periodico BIMESTRALE N. 06 anno II - GENNAIO 2011 - Registrazione al tribunale di Tivoli n° 52 del 22/05/2009
O 2011 K K I O La prossima in copertina potresti essere Tu! Contattaci. fotografo@okkio .it info@maurosestili.it
In copertina
Gloria Teodori
per OKKIO
Fotografia di Mauro Sestili
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UITA GRAT TE! A I P CO ALA CON T POR
by night, abbiamo giocato sul folklore, spaziando dalle nostre tradizioni più genuine a quelle di luoghi lontanissimi. Infine, noterete che non abbiamo parlato in modo esplicito del prossimo San Valentino, ma indagando tra i titoli troverete tante rubriche che parlano d’amore, in senso lato forse, ma non per questo meno utile a offrire nuovi spunti per festeggiare in modo originale il giorno dell’Amore. Inutile dire che un maggior numero di pagine corrisponde a un incremento delle inserzioni pubblicitarie: sfogliate la rivista con attenzione, non mancheranno suggerimenti preziosi per chi voglia organizzare una serata davvero speciale o cogliere occasioni di acquisto più che vantaggiose, specie in questo periodo di saldi. Non ci rimane, a questo punto, che augurarvi ancora una volta una buona lettura, invitandovi anche a visitare il nostro sito: www.okkio.it, dove potrete sfogliare la rivista, chattare, partecipare al forum dei lettori, leggere notizie e annunci in continuo aggiornamento. E arrivederci a marzo con il prossimo numero di OKKIO! Lorena Battistoni direttore@okkio.it Ricordiamo che potete contattarci in ogni momento ai nostri recapiti: • editore@okkio.it • direttore@okkio.it • redazione@okkio.it • commerciale@okkio.it • tel: 3381610038
OKKIO - 3
EDITORIALE
B
uon Anno a tutti e ben ritrovati ai lettori di OKKIO. La rivista comincia, con questo numero, il terzo anno di pubblicazioni e noi siamo particolarmente lieti di constatare come la tenuta della continuità nelle uscite si affianchi a una crescita costante. Noterete, infatti, che abbiamo finalmente raggiunto quota 80 pagine, un traguardo, questo, che mai avremmo immaginato nel 2009, quando ci siamo lanciati nell’avventura di OKKIO. Anche questa volta, dunque, abbiamo il piacere di offrirvi una lettura densa di contenuti, articolata in spazi che vengono via via occupati da sempre nuovi collaboratori, i quali si aggiungono agli ormai “storici”, ancorché giovanissimi, redattori. Collaboratori che ci offrono sempre di più contributi qualificati nell’ambito di proprie specifiche competenze professionali. Ma anche la veste grafica di OKKIO cresce e si perfeziona, e questo grazie alla cura dell’impaginazione e al contributo del direttore della fotografia, Mauro Sestili, che ad ogni numero trasforma la prima pagina da semplice copertina a piccolo capolavoro. All’interno troverete, come al solito, pezzi inerenti alcuni dei temi più scottanti e attuali della realtà locale, di cui un bimestrale non può, ovviamente, occuparsi in forma dispiegata e tempestiva, ma dei quali ha il dovere di rammentare l’importanza, fungendo al contempo da archivio e memoria storica. Poi ci sono le notizie più “leggere”; prosegue l’apprezzata indagine di Okkio
OKKIO Periodico bimestrale Edito da Alberto Santoro. Ideatori/Fondatori Alberto Santoro e Daniele Dieghi Anno III, numero 1 Gennaio 2011 Registrazione: Tribunale di Tivoli n. 52 del 22/05/2009 Distribuzione gratuita Redazione, amministrazione e pubblicità: via Tiziano Vecellio, 10 00013 Mentana (RM) tel: 338.1610038 - 339.4978388 editore@okkio.it redazione@okkio.it commerciale@okkio.it
Editoriale
3
NUMERI utili
6
TENDENZE accadde nel 2011
7
INformazioni utili Quest’anno i saldi li porta la befana
9
psicologia L’unico cambiamento sano È diventare se stessi
12
l’infermiere di famiglia ritorno a casa
14
prospettive una voce alternativa
16
INformazioni utili rosso di… ribes
18
mente & corpo Energia anti-age
19
informatica altra informatica
20
notizie in breve
22
l’enogastronomia in toscana…
sulle orme della francigena
24
l’avvocato risponde quella tettoia illegittima
25
attualitÀ audiomedical: tutti a casa
26
Direttore responsabile: Lorena Battistoni direttore@okkio.it
pillole di economia la concorrenza, il libero mercato e la crisi 28
Direttore di fotografia: Mauro Sestili fotografo@okkio.it
ecologica-mente settimana europea per la riduzione dei rifiuti
32
società vacanze da vips
34
musica stomp
37
okkio by night
39
moda lingerie haute couture
43
sport valentino rossi in ducati
48
piccolo schermo Poco reality…
50
cinema presto nelle sale
52
cucina che buoni gli avanzi!!!
54
nel mondo rio de janeiro: festa o folli?
56
libriamoci salgari: l’eroe della fantasia
59
notizie dal calendario 17 gennaio: Sant’Antonio abate
60
un po’ di gossip raoul bova
64
ultime dal firmamento come nasce un buco nero
65
pillole di storia
66
storie d’amore dell’altro secolo l’avviso
68
gli intramontabili vita da strega
69
ottanta… voglia di telefim
70
Hanno collaborato a questo numero: Carlotta Basurto, Ilaria Biondi, Gaia Cecconi, Claudio Censori, Valentino Cristofalo, Emanuele De Leo, Arnaldo Di Domenico, Giorgio Di Gennaro, Federica Fatone, Massimo Intelisano, S. K., LEKOK, Ivan Martiniani, Mauro Sestili, Ada Sgalippa, Anna Verdicchio, Daniela Vespa. Impaginazione e grafica: Chiara Pezzini tel. 329.6493978 grafica@okkio.it graficaokkio@gmail.com Stampa: TIPOGRAFIA ARTISTICA EDITRICE, di L. Nardini & C. s.a.s. Via Gastone Maresca, 50 00138 Roma tel./Fax 0688588098/386 grafica@tipografianardini.it Finito di stampare: Gennaio 2011 La redazione di Okkio si riserva di accogliere, a proprio insindacabile giudizio, lettere, inserzioni gratuite e articoli inviati dai lettori. Ogni pezzo che verrà pubblicato, salvo diversi accordi stipulati in forma scritta con l’Editore, si intende fornito dall’autore a titolo gratuito. Le pubblicità, i loghi e i marchi sono forniti direttamente dai proprietari delle aziende.
l’arma dei carabinieri ogni giorno dalla parte del cittadino 30
storie di cronaca nera erika e omar. il delitto di novi ligure 72 la parole alle associazioni
74
da fare da vedere
75
gli eventi culturali della nuova stagione
sala giochi
76
oroscopo novembre/dicembre
77
vendo, compro, cerco
78
OKKIO - 4
Orari Autobus (Monterotondo e Monterotondo F.S. per Roma e viceversa) DIREZIONE NOMENTANA MONTEROTONDO/ROMA TIBURTINA 4,15 6,15 9,30 12,35 16,00 19,40
4,40 6,30 10,00 13,00 16,30 20,40
5,00 7,00 10,15 13,10 17,00 22,00
5,20 7,30 10,30 13,30 17,30 23,00
5,35 8,00 11,00 14,00 18,00
5,40 8,30 11,30 14,30 18,30
ROMA TIBURTINA/MONTEROTONDO
5,45 9,00 12,00 15,00 18,40
6,00 9,15 12,20 15,30 19,00
5,15 8,00 12,00 13,40 15,30 17,40 19,40
6,00 8,30 12,20 13,45 15,40 18,00 20,00
6,30 9,00 12,30 14,00 16,00 18,20 20,30
6,50 9,30 12,40 14,20 16,20 18,30 21,00
7,00 10,00 13,00 14,30 16,30 18,40 22,00
7,15 10,30 13,15 14,40 17,00 19,00 23,00
7,20 11,00 13,20 15,00 17,20 19,20 00,00
7,30 11,30 13,30 15,20 17,30 19,30
DIREZIONE SALARIA MONTEROTONDO/ROMA TIBURTINA 5,20 8,35 15,05
5,50 9,35 16,05
6,05 6,20 10,35 11,35 17,05 18,05
6,35 12,35 19,05
6,50 13,05 20,05
7,05 13,35 22,05
ROMA TIBURTINA/MONTEROTONDO
7,35 8,05 13,55 14,35
NAVETTA LOCALE da XII Apostoli per scalo f.s. 4,55 7,05 9,40 13,25 16,25
5,20 7,50 9,55 13,45 17,10
5,35 8,10 10,10 14,25 17,45
5,55 8,25 10,25 14,40 18,10
6,15 8,40 10,40 15,00 19,25
6,25 8,55 11,25 15,25 20,25
13,50
15,05
16,05
17,50
18,50
6,55 9,25 12,30 16,00
6,35 17,20
7,20 18,20
9,05 20,05
11,05
13,25
6,55
7,10
8,10
11,55
12,10
16,40
8,05 13,15 20,35
8,35 13,45 21,35
9,05 14,15 22,05
10,05 14,45 23,05
10,35 15,55
7,15 9,15 12,00 14,45 18,00 20,15
7,30 9,30 12,15 15,15 18,15 20,45
7,45 10,00 13,15 15,30 18,20 21,15
8,00 10,15 13,30 15,45 18,30 21,45
8,15 10,30 13,45 16,15 19,15
8,30 10,45 14,00 16,30 19,30
8,45 11,00 14,15 17,15 19,45
9,00 11,15 14,30 17,30 20,00
6,10
6,35
12,45
16,45
17,45
18,45
12,15 19,15
12,30
13,00
13,35
13,50
19,35
da SCALO F.S. per TORLUPARA 5,40 15,00
14,05
NAVETTA LOCALE da XII APOSTOLI per PIEDICOSTA 6,40
7,35 12,45 19,35
da SCALO F.S. per SANTA LUCIA 19,50
NAVETTA LOCALE da TORLUPARA per SCALO F.S. 6,05 16,20
7,05 12,05 18,35
da scalo f.s. per XII Apostoli
6,30 9,00 12,25 15,40 20,55
NAVETTA LOCALE da SANTA LUCIA per SCALO F.S. 7,15
6,35 11,05 16,55
6,20 16,00
7,45 17,00
9,45 19,00
da PIEDICOSTA a XII Apostoli 18,40
7,20
7,35
8,05
8,35
DIREZIONE RIETI-ROMA RIETI /ROMA TIBURTINA 4,00* 7,30 10,35 13,35** 16,30
4,30* 8,05 11,00 14,00 17,00
5,00* 8,30 11,30 14,05** 17,30*
5,30* 9,05 12,00 14,35 18,00
6,00* 9,15 12,40 15,00 19,05
ROMA TIBURTINA / RIETI 6,30* 9,35 13,00 15,20 20,05
7,00** 10,00 13,10* 16,00 21,05
5,30 8,45 11,40 15,40* 18,00 20,40
7,00** 6,30 6,25** 6,00 10,00 10,05 9,35 9,15 12,10** 12,40** 13,10** 13,30 15,45 16,10** 16,30 16,40** 18,10** 18,40 19,10* 19,15 21,50 22,00 21,20 20,45
7,15 10,35 14,10* 17,10* 19,40* 22,45
7,45* 11,00 14,40** 17,15 19,45 23,00
8,15 11,10 15,00 17,40* 20,10
Le corse in rosso da lunedì a sabato - Le corse in rosso solo sabato • Le corse in verde viaggiano sempre, anche nei festivi Le corse in verde viaggiano solo nei festivi • Le corse in nero viaggiano da lunedì a venerdì • Le corse in nero viaggiano sempre escluso il sabato Le corse con * passano per l’autostrada • Le corse con ** sono doppie e passano per l’autostrada e la Salaria
FF.SS. VIA M.TE AMIATA MONTEROTONDO SCALO ORARIO TRENI METREBUS E REGIONALI MONTEROTONDO - ROMA TIBURTINA - FIUMICINO 5.20 7.42 10.20 13.05 15.50 18.35
5.35 7.50 10.35 13.20 16.05 18.50
5.50 8.50 10.50 13.35 16.20 19.05
6.05 6.20 8.20 8.35 11.05 11.20 13.50 14.05 16.35 16.50 19.20 19.35
6.35 8.50 11.35 14.20 17.05 19.50
6.50 9.05 11.50 14.35 17.20 20.05
7.05 7.13 7.20 9.20 9.35 9.50 12.05 12.20 12.35 14.50 15.05 15.20 17.35 17.50 18.05 20.35 21.05 21.35
ROMA TIBURTINA - MONTEROTONDO
7.35 10.05 12.50 15.35 18.20 22.05
6.45 7.15 9.45 10.00 12.30 12.45 15.15 15.30 18.00 18.15 20.45 21.00
7.30 10.15 13.00 15.45 18.30 21.15
7.45 8.00 10.30 10.45 13.15 13.30 16.00 16.15 18.45 19.00 21.30 21.45
8.15 11.00 13.45 16.30 19.15 21.57
8.30 11.15 14.00 16.45 19.30 22.45
8.45 11.30 14.15 17.00 19.45 23.15
9.00 11.45 14.30 17.15 20.00 23.45
9.15 12.00 14.45 17.30 20.15 00.12
9.30 12.15 15.00 17.45 20.30
Cotral Via dello stadio MONTEROTONDO - ROMA TIBURTINA Via NOMENTANA dal Lunedì al Venerdì 4.15 4.40 8.00 8.30 13.10 13.30 18.30 19.00
5.00 9.00 14.00 19.40
5.20 9.30 14.30 20.40
5.35 10.00 15.00 22.00
Sabato
5.45 6.00 6.15 6.30 7.00 7.30 10.30 11.00 11.30 12.00 12.20 12.35 15.30 16.00 16.30 17.00 17.30 18.00 23.00
4.15 4.40 8.30 9.00 13.30 14.00 19.00 19.40
Festivi
5.00 9.30 14.30 20.40
5.20 5.40 6.00 6.15 6.30 7.00 7.30 8.00 10.00 10.30 11.00 11.30 12.00 12.20 12.35 13.10 15.00 15.30 16.00 16.30 17.00 17.30 18.00 18.30 22.00
Via SALARIA dal Lunedì al Venerdì
5.00 6.00 7.00 7.30 8.00 8.30 9.15 10.15 11.00 12.00 13.00 14.00 15.00 15.30 16.00 17.00 18.00 18.40 19.40 20.40 22.00 23.00
5.20 5.50 6.05 6.35 6.50 7.05 7.35 8.05 8.35 9.35 10.35 11.35 12.35 13.05 13.35 13.55 14.35 15.05 16.05 17.05 18.05 19.05 20.05
Sabato
Festivi
5.20 6.05 6.35 7.35 8.35 10.35 11.35 12.35 13.35 14.35 16.05 18.05 19.05 20.05
9.35 22.05
OKKIO - 5
NUMERI UTILI CARABINIERI......................................................................................... 112 CARABINIERI - P.ZZA PELOSI, 1.......................................06 9009991 POLIZIA...................................................................................................113 POLIZIA MUNICIPALE...................................................... 06 90964223 CORPO FORESTALE DELLO STATO............................................. 1515 EUROP ASSISTANCE......................................................................... 1515 MALTRATTAMENTI MINORI.................................................... 803 803 VIGILI DEL FUOCO...............................................................................115 VIGILI DEL FUOCO - MONTELIBRETTI........................ 0774 630007 CROCE ROSSA ITALIANA................................................. 0690623342 PROTEZIONE CIVILE............................................................06 9065891 FERROVIE DELLO STATO........................................................... 892021 COMUNE DI MONTEROTONDO COMUNE DI MONTEROTONDO centralino.................. 06 909641 PRO LOCO..............................................................................06 9066683 CIMITERO................................................................................06 9065368 BIBLIOTECA.......................................................................06 909644221 GUARDIA DI FINANZA.......................................................................117 SERVIZIO ANTINCENDIO................................................................ 1515 SOCCORSO IN MARE....................................................................... 1530 ENEL..........................................................................................800900800 EUROGASMET........................................................................069092529 ELENCO ABBONATI.......................................................................... 1240 CHIAMATE URGENTI........................................................................ 4197 PRONTO PAGINE GIALLE........................................................... 892424 OSPEDALE SS GONFALONE...................................................0690071
PRONTO SOCCORSO..................................................0690075831/09 CUP............................................................................................800906868 GUARDIA MEDICA.................................................................. 06570600 COMUNE MONTEROTONDO.............................................. 06909641 COMUNE MENTANA.............................................................. 06909691 COMUNE FIANO ROMANO.................................................. 07654071 COMUNE CAPENA............................................................... 069037601 GUASTI TELECOM................................................................................187 SERVIZIO AFFARI TELECOM.............................................................191 EMERGENZA SANITARIA...................................................................118 CCISS VIAGGIARE INFORMATI...................................................... 1518 TELEFONO AZZURRO....................................................................19696 ACEA.........................................................................................800130330 ACI........................................................................................................80311 POSTE E TELECOMUNICAZIONI INFORMAZIONI POSTE.............................................................. 803160 DETTATURA TELEGRAMMI...............................................................186 CALL CENTER P.T........................................................................ 803 160 UFFICIO POSTALE MONTEROTONDO 1.................... 06 90623815 FARMACIE FARMACIA Via Adige, 36................................................ 06 90626554 FARMACIA Piazza Roma, 16.......................................... 06 90626001 FARMACIA Via Turati, 13...................................................06 9003267 FARMACIA P.zza S. Maria delle Grazie, 5.....................06 9064623 FARMACIA Via Salaria, 221/N..........................................06 9060093 FARMACIA Via Nomentana, 32.......................................06 9004138 FARMACIA Via Matteotti, 8........................................... 06 90625577 FARMACIA Viale Bruno Buozzi, 58.............................. 06 90624014
5% DI SCONTO SULLE CHIAMATE
Uff.: Via Ginevra, 27 - 00015 Monterotondo Scalo (Rm) Tel./Fax 06.9003034 - Cell. 339.4264360 P.IVA 04578681001
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TENDENZE
Accadde nel 2011 C
osa ricorderanno i posteri di quel che faremo quest’anno che è appena iniziato? Saranno memorabili le celebrazioni per il 150° anno dell’Unità d’Italia, che tanto hanno fatto già discutere, oppure il tutto si risolverà nel solito pasticcio all’italiana? Speriamo di no. Comunque, le ricorrenze non finiscono certo qui: l’ONU ha proclamato il 2011 Anno Internazionale della Chimica e, con una specie di apparente ossimoro, anche Anno delle Foreste (sarebbe bello che, alla fine dei giochi, l’una riuscisse a tutelare le altre!), mentre il Parlamento Europeo lo ha dichiarato Anno Europeo del Volontariato. E, se guardiamo agli altri centenari, non possiamo non ricordare i 100 anni dalla nascita del poeta Attilio Bertolucci, del pittore Renato Guttuso e del compositore Nino Rota. Un secolo fa, morivano invece, gli scrittori Emilio Salgari e Antonio Fogazzaro, oltre al critico letterario e gastronomo Pellegrino Artusi e al compositore Gustav Mahler. Risalendo più indietro nel tempo, incontriamo, 200 anni fa, la morte del compositore Franz Liszt, mentre sono 500 gli anni dalla nascita del pittore, architetto e storico dell’ar-
te Giorgio Vasari. E se approfittassimo dell’occasione per ascoltarli, ammirarli, leggerli? Dal 1 gennaio, inoltre, ci aspettano altre novità: sono ormai fuorilegge l’importazione e la commercializzazione delle lampadine a incandescenza e la produzione di buste di plastica non biodegradabili, e si potranno immatricolare, d’ora in poi, soltanto veicoli che rispettino lo standard Euro 5; mentre con la Befana è arrivato anche il nuovo censimento Istat. C’è poi l’entrata in vigore della nuova carta d’identità elettronica,mentre anche l’Estonia si accinge ad entrare in Eurolandia. Buenos Aires, infine, sarà capitale mondiale del libro e Tallin capitale europea della cultura. Un sacco di buone occasioni, tutte da non perdere, sembra siano state depositate nella calza della Befana. Auguri di buon anno, allora: un anno fatto di libri e tanto sapere, di rispetto degli altri e comportamenti consapevoli. Nella speranza che l’eclissi totale di luna del prossimo 15 giugno non debba servirci per non arrossire! L. B.
www.soccorsoamico.com
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- 7 - aprile
OKKIO - 7
A
saldi
li porta la Befana
bbiamo rischiato di dover attendere fino al terzo sabato di gennaio per mettere finalmente le mani su quel vestitino, quegli stivali, quella borsa che abbiamo adocchiato già dalla fine dell’estate! Eh sì, perché soltanto all’ultimo momento anche la Regione Lazio si è allineata alla maggior parte delle altre regioni italiane, fissando l’inizio del periodo di sconti al 6 gennaio. Ma quante polemiche! Sono già molti anni che organizzazioni dei commercianti e associazioni dei consumatori si scontrano sul tema caldo, caldissimo, dei saldi. Ci fu maretta l’anno scorso, quando i saldi iniziarono il 2 gennaio, a festività non ancora concluse. Quest’anno, poi, l’originaria decisione della Giunta regionale (inizio il 15 gennaio) ha scatenato le ire dei consumatori, a partire dal Codacons, che addirittura chiedeva l’apertura del periodo dei saldi al 15 dicembre, prima di Natale! E Codici (Centro per i diritti del cittadino) non è stato da meno, affermando, senza mezzi termini, che in questo modo si andava “contro gli interessi economici delle famiglie e per favorire i commercianti” . Intanto, però, alcune associazioni di commercianti continuano a chiedere una data unica a livello nazionale per evitare la concorrenza sleale tra le regioni.
