okkio

periodico BIMESTRALE N. 03 anno V - MAGGIO/giugno 2013 - Registrazione al tribunale di Tivoli n° 52 del 22/05/2009

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FOCUS IN VACANZA...

A COSTO ZERO

LO PSICOLOGO RISCHIAMO UN’OVERDOSE DI INTERNET

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sommario

5 EditorialE 6 focus su... in vacanza con pochi euro 14 TENDENZE PASSIONE FOTOGRAFIA 18 MOTORI IN VIAGGIO SU DUE RUOTE 22 OKKIO MOVIE I FILM PRESTO NELLE SALE 24 SPORT INDIMENTICABILE PIETRO MENNEA 26 OKKIO DELUXE SPECIALE profumi 34 COSA RESTERà DEGLI ANNI '80 40 MUSICA disco dance 44 MODA intramontabile 80's style 48 viaggiare sud africa 56 STORIE DI CRONACA NERa 58 LO PSICOLOGO DIPENDENZA DA WEB 60 rubrica chiedilo allo psicologo 64 libriamoci best seller da vedere al cinema 70 OKKIO BY NIGHT 72 RUBRICA lo chef in cucina 76 NOTIZIE DAL TERRITORIO 77 ANNUNCI 80 OKKIO ALLE STELLE 82 NUMERI UTILI

ANIMALI: VITA DA CANI 4 Okkio

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BENESSERE: L'HAMMAM

FITNESS: METODO PILATES

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i siamo lasciati che in Italia c'era la crisi, un governo che non convinceva e con Napolitano presidente della Repubblica.

Due mesi dopo ci ritroviamo con la crisi, un governo che non convince e con Napolitano presidente della Repubblica. Poco o nulla è cambiato insomma, eppure ci sembra di percepire per la strada una timida voglia di ricominciare, di tornare a sorridere nonostante tutto. Così, aggrappati alla speranza, abbiamo voluto dedicare il nostro Focus a un argomento nuovo. Basta crisi e basta problemi: stavolta parliamo di vacanze! Perché il periodo delle ferie è dietro l'angolo e un po' di relax ce lo meritiamo tutti. E non è detto che per partire sia necessario spendere una fortuna. Con una buona idea e la giusta compagnia possiamo regalarci un'estate indimenticabile anche con pochi euro in tasca. Non ci credete? Sfogliate Okkio e ve ne convincerete.

La nostra rivista prosegue poi il viaggio tra le mode e le abitudini dei decenni passati. Dopo aver attraversato le atmosfere degli anni '60 e '70, questa volta tocca alla dance music, alle spalline e agli zaini Invicta degli '80. Un periodo che tanti nostalgici oggi 40enni ricordano con un pizzico di malinconia, sentendo ancora battere in testa i ritmi inconfondibili di Madonna, Micheal Jackson e dei ragazzi selvaggi Duran Duran.

Sempre aspettando che arrivi l'estate, per gli amanti della vita all'aria aperta e delle due ruote una panormica sulle moto giuste per viaggiare e quindi andare in vacanza. Ci occuperemoo poi dell'affascinante passione per la fotografia, di cinema, fitness e animali. A proposito: non avete idea di quante uti-

Periodico bimestrale edito da Alessandro Savastio Ideatori/Fondatori Alberto Santoro e Daniele Dieghi Anno V, numero 3 Maggio 2013 Registrazione: Tribunale di Tivoli n. 52 del 22/05/2009 Distribuzione gratuita

lissime professioni svolgano i nostri migliori amici a quattro zampe.

Torna la rubrica dello Psicologo, che questa volta ci mette in guardia dal rischio di dipendenza da internet. E naturalmente non possono mancare musica, benessere, oroscopo e ricette di cucina. Ci scrive una lettrice che ha provato i piatti del nostro chef e sembra le siano riusciti particolarmente bene. Carissima, se volessi farceli assaggiare, la redazione di Okkio accetterebbe l'invito volentieri...

Concludo con una raccomandazione alla quale tengo particolarmente: nonostante i tempi duri tanti seri professionisti e imprenditori continuano a darci fiducia convinti della bontà delle proprie attività e della nostra rivista. Teneteci d'okkio e non lasciatevi scappare le loro offerte e promozioni!

A questo punto non mi resta che augurarvi buona lettura. A tutti voi un carissimo saluto Francesco Morini direttore.okkio@gmail.com Aspettiamo vostri commenti, suggerimenti e idee ai nostri recapiti: direttore.okkio@gmail.com info.okkio@gmail.com okkio.grafica@gmail.com

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Redazione e amministrazione tel: 338.6649928 editore.okkio@gmail.com redazione.okkio.@gmail.com

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Direttore responsabile: Francesco Morini direttore.okkio@gmail.com tel: 347.8221501

Stampa: TIPOGRAFIA ARTISTICA EDITRICE, di L. Nardini & C. s.a.s.

Via Gastone Maresca, 50 00138 Roma tel./fax 06.88588098/386 grafica@tipografianardini.it

Direttore di fotografia: E. P. Hanno collaborato: Valentino Cristofalo, Giorgio Di Gennaro, Federica Fatone, Ilaria Biondi, S. K., Skin, Morena Fragale, Nicola D'Auria

editoriale

IL VECCHIO E IL NUOVO

Finito di stampare: Maggio 2013

La redazione di Okkio si riserva di accogliere, a proprio insindacabile giudizio, lettere, inserzioni gratuite e articoli. Tutte le collaborazioni ad articoli o servizi sono considerate a titolo gratuito salvo accordi scritti con l’editore.

Le pubblicità, i loghi, i marchi, le immagini e i servizi fotografici ritraenti persone sono forniti direttamente dai proprietari delle aziende.

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Focus - L'estate è vicina e va bene la crisi, ma qualche giorno di relax ce lo siamo meritato. E per partire non c'è che l'imbarazzo della scelta: il classico pacchetto acquistato in agenzia, il campeggio. Oppure le innovative ferie alternative...

di fm o dice anche una canzone: il lavoro fa male. Specialmente se non intervallato almeno ogni tanto a una pausa di relax. Staccare la spina è indispensabile e una settimana di vacanza se la dovrebbero prendere tutti. Perché allontanarsi dai soliti posti, dalle solite facce e dal solito tram tram aiuta a ricaricare le batterie. E l'estate è la stagione giusta per farlo. Certo, la crisi scoraggia visto che di questi tempi il budget è alquanto limitato. Ma non ci buttiamo giù, anche perché chi l'ha detto che sia necessario spendere un patrimonio? Oltre al classico villaggio vacanze, al resort di lusso o alla crociera prenotata con largo anticipo in agenzia, ci sono forme alternative non solo economiche, ma spesso addirittura più divertenti e stimolanti. La più gettonata è la vacanza last minute: ci si presenta in agen-

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zia (o sui siti internet) un paio di giorni prima della partenza e spesso si trovano pacchetti a prezzi stracciati. Certo, nella maggior parte dei casi ci dovremo accontentare delle poche destinazioni disponibili, ma tanto siamo in vacanza e questo è ciò che conta.

In alternativa c'è il romantico campeggio. Di sicuro in tenda ci sarà da adattarsi un po', ma sarà l'occasione per apprezzare quella sana e spensierata libertà che la vita di tutti i giorni sopprime. Tanti sono poi quelli che hanno comprato la casa al mare o in montagna in multiproprietà. Per quanto si tratti di una formula che gli italiani non amino da morire, in realtà ha qualcosa di geniale: spendi poco e quando ti serve hai una casa tutta tua. Che vuoi di più? Ma la nuova frontiera della vacanza, quella trendy, da giovane è il Couchsurfing: nelle prossime pagine vi spieghiamo di cosa si tratta.

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RELAX, CULTURA O AVVENTURA TU COSA PREFERISCI?

Focus - Relax, cultura o spirito d'avventura Ognuno interpreta le vacanze a modo proprio. Per fortuna l'offerta è talmente vasta che non è difficile trovare la dimensione giusta Ovviamente in base al budget disponibile

IN VILLAGGIO Si spende un po' di più ma è la soluzione ideale per chi ha pochi giorni di vacanza e vuole riposare.

I tour operator offrono destinazioni in Italia e all'estero, al mare e in montagna. Una volta arrivati si ha tutto a disposizione: massimo confort, attività organizzate dalla mattina alla sera per grandi e piccoli, animazione giorno e notte, oltre naturalmente a bellissimi posti.

ARTE & CULTURA Curiosità verso storia, arte, paesaggi, tradizioni popolari e costumi. Questo è il turismo culturale, caratterizzato dalla voglia di sapere e avvicinarsi alle testimonianze e ai segni che artisti, poeti, letterati e uomini di mondo hanno lasciato ai posteri. Così si parte con l’intento di portare a casa non il consueto souvenir da spolverare, ma un pacchetto più sostanzioso, fatto di nuove esperienze e itinerari scanditi da mostre, musei, arte, monumenti e non solo. Quando si parla di turismo culturale, infatti, non bisogna pensare unicamente ai luoghi più importanti e visitati che distinguono le città italiane nel mondo, ma aprire la visuale anche sulle specificità più nascoste, i luoghi culturali minori.

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IN CROCIERA E' considerata il top della vacanza, anche se per tipologia alla fine si accosta molto al villaggio. In aggiunta c'è il fascino del soggiorno sul mare e la possibilità di visitare le città nelle quali la nave fa scalo durante il viaggio. Come per il villaggio, è indicata per chi apprezza confort e massima organizzazione. Inoltre, da qualche tempo i prezzi si sono notevolmente ridotti e oggi la crociera non è più quella vacanza esclusiva destinata solamente ai supervip. Anche in questo caso c'è l'imbarazzo della scelta in quanto a destinazioni e tipologie. Sempre più diffusi (e apprezzati) i viaggi per single.

IN CAMPER Si tratta di una vacanza indubbiamente sconsigliato a chi ha difficoltà ad adattarsi, ma dall'innegabile fascino. Il camperista non è solo un individuo in vacanza, ma è uno che ha fatto del proprio modo di fare le ferie una vera e propria filosofia di vita. C'è chi pianifica dettagliatamente le tappe e si appoggia alle apposite strutture (camping e aree attrezzate), chi invece carica pochi bagagli e parte. Da provare almeno una volta

C'E' CHI FA SOLIDARIETÀ Due settimane non cambiano il mondo ma possono migliorare la vita di qualcuno. È l'idea di Lunaria, associazione laica e indipendente che ogni anno mobilita 18mila persone in 52 nazioni. Si tratta di solidarietà dal basso: attività collettive di protezione ambientale, animazione culturale o sociale, ristrutturazione di centri giovanili sono alcuni esempi. Si lavora 5-6

ore al giorno, si incontrano comunità locali, si fanno visite ed escursioni. Per partecipare occorrono motivazione e conoscenza dell'inglese. Lunaria si rivolge soprattutto al target 16-30 anni, nell'ottica di sviluppare, insieme all'associazione Alliance of European Voluntary Organisations (la più importante rete di promozione del volontariato internazionale al mondo), modalità di educazione alla solidarietà.

UN MODO DIVERSO DI VIVERE IL MARE Gli amanti dei delfini hanno l'opportunità di entrare in contatto con i cetacei nel loro ambiente: il Golfo di Corinto, nello Ionio, è un bacino semichiuso ricco di tursiopi, stenelle e delfini comuni.

Questo grazie ai campi di ricerca e conservazione promossi da Tethys, che abbina approccio e metodo scientifico a passione per il mare. Le giornate si sviluppano con uscite giornaliere a bordo di gommoni a chiglia rigida, per avvistare i cetacei, fotografarli, monitorarli e studiarne i comportamenti. I dati raccolti vengono poi discussi a terra, in compagnia dei ricercatori, che tengono lezioni di biologia marina (ma non manca il tempo libero).

A.A.A. ASPIRANTI ARTISTI CERCANSI In Turchia, la località di Kayakoy sull'Egeo è la cornice per coloro che sono interessati alle arti.

La ong Genctur promuove gli scambi interculturali organizzando non solo campi di volontariato ma anche campi propriamente artistici.

Nell'arco di due settimane i partecipanti frequentano, a scelta, laboratori di fotografia, pittura turca tradizionale, ceramica, lavorazione del legno, disegno, cortometraggio e altro ancora. Si comunica in inglese e si dorme in tenda; è una delle proposte di Oikos, che sul proprio sito raccoglie anche i commenti di persone che hanno viaggiato con loro.

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CAMPEGGIO

IL PIÙ CLASSICO E ROMANTICO LOW COST Focus - Se il budget per le vostre vacanze è un po' ristretto ecco la soluzione giusta. Bisogna sapersi adattare un po' ma in tanti non scambierebbero la tenda con il migliore hotel

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e il budget per la vostra vacanza è un po’ ristretto, potreste prendere seriamente in considerazione l’idea campeggio, una soluzione davvero interessante, sia che siate amanti del mare, sia che sia la montagna la vostra passione, considerato soprattutto che offre una reale possibilità di risparmio.

Condizione indispensabile per una vacanza in campeggio è la capacità di adattarsi, poiché ci si ritrova a condividere molti spazi comuni, in particolar modo la toilette e le docce, e si deve

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ovviamente provvedere alla cucina autonomamente. Non solo. Il confort della tenda non è neanche lontanamente paragonabile a quello di una camera d’albergo. Ma considerate anche il fascino della vita selvaggia e quel senso di libertà e spensieratezza che solo il camping può regalarvi.

Generalmente per il campeggio si sceglie la località di mare, ma gli amanti della montagna non devono disperare, perché ne esistono numerosi anche in altitudine. Consultando il sito campeggi.com, potrete cercare sia nella

sezione mare, che nell’area riservata alla montagna, la struttura che più si addice al vostro gusto e alle vostre esigenze. Vi segnaliamo comunque altri siti interessanti come: campeggi.it; guidacampeggi.com, campeggitalia.com; campeggio.it e ancora campeggio. com. Chi decide di passare la propria vacanza in campeggio deve scegliere se dormire in tenda, oppure optare per strutture alternative, come ad esempio il bungalow, di cui molti campeggi dispongono; è ovvio che il prezzo cambi da una soluzione all’altra. Inoltre sce-

gliere di dormire in bungalow non incide esclusivamente sul prezzo, ma anche sul tipo di esperienza. Dormire in tenda rappresenta probabilmente l’essenza più vera della vacanza in campeggio, rendendola senza dubbio più particolare e meno ordinaria. Altri elementi che incidono sul prezzo di un campeggio sono, oltre ai servizi offerti, anche la locazione; specialmente per quelli siti in località balneari, infatti, molto incide anche la vicinanza al mare. Comunque ne esistono di tutti i tipi, molti sono dei veri e propri villaggi turistici, con bar, ristoranti, animazione, piscina, campi da tennis, da pallavolo e aree d’intrattenimento o discoteche; altri dispongono semplicemente dell’indispensabile per una vacanza in assoluto relax. Chi avesse intenzione di recarsi all’estero tenga a mente che i campeggi più richiesti sono quelli in Croazia e in Corsica.

