno a stagge Fogli a quadretti, lapis e gomma

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Maria Elide Melani

PREPARAZIONE DEL TESSUTO La preparazione del tessuto inizia con la lavorazione dell’orlo esterno che viene fatta prima con il punto brillino, poi con il mezzo punto quadro ed infine con il mezzo punto. Il tutto viene rifinito con l’uncinetto eseguendo un giro di maglia bassa. Come ho già riportato, tutti i ricami a Deruta Sfilato vengono realizzati in base ad un disegno progettato su carta quadrettata. Questo disegno ci permette di fare il conto dei punti brillino necessari alla lavorazione dell’orlo con la massima precisione. Dovrò quindi conteggiare il numero dei vuoti, delle colonnette e aggiungere 4 punti (2 punti quadri laterali e 2 mezzi punti laterali). Per ottenere un calcolo veloce eseguo una formula matematica: n° dei vuoti moltiplicato per 2 + 3 Per chiarimento faccio un esempio: se progetto un ricamo con 90 vuoti avrò 183 punti brillino cioè 90 x 2 = 180 180 + 3 = 183 Utilizzando il filo n. 12 e l’ago n. 24 eseguire il brillino “passato” sul rovescio del tessuto, lavorando su una base di 4 trame.

Arrotolare con la mano destra circa 15 trame. Scendere con l’ago in verticale di 4 trame.

Passare l’ago sotto l’arrotolatura.

Si procede, sul diritto del tessuto, con il mezzo punto quadro:

Spostarsi di 4 trame verso destra, scendere con l’ago in verticale di 4 trame.

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Tornare indietro di 4 trame, passare l’ago dietro spostandosi di 4 trame in diagonale.


Deruta sfilato Si continua sul diritto del tessuto con il mezzo punto.

Passare l’ago in orizzontale, spostandosi di 4 trame da destra verso sinistra, alzarsi di 4 trame in diagonale.

La rifinitura esterna viene completata facendo sul punto brillino un giro di maglia bassa (con l’uncinetto n. 1.50 e il filo n. 12) che può essere arricchito con un picot eseguito a distanza regolare.

Infilare l’uncinetto nel vuoto tra un punto brillino e l’altro, gettarci sopra il filo e farlo uscire dal vuoto, di nuovo gettare il filo sull’uncinetto e farlo passare attraverso le due maglie che si sono formate.

Il picot è formato da tre punti catenella. Per eseguire la catenella gettare il filo sull’uncinetto e farlo passare attraverso l’asola, per chiudere il picot gettare il filo sull’uncinetto e farlo passare nell’asola della maglia bassa. Eseguire un’altra maglia bassa nel vuoto.

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Maria Elide Melani A questo punto il tessuto è pronto per essere montato a telaio.

Se il ricamo prevede una lavorazione a tappeto si prosegue tagliando e lasciando un mazzetto in modo alternato, in corrispondenza del mezzo punto, cosĂŹ da ottenere la rete.

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Deruta sfilato Se il ricamo prevede una lavorazione a bordo nella parte interna si deve eseguire il punto “puntino”, che sostituisce il mezzo punto quadro e il mezzo punto eseguito sul bordo esterno. Consiglio di fare un’imbastitura colorata, che indichi i vuoti e le colonnette, in modo da calcolare perfettamente la distanza di esecuzione.

Punto “puntino”

Calcolare l’ultimo vuoto, e spostarsi di 8 trame verso sinistra facendo uscire l’ago. Spostarsi di 8 trame verso destra e passare il filo sotto il tessuto spostandosi in diagonale di 4 trame.

Eseguire il punto verticale alzandosi di 4 trame, e passare il filo sotto il tessuto spostandosi in diagonale di 4 trame. Sul rovescio del lavoro per ogni punto puntino si avranno due punti in diagonale. Nell’angolo il punto cambierà direzione, sagomandosi al disegno. Fare attenzione che sul rovescio non risultino punti incrociati, punti saltati o passaggi di filo, ma sempre due punti in diagonale. Altrimenti il tessuto non reggerà al taglio. Terminato il punto “puntino” si prosegue tagliando e lasciando un mazzetto in modo alternato, in corrispondenza del mezzo punto, così da ottenere la rete.

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Motivi floreali

Maria Elide Melani

I motivi floreali del Deruta Sfilato vengono realizzati utilizzando il filo n. 5 e l’ago n. 20. Si eseguono con tre tipi di punti: punto rammendo, punto tela e punto filza scambiato.

Punto rammendo, “punto stuoia”

Passare il filo sopra e sotto le colonnette con giri di andata e ritorno fino a riempire tutto il vuoto.

Punto tela, “punto ragnatela”

Passare il filo sopra e sotto le colonnette per due volte in ogni vuoto, formando così l’ordito. Eseguire gli stessi punti in senso contrario passando sopra e sotto anche al filo dell’ordito.

Punto filza scambiato

Passare il filo sopra e sotto le colonnette invertendo l’ordine ad ogni giro.

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fine anteprima

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