Sabrina Salvioli
IL MACRAMÈ DI SABRINA
Nuova S1
Sabrina Salvioli
Il Macramè di Sabrina
Š 2017 tutti i diritti sono riservati Casa Editrice Nuova S1 s.n.c. di Pietro Cimmino Gibellini & C. Via Albertazzi, 6/5 - 40137 Bologna Italy info@nuovas1.it - www.nuovas1.it 051346050 Numero ISBN 9788889262993 Prima edizione: ottobre 2017
Introduzione In questo libro presento alcuni progetti, differenti tra loro, per far capire le varie tecniche del macramè. Potranno servire per creare lavori diversi e originali. I vari motivi, il lavoro in tondo, i moduli, le nappe, il lavoro su disegno e altre tecniche che troverete, si prestano a molte sperimentazioni. Potrete, per esempio, utilizzare vari filati e aggiungere quel pizzico di fantasia che renderà uniche le vostre creazioni. Dopo qualche cenno storico e le pagine dedicate ai materiali, nella prima parte troverete le nozioni base del macramè classico, con una piccola parte dedicata alla tecnica del Margarete. Le pagine scorrono con progetti che contengono diversi livelli di difficoltà. Partendo dal primo livello si arriva in modo graduale, nell'ultima parte, alla tecnica del Margarete, con lavori già più complessi come, ad esempio, l'incastonatura di un cammeo. Chi sta ancora imparando potrà avere un aiuto, mentre chi è già padrone di questa tecnica potrà trovare nuovi stimoli e ispirazione per qualche progetto originale. Mi farà piacere se qualcuno di voi mi manderà le foto dei propri lavori e se doveste avere qualche domanda o altro potrete contattarmi all’indirizzo e-mail: sabrisalvia@hotmail.com Sul mio canale Youtube potrete vedere alcuni video con la spiegazione di vari lavori e qualche tecnica. Profilo Facebook: Sabrina Salvioli Sito internet: www.macramemodena.blogspot.it Auguro a tutti una buona lettura e un buon lavoro. Sabrina Salvioli
Bibliografia Per la stesura di questo libro sono stati consultati i seguenti libri: Adriana Lazzari, Macramè: il pizzo Margarete; Lotte Heinemann, Einführung in die Margaretenspitze, per la parte sul Margarete. Silvia Bortoluzzi e Gabriele Guglielmetti, Guida al macramè (Mondadori, 1983) per la parte sui nodi base. Cristina Giorgetti, Manuale di Storia del Costume e della Moda (Cantini Scolastica, 1992); il sito dell'Ass. De Fabula (www.defabula.org), per la storia del macramè. 3
Il merletto macramè Si pensa che il macramè sia di origine araba. Se ne ha testimonianza già presso gli Assiri Babilonesi: possiamo vedere alcuni esempi di questa lavorazione nei bassorilievi di questa antica civiltà. Su molti di questi infatti, si notano vesti con le frange lavorate, cinture o fasce intrecciate: finiture per i loro tessuti realizzati a telaio. Il macramè consiste nell'annodare insieme una serie di fili, formando dei motivi o disegni vari, e in una frangia che, lasciata lunga alla fine del lavoro, ne caratterizza la lavorazione. I più sono concordi nel ritenere che la tecnica del macramè sia arrivata in Italia verso il 1400, attraverso gli scambi Esempio di lavorazione a macramè con frangia classica marittimi. Alcuni pensano a un periodo precedente, ai tempi delle Crociate. I marinai conoscevano la tecnica ed eseguivano piccoli lavori da vendere nei porti. Attorno al XVI-XVII sec. d.C. si cominciò a realizzare macramè nei conventi, le donne appresero questa tecnica e la svilupparono inventando nuovi motivi, impreziosendola ed elevandola alla categoria del merletto. Nel corso della storia del costume il macramè ha avuto momenti di grande interesse per poi cadere nell’oblio, fino a pochi decenni fa, quando la tecnica si modernizzò attraverso la creazione di oggetti e gioielli di gusto contemporaneo e tuttora è ancora praticata con passione in tutto il mondo. Esiste una variante del macramè classico che viene chiamato Margaretenspitze dal nome della signora che lo ha inventato e brevettato agli inizi del 1900, Margarete Naumann. Con questa tecnica si possono creare tantissimi merletti e ai tempi nostri anche bellissimi gioielli o vari oggetti tridimensionali. Si tratta di una tecnica che prevede l'uso del solo nodo cordoncino, senza il nodo piatto che ritroviamo nel macramè classico. Viene lavorato con fili in fascio che vengono aperti per essere lavorati e poi di nuovo chiusi in fascio, creando dei riccioli o dei ventagli e vari disegni di fantasia.
