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Anno XXVII - novembre 2019 - n. 348 - Euro 1,30
Mensile di Informazione Nazionale con inserto Speciale Internazionale
Noemi
Approfondimento
Storia
p. 23
p. 29
Un excursus sulla geometria sacra e sulle leggi dell'Universo
L'anniversario: 30 anni fa cadeva il muro di Berlino
ALL'INTERNO Libri, tv, arte, viaggi, sport, concerti e... altro ancora
Novembre 2019
S O M M A R I O
EVENTI | NUOVE PROPOSTE direzione editoriale: Edit Italia S.R.L.S. comm@nuove-proposte.com direttore responsabile: Luigino Borgia lborgia@nuove-proposte.com direttore editoriale: Gianna De Santis vicedirettore: Paolo Sabatini psabatini@nuove-proposte.com grafic director: Stefania Ruggeri grafica@nuove-proposte.com segreteria di redazione: redazione@nuove-proposte.com (per comunicazioni, eventi e compleanni) comitato di redazione: Caporedattore Giulio Bussinello, Fabio Bogi responsabili di redazione: Riccardo Borgia, Cristina Monaco, Francesca Coculo, Sara Candiano, Angela Passariello hanno collaborato a questo numero: Giuliano Alberto Maria Angelini, Alessandra Broglia, Anna Crivelli, Arianna Di Biase, Carlo Franciosa, Iwona Grzesiukiewicz, Franco Lanciani, Mattia Martiradonna, Marcello Mastino, Diletta Murgia, Sara Pellegrino, Claudia Pennacchio, Tiziana Persichetti, Antonino Portaro, Antonella Riccardi, Andrea Vitale, Elisabetta Zazza.
Editoriale e periscopio 4 ● Parco archeologico del colosseo, il bando fa ordine nei servizi museali 5 ● La stella con tre punti fondamentali: un novembre tra cielo, terra e mare
Attualità 6 ● Roma dice addio ai veicoli diesel euro 3 7 ● Atac, bilancio 2018: primo utile della storia 8 ● Alla scoperta del cimitero Acattolico 9 ● La rigenerazione delle periferie Società 10 ● Il drone a pilotaggio remoto che si comanda con uno sguardo 11 ● Legge salva bebè: seggiolini obbligatori 12 ● Ong, chi sono e cosa fanno 13 ● L’app contro lo spreco alimentare 14 ● Leggi e documenti economici importanti 15 ● Il ruolo di Consip e Mepa Salute 16 ● Sugar Tax, la tassa sulle bibite gassate 17 ● A Roma è nata la farmacia di strada 18 ● Prevenzione e cure per la calvizie 19 ● Prendersi cura di se stessi
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Sport 20 ● MotoGP, le novità della stagione 2020 21 ● Calcio, i record dell’Italia di Mancini Approfondimento 22 ● Le cause del riscaldamento globale 23 ● Che cos’è la geometria sacra? 28 ● Piramide Cestia e Mausoleo di Lucilio Peto 29 ● 30 anni fa cadeva il Muro di Berlino 30 ● La mini abitazione per gli ospiti Dalla parte delle donne 24 ● 25 novembre, no alla violenza sulle donne 25 ● La valigia di salvataggio 26 ● A tu per tu con Noemi Spettacolo&cultura 31 ● Al Sala Umberto va in scena “Misery” 32 ● Teatro Arcobaleno, arrivano i grandi classici 33 ● L’Accademia Filarmonica Romana 34 ● William Frasca, il giovane talento musicale 35 ● Dj Ringo si racconta 36 ● Pompei e Santorini, l’eternità in un giorno 37 ● Le mostre al Palazzo delle Esposizioni 38 ● “O anche no”: il nuovo programma di Rai2 39 ● “The dark crystal”, la nuova serie di Netflix 40 ● Recensiti per voi: proposte di lettura 41 ● Intervista a Philippe Daverio 42 ● Nuove proposte... al cinema
Pubblicità in proprio
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Assaggi & paesaggi 45 ● Una passeggiata nella Reggia di Caserta 46 ● Alla scoperta dell’Armenia
Liberamente 49 ● L’angolo della poesia - Ricetta Post it 50 ● Auguri
NUOVE PROPOSTE
nella causale dell’abbonamento indicare i dati personali e l’indirizzo per la spedizione Si ringraziano gli inserzionisti per il loro contributo che consente la pubblicazione del periodico
Moda & Tendenze 43 ● La sposa del 2020 è sensuale 44 ● Facebook diventa personal shopper digitale
I nostri amici animali 48 ● Premio alla foto più buffa scattata in natura
Abbonamento (spedizione postale) annuo e sostenitore euro 80,00 per abbonamenti: C/C postale N: 001047147564 Edit Italia Srl Via Pio Molajoni, 37 00159 Roma Codice IBAN: IT97 F030 6905 0521 0000 0009 375 BANCA INTESA SAN PAOLO Fil. Roma Tiburtina
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La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata per iscritto dall’editore. La responsabilità dei contenuti dei testi è esclusivamente degli autori. Salvo accordi scritti o contratti di cessione copyright, la collaborazione è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
Nuove Proposte - iscrizione nel registro stampa del tribunale di Roma n. 660/92 del 19/12/1992 stampa | GRAFICA RIPOLI Srl Finito di stampare: novembre 2019
editoriale
PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO, IL BANDO FA ORDINE NEI SERVIZI MUSEALI bito dei beni culturali romani, è stato pubblicato lo scorso fine mese dopo le note travagliate vicende.
Direttore Responsabile LUIGINO BORGIA
Il vincitore gestirà per cinque anni tutto ciò che concerne i monumenti Anfiteatro Flavio, Foro Romano-Palatino e Domus Aurea
L
’attesissimo bando Consip, il più importante nell’am-
ne dei servizi museali di Anfiteatro Flavio, Foro Romano-Palatino e Domus Aurea.
Il primo lotto è dedicato ai servizi di biglietteria, informazioni, accoglienza e assistenza alla visita, ossia quelli finora offerti da Coopculture; il secondo ai servizi di editoria e di vendita di prodotti editoriali, di merchandising e di oggettistica, gestiti da Electa. ha chiesto di fare luce sui motivi per cui in tanti anni Stavolta sembrerebbe la volta buona. La gara in Attorno ai cosiddetti servi- non sia stata indetta alcuquestione parla di due lot- zi aggiuntivi del Colosseo e na gara. La Corte dei Conti ti, del valore di 593 milio- il loro affidamento, per ol- ha bacchettato l’inerzia ni di euro, con la scadenza tre un ventennio in mano del dicastero, davanti al monumento per la presentazione delle alle stesse due società, ne- principale domande fissata al 27 gen- gli anni si sono accese po- italiano che registra circa lemiche e aperte inchieste. 8 milioni di visitatori l’annaio 2020. Al vincitore verrà affidata L’ultima risale alla scor- no e incassi lordi nel 2018 per cinque anni la gestio- sa primavera: la Procura per 230 milioni di euro. Il bando, destinato a rimettere ordine nei servizi museali del Parco archeologico del Colosseo, finora gestiti da Electa e Coopculture, era andato avanti con una serie di rinnovi e proroghe automatiche dal lontano 1997.
Dott. Luca Piacentini
L'agenzia Luca Piacentini Investigazioni opera nel settore delle indagini confidenziali con estrema serietà e professionalità
Nuove Proposte novembre 2019
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periscopio
LA STELLA CON TRE PUNTI FONDAMENTALI: UN NOVEMBRE TRA CIELO, TERRA E MARE
Direttore Editoriale GIANNA DE SANTIS
Barriere da abbattere e da superare ogni giorno nel vivere quotidiano e nel nostro cuore
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uando si parla di stella a tre punte si pensa sempre a una congiunzione di terra, mare e cielo. E sono questi i tre punti fondamentali del numero di novembre. La terra è
rappresentata dalla donne, a cui la musica ha dedicato davvero tante canzoni. Brani che hanno fatto la storia del cantautorato italiano. Ma non sono stati solo i cantanti uomini a interpretarle, ma grandi artiste da Fiorella Mannoia a Mia Martini. Tra queste c’è anche Noemi, la cantante romana volto del nostro numero di novembre che ha interpretato e raccontato storie di tante donne. Ed è con lei che ci schieriamo dalla parte di coloro che lottano ogni giorno contro violenze e malattie. Donne coraggiose, forti e non a caso si parla ormai da diversi decenni di “girl power”. Tornando alla nostra stella a tre punte, dalla terra pas-
siamo al cielo, un po’ come quando la nostra anima abbandona il corpo e sale lieve verso l’alto. Novembre è il mese che ricorda gli affetti più cari che sono defunti, ma anche tutti i santi. Per questo abbiamo deciso di raccontarvi il cimitero Acattolico, la Piramide Cestia e il Mausoleo di Lucilio Peto. E quando pensiamo a qualcuno che se ne è andato il nostro sguardo vola sempre in
alto, si posa sulle stelle. E poi c’è il mare, che per molti rappresenta un muro da superare per chi decide di fare un lungo viaggio e approdare in una terra migliore, con una valigia fatta solo di speranza. E quel mare per un gioco di vocali si trasforma in muro, come quello di Berlino abbattuto esattamente 30 anni fa. Eppure nel nostro mondo e nel nostro cuore ci sono ancora troppe barriere!
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novembre 2019 Nuove Proposte
attualità
Roma & Co.
LA CAPITALE COMBATTE L’INQUINAMENTO E DICE ADDIO AI VEICOLI DIESEL EURO 3 di Paolo Sabatini
Dal primo novembre vietata la circolazione nell’anello ferroviario a 230mila automobili
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l Comune capitolino prosegue la sua politica a difesa dell’ambiente. Con un’ordinanza, la giunta di Roma ha varato un piano anti-inquinamento con cui si vieta alle vetture diesel euro 3 di poter circolare all’interno dell’anello ferroviario, che include le aree centrali e semicentrali della Capitale. Il provvedimento, in vigore dal primo novembre, sarà valido dal lunedì al venerdì di ogni settimana, a eccezione dei festivi infrasettimanali, per durata oraria permanente e riguarderà circa 230mila automobili presenti nell’Urbe. Delle eccezioni saranno previste per i mezzi che trasportano merci, ai quali sarà concesso un periodo transitorio di circolazione che si estenderà fino al primo marzo 2020, in determinate fasce orarie, ovvero quelle non incluse nelle
ore di divieto previste nell’atto andanti dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30. Scopo ultimo di tale delibera è quello di procedere alla progressiva eliminazione della circolazione dei veicoli più inquinanti all’interno delle zone a traffico limitato, così come stabilito dal Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), e arrivare al 2024 con il divieto totale di circolazione per i diesel
LA RIVOLUZIONE NEL TRATTAMENTO IMPLANTO PROTESICO Scopri
BLACK BOX e la chirurgia guidata
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nel centro storico della città eterna. Il Campidoglio, con una nota ufficiale, ha così commentato l’ordinanza approvata: «La misura punta a contenere l’inquinamento e a salvaguardare la salute dei romani, nel quadro degli impegni assunti da Roma per la lotta ai cambiamenti climatici e in linea con il Pums approvato ad agosto e ora in attesa delle osservazioni dei cittadini».
• MINI INVASIVO • PREDICIBILE • ACCESSIBILE
La chirurgia guidata permette, attraverso un sofisticato programma informatico, di integrare i dati del radiologo con quelli raccolti dal team clinico, permettendo di progettare l’intervento con il computer e di effettuarlo senza dolore, spesso senza tagli e punti di sutura, con conseguenze minime.
Buone ragioni per affidarsi alla chirurgia guidata
il Dr. Luciano Veccia ha scelto il sistema
BLACKBOX
per i suoi pazienti
La tipologia di intervento implanto protesico che viene eseguita in questo studio infatti è:
VELOCE
perchè riduce al minimo il numero degli appuntamenti. Ne bastano due per ritrovare il piacere di sorridere. Nel primo si rilevano le impronte dentarie e si esegue l’esame radiologico. Nel secondo si effettua l’intervento mininvasivo e si consegnano le nuove protesi.
EVOLUTA
grazie ad un avanzatissimo scanner che riproduce virtualmente le arcate dentarie: in pochi minuti, senza il sidagio delle solite e fastidiose paste per impronta.
SICURA
perchè la pianificazione computerizzata dell’intervento di inserimento degli impianti e delle protesi garantisce diligenza assoluta ed estetica perfetta.
MININVASIVA perchè attraverso i piccoli forellini
praticati nella mascherina chirurgica gli impianti vengono inseriti con precisione nelle sedi ossee programmate, nella massima parte dei casi senza tagli nè punti di sutura.
PREDICIBILE possibile grazie al motore implanto-
logico TMM2, che permette all’implantologo di determinare anzitempo e con la massima sicurezza la sequenza operativa e l’impianto da inserire. Il tutto con la stabilità ideale per qualsiasi genere di riabilitazione.
ACCESSIBILE
perchè la consistente diminuzione del numero e durata delle sedute incide favorevolmente sui costi a carico dello studio e di quelli applicati al paziente.
Un sistema rivoluzionario che garantisce velocità e affidabilià per un intervento senza dolore!
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Nuove Proposte novembre 2019
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Roma & Co.
attualità
ATAC, APPROVATO IL BILANCIO DEL 2018: PRIMO UTILE NELLA STORIA DELL’AZIENDA di Marcello Mastino
Soddisfazione della sindaca: «Un ringraziamento va ai lavoratori che stanno contribuendo al rilancio con il loro impegno, offrendo un servizio migliore ai cittadini»
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l sì al bilancio Atac 2018 è una notizia importante, di quelle da segnare nel calendario annuale come il giorno di Natale. Infatti l’Assemblea della partecipata ha approvato i conti e conferma che «per la prima volta nella sua storia ha chiuso con un utile di esercizio,
pari a 839mila 558 euro, che sconta ammortamenti per 70,38 mln e accantonamenti per 8,70 mln». Andando
nello specifico in una nota del Campidoglio si legge che «nel 2018 il servizio di trasporto complessivamente erogato ha evidenziato, rispetto all’anno precedente, un incremento del 2,1%, mentre i ricavi delle vendite e delle prestazioni, nonostante mln del 2018). Un risultale criticità che hanno condi- to che permette di rilevare come l’azienda stia operando irreversibilmente un recupero di produttività ed efficienza coerente con l’operazione di rilancio prevista nel Piano Industriale». Calcoli e numeri a parte è una soddisfazione che la stessa sindaca Raggi non riesce a trattenere: «L’approvazione del bilancio di esercizio 2018 di Atac rappresenta un altro tassello nel percorso di risanamento dell’azienda del trasporto pubblico – spiezionato l’avvio del piano di ga –. Un percorso che ci ha rinnovo della flotta bus, sono permesso di mantenere pubaumentati del 2,14% (da blica la società attraverso il 829,6 mln del 2017 a 847,4 piano di concordato che, a
giugno scorso, ha ricevuto l’approvazione del Tribunale di Roma. I risultati ottenuti sono incoraggianti e ci spingono a proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso. Un ringraziamento va ai lavoratori che stanno contribuendo con il loro impegno al rilancio di Atac, per offrire un servizio migliore ai cittadini». Una nota positiva insomma per un’azienda che solo due anni fa registrava nel bilancio 2017 una perdita di 120 mln e nel 2016 di 213 mln. Un risultato di per sé storico che va ad aggiungersi allo svecchiamento della flotta Atac con 227 nuovi autobus.
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novembre 2019 Nuove Proposte
attualità
Roma & Co.
CIMITERO ACATTOLICO, LE SCULTURE COME GUARDIANI DEL SONNO ETERNO DEGLI ARTISTI di Marcello Mastino
A pochi passi dalla Piramide Cestia c’è un luogo suggestivo dove riposano politici, poeti e scrittori internazionali: da Gramsci a Shelley fino a Camilleri
cimiteriali della Capitale. Tra i grandi e centenari cipressi, mirti e allori sorge il cimitero Acattolico di Roma. Un luogo davvero particolare, che risale almeno al 1716, stando alla documentazione che riporta il permesso concesso da Papa Clemente XI. Il l 2 novembre è la com- complesso cimiteriale ospita memorazione di tutti i defunti di fede non cattolica: defunti, ed è conosciuto qui riposano, all’ombra della come “il giorno dei morti”. Piramide Cestia, quasi 4000 Molti restano in città per persone su cui vegliano tanti portare un fiore sulla tomba gatti. Il complesso accoglie di un proprio caro. Ma que- le tombe di scrittori, pittosta può essere anche l’occa- ri, scultori, storici, archeosione per fare una visita a logi, diplomatici, scienziati, uno dei più noti complessi architetti e poeti di fama
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internazionale, la maggior parte inglesi e tedeschi. Qui si trovano le spoglie di poeti come Percy Shelley e John Keats (eroi del romanticismo inglese dell’Ottocento). Giacciono, inoltre, nel cimitero Acattolico i politici Antonio Gramsci ed Emilio Lussu e in ultimo lo scrittore Andrea Camilleri. Lo storico complesso cimiteriale si caratterizza anche per la presenza delle meravigliose lapidi, vere e proprie opere con statue e incisioni. Di notevole impatto e bellezza è la scultura denominata “L’Angelo del Dolore”, una raffigurazione con le fattezze femminili riversa sulla tom-
ba a sottolineare la disperazione per la perdita della persona amata: la moglie Emelyn dello scultore William Wetmore Story, anch’egli sepolto nella stessa tomba. Il cimitero Acattolico, che ricorda la struttura parigina Pere-Lachaise, è nato perché lo Stato Pontificio impediva la sepoltura di persone non cattoliche o di altra religione in una terra consacrata. In questo cimitero ci si può “innamorare della morte al pensiero di essere sepolti in un luogo così delizioso” scriveva Percey Shelley. E basta fare una piccola passeggiata per assaporarne l’atmosfera suggestiva.