DA NON DIMENTICARE - Se volete provare, ecco un elenco di accessori da ricordarsi oltre quelli indispensabili: - prodotto per gli insetti. Fai una fossettina intorno alla tenda, oltretutto ti servirà anche in caso di pioggia e raccoglierà l'acqua, e ci metterai il prodotto, e terrà lontano ogni tipo di insetto.

- frigorifero elettrico che vi permetterà di tenere in fresco acqua e il necessario.

- martello per i picchetti della tenda.

- scopino per pulire la sabbia o la terra dalla tenda.

- telo da mettere sotto la tenda - bacinella o vaschetta per trasportare le stoviglie ai lavandini del campeggio - fornelli elettrici o a gas (se è a gas, bombola gas da campeggio) con relativo pentolame se cucinerete voi - una lampada elettrica che terrai fuori dalla tenda (o a petrolio o a gas) - una torcia può sempre servire

Una formula sempre più diffusa

LA CASA AL MARE COSTA TROPPO? PRENDILA IN MULTIPROPRIETÀ

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he dire di una settimana di vacanza nel mare della Sicilia o sulle piste di Cortina? Bellissima prospettiva, certo, però bisogna prenotare con molti mesi d’anticipo e, inoltre, costa troppo, specialmente se a muoversi è una famiglia con pargoli a carico, che poco si adattano alla vita d’albergo e ai pasti del ristorante e che a una vacanza chiedono soprattutto i comfort di una casa. Ecco una delle ragioni per cui molte famiglie italiane, hanno comprato una casa in multiproprietà: una felice sintesi di tutti i vantaggi e tutti i servizi messi a disposizione da un grande albergo e dalla propria casa, un ambiente che non pone eccessivi vincoli alla libertà familiare. Acquistare una casa per le vacanze in multiproprietà significa diventarne comproprietari riservandosi il diritto di disporne pienamente in un periodo dell'anno che viene predeterminato al momento dell'acquisto. Insomma, senza spendere una fortuna possiamo acquistare una seconda casa nel nostro luogo di villeggiatura preferito, nella quale trascorrere le vacanze anche se solo in un determinato periodo dell’anno. D’altra parte, quanti comprano casa al mare o in montagna e poi la lasciano chiusa per quasi tutto l’anno?

La formula della multiproprietà si diffuse inizialmente negli Stati Uniti dopo la prima guerra mondiale con una quota di mercato delle case per vacanza che supera oggi il 60%. In Europa si è invece diffusa dagli anni ‘50, soprattutto in Francia. In Italia, infine, lo sviluppo della formula comincia con la commercializzazione del Residence Napoleon all'isola d'Elba, nel 1968. In questi anni di esperienze anche in Italia la formula si è perfezionata ed ha acquisito ormai un importante segmento di mercato.

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COUCHSURFING, LA NUOVA FRONTIERA Focus - Letteralmente significa saltare di divano in divano L'ultima generazione della vacanza low cost è ospitare e farsi ospitare da sconosciuti in ogni parte del mondo

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olti definiscono il Couchsurfing (letteralmente "saltare da un divano all'altro") come l'ultima frontiera del viaggiare low cost. In realtà è molto di più.

Couchsurfing è contatto sociale tra persone provenienti da ogni parte del mondo.

Da una parte c'è chi mette a disposizione una stanza o il divano della sua casa, o anche solo un angolo di giardino in cui poter piantare la tenda, mentre dall'altra c'è chi parte per nuovi e solitamente sconosciuti paesi e cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. L'esperienza che si viene a creare è unica: una comunità di solidarietà e scambio interculturale unita nella sua enorme diversità.

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COME FUNZIONA - Per iniziare l'avventura di couchsurfer è necessario essere maggiorenni e registrarsi sul sito ufficiale.

Ogni utente crea così una sua pagina personale in cui viene delineato il suo profilo: dati generici ma anche annotazioni più personali come interessi, passioni, coordinate degli ultimi viaggi, riflessioni ecc. Nel momento in cui un couchsurfer ha in programma un viaggio si mette in contatto con gli utenti più vicini a lui, prestando particolare attenzione alle compatibilità e alle esigenze personali. Durata, natura e termini della sistemazione sono chiariti anticipatamente via web tra le parti. Essendo un programma nato per il libero scambio di ospitalità, non è previsto alcun corrispettivo, ma non è raro che l'ospite si presenti

con qualche prodotto tipico del suo paese o un piccolo dono per il suo generoso anfitrione. Importante il sistema incrociato di segnalazione dei feedback di ogni esperienza: in questo modo ogni utente può lasciare una traccia per i prossimi viaggiatori che seguiranno le sue stesse orme.

NON SOLO VIAGGIARE - I Couchsurfers non solo ospitano e scambiano i divani con viaggiatori di tutto il mondo, ma utilizzano la rete come strumento per incontrarsi anche con i propri vicini. Esistono più di 30mila gruppi suddivisi nelle varie città. Al loro interno si organizzano eventi ed incontri, lezioni di lingua, discussioni e molti altri tipi di esperienze aperte a tutti.

CURIOSITÀ - I couchsurfer provengono da più di 69mila città diverse e parlano ben 302 differenti linguaggi. Le città più gettonate sono Parigi, Londra, Berlino, Montreal, Istanbul, Vienna, Melbourne, New york, Barcellona e Buenos Aires. I paesi in cui il Couchsurfing è più praticato sono Stati Uniti, Germania, Francia, Canada, Inghilterra, Italia, Spagna, Australia, Brasile e Polonia. I Couchsurfers più attivi in tutto il mondo sono europei. Dal 2004 a oggi sono state registrate più di 2 milioni di esperienze di ospitalità e i membri della comunità virtuale ne hanno segnalato ben il 99,7% come estremamente positive.

Esistono altri servizi simili al Couchsurfing: Hospitality Club, Servas, GlobalFreeLoaders, BeWelcome, e Wwoof.

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Tendenze - Da sempre la fotografia richiama un gran numero di appassionati e oggi grazie alle compatte digitali e addirittura ai telefoni cellulari un hobby una volta per pochi è diventato alla portata di tutti di Ilaria Biondi a fotografia è nata come tecnica di riproduzione della realtà quasi sostituendo la pittura. Non si usano più pennelli e colori ma la realtà visiva; non si usano più le mani ma l’occhio. L’invenzione ufficiale della fotografia si deve a LouisJacques Mandè Daguerre, inventore della dagherrotipia, che consisteva nell’impressionare con la luce di una camera ottica una lastra di rame argentata, precedentemente trattata con dei vapori di iodio. La fotografia ha conosciuto periodi di sperimentazione, che fecero da anticamera alla tecnologia odierna attraverso varie sperimentazioni.

Negli anni 80 entrarono in produzione le prime macchine per la fotografia digitale che al posto della pellicola avevano un Ccd (Charge Coupled Device) o circuito integrato, che trasformava le immagini in dati che venivano poi registrati su un supporto magnetico (nastro o disco), che poteva contenere alcune decine di immagini. Il fattore negativo della fotografia elettronica era però la scarsa definizione delle immagini, in confronto a quella della fotografia tradizionale. L'evoluzione tecnologica in tale campo è stata tale che alla fine degli anni Ottanta, con la miniaturizzazione dei circuiti elettronici, la messa a fuoco e l'esposizione diventarono completamente automatiche, inoltre micromotori provvedevano al caricamento della pellicola, all’avanzamento dopo ogni scatto, e al riavvolgimento nel caricatore al termine dell'uso. Fino ad arrivare ai giorni nostri dove la storia della fotografia, benché molto breve rispetto alle altre discipline artistiche, è già molto articolata. Con alcuni pro e diversi contro. Il linguaggio fotografico è stato condizionato dal progresso della tecnica. Il successo della fotografia digitale prima, e della smartphonography poi, ha aperto le porte del mondo della fotografia a migliaia di nuovi appassionati, spesso tutt’altro che professionisti ma interessati a cogliere l’aspetto più vero della realtà.

Oggi grazie alla tecnologia la fotografia è alla portata di tutti grazie alle immagini digitali che possono essere ritoccate, modificate e trasferite con il computer di casa propria. I social network e la possibilità di condividere qualsiasi contenuto hanno accentuato l’immediatezza del gesto dello scatto, ormai diventato prassi quotidiana per chiunque sia dotato di un dispositivo mobile. In questo caso la foto serve a trasmettere sensazioni, stili di vita e concetti, anche se gli adolescenti di oggi alla do-

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manda “perché condividi le tue foto su Facebook?” non sanno rispondere perché non se lo sono mai chiesto. Anche la vecchia generazione ha preso al volo questa tecnologia. È il caso di Anna Perez, mamma e nonna, che ha trasferito tutti i suoi ricordi fotografici dalla carta al digitale. “Più di mille foto - racconta - fotografate e fissate sullo schermo del mio smartphone. È più facile guardarle quando ne sento il bisogno. Le posso ingrandire e posso avvicinare i volti amati. Ho comprato anche una cornice digitale dove ho trasferito alcune foto più recenti che scorrono sullo schermo e mi ricordano i bei momenti appena passati quando sono a casa”. Nella comunicazione la fotografia ha un’importanza fondamentale. La percezione visiva veicola qualunque messaggio, sia esso pubblicitario che d’informazione e abbatte le barriere linguistiche che potrebbero rappresentare uno scoglio insormontabile. Per chi volesse avvicinarsi con un buon apparecchio alla fotografia, nelle pagine seguenti vi proponiamo una panoramica dei modelli più diffusi.

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Nikon CoolPix P300

Canon EOS 1100D La reflex dedicata a tutti gli appassionati che bramano poter muovere i primi passi nell'universo delle Eos per poter realizzare scatti fotografici e video ad altissima risoluzione.

La Canon si caratterizza per una serie di tecnologie dei modelli più avanzati della famiglia Canon, combinati a utilities e funzionalità che ne rendono davvero molto semplice l'utilizzo.

Infatti il divertimento nell'utilizzare questa Canon EOS 1100D crescerà parallelamente con il crescere del feeling.

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Si presenta solida, completa e molto ben realizzata. Questa fotocamera compatta permette di riprendere con straordinaria fedeltà cromatica le immagini riprese senza il pericolo di riprodurre aberrazioni ottiche anche a sensibilità elevata. Per chi è alle prime armi con la fotografia, l’elettronica integrata di cui è dotata questa Nikon CoolPix P300 permette un supporto totale anche per i meno esperti permettendo di lasciare le impostazioni manuali solo a chi ha già un minimo di esperienza nel campo delle fotocamere e della fotografia. Questa Nikon è dotata di una risoluzione da 12 megapixel e dispone di uno straordinario sensore CMOS da 1/2.3 pollici. Con questa fotocamera potrete impostare la sensibilità ISO da 100 a 3200 a piena risoluzione, tutte caratteristiche che fanno in modo di indirizzare questa fotocamera di casa Nikon verso un fotoamatore abbastanza esigente.

Canon 60Da Canon ha recentemente presentato il suo ultimo prodotto, la Canon 60Da, una fotocamera professionale costruita per scattare foto spaziali senza dover lasciare naturalmente il pianeta Terra. Questa Canon 60Da sembra infatti essere principalmente rivolta agli astrofotografi che necessitano

di una maggiore sensibilità ai raggi infrarossi. Questa Canon si presenta come il degno successore del fortunato modello di casa Canon, cioè la 20Da, e l'unica eventuale perplessità a cambiare modello può essere rappresentata dal prezzo della Canon 60Da, che purtroppo non può davvero essere considerato economico.

Fotocamera Samsung Galaxy Lo schermo Touch screen e il sistema operativo Android lo troviamo ormai su tutti i dispotivi di ultima generazione. Infatti, la maggior parte degli smartphone e dei tablet utilizza questo SO, che si sta rapidamente muovendo anche verso altri dispositivi.

La fotocamera Samsung ha uno splendido display da 4.8” HD Super Clear LCD che con-

sente di rivedere dettagliatamente le vostre immagini o i video HD con una risoluzione 1280 x 720.

Grazie ad Android 4.1 Jelly Bean potrete divertirvi con le migliori applicazioni fotografiche scaricabili dal Play Store di Android come Instagram o Photo Wizard.

La Samsung Galaxy Camera è disponibile su Amazon ad un prezzo di 399,99 euro.

Sony NEX-5R E' un aggiornamento significativo della NEX-5N sia per usabilità sia per personalizzazione. La connettività Wi-Fi e le app Sony rendono questa fotocamera attraente per chi vuole essere sempre connesso e condividere le proprie riprese con semplicità e immediatezza.

Inoltre i nuovi pulsante Fn e selettore sul lato superiore fanno prendere confidenza con i controlli evoluti integrati su quest’ambiziosa fotocamera a lenti intercambiabili di gamma media.

Al tempo stesso, l’autofocus ibrido rende ancora più precisa e immediata la messa a fuoco, migliorando le possibilità della Sony NEX-5R nelle riprese video e negli scatti di soggetti in movimento.

In termini di pura qualità dell’immagine, invece, la NEX-5R conferma le prestazioni del modello di cui è erede, con prestazioni assimilabili alle reflex dello stesso livello equipaggiate con sensore in formato APS-C.

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SPORT TOURER DUE RUOTE

E INFINITE STRADE a cura di Valentino Cristofalo

Ducati Multistrada In questo caso la filosofia è stata quella della logica dell’innovazione senza rivoluzione. Tre modelli da urlo: S Touring, Granturismo e Pikes Peak.

Tutti dotati delle sospensioni semiattive Ducati Skyhook Suspension e dell’ABS combinato 9ME della Bosch, una garanzia. Con l'impianto di iniezione di aria secondaria che aggiunge aria fresca alle valvole di scarico, mantiene il picco di potenza di 150 CV. Se proprio dobbiamo trovare un difetto a questa moto lo possiamo fare sul prezzo, che raggiunge i 22.290 euro nel caso del più costoso modello dedicato alla Pikes Peak.

BMW F800 GT La nuova BMW F800 GT 2013 raccoglie l'eredità lasciata dalla F 800 ST. La Sport Tourer tedesca è equipaggiata con un motore bicilindrico di 798cc raffreddato ad acqua. La potenza del motore è di 90 CV. Migliorata e perfezionata la protezione contro il vento e le intemperie grazie alla carenatura integrale. Pratico sistema portabagagli spazioso. In dotazione un’ampia gamma di accessori per i maniaci del dettaglio. Insomma, BMW Motorrad completa la propria offerta nel segmento delle Touring sportive, marcando ala tempo stesso un nuovo parametro di riferimento nel segmento delle motociclette di classe media.