Ma tutto è bene quel che finisce bene, almeno a quanto afferma l’Assessore regionale alle Attività produttive e alle Politiche dei rifiuti, Pietro Di Paolo: “Come annunciato, è stata raggiunta una positiva soluzione di sintesi che scongiura definitivamente la partenza dei saldi il primo gennaio, offrendo una risposta in tempi brevi a chi sosteneva la necessità impellente di modificare le vecchie date.” “Nel frattempo – prosegue Di Paolo – stiamo lavorando alla revisione della legge regionale quadro sul commercio, la numero 33 del ‘99, che risulta datata, al fine di renderla rispondente ai cambiamenti sopravvenuti negli ultimi dieci anni.” Infine la novità: un marchio di garanzia che dovrebbe tutelare gli acquirenti dalle offerte “poco serie”: “Attraverso la riforma della legge 33, i saldi saranno certificati con una sorta di bollino. È nostra intenzione, infatti, stoppare le pseudo campagne-sconti che fioriscono in ogni periodo dell’anno, arginando i fenomeni di irregolarità”, conclude l’Assessore. E a noi, a questo punto, non resta che prendere d’assalto, fino al 15 marzo, negozi, centri commerciali e out-let approfittando delle occasioni, che ormai tutti, anche le marche più cheap, offrono ai propri clienti.
INFORMAZIONI UTILI
Quest’anno i
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PSICOLOGIA
L’unico cambiamento sano è
diventare se stessi La psicoterapia della Gestalt Fenomenologico-Esistenziale
I
l primo punto da cui vorrei partire è la parola terapia. Comunemente essa viene associata alla cura di un disturbo, di una patologia, ovvero alla mancanza di salute. L’ O r g a n i z z a z i o n e M o n d i a l e della Sanità (OMS) considera la salute come qualcosa di molto più ampio della mera assenza di sintomi patologici, definendola come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. Anche il senso di terapia dunque può essere ampliato, recuperandone il senso di prevenzione del disagio, o ancora meglio, di promozione della salute. Negli anni ’60 in America Abraham Maslow fondò un filone della psicologia che s’ispirava a questo concetto di benessere, scrivendo il manifesto della Psicologia Umanistico-Esistenziale, altrimenti detta Psicologia della Salute. Oggi questa impostazione si articola in diverse metodologie, anche molto diverse tra loro, che condividono però il presupposto di focalizzare sulle risorse e sul desiderio di autorealizzazione insiti nelle persone. La psicologia della Gestalt è una di queste. Uno dei suoi massimi esponenti contemporanei, Claudio Naranjo, sintetizza l’obiettivo di questa scuola con la frase “l’unico cambiamento valido è diventare se stessi”. Sia che si vogliano affrontare e risolvere dei problemi, che se si vuole fare un percorso di crescita personale, la strada passa per il prendere coscienza di se stessi, dei propri modi di fare, di essere, d’interpretare il mondo
e di rapportarsi agli altri. A partire da qui sarà possibile intervenire per modificare ciò che ostacola la propria felicità, riconoscendo cosa di sé si può migliorare, e quali risorse inutilizzate si possono attivare. Nella nostra cultura tendiamo ad identificarci molto con la nostra personalità, fino a considerarla assoluta, come se fosse tutto il nostro sé. In realtà invece, ciò che conosciamo di noi stessi non è che la minima parte di chi siamo o possiamo diventare veramente. Sulla propria personalità si può intervenire, così come lo si può fare per altri aspetti di sé. Faccio un esempio: una persona che si appassiona di calcio, comincerà ad allenarsi assiduamente per rinforzare muscolatura, resistenza, agilità, insieme al senso di squadra, creatività tattica e altro. Dovrà riconoscere i propri punti deboli e rafforzarli, i propri punti di forza per potenziarli e utilizzarli al meglio. Sicuramente ognuno ha la sua struttura di base da cui partire, ma con allenamento e motivazione questa base si può modellare, ampliare, articolare, a seconda dei propri obiettivi. La stessa persona, potrebbe dedicarsi alla danza classica invece che al calcio, sviluppando un corpo e una serie di abilità completamente diverse, pur partendo dalla stessa base. Allo stesso modo, possiamo intervenire sulla nostra maniera di essere, comportarci, rapportarci. Un percorso di psicoterapia, in particolare se di tipo umanistico esistenziale, può essere un ottimo strumento in questo senso. Alla base è necessaria la volontà di mettersi in gioco e di essere felici, realizzando i propri desideri, mettendo a frutto le proprie potenzialità, imparando a rapportarsi agli altri in modo limpido, funzionale e consapevole. Dott.ssa Carlotta Basurto
Carlotta Basurto è psicologa, psicoterapeuta, danza-movimento terapeuta. Per colloqui, consulenze psicologiche e psicoterapia riceve presso il Centro Fisiomedica di Mentana. Informazioni e appuntamenti: 333 6644252 Presso l’UPE tiene un corso teorico pratico d’introduzione alle arti terapie. Informazioni e prenotazioni: 06.906.64.41 per maggiori informazioni: carlotta.b@gmail.com • www.conilmovimento.it OKKIO - 12
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L’INFERMIERE DI FAMIGLIA
Ritorno a casa C
ondividere con le persone che amiamo i momenti di sofferenza e malattia è un’esperienza che cambia completamente la nostra vita, in meglio. Dobbiamo riorganizzare i tempi, ridefinire i ruoli, risistemare l’arredamento, imparare modi nuovi per fare le cose di sempre, proteggere le cose di sempre da cambiamenti eccessivi. L’infermiere di famiglia è il professionista che si occupa di fornire le risposte giuste alle famiglie e alle persone che vivono questa esperienza.
Tra gli aspetti di maggior rilievo da tenere presente nel momento in cui ci si appresta a tornare a casa dopo un periodo di ricovero ospedaliero, è cercare di comprendere quali sono le reali condizioni cliniche della persona malata e come poterle affrontare. Prima regola : chiedere senza riserve. Interrogare medici e infermieri circa i problemi che andranno ad incidere praticamente nella quotidianità. Cercare di capire quali sono le difficoltà reali che andranno affrontate una volta usciti dall’ospedale. Seconda regola: cercare di comprendere quali sono le condizioni in cui versa la persona malata, tenendo presente i seguenti aspetti: • Respirazione • Alimentazione • Mobilizzazione • Eliminazione • Eventuali medicazioni, drenaggi o qualsiasi altro corpo estraneo presente sul malato. Se sussistono difficoltà respiratorie, può essere utile una bombola di ossigeno da tenere a casa. Possiamo eventualmente premunircene prima del termine del ricovero ospedaliero. Difficoltà alimentari possono sussistere in tutte le malattie che
coinvolgono il cervello, oltre che bocca e intestino, ed è importante conoscerle perché espongono la persona malata a rischi infettivi e respiratori. Se ci sono difficoltà gravi motorie, la soluzione per il trasporto a casa è l’ambulanza. Per muoversi sotto il tetto familiare, invece, si rendono necessari una carrozzina, un deambulatore o anche, qualora fosse il caso, un letto articolato. Utilizzare questi strumenti non sempre è privo di rischi, anche se potrebbe sembrare scontato; anche in questo caso si possono chiedere informazioni circa il corretto utilizzo prima di uscire dall’ospedale. Difficoltà relative all’eliminazione sono senza dubbio le più delicate, in quanto legate sia all’intimità che alle obiettive difficoltà di gestire i presidi specifici, ma cercare di gestirle in modo improvvisato può solo aggravare la situazione: insostituibile in questo caso è la competenza degli infermieri che hanno seguito la persona malata e sapranno indicare i presidi più adatti. Qualsiasi drenaggio o medicazione può comportare notevoli difficoltà di gestione in termini di fastidio, ma anche in termini di rischio, quindi in questo caso è utile organizzarsi per avere al più presto, una volta arrivati a casa, la visita di un professionista. Emanuele De Leo Infermiere esperto in cure palliative e assistenza domiciliare
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n nuovo punto di vista. Contenuti forti e alternativi. La notizia non più narrata, ma vissuta. Parliamo di Vanguard Journalism, una nuova corrente giornalistica, un modo diverso di fare informazione. Distante dai media tradizionali, lontana dalle pagine dei quotidiani. Una comunicazione non convenzionale, non omologata e soprattutto libera da ogni forma di censura. Protagonisti sono giovani e coraggiosi reporter provenienti da tutto il mondo che hanno scelto di vivere sul campo e non hai margini il loro ruolo. Vivere la notizia in prima persona è la particolarità, tradurre le proprie emozioni e sensazioni in un articolo la specialità. Uno stile lanciato dal network televisivo internazionale Current TV, approdato anche in Italia dopo aver conquistato Stati Uniti, Inghilterra e Irlanda. Dal web al satellite, Current si distacca dai palinsesti tradizionali, dando spazio a idee, contenuti e persone orginali.
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La filosofia è quella di mostrare ciò che altri oscurano, servizi spesso scomodi ampiamente evitati dai media tradizionali. Gli argomenti trattatati sono diversi, i Vanguard Journalists si misurano con temi “caldi” come guerra, povertà, sfruttamento, ingiustizie. Affrontano, telecamera in spalla, vere e proprie missioni documentando le realtà difficili del nostro tempo. Informare per combattere ogni forma di ingiustizia, d’imposizione, di dittatura. Un compito certamente difficile ma non impossibile che sta riuscendo ai ragazzi di Current TV. Dalla politica al sociale, il reportage viene effettuato sul campo. La notizia viene esplorata in prima persona e trasmessa direttamente all’utente. I più intrepidi sono i cinque giornalisti di Current TV USA, capaci di imprese ad alto rischio. Laura Ling, giornalista alternativa, è stata autrice di diversi reportage, documentando tra l’altro lo sfruttamento di schiavi nella foresta amazzonica del Brasile, l’epidemia
Oggettistica Arredamento Argento Pietre
PROSPETTIVE
alternativa d’influenza in Cina e le piantagioni di marijuana nelle foreste della California. Kaj Larsen, ex ufficiale dell’esercito, è di sicuro il più folle tra tutti i Vanguard Journalists. Ha sperimentato sul proprio corpo la “getting water boarder”, una tortura praticata in Asia con soffocamento sott’acqua. Poi ancora Christof Putzel che in particolare ha seguito e raccontato in diretta la devastazione causata dall’uragano Katrina. Un servizio da mozzare il fiato. Mariana Van Zeller, altra spericolata, ha sperimentato sulla propria pelle l’esperienza del “Treno della morte”, il viaggio che i clandestini messicani compiono attaccati sotto i treni per raggiungere la terra promessa degli Stati Uniti. Un’esperienza a dir poco pazzesca. Infine Adam Yamaguchi, inviato molto attento alle problemtiche ambientali, ha effettuato diversi viaggi tra Iraq, Egitto, Cina, Colombia e Pakistan. Temi
cruciali del nostro tempo, affrontati con intrepido coraggio da giornalisti d’assalto. Pronti a tutto pur d’informare. Insomma una voce forte quella del Vanguard Journalism, una voce fuori dal coro e dagli schemi rigidi. Inchieste che vanno da Occidente ad Oriente, che spesso non piacciono ai potenti del mondo. Una piatta forma internazionale d’informazione spontanea, a basso costo e alternativa in piena crescita, capace di richiamare l’attenzione del mondo intero. Il Vanguard Journalism chiama, il mondo deve rispondere! Valentino Cristofalo
INFORMAZIONI UTILI
Rosso di… ribes
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uando si parla di vitamina C generalmente ci vengono in mente le arance. Ma il frutto che ne contiene una percentuale altrettanto importante esiste ed è rosso. Perfettamente sferico come un piccolo gioiello, il ribes rubrum è un prezioso concentrato di salute. In 100 grammi di frutto solo 56 Kcal, 21 mg di vitamina C e una notevole quantità di principi attivi antiossidanti. Ricco di pectina, è ideale in cucina nella preparazione di ottime gelatine e marmellate, ma c’è anche chi è convinto della bontà del frutto e della sua confettura accostati a un insolito secondo piatto di arista o di cacciagione. Molti, inoltre, i vini aromatizzati con queste piccole bacche, come ad esempio il famoso Negramaro di Puglia. Ma il sapore dolce e acidulo del frutto fresco si presta bene anche a cocktail rinfrescanti e particolarmente digestivi. Comunque lo si voglia apprezzare, questo rubino rosso del sottobosco vanta moltissime proprietà curative, fra cui quelle diuretiche, lassative, antinfiammatorie e antiossidanti. In erboristeria gli estratti del ribes vengono impiegati nella preparazione di creme, oli e detergenti studiati per la cura della couperose e dei capillari fragili, oltre che per prevenire e combattere i segni del tempo. Ma l’ultima novità è quella proposta nel salone di bellezza dell’hairstylist milanese Luciano Colombo, che di recente ha lanciato sul mercato una linea per la cura dei capelli sfibrati e stressati. La polpa di ribes è stata impiegata per una miracolosa maschera ristrutturante che in dieci minuti di posa svolge un’azione emolliente e particolarmente idratante. Una soluzione ai capelli crespi e privi di luminosità, che dopo diversi impacchi acquistano forza e volume. Chiome seducenti grazie alle vitamine A e C del frutto, che donano lucentezza e morbidezza al capello naturale mantenendo più a lungo anche quello con mèches e colore. Un trattamento super nutriente ideale anche per prevenire la secchezza dei capelli e prepararli alla stagione estiva S. K. OKKIO - 18
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Mente & Corpo
Energia anti-age U
na pelle giovane e radiosa è spesso il risultato di fattori genetici, di una corretta alimentazione,di una profonda idratazione e di una particolare attenzione ai raggi solari. Ma al di là di uno stile di vita sano, la bellezza svelata da un volto è la massima espressione di un equilibrio psicofisico che tutti potrebbero raggiungere. Una ruga, infatti, non è solo quello che sembra, perché racconta molto più di quanto potrebbero fare le parole. A sostenere questa teoria è la chinese beauty che sull’esempio del “modus vivendi” dei monaci Shaolin, svela il segreto di uno sguardo giovane e di una pelle levigata a qualsiasi età. Lontana dalla vanità e dai cliché che intrappolano la bellezza in precisi ed artefatti canoni, questa disciplina insegna a prendersi cura della propria pelle insistendo sull’inscindibile legame di mente e corpo. Il segreto risiederebbe nel Qi,ossia in quell’Energia cosmica e quindi vitale a cui la filosofia Feng shui e la medicina cinese riconoscono potere rigenerativo e curativo. L’aria è il vettore di questo elisir energetico e con la respirazione permettiamo al Qi di scorrere come linfa attraverso i chakra del nostro corpo e raggiungere ogni cellula, ogni organo e tessuto fino all’epidermide. È come se le nostre vene e le nostre arterie trasportassero anche energia e benessere. Nel respiro, quindi, si cela il mistero della bellezza e conoscere le tecniche che insegnano a regolarne il ritmo significa capire che una bella pelle dipende dal libero fluire di questa Energia. Quasi nessuno, infatti, ha consapevolezza del proprio respiro e di come questo anche nell’arco di pochi minuti possa bruscamente essere modificato
dai diversi stati d’animo. In questo caso il Qi incontra, durante il suo tragitto, dei blocchi che vengono registrati sulla pelle come visibili difetti estetici. La chinese beauty insegna pertanto a stimolare con rituali gesti quotidiani i 26 chakra presenti sul viso per prevenire o rimettere in moto eventuali ritenzioni energetiche. Una tecnica tutta naturale e di millenaria tradizione che in otto esercizi guida a una ritmica digitopressione che chiunque può provare durante le consuete fasi della detersione e cosmesi del viso. Il momento fondamentale è quello iniziale del caricamento energetico, che avviene sfregando le mani per qualche minuto prima di procedere. La fase finale, invece, è dedicata alla decontrazione. In barba al bisturi e al botulino, i risultati sembrerebbero eccellenti. Dopo un mese di trattamento, la pelle risulta notevolmente più giovane e tonica: le rughe si spianano e l’ovale del viso si ridefinisce. S. K.
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GLI INTRAMONTABILI
E
Vita da strega
ccole qua! Mancavano soltanto loro e le abbiamo ritrovate su borse e accessori: le streghe Disney, fantastiche, simpaticissime, fumantine e pasticcione. La brutta e la bella per eccellenza. Maga Magò e l’ammaliante Amelia. La prima, nome originario mad Madam Mim, compare per la prima volta nel film di animazione “La spada nella roccia” e si presenta subito come una folle signora sempre sopra le righe. Nel film è acerrima amica di Mago Merlino ed è una patita del gioco; nel duello finale, però, Merlino avrà la meglio. Maga Magò compare poi anche in altri cartoni, ma è nei fumetti (dove gli originari capelli violetti si fanno biondi) che la strega si fa irresistibile, soprattutto nei suoi maldestri tentativi di collaborazione con Amelia, amata-odiata collega, che Maga Magò consulta soprattutto per ottenere un filtro d’amore efficace per conquistare l’adorato Macchia Nera. E sempre il suo amore infelice è il motore che avvicina la strega all’associazione “Zitelle anonime”, da cui spera di ricevere qualche utile consiglio. Maga Magò interagisce, però, anche con Nonna Papera, Pippo,
Topolino e, soprattutto, con il rude Dinamite Bla. Ma la strega per antonomasia è Amelia (Magica De Spell), “la fattucchiera che ammalia”, creata da Carl Barks nel 1961 per un episodio di “Uncle Scrooge”, che in Italia prese il titolo di “Zio Paperone e la fattucchiera”. Stranamente bella e affascinante, Amelia colpisce per i suoi capelli corvini, le lunghe ciglia e il vestito nero, a metà, per ammissione dello disegnatore, tra Morticia Addams e Sophia Loren. Non a casa, infatti, Amelia vive in una casa alle falde del Vesuvio e parla con forte accento napoletano. Allergica all’aglio, è alla continua ricerca dell’incantesimo giusto che la porti a conquistare la Numero Uno di Paperone, senza la quale non potrà preparare l’amuleto che la renderà la più ricca del mondo. Questo obiettivo dà il la a tutte le storie che vedono presente Amelia, la quale si è conquistata nel tempo uno spazio sempre più ampio, fino a diventare protagonista di interi episodi. E con lei c’è uno stuolo di comprimari: dal corvo Gennarino alla Nonna, dall’apprendista Civetto a Streghella, dalla tecnologia maga Roberta allo spasimante Rosolio. L. B.
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NOTIZIE IN BREVE
a cura di Ilaria Biondi
MENTANA: SOS COMPITI! La Biblioteca di Mentana e RICREAZIONE Soc. Coop.Soc.Int. Onlus hanno inaugurato il Servizio “SOS COMPITI” rivolto ai bambini del territorio e in particolare agli alunni che frequentano gli ultimi due anni della scuola primaria di primo grado e la scuola secondaria di primo grado. A partire dal 4 novembre 2010, il lunedì e il giovedì dalle 16 alle 18, i ragazzi potranno trovare in biblioteca personale predisposto ad aiutarli a effettuare ricerche cartacee o su internet, insegnando loro i segreti di una buona ricerca! Per partecipare basterà essere iscritti alla Biblioteca di Mentana e prenotare sul luogo il servizio. Per informazioni contattare il personale della biblioteca negli orari di apertura al pubblico al numero 06 90969250 o 346 7620165, oppure scrivere un’email a: mailto:biblioteca@comune.mentana.rm.it oppure maiilto:info@ricreazionecoop.org
e lo sviluppo socio-economico del territorio, era rivolto a micro-imprese commerciali nell’area Valle del TevereSabina romana e offriva la possibilità di finanziamento di iniziative utili a promuovere una maggiore qualificazione, competitività ed efficienza di strutture commerciali e distributive, nonché a combattere il fenomeno della desertificazione commerciale. Fenomeno, questo, dalle gravi ripercussioni sociali e che, soprattutto in momenti di crisi come quello attuale, colpisce duramente anche e soprattutto i centri minori.
REGIONE: 2 MILIONI DI EURO PER LA FORMAZIONE IN AGRICOLTURA “Un finanziamento di circa 2 milioni di euro per la formazione di attività legate al settore agricolo.” È quanto previsto e annunciato da Angela Birindelli, assessore alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali del Lazio durante il suo intervento al coordinamento “Alleanza per l’agricoltura”, promosso dalle associazioni di categoria regionali. “Il finanziamento – ha aggiunto l’assessore Birindelli – fa parte di un progetto promosso dall’assessore regionale al Lavoro e Formazione Mariella Zezza per il quale sono stati stanziati un totale di 5 milioni di euro. Un contributo molto significativo, quello destinato all’agricoltura, che corrisponde a ben il 40%, e che è la testimonianza di una forte attenzione che la Regione Lazio rivolge al settore primario”. “I temi su cui si realizzerà la formazione – ha concluso l’assessore – riguarderanno la sicurezza sul lavoro, la sicurezza alimentare e la preparazione dei lavoratori extracomunitari.” L’iniziativa prevede anche l’utilizzo dei voucher come forma di contrasto del lavoro nero e la messa in sicurezza dei posti di lavoro”.
