Nuove Proposte Aprile 2019

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Anno XXVII - aprile 2019 - n. 342 - Distribuzione gratuita

Mensile di Informazione Nazionale con inserto Speciale Internazionale

Il paese delle Meraviglie

Roma & Co.

MUSICA

p. 6

pp. 36-37

La rinascita: verrĂ riqualificato l'ex cinema Metropolitan

Renga, Ultimo, Fiorella Mannoia e Manuel Agnelli in concerto a Roma

ALL'INTERNO Libri, tv, arte, viaggi, sport, concerti e... altro ancora


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Eventi | NUOVE PROPOSTE

Aprile 2019

S O M M A R I O

direzione editoriale: Edit Italia S.R.L.S. editroma@nuove-proposte.com direttore responsabile: Luigino Borgia lborgia@nuove-proposte.com direttore editoriale: Gianna De Santis vicedirettore: Paolo Sabatini psabatini@nuove-proposte.com grafic director: Stefania Ruggeri grafica@nuove-proposte.com segreteria di redazione: Daniele Martiradonna redazione@nuove-proposte.com (per comunicazioni, eventi e compleanni) comitato di redazione: Caporedattore Giulio Bussinello responsabili di redazione: Riccardo Borgia, Cristina Monaco, Francesca Coculo, Sara Candiano hanno collaborato a questo numero: Giuliano Alberto Maria Angelini, Fabio Bogi, Alessandra Broglia, Anna Crivelli, Maurizio Danza, Arianna Di Biase, Catia Feroce, Carlo Franciosa, Iwona Grzesiukiewicz, Nadia Ludovici, Michele Marocco, Mattia Martiradonna, Marcello Mastino, Diletta Murgia, Angela Passariello, Sara Pellegrino, Claudia Pennacchio, Antonino Portaro, Antonella Riccardi, Pasquale Tocci, Elisabetta Zazza.

Editoriale e periscopio 4 ● Roma, stazioni metro chiuse: serviranno tre mesi per riaprirle 5 ● Il viaggio è conoscenza Attualità 6 ● La seconda vita del Metropolitan 7 ● FabbricaRoma per riqualificare la città 8 ● I nuovi orari dei varchi Ztl 9 ● Enac Academy, progetto per l’avizione civile 10 ● Diritto del lavoro: la sentenza sui contratti Società 11 ● Nuovo cinema 500: i corti in automobile 12 ● La riserva aurea italiana 13 ● Tav, la verità dei fatti tra costi e benefici 14 ● Il finto fidanzato da sfoggiare su Instagram Salute 15 ● Insonnia e malesseri della bella stagione 16 ● Primavera, tempo di allergie 17 ● Diabete e alimentazione con Heinz Beck Speciale “bellezza&arte” 18 ● I vincitori del concorso Fascino Mediterraneo 19 ● L’arte della pittrice Katarzina Bak

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Sport 20 ● Tennis, i campioni degli Internazionali 21 ● Ciclismo, si parte per la Parigi-Roubaix Approfondimento 23 ● Riflessioni sulla realtà che ci circonda 29 ● Il 21 aprile si festeggia il Natale di Roma 30 ● Gli Hunza e il segreto della longevità 31 ● Il letto che ti rimette in carreggiata Focus “Alla scoperta dei tesori italiani” 25 ● Gite fuori porta e weekend di relax 26 ● Val d’Orcia e Val di Chiana 27 ● Il Giardino dei Tarocchi 28 ● L’Abruzzo, terra delle meraviglie Spettacolo&cultura 32 ● Sonics al teatro Olimpico con “Steam” 33 ● “La vita della morte” a Tor Bella Monaca 34 ● Alla scoperta dello storico “Puff” 35 ● La pianista Clara Schumann 36 ● Il ritorno di Fiorella Mannoia 37 ● Manuel Agnelli all’Auditorium di Roma 38 ● Mostre di fotografia al Maxxi 39 ● Leonardo da Vinci alle Scuderie del Quirinale 40 ● Il festival della birra della Franconia 41 ● Recensiti per voi: proposte di lettura 42 ● Nuove proposte... Al cinema

Pubblicità in proprio

Edit Italia S.R.L.S. Tel. 06 43598964 - Cell. 335 6611311 edititalia@nuove-proposte.com

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direzione e amministrazione Via Pio Molajoni, 37 - 00159 Roma Tel./Fax 06 43598964 www.nuove-proposte.com ufficio stampa lettori@nuove-proposte.com

Assaggi & paesaggi 45 ● Monterano, la città perduta 46 ● Yemen, la terra della regina di Saba

Liberamente 49 ● Poesia - Eventi & Co.

Post it 50 ● Auguri

NUOVE PROPOSTE

annuo ordinario euro 80,00 annuo sostenitore euro 120,00 per abbonamenti: Codice IBAN: IT51 D030 6903 2181 0000 0009 221 BANCA INTESA SAN PAOLO Fil. Roma Tiburtina Si ringraziano gli inserzionisti per il loro contributo che consente la pubblicazione del periodico

Moda & Tendenze 43 ● Come ci pettineremo in primavera 44 ● Sposa 2019: abiti in rosa cipria con glitter

I nostri amici animali 48 ● Perché il panda è bianco e nero?

Abbonamento (spedizione postale)

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La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori. Salvo accordi scritti o contratti di cessione copyright, la collaborazione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

Nuove Proposte - iscrizione nel registro stampa del tribunale di Roma n. 660/92 del 19/12/1992 stampa | Grafica RIPOLI Srl Finito di stampare: aprile 2019 In copertina Foto di Pereto (Abruzzo) di Corrado De Santis - per gentile concessione


editoriale

Roma, stazioni metro chiuse: serviranno tre mesi per riaprirLe

Direttore Responsabile Luigino Borgia

Dopo l’incidente di ottobre a Repubblica, di recente sono state vietate al transito degli utenti anche Barberini e Spagna per problemi alle scale mobili

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a stazione Repubblica - della linea A della metropolitana

di Roma - potrebbe riaprire forse il 15 maggio, Barberini e Spagna chissà, potrebbero volerci due o tre mesi. Il tragitto della metro che va da Termini a Flaminio resterà senza fermate intermedie ancora a lungo. L’orizzonte temporale che si sta valutando in Atac prima della riapertura di tre delle principali stazioni, quelle che servono tutto il quadrante del Centro e del Tridente, non è a breve termine. Nulla di ufficiale, ma il precedente della stazione Repubblica non fa ben sperare: chiusa dal 23 ottobre, quando nel crollo di una scala mobile rimasero ferite 24 persone, per lo più tifosi del Cska Mosca, dovrebbe essere riaperta non prima del 15 maggio. L’auspicio per Barberini (al momento

sequestrata dalla Procura) e Spagna (bloccata perché lì le scale mobili sono simili a quelle che si sono rotte a Barberini) è che vengano riaperte in tempi più brevi. Intanto, però, bisogna fare i conti con la manutenzione degli impianti, quella che finora non ha funzionato e che ha convinto Atac a rescindere il contratto con il consorzio Metro Roma Scarl, che nel 2017 aveva vinto l’appalto con un ribasso del 49,7%. «Chi è responsabile deve pagare» afferma la sindaca Virginia Raggi. E infatti la municipalizzata dei trasporti (che parla di «gravi e inconfutabili ragioni») sta valutando azioni risarcitorie. Eppure già nel 2017 scale mobili e ascensori delle metropolitane funzionavano

ampiamente sotto gli standard previsti dal contratto, arrivando a performance dell’81% a fronte di un indicatore di qualità fissato al 96,5%. Ora, però, senza la ditta di manutenzione, si pone il problema di chi si occuperà dei lavori necessari alla riapertura delle stazioni.

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periscopio

IL VIAGGIO È ASSAPORARE L’ESSENZA DI UN POPOLO E DI UN TERRITORIO

Direttore Editoriale Gianna De Santis

Partiamo alla scoperta di luoghi fantastici, meraviglie architettoniche e naturali, per conoscere culture vicine e lontane ed esplorare nuovi mondi

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iamo il paese delle meraviglie, le meraviglie costruite dall’uomo in tanti secoli, maestose opere di una bellezza da togliere il fiato, e le meraviglie della natura,

che sono uno spettacolo incredibile di perfezione. A volte partiamo per viaggi lunghi alla ricerca di luoghi esotici, per conoscere culture lontane da noi e per esplorare mondi nuovi e fantastici. Perché il viaggio è prima di tutto conoscenza, è entrare nel tessuto di un popolo e di un territorio per assaporarne ogni essenza. Ma i preziosi tesori si nascondono anche nella nostra penisola. Alcuni ci hanno fatto conoscere in tutto il mondo, è il motivo per cui ogni anno milioni di turisti arrivano nel nostro paese per ammirare le bellezze architettoniche e naturali. Altri tesori sono invece meno famosi, si nascondono magari in piccole vie del centro, o all’interno di grandiosi palazzi non sempre visitabili. O ancora altri tesori non sono venuti alla luce e restano tutti da scoprire. Basta l’occasione di un weekend o di una gita fuori porta e anche a pochi chilometri da noi possiamo andare alla scoperta

LA RIVOLUZIONE NEL TRATTAMENTO IMPLANTO PROTESICO Scopri

BLACK BOX e la chirurgia guidata

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di luoghi incantevoli, dove il tempo sembra che si sia fermato. Provate a posare lo sguardo sui giardini di Ninfa, a fare un salto al castello di Sermoneta, a scoprire le meraviglie in provincia di Viterbo, da Vitorchiano a Civita di Bagnoregio, oppure allontanatevi un po’ di più e puntate alla Toscana e all’Abruzzo, all’Umbria e alla Campania. Magari vi basterà scendere sotto casa e guardare il mondo con gli occhi meravigliati di un bambino per vedere qualcosa di nuovo. O chiudere gli occhi sul divano e fare un bellissimo viaggio di fantasia.

• MINI INVASIVO • PREDICIBILE • ACCESSIBILE

La chirurgia guidata permette, attraverso un sofisticato programma informatico, di integrare i dati del ragiologo con quelli raccolti dal team clinico, permettendo di progettare l’intervento con il computer e di effettuarlo senza dolore, spesso senza tagli e punti di sutura, con conseguenze minime.

il Dr. Luciano Veccia ha scelto il sistema

BLACKBOX

Buone ragioni per affidarsi alla chirurgia guidata

per i suoi pazienti

La tipologia di intervento implanto protesico che viene eseguita in questo studio infatti è:

VELOCE

perchè riduce al minimo il numero degli appuntamenti. Ne bastano due per ritrovare il piacere di sorridere. Nel primo si rilevano le impronte dentarie e si esegue l’esame radiologico. Nel secondo si effettua l’intervento mininvasivo e si consegnano le nuove protesi.

EVOLUTA

grazie ad un avanzatissimo scanner che riproduce virtualmente le arcate dentarie: in pochi minuti, senza il sidagio delle solite e fastidiose paste per impronta.

SICURA

perchè la pianificazione computerizzata dell’intervento di inserimento degli impianti e delle protesi garantisce diligenza assoluta ed estetica perfetta.

MININVASIVA perchè attraverso i piccoli forellini

praticati nella mascherina chirurgica gli impianti vengono inseriti con precisione nelle sedi ossee programmate, nella massima parte dei casi senza tagli nè punti di sutura.

PREDICIBILE possibile grazie al motore implanto-

logico TMM2, che permette all’implantologo di determinare anzitempo e con la massima sicurezza la sequenza operativa e l’impianto da inserire. Il tutto con la stabilità ideale per qualsiasi genere di riabilitazione.

ACCESSIBILE

perchè la consistente diminuzione del numero e durata delle sedute incide favorevolmente sui costi a carico dello studio e di quelli applicati al paziente.

Un sistema rivoluzionario che garantisce velocità e affidabilià per un intervento senza dolore!

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aprile 2019 Nuove Proposte


attualità

Roma & Co.

LA SECONDA VITA DEL METROPOLITAN: SPAZIO CULTURALE E COMMERCIALE di Paolo Sabatini

L’ex cinema nel centro di Roma verrà riqualificato dopo dieci anni di abbandono

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l Rione Campo Marzio torna a sorridere. L’ex cinema Metropolitan, sito nel centro storico romano, verrà riqualificato dopo dieci anni di abbandono e potrà godere di una seconda vita. Nell’ambito di un progetto portato avanti in sinergia dal Comune di Roma e dal mondo dell’imprenditoria privata - impersonificato in questa circostanza dalla DM Europa - società proprietaria degli spazi in cui si erge la struttura, la sala cinematografica sarà completamente ristrutturata. Gli interventi prevedranno 320 mq d’area, dei 2.000 mq complessivi, riservati alla proiezione di lungome-

traggi, 1.800 mq destinati alla creazione di uno spazio commerciale e 51 mq da dedicare agli uffici. L’accordo siglato porterà alla creazione di 60 posti di lavoro, solo nel comparto riservato al settore commerciale, e farà guadagnare alle casse comunali oneri per un ammontare pari a 7 milioni di euro. Soldi che verranno reinvestiti per restaurare altri due cinema storici del territorio capitolino: Apollo nel Municipio I e Airone nel Municipio VII, come reso noto dal sindaco dell’Urbe Virginia Raggi nella conferenza di presentazione del progetto. Una valorizzazione del

patrimonio culturale che consentirà di strappare dal degrado luoghi centrali della città e che diventeranno nuovi punti di aggregazione, nelle intenzioni della giunta, per cittadini e turisti. Nell’accordo relativo alla ristrutturazione dell’ex cinema Metropolitan, inoltre,

Amministrazione locale e DM Europa hanno sottoscritto un accordo per cui le sale dell’impianto saranno riservate 120 giorni all’anno, per 20 anni, all’ente locale capitolino che quindi potrà concederle, in tale lasso di tempo, gratuitamente alla comunità romana.

Foto di Paolo Pizzi - per gentile concessione

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Roma & Co.

attualità

comune, FabbricaRoma 2030-2050: la promozione della capitale di Marcello Mastino

Nasce la Consulta per lo Sviluppo che punta a riqualificare e innovare la città eterna

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romuovere Roma nei prossimi decenni, creare una rete di collaborazioni tra istituzioni e tessuto sociale, economico e produttivo della Capitale. L’iniziativa #FabbricaRoma 2030-2050 presentata in Campidoglio al fine di mantenere saldo e sostenibile, nel corso dei prossimi anni, il confronto tra istituzioni e cittadini. La crescita della città passa per la “Consulta per lo Sviluppo di Roma”, un organismo per il miglioramento degli assetti strategici, su due livelli funzionali: il comitato tecnico-scientifico composto da sindaca, presidente dell’Assemblea Capitolina, un consigliere di maggioranza e un consigliere di opposizione, il presidente dell’Agenzia per la Qualità dei Servizi Pubblici Locali e i coordinatori dei

laboratori tematici; e i laboratori aperti a enti di ricerca e università, ordini professionali, società partecipate di Roma Capitale, associazioni di categoria, associazioni di consumatori iscritte al Cncu (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti) del Ministero dello Sviluppo Economico, associazioni di cittadini rappresentative dei territori. «Sarà un luogo di partecipazione attiva e costruttiva, che promuove la conoscenza dello stato di attuazione dei piani, dei programmi e dei progetti da parte dell’Amministrazione; e una visione condivisa della città nei prossimi decenni» sostiene la sindaca Raggi. Mentre il Comitato tecnico-scientifico analizzerà lo stato di avanzamento delle iniziative in materia di sviluppo e innovazione e coordinerà le attività dei laboratori tematici, questi ultimi elaboreranno le proposte sulla base delle iniziative assegnate durante le riunioni. Si garantirà e promuoverà il coinvolgimento dei cittadini sulla base delle modifiche delle normative

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europee, nazionali e della Regione Lazio introdotte negli ambiti operativi di ciascuno dei cinque laboratori: riqualificazione e rigenerazione urbana; semplificazione e dematerializzazione delle procedure amministrative; smart city, sviluppo 5G e internet delle cose; mobilità sostenibile; turismo, commercio e attività produttive, green economy ed economia circolare. «Con Fabbrica Roma 2030-2050 e l’istituzione della “Consulta per lo Sviluppo della Città” lanciamo un ponte verso le componenti sociali e produttive della Capitale – dice Virginia Raggi –, dalla rigenerazione urbana alla promozione della mobilità sostenibile, dal commercio all’economia circolare, la Consulta raccoglierà e condividerà le migliori idee per lo sviluppo». Insomma, un nuovo tassello del programma di rinnovamento della giunta capitolina 5 Stelle che continua la sua politica di adeguamento e rinnovamento di una città ancora lontana dalle metropoli europee.

