Il club delle aristocratiche signore, Fiori

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ad Antonilla Cantelli ultima grande interprete di Aemilia Ars


Š 2010 tutti i diritti sono riservati Casa Editrice Nuova S1 s.n.c. di Pietro Cimmino Gibellini & C. via Albertazzi 6/5 - 40137 Bologna info@nuovas1.it - www.nuovas1.it Numero ISBN 9788889262436 Prima edizione: maggio 2009 Seconda edizione: novembre 2010 Terza edizione: settembre 2013


Il club delle aristocratiche signore Quaderni

di

Aemilia Ars

F iori

Nuova S1



Il merletto Aemilia Ars è una trina ad ago, nata più di un secolo fa a Bologna, che si sviluppò nell'ambito della omonima Società Cooperativa il cui scioglimento avvenne nel 1935. Personaggi di rilievo, come – per ricordare i nomi più noti – Lina Cavazza, Carmelita Zucchini e Alfonso Rubbiani, diressero, con idee innovative, sia il settore artistico che il settore commerciale. L'evoluzione del merletto dal semplice reticello, con disegni geometrici, agli ornati, eseguiti con la tecnica del punto in aria, fu rapida, portò a realizzazioni di grande bellezza e ad una fama vastissima i cui echi ancora risuonano. Parrebbe un merletto per pochi, un merletto – potremmo dire – aristocratico: effettivamente ne ha tutta l'aria, soprattutto se pensiamo alle antiche tradizioni, cui si ricollega, che risalgono al XVI secolo. Eppure i punti base sono solo tre, punto smerlo, punto chiaro, punto cordoncino e si associano a qualche abbellimento. Tutto è giocato sul disegno, sulla sua interpretazione e sull'esecuzione. Il nostro gruppo è un club, ideale, di signore cui piace, con un sorriso, essere definite aristocratiche perché, e solo per questo, ci occupiamo di un merletto aristocratico. Seguiamo il programma dell'Associazione Culturale “I merletti di Antonilla Cantelli”. Il che significa: eseguire i merletti secondo gli insegnamenti di una persona che è stata, a ragione, indicata come l'ultima grande interprete di Aemilia Ars. È passato un anno da quando è scomparsa Antonilla Cantelli, e nel dare alle stampe questo primo Quaderno, a lei dedicato, sentiamo sulle spalle il peso di una certa responsablità. Riusciremo a trasmettere? La volontà di farlo c'è, anche se ci rendiamo conto che non è facile per iscritto. Le lezioni “dal vivo” sono naturalmente insostituibili. Il nostro desiderio è, comunque, di contribuire a portare molte persone alla conoscenza, quindi alla buona esecuzione, di questo straordinario merletto. Il Quaderno è dedicato ai fiori, liberi da legami con altri disegni, per focalizzare l'attenzione sui passaggi essenziali. Presentiamo la rosa in quattro varianti, tre tipi di mughetti, tre tipi di nontiscordardimé, il narciso in due varianti. Qualche volta sarà una foto a spiegare i singoli passaggi, altre volte uno schema. Suggeriremo alla fine qualche progetto. Spesso ci esprimeremo con vocaboli appartenenti ad una sorta di lessico famigliare legato alla tradizione locale e all'uso, conseguente, che ne faceva Antonilla Cantelli. Per noi l'Aemilia Ars è anche questo: il suono o la scrittura di certe parole. .

Il club delle aristocratiche signore Bianca Rosa Bellomo Paola Casadio Carla D'Alessandro Paola Lesti Luisa Monteventi Elisabetta Saccani


Il disegno Come diceva spesso Antonilla, la matita è una cosa, l'ago un'altra. Chi disegna dovrebbe avere in mente la tecnica e le sue difficoltà. Chi esegue non deve avere fretta di prendere in mano ago e filo. Il disegno va studiato cercando di tracciare, mentalmente, un percorso ottimale. In seguito, per ogni singolo motivo è indicato un suggerimento. I percorsi non sono unici pur rispettando alcune priorità nella esecuzione.

I punti di appoggio Una volta deciso il percorso, si sceglie la posizione dei punti di appoggio che sosterranno il merletto durante la lavorazione e che verranno, alla fine, tagliati e sfilati dal retro del cartone. Si penserà al modo migliore di imporre una certa curvatura, un vertice appuntito, una particolare forma di foglia... È bene tenere sempre a portata di mano un ago infilato con il refe, per aggiungere un punto di appoggio, modificarlo in corso d'opera, sostituirlo se rotto o allentato. I punti di appoggio vanno realizzati con refe robusto e devono presentarsi ben tesi e ben fermi.