REGIONE: LA GIUNTA APPROVA LA LEGGE SULLA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
PROVINCIATTIVA: MONTEROTONDO COMUNE PIÙ PREMIATO Con ben cinque progetti finanziati, per importi che vanno da 8mila a 15mila euro netti circa, è Monterotondo il Comune maggiormente premiato dal recente bando di agevolazioni finanziarie di ProvinciAttiva. Il bando, promosso dalla società deputata a sostenere e a valorizzare i processi produttivi dell’Amministrazione provinciale e a promuovere nuovi modelli per la crescita
La Giunta regionale del Lazio ha approvato, su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali, la proposta di legge sulla qualità e la tracciabilità dei prodotti agricoli e agroalimentari. Si tratta di un provvedimento che mira a valorizzare i prodotti provenienti da una filiera tutta regionale, dalla materia prima al prodotto finito. L’obiettivo di questa legge è quello di istituire un marchio di qualità che racchiuda sotto lo stesso segno le eccellenze
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NOTIZIE IN BREVE agroalimentari del Lazio. Tra le finalità principali di questa legge c’è la volontà di promuovere una serie di accordi con la Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) per riservare nei supermercati appositi spazi interamente dedicati alla produzione regionale. In un contesto di mercato sempre più aperto e globale, dove sulle nostre tavole arrivano prodotti di dubbia provenienza e qualità venduti come italiani, realizzare un marchio di filiera che tuteli l’origine interamente laziale dei prodotti è fondamentale per consentire alle famiglie una scelta alimentare sempre più sicura e consapevole, premessa indispensabile per una sana e corretta alimentazione.
MENTANA SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO Alla paventata chiusura del centro di Monterotondo Audiomedical, si contrappone un nuovo sportello psicopedagogico che ha aperto a Palombara Sabina in via Roma 102. È un servizio gratuito per le famiglie del territorio dei comuni di Monterotondo, Mentana, Marcellina, Fonte Nuova e Palombara. Giovedì 18 novembre è stato presentato presso la Biblioteca di Mentana il neo sportello psicopedagogico per affrontare i problemi dell’apprendimento nell’età infantile. È una rilevante percentuale quella dei minori che presentano vari tipi di “bisogni educativi speciali”. Tra questi ci sono i disturbi dell’apprendimento, del
linguaggio e le difficoltà comportamentali e relazionali. Questo tipo di servizio si propone come centro di consulenza per la prevenzione e il trattamento dei disturbi dell’apprendimento e del linguaggio, con lo scopo ultimo di creare un clima di cooperazione con famiglia, scuola e servizi territoriali affinché si stabiliscano linee educative coerenti a favorire uno sviluppo armonico dei minori, prevenendo forme di disagio ed emarginazione scolastica.
ANPANA INAUGURA IL NUOVO REPARTO INFORMATICO SU RAITRE Lo scorso 10 novembre su Rai Tre, durante la trasmissione televisiva Geo & Geo, il comandante Antonio Lotierzo del Nucleo operativo Guardie Ecozoofile Protezione Civile Lazio Anpana, ha presentato il nuovo reparto N.I.A. Nucleo Informatico Anpana per denunciare reati ambientali e animali via rete telematica, con sede a Fonte Nuova. Inoltre è stato reso noto che il Coordinamento Provinciale di Roma della Sez. di Protezione Civile ANPANA cerca volontari su tutta la Provincia di Roma. Le persone interessate devono possedere un alto senso di moralità, affidabilità e buona volontà e avere un età minima di 18 anni e massima di 60; potranno essere selezionate per i seguenti scopi: ANTINCENDIO BOSCHIVO (AIB); SERVIZIO SANITARIO; RICERCA E RECUPERO; LOGISTICA DA CAMPO; OPERATORE RADIO; GUIDA MEZZI DI SOCCORSO.
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L’ENOGASTRONOMIA IN TOSCANA…
Sulle orme della
via Francigena F
are un salto nella storia antica percorrendo la Via Francigena (l’antica via che conduceva già dall’epoca medievale tutti i pellegrini ai tre maggiori santuari cristiani Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme) è il migliore inizio della nostra passeggiata eno-gastronomica per le vie della Toscana di oggi, divenuta ormai famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti tipici con a capo il Brunello e il Rosso di Montalcino. Segniamo sul nostro diario di viaggio la mappa, e il nostro percorso ha inizio soffermandoci in un’antichissima Cantina-Museo a Torrenieri, una frazione di Montalcino, nella quale potremo degustare il rinomato Brunello di Montalcino (D.O.C.G.) e il Rosso di Montalcino. Degustando il primo, potremo assaporarne il gusto vellutato e armonico perdendo lo sguardo nel suo colore rubino che ci racconta tutta la sua storia, dai caldi e ordinatissimi vigneti di uve San Giovese dai quali deriva e che ne garantiscono l’unicità, passando per la fermentazioni in esclusive botti di rovere, che gli conferiscono il suo gusto rinomato in tutto il mondo, e arrivando poi ai nostri calici oggi, affascinando gli amatori del buon vino e facendo scoprire nuove passioni. Verranno accompagnati da prodotti tipici gastronomici del territorio toscano, quali salumi e formaggi ottenuti dai pascoli delle colline senesi. Ma appena terminato il nostro viaggio nei sapori e nella storia della cantina-museo attraverso ogni singolo oggetto del passato e delle testimonianze fotografiche della tradizione vinicola, potremo ancora respirare il Medioevo permettendoci una breve ma intensissima sosta in un luogo in cui il tempo sembra si sia fermato... in una Abbazia in cui, da un secondo all’altro, sembra venir fuori da dietro il suo campanile romanico uno dei frati che, nei periodi in cui il transito dei pellegrini verso Roma consumava la Via Francigena, vide anche il passaggio di Carlo Magno, che qui sostò per far riposare i suoi cavalli: l’Abbazia di Sant’Antimo in Castelnuovo dell’Abate (Montalcino), una delle poche chiese in Italia in cui si può ascoltare ancora la Santa Messa in Canto Gregoriano. Ma dal fascino della storia antica
passiamo di nuovo a quello della tavola toscana, raggiungendo un’antica Osteria in cui la gentilissima padrona di casa ci offrirà, dall’antipasto al dolce passando per un magnifico arrosto, ogni singola prelibatezza cucinata con le sue mani esperte nella più totale impronta della tradizione culinaria toscana. Per poter chiudere la giornata non potremo mancare la visita dei suggestivi borghi medievali di Montalcino e Pienza, rimanendo in attesa di riempire la prossima pagina del nostro diario di viaggio.
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Daniela Vespa • Polaris Tour ed Eventi Via 3 Giugno, 22 • Mentana (Rm) Tel. 328.3530729 • Fax. 06.9093967
L’AVVOCATO RISPONDE
Quella tettoia illegittima…
P
oco tempo fa un mio vicino (di palazzina adiacente) ha costruito sul suo terrazzo una tettoia che (di fronte le finestre della mia casa), praticamente, crea una sorta di “facilitazione” ad entrare nella mia casa. Gli ho fatto presente la situazione (a cui dice di non avere pensato!!!), chiedendogli di rimuovere la tettoia, cosa che però non ha mai fatto. Che diritti ho? (A. A. – Capena)
del diritto) la fondatezza delle sue lamentele. La tutela in questione è disciplinata dall’art. 1171 c.c. con la denominazione di “denuncia di nuova opera”. Poiché mi pare di avere capito che l’opera (la tettoia) NON sia in corso di costruzione ma sia stata già (non mi dice da quanto) installata in maniera definitiva, il Giudice non potrà operare in via sospensiva (dei lavori), ma, una volta effettuate le dovute verifiche (su sua iniziativa “probatoria”), potrà disporre la demolizione della tettoia o la riduzione di essa. Bisogna infine doverosamente precisare che, in caso di accoglimento della sua istanza, il Giudice disporrà anche la condanna alle spese a carico del condomino inadempiente, permettendole così di ottenere il rimborso di tutte le spese legali sostenute.
Innanzitutto c’è da dire che esiste una norma (art. 873 c.c.) che dispone che le costruzioni sulle proprietà confinanti (se non sono unite o aderenti – e mi sembra non essere il suo caso) devono essere tenute a distanza non minore di tre metri (o addirittura maggiore se le norme locali lo prevedono). Poiché le due palazzine da lei segnalate dovrebbero (con il beneficio del dubbio in quanto non è stato da lei precisato) rispettare tale distanza minima è ovvio che quest’ultima, con la costruzione della tettoia, è stata alterata a suo danno dal suo vicino. È allora pacifico che la tettoia debba essere ridotta di dimensioni (da riportare a quelle di legge) o, nel caso più drastico, eliminata. Poiché il suo vicino non ha voluto “eseguire” spontaneamente, le resta – purtroppo – solo di rivolgersi – tramite legale – al Giudice chiedendo la demolizione della tettoia, provando (secondo un principio generale OKKIO - 25
Arnaldo Di Domenico Avvocato in Monterotondo
Attualità
Audiomedical: N
tutti a casa
e avevamo parlato nel numero estivo di OKKIO, quando erano nell’aria voci di smantellamento del centro accreditato di logopedia di Monterotondo. Ora, al momento della chiusura del presente numero (21 dicembre), le più pessimistiche previsioni si sono avverate. Le tre sedi di Audiomedical (Roma, Monterotondo e Ostia) hanno chiuso i battenti il 12 dicembre scorso e dal 13 il personale sanitario è stato posto in cassa integrazione fino alla fine dell’anno. O meglio, questo è il trattamento riservato ai dipendenti del centro (37, di cui 5 a Monterotondo), mentre il personale amministrativo continua a lavorare a Roma con contratto di solidarietà e le tanto numerose (quanto, come al solito, sfortunate) “partite IVA” sono a casa senza stipendio. Stipendi che, peraltro, ai dipendenti mancano dal mese di novembre e alle partite IVA da luglio. Mi raccontano tutto ciò le dottoresse Francesca Romana Sonnino, rappresentante sindacale, e Vanessa Romagnoli, che nel lontano 1996 fu tra i fondatori di Audiomedical (allora allocato in un semplice appartamento di Tor Lupara), che sono in attesa della promessa riapertura del centro il 3 gennaio 2011. In tanti, infatti, si sono mossi in questo periodo di tempo per evitare il peggio: la Regione, grazie soprattutto all’impegno del consigliere Buonasorte, dovrebbe stanziare 80.000 euro, a fronte di un progetto di utilità sociale da presentare all’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Monterotondo, il quale è sua volta pronto a fare la propria parte. In questa fase, poi, dovrebbe avvenire anche l’agognato accreditamento della struttura di Monterotondo alla ASL Roma G, ma l’iter politico e burocratico sembra ancora una volta irto di ostacoli. Francesca e Vanessa mi raccontano anche di specifici accordi firmati dall’Amministrazione di Audiomedical al momento della sottoscrizione della cassa integrazione: riduzione delle spese di gestione dei centri, stipendi regolari...) e tante altre promesse e garanzie. La speranza è che vengano tutte puntualmente mantenute e che il 3 gennaio gli utenti del centro, bambini ragazzi e genitori, possano ritrovare il loro punto di riferimento per la cura dei problemi psicomotori, di linguaggio e di apprendimento che vengono curati dagli esperti di Audiomedical. Ma è importante, soprattutto, che si tratti di una riapertura definitiva e sicura, che metta in grado gli operatori di formulare progetti e programmi sul lungo termine. Difatti, nel clima di incertezza che si è venuto a creare fin dallo scorso settembre, non è stato possibile costruire una programmazione adeguata delle attività da svolgere, che sarebbe invece indispensabile per una corretta ed efficace terapia. Inoltre, a fronte dell’originaria prospettiva di chiusura del solo
centro eretino, e della conseguente possibilità di accedere ai servizi a Roma, ora la chiusura contemporanea dei tre impianti ha lasciato totalmente privi di supporto terapeutico un totale di ben 250 tra bambini e ragazzi (63 a Monterotondo). Francesca Sonnino e Vanessa Romagnoli, pur non volendo drammatizzare le conseguenze negative di questa chiusura, che “provvidenzialmente” coincide con le vacanze natalizie, denunciano però i danni che, specie nelle situazioni più gravi, può procurare anche un solo mese di lavoro perduto. Quali sarebbero le conseguenze di una chiusura “totale” del servizio? “Un’interruzione, anche se breve, porta sempre a una regressione, specie nei casi in cui le acquisizioni non siano ancora automatizzate. Le terapie hanno, in media, una durata di tre anni, ma si arriva a casi in cui i ragazzi restano da noi anche 10-12 anni, soprattutto perché sul territorio non ci sono altre strutture in grado di accoglierli e sostenerli nel loro percorso. Le conseguenze di una chiusura totale del servizio sarebbero, perciò, il totale abbandono di decine di bambini e ragazzi (e rispettive famiglie), che verrebbero lasciati soli con i loro problemi”. La logopedia è, infatti, soltanto uno degli aspetti della terapia cui vengono sottoposti i piccoli utenti di Audiomedical, in quando i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento sono spesso la conseguenza di una serie di altre problematiche, che coinvolgono molti aspetti della sfera psicofisica dell’individuo e quindi richiedono l’attività sinergica di molte professionalità. C’è molta amarezza nelle parole e negli occhi di Vanessa e Francesca, e non solo per l’incertezza del loro futuro professionale, ma anche, e soprattutto. perché in questo momento ad essere offesa è la passione per il loro lavoro, l’amore per i bimbi che curano, la consapevolezza che il team di cui fanno parte è diventato, negli anni, l’unico punto di riferimento per tantissime famiglie, che vi ricorrono per risolvere i mille problemi legati alla difficile quotidianità dei loro bambini e che non devono in alcun modo essere lasciate sole. Ma nelle loro parole ci sono anche molta soddisfazione e orgoglio per la realtà che hanno saputo costruire negli anni, per i progetti realizzati, per la propria professionalità, che si declina anche nella capacità di intervenire sulle diverse situazioni con versatilità ed empatia. L’augurio agli operatori e agli utenti di Audiomedical, dunque, è che questo scritto sia inutile e datato già al momento della sua uscita. E, soprattutto, che la riapertura delle tre sedi costituisca l’avvio di una fase stabile e sicura del servizio offerto. Lorena Battistoni
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Voci Nuove
Il piacere dell’ultima...
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i Olivia Gobetti conosciamo tutti la spigliata simpatia e la professionalità di giornalista, attrice e conduttrice radiofonica e televisiva. Ormai affermata showwoman, il suo volto e la sua voce sono familiari a tutti i fedelissimi di Rai e Mediaset. Meno nota, invece, almeno per ora, la sua attività letteraria, che si rivela, però, avvincente e suggestiva. Già in “Una vita al contrario”, il primo romanzo della Gobetti, il lettore aveva conosciuto la capacità della scrittrice di raccontare emozioni e sentimenti forti, amore, passione, tradimento, sempre in uno stile fresco e piacevole. Oggi Olivia Gobetti è tornata in libreria con “L’ultima pagina” (Ed. Albatros – Il Filo, 2009, con prefazione di Alessandro Meluzzi), una storia vissuta e raccontata al femminile, ancora una volta densa di sentimenti e passioni, che si riconoscono “universali”, nel senso di una nuova e originale declinazione di archetipi che accompagnano da sempre la storia dell’avventura umana. Ma veniamo all’intreccio: Lorenza, scrittrice affermata e apparentemente appagata dal proprio menage familiare, è costretta a fare i conti con il suo passato per riuscire
pagina
a superare il blocco dell’ultima pagina del suo nuovo libro. Una pagina che, ostinandosi a rimanere bianca, diviene metafora dei nodi irrisolti dell’esistenza stessa dell’autrice. I luoghi sono la Milano di oggi e la realtà romana di fine anni Settanta, dove si sono intrecciati i grovigli che la scrittrice protagonista, Lorenza, non è riuscita ancora a sciogliere al raggiungimento della piena maturità. Si rende, quindi, necessario un lungo flash-back emotivo, che la conduca ad affrontare i sentimenti del passato, i dolori, i tradimenti, i segreti e le bugie sui quali lei ha edificato la propria attuale esistenza. Ma ciò non basta: è indispensabile anche una “fuga” fisica verso Roma, per affrontare in carne e ossa quelli che per decenni sono stati fantasmi insormontabili. Lorenza, i genitori, il primo fidanzato, il compagno di una vita, le amiche: ognuno con il suo bagaglio di amore, amicizia, senso del possesso e il loro contrario. Il tutto in un gioco di specchi, in cui le figlie si rispecchiano nelle madri, le amiche negli occhi delle amiche, i traditi in quelli dei traditori. E il romanzo si fa meta-letteratura, che riflette su se stessa e gioca con i rimandi dalla realtà alla finzione. Realtà che, a sua volta, è letteratura scaturita dalla penna dell’autrice, che riesce fino all’ultimo a tenere alta l’attesa su come verrà riempita quell’ultima pagina.
Via dello stadio, 41 - MONTEROTONDO - Tel. 06.90627550
PILLOLE DI ECONOMIA
La concorrenza,
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il libero mercato e la crisi
a concorrenza sviluppa nuova ricchezza da investire, stimola dinamismo e produttività. Ma il mercato competitivo richiede più presidi di un’economia protetta e i segnali in Europa, in questo senso, non sono incoraggianti. Nel nostro Paese si può solo incentivare le liberalizzazioni e lo sviluppo di autonome iniziative imprenditoriali. A Monterotondo si sta facendo qualcosa a favore di questo. Stanno nascendo, e alcuni già sono attivi, vari punti per lo shopping. Grazie anche alla legge della liberalizzazione del commercio, che permette ai negozi di vendere qualsiasi genere merceologico, c’è più movimento e ci sarà più concorrenza attraverso le promozioni su gran parte dei prodotti e quindi un’offerta maggiore. La cosa buona che a Monterotondo si nota è che i centri commerciali si trovano abbastanza vicino al centro cittadino e questo permette un’attrazione a piedi dal centro storico. “Bisognerebbe dare continuità urbana all’accesso – commenta Valentino Piana, economista – città e centro commerciale a cielo aperto diventerebbe un pensiero più vero e reale se i commercianti avessero un carattere più artigianale. Se in città cresce un’offerta di servizi e di trasformazione dei servizi offerti dai supermercati, allora ci sono vantaggi per tutti: ad esempio i Biobar. È positivo che il rafforza-
mento commerciale di Monterotondo avvenga attorno al centro, ma questo richiede modifiche lì intorno, in modo che lo shopping permetta di camminare. Permetta di andare prima al supermercato, poi dal parrucchiere e magari dopo a fare l’orlo ai pantaloni”. Ilaria Biondi
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011 In occasione della prossima CAMPAGNA ELETTORALE, OKKIOGROUP, proprietario ed editore della rivista OKKIO e del sito web WWW.OKKIO.IT, ai sensi delle normative vigenti, rende noto il proprio intendimento di pubblicare negli spazi della rivista e del sito web MESSAGGI POLITICI ELETTORALI A PAGAMENTO. OKKIOGROUP applica un Codice di autoregolamentazione accessibile a tutti, utenti e operatori del settore, presso la Redazione. Info: www.okkio.it editore@okkio.it
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L’ARMA DEI CARABINIERI
Ogni giorno dalla parte del cittadino V
egliano sulla nostra sicurezza e rispondono, h24, alle più disparate richieste dei cittadini che digitano fiduciosi il 112. Sono gli uomini dell’Arma dei Carabinieri, che sul nostro territorio rispondono agli ordini del comandante Cap. Domenico Martinelli, il quale ha accettato, con grande disponibilità e cortesia, di incontrarci presso la sede del Comando di Compagnia in piazza Pelosi a Monterotondo, per rispondere alle nostre domande. Capitano Martinelli, come è strutturata l’Arma dei Carabinieri? L’Arma ha un impianto molto complesso, articolato in varie organizzazioni: mobile, speciale, territoriale e addestrativa, cui si aggiunge una serie di reparti impiegati per esigenze specifiche. Noi, in particolare, siamo inquadrati nell’organizzazione territoriale e svolgiamo prettamente funzioni di polizia, pur mantenendo lo status di militari, secondo quanto previsto dal testo legislativo di riordino (D.Lgs. 78/2000), il quale prevede che l’Arma dei Carabinieri abbia rango di forza armata in servizio permanente di polizia. E qual è, nello specifico, l’organigramma dell’organizzazione territoriale? Essa dipende direttamente dal Comando Generale e si articola su 5 comandi interregionali (il centro Italia è compreso nel comando Podgora), che sovrintendono ai COMANDI LEGIONE, generalmente coincidenti con le regioni amministrative. In ciascuno di essi un comandante, coadiuvato da uno staff, guida i COMANDI PROVINCIALI, ciascuno capeggiato da un proprio comandante. Da questi, seguendo una struttura piramidale, dipendono direttamente i comandi di compagnia, oppure questi ultimi – come avviene per la grande realtà della provincia di Roma – sono subordinati ai comandi di gruppo. Il comando di compagnia di Monterotondo dipende, appunto, dal comando di gruppo di OSTIA ed ha ai propri ordini un nucleo operativo radio-mobile, con un’aliquota che svolge le indagini e una che effettua un costante controllo del territorio. Vi sono poi lo staff del nucleo comando, la centrale operativa (il 112) e ben dieci stazioni dipendenti: in totale
150 uomini che operano su un territorio di 15 comuni con una popolazione di quasi 200.000 abitanti. Come definirebbe la situazione sicurezza nella nostra zona? Direi che è piuttosto soddisfacente. C’è una buona presenza dell’Arma su tutto il territorio, il che garantisce una costante vigilanza e la possibilità di intervento in tempi brevi. Ma quali sono le ragioni più frequenti per cui vengono chiamati i Carabinieri? Il cittadino chiama per i motivi più svariati, anche per situazioni che non sono di nostra diretta competenza. Egli sa, infatti, che tramite il numero di sicurezza (112) noi possiamo intervenire direttamente o allertare gli organismi competenti, che si attiveranno per risolvere il problema. I nostri interventi diretti si registrano soprattutto per situazioni di sicurezza stradale, per fatti di rilevanza penale, come furti o rapine, e per tutelare, in ogni situazione, l’incolumità dei cittadini. Ma poiché, normalmente, la nostra presenza costante sul territorio ci porta a conoscere personalmente tanta gente, spesso anche la nostra semplice presenza può essere sufficiente a comporre una lite o un problema che altrimenti sfocerebbe in situazioni più complicate. In effetti il carabiniere rappresenta sempre una figura rassicurante per il cittadino...