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attualità

Roma & Co.

Varchi Ztl: scattano i nuovi orari di Marcello Mastino

Con il rafforzamento della mobilità sostenibile, parte l’ampliamento della fascia giornaliera di chiusura della zone a traffico limitato: stop fino alle 19 e poi da giugno alle 20

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embra illusione ma è realtà, almeno ufficiosamente parlando. Stando a quanto pervade dalle mura del Campidoglio, l’ampliamento degli orari della zona a traffico limitato sarà concreto già dalle festività pasquali. Una decisione che si attendeva da tempo e che cade in concomitanza dell’aumento del numero degli autobus Atac (108 mezzi in più entro il mese di aprile e la selezione per bando di nuovi autisti) e che va di pari passo con la sempre verde rivoluzione della giunta pentastellata per promuovere al

meglio la mobilità sostenibile e ridurre l’aria inquinata che ogni giorno attanaglia la Capitale. Nello specifico, entro Pasqua, i varchi elettronici resteranno chiusi dalle 6,30 alle 19, dal lunedì al venerdì, e dalle 14 alle 19 il sabato oltre alle note limitazioni notturne del venerdì e sabato dalle 23 alle 3. Una riforma che ha già preso piede e che vedrà l’ulteriore aumento della Ztl di un’ora entro il prossimo giugno in contemporanea con l’arrivo dei 227 autobus ordinati già dallo scorso 2018. Da qui gli orari di chiusura dei varchi

saranno così modificati: dalle 6,30 alle 20, dal lunedì al venerdì, e dalle 14 alle 20 il sabato. «Ridisegniamo la nostra città, incrementando l’offerta di trasporto pubblico, riducendo quello privato e la congestione – afferma soddisfatto Enrico Stefàno, presidente della commissione capitolina Mobilità – . Per migliorare la qualità della vita e gli spazi di Roma». Inoltre dal 1° aprile scorso, con l’accensione dei sei nuo-

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vi varchi elettronici, entrerà effettivamente in vigore la Ztl del Tridente: con restrizioni particolari al traffico, in cui accesso e sosta sono consentiti soltanto ai titolari di permesso Ztl A1 - quindi non validi per quelli abituali della Ztl del centro storico e alle categorie speciali. Un Tridente quindi off-limits dalle ore 6,30 alle 19 dal lunedì al venerdì e dalle 10 alle 19 il sabato, esclusi i giorni festivi.

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Roma & Co.

attualità

Enac Academy: arriva a Roma il progetto per l’aviazione civile di Giulio Bussinello

Percorsi di alta formazione e la creazione di sinergie d’eccellenza per garantire un efficiente e sicuro sistema di trasporto

È

stato presentato il progetto “Enac Academy” per l’Aviazione Civile, struttura permanente presso l’aeroporto di Roma Urbe, scalo in cui sono presenti realtà di formazione aeronautica e la Scuola di ingegneria aerospaziale dell’università La Sapienza di Roma. L’intento è quello di sviluppare la cultura aeronautica e la promozione dell’aviazione civile, attraverso la costruzione di percorsi di alta formazione e la creazione di un “network of excellence” in sinergia con soggetti istituzionali e privati. È compito delle autorità per l’aviazione civile diffondere

la cultura della sicurezza e della consapevolezza, quali strumenti di difesa e contrasto di azioni illecite che potrebbero minare l’affidabilità del sistema del trasporto. «Considero questa iniziativa di grande rilevanza – ha commentato il presidente dell’Enac Nicola Zaccheo –, e sono lieto di sostenerne la realizzazione. Ritengo sia molto importante favorire l’incontro tra le istituzioni e l’industria, soprattutto per contribuire allo sviluppo del Paese con la creazione di percorsi di eccellenza che passano attraverso progetti di studio, ricerca e formazione come l’Enac Academy». Con l’Academy,

l’Ente non entra in competizione con altri enti di formazione che operano sul mercato. L’offerta formativa è volta a preparare il personale che opera nel settore della formazione alle aziende. L’Enac Academy costituirà lo spazio dedicato allo sviluppo delle competenze

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di tutti gli attori nazionali e internazionali del comparto dell’aviazione civile. Le attività di formazione Enac saranno erogate sia al personale interno che esterno, a favore di stakeholder nazionali, personale di autorità estere, progetti di gemellaggi istituzionali.

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attualità

diritto del lavoro

Il contratto a tempo determinato equiparato a quello indeterminato di Michele Marocco e Maurizio Danza

La sentenza del Giudice del lavoro di Roma condanna il Miur e applica la direttiva europea n°1999/70/CE, riconoscendo anzianità maturata e la ricostruzione della carriera nel pubblico impiego

È

di particolare interesse la sentenza n.1139 del 6 febbraio 2019 con cui il Giudice del Lavoro di Roma ha riconosciuto a favore dei ricorrenti, docenti e assistenti amministrativi e ausiliari del comparto scuola, difesi dallo Studio Danza del Foro di Roma, il diritto al riconoscimento integrale dell’anzianità maturata nel periodo di preruolo, e alla ricostruzione della carriera e alla corresponsione delle differenze retributive conseguenti alla ricostruzione medesima.

La difesa aveva posto a fondamento delle richieste, l’applicazione della clausola n. 4, punto 1 dell’accordo quadro europeo attuativo della direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato, che prevede il divieto del trattamento meno favorevole per i lavoratori con contratto a tempo determinato, chiedendo il riconoscimento dell’intero servizio a tempo determinato maturato dai ricorrenti precedentemente alla assunzione a tempo indeterminato ai fini della ricostruzione di

carriera. A fronte dell’eccezione del MIUR secondo cui la direttiva n° 1999/70/CE sarebbe stata inapplicabile, non esistendo nel nostro ordinamento una norma di diritto positivo, la difesa dei ricorrenti aveva argomentato che tale clausola è “self executing”, e cioè sufficientemente precisa da poter essere invocata nei confronti dello Stato da dipendenti pubblici temporanei dinanzi a un giudice nazionale ai fini del riconoscimento del beneficio delle indennità per anzianità di servizio. Tale principio era peraltro già stato ribadito dalla Corte Europea (sentenza “Gavieiro” del 22 dicembre 2010), e ribadito da successive sentenze anche di altri tribunali del lavoro italiani.

La pronuncia appare di particolare importanza e attualità, poiché il principio finalizzato a tutelare il rapporto di lavoro sia privato che pubblico, da ogni forma di discriminazione, discende dalla applicazione dei principi della direttiva 1999/70/ CE sul lavoro a tempo determinato, che è applicabile a tutti i comparti del pubblico impiego.

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curiosità società

I “corti” in una macchina d’epoca: il curioso caso di Nuovo Cinema 500 di Francesca Coculo

Dalle menti creative di un gruppo di ragazzi della provincia di Latina alle piazze di tutta Italia

Foto di Ilaria Tortoriello per gentile concessione

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na sala cinematografica all’interno di una vecchia 500 è il progetto nato nel 2014 dalle giovani menti di un gruppo di ragazzi della provincia di Latina. Diana Ciufo, Elisa Cuciniello, Marco Mastantuono, Edoardo A. Palma ed Emanuele G. Forte decidono

di unire le loro diverse esperienze e competenze per dar vita a questo curioso esperimento. Ecco che la vecchia 500 di Diana viene trasformata in una piccola sala cinematografica e fa la sua prima “irruzione” durante l’estate nel golfo di Gaeta. Da qui, seguono altre date, su e giù per i vari festival della Penisola. Meticolosa anche la raccolta dei cortometraggi proiettati al suo interno: una selezione che va da mini documentari - realizzati ad hoc per la città ospite - a corti realizzati da numerosi video-maker. La 500 simbolo quindi del passato per i nostalgici e di curiosità per i giovani. Ma è difficile far viaggiare un vecchio - anche se ben tenuto - “cinquino” per

Foto di Ilaria Tortoriello per gentile concessione

tanti chilometri: i ragazzi allora hanno chiesto aiuto ai numerosi club di appassionati della 500. È così che recapitano un kit di montaggio, dove richiesto, e lo installano poi nella vettura presa in prestito. Ma tranquilli, nessuna Cinquecento viene maltrattata durante l’allestimento: il tutto è accuratamente studiato per

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essere montato senza l’uso di viti o di inutili fori. Un’idea originale, nata come “punto d’osservazione speciale” sulla città e i suoi spazi. Per il momento non ci sono date per vedere “l’opera” dal vivo, ma basterà seguire Nuovo Cinema 500 sulla pagina Facebook dedicata per i futuri aggiornamenti.

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società

economia

La riserva aurea italiana: una garanzia di affidabilità di Angela Passariello

L’oro del nostro paese, custodito nella Banca d’Italia e in altri istituti di città straniere, è una ricchezza fondamentale

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’Italia possiede una riserva d’oro custodita dalla Banca d’Italia nei suoi forzieri di palazzo Koch a Roma. Questa riserva aurea non può essere venduta per finanziare le spese del nostro paese, in quanto serve a garantire i nostri partner commerciali e l’affidabilità del sistema Italia per la richiesta dei prestiti. Essa è formata da lingotti d’oro, detti verghe, e da monete d’oro per un peso totale di circa 2.480 tonnellate. Quando nel 1893 nacque la Banca d’Italia, agli albori del Regno d’Italia, questa riserva conteneva circa 78 tonnellate di oro provenienti dalla fusione di vari istituti bancari; poi nel corso degli anni è cresciuta. L’incremento considerevole c’è stato negli anni ‘60 e ‘70 quando il nostro paese, grazie alle esportazioni, ha accu-

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mulato un patrimonio in dollari che è stato tramutato in lingotti d’oro. Questa ricchezza, nel corso degli anni, ha subito varie vicende come quella del trafugamento dei lingotti da parte dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale, in seguito recuperati. In altre occasioni, i lingotti sono stati trasferiti nelle banche straniere come pegno dei prestiti ricevuti e quasi sempre sono stati restituiti al momento dell’estinzione del debito. La sagrestia di palazzo Koch detiene la parte più considerevole della riserva, ma altre tre città conservano il nostro oro: Londra, Berna e New York, sia a garanzia di prestiti ricevuti sia per tenerlo al sicuro. In occasione della nascita della Banca Centrale Europea ogni paese ha concesso una quantità di oro a garanzia del

proprio impegno finanziario. Anche l’Italia ha dovuto contribuire bloccando virtualmente il 15% della sua riserva pari a 141 tonnellate. Tutti i paesi del mondo detengono riserve auree, la più famosa è quella di Fort Knox, negli Stati Uniti, che ha fatto da sfondo al film “Agente 007 – missione Goldfinger”.

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trasporti

società

Tav: tutta la verità dei fatti di di Giuliano Alberto Maria Angelini

Un’analisi generale sulla ferrovia ad alta velocità Torino-Lione: tra costi e benefici, ritorni economici e sociali e problemi ambientali

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i discute di Tav da quasi trent’anni. La sigla indica, in generale, le ferrovie ad alta velocità, ma nel dibattito pubblico italiano vuol dire una cosa sola: il progetto che coinvolge il nuovo asse ferroviario tra Italia e Francia e, più nello specifico, tra Torino e Lione. A partire almeno dal 1991, il progetto è stato al centro di un acceso dibattito tra chi ritiene l’opera una necessaria opportunità di sviluppo per il Paese e chi la reputa inutile, costosa e dannosa. Nello specifico, i principali obiettivi dei promotori della Tav sono: economici, per rendere più competitivo il treno per il trasporto di persone e merci; ambientali, per ridurre il numero di tir dalle strade; sociali, per connettere meglio e valorizzare aree diverse. I contrari all’opera pensano che questi obiettivi, seppur validi, non siano realizzabili con il progetto proposto, che viene visto inoltre come uno spreco di soldi

pubblici e non prioritario rispetto ad altri progetti, di cui il paese avrebbe bisogno. L’analisi costi-benefici sulla Tav pubblicata il 12 febbraio 2019, dalla commissione del ministero dei Trasporti, presieduta dal prof. Ponti, arriva a una conclusione: a fronte dei costi per lo Stato, la ferrovia (in questo caso la Torino-Lione) non ha nel complesso un vantaggio competitivo favorevole rispetto alla strada. Il punto di partenza di ogni dibattito informato è il tracciato della nuova opera ferroviaria, da Torino a Lione. Quello di cui si discute oggi è stato definito il 30 gennaio 2012 a Roma, in un accordo tra Francia e Italia. Il nodo è: quanto costa in totale la Tav? Carlo Cottarelli, mister “Spending Review”, dichiarava il 27 luglio 2018: «Credo che il senso comune ci dica che sì bisogna fare le grandi opere, però bisogna vedere quali sono i costi e i benefici e naturalmente a

questo punto per le opere che sono già cominciate bisogna tener conto dei costi che ci sarebbero se si interrompessero quelle opere». Il costo complessivo dell’opera è stimato in circa 26 miliardi di euro (dato della Corte dei Conti francese del 2012), mentre il costo certificato della parte transfrontaliera è di circa 8,6 miliardi di euro, così ripartiti: 57,9% per la parte italiana (circa 5 miliardi di euro) e 42,1% per la parte francese (circa 3,6 miliardi di euro). Da queste due cifre va, però, sottratto il contributo dell’Unione Europea, il 40%, portando così il costo a carico dell’Italia a oltre 2,9 miliardi di euro. A gennaio 2019, il ministro Danilo Toninelli aveva criticato questa divisione dei costi, che sembra avvantaggiare la Francia rispetto all’Italia. Il costo della rinuncia dell’opera, invece, si saprebbe soltanto alla fine di un “procedimento complesso, il cui risultato è del tutto

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impredicibile” come rivela una relazione tecnico-giuridica del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ad oggi, non è possibile dire quale sarà il futuro della Tav, neppure con la pubblicazione recente dell’analisi costi-benefici del governo gialloverde, ma una riflessione è dovuta. Viste le imponenti risorse stanziate per questo progetto e lo stato d’avanzamento dei lavori, ha senso interrompere l’opera? E ridiscutendo in continuazione il progetto, non rischiamo di far trascorrere anni, con degli oneri correnti crescenti, senza arrivare mai al dunque? D’altro canto, per il nostro paese è davvero una priorità la tratta ferroviaria Torino-Lione? Ci sarebbero altre destinazioni, difficili da raggiungere, come ad esempio in gran parte del Sud Italia, che meriterebbero un’attenzione diversa? In una confusione e indecisione tale, rimettere la scelta finale ai cittadini, tramite referendum, forse sarebbe l’unica via d’uscita.

aprile 2019 Nuove Proposte


società

curiosità

Insta Boyfriend, finto fidanzato da sfoggiare su Instagram di Cristina Monaco

A Roma si può noleggiare un accompagnatore per girare insieme tra le meravigliose vie della città, scattando foto sensazionali da condividere sui social

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he senso ha fare una vacanza fantastica nell’eterna Roma se non ci sono foto altrettanto fantastiche a dimostrarlo e a far invidia a tutti i tuoi followers? E quanto sarebbe bello avere un fidanzato che non solo ci porta ad ammirare le strade più belle della Capitale, ma ci

scatta anche foto professionali, bellissime e perfette da postare su Instagram? Se pensi che tutto questo sia pressoché impossibile… dovrai di certo ricrederti! RomaExperience è l’agenzia turistica che rende possibile tutto ciò tramite una serie di servizi volti a rendere le vacanze nella città eterna

Nuove Proposte aprile 2019

veramente indimenticabili. Ed ecco che con un prezzo base di 249 euro si può affittare un “Insta Boyfriend”, un fidanzato-fotografo professionista pronto a immortalare ogni momento, che non si stanchi mai di fare selfie e che si mostri al contempo super innamorato di noi, rivolgendoci tutte le sue esclusive attenzioni. Dal tour di poche ore per i luoghi salienti della romanità (Colosseo, Fori imperiali e San Pietro) si può arrivare anche ad affittare il fidan-

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zato per un giorno intero, dividendosi tra la capitale e Ostia, il litorale romano che sicuramente saprà offrire al tuo profilo Instagram dei tramonti mozzafiato e super romantici. L’idea è stata originariamente lanciata per le turiste in visita a Roma, ma non si può escludere la possibilità che l’Insta Boyfriend diventi uno strumento anche per le romane di nascita, per scatenare invidia e gelosia in qualche povero malcapitato.


ricerca

salute

“Aprile dolce dormire”: insonnia e malasseri della bella stagione di Claudia Pennacchio

Questo è il periodo del sonno e della stanchezza, della difficoltà ad addormentarsi e di altri problemi legati al “risveglio” di primavera

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prile, dolce dormire. Un antico proverbio descrive così il mese in corso. La primavera avanza pian piano e porta con sé il primo caldo, il tepore che si percepisce nell’aria ci fa sentire spossati e assonnati. Il nostro organismo sembra riattivarsi lentamente, i nostri muscoli si stiracchiano e gli ormoni sopiti si risvegliano. Il nostro corpo sembra seguire l’alternanza lucebuio quasi in maniera auto-

matica, e se alcuni di noi si adeguano a questo gioco tra giorno e notte senza particolari disagi, non mancano coloro che avvertono notevoli difficoltà nel rimanere concentrati e produttivi. Le forze sembrano mancare, ci si sente stanchi ancor prima di aver iniziato la giornata, tutto ciò si verifica perché l’organismo umano fatica ad adattarsi al nuovo ritmo sonno-veglia. Tra i rimedi più diffusi per ovviare alla stanchezza primaverile occupano un posto in primo piano il ginseng e la pappa reale, anche l’attività fisica all’aria aperta può contribuire a migliorare il proprio stato di benessere. Al rovescio della medaglia si riscontrano problemi ad addormentarsi o improvvisi risvegli notturni. Stando ai dati presenta-

ti da una ricerca condotta dall’Istituto Olandese per le Neuroscienze di Amsterdam, circa il 10% della popolazione mondiale soffre di insonnia cronica e nonostante i numerosi effetti collaterali che questa comporta i trattamenti farmacologici non sembrano riuscire ad evitare al problema. I disturbi dell’insonnia aumentano proprio in questo

periodo e, come suggerito dallo studio sopracitato, esisterebbero ben 5 tipi di insonnia, ognuno influenzato dai tratti di personalità di chi ne soffre. A ciascun sottotipo corrisponde una specifica risposta alle benzodiazepine. Ulteriori ricerche saranno necessarie per capire come utilizzare i dati ottenuti al fine di alleviare i sintomi del disturbo.