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Roma & Co.
attualità
LA RIGENERAZIONE DELLE PERIFERIE: NUOVE STRADE, PIÙ SERVIZI E TRASPORTI di Mattia Martiradonna
Un vasto programma di opere pubbliche per la riqualificazione dei quartieri Pietralata, Trigoria ed Eur
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Roma si riaccende l’interesse verso le periferie. Il Campidoglio ha annunciato l’arrivo di un programma di riqualificazione volto a recuperare i quartieri più abbandonati della Capitale, con poche risorse e spesso lasciati al loro destino. Il quartiere che più di tutti verrà coinvolto in questo piano di rigenerazione urbana è Pietralata, nel IV municipio, dopo quattordici anni di stallo e problematiche di vario genere. Dal 2020 partiranno i lavori per la riqualificazione, con l’approvazione del Print di Pietralata, un programma di recupero che coinvolge 632 mila metri quadrati, che sa-
ranno destinati a spazi verdi e ad aree per nuovi servizi locali, per un totale di 31 opere pubbliche. Avranno la massima priorità i lavori che riguarderanno la difesa idraulica per la messa in sicurezza del territorio e del suo sistema ambientale, interventi per migliorare il sistema dei servizi e la mobilità. E a proposito di quest’ultima, un altro quartiere che vedrà il rinnovamento del trasporto pubblico è Trigoria, la periferia sud-est di Roma. Sono previste 15 nuove vetture che andranno a rafforzare i collegamenti da Trigoria e dal Policlinico Campus Biomedico verso il capolinea della metro B Laurenti-
na, nonché quelli del nuovo corridoio della mobilità Eur Laurentina-Tor Pagnotta e il quartiere di Spinaceto. Infine, verranno avviati anche i cantieri per la ri-
qualificazione e lo sviluppo delle Torri dell’Eur, lo storico complesso immobiliare dove sorgeranno nuovi edifici direzionali in chiave ecosostenibile.
GRANDE SUCCESSO PER LA CARD DEI MUSEI CIVICI: TANTE NOVITÀ PER LA SECONDA STAGIONE DELLA MIC Quasi 90mila tessere vendute nel primo anno dell’iniziativa che a soli 5 euro consente di entrare nei luoghi della cultura di Roma Capitale
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a Mic piace ai romani. Sono state 88mila le card vendute nella prima stagione di questa iniziativa, che con un costo di soli 5 euro all’anno permette di entrare per 12 mesi in maniera illimitata nel Musei Civici della città eterna. Nata da un’idea di Roma Capitale e realizzata da Zètema Progetto Cultura nell’ambito dei servizi per la Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, la Mic proseguirà il suo percorso fino a dicembre, ma già sono pronte tantissime novità per il 2020, quando partirà la seconda stagione. «Sono davvero orgogliosa che la nostra Amministrazione possa vantare una così importante
innovazione nel settore culturale – ha detto la sindaca Virginia Raggi -. L’obiettivo della Mic è aprire la rete dei musei civici a chi abita in città e a chi qui studia, affinché la comunità di cittadini viva senza barriere la cultura, che deve essere sempre più accessibile a tutti». La card permette a tutti di conoscere, scoprire e tornare nei luoghi della cultura di Roma: visitare mostre, collezioni permanenti, partecipare a serate con musica e spettacoli teatrali e a visite guidate. Ora l’obiettivo è poter aprire la Mic anche ai residenti della Città Metropolitana, in modo da ampliare l’offerta anche ai residenti della provincia di Roma. Tra le altre novità per i possessori della Mic: biglietti ridotti per le mostre a Palazzo Braschi e Museo Ara Pacis, finora a prezzo pieno; sconti e altre condizioni speciali come la possibilità di parteci-
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pare ad aperture straordinarie di luoghi spesso inaccessibili. La card può essere acquistata in una delle biglietterie dei Musei in Comune o nei Tourist Infopoint. Per tutte le info visitare il sito www.museiincomuneroma.it.
Anna Crivelli
novembre 2019 Nuove Proposte
società
novità
UN DRONE A PILOTAGGIO REMOTO CHE SI COMANDA CON UNO SGUARDO di Giulio Bussinello
Un puntatore oculare ha permesso di “guidare” il piccolo mezzo aereo tramite un pc. Una tecnologia che potrà essere impiegata anche per comunicare con le persone affette da sla
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n aeromobile a pilotaggio remoto o APR, conosciuto da tutti come drone, è un apparecchio volante senza pilota a bordo. Il volo viene controllato dal computer che si trova a bordo del piccolo mezzo aereo, o grazie al controllo remoto di un navigatore o pilota, a terra o su un altro veicolo. Ma non sarebbe eccezionale poterlo pilotare con uno sguardo, senza utilizzare dei radio comandi? Di recente si è riusciti, per mezzo di un puntatore oculare modificato, a gestire le manovre di un drone esclusivamente puntando lo sguardo sullo schermo di un computer. Tutto questo è avvenuto presso l’aviosuperficie Aliquirra, ubicata nel comune di Perdasdefogu, all’interno dello spazio aereo del Po-
Nuove Proposte novembre 2019
ligono interforze del Salto di Quirra (Pisq). Le prove di volo e le manovre del drone controllato da remoto, dallo sguardo di un operatore, sono state verificate dalla società 3D Aerospazio, socia del Distretto aerospaziale della Sardegna (Dass). «Questa sperimentazione – precisa il Comandante Antonio Depau di 3D Aerospazio – ha consentito di dimostrare che è tecnicamente possibile permettere a una persona di controllare un drone con l’ausilio dello sguardo, mantenendo ampi margini di sicurezza». «Grazie alle competenze maturate – aggiunge l’ing. Alessandro Cardi, vice direttore generale di Enac – e al supporto della tecnologia sarà possibile fornire ulteriori nuove possibilità alle persone affette da Sla. Come noto, infatti, questi pazienti, che presentano una compromissione dell’attività motoria, solitamente mantengono intatte le proprie capacità mentali, cognitive e di pensiero. Sono coscienti e sanno cosa gli sta capitando e spesso, nelle fasi più avanzate della malattia, comunicano con familiari e amici mediante un computer. Enac auspica, col progetto Slapp, di poter contribuire alla loro terapia occupazionale, offrendo l’opportunità di creare un contatto con il mondo esterno, osservandolo attraverso “gli occhi” di un drone pilotato da
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loro stessi, fermo restando la presenza costante di un pilota di sicurezza». La tecnica permetterà a persone non più in grado di poter utilizzare gli arti e la parola, come ad esempio i malati di sclerosi laterale amiotrofica (sla) o a pazienti che abbiano subito gravi traumi spinali, di pilotare un drone e poter visionare le immagini dell’ambiente circostante in tempo reale. Non possiamo che augurarci che tale tecnologia possa essere effettivamente implementata per aiutare coloro che hanno una ridotta mobilità. Ma al tempo stesso speriamo che rappresenti in futuro anche un sistema alternativo di pilotaggio da remoto per chi avrà voglia di sperimentare.
novità
società
LEGGE SALVA BEBÈ, I SEGGIOLINI ANTIABBANDONO DIVENTANO OBBLIGATORI di Cristina Monaco
Per chi porta in auto bambini fino a 4 anni sarà necessario avere un apposito dispositivo, che con un sistema di allarme avvisa il conducente della presenza del piccolo a bordo
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opo un iter legislativo lungo e contorto, finalmente l’obbligo di utilizzare i seggiolini antiabbandono è legge. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha infatti firmato il decreto attuativo dell’articolo 172 del Nuovo codice della strada per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli, dopo i diversi e tragici eventi balzati agli onori di cronaca. Le dimenticanze sono dovute a dei veri e propri black out: gli esperti li chiamano “amnesie dissociative”, ossia vuoti di memoria transitori causati da un disorientamento a livello neurale per via di stress e affaticamento fisico e mentale. Gli ultimi casi di abbandono hanno reso necessaria la costituzione di una legge salvabebè, che avrebbe dovuto seguire un iter velocissimo, e che invece ha impiegato
più di un anno per diventare attuativa. Scopriamone insieme i dettagli. La legge. Prevede l’obbligo di installazione di dispositivi antiabbandono nei veicoli per il trasporto di bambini di età inferiore ai 4 anni. In caso di inadempimento, è prevista una multa da 81 a 326 euro, con decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva entro 2 anni dalla prima infrazione, la patente del conducente subirà una sospensione per un periodo che varia dai 15 ai 60 giorni. Il dispositivo. Si tratta di un sistema di allarme per segnalare la presenza del bimbo in auto. Si trova in commercio in tre varianti: come dispositivo già integrato all’interno dei seggiolini auto; come dotazione di base o optional del veicolo; come prodotto a sé
stante, indipendente da seggiolino o veicolo (come i cuscinetti da posizionare sulla seduta del bambino). Requisiti tecnici. Per essere a norma di legge, il dispositivo deve segnalare tempestivamente la presenza del bimbo in auto e attirare l’attenzione del conducente con segnali visivi o acustici, percepibili sia all’interno che all’esterno del veicolo. Alcuni dispositivi hanno in dotazione un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o
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chiamate di emergenza al telefono del conducente o ad altri contatti. Il dispositivo si attiva automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente. Per i dispositivi indipendenti, è bene assicurarsi che non vadano ad alterare le caratteristiche di omologazione, di installazione e di sicurezza dei seggiolini auto. Sono previste agevolazioni fiscali per favorire l’acquisto e l’utilizzo di tali dispositivi, ma le modalità sono ancora in discussione.
novembre 2019 Nuove Proposte
società
associazioni
ONG, ECCO CHI SONO E COSA FANNO LE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE di Giuliano Alberto Maria Angelini
Spesso al centro dei fatti di cronaca per il soccorso prestato ai migranti, conosciamo da vicino questi organismi. In Italia ce ne sono 256
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pesso si sente parlare in televisione, alla radio e anche sui social network di Ong. A volte si ha la sensazione, che nella fattispecie, non si conosca veramente il ruolo e lo scopo di tali associazioni. Per Ong (Organizzazione non governativa) s’intende “un organismo o ente, non nato per volontà dello Stato, in cui la ragione dell’azione è di tipo ideale, quale una missione o
una vocazione” (definizione della Treccani). Secondo i dati del ministero degli Affari Esteri, le Ong italiane sono 256, impiegano circa 27mila persone, di cui 12.500 volontari. Generalmente sono finanziate tramite donazioni oppure da elargizioni di filantropi. I due caratteri essenziali per definire un’organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo sono quindi costituiti dal carattere privato, non governativo dell’associazione e da quello dell’assenza di profitto nell’attività. Oggi, generalizzando, si accusano le Ong di ergersi a promotrici dei flussi migratori presenti nel mar Mediterraneo, additandole come carnefici e non come soccorritori. È doveroso ricordare
come le persone che ogni giorno operano per queste organizzazioni siano spinte da vocazioni umanitarie, senza alcun fine di lucro. In molti casi le oltre 7000 Ong registrate presso le Nazioni Unite sono state fondamentali nell’avanzamento del processo di pace sia tra pa-
esi diversi sia entro un medesimo Stato. Nella cronaca italiana sono state dipinte come “taxi del mare”, ma le varie procure siciliane che si sono avvicendate, per fare maggiore chiarezza sul rapporto Ong-trafficanti hanno finora sempre prosciolto o archiviato tutte le posizioni.
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ORNE
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della
NOTTE
Foto di Paolo Pizzi - per gentile concessione S
Cornetteria Pasticceria - Bar
Laboratorio artigianale - Produzione propria
Nuove Proposte novembre 2019
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buone abitudini
società
TOO GOOD TO GO, L’APP CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE CONQUISTA ANCHE ROMA di Arianna Di Biase
Nato nel 2015 in Danimarca, questo servizio sta conquistando tutta Italia attraverso la battaglia in favore dell’ecosostenibilità. Ecco come funziona
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l motto di Too Good To Go è “mangia bene, spendi poco e recupera il cibo”. La nuova app danese, infatti, unisce l’esigenza di accontentare il consumatore al concetto di economia circolare. Il progetto si basa sul recupero degli alimenti invenduti dei ristoranti, dei bar e dei bistrot al fine di rivenderli al cliente. Come funziona il servizio? Basta scaricare l’applicazione sul
proprio smartphone, attivare la posizione e geolocalizzare le attività più vicine che aderiscono al progetto. Ogni locale mette a disposizione il proprio invenduto con delle magic box. Il cliente deciderà dove acquistare, pagherà con l’app tramite diversi tipi di carte a prezzi vantaggiosi (tra i 2 e i 6 euro) e poi do-
vrà recarsi a ritirare la magic box negli orari indicati dal singolo negoziante. Inoltre, dato che gli avanzi possono variare in base alla stagione e alla giornata, il contenuto della box rimane segreto fino all’apertura. Ovviamente, le persone che hanno un’intolleranza o un’allergia possono comunicarlo al venditore
tramite un messaggio. Tra gli esercizi che hanno aderito appaiono già i nomi di Eataly, Naturasì, il mercato Testaccio e tanti altri. Proprio in un momento in cui l’emergenza ambiente è un argomento così discusso e dibattuto, Too Good To Go rilancia un’idea semplice ma efficace. L’app sta riscuotendo notevole successo, i dati parlano infatti di 14 milioni di utenti in Europa e già 230mila in Italia, partendo da Milano fino ad arrivare a Bari.
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novembre 2019 Nuove Proposte
società
economia
LE NORMATIVE E I DOCUMENTI ECONOMICI E FINANZIARI PIÙ IMPORTANTI DEL PAESE di Angela Passariello
Il Parlamento ogni anno è tenuto ad esaminare e ad approvare le leggi di Bilancio e Stabilità, Def e Nadef che rendono equilibrata e produttiva l’economia dell’Italia
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lla fine del 2019, come ogni anno, il Parlamento italiano sarà chiamato ad approvare alcune tra le più importanti leggi per l’economica e la finanza: la legge di Bilancio e la legge di Stabilità (o finanziaria), entrambe presentate dal Governo e riferite all’anno successivo. La prima indica le spese pubbliche che si vogliono realizzare e le entrate che si prevedono di incassare in base alle leggi in vigore. La seconda invece indica le nuove norme che si vogliono adottare in materia di entrate e di spesa e fissa
anche il tetto dell’indebitamento dello Stato. Con questi documenti, il Governo espone al Paese i propri intenti economici, decidendo in quali settori investire le risorse e dove, invece, andare a tagliare per far quadrare i conti. Queste due leggi, approvate a dicembre di ogni anno, vengono anticipate dal Documento di economia e finanza (Def), redatto dal Governo e inviato al Parlamento e all’Unione Europea nel mese di aprile di ogni anno. Il Def delinea gli obiettivi
economici con impatto, in particolare, sul Pil (produttività), sul debito pubblico, sul mondo del lavoro e sull’inflazione. A settembre, poi, si adotta la Nadef, che rappresenta una nota di aggiornamento del Def per rivedere le politiche dell’economia nazionale. I documenti economici e di bi-
lancio, dunque, dettano l’agenda economica del Paese sia in termini temporali sia per le manovre monetarie che possono tendere all’austerità, se si vogliono tenere in equilibrio i conti pubblici, oppure all’espansività, se si propende per una crescita sostenuta dal finanziamento della spesa pubblica.