Esempi di lavorazione Margarete
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Materiali e attrezzatura Nella tecnica del macramè si possono lavorare moltissimi filati dei tipi più vari, dal più sottile al più grosso e si può spaziare davvero con la fantasia. Quello che è davvero necessario è che i filati siano di buona qualità. Potrete anche sperimentare voi stessi quanto possa cambiare il risultato di un progetto cambiando il filato, anche se ogni lavoro, se si vogliono ottenere buoni risultati, deve essere realizzato con un filato appropriato. In ogni caso per lavorare a macramè non deve mai mancare un buon supporto che potrete anche farvi da soli. Il supporto che mi sono costruita è molto semplice: un quadrato di polistirene rivestito di stoffa, con uno strato di feltro all’interno e, sul retro, un pezzo di legno per rendere il tutto pesante nel modo giusto. Per tenere obliquo il quadrato, ho realizzato un triangolo con un pezzo di multi onda in plastica. Il tutto, per avere la necessaria stabilità, è all’interno di una cornice (di opportuna misura). Questo supporto può essere usato sia per il macramè classico che per la tecnica Margarete perché è maneggevole e si può girare facilmente in tondo. Vanno benissimo comunque tutti i supporti che si trovano in commercio, basta che gli spilli stiano ben fermi.
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Per l’attrezzatura base bastano forbici, pinze, uncinetti di varie misure, aghi da lana con punta e senza, spilli da sarta e con la capocchia colorata, colla, accendino e brucia fili.
Vi consiglio anche di usare delle dime (sagome usate come campione) di varie misure, in cartone o in plastica, per tagliare i fili della stessa lunghezza; vari tipi di filati in nylon e cotone cerato di varie misure per il lavoro in micro-macramè; cotoni di varie misure e torsioni; corde di varie dimensioni e vari materiali come la lana e la fettuccia.
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Progettazione e accessori La scelta dei materiali di buona qualità e adatti al progetto è una delle cose importanti per una buona riuscita del lavoro. Per i lavori più impegnativi sarebbe utile anche disegnare qualche bozzetto di quello che vogliamo creare. È molto importante realizzare un piccolo campione con il filato e il motivo che vogliamo realizzare per vederne la resa. Annotare su un quaderno, eventualmente vicino al bozzetto, la misura del campione e dei fili tagliati, in modo da avere un piccolo archivio per i prossimi lavori. Non è una perdita di tempo, vedrete che spesso vi saranno utili questi dati. Potete anche fare vari campioni con diversi filati per vedere la differenza tra l’uno e l’altro. Le finiture del lavoro devono sempre essere ben curate, sono quelle che danno il tocco finale al progetto. Esercitatevi nelle chiusure e nel taglio dei fili. Ci sono poi dei progetti che vanno eseguiti seguendo la traccia sul modello, perciò bisogna preparare il disegno nella giusta misura. Si possono utilizzare disegni già fatti e adattati alle proprie esigenze, oppure, chi è più portato, potrà realizzarne con la propria fantasia. Cercate sempre di essere originali nel realizzare i vostri progetti e osate provare anche cose o materiali che vi sembrano strani, perché a volte si ottengono risultati inaspettati. Anche dagli errori possono nascere lavori fantastici. L’accessorio di buona qualità aiuterà a dare alla vostra opera la giusta eleganza, perciò scegliete perle, chiusure, e accessori vari di materiali che non si deteriorino nel tempo e che non diano allergie.