Cardiopatie: gli uomini più soggetti? Sbagliato, anche le donne sono a rischio Dopo la menopausa, le 50enni possono avere dei disturbi cardiovascolari. Il cuore, infatti, diventa più fragile e serve uno stile di vita sano ed equilibrato

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e malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia. Anche se ciò può spaventare, è bene sapere che queste patologie si possono in gran parte prevenire, perché sono legate a fattori modificabili come abitudini e stili di vita (fumo, alcool, alimentazione e attività fisica). Solitamente quando si parla di malattie cardiovascolari è opinione diffusa che gli uomini siano più soggetti a soffrirne, mentre le donne vengono considerate quasi immuni. Ma non è vero, perché queste patologie si presentano con la stessa incidenza nel gentil sesso rispetto ai maschi, solo con un ritardo di

circa dieci anni, vale a dire nel periodo che coincide con la menopausa. Fino a quel momento infatti le donne sono protette dal ciclo ormonale, terminato il quale esse risultano addirittura più soggette a subire episodi cardiovascolari, che spesso sono ancora più gravi di quelli che colpiscono gli uomini. Che siano casalinghe, lavoratrici, mamme o consacrate, le donne sono coloro che trascurano più di tutti la propria salute, in parte per una tendenza a pensare prima agli altri che a se stesse, in parte per una cattiva informazione che non mette in risalto il rischio di andare incontro a cardiopatie ischemiche. Dopo la menopausa il cuore diventa più fragile ed esposto a patologie cardiovascolari perciò, se è vero che fino a quel momento le donne hanno un’aspettativa di vita maggiore, la prima cosa da fare è cercare di mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato, eliminando

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alcool e sigarette, facendo attività fisica e controllando l’alimentazione. Al termine del ciclo ormonale è bene prendersi l’impegno di fare prevenzione, l’arma più efficace per combattere o evitare disturbi e malattie pericolose, che spesso si manifestano in maniera silenziosa.

Anna Crivelli

aprile 2019 Nuove Proposte


salute

allergie

Primavera, tempo di allergie: sintomi, analisi e terapie utili di Giuliano Alberto Maria Angelini

Secondo i dati del ministero della Salute, il 25% della popolazione compresa tra i 18 e 44 anni soffre di rinite allergica e il 5% di asma

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on l’approssimarsi della primavera, vi è mai capitato di iniziare a starnutire senza sosta, avere il naso chiuso o soffrire di lacrimazione agli occhi? Se la risposta è sì, vi è una buona probabilità che siate soggetti allergici! Sentiamo spesso parlare di “allergia”, vediamo in dettaglio di cosa si tratta. È la più comune malattia immunitaria, caratterizzata da una reazione infiammatoria verso agenti innocui, presenti nell’ambiente esterno. Si va dai componenti dell’aria inspirata (pollini, muffe, polveri dell’ambiente domestico o lavorativo) a componenti del cibo o dei farmaci. Le sostanze che

provocano una reazione del genere sono anche indicate come “allergeni”. Recenti studi epidemiologici condotti in Italia indicano che il 25% della popolazione, compresa tra i 18 e 44 anni, soffre di rinite allergica e il 5% di asma, secondo i dati riportati dal ministero della Salute. Sebbene sia noto da tempo che esiste una predisposizione genetica a sviluppare allergie, negli ultimi decenni, in particolare nel mondo occidentale, si è manifestato un impressionante aumento di queste patologie. La rapidità del fenomeno ha posto in evidenza il ruolo prevalente dei fattori ambientali rispetto a quelli genetici. Inquinamento atmosferico e miglioramento delle condizioni igieniche sono le ipotesi più accreditate, per spiegare la cosiddetta “epidemia di allergie” del XXI secolo. Attraverso complessi percorsi, entrambi questi fattori

Nuove Proposte aprile 2019

intervengono sui meccanismi che regolano il normale funzionamento del sistema immunitario, amplificando una particolare risposta immunitaria (nota come Th2), caratterizzata dalla produzione di particolari anticorpi (IgE). Le patologie allergiche sono caratterizzate abitualmente da sintomi irritativi/ infiammatori che insorgono a seguito dell’esposizione a un agente esterno. I sintomi più comuni sono: occhi rossi, prurito, lacrimazione, starnuti, congestione nasale, tosse, gonfiore o prurito alla bocca, crampi allo stomaco,

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nausea, vomito e altri. In rari casi, l’allergia può scatenare una reazione molto più seria, generalizzata a tutto l’organismo: si tratta dello shock anafilattico, che può essere anche fatale. Per capire se si è allergici a qualcosa, in generale, l’analisi di primo livello a cui ci si può sottoporre è il “prick test”. Si tratta di un esame semplice e indolore. Ad oggi non sono disponibili farmaci che guariscano le allergie, ma esistono numerose opzioni terapeutiche che consentono di alleviarne i sintomi fino quasi ad eliminarli.


nutrizione

salute

“DIABETE E ALIMENTAZIONE”, ecco I SUGGERIMENTI DI HEINZ BECK di Alessandra Broglia

Il grande chef stellato consiglia i cibi da preferire per godere della buona tavola, anche con una malattia dovuta all’eccessivo livello di glucosio nel sangue

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el 2017 la diffusione del diabete contava già circa 425 milioni di malati in età adulta (tra i 20 e i 79 anni), numeri in aumento negli ultimi 15 anni con il 25% in più di casi. Nella fascia che va dai 40 anni in poi, circa il 10% ne soffre e un altro 10% presenta alterazioni metaboliche che predispongono alla malattia. Va sottolineato come nei soggetti under 40 sia in aumento il diabete di tipo 2, specie ulti-

mi due decenni. Con il passare degli anni questa malattia può danneggiare tutti gli organi: anzitutto il cuore, con aumenti di rischio di infarto; gli occhi, prima causa di cecità; i reni, con conseguenze di dialisi. È importante quindi intervenire in tempo e prevenire tenendo sotto controllo la glicemia, nonché gli altri fattori di rischio. Abbiamo perciò voluto approfondire con Heinz Beck, chef stellato e dottore in bioenergie naturali, un percorso culinario prestigioso, inserito nel libro “Diabete & Alimentazione”, con la collaborazione scientifica dei professori Antonio Ceriello e Gabriele Riccardi, edito da Edimes e con il contributo di Mundipharma, perché anche con un problema di questo tipo è possibile sedersi a tavola con piacere.

Dottore, quale ricetta l’ha conquistata di più? Difficile scegliere, sono affezionato a tutte, ma penso la “Primavera”, perché presenta delle materie prime di stagione, i colori sono più veri, primizie piene di colore, dal gusto vero, denso. Pensiamo solo agli asparagi, ai piselli, alle fave, ai carciofi, alle fragole, al rabarbaro, danno piacere già nel vederle e veramente gioia nel mangiarle. Qual è il segreto per spingere le persone a consumare di più ortofrutta di stagione, visto che da un po’di anni si pretende di avere tutto a disposizione per l’intero anno? Questo può essere un problema culturale. Da bambini si è stati più abituati a comperare

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al supermercato, e oggi ci si sente disorientati. Proviamo a riscoprire il mercato: bisogna tornare a scoprire questi ingredienti, li studi, li mangi, ti innamori di queste materie prime e l’anno successivo ricordi il sapore di ciò che hai mangiato l’anno precedente. Le apprezzi di più alla fine e sicuramente tra agricoltura biodinamica o biologica hai un apporto nutrizionale migliore, perché la natura ti dà ciò di cui hai bisogno in quel momento, perciò è importante abituarsi al ciclo della natura. Anche nei ristoranti può capitare di avere materie prime non stagionali, tra tante pietanze può capitare, ma sarebbe opportuno rispettare comprando materie prime del periodo.

aprile 2019 Nuove Proposte


bellezza&arte

speciale

Sabrina Tocci e Daniele Piras VINCONO FASCINO mediterraneo a VILLA ICIDIA DI FRASCATI di Elisabetta Zazza

Nell’Hotel ai Castelli Romani si è svolta la finalissima del concorso ideato da Carla Terranova. Tra i vincitori di ogni categoria brillano i due giovani provenienti dalla capitale

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ell’incantevole Hotel Villa Icidia, alle porte di Frascati, si è svolta il 23 marzo la finalissima 2019 del concorso di bellezza Fascino Mediterraneo, ideato dalla patron Carla Terranova. Una serata all’insegna di ricche prelibatezze, musica dal vivo e naturalmente il fascino di tutti i finalisti e le finaliste in gara. La splendida Villa Icidia, con i suoi interni lussuosi e curati e un vialetto con giardino davvero suggestivi, si è rivelata la location perfetta per ospitare questo grande evento. Dopo una cena deliziosa e raffinata, servita in saloni ampi ed eleganti, fuori dall’hotel i partecipanti si sono radunati - cellulari pronti e naso

all’insù - per guardare i fuochi d’artificio, che hanno illuminato Villa Icidia di luce e colori e aperto le danze in grande stile. Prima di iniziare la gara, i concorrenti si sono esibiti, davanti al pubblico degli ospiti, in una straordinaria parata, sfoggiando abiti d’epoca realizzati dalla costumista Adriana Monaco. Poi ha avuto inizio la competizione vera e propria. Hanno sfilato le 7 categorie: baby, giovanissimi, miss, lady, curvy, overissime e mister. La prima sfilata è stata in abito corto, la seconda in abito lungo. La giuria ha valutato i partecipanti in base alla bellezza, all’eleganza,

La patron Carla Terranova con il vincitore Daniele Piras e la vincitrice Sabrina Savio della finale nazionale svolta a Città di Castello

Sabrina Tocci

Nuove Proposte aprile 2019

al portamento e al sorriso. Al termine della competizione sono stati decretati tre vincitori per ogni categoria. Infine, il voto più alto ha proclamato i due vincitori assoluti di Fascino Mediterraneo 2019: Sabrina Tocci (18 anni) per la categoria miss e Daniele Piras (15 anni) per la categoria mister. «È stata

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In foto i vincitori di Fascino Mediterraneo Sabrina Tocci e Daniele Piras

un’esperienza magnifica» ha dichiarato la giovane vincitrice romana, che non si aspettava la vittoria. Riguardo ai suoi progetti futuri, ha affermato di voler prima di tutto terminare il quinto superiore e cominciare l’università. «Continuerò a inseguire il mio sogno ha aggiunto - partecipando a concorsi di bellezza e chissà, magari un giorno sfilare per l’alta moda». Un grande in bocca la lupo, dunque, alla bellissima Sabrina Tocci, incoronata vincitrice nel magico Hotel di Villa Icidia, dove il sogno diventa realtà.


speciale

bellezza&arte

L’arte di Katarzyna Bak: pittrice polacca innamorata di Roma di Angela Passariello

Espone quadri e disegni in diverse nazioni europee, è tra gli artisti più interessanti degli ultimi anni

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a capitale ha il privilegio di ospitare un’artista la cui opera è tra le più interessanti degli ultimi anni. Nata in Polonia, classe 1974, Katarzina Bak ha studiato litografia, disegno, pittura,

scultura e fotografia presso la facoltà di Educazione Artistica di Czestochowa in Polonia, specializzandosi in litografia. Dopo la laurea si è trasferita in Italia, dove lavora

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come artista e art designer. Dal 1996 è molto attiva professionalmente, ha esposto già vari quadri e disegni in Polonia, Belgio, Inghilterra, Ucraina e ovviamente in Italia.

aprile 2019 Nuove Proposte


sport

tennis

I grandi CAMPIONI in campo A ROMA PER GLI INTERNAZIONALI D’ITALIA di Paolo Sabatini

Dal 6 al 19 maggio si terrà al Foro Italico il torneo del circuito ATP World Tour Master 1000

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a Capitale si appresta ad ospitare il meglio del panorama tennistico mondiale. Dal 6 al 19 maggio, presso gli impianti sportivi del Foro Italico, avrà luogo infatti la 76° edizione degli Internazionali Bnl d’Italia, torneo di grande prestigio, incluso nel circuito ATP World Tour Master 1000. A fronte di un montepremi complessivo di oltre 4 milioni e ottocentomila euro per la categoria maschile e di oltre 3 milioni e trecentomila euro per quella femminile, sono attesi all’appuntamento i migliori tennisti in circolazione. Il favorito per la vittoria finale, secondo il parere degli scommettitori, è Rafael Nadal, che sulla terra rossa della città eterna vanta già otto affermazioni, con tanto di titolo di campione in carica da difen-

Nuove Proposte aprile 2019

dere. Possibile per l’iberico la sfida con il grande rivale Novak Djokovic, con il serbo in grande forma dopo la vittoria secca, proprio ai danni dello spagnolo, nella finale del primo slam stagionale, agli Australian Open. Saranno presenti, inoltre, l’argentino Juan Martin del Potro, il croato Marin Cilic, il canadese Milos Raonic, lo svizzero Stani Wawrinka e il giapponese Kei Nishikori. A rappresentare i colori italiani, su tutti, ci sarà Fabio Fognini, in cerca di riscatto dopo l’incolore prova australiana. Assieme al ligure, fiducia riposta anche in Marco Cecchinato, diventato il primo italiano nella classifica ATP a marzo, sopravanzando proprio Fognini al sedicesimo posto nel ranking mondiale. Assente di lusso invece Roger Federer, che dovrebbe preferire il torneo di Madrid a quello capitolino, prima di cimentarsi nel Roland Garros. Nella divisione femminile, invece, la giocatrice più attesa è Simona Halep, da cui ci si attende voglia di rivincita dopo la finale

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romana dell’anno scorso persa malamente contro l’ucraina Elina Svitolina, anche lei presente alla manifestazione. C’è curiosità poi intorno a Maria Sharapova, su cui pende la spada di Damocle dei continui infortuni alla spalla destra, che la tormentano da inizio anno. Tra le italiane, speranze riposte in Sara Errani, vogliosa di offrire una prova migliore dopo la prematura eliminazione ai trentaduesimi di finale di un anno fa per mano dell’ungherese Babos.