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L’ARMA DEI CARABINIERI Sicuramente ciò è dovuto allo status particolare dei Carabinieri, che non vengono percepiti esclusivamente come forza di repressione, ma soprattutto di difesa e tutela. Noi Carabinieri seguiamo da sempre la nostra vocazione, che è adesione a valori altissimi. Inoltre, anche se le statistiche ci dicono che i reati, purtroppo, sono in aumento, tuttavia sono sempre più numerosi i casi in cui le Forze dell’Ordine riescono a scoprire i colpevoli e a consegnarli alla giustizia. E notevoli sono, in questo senso, i successi dell’Arma: poco meno del 70 % degli arresti, infatti, vengono eseguiti dai Carabinieri. La nostra è, dunque, una risposta rassicurante alla richiesta di sicurezza dei cittadini. Dal suo osservatorio privilegiato, cosa ci può dire del comportamento dei nostri giovani? L’Arma è molto vicina alle scuole: teniamo seminari periodici sulla cultura della legalità negli istituti più grandi o laddove si siano verificati fatti problematici. Certamente il dato più preoccupante è la sempre maggiore diffusione delle cosiddette “droghe leggere”, ma in generale la situazione nel nostro territorio è sotto controllo. Siamo molto sensibili anche al problema del bullismo, un tema di cui attualmente si parla molto:
in questo caso il consiglio non può essere che quello di parlare, dire, aprirsi... Il modo migliore per vincere è non cedere mai alla paura. Un’ultima domanda: cosa potremmo fare, noi cittadini, per costruire un mondo migliore? Io percepisco da qualche tempo una sorta di crescente “odio sociale”. Siamo tutti più arrabbiati, meno pazienti, meno disposti a lasciar correre. Lo si vede da come guidiamo, dalla fretta con cui viviamo, dal sempre minore rispetto dell’autorità. Ecco, un consiglio potrebbe essere quello di cercare tutti di modificare un po’ questi nostri comportamenti sbagliati. Ma un altro suggerimento fondamentale è di non esitare mai a chiamare il 112, anche per problemi che non rientrino direttamente nell’ambito penale. Noi Carabinieri siamo una forza di polizia “prossima” al cittadino, siamo parte integrante della comunità e siamo, perciò, pronti a intervenire in ogni situazione. Non è raro che un reato venga portato a termine perché non è stato chiamato tempestivamente il nostro numero d’emergenza. È perciò importante non esitare a farvi ricorso.
Via Marsala, 51 - Via Turati, 177
Tel. 06.90968811 - 347.4428708 Dal Lunedì al Sabato 8.30 - 13.00 / 16.00 - 19.30
Lorena Battistoni
ECOLOGICA-MENTE
Settimana europea per la riduzione dei rifiuti Ridurre di più, differenziare meglio, gettare di meno.
I
n occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti (20-28 novembre), il comune di Monterotondo si è attivato in collaborazione con la cooperativa Erica, per sensibilizzare le scuole, piene di cittadini del futuro, a questo problema. La conclusione del progetto, portato avanti da Erica per più di un mese in tutte le scuole elementari, medie e superiori del comune, si è avuta il 26 novembre scorso in sala consiliare con la presentazione di tutte le proposte e i piani d’azione per la riduzione dei rifiuti degli studenti di Monterotondo. Le 24 classi coinvolte degli istituti Giovagnoli, Espazia, Monte Pollino, ospitati a scaglioni in sala consiliare, hanno presentato i propri lavori: cartelloni, fatti esclusivamente su carta riciclata, video, canti e recite. Commovente è stata la canzone dell’albero diretta dalla maestra Mirna suonata con strumenti fatti con oggetti riciclati. I bambini e i ragazzi si sono dimostrati molto sensibili al problema e disponibili ad adottare la regola delle tre R: ridurre, riciclare, riusare. La
classe riciclona deve usare nelle mense cibi sfusi, bicchieri riusabili, bottiglie di vetro, scambiarsi e riusare i libri, usare fazzoletti di tela anziché di carta, asciugamani invece di Scottex, evitare di lavorare su fotocopie. “Abbiamo imparato molte cose in questo periodo – ha detto una bambina della quarta elementare – ma secondo me quella più importante è che una cosa puzzolente può diventare profumata e utile se riciclata. E che il cestino si svuota se si fanno azioni virtuose quotidianamente”. Molte le proposte che il comune prenderà in considerazione. “È nostra intenzione nel prossimo futuro – ha detto l’assessore al bilancio con delega all’igiene urbana Claudio Cacchioni – estendere la raccolta differenziata porta a porta a Monterotondo Scalo e incentivare il compostaggio domestico. Già con le fontane leggere abbiamo fatto un grosso passo avanti per la riduzione delle bottiglie di plastica. È prossima anche la messa a punto dell’ecocentro: con le 84 offerte pervenute è partito il primo stralcio dei lavori per potenziare l’isola ecologica essere così più al passo con le normative. Il prossimo anno ci vedrà impegnati con un investimento di un milione e 300 mila euro, più 900 mila stanziati dalla Provincia, nella realizzazione di un impianto di valorizzazione per la raccolta differenziata di selezione e trattamento previsto in area industriale nel 2011. Monterotondo è già al 20% di differenziata, ma deve fare ancora molta strada in poco tempo”. Nell’ambito del discorso sull’acqua è emerso che il plesso di Tor Mancina è sprovvisto di acqua potabile e quindi l’utilizzo di acqua preconfezionata è elevato, con conseguente enorme mole di rifiuti costituiti da bottiglie di plastica. Per questo appena saputo, l’assessore Cacchioni si è impegnato per risolvere il problema entro l’anno. Ilaria Biondi
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SOCIETÀ
Vacanze da VIPS A
nche quest’anno arriva la settimana bianca: un momento di innevato relax, sciate spericolate e feste, da soli o in dolce compagnia. Indecisi sulla località da scegliere? Qualche suggerimento possono darcelo i cari VIPS, che da buoni intenditori non si fanno mancare una vacanza sulle piste da sci più belle del mondo. Questa è la classifica delle dieci località sciistiche più frequentate dai personaggi dello star system. Al fanalino di coda troviamo Whistler (www.whistlerblackcomb. com), a nord di Vancouver. Ritenuta nel 2006 il centro sciistico più importante del Nord America, sicuramente molti di voi se ne ricorderanno per i recenti giochi olimpici invernali del 2010 che si sono tenuti proprio qui. Ogni inverno VIPS come Justin Timberlake, Cameron Diaz, Katie Holmes e Heidi Klum, affollano le attrezzate piste olimpioniche di sci e snowboard, o si godono i fantastici paesaggi e i bellissimi percorsi di mountain bike. Nono posto per la nostrana Cortina d’Ampezzo (www.cortina.dolomiti.org), il must per i VIPS italiani ma anche per quelli internazionali, come George Clooney e Sting. Il panorama delle Dolomiti e la vita mondana offerta da locali e discoteche fanno di Cortina la località perfetta per chi vuole divertirsi in inverno. All’ottavo posto ecco Klosters, situata nel cantone tedesco dei Grigioni, in Svizzera. Questo rurale e romantico villaggio è la località sciistica preferita da personaggi come Kate Middleton o addirittura la famiglia reale d’Inghilterra, specialmente dal Principe Carlo. E a lui è stato dedicato addirittura un impianto di risalita che porta il nome di “Principe di Galles”. Non è il migliore “ski resort” della Svizzera, ma viene molto apprezzata per la tranquillità ed è una meta adatta soprattutto alle famiglie. Settimo posto per Telluride (www.tellurideskiresort.com), una ridente stazione sciistica situata tra le Montagne Rocciose del Colorado (USA). La sua altitudine (2.600 m) offre neve abbondante per tutta la stagione invernale, mentre il tipico territorio montuoso regala pendii perfetti per discese mozzafiato o paesaggi per scampagnate da togliere il fiato. L’ideale per chi cerca un’avventura, come Tom Cruise e Katie Holmes, Oliver Stone, Bob Dylan, Oprah Winfrey. Alla sesta posizione troviamo un altra località sciistica delle montagne rocciose, Park City (www.par-
kcitymountain.com). Attenzione, non è una semplice località ma il centro di ben tre comprensori sciistici, Park City Mountain Resort, Deer Valley Resort, e Canyons Resort, alla magnifica altezza di 2100 m. Un’attrattiva affascinante per VIPS come Josh Kelley, Katherine Heigl, Bill Engvall, ma anche i comuni mortali non hanno di che da lamentarsi: questa località offre ogni anno un festival del cinema che porta su queste montagne attori e registi di tutta Hollywood. E continuiamo a salire la nostra classifica (oramai dominata dagli Stati Uniti): al quinto posto vediamo Jackson Hole (www. jacksonhole.com), nello splendido Wyoming (USA). E’ la seconda casa di molti grandi VIPS, un paradiso per fan e paparazzi. Osservando attentamente sarà possibile trovarvi nomi come Tiger Woods, Sandra Bullock, Dick Cheney, Jim Carrey e Harrison Ford. Anche il paesaggio non è malvagio. Quarta posizione occupata da Vail (www. vail.com), sempre in Colorado. E’ un grande comprensorio sciistico, tra i 2400 e i 3500 m, con ospiti come Al Gore e Justin Timberlake. Ed entriamo nella zona calda, la Top Three. Terza è Sun Valley (www.sunvalley.com), la valle del Sole, nell’Idaho (USA). Una località sciistica a tutto tondo: qui si possono praticare tutti, o quasi, gli sport invernali esistenti. L’altitudine varia dai 1800 metri fino ai 2700. A preferire queste nevi ci sono Clint Eastwood, Tom Hanks, Demi Moore e Mohamed al-Fayed. Secondo posto per Aspen (www.aspensnowmass.com), la località sciistica americana più famosa in Europa. Grazie ai suoi 2400 m offre neve abbondante per tutto l’inverno, e ha ospitato numerose gare di Coppa del mondo di sci alpino. E’ scelta da tantissimi VIPS, come Victoria Beckham, Mel Gibson, Jennifer Aniston, Will Smith e Johnny Depp anche per le grandi boutique, come Dior, Vuitton, Prada, e Gucci. Per tutti i gusti. Ed ecco la somma vetta, occupata da Gstaad (www.gstaad.ch), in Svizzera. Non è la più famosa località sciistica del paese e proprio questo rende la rende il posto perfetto per i VIPS che cercano un po’ di tranquillità e vogliono sfuggire ai paparazzi, quali Paris Hilton, David Bowie, Bono e i reali di Monaco, Grecia e Spagna. L’attenta tradizione ecologica rendono questo ski resort una “riserva naturale” dove sciare ed abbandonarsi ad un “selvaggio” relax. Gaia Cecconi
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MONTEROTONDO S. Maria, a pochi minuti dal centro disponiamo di una villa unifamiliare di mq 250 ca da ultimare e personalizzare internamente. Circonda la proprieta’ 3.500 mq di terreno. euro 570.000,00 MONTEROTONDO S. Martino appartamento seminuovo di mq 60 composto da soggiorno con zona cottura, camera, cameretta, bagno, terrazzo e posto auto. euro 199.000,00 MONTEROTONDO zona stadio locale box di mq 30ca, come nuovo. Adatto anche ad uso magazzino. euro 24.000 MONTEROTONDO in zona centralissima, locale commerciale di mq 450 ca. Trattative riservate MONTEROTONDO San Martino appartamento primo piano con ingresso, salone, cucina abitabile, camera,bagno ampio disimpegno, ripostiglio, due balconi.Ottimo stato euro 175.000,00 MONTEROTONDO centrale Via Ventotene appartamento ampia metratura terzo piano con ascensore composto da ingresso, cucina abitabile, due camere grandi, ripostiglio, bagno e due balconi. euro 210.000,00 MONTEROTONDO centro storico appartamento ristrutturato con travi in legno a vista composto da soggiorno con angolo cottura, due camere, bagno e balconcino.Ottimo stato euro 200.000,00 MONTEROTONDO S. Maria appartamento trilivelli composto al primo piano da salone, cucina abitabile, bagno e terrazzino, piano secondo tre camere non mansardate e bagno, piano mansarda con soffitta e terrazzo. Ottimo stato euro 260.000,00 piu’ eventuale box MONTEROTONDO scalo appartamento di recente costruzione adiacente Via Salaria composto da soggiorno all’americana con angolo cottura, disimpegno, camera, bagno, terrazzo e posto auto coperto euro 175.000,00 MENTANA NUOVA COSTRUZIONE in consegna appartamento di mq 55 composto da soggiorno zona cottura, camera, cameretta e bagno. euro 145.000,00 MENTANA NUOVA COSTRUZIONE in consegna appartamento bilivelli composto da salone, cucinotto, camera, cameretta, due bagni e balcone. euro 185.000,00 MENTANA NUOVA COSTRUZIONE locale di mq 50 in zona centrale con vetrine fronte strada. euro 105.000,00
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Stomp
MUSICA
N
iente di meglio, per capire gli Stomp, che le loro affermazioni: “Stomp non ha parole, tutti possono capire. È melodia, poca o nessuna, nel senso tradizionale; quindi non ha importanza se i vostri gusti musicali sono jazz, classica, dance o pop. Stomp è il ritmo, che è comune a tutte le culture. Tutti conoscono il ritmo, anche se solo dal battito del proprio cuore; è la base di tutta la musica”. Ecco, basterebbe questo, davvero, per definire questo gruppo unico e difficile da descrivere, forse neanche un vero e proprio gruppo, ma una concezione della musica, quasi un vero e proprio genere con un numero imprecisato di seguaci. Già, perché l’unicità degli Stomp è evidente fin da subito: basta osservare la loro storia e la loro struttura. Il gruppo nasce nel 1991 a Brighton (Regno Unito), per opera di Luke Cresswell e Steve McNicholas. Nello stesso anno avviene il debutto sulle scene, al London’s Bloomsbury Theatre. Da quel momento in poi la carriera del gruppo e l’evoluzione del progetto crescono sempre di più, fino a raggiungere una fama planetaria, tanto da permettere a questi fantastici artisti di esibirsi ovunque: Roma, Milano, Sidney, Barcellona, New York, San Francisco, Las Vegas e molti altri posti ancora (più di 40 paesi). I protagonisti degli spettacoli sono percussionisti-ballerini-attoriacrobati che mettono in scena il suono della contemporaneità riproponendo sul palco i rumori e le sonorità della realtà
urbana. Per questo motivo, al posto dei classici strumenti musicali, utilizzano oggetti banali e comuni della vita quotidiana: scope, martelli, bidoni della spazzatura, pneumatici, attrezzi da cucina, in un miscuglio delirante e un ritmo frenetico e metropolitano. Chi assiste a uno spettacolo degli Stomp, si trova all’interno di un circo pieno di baldoria e ironia, in un rito tribale intriso di cultura pop, “bassa” e “volgare”, capace di rappresentare nella migliore forma artistica la realtà materiale e veloce del quotidiano, unendo la furia ritmica del flamenco, la durezza del rap, la dinamicità del ballo hip-hop e la precisione dei migliore percussionisti. Si tratta ovviamente di una forma di comunicazione artistica dinamica e immediata, in una sorta di sfida ecologica contro lo spreco, mostrando la possibilità di poter utilizzare, anche per un fine importante come quello artistico, qualsiasi oggetto, quasi sempre al di fuori della sua funzione specifica. Tutto questo con la forza liberatrice e trasgressiva del migliore heavy metal e con la violenta originalità di chi usa i suoni più comuni, e per questo più sconosciuti, dell’epoca contemporanea. Giorgio Di Gennaro
Gustando
R
icordate il vecchio ristorante greco, adiacente il Comune?! Ecco, dimenticatelo! Quello è storia, il presente è “Dolce Vita”. Gian Marco Trotta e Andreina Nonni hanno comprato il locale e l’hanno completamente ristrutturato, dagli impianti, alla dislocazione degli ambienti interni. Piccolo, accogliente e confortevole, si passa da una prima sala dalla luce soffusa, caratterizzata dalle antiche mura in pietra, ad una seconda sala, più piccola, dalle pareti di un bianco perlato e sullo sfondo una parete verde acceso che, certo, cattura l’attenzione. Gian Marco e Andreina mi accolgono calorosamente in questo ambiente sicuramente raffinato ma per nulla glaciale. All’inizio mi confessano scherzosamente che provano un certo imbarazzo, poiché non hanno mai fatto un’intervista e poi perché proprio non credono ci sia nulla di particolare di cui parlare. E invece di cose particolari, da far venire davvero l’acquolina, ne ho scoperte e come!!! Gian Marco è chef, figlio di uno chef e lavora nel settore da anni. Andreina invece ha esperienza in tutt’altro ambito. Eppure si sono conosciuti sul lavoro ed è nata questa collaborazione. Sono “approdati” a Monterotondo per caso, in cerca di uno spazio per mettere su il loro locale, ed è proprio tra i vicoli dell’antico borgo che l’hanno trovato. “Dolce Vita”, si chiama il ristorante… dolci e rilassanti sono infatti le ore che si trascorrono qui, tra buon vino e piatti d’eccezione, di carne e di pesce, anche crudo su richiesta! Tutti i piatti del menù, dagli antipasti, ai primi, ai secondo fino ai dolci, sono preparati sul momento da Gian Marco! Cucina espressa, in gradienti freschissimi e di prima qualità, sono le parole chiave su cui si basa la filosofia del “Dolce Vita”, che vede il cliente come il soggetto da cui trarre ispirazione e saggi consigli. Tra le varie leccornie si possono gustare gli antipasti di mare “Dolce Vita” da 5 o 10 portate, dove, tra l’altro, vengo-
no servite le ostriche; oppure l’antipasto “Dolce Vita” di terra che comprende un tagliere con salumi e formaggi assortiti. Tra i primi piatti Gian Marco mi menziona fiero i suoi tonnarelli con rana pescatrice, pachino e rucola e i tonnarelli cacio e pepe. Tra i secondi di mare sarebbe di certo un peccato non menzionare la “tagliata di tonno”, un filetto di tonno scottato, adagiato su un letto di rughetta, impreziosito da aceto balsamico e fragole, oppure gli spiedini di mazzancolle con lardo di colonnata, serviti anche con cioccolato fondente al peperoncino. Tra i secondi di carne meritano attenzione il “filetto all’uva” e vari tagli di carne argentina, danese, tedesca e irlandese. Tutti i secondi sono accompagnati da contorno. Tra i dolci, anch’essi rigorosamente espressi, citiamo tiramisù alle fragole e la meringa in salsa di fragole. Nonostante i piatti ricercati e gli accostamenti particolari, i prezzi sono del tutto accessibili, tenendo anche conto della cura che sia Gian Marco che Andreina hanno per ogni minimo particolare. Nel fine settimana è d’obbligo la prenotazione, la domenica è aperto anche a pranzo, cosa che è pure possibile durante la settimana, solo però su prenotazione. Un ambiente dove antico e moderno convivono in armonia, dove il tempo scorre con delicata tranquillità dando modo non di mangiare ma di assaporare e degustare ogni boccone, dove si ritrova una dimensione umana ormai dimenticata… questo, e molto di più, è il “Dolce Vita”. Federica Fatone Ristorante “Dolce Vita” • Via Alessandro Volta, 5- 00015 Monterotondo (Roma) Tel. 06 90622223 • Cell.334 7386657 • CHIUSO IL LUNEDÌ
Viaggio tra i locali più “in”del territorio
eretino-mentanese
OKKIO
BY NIGHT!
H24 live music: WE’RE READY TO ROCK!!!