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Tecnica base del macramè classico Per eseguire la tecnica del macramè classico occorre avviare un numero di fili generalmente multiplo di 6, 8 o 12 fili perché i motivi del pizzo classico sono sempre suddivisi in numero pari. I fili vanno montati nella loro metà su un supporto che può essere uno dei fili che si stanno usando, oppure stoffa, legno, metallo o altro, in base al progetto. La tecnica si esegue annodando 2 fili uno sull’altro: il filo che annoda (che forma il nodo) si chiama annodatore, mentre l'altro filo su cui si annoda si chiama porta nodi ed è il filo guida perché guida il lavoro. Un nodo fondamentale è il mezzo nodo che serve a formare altri nodi ed entra anche in alcuni metodi di avviamento al lavoro. Rimandiamo la sua descrizione alla parte sui nodi base del macramè, essendo fiduciosi che le figure possano dare, nel frattempo, buone indicazioni. Ci sono diversi modi per avviare un lavoro, a seconda del progetto: qui di seguito ne ho messi alcuni dei più conosciuti e usati. Si parte sempre da un filo di supporto che, nei casi più semplici, è orizzontale. Si incomincia ad annodare su questo filo che, pertanto, diventa un filo porta nodi.
Montaggio dei fili semplice a dritto Piegare a metà il filo e farlo passare sopra a quello di supporto (detto porta nodi), portandolo dietro e, infilando le due estremità del filo nell'asola che si è formata, riportarlo sul davanti tirando per chiudere bene.
Montaggio dei fili semplice a rovescio Si esegue la stessa operazione per il dritto ma il filo va fatto passare sotto al supporto (porta nodi).
Montaggio a rovescio allargato Si montano i fili a rovescio, poi si forma un mezzo nodo con il filo di destra e uno con quello di sinistra, passando il filo dal davanti. Questo montaggio è utilizzato in molti lavori.
Montaggio con doppio mezzo nodo Posizionare il filo nella sua metà sotto a un supporto (porta nodi), avvolgere l'altra estremità come indicato in figura e riportarla in alto (fase 1). Prendere l'estremità in basso ed eseguire a destra un mezzo nodo sul porta nodi (fase 2). Stringere bene le due estremità per chiudere il nodo (fase 3). Questo è uno dei montaggi utilizzati per lavori speculari e per la tecnica del Margarete.
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Indice Introduzione 3 Il merletto macramè
4
Materiali e attrezzatura
5
Progettazione e accessori
7
Tecnica base del macramè classico
8
Nodi base del macramè
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Nodo piatto e sue applicazioni
10
Alcune nozioni e nodi per la tecnica del Margarete
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Tabella abbreviazioni e traduzione punti base
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Schede lavori
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Braccialetto bianco con perline
18
Nappa con perline
20
Bottoni decorati
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Gufetto da cucina
26
Nappa etnica Foglia segnalibro
30 33
Braccialetto con fiocco
36
Collana pentagoni
39
Braccialetto a moduli o Alamaro
43
Collana liberty salmone
46
Orecchini etnici o Alamaro
50
Ciondolo con cammeo
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Modelli 59
fine anteprima acquista il libro su
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Per maggiori informazioni o per vedere le ultime novità: www.nuovas1.it www.facebook.com/merlettiericami.nuovas1 www.issuu.com/nuovas1 tel. 051 346050 Finito di stampare nel mese di settembre presso tipografia Ge.Graf Arti Grafiche di Bertinoro (FC)
Dalla scuola dei nodi base, al Margarete, all’esecuzione di dodici lavori spiegati passo passo e ordinati per grado di difficoltà . Orecchini, collane, braccialetti, bottoni, nappe, alamari e tante idee colorate da realizzare.
ISBN 978-88-8926-299-3
â‚Ź 15,00
9 788889 262993