ciclismo

sport

Foto Aso - Pauline Ballet per gentile concessione

LA FRANCIA si illumina per la storica corsa ciclistica Parigi-Roubaix di Riccardo Borgia

I riflettori si accendono sulla nuova edizione della gara di 257 chilometri, di cui 54,5 sul pavé. Ecco i protagonisti e i favoriti della grande competizione mondiale

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omenica 14 aprile, tutta la Francia aprirà le porte alla 117esima edizione di uno degli appuntamenti del ciclismo mondiale più antichi. La distanza della ParigiRoubaix 2019, che gli atleti dovranno percorrere sarà la stessa della passata edizione, ovvero 257 chilometri di cui 54,5 chilometri saranno in pavé. Quest’ultimo è la vera caratteristica principale di tutto il tracciato. Si tratta di una speciale pavimentazione a ciottoli che rappresenta, soprattutto con la pioggia, l’incubo peggiore di ogni ciclista. Proprio per celebrare questa particolarità, il premio che riceve ogni vincitore è la riproduzione di un cubo del tracciato, circostanza curiosa che viene dall’idea di un italiano, Franco Moser che dopo la vittoria nel 1978 volle come coronazione dell’impresa proprio un pezzo di quel lastricato. Tornando all’edizione 2019 saranno diversi i cambiamenti nel percorso: il primo tratto a Troisvilles sarà di 900 metri e non di 2,2 km, semplificandolo un po’ almeno all’inizio. Si proseguirà con il settore che da Briastre porta a Viesly, questo in particolare sarà de-

Foto Aso - Bruno Bade per gentile concessione

dicato a Michael Goolaert, deceduto lo scorso anno per un arresto cardiaco. Si arriverà così nel comune di SaintPhyton, per poi percorrere il settore di Vertain, l’unico tratto in più dello scorso anno. Da qui in poi arriveranno le parti più impegnative. Intanto il tratto di pavé, per poi raggiungere due delle tappe con il più alto tasso di difficoltà ovvero a Mons-en-Pévèle e a Carrefour de l’Arbre. La volata finale sarà tutta per i velocisti per terminare come da tradizione nel velodromo di Roubaix. Analizzando ora i protagonisti e quindi i favoriti, non si può non citare il vincitore della scorsa edizione e tre volte campione del mondo Peter Sagan, favorito anche quest’anno. Altri nomi a contendersi il titolo saranno lo svizzero Silvan Dillier, reduce proprio da

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un duello all’ultima pedalata con lo slovacco. Ultimi due nomi in lizza saranno quelli del belga Philippe Gilbert e di Greg Van Avermaet, rivale storico di Peter Sagan. Tornando nel nostro paese il favorito a rappresentare l’Italia sarà sicuramente la giovane promessa Gianni Moscon del team Sky. Nota dolente è rappresentata dal sogno spezzato di Andrea Tafi che per celebrare il ventennale della vittoria, a 51 anni puntava al clamoroso ritorno. Il vincitore dell’edizione 1999 si è dovuto arrendere alla rottura della clavicola dopo una rovinosa caduta in una corsa amatoriale. Gli appassionati di tutto il mondo sono quindi pronti a seguire una competizione, che si prospetta come ogni anno la più affascinante del panorama mondiale.

aprile 2019 Nuove Proposte


approfondimento

esoterismo

Pensieri, riflessioni e concetti sulla realtà che (forse) ci circonda di Fabio Bogi

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volte si verificano una serie di coincidenze che ci portano o verso i nostri obiettivi o da tutt’altra parte rispetto a dove volevamo andare. Perché? Sappiamo che la scienza ci dice che siamo dotati di cinque sensi (vista, olfatto, tatto, udito e gusto) che si avvalgono di altrettanti recettori, che ci consentono di ricevere i segnali provenienti da quello che si ipotizza essere un ambiente esterno. Ma la verità è che tutte queste sensazioni si formano dentro la nostra testa, e quella che crediamo essere la realtà a noi circostante non è che un’immagine che si sviluppa dentro la nostra corteccia cerebrale. Di conseguenza non si tratta, come si può ben evincere, di una conoscenza diretta ma solo di sensazioni percepite tra-

mite i recettori prima detti e che, convertiti in segnali elettrici, raggiungendo la corteccia cerebrale fanno sì che i neuroni creino un’immagine virtuale; quella che poi noi chiamiamo realtà. A questo punto entriamo nel campo che Aristotele definì con il nome di metafisica (τὰ μετὰ τὰ φυσικά, “ta meta ta physika”), che significa “ciò che segue dopo la fisica”, cioè quella scienza che si occupa di realtà dopo quelle fisiche nel senso della conoscenza; prima l’uomo conosce le realtà che gli stanno attorno (quelle fisiche), e successivamente si occupa di quelle più distanti da lui. Proseguendo, dal campo metafisico arriviamo a quello dell’esoterismo, che si differenzia dalla religione solo per il metodo. La religione, infatti, invia alle mas-

Nuove Proposte aprile 2019

se un messaggio sotto forma di un racconto, di una storia affinché tutti, anche i non iniziati, possano comprendere dei concetti altrimenti difficilmente interpretabili; nell’esoterismo, invece, si parla direttamente con gli iniziati di quelle leggi metafisiche che si trovano in un piano dimensionale che va oltre i nostri cinque sensi e che regolano la realtà che ci circonda, come asseriva il principe dei filosofi. Gli occultisti che applicano queste leggi per intervenire sul piano materiale sono stati sempre avversati dalle religioni e uccisi a migliaia tramite il tribunale dell’inquisizione, accusati falsamente di essere adoratori del demonio. A questo punto chiariamo bene pure questo concetto. Ora anche la scienza ci dice che tutto ciò che

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esiste si basa su due polarità: una positiva e una negativa e non può esistere l’una senza l’altra. Gli esoteristi, nel corso dei secoli, hanno cominciato a documentare sperimentalmente le modifiche che era possibile apportare nel mondo materiale tramite concentrazioni mentali particolari. Nel campo essoterico ciò si ottiene con la preghiera: si evince, quindi, che essa non è altro che una pratica occultistica dove il soggetto comincia a recita-


esoterismo re a ripetizione un insieme di parole, che gli consentono di focalizzare il proprio pensiero su ciò che desidera per trasferirlo così sul piano materiale e dare vita all’eggregore apposito: “i pensieri sono cose” dicono i cabalisti. Ecco perché è bene fare molta attenzione a cosa si pensa. Se siamo ottimisti tenderemo ad attirare situazioni positive, mentre se siamo pessimisti daremo valore al detto “piove sempre sul bagnato”. Questa, chiamata da alcuni “legge dell’attrazione”, non esiste perché c’è una divinità buona o cattiva che ci punisce, ma perché è una caratteristica di ogni essere provvisto di autocoscienza, capace di rendersi conto che esiste e delle conseguenze delle proprie azioni. Quindi religione ed esoterismo sono due facce della stessa medaglia. Purtroppo poi - sul pensiero di uomini nobili come Cristo, Buddha ed altri - sono stati costruiti

degli imperi che in seguito hanno dimenticato le radici primigenie e hanno iniziato a imporre il proprio credo sui popoli. Ecco un esempio di quanto sia possibile confondere i profani privi di conoscenza di tipo iniziatico: la frase “Lucifero è l’antico serpente” è vista sicuramente in maniera estremamente negativa e viene associata al demonio. Innanzitutto il serpente, prima che alcune religioni prendessero il potere, aveva un significato completamente opposto. Non era solo un simbolo di guarigione (ne è esempio il caduceo simbolo dei medici), ma anche e soprattutto di conoscenza. Inoltre il termine lucifero viene dal latino lucem ferens, che significa portare alla luce e ancestralmente la luce è sempre stata un simbolo di chiarezza, di verità: cosa c’è di così negativo? Ma risaliamo alle origini. Quando il popolo ebraico

soffrì la cattività babilonese, la divinità di questi ultimi aveva come simbolo due serpenti avvolti su un asse verticale. Data la situazione gli ebrei iniziarono a chiamare “nemico” chi era rappresentato da questo simbolo: e in lingua semitica nemico si dice “shaitan” da cui Satana. Quindi “il serpente Lucifero è Satana” tradotto diventa “la conoscenza portatrice di verità è nemica”. Ma di chi può essere nemica la cono-

approfondimento

scenza? Soltanto di coloro che fondano la loro forza nel mantenere gli altri nell’ignoranza. E questo né Gesù né Buddha e nessun’altra anima nobile lo avrebbero permesso, perché essi hanno assolto il compito per il quale erano venuti su questo piano materiale, che era quello di sviluppare la coscienza, la conoscenza e la spiritualità dell’essere umano per renderlo pronto a un successivo passo evolutivo.

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Alla scoperta dei tesori italiani

focus

Feste e ponti di Pasqua, tra gite fuori porta e weekend di relax di Elisabetta Zazza

Quest’anno le vacanze della celebrazione cristiana della risurrezione di Gesù cadono vicino al 25 aprile e al 1° maggio, regalando l’opportunità di organizzare giornate spensierate in città o ad esplorare luoghi poco distanti dalla capitale

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uest’anno le feste pasquali cadono la terza domenica di aprile, e si avvicinano propizie a due importanti festività laiche: il 25 aprile, anniversario della Liberazione, e il 1° maggio, festa dei lavoratori. Un aprile dunque particolarmente generoso di ferie, che offre l’opportunità di concedersi finalmente un po’ di tempo da trascorrere in famiglia, da dedicare a se stessi, o da sfruttare per qualche sana distrazione. La bella stagione, arrivata in anticipo quest’anno, suggerisce di approfittare per godersi in pieno relax il lato spensierato e turistico della capitale. Si può beneficiare delle feste per visitare qualche museo, passeggiare per il centro storico e magari perdersi nei vicoli dei quartieri più curiosi e particolari di Roma, come Garbatella, Coppedè o la “piccola Londra”, nascosta nel quartiere Flaminio. Insomma, fare i turisti nella propria città: le cosiddette “vacanze romane” che gli stessi abitanti sognano. Roma è piena di bellezze da scoprire, anche per chi ci vive tutto l’anno e non ha sempre l’opportunità di visitare i piccoli e meravigliosi angoli nascosti. Si

può anche godere del lato verde della capitale, organizzando escursioni o bei pic-nic nei molti parchi che la città offre. Per fare qualche esempio: Villa

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Borghese con il suo incantevole laghetto, dove si può fare un giro in barca o noleggiare risciò; Villa Ada o il parco della Caffarella, ideali per fare jogging o rilassarsi a contatto con la natura; il parco degli Acquedotti, il più gettonato per trascorrere una giornata di puro relax all’insegna del divertimento e del cibo, tra racchettoni e barbeque fino a sera. A Roma, è inutile dirlo, c’è l’imbarazzo della scelta e questa primavera, tra ponti e festività, regalerà grandi soddisfazioni. Ma volendo spostarsi un po’ ed esplorare posti nuovi, non molto distanti dalla capitale, si possono scoprire piccoli tesori nascosti. Borghi medievali, castelli maestosi, paesaggi sconfinati e panorami mozzafiato sono mete assolutamente consigliate per trascorrere una Pasqua fuori porta, accompagnate – perché no – da piatti tipici e buon vino. Si può restare nel Lazio e girare le province di Viterbo, Rieti, Frosinone e Latina ricche di luoghi incantevoli; oppure con un paio d’ore di macchina raggiungere alcune delle regioni più vicine come Toscana, Abruzzo, Campania e Umbria e andare alla scoperta delle meraviglie d’Italia.

aprile 2019 Nuove Proposte


focus

Alla scoperta dei tesori italiani

Val d’Orcia e Val di Chiana

di Diletta Murgia

Un itinerario ideale alla scoperta delle Bellezze che costellano la bassa Toscana Qualche idea per una gita fuoriporta di pochi giorni? Lasciatevi guidare in un itinerario che accarezza le principali cittadine della Val d’Orcia e della Val di Chiana alla scoperta di meraviglie inaspettate.

Montepulciano

Punto di partenza ideale del nostro viaggio, Montepulciano domina dalla cima di un colle la Val di Chiana e i suoi colori. Non lontana da Siena, la cittadina medioevale incanta con eleganti palazzi rinascimentali e chiese antiche, serbando scorci inaspettati sulla vallata circostante. Passeggiando per i vicoli arroccati, guidati da un sinuoso profumo di tartufo nero, raggiungiamo la piazza Grande. Qui è l’imponente torre del Palazzo Comunale del XIV secolo a farci ombra e un pozzo a catturare il nostro sguardo. Ammirando i sei bisanti scolpiti nello stemma dei Medici che troneggia sul pozzo, ci addentriamo in una delle storiche cantine e sorseggiamo un meraviglioso Nobile di Montepulciano, dopo aver trascorso del tempo all’interno di una delle storiche cantine che costellano la cittadina.

Nuove Proposte aprile 2019

Pienza

Lasciandoci alle spalle Montepulciano, ci incamminiamo verso la Val d’Orcia alla volta di Pienza. Piccolo gioiello della provincia di Siena, la cittadina è conosciuta come la città “ideale” del Rinascimento voluta da Papa Pio II Piccolomini. “Nata da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza” come scrisse Pascoli, Pienza sorprende con i suoi panorami a perdita d’occhio e con le facciate delle dimore signorili che risplendono al sole, come quella di palazzo Piccolomini. Primo esempio di architettura rinascimentale, il palazzo si compone di soffitti quattrocenteschi e arredi d’epoca con un meraviglioso giardino pensile con vista sul Monte Amiata. Fuori dalle mura del palazzo, Pienza si snoda tra vicoli di rara bellezza che convergono sulla piazza del Duomo, cuore pulsante della cittadina. E solo dopo averli percorsi tutti e dopo aver assaggiato il celebre pecorino di Pienza che possiamo spingere i nostri passi al di fuori della cittadina, verso bellezze altrettanto meravigliose ma decisamente meno note. Una su tutte la Madonna di Vitaleta: un’incantevole chiesetta tardorinascimentale riparata da quattro timidi cipressi e da una distesa di campi incolti.

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Bagno Vignoni

Ristorati nell’anima da una visione solenne e spirituale al tempo stesso regalata dalla cappella di Vitaleta, torniamo su strade asfaltate verso l’ultima tappa della nostra gita fuoriporta: Bagno Vignoni. Frazione di San Quirico d’Orcia, il piccolo borgo incastonato tra le verdi colline di Siena deve la sua fama alla piazza delle Sorgenti: una piscina naturale di acqua bollente che ne decora il centro. La temperatura dell’acqua, fissa a 52° gradi, crea straordinari effetti scenografici soprattutto d’inverno quando entra in contatto con l’aria fredda. Tutto intorno case in pietra, balconi fioriti, piazzette, botteghe e chiese creano uno straordinario insieme architettonico che rende Bagno Vignoni uno dei borghi più belli d’Italia e del mondo. Il perfetto luogo per concludere il nostro viaggio nella meravigliosa Toscana.


