Nuove Proposte Settembre 2019

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Anno XXVII - settembre 2019 - n. 346 - Distribuzione gratuita

Mensile di Informazione Nazionale con inserto Speciale Internazionale

CINECITTÀ la fabbrica dei Sogni SI MOSTRA Attualità Se r ia La s o

tte m b re , p r o n o le s c u o le . m o b ilità s i fa s te n ib ile

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Spettacolo Fi c t i o n , s e s e r ie tv le n o v ità s ta g io n e p p . 3 7 -3 9

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ALL'INTERNO Li b r i , t v v ia g g i, c o n c e a ltr o a

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EVENTI | NUOVE PROPOSTE

Settembre 2019

S O M M A R I O

direzione editoriale: Edit Italia S.R.L.S. editroma@nuove-proposte.com direttore responsabile: Luigino Borgia lborgia@nuove-proposte.com direttore editoriale: Gianna De Santis vicedirettore: Paolo Sabatini psabatini@nuove-proposte.com grafic director: Stefania Ruggeri grafica@nuove-proposte.com segreteria di redazione: Daniele Martiradonna redazione@nuove-proposte.com (per comunicazioni, eventi e compleanni) comitato di redazione: Caporedattore Giulio Bussinello responsabili di redazione: Riccardo Borgia, Cristina Monaco, Francesca Coculo, Sara Candiano hanno collaborato a questo numero: Giuliano Alberto Maria Angelini, Fabio Bogi, Alessandra Broglia, Elia Cinti, Anna Crivelli, Arianna Di Biase, Carlo Franciosa, Iwona Grzesiukiewicz, Michele Marocco, Mattia Martiradonna, Marcello Mastino, Diletta Murgia, Sara Pellegrino, Claudia Pennacchio, Antonella Riccardi, Pasquale Tocci, Elisabetta Zazza.

Editoriale e periscopio 4 ● Tangenziale est: cominciati i lavori per la demolizione del tratto sopraelevato 5 ● Ricominciamo il tran tran quotidiano Attualità 6 ● Lazio, il 6 settembre riaprono le scuole 7 ● Università e mobilità sostenibile 8 ● Multe salate per chi non rispetta le regole

Società 9 ● La Cisl riparte dalle periferie 10 ● La politica monetaria della Bce 12 ● Baby sitter uomo: un mito sfatato? 13 ● Cerchi lavoro? Tre consigli per candidarti 14 ● Arriva lo scontrino elettronico 15 ● Nuove mode a tavola: il poke hawaiano 16 ● La storia di piazza di Spagna Salute 17 ● L’importanza della vitamina D 18 ● Melanoma: controlliamo i nei 19 ● Dsa, i diturbi specifici dell’apprendimento

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Sport 20 ● Mondiali di rugby in Giappone 21 ● Europei di pallavolo: l’Italia cerca gloria

Pubblicità in proprio

Approfondimento 22 ● La simbologia della pietra 24 ● La cuba bizantina di Malvagna 29 ● Vi ricordate di Super Mario Bros? 30● Addio alla chiavetta bancaria

Edit Italia S.R.L.S. Tel. 06 43598964 - Cell. 335 6611311 edititalia@nuove-proposte.com

Alla scoperta di Cinecittà 25 ● La meravigliosa fabbrica dei sogni 26 ● Cinecittà si mostra: l’intervista 28 ● Aneddoti e segreti del tempio del cinema Spettacolo&cultura 31 ● Sistina, spazio ai musical di successo 32 ● Brancaccio, la magia prende forma con la storia di Aladin 33 ● La nuova stagione del Teatro dell’Opera 34 ● Il nuovo album dei Modà 35 ● Palazzo Bonaparte, nuovo polo di cultura 36 ● Bvlgari: storia e sogni del brand 37 ● Rai, pluralismo e innovazione 38 ● Mediaset: novità e grandi ritorni 39 ● The politician: nuova serie di Netflix 40 ● Recensiti per voi: proposte di lettura 41 ● A tu per tu con Federico Guglielmi 42 ● Nuove proposte... al cinema

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I nostri amici animali 48 ● Lo scoiattolo ha un’energia positiva Liberamente 49 ● Poesia - Eventi & Co.

Post it 50 ● Auguri

NUOVE PROPOSTE

nella causale dell’abbonamento indicare i dati personali e l’indirizzo per la spedizione Si ringraziano gli inserzionisti per il loro contributo che consente la pubblicazione del periodico direzione e amministrazione Via Pio Molajoni, 37 - 00159 Roma Tel./Fax 06 43598964 www.nuove-proposte.com ufficio stampa lettori@nuove-proposte.com

Moda & Tendenze 43 ● La moda e l’impatto ambientale 44 ● Abbigliamento e accessori: nuova visione Assaggi & paesaggi 45 ● Passeggiando nel parco del Tuscolo 46 ● Viaggio nella Repubblica Dominicana

Abbonamento (spedizione postale) annuo e sostenitore euro 80,00 per abbonamenti: C/C postale N: 001047147564 Edit Italia Srl Via Pio Molajoni, 37 00159 Roma Codice IBAN: IT97 F030 6905 0521 0000 0009 375 BANCA INTESA SAN PAOLO Fil. Roma Tiburtina

La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori. Salvo accordi scritti o contratti di cessione copyright, la collaborazione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

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Nuove Proposte - iscrizione nel registro stampa del tribunale di Roma n. 660/92 del 19/12/1992 stampa | GRAFICA RIPOLI Srl Finito di stampare: agosto 2019 IN COPERTINA FOTO: GERUSALEMME ©ErmaProduction Attrezzeria 12 ©Erma Pictures Backstage - stanza del regista ©Andrea Kim Mariani Costumi Gattopardo ©Andrea Martella Portone storico esterno ©AndreaMartella ROMA ©ErmaProduction Sala Fellini ©Andrea Martella Venusia@ErmaProduction


editoriale

TANGENZIALE EST, ABBATTIMENTO DELLA SOPRAELEVATA: AL VIA I LAVORI ne ormai avevano smesso di sperare: e invece adesso sono davvero iniziati i lavori per l’abbattimento della Tangenziale Est che corre sopra la stazione Tiburtina.

Direttore Responsabile LUIGINO BORGIA

Ci vorranno 450 giorni per terminare l’operazione in zona Tiburtina. Gli abitanti sperano di veder nascere un quartiere green

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ono vent’anni che si dice, ma sono anni che le perso-

Il costo dei lavori è di 7 milioni e 600mila euro, il tempo stimato 450 giorni. A dover essere abbattuti sono circa 500 metri di cemento, compresi rampe e pilastri: a stanziare i fondi per i lavori è stata la giunta Raggi, dopo che nel 2015 il piano era stato prima proposto poi bloccato dall’ex sindaco Ignazio Marino. E adesso i residenti di Tiburtina possono finalmente festeggiare. Il progetto di abbattimen-

to della Tangenziale Est ha aperto nuovi scenari legati alla possibile riqualificazione della zona, considerato il grande degrado che la struttura ha contribuito a creare nel tempo, diventando la sede di numerosi insediamenti abusivi. La nuova proposta urbanistica cittadina approvata prevede la riqualificazione dell’area con spazi verdi, Nel progetto viene conzone pedonali e ciclabili. fermata la destinazione Il progetto, inoltre, stabili- attuale dell’autostazione sce che la circonvallazione gestita da Tibus nel piazpassi dalle attuali cinque zale ovest. corsie automobilistiche a una sola, con parcheggi, Finalmente un vento di una pista ciclabile e un novità e un futuro green parco lineare che va dalla anche per questo quastazione Tiburtina a via drante di Roma e per tutti Nomentana. i suoi residenti.

dalle 8:00 alle 22:00 ANALISI/SERVIZI • Colesterolo Totale, HDL, LDL, Trigliceridi (profilo lipidico) € • Glicemia € • Emoglobina Glicata € • INR € • Acidi Urici € • Proteina C Reattiva € • PSA – Prostata € • Microalbumina € • Transaminasi GOT – GTP €

Nuove Proposte settembre 2019

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Creatinina € 10 Sangue occulto nelle feci € 15 Beta HCG (Gravidanza) € 15 ECG Elettrocardiogramma € 35 gratuito 9,90 cadauno chiedere in farmacia chiedere in farmacia

(con referto medico del cardiologo immediato)

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Prenotazione CUP Foratura Lobi Noleggio Ausili Sanitari Servizi infermieristici

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€ € € €


periscopio

RICOMINCIAMO IL TRAN TRAN QUOTIDIANO: SOLITA ROUTINE O QUALCOSA DI NUOVO? Capita sempre più spesso che si scelga, infatti, di passare qualche altro giorno di ferie proprio in questo nono mese dell’anno. Ma prima o poi ci tocca fare i conti con le scuole che riaprono e i ritmi di lavoro che tornano a farsi stressanti. Il pensiero corre talmente veloce che arriva subito ottobre e sembra un attimo che dietro l’angolo è già Natale, eppure noi sogniamo ancora l’estate, Direttore Editoriale il caldo e le vacanze. E un anno è tropGIANNA DE SANTIS po lungo da passare. È davvero così terribile ricominciare il Con l’aria delle vacanze ancora addosso tuffiamoci in questo mese “tran tran quotidiano”? Allora proviamo a sognare ancora un po’ anche con di passaggio verso un autunno questo numero di “Nuove Proposte”, di grandi novità con cui vi regaliamo un dolce rientro. Piccoli consigli pratici per stare bene ettembre è visto un po’ come un con se stessi e prolungare il relax, mese di passaggio, tra gli ultimi qualche piatto estivo perché tanto per giorni di estate, l’aria delle va- buttarci dentro alle abbuffate delle canze ancora addosso, quel senso di domeniche invernali c’è tempo. E poi volersi ancora godere un po’ di relax proviamo a sognare con questo speciaprima di riprendere la solita routine. le dedicato a “Cinecittà”, con i grandi

eventi sportivi che potranno farci vivere emozioni forti. Regaliamoci uno “scampolo” di Sicilia, una passeggiata ai Castelli Romani e una meta più lontana che però fa molto estate come la Repubblica Dominicana. Per chi invece vuole buttarsi a capofitto in quello che offre la grande città, Roma si prepara ad ospitare grandi appuntamenti culturali (spettacoli teatrali, mostre e concerti). E per gli appassionati di serie tv e fiction all’orizzonte c’è una serie di novità importanti in arrivo.

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LA RIVOLUZIONE NEL TRATTAMENTO IMPLANTO PROTESICO Scopri

BLACK BOX e la chirurgia guidata

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• MINI INVASIVO • PREDICIBILE • ACCESSIBILE

La chirurgia guidata permette, attraverso un sofisticato programma informatico, di integrare i dati del radiologo con quelli raccolti dal team clinico, permettendo di progettare l’intervento con il computer e di effettuarlo senza dolore, spesso senza tagli e punti di sutura, con conseguenze minime.

il Dr. Luciano Veccia ha scelto il sistema

BLACKBOX

Buone ragioni per affidarsi alla chirurgia guidata

per i suoi pazienti

La tipologia di intervento implanto protesico che viene eseguita in questo studio infatti è:

VELOCE

perchè riduce al minimo il numero degli appuntamenti. Ne bastano due per ritrovare il piacere di sorridere. Nel primo si rilevano le impronte dentarie e si esegue l’esame radiologico. Nel secondo si effettua l’intervento mininvasivo e si consegnano le nuove protesi.

EVOLUTA

grazie ad un avanzatissimo scanner che riproduce virtualmente le arcate dentarie: in pochi minuti, senza il sidagio delle solite e fastidiose paste per impronta.

SICURA

perchè la pianificazione computerizzata dell’intervento di inserimento degli impianti e delle protesi garantisce diligenza assoluta ed estetica perfetta.

MININVASIVA perchè attraverso i piccoli forellini

praticati nella mascherina chirurgica gli impianti vengono inseriti con precisione nelle sedi ossee programmate, nella massima parte dei casi senza tagli nè punti di sutura.

PREDICIBILE possibile grazie al motore implanto-

logico TMM2, che permette all’implantologo di determinare anzitempo e con la massima sicurezza la sequenza operativa e l’impianto da inserire. Il tutto con la stabilità ideale per qualsiasi genere di riabilitazione.

ACCESSIBILE

perchè la consistente diminuzione del numero e durata delle sedute incide favorevolmente sui costi a carico dello studio e di quelli applicati al paziente.

Un sistema rivoluzionario che garantisce velocità e affidabilià per un intervento senza dolore!

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settembre 2019 Nuove Proposte


attualità

Roma & Co.

REGIONE LAZIO, IL NUOVO ANNO SCOLASTICO INIZIA IL 16 SETTEMBRE di Paolo Sabatini

Saranno 206 i giorni di lezione, con chiusura programmata per l’8 giugno. In mezzo le festività di Natale e Pasqua, oltre ai ponti che verranno decisi in autonomia

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settembre finisce l’estate e parallelamente si riaprono le scuole. Un mese agrodolce per i circa ottocentomila studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado del Lazio chiamati a tornare sui banchi. Il 16 settembre, infatti, gli istituti scolastici riapriranno i battenti per l’annata 2019-2020, secondo il calendario varato in

Regione, per un minimo di 206 giorni di lezione programmati per le strutture che hanno l’orario articolato su sei giorni alla settimana e per almeno 171 giorni di lezione per le scuole che hanno l’orario articolato su cinque giorni alla settimana. Un tour de force che vedrà il proprio epilogo l’8 giugno, salvo proroghe concesse agli istituti secondari per permettere le attività di stage/ alternanza scuola-lavoro e per gli interventi didattici successivi allo scrutinio finale per gli studenti con giudizio sospeso. Anche il giorno di apertura potrà essere differente da quello stabilito dall’ente regionale, e ogni istituto di ordine e grado potrà anticiparlo nel rispetto della propria

autonomia e delle esigenze specifiche derivanti dall’offerta formativa, purché comunichi preventivamente la variazione di calendario alla Regione. Saranno previsti poi 15 giorni di sospensione delle attività per le festività natalizie, dal 23 dicembre 2019 al 6

gennaio 2020, e sei giorni di vacanze pasquali, dal 9 al 14 aprile, oltre a quattro giorni di chiusura nelle date 1 novembre 2019 (giorno di tutti i Santi), 25 aprile 2020 (festa della liberazione d’Italia), 1 maggio (festa dei lavoratori) e 2 giugno (festa della Repubblica).

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Foto di Paolo Pizzi - per gentile concessione S

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Laboratorio artigianale - Produzione propria

Nuove Proposte settembre 2019

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Roma & Co.

attualità

UNIVERSITÀ E MOBILITÀ SOSTENIBILE: ECCO L’IDEA GREEN DEL CAMPIDOGLIO di Marcello Mastino

Sottoscritto un accordo con gli atenei di Roma per mettere in atto un modello di trasporto basato sulle esigenze di studenti e lavoratori

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n’idea che gioverebbe alla numerosa popolazione di studenti presenti nella Capitale. Riorganizzare gli orari e i tempi delle attività accademiche per favorire la mobilità degli studenti iscritti nelle università romane. Questa la richiesta della sindaca Raggi con i tre atenei di Roma (La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre) e con Roma Servizi per la Mobilità. L’obiettivo della richiesta della sindaca Raggi assieme all’accordo raggiunto con i rettori delle tre università è quello di lavorare in modo integrato, mettendo a disposizione database e best prac-

tice con l’intento di rendere gli spostamenti di tutti, in primis per la vastissima popolazione di universitari in città, più sostenibile. L’innovativa idea del Comune partirà già dal secondo semestre dell’anno accademico 20192020. «Con la firma della Lettera di Intenti abbiamo fatto un salto di qualità nella collaborazione con gli atenei romani - ha dichiarato la sindaca - per condividere progetti e sviluppare nuovi programmi per la mobilità sostenibile. Obiettivo comune: creare modelli di trasporto disegnati sulle esigenze degli studenti universitari e dei lavoratori,

che vivono o risiedono nella nostra città e di quelli che arrivano da fuori, applicabili già a partire dal prossimo anno accademico». Un progetto volto quindi ad allentare l’intensità del traffico cittadino continuamente congestionato, favorendo così la razionalizzazione dei flussi maggiormente intensi,

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unitamente a una mobilità sempre più green e sostenibile, per diminuire l’inquinamento dell’intero territorio cittadino. Verificati i piani di mobilità e l’effettiva fattibilità, potrà partire il successivo step di messa in pratica di questa soluzione che conferma l’idea sempre più “verde” della giunta capitolina.

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attualità

Roma & Co.