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di ore in una giornata gliene servirebbero almeno 48 a Lello. L’H24, un sogno diventato realtà, che richiede però massimo impegno e dedizione 24 H su 24 (di qui infatti la scelta del nome del locale). Un’ “azienda polifunzionale”, come ha tenuto a specificare, nata appena lo scorso settembre, che già vanta una gran fama in tutta Mentana, Monterotondo e dintorni. Una fama conquistata “in vecchio stile”, ossia solo ed esclusivamente grazie al famoso passaparola: “Volevo che fosse la gente stessa a parlare di noi, perché se una persona resta soddisfatta, non esiste pubblicità che tenga!”. I primi risultati sembrano vedersi… certo, è difficile non restare colpiti dalla filosofia dell’H24. Sulle prime si presenta come un ampio locale, raffinato, costruito con materiali particolari che attirano subito l’attenzione. Doppio bancone bar, fornito dei migliori liquori in circolazione, in un angolo in fondo un palco, caratterizzato da un murales raffigurante grattacieli illuminati e una gigante luna piena rossa. Ho pensato subito: “Bello!!!”… e ancora non avevo né visto né sentito niente… Cortesemente Lello mi invita a seguirlo nel retro e scopro che ci sono ben 2 sale prove e registrazione, dotate delle migliori strumentazioni, ampie, nuove, totalmente insonorizzate. Eccolo il suo sogno! Batterista da quando aveva 5 anni, ha voluto dedicare questo locale alla sua amata musica, e a tutti coloro che come lui la amano e che spesso non riescono a trovare uno spazio in questo mondo. L’H24 è così anche scuola di musica, nell’intimità di quelle due
sale si insegnano canto, pianoforte, chitarra, basso e batteria. Ora inizio a capire… il suo progetto va oltre il bar, ristorante e pizzeria quale si presenta d’impatto il locale: Lello vuol dare voce ai giovani e offrire loro l’opportunità di inseguire un sogno. L’intero staff è a piena disposizione degli allievi anche per quanto riguarda gli orari! Nel suo locale, dai prezzi più che competitivi, il venerdì sera si esibiscono band affermate, il cui concerto però è sempre quasi aperto da giovani emergenti, che qui all’H24 trovano un spazio pronto ad accoglierli! Tante le iniziative, come il karaoke/cabaret del sabato sera, o il laboratorio di Zelig, una volta a settimana, in programma per gennaio. E si vede che gli brillano gli occhi, a Lello, quando mi racconta dell’attenzione che ha per ogni minimo particolare: materie prime di altissima qualità per le sue penne alla vodka, carne freschissima, come la “scottona” (una bistecca senza osso), tutti i vari tipi di pizza, anche a portar via, e il lime che viene dal Messico! “Perché il lime che non viene dal Messico, non è lime!!!” mi dice deciso.
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Ora ho capito!!! sono completamente catturata dall’atmosfera che mi descrive Lello, dalla sua storia e dai suoi progetti… e poi quel palco illuminato con i led, che creano un’atmosfera particolare! Capisco perché la definisce “azienda polifunzionale”, anche se, devo dirlo, non dà per niente l’idea, anzi è piuttosto una definizione glaciale per un ambiente dall’atmosfera familiare, dove subito sembra di stare tra amici, che pullula creatività, vita e voglia di fare un mestiere che si ama. Insomma bar, ristorante, pizzeria, pub, musica live, scuola di musica, cabaret, tutto riassunto, compresso, e caricato in una bomba pronta ad esplodere in tanta energia che è l’H24. Da mesi, mi confessa, Lello perde il sonno per il suo locale, che ama e che vive in prima persona, ma a mio avviso fa molto di più: si concentra sulle persone, che vede come risorse e non come clienti, si apre ai giovani dando loro l’opportunità di farsi sentire, ci ricorda, “MI” ricorda, che la vita va vissuta, senza darsi limiti, e che i sogni possono diventare realtà: basta crederci. Federica Fatone
H24 LIVE MUSIC Via Reatina • 00013 Mentana (RM) • Tel. 06.9090396 e-mail: h24livemusic@yahoo.it • www.h24livemusic.it
SEVENTIES CAFÈ: UN TUFFO NEI MITICI SETTANTA
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l Seventies Cafè si respira proprio l’inebriante atmosfera dei mitici anni Settanta. Nella luce, nello stile e nel design interno tutto ci riporta a quel tempo. I colori dominati sono il rosso, il nero e il bianco in linea con i gusti di quel periodo; tra un tavolo e l’altro fa capolino una bellissima vespa anni ’70, un simbolo, un modello storico e un vanto italiano. Un ambiente accogliente, curato nei minimi particolari dai due proprietari, Christian e Luigi, che gestiscono l’attività a partire dal 2006. Diversi i servizi offerti, dal classico Bar, passando per ristorante, happy hour e dopo cena. Il locale giusto per chi vuole regalarsi un momento di relax gustando qualcosa di buono. In primis l’aperitivo è il punto forte del Seventies Cafè. Oltre al solito e ottimo Spritz, il menù offre un’ampia scelta di cocktail pestati come il Mojito e la Capiroska, buonissimi frozen tra cui il Daiquiri Strawberry e la Pina Colada e ancora diversi cocktail analcolici a base di frutta. Il tutto accompagnato da piatti ricchi di sfiziosità, servite rigorosamente calde: wurstel, crostini, olive, fritti, mozzarelline, pizzette farcite e tanto altro. Un mix perfetto per tutti i gusti. Il Seventies, però, come già detto, è tanto altro, a partire dalla colazione. Per chi vuole andare oltre il solito e classico caffè e cornetto, i proprietari hanno studiato a tavolino soluzioni per
tutti, venendo incontro alla diverse preferenze dei clienti. Dalla “colazione Energy” con fette biscottate, marmellate miste, burro e spremuta preparata con arance fresche, alla “colazione Vip” che offre cereali di diversi tipi accompagnati da latte o yogurt. E poi ancora torte, ciambelloni e crostate fatte in casa con i migliori ingredienti, magari accompagnate con capuccini particolari, come quello di soya alta digeribilità. La scelta è sempre varia, non solo a colazione. All’ora di pranzo si possono gustare ottimi primi piatti di pasta fresca, come gnocchi e ravioli o secondi di carne niente male. Una cucina non elaborata ma sicuramente ottima, con tante prelibatezze preparate al mo-
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BY NIGHT!
mento. Un particolare non da sottovalutare. Anche per la gastronomia, Christian e Luigi, ci presentano due menù da tenere in considerazione. La scelta parte da un primo piatto, un secondo, acqua e caffè a soli 9 euro e 50. I “carnivori”, invece, possono soddisfare i loro desideri con una prelibata bistecca, un contorno a scelta, acqua e caffè per 10 euro. Ottimi prezzi per pasti di qualità. Diversi servizi, un’offerta ampia accompagnata sempre dalla disponibilità e la gentilezza dei proprietari e dei loro collaboratori. Per chi sceglie il Seventies Cafè per un dopo cena c’è solo l’imbarazzo della scelta tra cocktail e una vasta selezione di vini, birre, liquori. Da non dimenticare i tanti shot preparati con cura ed originalità. Durante tutto l’anno, ma in particolare nel periodo estivo, tante serate a tema, musica dal vivo, concerti, eventi e karaoke. Il divertimento non manca mai. Un’occasione per conoscere gente, divertirsi e soddisfare anche i palati più sofisticati. Un locale dallo stile originale, unico nel suo genere. American Bar, Brunch Lounge Bar o Cocktail Bar, chiamatelo come volete. Dal tavolo al bancone il Seventies Cafè è adatto ad ogni occasione. Aperto dalle 6 di mattina fino alle 2 di notte con orario continuato, lo trovate in via dei Platani 13, Tor Lupara di Fonte Nuova. Valentino Cristofalo
Per la tua pubblicità su OKKIO scrivi una e-mail all’indirizzo: commerciale@okkio.it - editore@okkio.it OKKIO - 41
Moda
Lingerie Haute Couture
per seducenti provocazioni retrò
L
e ultime collezioni di Intimo dipingono un immaginario erotico ad alto voltaggio ma dal sapore decisamente retrò. Pezzi cult della lingerie francese ispirati a Lady Marmalade e reinterpretati in uno stile a volte più seducente, a volte più provocante ma pur sempre raffinato. Memori delle suggestive atmosfere dei teatri parigini, le guepiere strizzatisse della collezione Christies sembrano uscire dai camerini del Moulin Rouge. Dettagli scintillanti che impreziosiscono la corsetteria nei colori dell’irrinunciabile nero e del sensuale rosso scarlatto, mentre rievocano la maliziosa femminilità delle pin up degli anni ’50 i pizzi e le trasparenze dei baby doll della linea Off limits di Parah, che propone anche il reggiseno nelle tre declinazioni del balconcino, del push-up e imbottito abbinato alla culotte che torna aderente e alta in vita. Intrigante e aggressiva, invece, la stessa donna Parah nella versione Noir, che riesce a sedurre anche fuori dalla camera da letto grazie alle guepiere e ai body disegnati per essere utilizzati anche come sottogiacca. In questa proposta il nero ovviamente è il colore per definizione ma c’è posto anche per il bronzo e per uno spettacolare verde giada. Fèmme fatal e istrionica, la donna sognata da Jean Paul Gaultièr che, in collaborazione con il marchio italiano La Perla, mette in scena una femminilità parigina
di altri tempi. Una celebrazione trasgressiva del corpo femminile che si esibisce in tutta la spettacolarità dell’immancabile reggiseno e body con le famose coppe a punta consacrate alla Regina del Like a Virgin Tour. I corsetti stringi-vita, i bustièr che evidenziano il decolletè e il ritorno dello slip che fascia i fianchi sono solo alcuni esempi di una ricca collezione che si esprime nei colori del nero, del rosa cipria, del bordeaux, dell’arancio e del bleu canard. Un binomio creativo ben riuscito che osa una lingerie sofisticata, in cui i classici motivi in fettuccia di seta su tulle de La Perla incontrano le impunture a stella su raso amate dallo stilista. Grigio naturale e melange, champagne, borgogna, rubino, oceano e antracite le tonalità ricercate, invece, per i bustièr, le guèpiere e i negligè firmati Ritratti di Milano. Lontano dagli spettacoli del burlesque è il teatro nella sua versione più aulica e raffinata, l’ispirazione da cui prendono forma e colore tessuti pregiati arricchiti dai ricami in tulle di microfibra, dagli inserti in macramé e dai dettagli in raso. Opere sartoriali dalle linee essenziali e dalla maggiore vestibilità, che sembrano egregiamente scivolare sul corpo in una visione poetica ed elegante. S. K.
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Viale Bruno Buozzi, 17/25 • Monterotondo 00015 Roma • Tel. 06/90627258 e-mail: info@bar-vittoria.it • www.bar-vittoria.it
e g a t s k Bac o i k k O i d me nascono Co e! n i t r e p o c e r t s le no
Fotografia: Mauro Sestili Modella: Gloria Teodori Stilista: Natascia Perinelli Acconciatura: Paolo Dionisio Trucco: Cristina De Meo Abiti: Claudia Antonucci - CREATION Ass. Photo: Veronica Zanella Luogo: S.Angelo Romano - RM
La vetrina di OKKIO Simonetta D’Angelo 28 anni, Mentana
onate Grazie a tutte le affezi ritto hanno sc lettrici di okkio che ci
Azzurra Galossi 22 anni
Giorgia BonavolontĂ 17 anni Monterotondo
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SPORT
Valentino Rossi in Ducati
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ette anni; tanto è durato il rapporto tra Valentino Rossi e la Yamaha. Un periodo nel quale sono successe molte cose, dagli episodi più piacevoli ed esaltanti, come i quattro titoli iridati vinti, a quelli più tristi e deludenti, come le difficili stagioni del 2006 e del 2007. Un rapporto intenso quindi, quello tra il “Dottore” e la sua M1, sicuramente uno dei più importanti nella storia del motociclismo, capace di segnare in maniera netta e inequivocabile l’ultimo decennio. C’è da dire che la Yamaha ha dato molto al pilota di Tavullia, forse quasi quanto il campione ha dato alla casa giapponese, che non vinceva un mondiale dal lontano 1992 (con Wayne Rainey), e che molto probabilmente ha avuto la fortuna di avere Rossi negli anni migliori della sua carriera. Per queste ragioni il rapporto si è concluso in maniera pacifica e con elementi di cortesia e riconoscenza da entrambe le parti, tanto che la Yamaha ha concesso a Rossi il permesso di provare la Ducati, sua nuova moto nella prossima stagione, a Valencia, subito dopo la conclusione del mondiale. È questa infatti, adesso, la nuova prova che attende Valentino, ed è una prova non da poco: salire in sella, nel prossimo mondiale, ad una belva rossa difficile da domare ma che parla la sua stessa lingua e il suo stesso dialetto. Quando diciamo Ducati, ci riferiamo a qualcosa di grande e di piccolo allo stesso tempo. Grande, perché qui si parla delle moto migliori del mondo, dell’eccellenza, di qualcosa che, se davvero esiste quel concetto a volte assurdo che si chiama “Made in Italy”, la casa di Borgo Panigale ne rappresenta una delle massime espressioni; piccolo, perché in MotoGP, in confronto a giganti co-
me Honda e Yamaha, la Ducati ha le dimensioni di una formica. Si tratta davvero di Davide contro Golia. Solo che stavolta ad aiutare Davide c’è uno che non ha paura di niente, e che Golia è capace di mangiarselo per colazione. Perché è questo Valentino Rossi. E qui mi fermo, perché iniziare una lista di aggettivi per definire il più grande pilota di tutti i tempi è davvero cosa ardua, se non impossibile. Ciò che conta è averlo visto sulla sua Desmosedici GP11. Quel giorno a Valencia, il 9 novembre, si avverato il sogno di migliaia di appassionati. Vederlo salire e fare qualche giro di pista su quella moto ancora grezza e pronta per essere piegata ai suoi voleri, ha incollato le persone prima alla televisione, e poi al sito di SportMediaset, dove si poteva assistere all’intera giornata di prove e che è andato in tilt per gli eccessivi contatti. L’andatura è stata lenta, cauta, senza spinte eccessive, semplicemente un primo contatto per conoscersi. Il momento decisivo è ancora lontano qualche mese, e nessuno può sapere come andranno le cose (anche perché, di mezzo, c’è un’operazione alla spalla), ma una cosa è certa: ci sarà da divertirsi, e la sfida sarà affascinante davvero, così come ora è grande la curiosità di vedere cosa verrà fuori dall’unione di questi due prodigi, se sarà un mostro incapace di avere un’identità, o un gioiello capace di brillare così tanto da accecare tutti gli altri. Giorgio Di Gennaro
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PICCOLO SCHERMO
Poco reality…
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ati come esperimenti sociali, simulazione di vita reale o situazioni estreme, oggi i reality show sono tutto tranne che una riproduzione fedele e soprattutto reale delle relazioni umane. Senza fare nomi e cognomi, senza riferimenti specifici il coro è unanime: questi reality show hanno stancato, basta! Edizione dopo edizione siamo sempre davanti alle stesse scene, anzi sceneggiate. Come si suol dire minestre riscaldate, abbondantemente. Di vero è rimasto ben poco, di realtà nemmeno una traccia. Chi va, entra e decide di partecipare a un reality è, otto volte su dieci, un personaggio artefatto. Costruito a tavolino per attirare l’attenzione, per accattivarsi le simpatie del pubblico da casa. L’importante è apparire, bene o male ma purché se ne parli. Fondamentale è che l’occhio della telecamera sia ben puntano, pronto a riprendere una delle tante “genialate” che vediamo. I primi reality show nascono come esperimenti sociali. Osservare il comportamento umano in relazione con altre persone, chiusi magari in quattro mura, portati su un’isola deserta o impegnati in sfide a squadre. L’obiettivo era quello di studiare da vicino nel bene e nel male la naturale capacità di interazione dell’uomo sociale. In tal senso l’idea originale poteva risultare interessante,
un modo diverso e alternativo di creare intrattenimento. Approdato in Italia per la prima volta circa venti anni fa, il fenomeno reality si impone alla grande, riscuotendo un grande successo di critica e pubblico, con ascolti altissimi e l’attenzione di tutti i media. Dal cuoco all’ingegnere, dalla professoressa all’impiegata, gli italiani si piazzano davanti alla tv attratti e incuriositi da questo nuovo show. Ma ben presto la sperimentazione sociale perde valore, sopraffatta dai meccanismi dello
PICCOLO SCHERMO
show business. Il reality, e la televisione in genere, si trasforma in un mero strumento per raggiungere il successo, la tanto amata notorietà. Oggi c’è poco di reale, c’è poca spontaneità e nulla d’interessante. L’obiettivo è entrare, varcare la porta e dare visibilità alla propria persona raccogliendo in futuro i “frutti” di questa effimera notorietà: serate, comparsate, feste e qualsiasi altra occasione di guadagno. Intendiamoci: guadagno, non lavoro. È importante sottolinearlo, anche perché oggi per molti partecipare a un qualsiasi programma televisivo è un lavoro, una prestazione lavorativa tra l’altro molto impegnativa. Non vale più la regola dell’operaio, impiegato o di qualsiasi altro impiego dignitoso: oggi fare presenza in discoteca o l’opinionista significa lavorare. Lavorare? Chi mi spiega cosa s’intende per opinionista? Io
personalmente non lo so e nemmeno voglio saperlo. Trovo imbarazzate che questa sia la strada più ambita per molte persone, disposte a tutto per un momento di gloria in tv, dai giovani alle persone più anziane. Probabilmente sono i segnali di una società che cambia, che mette da parte certi valori magari antichi, a favore di altri “artificiali” come successo, guadagno e denaro. “Visibilità più televisione” sembra essere la formula magica dei nostri tempi. Io continuo a non credere ai pianti senza lacrime, agli amori costruiti, alle litigate per un biscotto o un piatto di pasta. Vi sembrerà strano, ma trovo tutto questo altamente ridicolo. Senza fare i falsi moralisti, credo che in un periodo come questo bisognerebbe avere più rispetto di tutto e tutti. I reality non sono completamente da buttare, ma bisogna mettere un freno alla loro involuzione. Anche perché la realtà è ben altra! Valentino Cristofalo
CINEMA
C
Presto nelle sale
iao amici, ci attende una nuova, esaltante stagione cinematografica con proposte sempre più interessanti per voi amanti delle belle storie. Come già da qualche mese, il vostro Lekok ha selezionato alcuni tra i più interessanti film in uscita. Buon divertimento!
HEREAFTER
VALLANZASCA GLI ANGELI DEL MALE
Genere: Dramma Regia: Clint Eastwood Cast: Matt Damon
Genere:Dramma Regia: Michele Placido Cast: Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, Francesco Scianna, Paz Vega
Il regista di capolavori come “Million dollar baby“ e “Gran Torino”, solo per citarne alcuni, ritorna per raccontarci la storia di un operaio americano, una giornalista francese e un ragazzino inglese che vengono toccati dalla morte in tre modi diversi.
Storia della banda e del suo capo, a cui si deve il titolo del film, che terrorizzò la Milano, e non solo, degli anni ’70. Ascesa, a colpi di rapine a mano armata, e caduta fino alla condanna a ben 4 ergastoli.
MA CHE BELLA GIORNATA
PARTO COL FOLLE
Dopo il fortunato esordio di “ Cado dalle nubi “, Checco Zalone ritorna sul grande schermo con una nuova esilarante storia.
Peter Highman si ritrova a intraprendere un viaggio con un compagno estremamente diverso da lui, l’aspirante attore Ethan Tremblay, in una corsa contro il tempo per arrivare a destinazione prima che nasca suo figlio.
Genere: Commedia Regia: Todd Phillips Cast: Robert Downey Jr. , Michelle Monaghan, Jamie Foxx, Juliette Lewis
Genere: Commedia Regia: Gennaro Nunziante Cast: Checco Zalone, Rocco Papaleo, Ivano Marescotti, Tullio Solenghi
VI PRESENTO I NOSTRI
Genere: Commedia Regia: Paul Weitz Cast: Ben Stiller, Robert De Niro, Dustin Hoffman, Jessica Alba, Barbra Streisand
Ennesima, esilarante commedia della fortunata serie con protagonista la famiglia “Focker“. È arrivato il momento di conoscere la terza generazione , ovvero la progenie di Pam e Greg.
IMMATURI
Genere: Commedia Regia: Paolo Genovese Cast: Raoul Bova, Barbora Bobulova, Ambra Angiolini, Maurizio Mattioli, Giovanna Ralli, Luisa Ranieri, Ricky Memphis
QUALUNQUEMENTE
Genere: Commedia Regia: Giulio Manfredonia Cast: Antonio Albanese, Sergio Rubini, Lorenza Indovino
Dopo una lunga latitanza all’estero, Cetto La Qualunque ritorna in patria con una bella ragazza di colore e una bambina di cui non si ricorda il nome, in pratica la sua nuova famiglia. Ritroverà però la sua vecchia famiglia, la moglie Carmen e il figlio Melo, e i guai non mancheranno.
THE GREEN HORNET
Sulla falsariga del celebre “Compagni di scuola“, un gruppo di ex compagni di scuola si ritrova a dover sostenere di nuovo l’esame di maturità poiché il Ministero dell’Istruzione ha cancellato la prova sostenuta venti anni prima. OKKIO - 52
Genere: Azione Regia: Michael Gondry Cast: Nicolas Cage, Cameron Diaz
Tratto dall’omonima serie di fumetti, è la storia di Britt Reid, che di notte combatte il crimine aiutato dal fedele Kato, esperto di arti marziali.
CINEMA BIUTIFUL
sia un fatto puramente teorico. Ed è per questo motivo che rimane sbigottito quando il suo vescovo gli chiede di trasferirsi a Roma per seguire un corso di esorcismo.