Alla scoperta dei tesori italiani

Il Giardino dei Tarocchi

focus

il parco delle figure magiche e colorate di Gianna De Santis

Un luogo fantastico quello pensato e realizzato da Niki de Saint Phalle nei pressi di Capalbio. Arte e architettura, giochi cromatici e d’acqua che incantano grandi e piccoli

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i entra in un mondo magico, fantastico, in una dimensione diversa dalla realtà. È questa la prima sensazione che coglie il visitatore che varca l’ingresso del Giardino dei Tarocchi, un parco artistico che si trova nei pressi di Capalbio in provincia di Grosseto (Toscana). Il suo aspetto esoterico con le sculture e le strutture realizzate da Niki de Saint Phalle si ispira proprio al gioco dei tarocchi, in particolare agli arcani maggiori. Il giardino ha una storia piuttosto complessa. La sua realizzazione è cominciata alla fine degli anni ’70, ma solo nel 1998 il parco è stato aperto al pubblico, anche se non completato per volere della stessa artista, morta appena quattro anni dopo l’inaugurazione. Niki de Saint Phalle era un’artista franco-statunitense e l’ispirazione per realizzare questo parco la trovò visitando Parque Guell di Gaudì a Barcellona, ma anche il parco dei mostri di Bomarzo (Viterbo). Il giardino dei Tarocchi rappresenta il sogno magico e spirituale dell’artista che lo ha ideato: il visitatore viene attratto da ventidue figure di acciaio e cemento, ricoperte di vetri, specchi, ceramiche che formano

un mosaico di colori incredibile. Niki de Saint Phalle ci ha lavorato per più di 17 anni insieme a uno staff specializzato. Si entra passando da un padiglione progettato dagli architetti Botta e Aureli, una sorta di muro che divide il mondo reale esterno da quello magico del giardino. Si percorre poi una strada sterrata che porta alla grande piazza, dove c’è una enorme vasca e le figure della Papessa e del Mago. Sono queste due carte dei tarocchi a segnare l’inizio del percorso. I richiami sono all’Orco di Bomarzo e ai giochi d’acqua di Villa d’Este. Anche le stradine di cemento sono un’opera d’arte, Niki de Saint Phalle ha inciso pensieri e frasi, numeri e disegni che portano il visitatore a fare un viaggio fisico e spirituale. Tra le figure presenti nel parco ci sono il Sole, un grande uccello posto sopra un arco, ricordo degli indiani d’America. Sono molto forti i richiami al

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cromatismo di Matisse e Picasso, di Kandinskij e Klee. Tutte le opere fanno parte di un percorso artistico di Niki de Saint Phalle, come le sinuose figure femminili. Ma non c’è solo l’arte in questo parco, ma anche design e architettura. Girando tra i sentieri del giardino ci si imbatte in piccole sculture come gli Innamorati e l’Appeso, che simboleggia l’altro modo di guardare il mondo, a testa in giù. Ci sono la doppia scultura della Giustizia che ha in seno l’opera dell’Ingiustizia e il castello dell’Imperatore, con le torri, un camminamento di ronda, una fontana e 22 colonne come il numero degli arcani maggiori. L’imperatore rappresenta la figura maschile, composta da un puzzle di specchi, vetri e murrine. L’Imperatrice Sfinge è, invece, una struttura abitata da Niki de Saint Phalle per diverso tempo, ed è ricca di quelle rotondità che ne hanno segnato il tratto artistico. La figura filiforme detta “skinny” del Matto è simbolo del caos in cui si identifica l’artista. Il Giardino è gestito da una Fondazione voluta dalla stessa artista ideatrice, con lo scopo di preservare l’opera negli anni.

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focus

Alla scoperta dei tesori italiani

L’Abruzzo, terra delle meraviglie

di Elisabetta Zazza

La regione è ricca di borghi medievali e fantastici castelli. Facilmente raggiungibili e a due passi dalla capitale Terra delle meraviglie, ricca di verde e buon cibo, ma anche di borghi medievali e castelli suggestivi, incastonati in panorami unici e mozzafiato. L’Abruzzo è davvero qualcosa di sensazionale, popolazione accogliente e panorami fantastici raggiungibili facilmente con un paio d’ore da Roma.

Pereto

Celano

Rocca Calascio

Pereto, «la porta d’Abruzzo», è un piccolo gioiello alle pendici del monte Forcellese. Ospita l’antico castello di origine medievale, che domina tutta la Piana del Cavaliere. Il castello di Pereto nasce come torre di avvistamento nel X secolo e venne ampliato successivamente, diventando una vera e propria residenza signorile. È famoso per aver dato i natali a illustri personalità del mondo cattolico, come Angelo Maccafini, originario di Pereto, che fu governatore dei Marsi e primo vescovo di Lanciano (Ch). Appartenne anche alle nobili famiglie Colonna e Orsini. Gravemente danneggiato dal terremoto del 1915, il castello fu acquistato nel 1966 dal Conte Aldo Maria Arena, che lo restaurò riportandolo agli antichi splendori. Oggi è un grande centro di attrazione turistica e richiama molti visitatori.

Celano è invece un popoloso comune nel cuore della Marsica, ricco di cultura e bellezze architettoniche. Situato in posizione dominante sulla piana del Fucino, in provincia de L’Aquila, a circa 120 chilometri da Roma. La piccola città d’arte ospita nel suo centro storico uno dei castelli più belli del centro Italia, il castello Piccolomini. Costruito da Federico II di Svevia come fortificazione difensiva durante l’assedio del 1223, fu poi Antonio Todeschi Piccolomini, nipote di papa Pio II, a trasformare il maniero in un palazzo residenziale fortificato. Oggi il castello di Celano è sede del museo della Marsica, e all’occorrenza si trasforma in location per splendidi matrimoni all’insegna dell’incanto e dello stile.

Rocca Calascio si trova nel territorio del comune di Calascio (AQ) ed è situata tra il parco nazionale del Gran Sasso e i monti della Laga. La rocca è famosa per essere il “piedistallo” di uno dei castelli più belli ed elevati d’Italia: l’incantevole castello di Lady Hawke. Chiamato così perché fu scelto come scenografia per il celebre film di Richard Donner, nel 1985, con Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick. Posta a un’altitudine di 1450 metri s.l.m., la rocca vide la costruzione della fortificazione nel 1140 come punto strategico di avvistamento, in comunicazione con altre torri. Fatto interamente di pietra bianca a conci squadrati, con un maschio centrale, una cerchia muraria e quattro torri d’angolo a base circolare. Dopo una camminata a piedi in discreta salita, si raggiunge l’incantevole castello e dalla rocca si può ammirare un panorama da togliere il fiato: alto, immenso, spettacolare. Non a caso il National Geographic ha premiato Rocca Calascio come uno dei 15 castelli più belli del mondo.

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storia

approfondimento

Natale di Roma: I FESTEGGIAMENTI PER LA FONDAZIONE DELLA CITTÀ di Pasquale Tocci

Il 21 aprile le vie del centro storico ospitano manifestazioni ludiche, sfilate e rappresentazioni in costume

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nticamente detto “Dies Romana”, il Natale di Roma è una festività legata alla fondazione della capitale. Secondo un’antica leggenda tramandata a noi da Varrone, si racconta che Romolo avrebbe fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C.. Da questa data deriva la cronologia romana, definita Ab Urbe condita, ovvero “dalla fondazione della città”, che contava gli anni a partire da tale data. L’impe-

ratore Claudio fu il primo a far celebrare l’anniversario di Roma nel 147, circa ottocento anni dopo la data della fondazione. Questa data acquisì grande valore, poiché nello stesso giorno durante l’età imperiale si festeggiava anche la festa di San Cesareo diacono e martire, questo fu un pretesto per celebrare la figura dell’imperatore ed

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il suo santo protettore. Con l’avvento del cristianesimo come religione di stato a Roma sparirono moltissime tradizioni, usi, costumi e festività. Molte di queste vennero nuovamente recuperate nell’età degli umanisti, con il Risorgimento la celebrazione del “Natale di Roma” fu considerata una vera “tradizione”. Sono molteplici, co-

munque, i significati del 21 aprile in età moderna. La ricorrenza del Natale di Roma, oggi, è festeggiata con tante rappresentazioni in costume (spettacolare sfilata per le vie del centro storico), manifestazioni ludiche ed eventi culturali che portano turisti e abitanti della capitale a vivere un giorno particolare e con forte senso storico.

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approfodimento

curiosità

IN PakistaN nELLA VALLE DEGLI HUNZA vive IL POPOLO DELLA LONGEVITà di Sara Pellegrino

Il segreto è nascosto in una dieta sana, composta di frutta e verdura, ma basata anche su un tipo di acqua particolare e la totale assenza di prodotti industriali

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a Valle degli Hunza, ai piedi dell’Himalaya in Pakistan, prende il nome dall’omonimo fiume. Questa terra è conosciuta anche come Shangri-là, ovvero la terra dove la gioventù è eterna. Infatti, è proprio questo territorio che ospita la popolazione più longeva del mondo: gli Hunza, con

una vita media di circa 150 anni. Si tratta di un popolo che non conosce malattie: il loro segreto è riconducibile allo stile di vita composto da un’alimentazione sana, senza prodotti chimici, industriali o inscatolati. La loro dieta è vegetariana: si nutrono di orzo, miglio, grano e di una grande quantità di frutta (albicocche, pesche, ciliegie, more e mele), verdura (rape, ravanelli, cavoli e spinaci), cipolla e aglio. Il prodotto di cui si cibano in prevalenza è l’albicocca da cui ricavano zuppe e un gelato, mescolando il frutto con ghiaccio o neve.

Dal seme dell’albicocca producono un olio prezioso contenente la vitamina B-17, un potente agente anti-cancro. Un altro elisir fondamentale è rappresentato dall’acqua, che possiede un’elevata alcalinità e quindi idrogeno attivo con potenziale antiossidante. Iso-

lati dalla tecnologia e dal fenomeno dell’industrializzazione, non conoscono stress o inquinamento. Ogni anno per gli Hunza ricorre la “Primavera di fame”, periodo in cui si cibano esclusivamente di succo di albicocca secca per circa tre o quattro mesi.

Costruzioni Impiantistica Opere di pittura Ristrutturazioni

COSTRUZIONI E RESTAURI

EDIL 2000 di Luigi De Rossi

Telefono 336 909090 339 2164066 e-mail: edil2000drl@tiscali.it Via Valle Sanpietro n.16 Poli (Roma) Nuove Proposte aprile 2019

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tecnologia

approfondimento

“Lane Keeping Bed”, il letto che ti rimette in carreggiata di Arianna Di Biase

In arrivo la nuova tecnologia Ford contro gli invasori del materasso per un sereno riposo di coppia

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opo un’intensa giornata lavorativa non c’è niente di meglio che un buon riposo con la dolce metà. Ma che cosa succede se il partner invade la nostra parte del letto, togliendoci ore preziose di sonno? La risposta arriva dal nuovo prototipo della Ford, un letto intelligente che riporta il nostro compagno nella propria metà del letto. La tecnologia del Lane Keeping Bed si ispira a quella già nota del Lane Keeping Aid, il sensore di movimento introdotto nelle auto Ford

che, attraverso una vibrazione, avvisa il conducente dello spostamento di corsia e, nel caso di mancata risposta del guidatore, lo riporta automaticamente sulla traiettoria. Allo stesso modo il Lane Keeping Bed è dotato di sensori di pressione che rilevano lo spostamento dei partner un po’ troppo invadenti e tramite un nastro

trasportatore integrato li riportano nella loro posizione. Nonostante la nuova idea sviluppata dall’azienda sia ancora soltanto un prototipo, sono già state sollevate molte polemiche a riguardo. Prima di tutto, da un punto di vista pratico, il movimento del nastro potrebbe causare il risveglio improvviso di entrambi i partner,

creando un effetto contrario rispetto allo scopo dell’invenzione. Allo stesso modo, i più romantici si sono mostrati ostili all’idea di una tecnologia che potrebbe togliere intimità alla coppia. La Ford ci lascia così di fronte a un dilemma: meglio dormire da soli o mal accompagnati?

Il futuro della rete si chiama 5G: città sempre più connesse e servizi digitalizzati L’alta velocità delle comunicazioni mobili sbarca sul mercato: dal 2020 una nuova rivoluzione

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on la richiesta sempre maggiore dello scambio dati mobili ad alta velocità, il mercato delle telecomunicazioni si sta adattando. Nel 2020 gli utenti potranno far affidamento sul miglioramento consistente della banda grazie alla rete 5G. Gli utilizzi di questa nuova tecnologia saranno molteplici, partendo dai più banali come il download di programmi molto pesanti alla visione online di film in 4K. Oltre a questo però l’implementazione della nuova rete servirà anche alla digitalizzazione di infrastrutture pubbliche, le città del futuro saranno sempre più connesse gestendo viabilità, traffico, sensori di sicurezza e video sorveglian-

za. Pensiamo anche alle auto a guida autonoma, che potranno “parlare” tra di loro per evitare traffico o incidenti e ad abitazioni con l’utilizzo della domotica, dove tutti gli oggetti connessi all’interno della casa potranno essere gestiti con lo smartphone contemporaneamente. I vantaggi maggiori per il pubblico saranno anche nelle grandi manifestazioni come concerti o eventi sportivi, dove saranno possibili centinaia di migliaia di connessioni simultanee senza alcun problema sull’efficienza delle stesse. Teoricamente sarebbe un passo avanti a livello tecnologico, ma ci sono degli aspetti che destano preoccupazione. Intanto, l’estrema invasività del sistema che mette in serio pericolo la privacy, poiché ogni oggetto potrebbe essere usato per la raccolta dati e così le aziende potranno controllare i loro

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clienti anche senza saperlo. Le tempistiche non sono immediate, si parla del 2020 per lo start ufficiale per poi passare nei successivi anni a un’integrazione sempre più completa.

Riccardo Borgia

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teatro

spettacolo & cultura

Sonics di scena al teatro Olimpico con il fantastico show “Steam” di Sara Candiano

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l Teatro Olimpico prosegue il tour nazionale di Steam, la sfida acrobatica dei Sonics. La compagnia, famosa per spettacoli particolari frutto del connubio di acrobazie, coreografie e danza dal forte impatto visivo, propone uno show ispirandosi alla corrente SteamPunk. Sei personaggi - Joe, Rosemary, Lola, Miranda, Margot e Mr. Smith - interpretati da ginnasti e attori della compagnia, si ritrovano

Lo spettacolo creato e diretto da Alessandro Pietrolini è ricco di acrobazie ed effetti speciali unici nel loro genere nella stazione di Steam, da cui partirà un dirigibile super tecnologico. È in questo contesto che le coreografie acrobatiche, accompagnate da macchinari futuristici e musica etnica e jazz, regaleranno agli spettatori uno spettacolo unico nel suo genere. Non mancheranno i colpi di scena a colorare una

Nuove Proposte aprile 2019

trama già di per sé articolata (riuscirà Joe a conquistare Margot? Miranda sarà in grado di abbattere i vincoli imposti dal suo lavoro?). La particolarità principale dello spettacolo, che si snoda attorno al tema del viaggio e della ricerca, rimane tuttavia la presenza costante degli oggetti di scena di natura

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tecnologica, come il “lampadario dinamico” e motorini a cavo elettrici chiamati “winch”. Steam è creato e diretto da Alessandro Pietrolini, le coreografie sono a cura della compagnia, con la supervisione di Alessandro Pietrolini e Federica Vaccaro. Lo spettacolo sarà sul palcoscenico del Teatro Olimpico dal 16 al 20 aprile. Per maggiori dettagli invitiamo a consultare il sito ufficiale del teatro: www.teatroolimpico.it.


teatro

spettacolo & cultura

La vita della morte

i n p r i m a a s s o l u ta a T o r B e l l a M o n a c a Non se ne può parlare. Non è di buon gusto nominarla.

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ensurata ed estromessa, non potendo in nessun modo escluderla dalla vita, quando si è costretti a parlare di lei si usano espressioni alternative con estrema discrezione: “passare oltre”, “venire a mancare”, “uscire di scena”, “fine della vita” e se per caso viene nominata scongiuri e gesti scaramantici sopraggiungono quasi istintivamente. È sotto l’ombrellone di una afosa estate che la coreografa e regista Tiziana Persichetti Auteri riflette sul personaggio della morte, descritto da un avvincente lettura di un fumetto di Dylan Dog a cui lo spettacolo è vagamente ispirato. E lo spettacolo della compagnia Mimeidos è “La vita della morte”, che sarà in scena, in prima assoluta, il 17 aprile alle ore 21 al tea-

sul palco romano lo show che parla dell’argomento tabù del XXI secolo, trattato con ironia e passione dalla

tro Tor Bella Monaca di Roma . La danza e il teatro si sincronizzano nell’opera in un succedersi di momenti di vita quotidiana e di vissuti umani, costantemente osservati da un angelo, l’angelo della morte. Due braccia, due gambe e quattro volti: il giovane, l’anziano, la donna e la ragazza. Si aggira con un interminabile elenco di date, “appuntamenti precisi... inderogabili” e semplicemente non capisce: passioni, emozioni e drammi mancano di comprensione per un angelo annoiato e solo, che con una marcata vena sarcastica vede il mondo sempre uguale, dall’inizio dei tempi. Non sa cosa c’è dopo, e non comprende cosa c’è prima, questa è la frustrazione di un angelo che sa “quando partirete, vi accompagnerà, ma non viene con voi”. E la sua vita? È La “vita della morte”. Coreografia e regia di Tiziana Persichetti Auteri Aiuto regia e testi Lorenzo Gautieri

compagnia Mimeidos danzateatro

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spettacolo & cultura

teatro

IL PUFF: CULTURA E TRADIZIONE TRASTEVERINA DA OLTRE 50 ANNI di Anna Crivelli

Lo storico teatro-ristorante fondato da Lando Fiorini è un locale unico nel cuore di Roma, che incanta lo spettatore con piatti tipici e spettacoli di musica e cabaret

che attraverso corsi di teatro, di cucina, di strumenti musicali, visite e seminari d’arte, concorsi canori e poesia. Una stagione che quest’anno vuole celebrare i cinquant’anni di attività, con un ricco calendario. Ad aprile nei giorni di venerdì e domenica potrete assistere dopo il pranzo o la cena allo spettacolo “Di Puff in Puff… mezzo secolo di risate”; sabato 6 aprile dopo cena spazio al trittico del Puff (Catalano, Morana e Gaetani) in “Questa sera trittico di risate”, uno spettacolo di cabaret. Giovedì 11 aprile in programma c’è lo show musicale di Fabrizio Emigli in “Le tre cose che so”; sabato 13 ancora cabaret con Federico Perrotta in “Via col vecchio”; mentre giovedì 25 aprile torna la musica con Alberto Laurenti in “Ti racconto Roma mia”. Un locale rinnovato, con un moderno bar aperto tutti i giorni, dalla colazione all’aperitivo, dove è possibile deliziarsi tra letture di testi romani, antichi e moderni o ascoltare vinili introvabili.