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C’è chi delle moto fa un modo di vivere di comportarsi e agire Con questi presupposti la categoria Sport Tourer si impone come mondo ideale per il motociclista che vive senza limiti la propria passione Una compagna di viaggio con la quale scoprire nuovi luoghi e sensazioni In questo numero una panoramica sulle ultime novità

Yamaha FJR1300 Design più aggressivo e ciclistica ancor più sofisticata. Anche qui parliamo di rinnovamento ed innovazione: sospensioni a regolazione elettronica, nuovo doppio faro con luce diurna a LED, parabrezza regolabile elettronicamente.

Per il pilota è garantita una guida comoda e sicura grazie alla modifica sulle prese d’aria dinamiche d’ingresso e di uscita. Stabilità, potenza ed eleganza.

Motore da 146 CV. A listino Yamaha FJR1300 costa 17.690 euro, mentre la FJR1300AS con sospensioni a regolazione elettronica e il cambio senza frizione arriverà in primavera al prezzo di 19.690 euro.

Kawasaki 1400 GTR

Honda VTR 250 F Derivata dalla versione nuda, ecco una piccola semicarenata che si pone come moto d’accesso dall’aspetto per nulla dimesso.

Ben fatta, look piacevole, tecnica moderna e consumi irrisori.

Equipaggiata con un motore bicilindrico 250 da 30 CV. Altri dettagli: ruote da 17 pollici, forcella telescopica anteriore da 41 mm e monoammortizzatore posteriore.

Un modello molto piccolo che pesa “solo” 164 kg per un serbatoio da 12 litri (400 km di autonomia). Disponibile con i colori Magna Red, Graphite Black e Pearl White.

Un bestione di oltre 300 chili (rilevati) portati a spasso però da una ciclistica che li fa percepire solo nelle manovre più lente. Un miglioramento continuo per quello che può senza dubbio essere considerato uno dei migliori prodotti Kawasaki. Il sistema Kawasaki Traction Control consente equilibrio, stabilità e sicurezza alla guida e si pone come fiore all’occhiello. La potenza e la tenuta fanno il resto: ottime risultano infatti le sospensioni, inamovibili sul veloce, sensibili alle regolazioni e sorprendentemente disponibili a copiare e smorzare qualsiasi buca o avvallamento.

Interessante l’economizzatore: indice di guida economica che viene visualizzato sul display LCD per indicare bassi consumi. Una boccata d’ossigeno di questi tempi!

Aspettando l'Aprilia RST4 Aprilia potrebbe tornare nel segmento delle moto sport tourer, per sfidare la giapponese Honda VFR 1200F e la tedesca BMW K 1600 GT con la RST4. Si tratterebbe dell’erede della RST Futura che derivava dalla superbike RSV Mille. La Aprilia RST4 conviderà il motore 1000 a 4 cilindri da 184 CV con la rinnovata RSV4.

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OKKIO MOVIE

a cura di Daniele D.

Dopo la fine del mondo Titolo originale: After Earth Nazione: U.S.A. Genere: Fantascienza Regia: M. Night Shyamalan Cast: Will Smith, Isabelle Fuhrman, Zoë Kravitz, Jaden Smith,Sophie Okonedo, David Denman, Lincoln Lewis, Kristofer Hivju, Sacha Dhawan, Chris Geere, Jaden MartinProduzione: Overbrook Entertainment, Blinding Edge Pictures Data di uscita: 5 Giugno Trama: Tra 1000 anni; dopo un incidente alla sua navicella, un ragazzo vaga per un pianeta Terra irriconoscibile alla ricerca del padre, anche lui coinvolto nell'incidente, cercando di salvarsi la vita...

Fast & Furious 6

Trama: Da quando Dom (Diesel) e Brian (Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sono spariti nel nulla. Col tempo però la latitanza finirà per render loro la vita impossibile. Intanto Hobbs (Johnson) segue il caso di un'organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi. L'unico modo per fermare questa pericolosa organizzazione, è quello di sfidarli e batterli sulla strada: così Hobbs propone a Dom di rimettere insieme la sua squadra speciale di Londra. In compenso, verranno assolti da tutti i loro crimini e potranno tornare a casa dalle loro famiglie.

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Una notte da leoni 3 Titolo originale: The Hangover Part III Nazione: U.S.A. Genere: Commedia Regia: Todd Phillips Cast: Bradley Cooper, Zach Galifianakis, Ed Helms, Mike Tyson Produzione: Green Hat Films, Legendary Pictures Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia Data di uscita: 30 Maggio

Presto nelle sale

Titolo originale: The Fast and the Furious 6 Nazione: U.S.A. Genere: Azione Regia: Justin Lin Cast: Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Jordana Brewster, Elsa Pataky, Tyrese Gibson, Gal Gadot, Ludacris, Sung Kang, Matt Schulze, Michelle Rodriguez Produzione: Original Film Distribuzione: Universal Pictures Italia Data di uscita: 22 Maggio

Trama: Terzo capitolo della serie, per il quale, però, sembra siano in programma alcune novità...

L'uomo d'acciaio Titolo originale: Superman: Man of Steel Nazione: U.S.A. Genere: Azione, Fantascienza, Avventura Regia: Zack Snyder Cast: Henry Cavill, Diane Lane, Kevin Costner, Amy Adams, Russell Crowe, Michael Shannon, Laurence Fishburne, Christopher Meloni, Jadin Gould, Ayelet Zurer, Antje Traue Produzione: Atlas Entertainment, Cruel & Unusual Films, DC Entertainment, Syncopy Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia Data di uscita: 20 Giugno Trama: Il film dovrebbe essere basato sulla miniserie di 12 numeri uscita qualche anno fà "Superman: Birthright DC".

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a e n n e M o r t e i P

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di Valentino Cristofalo n mito dello sport, una leggenda italiana, un amico, un riferimento, soprattutto un uomo straordinario. I giornali e le tv hanno narrato le sue gesta sulle piste di atletica disegnando alla perfezione una personalità unica: uomo determinato, animato da una grande passione e sorretto da un talento innato. La retorica non c’entra, è una questione di rispetto e riconoscenza. Riconoscenza per chi ha portato in alto il tricolore in giro per il mondo grazie ai suoi risultati sportivi e ai traguardi raggiunti come persona e professionista. Record nazionali seniores nei 100 metri piani, 200 metri piani e staffetta 4x200 metri.

Medaglia d’oro al valore atletico nel 1972 e nel 1980; premiato dalla Gazzetta dello Sport come sportivo mondiale dell’anno sempre nel fantastico 1980. Campione olimpico e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 (ancora oggi record europeo). Dallo sport allo studio, dalle piste di atletica ai banchi dell’università conseguì quattro diverse lauree: Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze motorie e sportive, Lettere. Nel marzo del 2012 la città di Londra, nell’ambito delle iniziative connesse ai Giochi Olimpici del 2012, dedica all’ex atleta pugliese una stazione della metropolitana cittadina (High Street Kensington). Il 21 marzo di questo anno, nello stesso giorno della sua scomparsa, le Ferrovie dello Stato hanno deciso di intitolare a lui il primo Frecciarossa 1000 che sarà in grado di raggiungere i 400 Km/h. Tutto il mondo lo ricorda ed è stato colpito dalla sua prematura scomparsa: Pietro Mennea ha lasciato un vuoto enorme, da Barletta fino a Roma dove ci ha salutato per l’ultima volta. In un'epoca sempre più scarna di buoni esempi, l’Italia perde uno dei suoi figli più brillanti.

Ricordandolo siamo certi che la sua corsa non può interrompersi così bruscamente, ma continuerà all’infinito infrangendo altri record.

U “Ho vinto tanto ma non si può vivere di ricordi Tutti dobbiamo avere progetti ed ambizioni E io ho tante idee e sogni che voglio realizzare”

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Okkio deluxe

Continua il viaggio di Okkio alla scoperta di articoli esageratamente di lusso. Questa volta tocca ai profumi più esclusivi nella fragranza ma soprattutto... nel prezzo

Louter Oud

ESSENZA DI MEDIO ORIENTE “Emana l'odore del cuoio quando viene bruciato E’ sorprendente, molto animale e mi ha fatto venire voglia di comporre, attorno ad esso” François Demachy (creatore di profumi)

di SK durante un viaggio nel Sud-est asiatico, che François Demachy si innamora perdutamente e per la prima volta dell’oud. Una rivelazione sorprendente per un naso raffinato come il suo che a questa essenza naturale così penetrante, decide di affiancare il legno di sandalo e di betulla per un profumo dal carattere maschile. Lo chiama Louther Oud ed è stato commissionato da

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Christian Dior per la sua ultima Collezione privata.

INTENSO - Per l’intensità del suo profumo, nella cultura orientale, l’oud veniva bruciato durante la preghiera, perché così forte da far pensare che potesse giungere fino a Dio. Di colore scuro, dalle note calde ed avvolgenti e da un odore ancestrale quando viene bruciato, l’oud si ottiene dalla resina del pregiato legno di Agar, un albero

del sud-est asiatico, talmente raro che questa materia prima in diversi paesi arabi vale più dell’oro. Ma non è sempre tutto oud quel che profuma! Sulla scia della profumeria d’autore che negli ultimi anni ha reso omaggio a questa magmatica essenza in profumi da “Mille e una notte”, anche le più note maison di moda si sono accodate e quasi sempre fallendo nel difficile tentativo di catturarne le suggestive note olfattive.

Sono solo i migliori maestri profumieri a riuscire nell’intento e sperimentare fragranze sensuali, ricche di personalità e che lasciano il segno. Un concentrato di essenze naturali tra le più rare e pregiate può valere addirittura uno stipendio.

NON SI BADA A SPESE - Ma l’arte profumiera ha mostrato sempre sfrontatezza e non si è mai preoccupata di seguire la linea di una gelida quanto inodore austerity.

Uno dei nasi più eccentrici del passsato, Jean Patou, nel ’29 in una Francia in piena crisi economica, non si fece nessuno scrupolo a lanciare uno dei più famosi profumi al mondo, Joy. Non badò a spese per un allure inebriante di 10mila fiori di gelsomino, 28 dozzine di rose ed essenze rarissime racchiuse in un cristallo di Baccarat. Nel panorama odierno della profumeria d’autore, l’emblema del lusso sfrenato, rimane sicuramente Clive Christian che per la fragranza C for men ha miscelato l’oud con il limone, il thè verde, il mandarino ed il Loto della Nevi, una rarissima pianta proveniente dai ghiacciai del Xinjiang, nella Cina Occidentale per un risultato di iniziale freschezza e un finale molto avvolgente tipico dell’oud, dell’ambra, e del cuoio. Stèphane Humbert Lucas, naso di SoOud, ha pensato bene di mescolarlo con la mirra, il cuoio, l’ambra e il cardamomo. L’eau de purfum è Burqua, dal colore antracite,denso e corposo, proprio come la materia prima di cui è fatto. Altrettanto conquistato dal mondo arabo è Kilian Hennessy,

che in Pure Oud, uno dei cinque gioielli della collezione Arabian nights, ne celebra i misteri.

L’immancabile aroma legnoso è affiancato alla rosa, all’incenso e all’olio di papiro. E come se non fosse già abbastanza prezioso, sulla bottiglia una placca in oro con incisione.

Tutta l’originaria sacralità ed il misticismo dell’oud è stato invece immortalato da Nemer, la nuova fragranza di Bodicea the Victorious, racchiuso in flaconi con tappo bagnato in oro 24 karati per quasi 600euro il flacone!

Mentre Tiziana Terenzi, marchio di tre generazioni di Mastri cerai e profumieri, con il flacone nero hennè di Gold Rose Oudh, ha avuto l’idea di esaltare l’anima calda e fumosa dell’oud, ispirato al fuoco e al deserto. Ma de gustibus non disputandibus… E tra i nasi più esigenti e curiosi ci sono quelli che sarebbero disposti a pagare mille euro per dieci gocce di purissimo oud come Royal Kinam o di Blue Brunei che 500€ per 50ml di oud troppo addomesticato.

E poi c’è chi lo ha provato allo stato puro e di diversa provenienza e non ha dubbi che molti di questi da soli sono impensabili sulla pelle.

Troppo muffosi e stallatici necessitano della combinazione di altre essenze più aromatiche per essere ammessi nell’olimpo dei profumi.

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HAMMAM

UN'ETERNA GIOVINEZZA Benessere - I bagni turchi sono sempre più di moda e si moltiplicano nelle città Un rito igienico, estetico e sociale che viene da lontano ma risulta ancora attuale

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li Hammam o bagni turchi sono sempre più di moda e si moltiplicano in tante città

italiane.

Il primo aprì a Torino qualche anno fa, ed era solo per le donne. Ora ce ne sono ovunque, e anche per la clientela maschile.

Affascinante per la sua antica tradizione medio-orientale e per la sua connotazione al femminile, l'hammam sta ri-

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scuotendo un grande successo: si fa per rilassarsi, incontrarsi, dedicarsi alla cura del corpo, attratti dai decantati benefici che il bagno turco riserverebbe alla pelle: più elasticità, più luminosità, rinnovamento delle cellule. In una parola: una nuova giovinezza.

L’hammam è un rituale che mescola bellezza e benessere, un rito igienico, estetico ed anche sociale, che viene da lontano ma risulta ancora attuale. Ecco,

qui di seguito, le diverse tappe di questo viaggio sensoriale.

QUATTRO FASI - Sono quattro le fasi che compongono l’hammam: pulizia, esfoliazione, nutrimento e profumazione. La tradizione vuole che le quattro fasi coincidano con un passaggio graduale a diverse concentrazioni di vapore e temperatura. Si passa da una stanza all’altra seguendo un percorso

che va dal freddo al caldo. Il viaggio nel relax inizia nel tepidarium 36°, una sala calda e leggermente umida.

Il tepidarium dà il via al rilassamento e permette al corpo di prepararsi alle fasi successive e quindi di acclimatarsi. Dopo una doccia calda ci si sdraia su panche in marmo riscaldate e ci si lascia coccolare da mani esperte con abluzioni di acqua calda che allentano ogni tensione, aprono i pori e lavano via ogni impurità.

Si passa poi al calidarium 45°, umidità 100%, una stanza satura di vapore. La temperatura favorisce la sudorazione e permette l’eliminazione delle tossine, rendendo la pelle più pulita e luminosa ed elastica. E’ nel calidarium che avviene il cosidetto “bagno di vapore”.

Qui il calore dilata i vasi sanguigni e la circolazione ottiene grandi benefici.

Viste le temperature elevate, in questo ambiente è consigliabile una sosta moderata, alternandola a brevi pause. Al termine un gommage o scrub servirà a

liberare la pelle dalle impurità, tutto il corpo viene frizionato energicamente con il guanto tradizionale e lavato.

Dopo i trattamenti di pulizia della pelle, si sosta nel frigidarium 28°, ossia una vasca tiepida a effetto tonificante, ultima fase di questo percorso di benessere. L’acqua fresca restringe i pori, tonifica la muscolatura e dà una sferzata di energia a tutto il corpo. Per concludere il percorso ci si può abbandonare alle mani di una massaggiatrice che può restituire vigore al corpo o sciogliere le ultime contratture rimaste.