Uxbal si scopre malato terminale e decide quindi di occuparsi del futuro dei suoi figli e della ex-moglie bipolare, nonché di alcuni affari, non sempre legali, lasciati in sospeso.
MASCHI CONTRO FEMMINE
Genere: Dramma Regia: Alejandro Gonzá lez Iñarritu Cast: Javier Bardem, Maricel Álvarez, Rubén Ochandiano
Genere: Commedia Regia: Fausto Brizzi Cast: Nicolas Vaporidis, Fabio De Luigi
THE NEXT THREE DAYS
Genere: Thriller Regia: Paul Haggis Cast: Russell Crowe, Elizabeth Banks, Liam Neeson, Moran Atias
Un uomo è costretto a tentare l’impossibile per liberare la moglie, imputata e arrestata per aver commesso un delitto, la quale però sostiene di non aver mai commesso.
IL RITO
Regia: Mikael Håfstrom Genere: Horror Cast: Anthony Hopkins, Alice Braga, Maria Grazia Cucinotta
Padre Gary Thomas è un prete sui generis, il quale crede che l’esistenza del diavolo
Seconda parte della doppia commedia di Brizzi, incentrata sull’eterno conflitto tra i due sessi, e sulle conseguenti nevrosi, del giorno d’oggi.
BURLESQUE
Genere: Musical Regia: Steve Antin Cast: Kristen Bell, Stanley Tucci, Christina Aguilera, Cher
Una giovane cantante di talento arriva in città dalla provincia americana. Troverà il successo, la fama e perfino l’amore in un club neo-burlesque di Los Angeles.
…VIENI AD ASSAPORARE IL GUSTO dei sapori genuini della nostra cucina… dal lunedì al venerdì a pranzo
tavola calda con menù fisso:
primo, secondo, contorno e acqua € 7,50 primo o secondo, contorno e acqua € 5,00 ogni sera un menù diverso: antipasto dell’osteria, due assaggini di pasta, secondo e contorno € 20,00
tutti i giovedì na cucina tipica roma ra, ina cc va a all da (gnocchi, co osso buco, trippa)
il venerdì sera pesce con menù fisso: antipasto, due assaggini di primo, secondo e contorno € 25,00
ti siedi e al resto ci pensiamo noi…
il venerdì pesce Monterotondo Scalo • Via Monte Circeo, 3 • 0697651112 • 329.6483728
CUCINA
Che buoni gli avanzi!!! P
rima d’iniziare a darvi consigli culinari, permettetemi di farvi i migliori auguri per questo 2011, che spero passeremo insieme. Ci siamo lasciati parlando del pranzo di Natale ed ora, passate le feste, parleremo di come utilizzare alcune rimanenze dei vari pranzi festivi: in cucina quello che va buttato nella pattumiera è veramente poco. Dopo il cenone del Capodanno vi è avanzato del cotechino e non volete solo riscaldarlo? Benissimo: con poche mosse il rimanente cotechino si trasforma in
FAGOTTINI COTECHINO E FUNGHI
Altra cosa che molto spesso avanza e il pane; perchè buttarlo può diventare del buonissimo PANE IN CARROZZA oppure una dolcissima TORTA AL CIOCCOLATO.
(diff. media, prep. 20’ circa, 500cal./porz.) Ingredienti per 4 persone: 250 g di lasagne fresche all’uovo 500 g di funghi champignon affettati un porro 2 pelati 2 dl di panna 50 g di parmigiano burro sale e pepe.
In una padella mettete i funghi affettati, copriteli con il coperchio e fateli appassire per una decina di minuti buttando di volta in volta l’acqua che espelleranno. In un tegame fate imbiondire il porro affettato con 30 g di burro, unite il cotechino tritato, i funghi stufati, i pelati tritati, sale, pepe e un mestolino di acqua; cuocete per 10 minuti. Unite la panna, portate a ebollizione e spegnete. Scottate 8 lasagne in acqua bollente salata e disponetele a croce in 4 pirofiline imburrate e con il fondo rivestito di carta da forno. Tagliate la pasta rimasta a tagliatelline, lessatele, scolatele, conditele con il sugo e suddividetele nelle pirofiline. Richiudete la pasta sul ripieno, cospargete con il parmigiano e infornate a 180° per 15 minuti. Fate riposare i fagottini per 5 minuti e... buon appetito.
Per il PANE IN CARROZZA, il pane verrà affettato molto sottile, verrà tolta la crosta e le fette così preparate verranno bagnate in una terrina con un composto fatto da 4 uova e 150 g di latte, sale, pepe e una grattugiata di parmigiano; le fette di pane così inzuppate saranno adagiate in una pirofila precedentemente imburrata. Dopo il primo strato di pane, su ogni fetta verrà adagiata una fettina di mozzarella; con il secondo strato di pane copriremo tutta la mozzarella, quindi una spolverata di parmigiano, dei fiocchetti di burro e via in forno a 180° per circa 20 minuti. Per la TORTA AL CIOCCOLATO utilizzeremo circa 600 g di pane raffermo messo a bagno in ½ l di latte per almeno 15 m; il pane così ammorbidito verrà strizzato e messo in una terrina con 50 g di burro, una spolverata di cannella, una bustina di vanillina, 4 tuorli, 250 g di zucchero, 100 g di cacao amaro in polvere. Impastiamo il tutto finché non diventa un composto omogeneo; in ultimo aggiungiamo i 4 albumi montati a neve ben soda e un cucchiaino di lievito in polvere. In forno a 160° all’incirca per 30 minuti. Anna Verdicchio
Anna Verdicchio - Chef a domicilio - Via G. Lodi, 10 - Mentana - 06-9094780 OKKIO - 54
“LA CASA DI SNOOPY” e “LA CASA DI SNOOPY 2”
Regala un mondo di coccole
al tuo migliore amico
E,
magari, approfittane per concederti un momento di appassionata conversazione sull’argomento preferito dai titolari dello storico esercizio commerciale eretino: gli animali e la natura. Sì, perché qui a “La Casa di Snoopy”, negli ampi locali in via Monghio 18 a Monterotondo, il motore di tutto è, oltre al calore familiare con cui vengono accolti ogni giorno i clienti, soprattutto il grande amore per gli animali. È questo, infatti, che spinge i due titolari, Vera Pincelli e Domenico “Lillo” Lattanzi, a farsi letteralmente in quattro per garantire in ogni momento la disponibilità dei migliori prodotti professionali per la cura e la dieta di tutti gli animali domestici, oltre a un ampio spazio dedicato alla parafarmaceutica. “Il tutto in pronta consegna, – tiene a precisare il titolare, – con una vastissima disponibilità di prodotti e marche: Manitoba, Greenvet, Forment e tante altre ancora, tutte da scoprire in negozio”. Vera e Lillo osservano, infatti, un unico criterio di scelta nel decidere se dare cittadinanza ai prodotti nel loro regno: gli standard di assoluta qualità. E così, sia che abbiamo un cane, un gatto, un uccellino o qualsiasi altro animale domestico, possiamo rivolgerci a loro nella piena certezza di trovare il solo meglio per i nostri amici. E ben conosce la serietà dei coniugi Lattanzi chi li segue da quando, ormai oltre 20 anni fa, diedero vita alla loro prima attività commerciale nel centro storico eretino: “L’agricola di Vera e Lillo”. Quel che c’è di nuovo oggi è la possibilità di scelta, a dir poco moltiplicatasi, negli immensi e fornitissimi locali de “La Casa di Snoopy”. “Qui si può trovare anche una vasta gamma di uccelli, in un reparto ornitologico assolutamente professionale, che si rivolge ad allevatori esperti e garantisce animali cresciuti da noi, rigorosamente imbeccati a mano, nella migliore tradizione”, mi spiega il titolare. Ma in negozio si possono acquistare anche conigli, scoiattoli, cavie, cincillà, cani e gatti su ordinazione, e presto anche rettili! E non dimentichiamo il servizio di toeletta per cani, la pensione per piccoli animali in periodo estivo e la costante collaborazione con i migliori veterinari per garantire sempre le cure più adeguate ai nostri piccoli amici. Ma se c’è qualcuno che non crede che un negozio di animali possa anche strizzarti l’occhio con un tocco di glamour, vuol dire che non ha mai fatto visita a “La casa di Snoopy 2”, il nuovissimo punto
vendita aperto a Mentana, in via Amendola 114-116, e gestito da Stefania e Lorenza Lattanzi, figlie di Vera e Lillo, con i mariti Daniele Ventricini e Massimiliano Tiberi. Nel fortunato “bis” dell’attività di famiglia, il primo motivo di orgoglio è senza dubbio la nuovissima selleria, che si è inserita subito e con grande successo in un settore in grande espansione. Qui si può trovare davvero tutto ciò che serve al cavallo: mangimi, integratori, materiali per la cura dell’animale e dei suoi finimenti, attrezzature per la stalla, e tutto il necessario per il cavaliere, dall’abbigliamento agli stivali, naturalmente delle migliori marche. Gli occhi di Massimiliano brillano di soddisfazione quando mi elenca i nomi dei principali fornitori: primo fra tutti Cavalor, coi i suoi mangimi di base e speciali, per cavalli da corsa, puledri, fattrici... Quindi mi racconta della qualità degli integratori Cavalor e F. M. Italia, degli antiparassitari Farnam, dei trucioli per la lettiera, del fieno cubettato Pack... Ma a questo punto l’occhio non può non fuggire verso gli splendidi completi in vetrina: “Sono firmati Tattini, Horsewear e Kingsland”, mi spiega Massimiliano. Qui a “La Casa di Snoopy 2”, però, stanno già aspettando gli arrivi della linea di abbigliamento primaverile... e poi laggiù, su quella parete, sento dire che forse presto potrebbe fare la sua comparsa una batteria di vasche per pesci tropicali d’acqua dolce. Dopo la selleria, dunque, si preannuncia la nuova sfida degli acquari! A questo punto, non mi resta che programmare a breve un’altra visita per scoprire tutte le novità! L. B.
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NEL MONDO
RIO DE JANEIRO: festa o follia? Semplicemente… Carnevale
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utti gli amanti della musica, dell’allegria, della festa non possono non sognare di fare “quel” viaggio almeno una volta nella loro vita: una visita a Rio de Janeiro nei giorni del Carnevale. Sì, perché quello di Rio è il carnevale più grande e famoso del mondo. È laggiù che si organizza la festa più strepitosa del pianeta in un rito che si ripete, uguale e diverso, ogni anno, travolgente come uno tsunami di musica e colori. Musica e colori, appunto, ma anche danza, luci, esuberante allegria, sullo sfondo dell’inconfondibile Sambodromo, un viale di ben 700 metri, fiancheggiato da palchi per gli spettatori, lungo il quale va in scena la festa con le parate più rutilanti. Gli spalti saranno affollati giorno e notte da migliaia e migliaia di brasiliani e turisti provenienti da tutto il mondo. Ma sarà l’intera città a vestirsi, anzi, a travestirsi a festa, per ballare, ballare incessantemente ai ritmi delle musiche carioca. Per quattro giorni e tre notti tutta Rio sarà invasa da piume, strass e paillettes, al suono assordante di percussioni e fischietti. Ogni quartiere, persino i vicoli più nascosti e
soprattutto le spiagge esploderanno di musica, luci e colori abbaglianti, la cui onda lunga si potrà assaporare durante tutto il resto dell’anno. I carioca, non a caso, il samba e la festa ce l’hanno letteralmente nel sangue e hanno dedicato un’intera area loro città, Cidade do Samba, al loro ballo nazionale, con scuole e locali dove ci si può sempre scatenare al ritmo della musica. Ma torniamo al carnevale, che quest’anno prenderà il via il venerdì 4 marzo per concludersi martedì 8. I preparativi sono cominciati già da un pezzo, con le scuole di samba che si allenano per parate, gare e spettacoli. Ma l’inizio della festa sarà sancito dalla consueta cerimonia di apertura, durante la quale il Sindaco della città incoronerà il Re del Carnevale (Rei Momo) e riceverà la parata delle scuole di samba. Per quei giorni pullulano offerte da tutti i tour operator, con voli e soggiorni low cost verso il Brasile. Perché non approfittarne, dunque, per regalarsi un unico e irripetibile momento di festosa follia? Fonte: web
dove la moda è di casa
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ia Mameli 16/f: a questo numero civico tutti gli appassionati di moda e non solo possono trovare AF365, negozio d’abbigliamento di tendenza sempre fornito di buone marche, sotto piazza Roma, nel pieno centro di Monterotondo. I suoi gestori, Alessia e Paolo, hanno intrapreso questa attività 5 anni fa. Lei aveva già lavorato nel campo dell’abbigliamento, come dipendente per un altro negozio, ma il suo grande sogno è sempre stato quello di avere un negozio tutto suo. Lui, il marito, già con un altro lavoro, l’ha seguita a ruota, occupandosi oggi dell’amministrazione del negozio. Vengono offerti abbigliamento, accessori e scarpe in stile casual, sia per uomo che donna, ma, come affermano gli stessi proprietari, “entrando, il cliente troverà un posto particolare”. Infatti la sfida che a ogni stagione i proprietari si propongono è di offrire al pubblico dell’hinterland di Monterotondo non le solite griffe: “Il negozio è sempre in forte evoluzione”, ci dice Paolo, “siamo sempre alla
ricerca delle aziende più in voga, cercando il prodotto di qualità, anche made in Italy, ma con un occhio a ciò che in futuro può diventare tendenza”. Alessia è più poetica: “Cerchiamo di proporre un prodotto meno conosciuto, da capire”. Per chi, insomma, vuole essere sempre aggiornato sul mondo della moda e vuole investire su un buon articolo, straniero o nazionale, senza essere costretto a viaggiare fino alle grandi vie della capitale. Non c’è che dire, un’offerta appropriata ai giovani; ma anche chi ha oramai acquisito una certa maturità non verrà deluso: questo negozio espone anche molti prodotti delle marche più “storiche”, come la famosa Roy Rogers. E visto che siamo in vena di nomi, ecco le altre firme che si potranno trovare: DonDup , Peuterey, Add, Sun68, Vintage 55, Scotch&Soda e Maison Scotch, e la Cooperativa Pescatori di Posillipo. Dunque un’ampia scelta per tutte le età, dai 15 ai 60 anni, o meglio, per tutti coloro che amano mantenere un certo gusto e una qualità nel proprio vestiario, senza essere costretti a dover fare tanti chilometri. E per chi volesse saperne di più, il sito del negozio (www. af365.it) è sempre aggiornato nell’elenco delle marche e può fornire ulteriori informazioni, dalle foto del negozio alle convezioni con le aziende. L’orario va dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16,30 alle 20, e sono aperti anche ogni seconda domenica del mese, per offrire più possibilità al pubblico. Attenzione ragazzi, viene accettata pure la carta giovani! Gaia Cecconi
LIBRIAMOCI
Salgari:l’eroe della fantasia C
ento anni fa moriva suicida a Torino Emilio Salgari. C’è da giurarci che quest’anno rivedremo in TV un giovane Kabir Bedi che, non ancora indossati gli abiti del ristoratore indiano dirimpettaio di nonno Libero, affronta impavido tigri e coccodrilli, oltre agli ancor più famelici dominatori coloniali. Intanto la Newton Compton ha anticipato il centenario dando alle stampe, per la super-economica collana dei Mammut, Tutte le avventure di Sandokan, raccolta completa dei cicli della giungla e dei pirati della Malesia (in tutto 11 romanzi, 2.208 pagine, 19,90 euro), in libreria già dal mese di dicembre. Ma il destino di Salgari, come quello di tanti artisti, fu di non veder riconosciuto il proprio valore se non dopo molti danni dalla morte. E la sua stessa vita fu un susseguirsi di eventi drammatici, segnati da nevrosi e frustrazioni. Nato a Venezia nel 1863, nonostante egli stesso alimentasse il mito di “lupo di mare”, compì un unico breve viaggio nell’Adriatico, su una nave scuola, prima di interrompere gli studi all’istituto nautico. Fu invece precoce scrittore e, ispirandosi a Dumas padre, Verne e Sue, debuttò nel 1883 con il racconto “I selvaggi della Papuasia”, pubblicato a puntate sulla rivista milanese “La Valigia”. Salgari divenne poi cronista dell’ “Arena” di Verona e, trasferitosi a Torino nel 1893, fu costretto dal bisogno a scrivere in modo frenetico. Non si conosce realmente l’entità della sua produzione (usò pseudonimi e gli furono attribuiti molti apocrifi post mortem), da di sicuro sono suoi più di 80 romanzi e 150 racconti. L’indigenza, la malattia mentale della moglie, il fumo, l’alcool, l’essere ostinatamente ignorato dalla società letteraria del tempo finirono col
causare allo scrittore una terribile depressione e che lo condusse al suicidio. Fu però, già in vita, molto amato e popolare specie tra il pubblico più giovane, anche se era preda di editori senza scrupoli che pubblicavano le sue opere in modo spesso raffazzonato. Tra i titoli più noti della produzione salgariana ricordiamo “I misteri della Jungla nera”, i romanzi del ciclo dei corsari (“Il Corsaro Nero”, “La Regina dei Caraibi”, “Jolanda, la figlia del Corsaro Nero”) e, soprattutto, quelli del ciclo dei pirati (“I pirati della Malesia”, “Le Tigri di Mompracem”, “Sandokan alla riscossa”). Lo stile spesso approssimativo e le psicologie elementari dei personaggi di Emilio Salgari vengono riscattati da un’immaginazione instancabile che, dal ristretto orizzonte di una scrivania, sa costruire intrecci densi di azione e suspense, in luoghi e atmosfere esotici, in grado di intercettare i desideri di evasione della contemporanea società italiana. Indimenticabili gli eroi: Sandokan, l’invincibile, incarnazione della forza della natura, il fido amico Yanez, flemmatico e razionale, la bellissima Marianna, la “Perla di Labuan”; poi ci sono i cattivi, da James Brook a lord Guillonk, indispensabili per la costruzione di trame perennemente giocate sullo scontro titanico tra il bene e il male. A tale macchina narrativa spesso banale, sopperiscono però i paesaggi straordinari e gli animali, talmente “esotici” che agli occhi dei lettori del tempo dovevano apparire “fantastici” quasi quanto un unicorno: serpenti, elefanti, rinoceronti, tigri... tutte incarnazioni di energie primordiali, delle quali soltanto gli eroi usciti dalla penna di Emilio Salgari potevano avere ragione. L. B.
NOTIZIE DAL CALENDARIO
17 Gennaio: Sant’
A
nche quest’anno, come sempre, si festeggia Sant’Antonio. Il 17 gennaio è un giorno particolare per Monterotondo e i suoi abitanti. La voglia di sfilare con una torcia in mano e un po’ di coppiette e vino viene a molte persone, questo non si può negare. In realtà, però, il festeggiamento di questa ricorrenza è piuttosto complesso, e sono molte le ritualità che vengono eseguite prima, durante e dopo la festa. Tutto inizia il sabato, quando, per la prima volta dopo un anno, il Santo lascia la casa del Signore della Festa, per raggiungere il Duomo. In questo frangente la statua viene portata da colui che la custodisce da un anno, affiancato a destra dal prossimo successore e a sinistra dal Signore da cui l’aveva ricevuta l’anno prima. La domenica mattina (la più prossima al 17 gennaio e giorno vero e proprio della festa) si sale in sella ai cavalli. Alcuni sono di proprietà, altri prestati o noleggiati per l’occasione. Numerosi uomini a cavallo accompagnano il Santo nel giro delle chiese. Un tempo invece, quando non era facile avere un cavallo, si andava in processione con asini e muli.