Il filo I colori classici sono il bianco e l'ecru. Ad ogni disegno deve essere abbinato il filo giusto. In uno stesso disegno, per eseguire alcuni particolari, si possono usare fili di diversa grossezza. Qualche volta si userà il cordonetto (generalmente il n.50, n.60, n.70...), altre volte sarà necessario il filo da ricamo. In ogni caso le gugliate dovranno essere corte . Il filo nuovo è più scorrevole, è integro (non sfibrato dai tanti passaggi) e lucente: attributi che si riflettono sulla freschezza e pulizia del lavoro.

Il punto smerlo Il punto smerlo non deve essere né troppo rado né troppo fitto, né troppo stretto né troppo lento e, secondo gli insegnamenti di Antonilla Cantelli, va eseguito sempre da sinistra verso destra. Questa regola aiuta ad uniformare il punto e a rendere ancor più regolare il lavoro. I punti si devono poter leggere bene, uno ad uno, e non vanno sovrapposti ma affiancati.

I fili guida I fili guida sono fili che vengono conglobati nel punto smerlo o nel punto cordoncino, durante l'esecuzione di alcune parti del lavoro. Regolare la tensione dei fili guida aiuta a regolarizzare i punti, a dare rilievo, a creare curve perfette.

L' orditura L'orditura, sostanzialmente un'imbottitura, è un primo passo per rifinire alcune parti del merletto: i petali di un fiore, il bordo di una foglia, il contorno di un motivo... L'orditura è una filza che alterna punti lunghi (sulla parte superiore del lavoro) e punti cortissimi ottenuti pizzicando in modo superficiale il filo sottostante.

La cordonatura Nella cordonatura si ricoprono i fili dell'orditura, generalmente con due fili guida (la cui regolazione è fondamentale), con punto smerlo o punto cordoncino. 6


Dopo i primi tempi, di prove, di confronti, di tentativi, non ci si deve demoralizzare se non viene raggiunto velocemente un buon livello di esecuzione, ma è anche molto importante non accontentarsi, con troppa facilità, di un qualunque risultato. La stessa Antonilla se pur molto raramente, guardava il lavoro e, commentando ...no, non va, disfaceva qualche punto. Ci sentiamo dire spesso: tanto è per me! Da una parte è comprensibile, dall'altra, un lavoro ben fatto, pur con le difficoltà che può comportare, è di maggior soddisfazione e in linea con le idee guida dell'Aemilia Ars. L'opera vostra – veniva raccomandato – deve essere perfetta come è perfetta la materia....

Materiali

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Aghi n. 8 – 9 – 10 Refe n. 40 Cordonetto o filo da ricamo Cartoncino tipo Bristol Carta lucida

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Preparazione del cartone Il lavoro si esegue su un supporto così composto: • Uno o due strati di cartoncino possibilmente consistente ma flessibile; • Il disegno; • Un foglio di carta lucida per proteggere il filo. Con ago n. 8 e refe n. 40 fermare i vari strati con una imbastitura. Con ago n. 9 forare il cartone. Con ago n. 10 e refe n.40 passare i punti di sostegno.

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I punti base Il punto smerlo

schema n.1

Il punto cordoncino

schema n.4

Il punto chiaro (da sinistra a destra)

schema n.2

schema n.3

Il punto chiaro (da destra a sinistra)

schema n.6

schema n.5

Il gruppetto

schema n.7

schema n.9

schema n.8

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Il cambio del filo Durante il lavoro inevitabilmente finirĂ la gugliata. Illustriamo, nel seguito, alcuni semplici cambi di filo (giunte):

nel punto smerlo se stiamo lavorando lungo un bordo (sempre da sinistra a destra);

nel punto smerlo se stiamo eseguendo righe di riempimento (un petalo, una foglia..);

Filo guida Filo nuovo Filo vecchio

Filo vecchio Filo nuovo

schema n.11

schema n.10

nel punto chiaro se eseguiamo il riempimento di un petalo o di una foglia (da sinistra a destra e da destra a sinistra);

nel punto chiaro se lavoriamo lungo il bordo;

Filo nuovo Filo vecchio

Filo nuovo

schema n.13

schema n.12

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La rosa classica

figura n.1

Preparare il cartone, forare con ago n.9 e dare i punti di appoggio (con ago n.10 e refe n.40) come nella figura n.2. Si incomincia a lavorare il fiore dalla parte centrale.

figura n.2 11


fine anteprima

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