In molte città italiane sono nati hammam dedicati esclusivamente alle donne o a entrambi i generi. Inoltre in commercio ci sono prodotti che ricalcano quelli usati nel corso delle fasi del bagno turco, che si può rifare in casa mettendo una pentola contenente acqua bollente nel bagno. Il vapore sprigionato dà almeno una parvenza di hammam casalingo.

Provatelo!

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QUANDO SI DICE UNA VITA... DA CANI

Amici Animali - Poliziotti, bagnini, accompagnatori e addirittura attori. Senza chiedere stipendio svolgono mansioni delicate con efficienza e massima dedizione di Federica Fatone i lamentiamo eppure a quanto pare non siamo gli unici a sgobbare per guadagnarci la pagnotta. Dovremmo prendere esempio, piuttosto, dai nostri amici a quattro zampe, i quali, senza lamentarsi affatto, svolgono mestieri non meno impegnativi e pericolosi di quelli umani. La differenza, se vogliamo citarne una, è che noi magari scegliamo di fare il soldato, loro no. Sono prescelti e addestrati a tal fine, ma ciò non vuole sminuire per nulla il valore del loro apporto e contributo alle attività umane di massima utilità.

Dai cani utilizzati nelle forze armate, poliziotti e carabinieri, a quelli che svolgono mansioni anche di una certa pericolosità come quelli antidroga, antiesplosivi e che ricercano persone.

A tal proposito ricordardiamo Treo, un labrador nero militare che ha ricevuto una medaglia al valore per aver salvato

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la vita a un gruppo di soldati inglesi in Afganistan, fiutando alcune bombe rudimentali piazzate su di una strada della provincia di Helmand.

Ma ancora, pensiamo a tutti quei cani che lavorano nella Croce Rossa e nella Protezione civile, impegnati nella ricerca tra le macerie, nei salvataggi in acqua e in tante altre situazioni estreme. Che dire poi di tutti quegli amici a quattro zampe addestrati per migliorare la vita di persone affette da varie patologie, come gli hearing-dogs, cani destinati a persone audiolese, addestrati ad allertare il proprio padrone per mezzo del linguaggio del corpo in caso di suoni come quello di un clacson o di un campanello; o i leader dogs, sono i cani guida per non vedenti, che forniscono al padrone il loro preziosissimo aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane; o ancora i service dogs, cani che aiutano persone affette da patologie

motorie, addestrai ad aprire porte, spostare oggetti, trainare pesi. Spesso questi cani, che accompagnano persone malate di epilessia, sono in grado di prevedere con largo anticipo eventuali attacchi e a segnalarli subito. Infine, ma non ultimi, tutti quei piccoli amici utilizzati nella pet-therapy, che offrono il loro aiuto e la loro compagnia a persone affette da patologie psicologiche e comportamentali più o meno gravi.

Ma oltre a questi cani al servizio della società, non possiamo non menzionare i cani da pastore che con altrettanto impegno e tenacia svolgono il loro compito quotidiano sempre al fianco del loro fedele amico umano. Non meno nobile (non fosse altro che per i soldi che fanno quadaganre ai loro padroni!) è il lavoro dei cani da tartufo, addestrati in un modo del tutto particolare a fiutare i famigerati tartufi di terra che un gran

valore hanno sul mercato nazionale e internazionale, o i cani da caccia e da riporto. Come non menzionare poi le super star dei grandi schermi che, al pari dei loro colleghi umani, hanno conquistato il pubblico con i loro musi, più che volti, espressivi e la loro capacità di saper emozionare con sguardi e mugolii: Per esempio chi di voi non conosce il famigerato cane poliziotto Rex?! Sapevate che a girare il telefilm austriaco sono due, se non 3, cani diversi?!

Insomma, a parte i nostri amici, che passano le loro giornate tra oziosi pisolini sul divano e interessanti passeggiate di quartiere, c'è da dire che ce ne sono molti che davvero nulla hanno da invidiare ai corrispettivi colleghi umani, non fosse altro che per la peculiare fedeltà e l'impegno che caratterizza questa specie animale a noi tanto affezionata.

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Cosa resterĂ deg li

'80

Anni Okkio continua il suo viaggio nel tempo e questa volta torna all'epoca dei paninari, del Commodore 64 e della dance music Inevitabile un pizzico di nostalgia per i 40enni di oggi che allora andavano a scuola con lo zaino Invicta e ricordano ancora bene l'urlo di Tardelli nella finale dei Mondiali in Spagna nel 1982

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di Giorgio Di Gennaro e guardiamo la storia del mondo occidentale dal dopoguerra a oggi, non possiamo non notare che gli anni ottanta sono stati un periodo di eccezione, sia dal punto di vista economico che da quello culturale. Infatti, dopo un periodo così complesso, come quello precedente, caratterizzato da un forte conflitto sociale e da uno scenario politico pesante e violento, si assiste in questa decade a una vera inversione di rotta.

Se restiamo nel nostro paese, dobbiamo parlare di un’Italia che esce dagli anni di piombo e da quello che molto probabilmente è stato l’evento storico più traumatico della nostra storia recente, e cioè il delitto Moro.

Sotto questo aspetto, la società che vive quegli anni è simile a quella degli anni sessanta, anch’essa successiva a un periodo duro e doloroso come quello della guerra e della ricostruzione. Ciò che accomuna i due periodi, dunque, ed è una cosa decisiva questa, è la presenza di una forte crescita economica, con il paese che scala le

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classifiche di industrializzazione ed è in grado di diffondere benessere nella stragrande maggioranza della popolazione.

Gli anni ottanta, sono quindi caratterizzati dalla voglia diffusa, in tutti gli strati della società, di spensieratezza e leggerezza, con la voglia di dimenticare le difficoltà del decennio precedente e di andare avanti, a volte anche in maniera cieca e ostinata.

Questa nuova concezione di disimpegno e, diciamola tutta, di superficialità, è riscontrabile in ogni settore della società.

LA MUSICA - Dal punto di vista musicale, ad esempio, abbiamo avuto modo di constatare nel numero precedente la complessità dei diversi stili degli anni settanta; in perfetto contrasto, ciò che caratterizza la musica degli anni ottanta è invece una semplicità diffusa e una voglia da parte dell’artista di sottrarsi il più possibile, anche dal

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punto di vista fisico, dal componimento dell’opera. La sperimentazione infatti avviene soprattutto nell’elettronica, inserita in maniera sempre più massiccia e con risultati più o meno positivi.

In tal senso occorre subito chiarire una cosa: sbaglierebbe colui che decidesse di vedere in questi dieci anni soltanto superficialità e omologazione. Se è vero, infatti, che tale discorso vale per

una maggioranza di artisti che all’epoca ebbero un enorme successo e che oggi sono ormai dimenticati, è giusto allo stesso tempo ricordare che questo periodo vide la nascita di opere

indimenticabili che hanno segnato la storia della musica. Qualche nome?

Iron Maiden (Iron Maiden, 1980); Michael Jackson (Thriller, 1982); Dire Straits (Brothers in arms, 1985); e poi ancora Madonna, Police, Duran Duran, gli ultimi Pink Floyd, Spandau Ballet, Depeche Mode, Pet Shop Boys e, alla fine del decennio, la nascita del metal moderno.

L’utilizzo dei sintetizzatori e dei campionatori, insomma, c’è stato, sarebbe un falso storico negarlo, ma questo non ha significato necessariamente musica di plastica o ripetitiva. Non è possibile, in un solo articolo analizzare una situazione musicale che meriterebbe, da sola, uno speciale; ma se c’è una cosa fondamentale da capire, per conoscere la musica degli anni ottanta, è che non bisogna fermarsi di fronte alle apparenze e giudicare in maniera superficiale, perché si rischierebbe di sottovalutare e svalutare ciò che sta alla base di tanta musica che, sarà un

bene o sarà un male, questo non lo so, ascoltiamo proprio nell’epoca in cui viviamo.

In tal senso, se vogliamo trovare un denominatore comune ai vari settori della società degli anni ottanta, è sicuramente il dinamismo ottimista che sembra funzionare come fonte energetica e creativa inesauribile.

IL CINEMA - Questo vale per la musica, certo, ma anche per il cinema, il quale, soprattutto quello hollywoodiano, conosce un momento di enorme successo.

Sono numerosi e molto differenti tra loro i film memorabili di cui parliamo.

Così come sono diversi tra loro i generi. Parliamo dell’horror, ad esempio, con titoli come Nightmare, Halloween e Venerdì 13.

Oppure del genere fantascientifico, con film che ricordiamo tutti: Blade Runner, Guerre Stellari, E.T., Terminator, Ritorno al Futuro, Aliens, La

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Mosca, Predator, Superman, Batman, Ghostbusters, Indiana Jones, Highlander, The Goonies e chissà quanti altri ancora.

E infine altre opere ormai diventate dei classici, anche se molto particolari e diversi tra loro, come Rocky e Rambo, La Storia Infinita, Shining e Chi ha incastrato Roger Rabbit.

Si può parlare, in generale, di un periodo di innovazione e allo stesso tempo di passaggio per la cinematografia, segnato, proprio come la musica, dall’introduzione della tecnologia.

Essa, impiegata nella fase di post produzione e quindi negli effetti speciali, subisce infatti un grande sviluppo.

La grafica computerizzata fa il suo ingresso ufficiale nel mondo del cinema anche se si dovrà attendere ancora qualche anno per vederla applicata in lunghe sequenze. Ma l’impiego che se ne fa è comunque sufficiente a cambiare in maniera decisiva la storia del cinema.

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LO SVILUPPO TECNOLOGICO - Il discorso sull’impiego della tecnologia in ambito artistico permette poi l’inserimento di un’altra componente fondamentale per capire quest’epoca di profondi cambiamenti, e cioè quella delle innovazioni tecnologiche: parliamo di avvenimenti, alcuni dei quali

inizialmente anche abbastanza anonimi, che col tempo hanno finito per influenzare in maniera molto forte la vita quotidiana dell’uomo contemporaneo. Si potrebbe iniziare col ricordare che la Apple crea il Macintosh e che, nel 1985, la Microsoft rilascia la prima versione di Windows. Nelle case

appaiono i primi home computer. I modelli più famosi sono il Commodore 64, l'Amiga, lo ZX Spectrum, l'Atari ST, il Sinclair ZX81, ilCommodore VIC-20, il Commodore 16.

Si diffondono i videogiochi con titoli storici come Pac-man, Donkey Kong e Super Mario Bros. I supporti a nastro magnetico (VHS per il video, Musicassetta per l'audio) riscuotono successo.

La tecnologia a supporto ottico inizia

a fare i suoi primi passi. Nel 1981 vengono introdotti sul mercato i primi Laserdisc, supporto che, seppure di qualità notevolmente superiore al VHS, non avrà mai molta fortuna a causa del costo elevato sia dei lettori che dei supporti.

I PRIMI CD - Il 1983 è invece l'anno dei Compact Disc, tecnologia ancora oggi tra le più utilizzate sul mercato.

Insomma, negli anni ottanta, sotto questo punto di vista, vengono gettate le basi del nostro modo di vivere. Non è importante se essi siano o no tornati di moda; di corsi e ricorsi storici se ne parla continuamente e non è questo il luogo adatto per farlo nuovamente.

Ciò che bisogna evidenziare, alla fine di questa breve analisi in campo artistico, è che se di superficialità

e leggerezza bisogna parlare dobbiamo però intendere questi concetti, sembrerà una cosa strana, nel loro esatto contrario, e cioè come profondità mascherata; e questo perché se diamo un’occhiata ai risultati di questa superficialità e di questa leggerezza essi sembrano molto più importanti e decisivi di tanta presunta profondità.

Questo, visti con gli occhi onesti di noi contemporanei, sono stati gli anni ottanta.

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QUANDO SI CHIAMAVA

DANCE MUSIC di Ilaria Biondi scoltando All Night Long di Lionel Richie, White Wedding di Billy Idol, Papa don’t preach o La isla bonita di Madonna, Wild boys dei Duran Duran, I like Chopin dei Gazebo, i quarentenni di oggi potranno estrarre dal cassetto della memoria le notti incandescenti della loro adolescenza e le vecchie polaroid dei mitici anni 80, scanditi da una dance music fatta di atmosfere clamorosamente fluo e bacini ancheggianti di donne eccentriche, indomabili, stravaganti protagoniste, colori luminescenti, look più eccentrici di atmosfere decisamente trash. Basta ripensare al look dei Village People, ai completi di pelle dei Metallica o al glam-kitch di tutti i seguaci di George Michael. I principali successi di quegli anni erano caratterizzati da sonorità elettroniche e testi ridotti a brevi messaggi lanciati in un vuoto vibrante di emozioni. Dagli ABC, agli Eurythmics ai Village People. La dance music in quegli anni invadeva la pista, mentre il deejay scandiva le serate. Storicamente, la dance deriva dalla disco music e si evolverà nella musica elettronica anni ottanta.

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L'INTERVISTA - Chi meglio di un musicista potrebbe capirne la magia? Nella nostra redazione Alessio Renzopaoli, batterista percussionista che vanta al suo attivo collaborazioni in tournée nazionali (Adriano Pappalardo, Tiziana Rivale, I Migliori Anni Live Tour). Protagonista di tournée teatrali (Disco Theatre di Federico Perrotta), in radio (Radio Rock) e in importanti cover bands come Luce (Elisa tribute) e Rewind (cover band Vasco Rossi). Un testimone diretto del successo che ancora oggi riscuote la musica anni 80.

Da un punto di vista musicale cosa hanno rappresentato gli anni ’80?

L’Italia musicale negli anni '80 si trova in un periodo di decadenza. Decadenza che riflette quella culturale e politica, caduta delle ideologie, crisi del sogno socialista, l’avvento di una nuova società individualista. Nonostante questo dal 1978, dopo l’esplosione del punk, iniziano a nascere gruppi che si diedero a nuove ricerche musicali (new wave e post-punk) con il tentativo di innovare il verbo del rock, inoltre l’invenzione della musica elettronica portò alla Techno e alla House che esploderanno nella seconda metà degli anni 80. Dal 1986-87 il fenomeno diventa di massa con i rave party, feste enormi (in un primo momento sempre illegali) ispirate dalle manifestazioni di protesta nelle fabbriche abbandonate di Detroit. I principali suc-

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Danza &... - Andavano l'elettronica e le atmosfere tecno. Eppure si faceva musica di qualità che a distanza di 30 anni ancora si balla in discoteca

cessi sono caratterizzati essenzialmente da sonorità elettroniche e testi ridotti a semplici messaggi come ad esempio Pump up the Volume dei Marrs. La differenza principale è che in quel periodo si va in discoteca non per ballare ma per sballarsi, quasi come in un’esperienza mistico-tribale. In un certo senso è il passaggio obbligato della crisi delle ideologie e del disimpegno imperante.