Prima della processione la statua viene accompagnata in vari punti della zona, come l’Istituto Zootecnico di Tor Mancina, dove si chiede a Sant’Antonio l’intercessione per tutti gli animali; poi alla chiesa di Santa Maria del Carmine, allo Scalo, in ricordo di coloro che un tempo, pur cittadini di Monterotondo, vivendo a qualche chilometro di distanza, erano impossibilitati a seguire da vicino la festa; in seguito il Santo viene portato nella Casa di riposo Don Giuseppe Boccetti e infine all’ospedale, per il conforto ai malati. La statua torna poi alla casa del “Festarolo”, per il tempo necessario affinché fuori si preparino un calesse, la fanfara di ottoni, e tre cavalli bianchi per i Signori. Ancora a cavallo si attende che il corteo arrivi in Duomo per la messa, finché sul sagrato di Santa Maria Maddalena il Santo viene accolto dal parroco. Quando la messa finisce avviene la benedizione degli animali. È a questo punto che ha inizio la cavalcata, la quale, per circa due ore e mezzo, accompagna il Santo lungo un percorso che può variare leggermente ma che ha come tappe obbligate le altre tre chiese (il Convento dei frati cappuccini, Gesù operaio e Santa Maria delle Grazie) e il cimitero. La cavalcata termina davanti alla casa del Signore. In questo momento il Festarolo uscente, i confratelli, le autorità politiche e quelle religiose si riuniscono intorno a un tavolo per il pranzo. Nel pomeriggio il Santo esce verso le 17 e viene condotto nuova-
PRESENTANDO LA TESSERA IL MARTEDì MERCOLEDì e GIOVEDì
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NOTIZIE DAL CALENDARIO
Antonio Abate mente in Duomo per la messa pomeridiana. Ed è in questo frangente che avviene la consegna della statuina, il passaggio del Santo da un Signore all’altro. Intanto, con le torce spente e il cappello in testa, nero come al mattino, si attende che il Santo esca dalla chiesa nelle mani del nuovo Signore e, una volta sul sagrato, si dà il via alla sua investitura pubblica: si accendono le torce, il cappello da carrettiere, girato, adesso è rosso e, a segnare tutto ciò, c’è l’esplosione dei fuochi d’artificio. A questo punto inizia la torciata, il momento più bello e suggestivo dell’intera cerimonia; si cammina, cantando e in preda all’euforia, verso la casa che accoglierà il Santo. L’abbigliamento richiede le torce, la cupella per contenere il vino e le coppiette. Una volta arrivati alla casa del nuovo Festarolo, tre colpi di bastone sulla porta annunciano alla famiglia che il Santo è pronto per farsi accogliere. La donna di casa, dall’abitazione chiede: “Chi è?”, per
sentirsi rispondere “È Sant’Antonio”. La statuina viene condotta all’interno, si accendono le luci, la signora la riceve e la pone nella cappellina dove resterà una settimana, esposta per le visite dei devoti. Al contrario di quanto crede la maggior parte della gente, a questo punto la festa non è finita: c’è ancora da celebrare il pranzo del lunedì, la cosiddetta broccolata: un pasto a base di broccoli e salsicce, accompagnato con del buon vino. Questo pranzo rappresenta il ringraziamento per la buona riuscita della festa e ad esso partecipano i confratelli e altri invitati, come gli amici del Festarolo e alcuni rappresentanti delle istituzioni. Anche quest’anno quindi, come sempre, tutti questi riti si ripeteranno, identici e immutabili nel tempo, nell’amore e nel rispetto di una festa ancora capace di suscitare interesse, curiosità e partecipazione in maniera forte e trasversale. Giorgio Di Gennaro
RIFLETTORI SU...
A CURA DI MAURO SESTILI
Intervista a Silvia Delfino
S
ilvia Delfino nasce a Roma il 26 ottobre 1970 sotto il segno dello Scorpione. Sensibile dinamica e determinata, comincia presto la costruzione della sua carriera nel mondo dello spettacolo: già a quattro anni costringe i genitori a iscriverla a un corso di danza classica. Con l’adolescenza la passione per la danza aumenta, ma lei dirotta altrove le attenzioni: approda al Balletto di Roma, dove studia danza moderna e funcky. Cominciano così le prime audizioni e Silvia facilmente viene scritturata, come ballerina, per la sigla televisiva di “NOVECENTO” (Rai 2). Ormai il salto è fatto, studia, si diploma e continua a studiare danza. Ma il vero esordio sul piccolo schermo avviene superando le selezioni per il corpo di ballo di “Numero 1”, programma condotto da Pippo Baudo su Rai 1, per la regia di Gino Landi e le coreografie di Roberto Croce.
finito a marzo. Una commedia brillante che molti ricorderanno quando era il padre, Johnny Dorelli, il protagonista e che porta la firma di Garinei e Giovannini per la regia del grandissimo Gino Landi, col quale ormai ho condiviso veramente molte esperienze.;
Quale parte hai interpretato? “Consolazione”, il ruolo che fu di Bice Valori. Consolazione è una donna di malaffare, ma con grande personalità... arriva in un tranquillo paese e getta lo scompiglio, tanto che il parroco, don Silvestro, si deve mettere a discutere con Dio.
Che cosa ti ha spinto a intrapendere la carriera di attrice dopo un un esordio con la danza? In realtà l’esperienza con il ballo è stato un emozionante percorso durato dieci anni, non solo in TV, ma anche e soprattutto a teatro. È proprio il teatro che mi ha fatto innamorare della recitazione. Stare sul palco con le luci negli occhi ed una platea piena, diventa una droga... quando arriva l’applauso ci si sente ripagati di ogni sforzo.
Cosa pensi di fare per il futuro? Sto pensando al cinema. Prossimamente uscirà un film al quale ho lavorato come aiuto del regista Massimo Natale: è una pellicola con l’attore americano Treat Williams, che si intitola “L’estate di Martino”. Un’esperienza davvero unica, che mi ha dato tanta soddisfazione e fiducia per il futuro.
È difficile conciliare la carriera con il ruolo di donna? Credo che questo problema riguardi tutte le persone in carriera, non solo noi attori. Indubbiamente per l’attore le difficoltà sono dovute agli spostamenti continui e il teatro sotto questo aspetto è sicuramente molto impegnativo. Quindi è come se vi doveste creare una casa in ogni luogo... Non proprio, non ne avremmo il tempo! Indubbiamente non è la stessa cosa lavorare e tornare nella propria casa: quando termina uno spettacolo ci si ritrova, attori e troupe, in un ristorante, messo a disposizione dalla produzione, che cucina fuori orario... Non siamo molto normali su questo: ceniamo alla fine di uno spettacolo che spesso termina dopo le 23. Ma è il prezzo che l’attore paga per offrire divertimento ed emozione agli altri. Qual è stato il tuo ultimo lavoro? “Aggiungi un posto a tavola” con Gianluca Guidi, abbiamo
Cosa consiglieresti ai lettori ed alle lettrici di Okkio che volessero intraprendere la carriera di attore? Non vorrei sembrare retorica, ma credo che mai come in questo momento ci sia bisogno di una buona preparazione scolastica. I programmi come il Grande Fratello, l’Isola dei famosi, C’è posta per te etc, purtroppo mandano un segnale ambiguo: molti si illudono che per diventare attori basta essere quello che sei, ma non è così! Attori si diventa. Ci vogliono anni di studio, approfondimenti, confronti. In Italia stiamo vivendo un brutto periodo , la qualità non è mai stata così bassa e così il prodotto finale è quello che è. Una frase per i nostri lettori prossimi attori? Se cadi e ti rialzi... hai pur sempre fatto un passo avanti (saggio buddista).
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Un po’ di gossip
Raoul Bova
N
asce sotto il segno del Leone e non si direbbe, data la sua accattivante timidezza e riservatezza. Eppure, Raoul Bova ha saputo conquistare il cinema italiano e hollywoodiano senza subire il fascino del successo e rimanendo semplicemente se stesso. Un attore di eccezionale talento desiderato da molti registi e sogno erotico di molte donne perché, come pochi, incarna l’ideale del bel principe azzurro: dolce, gentile e anche simpatico. A lui, però, che non si sente per niente un divo, poco interessa essere un sex-simbol anche se moltissime se lo ricordano bene nel calendario Max 2000 , dove scatti in bianco e nero lo immortalavano in pose super sexy mentre sfoggiava un corpo atletico da mozzare il fiato. E come potrebbe essere altrimenti per uno che ha vinto a 16 anni il campionato italiano dei 100 metri dorso e sognava più le Olimpiadi di nuoto che l’Oscar come migliore attore protagonista? La recitazione,a quanto pare, era solo il secondo dei suoi sogni nel cassetto, ma è stato ciò che gli ha regalato moltissimi successi e riconoscimenti. La sua filmografia, infatti, è una lunghissima lista di fiction televisive e sceneggiature cinematografiche che portano la firma di grandissimi registi italiani e internazionali. Di umili
origini ma di nobile animo, Roul Bova è impegnato anche in diverse iniziative benefiche. Un attore bello, bravo e di spessore che ancora prova imbarazzo davanti a tanti complimenti. Lui giura di essere veramente timido e parecchio imbranato con le donne. In un’intervista al Festival di Cannes ha candidamente confessato di essere l’antitesi del playboy e di aver spesso temuto di non piacere perché convinto che la bellezza non sia tutto. Ed è per questo, forse, che Raoul è uno abbastanza geloso, come lui stesso ha raccontato al Chiambretti night qualche tempo fa. Chissà se altrettanto gelosa sarà la sua Chiara Giordano nel vederlo nello spot della 3 mentre presta il telefonino alla strepitosa modella romena Medalina Diana? Con Chiara si è sposato in totale segreto dieci anni fa in una cittadina del Belgio e ha avuto da lei due figli, Alessandro Leon e Francesco. Lei era l’hostess bella e rassicurante dell’Alitalia che in quello spot recitava insieme a Raoul, mentre nella vita è una veterinaria e una esordiente produttrice televisiva. Tra loro è stato amore a prima vista e, secondo lui, l’ingrediente più importante per una relazione duratura è la totale condivisione che, a suo dire, è un collante molto seducente. S. K.
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ULTIME DAL FIRMAMENTO
Come nasce un buco nero
L
a rara opportunità di osservare la nascita di un buco è stata offerta dal telescopio spaziale Chandra, che ha ripreso ai raggi X la galassia M100, distante circa 50 milioni di anni luce dalla Terra. Qui, in periferia, lungo uno dei bracci, si trova la supernova SN 1979C (v. immagine), scoperta soltanto una trentina di anni fa da un appassionato di osservazioni astronomiche, quando una stella con una massa pari a 20 volte quella del Sole esplose. I dati osservativi ottenuti da Chandra rivelano l’esistenza di una sorgente stabile di raggi X che fa pensare che sia prodotta dalla presenza di un buco nero che sta inghiottendo continuamente la materia che lo circonda. Quando tale materia precipita sul buco nero si scalda a tal punto da emettere una radiazione di questo tipo. Se effettivamente è presente un buco nero, questo sarebbe il più giovane mai scoperto e offrirebbe un’occasione unica per studiare come si forma quando una stella di grande massa termina la sua esistenza. Si chiama supernova il fenomeno esplosivo che si ha quando una stella molto più massiccia del Sole alla fine della sua vita collassa su se stessa. Terminato al suo interno il combustibile nucleare che la fa brillare e che fornisce la pressione che controbilancia la tendenza degli strati esterni a cadere sotto il proprio peso, la stella precipita verso le sue parti centrali ed esplode emettendo una quantità
enorme di energia. Ciò che resta dell’astro è un nucleo incredibilmente compatto, così denso che la sua forza di gravità non consente nemmeno alla luce di sfuggire. Si è così formato un buco nero. Il nome deriva proprio dal fatto che un tale corpo cattura con la sua enorme attrazione tutto ciò che ha intorno, compresa la luce (non si tratta pertanto di un buco nel senso usuale del termine). Un buco nero non può quindi essere osservato direttamente, ma si riesce a capire che è presente dagli effetti che produce sulla materia circostante, in particolare sul movimento delle stelle che gli orbitano intorno. Lo studio delle accelerazioni di queste stelle permette di ricavare informazioni sulle proprietà del buco nero, in particolare sulla sua massa. Claudio Censori
“Claudio Censori è un astrofisico. Si occupa principalmente di cosmologia, in particolare dell’evoluzione dell’Universo. Visitate il sito www.cosmored.it per conoscere i segreti del Cosmo. Per consulenze scientifiche: claudio.censori@cosmored.it Per la realizzazione di siti web: info@cosmored.it Per lezioni private di matematica e fisica: 3487804316”
PILLOLE DI STORIA 1358 ca a. C. – In Egitto sale al trono il faraone
1081 – A Pisa sono documentati i primi consoli: nell’Italia centro-settentrionale nascono i liberi Comuni.
1200 ca a. C. – In Grecia le migrazioni dei Dori provocano la fine della civiltà micenea.
1200 ca – Tra i marinai italiani si diffonde l’uso della
612 a. C. – La città di Ninive viene conquistata dai Babilonesi.
1395 – Gian Galeazzo Visconti viene investito del titolo di duca di Milano dall’imperatore Venceslao.
Tutankhamon.
336 a. C. – Dopo l’assassinio del padre Filippo II, Alessandro Magno diventa re di Macedonia. 216 a. C. – L’esercito romano viene sconfitto dai Cartaginesi
a Canne durante la seconda guerra punica. 106 a. C. – Nasce Cicerone.
bussola.
1517 – Si inizia la riforma protestante con l’affissione
delle 95 tesi di Martin Lutero alle porte della chiesa di Wittenberg.
1608 – William Shakespeare scrive King Lear
66 d. C. – Suicidio di Petronio Arbitro, autore del
1760 – Gli inglesi conquistano Montreal: il Canada è totalmente sotto il controllo britannico.
216 d. C. – Nasce il persiano Mani, fondatore della
1816 – I regni di Napoli e di Sicilia sono unificati nel Regno delle Due Sicilie.
Satyricon.
religione manichea.
313 d. C. – L’imperatore Costantino promulga l’editto di
Milano, che concede libertà di culto ai cristiani.
452 – Attila invade l’Italia ed è persuaso a ritirarsi da papa
Leone I.
610 ca – Maometto inizia la predicazione agli Arabi.
1854 – Negli Stati Uniti d’America nasce il Partito
Repubblicano.
1943 – S. A. Waksman e A. Schatz isolano la streptomicina
(il primo antibiotico).
1945 – In occasione della Conferenza di San Francisco, nasce l’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite.
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Ristorante Pizzeria
CARNE ALLA BRACE PIZZA FORNO A LEGNA SPECIALITÀ TARTUFO speciale coppie: antipasto di mare completo di crudi primo: pici toscani con gamberi rossi di sicilia pancetta di tonno croccante e mostarda di sedano
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STORIE D’AMORE DELL’ALTRO SECOLO - VIII
I RACCONTI DI ADA SGALIPPA
L’avviso N
onna Pantana aveva una figlia monaca, si chiamava Bernardina, ma come suora aveva assunto il nome di Carolina; faceva parte dell’ordine Benedettino e viveva in un convento di Fermo. Amedeo e Nannina andavano spesso a trovare “zia Carò” portando in dono al convento le primizie della campagna; con loro andava anche Ada. La zia suora preparava sempre per la bambina dei “breviccioli” (*) che Nannina applicava con una spilla da balia sulle magliette intime della figlia, affinché venisse protetta da Gesù e da Maria. Ada era molto felice di andare la prozia perché poteva giocare con i bambini della scuola materna, che nel suo piccolo paesino non c’era. Essi avevano tanti giocattoli ed una giostrina con tanti animaletti di legno sui quali si poteva salire per fare il girotondo, mentre Ada in casa non aveva giocattoli comperati nei negozi, ma bambole di pezza fatte dalla zia Giuseppina e carrozzine e tricicli costruiti da babbo Amedeo. Le piacevano anche molto la minestra di dado con il parmigiano e il pane morbido delle suore, poiché in casa sua di solito mangiava pane casereccio, che veniva fatto ogni settimana, e brodo vegetale con pecorino che, pur essendo molto sani e genuini, non avevano il gusto delicato dei cibi delle suore. La zia Carò dava, inoltre, ai parenti che sapevano leggere e scrivere, qualche libricino con la vita dei santi ed altre preghiere. Fu così che sua madre (nonna Pantana) venne a sapere che Nostro Signore Gesù Cristo aveva promesso durante una Sua apparizione a Santa Brigida che, chiunque avesse recitato giornalmente per un anno intero le Quindici Orazioni da Egli Stesso dettate alla Santa e Quindici Pater, Ave e Gloria, non sarebbe stato colpito da morte improvvisa, ma avrebbe avuto un avvertimento prima di morire affinché potesse prepararsi e quindi premunirsi dei conforti religiosi.
Nonna Pantana le recitò con molta fede e nella notte dell’Epifania del 1956, verso le ore due, si verificarono nella sua camera dei fatti molto strani. Aveva novantadue anni ed era malata di polmonite; con lei dormiva sua nipote Giorgia, figlia dello zio Pietro, che aveva diciannove anni. D’improvviso si aprì la finestra della sua camera, da essa penetrava nella stanza una forte luce. Giorgia si alzò per andare a richiuderla, ma giuntale accanto si rese conto che la finestra in effetti era chiusa. Tornata a letto, il misterioso fatto si ripeté per altre due volte. Prima che la bisnonna morisse passarono quaranta giorni e in questo lasso di tempo le capitò di vedere più volte nella notte l’angelo custode inginocchiato accanto a lei con una candela accesa. Visto che la polmonite non dava segni di miglioramento, molti parenti ed amici in quel periodo andavano a trovarla ed ella salutava tutti dicendo che si sarebbero rincontrati in paradico, visto che le era stato già dato “l’avviso” della sua morte imminente. Anche Ada ascoltava e rimaneva molto impressionata da quelle parole. Si spense così, serenamente, nel febbraio del 1956. Aveva esercitato “nel suo piccolo”, una grande opera di apostolato, trasmettendo alla sua famiglia ed a tutti quelli che l’avevano conosciuta una grande testimonianza di fede nella bontà e nell’infinita misericordia di Dio. Sua nipote Giorgia, anch’essa donna di grande fede, tutt’oggi continua a raccontare i fatti di cui fu testimone nel febbraio del 1956. (*) Il “brevicciolo” era un piccolo cuoricino di raso ricamato che conteneva alcune reliquie o immaginette sacre che avrebbero protetto da influssi malefici chi le indossava. Poiché Ada ne aveva una vera e propria collezione, una volta ne scucì uno per la curiosità di sapere cosa contenesse. Vi trovò una piccolissima medaglietta di latta raffigurante la Madonna con il Bambino ed alcuni petali di rosa essiccati. Venne in seguito a sapere che erano petali di rose benedette nel giorno di Santa Rita da Cascia.
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Informatica
AltraInformatica H
o deciso! Mi compro il PC nuovo! Bello con il nuovo... e l’ultimo...; certo, il vecchio funziona ancora ma ormai è “vecchio”! È di tre anni fa!!! Chi si riconosce in tutto o in parte in queste parole alzi la mano. Bene, allora la domanda nasce spontanea: avete comperato il “ferro nuovo”, ma al “vecchio” che fine gli avete fatto fare? Beh, dato che siete coscienziosi e che non avete un amico “smanettone” a cui regalare questa “ferraglia”, avete provveduto a fare la raccolta differenziata (i metalli sono degli inquinanti terrificanti per gli effetti mutageni e mortali che provocano sugli esseri viventi) e così avete risolto il vostro problema. Peccato, però, perché il PC funzionava ancora... Ma allora perchè buttarlo? Spesso, infatti, dell’hardware datato può risultare molto utile a qualcuno e con qualche accorgimento, assolutamente gratuito, può ancora essere utilizzato con profitto. Il discorso andrebbe affrontato con una dissertazione un po’ più lunga di quanto non consentano queste poche righe, ma non è detto che in un prossimo futuro non si possa fare una breve trattazione sull’argomento, magari in più puntate. Tornando al nostro discorso, qualcuno ha fatto di questa filosofia del recupero dell’hardware datato un “credo” molto pragmatico:
http://www.binarioetico.org Qui potete trovare molte interessantissime informazioni su come poter agire in un modo più corretto nell’ambito di un’ “altra” informatica, sicuramente alternativa alla logica del consumo. In informatica, infatti, anche un oggetto datato, purché funzionante, può ancora avere una sua funzione, non fosse altro che come semplice “calcolatore elettronico”, una macchina cioè ancora capace di fornire quella che si chiama “potenza di calcolo”; ovviamente non da solo, ma insieme a tanti suoi “fratelli” datati. Oppure ci possono essere persone o enti che hanno necessità di macchine per semplici scopi didattici o dimostrativi, per cui l’ultimo modello “super mega carrozzato” è fin troppo al di sopra delle proprie specifiche esigenze. Il consiglio è, comunque, di navigare nel sito e leggere i documenti messi a disposizione, per capire meglio questa filosofia informatica. Anche perché scoprirete che anche la “ferraglia” ROTTA risulta fondamentale per fornire pezzi di ricambio a macchine che hanno un piccolo guasto e che con poco possono tornare perfettamente funzionanti.
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Ivan Martiniani
OTTANTA... VOGLIA DI TELEFILM
MORK E MINDY
È
il settembre del 1978 quando la ABC manda in onda la sit-com Mork e Mindy. È l’inizio di un telefilm che ancora oggi viene ricordato con piacere e le cui repliche vengono tuttora trasmesse, anche nei canali del nostro Paese. La nascita del protagonista di questa serie Tv è abbastanza curiosa: Mork, interpretato da un giovane Robin Williams, era in realtà un personaggio apparso nel ventiduesimo episodio della quinta stagione di Happy Days, intitolato Fantascienza anche per Fonzie (28 febbraio 1978). Dato il successo riscontrato dal personaggio fu deciso dalla ABC di dedicare una serie interamente a lui. La trama narra dell’incontro tra Mindy (Pam Dawber), una ragazza americana che lavora in un negozio di strumenti musicali, e Mork, un alieno umanoide arrivato sulla Terra dal pianeta Ork su un’astronave a forma di uovo. Mork viene mandato sul nostro pianeta su ordine di Orson, il suo capo, al fine di studiare le abitudini dei terrestri. Alla fine di ogni episodio, i due si collegano attraverso un contatto mentale per discutere gli aspetti della vita del pianeta Terra riscontrati nella puntata stessa. Il punto forte della serie è senza dubbio la stravaganza di Mork, curioso e pazzoide, messa in contrasto con l’assennatezza e la precisione di Mindy. Nonostante l’incontro ravvicinato sconvolga un po’ la sua vita, il comportamento bizzarro e le abitudini anomale del simpatico alieno, fanno si che il legame tra i due migliori di giorno in giorno, fino a diventare molto più di una normale amicizia. Mentre Mork è incuriosito dai rapporti affettivi degli umani, Mindy lo è
ancora di più dalle stravaganze dell’alieno, che beve con le dita, parla con le piante e saluta con le mani a forbice esclamando la mitica frase: “Nano nano”. La convivenza tra i due, inoltre, provoca una serie di situazioni comiche e ironiche, esaltate anche dalla presenza di numerosi personaggi-spalla e figure occasionali e di passaggio, come ad esempio lo stregone pazzoide Exidor o il padre di Mindy. La serie ebbe un grande successo in tutto il mondo, compresa l’Italia. Nel nostro paese tale successo fu incrementato anche dalla bellissima e indimenticabile sigla, cantata da Bruno D’Andrea. “Mork e Mindy” ebbe anche un grande merito, e cioè quello di lanciare su scala planetaria uno degli attori più eclettici e geniali del cinema contemporaneo, Robin Williams, il quale già fin dal provino per ottenere la parte, ebbe modo di dimostrare la propria bravura. Fu in quell’occasione infatti che l’attore, improvvisando, si produsse in quei particolari e strambi atteggiamenti che poi sarebbero diventati le peculiarità del personaggio Mork e che lo aiutarono ad ottenere la parte.