PIÙ ATTENZIONE PER LA CAPITALE: MULTE SALATE PER CHI VIOLA LE REGOLE di Marcello Mastino

Contro l’incuria e il degrado cittadino ecco le sanzioni amministrative del nuovo regolamento della Polizia Urbana

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ontro l’incuria e il non rispetto del decoro urbano di Roma, cittadini e turisti possono stare tranquilli: è entrato in vigore il nuovo regolamento della Polizia Urbana. La notizia non fa altro che confermare l’importante attenzione riposta verso il vivere comune, tutelando la dignità della città e innescando – si spera – un senso civico che spesso manca a molte persone. Chi imbratta o sfregia i monumenti o

chi va a caccia di un souvenir potrà portarsi a casa una sanzione amministrativa minima di 400 euro. Il caldo afoso che imperversa in città, spesso spinge molte persone a trovare refrigerio nella Barcaccia, in piazza di Spagna, nella fontana di Trevi o nella fontana dei Quattro Fiumi a piazza Navona. La “Dolce Vita” è servita e un po’ si sentono giustificati: si credono Marcello Mastroianni che risponde alla chiamata di Anita Ekberg. Ma “Marcello come here!” è il richiamo del vigile urbano pronto a compilare il libretto e segnalare quel gesto maleducato che costerà ai malcapitati dai 160 ai 450 euro, a seconda della gravità della violazione. Inoltre il nuovo regolamento vieta la vendita

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di alcolici, merci o bevande dai non autorizzati: la pena è una multa salata dai 250 euro ai 400 euro. Dai 160 ai 450 euro sono, invece, le sanzioni in caso di mancato decoro di giardini, parchi e aeree verdi. È in vigore anche il cosiddetto Daspo

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Urbano, che allontana dalla città le persone colpevoli di gravi violazioni. Tempi difficili insomma per i benpensanti che arrivano in una città dove tutto sembrerebbe permesso e la regola “a Roma se po’ fa” da ora vale solo nel paese dei balocchi.


sindacato

società

LA CISL RIPARTE DALLE PERIFERIE CON I GIOVANI E PER IL LAVORO di Michele Marocco

A Roma la Conferenza nazionale organizzativa ha posto obiettivi importanti per la Confederazione italiana sindacati lavoratori

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a Conferenza nazionale organizzativa della Cisl a Roma si è svolta all’Auditorium del Massimo all’Eur nel mese di luglio. Un evento molto importante al quale hanno partecipato i massimi esponenti della Cisl, con le federazioni provenienti da tutta Italia. Una tre giorni ricca di eventi, tavole rotonde, che si è aperta con la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al quale hanno portato i loro saluti il presidente della Camera dei Deputati l’on. Roberto Fico, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, nonché i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil Carmelo Barbagallo. Gli obiettivi della conferenza sono stati quelli di elaborare adeguate strategie di tutela del mondo del lavoro e del sociale, ma anche quelli di aggiornare e innovare gli assetti organizzativi della Cisl. Tutto questo per essere in grado di rispondere alle nuove domande di tutela, disagi cre-

toscritti da soggetti privi di rappresentanza che portano al ribasso i salari dei lavorale prime linee con la forma- tori. Il sesto e ultimo tema zione, potenziando la condi- è stato quello della comunivisione e la rete, sfruttando cazione, con il quale la Cisl tutte le capacità delle piat- intende investire attraverso taforme digitali. Il secondo un progetto che possa raptema ha riguardato i giova- presentare il sindacato come ni: tale popolazione è un al- un vero e proprio marchio, leato sociale naturale di un che lo liberi dallo stereosindacato che voglia guar- tipo di istituzione vecchia dare al futuro. La Cisl deve e superata. La conferenza è essere in grado di contattare stata aperta e conclusa da il modo giovanile, condivi- due interventi della segretaderne obiettivi e progetti, ria generale della Cisl Anna divenendo quindi un inter- Maria Furlan, che ha sottolocutore privilegiato. Il terzo lineato in maniera chiara e tema ha messo al centro le inequivocabile la necessità scenti e bisogni della gente, periferie, le nuove frontiere che il sindacato rivolga la con la capillare presenza dell’azione sindacale, nelle sua attenzione alle periferie dell’organizzazione sindaca- quali sono presenti i lavori nelle quali sono presenti pole nei luoghi di lavoro, nelle marginali, la precarietà e il vertà, abbandono, degrado, comunità locali e nelle pe- lavoro sommerso, a scapito emarginazione, razzismo, riferie, dove le problemati- maggiormente di giovani, diritti negati, sfruttamenche si stanno ampliando in donne e stranieri. Le peri- to e perdita della speranza. modo preoccupante. Si è an- ferie urbane sono aree di Periferie purtroppo abbonche fatta un’analisi dell’at- degrado delle grandi città, donate dallo Stato e dalla tuale situazione della Cisl, luoghi abbandonati dai ser- legalità. E per questo motivo un sindacato che nel 2018 vizi pubblici, dove disagio ed la Cisl non vuole rimanere in ha raggiunto oltre 4 milioni esclusione si sovrappongo- silenzio gridando, come la di iscritti, con 1763 sedi in no pericolosamente. Proprio promessa inserita nello slotutto il territorio naziona- dalle periferie la Cisl vuole gan della conferenza: “Noi le, circa 6mila operatori e ripartire, riappropriandosi ci siamo”. Nel 2019 la Cisl dirigenti impiegati a tempo della sua missione originale celebra i 50 anni dalla morpieno, 100mila delegate e dove più alto è presente il te del suo padre fondatore delegati sui luoghi di lavo- bisogno e più alto è il dram- Giulio Pastore, ed è necessaro, arrivando a 250mila se ma della perdita del posto di rio oggi ricordare quei valori si comprendono i candidati lavoro e della disoccupazio- etici di chi ha voluto fortealle elezioni delle rappre- ne. Quarto tema affrontato mente la nascita della Cisl: sentanze sindacali unitarie e è stato quello della bilatera- centralità della persona, i volontari che contribuisco- lità e la pariteticità, per un giustizia sociale e solidarieno all’operatività dell’orga- nuovo modello di relazioni tà. Nei suoi interventi Anna nizzazione. industriali caratterizzato Maria Furlan ha evidenziato I temi principali della confe- dalla partecipazione del sin- come l’Europa abbia smarrirenza sono stati quelli delle dacato alla gestione del wel- to buona parte dello slancio “prime linee”, dando priori- fare privato e sussidiario. Il riformatore impressole dai tà al territorio, sostenendo quinto tema ha riguardato la suoi costituenti, anche per e supportando chi giornal- rappresentanza, improntato l’emergere dei nuovi fenomente si confronta sui luo- sulla questione salariale che meni populisti e nazionalisti. ghi di lavoro e nelle comuni- necessita di un duro contra- È necessario, per la Furlan, tà locali, con la necessità di sto al dumping contrattuale, che l’Europa sviluppi un siun investimento strategico. per affrontare il grave pro- stema compiutamene demoRisulta oramai necessario e blema della proliferazione di cratico, federale, inclusivo, improcrastinabile rafforzare contratti, molti dei quali sot- solidale e capace di coope-

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settembre 2019 Nuove Proposte


società

sindacato

rare e condividere soluzioni globali. Il quadro dell’Italia è allarmante: a giugno del 2018 il 5% più ricco della popolazione italiana possedeva un patrimonio pari a quello del 90% più povero, il 20% più ricco possedeva una ricchezza patrimoniale pari al 72% del totale, con il risultato che aumentano le diseguaglianze, il potere si concentra, il lavoro si svalu-

ta e le periferie esistenziali si allargano. Critico è il giudizio della Cisl sulle manovre economiche di questo governo, la segretaria Anna Maria Furlan chiede all’esecutivo maggiori investimenti, politiche fiscali redistributive a favore prioritariamente delle aree sociali medie e basse, lotta all’evasione fiscale basata su una forte alleanza tra

Stato e cittadini, ripartendo i guadagni di produttività attraverso la contrattazione. Critica anche la flat tax che, per la segretaria, redistribuirebbe i redditi verso l’alto senza riuscire a sostenere i consumi. Sono i dipendenti e i pensionati, le categorie che oggi sostengono la pressione fiscale più alta nel nostro Paese e per questo sono necessarie manovre che

possano farla diminuire. La Furlan auspica una nuova grande stagione di risindacalizzazione, per incalzare i governi con grandi mobilitazioni, come già accaduto in passato, per offrire un’alternativa concreta alla solitudine disperata delle periferie, portando le sedi della Cisl, i propri operatori e i propri servizi dove mordono la disperazione e il bisogno.

SAN VITO ROMANO, UN PAESE E UNO SPETTACOLO “BELLI PER UNA NOTTE” E ANCHE DI PIÙ

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San Vito Romano, in una notte di agosto, accade che la cultura di un paese riesce a far capire la bellezza del mondo e della vita. Nella Villa comunale del paese è andato in scena una serata artistica: di canto con Lorenzo Carrarini in arte Lollo, che ci ha colpito per la sua strabiliante voglia di vivere; e con Monica Federico che è riuscita a incantare e coinvolgere il pubblico

Foto di Giovanni Scarrozza per gentile concessione

grazie alla sua voce. Entrambi i cantanti sono stati presentati dalla bravissima Federica Coni, che ha saputo condurre al meglio anche la parte clou della serata: lo spettacolo “Begli pe’ una notte”, nato dalle grandiose idee di Carla Ferrazzi e scritto da Franco Panci, con la regia diretta da Giuliano Testa. In sostanza “Begli pe’ una notte” ha voluto affrontare la tematica dell’auto-ironia, ma anche quella dell’accettare se stessi così come si è, che al giorno d’oggi non sembra essere poi così tanto scontato. Cosa possiamo imparare da “Begli pe’ una notte”? Senza dubbio il prendere in giro se stessi, prendere la vita con

Nuove Proposte settembre 2019

Foto di Giovanni Scarrozza per gentile concessione

più leggerezza, come hanno fatto tutti i protagonisti sul palco che hanno deciso di mettersi in gioco. Ma dallo spettacolo possiamo anche imparare che nella vita l’aspetto fisico deve risultare relativamente importante, perché quello che

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veramente conta è l’aspetto interiore di una persona. Ed è questo il vero insegnamento che “Begli pe’ una notte” ha voluto lanciare, sperando di arrivare a più persone possibili. Ora come sempre la scelta sta a ognuno di noi.

Elia Cinti


Eurozona

società

LA POLITICA MONETARIA DELLE BCE: ECCO COS’È IL QUANTITATIVE EASING di Angela Passariello

La Banca Centrale Europea favorisce la circolazione di denaro a beneficio dell’economia reale dei paesi dell’area euro

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utti gli stati del mondo, compresi quelli europei, per avviare o sostenere l’economia del proprio paese, emettono titoli per raccogliere denaro dai cittadini, dalle imprese e dalle banche. Chi compra i titoli riceverà, alla scadenza prestabilita, sia il capitale investito sia gli interessi maturati. Le banche sono tra i maggiori acquirenti di titoli di Stato; una parte dei loro acquisti la cedono ai risparmiatori agendo come intermediari per conto dello Stato venditore, una parte considerevole la detengono come denaro immobilizzato.

Proprio su questa riserva di denaro intervengono le banche centrali degli stati con il cosiddetto “quantitative easing” (q.e.) o “alleggerimento quantitativo” che serve a mettere in circolazione più denaro. Dal 2011 anche la Banca Centrale Europea (Bce), organismo che cura la politica monetaria e vigila sulla stabilità finanziaria dell’euro sistema, pratica il quantitative easing. Ricompra, a condizioni vantaggiose, i titoli parcheggiati nelle banche per incentivare i prestiti ai clienti, cittadini o imprese, a tassi di interesse particolarmente bassi. Grazie a questa disponibi-

lità monetaria, le famiglie possono avere un prestito per l’acquisto di una casa o per altre spese, e le imprese possono accedere ai finanziamenti per effettuare nuovi investimenti nelle loro aziende e assunzioni di personale. La Bce, quindi, stimola la crescita economica e

l’occupazione perché favorisce l’abbassamento del costo del denaro. Il quantitative easing è praticato in tutto il mondo, un caso emblematico è quello della Banca centrale del Giappone, che lo impiega dagli anni 90 con un notevole successo per l’economia nipponica.

A ROCCARASO LA 59° GIORNATA DEL RICORDO IN MEMORIA DEI CADUTI SENZA CROCE La cerimonia si è tenuta al Sacrario di Monte Zurrone a Roccaraso

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l Sacrario di Monte Zurrone a Roccaraso (Aq) si è svolta il 30 giugno la 59° Giornata del Ricordo in memoria dei “Caduti senza croce” promossa dall’omonima opera nazionale. L’evento ha inteso ricordare i 145mila soldati, marinai e aviatori d’Italia ovunque

dispersi e caduti per la patria in tutti i teatri del secondo conflitto mondiale, ai quali non fu possibile dare una degna sepoltura, una lapide, una croce. Alla loro memoria è stata unita anche quella dei caduti nei tragici eventi seguiti all’8 settembre del 1943, dei martiri delle Foibe, dei campi di concentramento e delle missioni umanitarie, con il significato profondo di poter trasmettere tali valori alle nuove generazioni. L’Opera nazionale Caduti senza Croce ha celebrato la 59° Giornata del Ricordo a 1700 metri di altezza sul Monte Zurrone al Sacrario

di Roccaraso, con la deposizione della corona, con la celebrazione della S. Messa in onore dei caduti e con una serie di eventi alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, nonché delle altre

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associazioni Combattentistiche, Patriottiche e d’Arma con i rispettivi Medaglieri e Labari, e di numerose delegazioni dei gruppi provenienti da tutta Italia.

Michele Marocco

settembre 2019 Nuove Proposte


società

lavoro

BABY SITTER UOMO: UN MITO SFATATO? SONO PAZIENTI, AFFIDABILI E PUNTUALI di Arianna Di Biase

Le app di offerta lavorativa segnalano un boom di richieste di figure maschili per la cura dei più piccoli

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e mamme cercano una figura professionale per accudire i propri bambini e quasi sempre la scelta ricade su una tata al femminile. Perché? Le donne sono viste come figure affidabili e sensibili, con un senso di maternità innato, predisposte per natura alla cura dell’altro. I tempi però cambiano e, grazie anche alle conquiste femministe, le barriere di genere vengono abbattute. Le piattaforme che offrono servizi di offerta e ricerca di lavoro, come Vicker e Linkedin, segnalano infatti dal

2016 al 2019 l’aumento di richieste di baby sitter uomini. Soltanto sul territorio di Roma e dintorni il 35% degli utenti attivi su Vicker ha richiesto un uomo, un dato ancora basso rispetto alla percentuale femminile, ma comunque sintomo di un cambiamento. Da che cosa deriva questo cambio di rotta? Secondo lo studio, gli utenti riscontrano negli uomini caratteristiche positive come la pazienza, l’affidabilità e la puntualità. Ovviamente, dal momento che viviamo ancora in una società prettamente ma-

schilista, alcune doti come la dimestichezza in cucina o le mansioni domestiche vengono purtroppo a mancare negli uomini. Tuttavia, a prescindere dalle differenze culturali e di

sesso, si può parlare della nascita un vero e proprio trend. Solo il tempo dirà se questi dati sono il sintomo di un crollo dei pregiudizi o se è solo un’altra moda del nuovo millennio.

SPECIALITÀ NAPOLETANE

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lavoro

società

CERCHI LAVORO? TRE CONSIGLI PER DARE PIÙ VALORE ALLA TUA CANDIDATURA di Sara Candiano

Gli errori da evitare e i suggerimenti per mettere in risalto il tuo profilo fra tutti quelli che vengono inviati a un’azienda

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ettembre è solitamente il mese ideale per la ricerca attiva del lavoro. Al rientro dalle vacanze, i selezionatori che lavorano nell’ambito delle risorse umane aprono nuove opportunità a studenti, neo laureati e a profili con qualche anno di esperienza in più. Le grandi aziende raccolgono ogni giorno centinaia e centinaia di curriculum, e spesso il numero di posizioni offerte non va di pari passo con la quantità di candidature ricevute. Fondamentale diventa quindi “catturare” l’attenzione dei selezionato-

ri, cercando di sottolineare il valore aggiunto che la propria assunzione porterebbe all’azienda. Di seguito indichiamo tre suggerimenti che potrebbero aiutare il candidato a mettere in risalto il proprio profilo.

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Cura il tuo Curriculum Vitae Il Curriculum Vitae è un biglietto da visita e il primo contatto con l’azienda. È importante inserire informazioni aggiornate, chiare, ordinate e soprattutto “parlanti”. Non servono curri-

culum lunghi, perché i selezionatori riescono a capire se un cv è ben fatto già dalle prime righe. Per questo motivo è fondamentale inserire i propri dati personali, una foto professionale, esperienze lavorative rilevanti e studi fatti – sempre partendo dalle attività più recenti -. Importanti sono anche le esperienze “laterali”, come hobby, interessi, competenze informatiche e conoscenza di lingue straniere.

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Invia candidature personalizzate e ponderate Inviare candidature senza ratio sperando di essere notati dai selezionatori è controproducente.

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È sempre bene studiare la descrizione dell’offerta di lavoro per capire se le proprie competenze e conoscenze rispecchiano quanto ricercato. Fai attenzione al “personal branding” sui social network Per personal branding si intende la propria reputazione sui social network. I selezionatori spesso fanno riferimento ai social per capire di che pasta è fatta una persona, per cui è importante fare attenzione ai contenuti che vengono condivisi su queste piattaforme (evitate commenti razzisti, omofobi, sessisti se avete ad esempio profili pubblici su Facebook e Instagram).

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settembre 2019 Nuove Proposte


società

economia

LA NUOVA RIVOLUZIONE FISCALE: ARRIVA LO SCONTRINO ELETTRONICO di Angela Passariello

La disposizione è partita il 1° luglio, ma sarà a regime pieno per tutti gli esercenti solo dal 1° gennaio prossimo. Ecco cosa cambia per negozianti e consumatori

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opo la novità della fatturazione elettronica, obbligatoria dal 2015, un ulteriore cambiamento epocale si affaccia nella vita quotidiana degli italiani: lo scontrino elettronico. Circa 260mila esercizi commerciali, quelli che fatturano più di 400mila euro annui, dal 1° luglio di quest’anno, a fine giornata, devono comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati sugli scontrini fiscali emessi. Questa disposizione sarà allargata a tutti gli esercenti a partire dal 1° gennaio 2020. Con un bo-

nus pari a un massimo di 250 euro, gli operatori sostituiranno o adegueranno progressivamente gli attuali registratori di cassa per effettuare la trasmissione dei dati. I consumatori continueranno a ricevere lo scontrino al momento dell’acquisto che servirà solo per i resi o le sostituzioni in garanzia. Se, invece, vogliono lo scon-

trino per le detrazioni e le deduzioni fiscali devono fare esplicita richiesta al negoziante, mostrando il codice fiscale o la partita Iva. Questa innovazione sarà utile all’Agenzia delle Entrate per acquisire i dati fiscali sulle dichiarazioni dei redditi delle partite Iva e per controllare più efficacemente l’evasione fiscale. Beneficiano di questa novità sia la Pubblica Amministrazione che, con il processo di digitalizzazione,

ridurrà i costi di funzionamento, sia le aziende che potranno rendere più efficienti i propri sistemi aziendali. Per restare nell’ambito della lotta all’evasione, dal 1°gennaio 2020 partirà la lotteria degli scontrini. Si tratta di una vera estrazione di premi mensili associata al codice dello scontrino, che servirà a incentivare i clienti a farsi rilasciare lo scontrino ogni volta che faranno un acquisto in un negozio.

UNA GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA FESTA DEI SANTI PROTOMARTIRI ROMANI

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a tradizionale processione con il SS. Sacramento si è svolta il 1° luglio, e ha attraversato il percorso nei giardini vaticani sulle tracce di quello che era l’antico circo neroniano, cosparse del sangue dei primi martiri cristiani, organizzata dalla Pontificia Accademia “Cultorum Martyrum”. La processione è stata preceduta dalla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, nella chiesa di S. Maria in Camposanto Teutonico in Vaticano. Al termine della celebrazione si è svolta la processione e poi è stata impartita la benedizione eucaristica in piazza dei Protomartiri Romani. Proprio il perimetro di questa piazza viene indicato da fonti storiche come il luogo dove era ubicato il circo ideato da Caio Caligola che poi venne detto “neroniano”. Insieme agli associati,

Nuove Proposte settembre 2019

ai sodali dell’Accademia e a numerosi fedeli delle parrocchie limitrofe, hanno partecipato diversi rappresentanti degli ordini religiosi operanti nella Città del Vaticano, delle confraternite e dell’Or-

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dine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Il coro e la Banda Pontificia hanno accompagnato i fedeli nel percorso della processione.

