Silvana Fontanelli
Il Retino
Orli, sfilature e greche
Š 2011 tutti i diritti sono riservati - riproduzione vietata Casa Editrice Nuova S1 s.n.c. di Pietro Cimmino Gibellini & C. via Albertazzi 6/5 - 40137 Bologna info@nuovas1.it - www.nuovas1.it Numero ISBN 9788889262474 Prima edizione: maggio 2011 Seconda edizione: maggio 2012
Introduzione Il mio primo libretto “Il piacere del ricamo”, che riguardava il punto Perugino, è stato accolto con molta benevolenza da chi mi segue da alcuni anni e apprezza il mio lavoro. Confortata da quel successo mi accingo ora a presentare una delle tecniche il cui apprendimento mi viene maggiormente richiesto: “il retino”. Le spiegazioni, frutto della mia personale esperienza, sono state rese quanto più facili possibile. Anche i lavori proposti sono molto semplici e prevalentemente su quadrati o rettangoli, proprio per facilitare un approccio non impegnativo. Solo in un secondo momento ci si potrà cimentare in lavori più complessi. Silvana Fontanelli Albinea, aprile 2011
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Il materiale necessario per i lavori a retino Tessuti – I tessuti usati sono di due tipi: uno ha 12 fili per cm. l’altro, piÚ fitto, ha 14 fili per cm. I fili - Molti sono i fili che si usano: una spagnoletta colorata per la filza, filo da ricamo n. 35 per la cordonatura, filo da ricamo n. 25 per il cordoncino intorno alla sfilatura e per le luci delle salviette. Per il punto rammendo, che forma il disegno, si utilizza il filo perlÊ n. 8 o n. 12, a seconda del tessuto scelto. Per le greche dei cuscini si usa il perlÊ colorato n. 8. Per gli orli: filo per imbastire. Forbicine appuntite o taglia asole, per tagliare i fili. Aghi con e senza punta. Indispensabile un telaietto.
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Capitolo 1o Il retino Come campioncino viene descritto un porta aghi. Il manufatto è semplice e, per questo, si presta ad una semplice descrizione di tutti i passaggi utili per realizzare il retino. Con gli stessi passaggi si possono realizzare i vari lavori che si presenteranno. Le misure del retino sui due tessuti. Sul tessuto 12 fili per cm - 10 buchi corrispondono a 3,5 cm Sul tessuto 14 fili per cm - 10 buchi corrispondono a 2,8 cm Il primo passo è scegliere il disegno. I quadretti corrispondono ai buchi, il contorno dei quadretti (il “filino”) corrisponde alle colonnette. Si contano gli spazi “centrali” e si inizia facendo una filza di due fili. La filza si lavora sia in orizzontale che in verticale e termina sempre con uno spazio.
Finita la filza, si tagliano i 2 fili in corrispondenza degli spazi, sfilando prima i fili esterni. Si procede sfilando prima un lato poi l’altro e, a sfilatura ultimata, il lavoro si presenta come nella foto sotto.
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Finita la sfilatura si inizia la cordonatura. La cordonatura si lavora a scaletta. Si posiziona il lavoro sul telaio e si inizia avvolgendo il filo 2 volte intorno alla colonnetta verticale, poi si passa, in diagonale, alla colonnetta sottostante che si presenta orizzontale (una “andata�). Si capovolge il lavoro e si ripetono gli avvolgimenti in modo analogo: due avvolgimenti e una diagonale, due avvolgimenti e una diagonale. Gli avvolgimenti potranno variare in proporzione alla grandezza del quadratino. Come si vede dalle foto sotto, si lavora una “andata� in alto a sinistra, poi si gira il lavoro e ci si trova a lavorare in basso a destra.
Le due frecce indicano come fare le giunte.
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Finita la cordonatura delle colonnette si rifinisce il quadrato, prima con un cordoncino su tre fili, poi a distanza di due fili si lavora un punto quadro.
Ultimo passaggio: in corrispondenza dei quadratini, che nel disegno sono colorati, si riempiono i buchi con il punto rammendo. Il punto rammendo consiste nel passare il filo sopra, poi sotto alle colonnette seguendo lo schema. Si devono fare questi passaggi piÚ volte, andata e ritorno, per poter riempire i quadratini. A volte è necessario passare il filo sotto la parte già lavorata per completare il disegno (si veda la foto).
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Capitolo secondo 2° Le sfilature Punto quadro Si lavora sul dritto del lavora da destra verso sinistra.
Il gigliuccio Per la sfilatura: si toglie un filo, se ne lasciano 4, se ne tolgono 14, se ne lasciano 4, si toglie l’ultimo filo e si inizia a lavorare. Attenzione: si lavora da destra verso sinistra. Il primo lato si lavora a punto quadro, poi si gira il lavoro e si inizia ad annodare, si lavora una colonnetta a punto quadro, sulla seconda si procede come nelle foto.
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Orlo a giorno Si lavora sul rovescio del lavoro da sinistra verso destra in due movimenti
Una variante del gigliuccio Per questa sfilatura si tolgono 11 fili. Questo gigliuccio è particolarmente adatto per sfilature basse sino a 8 mm. La base è un punto a giorno su tutti e due i lati, poi si riparte arrotolando il filo come nelle foto, quando si prendono le due barrette, arrotolare due volte
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Ecco una “luce” molto facile per ornare salviette o centrini. Le foto illustrano i vari passaggi per la realizzazione. La base per questa “luce” è il punto rammendo: passare il filo una volta sopra, poi sotto alle varie barrette, fare giri di andata poi di ritorno fino a riempimento desiderato.
Due esempi per realizzare bordi particolarmente alti, da lavorare con il gigliuccio e le barrette.
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fine anteprima
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