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economia
società
CONSIP E MEPA, MODELLI OPERATIVI CHE GESTISCONO GLI ACQUISTI DELLA PA di Angela Passariello
Agevolano le gare e centralizzano le procedure degli appalti. Hanno contribuito anche alla riduzione della spesa pubblica
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a Concessionaria servizi informativi pubblici (Consip) è una società per azioni il cui unico azionista è il ministero dell’Economia e delle Finanze, e gestisce l’acquisto di beni e servizi della Pubblica Amministrazione facendo incontrare la domanda con l’offerta delle ditte e società produttrici. Nata nel 1997, Consip attualmente fa parte delle 35 centrali acquisti operanti sul territorio nazionale. I suoi principali obiettivi sono quello di semplificare e rendere più rapide e trasparenti le procedure di gara, e quello
di ottimizzare la spesa dello Stato riducendo i costi. Grazie alla Consip, i risparmi finanziari raggiunti nel primo trimestre 2019 sono stati di circa 3,2 miliardi. Le amministrazioni ricorrono alla Concessionaria per rifornirsi di beni e servizi il cui prezzo è sopra la soglia comunitaria (135mila euro per le P.A. centrali e 209mila euro per gli altri enti). Il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa), invece, è sempre gestito dalla Consip ed opera per i beni e servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria. Mepa rappresenta
lo strumento di commercio elettronico che ha sostituito il cartaceo nei processi di gara. In grado di cimentarsi anche fuori dei confini italiani, la Consip, su decisione dell’Unione Europea, partecipa alla realizzazione di progetti comunitari e
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internazionali. Inoltre, ha collaborato con alcune università degli Stati Uniti in materia contrattualistica e, in occasione della crisi greca del 2009, ha partecipato al gruppo di supporto per la riforma degli appalti pubblici ellenici.
novembre 2019 Nuove Proposte
salute
obesità infantile
SUGAR TAX, PRONTA LA NUOVA TASSA SULLE BIBITE GASSATE E ZUCCHERATE di Claudia Pennacchio
Dalle linee guida dell’Oms all’applicazione di un provvedimento già introdotto in altri stati dell’UE per contrastare il fenomeno dell’obesità infantile
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elle ultime settimane si è molto discusso circa la proposta di tassare merendine e bibite gassate al fine di ridurre e contrastare il fenomeno dell’obesità infantile. In un primo momento il ministro dell’Istruzione Fioramonti aveva avanzato l’ipotesi di applicare la nuova tassa anche sulle merendine, alimento particolarmente amato dai più piccoli e considerato uno dei principali fattori per la diffusione di diabete e obesità. Successivamente l’idea di tassare le merendine è stata accantonata, lasciando però sul tavolo le bibite gassate e zuccherate. Al momento non è ancora chiaro su quali bevande verrà applicata questa tassa, né tantomeno a quanto ammonterà. Plausibilmente ad essere interessati saranno gli energy drink e i soft
Nuove Proposte novembre 2019
drink contenenti anidride carbonica. Un tentativo questo di ridurre il consumo di zuccheri soprattutto tra i più giovani, adeguandosi alle linee guida fornite dall’Oms per contrastare un fenomeno molto preoccupante. Già nel 2017 l’Oms aveva sottolineato l’aumento dell’obesità, sia tra adulti che bambini. Basti pensare che dal 1975 al 2006 il numero di bambini obesi è passato da 11 milioni a 124 milioni, in particolar modo nei paesi con un reddito basso o medio-basso. All’obesità si legano altri problemi come diabete, cancro e malattie cardiache. È la stessa Oms a indicare nella tassazione di alimenti particolarmente zuccherati una strada per contrastarne l’abuso, ipoteticamente sino al 20%. In Europa altri stati hanno già adottato questa strategia, tra questi Norvegia,
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Finlandia, Ungheria, Francia, Belgio, Portogallo, la regione della Catalogna, Regno Unito e Irlanda. Gli studi scientifici effettuati in questi stati hanno dimostrato che una tassazione di tali alimenti è direttamente ricollegabile a una riduzione dei consumi, ciò che non è ancora chiaro sono gli effettivi benefici sulla salute pubblica.
solidarietà
salute
A ROMA LA FARMACIA DI STRADA CHE OFFRE MEDICINALI AI POVERI di Giuliano Alberto Maria Angelini
Ha aperto in via della Lungara nei locali dell’ambulatorio del centro di accoglienza, gestito dai volontari del vicino carcere di Regina Coeli
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’Istat certifica che oltre 4 milioni di italiani devono rinunciare a prestazioni e cure mediche a causa della povertà. Tra loro ci sono gli ultimi tra gli ultimi, quelli che vivono per strada e non hanno nemmeno i soldi per l’aspirina. Ed è dunque pensata proprio per loro la “farmacia di strada”, inaugurata in via della Lungara a Roma nei locali dell’ambulatorio del centro di accoglienza, gestito dai volontari del vicino carcere di Regina Coeli. Grazie a un protocollo tra aziende e associazioni di ca-
tegoria, da settembre 2018 sono stati raccolti e donati agli indigenti, anche attraverso gli ambulatori solidali, quasi 9 mila confezioni di medicinali, per un valore di oltre 88mila euro. Gli utenti della farmacia di strada di Roma sono al 70-80 per cento senza fissa dimora, sia italiani che stranieri. Al centro di accoglienza di via della Lungara i bisognosi vengono accolti anche per la colazione, per un pasto la sera, per un pacco alimentare, per una consulenza giuridica e ora anche per i farmaci. «Abbiamo inizia-
to sette anni fa seguendo i detenuti – ha spiegato sulle pagine del quotidiano Avvenire padre Vittorio Trani, cappellano di Regina Coeli –, poi abbiamo aperto ad altre realtà della città che hanno bisogno». E se ci fosse bisogno di un
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solo esempio, padre Trani ha raccontato che un ragazzo diabetico si presenta da loro per l’iniezione: «Se non gliela facessimo sarebbe a rischio morte». Un servizio utile quello della farmacia di strada, che in alcuni casi salva anche la vita.
novembre 2019 Nuove Proposte
salute
calvizie
PREVENZIONE, FATTORI DI RISCHIO E CURE PER LA CADUTA DEI CAPELLI di Giuliano Alberto Maria Angelini
Dai rimedi farmacologici al trapianto: è sempre indispensabile rivolgersi al medico prima di intraprendere qualsiasi iniziativa
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l ciclo vitale del capello prevede l’alternanza di tre fasi. Una di crescita (anagen), una di riposo (catagen) e una di caduta (telogen). La durata media di questo ciclo varia dai 2 ai 7 anni. Si stima pertanto che ogni follicolo produca circa 20 capelli nel corso della sua vita. Il numero di capelli caduti durante la giornata è variabile e dipende da numerosi fattori quali: • sesso (la caduta è maggiore negli uomini rispetto alle donne) • stagione (in autunno e primavera la caduta aumenta) • condizioni di salute (l’utilizzo di certi farmaci e alcune malattie possono accelerare la caduta) • lavaggio e spazzolatura (il trauma meccanico facilita il distacco dei capelli) • densità dei capelli (più capelli si hanno e maggiore sarà la caduta in termini assoluti) • genetica (la più frequente dove alcuni soggetti sono geneticamente predisposti alla perdita dei capelli e in questo caso parliamo di alopecia androgenetica). (vedi figura 1)
Figura 1 vamente ripresa e adattata dal medico Norwood. Come si può notare osservando le varie immagini, la calvizie androgenetica avanza progressivamente colpendo in primo luogo alcune aree geneticamente predisposte. Tuttavia vi sono casi in cui la calvizie androgenetica colpisce omogeneamente una vasta area del cuoio capelluto. Il dottor Ludwig elaborò una scala a tre stadi per descrivere questo fenomeno, nei soggetti di sesso femminile.
Il dottor James B. Hamilton elaborò, nel 1951, una scala per la classificazione della calvizie androgenetica successi- Ad oggi i rimedi farmacologi approva-
Nuove Proposte novembre 2019
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ti prevedono l’utilizzo di Finasteride 1 mg, che inibisce l’enzima alfa 5 reduttasi, preposto a convertire il testosterone in diidrotestosterone, principale responsabile del processo ossidativo del follicolo e della conseguente miniaturizzazione e caduta del capello. Il Minoxidil stimola la vita del follicolo e la ricrescita del capello. Quando il problema è particolarmente marcato e come tale irreversibile, le moderne tecniche di trapianto di capelli sono in grado di offrire risultati estetici di tutto rispetto. La prevenzione, comunque, continua a rivestire un ruolo essenziale contro la caduta dei capelli. Brevemente, diciamo che è importante seguire una serie di norme igieniche, come evitare diete drastiche e mangiare sano, proteggere i capelli dal sole e dalle lampade abbronzanti, non fumare ed evitare anche il fumo passivo. Infine, a discapito dei soliti luoghi comuni, lavare di frequente i capelli (almeno 3 volte alla settimana, ma anche più spesso se sono grassi) non ne accentua, ma addirittura ne previene, la caduta. Prima di intraprendere qualsiasi iniziativa è bene rivolgersi al medico, dermatologo o tricologo. Infatti molti metodi “fai da te” sono inutili, costosi o addirittura dannosi per l’arresto della caduta dei capelli.
benessere
salute
PRENDERSI CURA DI SE STESSI È SOLO UN ATTO DI SANO EGOISMO di Tiziana Persichetti
Da generazioni ci viene insegnato che prima bisogna pensare al bene degli altri, ma concederci del tempo per noi ci aiuterà a essere migliori con tutti
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iete sull’aereo e di colpo cade la mascherina dell’ossigeno. Il bimbo accanto a voi è terrorizzato, fatica a respirare. Prontamente prendete la mascherina e tentate di metterla sul volto del bimbo che si agita. Sentite un vago senso di svenimento e poco prima di perdere i sensi vedete
il bimbo togliersi la mascherina e adagiarsi sul sedile. Non a caso il piano di salvataggio di un aereo prevede che voi mettiate la mascherina per primi in modo da
essere di aiuto agli altri. Una semplice ed efficace metafora che pone di fronte a una sana e funzionale lettura del concetto di “egoismo”. Il più importante investi-
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mento che possiamo fare è quello che riguarda noi stessi, salute, obiettivi e benessere. Se non siamo in grado di prenderci cura di noi stessi riconoscendo i nostri bisogni e le nostre esigenze non saremo in grado di aiutare gli altri, di prenderci cura di una persona. Si chiama “selfcare” e chi lo pratica vive meglio. Ma da dove cominciare senza sentirsi in colpa di pensare prima a se stessi che agli altri? La scienza suggerisce di iniziare dalla cura del corpo per ottenere un efficace rispecchiamento sulla mente. Fermati, ascoltati e concediti 30 minuti al giorno. Non li togli a nessuno, perché in fondo, se ci pensi bene, li stai dando a te stesso!
novembre 2019 Nuove Proposte
sport
motociclismo
MONDIALE MOTOGP, CAMBIAMENTI E NOVITÀ PER LA STAGIONE 2020 di Riccardo Borgia
Si parte dal circuito di Doha in Qatar, ma soprattutto c’è la novità del Gran Premio di Finlandia: venti in tutto le gare, sarà la competizione più lunga di sempre
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all’8 marzo 2020 gli appassionati delle due ruote torneranno a seguire uno degli appuntamenti più importanti, ovvero il Mondiale MotoGP. Dopo la stagione 2019, che ormai volge al termine (ultima gara in programma il 17 novembre a Valencia) e “chiusa” troppo presto con la vittoria con ben quattro gare di anticipo dello spagnolo Marc Marquez, si prospetta un calendario 2020 ricco di novità. Ad attirare subito l’attenzione è il numero delle gare presenti in calendario. Con l’inserimento, infatti, del GP della Finlandia al KymiRing si è raggiun-
Nuove Proposte novembre 2019
ta quota venti, rendendo così questo Mondiale il più lungo di sempre toccando quattro continenti tra i quali America, Asia, Europa e Oceania. Gli appuntamenti più importanti per noi italiani saranno nei weekend di gara del 29/31 maggio al Mugello e dell’1113 settembre a Misano con il GP di San Marino e della Riviera di Rimini. Per la sosta si dovrà attendere il 12 luglio per poi riprendere con la pista di Brno in Repubblica Ceca. Ultima variazione di calendario è il riposizionamento del Gran Premio della Thailandia come secondo appuntamento che passa al 22 marzo e non più quasi al termine della
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stagione motociclistica (quest’anno si è svolta il 6 ottobre, quintultimo appuntamento prima di Giappone, Australia, Malesia e Valencia). Altra novità importante è rappresentata dai test. Quest’ultimi verranno, infatti, ridotti visto l’aumento del calendario di gara e nello specifico cancellati quelli di Valencia di fine Mondiale e di Brno. Restano però confermati quelli di Jerez, Barcellona oltre a due giorni di test privati a Misano. In ultimo sulla pista del KymiRing ci sarà un ulteriore collaudo gomme riservato ai soli test team. Per quanto riguarda invece il mercato piloti, molto bolle in pentola ma il verdetto definitivo delle squadre si saprà con certezza a ridosso della stagione motoristica, tralasciando quelle conferme certe dei top team come Honda e il suo campione Marc Marquez.
calcio sport
DALLA DISAVVENTURA MONDIALE ALLA QUALIFICAZIONE RECORD DI MANCINI di Paolo Sabatini
foto di Paolo Pizzi per gentile concessione
L’Italia approda ad Euro2020 con tre turni di anticipo, ottenendo un risultato senza precedenti ed eguagliando il record di vittorie consecutive di Pozzo
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n 24 mesi è cambiato tutto. Era il 13 novembre 2017 quando l’Italia di Gian Piero Ventura pareggiava mestamente a Milano con uno 0-0 contro la Svezia e, in virtù della sconfitta nella gara d’andata, usciva perdente dallo spareggio per l’accesso ai mondiali di calcio. Addio a Russia 2018 e per la seconda volta nella loro storia, gli azzurri non si qualificarono per la fase finale della Coppa del Mondo. Nei successivi due anni, da quando è subentrato alla guida tecnica della Nazionale, il selezionatore Roberto Mancini ha cambiato volto a
questa squadra, generando in un lasso di tempo relativamente breve un entusiasmo inaspettato. Dopo una Uefa Nations League senza infamia e senza lode, il Mancio con i suoi ragazzi ha inanellato un percorso netto di nove vittorie consecutive, composto dal successo contro gli Stati Uniti in amichevole e dalle otto affermazioni nel girone di qualificazione agli Europei del 2020. Un risultato che statisticamente ha permesso di eguagliare il record storico assoluto di gare vinte in sequenza dalla nazionale azzurra, appartenente prima
foto di Paolo Pizzi per gentile concessione
foto di Paolo Pizzi per gentile concessione
di oggi alla sola formazione di Pozzo del 1938. Ma soprattutto il 2-0 rifilato alla Grecia allo stadio Olimpico di Roma ha consentito all’Italia di raggiungere la fase finale di una manifestazione calcistica con tre turni di anticipo, come mai era avvenuto negli annali della nazionale. Alla base di questa metamorfosi va riconosciuto a Mancini il merito di aver cambiato tatticamente e concettualmente le idee di gioco. Dai camaleontici schieramenti di Ventura, spazianti dal 4-2-4 al 3-5-2, il neo commissario tecnico si è da subito affidato a un più tradizionale 4-3-3, introducendo il doppio regista a centrocampo per migliorare la fluidità della manovra in fase di possesso palla, con
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le presenze contemporanee e costanti di Verratti e Jorginho. Ne è uscita fuori una cooperativa del gol che viaggia a tre reti di media realizzate a partita, mandando a segno diversi giocatori, in un periodo in cui le prime punte in organico stentano a prendere per mano il gruppo. Con questi numeri torna così fiducia verso un collettivo che a giugno 2020 si troverà a contendere l’Europeo, da testa di serie, ad avversari del calibro di Spagna, Francia, Belgio e Germania. Un torneo itinerante che consentirà agli azzurri di esordire in casa, nello stadio della Capitale per la gara inaugurale, sperando che da quella partita possano riproporsi le auspicate notti magiche degli anni migliori di questa nazionale.
novembre 2019 Nuove Proposte
approfondimento
scienza
RISCALDAMENTO GLOBALE LE NUMEROSE CAUSE CHE LO PROVOCANO di Fabio Bogi
Non è solo l’uomo con i suoi comportamenti sbagliati a provocare il surriscaldamento del pianeta, ma è necessario intervenire per porre un freno
È
ancora sulla cresta dell’onda l’eco del discorso che Greta Thunberg, la sedicenne attivista svedese, ha pronunciato enfaticamente al “Climate action summit” che si è tenuto nel settembre scorso nella sede delle Nazioni Unite di New York. Contenuti del discorso tenuto circa 10 anni prima da un’altra giovane attivista. Al di là di cosa si può pensare della giovanissima attivista ambientale, cerchiamo di vedere quali possano essere le innumerevoli cause del riscaldamento globale. Sia il senso comune sia la scienza ci elencano i possibili e probabili motivi. Una prima causa è il cosiddetto aumento dell’effetto serra dovuto a un’accresciuta emissione di anidride carbonica. Ma da cosa può dipendere questo? Da vari motivi. Il più importante è dato dalle attività umane: sviluppo tecnologico, smog, inquinamento, allevamenti intensivi (questi oltre ad aumentare il livello di anidride carbonica aumentano anche quello del metano, del protossido di azoto e dell’ozono), deforestazione tropicale, agricoltura industrializzata e continua e crescente combustione di fonti fossili a scopo energetico. Tutti fattori che diventano sempre più critici dato l’indiscriminato e incontrollato aumento demografico. Inoltre non possiamo escludere fenomeni naturali come, ad esempio, le eruzioni vulcaniche e le variazioni dell’attività solare. Chiariamo subito
Nuove Proposte novembre 2019
che l’effetto serra è indispensabile alla vita sulla terra, dato che ci preserva da escursioni di temperatura fortissime fra il giorno e la notte e fra le zone in ombra e quelle illuminate, però è legato a un equilibrio termico naturale, a una temperatura che deve rimanere entro un certo range. Quando l’effetto serra naturale di una componente antropica si innalza dà origine ai cambiamenti climatici attuali sotto forma di riscaldamento globale, e se questo riscaldamento porta la temperatura al di sopra del limite stabilito, la stessa vita sulla terra corre dei grossissimi rischi. Ma non siamo solo noi vittime del riscaldamento planetario: nel sistema solare l’effetto serra regola le condizioni termiche anche sui pianeti Marte, Venere, Giove e praticamente in tutto il sistema si nota un aumento della
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temperatura media planetaria. Ciò sta a significare che non siamo solo noi le cause del surriscaldamento, anche se questa cosa non deve in nessun modo essere considerata una giustificazione per continuare a comportarsi nel modo inesatto avuto finora. Parimenti non è da criminalizzare al 100% l’essere umano accusandolo di essere l’unico motivo della situazione, visto che anche al di fuori del nostro pianeta si verificano, anche se in maniera molto più soft, gli stessi fenomeni. Sono cicli di natura ma, come già detto, non assurgiamoli a scuse per non intervenire. Cerchiamo di valorizzare questa nostra casa ricordandoci che ce l’abbiamo in affitto e che, come noi, anche chi verrà dopo di noi ha il sacrosanto diritto di abitarla e di viverci una vita degna di essere vissuta.