Michele Marocco


tendenze

società

NUOVE MODE A TAVOLA: SUSHI SPODESTATO IL POKE HAWAIANO CONQUISTA L’ITALIA di Cristina Monaco

Un piatto sano, colorato e divertente da creare con gli ingredienti che più ci piacciono. Alla base c’è del riso unito a pesce, frutta e verdura

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l predominio del sushi come piatto-moda orientale potrebbe essere al capolinea. Sebbene si tratti di un piatto elegante, ma semplice allo stesso tempo, che ha resistito alle mode passeggere di cibi provenienti dalle parti del mondo più disparate, ora deve cedere il posto al poke hawaiano, il food trend del momento. Il poke è nato come piatto povero della cucina hawaiana ed è composto essenzialmente da una ciotola di riso con pesce crudo a dadini decorato con alghe, spezie,

e mix di frutta e verdura. La parola poke viene da pohkay che in hawaiano significa proprio “tagliato a cubetti”! La sua diffusione risale al 2012 in California, dove è diventato una sorta di “fast food salutare” e da lì è iniziato il boom di richieste che l’ha fatto approdare fin qui in Italia, dove i poke-store stanno aprendo uno dietro l’altro. Questo piatto hawaiano è diventato la tendenza culinaria del momento. Perché? Perché il suo ingrediente fisso è la creatività: con la base di riso, si possono poi

scegliere gli ingredienti da aggiungere seguendo i propri gusti. Quindi spazio a qualsiasi tipo di pesce si preferisce (salmone, tonno o gamberi), mixato con avocado, mango, una spolverata di semi di sesamo e chi più ne ha più ne metta. Il risultato?

Una ciotola buona, salutare e colorata. Decisamente “instagrammabile”! In definitiva il poke è un piatto che fa impazzire i millennials, così attenti alla qualità del cibo, alla salute e anche all’estetica, ma non solo. Di sicuro un cibo che conquisterà tutti.

AUMENTO DEL TRAFFICO AEREO: SINERGIE POSSIBILI E ASSUNZIONE DI PERSONALE Un seminario internazionale organizzato dall’Eateo ha evidenziato le future esigenze nel comparto aeronautico

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on l’aumento del traffico aereo previsto nei prossimi anni, l’European Association of Aviation Training and Educational Organisations (associazione europea che riunisce le organizzazioni che si occupano di istruzione e formazione aeronautica) ha organizzato un seminario internazionale che si è tenuto a Roma prima dell’estate nella sede della Direzione generale dell’Ente nazionale per l’Aviazione Civile. Nel corso del seminario è stato evidenziato come il continuo aumento del traffico aereo, che si stima

raddoppierà entro il 2030, comporti l’esigenza di impiegare nuovo personale nel comparto aeronautico: come piloti, controllori del traffico aereo, ingegneri, personale amministrativo e tecnico. È emersa, inoltre, la necessità di uno stretto coordinamento tra tutti gli attori del sistema aviazione come regolatori, compagnie aeree, aeroporti, fornitori di servizi di navigazione aerea, associazioni di categoria, università e centri di ricerca. Il presidente dell’Enac Nicola Zaccheo, in tale occasione, ha affermato: «La formazione e l’aggiorna-

mento continuo nelle molteplici professioni del settore rappresentano una componente importante del mandato istituzionale dell’Enac. A tal fine stiamo lavorando per implementare il progetto Enac Academy per l’Aviazione Civile, presentato a inizio anno, il cui obiettivo principale è lo sviluppo della cultura

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aeronautica e la promozione dell’aviazione civile. Il tutto attraverso la costruzione di percorsi di alta formazione e la creazione di un “network of excellence” da realizzare in sinergia con università, soggetti istituzionali o privati titolari di know how aeronautico di livello internazionale».

Giulio Bussinello

settembre 2019 Nuove Proposte


società

luoghi d’incontro

LA STORIA DI PIAZZA DI SPAGNA di Giuliano Alberto Maria Angelini

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Dal complesso di Trinità dei Monti fino alla costruzione della “Barcaccia”, la fontana monumentale del Bernini

el 1502 il re Luigi XII volle far omaggio all’abate Francesco da Paola di un convento nella città di Roma. L’abate dal 1483 era “ospite” (per ordine di papa Sisto IV) della corte francese, a Plessis les Tours. Il terreno sul Pincio, colle panoramico a ridosso dell’abitato, fu ceduto a buon prezzo dalla famiglia Barbaro. I lavori iniziarono dalla chiesa, che Luigi volle in stile gotico, con rivestimento in pietra. L’edificio venne danneggiato dai lanzichenecchi durante il sacco di Roma del 1526, i lavori ripresero dopo il 1530 ma si protrassero per vari decenni. Intanto l’area ai piedi del Pincio andava rapidamente popolandosi, e papa Paolo III ordinò di rendere carreggiabile il collegamento viario tra il fiume e la base del Pincio: via del Clementino, via della Fontanel-

la Borghese e via Condotti. Per completare il complesso di Trinità dei Monti fu necessario attendere la cosiddetta “Riforma Cattolica” di fine secolo. La monumentale scalinata di 136 gradini, commissionata dal cardinale de Tencin, fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725. Venne realizzata (grazie a dei finanziamenti francesi) per collegare l’ambasciata borbonica spagnola (a cui la piazza deve il nome) alla chiesa di Trinità dei Monti. Venne progettata sia da Alessandro Specchi che da Francesco De Sanctis, dopo generazioni di lunghe ed accese discussioni su come il ripido pendio sul lato del Pincio dovesse essere urbanizzato per collegarlo alla chiesa. La soluzione finale scelta fu quella di De Sanctis: una grande scalinata decorata da nume-

Nuove Proposte settembre 2019

rose terrazze-giardino. Ogni anno in primavera ed estate la scala viene addobbata con molti fiori. La sontuosa e aristocratica scalinata, posta all’apice di un lungo asse viario che portava al Tevere, fu disegnata in modo che avvicinandosi gli effetti scenici aumentassero man mano. Tipico della grande architettura barocca era, infatti, la creazione di lunghe e profonde prospettive culminanti con quinte o sfondi a carattere monumentale. Nel 1626 papa Urbano VIII incaricò Pietro Bernini, che già lavorava all’ampliamento dell’acquedotto stesso, di realizzare una fontana nella piazza sottostante la chiesa della Trinità dei Monti che allora, in mancanza della scalinata, sorgeva sul bordo di una scarpata. La “Barcaccia” fu completata nel 1629: il Bernini fu aiutato anche

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dal figlio Gian Lorenzo, che probabilmente la terminò alla morte del padre. Il 15 maggio 2007 la fontana monumentale fu danneggiata da quattro persone con un grosso cacciavite (una profonda scalfittura), con il conseguente distacco di una parte rilevante dello stemma papale. Il 19 febbraio 2015 la “Barcaccia” venne di nuovo lesionata da alcuni tifosi olandesi del Feyenoord. Diversi i danni riscontrati: un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca; scalfitture e scheggiature provocate dalle bottiglie di vetro lanciate contro il monumento in diversi punti che, a detta dei tecnici della Sovrintendenza ai beni culturali, sono da considerarsi «un danno grave anche perché permanente».


prevenzione

salute

L’IMPORTANZA DELLA VITAMINA D: NON FISSA SOLO IL CALCIO NELLE OSSA di Giuliano Alberto Maria Angelini

I pesci grassi come salmone, sgombro e aringa, ma anche tuorlo d’uovo e fegato sono ricchi di questo elemento

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a vitamina D non serve solo a fissare il calcio nelle ossa, una funzione che è fondamentale per prevenire il rachitismo nei bambini e l’osteoporosi negli anziani. Nella sua forma attivata, la vitamina agisce in realtà come un ormone che regola vari organi e sistemi e ha un’azione modulante nei confronti dell’infiammazione e del sistema immunitario. Una sua carenza è stata associata a diversi tipi di malattie: dal diabete all’infarto, dall’Alzheimer all’asma o alla sclerosi multipla. Come si forma? Un terzo del fabbisogno giornaliero di

vitamina D proviene dall’alimentazione. I cibi in cui se ne trova di più – oltre a quelli che ne sono arricchiti a livello industriale, come molti cereali per la prima colazione – sono i pesci grassi (salmone, sgombro e aringa), il tuorlo d’uovo e il fegato. Tutto il resto si forma nella pelle a partire da un grasso simile al colesterolo che viene trasformato per effetto dell’esposizione ai raggi UVB. Una volta prodotta nella cute o assorbita a livello intestinale, la vitamina D passa nel sangue. Qui una proteina specifica la trasporta fino al fegato e al rene, dove

viene attivata. Ma quanta ce ne vuole? Non esistono parametri assoluti: i livelli minimi di concentrazione di vitamina D nel sangue raccomandati dall’Institute of Medicine statunitense sono di 20 nanomoli/litro, ma la maggior parte degli esperti consiglia di non scendere sotto i 30 e altri suggeriscono che si possa già parlare di

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quantità insufficiente sotto i 50. In genere, per assicurarsi l’apporto necessario, è consigliato trascorrere più tempo all’aria aperta. Un deficit è abbastanza comune, per questo si somministrano gocce di vitamina D. Tuttavia è importante guardarsi dagli eccessi perché a dosi troppo elevate la vitamina D può essere tossica.

settembre 2019 Nuove Proposte


salute

prevenzione

MELANOMA, TENIAMO SOTTO CONTROLLO LA FORMA E IL COLORE DEI NOSTRI NEI di Giuliano Alberto Maria Angelini

Alcune buone abitudini ci consentono di prenderci cura della nostra pelle. Ma se notiamo un cambiamento nell’epidermide è necessario consultare uno specialistica

che anche le lampade e i lettini solari sono sorgenti di raggi ultravioletti e devono quindi essere utilizzati con estrema attenzione e senza abusarne. Altri fattori di rischio noti sono l’insufficienza del sistema immunitario (dovuta, per esempio, a precedenti chemioterapie o a trapianti). Il rischio aumenta anche nelle persone con lentiggini o con molti nei, in quell melanoma è un tumore che de- le con occhi, capelli e pelle chiara e in riva dalla trasformazione dei me- quelle che hanno un parente stretto lanociti, alcune delle cellule che colpito da questo tumore o che hanno formano la pelle. I melanociti fanno avuto un precedente melanoma cutaparte, insieme ai cheratinociti, dell’epi- neo. dermide e hanno il compito di produr- Non è scontato accorgersi della patore melanina, un pigmento che protegge logia in atto, infatti il segno principale dagli effetti dannosi dei raggi solari. In del melanoma cutaneo è il cambiamencondizioni normali i melanociti posso- to nell’aspetto di un neo o la comparsa no dar luogo ad agglomerati scuri vi- di uno nuovo. sibili sulla superficie della pelle e noti Le caratteristiche di un neo che possocome nei (nevi è il termine medico). Il no indicare l’insorgenza di un melanomelanoma cutaneo è piuttosto raro nei ma possiamo riassumerle così: bambini e colpisce soprattutto attor- • asimmetria nella forma (un neo no ai 45-50 anni, anche se l’età media benigno è generalmente circolare alla diagnosi si è abbassata negli ultimi o comunque tondeggiante, un medecenni. In Italia i dati “Airtum” 2017 lanoma è più irregolare); (Associazione italiana registri tumori) • bordi irregolari e indistinti; stimano circa 7.300 nuovi casi ogni • colore variabile (ovvero con sfuanno tra gli uomini e 6.700 tra le donmature diverse all’interno del neo ne. L’incidenza è in continua crescita stesso); ed è addirittura raddoppiata negli ul- • dimensioni in aumento, sia in lartimi 10 anni. Il principale fattore di righezza sia in spessore; schio per il melanoma cutaneo è l’espo- • evoluzione del neo che, in un temsizione eccessiva alla luce ultravioletta, po piuttosto breve, mostra cambiache arriva fino a noi sotto forma di ragmenti di aspetto. gi Uva e Uvb, ed è principalmente vei- Ruolo cruciale gioca la prevenzione. È colata dai raggi del sole. Esporsi troppo fondamentale innanzitutto esporsi al al sole rappresenta un pericolo, perché sole in maniera moderata, evitando le può danneggiare il Dna delle cellule ustioni. In generale, bisogna proteggedella pelle e innescare la trasformazio- re la pelle non esponendosi durante le ne tumorale. È importante ricordare ore più calde (tra le 10 e le 16) ed evi-

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Nuove Proposte settembre 2019

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tando o riducendo al minimo l’uso di lampade o lettini abbronzanti. Sotto il sole è consigliabile indossare cappelli e occhiali da sole e usare creme protettive adeguate al proprio tipo di pelle, applicandole più volte in modo da assicurare una copertura continua. Queste attenzioni vanno riservate soprattutto ai bambini, molto sensibili alle scottature: il processo di trasformazione tumorale è molto lungo e spesso può derivare da un’alterazione che è avvenuta in età pediatrica. È inoltre necessario controllare periodicamente l’aspetto dei propri nei, consultando il dermatologo. Una visita specialistica ci permetterà di tenere sotto controllo i nei e la nostra pelle.


nuove terapie

salute

DSA: COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO di Claudia Pennacchio

Con la riapertura delle scuole è bene avere una panoramica di un fenomeno sempre più diffuso tra i bambini e gli adolescenti

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ggigiorno si parla sempre più spesso di Dsa, ma pochi sanno effettivamenti di cosa si tratta. Con questo termine si indicano i disturbi specifici dell’apprendimento, come dislessia, disgrafia, discalculia e disortografia. Interessano abilità specifiche che i ragazzi acquisiscono in età scolare, comportando una mancata autosufficienza nel loro percorso di studi poiché vanno a intaccare le attività di lettura, scrittura e calcolo. Avere un Dsa non significa essere portatori di disabilità, ma è necessario compensare le mancanze mediante l’ausilio di strumenti didattici di sostegno, come calcolatrici, correttori ortografici e registratori. No-

nostante la legge non riconosca il diritto all’insegnante di sostegno, i ragazzi con Dsa, grazie alla Legge 170/10, hanno accesso agli strumenti sopracitati. Nel dettaglio, la dislessia è un disturbo che va a intaccare la capacità di leggere e scrivere correttamente e in modo fluente. La sua origine è neurobiologica e in alcuni casi si accompagna a problemi nelle attività mnemoniche. Lettere e numeri vengono invertiti, ci sono difficoltà nella memorizzazione di sequenze (tabelline, lettere dell’alfabeto e giorni della settimana). La disgrafia comporta problemi nella scrittura, generando crampi e dolori muscolari a causa di uno scarso controllo del gesto. Di solito viene individuata dagli insegnanti nel periodo della terza elementare, se non “corretta” può incidere sul rendimento scolastico portando il ragazzo a demotivarsi. La discalculia è un disturbo delle abilità numeriche e aritmentiche, influisce sul riconoscimento e la deno-

minazione di simboli numerici, nella scrittura e nell’associazione dei numeri alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di situazioni problematiche. Infine, la disortografia comporta una mancata traduzione dei suoni che compongono le parole in simboli grafici, possono essere omesse parti della parola o invertiti i grafemi (es. spicologia invece di psicologia).

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sport

rugby

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LA PALLA OVALE SBARCA IN GIAPPONE: AL VIA I CAMPIONATI DEL MONDO 2019 di Riccardo Borgia

Gli azzurri sono inseriti nel girone con Nuova Zelanda, Sudafrica, Namibia e Canada. Primo obiettivo: qualificarsi alla competizione 2023

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l 2019 si prepara all’evento più importante a livello mondiale per la palla ovale. La Coppa del Mondo si disputerà per la prima volta dalla sua creazione, nel 1987, in un paese asiatico, ovvero in Giappone, dal 20 settembre al 2 novembre. La competizione sarà a gironi classici, nello specifico quattro. Analizzando nel dettaglio le venti squadre che si sfideranno, troviamo nel girone A la favorita Irlanda che dovrà vedersela con la Scozia. Outsider sicuramente

i padroni di casa del Giappone e la sorpresa Samoa, nel gruppo anche la Russia. Nel girone B troviamo gli azzurri. Difficile il passaggio da primi o secondi visto i colossi del rugby Nuova Zelanda e Sudafrica. L’Italia punta all’obiettivo del terzo posto per il pass alla manifestazione 2023, considerando le altre due avversarie Namibia e Canada. Nel gruppo C, invece, le sorprese non mancheranno, partendo dall’Inghilterra, favorita per il primo posto, la Francia e l’Argentina in

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Nuove Proposte settembre 2019

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lotta per un posto nei quarti, attenzione alla sorpresa Usa ormai in ascesa e alla selezione di Tonga che sembra però nettamente sfavorita. In ultimo, il girone D con l’Australia considerata tra le migliori in lotta, mentre Galles e Fiji saranno impegnate a giocarsi i quarti di finale. Nel gruppo anche Georgia e Uruguay. Dopo l’analisi della competizione approfondiamo meglio il cammino della nostra nazionale. L’Italia esordirà con i match probabilmente più semplici: il 22 settembre contro la Namibia e il 26 la sfida al Canada. Due incontri che serviranno a definire la qualificazione, viste le successive gare con il Sudafrica il 4 ottobre e la Nuova Zelanda il 12. Proprio per affrontare questi due enormi scogli, il team del coach azzurro Conor O’Shea

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ha affrontato tre ritiri, tra la fine di giugno e il mese di luglio, oltre a quattro test match contro Irlanda, Russia, Francia e Inghilterra. Il tecnico azzurro, parlando dei suoi ragazzi, ha dichiarato: «Abbiamo una rosa che unisce un mix di esperienza ed entusiasmo dei più giovani e tutti noi, atleti e staff, non vediamo l’ora di iniziare».