COLOMBO
L’
indimenticabile impermeabile, insieme a quell’aria stravolta e al sigaro tra le dita, rendevano questo personaggio davvero unico nel vasto panorama delle serie Tv. Peter Falk, l’attore che interpretava il protagonista, ha reso il Tenente Colombo talmente famoso da identificarsi con lui. Il primo episodio fu trasmesso negli Sti Uniti nel febbraio del 1978, mentre in Italia la serie arrivò nel novembre del 1974 su Telecapodistria. Fu tre anni dopo che si ebbe il suo debutto su Rai Due. Il successo del telefilm è dovuto quasi interamente alla figura del suo protagonista: si tratta di un ispettore di origine italiana, in realtà molto abile, ma apparentemente distratto. Ed è proprio sulla sua distrazione e trasandatezza che si basano alcune delle caratteristiche del Tenente Colombo: l’immancabile taccuino su cui annota tutto, l’impermeabile vecchio e stropicciato dal quale non si separa mai, e il mozzicone di sigaro sempre presente. La trama degli episodi è fissa, con poche varianti al tema classico del genere poliziesco: all’inizio si assiste a un omicidio e il telespettatore conosce fin da subito l’assassino; per questa ragione, l’aspetto più importante e d’attrazione è il gioco condotto da Colombo nei confronti del colpevlole, che in genere è indotto a sottovalutare il suo antagonista, assumendo inizialmente un atteggiamento di condiscendenza. Colombo intuisce quasi subito il potenziale omicida. Una mancanza, un gesto inconsueto attirano l’attenzione del poliziotto sull’assassino, cosicché Colombo comincia a girargli intorno. Inizialmente vuole solo togliersi qualche dubbio, talvolta il caso è già chiuso, solo che qualche particolare non torna. Sembra
Mentana (RM) Via Santa Croce 210 mq | € 420.000 5 Locali 3 Bagni Villa Bifamiliare di 210 mq su tre livelli composta da: ps ampia sala hobby con camino, pt salone, cucina abitabile, bagno. P1 altezza normale non mansardato tre camere, due bagni, giardino, terrazzo, balconi. Mentana (RM) Via Reatina 90 mq | € 180.000 4 Locali 2 Bagni Mentana bilivelli di 90 mq composto da salone con angolo cottura, due camere, cameretta, due bagni, balcone, terrazzo, cantina, posto auto.
che Colombo non si debba far più vivo e l’assassino tira un sospiro di sollievo; ma dopo che Colombo diventa ossessivo, allora l’omicida si rende conto di essere sospettato. Per inchiodare l’assassino, Colombo deve ricorrere spesso a dei bluff (“Oh, c’è un’ultima cosa...”), facendosi talvolta aiutare dai conoscenti. Ogni episodio termina con una scena fra il tenente e l’omicida, inchiodato da un particolare schiacciante quanto apparentemente insignificante, oppure spinto a tradirsi con un tranello. Ciò che rende originale il tutto è l’interpretazione di Peter Falk e alcune particolarità e stranezze della trama che si ripetono in ogni episodio: ad esempio, i continui riferimenti di Colombo a sua moglie, che però non è mai comparsa nella serie; il suo fedele cane, di razza Basset-Hound, che non ha un nome e che ogni volta viene semplicemente chiamato “Cane”; il particolare che del Tenente si conosce solo il cognome e non viene mai citato il nome; e infine il fatto che gli assassini coi quali Colombo ha a che fare sono quasi sempre persone ricche e famose, “insospettabili”. La serie ha chiuso i battenti nel 2003, anche a causa della malattia che ha colpito Peter Falk, il morbo di Alzheimer, ma essa resta sicuramente nell’Olimpo di quei telefilm che per decenni hanno segnato le serate o i pomeriggi di tanti telespettatori in tutto il mondo. Giorgio Di Gennaro
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STORIE DI CRONACA NERA
I grandi delitti della storia d’Italia:
È
Erika e Omar. Il delitto di Novi Ligure
il 21 febbraio 2001 e Susy Cassini rientra a casa, nella sua villetta della cittadina piemontese, insieme col figlioletto Gianluca Di Nardo, di 11 anni, intorno alle 19.30. Sembra una sera come tante altre: dopo una giornata di lavoro la donna, contabile di 41 anni, si appresta a preparare la cena. In casa c’è la figlia maggiore, Erika, all’epoca sedicenne, che fa entrare di nascosto il fidanzatino Omar Favaro, il quale si nasconde in bagno. A quel punto in cucina inizia l’ennesima discussione tra madre e figlia, forse a causa dei brutti voti e delle cattive compagnie frequentate da Erika: Susy, infatti, non vede di buon occhio la sua relazione con Omar e teme che i due facciano uso di sostanze stupefacenti. A quel punto Erika sferra la prima coltellata, Omar esce dal bagno, dove si è già infilato i guanti, e corre ad aiutarla. Uno tiene ferma la donna e le chiude la bocca, l’altro la colpisce. In tutto 40 coltellate. Susy, prima di morire, ha parole di perdono per la figlia, ma la prega di risparmiare il fratellino, sceso nel frattempo dal piano superiore. Gianluca, però, è ormai un testimone troppo scomodo e la sorella lo colpisce una prima volta col coltello in cucina, prima di portarlo a piano di sopra. Il bimbo cerca di scappare nella camera di Erika, dove viene ulteriormente accoltellato, per essere poi finito in bagno. Qui, in un primo momento, i due carnefici tentano di fargli bere del topicida, poi di affogarlo nella vasca. Alla fine tornano ai coltelli e Gianluca muore dopo aver ricevuto 57 colpi. Il tutto con lo stereo al massimo del volume per coprire le grida. Erica e Omar tornano al pianoterra, le scarpe e i coltelli gocciolanti lasciano tracce di sangue ovunque; si mettono a litigare sull’opportunità di uccidere anche il padre di lei, Francesco, ingegnere di 44 anni. Erika vorrebbe assassinarlo al suo rientro a casa, ma Omar se ne va: “Se vuoi, uccidilo da sola”. Si allontana in motorino con i pantaloni sporchi di sangue, come riferirà un testimone. All’avvio delle indagini Erika e Omar cominciano da subito a raccontare la storia con errori e contraddizioni, tentando maldestramente di far passare l’accaduto come il risultato di una rapina degenerata in assassinio ad opera di extracomunitari. Un giovane albanese rispondente all’identikit fornito dalla ragazza viene fermato, ma ha un alibi attendibile e viene subito scarcerato. Gli inquirenti comprendono immediatamente che l’ipotesi della rapina non sta in piedi e i sospetti si concentrano sui due fidanzatini che, tra il 22 e il 23 febbraio, vengono osservati con telecamere nascoste mentre sono soli e parlano del du-
plice omicidio, accordandosi sugli identikit da fornire alla polizia, e forse cercando anche di organizzare una fuga. Una telecamera riprende anche Erika mentre ripete il gesto di una coltellata. Il giorno dopo ci saranno i funerali di Susy e Gianluca, ma Erika e Omar saranno già in carcere a Torino, fermati alle sette di sera dello stesso giorno 23. A quel punto i due tentano di incolparsi a vicenda dell’accaduto, ma i RIS di Parma dimostrano che entrambi hanno svolto un ruolo equivalente nel concreto svolgersi dei fatti. Dopo che Erika tenta di contattare Omar, viene trasferita al carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano. Qui attende l’esito del processo. Le sentenze appurano che, sebbene l’idea iniziale dei delitti sia da ascriversi a Erika, tuttavia, il ruolo di Omar fu assai rilevante e praticamente paritario nell’esecuzione dei due omicidi, che vengono giudicati come premeditati con un progetto lucido per uno scopo meramente utilitaristico, in piena capacità di intender e di volere. Il 14 dicembre 2001, dunque, il Tribunale dei Minori di Torino condanna Erika a 16 anni e Omar a 14, pene confermate in Appello e in Cassazione. Durante gli anni di carcere Erika ha avuto una fitta corrispondenza con il musicista veronese Mario Gugole, che la stampa ha presentato come suo nuovo fidanzato. Nel 2006 la ragazza è uscita dal carcere per una partita di pallavolo suscitando scalpore e molte polemiche. Due anni dopo Mario è morto in un incidente stradale e la stampa è tornata a parlare di Erika, stavolta come depositaria di una maledizione. Ma alla storia dei fidanzatini di Novi Ligure si sono ispirati anche cantanti e compositori: i Fabri Fibra hanno dedicato loro Cuore di latta e Questa vita, i Subsonica Gente tranquilla e i Truceboys Il dramma. Ma chi sono oggi Omar ed Erika? Omar Favaro ha ormai 27 anni e, dopo alcuni anni di carcere minorile e cinque nel penitenziario di Asti, dall’anno scorso è in regime di semilibertà, grazie all’indulto e agli sconti per buona condotta che gli sono valsi una riduzione della pena. Vorrebbe lasciarsi il passato alle spalle, studia per diplomarsi in ragioneria, lavora come giardiniere in una cooperativa e sogna di entrare nel modo dell’informatica e di tornare a giocare a calcio. Erika De Nardo, che oggi ha 25 anni, nel 2009 si è laureata in carcere in lettere moderne con 110 e lode con una tesi sul pensiero di Socrate. Fonte: WEB
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Dolce
Dolce; s’intanto germoglio di vita Vissuta nei racconti di storia Nei rantoli di respiri affaticati Come canzoni stonate, come case macchiate di vecchiaia Un fascino melenso che attizza emozioni In un viso scipito scavato dalle delusioni Di una eterna rincorsa alle illusioni. Dolce; dormire nei rifugi di un sogno lucente Giuoco di mano a luci spente Vedo, bellissimo riaffiorare una foto in povertà Che ricorda alla mia coscienza come si sta Ora che i colori sono sbiaditi Le preghiere coprono i lividi Urlati in questa stanza vuota, caldaia di speranza Per questo mondo senza più sostanza. Dolce; rallegrare in me la voglia di voyeur Dei miei sogni in viaggio con l’inferno Rimangono pensiero che vivono poco più di un inverno... ... Vederti terra amara fiorire in eterno Un desiderio più o meno sempiterno. Dolce; quantomeno coerente col mio profilo Disciplina mentale, confusione mentale ... Eresia no... Sono un uomo libero e resterò tale Non brucerò la mia anima non la getterò via Vivrò per sempre con la mia poesia!!! Fabrizio Bentenuto
LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI CONCORSO: COME VEDONO ARTISTI E STUDENTI L’UNITÀ NAZIONALE (2011) A ROMA E NEL LAZIO Il Comitato nazionale per le onoranze ai volontari caduti al seguito di Garibaldi per l’Unità d’Italia bandisce un concorso di pittura, disegno e fotografia in collaborazione con il Museo Nazionale di Mentana sul tema: “I LUOGHI DI ROMA E DEL LAZIO TESTIMONI DI EPISODI DEL RISORGIMENTO DAL 1848 AL 1870” Possono partecipare artisti, studenti e Istituti scolastici, ammesse tutte le tecniche, con il limite delle misure per le opere, una per concorrente, di cm 80x60. il lavori con allegata busta chiusa contenente le generalità del concorrente debbono pervenire alla sede del Museo di Mentana, via della Rocca n. 2 entro e non oltre il 30 gennaio 2011. Attestato di partecipazione per i concorrenti ammessi e targa-ricordo per i primi venti artisti e studenti classificati. Esposizione tra il 1 febbraio 2011 e il 30 marzo 2011 in sede istituzionale del Comune di Mentana. L’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, sezione di Monterotondo, che ha in gestione dal 1997 il Museo di Mentana, informa di essere a disposizione delle scuole che intendono approfondire il prossimo evento del 2011, 150° dell’Unità d’Italia. Orario invernale del Museo (1 ottobre – 30 aprile): martedì, giovedì, domenica e festivi: ore 10.00-12.00; sabato ore 16.00-18.00; venerdì (su appuntamento tel.: 06-90627194) ore 10.00-12.00.
UNIVERSITÀ POPOLARE ERETINA: ANTOLOGIA DEI POETI DIALETTALI Giovedì 9 dicembre 2010, presso la sala conferenze della biblioteca Comunale Paolo Angelani di Monterotondo, l’Università Popolare Eretina “A. Martinoia”, con il contributo del Consiglio Regionale del Lazio e con il patrocinio del Comune di Monterotondo, ha presentato il volume: “Antologia dei poeti dialettali eretini” a cura di Antonio Lagrasta. L’antologia è il risultato di un progetto finanziato dal Consiglio Regionale del Lazio, che prese spunto da una conferenza organizzata dall’UPE nel 2006 dedicata ai Poeti dialettali eretini. È una raccolta di poesie, creata
per diffondere la conoscenza di autori nati o vissuti a Monterotondo che abbiano scritto poesie in vernacolo – in dialetto eretino o romanesco, interpretato da alcuni di loro come linguaggio contiguo e contaminante – fornendo delle testimonianze di una delle forme espressive del territorio che rischia purtroppo di estinguersi. L’UPE, con piena convinzione, ribadisce che lo spirito che ha animato tale iniziativa è quello di recuperare dalla storia e dalla tradizione eredità di valori positivi e valenze artistiche, al solo fine di migliorarci tutti nel ritrovarci in esse e mai per alimentare discriminanti orgogli campanilistici.
CROCE ROSSA ITALIANA MONTEROTONDO I Volontari della CRI di Monterotondo raggiungono un grande successo per il Banco Alimentare Ammonta a circa 16 quintali (15,93 per la precisione) il totale dei generi alimentari raccolti dai Volontari della Croce Rossa Italiana di Monterotondo in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare 2010 che, come da tradizione, si è svolta in tutta Italia nell’ultimo sabato di novembre. Presso il supermercato PAM di Via Nomentana i Volontari CRI, dalle 9:00 della mattina alle 21:00 della sera, hanno raccolto ora dopo ora olio, legumi, pasta, generi per l’infanzia ed altri generi alimentari che nelle prossime settimane il Banco Alimentare, grazie alle moltissime associazioni partner tra cui anche la Croce Rossa Italiana, saranno distribuiti alle famiglie bisognose ed in difficoltà economica. Informati all’ingresso sui vari prodotti necessari e dotati di una busta ad hoc, i clienti hanno dimostrato un’incredibile generosità consegnando via via ai Volontari CRI, una volta superata la barriera delle casse, quanto appositamente acquistato a sostegno della Colletta Alimentare. A Monterotondo sono oggi oltre 30 i nuclei famigliari in difficoltà economica segnalati dai Servizi Sociali del Comune di Monterotondo che la Croce Rossa Italiana assiste fornendo generi alimentari ed altri beni di sostegno. Un’attività silenziosa e quasi invisibile che però viene svolta dai Volontari con entusiasmo e con la consapevolezza di quanto sia importante essere al fianco delle persone bisognose.
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DA FARE DA VEDERE
Gli eventi culturali della nuova stagione TI SPOSO, MA NON TROPPO, prosa, Roma, Teatro Italia, fino al 23 gennaio 2011
NEGRAMARO, concerto, Roma, Palalottomatica, 10-11 marzo 2011
PANE E BEFANE, prosa, Roma, Teatro de’ Servi, fino al 23 gennaio 2011
1861, I PITTORI DEL RISORGIMENTO, mostra, Roma, Scuderie Quirinali, fino al 16 gennaio 2011
L’ASTICE AL VELENO, prosa, Roma, Teatro Olimpico, fino al 23 gennaio 2001
SPAZIO. DALLE COLLEZIONI DI ARTE E ARCHITETTURA DEL MAXXI, mostra, Roma, MAXXI fino al 23 gennaio
CATS, musical, Roma, Palalottomatica, 12-13 febbraio 2011
VINCENT VAN GOGH. CAMPAGNA SENZA TEMPO, CITTÀ MODERNA, mostra, Roma, Complesso del Vittoriano, fino al 6 febbraio 2011
RUGANTINO, musical, Roma, Teatro Sistina, fino al 13 febbraio 2011 LA BELLA E LA BESTIA, musical, Roma, Teatro Brancaccio, fino al 20 giugno 2011
LUCAS CRANACH. L’ALTRO RINASCIMENTO, mostra, Roma, Galleria Borghese – MondoMostre, fino al 13 febbraio 2011 COBRA E L’ITALIA, mostra, Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, fino al 13 febbraio 2011
ARDECORE, concerto, Roma, Auditorium Parco della Musica, 13 gennaio 2011 GIOVANNI ALLEVI, concerto, Roma, Palalottomatica, 19 febbraio 2011
PAZ E PERT. PERTINI NEI FUMETTI DI ANDREA PAZIENZA, mostra, Roma, Caffè letterario Fandango Incontro, fino al 27 febbraio 2011
Carne alla brace Forno a legna Impasti per pizza speciali Parco per bimbi Pane, Pasta, Dolci fatti in casa
Aperti a cena dal Martedì al Sabato Domenica pranzo e cena Via Monte Cecchitto, 18 - 00060 Capena (RM) Tel 0690375336 - Cell. 3384312064 - e-mail: imulinari@libero.it
SALA GIOCHI
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Oroscopo
gennaio febbraio 2011
a cura di Massimo Intelisano
ARIETE AMORE: in questo periodo siate sereni ed evitate discussioni con il partner, Marte, Mercurio e Venere non sono a vostro favore… LAVORO: in questi mesi cercate di concentrarvi di più sulla vostra creatività ed evitate di perder tempo in cose futili.
BILANCIA AMORE: molti astri sono a vostro favore in questo periodo, organizzate qualche weekend romantico fuori casa… LAVORO: in questi mesi Giove vi aiuterà a concludere dei buoni affari. Ottimo momento per chi è in cerca di un impiego.
TORO AMORE: avrete la possibilità di fare incontri molto positivi. Voi che siete in coppia vivrete dei mesi molto intensi e passionali. LAVORO: Marte in dissonanza (soprattutto nel mese di febbraio) potrebbe rendervi impulsivi: non buttatevi in affari sbagliati.
SCORPIONE AMORE: le stelle in questo periodo vi consigliano di essere meno nervosi e di dedicarvi di più alla persona che amate. LAVORO: le vostre attività procederanno bene, se eviterete di concludere affari sbagliati o di imbattervi in spese irragionevoli.
GEMELLI AMORE: periodo molto buono per le relazioni d’amore, sarete in grado di esprimere al massimo le vostre emozioni… LAVORO: febbraio si preannuncia un mese produttivo negli affari, in netto rialzo le finanze… Giocate qualche numero al lotto.
SAGITTARIO AMORE: in questi mesi vivrete dei momenti molto belli in coppia. Per i single arriveranno incontri interessanti… LAVORO: periodo fortunato per concludere affari nuovi o per fare investimenti in beni immobili. Buona la sfera finanziaria.
CANCRO AMORE: attenzione alle relazioni che nascono in questo periodo, non tutto ciò che appare in realtà è. Bene se siete in coppia. LAVORO: gennaio potrebbe essere un periodo un po’ pesante per l’economia, evitate spese inutili. Febbraio mese più vantaggioso.
CAPRICORNO AMORE: Venere nel segno, soprattutto nel mese di febbraio, vi aiuterà a vivere dei momenti molto dolci e romantici col partner. LAVORO: in questi mesi evitate di spendere soldi in investimenti rischiosi. C’è qualcosa da chiarire con un collega in ufficio…
LEONE AMORE: l’opposizione di Marte e Giove potrebbe rendervi un po’ nervosi, evitate di prendervela sempre con il partner. LAVORO: arriveranno delle occasioni molto vantaggiose, ma che a lungo termine potrebbero rivelarsi sbagliate; fate attenzione…
ACQUARIO AMORE: Marte nel segno vi renderà molto passionali e romantici. Per chi è in cerca di avventure questo è il momento giusto… LAVORO: gli astri consigliano di essere più coraggiosi nelle questioni lavorative e di rischiare di più, vi sorprenderete…
VERGINE AMORE: momenti davvero magici nel mese di febbraio, vi sentirete molto amati. Ottimi incontri per chi è single… LAVORO: periodo di grandi cambiamenti, che nel tempo si riveleranno molto produttivi. Bene la parte economica.
PESCI AMORE: sentite l’esigenza di cambiare delle cose all’interno del vostro rapporto: agite, ma con la massima obiettività. LAVORO: soddisfazioni in arrivo, soprattutto se lavorate in proprio. Momento buono per chi cerca un’occupazione.
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