esoterismo
approfondimento
CHE COS’È LA GEOMETRIA SACRA? di Fabio Bogi
Facciamo un breve excursus su un argomento che ha sempre suscitato tanta curiosità
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a geometria (dal greco antico “γεωμετρία», lemma formato dal prefisso γή, geo = «terra» e μετρία, metria = «misura») è quella scienza che tratta e studia le forme sia nel piano (geometria piana) sia nello spazio (geometria solida). Ma oltre alle forme e alle semplici relazioni fra esse, esistono anche aspetti più profondi che vengono studiati dalla geometria sacra, quella branca esoterica che studia le leggi dell’Universo allo scopo di scoprirne i principi fondamentali e i rapporti che regolano e legano fra loro macrocosmo e microcosmo. Nel cosmo (κοσμος in greco significa “ordine”) non esiste niente di puramente casuale e lo studio delle leggi strutturali permette di avvicinarci al grande architetto dell’Universo, in quanto la creazione rispecchia il suo creatore. La geometria sacra studia queste leggi e può essere utilizzata per vivere in sintonia con le armoniche vibrazionali che compenetrano la manifestazione fisica. Infatti tale conoscenza sarebbe importantissima nella progettazione e strutturazione di una città, così come in quella degli spazi abitativi, per man-
tenervi armonia e salute. Ma visto che la geometria sacra ha il suo alfabeto, andiamo ad esplorare velocemente i principali elementi: il punto, la linea, il triangolo, il quadrato e il pentagono. Il punto è il simbolo dell’Origine. Esso ha dimensione zero quindi è invisibile essendo adimensionale, come il principio universale di cui è emblema. Simboleggia la centralità e la centratura interiore, sue naturali estensioni simboliche sono il cerchio puntato (simbolo astrologico del sole) e la croce (che nasce dall’irradiazione del punto nelle quattro direzioni). Rappresenta l’alpha e l’omega al tempo stesso. La linea è l’estensione in una sola dimensione del punto, quindi l’estensione del pensiero creatore e l’emissione positiva di energia. La linea può essere disegnata in orizzontale e rappresenta la dimensione umana e terrena oppure in verticale e rappresenta la dimensione celeste e spirituale. Il triangolo è il simbolo, insieme al numero 3, della perfezione divina, in quanto racchiude l’1 (unità - realtà spirituale) e il 2 (dualità - realtà materiale). È una sorta di freccia direzionale che quando è rivolta in alto esprime l‘aspirazione spirituale (fuoco - yang), quan-
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do è rivolta in basso la discesa materiale gravitazionale (acqua - yin); l’una è semplicemente il riflesso dell’altra. In Massoneria le qualità connesse al triangolo vengono espresse con il simbolo del delta luminoso al cui interno sta l’occhio divino, onniveggente ed onnisciente, del Grande Architetto dell’Universo (G A D U ). Il quadrato simboleggia il numero 4, è simbolo di rigore logico, del mondo stabilizzato e del pieno sviluppo della manifestazione divina nel mondo, quindi di perfezione (per noi massoni l’individuo deve trasformarsi da pietra grezza a pietra cubica per potersi assemblare – pur nella sua unicità – con le altre pietre levigate ed edificare così il tempio dell’umanità). Il pentagono ha una connotazione dinamica e rappresenta l’essere umano, che quando è disposto a braccia e gambe aperte ne tocca i cinque angoli, come ben rappresentato dal leonardesco “uomo vitruviano”. La punta della stella contenente la testa indica il dominio dello Spirito, o della mente, sulla materia. Il pentagono stellato era il simbolo della scuola pitagorica. Nel pentagono ritroviamo la proporzione aurea (1:0,618) nei rapporti tra lati e diagonali e nei segmenti delle diagonali.
novembre 2019 Nuove Proposte
focus
Dalla parte delle donne
In Italia le cifre sono sempre più preoccupanti e rivelano una strada ancora lunga da compiere in termini di diritti. Ma intanto a dare un sostegno a chi ha bisogno, ci pensano strutture come Lucha
25 NOVEMBRE, UN MESSAGGIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE di Arianna De Biase
L
a Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ha una storia ormai ventennale, fu infatti istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questa data ricorda il cruento assassinio, avvenuto il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Quel giorno le rivoluzionarie sorelle Mirabal, considerate pericolose a causa dell’opposizione al regime dittatoriale, vennero stuprate e trucidate da alcuni militari filo governativi. In Italia, invece, questa ricorrenza si celebra soltanto dal 2005, unicamente grazie all’interesse dei centri antiviolenza e delle case delle donne. Negli anni queste realtà alternative hanno cercato, attraverso il loro impegno, di costruire un ponte che facesse da supporto alle leggi giuridiche. Lo scorso luglio, infatti, è stato emanato il decreto “Codice rosso”, che prevede l’accelerazione dell’iter burocratico nei casi di reati penali gravi quali lo stalking e le violenze domestiche. Tuttavia, molto spesso le donne si trovano ad affrontare, non soltan-
to il problema pratico della mancanza di una dimora per se stesse e per i loro figli, ma anche e soprattutto, l’assenza di un percorso di riabilitazione psicologica. Proprio in previsione della giornata del 25 novembre abbiamo parlato con Mara, una delle responsabili della casa Lucha Y Siesta, situata nel quartiere Lucio Sestio. Com’è nata Lucha? Lucha è un progetto nato l’8 marzo 2008 da un gruppo
Nuove Proposte novembre 2019
di circa 300 attiviste con lo scopo di fornire accoglienza a donne in situazioni di violenza. Qual è la più grande mancanza riguardo a questo problema sul territorio romano? Roma, secondo la convenzione di Istanbul, dovrebbe avere almeno 300 posti letto per accogliere le donne che escono da percorsi di violenza e invece ce ne sono 25 scarsi. Lucha ne aggiunge 14 e lo fa essendo diventata, in
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questi 14 anni, una parte fondamentale e intrinseca della rete anti-violenza. Perchè le istituzioni, non solo a Roma ma in tutta Italia, non riescono a gestire il problema della violenza contro le donne? Qui a Lucha creiamo dei percorsi individualizzati che non hanno limiti di tempo, mentre invece a causa di tempo, spazio e richiesta elevata molte donne vengono abbandonate. In media chi ha bisogno si ferma qui circa due
Dalla parte delle donne anni e questa diventa la sua casa, non ha orari, è libera e si sente autodeterminata. Oltre ad essere un centro di accoglienza, che cosa offre Lucha? Lucha offre percorsi rieducativi, laboratori femministi, corsi di lingue, corsi di teatro e fitoterapia, uno sportello di ascolto aperto h24 e uno sportello psicologico. Inoltre ha un calendario di eventi culturali molto ricco, ci sono spesso incontri sia con associazioni femministe extra territoriali, sia con associazioni romane, come ad esempio “Non una di meno”. Perché ora come ora Lu-
cha è in pericolo? Lucha è uno stabile di proprietà dell’Atac, che sta all’interno del piano di concordato di una serie di immobili che devono essere venduti entro il 2021 per risanare il debito Atac. Essendo una municipalizzata Atac, Lucha è proprietà del Comune e, purtroppo, è stato deciso di metterla all’asta. Il 15 settembre c’era stata una prima minaccia di distacco delle utenze e noi in quello stesso giorno abbiamo creato il comitato Lucha alla città e abbiamo dato via al crowfunding. Nel momento in cui lo stabile verrà messo pubblicamente
all’asta abbiamo intenzione di ricomprare l’intero stabile. Ci sono modelli come il vostro o siete un unicum? Lucha è un modello unico non solo sul territorio romano ma in tutta Italia. Diciamo che siamo riuscite ad andare oltre la semplice idea di dare un tetto alle donne come prima necessità. La nostra filosofia si basa su un’idea di educazione non sessista, non violenta e non fascista. Perché è sbagliato utilizzare il termine donne “vittime di violenza”? Le donne che si rivolgono a
focus
noi, non sono vittime, anzi, stanno agendo, hanno fatto una scelta molto coraggiosa e faticosa. La parola vittima ha un’accezione passiva, le pone in un livello di inferiorità. Il nostro supporto è fondamentale, ma sono loro le matrici del proprio cambiamento. State già organizzando eventi per il 25 novembre? Sicuramente ci sarà la manifestazione nazionale di “Non una di meno”, a cui parteciperemo noi e le altre associazioni femministe. Inoltre da qui a novembre ci saranno molte iniziative culturali importanti da seguire.
“LA VALIGIA DI SALVATAGGIO” È UN AIUTO CONCRETO A CHI SCAPPA DAI MALTRATTAMENTI di Diletta Murgia
Il progetto dell’associazione Salvamamme serve per dare supporto pratico alle donne in fuga dai soprusi domestici
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ostrette a subire una violenza fisica e psicologica continua, ogni giorno sono moltissime le donne maltrattate che non riescono a trovare la forza per scappare da quell’incubo domestico. Fuggire lontano da chi le picchia è infatti l’unica soluzione, eppure avere il tempo e la freddezza di racimolare le proprie cose e mettere mano alla porta non è facile. Ecco allora che quella piccola spinta a compiere un passo così grande può arrivare da un trolley già pronto, preparato da chi di quelle violenze si occupa da anni come l’associazione Salvamamme. Così nasce “La valigia di salvataggio”, un progetto volto ad evitare a donne coraggiose, che hanno deciso di mettere fine alla violenza subita, di tornare sui propri passi, rientrando in una casa dove per il momento non possono che trovare dolore e violenza. Ol-
tre a un vero e proprio sistema di sicurezza nelle prime 120 ore dall’allontanamento, il progetto prevede il dono di una “valigia di salvataggio”: un trolley contenente tutti quegli oggetti che possono essere utili per chi si è allontanato da casa come biancheria intima, cambi (in base a stagionalità e taglia della destinataria), scarpe e prodotti per l’igiene personale. Oltre a ciò, poiché sono molte le donne vittime di violenza che portano al seguito i propri figli, l’associazione ha anche previsto il rilascio della cosiddetta “valigina di salvataggio”: anch’essa contenente biancheria intima, pigiama, calze e pantofole, scarpette e cambi vari oltre a giocattoli. Chiunque può aderire alla causa e al progetto dell’associazione Salvamamme, offrendo un contributo utile per donare nuova vita e dignità a donne e bimbi innocenti.
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novembre 2019 Nuove Proposte
Noemi
focus
Dalla parte delle donne
La cantante romana, madrina del contest “Play – Storie che cantano”, ci parla di questo ruolo e dei dieci anni di carriera, delle tematiche che più la toccano e dei suoi progetti futuri
«LA MUSICA È UN LINGUAGGIO POTENTE CHE BUTTA GIÙ I MURI» di Elisabetta Zazza
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a musica non è solo il piacere di ascoltare una bella canzone, ma è anche condivisione, sensibilità, impegno. È un canale prezioso attraverso cui si possono raccontare storie e sconfiggere paure, muri e silenzi per arrivare al cuore delle persone. E questo è ciò che è accaduto il 10 ottobre scorso alla finale di “Play – Storie che cantano”, il contest musicale per giovani talenti organizzato dalla campagna “Voltati, Guarda, Ascolta. Le donne con tumore al seno metastatico” per dare voce a tutte coloro che ogni giorno combattono contro questa malattia.
Noemi ph di Angelo Costanzo (foto per gentile concessione)
A vincere la finale del contest è stato il trentenne romano Cristiano Turrini con “Guernica”, un brano che ha saputo cogliere in maniera poetica ma coerente la realtà di queste donne che affrontano la vita con coraggio e speranza. La terza edizione della campagna, promossa da Pfizer con il patrocinio di Fondazione AIOM e in collaborazione con Europa Donna Italia e Susan G. Komen Italia, ha visto come madrina d’eccezione e giurata del contest: Noemi. La cantante romana ha partecipato con entusiasmo a questa iniziativa, e non poteva mancare proprio lei che di don-
ne parla continuamente nelle sue canzoni. Durante la serata finale ha cantato due brani molto significativi per questa particolare occasione: “Vuoto a perdere” e “Domani è un altro giorno”. Due canzoni che mettono al centro le donne, con le loro esperienze, le loro fragilità, i bilanci della vita e le nuove consapevolezze. Perché è così, in tutti i brani interpretati da Noemi è sempre forte la tematica femminile, questo bisogno di essere dalla parte delle donne e raccontare storie e sfumature di vita in cui ognuna può riconoscersi e sentirsi compresa. Quest’anno la cantante ro-
Giuria - Play - Storie che cantano ph di Angelo Costanzo (foto per gentile concessione)
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Dalla parte delle donne
focus
mana compie dieci anni di carriera. Ne è passato di tempo da quando, a ottobre 2008 vinse il talent “X Factor” nella categoria over 25 capitanata da Morgan. Da quel momento Veronica Scopelliti, in arte Noemi, ha preso il volo dando inizio a una carriera in continua ascesa. Nel 2009 esce il suo primo album, “Sulla mia pelle”, che raggiunge la terza posizione della classifica Fimi Album. Un grande successo, anticipato dal brano “L’amore si odia” in duetto con Fiorella Mannoia, certificato Multiplatino. Una collaborazione fortunata, destinata a durare anche in seguito. E intanto Noemi si fa conoscere da subito sul palco
Noemi e finalisti di Storie che cantano ph di Angelo Costanzo (foto per gentile concessione)
perderti mai» come canta in “Un uomo è un albero”, un altro brano che parla delle donne. «Nelle mie canzoni parlo spesso di donne, perché è un tema che sento molto vicino e credo che la musica possa fare tanto – racconta Noemi –. È un linguaggio diretto che non fallisce mai la sua missione. Anche quando si parla di tumore, come nel contest di “Play – Storie che cantano”. Sono stata molto contenta di essere madrina di questo evento, perché la malattia è un tema di Turrini ph di Angelo Costanzo cui si parla poco per paura, e le donne (foto per gentile concessione) che affrontano questa realtà – ma anpiù importate d’Italia, partecipando che le loro famiglie – spesso si ritrovano nel 2010 al Festival di Sanremo con il sole. E invece hanno bisogno di uscire brano “Per tutta la vita”, e nel tempo si dall’ombra. Sono donne pazzesche che aggiudicherà ben cinque presenze, l’ul- dalla loro condizione hanno tirato fuori tima volta nel 2018 con “Non smettere un’energia incredibile per aiutare altre mai di cercarmi”, scritto da Noemi con donne, e questo effetto domino è la cosa Diego Calvetti e altri autori, e giudicato più bella». dalla cantante come l’ideale seguito del- Noemi è fermamente convinta che la la canzone “Sono solo parole” (Sanremo musica può fare molto affrontando te2012). Molti brani di Noemi hanno un matiche così complesse. «Credo che comune denominatore: sono una voce attraverso la musica si possa parlare di dalla parte delle donne. La cantautrice qualsiasi cosa – prosegue la cantante romana è capace di raccontare e inter- romana –, perché la musica parla della pretare, con la sua voce graffiante, le vita e nella vita può succedere di tutemozioni e le fragilità che ogni donna to. La musica è un linguaggio potente si porta dentro, insieme alle sue paure, e bellissimo, con cui si possono buttaalle sue delusioni, alle sue insicurezze. re giù tanti muri. Lo abbiamo già fatto Ma poi riesce sempre a reagire e a grida- con la sessualità, la dimensione della re a se stessa «non arrenderti mai, non donna, quindi si può e si deve continua-
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re a farlo con tutto». E parlando del 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Noemi spiega che si può fare ancora molto: «Manca ancora tanto secondo me. Credo che oggi, alla luce dei fatti che accadono ogni giorno anche a ragazze molto giovani, sia importante ripartire dalle scuole, e rieducare i giovani al rispetto per la vita. Un po’ come l’ora di educazione civica, credo che serva anche un’ora di educazione alla vita, alla condivisione. Una realtà in cui le donne sono compagne di classe, fidanzate, amiche e hanno gli stessi diritti dell’uomo, che ha il dovere di rispettarle». Un traguardo a cui può contribuire anche la musica? «C’è una frase che mi disse una volta Fiorella Mannoia – prosegue Noemi – e che mi ha sempre fatto riflettere: “Io rimarrò colpita quando gli uomini faranno un concerto per le donne”. Questo è anche il mio augurio». Noemi è una donna instancabile, con tanti progetti da realizzare. «Un cantante lavora sempre, non si ferma mai – conclude –. È come un contadino, che semina e al momento giusto raccoglie i suoi frutti. Ho appena concluso i miei dieci anni di carriera e in questo momento della mia vita voglio seminare e studiare, e avere del tempo per rinnovare il mio percorso».
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approfondimento
archeologia
LA SUGGESTIVA PIRAMIDE CESTIA E IL MAUSOLEO DI LUCILIO PETO Fotoservizio di Antonino Portaro
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Camminando per la Capitale alla scoperta di necropoli e sepolcri sparsi in diverse zone della città, che affascinano per le loro caratteristiche così diverse
PIRAMIDE CESTIA - Roma
riutilizzatori di materiale, al contrario della Piramide di Borgo (con cui venne gemellata nel medioevo e definita Meta Romuli), che si trovava su luogo dell’attuale Auditorium di via della Conciliazione. A Roma c’è anche il Mausoleo di Lucilio Peto in via Salaria al confine con il quartiere Pinciano. Il monumento, noto come sepolcro dei Lucilii, è databile I secolo a.C., ed è di tipo a tumulo con un grande basamento cilindrico, rivestito di travertino sul quale poggia-
Intrno PIRAMIDE CESTIA - Roma
va un monticello di terra. Si raggiunge percorrendo la via Salaria sino al n. 125, sul lato sinistro. Dalla parte verso la strada l’iscrizione ci riferisce che il sepolcro fu fatto costruire da M. Lucilio Peto quando era ancora in vita, sia per se stesso che per la sorella Lucilia Polla. Sulla parte opposta si apre l’ingresso alla piccola camera funeraria con letti funebri, preceduta da un lungo corridoio con parecchi loculi alle pareti. Dallo stesso corridoio si accede a una piccola catacomba scavata durante il IV secolo dopo Cristo.