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volley

sport

Credit Foto Fipav (Galbiati-Gobbi/Col Mondiali 2018) per gentile concessione

EUROPEI MASCHILI DI PALLAVOLO, L’ITALIA A CACCIA DELLA GLORIA di Paolo Sabatini

La manifestazione si terrà dal 12 al 29 settembre in quattro Paesi del continente. Gli azzurri guidati da Blengini non partono tra i favoriti

ziosa Germania, allenata da una vecchia conoscenza della pallavolo italiana, l’ex schiacciatore e opposto An-

tecnico Gianlorenzo Blengini e dello schiacciatore Ivan Zaytsev. Una squadra, quella nostrana, agguerrita e battagliera, ma non quotata dagli scommettitori come la favorita per la vittoria finale. Gli azzurri sono stati inseriti nel girone A dell’evento, in compagnia di Portogallo, contro cui esordiranno il 12 settembre, Grecia, Romania, Bulgaria e la compagine transalpina padrona di casa. Credit Foto Fipav (Galbiati-Gobbi/ Passeranno le prime quatCol Mondiali 2018) tro di ogni raggruppamento, per gentile concessione con 4 gruppi totali composti empo di grandi emo- da sei formazioni ciascuno, zioni per gli amanti per poi dar vita alla fase ad del volley. Dal 12 al eliminazione diretta a co29 settembre si disputerà minciare dalle 16 superstiti la fase finale degli Europei che si sfideranno negli ottavi maschili di pallavolo, tor- di finale. neo itinerante che vedrà ben Principali candidate al titoquattro Paesi, quali Francia, lo e a guadagnarsi un posto Slovenia, Belgio e Olanda, e nell’olimpo degli dei della otto città, Montpellier, Nan- pallavolo figurano la Rustes, Parigi, Lubiana, Anver- sia, campione d’Europa in sa, Rotterdam, Amsterdam carica, i campioni del mone Apeldoorn, ospitare le sfi- do della Polonia, la solida de in programma. Serbia, Olanda e Francia che Saranno 24 le nazionali im- avranno una buona fetta di pegnate nella manifestazio- pubblico dalla loro parte. ne, tra le quali l’Italia del Senza dimenticare l’ambi-

drea Giani, che con la sua esperienza saprà dare al blocco tedesco una mentalità vincente.

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Credit Foto Fipav (Galbiati-Gobbi/Col Mondiali 2018) per gentile concessione

settembre 2019 Nuove Proposte


approfondimento

esoterismo

LA SIMBOLOGIA DELLA PIETRA di Fabio Bogi

Analizziamo l’emblema che in esoterismo assume una fondamentale importanza e che è alla base della conoscenza del sé interiore

la piramide, la pietra posta al vertice della figura, come una rappresentazione simbolica dell’essenza divina. no dei motti più a questo discorso, dal punto Come abbiamo visto, presignificativi delle di vista della simbologia, la scuole esoteriche è pietra squadrata viene rapsi secondo una proiezione il preciso significato di tira- presentata da una piramide frontale, i due solidi uniti mostrano un triangolo pore fuori la perfezione e l’or- a base quadrata sizionato su di un quadrato: dine, liberando la creazione in altre parole il ternario, dal disordine del caos pririproducente la spiritualità mordiale che ha generato la che sormonta il quaternamateria. Regolati dalle leggi cosmiche, i quattro elementi Ci troviamo così ad avere sia rio, raffigurante la materiasimbolici (fuoco, aria, acqua la prima pietra dell’opera (il lità. Ciò vuol dire che per e terra, definiti come quatercubo) sia la sua ultima pie- la realizzazione dell’opera nario) sono alla base dell’ortra (la piramide); si potreb- perfetta, occorre che la spidine delle cose e dell’orgabe dire l’alfa e l’omega unite ritualità coadiuvi e diriga la appoggiata su un cubo; viinsieme che così formano, materia, quindi che lo spinizzazione dell’Universo. Ma affinché ciò possa veri- sta frontalmente risulta un l’opera stessa nella sua tota- rito interagisca e coadiuvi ficarsi necessita che, all’ini- quadrato dove, sul suo lato lità. Riguardo questa figura, il corpo. Sempre secondo zio dell’opera, a poter essere superiore, poggia la base di dal punto di vista esoterico è questa proiezione, possiamo possibile addentrarci un po’ anche affermare che dal verlavorata sia una pietra con un triangolo. Otteniamo così una figura più nel profondo: possiamo tice della piramide (uno) si una certa plasticità, che si possa modellare, e non una che rappresenta la forma di infatti considerare il cubo, originano i due lati del trianpietra talmente dura da non un tempio: il quadrato sim- la pietra basilare, come una golo (due) che unendosi con poter mai essere portata alla boleggia le mura e il trian- rappresentazione simbolica la base danno il perimetro perfezione. Infatti, riguardo golo rappresenta il suo tetto. dell’essenza umana; mentre (tre), a cui segue il quadrato

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Nuove Proposte settembre 2019

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esoterismo (quattro) per arrivare infine a formare il pentagono (cinque), dato dal perimetro della figura che viene originata dall’insieme del quadrato e del triangolo. Seguendo il nostro ragionamento dal punto di vista esoterico, la tradizione ci dice che dal principio divino (l’uno) attraverso la doppia polarità (maschilefemminile, solare-lunare, positivo-negativo, bianconero, bene-male ed ogni qualsiasi altra dicotomia) si ottiene l’interezza del ternario (corpo-anima-spirito). Quando il ternario si propaga nel quaternario (terraacqua-aria-fuoco) si ha la compiutezza dell’essere (il pentagono, rappresentato simbolicamente dal genio di Leonardo da Vinci con la raffigurazione dell’uomo vitruviano), quella quintessenza o etere che simboleggiava la purificazione finale dei quattro elementi, ottenuto appunto dopo cinque

successive purificazioni che via via alleggerivano il corpo dalle scorie e lo portavano all’essenza eterica, alla sua massima perfezione. Negli insegnamenti che il filosofo Pitagora dava ai suoi discepoli, la somma di 1+2+3+4 dà come risultato 10, che è la formula della sacra tetraktis la quale, come l’ete-

re, esprime sia il senso della totalità sia quello dell’unità, dato che le due cifre che compongono il 10, l’1 e lo 0, se sommati fra loro danno come risultato 1 (1+0=1), che ci esprime ancora il concetto dell’unità. Questa è la prova evidentissima che l’esoterismo e i simboli iniziatici derivano da una tra-

dizione arcaica di millenni. Dopo questa chiarificazione, riprendiamo l’argomento pertinente alla simbologia iniziatica della pietra e completiamone il concetto. La pietra che deve essere sgrossata e resa perfetta è lo stesso essere umano, una pietra viva dove si opera l’evoluzione sia nel campo materiale sia in quello spirituale. Per fare ciò è necessario un lavoro, forse più difficile nel caso della costruzione di un tempio interiore, nella costruzione dell’uomo, ma in entrambi i casi un lavoro impegnativo; sia che si tratti di costruire un tempio di pietra o un tempio interiore la costruzione non avviene a caso. Solamente quando conosce tutti i simboli esoterici della tradizione iniziatica, soltanto quando è munito degli attrezzi del mestiere e padrone del loro uso, soltanto quando è ispirato e spinto dalla volontà di riuscire, l’iniziato può progredire

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approfondimento nell’evoluzione. All’uomo è data la possibilità di perfezionarsi passo dopo passo, sino alla sua piena e completa realizzazione. L’iniziato diviene perciò sia una pietra di fondamento sia una pietra di vertice con un affinamento crescente della propria coscienza che lo guida all’uno, all’essere supremo. Ma come il seme per evolversi in pianta deve macerare sotto terra così l’uomo per perfezionarsi deve prima scendere nelle profondità della propria anima. Questo è il primo passo senza il quale ogni ricerca sarà completamente vana. E questa è anche la prima fase del processo alchemico, la fase di Nigredo, quella della putrefazione e della decomposizione. Solo dopo che avrà depositato e disfatto le sue energie troppo dense potrà rigenerarsi con le successive fasi di Albedo (resurrezione) e Rubedo, la fase finale della grande opera.

settembre 2019 Nuove Proposte


approfondimento

archeologia

VIAGGIO A MESSINA PER AMMIRARE LA CUBA BIZANTINA DI MALVAGNA Fotoservizio di Antonino Portaro

Nella valle dell’Alcantara nella Sicilia orientale si trovano molti resti di queste costruzioni bizantine di origine religiosa

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ungo la valle del fiume Alcantara nella Sicilia orientale, dispersi nella campagna, si trovano i resti di costruzioni bizantine dette “cube” (dalla voce araba qubba, che definisce la copertura con volta emisferica centrale). Si tratta di edifici in origine adibiti a scopi religiosi, ma poi lasciati in stato di totale abbandono. Tra le cube della valle dell’Alcantara quelle meglio conservate sono la cuba “cella trichora” di Malvagna, dedicata al Salvatore, e la Cuba di S. Domenica di Castiglione di Sicilia, che risalgono al periodo di dominio bizantino dal VI all’VIII secolo d.C. La cappella bizantina di Malvagna, sita in contrada Cuba, ha nel centro un vano quadrato su tre lati dal quale si aprono tre absidi semicircolari, coperte a mezza calotta (semicupolate): quella ad est è più piccola delle altre due, fiancheggiate da una breve edicola e sboccanti nel vano centrale quadrato su cui s’in-

nalza la cupola. La cupola è formata da undici filari di blocchi di lava, ricoperti da uno strato di malta, mentre i muri laterali sono in gran parte realizzati con blocchi calcarei messi in opera. Possiamo ipotizzare l’esistenza di immagini decorative e artistiche all’interno della cuba di Malvagna, anche se ciò sembra in contrasto con le rigorosissime disposizioni emanate dagli imperatori dell’epoca. Ma è risaputo che in Sicilia si mantenne vivo il culto delle decorazioni. Nel restauro del 1997, la Soprintendenza dei Beni Architettonici e Am-

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bientali di Messina ha provveduto al ripristino dell’apertura del lato sud-est, eseguita mediante la riconfigurazione degli stipiti con pietrame calcareo e lavico di media pezzatura recuperato sul luogo (selezionato, pulito, lavorato) e l’inserimento di architrave in pietra lavica. Le scorie laviche utilizzate per la costruzione del monumento hanno caratteri direttamente confrontabili con quelli di materiale analogo proveniente dal vicino Monte Moio (denominato localmente “Vulcanetto o Conca o’ Munti”), mentre il calcare bianco proviene dalla cava di

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Taormina. Con i restauri del 1997 si è garantito l’equilibrio statico dell’organismo architettonico, mediante l’eliminazione dei detriti insistenti sull’estradosso delle strutture voltate, lo smonto e la ricostruzione dei tratti sommitali delle murature e la riconfigurazione dell’antico sistema. Le cube bizantine della valle dell’Alcantara sono di un alto valore storico, immerse in un abbondante detrito archeologico in cui predomina il rosso dei cocci in laterizio, che rivelano la presenza in passato di una civiltà scomparsa.


alla scoperta di Cinecittà

focus

Portone storico esterno©AndreaMartella per gentile concessione

LA MERAVIGLIOSA FABBRICA DEI SOGNI di Gianna De Santis

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Gli studi di Cinecittà sono stati inaugurati nel 1937 e progettati dall’architetto Peressutti: 40 ettari di territorio, più di 70 edifici e ben 19 teatri di posa

arcare il cancello di Cinecittà è come entrare in un mondo magico, emozionante, un’area così vasta che nasconde i mille segreti del cinema, dove sono stati girati kolossal internazionali, strade e luoghi frequentati da grandi attori del passato e del presente. È davvero quella grande “fabbrica dei sogni” come è soprannominata, sogni di chi ci lavora e sogni di chi ci passa davanti, di chi si immagina “star” anche solo per un giorno. Gli studi di Cinecittà sono stati inaugurati il 28 aprile del 1937 e sono nati da un progetto dell’architetto Gino Peressutti, lo stesso che ha ideato alcuni edifici e piazze del quartiere Eur a Roma. L’architettura degli studi è tipica dell’epoca fascista e il colore degli edifici di Cinecittà è stato invece scelto per ricordare proprio quello delle fabbriche. Si

sentì la necessità di costruire una nuova città del cinema in seguito agli incendi che distrussero gli studi Cines in zona San Giovanni, ma anche per volere di Mussolini che credeva fermamente nella potenza delle immagini e del cinema, viste anche le grandi produzioni straniere. E così come tutte le grandi capitali avevano una loro città nella città dedicata solo al cinema, anche Roma doveva averne una di pari valenza. Negli anni della Seconda guerra mondiale gli stabilimenti furono utilizzati come campo profughi dal 1944 al 1950. Poi la macchina del cinema piano piano si rimise in moto e negli anni ’50 vennero girati prima “Quo vadis?” e poi “Ben Hur”, due grandi produzioni americane che fecero ribattezzare gli studi romani come “Hollywood sul Tevere”. Erano gli anni d’oro del cinema italia-

Venusia@ErmaProduction per gentile concessione

no e americano, delle dive e dei divi del grande schermo, della dolce vita romana. Ma negli anni ’60 con l’avvento della tv il cinema conobbe il suo secondo momento di crisi. Oggi Cinecittà non ha perso il suo fascino, ma continua a restare uno dei luoghi preferiti dove girare sia per produzioni italiane che straniere. Qui sono state girate scene de “Il padrino – parte III”, “Il paziente inglese”, “Gangs of New York”, “La passione di Cristo”, la serie tv “Roma” e anche il remake di “Ben Hur”, e tra gli ultimi “Catch 22”. E poi vengono registrati qui alcuni spettacoli teatrali e show televisivi; viene fatta la post produzione di molte pellicole, oltre al doppiaggio di film e serie tv. Cinecittà ha più di 70 edifici, tra cui 19 teatri di posa, e

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il più famoso è il n.5, quello che Fellini ha fatto diventare di fatto la sua casa e che è ancora oggi il più grande d’Europa (2800 mq). Ci sono poi set permanenti e altri che vengono allestiti e poi smontati, un grande impegno per tutti gli addetti ai lavori. Qui sono stati girati più di 3000 film, e ben 90 hanno ricevuto una candidatura all’Oscar. Nulla a Cinecittà è lasciato al caso, anche il caffè è allestito a tema cinema: il design e le decorazioni riprendono un teatro di posa degli anni ’30. Fuori l’immenso parco con un patio e alcune strutture, statue e parti di scene che appartengono a film o serie tv che hanno fatto storia. Anche una semplice passeggiata è un’immersione totale nella grande macchina cinematografica.

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alla scoperta di Cinecittà

GERUSALEMME©ErmaProduction per gentile concessione

GERUSALEMME2©ErmaProduction per gentile concessione

“CINECITTÀ SI MOSTRA”: UN VIAGGIO di Elisabetta Zazza

Barbara Goretti, responsabile del percorso espositivo, ci racconta la nascita del progetto, i set, il backstage e tante curiosità sul mondo del cinema e della finzione

il secondo si concentra sulla storia delle produzioni più importanti, gli anni d’oro della Hollywood sul Tevere fino agli anni ’90; e poi c’è l’ultima sezione che è dedigni diventano realtà. Pro- sabile della mostra, Barbara cata al backstage, un perprio così la pensava Federico Goretti, che ci racconta nel corso didattico che mostra Fellini, maestro del cinema dettaglio questo progetto. come si realizza un film. In che fece di Cinecittà la sua particolare, tutta la parte casa: la chiamava la “fabbri- Perché una mostra della post-produzione: monca dei sogni”, e ancora oggi all’interno di Cinecittà taggio, video e audio, nuove BarbaraGoretti è un luogo magico, capace di e come è strutturato il tecnologie e effetti speciali responsabile Cinecittà SiMostra per gentile concessione emozionare con film e pro- percorso espositivo? che sono uno degli elementi duzioni di grande successo. La mostra nasce per far più attrattivi per i visitatoel 1937 Mussolini E dal 2011 c’è una novità: gli conoscere e valorizzare il ri, che possono partecipare inaugurava gli stu- studi si aprono al pubblico grande patrimonio storico e in modo interattivo, con la di di Cinecittà con con “Cinecittà si mostra”, un culturale di Cinecittà. È un postazione del doppiaggio e la celebre frase “Il cinema percorso espositivo che lega grande percorso espositi- la tecnica digitale del chroè l’arma più forte!”. Erano la storia del cinema al patri- vo che ne racconta le origi- ma key, che utilizza il green ragioni di propaganda, cer- monio culturale, architetto- ni fino ai giorni nostri, con screen. Grazie a “Cinecittà si tamente, ma in fondo quella nico e artistico dando la pos- uno sguardo particolare alla mostra” è possibile visitare frase aveva in sé una verità sibilità di visitare i grandi set straordinaria figura di Fede- anche i set permanenti, dove destinata a superare i confini permanenti, gli edifici storici rico Fellini. È strutturata in ancora oggi si fanno film, della retorica fascista e san- e altre imperdibili curiosità tre percorsi: il primo, legato fiction e il visitatore può recire la nascita di un mondo allestite al suo interno. Un alla fondazione di Cinecittà spirare proprio il movimennuovo e rivoluzionario, dove viaggio nel tempo, che sco- dagli anni Trenta fino alla to delle troupe che girano, le idee prendono vita e i so- priamo insieme alla respon- Seconda guerra mondiale; che lavorano, dei camion

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Backstage - stanza del regista© Andrea Kim Mariani per gentile concessione

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Sala Fellini©Andrea Martella per gentile concessione

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ROMA2©ErmaProduction per gentile concessione

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ROMA©ErmaProduction per gentile concessione

NEL TEMPO TRA STORIA E MAGIA che passano pieni di materiale per le scene: un mondo meno patinato rispetto alle sale della mostra, ma che in realtà è il cuore di questo luogo.

gnanti scelgono i percorsi perché noi abbiamo ancora anche al fine di orientare gli i nostri pittori, i nostri fastudenti. legnami, i nostri decoratori che sanno fare in modo Qual è la particolarità eccellente questo lavoro. più interessante della Un’altra cosa interessante mostra? è che i ragazzi, soprattutto Qual è la fascia di età Un aspetto molto interes- i più giovani che prima non che segue maggiormen- sante è il mondo della fin- conoscevano Fellini, escono te la mostra? zione. La particolarità è che dalla mostra incuriositi da La fascia di riferimento il mondo tecnologico, fatto questo grande maestro e lo come preferenza è quella di effetti speciali e digita- approfondiscono per conto che va dai 30 ai 45 anni cir- le, spesso si mescola anco- loro, oppure continuano il ca, che frequenta con più at- ra con il lavoro manuale di lavoro in classe con gli insetenzione Cinecittà, dopodi- grandi artigiani che abbia- gnanti. Questa per noi è una ché abbiamo i circa 36mila mo a Cinecittà. soddisfazione enorme. studenti l’anno, di tutte le Ad esempio, il green screen fasce di età, dai più piccoli ai è montato insieme a un fon- Tra poco ricorrerà un più grandi fino alle universi- dale dipinto a mano, che poi evento importante, i tà. La mostra è anche fonte viene lavorato in digitale in dieci anni dalla nascita di opportunità: i ragazzi, at- post-produzione, per una di “Cinecittà si mostra”: traverso la storia e il raccon- finzione più realistica e di vi state già preparando? to di tante maestranze che grande effetto. La presen- Sì, l’anniversario del 2020 lavorano nella realizzazione za di questo doppio binario sarà un grande momento di un film, possono scoprire tra tecnologia e artigianato per noi. In vista di questo anche mestieri e professio- è una realtà propria del ci- evento stiamo lavorando a nalità che in futuro potreb- nema, e in questo Cinecittà delle novità per la mostra. bero interessargli. Gli inse- è un luogo fondamentale, Tutto il progetto didattico

Costumi Gattopardo©Andrea Martella per gentile concessione

sarà dedicato in particolare a Fellini, con un’attenzione in più per l’anno scolastico 2019-2020 e naturalmente per tutto il pubblico di Cinecittà. Attualmente una cosa importante, che è ancora in corso, è l’omaggio a Massimo Troisi. Un percorso all’interno della mostra permanente, che racconta il grande interprete napoletano attraverso i mestieri del cinema, quindi elementi scenici, costumi, oggetti di arredo tratti da alcuni film che ha girato qui a Cinecittà, che sono “Il postino”, “Il viaggio di Capitan Fracassa” e il famosissimo “Non ci resta che piangere”, di cui abbiamo i bellissimi costumi di Mario e Saverio (i due protagonisti, interpretati da Massimo Troisi e Roberto Benigni, ndr) e che sarà disponibile per i visitatori fino al 30 ottobre.