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hi conosce “Il Puff” sa che è considerato “la casa di Lando Fiorini”, sì perché l’attore, cantante e cabarettista italiano morto nel dicembre del 2017 è stato il fondatore di questo locale. Un teatro che è il luogo principe del cabaret dal sapore romano, ma anche ristorante con la sua offerta culinaria tipica della capitale e del quartiere dove sorge, Trastevere. Le prelibatezze della tradizione romana sono tutte da gustare prima dello spettacolo serale. Ma è bello vivere il locale anche di giorno con i suoi spazi che lo rendono bar, bistrot e caffè letterario. Un luogo che si propone di mantenere viva la cultura romana, an-

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musica

spettacolo & cultura

CLARa Schumann, LA MUSICA NEL DNA DELLA SUA FAMIGLIA di Iwona Grzesiukiewicz

Un ricordo della pianista e compositrice tedesca a cento anni dalla nascita, una vocazione nata quando era molto piccola grazie agli insegnamenti del padre

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lara Josephine Wieck Schumann nacque a Lipsia il 13 settembre 1819 da Johann Gottlob Friedrich Wieck e Marianne Tromlitz, entrambi legati al mondo del pianoforte. Il padre, appassionato di musica, aveva fondato una fabbrica di pianoforti; la madre era cantante e pianista. La vocazione alla musica di Clara trovò radici anche nel nonno, Johann Georg Tromlitz, compositore di buona fama. Il padre Wieck sviluppò con la giovane Clara, fin da quando aveva cinque anni, un metodo pedagogico molto intensivo che la portò a diventare una

concertista acclamata, accompagnata sempre dal padre nelle sue tournée. Clara Schumann è ricordata anche per la sua importante attività di compositrice: le sue “Quatre Polonaises op. 1” vennero pubblicate quando aveva solo dieci anni. Seguirono “Caprices en forme de Valse”, “Valses romantiques”, “Quatre pièces caractéristiques”, “Soirées musicales”, un concerto per pianoforte oltre a diverse altre composizioni. Ancora in tenera età ebbe l’occasione di esibirsi di fronte a figure di grande spessore culturale quali Niccolò Paganini, Franz Liszt e Goethe. Dopo i primi

anni di attività caratterizzati dallo studio di autori imposti dalla severa figura paterna, Clara inserì nei suoi programmi pagine di Ludwig van Beethoven e Johann Sebastian Bach. Dopo aver tenuto moltissimi concerti in numerose città, a Vienna venne nominata virtuosa da camera dell’imperatore all’età di 18 anni. Innamoratasi di Robert Schumann, allievo di suo padre, riuscì a sposarlo il 13 settembre 1840, nel giorno del suo ventunesimo compleanno. I primi anni di

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matrimonio trascorsero sereni: Robert insegnava nel conservatorio di Lipsia, invitato dal suo fondatore Felix Mendelssohn; in seguito dedicò le sue attenzioni alla moglie, che si esibiva in diverse tournée in Russia. La coppia si stabilì poi a Dresda dove Robert si concentrò totalmente alla composizione. Purtroppo iniziò a soffrire di amnesie e a causa di ciò finì per essere internato nel manicomio di Endenich, a Bonn. Johannes Brahms, il suo allievo prediletto, restò vicino alla famiglia fino alla loro scomparsa. Clara Schumann morì a Francoforte sul Meno il 20 maggio 1896 all’età di 76 anni. Fino ad allora non aveva smesso di comporre e suonare.

aprile 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

musica

Prima “Combattente” poi “Personale” Il ritorno di Fiorella Mannoia A tre anni dal suo ultimo lavoro, è uscito il 29 marzo il nuovo progetto discografico dell’artista che terrà due concerti a Roma

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Foto di Toni Thorimbert per gentile concessione

nticipato in radio dal singolo “Il peso del coraggio”, presentato anche a Sanremo, Fiorella Mannoia è tornata sulle scene con un nuovo progetto discografico, “Personale”, uscito il 29 marzo e pronto a conquistare ancora una volta il grande pubblico. La cantautrice sarà dal 7 maggio nei teatri di tutta Italia con il nuovo tour. Partirà da Firenze per toccare alcune delle location più suggestive d’Italia. A Roma Fiorella Mannoia si esibirà il 23 maggio e il 29 luglio (Cavea) all’Auditorium Parco della Musica. Un album tutto da scoprire quello della Mannoia, che promette una serie di sorprese. Proprio parlando del suo ultimo lavoro, la cantante ha detto sui social che avrà «modo più avanti di

L’album del cantautore, ex voce dei Timoria, esce il 19 aprile e anticipa con due date speciali il tour 2019, che lo vedrà esibirsi nei migliori palasport Nuove Proposte aprile 2019

raccontare cosa sta dietro alla parola “Personale”». Ha tutta l’idea di essere un disco intimistico e le frasi del primo brano passato dalle radio ha già dato prova della grande importanza dei testi. I versi de “Il peso del coraggio” recitano: “Ognuno ha la sua parte in questa grande scena. Ognuno i suoi diritti / Ognuno la sua schiena. Per sopportare il peso di ogni scelta. Il peso di ogni passo / Il peso del coraggio”. Un brano scritto ancora una volta dalla preziosa penna di Amara e da Marialuisa De Prisco, con un messaggio di rispetto e umanità ma anche un invito a non perdere la speranza e a mettersi in gioco. Il singolo è uscito accompagnato dal video girato da Gaetano Morbioli. I brani dell’album sono 13, oltre al singolo di apertura, “Personale” comprende “Imparare ad essere una donna”, “Riparare”, “Smettiamo subito”, “L’amore è sorprendente”, “Il senso”, “Un pezzo di pane”, “Penelope”, “Resistenza”, “Anna siamo tutti quanti”, “Carillon”, “L’amore al potere” e “Creature”.

Foto di Francesco Scipioni per gentile concessione

di Gianna De Santis

“L’altra metà” di Francesco Renga: poesia e intimità nei nuovi brani

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rande presenza scenica, una voce inconfondibile, testi intimi e pieni di poesia. Di chi stiamo parlando? Senza dubbio di Francesco Renga, uno dei cantautori più affermati e affascinanti del nostro panorama musicale, che lo vede protagonista da ormai più di vent’anni. Un artista completo, che ha segnato la nostra musica con brani indimenticabili come “Raccontami”, “La tua bellezza”, “Tracce di te”, “Ci sarai”, “Meravigliosa”, “Angelo” e tantissimi altri successi. A tre anni esatti dal suo ultimo album, “Scriverò il tuo nome”, il cantautore originario di Udine ed ex voce dei Timoria, si racconta con un nuovo disco di inediti, “L’altra metà”, l’ottavo della sua carriera da solista in uscita il 19 aprile. Nell’album è presente anche “Aspetto che torni”, brano con cui Renga ha partecipato alla

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sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, già in rotazione in radio e disponibile in versione digitale. Le sue canzoni uniscono energia e delicatezza, musicalità e poesia, virtuosismi vocali e testi di straordinaria bellezza, in un mix che rende Francesco Renga un cantautore unico nel suo genere e riconoscibile rispetto ad ogni altra voce. Il 27 maggio si esibirà all’Arena di Verona e il 13 giugno sarà al Teatro Antico di Taormina (Messina). Sui social il cantante si è detto felice di tornare ad esibirsi in due luoghi così prestigiosi per la musica italiana. Con queste due speciali anteprime live Renga annuncia il tour 2019, che il prossimo inverno lo vedrà con “L’altra metà” nei migliori palasport d’Italia, pronto a regalare al pubblico nuove, magiche emozioni.

Anna Crivelli


musica

spettacolo & cultura

“A Night with Manuel Agnelli” fa tappa all’Auditorium di Roma di Mattia Martiradonna

Il 18 aprile una serata unica con il frontman degli Afterhours, il più poliedrico fra i rocker italiani in una versione inedita, tra musica e letture

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rent’anni di carriera con gli Afterhours, fondatore del “Tora! Tora! Festival”, giudice di XFactor e conduttore della trasmissione “Ossigeno” su Rai3. Manuel Agnelli è sicuramente il più poliedrico fra i rocker italiani e anche il più instancabile. È nei negozi il doppio album live e dvd del “concertone” al Mediolanum Forum di Assago della band “Noi siamo Afterhours”, con il quale il gruppo abbraccia e ringrazia il suo fedele pubblico che negli anni li ha seguiti, amati e a volte criticati. Ma quando si parla di musica e di Manuel Agnelli

non si può fare a meno di notare la grande dedizione dell’artista al lavoro e al suo pubblico. Proprio pensando ai fan nasce l’idea di “A Night with Manuel Agnelli”: 18 appuntamenti, 18 teatri. L’artista sarà accompagnato in questa sua nuova versione dal violino - ma non solo - di Rodrigo d’Erasmo. Si avrà così un Manuel Agnelli, ai più sicuramente inedito, che proporrà oltre al repertorio degli Afterhours, in versione del tutto riarrangiata, cover di pezzi che hanno fatto la storia della musica e la storia del suo

Foto SKY per gentile concessione

personale percorso artistico, insieme a letture di brani che hanno influenzato la sua vita. In realtà, niente che il cantante e musicista non abbia già portato sul palco insieme agli Afterhours negli ultimi anni, ma stavolta sarà

tutto più concentrato, mirato in una sola notte. Una serata da non perdere, quella del 18 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con Agnelli che racconterà al pubblico la sua straordinaria storia.

Ultimo, subito sold out tutte le 18 tappe del suo tour 2019 “Colpa delle favole” Il terzo album dell’artista romano approda con una serie di concerti nei più grandi palazzetti d’Italia. Sarà a Roma all’impianto dell’Eur il 21 e 22 maggio

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opo aver sfiorato la vittoria alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, Ultimo torna con “Colpa delle favole”, il nuovo album che dà il titolo anche al grandioso tour 2019, che lo vedrà impegnato ad aprile, maggio e giugno nei più grandi impianti d’Italia, passando per Roma il 21 e il 22 maggio al Palazzo dello Sport dell’Eur. Le 18 date previste sono già tutte sold out e intanto cresce l’attesa per lo speciale concerto-evento “La Favola”, allo stadio Olimpico in program-

ma il 4 luglio. “Colpa delle favole”, terzo album in studio, è uscito il 5 aprile anticipato da due singoli: “I tuoi particolari”, ballata romantica con cui Ultimo ha guadagnato il secondo posto al festival della musica italiana, e “Fateme cantà”, un brano interpretato per la prima volta in dialetto romano. Niccolò Moriconi, in arte Ultimo, ha fatto il suo ingresso nel panorama musicale e discografico solo due anni fa, quando a ottobre del 2017 ha pubblicato “Pianeti”, il suo primo album. Di lì a pochi mesi, bruciando le tappe

di una carriera promettente, è salito sul palco dell’Ariston tra le Nuove Proposte, dove ha trionfato con “Il ballo delle incertezze”. Il brano vincitore ha lanciato il suo secondo album, “Peter Pan”, divenuto poi disco di platino. Dopo aver reso note le date del suo nuovo tour “Colpa delle favole”, Ultimo ha commentato sui social: «Da sognatore ho voluto puntare in alto. Non per strafottenza, ma per infinita ambizione; quella cosa che ci tiene in vita sempre… puntare in alto non è essere presuntuosi ma “essere” e basta». Il giovane artista romano ha già le idee chiare, tanta grinta e un grande talento. Gli ingredienti neces-

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Foto di Lorenzo Piermattei per gentile concessione

sari per un successo – è il caso di dirlo – da favola.

Elisabetta Zazza

aprile 2019 Nuove Proposte


mostre

spettacolo & cultura

Il genio di Elisabetta Catalano e Paolo di Paolo al Maxxi di Elisabetta Zazza

Ad aprile due importanti esposizioni raccontano il XXI secolo attraverso l’obiettivo di due grandi fotografi

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l mese di aprile è particolarmente ricco di novità per il museo Maxxi di Roma. Tra installazioni futuristiche, mostre fotografiche, allestimenti di architettura moderna e collezioni private il museo nazionale dedicato alle arti del XXI secolo apre le porte a due percorsi fotografici di notevole pregio storico e artistico: “Elisabetta Catalano. Tra immagine e performance”, dal 3 aprile al 22 dicembre e “Paolo Di Paolo. Mondo

perduto” dal 17 aprile al 23 giugno. Elisabetta Catalano è stata una grande fotografa italiana scomparsa nel 2015. Esordì come fotografa per il set di Fellini nel film “Otto e mezzo” e collaborò con testate importanti come “Il Mondo”, “L’Espresso”, “Vogue” e molte altre di fama nazionale. Il Maxxi ce la racconta attraverso diapositive, fotocolor, stampe storiche, corrispondenze e provini d’artista, in un susseguirsi di ritratti che mostrano, attraverso le immagini della grande fotografa romana, il percorso creativo di notevoli artisti durante le fasi gestazionali del processo performativo. L’esposizione dedicata a Paolo Di Paolo è invece un racconto delicato e rigoroso, fatto di ritratti

Foto di Paolo Di Paolo / Courtesy Collezione Fotografia MAXXI per gentile concessione

e reportage di personaggi divenuti indimenticabili. Il fotografo di Larino (CB) immortalò personalità come Pier Paolo Pasolini, Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Oriana Fallaci e tanti altri, rivelandosi uno straordinario cantore dell’Italia tra gli anni ’50 e ’60. Pubblicò sul settimanale “Il Mondo” di Mario Pannunzio più

di 500 fotografie ritraendo protagonisti del mondo dell’arte e della cultura, ma anche gente comune. Due percorsi fotografici, quello di Catalano e Di Paolo, di grande spessore che ci restituiscono due talenti diversi nella loro genialità, ma complementari nel loro contributo alla nostra storia e alla fotografia.

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Competenza Professionalità Sicurezza Reperibilità Nuove Proposte aprile 2019

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mostre

spettacolo & cultura

Scuderie del Quirinale, omaggio al grande maestro Leonardo da Vinci di Mattia Martiradonna

Alberto Mario Soldatini, Vittorio Somenzi. Aliante, 1953. Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, inv. 4. ©Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Foto: L. Romano

Un’esposizione ripercorre con oltre 200 opere tutti i grandi lavori e la genialità dell’artista toscano come ingegnere, architetto e progettista

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a spaziato dal disegno alla prospettiva, dalle macchine da guerra a quelle del volo, dalle grandi opere per i cantieri a quelle meravigliose del teatro, immaginando e contribuendo a creare una città ideale riscoprendo anche il mondo classico. Leonardo da Vinci è stato l’uomo, l’ingegnere, l’architetto, il progettista e l’artista che più di tutti ha mostrato il suo genio al mondo intero. Una mostra con oltre 200 opere esposte alle Scuderie del Quirinale (aperta fino al 30 giugno) ripercorre il cammino del grande maestro, e ne omaggia la memoria in occasio-

Leggendario Sforza Savoia, 1475. Torino, Musei Reali di Torino - Biblioteca Reale, Ms. Varia 124, ff. 42v - 43r. ©Musei Reali di Torino-Biblioteca Reale; su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Musei Reali-Biblioteca Reale.

ne delle celebrazioni per i 500 anni dalla sua morte. Il curatore Claudio Giorgione ha ideato un percorso fatto di preziosi disegni, stampe, dipinti, manufatti, modelli e manoscritti, tutti inseriti in un contesto che va dal ‘400 al ‘500, un periodo di grande ricchezza artistica. Le opere esposte arrivano dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e da altre istituzioni italiane ed europee. Si tratta di opere di rara bellezza e importanti anche per le annotazioni originali di Leonardo da Vinci. Da segnalare i disegni originali del

Luca Pacioli, Divina proportione Ycocedron abscisus solidus e Ycocedron abscisus vacuus Milano, 14 Dicembre 1498. Ginevra, Bibliothèque de Genève, Ms. Langues ètrangères n. 210 b, tavv. XXIIIXXIV . ©Bibliothèque de Genève, ms. l. e. 210, planches XXIII-XXIV.