Mausoleo di Lucilio Peto - Roma
oma è piena di mausolei e sepolcri, spesso talmente inglobati nella città da non avere una grande attenzione da chi transita quotidianamente. Eppure sono monumenti storici di grande rilievo. Sicuramente non passa inosservata per la sua maestosità la Piramide Cestia, una tomba in stile egizio nel perimetro del cimitero acattolico (ne parliamo a pagina 8). È uno dei monumenti caratteristici di Roma antica e si trova nel quartiere Ostiense della Capitale. Costruita nel 12 d.C., in 300 giorni, è alta 27 metri ed è rivestita di marmo lunense. La Piramide poggia su un basamento di travertino ed è un monumento funerario come indica l’iscrizione “Caio Cestio Epulone, figlio di Lucio, della tribù Poblilia, pretore, tribuno della plebe, settemviri preposto ai banchetti sacri”. Era quindi il sepolcro di un pretore, ricordato da Cicerone, che volle rifarsi ai fasti dei faraoni. Sul lato orientale del sepolcro è inciso il testamento del defunto, che detta precise disposizioni agli eredi, puntigliosamente elencate. Dal lato nord-ovest si accede alla cella funeraria, rivestita di materiale fittile contro l’umidità, coperta a volta e decorata con pitture ornamentali raffiguranti Vittorie alate e Ninfe. Il suo inglobamento nelle mura Aureliane la salvò dalla distruzione dei
Mausoleo di Lucilio Peto - Roma
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Mausoleo di Lucilio Peto - Roma
storia
approfondimento
30 ANNI FA
CADEVA IL MURO DI BERLINO
di Elisabetta Zazza
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ono passati trent’anni dalla notte più significativa e simbolica di fine Novecento. Il 9 novembre 1989 il popolo dell’Est tra martelli, picconi e grida esultanti, abbatteva il muro di Berlino, il massimo simbolo della divisione del mondo. Fatto innalzare dal regime comunista nel 1961 per separare la Germania Est da quella Ovest e impedire l’esodo del popolo attraverso la Capitale tedesca. La caduta del muro determinò politicamente e socialmente la fine di un’epoca, il crollo del comunismo. Ma come fu possibile arrivare a quel giorno? Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro, al maggio del 1989, quando l’Ungheria decise di aprire le frontiere. Da quel momento, un enorme flusso di tedeschi orientali si era riversato in occidente attraverso l’Ungheria, facendo precipitare la crisi della Germania Est, che fino a quel momento si era distinta per l’ortodossia moscovita e la
Il 9 novembre 1989 i berlinesi orientali, armati di picconi e martelli pneumatici, sfondarono il confine al grido di «Libertà, libertà!», abbattendo il simbolo della divisione del mondo
durezza della repressione. Negli anni del muro, infatti, centinaia di tedeschi orientali avevano provato a varcare quel confine, ma erano stati uccisi dalle guardie di frontiera incaricate di sparare a chiunque avesse cercato di raggiungere la Berlino occidentale, quella ricca e libera, guidata dagli Stati Uniti. Nell’autunno del 1989, ci furono delle grandi proteste nella Germania Est, e la pressione fu tale che il segretario del partito, Erich Honecker, fu costretto a di-
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mettersi. Il nuovo governo, con il benestare di Gorbaëv, avviò una serie di riforme interne, tra cui la liberalizzazione dei visti d’uscita e i permessi d’espatrio. Günter Schabowski, il ministro della Propaganda della Rdt ebbe il compito di dare la notizia, ma senza troppi dettagli sul come e sul quando. Così il 9 novembre, durante una conferenza stampa in diretta tv successe qualcosa di straordinariamente imprevedibile. Un giornalista italiano dell’Ansa, Riccardo
Ehrman, chiese al ministro quando il nuovo regolamento sui transiti tra le “due Germanie” sarebbe entrato in vigore. E Schabowski, che non aveva avuto informazioni precise al riguardo, diede una risposta che passò alla storia: «A quanto ne so io, immediatamente». Erano 28 anni che i tedeschi dell’Est aspettavano questo momento e, complice la diretta televisiva, non persero un attimo di tempo. A decine di migliaia si precipitarono al confine, e nulla poterono fare le guardie per impedire a quel fiume di gente di passare. Tra stupore e lacrime di gioia, armati di picconi e martelli pneumatici, presero a scalare, sfondare e demolire il muro al grido di «Libertà, libertà!», accolti dall’abbraccio fraterno di una città in festa. La caduta del muro di Berlino aprì la strada verso la riunificazione tedesca, che avvenne formalmente con il trattato firmato il 3 ottobre 1990, oggi festa nazionale in Germania.
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approfondimento
tecnologia
ACCESSORY DWELLING UNIT, ECCO LA NUOVA CASA PER OSPITARE AMICI di Riccardo Borgia
Una vera e propria mini abitazione componibile che si può posizionare in giardino o in spazi ridotti e che si costruisce in otto ore
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n nuovo trend, che sta conquistando l’America, è rappresentato da una vera e propria casetta per gli ospiti che si può posizionare in giardino o nello spazio antistante la propria abitazione. Si chiama Allwood Solvalla Garden House ed è la risposta all’urbanizzazione sempre più aggressiva e alla riduzione degli spazi abitativi. Uno dei precursori non poteva che essere Amazon. Il colosso Usa, infatti, ha pensato a una vera e propria “casetta” che, salvo personalizzazioni come acqua o gas all’interno, si potrà costruire in circa otto
ore con l’aiuto di una persona. Nel dettaglio si tratta di una costruzione multiuso in legno, composta da una camera e da un porticato. Sarà di 16 mq e permetterà così l’adattabilità ad ogni spazio esterno senza rinunciare alla comodità. Vista l’estrema flessibilità, potrà essere utilizzata come dependance per gli ospiti o da spazio per un parente anziano in difficoltà o semplicemente come studio o sala hobby. Con un costo di pochi migliaia di dollari, quindi, diventa sicuramente la soluzione più adatta all’acquisto di una seconda casa per questi piccoli utilizzi. Potrà
Un modello di casetta simile a quella proposta da Amazon
anche far parte effettivamente della prima casa e affittata a studenti fuori sede o avventori di pochi giorni; ed essere anche un modo per ottenere un guadagno economico extra, aspetto da non sottovalutare.
Per il momento siamo agli inizi del progetto e in Italia non è ancora disponibile all’acquisto, anche se in America sta correndo velocemente verso un futuro dove ogni casa avrà la sua seconda “casetta”.
IL “CARO E VECCHIO” WALKMAN RIAPPARE SUL MERCATO: OGGETTO CULT DEGLI ANNI ‘80 A 40 anni di distanza dal primo modello, la Sony propone una versione digitalizzata del mitico mangianastri
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volte ritornano. L’indimenticabile walkman, dispositivo cult per l’ascolto della musica nelle generazioni degli anni ’80 e ’90, torna sul mercato. La scelta commerciale è stata avallata dalla Sony, la multinazionale giapponese che per prima lanciò l’iconico lettore di musicassette nel luglio del 1979. A 40 anni di distanza, per permettere al leggendario mangianastri di sopravvivere nel mondo della musica digitalizzata, ne è stata riproposta una versione rinnovata,
in grado di riprodurre brani mp3 e audio in streaming, supportando l’esercizio di tali operazioni dall’effetto grafico di un display in alta definizione, da 3.2 pollici, che riproduce il movimento di un nastro. Il lettore, ribattezzato NW-A100TPS, si rifà al modello TPS-L2 ed è stato presentato a Berlino nel corso della fiera tecnologica Ifa. Il dispositivo gode di una batteria di lunga durata, che promette una giornata intera di musica prima di scaricarsi, e di una memoria da 16 Gb, per archiviare i brani al suo
Nuove Proposte novembre 2019
interno. Nota dolente però è il costo, tutt’altro che alla portata del consumatore medio. Il prezzo base infatti è di 440 euro. Una quota rilevante, non soltanto considerando le cifre del mercato odierno per dispositivi analoghi, ma an-
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che se rapportato al prezzo di lancio del primo walkman, il cui importo avrebbe avuto un’equivalente di 150 euro dei giorni nostri. D’altra parte, nella vita tutto ha un prezzo, anche i ricordi più nostalgici.
Paolo Sabatini
teatro
spettacolo & cultura
AL SALA UMBERTO VA IN SCENA “MISERY” TRASPOSIZIONE DEL NOTO THRILLER DI KING di Claudia Pennacchio
Filippo Dini e Arianna Scommegna mettono in scena un testo senza tempo, che esplora i meandri della mente umana e mostra le conseguenze dell’amore esasperato per l’arte
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l teatro Sala Umberto di Roma va in scena, dal 19 novembre al 1° dicembre, “Misery” di William Goldman, trasposizione teatrale del romanzo di Stephen King. Sul palco Filippo Dini, che cura an-
che la regia dello spettacolo, e Arianna Scommegna. La storia racconta ciò che accade a Paul Sheldon, scrittore di successo noto soprattutto per aver dato vita alla serie “Misery”, la cui protagonista è un’eroina ottocentesca dal cuore d’oro. L’autore si risveglia in un luogo a lui sconosciuto: a causa di un grave incidente stradale è rimasto incosciente per diversi giorni e ora si ritrova a casa di Annie, una premurosa infermiera ormai in pensione che lo ha salvato e si è presa cura di lui. Se all’inizio Annie si mostra gentile e premurosa,
BRANCACCINO, ORIGINALE VERSIONE DI EDIPO
nonché fan numero uno dello scrittore, ben presto sarà evidente che la donna nasconde un segreto. Paul si rende conto che Annie sembra essere ossessionata da lui e dalla sua opera, al punto tale da non aver avvisato nessuno del suo incidente né del ritrovamento. Durante il salvataggio l’infermiera ha estratto dalla macchina di Paul il romanzo a cui stava lavorando lo scrittore, ma una volta finito di leggerlo dà sfogo a tutta la sua follia. Annie, infatti, una volta scoperto che Misery morirà nell’ultimo romanzo sembra perdere il controllo
di sé, forzando Paul a riscrivere l’opera dal principio, prevedendo un epilogo completamente diverso. Costretto dalla sua carceriera Paul scriverà un nuovo romanzo, probabilmente il migliore che abbia mai prodotto. La storia mostra la forza di Annie, che pur di salvare la sua eroina non si ferma di fronte a niente, incarnando l’esasperazione connessa all’amore per l’arte. Paul diviene prigioniero del suo stesso talento, tenuto sotto scacco dal demone della creazione, che tanto dona quanto pretende che le sia restituito.
ELISEO, UN NOVEMBRE DI GRANDI CAPOLAVORI
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l teatro Brancaccino di Roma va in scena “Edipo… seh! Uno scherzo da Sofocle”. Una versione originale e coinvolgente di una delle più grandi tragedie della storia del teatro classico. Uno scherzo intelligente e raffinato che trascina lo spettatore in un’atmosfera iperbolica e surreale. Il filo rosso è Giorgio Strehler, uno dei più grandi registi di tutti i tempi, che con le sue nevrosi e le sue manie dirige, dall’aldilà, una prova dell’Edipo Re di Sofocle. Gli attori a cui ha affidato la scena, anche loro trapassati, sono i più grandi interpreti del teatro e del cinema italiano, che però – loro malgrado – non hanno mai avuto a che fare con una tragedia classica. Un esempio per tutti: Tina Pica nel ruolo di Giocasta. Naturalmente questo stato di cose, tra somma bravura e fatale inesperienza, genera una serie di contraddizioni e comicità che suscita grande ilarità tra il pubblico. La presenza di Strehler, con la sua foga, la sua passione e i suoi scatti isterici contro gli attori “incapaci” danno un continuo straniamento, permettendo però anche di vivere alcuni momenti forti del testo. L’unico interprete dello spettacolo, Andrea Tidona, riesce a sintetizzare tutto questo con le sue straordinarie capacità imitatorie, grazie anche all’ottima regia di Carla Cassola.
Anna Crivelli
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l teatro Eliseo apre il mese di novembre con grandi capolavori. Opere intramontabili di autori come Bergman, Shakespeare, Miller e Prévert. Tutta la stagione del Eros Pagni e Gaia Aprea credit Fabio Donato foto per gentile concessione teatro romano offrirà al pubblico lavori di autori del Novecento e grandi classici. Il calendario 20192020 verrà inaugurato il 5 novembre da “Scene da un matrimonio” di Ingmar Bergman. Siamo nella Roma degli anni ’60, il regista Andrei Konchalovsky ci porta a scoprire una coppia felice solo apparentemente. Ad interpretare i due protagonisti saranno gli attori Julia Vysotskaya e Federico Vanni. Dal 19 novembre andrà in scena “La tempesta” di Shakespeare, adattamento e regia di Luca De Fusco, sul palco Eros Pagni e Gaia Aprea. Dal 3 dicembre, invece, al teatro Eliseo saranno Elena Radonicich e Peppino Mazzotta a catturare l’attenzione del pubblico, vestendo i panni dei due anti-eroi nel pieno conflitto che tocca la Germania in “L’onore perduto di Katharina Blum”. Letizia Russo ha adattato il testo del romanzo di Heinrich Böll, mentre Franco Però ha curato la regia.
Mattia Martiradonna
novembre 2019 Nuove Proposte
spettacolo & cultura
teatro
TEATRO ARCOBALENO, UNA STAGIONE DI GRANDI CLASSICI CON ATTORI RINOMATI di Sara Candiano
La struttura nata negli anni ’30 si trova nel cuore della Capitale, alle spalle di Villa Torlonia, ed è diretta da Vincenzo Zingaro
Direttore Artistico - Vincenzo Zingaro teatro Arcobaleno foto per gentile concessione
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l teatro Arcobaleno, sito alle spalle di Villa Torlonia nel cuore della Capitale, nasce negli anni ’30 e sviluppa una storia piuttosto complessa: da te-
atro di varietà si trasforma, negli anni, nella sede del laboratorio di arti sceniche di Gigi Proietti, poi in cinema d’essai e infine nella casa dei grandi classici. Ad oggi è infatti sede della compagnia Castalia – diretta da Vincenzo Zingaro – celebre per aver intrapreso un percorso di studio e ricerca nell’ambito del teatro classico. Nonostante le difficoltà di budget dovute a una diminuzione del finanziamento da parte del ministero per i Beni e le Attività Culturali, anche quest’anno Zingaro inaugura una stagione teatrale ricca di spettacoli di alto livello. Segnaliamo in particolare “Pigliate ‘sta pastiglia” di
Marsiglia e Perrella (dall’8 al 17 novembre). Tre farmacisti/musicisti si riuniscono per regalare “pillole” musicali, che migliorano lo stato fisico e morale nello sfondo della tradizione musicale/ teatrale napoletana. “Macbeth” adattato da Gianni Leonetti (dal 22 novembre al primo dicembre) con Camillo Marcello Ciorciaro. “Dyscolos” (lo scorbutico) con l’adattamento di Cinzia Maccagnano, rappresentazione della forma più compiuta della nuova commedia greca. E ancora “Mostellaria” curata da Vincenzo Zingaro (dal 28 dicembre al 19 gennaio), una delle più divertenti e famose commedie di Plauto. Segnaliamo per
Vittorio Marsiglia Teatro Arcobaleno foto per gentile concessione
ultimo “Antigone” adattato da Giuseppe Argirò (dal 28 febbraio al 15 marzo), la tragedia più rappresentata e allo stesso tempo amata dal pubblico di tutti i paesi. Per approfondimenti sul programma c’è il sito: www.teatroarcobaleno.it.
ALESSANDRO PREZIOSI TORNA IN SCENA AL VASCELLO CON IL TESTO DI MASSINI “Vincent Van Gogh L’odore assordante del bianco” racconta la straziante esperienza in manicomio del pittore olandese
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al 26 novembre al 1 dicembre andrà in scena al Teatro Vascello “Vincent Van Gogh L’odore assordante del bianco”. Il testo di Stefano Massini, vincitore del premio Pier Vittorio Tondelli Riccione Teatro 2005, vede Alessandro Preziosi tornare a interpretare il ruolo di Van Gogh. Una parte complessa, come la storia. Infatti, il tutto è ambientato tra le mura del manicomio di Saint Paul,
dove l’artista – dopo il famoso episodio del taglio dell’orecchio nel 1889 – viene rinchiuso. E sono forse le pareti bianche della stanza, in cui è relegato, a ferire di più la già fragile anima del pittore. Un bianco assordate, per lui che ha sempre dipinto con colori vivaci, così fuori dal comune da non essere apprezzati dai suoi contemporanei. Qui gli sarà anche proibito di continuare a dipingere – dopo aver tentato il suicidio ingerendo le sue stesse tempere –, trasformando il bianco della cella nella tomba della sua arte. Van Gogh è costretto a fare i conti con i fantasmi della sua mente, indifeso senza lo scudo della sua pittura.
Nuove Proposte novembre 2019
GEO5235LoW©FrancescaFago foto per gentile concessione
Unico suo vero interlocutore è il direttore del centro, che sembra in qualche modo volerlo aiutare. Un finale che tutti già conosciamo: sappiamo che l’artista ne uscirà, senza una diagnosi o una
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ritrovata sanità mentale, ma finalmente libero di poter tornare a lavorare. Una chiosa che comunque sorprenderà e sicuramente commuoverà gli spettatori.