Attrezzeria 12 ©Erma Pictures per gentile concessione

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ANEDDOTI E SEGRETI DEL TEMPIO ROMANO DEL CINEMA di Gianna De Santis

Qui sono stati girati grandi film del passato tra cui “Cleopatra”, ma anche serie tv di recente produzione come “Il nome della rosa”, oltre alla storica trasmissione “Stranamore”

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hiunque è passato per Cinecittà ha un ricordo indelebile che nemmeno il tempo riesce a cancellare. Gli studi romani sono il luogo dei desideri, delle speranze per chi vuole fare il mestiere di attore e regista o comunque lavorare nel mondo del cinema. Almeno una volta nella vita bisogna respirare l’aria di Cinecittà, viverne l’atmosfera perché nell’immaginario collettivo rappresenta il grande cinema. Lo confermano anche le parole del regista Dario Argento: «Se non avessi girato a Cinecittà non mi sarei sentito un cineasta. Per me continua a essere il cuore del cinema. Per la gente Cinecittà è il cinema». Ed è questa la sensazione che si ha visitando l’esposizione “Cinecittà si mostra”, i set di Roma Antica (realizzato per la serie tv “Roma”), del Tempio di Gerusalemme (per il film “Il giovane Messia”), e la Firenze del Quattrocento è stata utilizzata, non costruita, tra le varie cose per “Amici miei - Come tutto ebbe inizio” e l’attrezzeria scenica. Una grande macchina che si mette in moto grazie al lavoro di molte persone. Il sogno diventa realtà, e lo fa grazie alla magia di un “ciak” che dà il via a un meraviglioso incantesimo. Cinecittà è piena di aneddoti e segreti. Ad esempio il film “Le avventure del barone di Munchausen” fu una grande produzione che occupò ben otto teatri. Le scenografie fu-

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rono firmate dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti, che ancora oggi ha il suo studio a Cinecittà. Dagli studios sono passati grandi nomi del cinema italiano e internazionale. “La finestra di fronte” di Ferzan Ozpetek è stata girata nel teatro 10, che in passato è stato usato anche per la famosa trasmissione televisiva “Stranamore”, o più di recente “Alle falde del Kilimangiaro”, “Il treno dei desideri”, “La fattoria” e “Reazione a catena”. Oltre a tanti spot tv per grandi aziende. Anche la nota mini serie dedicata a Papa Woityla, “Giovanni Paolo II” firmata Lux Vide, è stata ambientata in questi spazi. Tra i film più famosi girati a Cinecittà ci sono “La Dolce Vita” (F. Fellini, 1959), “Cleopatra” (J.L. Mankiewicz, 1963), “Romeo e Giulietta” (F. Zeffirelli, 1968)”, “Troppo forte” (C. Verdone, 1986), “Il nome della rosa” (J.J. Annaud, 1986), “L’ultimo imperatore” (B. Bertolucci, 1987), “Il Postino” (M.Radford, 1994), “Il paziente inglese” (A. Minghella, 1996), “La vita è bella” (R.Benigni, 1997), “Ocean’s Twelve” (S. Soderbergh, 2004), “Mission Impossible 3” (J.J. Abrams, 2006), “Angeli e demoni” (R. Howard, 2009), Zoolander 2 (B. Stiller, 2016), “Il nome della rosa – La serie” (G. Battiato, 2019) e “The Pope” (F. Meirelles, 2019). Nell’esposizione “Cinecittà si mostra” sono

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esposti anche i cimeli di queste grandi produzioni: una copia della leggendaria vespa con cui girava Audrey Hepburn in “Vacanze romane” agli originali abiti di scena di “Cleopatra”, indossati da Elizabeth Taylor e Rex Harrison; fino ai costumi del “Gattopardo” appartenuti a Claudia Cardinale e Giuliano Gemma. Un modo per rendere omaggio anche alle maestranze, in questo caso al costumista e premio Oscar Piero Tosi. Insomma a Cinecittà si fa un viaggio nella storia, magari a bordo dello storico tram che Fellini chiamava il “tranvetto delle stelle”, che collegava Cinecittà con il centro di Roma fino al 1980. Era questo il mezzo che utilizzano comparse e artisti per raggiungere all’epoca gli studi, per entrare in un mondo magico, fatto di stelle.


storia

approfondimento

NEL 1985 USCIVA SUPER MARIO BROS

IL FANTASTICO EROE DEL REGNO DEI FUNGHI di Elisabetta Zazza

Il videogioco più venduto al mondo, dopo Wii sport, ha fatto sognare milioni di ragazzi con le sue avventure per salvare la principessa

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’estate sta finendo”, cantavano i Righeira nel 1985, e anche se siamo tornati alla routine, c’è sempre tempo per un tuffo nel passato. Gli anni Ottanta sono stati meravigliosi, psichedelici, innovativi, e tante cose da allora sono cambiate: la musica, la moda, la tecnologia, compreso il modo di impiegare il tempo libero. In quegli anni spopolava ancora il jukebox, ma anche il gioco era un momento di forte aggregazione: ci si sfidava al bar o nei locali pubblici davanti a un flipper o al biliardino. Per non parlare poi dei videogiochi: gli anni ’80 sono stati l’esplosione degli arcade nelle sale

giochi. Chi non ricorda Pacman, Tetris, Out run o l’indimenticabile Super Mario Bros? Proprio lui, il simpatico idraulico protagonista di innumerevoli avventure nel regno dei funghi, è stato uno spartiacque fondamentale, che ha rivoluzionato il mondo dei videogames. Uscì sul Nes (Nintendo Entertainment System) - l’allora nuova frontiera dei videogiochi - il 13 settembre 1985, ideato dal genio giapponese Shigeru Miyamoto. In quegli anni il mondo dei giochi elettronici stava subendo un forte calo: fu proprio la combinazione della nuova console e la nascita di un gioco così innovativo a risol-

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avventure di Super levarne le sorti. Il “salMario sono vafanciulle” dai folti state fonte baffi, la tuta di ispirazione di jeans e per due caril berretto rosso, che toni animati e salta tra tubi e moneun un film amerite d’oro insieme a suo cano, “Super fratello Luigi, ebbe un Mario Bros”, successo immediato e interpretato planetario. I ragazzi dall’attore Bob impazzirono letteralHoskins, nel 1993. Con 40 milioni di copie mente: si sfidavano vendute, superato solo da nei bar o in casa con Wii sport (prodotto sempre la mitica Nintendo per interi pomeriggi, cercando da Nintendo), Super Mario di superare tutti i livelli e Bros ha segnato il primato riuscire a salvare la prin- del Nes e la nascita di una cipessa Peach dalle grinfie vera e propria leggenda, cadel perfido Bowser. In poco pace ancora oggi di far ditempo divenne il videogioco vertire milioni di giovani in più venduto al mondo. Le tutto il mondo.

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approfondimento

tecnologia

ADDIO ALLA “CHIAVETTA” BANCARIA PER AVERE I CODICI DI ACCESSO ONLINE di Riccardo Borgia

Per l’autenticazione ai servizi home banking sarà necessario lo smartphone e un numero seriale usa e getta

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l 14 settembre 2019 ogni banca sul territorio italiano dovrà adeguarsi alla nuova direttiva Psd2 per il commercio elettronico che prevede l’abolizione del token, ovvero la “chiavetta” per accedere ai servizi di home banking. Da diversi mesi molti istituti bancari si sono già adeguati, ma la copertura non è ancora totale. Per mantenere comunque la massima sicurezza sul proprio conto corrente, si andrà ad utilizzare un dispositivo che ormai abbiamo tutti: lo smartphone. Il nuovo

sistema, infatti, genererà attraverso il dispositivo dei codici usa e getta, inviati attraverso l’app collegata al nostro istituto o via sms. Si sfrutteranno naturalmente anche le tecnologie presenti sui nostri dispositivi come le impronte digitali e il riconoscimento facciale Face ID. La novità più interessante di questo passaggio al digitale è che in caso di furto, smarrimento e attacchi informatici, le dirette responsabili saranno le banche, che dovranno comunque garantire la massima riservatezza. Un altro vantaggio è rappresentato dall’unicità del codice generato per ogni operazione. Per quanto riguarda il token, la serie di numeri generata poteva essere utilizzata per diverse operazioni in un tempo limitato, invece con

la nuova normativa ogni codice potrà essere associato a una sola operazione alla volta, avendo comunque un tempo limitato. I vantaggi dello smartphone, insomma, sono tanti: dalla sicurezza vera e propria alle possibilità ridotte quasi a zero che un malfattore possa rubarci le credenziali di accesso al nostro conto corrente.

Vegebot, contadino hi-tech che raccoglie insalata

Braccialetti smart, utili e a volte anche indiscreti

osa succede quando l’agricoltura si incontra con il mondo dell’hi-tech? Nasce Vegebot, il primo contadino-robot testato sul campo per la raccolta dell’insalata. Nato dall’ingegno di alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge, il macchinario sfrutta l’intelligenza artificiale per riconoscere e raccogliere la lattuga iceberg, una delle specie più comuni di verdura a foglia larga. Sembra facile, o almeno per un contadino in carne ed ossa, che impiega due secondi, lo è. Per una macchina invece è un compito complesso che richiede tempo. Secondo quanto spiegato dagli inventori inglesi sul “The Journal of Field Robotics”, a differenza di altri prodotti della terra, come la patata e il grano, l’insalata iceberg ha resistito fino ad oggi alla raccolta automatizzata per via delle sue caratteristiche: non cresce in altezza e si danneggia facilmente, quindi per un robot è più difficile da rilevare. Vegebot rappresenta una grande sfida per il futuro: se riuscirà a riconoscere immediatamente la lattuga, si potrà fare anche per molte altre coltivazioni. I contadini hi-tech potrebbero risolvere il problema della scarsità di forza lavoro in agricoltura e ridurre lo spreco di cibo.

rmai indossiamo il braccialetto smart praticamente tutti i giorni, ci controlla il sonno, il battito cardiaco, l’attività fisica che svolgiamo e in futuro potrebbe fare molto di più. Potrebbe, infatti, rilevare delle fibrillazioni atriali e quindi prevenire un ictus quasi in tempo reale. Il piccolo sistema potrebbe entrare presto in funzione se otterrà la certificazione europea. Sembra che sia in grado di aiutare le persone a curare questo disturbo che può portare appunto a problematiche molto più serie. Ovviamente c’è un sistema che invia e controlla i dati della persona e avvisa in caso di anomalie. Secondo alcuni ricercatori sempre attraverso il braccialetto smart si potrà controllare in futuro anche la performance lavorativa, capire quindi l’efficienza sul posto di lavoro, il grado di stress o lo stato di forma. In questo caso ovviamente entra in gioco non solo la salute ma anche la privacy: perché oltre allo stato fisico, l’app misurerebbe anche l’uso del telefono e il tempo trascorso durante le pause. Dati sensibili, soprattutto se ad usarli fossero le aziende e non il lavoratore.

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Mattia Martiradonna

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Mattia Martiradonna

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teatro

spettacolo & cultura

SISTINA, SPAZIO AI MUSICAL DI SUCCESSO ARRIVANO MARY POPPINS E GHOST di Anna Crivelli

Una stagione di grandi spettacoli al teatro romano: in scena anche Arturo Brachetti e Vincenzo Salemme. E poi le commedie “Belle ripiene” e “The full monthy”

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arà ancora una volta una grande stagione: spettacoli e nomi di richiamo per l’annata 20192020 del teatro Sistina di Roma. Il primo show da mettere in calendario è “Mary Poppins”, in programma dal 17 ottobre. Il musical, che si basa sulla storia del film di Walt Disney, si prepara a incantare bambini e genitori. Per la regia di Federico Bellone e le coreografie di Gillian Bruce, “Mary Poppins” conquisterà anche Roma, dopo aver registrato un grande successo in tante altre città. Orchestra dal vivo, effetti speciali e le indimen-

ticabili canzoni della tata più famosa del mondo. L’anno 2020 si apre con lo spettacolo “Solo” di Arturo Brachetti dal 10 gennaio. Con il suo one man show l’artista apre le porte di casa, e tra ricordi e fantasie coinvolge lo spettatore e lo incanta con la sua arte trasformista. Un viaggio in tutti i sensi: dalle ombre cinesi al mimo, dalla chapeaugraphie alla poetica sand painting, insomma novità e tradizione. La seconda parte della stagione non sarà da meno con “Belle ripiene” dal 21 gennaio: in scena quattro donne in una gustosa commedia dimagrante. Saranno

Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo a rallegrare la cucina con risate, pensieri, amori, uomini e cibo. Dal 28 gennaio arriva anche “Ghost”, il musical di nuova produzione, una struggente storia d’amore che al cinema e in tv cattura sempre l’attenzione del grande pubblico. E poi toccherà a Paolo Conticini, Luca Ward, Gianni Fantoni, Jonis Bascir e Nicolas Vaporidis in “The

full monty”, la riedizione dello show di venti anni fa (dal 13 febbraio). Serena Autieri e Michele La Ginestra saranno i protagonisti di un grande classico di Garinei e Giovannini “Rugantino”. In scena dal 12 marzo insieme ad Antonello Fassari e Edy Angelillo. Dal 12 aprile spazio a Vincenzo Salemme con lo spettacolo “Con tutto il cuore”. E poi tante altre sorprese, per una stagione tutta da vivere.

ARGENTINA, SI PARTE CON PERFOMANCE DI DANZA, DUE OPERE RIVOLUZIONARIE E “RAGAZZI DI VITA” Tra i protagonisti il geniale regista Milo Rau, il Leone d’oro Alessandro Sciarroni e Massimo Popolizio che ha curato l’opera di Pasolini

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l teatro Argentina apre il sipario a una nuova stagione ricca di produzioni e di generi che spaziano dal classico al contemporaneo. Si parte l’8 e il 9 settembre con “Augusto” di Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla carriera della Biennale Danza 2019. Spettacolo composto da nove performance e nove interpreti per raccontare la follia, il dolore e il bisogno di essere amati. Il teatro dà poi il

benvenuto a uno tra i più acclamati e rivoluzionari registri teatrali: Milo Rau. Il regista svizzero accende i riflettori dell’Argentina con ben due sue opere: dal 23 al 25 settembre con “Orestes in Mosul”, dove la tragedia Orestea di Eschilo viene ambientata nelle terre dove si combatte contro l’Is. E ancora il 10 ottobre con “La rivolta della dignità - Assemblea Politica”, terzo atto del suo Nuovo Vangelo. Un progetto ambizioso, una produzione interdisciplinare tra teatro e cinema dove, attraverso le rivolte dei braccianti del 2011, si riscopre il Cristo. Si cambia genere con “Ragazzi di Vita” di Pier Paolo Pasolini dal 15 al 27 ottobre

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MILO RAU © Oretes in Mosul per gentile concessione

per la regia di Massimo Popolizio e che vede nel cast l’amato attore Lino Guanciale. Lo spettacolo, reduce da una tournée da tutto esaurito, torna all’Argentina dopo aver raccolto il successo di pubblico e critica. Il riadattamento ad opera di Emanuele

Trevi ha saputo ben rendere il romanzo un’opera teatrale, senza intaccare lo stile unico di Pasolini. Questi i primi appuntamenti del teatro Argentina per una stagione ricca di nomi, personaggi ma soprattutto di grande teatro.