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Codice Atlantico e i portelli della chiusa di San Marco del Naviglio di Milano. Questa mostra unita a tanti eventi (incontri e laboratori) sulla figura e sul pensiero di Leonardo permetteranno al pubblico di rivivere non solo l’arte del maestro, ma anche la sua tecnica, i suoi studi e il pensiero del Rinascimento. Un uomo capace di studiare dalla medicina alla cosmografia, dalla letteratura alla filosofia, affamato di sapere e dotato di grandi abilità. Ci ha lasciato un’eredità importante, e sarà compito delle generazioni che verranno prenderne spunto, perché ancora attuali, e illuminare il nostro futuro.

Ugo Adriano Graziotti, Icosaedro elevato vacuo, 1976. Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, inv. 8465. ©Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Foto: L. Romano

aprile 2019 Nuove Proposte


eventi & tv

spettacolo & cultura

FrankenBier Fest: il festival della birra della Franconia a Roma di Francesca Coculo

Dal 12 al 14 aprile a villa Torlonia si potranno scoprire le singolari produzioni della regione tedesca, tra tradizione e nuovi sapori

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a Franconia e le eccellenze dei maestri birrai di questa regione sono la proposta dell’evento FrankenBier Fest, ospite a Villa Torlonia dal 12 al 14 aprile, organizzato dal locale “Ma che siete venuti a fa’”. Tre giorni per assaporare e conoscere la produzione dei migliori birrifici della re-

gione che vanta la più alta produzione per chilometro quadrato. Piccoli birrifici a conduzione familiare, ma che provengono da una tradizione secolare. Si potranno degustare le famose produzioni di Kellerbier, Rauchbier, Pils e Bockbier stagionali. Durante l’evento sarà anche possibile

confrontarsi e discutere di vecchi e nuovi metodi di preparazione brassicola, con importanti produttori italiani come Elvo, Altavia, Mukkeller e Birrificio Italiano. A questi vi si aggiungerà anche un noto conoscitore del mondo del luppolo Henok Fentie, che qui presenterà la sua Lucy. Ma ci saranno anche i piccoli birrifici franchi, nati dalla volontà dei più giovani decisi a sperimentare nuove ricette, con un occhio sempre rivolto alla

tradizione. Produzioni limitate, ma dalla grande qualità e continua ricerca. Questo lo spirito del FrankenBier Fest che avrà inizio il 12 aprile con l’apertura della botte inaugurale. Una botte di 50 litri, quest’anno prodotta dal Kommunbrauhaus Unfinden, associazione brassicola che opera tra i birrifici comunali della Franconia. Un festival per degustare e magari scoprire la secolare esperienza dei mastri birrai franchi.

Pose, la serie Netflix dal volto sfacciato e glamour: da Wall Street alle sfilate Lgbt Ryan Murphy ci trasporta in un’America anni ‘80 dalle forti controversie

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ose, la serie disponibile su Netflix dal 31 gennaio, si insinua nelle vite della cultura gay e trangender della ball culture, sfilate colorate in cui le varie squadre si sfidano a colpi di pose e vestiti scintillanti. Tuttavia Pose insegna che “non è tutto oro quello che luccica”. Infatti, tralasciando le competizioni, la serie gravita attorno alle vite dei personaggi, reietti della società, disperati e indifesi nei confronti di un mondo che non accetta la loro sessuali-

Nuove Proposte aprile 2019

tà. I ragazzi fuggiti dalle famiglie, che non li accettano per quello che sono, vengono accolti da figure genitoriali putative, creando così nuclei familiari straordinari contro un mondo ordinario. Pose non utilizza trucchi o artifici, l’intento di rappresentare la realtà diventa un racconto documentaristico, non a caso il cast per la prima volta è puramente composto da attori transgender. Pur dando importanza alla sottocultura Lgbt dei ball, Pose si sofferma anche sull’America del Tycoon. Stan (Evan Peteres) è infatti la rappresentazione perfetta del maschio bianco america-

no, diviso tra una sete di potere insaziabile e la ricerca di piaceri carnali. I grandi palazzi di Wall Street, e la figura goliardica di Donald Trump, si scontrano

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così con una periferia emarginata e variopinta, tra il dramma dell’Hiv e la voglia di combattere per la propria identità.

Arianna Di Biase


libri

spettacolo & cultura

Le Guarigioni

Toscanini. La vita, le passioni, la musica

C’ERAVAMO TANTO ODIATE

Kim Rossi Stuart esordisce con un libro di racconti introspettivi e intensi

Torna in libreria la biografia del celebre direttore d’orchestra scritta da Melograni

Francesco Canessa ci descrive due eterne rivali: Maria Callas e Renata Tebaldi

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ome diceva Italo Calvino la potenzialità di un bravo scrittore si misura dalla leggerezza intesa come “capacità di planare sulle cose dall’alto”. Nel suo libro da esordiente “Le Guarigioni” (ed. La nave di Teseo), l’attore e regista Kim Rossi Stuart mette in atto questa regola, raccontando le vicende di personaggi psicologicamente complessi con la delicatezza di chi vede le cose dall’alto. Si tratta di una raccolta di cinque racconti introspettivi in cui l’auore delinea personalità nevrotiche, vulnerabili e sfuggenti. La lettura del libro è scorrevole, è un testo che si legge tutto d’un fiato, ma la velocità di andare avanti pagina dopo pagina cresce in misura esponenziale all’intensità dei racconti narrati. Il rapporto autoritario tra un padre e un figlio, uno scrittore incapace di innamorarsi, una donna tanto bella quanto ingestibile e infine, la tematica spirituale delle due ultime storie. Kim Rossi Stuart rappresenta personaggi malati, la cui guarigione risiede soltanto nella ricerca disperata di sé. Arianna Di Biase

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orna in libreria, edito già nel 2007 per lo stesso editore Mondadori, “Toscanini. La vita, le passioni, la musica”, biografia del celebre direttore d’orchestra, considerato il più grande del Novecento. Un doveroso omaggio anche per l’autore, Piero Melograni, insigne storico e saggista, scomparso nel 2012, di cui l’anno prossimo sarà il 90º anniversario della sua nascita. Un vero e proprio viaggio, che ne celebra il suo straordinario talento tra le note di una vita vissuta senza piegarsi all’allora potere politico, come il rifiuto di dirigere a Salisburgo nel 1938, perché ormai nelle mani di Hitler, costringendolo, tra grandiosi cambiamenti e tragedie immani, ad allontanarsi dall’Italia. Come scrive Melograni nel prologo, Toscanini «fu costretto a operare nella sua coscienza una difficile e dolorosa scissione tra la patria e Mussolini, tra l’Italia e i capi che essa si trovava ad avere». Una biografia che fa immergere nella lettura anche i più giovani, ulteriore motivo per celebrare anche il suo autore. Alessandra Broglia

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aria Callas e Renata Tebaldi sono personalità straordinarie, ma completamente diverse. Testimone e partecipe di quel dualismo, Francesco Canessa le descrive in maniera egregia, raccontando tra documenti, episodi e personali esperienze l’ambiente in cui nacque la rivalità, i personaggi che la determinarono, il suo inizio, lo sviluppo, le implicazioni sociali e il peso che ebbe per i valori dell’Italia musicale. Giuseppe di Stefano disse delle due: «Maria ha un temperamento forte e comunicativo. In scena poi è una tigre, non smette un attimo di lottare per il primato, guai se alla fine di un’aria prendi un applauso di più; puoi aspettarti di tutto, il successo deve essere soltanto suo. Renata è diversa: il suo atteggiamento, il suo carattere sono all’opposto, è gentile nella vita e corretta sulla scena. Ma non crediate che sia una gatta morta: a suo modo è una tigre anche lei». La Tebaldi rappresentava la classicità del bel canto e fu “l’angelo”; la Callas era invece una rivoluzionaria “nuova” e fu “il diavolo”. Iwona Grzesiukiewicz

aprile 2019 Nuove Proposte


spettacolo & cultura

cinema

NUOVE PROPOSTE... AL CINEMA

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Aprile

a cura di Sara Candiano

Fantasia e avventura si intrecciano nel nuovo capitolo di Hellboy e nel mondo magico di Shazam del regista David F. Sandberg

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hazam di David F. Sandberg dal 3 aprile nelle sale. Billy Batson, adolescente dal passato difficile, viene affidato a una famiglia per la settima volta. Dopo aver protetto un ragazzo disabile da una banda di bulli, Billy si ritrova catapultato in un mondo magico. È lì che un mago gli dona i poteri leggendari di Shazam: con una semplice parola magica Billy si trasforma nella versione adulta e potente di se stesso. Grazie a questo nuovo potere riuscirà ad ostacolare i piani malvagi del Dottor Thaddeus Sivana. Dal 4 aprile Il viaggio di Yao di Philippe Godeau. Seydou Tall, francese di origine senegalese, è una star del cinema. Dopo avere divorziato dalla moglie, decide di tornare in Senegal con il figlio per promuovere la sua autobiografia di successo. È lì che incontrerà Yao, un bambino di tredici anni che, per vederlo, percorre quattrocento chilometri di strada. La storia di Yao colpisce Seydou al punto di convincerlo a riaccompagnare il ragazzo a casa. Durante il viaggio incontri ed episodi straordinari stravolgeranno la vita di tutti i protagonisti. Stessa data per Dolce Roma di Fabio Resinaro. L’aspirante scrittore Andrea Serrano è costretto a lavorare all’obitorio in attesa di un’occasione per dare una svolta alla sua vita. Un grande produttore cinematografico nota il romanzo scritto da Andrea e decide di produrne una versione cinematografica. Ma il risultato non è dei migliori: il film si rivela un flop e gli attori coinvolti cercano di distruggere gli hard disk per cancellarne le tracce. Il produttore, però, non può permettersi un fallimento: farà di tutto per pubblicare il film e ottenere l’agognato successo. Nello stesso giorno anche Il ragazzo che diventerà re di Joe Cornish. Ad appena dodici anni Alex scopre la mitologica spada Excalibur. Il potere che riceve dalla spada lo aiuta a risolvere i problemi quotidiani della sua vita. Ma il risveglio dell’oggetto leggendario at-

Nuove Proposte aprile 2019

tira inevitabilmente le ombre del passato: la strega Morgana si materializza direttamente dal Medioevo, con l’unico scopo di rimpossessarsi della spada e distruggere il mondo. The Cleaners di Hans Block e Moritz Riesewick dal 7 aprile nelle sale. Si tratta del racconto di cinque “spazzini” digitali il cui compito è quello di eliminare definitivamente tutti i contenuti inappropriati da internet. Ma il loro è un duro lavoro: controllare contenuti forti e devianti condiziona la loro psiche che, a lungo andare, si deteriora inesorabilmente. Dall’11 aprile Kursk di Thomas Vinterberg. Il 10 agosto del 2000 il sottomarino russo a propulsione nucleare, il Kursk, si spinge in mare aperto per una prima vera esercitazione militare. Ma qualcosa non va secondo i piani: il siluro a bordo si surriscalda ed esplode prima del previsto. Dopo un’altra esplosione, il sottomarino affonda e i superstiti lottano fino alla fine per sopravvivere. Stessa data per Hellboy di Neil Marshall. Il famoso semi-demone Hellboy torna nelle sale italiane con una nuova avventura, che lo vedrà impegnato in una missione a Londra contro lo spirito di una strega malvagia. Le invisibili di Louis-Julien Petit dal 18 aprile al cinema. Il comune decide di chiudere l’Envol, centro di assistenza alle donne senza tetto. Alcune assistenti sociali si riuniscono per trovare lavoro alle loro assistite. Lottando insieme con tanti sacrifici, riusciranno a raggiungere i loro obiettivi. Dal 25 aprile The informer – tre secondi per sopravvivere di Andrea Di Stefano. Il soldato delle forze speciali in congedo Pete Koslow viene arrestato dopo una lite. Gli viene data la possibilità di uscire di prigione in cambio dei suoi servizi come informatore per l’FBI. Scopo finale della missione: sconfiggere il generale, pericoloso boss del crimine americano.

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estetica e bellezza

moda e tendenze

Stili e tendenze dei capelli di Cristina Monaco

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ensate che le pulizie di primavera siano da fare solo in casa? Ma no! Si fanno, soprattutto, su ste stesse per rinascere a nuova vita, un po’ come i tanti fiori che spuntano in questa stagione. E si parte dai capelli: l’accessorio più importante di una donna. Grandi protagoniste di questa stagione saranno le lunghezze medie: il collarbone cut, un taglio che arriva alle clavicole e il lob, il long bob che ha fatto impazzire le celebrità. Per la parte frontale del viso continua ad essere in pole position la riga in mezzo, grande protagonista della tendenza anni ’90,

Collarbone cut, lob, frangetta ed effetto wet: ecco come ci pettineremo in primavera

seguita poi dalla frangetta, che dalla stagione passata resiste anche in primavera:

piena, ma leggermente sfilata per renderla più leggera, né troppo lunga, né troppo corta. I capelli corti si portano mai troppo sfrangiati, per mantenere l’aria femminile, e soprattutto abbondano di volume. I ciuffi sono pettinati di lato o all’indietro, per lasciare libera la fronte. Per i capelli lunghi si mantiene uno stile naturale: basta boccoli o beach waves artefatte. Le onde sono casuali, scomposte, come quando ci

Le nuove tecniche e i colori del make up di Pasquale Tocci

si asciuga con il solo phon, senza spazzola. Di grande tendenza l’effetto wet, il finto bagnato. Il taglio si porta extra long, dritto, scalato solo sulle punte e sulle ciocche che incorniciano il viso. Spazio alle acconciature con code e chignon, mai banali grazie a nastri, fasce e treccine. Grande rimonta del castano in tutte le sue sfumature, seppur restano in voga i colori eccentrici del rosa, del blu e del verde.

Oli: ecco gli alleati della nostra bellezza

di Pasquale Tocci

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olio di ricino è un olio vegetale ricavato dai semi della pianta di ricino. È un liquido dal colore giallo e ha un odore molto forte. Si può ottenere sia per pressatura che per estrazione con solventi. Questo olio è un ottimo alleato per la cheratina, principale costituente di capelli e unghie. L’olio di ricino può essere utilizzato dall’industria cosmetica, principalmente come agente idratante. Sulla pelle, infatti dona lucidità ed elasticità. È noto anche per le proprietà rinforzanti per i capelli, ha anche proprietà ristrutturanti e ammorbidenti. Viene utilizzato per rinforzare e dare volume alle ciglia. L’olio essenziale di rosa, invece, è estratto dalla specie botanica Rosa damascena, una pianta della famiglia delle Rosacea. È popolare per le sue proprietà benefiche naturali ed è tra gli oli essenziali più usati e rari al mondo. Nella cosmesi naturale l’olio di rosa è impiegato per la preparazione di creme antirughe e maschere naturali, questo grazie alle sue proprietà leviganti e lenitive. Ha anche proprietà equilibranti, elasticizzanti e per il suo profumo può essere utilizzato per la preparazioni di profumi.

olore perfezione e leggerezza sono le parole chiave per le tecniche make up di oggi. Il volto diviene emblema di armonie cromatiche attraverso leggere sfumature beige e rosa apposte su palpebre e guance, rendendo il volto elegante, dolce e accattivante allo stesso tempo. Per le labbra, il rossetto deve necessariamente essere colorato. Infatti i colori super fashion del momento sono fucsia, rosso, rosa, giallo, blu e arancio. In particolare il rosa è il colore preferito dalle teenager con personalità dolci e alla moda. Il contorno labbra deve essere ben enfatizzato e in tantissimi casi deve rendere la bocca più grande. Dalle passerelle internazionali le novità più importanti sono i giochi di colore, che con toni caldi esaltano perfettamente la pelle, capaci di scatenare grandi emozioni. Oggi la nuova visione della realtà rende tutto perfetto nella naturalezza, permettendo così di sprigionare luminosità con semplici ma uniche tonalità.