Francesca Coculo
musica
spettacolo & cultura
UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI ISTITUZIONI CONCERTISTICHE ITALIANE ORGANIZZA CONCERTI, OPERE DA CAMERA, BALLETTI E SPETTACOLI DI TEATRO MUSICALE DI LIVELLO INTERNAZIONALE Mdi Ensemble - foto per gentile concessione
LA STORIA DELLA PRESTIGIOSA ACCADEMIA FILARMONICA ROMANA
di Iwona Grzesiukiewicz
Stefano Andreatta - foto per gentile concessione
Smantellato il complesso architettonico nel 1936, dopo la seconda guerra mondiale, l’Accademia venne rifondata Piotr Anderszewski (ph Simon Fowler warner) foto per gentile concessione nel 1946 con la direzione artistica di Alfredo Casella. La sede amministrativa, a sede sociale di una delle più essendo stata demolita la sala Sgamprestigiose istituzioni concerti- bati, venne posta nella Casina Vagnuzstiche italiane, l’Accademia Fi- zi dove risiede tutt’oggi. La Filarmonica larmonica Romana, si trova nella palaz- Romana svolge anche attività didattizina Vagnuzzi a Roma, in via Flaminia ca, con una propria scuola di musica e 118, con annessi giardini dove è situata una biblioteca che custodisce spartiti la sala Casella, un’ulteriore area da con- musicali prevalentemente dell’800. Ha certi con capienza di 200 posti adatta annoverato fra i suoi direttori artistici, per manifestazioni di minor importan- oltre al già citato Alfredo Casella, perza (conferenze, presentazioni di libri, sonaggi del calibro di Mortari, Petrassi, convegni di studi, concerti di giovani Peragallo, Pedrotti, Vlad, Bogiankino, artisti e spettacoli per le scuole). L’Ac- Turchi, Berio, Cagli, Henze e Vidusso. cademia collabora abitualmente con In calendario per il mese di novembre enti pubblici e privati e istituzioni cul- 2019 ci sono i seguenti eventi: al teatro turali, sia italiane sia estere. La stagione Argentina giovedì 7 novembre alle ore principale si svolge da ottobre a maggio 21 Sol Gabetta violoncello, Nelson Goe la sua eterogenea programmazione erner pianoforte, musiche di Brahms, esplora tutti i settori della musica: dal Franck, Schubert; alla sala Caselbarocco al repertorio classico, fino alla la domenica 10 novembre alle ore musica contemporanea, alla danza e ai 17.30 Quartetto Lyskamm, musiche nuovi panorami musicali. L‘Accademia di Bartók, Beethoven (ciclo integrale fu fondata nel 1821 da un gruppo di no- dei Quartetti per archi), Casale; al tebili dilettanti per l’esecuzione a Roma di atro Argentina giovedì 14 novembre musica da camera, sinfonica e di opere alle ore 21 Filippo Gamba pianoforte, liriche invise alla censura (ad esempio musica di Beethoven, Brahms, Deil Mosè in Egitto di Rossini). Con l’U- bussy; alla sala Casella domenica 17 nità d’Italia la Filarmonica Romana si novembre alle ore 17.30 musiche trasformò di fatto in una società corale. di Chopin e Rachmaninoff con
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Erik Bertsch - foto per gentile concessione
Stefano Andreatta pianoforte; alla sala Casella domenica 24 novembre alle ore 17.30 “Premio Valentino Bucchi”, finale del 40° Concorso internazionale per la composizione con Imago Sonora ensemble, Andrea Ceraso direttore, prime esecuzioni assolute di A. Cappelletto, Do Nascimiento, Minaglia, Noce, Vetrano, Yamamoto; al teatro Argentina infine giovedì 28 novembre alle ore 20 Piotr Anderszewski pianoforte, musiche di Bach, Beethoven e Schumann. Quartetto Lyskamm foto per gentile concessione
novembre 2019 Nuove Proposte
spettacolo & cultura
musica
Sei brani per un’immersione tra pop e rock. Il cantautore romano, dopo il grande successo di “Meteora” dal ritmo incalzante e vivace, propone ora un sound moderno e fresco
ROMANZO ROSA,
IL NUOVO EP DEL GIOVANE TALENTO MUSICALE
WILLIAM FRASCA di Andrea Vitale
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illiam Frasca torna con una grande sorpresa: dopo un anno di lavoro intenso, è finalmente in distribuzione il suo primo Extended Play dal titolo “Romanzo Rosa”, composto da sei brani, per la regia di Samuele Cervo. Un’immersione tra il pop e il rock, un sound moderno e fresco, che già è possibile ascoltare su tutti i digital store. Il giovane cantautore romano si è affacciato al panorama musicale italiano con il brano, uscito lo scorso anno, dal titolo “Meteora”: un grande successo reso possibile da un ritmo incalzante e vivace, capace di trascina-
re l’ascoltatore in una storia d’amore fantascientifica.
L’ARTISTA HA VINTO IL PREMIO DELLA CRITICA AL FESTIVAL VALLE ROVETO William Frasca vanta già numerose presenze musicali in eventi a carattere solidale e in kermesse canore. Tra i tanti si ricorda la partecipazione alla manifestazione “Una melodia per la sicurezza”, al premio “Monumento caduti Forze dell’ordine e del soccorso”, alla quarta edizione di “Castellafiume’s got talent”, alla kermesse “Carabinieri e bambini” e alla se-
rata “Rock per un bambino”. È stato inoltre vincitore del premio della critica al Festival Valle Roveto. Il nuovo EP è stato prodotto dall’etichetta discografica indipendente Record Palex. Nata nel 2017, ad opera di Alessandro Pirolli, si è subito affermata nel panorama musicale grazie a un’importante iniziativa imprenditoriale capace di sostenere, con il supporto di un team di professionisti, gli artisti emergenti in Italia. La Record Palex ha permesso anche a William Frasca una capillare distribuzione sui migliori digital store.
LA BAND “THE MUSICAL BOX” TORNA CON LO SPETTACOLO TRIBUTO AI GENESIS AL TEATRO BRANCACCIO DI ROMA Il 18 novembre il complesso canadese farà rivivere sul palco il genio dello storico gruppo inglese. Una tournée con solo sei date in Italia
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pproda al teatro Brancaccio il 18 novembre lo spettacolo “A Genesis Extravaganza – volume 2”, il concerto celebrativo di una delle più grandi band britanniche: i Genesis. Sul palco saranno i canadesi “The Musical Box” – l’unica band autorizzata e supportata dallo storico gruppo – a condurre gli spettatori tra le sonorità della rivoluzionaria band di Phil Collins e Peter Gabriel. Reduci dal successo del primo tour, “The Musical Box” tornano in Italia per sei date, sei concerti che li vedranno impegnati sul palco con la produzione discografica che va dal
Nuove Proposte novembre 2019
1970 al 1978, periodo che ha visto l’uscita di album iconici come: “Trespass”, “Nursery cryme”, “Foxtrot”, “Selling England by the pound”, “A trick of the tail”, “Wind & Wuthering” e “And then they were tree”. Un viaggio attraverso le sperimentazioni progressive dei primi anni ’70 che, sul finire dello stesso decennio, iniziarono a virare verso il rock pop. Uno spettacolo unico nel suo genere: interessante per i più giovani, che avranno la possibilità di conoscere ed essere accompagnati in un pezzo di storia della musica; e un emozionante tributo per i vecchi fan, che non resteranno delusi dalla performance e potranno tornare a cantare “Follow you, Follow me”, o perdersi nelle sonorità di “Firth of Fifth” forse una delle composi-
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The Musical Box - Genesis Extravaganza foto per gentile concessione
zioni migliori dei Genesis. Un concerto che unisce generazioni di appassionati, una seconda tournée mondiale per “The Musical Box”, pronti a bissare il successo della prima sotto l’ala protettrice degli stessi Genesis.
Francesca Coculo
musica
spettacolo & cultura
IL ROCK È IMMORTALE! PAROLA DI DJ RINGO di Sara Pellegrino
Elvis Presley, Beatles, Ramones sono solo alcuni degli interessi del famoso disc jockey di Virgin Radio
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apelli biondi sparati, immancabile chiodo nero e magliette che richiamano grandi gruppi del passato. Una simpatia innata come la passione per il rock e per le moto. Sono questi gli ingredienti che rendono unico lo stile di uno dei volti noti di Virgin Radio: Dj Ringo. Avendo vissuto alcuni dei momenti più belli dell’evoluzione musicale, il rock ‘n’ roll e la Beatlemania, è nato con il rock che gli scorre nelle vene! Il grande amore per la musica lo ha portato a girare il mondo, ne ha fatto il suo lavoro e ha percorso davvero tanta strada. Come sono nate le passioni per la musica rock e le moto? Con la musica ci sono cresciuto. Mi ha accompagnato da sempre. Da quando assistetti al concerto dei Beatles al Vigorelli sulle spalle di mio zio per passare, intorno ai diciasette anni, al punk dei Clash e Sex Pistols quando volai per la prima volta a Londra per poi passare al grande rock quando mi trasferii a Los Angeles. Era il periodo dei Guns N’ Roses e dei Motley Crue. Le due (e quattro) ruote invece per me hanno sempre avuto il sapore della libertà e della sfida. Ho guidato di tutto in vita mia e non mi stancherò mai di farlo. Dalle 125cc alle Superbike. Qual è il suo genere rock preferito? Senza dubbio il punk. Ma ho adorato anche il glam anni ’70 e la new wave. Potrebbe citare una band che possa riassumere la sua vita e le sue passioni? I Ramones! Sono il mio gruppo preferito. Quello che rappresenta meglio il mio modo di vivere e pensare. Ma sono cresciuto con Elvis e i Beatles che non
mancavano mai nel mangiadischi di mio papà. Ogni periodo è caratterizzato da alcune mode. Cosa ne pensa della musica trap? Non mi piace ma la ascolto per farmi un’idea. Non mi piace avere preconcetti o barriere. Prima ascolto e poi filtro attraverso la mia esperienza. Comunque la trap proprio non mi va giù, è poco artistica. Nell’ambito della scena punk-rock, band come i Sex Pistols o i The Clash hanno rappresentato in pieno la ribellione contro il sistema. Secondo lei, i nuovi gruppi riescono ancora ad incarnare questo senso di ribellione? No, ma il problema non è solo da parte dei gruppi, ma anche della società nella quale viviamo. Dell’attenzione che viene data all’ascolto della musica. Dai testi. Oggi c’è un’attenzione minima. Il tempo di ascoltare un singolo e poi passare a fare altro. I giovani ora sono ricchi e hanno tutto: dal sesso ai social. Non hanno più bisogno di ribellarsi a nulla.
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In seguito alla nascita dei social, come è cambiato il modo di ascoltare i programmi radio? La radio è magia. A mio parere i social media hanno completato l’ascolto. Mi piace quando i ragazzi, ascoltando la radio, mi scrivono per chiedermi qualche informazione sui brani che hanno sentito su Virgin Radio. Ma capisco che devono spaziare nei loro mondi. Conoscere e approfondire i suoni per ricevere emozioni. Il “rock è morto” o possiamo dire che esistono ancora band in grado di rappresentare questo genere in tutte le sue sfaccettature? Il rock non morirà mai. Ci sono dei cicli, dei periodi più o meno buoni, ma la forza del rock non morirà mai. Per capire di cosa sto parlando basta vedere quanta gente partecipa ai concerti rock rispetto a quelli pop. Alle sue spalle c’è una grande carriera nell’ambito radiofonico e televisivo; Rtl, Radio 105, Rock Tv, Virgin Radio. Se qualcuno volesse intraprendere la sua carriera, che tipo di percorso dovrebbe seguire? Iniziare dalla gavetta. Partire da una piccola radio. Imparare il mestiere. Studiare. Non pensare di essere arrivati dopo aver fatto una sola diretta. Essere umili e ascoltare i consigli di chi fa radio e poi amare la musica e saperla rispettare. Impegnarsi fino alla morte per qualcosa che si ama. Che messaggio può mandare alle rock band emergenti, che spesso rinunciano ai propri sogni perché ostacolate dal mercato musicale e dalla pirateria? Ragazzi suonate tanto dal vivo. Scrivete i vostri testi e non abbiate paura di niente e nessuno. Impegnatevi nel ricercare qualcosa di unico perché la musica è fatta di una grande verità: se non “gira” c’è un motivo!
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spettacolo & cultura
mostre
POMPEI E SANTORINI: CONSEGNATE ALL’ETERNITÀ DALLA FURIA DEI VULCANI di Diletta Murgia
Alle Scuderie del Quirinale in mostra le opere che mettono a confronto due siti accomunati da un’identica fine
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i possono contare sulle dita di una mano gli avvenimenti che hanno marchiato la storia del pensiero moderno: tra questi, quello che ha impresso maggiormente il suo sigillo è senza dubbio la riscoperta di Pompei nel 1748. Quasi 1700 anni prima una pioggia di cenere, provocata dall’eruzione del Vesuvio, aveva cristallizzato l’antico centro urbano e la complessità della sua vita quotidiana, facendola rinvenire sospesa nel tempo attraverso le rovine. La stessa sorte era toccata tempo prima all’isola di Thera, nota oggi come Santorini, che nel 1613 a.C.
fu vittima di un’eruzione devastante: due catastrofi naturali che hanno inghiottito due civiltà e il loro sistema di pensiero. Con l’obiettivo di confrontare questi due siti, le Scuderie del Quirinale ospitano l’esposizione “Pompei e Santorini: l’eternità in un giorno” (fino al 6 gennaio 2020). La mostra racconta le tante e tragiche somiglianze tra la nostra Pompei e la greca Akrotiri, cancellate e consegnate all’eternità dalla furia dei vulcani. Sono tante le suggestioni che arrivano da un percorso espositivo parallelo di opere d’arte moderna-contemporanea,
Antony Gormeley - FLEX - 2016 - Ghisa / Cast iron 36 x 156,8 x 51 cm ©the artist and GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins / Habana Photo by Stephen White, London foto per gentile concessione
di artisti e autori che si sono fatti ispirare dai due avvenimenti: dalle atmosfere tenebrose dei paesaggi di William Turner al Vesuvio pop di Andy Warhol, dal Leopardi della Ginestra alla Recherche di Proust, dalle sculture di Alviero Martini all’esplosione dei colori di
Guttuso o al nero senza appello di Damien Hirst, fino ad arrivare a Valenciennes, Burri e Giuseppe Penone. Il tema della catastrofe e della rinascita accompagna quindi i visitatori in un percorso a ritroso nella storia, nella sorpresa, nel buio e nella bellezza.
LA SCULTURA NARRATIVA E MITOLOGICA DI SERGIO MONARI A VILLA TORLONIA
L’esposizione al Casino Nobile si compone di creazioni ispirate a temi e personaggi greci e romani
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ino al 6 gennaio 2020, Roma accoglie le opere di un grande artista contemporaneo nella mostra “Rifrazioni dell’antico di Sergio Monari” al Casino Nobile di Villa Torlonia. Sergio Monari, pittore e scultore affermatosi negli anni ‘70, inizia il suo percorso artistico conseguendo il diploma di scuola secondaria al Liceo artistico di Ravenna e la laurea all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. La sua prima mostra all’estero risale al 1986 a Lubiana. Nel 2015, in occasione dell’Expo, una sua opera viene scelta per la rassegna “Tesori d’Italia. L’arti-
Sergio Monari - Eco del possibile, 2019 foto per gentile concessione
sta è docente di tecniche e materiali della scenografia e di scultura al corso di “Scenografia del melodramma” a Cesena. Una caratteristica della sua arte è il forte richiamo alla cultura classica: le sue sculture si ispirano alla mitologia greca e romana
Nuove Proposte novembre 2019
da cui traspaiono dinamicità e movimento. Le figure antropomorfe e gli individui rappresentati simboleggiano alcuni aspetti umani come amore, timori e dubbi ma anche guerra, morte, tempo e poesia. La mostra offre al pubblico diciotto sculture di
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Sergio Monari, ma quella principale e più importante è “Migrante preda”. Quest’opera rappresenta un personaggio della mitologia greca, la dea Medea, che evade dalla sua terra natia per andare alla ricerca di nuovi mondi, diffondendo conoscenza. Proprio come l’incontro tra le opere di Monari e Villa Torlonia. Era dal 1993 che Roma non ospitava una mostra dell’artista Sergio Monari. In questo caso lo scultore inserisce le opere in un luogo ricco di storia, portando nella Capitale una serie molto ampia di sue creazioni.
Sara Pellegrino
mostre
spettacolo & cultura
QUATTRO IMPERDIBILI APPUNTAMENTI AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI di Sara Pellegrino
Fino a gennaio sarà possibile visitare una rassegna che racconta la storia ungherese e altre tre che mettono al centro il corpo umano, l’anatomia e la meccatronica
zione scientifica del corpo umano. Si comincia con Sublimi anatomie. Il tema è la rivelazione sublime del corpo umano. Documenti, disegni e manichini portano alla luce l’evoluzione dello studio dell’anatomia a partire dal ‘700 fino ai giorni nostri. Un’esposizione che coinvolge vista e tatto. La meccanica dei mostri. Da Carlo Rambaldi (1925 – 2012), inventore uattro mostre uniche nel loro degli effetti speciali, a Makinarium. genere saranno visitabili a Rambaldi ha dato vita a personaggi Roma, al Palazzo delle Espo- di film illustri come ET, King Kong, sizioni, fino al 6 gennaio. Un percorso Alien. Esposti documenti e materiache si articola su diversi temi e opere di li dell’archivio privato dell’artista. La artisti che hanno condizionato i secoli mano di King Kong e diverse versioni precedenti. Tecniche d’evasione. Stra- di ET permettono di osservare la struttegie sovversive e derisione del potere tura interna ed esterna e capire come nell’avanguardia ungherese degli anni avvengono i movimenti. Il gruppo Ma‘60 e ‘70. Una serie di documenti, ma- kinarium, noto per la produzione di nifesti, sculture e fotografie, racconta- effetti speciali ai giorni nostri, mette a no i meccanismi di evasione attuati da disposizione i suoi lavori tra cui il draartisti dissidenti, alcuni ancora in vita, go e la pulce del film “Il racconto dei per deridere il potere politico e sfuggi- racconti”. Katy Couprie, dizionario folle del corpo. La mostra si ispira all’ore alla censura. Tre mostre racconteranno l’osserva- monimo libro dell’artista francese. Un
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vocabolario visivo racconta la struttura del corpo mescolando l’anatomia alla poesia, i modi di dire alle citazioni letterarie. Fotografie, disegni, incisioni e grafici di parti anatomiche come muscoli, ossa e rappresentazioni di risate, lacrime, baci evidenziano l’interiorità e l’esteriorità di noi esseri umani.