Anna Crivelli

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spettacolo & cultura

teatro

BRANCACCIO, LA MAGIA PRENDE FORMA A COMINCIARE DALLA FAVOLA DI “ALADIN” di Mattia Martiradonna

Il cartellone 2019/2020 si apre con una grande produzione. Imperdibile anche l’appuntamento con il trio Panariello, Conti e Pieraccioni

regista e autore Maurizio Colombi e per il direttore artistico del teatro Brancaccio Alessandro Longobardi. Protagonisti di questo fantastico musical saranno Leonardo Cecchi nei panni di Aladin, l’attore è già stato protagonista di Alex&Co. (serie Disney di grande sucl mese di ottobre si apre al Brancaccio con una cesso), ed Emanuela Rei grande produzione: nel ruolo di Jasmine, anche quella del musical geniale lei volto noto della serie tv “Aladin”. Dal 2 ottobre que- “Maggie & Bianca Fashion sta favola magica, ispirata Friends”. Tra gli altri spetalle celebri novelle de “Le tacoli in programmazione mille e una notte”, con Ala- “L’Amaca” con Michele Serdino e il genio della lampada ra (20 novembre), “Il rigore trasporterà il pubblico in un che non c’era” con Federico mondo sontuoso e orienta- Buffa (25 novembre), il granle, con delle contaminazio- de ritorno di “Up&Down” ni in stile Bollywood sia per con Paolo Ruffini e gli attori quanto riguarda le musiche della compagnia Mayor Von che i costumi e le coreogra- Frinzius (26 novembre). fie. Un grande lavoro per il E poi ancora il magico trio

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Panariello, Conti e Pieraccioni pronti a regalare due ore di grande comicità (2 dicembre). Non mancheranno anche gli appuntamenti musicali, uno fra tutti quello con Roberto Vecchioni (11 dicembre). Per le festività natalizie torna al Brancaccio, per il terzo anno conse-

cutivo, il musical di grande successo “Aggiungi un posto a tavola” con Gianluca Guidi, che ne cura anche la messa in scena, e la straordinaria partecipazione di Lorenza Mario. Da gennaio 2020 tanti altri spettacoli tra comicità, musical e grandi opere.

SALA UMBERTO, IL DIVERTIMENTO INTELLIGENTE CON TANTI GRANDI PROTAGONISTI SUL PALCO La stagione 2019/2020 del teatro di via della Mercede comincia con tre spettacoli davvero imperdibili: tra follia, riflessione e risate

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uest’anno il Sala Umberto compie 18 anni. Il prestigioso teatro romano, diretto da Alessandro Longobardi, è diventato “maggiorenne” e ha raggiunto la sua maturità con impegno, costanza e sano divertimento. La nuova stagione 2019/2020 è davvero ricca di esibizioni e attori di altissimo livello. Si parte con tre spettacoli tra settembre e ottobre, davvero imperdibili: tra follia, momenti di riflessione e risate. Il sipario si apre con “Non si uccidono così anche i cavalli?” (26 settembre-6 ottobre), tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy e interpretato da Giuseppe Zeno, con Sara Valerio e altri 20 attori in scena. È

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la storia di una folle maratona di ballo, dove i partecipanti, per vincere soldi e notorietà, si esibiscono per giorni e notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del pubblico. Uno spettacolo emozionante, tra dramma e ironia, che sottolinea il sacrificio in cambio del successo. Segue il monologo divertentissimo di Giovanni Scifoni, con il suo “Santo piacere. Dio è contento quando godo” (8-27 ottobre). Tutti dobbiamo fare i conti con la nostra carne, e molto spesso questi conti non tornano. Scifoni propone uno spettacolo esilarante in cui racconta sessualità e fede a confronto, un esperimento unico e irresistibile che farà ridere e riflettere. Infine, il 21 ottobre sarà la volta di Mario Pirovano con “Mistero buffo. 50 anni di un capolavoro teatrale 1969-2019” un omaggio al grande Dario Fò (premio Nobel per la letteratura 1997), il “giullare” che ha cambiato per sempre la

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storia del teatro italiano. Nel corso della stagione tante altre sorprese e grandi protagonisti come Carlo Buccirosso, Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere, Mariagrazia Cucinotta, Giorgio Lupano e Rocìo Munoz Morales, Francesca Inaudi, Biagio Izzo, Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia.

Elisabetta Zazza


TEATRO DELL’OPERA DI ROMA, LA NUOVA STAGIONE ALL’INSEGNA DEI CAPOLAVORI di Iwona Grzesiukiewicz

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arà all’insegna dell’eccellenza e di artisti a livello internazionale la nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma 20192020. Un programma che prevede grandi capolavori indirizzati a un vasto pubblico, giovani compresi. Alla presentazione c’erano il sovrintendente Carlo Fuortes, il direttore musicale Daniele Gatti, i direttori artistici Roman Vlad e l’etoile Eleonora Abbagnato, i rappresentanti dei due soci privati della Fondazione, il presidente di Acea, Michaela Castelli, e il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti e il sindaco di Roma in qualità di Presidente della fondazione Teatro dell’Opera di Roma. «Il programma della prossima stagione – ha detto il sovrintendente Fuortes – è un percorso dove s’intrecciano più direzioni e più obiettivi. Verso l’eccellenza musicale, verso gli spettatori, verso la ricerca e la sorpresa, verso

la rilettura di grandi classici del repertorio lirico e di balletto, guardando altrove». Un ruolo centrale spetterà al direttore Daniele Gatti che, dopo i successi delle inaugurazioni degli anni precedenti, non solo dirigerà martedì 10 dicembre i “Vespri Siciliani” di Verdi nella versione originale francese con la regia di Valentina Carrasco e scene di Richard Peduzzi (ha firmato anche il Ring del centenario a Bayreuth), ma anche i “Capuleti e Montecchi” di Bellini (dal 25 gennaio, regia di Dennis Krief) e due partiture di Strawinsky: “Rake’s Progress” (20 ottobre 2020, regia Graham Vick) e “Oedipus Rex” (23 ottobre 2020). Altri titoli di rilievo: “Evgenij Onegin” di Čaikovskij diretto da James Conlon (dal 18 febbraio 2020); “Turandot”, uno degli innumerevoli capolavori pucciniani diretto da Alejo Pérez, con la regia di Ai Weiwei che, giovanissimo, è stato una comparsa nella

Carlo Fuortes, Virginia Raggi, Eleonora Abbagnato, Daniele Gatti e Alessio Vlad alla conferenza stampa di presentazione della stagione 2019-20 Foto di Yasuko Kageyama-Teatro dell’Opera di Roma per gentile concessione

Il Costanzi e le Terme di Caracalla ospiteranno grandi opere e balletti per un’annata ricca di artisti di livello internazionale Turandot rappresentata al Metropolitan con il genio della regia che rispondeva al nome di Franco Zeffirelli (dal 25 marzo); “Kat’a Kabanová” del musicista ceco Leoš Janáček, per la prima volta rappresentata a Roma (dal 19 aprile); “Luisa Miller”, altro capolavoro verdiano, diretta da Roberto Abbado; “Messa da Requiem” di Verdi diretta dal maestro Myung-whun Chung. Chiude la serie degli otto allestimenti “Carmen” di Bizet, diretta da Bertrand de Billy e la regia di Emilio Sagi. La nuova stagione del balletto si compone di 5 spettacoli: la ripresa de “Il lago dei cigni” di Benjamin Pech da Marius Petipa e Lev Ivanov; una serata celebrativa dedicata all’innovatore Jerome Robbins con tre camei “Glass Pieces”, “In the night” e “The concert”; la nuova creazione de “Il Corsaro” affidata a José Car-

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spettacolo & cultura

Aida, Caracalla 2019_Vittoria Yeo (Aida), Gabriele Sagona (Re), Judit Kutasi (Amneris) _ph Yasuko Kageyama-Teatro dell’Opera di Roma_9741 - per gentile concessione

teatro

los Martínez; il trittico “Suite en blanc”, “Serenade” e “Bolero” opere di Lifar, Balanchine, Pastor; e un grande classico del repertorio moderno “Notre-Dame de Paris” del geniale Roland Petit. La stagione estiva alle Terme di Caracalla inizierà con “Aida” verdiana, diretta da Jordi Bernàcer e la regia di Denis Krief; proseguirà poi con “Il barbiere di Siviglia” diretto da Stefano Montanari e la regia (2016) di Lorenzo Mariani; lo stesso direttore sarà sul podio anche per “La vedova allegra” di Franz Lehár. In scena sarà anche presentato un nuovo balletto, una serata Gershwin diretta da Gareth Valentine con le coreografie di Derek Deane, intitolata “Strictly Gershwin”. Certamente un nutrito programma all’altezza del Costanzi e della sua fama internazionale.

settembre 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

musica

IL SINGOLO “QUEL SORRISO IN VOLTO” ANTICIPA IL NUOVO ALBUM DEI MODÀ di Alessandra Broglia

La banda campione di incassi torna con una serie di inediti dal prossimo 4 ottobre. A dicembre l’anteprima del tour con sei tappe in giro per l’Italia

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Modà, band campione di incassi, si preparano a lanciare il loro nuovo album per Believe Music dopo due anni di pausa. Il gruppo, formatosi nel 2002 e composto da Kekko Silvestre (voce, pianoforte), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso), Enrico Zapparoli (chitarra elettrica, chitarra acustica) e Claudio Dirani (batteria), ha voluto già deliziarci con un’anticipazione, il singolo “Quel sorriso in volto”, tratto da una storia vera, dal sapore dolce e amaro, frutto dello stile che da sempre contraddistingue Kekko. Il brano ha avu-

to già un buon riscontro in radio, digital download e sulle principali piattaforme streaming, cui è seguita l’uscita del video per la regia di Matteo Alberti e Fabrizio De Matteis e prodotto da DoubleVision Film. Scelta per l’occasione una location in grado di evocare atmosfere dal passato non così remoto: il deserto di Tabernas, nella provincia di Almería (nella Spagna andalusa), conosciuta per aver ospitato i famosi “spaghetti western” di Sergio Leone. Un video realizzato in stile cinematografico, che ha visto per protagonisti lo stesso Kekko Silvestre e la

Modà ph di doublevision.film b foto per gentile concessione

conduttrice svizzera Clarissa Tami. All’uscita di questo album (il prossimo 4 ottobre) seguirà un’anteprima del tour che partirà il 2 dicembre dall’Arena Unipol di Bologna, per poi girare le maggiori città del centro-nord e concludersi il 14 al palazzo

dello Sport di Roma. Ma si attende l’annuncio delle date per il 2020. La band ha all’attivo sei album, decine di hit e due volte il podio al Festival di Sanremo, nel 2011 e 2013, rispettivamente con “Arriverà” e “Se si potesse non morire”.

DUE MESI DI GRANDI APPUNTAMENTI CON IL XXIV ROMA EUROPA FESTIVAL

Dal 17 settembre la capitale ospita la nuova edizione della kermesse che regalerà eventi di teatro, danza e musica con oltre 350 artisti da tutto il mondo

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i attende dal 17 settembre fino al 24 novembre, la XXIV edizione del Roma Europa Festival, ricca di circa 130 eventi sparsi per la Capitale, alcuni dei quali a ingresso gratuito. Un festival che ruoterà tra teatro, danza, musica, digital e kids, con 377 artisti provenienti da 27 paesi diversi. Uno spessore internazionale guidato da anni

con la fermezza e intelligenza di Monique Veaute e Fabrizio Grifasi, per un festival – definito dalla Veaute – delle tre P: “politico, poetico e provocatorio”. Tra i tanti nomi di spicco segnaliamo: per la danza Lia Rodrigues, Elena Sgarbossa, William Forsythe e Mercè Cunningham; e una mostra curata da Achille Bonito Oliva. Per la musica, gradito ritorno per le sorelle Katia e Marielle Labeque, Hans Op De Beck, Jan Fabre e Quiet Ensamble; mentre per il teatro Ascanio Celestini e Giorgio Barberio Corsetti, neodirettore del Teatro di Roma. Molti infine gli appuntamenti pensati per ragazzi e famiglie, una programmazione

Nuove Proposte settembre 2019

SakamotoAlvaNoto foto per gentile concessione

parallela con laboratori, talk e attività ludiche gratuite per bambini, con spettacoli su Alice nel Paese delle Meraviglie e il Mago di Oz. Gran finale sarà il 24 novembre, che in particolare vedrà impegnate tutte le sale dell’Auditorium Parco della Musica, in una festosa kermesse, con Ryūichi

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Sakamoto e Alva Noto, Christian Fennesz e Lillevan. Qualità e ricercatezza per un festival ben radicato nel presente, orientato per un pubblico eterogeneo, nonché per le nuove generazioni, con l’intento di indicare una possibile via del futuro.

Alessandra Broglia


mostre

spettacolo & cultura

PALAZZO BONAPARTE, LO SCRIGNO BAROCCO SARÀ UN NUOVO POLO DI ARTE E CULTURA di Pasquale Tocci

L’edificio di piazza Venezia apre al pubblico. Ad ottobre la mostra sull’Impressionismo con importanti artisti come Monet, Renoir e Gauguin

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enerali Italia apre Palazzo Bonaparte che diventa un nuovo polo di arte e cultura per la comunità, grazie alla partnership con Arthemisia. Aprirà al pubblico il 6 ottobre con una grande mostra dedicata all’Impressionismo, con oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Si tratta di opere mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti come Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac. Con i suoi circa 3 mila metri

quadrati di mosaici, affreschi e stucchi, Palazzo Bonaparte è uno scrigno barocco dal rigore rinascimentale, opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi. Dal 1972 è parte del patrimonio immobiliare di Generali Italia. Palazzo Bonaparte diventa oggi il primo spazio Generali Valore Cultura che si affaccia su piazza Venezia, accanto alla sede della Compagnia che al suo interno ospita “Radici del Presente”, un museo con una collezione archeologica di età romano imperiale pensato appositamente per i giovani, dove dal 2016 sono organizzate

lezioni tematiche gratuite dedicate alle scuole. Dalla sua fondazione nel 1677, Palazzo Bonaparte ha visto avvicendarsi le famiglie romane dei Cervini, Margani, D’Aste e Rinuccini fino ad essere acquistato nel

1818 da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone. Fu proprio lei a volere il famoso balconcino verde, tutt’oggi visibile proprio dallo scorcio tra piazza Venezia e via del Corso, diventato simbolo del palazzo stesso.

AI MUSEI CAPITOLINI ESPOSTE LE OPERE TRAFUGATE E RECUPERATE DAI CARABINIERI “L’arte ritrovata” è un’esposizione di lavori restituiti alla comunità, grazie a un’attività costante di monitoraggio del territorio

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n mosaico di testimonianze archeologiche e artistiche che rappresentano simbolicamente le tantissime opere restituite alla comunità: ecco cos’è “L’arte ritrovata”, l’esposizione che fino al 26 gennaio 2020 verrà ospitata nel Palazzo dei Conservatori dei Musei Capitolini. Nata dalla collaborazione fra il Nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri e il Centro europeo per il turismo e la cultura, l’esposizione è frutto dell’attività di contrasto alla razzia subita dal patrimonio e alla quale il reparto operativo delle forze dell’ordine ha cercato di porre un freno mediante un

monitoraggio del territorio. Destinate a soddisfare il solo gusto estetico dei collezionisti privati, le opere in mostra tornano oggi a essere patrimonio di ogni cittadino: esse, difatti, provengono da sequestri a grandi ricettatori o collezionisti, inseriti nella ramificata trama del commercio internazionale. “L’arte ritrovata” raccoglie opere databili fra l’VIII secolo a.C. (reperti di età greca, etrusca e romana) e l’età moderna (pitture rinascimentali e barocche): ad esempio si potrà ammirare la preziosa scultura raffigurante Artemide marciante di età augustea, oggetto di scavo clandestino vicino Caserta e recuperata al termine di complesse indagini nel 2001 quando stava per essere venduta a un noto museo estero. Tra gli altri, seguono meravigliosi affreschi depredati da una villa romana presso Pompei e tre dei cinque dipinti rubati nel 1999 dalle collezioni

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dei Musei Capitolini e recuperati nello stesso anno a Latina: il San Giovanni Battista del Guercino, la Sacra Famiglia con i santi Francesco e Caterina d’Alessandria di Ludovico Carracci e l’Adorazione dei Magi di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo.

Diletta Murgia

settembre 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

mostre

BVLGARI, STORIA E SOGNI DEL BRAND ITALIANO TRA I PIÙ IMPORTANTI AL MONDO di Francesca Coculo

La mostra illuminerà due location, Palazzo Venezia e Castel Sant’Angelo, con i gioielli e la maestria dei suoi artigiani

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ue location, Palazzo Venezia e Castel Sant’Angelo, per un’esibizione unica nel suo genere: “Bvlgari, la storia, il sogno”. Una mostra che vuole mettere in luce l’evoluzione dello storico marchio e la maestria dei suoi artigiani che, dimo-

strando sempre grande abilità e attenzione ai minimi particolari, hanno reso nel tempo Bvlgari un’icona. Si avrà così la possibilità di ammirare: pezzi unici in prestito da collezioni private, gioielli storici come i monili in oro ridisegnati su monete antiche e la bellissima Collezione Heritage. Un percorso che sarà accompagnato anche da splendidi abiti firmati, proprio per sottolineare le diverse fasi che l’azienda ha attraversato nel tempo, partendo dal 1884 – anno della fondazione – fino all’epoca contemporanea. Ma anche foto d’epoca e filmati per raccontare la storia, le vicissitudini e le scelte del fondatore Sotirio Bulgari. La mostra, ideata dal Polo museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, ha visto la collaborazione – oltre che di Bvlgari nella figura di Lucia Boscaini, Bvlgari Brand and Heritage Curator – anche di numerosi personaggi del mondo accademico, per un’accurata selezione dei contenuti. Ed è così che tra abiti eleganti e pietre preziose si potrà sognare di essere una delle dive che negli anni hanno scelto

d’indossare i preziosi gioielli, e scoprire quanto orgoglio si deve avere per i nostri maestri artigiani che, insieme a Bvlgari, hanno dato vita a uno dei marchi italiani più importanti a livello mondiale.