Come veniva prodotta quella musica?

Negli anni 80 ci fu un vero e proprio boom delle Drum machine e dell'elettronica in generale. Si tendeva ad elettronizzare ed effettare tutto. I rullanti venivano snaturalizzati delle proprie caratteristiche. Ci fu un periodo che in studio non si registrava più la batteria suonata da un uomo ma da computer, da macchine. Eppure nonostante tutto quegli anni hanno sfornato musica di grande qualità.

Duran Duran, Europe, Wham, A-Ha sono figli di quell'epoca. In Italia Alan Sorrenti o Umberto Tozzi.

Perché si balla ancora quella musica? Cosa la rende ancora così attuale?

Onirica e trascinante nelle sue atmosfere fluo, la musica dance in stile anni 80 sa essere stranamente esotica e maliziosa e irreale. La musica è abituata ad andare avanti voltandosi continuamente su se stessa. Tendenzialmente questo accade con una distanza di quindici-vent’anni. In questi anni si guarda agli anni '80 e alla musica new wave e al post-punk con tutto il suo intreccio tra musica bianca e nera e con la prima conseguenza di riprendere in mano ormai smessi synths e tastiere tipici del periodo.

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Sono passati decenni eppure come qualunque trend che si rispetti, la moda degli anni 80 è tornata e non accenna ad andarsene!

Un po’ eccessiva, un po’ trash, esagerata ma estremamente divertente, irriverente e colorata, l'80's Style vede in Madonna la sua icona, con i pizzi, le calze bucate, braccialetti e crocefissi I colori con tonalità pastello tipiche dell’haute couture sono sostituiti con i colori sgargianti ed esagerati, inizia l’uso dei colori fluo, ancora oggi estremamente attuali e trend del momento

a cura di E.P. e maglie erano solitamente extralarge e cascavano sui leggins (gli allora fuseaux). Potevano essere t-shirt bianche con stampe strampalate; le raffigurazioni erano di tutti i generi, andavano di moda i videogiochi di allora (chi non ricorda la mitica maglia con la stampa di Tetris?).

In più le maniche erano a pipistrello, altra tendenza che impazza da un paio di anni. I pois erano una delle stampe principali come lo sono anche per questa primavera/estate.

L’unico particolare estremamente caratteristico della moda anni 80 erano le spalline. Non eri trendy se non le indossavi, non esisteva maglia o giacca senza tale accessorio, e se capitava di comprare qualcosa senza di esse ci si recava in merceria per acquistarne un paio per poi cucirle sul capo.

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JEANS, PANTALONI E GONNE Quando si parla di jeans non si può generalizzare: bisogna dire esplicitamente LEVI’S STRAUSS 501, quello con l’etichetta sulla tasca posteriore rossa, non arancione che invece era di altri modelli.

Senza i Levi’s 501 non eri nessuno, guai ad indossarne un altro tipo!

C’e’ da dire che a quei tempi non esistevano jeans con tagli femminili come oggi, ma si trattava di tagli un po’ maschili, completamente dritti con vita alta e se vogliamo possiamo quasi definirli un po’ rozzi.

Ma a esaltare le curve ci pensavano i fuseaux (i nostri leggins).

I colori erano fluo e le stampe potevano essere a pois, a righe, con la staffa sotto il piede o no, lunghi fino alla caviglia o appena sotto il ginocchio…

Per chi li avesse conservati da quegli anni questa estate può tirarli fuori dagli armadi ed indossarli visto che il must di questa primavera estate sono proprio i legging con le stesse medesime stampe sopra citate!

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SCARPE E ACCESSORI Scaldamuscoli tanto per cominciare, anche sopra le scarpe con il tacco e sotto la gonna!

Anche se le calzature più in uso erano le scarpe da ginnastica, Adidas e anche le coloratissime All Star .

Cinture di pelle con fibbie enormi si indossavano in vita a strizzare le maxi maglie e ad esaltare la femminilità definendo la silhouette.

Tra i capelli non mancavano mai fasce elastiche o grandi fiocchi colorati.

Le borse minimal per quanto riguarda le forme ma eccesive per i colori fluo.

La bigiotteria era obbligatoria, le collane si sovrapponevano senza senso e senza convinzione ma andava così, stesso discorso per i bracciali e gli anelli diventavano giganti.

Giganti anche gli occhiali da sole che erano onnipresenti anche nelle giornate più scure: avevano tutti dettagli geometrici e multicolori e poi c’erano i RAYBAN, i famosissimi occhiali da sol a goccia con montatura sottile argentata e dorata proprio come quelli di oggi.

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CI LEGGERANNO NELLA

MENTE

Tecnologia - In un futuro non lontano le password per accedere ai nostri servizi riservati dovremo semplicemente... pensarle

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iometria applicata alla sicurezza informatica. Fantascienza?

Sembrerebbe proprio di no visto che le ricerche stanno facendo enormi passi in avanti. In cosa consista questa nuova disciplina è presto detto: utilizzare i tratti fisici e biologici che ci rendono unici, per autenticare un individio in maniera sicura, basandosi su come questi è fatto, pensa e si evolve.

Il primo esperimento, riuscito, è stato portato a termine a Taiwan dove alcuni ricercatori hanno usato il battito cardiaco di ogni persona, per autenticarlo nella propria vita digitale. Di rimando, alla University of California, Berkeley, un professore ed uno studente, hanno preferito concentrarsi sulle

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onde elettromagnetiche che produce il nostro cervello nella sua normale attività. Stando ai due ricercatori, in futuro basterà pensare alla password che si vuole immettere ed alcuni dispositivi ci daranno accesso alla nostra vita digitale in piena sicurezza, essendo l’at-

tività delebrale unica in ogni individuo e non contraffabile (almeno per ora).

Jhon Chuang (nella foto), professore della School of Information assieme a Hamilton Nguyen, studente di ingegneria elettronica, hanno deciso di usare un caschetto in grado di registrare le onde elettroencefaliche in modalità non invasiva.

In pratica hanno acquistato un oggetto già in commercio, il Neurosky MindSet venduto intorno ai 100 dollari, per registrare i pensieri e le password dei volontari. Il caschetto, che è simile ad un paio di cuffie acustiche, viene collegato via bluetooth ad un computer in grado di interpretare le informazioni ricevute. Impressionante...

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{ { SUDAFRICA

PAESE SEMPLICEMENTE UNICO Viaggiare - Ogni nazione è caratterizzata da una certa varietà ma il Sudafrica che spazia dagli ippopotami del Limpopo River ai pinguini che popolano la zona del Capo è una terra assolutamente straordinaria Una regione che vanta più paesaggi di quanti potrebbero immortalarne i teleobiettivi dei fotografi di tutto il mondo

di Giorgio Di Gnnaro redo di poter affermare con una certa sicurezza, senza rischiare di sembrare spocchioso, che a ognuno di noi, ascoltando la parola Sudafrica, vengano in mente concetti e nomi piuttosto precisi; intendo concetti come quello di Apartheid, e nomi come quello di Nelson Mandela.

Tutto giusto, certo; questi sono termini che hanno determinato e determinano ancora la storia di questo paese, non c’è alcun dubbio. Eppure, oltre a questa storia complessa, importante, in qualche modo esemplare, c’è un Sudafrica bellissimo e tutto da scoprire, in continuo movimento e nel pieno di uno sviluppo tutto particolare.

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UN PO' DI STORIA - Dopo la caduta dell’Apartheid, nel 1994, il Sudafrica è diventato uno paese moto dinamico, riuscendo a salvaguardare il territorio e le immense ricchezze che esso può offrire sotto diversi punti di vista.

La sua Costituzione, firmata ne 1996, è una delle più moderne e pro-

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gressiste al mondo, soprattutto sotto l’aspetto delle garanzie dell’individuo, e prevede parità di diritti tra le persone di ogni genere, religione, etnia e orientamento. Questo concetto di uguaglianza, abbastanza scontato per noi europei, assume una valenza enorme, naturalmente, per un paese con una storia come quella del Sudafrica. Una valenza che non è solo simbolica o teorica, ma reale e sostanziale.

TANTO DA VEDERE - Chiunque voglia visitare questo bellissimo paese, avrà allora il privilegio di vedere uno dei luoghi più affascinanti e accoglienti del mondo.

Un posto sicuramente da non perdere, forse quello da cui cominciare un ipotetico tour, è proprio la capitale legislati-

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va, Cape Town. Il modo migliore per esplorarla è a bordo di un Citysightseeing, il classico bus rosso a due piani che permette di vedere le attrazioni più importanti: la Table Mountain, una roccia alta oltre mille metri; o il Victoria and Alfred Waterfront, il porto antico trasformato in un’attrazione turistica, con negozi, alberghi, decine di cinema, il grande acquario e il Museo marittimo.

Cape Town, inoltre, offre spiagge per tutti i gusti, da quelle con le onde adatte per i surfisti, a quelle perfette per chi viaggia con i bambini.

Anche l’entroterra è ricco di cose da vedere, a partire dai vigneti e dalle cantine che offrono possibilità di degustazioni. Da Cape Town parte la famosa Garden Route, la strada

panoramica che corre lungo la costa orientale e porta a Hermanus, dove in alcuni periodi dell’anno, si può osservare il passaggio delle balene.

Naturalmente Cape Town è solo uno dei tanti luoghi ricchi di interesse del Sudafrica. Fra le tante possibilità che il paese offre, infatti, c’è quella di avere un contatto molto diretto con diverse specie di animali: come nel Parco Kruger, la più grande riserva naturale del paese, in cui si possono osservare i Big Five, ovvero i più grandi animali della Savana: leone, elefante, leopardo, rinoceronte e bufalo.

L’impatto con l’Africa degli animali si può vivere anche nella Riserva dell’Entabeni, a duecento chilometri da Johannesburg. Questa città è il polo economico del paese, ma è

famosa anche per il quartiere Houghton, dove è nato Nelson Mandela, e la township Soweto, simbolo del movimento anti-apartheid. Si tratta dell’unico quartiere al mondo ad ospitare le case di due Premi Nobel: Nelson Mandela e l’arcivescovo Desmond Tutu.

DA VISITARE - Il Museo dell’Apartheid e la Johannesburg Art Gallery, con opere di artisti sudafricani emergenti. Lasciando alle spalle Johannesburg, ci si addentra verso la provincia dello Mpumalanga, si attraversa lo Swaziland, fino ad arrivare alla costa dell’Oceano Indiano. Qui si trova la barriera corallina di Sodwana Bay, con pesci tropicali, mante, razze, delfini e centinaia di tipi di coralli e spugne.

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QUALCHE NOTIZIA UTILE

Durante i mesi estivi, tra dicembre e gennaio, migliaia di tartarughe marine depongono le uova sulla spiaggia. Da Durban, capitale della provincia del KwaZulu-Natal e città cosmopolita si può raggiungere la zona del Drakensberg, la più spettacolare catena montuosa del Paese.

A quanto pare, dunque, sono davvero molte le possibilità che il Sudafrica offre a chiunque abbia voglia di visitare e conoscere le sue bellezze e la sua cultura. Tenendo presente e rispettando l’identità di un paese che in pochi anni è stato capace di passare dalla più profonda e dura delle sofferenze alla più nobile e piena delle dignità.

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Nome: Repubblica Sudafricana Superficie: 1.221.037 Km quadrati Popolazione: 46.000.000 milioni Capitale: Jhoannesburg/Pretoria (amministrativa) – Bloemfontein (giudiziaria)- Cape Town (legislativa).

Clima: Trovandosi nell’emisfero australe le stagioni sono invertite rispetto all’Europa: l’inverno va da giugno a settembre mentre l’estate va da dicembre a marzo.

Valuta: Rand (ZAR) pari a circa 0.12 euro.

Lingua: 11 sono le lingue ufficiali. Le principali sono: inglese, xhosa, zulu e afrikaans. La maggior parte dei sudafricani è multilingue e l’inglese è molto diffuso soprattutto nei centri urbani.

Religione: l’80% della popolazione è di religione cristiana, ma sono presenti anche induismo, islamismo ed ebraismo. Solo una piccola minoranza è ancora legata ai riti e credenze tribali.

Cibo: La cucina presenta grande varietà dei piatti, con specialità dalle influenze più disparate (stufati di carne dalla tradizione olandese, piatti a base di mais della tradizione locale o a base di curry di influenza indiano-asiatica), e i vini sudafricani vengono riconosciuti come tra i migliori del mondo. Un pasto di tipo medio può variare dai 10 ai 17 euro.

Rischi sanitari: Non ci sono vaccinazioni obbligatorie.

La profilassi antimalarica è consigliata per chi si reca nelle riserve di Mpumalanga. Consigliato anche il vaccino per l’epatite A e l’antifico.

Documenti necessari: Per l’ingresso in Sudafrica è necessario il passaporto in corso di validità almeno 30 giorni successivi alla data del rientro. Il periodo massimo concesso di permanenza nel Paese è di 90 giorni.

Fuso orario: Nessuna differenza con l’ora legale italiana. Un’ora in più durante il resto dell’anno.

Corrente elettrica: 110/220V. Le spine sono di tipo tribolare tonde.

Prefissi telefonici: Dall’Italia in Sudafrica: 00027, seguito dal prefisso della località senza lo zero ed il numero desiderato. Il modo più economico di telefonare dall’Africa all’estero è l’acquisto di schede internazionali da utilizzare in cabine telefoniche pubbliche, o schede “Worldcall” nel caso si chiami da un fisso.

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MISS DONNE & MOTORI

LA RASSEGNA PROSEGUE LA CORSA Eventi - Lo scorso 19 aprile nell'elegante location della Balera Romana si è svolta un'altra tappa del concorso Ha trionfato Paola Kudla, bella e brava 19enne di Monterotondo di Ilaria Biondi opo la selezione svoltasi al Bolero di Campagnano, è stata la volta del Gioia Club Dancing, e poi della presentazione del calendario nella pizzeria ristorante Pizzando Grigliando. Il Concorso Nazionale Miss Donne & Motori, dopo tante selezioni riesce a conquistare anche la famosa sala da ballo la Balera Romana.

14 bellissime ragazze si sono contese la prima fascia. Micaela Roc, attrice e presentatrice, ha coinvolto e reso partecipe dell’evento il pubblico della balera. Molto suggestive le scenografie, realizzate dalla sua compagna d’avventura Susi Pica, con 4 Harley Davidson del 1947 tra cui si muoveva la sfilata delle splendide ragazze del concorso. La giu-

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ria, composta da molti giornalisti e da registi come Carlo Micolano (Regista Grand Hotel) e Gino Minopoli (Regista Televisivo), ha decretato le vincitrici.