“DELLA MATERIA SPIRITUALE DELL’ARTE”, AL MAXXI L’INCONTRO UNICO TRA ANTICHITÀ E MODERNITÀ Una grande collettiva per raccontare il dialogo artistico tra le opere di 19 protagonisti contemporanei e i reperti archeologici della Roma arcaica
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uanto può sembrare inusuale oggi parlare di spirituale, in un mondo dominato da tecnologia, individualismo e determinismo? Esiste ancora un’esigenza spirituale alla base delle istanze artistiche del mondo post-moderno? A queste domande prova a dare una risposta il Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, riunendo alcuni tra i più importanti protagonisti della scena artistica dei nostri tempi nella grande collettiva “Della materia spirituale dell’arte”, visitabile fino
all’8 marzo 2020. Un allestimento straordinario, in cui si incontrano modernità e antichità. Le opere di diciannove grandi artisti della scena internazionale, con background e culture differenti, dialogano con reperti archeologici della Roma arcaica, provenienti dai principali musei della Capitale. I reperti risalgono a un periodo compreso tra l’VIII secolo a.C. e la fine del IV secolo d.C., rappresentativi di un percorso che conduce dal mondo arcaico al mondo moderno. Ovvero, dalla dimensione collettiva del sacro
diventa religione di Stato e si passa a una dimensione più intima e individuale della spiritualità. «Con “materia spirituale dell’arte” - spiega Bartolomeo Pietromarchi, direttore Maxxi Arte - intendo ciò che fa leva su tale dicotomia, tra una dimensione materiale legata all’esperienza personale e un’esigenza di ritrovare pratiche e significati che elevino lo spirito al di sopra di essa». Grandi installazioni, visioni Shirin Neshat, Offerings, 2019 laterali e muri totemici perStampa alla gelatina d’argento e inchiostro Courtesy: l’artista e Gladstone Gallery, mettono un gioco di rimandi New York e Bruxelles tra le opere d’arte e i manuShirin Neshat, Offerings, 2019 Gelatin silver print and ink fatti archeologici, favorendo Courtesy: the artist and Gladstone Gallery, New York and Brussels così un dialogo continuo tra la sensibilità antica e quella in epoca pagana fino al mo- contemporanea. Mattia Martiradonna mento in cui il Cristianesimo
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spettacolo & cultura
tv
“O ANCHE NO”: IL NUOVO PROGRAMMA DI RAI2 CHE ABBATTE LE BARRIERE di Alessandra Broglia
La trasmissione televisiva condotta da Paola Severini Melograni va in onda ogni domenica alle ore 9:05 fino all’8 dicembre
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partito su Rai2 il nuovo docu-reality “O anche no” condotto da Paola Severini Melograni. Il programma racconta il mondo dei giovani disabili, delle loro famiglie, delle loro conquiste lavorative e personali. “O anche no” è diretto da Davide Frasnelli e scritto da Vito Sidoti e Paola Severini Melograni. La conduttrice, sensibile ai temi sociali, con
la sua naturale eleganza lessicale guida alla scoperta dei protagonisti del programma che sono i ragazzi che lavorano all’interno dell’Albergo Etico (di cui vi abbiamo parlato in un numero precedente); la band “Ladri di carrozzelle” ospite a Sanremo nel 2017 e interprete della sigla della trasmissione tv; i giornalisti adolescenti di RadioImmaginaria, capaci
di un sano confronto nell’analisi del mondo degli adulti. Vengono, inoltre, intervistati alcuni personaggi famosi come Piero Angela, Renzo Arbore, Valentina Battistini e Nicoletta Mantovani, che intervengono sul tema leitmotiv della puntata e sul loro rapporto con la diversità del vivere. L’obiettivo, anche attraverso l’utilizzo dei social network che sono parte integrante del progetto di Rai2, è quello di provare a diminuire le differenze tra i giovani e le generazioni precedenti e capire che, come disse Franco
Pier Silvio Berlusconi Amministratore Delegato Mediaset - Foto per gentile concessione
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Basaglia «da vicino nessuno è normale». Il titolo “O anche no” deriva «da una frase pronunciata a fine trasmissione» come ha spiegato Paola Severini. «Il programma – ha aggiunto – combatte contro gli stereotipi anche grazie al troll (colui che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, ndr) Gianmarco Saolini, che dice il contrario di ciò che abbiamo raccontato. Ci sono poi i Ladri di Carrozzelle, che con un video molto carino spiegano che tutti possono avere del talento “O anche no”».
film & serie tv spettacolo & cultura
“THE DARK CRYSTAL”, RITORNO NEL MONDO DI THRA CON UN’AVVENTURA TUTTA NUOVA di Arianna Di Biase
La serie tv di Netflix ci trasporta in una dimensione di luci e ombre. A quasi quarant’anni dall’uscita dell’omonimo film, i fan del fantasy possono tornare indietro nel tempo
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he Dark Crystal: la resistenza” è la nuova serie tv firmata dal regista Louis Leterrier e sbarcata su Netflix a fine estate. Ha suscitato un elevato successo ed è il prequel dell’omonimo film del 1982 di Jim Henson. Henson, padre dei famosi Muppets, produsse all’epoca un film con pupazzi e burattini, ma la sua idea innovativa non suscitò grande interesse. Grazie alle nuove tecnologie e alla fama del regista, cresciuta negli anni, Netflix ha deciso di riportare i personaggi di Hen-
son in vita. La serie, composta da dieci episodi, racconta la storia (ambientata molti anni prima rispetto agli eventi narrati nel film) di un pianeta desolato di nome Thra, che si alimenta grazie al potere di un cristallo della verità, simbolo di pace e ordine. L’equilibrio di questo magico universo viene rotto quando uno degli abitanti di questa terra scopre che i malvagi Skepsis, i guardiani del cristallo, hanno corrotto la sua essenza in cambio dell’immortalità. Un gruppo di valorosi eroi si metterà in
he ark Crystal Age of esistance - rod ction Stills et i foto per gentile concessione
viaggio per salvare il pianeta dalla sventura. Benché gli effetti speciali e la grafica di “Dark Crystal” siano degni di nota, la serie attira per la sua potente trama, metaforica e commovente. Nonostante la loro diversità, infatti, i popo-
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li di questo mondo si uniscono per combattere contro il male che incombe. Attraverso piccoli gesti di amore e compassione, i protagonisti riportano l’armonia nel loro universo imperfettamente magico.
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spettacolo & cultura
libri
Filastrocche per sentirsi grandi
Ismail e il grande coccodrillo del mare
Una vita al giorno
Le storie di Maria Elena Rosati, musicate da Reno Brandoni e da Stefano Nosei
Costanza Savini racconta un tema di grande attualità
La terza opera dell’autore e speaker radiofonico Massimo Vitali
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ilastrocche per sentirsi grandi” (Edizioni Curci) è un libro scritto a più mani: le storie sono di Maria Elena Rosati, musicate da Reno Brandoni e da Stefano Nosei. Si tratta di un’opera di formazione con nove filastrocche in musica. All’interno del libro ci sono anche due brani a cui ha partecipato il trombettista Paolo Fresu. La protagonista del libro è l’adolescente Sara, che si ritrova a vivere in un mondo moderno dove non esiste musica. E farà un viaggio alla scoperta delle note e del rock, della bellezza dell’ascolto dei dischi in vinile e della potenza evocativa della musica. Brandoni, quindi, tenta di recuperare ricordi ed emozioni e lo fa attraverso la musica e due figure importanti: quella della giovane alla scoperta del mondo e di un nonno portatore sano di sapienza, saggezza ed esperienza. Sara con il nonno condivide la passione di ascoltare di nascosto i vinili, in una società sotto controllo. Ogni filastrocca contiene un indizio e un insegnamento che porteranno la ragazza a risolvere l’enigma della scomparsa del nonno. Giuliano Alberto Maria Angelini
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smail e il grande coccodrillo del mare” (Euno Edizioni) è un libro per ragazzi e per adulti perché ha forti richiami all’attualità del mondo che viviamo. Costanza Savini racconta una storia umana come ne accadono molte intorno a noi. Ismail sta scappando dalla guerra e dalla fame e lui rappresenta il viaggio, quel viaggio di speranza verso una meta che possa regalargli un futuro e un senso apparente di normalità. Ismail attraversa l’Inferno e il Purgatorio per arrivare al Paradiso, incontrando gente buona e gente malvagia, e un po’ come Dante avrà la sua Beatrice che lo aiuterà a non perdersi per strada. Il libro di Costanza Savini non può che condurre la mente del lettore verso le storie che ogni giorno si sentono alla televisione: gli sbarchi dei migranti che affrontano viaggi pericolosi pur di trovare un futuro migliore e diverso. L’autrice ambienta le sue storie in «zone di confine tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che è nascosto alla vista ma può rivelare dettagli e zone d’ombra della nostra vita». Anna Crivelli
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ivi ogni giorno come se fosse l’ultimo». Un aforisma che non piace molto all’autore di “Una vita al giorno” – edito Sperling & Kupfer - Massimo Vitali (tranne quando parla del suo “invincibile” bagnoschiuma, ndr). È da questo presupposto però che nasce il suo terzo libro, dove esorta invece a ricercare in ogni singolo giorno quell’unicità, anche la più banale, per cui vale la pena di vivere. L’autore racconta in prima persona la sua quotidianità, fatta di “normali persone speciali” e di tanti episodi. Piccoli capitoli, racconti brevi, una narrazione intima e colloquiale fra lui e il suo lettore che dà modo di immedesimarsi, ridere e riflettere su ogni singolo momento. E così ci si affeziona ai condomini novantenni del protagonista, si gioisce di un bambino alle prese con il suo primo tuffo in acqua. Si capisce, semplicemente, che assaporare una vita al giorno è forse il modo migliore per rendersi conto di vivere davvero, anche nella nostra straordinaria piccola quotidianità. Francesca Coculo
intervista
spettacolo & cultura
A TU PER TU CON PHILIPPE DAVERIO di Alessandra Broglia
Il critico d’arte parla di Leonardo e Bacon, ci racconta il suo parere sul loro mondo, lasciandoci spunti di riflessione e un grande desiderio di approfondimento
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hilippe Daverio è un volto noto della nostra televisione, di origine alsaziana, storico dell’arte, politico, docente e saggista, con importanti onorificenze ricevute dai presidenti della Repubblica italiana e francese, capace di sottile ironia come pochi. Il 2019 volge al termine, è stato l’anno del Cinquecentenario di Leonardo: come interpreta il maestro e l’universo femminile, tra ritratti e disegni del ventre materno? Sono due cose diverse, uno è Leonardo sperimentatore che fa l’analisi dell’utero femminile come fa l’analisi del cuore, userà poi i rami dello stesso per fare i decori della stanza delle Asse, del Castello Sforzesco a Milano. Se si pensa che trenta o quarant’anni prima si andava per citazioni o per stilemi, qui si va per sperimentazione, in questo senso, donna-uomo, gatto-cavallo è uguale. Il suo rapporto con il mondo femminile era un po’ complesso, perché non era molto attratto dall’argomento, ma si trovava in una situazione nella quale Cecilia Gallerani (la dama con l’ermellino, ndr) era la più bella dell’area, e bisognava farne il ritratto. Quindi una parte della sua vita era divisa tra quella di corte, e quella un po’ più concettuale anche con un po’ di contorsione men-
tale. Tutti pensano che scrivesse da sinistra a destra per non farsi leggere, sembra una rilettura un po’romantica per gli ultimi arrivati, invece è una vera sperimentazione; potete farla anche voi, se scrivete il vostro nome con due matite contemporaneamente, una a destra e l’altra in simmetria a sinistra, si può riuscire a scrivere il proprio nome come faceva Leonardo. Questo non fa parte della sua voglia di nascondere, ma della prassi della sperimentazione perenne: tutto deve essere sempre sperimentato, anche la bellezza femminile. Per questo le bellezze femminili diventano così enigmatiche, perché più lontana è la femmina e più può essere enigmatica. Era già successo ad altri, pensiamo a Dante con Beatrice o Petrarca con Laura e come le hanno rese famose, quindi bisogna anche entrare nello spirito delle epoche e capire questa figura sublime del mondo femminile che in verità ha la discendenza della Madonna. La cultura di Maria Vergine e Madre di Dio non è quella che abbiamo oggi, tra Medioevo e Rinascimento è una cultura tangibile e fisica, basta pensare alla Firenze della famiglia della Robbia, che ne producevano decine a settimana, tutte fantastiche. Bisogna stare molto attenti con epoche diverse, pensando anche all’infanzia del sottoscritto. La storiografia artistica può aiutarci a capire cos’era la psicologia umana in epoche e realtà diverse dalle nostre. Una diversità tra struttura sociale, evoluzione dei diritti e concetto di fede, perché per loro era fisico, la presenza del divino era nella realtà quotidiana e legittimava la stessa.
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Daverio - ph. Tommaso Fera (foto per gentile concessione)
Quale artista contemporaneo ritiene particolarmente attento al dettaglio? Francis Bacon, anche se la mostra di Roma non contiene tutto. Se lei vede una sua virgola di pittura, c’è qualcosa di magico che vede solo in Picasso: nessun segno è sbagliato, ogni cosa anche la più casuale, una colata spessa di biacca bianca è lì perché lì deve essere fin dalla notte dei tempi, questa è la magia e come ci sia riuscito non si sa. Parliamo di beni culturali: ma la cultura è un bene oppure no? Nel resto del mondo la si considera patrimonio culturale. Quando si dice beni, il ragioniere dello Stato li vorrebbe vendere, meglio non chiamarli tali allora, diventa pericoloso. In fondo, anche i mali fanno parte del patrimonio culturale, ad esempio l’etilismo di Francis Bacon non può essere considerato un bene perché avrebbe un costo enorme per la sanità, eppure si può considerare patrimonio.
novembre 2019 Nuove Proposte
spettacolo & cultura
cinema
NUOVE PROPOSTE... AL CINEMA
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a cura di Sara Candiano
Tante risate con Cetto La Qualunque e una vena di malinconia con il docufilm dedicato a Frida Kahlo
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li uomini d’oro di Vincenzo Alfieri dal 7 novembre al cinema. Il film è ambientato a Torino nel 1996 quando Luigi, impiegato postale ossessionato dal lusso e dalle belle donne, decide di rapinare il furgone portavalori che guida ogni giorno in modo da poter dare una svolta alla sua vita. Per effettuare il colpo ha bisogno del sostegno del suo amico Luciano, del collega Alvise, dell’ex pugile tutto muscoli soprannominato “il Lupo” e di Boutique, appassionato di fashion con una decisamente insospettabile doppia vita. Stessa data per Le ragazze di Wall Street – Business is Business di Lorene Scafaria con Jennifer Lopez. Tratto dall’omonima inchiesta di Jessica Pressler del 2015, il film racconta la storia di un gruppo di spogliarelliste che si accorda per trovare una soluzione, non propriamente legale, per racimolare qualche soldo e sopravvivere alla crisi dei primi anni 2000. Al cinema anche Attraverso i miei occhi di Simon Curtis. La pellicola illustra la storia del pilota di auto da corsa Denny Swift e della sua famiglia, raccontata attraverso il punto di vista del loro cagnolino domestico Enzo. Un film originale che prende ispirazione dal romanzo di Garth Stein. Dal 14 novembre (data speciale, date un’occhiata all’ultima pagina della rivista per capire perché, ndr) Zombieland, doppio colpo di Ruben Fleischer con Emma Stone e Woody Harrelson. I quattro protagonisti dovranno affrontare zombie evoluti e sempre più pericolosi rispetto al primo film, facendo i conti anche con i problemi personali nati dalla forzata convivenza che li tiene uniti indissolubilmente. Nello stesso giorno anche Countdown di Justin Dec. Un’infermiera si imbatte per caso in un’app che le mostra il momento esatto in cui una persona mori-
Nuove Proposte novembre 2019
rà. Dopo aver scoperto di avere solamente tre giorni di vita dovrà cercare un modo per cambiare il corso degli eventi prima di soccombere. Cetto c’è, senzadubbiamente di Giulio Manfredonia dal 21 novembre nelle sale. Grande ritorno al cinema di Cetto La Qualunque che, dopo una vacanza in Germania, rientra in patria facendo una scoperta sulle sue origini che potrebbe cambiare il suo destino e anche quello di tutto il popolo italiano. Frida - Viva la vida documentario di Gianni Troilo dal 25 novembre. Il docufilm mette in luce le due anime di Frida: da una parte la sua essenza di pioniera del femminismo, dall’altra la libertà di espressione di un’artista che si sente libera dalle costrizioni di un corpo deforme. Rimandata al 27 novembre l’uscita del secondo capitolo di Frozen – Il segreto di Arendelle di Jennifer Lee e Chris Buck. Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen dal 28 novembre nei cinema italiani. Una giovane coppia va a Manhattan per un weekend di lavoro. Lei, giornalista, deve intervistare un regista, lui, attore, vuole provare ad inserirsi all’interno del cast di un film che promette successo. La solidità del loro amore verrà messa alla prova da diversi fattori esterni. Nello stesso giorno Midway di Roland Emmerich con Patrick Wilson e Luke Evans. Il regista torna al cinema dopo “Independence Day – Rigenerazione” con un racconto che parte dalla battaglia di Pearl Harbor alla vittoria nel Pacifico. Il cast è di tutto rispetto: Dennis Quaid interpreta l’ammiraglio William Halsey, Woody Harrelson l’ammiraglio Chester Nimitz, Wilson ed Evans vestiranno i panni di piloti e marinai coinvolti nello scontro navale.