Ottanta OpErE raccOntanO L’EvOLuziOnE, iL pErcOrsO E L’art autrE Di Luigi BOiLLE Al Casino dei Principi di villa torlonia l’esposizione con i lavori dell’artista italo-ungherese, esponente indiscusso dell’arte dei segni

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uigi Boille. Luoghi di luce, scrittura del silenzio. Opere 1958-2015” è la prima mostra organizzata nella Capitale dopo la morte dell’artista italiano considerato uno dei più grandi esponenti dell’arte informale. L’esposizione si compone di ottanta opere che - attraverso giochi di luci, ombre, colori e pittura, lavorata con la fiamma ossidrica - l’artista realizzò tra il 1958 e il 2015, anno del suo decesso. Di origine italoungherese, Sante Luigi Boille nasce a Pordenone nel 1926 e poi si trasferisce a Roma. Nella città eterna, culla di arte e cultura, frequenta l’Accademia delle Belle Arti e consegue la laurea in ar-

Nuove Proposte settembre 2019

chitettura. Nel 1951 arriva la svolta per l’artista che vola a Parigi e conosce il critico d’arte Michel Tapié, che lo accompagna nelle sue ricerche dell’Art autre. Tra i numerosi dipinti ci sono: l’opera esposta alla XXXIII Biennale Internazionale d’Arte a Venezia nel 1966; e quella con cui Boille rappresentò l’Italia al Guggenheim International Award a New York, a cui partecipò insieme ad altri artisti come Capogrossi, Castellani e Fontana. Nei lavori esposti è evidente il continuo mutamento artistico di Boille: le espansioni di colori sgargianti, che richiamano la cultura zen, si contrappongono a dipinti composti da segni in rilievo e sfondi monocromi. Quei segni vaganti e silenziosi che rappresentano “il conflitto tra il pensiero concettuale e l’immediatezza di un gesto fugace”, al Casino dei Principi di Villa Torlonia come l’artista stesso li definì. Sarà pos- fino al 3 novembre 2019. Sara Pellegrino sibile ammirare le opere di Luigi Boille

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tv spettacolo & cultura

RAI, TRA PLURALISMO E INNOVAZIONE: FICTION E PROGRAMMI DI SUCCESSO di Gianna De Santis

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osa ci sarà in tv dal prossimo autunno? La Rai ha confermato i programmi di successo, con alcune novità importanti soprattutto – in alcuni casi - alla conduzione. Grandi aspettative come sempre sono riposte nelle fiction, produzioni con cui la Rai riesce sempre a raccogliere una grande fetta di pubblico. Pluralismo, innovazione, 70 nuove produzioni tra tv, radio e web e 60 nuove conduzioni e talent: si presentano così i palinsesti per la prossima stagione televisiva a partire da settembre. Per quanto riguarda il day time di Rai1 confermato il programma “UnoMattina” che però vedrà al timone Roberto Poletti e Valentina Bisti. Elisa Isoardi sarà alla guida de “La prova del cuoco”, così come Eleonora Daniele ancora una volta condurrà “Storie italiane”. Il pomeriggio appuntamento con “Vieni da me” di Caterina Balivo e “Il paradiso delle signore”. Cambia la coppia di conduttori a “La vita in diretta” con Alberto Matano e il ritorno di Lorella Cuccarini. Per il weekend restano i programmi storici. Nell’arco della stagione non mancherà l’appuntamento per i più piccoli con “Lo Zecchino d’oro”. Mara Venier non lascia anzi raddoppia: sua “Domenica in” e in più avrà un programma in prima serata “La porta dei sogni” (dal 20 dicembre). I giochi affidati come sempre a Flavio Insinna (L’Eredità) e Amadeus (I soliti Ignoti). Debutta Francesca Fialdini con il suo “A ruota libera”, in onda ogni domenica pomeriggio per raccontare il bello della vita. Tornerà “Tale e quale show” con Carlo Conti (13 settembre) e “Ulisse” con Alberto Angela. Tra le no-

vità: “Una vita da cantare” con Enrico Ruggeri alla scoperta dell’Italia dei cantautori; “Venti anni che siamo italiani” formula inedita con una coppia altrettanto curiosa: Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio. Dopo le 23 su Rai Uno ci sarà spazio per “Porta a porta” con Bruno Vespa e “Io e te di notte” con Pierluigi Diaco, “Gran Varietà” con Maurizio Costanzo. Franco Di Mare passa in seconda serata con “Frontiere”, che diventa un appuntamento fisso. La Rai darà spazio come sempre anche ai collaudati programmi della notte e ad alcuni eventi speciali. Rai2 prepara la sua piccola rivoluzione: settembre sarà un mese introduttivo e partirà con il festival di Castrocaro

Mara Venier Foto Assunta Servello per Rai (per gentile concessione)

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Alberto Matano Foto Assunta Servello per Rai (per gentile concessione)

Francesca Fialdini Foto Assunta Servello per Rai (per gentile concessione)

I palinsesti del prossimo autunno puntano su nuove produzioni e conduzioni. Spazio ai talenti, alle serie tv e ad approfondimenti

condotto da Belen Rodriguez e Stefano De Martino. Al ballerino sarà affidata anche la conduzione di “Stasera tutto è possibile”. Ci sarà spazio nei primi mesi invernali anche per “Il Collegio” e uno show originale di Renzo Arbore su Renato Carosone. Fabio Fazio e il suo “Che tempo che fa” passa sulla rete Due, diventandone il punto di forza. Si continua anche con fiction importanti come “Volevo fare la rockstar”, “Il Cacciatore” seconda stagione, in programmazione anche film, serie tv e nuove formule di intrattenimento. Rai3 si pone come canale del servizio pubblico, pronto a passare da un genere all’altro mantenendo saldo il racconto dei nostri tempi, proponendo anche prodotti spesso non così convenzionali. Tornando a Rai1 e alle grandi fiction gli appuntamenti più importanti saranno con la nuova stagione de “I Medici”, “L’amica geniale”, “La vita promessa” e la novità “La guerra è finita”. Generi diversi e classici immancabili: “Angela”, “Gli orologi del diavolo”, “Rocco Schiavone terza stagione”, “Don Matteo 12”, “Un passo dal cielo 5” e “Nero a metà 2”.

settembre 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

tv

Greggio - Iacchetti - Veline foto per gentile concessione

MEDIASET, NOVITÀ E GRANDI RITORNI: “AMICI VIP” E “GIOCHI SENZA FRONTIERE” di Claudia Pennacchio

La programmazione televisiva della prossima stagione di Canale 5, Italia 1 e Rete 4 riserva importanti conferme e alcune sorprese

sera, trasmettendo sia le partite italiane che quelle estere. Il preserata resta nella mani di Paolo Bonolis con “Avanti un altro” e Gerry Scotti con randi ritorni, novità stagione. Tra le grandi novità “Caduta libera”, “The Wall” alle conduzioni e im- “Amici vip” e la nuova edizio- e il nuovo programma “Conportanti conferme. È ne della storica trasmissione to alla rovescia”. Confermati questo il quadro della stagio- “Giochi senza frontiere” ora “Striscia la notizia” e il “Maune televisiva dei canali Me- intitolata “Eurogames”, al rizio Costanzo Show”. Nuove diaset per l’autunno-inverno. comando della conduzione serie tv in arrivo: “Made in Anche quest’anno Maria De Ilary Blasi ed Alvin. Italy”, “Oltre la soglia”, “Il Filippi si conferma regina del Confermati “Live – Non è la processo”, “Fratelli Caputo”, sabato sera destreggiandosi D’Urso”, anche se si ipotizza “Scomparsi” e “Giustizia per tra “C’è posta per te”, “Amici” un cambio di giorno per la tutti”. Torneranno la tanto e “Tu sì que vales”. Il timone messa in onda, e “All together attesa seconda stagione di del “Grande fratello vip” pas- now”, sempre con Michelle “Rosy Abate” e “L’isola di sa ad Alfonso Signorini, men- Hunziker. Nonostante il flop Pietro 3”. tre all’“Isola dei famosi” pro- di “Adrian” è in ballo una Il grande cinema offre una babilmente sarà confermata seconda edizione dello show varietà di prime visioni tra Alessia Marcuzzi, nonostante di Celentano. La Champions cui spiccano “A star is born”, le polemiche della passata torna su Canale 5 il mercoledì con il premio Oscar 2019 Lady Gaga, “Animali fantastici – I crimini di Grindewald”, “Aquaman”, “Godzilla 2”, “Guardiani della galassia 2”, “IT”, “Logan: the Wolverine”, “Ocean’s 8” e “Pokemon: detective Pikachu”. Su Rete 4 confermata Barbara Palombelli alla conduzione di “Stasera Italia” e “Lo sportello di Forum”. In prima visione “Il segreto” e “Una vita”. Mario Giordano e Luisella Costamagna conducono “Fuori dal coro”, mentre NiPier Silvio Berlusconi Amministratore cola Porro torna con “Quarta Delegato Mediaset - Foto per gentile concessione Repubblica”.

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Nuove Proposte settembre 2019

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Michelle Hunziker Foto per gentile concessione

A proposito di Repubblica, non potrà mancare quella della donne, condotta da Piero Chiambretti. Su Italia 1 Roberto Giacobbo conduce “Freedom”, mentre Paolo Ruffini guiderà la nuova edizione de “La pupa e il secchione”. Un nuovo show per Pio e Amedeo e una conduzione originale di Diego Abatantuono che vede dei comici in sfida tra loro. Alessia Marcuzzi e Nicola Savino conducono “Le Iene”, in seconda serata “Tiki Taka” il mercoledì. Tornano i grandi classici come la 30esima serie de “I Simpson”, la stagione finale di “The big bang theory”, “Young Sheldon”, “Will e Grace” e “The middle”. Tra le novità “Brooklyn nine-nine” e “Modern family”.


tv

spettacolo & cultura

THE POLITICIAN: LA NUOVA SERIE DI NETFLIX TRA SATIRA E COMICITÀ di Arianna Di Biase

L’ideatore di Glee, Ryan Murphy, tratteggia la via del successo per diventare il futuro volto politico. Dal 27 settembre sulla piattaforma online

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l ritorno dalle vacanze, grazie alla nuova serie originale Netflix, la nostalgia del sole e del mare saranno solo un ricordo lontano. The Politician, in onda dal 27 settembre, si prospetta come un capolavoro che unisce il sarcasmo americano in stile stand-up comedy a una deriva musical. Murphy stesso ha annunciato il debutto della serie tramite un post su Instagram che rivela alcune indiscrezioni. La locandina, oltre a recare

l’immagine di profilo dell’attore protagonista, presenta un cast stellato: da Gwyneth Palthrow a Barbara Straisand, che ricopriranno il ruolo di cantanti, oltre che quello naturalmente di attrici. Ben Platt, nelle vesti di Payton Hobart, un facoltoso studente di Santa Barbara sin da piccolo ha un sogno nel cassetto: diventare il presidente degli Stati Uniti. Il giovane protagonista capisce che per scalare le vette della fama deve partire dal basso, più specificatamente dalla sua scuola superiore.

Payton cercherà di tenere insieme allo stesso tempo e con grande difficoltà le proprie aspirazioni, la sete di potere e le relazioni personali. Oltre ad avere fatto trapelare queste notizie generali riguardo la trama e il cast,

Netflix ha previsto la realizzazione di ben due stagioni. Murphy ci prepara così a un autunno ricco di soprese e colpi di scena ma solo il tempo ci rivelerà se, come il suo protagonista, si dimostrerà un candidato vincente.

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settembre 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

libri

A mani nude

Fedeltà

L’autore romano Filippo Gatti all’esordio con un giallo psicologico

Il romanzo di Missiroli scorre come sale su una ferita aperta

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a tutti gli elementi per diventare un libro di successo, perché “A mani nude” di Filippo Gatti (ed. L’Erudita) è un romanzo d’esordio, genere giallo psicologico, che mette in mostra tutto il talento letterario dell’autore romano. Gatti ha una naturale predisposizione al racconto e alla narrazione, alla costruzione di personaggi che riescono a tenere il lettore incollato alle pagine con le loro storie. “A mani nude” ha forti elementi di attualità: abusi su minori, prostituzione, Ilva di Taranto, problematiche legate ai siti di incontri e alla protezione dei dati personali. Il filo conduttore è l’amore malato, ma ci sono anche tre omicidi efferati e una fitta indagine dei carabinieri. Il tutto viene narrato con una scrittura accattivante, che a tratti si fa più cruda e a tratti più tenera. Le descrizioni sono minuziose e dettagliate, precise e mai banali. E anche quando il finale può sembrare scontato, il racconto riesce a sorprendere il lettore, lasciandolo spiazzato ma allo stesso tempo libero di immaginarsi la sua conclusione. Gianna De Santis

Nuove Proposte settembre 2019

Strong & Chic

La ricetta della felicità di Nadège, la top model e icona degli anni ’90

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ella Milano bene Carlo e Margherita sono una coppia comune, stretti in un rapporto di fiducia e affetto. La loro vita scorre tranquilla fino a quando Carlo, per un presunto malinteso, viene trovato in bagno con Sofia, una sua studentessa. Margherita riflette sul suo fisioterapista, Andrea, le fantasie dell’incontro del marito con la giovane donna. Questa situazione di non detto, di ambiguità e di precarietà instaurano nelle pagine una tensione erotica inespressa e inesauribile. Missiroli, attraverso il suo stile definito grammaticalmente scorretto, non dà risposte al lettore né giudizi morali in merito al tradimento, ma rivela i luoghi più oscuri e reconditi del desiderio. Carlo e Margherita sanno di mentire ma continuano a dialogare, sanno di tradirsi ma continuano ad avere un’intesa sessuale, come fossero legati alla bolla che li separa dal resto del mondo. Un amore vero, nel bene e nel male, in salute e in malattia, fedeli o infedeli, non importa. Ciò che importa è resistere, aggrappati fino all’ultimo respiro. Arianna Di Biase

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i sono compleanni speciali che ti portano a fare riflessioni importanti e a voler condividere con le persone la serenità raggiunta. È con questo obiettivo che la modella icona degli anni ’90 Nadège Dubospertus ha voluto raccontare in un libro la sua ricetta per il benessere. Compiuti 50 anni ha deciso di condividere la sua formula della felicità. Nadège è una persona felice, realizzata e bella, che si è presa cura di sé partendo dalle piccole cose quotidiane, e nel libro racconta la donna e la madre che è diventata con il tempo. Un percorso di crescita: partita dalla Francia, ha trovato a Milano la sua seconda casa. Ha condiviso la passerella con le amiche Carla Bruni, Eva Herzigova e Naomi Campbell e poi si è dedicata alla famiglia. Nel libro “Strong&Chic” (ed. Vallardi) ci sono tanti preziosi consigli su come volersi bene, prendendosi cura del proprio corpo, della mente e valorizzando la propria silhouette. E poi imparare a volersi bene, a superare le paure e a perdonarsi. Non mancano consigli sullo shopping. Anna Crivelli


libri

spettacolo & cultura

“ROMA BRUCIA”: QUATTRO CHIACCHIERE IN MUSICA CON FEDERICO GUGLIELMI

di Francesca Coculo

Il giornalista e critico racconta nel suo ultimo libro quarant’anni di scena musicale romana: dal punk alle produzioni più recenti

Nell’introduzione - che è l’unica cosa “nuova” scritta, insieme ai paragrafi introduttivi di ogni capitolo - spiego proprio questo: ho preferito non aggiungere nulla. Volevo fare una sorta di “autobiografia”, attraverso ciò che ho scritto su Roma, rigorosamente con materiale originale. Come consiglia di approcciarsi, alla lettura? Credo che il metodo più carino sia leggerlo poco per volta. Per esempio: leggere una ventina di pagine, magari appuntandosi qualcosa, qualche nome e poi magari unirlo all’ascolto. Purtroppo, è difficile per le cose più vecchie, ma su Youtube o spulciando nel web sui blog di qualche altro appassionato qualcosa si trova sempre.

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oma Brucia” (ediz. Goodfellas, 22 euro) è l’ultimo libro di Federico Guglielmi, in cui il giornalista, critico musicale e produttore discografico racconta, attraverso i suoi numerosi articoli, quarant’anni di musica nella Capitale. Perché ha deciso di scrivere Roma Brucia? Mi sono reso conto di avere un archivio immenso: quarant’anni di articoli, recensioni, interviste su centinaia di band e artisti di tutta Italia, a partire dall’epoca del punk – che poi è l’epoca in cui cominciai a scrivere – e volendo utilizzare questo materiale e rendendomi conto della mole, ho pensato di fare quello che nessuno aveva ancora pensato, ovvero: un libro sul panorama musicale negli ultimi quarant’anni a Roma. Come ha scelto di chi parlare? Tante cose mancano, non ho scritto di chiunque, non ho intervistato tutti i protagonisti o recensito qualsiasi disco.

Come immagina il lettore tipo? Io mi immagino chiunque abbia vissuto, in qualunque modo, le varie scene romane: sia a livelli underground che meno. Questo perché nel libro ci ritroverà sia cose che ha vissuto, cose che ha dimenticato e scoprirà qualcosa che gli sarà sfuggita. Sicuramente i lettori saranno i romani, gli addetti ai lavori e gli appassionati di fermenti musicali sotterranei. “Roma Brucia” ripercorre un po’ anche la sua carriera, giusto? I testi più vecchi, non sono stati riscritti, ma appena rivisti: essendo un ragazzo all’inizio potevo non scrivere benissimo. Però correzioni da poco. Quindi sì, il libro racconta l’evoluzione del mio approcciarmi alla musica: che non è solo questione di stile. Negli anni ’80, non c’era la possibilità di ascoltare prima il disco per cui il giornalista aveva l’obbligo di spiegare al meglio il genere e l’artista. Oggi, nelle recensioni, cito giusto qualche canzone o mi limito a parlarne in generale. E credo si noti questo cambiamento: un diverso approccio sviluppatosi negli anni. Poi, ho avuto la fortuna di vivere tutte le cose di cui parlo direttamente. E nel caso di Roma in presa diretta, insieme agli stessi protagonisti di cui parlo. E forse per questo è anche un libro un po’ sentimentale, perché fatto anche di ricordi personali.

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Max Gazzè 2015 (Barbara Oizmud) per gentile concessione

settembre 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

cinema

NUOVE PROPOSTE... AL CINEMA

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Settembre

a cura di Sara Candiano

Di ritorno dall’estate le sale cinematografiche si rianimano con film adrenalinici e nuovi capitoli delle saghe più amate dal pubblico

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T: Capitolo 2 di Andy Muschietti dal 5 settembre al cinema. I ragazzi protagonisti del primo film della saga hanno combattuto contro il perfido clown, ma non sono riusciti a sconfiggerlo definitivamente. Dopo 27 anni tornano ad affrontarlo con più consapevolezza e con l’aiuto di Mike, unico tra loro a essere rimasto nel paese e a ricordare nel dettaglio quel che hanno affrontato anni prima. Dal 12 settembre Angry Birds 2: nemici amici per sempre di Thurop Van Orman e John Rice. Nel secondo capitolo del film di animazione i pennuti e i loro acerrimi nemici maialini decideranno di collaborare per sconfiggere una minaccia in comune e salvare le loro isole. Stessa data per Tutta un’altra vita di Alessandro Pondi con Enrico Brignano. Il tassista Gianni ha una vita abitudinaria, una moglie e due figli. Sogna ogni giorno di vincere la lotteria per dare una scossa alla propria routine. Quando una coppia ricchissima dimentica le chiavi di casa nel suo taxi, decide di approfittarne e impossessarsi della loro identità per un po’. In questa nuova vita ricca di emozioni e adrenalina, Gianni si innamora follemente di Lola. Sarebbe quasi pronto a mollare tutto per lei, finché i proprietari della villa non rientrano dalle vacanze… C’era una volta a… Holliwood di Quentin Tarantino dal 19 settembre al cinema. La storia si sviluppa nel 1969 a Los Angeles. L’attrice Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, è la nuova vicina della star in declino Rick Dalton. Rick è amico di Cliff che gli ha sempre fatto da controfigura. Insieme affronteranno la notte più calda del 1969. Dal 26 settembre Ad astra di James Gray con Brad Pitt. Roy McBride decide di partire per lo spazio per seguire le orme di suo padre, inviato tra le stelle

Nuove Proposte settembre 2019

venti anni prima per una missione di sola andata. Roy cerca degli indizi sul fallimento che ha portato alla perdita del padre, nella vana speranza di rincontrarlo.