VINCE UN'ERETINA - : Prima classificata si è piazzata la bellissima Paola Kudla, 19enne di Monterotondo. Per lei al momento di ricevere la fascia una grandissima emozione.

Seconda Ilaria De Mitri, 25 anni di Roma; terza classificata Sara Broglio, 18 anni di Roma; quarta Simona Cesareo, 16 anni di Roma. Per sapere quale sarà la prossima tappa tenetevi informati sul sito: http://www.missdonneemotori.it e sulla pagina Facebook: http://www.facebook.com/missdonneemotori.

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STORIE DI

CRONACA NERA

Bambini scomparsi, un elenco lungo 10mila nomi

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volte hanno nomi noti, come Angela Celentano o Denise Pipitone, ma nella maggior parte dei casi quasi dimenticati, come Santina Renda o Domenico Nicitra.

Sono i minori scomparsi inseriti nell'archivio delle ricerche della divisione speciale del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato. Un elenco di circa 10 mila persone, dal 1974 al marzo scorso, ancora da rintracciare, la maggior parte delle quali straniere. Per i parenti la scomparsa di un caro, tanto più se di giovane età, rappresenta un'angoscia a volte addirittura maggiore di quella che può dare la morte. La fascia d'età più consistente è quella tra i 15 e i 18 anni: ragazzi che si allontanano volontariamente da casa o dalla comunità che li ospita, molti i rom che accompagnati in istituto fanno poi perdere le loro tracce. Questi i casi più celebri di minori italiani scomparsi e mai più ritrovati.

MIRELLA GREGORI, 15 anni, scomparsa a Roma il 7 maggio 1983, dopo aver detto alla madre che andava ad un appuntamento con un ex compagno di scuola. Oggi avrebbe 42 anni.

EMANUELA ORLANDI, 15 anni, figlia di un dipendente del Vaticano, scomparsa a Roma il 22 giugno del 1983, in circostanze mai chiarite. Oggi avrebbe 42 anni.

SANTINA RENDA, 6 anni, scomparsa il 23 marzo 1990, mentre giocava davanti casa nel quartiere Cep di Palermo. Oggi avrebbe 26 anni.

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PASQUALINO PORFIDIA, 8 anni, scomparso a Marcianise (Caserta) il 7 maggio 1990, oggi avrebbe 28 anni.

ADRIANA BENEDETTA ROCCIA, 2 anni e mezzo, scomparsa a Cetraro (Cosenza) il 10 giugno 1990 mentre era in un bosco con i genitori. Oggi avrebbe 21 anni.

MARIANO FARINA, 12 anni, scomparso a Casteldaccia (Palermo) il 31 marzo 1992, avrebbe 30 anni.

SALVATORE COLLETTA, 15 anni, scomparso insieme a Mariano Farina, a Casteldaccia (Palermo) il 31 marzo 1992, avrebbe 33 anni.

SIMONA FLORIDIA, 17 anni, scomparsa a Caltagirone (Catania) il 16 settembre 1992, avrebbe 34 anni.

DOMENICO NICITRA, 10 anni, scomparso a Roma il 21 giugno 1993, avrebbe 27 anni.

ANGELA CELENTANO, 3 anni, scomparsa a Monte Faito (Napoli) il 10 agosto 1996 dov'era in compagnia dei genitori e di altre persone appartenenti ad una comunità evangelica. Avrebbe 18 anni.

DENISE PIPITONE, 4 anni, scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) l'1 settembre 2004. "Dopo sei anni mi ritrovo tra le mani una pratica, non una figlia", ha detto oggi la madre della bambina nell'anniversario della sua scomparsa. Denise avrebbe oggi 11 anni.

YLENIA, 20 ANNI DI DOLORE PER AL BANO E ROMINA Altro che dichiarazione di morte presunta, come vorrebbe Al Bano: Romina Power non si arrende e dice di voler continuare a cercare la figlia Ylenia, scomparsa a New Orleans nel 1994. Recentemente Romina ha fatto intervenire in diretta a "Chi l'ha visto?" il suo ufficio stampa per dire che lei è molto amareggiata per la richiesta di dichiarazione di morte presunta, fatta da Al Bano e riguardante la figlia, sparita il 6 gennaio del 1994 da New Orleans. “Io ho sempre continuato a cercare mia figlia per tutto questo tempo”, fa sapere Romina e ringrazia il programma di Federica Sciarelli per l’interessamento e per aver voluto tenere l’attenzione sempre alta nell’indagine per la scomparsa della figlia Ylenia”.

Romina ha fatto sapere la sua ferma volontà di continuare le ricerche. “Chi l’ha visto?” che nella puntata di ieri è tornato ad occuparsi della scomparsa della ragazza, ha messo in evidenza un errore nel ricorso che è stato pubblicato domenica scorsa per dare il via alle procedure di dichiarazione di morte presunta della giovane figlia di Albano e Romina Power. Nel testo c’è infatti scritto che la ragazza è scomparsa il 31 dicembre del 1994. Al contrario, dagli atti e dalla denuncia di scomparsa presentata dal papà risulta che la ragazza sia scomparsa ben 12 mesi prima. Infatti Ylenia Carrisi ha telefonato alla famiglia il primo gennaio del 1994 e dopo questa telefonata non ha dato piu’ notizie. Unica altra certezza è che ha lasciato la stanza d’albergo dove alloggiava a New Orleans il giorno 6 gennaio del 1994. Da allora nessuna traccia della ragazza.

SENSITIVI O SCIACALLI? Ci sono nel nostro paese, ma anche all'estero, persone che millantano di sapere rintracciare i bambini scomparsi in Italia.

Si tratta di sedicenti medium, parapsicologi, indovini che costruiscono la loro fortuna, anche economica, sulla disperazione delle famiglie che cercano i loro piccoli cari. Clamoroso il caso di Maria Rosa Busi che diceva di aver individuato il luogo dove secondo lei era stata sepolta, dopo essere stata uccisa, la piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004.

In Romania c’è un esempio ancora più inquietante: la parapsicologa Nina Petre che sostiene di conoscere l’esito di tutti i

più clamorosi casi di bambini scomparsi in Italia.

Si dice - e la notizia non è mai stata smentita - che mentre erano in corso le ricerche di Yara Gambirasio la polizia ascoltò numerosi sensitivi, che però molto sensitivi non dovevano essere visto che il corpo della povera 13enne venne ritrovato casualmente da un passante. " Essere una sensitiva non è facile. - dice l'ormai celeberrima Rosemary Laboragine - Spesso si sentono cose brutte e si sta male, perché ci si immedesima in quella madre che ha perso un figlio o in una persona che soffre per un'altra. E' anche una responsabilità, perché io mi metto sempre a disposizione e gratuitamente".

E IN TELEVISIONE CRESCONO GLI ASCOLTI

E' dal 1989 che su Rai3 va in onda la trasmissione "Chi l'ha visto?", dedicata proprio ai casi di persone scomparse. Anche se è innegabile l'utilità sociale del format, visto che tramite le telefonate del pubblico spesso sono state fornite indicazioni utili al ritrovamento di persone scomparse, in passato non sono mancate le polemiche per l'aumentare degli ascolti in concomitanza dei casi più tristi e drammatici.

Uno dei più recenti risale alla puntata andata in onda il 6 ottobre 2010, nel corso della quale venne data in diretta la notizia del ritrovamento del cadavere di Sarah Scazzi (quindicenne scomparsa da Avetrana il precedente 26 agosto e ritrovata senza vita, in seguito alla confessione del suo presunto assassino, proprio mentre era in onda la trasmissione) alla madre in collegamento dalla casa del cognato (che si è rivelato essere il luogo del delitto della giovane). La trasmissione da una parte fece registrare un picco d'ascolti molto alto (con punte di oltre 5 milioni di telespettatori ed il 40% di share) ma dall'altra ha ricevuto diverse critiche per l'inopportunità della diffusione di una notizia tanto tragica in diretta.

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C'È UN'OVERDOSE DI INTERNET

Lo Psicologo - "Timido e riservato, il web ti dà una mano e poi si prende il braccio" a cura della dott.ssa Morena Fragale indubbia l’importanza e il radicale cambiamento che internet ha portato nella società attuale. Quello che però sempre più spesso ci si domanda è: ma stare tanto tempo collegati in rete è un problema? Tanti amici in internet, parlare attraverso le chat, innamorarsi con una foto, sedurre con un link…. tutto questo va bene? Il problema è : solo questo non va bene.

Internet è uno strumento e in quanto tale non è sbagliato o dannoso, chi utilizza internet però può approfittare di tutta una serie di fattori per mantenere o peggiorare una forma di ritiro sociale dovuto ad un elevato livello di ansia.

La fobia sociale è la persistente preoc-

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cupazione di non riuscire a piacere agli altri e il profondo senso di imbarazzo e inadeguatezza che ne consegue. L’ansia di una persona che soffre di questo problema arriva anche ad essere causa di crisi di panico , motivo per cui si tende ad evitare di fare sempre più cose che richiedano un impegno o un “rischio” di esposizione sociale, interferendo pesantemente con le attività funzionali alla vita di tutti i giorni. Questo tipo di reazione ovviamente non fa altro che aggravare la situazione perché le paure non affrontate diventano sempre più pressanti. L’uso di social network spesso si rivela un compromesso per non sentirsi soli, ma di fatto restare isolati. Inoltre le relazioni che si intrattengono attraverso i social network spingono a dare un’idea

di se stessi agli altri come molto mondana (basti pensare che si tende a tenere il conto numerico dei propri amici) questo sistema, intimamente, alimenta la preoccupazione di stare sempre sotto i riflettori accesi e dover dare una buona immagine di sè. Uscire da un meccanismo patogeno diventa difficile se anziché sviluppare una consapevolezza delle proprie difficoltà si cade vittime dell’ “autoinganno”.

Se prima di facebook non uscire mai da casa dava una percezione più chiara delle limitazioni indotte da eccessivo timore di fare brutte figure, stare collegato ad un mondo virtuale può rivelarsi un’illusione. Le persone che riconoscono di preferire una comunicazione mediata da internet e che sanno che la loro vita è

penalizzata da un’eccessiva timidezza, dovrebbero trasformare il vizio in virtù.

Partire dall’esposizione sociale attutita dalla mediazione di internet, per cercare di alzare sempre di più il livello di difficoltà e trasformare il contatto facebook in contatto umano, potrebbe essere un esercizio che richiede del tempo , ma per il quale non si faranno attendere i vantaggi, realizzando l’incremento di quel senso di sicurezza che ci farà avere meno paura del giudizio altrui.

Alle volte vincere le proprie paure richiede esercizio, ma per diventare bravi l’allenamento deve essere via via intensificato, altrimenti, dopo un po’ di tempo, non serve più. L’uso di internet è importante, apre porte e finestre su tutto il mondo, prima non ce l’avevamo e già ci sembra impossibile farne a meno, tale l’importanza di questo cambiamento moderno, mentre le paure dell’uomo non cambiano mai, restano antiche.

La paura di non essere accettati, provare imbarazzo fino a voler scomparire

ed evitare qualsiasi cosa pur di non sperimentare l’ansia è qualcosa che c’era ieri, come oggi.

Quindi, sicuramente un punto fermo dell’utilizzo problematico di internet è l’aspetto problematico delle proprie paure e possiamo rapportarlo a quanto tempo si passa collegati, come a quanto tempo si passa a pensare di non essere all’altezza della situazione o che gli altri non ci accetterebbero mai per come siamo. Si può misurare la problematicità con la difficoltà che si incontra a lavoro, oppure a scuola o a fare quelle cose che in fondo desidererei tanto poter provare a fare anche io. Internet potrebbe non entrarci nulla con il mio problema e nonostante ciò iniziare ad essere un problema, una preoccupazione ed un pensiero costante. Il messaggio in bacheca per usare una metafora cara a chi usa internet potrebbe essere: Per vedere la luce bisogna uscire fuori, altrimenti al computer si abbassa la vista!

Mood attuale: speranzoso.

Dottoressa Morena Fragale Psicologa Psicoterapeuta esperta in Infanzia ed Adolecenza.

Per appuntamenti e consulenza professionale: Cell.: 3286630122 E-mail:morenafragale@libero.it

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Chiedilo allo Psicologo

"La dieta di mia figlia" La dottoressa Fragale risponde alle vostre domande Potete contattarla scrivendo all'indirizzo e-mail info.okkio@gmail.com Gentile Dott. ssa Fragale, le scrivo poiché sono preoccupata per mia figlia. Frequenta il quarto anno di scuola superiore, è molto brava, prende sempre ottimi voti. La cosa che da qualche tempo inizia a preoccuparmi è la sua eccessiva magrezza.

Da qualche mese non le torna più il ciclo e la ginecologa dice che dovrebbe ingrassare un po’, seppure anche lei riconosce questa necessità, continua a mangiare poco e a frequentare la

palestra ogni giorno. Io vorrei portarla dallo psicologo, ma lei si arrabbia tantissimo e dice che sono io ad avere dei problemi. Come posso convincerla secondo lei a capire che c’è un problema e a cercare di superarlo?

Chiara Cara Chiara, dalle poche informazioni che mi da ritengo che ci sia almeno un elemento da tenere sotto stretto control-

lo ed è quello che riguarda il ciclo mestruale, poiché mentre il peso, la dieta e l’allenamento sono fino ad un certo punto opinabili, la salute ormonale è indubbiamente influenzata dal sottopeso (come suggerisce la ginecologa).

Ora però credo che la risposta oppositiva di sua figlia possa essere affrontata in maniera risolutiva da lei accogliendola per quella che è: l’accusa di avere un problema la fa rimbalzare addosso a lei?

Allora inizi lei; affronti con qualcuno che possa aiutarla il discorso di sua figlia, le sue paure, le vostre discussioni e cominci a prendere visione dentro di lei di quello che sta provando. Sua figlia potrebbe sviluppare l’idea di imitarla o comunque vedere l’impegno che si mette in campo per affrontare le difficoltà.

Gli esami non finiscono mai Salve, sono Antonio, studio biologia da qualche anno a Roma, per cui mi sono trasferito dalla mia città d’origine che si trova in Sicilia.

Il mi problema è riuscire a fare gli esami, spesso anche se sono preparato, la paura mi blocca e non mi presento alla sessione. Mi sento un fallito, forse vorrei mollare tutto e iniziare a lavorare, ma non so come dirlo alla mia famiglia, che è già da qualche anno che fa enormi sacrifici per mantenermi agli studi.

Caro Antonio, l’ansia d’esame è qualcosa comune a molta gente, addirittura conosco persone laureate da anni che conti-

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nuano a sognare di dover sostenere l’esame di maturità.

Il fatto che tu ti sia iscritto all’università mi lascia presupporre che quello di maturità l’hai già passato e questo vuol dire che sei in grado di superare gli ostacoli nonostante la tensione.

Il quesito sul quale vorrei però tu ti soffermassi è: che cosa desidero fare?