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Sposa la del 2020
Collezioni
moda e tendenze
È SENSUALE: DI MODA GUANTI, SPACCHI E SCOLLATURE di Gianna De Santis
La donna va all’altare per essere protagonista del suo sogno. Spazio ad abiti che sorprendono gli ospiti. Per l’uomo smoking e tight, ma in verde inglese o in blu navy
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li stilisti hanno immaginato per il 2020 una sposa sensuale, in grado di esprimere con un abito la propria personalità e di essere protagonista assoluta del suo sogno. Per le donne sofisticate che però amano la semplicità lo stile ideale dell’abito per il matrimonio è il boho chic, scelto anche dalle star come Kasia Smutniak, Carolina Crescentini e Charlotte Casiraghi. I capelli sciolti e mossi o raccolti in morbidi chignon sono adornati con fiori o piccole coroncine, incarnano perfettamente lo spirito della sposa e della cerimonia. Anche gli abiti hanno decori e applicazioni che richiamano la natura, o ricami in pizzo con effetto tattoo, che piace sempre alle donne. Quel gioco del “vedo non vedo” che esalta la femminilità. Ma a tessuti più lavorati si contrappongono stoffe lucide e semplici, dal mikado alla seta, passando per l’immancabile tulle. Abiti vaporosi e leggeri, con una perfetta geometria che esalta la silhouette della sposa. Ma a farla da padrona sulle passerelle è la sensualità. Gli abiti, spesso a sirena, hanno spacchi profondi e scollature vertigino-
se, un look audace da portare con disinvoltura. Spazio anche a strascichi o a veli molto ampi in pizzo e tulle, alle piume, alle balze e soprattutto ai guanti, accessorio must have della sposa 2020. È simbolo di eleganza e nobiltà, ma anche di seduzione. Tra i colori il bianco è il re indiscusso con tutte le sue varianti naturali, ma resistono anche tonalità rosa. Mentre per chi si sposa di sera e vuole stupire gli ospiti c’è anche l’abito nero con intarsi brillanti. Oppure si possono scegliere abiti corti o a pantalone, lo smoking nel 2020 è anche donna. Ma la sposa all’altare non va di certo da sola. Il nero, il blu e il grigio sono i colori che dominano l’universo maschile, ma per chi vuole osare ci sono anche il bluette, il blu navy e soprattutto il verde inglese. Tra i modelli per lo sposo gettonatissimi smoking e tight rivisitati in chiave moderna, abiti che slanciano la figura con pantaloni rigati stretti, giacche corte davanti e a coda dietro. Piacciono i colli sciallati e il cravattone in evidenza. Anche lo sposo non vuole passare inosservato!
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novembre 2019 Nuove Proposte
moda e tendenze
novità
FASHION++, IL SISTEMA CHE FA DIVENTARE FACEBOOK UN PERSONAL SHOPPER DIGITALE di Cristina Monaco
Grazie all’Intelligenza Artificiale, il social network aiuterà gli utenti a vestirsi alla moda dando preziosi consigli di stile
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uò un computer essere in grado di riconoscere cosa è alla moda e cosa no? Il team di Facebook pensa di sì. Ecco perché ha sviluppato Fashion++, un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale che suggerisce piccole modifiche di outfit agli utenti che caricano le proprie foto, per renderli più alla moda. La differenza sostanziale tra Fashion++ e i “consigli d’abbigliamento” che troviamo nei più comuni e-commerce è presto detta: negli shop online ci vengono offerti suggerimenti con capi simili o che si abbinano a quello scelto. L’Intelligenza Artificiale di Facebook invece fa in modo che l’intero outfit scelto possa diventare più fashion con dei piccoli accorgimenti: aggiungere o togliere un capo, mettere la camicia nel pantalo-
Nuove Proposte novembre 2019
ne, tirarsi su le maniche, evidenziare il punto vita con una cinta. Per far in modo che l’algoritmo sia in grado di dare questi preziosi consigli, i ricercatori lo hanno istruito e allenato con più di 10mila immagini di utenti e dei loro outfit. Il software ha identificato silhouette, forme, colori, tessuti e modelli. Si è poi creata una sorta di classifica, in cui gli outfit e gli abbinamenti sono ordinati per punteggio, da quello meno alla moda a quello più stiloso. Così quando un utente carica una propria foto, l’algoritmo fa in modo di proporre modifiche per far aumentare il punteggio dell’outfit totale. Fashion++ è ancora in via di sviluppo, ma presto sarà pronto per diventare il nostro personal shopper digitale, un valido aiuto per essere sempre impeccabili!
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fuoriporta
assaggi & paesaggi
Una meraviglia da visitare almeno una volta nella vita, curiosando tra gli appartamenti reali e il parco con le sue scenografiche fontane
REGGIA DI CASERTA, UNA PASSEGGIATA NELLA RESIDENZA DI CARLO DI BORBONE di Diletta Murgia
S
e in una domenica di novembre un tiepido raggio di sole vi fa venire voglia di partire per una gita fuoriporta senza lo stress di dover guidare nel traffico, la soluzione è a circa 200 chilometri da Roma ed è raggiungibile in poco più di un’ora di treno: la Reggia di Caserta. Quello che vi si presenta davanti agli occhi uscendo dalla stazione ferroviaria è un ampio giardino con aiuole decorate a motivi barocchi e, sullo sfondo, un imponente palazzo: la maestosa Reggia borbonica di Caserta. Costruita a partire dal 1752 per volere di Carlo di Borbone (1716 - 1788), la reggia venne ideata come Capitale amministrativa del nuovo regno di Napoli. Il progetto per l’imponente costruzione fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli, uno dei maggiori interpreti del Rococò, che seppe ricreare in territorio italiano un palazzo in grado di reggere il confronto con le altre residenze reali europee. Il fulcro dell’intero complesso è rappresentato dal Palazzo Reale che si articola su di una pianta rettangolare con quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000 metri quadrati per un’altezza di 5 piani. Lo scalone d’onore, ai lati del quale fanno la guardia imponenti leoni di marmo, funge da collegamento con la Cappella Palatina e gli appartamenti reali: quello della regina occupava l’ala nord-ovest, mentre quello del re e del principe ereditario erano dislocati lungo il prospetto meridionale. Tornando al piano inferiore, è un imponente portico a “cannocchiale ottico” a costituire l’ideale collegamento
tato da Vanvitelli ai sovrani, il parco reale si ispira ai giardini delle grandi residenze del tempo, fondendo la tradizione italiana del giardino rinascimentale con le soluzioni introdotte a Versailles. Uscendo dal retro del palazzo, l’immenso parco si apre con i suoi 120 ettari e le sue scenografiche fontane che richiamano miti latini: di innegabile bellezza la Fontana di Venere e Adone e quella di Diana e Atteone. Ed è proprio accanto a quest’ultima che si apre l’accesso verso il giardino inglese della Reggia. Creato su richiesta della regina Maria Carolina d’Austria, il giardino si compone di piante provenienti da tutto il mondo e da corsi d’acqua sui quali si affacciano statue di figure mitologiche: con il parco e la sua celebre cascata, celebre il cosiddetto Bagno di Venere posta scenograficamente al culmine che, silenziosamente nascosta tra la della fuga prospettica. vegetazione, si specchia nell’antistante Parte integrante del progetto presen- ruscello.
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assaggi & paesaggi
giramondo
ALLA SCOPERTA DELL’ARMENIA È LA PIÙ PICCOLA E LA PIÙ GIOVANE REPUBBLICA DELL’EX UNIONE SOVIETICA, MA CON UNA LUNGA STORIA ALLE SPALLE di Carlo Franciosa
L
’Armenia è una piccola nazione con una lunga storia, abitata da un popolo orgoglioso che ha tenacemente difeso, in un arco di tempo di più di 2600 anni, la propria identità nazionale e culturale, nonostante le invasioni e le persecuzioni subite, alternate a periodi di indipendenza, grande splendore culturale e religioso. Ed è proprio l’identità religiosa, il Cristianesimo, e l’appartenenza alla chiesa Autocefala Apostolica Armena, ad aver fornito il legame di identità e di coesione degli armeni che si è mantenuto intatto nei secoli. Geograficamente, l’Armenia appartiene alla regione montuosa dell’Asia minore, caratterizzata da uno dei grandi altopiani che si susseguono fino al Mar Nero e all’Asia centrale. L’Armenia è costellata da imponenti massicci vulcanici ormai spenti, un tempo il più famoso era il monte Ararat, legato alla
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storia di Noè e della sua arca, ma ora questo territorio fa parte della Turchia. L’Armenia compare per la prima volta nella storia col nome di Urartu, nelle iscrizioni dei re assiri che a più riprese cercarono di sottomettere questo regno potente, la cui influenza nell’VIII sec. a.C. si estese su tutta la regione caucasica nella zona dei tre grandi laghi: Arpi, Yeravan e Sevan. Solo quest’ultimo, il più piccolo, appartiene ancora oggi al territorio di questa giovane nazione. Gli armeni sono un popolo di lingua indoeuropea, con forti influenze linguistiche persiane. Nell’antichità furono vassalli dei Medi e dei Persiani e il nome Armenia compare nella famosa iscrizione di Bisotun, del 521 a.C., in onore di Dario, il grande re persiano. Dopo la caduta dell’impero achemenide, ad opera di Alessandro Magno, l’Armenia godette di una relativa autonomia e dal 189
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a.C. si formò un grande regno sotto la dinastia degli Arsacidi, che ebbe il suo apogeo con Tignane, regnante dal 95 al 55 a.C.. Successivamente, con gli assalti dei Romani ad ovest, dei Parti e dei Sasanidi da est, l’Armenia divenne terra di conquista. Nel 298 d.C., il re Tiridate III ripristinò il regno armeno. Tre anni dopo, convertitosi al cristianesimo per opera di San Gregorio l’Illuminato, impose questa religione come credo di stato, dando vita al primo regno cristiano della storia. Il rifiuto da parte della Chiesa armena di accettare le decisioni del concilio di Calcedonia nel 451 d.C. e l’adesione alla dottrina monofisita sulla natura di Cristo, determinarono la nascita della prima Chiesa nazionale cristiana. Il capo della Chiesa armena porta il titolo di Katholikos e risiede a Echmiadzin, la città santa di tutti gli armeni. Nel corso dei secoli, l’Armenia
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subì il dominio persiano, arabo, leizantiano, turco-selgiuchide e mongolo. Solo per un breve periodo, dall’885 al 1030 d.C., un grande regno armeno fu ripristinato sotto la dinastia dei Bagratidi, di cui Gagik fu il re più illustre. Dopo l’invasione dei turchi ottomani nel 1437, il territorio armeno venne diviso fra l’impero ottomano e la Persia. Nel 1828 l’Armenia persiana fu ceduta all’impero russo e ne seguì le sorti fino alla Rivoluzione d’Ottobre. Dopo il crollo dell’Urss, nel 1991 l’Armenia diventa repubblica indipendente. Copre una superficie di circa 30mila kmq, con una popolazione per metà concentrata nella Capitale Yarevan. Il clima è rigido d’inverno e caldo d’estate, ma le sere estive sono miti e piacevoli sull’altopiano. Celebri sono i vini e i cognac. L’architettura presenta caratteristiche di grande originalità. Il genio del popolo di Uratu
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ci ha lasciato esempi di magnifiche fortezze e le chiese, molte risalenti al VII secolo, di dimensioni modeste, semplici e compatte, possiedono forme originali e suggestive. Numerosi i monasteri rupestri, situati in luoghi spettacolari, quasi inaccessibili. Si può visitare la Capitale Yarevan e i suoi dintorni, compreso il museo nazionale che conserva antichissimi manoscritti, alcuni risalenti al V secolo; poi la casa del pittore Martiros Saryan; il monumento a Vardan Mamikonian, l’eroe armeno ucciso nel 451 d.C.; da non perdere anche le antiche fortezze Erivan ed Erebuni, monasteri e chiese monumentali. Meritano di essere visti anche la cattedrale di Echmiadzin, le rovine del tempio di Vanadzor, i resti dell’antica fortezza di Matsamor. C’è poi il monastero di Kecharis, complesso architettonico tra i più originali dell’Armenia medioevale,
situato nella valle dei fiori sulla strada che porta in Georgia. Meraviglioso anche il lago di Sevan, la perla dell’Armenia con le sue acque color turchese, situato a 2000 metri di quota, sulle cui rive si trovano le antiche chiese di Astvazazin dedicata alla Vergine e di Amenaprkich. A 10 chilometri da Dilijan c’è l’imponente complesso monastico di Haghartsin, costituito dalle chiese di San Gregorio e Santo Stefano, dalla cattedrale dedicata alla Madre di Dio e dallo stupendo refettorio, autentico gioiello di architettura medioevale. Il viaggio in Armenia non può terminare se non si vede il monastero fortificato di Khor-virap, situato in una posizione suggestiva nei pressi del confine di stato, con vista sul Monte Ararat. Un elenco di nomi e posti che potrebbe non terminare mai. Il periodo consigliato per il viaggio è tra aprile e ottobre.
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i nostri amici animali
concorso
COMEDY WILDLIFE PHOTOGRAPHY AWARDS
IL LATO BUFFO DELLA NATURA PIÙ SELVAGGIA di Francesca Coculo
Due fotografi hanno ideato un premio per la foto più spiritosa che ritrae gli animali nel loro ambiente naturale
P
aul Joynson-Hicks e Tom Sullam sono due fotografi di fama mondiale, entrambi attenti osservatori della natura e sostenitori di temi e cause ambientali. È unendo queste due loro passioni che è nato il “Comedy wildlife photography awards”, ovvero il premio per la foto più buffa scattata in natura. Il concor-
l ar Weiss - S rfing So th Atlantic style foto per gentile concessione
so è arrivato alla sua quinta edizione e sono sempre più numerosi i fotografi che da tutto il mondo partecipano con gli scatti più divertenti. Il 13 novembre sarà finalmente svelato il vincitore di quest’anno e – come tutte le competizioni – ci saranno varie categorie premiate. Ma solo chi avrà scattato la foto più esilarante vincerà insie-
me al trofeo anche un favoloso safari in Kenya per due persone. Oltre a strappare un sorriso, il concorso è pensato anche per sensibilizzare il pubblico su temi come la conservazione di tutte le specie animali e del loro habitat, soprattutto con piccoli gesti quotidiani. Infatti sul sito ufficiale si possono trovare molti consi-
gli per aiutare il nostro pianeta: ad esempio fare una spesa responsabile, ridurre lo spreco di acqua e difendere l’ambiente che ci circonda tutti i giorni. Il “Comedy wildlife photography awards” promette dunque di salvare il mondo con una risata, una foto alla volta, immortalando il lato spassoso del nostro pianeta.
Andy Harris - Ha Ha Stop tickling - Sea Otter tickle fight for C CWA foto per gentile concessione
Geert Weggen - Squirrel Wishes foto per gentile concessione
Roie Galitz - Space Man foto per gentile concessione
Tom Mangelsen-Chest Bump foto per gentile concessione
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l’angolo della poesia
liberamente
Stuzzicherò
il vostro palato ogni giorno!
RICORDI POESIA DI
ANTONELLA RICCARDI
I
n piedi su questa terra, rigiro ricordi tra le dita, memorie piene, come l’ultimo frutto qui, nel palmo della mia mano. Più forte premono, lo sento: sono potature di stagioni in fiore, antichi cantici per i clivi lucidi, a ingannare la nebbia minuta sui pensieri ammansiti e sulle foglie d’argento. Ricordi e ricordi nella clessidra dei giorni, gonfi sull’orizzonte di vento e nubi, nei voli, aggruppati e attorti sulle trapunte distese degli ulivi placidi, dove il ramo dondola sul ramo, l’aria bianca diviene luce e la felicità è stare in equilibrio sui pioli consumati del tempo. Ricordi che sanno di buono, che tornano puntuali, come il sapore di un filo d’olio, a croce, sul pane fresco, come la saliva che torna in bocca e fa gioire, a occhi chiusi.
la ricetta dell’ autunno ATUTTAPASTA di Catia Feroce
Bicchierini al kaki e yogurt greco Ingredienti per 4 persone:
ER PAVONE
• 4 kaki maturi; • 4 vasetti di yogurt greco;
POESIA DI
• 2 cucchiai di zucchero;
FRANCO LANCIANI
• scaglie di cioccolato fondente q.b.
Q
uanno er pavone se mette a fa’ la rota s’atteggia come stasse a ’na parata; er petto ‘n fora, la coda sempre arzata, se crede d’esse er re de tutto er monno.
Procedimento:
Ma appena che aripone la... corona e s’ariccosta ogni penna addosso, somija tanto ar pollo, puro se... più grosso.
1. Lavate accuratamente i kaki, asciugateli, spellateli e mettete la polpa in un frullatore; 2. Mettete la polpa frullata in un pentolino con lo zucchero, fatela addensare per 20 minuti e poi lasciatela raffreddare;
É come sua eminenza er cardinale, ar cui passaggio ‘gnuno fa l’inchino come si avesse quarcosa de divino, ma se privato de’ pizzi e de’ merletti, viè fora l’omo... co’ tutti li difetti!
3. Versate un cucchiaio di crema di kaki per ogni bicchierino ricoprendolo con delle scaglie di cioccolato;
Volevo aricordà co’ ‘ste du’ righe, a chi se mette sopra ar piedistallo, che n’è co’ l’abito che se diventa più e quanno è l’ora saremo tutti uguali: sordati, colonnelli e generali, defatti a ‘gnuno... ce sarà scritto fu.
4. Ricoprite ogni bicchierino con il vasetto di yogurt e servite fresco di frigorifero.
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post-it
auguri
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SI ACCETTANO BUONI PASTO SU INTERA SPESA
Grana Padano 20 mesi Decò Asiago Decò Provolone piccante Decò Prosciutto Cotto alta qualità Decò Prosciutto Parma 18 mesi Decò Yogurt assortiti 125x2 Decò Latte fresco Lt.1 Decò Biscotti assortiti 350 gr. Decò Olio Ex Vergine Lt.1 Decò Pasta 500 gr. vari formati Decò Passata di pomodoro 700 ml. e molti altri...
1,29 l'etto 0,79 l'etto 0,99 l'etto 1,29 l'etto 1,99 l'etto 0,65 euro 1,00 euro 1,00 euro 3,29 euro 0,59 euro 0,59 euro