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Nello stesso giorno Tolkien di Dome Karukoski con Lily Collins e Nicholas Hoult. La pellicola è dedicata alla storia dello scrittore J.R.R. Tolkien, autore della trilogia de “Il Signore degli Anelli”. Tolkien riesce a sopravvivere alla Prima guerra mondiale e ripercorre la sua vita prima del conflitto. Tutti gli episodi vissuti lo hanno portato a scrivere la trilogia di successo. Il film è stato prodotto con un budget modesto ma rispecchia appieno l’amore del regista nei confronti di questo grandissimo scrittore. Stessa data anche per Shaun, vita da pecora – Farmageddon di Will Becher e Richard Phelan. Nella fattoria Mossy, dove Shaun vive con il paziente ma ormai stanco Bitzer, cade un piccolo extraterrestre con la sua navicella spaziale. Shaun non perderà l’occasione per lanciarsi in una nuova e fantastica avventura.

19

Settembre

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Settembre

E ancora The lodge di Severin Fiala e Veronika Franz. Una donna costretta a vivere in un villaggio sperduto si innamora dei due figli del suo fidanzato. Nel momento in cui le relazioni cominciano a prendere forma si verificano alcuni episodi tragici e spaventosi. Ultimo film nella data del 26 settembre, Dora e la città perduta di James Bobin. Il famoso cartone per bambini Dora l’esploratrice si trasforma in un family movie più realistico che mai. Dora è in 3D e prende vita grazie alla diciassettenne protagonista Isabela Moner. Il film è girato nel Machu Picchu e vedrà come protagonisti tutti i personaggi del cartone tanto amato dai più piccoli.

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ecosostenibilità

moda e tendenze

LA MODA E L’IMPATTO AMBIENTALE: INQUINAMENTO E SPRECO DI RISORSE di Cristina Monaco

La Fast Fashion comporta un aumento della produzione, molti più rifiuti e maggior sfruttamento. Così il comparto tessile è tra le industrie più inquinanti, serve un cambiamento di rotta

È

abbastanza noto che l’industria della moda inquina, ma probabilmente non siamo consapevoli di quanto. Lo scenario è a dir poco preoccupante: il sistema è responsabile del 20% dello spreco d’acqua globale e del 10% delle emissioni di anidride carbonica. L’industria del cotone in

particolare fa uso anche del 24% di insetticidi e dell’11% di pesticidi. Inoltre siamo ormai invischiati nella spirale della Fast Fashion, la produzione di abbigliamento economico in modo veloce, per essere sempre in linea con le tendenze del momento. Questo ha profondamente cambiato le nostre abitudini: rispetto al 2000 compriamo il 60% di abiti in più. E l’85% del vestiario prodotto va a finire in discarica, solo l’1% viene riciclato. Per potersi permettere la velocità a poco prezzo, le aziende hanno portato la produzione in luoghi dove la manodopera è a basso costo, come sono bassi i salari e le misure di sicurezza per i lavoratori. Il risultato di questo consumi-

smo sfrenato sono: rifiuti, inquinamento e sfruttamento. Insomma, l’inquinamento dovuto dall’industria della moda è al secondo posto al mondo! Esiste un rimedio a tutto ciò? Sono nati alcuni movimenti proprio per affrontare il problema, cercando di rieducare i consumatori a sviluppare un

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comportamento d’acquisto consapevole verso abiti più durevoli ed ecosostenibili. Inoltre le Nazioni Unite hanno stilato una lista di 17 obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030 riguardo proprio l’utilizzo di microplastiche e la generazione di rifiuti chimici.

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moda e tendenze

novità

SFILATE AUTUNNO/INVERNO: ACCESSORI E ABBIGLIAMENTO CON UNA NUOVA VISIONE di Pasquale Tocci

La mantella è il vero cult della prossima stagione fredda. Immancabili la giacca di pelle per un look pop e la camicia bianca impreziosita da glitter e spille

L

e nuove sfilate autunno/inverno preannunciano una stagione all’insegna dell’eleganza, ricca di particolari, con riferimenti al passato ma con delle rivisitazioni. L’attenzione dei designer è rivolta all’evergreen del guardaroba, come le classiche camicie bianche, le gonne a tubino e le giacche di pelle, reinterpretate attraverso giochi di proporzioni e super accostamenti. I cappotti e le mantelle diventando un vero cult, soprattutto se hanno linee minimal, lunghezze over e stampe etniche dai colori forti e decisi, come il marrone, il giallo, il rosso, il verde mela e il rosa. Le stilose giacche di pelle acquisiscono nuove declinazioni: in versione blazer o modello aviator ven-

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gono accostate a gonne a portafoglio o plissé per un look pop. I motivi floreali sono tra le stampe più fashion di stagione, accanto a immagini di paesaggi, pattern animalier e motivi astratti. Si abbandonano gli eccentrici mix visti nelle scorse collezioni, accostando in modo elegante e innovativo il leopard print con il nero e il marrone. Il capo a cui proprio non si può rinunciare è la camicia bianca, che per la stagione fredda può essere impreziosita con toppe ricamate, glitter e spille, e poi abbinata ad ampi e fluidi pantaloni a vita alta, come quelli creati da Chanel e Oscar de la Renta d’ispirazione maschile. La moda di oggi tra canali social e nuovi linguaggi si trasforma e diven- sobrietà che si uniscono alla voglia di ta una realtà nell’irrealtà, eleganza e sognare e di distinguersi.

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fuoriporta

assaggi & paesaggi

TUSCOLO, DA RESIDENZA IMPERIALE A PARCO ARCHEOLOGICO CULTURALE di Dietta Murgia

A spasso tra le bellezze e i meravigliosi resti dell’antica città romana di Tusculum nel territorio dei Castelli Romani

nel 496 a.C. dalla potenza di Roma, Tuscolo divenne residenza estiva prediletta di imperatori, senatori e scrittori di fama. In epoca medievale, con la potente dinastia dei Conti di Tuscolo che diede al Pontificato numeropochi passi da Roma, si papi, dominò le cronache incuneata tra le altu- capitoline influenzandone re di Montecompa- fortemente la vicenda polititri, Monte Porzio, Frascati e ca, fino a quando il Comune Grottaferrata, l’area dell’an- di Roma ne decise la distrutica Tusculum è ancora oggi zione definitiva che avvenne il cuore (storico e culturale) nel 1191 d.C. del Parco Regionale dei Ca- Dopo un lungo periodo di abbandono e di sacchegstelli Romani. Dalle origini mitologiche gio dei reperti, nel 1984 che ne fanno risalire la fon- la Comunità Montana Cadazione al volere di Telego- stelli Romani e Prenestini no, mitico figlio di Ulisse e ha avviato un percorso di della Maga Circe, le prime valorizzazione e riscoperta tracce di insediamenti uma- scientifica che accompagna ni nell’area risalgono all’età il visitatore all’esploraziodel bronzo medio. Battuta ne dell’area monumentale.

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La visita si snoda tra i resti degli edifici del foro fino a raggiungere il celebre Teatro Romano. Costruito intorno al 75 a.C., è certamente il monumento più emblematico e identitario dell’area archeologica: nel periodo di massima fioritura della città di Tuscolo arrivò ad ospitare anche 2000 spettatori. Dopo un lungo silenzio durato ben due millenni, dal 2003 il teatro ha scoperto una nuova stagione di successi con spettacoli di alto livello artistico realizzati con l’ETI-Teatro di Roma prima e con l’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico poi. Oltre al teatro, l’area del Parco Archeologico è estremamente conosciuta anche per la presenza di un’altra rinomata attrattiva: l’anfiteatro Tuscolano del II secolo

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d.C.. Posizionato all’esterno del perimetro dell’antica Tusculum, appena due chilometri più in basso del citato Teatro Romano, l’Anfiteatro di Tuscolo si erge su di una piccola valle immersa nella vegetazione di quello che un tempo era il Bosco Sacro. Interrato per buona parte, dell’Anfiteatro rimango oggi visibili solo i contorni che delineano uno spazio molto più ampio di quello offerto dal teatro. Conosciuto nel XVII secolo come “Accademia di Cicerone”, il quale visse e lavorò a lungo a Tusculum, l’Anfiteatro non è mai stato oggetto di un’indagine sistematica. Nonostante ciò, rimane un monumento d’interesse per tutti coloro che si trovano a passeggiare per il Parco Archeologico di Tuscolo.

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assaggi & paesaggi

giramondo

REPUBBLICA D VIAGGIO IN UNA DELLE ISOLE L

LA CAPITALE SANTO DOMINGO NON È SOLTANTO SOLE E MARE, MA UNA CITTÀ CH

a Repubblica Dominicana, insieme a Cuba, è l’isola latina dei Caraibi dove l’ospitalità della gente e l’allegria della vita notturna regnano incontaminate e, insieme alle splendide spiagge e alle verdi vallate, rappresentano le principali attrazioni per il turista. Scoperta da Cristoforo Colombo e colonizzata dagli spagnoli che ne segnarono definitivamente cultura e tradizioni, in pochi anni è diventata il centro di un ricchissimo commercio, al cui dominio ambivano non solo potenze straniere, ma anche i pirati. L’isola, dopo alterne vicende, sempre nelle mani degli spagnoli, ha ottenuto la sofferta indipendenza con Juan Pablo Duarte nel 1844. La capitale è Santo Domingo e i paesaggi sono molto belli e diversificati: splendide coste sabbiose si alternano a verdi vallate e a catene montuose che raggiungono i 3.098

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metri di altezza con il Pico Duarte. L’economia dominicana è relativamente florida se si confronta con quella di altri paesi caraibici o latino-americani, con coltivazioni di canna da zucchero, caffè e tabacco, allevamento di bestiame e pesca. Grande importanza assume l’industria turistica, che occupa ormai i primi posti nell’economia dominicana. L’influenza spagnola è evidente nella lingua, negli abiti e nei canti cerimoniali di gusto barocco. L’influenza africana è molto meno esplicita, ma costituisce l’autentico spirito di questa gente. Spirito che dopo il tramonto emerge in tutta la sua tipicità: uno scatenato merengue, la musica dominicana per eccellenza. Da vedere la capitale Santo Domingo, la zona coloniale e i lungomari: il Malecón, Punta Cana, meta ideale per chi ricerca spiagge candide e mare cristallino, Higüey,

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a pochi chilometri da Punta Cana, divenuta famosa nel mondo cattolico per i miracoli di Nuestra Señora de la Altagracia, venerata nell’omonima basilica. E poi ci sono: San Pedro de Macorís, cittadina portuale caratterizzata da una mescolanza di diversi stili architettonici; la penisola di Samaná, un angolo di giungla senza pericoli, con spiag-


giramondo

assaggi & paesaggi

DOMINICANA PIÙ AFFASCINANTI DEI CAR RAIBI AIBI

HE CONSERVA INTATTE LE VESTIGIA DEL PASSATO, TRA STORIA, CULTURA, USI E COSTUMI di Carlo Franciosa ge incontaminate e un mare cristallino; e l’isola di Saona, inserita nello splendido scenario del Parco nazionale dell’Est. Vanno anche assaggiate le “friò-friò” dai venditori ambulanti di granita e bisogna imparare a ballare il merengue per sentirsi parte di questo straordinario posto. Non si potrà andar via senza immortalare gli splendidi colori delle foreste rigogliose, le rare orchidee e le centinaia di specie di uccelli. Santo Domingo non è soltanto sole e mare, ma una città che conserva intatte le vestigia del suo passato. La lingua spagnola denuncia il suo legame con l’Europa e la cultura dei grandi conquistadores dei secoli XVI e XVII. Le sue cattedrali, i suoi musei e i suoi rituali barocchi sono monumenti che vivono sotto gli occhi del visitatore. Solo vivendo appieno ogni aspetto si potrà avere una panoramica completa della città, conoscere tutte le

particolarità folcloristiche, gli usi e i costumi degli abitanti. Bisogna immergersi nei quadri naïf in vendita sul lungomare, lasciarsi cullare dal mare e dalla piacevole brezza che soffia, godersi in relax il verde delle le palme che si estendono fin sulla spiaggia e farsi baciare dal caldo sole. Un paesaggio che corrisponde in pieno, con l’unicità dei suoi colori tropicali e la rigogliosa vegetazione, all’idea che ognuno di noi ha dei Caraibi. Santo Domingo è il cuore dell’isola, la città dei grandi alberghi, dei ristoranti, dei casinò, dei night club, con tantissimi negozi d’ogni genere. È per eccellenza la città dei divertimenti e dello shopping, ma anche la città più ricca di testimonianze di resti dell’epoca della scoperta e della conquista dell’America, e tutto questo non è solo un ricordo ma bensì qualcosa di ancora vitale. Infatti, passeggiando per le vie dell’antico centro storico sembra

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di essere ancora all’epoca di Colombo, con le sue case, le sue fortezze e la chiesa, e identica è la suggestione dei colori e la malia di quella luce tersa e delicata che vivifica e compone tutte le tonalità. Santo Domingo su può dividere in due parti: parte antica e parte moderna. Nella prima si trovano palazzi in stile moresco, il Parque Colon con la famosa statua di Colombo, la cattedrale di Santa Maria la Menor, dove sono custodite le ceneri di Colombo, e la principale via commerciale della città: la calle del Conte. Nella parte moderna invece sorgono i grandi alberghi, i ristornati, i locali notturni, i moderni centri commerciali del luogo chiamato “Malecò”. Quindi possiamo dire che nella parte antica si vive di giorno e nella parte moderna si vive di notte. Ma con un unico motto: divertirsi e scoprire ogni angolo della Repubblica Dominicana!

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i nostri amici animali

curiosità

LO SCOIATTOLO È SENSIBILE AI SUONI, DETERMINATO E HA UN’ENERGIA POSITIVA di Sara Pellegrino

Una delle creature più affascinanti e graziose, appartiene alla famiglia degli Sciuridi, cioè roditori di piccole e medie dimensioni

L

’etimologia del nome latino sciurus deriva da due parole greche: skia (ombra) e oura (coda). Infatti, questo roditore vive sempre all’ombra della propria coda, lunga quasi quanto il suo corpo. In tutto il mondo ne esistono di diverse specie, tutte accomunate dalle stesse caratteristiche: coda lunga e riccia, artigli robusti, arti inferiori più lunghi rispetto a quelli anteriori, occhi scuri e grandi, udito e vista acutissimi. Il colore varia dal marrone al rosso ruggine. La loro folta coda è usata per mantenere l’equilibrio e funge da pa-

racadute permettendo all’animale di scendere a rallentatore nel momento in cui, dall’albero, atterra sul terreno. Mammifero sedentario e solitario si nutre di mandorle, noci, nocciole, castagne, funghi, bacche e uova di volatili. Prima di andare incontro alla stagione invernale, accumula una serie di provviste che nasconde negli alberi cavi usati come magazzini. Secondo la simbologia, sono tanti i significati attribuiti allo scoiattolo: rappresenta una sentinella per la sua grande sensibilità ai suoni, e avverte i pericoli; è sim-

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bolo anche di lungimiranza e fiducia. L’animale si avvicina facilmente all’essere umano, ma solamente per avere qualche nocciolina e non ama essere accarezzato. L’energia dello scoiattolo è

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positiva e, secondo la mitologia scandinava, la sua invocazione aiuta a fare chiarezza sui propri pensieri, emozioni e sentimenti, permettendo di agire con più spensieratezza.


la poesia

Stuzzicherò

il vostro palato ogni giorno!

liberamente

È ANCORA ESTATE POESIA DI

I

ANTONELLA RICCARDI

o mi giro in quest’attesa che chiede abbracci di tempo e rime, tra i pensieri leggeri d’afa bianca che nella penombra estiva cercano di te. E la casa assolata quasi risana le pupille assorte sui sentieri imbrigliati e scossi dove stanno in secca le foglie ai rami

un primo piatto molto gustoso

e le parole in bocca sono silenzi rigirati come un filo d’erba scivolato fuori dalle labbra.

ATuTTAPASTA di Catia Feroce

Ti aspetto. Di stanza in stanza il ricordo è un miraggio in bilico tra i rovi e la piana del cuore in cui ho preso a camminare

Leggero, profumato, estivo: risotto al limone

ad occhi chiusi, insieme a te di ritorno in una spirale di vento come un fruscìo distante che taglia i contorni del tramonto.

Ingredienti per 4 persone: • 400 gr. di riso • 1 limone

E tanto più ritorna alla mente nell’aria disuguale e mai esausta, il tuo sguardo, il mio, come di fiamma è già fiamma messa a tacere in zolle riarse.

• 1 bicchiere di vino bianco • 1 litro di brodo vegetale • 1 scalogno • basilico fresco • 3 cucchiai di olio • sale q.b. • pepe nero • 125 gr. di burro

Procedimento:

1. Rosolate lo scalogno a fettine sottili insieme all’olio; 2. Aggiungete il riso e lasciatelo tostare sfumando poi con il bicchiere di vino bianco; 3. Cuocete il riso aggiungendo un mestolo di brodo alla volta. 4. Mescolate il riso durante la cottura e unite la scorza del limone grattugiata; 5. Prima di servire unite al riso il burro e amalgamate; 6. Servite con le foglie di basilico ed una spolverata di pepe nero macinato.

Franco FrancoLanciani Lanciani

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settembre 2019 Nuove Proposte


post-it

auguri

Nuove Proposte settembre 2019

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ALCISA

PROSCIUTTO DI PARMA DOP

2 25 €

DECÒ OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA

,

l'etto

3 00 €

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gr 500

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