Credo che per realizzare i propri desideri siamo tutti chiamati a compiere degli sforzi e se latua famiglia compie lo sforzo di farti studiare è perché crede di realizzare una tua volontà, un tuo desiderio.

Ora risponditi se è realmente così, se tu vuoi diventare un biologo, dopodiché qualsiasi sia la tua strada concentra le tue forze è affronta gli ostacoli, uno alla volta, prendi fiato quando sei stanco e usa la paura per sentirti coraggioso. Il fallimento è dietro l’angolo per farsi superare.

ancora oggi apparecchio anche per lui e la sera piango e mi dispero. Mi sento disperata, persa, non trovo più un senso in niente.

Fabiana

Quella ferita che non può guarire Gentile Dott. ssa, le scrivo dopo un periodo terribile, in cui è venuto a mancare mio marito.

Noi abbiamo vissuto insieme venti anni, poi una malattia di tre anni me l’ha portato via da un anno. Non abbiamo avuto mai figli, lui era tutto per me, io

Cara Fabiana, le ferite non passano, lei in questo momento deve fare un percorso doloroso, in cui l’obbiettivo perseguibile sarà l’accettazione. Accettare l’aiuterà a restituire un senso a tutto, al dolore, ma anche ai ricordi, quelli belli ed inaccessibili quando si è trascinati nel vortice della disperazione. Parli del suo amore con le persone che sanno ascoltarla, si racconti, pianga pure. Se crede che non ci sia chi è capace di farlo allora chieda a chi lo fa con tutti, un prete, uno specialista, un servizio. Il Lutto non passa, si deve cercare di elaborarlo, con smarrimento, tristezza, rabbia, accettazione, ricordo.

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"Bisogna essere precisi e concentrati per mantenere il controllo del proprio corpo ma cercate anche di divertirvi e soprattutto tenete bene a mente tali parole: non è importante ciò che fate ma come lo state facendo" Joseph H. Pilates

DIMENSIONE a cura di D’Urbano Francisco Xavier D.T. Centro Fitness Energym a tecnica Pilates è molto più che una tendenza del momento! È un sistema d’esercizio sviluppato più di 70 anni fa, da Joseph Hubertus Pilates. I benefici di questa tecnica includono tra gli altri un incremento della flessibilità e della forza della muscolatura della zona centrale del corpo. Grazie alla pratica della tecnica Pilates, un individuo può sperimentare un aumento generale della forza fisica e una significativa diminuzione dello stress.

Questo metodo combina la respirazione profonda coordinata al movimento

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PILATES

ed è designato ad allungare e rafforzare i muscoli, senza porre inutile stress sulle articolazioni e legamenti. Inoltre, rafforza la muscolatura superficiale e profonda di tutta la cintura addominale e della schiena. Questo metodo è anche adattabile alla riabilitazione dagl’infortuni e può essere usato per concentrarsi sulla forza, sulla flessibilità e sul raggio di movimento. I benefici sono molteplici: una maggiore energia, diminuzione del dolore dovuto a tensione muscolare o stress, aumentato senso di benessere.

La vita produce molti danni al nostro corpo che ogni giorno diventa più curvo

e privo di equilibrio. Posture errate perpetuate nel tempo e abitudini sbagliate sono causa di problematiche muscolari come zone iper-tese e zone ipo-tese.

Il METODO PILATES è un sistema di allenamento che migliora la fluidità dei movimenti e la forza resistente su tutto il corpo. Attiva contemporaneamente tutti i muscoli e le articolazioni: ha l’armonia dello yoga, la dolcezza dello stretching, il dinamismo della ginnastica e l’eleganza della danza.

Il metodo si pratica sia su degli attrezzi disegnati dallo stesso Pilates, sia a corpo libero. Ma il Pilates non è solo eserci-

zio fisico, ma anche coordinamento psico-motorio: Questa tecnica in origine è stata chiamata “contrology” ossia l’arte del pieno controllo del proprio corpo dove l’essenza del movimento sta sulla qualità del gesto e non sulla quantità.

EFFICACE - Il metodo Pilates può sembrare poco impegnativo, ma in realtà è molto efficace.

Mentre si sta svolgendo l’esercizio è doveroso concentrarsi sul singolo gesto, quindi non è necessario forzare oltre i propri limiti, ed il personale qualificato dell’Energym fitness saprà accompagnarvi lungo tutto il percorso.

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Quei best seller da vedere al cinema Libriamoci - A volte un romanzo arriva al successo grazie al grande schermo. Altre volte il film non riscontra lo stesso successo del libro da cui è stato tratto Spesso con la pellicola non è possibile presentare quei dettagli che rendono i libri cosÏ ricchi ed avvolgenti ma vi sono anche registi molto apprezzati per la loro capacità di attenersi al romanzo e rappresentarne le diverse sfumature

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siste un legame indissolubile tra la letteratura e il cinema, un cordone ombelicale che unisce saldamente i grandi romanzi alle più celebri pellicole.

Ne è riprova quanto accaduto lo scorso anno, quando i libri hanno letteralmente conquistato Hollywood. O meglio: i film tratti da romanzi si sono imposti agli Oscar con prepotenza. Come riportato dal sito www.apollodoro.it, in tanti sono rimasti stupefatti che l’84esima edizione degli Academy Awards abbia proposto come candidati a Miglior Film

parecchie pellicole derivate dritte dritte da alcuni romanzi. A partire da Hugo Cabret, tratto dal romanzo La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick, un libro-film fatto apposta per essere trasposto sul grande schermo.

E di Paradiso amaro, vogliamo parlarne? Il film drammatico che vede protagonista il bel George Clooney, doppia candidatura come Miglior Film e come Miglior Attore Protagonista è tratto dal romanzo di Kaui Hart Hemmings Eredi di un mondo sbagliato. E ancora, Extre-

mely Loud con Tom Hanks che in italiano è diventanto Molto forte, incredibilmente vicino deriva dall’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer.

Non vi abbiamo ancora convinto? Andate a guardare The Help con Viola Davis: si tratta dell’adattamento cinematografico del romanzo di Kathryn Stockett, L’aiuto. E già che ci siete, guardate anche la genesi di Moneyball - L’arte di vincere: è basato sul libro Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game di Michael Lewis. Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno: War Horse, ve lo ricordate? Ecco, è tratto dall’omonimo romanzo scritto da Michael Morpurgo, che ha avuto anche un adattamento teatrale ad opera di Nick Stafford, sempre con lo stesso titolo. Siete stupiti?

Non dovreste, in fin dei conti la letteratura è un ottimo pabulum di cultura per i film. Parecchi scrittori pagherebbero oro per vedere i loro libri diventare un film. Il binomio cinema-letteratura sembra essere vincente, anche se bisogna sfatare alcuni luoghi comuni. Non è vero che per fare un buon film bisogna per forza partire da un buon romanzo: un libro così così, se rimaneggiato bene da un bravo sceneggiatore, può diventare un capolavoro. Ma è vero anche il contrario: da uno stupendo romanzo, potrebbe saltar fuori un orrore di film.

Un’altra leggenda metropolitana, vuole che libro e film connesso siano assolutamente identici: non si può fare, i due linguaggi sono diversi. Se una scena come quella del prato di Twilight ha senso leggendola, guardandola ci si annoia a morte, troppo lunga la versione visiva, mentre quella cartacea rendeva meglio. Il regista guarda al cuore del libro e cerca di riprodurlo sul grande schermo, ma non può certo rispettare la trama fin nel dettaglio.

Senza però incorrere nell’estremo op-

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posto, ovvero quello di tagliare e rimaneggiare così tanto da snaturare il libro stesso. Facciamo un esempio rimanendo nella saga di Harry Potter: Il prigioniero di Azkaban lo abbiamo amato sia nella forma di romanzo che in quella del film, pur essendo quest’ultimo decisamente diverso. Ma le aggiunte non stonavano, era come indossare un capo di due colori diversi, ma della stessa forma, ci piacciono entrambi, anche se hanno qualche differenza. Ma andiamo al Principe Mezzosangue: totalmente snaturato, la maggior parte dei plot eliminati, neanche rimaneggiati. Questo non è adattamento cinematografico, è potare una rosa con una mietitrebbiatrice! Non volevamo un clone, ma neanche uno scempio simile.

Qualcuno di voi ha per caso letto i romanzi da cui sono stati tratti questi film da Oscar? E avete visto anche le pellicole corrispondenti? Cosa ne pensate?

Siamo come ad Azkaban o nel Principe Mezzosangue?

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UN ELENCO INFINITO Elencarne alcuni significa forse fare torto a tutti gli altri. Sono troppe infatti le pellicole di successo che hanno tratto ispirazione da romanzi famosi. Ci vengono in mente Il ritratto di Dorian Gray, Cime Tempestose, La casa degli spiriti, romanzo di Isabel Allende. Ma anche L'uomo che sussurrava ai cavalli, fortunatissimo best seller di Nicholas Evans, oppure Il giardino delle Vergini suicide di Jeffrey Eugenides. Sempre nell’ambito dei classici impossibile non ricordare Piccole donne, di Louisa Alcott. Oppure Jona che visse nella balena, Schindler list, Ragione e sentimento, o Il codice Da Vinci di Dan Brown o Piccole donne.

Citiamo infine Robin Hood di Alessandro Dumas, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, Il Padrino di Mario Puzo, Via col vento di Margaret Mitchell, L'esorcista di William P. Blatty, Il collezionista di ossa di Jeffery Deaver, Per chi suona la campana di Ernest Hemingway.

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LIBRI E FILM

DUE UNIVERSI PARALLELI Libriamoci - Immergersi in una profonda e intima lettura o condividere le emozioni sul grande schermo?

Impossibile rispondere, dipende dal proprio modo di essere e dai momenti di Federica Fatone IL LIBRO - Oggetto semplice, antico. Pagine su pagine, parole, frasi, rilegate tra loro nei modi più svariati. Quasi una scatola magica, così minimi e leggeri talvolta, eppure racchiudono mondi, epoche, personaggi, storie meravigliose. Lo si tiene in mano, si sta (per l'appunto) comodamente seduti su di una poltrona di casa o su di un sedile del treno, eppure la nostra mente si estranea, viaggia, e ci si ritrova nelle foreste equatoriali, nei deserti più caldi, nella Londra del XVIII secolo, in Oriente, su di una navicella spaziale. Si incontrano personaggi affascinanti, crudeli, manipolatori, gentiluomini di altri tempi, che quasi ci fanno innamorare. Il libro è un viaggio, un viaggio quasi mistico, un'esperienza soggettiva e personale. Ci lasciamo ammaliare dalle parole che leggiamo, ci abbandoniamo ai profumi, alle sensazioni, alle gioie e ai dolori descritti tra quelle pagine. E ci lasciamo prendere per mano, ormai del tutto ebbri, dai personaggi del nostro libro, e ci lasciamo guidare, abbandonati, tra le parole, le frasi, le pagine...

IL CINEMA - un'esperienza diversa. Più giovane del libro, quasi come un ragazzo resta sempre al passo coi tempi! Il cinema rende tutto più vero e tangibile. I personaggi sono lì davanti a noi, li possiamo quasi toccare, entrando talmente in empatia col protagonista che quasi ne sentiamo il dolore a vederlo piangere o ne condividiamo la scarica adrenalinica nell'assistere ad un inseguimento per le vie di una New York futuristica. Insomma poco è lasciato alla nostra immaginazione in quanto essa stessa può nutrirsi e prendere spunto da immagini spettacolari, gioiose, divertenti, che il grande schermo ci mette a disposizione. Una fucina di emozioni per un'esperienza collettiva, che ci troviamo a condividere con amici e con persone che non abbiamo mai nè visto nè conosciuto ma che in quel momento si trovano per una magica contingenza di eventi nella nostra stessa sala. Una carrelata di dialoghi, scene, personaggi e intrecci, tutta concentrata in poche ore.

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Libriamoci - Le recensioni di Okkio La struttura democratica della Natura - Fabio Cerroni Per essere felici è, innanzitutto, indispensabile essere. Questo che all’apparenza può sembrare banale, è un atto di coscienza che non può che risiedere in noi. Se poi, questo nostro essere sia fatto di materia o no, è fondamentale per capire se la nostra materia sia così tanto legata a questa nostra condizione materiale da non lasciare spazi che ci consentano di definirci liberi.

Ma anche se la materia, che compone il cervello con cui elaboriamo i nostri pensieri che potenzialmente potremmo gestire liberamente, non dovesse interferire sulla nostra condotta, sarà lo stesso pensiero che condizionerà se stesso ponendoci di fronte ad una barriera invalicabile. E’ la sola mente che è demandata a risolvere il problema esistenziale che essa stessa solleva. Ma se assumiamo per vero il concetto gödeliano, che sostiene che un sistema non può trovare la soluzione di un suo quesito operando con elementi dello stesso sistema, allora dovremmo cercare fuori la soluzione di quei problemi che noi stessi abbiamo generato. La nostra mente non può conoscersi da sola; è necessario uscire da essa per intravedere la sua reale natura. E’ ciò che l’autore ha tentato di fare attraverso questo incredibile racconto.

DEVANT LE MIROIR di Giulia Tenaglia e Sonia Zaccagnino Devant le miroir è un gioiello letterario, un piccolo e originale capolavoro giovanile di due adolescenti, due ragazze che riescono a segnare sulle pagine tutti i turbamenti, le paure, le debolezze, le esperienze, tipiche dell’adolescenza. La droga, il sesso, la solitudine, l’omosessualità, la maternità precoce, il rapporto con i genitori, le esperienze estreme che vivono nell’incoscienza tanti giovani in tutto il mondo. E l’abilità sta nella leggerezza della scrittura, nella poesia profusa nella narrazione, nella scelta della colonna sonora utilizzata, come a scandire ogni momento descritto nel libro. Un susseguirsi di colpi di scena, incisivi e commoventi, rivelano un esordio letterario a quattro mani che non lascerà i lettori privi di un tatuaggio indelebile nella mente.

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Viaggio tra i locali pi첫 "in"

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Bombolotti alla zuppetta di mare cotta e cruda Preparazione per 4 persone Ingredienti: 360 gr Paccheri di Gragnano 200 gr Cozze 200 gr Vongole veraci 8 Ostriche 16 Tartufi di mare 16 Gamberetti di Sicilia 01 Scorfano da 200gr Sale pepe e olio di oliva Q.B. 100 gr Pomodorini del pendolo 1 manciata di prezzemolo 1 Spicchio di aglio PROCEDIMENTO: Prendete i gamberetti e lo scorfano, puliteli, squamate bene lo scorfano e fatelo a filetti. Tenete da parte la lisca e aggiungete al carapace di gamberi unendo un po' di aglio, sedano, menta. In una pentola fate rosolare tutto e sfumate con un po' di brandy aggiungete l'acqua e fate cuocere fino a che non avete ottenuto un fumetto di pesce ben legato. Aggiustate di sale e pepe, e mettete da parte. Prendete una pentola con dentro dell'acqua, mettete a bollire, calate i paccheri e nel frattempo che cuociono preparate la salsa. Prendete una padella aggiungete l'olio extravergine di oliva uno spicchi d'aglio e lasciate che si imbiondisca. Prendete le vongole e le cozze, i filetti di scorfano e metà di gamberetti ben lavati e asciugati mettete in padella: prima i gamberetti poi vongole e cozze e infine i filetti di scorfano. Lasciate che si aprano per metà, dopo mettete il fuoco basso e aprite le ostriche e i tartufi di mare alla salsa aggiungete i pomodorini tagliati in fine scolate la pasta al dente e mettete nella padella.