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aprile 2019 Nuove Proposte


moda e tendenze

sfilate

Abito in rosa cipria e tulle glitterato per le spose del 2019 di Gianna De Santis

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n abito color cipria, magari con un tulle glitterato e un profondo scollo a V. Sono queste le caratteristiche della sposa 2019. Il rosa cipria è il colore nuovo di questa stagione, romantico e adatto sia a chi decide di sposarsi in chiesa che in comune, o magari in riva al mare o in qualche villa. Per la sposa che vuole dare al suo look un tocco sexy lo scollo a V sul davanti esalta il decolletè, un profondo spacco che si può limitare con un sottile tulle color carne. Sensuale anche lo scollo a V sulla schiena, che in chiesa si può coprire con un velo molto lungo. Per le donne che vogliono stupire il futuro marito e gli invitati è possibile scegliere un’ampia gonna in tulle glitterato. È l’ultima moda di questa stagione, perché rende l’abito da sposa luminoso e sofisticato, specialmente se abbinato a delle scarpe o sandali con la stessa caratteristica. Immancabili nelle sfilate anche i dettagli in pizzo, l’effetto tattoo e i ricami floreali. Per le spose che non amano particolarmente il velo, in questa stagione sulle passerelle si sono visti tantissimi cappelli a falde larghe che ricordano Rossella O’Hara di “Via col vento”, velette e cerchietti con dettagli preziosi e particolari. Fiocchi e fiori adornano i vestiti soprattutto sul punto vita, messo in risalto da piccole cinte in stoffa che donano un aspetto davvero unico agli abiti di questa stagione.

Foto di RomaSposa2019 per gentile concessione

Foto di RomaSposa2019 per gentile concessione

Foto di RomaSposa2019 per gentile concessione

Stilisti e case di moda del settore lanciano i dettagli irrinunciabili per i matrimoni dei prossimi mesi

Basta tacchi, all’altare con le sneakers! di Cristina Monaco

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l matrimonio è una favola che sognano tutte le fanciulle. L’amore della vita, il vestito sfarzoso, l’emozione, gli addobbi, le persone care. Nulla può rovinarlo… ma siamo proprio sicure? Tornare a casa con i piedi doloranti per colpa dei tacchi, non è proprio un bell’inizio per la luna di miele. Le scarpe basse di ricambio per disfarsi dei tacchi, subito dopo la cerimonia, spesso non si abbinano al meraviglioso vestito che si indossa. Dalla collaborazione di Kate Spade New York con Keds arriva la soluzione a questo problema: le sneakers da sposa! La nuova capsule collection vanta 30 modelli diversi di scarpe da sposa, damigelle e testimoni. Tutte rigorosamente bianche adornate da glitter, strass o perle, perfette per ogni abito da sposa. Disponibili anche con il plateau, se non si vuole rinunciare a un po’ di altezza. L’obiettivo è quello di unire eleganza e glamour alla comodità, per “percorrere la navata verso un felice lieto fine”.

Nuove Proposte aprile 2019

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fuoriporta assaggi & paesaggi

Monterano, la città perduta set di grandi film del passato di Diletta Murgia

Una passeggiata insolita attraverso il borgo fantasma della provincia di Roma

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ra i suoi distesi boschi il Lazio offre, a chi per diletto o curiosità vi si addentra, meraviglie che prendono forma in borghi medievali e panorami senza tempo. Accanto a tali luoghi fantastici, però, la regione nasconde senza celare bellezze misteriose: ed è proprio tra questo tipo di mete che si annovera Monterano, la cosiddetta città perduta situata nella Maremma laziale. Set di cult cinematografici come “Ben-Hur” e “Il Marchese del Grillo”, Monterano possiede una lunga e nefasta storia: nata in periodo etrusco-romano, deve il suo splendore agli Altieri, nella persona di

Papa Clemente X, che commissionarono a Gian Lorenzo Bernini meraviglie rinascimentali ancora oggi visibili. L’artista realizzò la chiesa e il convento di San Bonaventura e la facciata del palazzo ducale con la splendida fontana del Leone. Alla morte del pontefice, Monterano iniziò un lento decadimento che culminò nel 1770 con un’epidemia di malaria. Tra le rovine è ancora possibile ammirare numerosi monumenti: dai sepolcreti etruschi al grande acquedotto romano per finire con il convento di San Bonaventura. Nel grande spiazzo davanti la chiesa si trova la copia della

bellissima fontana del Bernini (l’originale è in piazza del Campo a Canale Monterano), mentre su una facciata del Palazzo Baronale spicca la fontana con la statua del Leone (anch’essa una copia) detta “Capricciosissima”:

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venne realizzata dal Bernini sfruttando le fondamenta rocciose della struttura, con la statua del Leone alla sommità della parete raffigurato nell’atto di scuotere con una zampa la roccia per farne uscire l’acqua.

aprile 2019 Nuove Proposte


assaggi & paesaggi

giramondo

YEMEN,

la terra della regina di Saba Patria dei Re Magi, dell’incenso e della mirra, del caffè e antica via delle spezie. Con una storia da “Le mille e una notte” di Carlo Franciosa

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o Yemen è una terra le cui origini si perdono nella notte dei tempi, luogo di incontro delle genti d’oriente e di quelle mediterranee, dove tendenze e tradizioni si sono fuse insieme per dare vita a una cultura unica e originale. Un paese misterioso, da scoprire, nel quale molte regioni sono ferme a un Medioevo che rischia velocemente di scomparire. Un viaggio tra curiosità, arte e leggenda, in un paese fortemente legato alla propria storia e all’antica cultura. “Cose” diverse tra nord e sud, tra la costa e le isole, il meraviglioso deserto e le città dell’interno abbarbicate sulle montagne, ma che si fondono in un’unica realtà. Patria dell’incenso, della mirra e delle spezie, gode di un clima asciutto ma bisogna prestare attenzione alle escursioni termiche in-

Nuove Proposte aprile 2019

vernali e al gran caldo estivo. Suggestiva l’architettura che in ogni regione utilizza materiali differenti: pietra, argilla, paglia, mattoni e terra. Lo Yemen è il paese arabo per eccellenza come al tempo del Profeta: un popolo fiero, curioso, interessante, saggio e felice, con le sue credenze, leggi e abitudini immutate. Gli altri arabi sono un surrogato, un miscuglio di razze ormai indefinibili. Leggetevi qualche libro, prima di partire. La storia dello Yemen vi spiegherà molte cose. E la storia, in breve, è questa. Già mille anni prima di Cristo, in questo territorio c’erano diversi piccoli regni, dove si viveva di agricoltura e del commercio di oro, incenso e mirra. Le carovane passavano per cercare merci e raggiungere la costa mediterranea della Siria e della Giordania. Il regno più importante fu

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quello di Saba che durò 14 secoli (terminò verso il 570 a.C.). La leggenda narra di Bilqis, la bellissima regina di Saba, che andò a far visita a Salomone, re di Giudea. Da questo incontro nacque un amore che generò Menelik, l’uomo che estese il suo dominio fino all’Etiopia. Infatti, la razza etiope è un incrocio tra bianchi e arabi del sud. Al punto che tutti i capi etiopi, fino all’ultimo imperatore Hailé Selassié, si fregiavano del titolo di Leone di Giuda. Dopo la caduta del regno sabeo arrivarono i persiani e poi l’Islam. Lo Yemen fu il primo paese ad accettare il credo musulmano e conobbe il dominio dei primi califfi ortodossi, gli Omayyadi. Perse però l’importanza a favore di altre regioni, come quelle dove oggi sono la Siria e l’Iraq. Nel 1067 in pieno Islam una donna fu posta a capo dello Stato


giramondo

yemenita di Sulayhidi. Era la regina Arwa, donna colta e saggia che governò fino al 1138. Altre dinastie tennero il paese fino all’arrivo degli Ottomani nel 1545. La prima occupazione turca durò quasi un secolo, durante il quale si sviluppò il commercio del caffè: nel 1720 lo Yemen aveva il monopolio del mercato mondiale. Nel 1839 gli inglesi conquistarono Aden, mentre il paese si divideva in due Stati indipendenti: lo Yemen del sud diventò un protettorato britannico, mentre nel nord tornarono i turchi (1849), che rafforzarono le loro posizioni dopo l’apertura del Canale di Suez (1869). Con il canale la regione divenne molto importante. Nel 1880 arrivò ad Aden da Cipro il giovane poeta francese Arthur Rimbaud, progettando un viaggio in Etiopia, dove avrebbe tentato di fare il mercato di armi.

Si fermò ad Aden più volte, l’ultima delle quali affetto da cancrena, che poi lo avrebbe ucciso. La corrispondenza di Rimbaud di quel periodo è stata in parte pubblicata dall’associazione per il Patrimonio architettonico e culturale dello Yemen. L’amministrazione turca non era delle migliori e fece scatenare una rivolta che portò al ritiro delle truppe ottomane nel 1919. Il paese uscì dall’isolamento dopo il 1951, allacciando relazioni diplomatiche con Gran Bretagna, Usa e Unione Sovietica. Nel ‘62 nacque nel Nord la Repubblica Araba dello Yemen, dopo una breve rivoluzione capeggiata da un gruppo di militari; seguì, quindi una guerra civile tra monarchici e repubblicani, fino alla vittoria di questi ultimi nel 1970. Nel 1963, intanto, era iniziata nel Sud una sanguinosa guerriglia anti-inglese, che

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assaggi & paesaggi

portò all’indipendenza nel novembre 1967, con la nascita della Repubblica Popolare dello Yemen del Sud, d’ispirazione marxista e sotto l’influenza di Unione Sovietica, Cina e Germania Est. Lo Yemen del Sud divenne il primo e unico paese arabo a seguire l’ideologia marxista per più di 20 anni. All’inizio degli anni ‘70 c’erano due Yemen, con rapporti subito critici e duri scontri armati, terminati ne 1979. Si è arrivati all’unificazione sancita quasi a sorpresa nel maggio del ‘90, data di nascita della Repubblica dello Yemen, con Sana’a come capitale politica e Aden come quella economica. Lo Yemen è un paese rimasto ancora ai confini del tempo, dove si ritrovano i viaggiatori curiosi e mai sazi, alla ricerca dei molti segreti capaci di stimolare la loro fantasia.

aprile 2019 Nuove Proposte


i nostri amici animali

curiosità

Perché il panda è bianco e nero?

Gli orsi polari a rischio estinzione

Originario del Tibet meridionale, è stato scoperto durante il XX secolo e portato in Europa

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Per il Wwf è emergenza: 30% in meno dei mammiferi nei prossimi 35 anni

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n occasione della Giornata Mondiale dell’orso polare, lo scorso 27 febbraio, i dati presentati dal Wwf hanno sottolineato che il riscaldamento globale rischia di causare una riduzione del 30% di questi mammiferi entro il 2055. Attualmente la popolazione ammonta all’incirca a 20/30mila esemplari, di cui più della metà si trova in Canada, ma il cambiamento climatico peggiora di giorno in giorno il rapporto tra questi animali e l’essere umano. Negli scorsi mesi più di 50 esemplari si sono avvicinati in alcune città della Russia per procacciarsi cibo, ma sfortunatamente per loro si è ritenuto necessario abbatterli al fine di scongiurare qualunque pericolo per la popolazione locale. Oltre al danno anche la beffa, non solo questi animali sono costretti ad allontanarsi di diversi chilometri dal proprio habitat per potersi alimentare, ma una volta giunti in prossimità di cibo rischiano la propria vita. Le cause delle recenti migrazioni sembrano essere principalmente la pesca incontrollata, il traffico marittimo e lo scioglimento dei ghiacciai. Claudia Pennacchio

chiamato anche panda gigante oppure orso di David, dal nome del suo scopritore - il missionario francese Armand David - che trovò questo esemplare nel 1869. Nel 1939 il panda fu portato in Europa e sistemato in uno zoo di Londra. Si nutre di bambù, insetti, topi e uova. Il pelame, bianco con macchie nere, è folto e non molto lungo. Un gruppo di ricercatori ha analizzato la sua pelliccia mettendola a confronto con quella di altri orsi per cercare una spiegazione a questa doppia colorazione. Gli organi di senso, occhi e orecchie, sono neri perché hanno uno scopo comunicativo: le orecchie servono per evidenziare la sua ferocia durante i combattimenti con i predatori; gli occhi a differenziarlo e a riconoscere quindi i propri simili. Le zampe nere si mimetizzano nella foresta nel periodo estivo. Il colore bianco del resto del corpo gli permette di nascondersi tra la neve nell’inverno. La duplice colorazione è stata attribuita al fatto che il panda, nutrendosi molto di bambù, non accumula grasso. Non va in letargo e si ambienta bene ai differenti tipi di clima. Sara Pellegrino

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la poesia

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E basterà pensare a te

POESIA DI

Antonella Riccardi

E basterà forse pensare a te per esistere senza misura, e fili d’erba cui tenersi abbrancati sopra viali di ghiaie fini.

Tutta la passione per la pasta

Basterà l’odor del vento che stempera i silenzi per i cieli lunghi vestiti di sola freschezza,

Atuttapasta di Catia Feroce

Timballo di Pasqua con carciofi, asparagi e cubetti di cotto

l’azzurrarsi delle cose fuori la finestra sul fondo, i sogni come le attese ardite e mai sopite spinte dalle nuvole. Basterà la pioggia di primavera nei cortili delle nostre case, i fiori che sbocciano a foglia, a ramo, senza sapere,

Ingredienti per 4 persone: • 250 gr di pasta sfoglia • 4 carciofi • 1 mazzetto piccolo di asparagi • sale q.b. • 500 ml di besciamella

• 1 bicchiere di vino bianco • 1 peperoncino • 1 cipolla • 150 gr di grana • 1 mozzarella da 125 gr

e un volo molto basso sullo sfondo di un tramonto perfetto che fa allargare le braccia a contenere il mondo.

Procedimento:

Basterà, certo basterà quest’amore così mio e l’unisono garrulo fermento che trapela alle imposte e mi lascia ammutolire. Giorno dopo giorno.

1. Pulite i carciofi togliendo le foglie esterne e i pelucchi all’interno. Tagliateli a spicchi e metteteli in una ciotola con acqua e limone spremuto; 2. Con il pelapatate sfibrate i gambi degli asparagi e tagliate le punte; 3. Fate soffriggere la cipolla tagliata a fette con l’olio; 4. Unite i carciofi, le punte e i gambi degli asparagi. Lasciare insaporire qualche secondo e sfumate con il vino bianco;

l’Angolo

a cura di Nadia Ludovici

5. Lasciate cuocere per 30 minuti unendo dell’acqua durante la cottura; 6. In una pirofila da forno mettete sul fondo un leggero strato di besciamella;

Vignetta

della

7. Cominciate a fare i vari strati del timballo iniziando con la pasta sfoglia, il condimento di carciofi e asparagi, la mozzarella tagliata grossolanamente, il formaggio grana e per ultimo la besciamella; 8. Infornate il timballo per 30 minuti a 200 gradi; 9. Sfornate e servite il timballo dopo averlo fatto riposare 5 minuti.

Buona Pasqua!

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aprile 2019 Nuove Proposte


post-it

auguri

E VENNE UN U

OMO

E venne un uomo tra noi, per redimerci da og ni peccato, fu invece percosso e umiliato e inchiodato su un legno lassù; il buio piombò su lla terra, mentre il cielo gron dava di pianto, coperto da un pann o soltanto, dopo un grido stru ggente spirò; ma quell’uomo da l tetro sepolcro il terzo giorno ha sc onfitto la morte, cambiando a noi tu tti la sorte e chiamandoci a lu i così... Ego sum resure tio et vitae.

Franco Lanciani

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