Spadellate tutto e amalgamate bene aggiungendo il fumetto di pesce quando basta. Fatto questo prendete un piatto e impiattate e aggiungete il restante delle ostriche e tartufi di mare a crudo con un filo di olio extravergine di oliva e un po' di prezzemolo.

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Nicola D'Auria è un giovane maestro della cucina italiana Negli ultimi anni è salito alla ribalta nel panorama enogastronomico capitolino e non solo La cultura dei sapori mediterranei è alla base del sua ricchissima proposta di ricette "La mia prerogativa resta il rispetto della tradizione non solamente romana ma anche mediterranea"

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Costine di agnello marinate alla spuma di patate alle tre salse

Preparazione per 4 persone : INGREDIENTI: 8 Costolette di agnello da 100 gr 2 Patate rosse 1 Spicchio d'aglio 1 Rametto di menta 1 manciata di semi di finocchio 2 Carciofi romani 2 Cucchiai di Marsala 1 Limone Sale, pepe e olio extravergine di oliva quando basta 1 Cucchiaio raso di salsa piccante. 1 Cucchiaio di pesto di zucchine. 1 Cucchiaio di salsa tartara PROCEDIMENTO: Prendete l'agnello togliete il grasso in eccesso e mettetelo in una teglia con dentro sale,olio,pepe, limone e Marsala lasciatelo a marinare per 1 ora circa. Sbucciate le patate, mettete una padella con acqua sul fuoco

aggiungete le patate e i semi di finocchio correggete di sale e lasciate cuocere.

Prendete un mix frullate le patate una volta cotte e otterrete la spuma,quindi mettete da parte. Prendete i carciofi puliteli e mettete in acqua bollente per 8/9 minuti. Dopo asciugate bene e friggete in abbondante olio. Togliete l'agnello dalla marinatura e cuocete sulla brace a fuoco morbido,per evitare che si bruci avvolgetelo nella carta argenta.

Prendete un piatto e al centro mettete

la spuma di patate,aggiungete le costolette di agnello, per guarnire i carciofi il rametto di menta. Ăˆ per finire un filo di olio extravergine di oliva.

PER LE SALSE: 1) prendere una zucchina scottatela e frullate con basilico sale e olio; 2) prendete la maionese tritate i capperi cetrioli prezzemolo e acciughe e otterrete la salsa tartara; 3) prendete un peperoncino mixate con olio, sale e un pizzico di curcuma.o cumino in polvere.

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Fonduta di cioccolato alla salsa di pistacchio

Preparazione per 4 persone Ingredienti: 90 gr Cioccolato fondente 90 gr Burro 3 Uova intere 45 gr Farina 75 gr Zucchero 4 stampini usa e getta 1 bustina di zucchero a velo PROCEDIMENTO: In una pentola a bagna maria mettete il burro con la cioccolata. In un tegame mettete le uova lo zucchero e la farina mescolate bene e una volta sciolto burro e

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cioccolato aggiungete al composto di uova zucchero e farina girate bene. prendete gli stampini imburrateli bene e versate il composto dentro lasciando mezzo dito dal bordo.infornate per

6/7 minuti con una gradazione di 220 g. Prendete un piatto e rigirate sopra prendete la salsa di pistacchio mettete a fianco con un ciuffetto di panna che non guasta mai.

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MENTANA, DIMEZZATA L'IMU Notizie dal territorio - Il Consiglio comunale ha approvato le nuove aliquote: 0,3 per la prima casa e 0,6 per la seconda

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,30 per la prima casa, 0,60 per le seconde e 0,10 per i fabbricati rurali. Queste le tariffe Imu per il 2013 approvate dal Consiglio comunale di Mentana con un accordo tra maggioranza e opposizione, al quale non ha aderito solo Marco Benedetti (Rinnovamento e Cambiamento) che proponeva l’applicazione delle tariffe minime.

Il Consiglio ha ridotto ulteriormente quella che era stata l’iniziale proposta del sindaco Lodi, che avrebbe voluto applicare le aliquote base (0,40 e 0,86) “per ridurle ulteriormente a settembre nel caso in cui fosse stato possibile”. Alla fine invece è stato approvato l’emendamento presentato dal Pdl, con voto favorevole dello stesso Lodi.

"Il rischio che ci siamo assunti è molto grande. - ha commentato il presidente del Consiglio comunale Adelaide Rotolo - Ma andava fatto. La deliberazione approvata in Consiglio infatti ha il parere non favorevole dei servizi finanziari e dei revisori dei conti. Ma la scelta è tutta politica e andava presa. Mentana viene da 5 anni di dissesto finanziario, l'anno scorso abbiamo dovuto mettere le aliquote al massimo di legge ed è stato davvero pesante per i cittadini, che si sono dovuti misurare con questo in aggiunta al peso della crisi generale.

Bisognerà continuare a spiegare infatti che la scelta è comunque dolorosa, che i trasferimenti sono a rischio, che bisognerà decidere poi dove mettere le risorse restanti, e la coperta in questi casi è sempre corta. Ma è possibile farlo".

La redazione declina ogni responsabilità circa la veridicità degli annunci pubblicati dai lettori in questo spazio

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Okkio alle Stelle

maggio/giugno 2013

ariete

a cura di Skin

i segni di maggio e giugno

Toro

(21 aprile - 21 maggio) Buon compleanno! Si aprono due mesi meravigliosi segnati da molti pianeti nel vostro segno che vi regaleranno sicuramente più tranquillità rispetto a qualche tempo fa. Certo è però, che l’ombra di Saturno oscura il futuro o meglio la possibilità di intravederlo. Ma non vi preoccupate perché è una specie di effetto ottico. Concentratevi sul presente in vista di importanti cambiamenti di vita o semplicemente di carattere.

Gemelli

(22 maggio - 21 giugno) Buon compleanno anche a voi! La prima parte del mese parte un po’ a rallentatore. Poi riprenderà velocità e vi riscatterete da un periodo non proprio facile.

Molti pianeti veloci vi sosterranno alla grande affiancati da un generoso Giove ancora nel vostro segno. Farete spazio a nuovi incontri e non saranno pochi quelli tra voi che non si lasceranno sfuggire una grande occasione!

Bellissimi questi due mesi con un Giove ancora a favore che vi regalerà delle belle emozioni, interessanti e nuovi incontri e notizie che vi rimetteranno in sesto! A stupirvi saranno delle entrate monetarie provenienti forse da una nuova attività lavorativa a contatto con il pubblico. Cercate adesso di produrre il più possibile e di uscire più di casa perché è fuori che pullulano nuove conoscenze e occasioni.

cancro Periodo di chiusure in questi due mesi in cui vi renderete conto del lato

oscuro di persone o situazioni che fino adesso vi erano sfuggiti. Probabilmente questo potrebbe causare una sorta di introversione, un allontanamento, una specie di ascesi prima di una grande rinascita! La vostra corazza sarà più dura del solito. Scenderete nei meandri più nascosti della vostra anima e capirete a cosa ambite ora.

leone Maggio si apre si con una serie di pianeti che vi guardano storto. Amo-

re e soldi che si legano a questioni passate. Ma a Giugno ritornerà il buon umore viste le numerose occasione che vi si presenteranno nel settore contatti. Agevolati tutti i rapporti collaborativi soprattutto se hanno a che fare con un’attività commerciale o di pubbliche relazioni. Cogliete l’attimo e non vi fate scappare occasioni allettanti.

vergine Finalmente un mese roseo per voi! Torna la voglia di fare, la solarità,

il buon umore e i fior di attributi per portare avanti qualcosa che da tempo avete in mente ma che ad un certo punto avete dovuto sospendere. Per qualcuno potrebbe essere anche una nuova casa o una nuova attività che vi darà molte soddisfazioni.

Favorite le entrate ma prudenza da fine maggio anche per i furti!

bilancia A Maggio cupo psicologicamente parlando. Ma non mancheranno

per voi occasioni di affari e guadagni, per non parlare dell’eros! Da fine mese e per tutto Giugno ripartirete alla grande! Nuovi contratti. Incontri entusiasmanti. Qualcosa di nuovo anche sul fronte lavorativo per qualcuno. Tornette quelli di sempre o forse più forti, più audaci, più positivi. L’amore tornerà prepotentemente nella vostra vita

scorpione Il mese delle rose mostrerà molte spine…nel fianco! Pazientate

in questo breve periodo che vi vuole contro tutti e tutto. Alcuni ostacoli bloccheranno alcune questioni. Poi da fine mese, molto meglio! Gli affari e i guadagni saranno il tema di questo inizio estate che proseguirà in una direzione a dir poco fortunata! Continuate a progettare perché a breve qualche sogno potrebbe realizzarsi

sagittario

Ottimo il periodo per costruire qualcosa di solido, sul lavoro e in privato. Da Giugno prudenza per le questioni finanziarie. Non lasciate la strada vecchia, mi raccomando! Attenzione ai rapporti con gli ex con al seguito avvocati. Ma anche alle relazioni extra o più semplicemente a qualche delusione che potrebbe riguardare i figli. Lasciate passsare, perché molte situazioni troveranno da sole la soluzione.

capricorno A Non ce la facevate più…ma ecco arrivare Maggio carico

di buone premesse e novelle! Ritrovate la vostra energia, l’amore e le buone occasioni.

Molti pianeti sembrano spingervi tra le braccia di Cupido, più passionale che mai! La seconda parte sarà invece centrata sul benessere psicofisico. Visto che il lavoro potrebbe impegnarvi più del solito con conseguente stress, un po’ di yoga potrebbe essere l’ideale per voi instancabili stakanovisti

acquario BUna serie di pianeti metteranno in discussione alcuni rapporti

familiari per i quali saranno necessari dei cambiamenti importanti. Amori e contatti del passato. Da fine mese, la rinascita. Saturno è ancora lì a spingervi verso un fondamentale cambiamento, ma molti pianeti tornano favorevoli da questo momento e vi regaleranno nuove emozioni che vi daranno la carica giusta a proseguire verso la giusta direzione.

pesci Periodo in generale eccellente soprattutto Maggio che vi spronerà ad 80 Okkio

incontrare qualcosa o qualcuno di importante nella vostra vita. Altri invece saranno lietamente presi con la nascita di un figlio o con un cambiamento di vita. L’unica raccomandazione è quella di fare attenzione ad un Giugno nervoso e polemico soprattutto per alcune questioni legate alla casa o alla famiglia di origine

Le stelle rispondono Sono un Toro che sta vivendo un periodo così e così… Quando miglioreranno per me le cose?

Claudio Caro Claudio, il tuo segno è interessato per circa due anni dall’opposizione di Saturno che limiterà la tua libertà di azione per darti l’occasione di rivedere situazioni del passato che non funzionano più da tempo… Pertanto nei momenti più difficili, sappi che il destino ti sta offrendo un’occasione di crescita! In questo periodo però molti pianeti ti aiuteranno a vivere meglio certe situazioni piuttosto che a subirle.

Sono una casalinga di 60 anni dei Pesci e leggo spesso che quest’anno il mio segno è tra i più fortunati soprattutto per il discorso soldi. Mi viene da ridere perché è da anni che non lavoro e mi domando come potrebbe essere possibile…

Luisa Cara Luisa, è verissimo che il tuo segno sarà quello più favorito soprattutto dalla seconda metà di questo 2013!

Te ne accorgerai a breve quando Giove, pianeta simbolo dei guadagni fortunati ma in generale di qualsiasi bella occasione

nella vita, entrerà a fine Giugno nel segno a te amico del Cancro. Non sarà solo perché troverà l’alleanza di altri due importanti pianeti: Saturno e Nettuno che parlano di un nuovo e positivo inizio di vita che durerà negli anni avvenire. Potrebbe trattarsi di un sogno che si realizza, di qualsiasi tipo…

Ciao Skin, sono del Capricorno e single e volevo sapere se ho la speranza di incontrare l’amore nei prossimi mesi…

Romantica .Carissima Romantica, la tua Venere e la tua quinta Casa astrologica in Sagittario mi parlano del tuo amore per i viaggi lontani e per persone di altri paesi e culture. Pertanto ti consiglio di viaggiare molto perché è proprio in questa occasione che potresti incontrare qualcuno di speciale! Questo mese di Maggio è favoloso per l’amore molto meno quello da Giugno in poi perché se è vero che potresti iniziare un'intrigante storia, fino ai primi mesi del 2014, potrebbero esserci problemi, colpa di un Giove che si piazzerà all’opposizione del tuo Sole.

Vuol dire che una grande passione la potrai vivere ma dovrai attendere perché diventi per così dire ufficiale!

Scrivi a Skin: s.skin@hotmail.it Il tuo quesito astrologico (con giorno, mese, anno, ora e luogo di nascita) potrà essere pubblicato su Okkio!

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NUMERI UTILI COMUNE DI ROMA..................................................................................060606 COMUNE DI MONTEROTONDO ......................................................06909641 COMUNE DI MENTANA .....................................................................06909691 COMUNE DI FONTE NUOVA .....................................................06905522539 COMUNE DI FIANO ROMANO .....................................................800858450 COMUNE DI CAPENA ......................................................................069037601 CARABINIERI .....................................................................................................112 VIGILI DEL FUOCO.............................................................................................115 VIGILI DEL FUOCO MONTELIBRETTI ...........................................0774630007 POLIZIA................................................................................................................113 POLIZIA MUNICIPALE MONTEROTONDO.......................................069066320 POLIZIA MUNICIPALE MENTANA......................................................069002811 URP OSPEDALE MONTEROTONDO...............................................0690075890 PRONTO INTERVENTO SANITARIO.................................................................118 CORPO FORESTALE DELLO STATO................................................................1515 FERROVIE DELLO STATO............................................................................892021 CIS VIAGGIARE INFORMATI..........................................................................1518 Soccorso Stradale............................................................................803116 TELEFONO AZZURRO...................................................................................19696 Emergenza Infanzia....................................................................................114 ITALGAS................................................................................................800900999 GUASTI TELECOM..............................................................................................187 PRONTO PAGINE GIALLE..........................................................................892424 ACI..................................................................................................................80311 ACEA....................................................................................................800130330

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