Coltivare la bellezza, rendendola fruibile e funzionale. È stato da sempre questo il mio personale obiettivo, che mi auguro diventi il proposito e l’aspirazione di tutti. In un comparto per troppi decenni chiuso in sé stesso, statico e poco stimolato ai cambiamenti, la vera innovazione, al di là della qualità del prodotto olio extra vergine di oliva - che deve essere sempre alta, sia sul piano nutrizionale, sia su quello più propriamente sensoriale - consiste nel ribaltare completamente la logica comunicativa e iconografica che ha pervaso le imprese olearie in tutti questi anni di pressoché totale anonimato. Mi riferisco ovviamente al design, al modo di abbigliare i contenitori, ma anche gli imballi. Sono ormai dodici anni che con il contest “Forme dell’olio” ho lavorato costantemente ai fianchi degli imprenditori, per condurli a scatenare una svolta all’interno di un comparto oleario per troppi decenni statico e rinunciatario.
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Redazione Via Giovanni Rasori 9 - 20145 Milano - Italia | Direttore Luigi Caricato | Art Buyer Maria Carla Squeo | Graphic Design PR-A
Olio Officina Magazine, testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano, n. 326 del 18 ottobre 2013 - redazione@olioofficina.it
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Ed effettivamente i risultati anno dopo anno si notano. C’è maggiore attenzione al modo di presentare gli oli. L’idea di vestirli in modo originale evidenzia l’impegno di un numero sempre più cospicuo di aziende. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo occorre assumersi il rischio di sbagliare, ma è giocoforza necessario cambiare radicalmente approccio, ribaltando le consuetudini, ma soprattutto le cattive abitudini. È solo questo l’obiettivo prioritario che le imprese olearie dovrebbero porsi di qui in avanti. Il mondo degli spirits può essere un esempio emblematico di quanta fantasia, creatività e ingegno vi sia in ogni loro bottiglia, etichetta e confezione. Lo stesso vale per le birre, quelle commercialmente proposte come “artigianali”. Perché se si vuol parlare di un design applicato all’olio - che sia realmente innovativo, espressione di una progettualità compiuta e non fittizia - l’atteggiamento non può in alcun modo essere quello che si è finora largamente adottato - a parte felici eccezioni, è evidente. In tutti questi anni di “Forme dell’olio”, i componenti delle giurie che si sono succeduti hanno ben notato l’impegno, ma nel medesimo tempo si è pure riscontrato la ricerca dell’effetto estetico fine a sé stesso, anziché di una vera progettualità con un concept ben meditato. Si è spesso pensato di abbellire illudendosi di apportare con ciò un nuovo linguaggio. Bisogna invece farsi carico di una progettualità che annulli le visioni precedenti per crearne di nuove. Cosa succede, quando si decide di cambiare? Il proposito ricorrente, nella pianificazione di un restyling, o nella creazione di un nuovo prodotto, è di attrarre lo sguardo del potenziale acquirente, affinché rimanga ammirato davanti a una bella bottiglia d’olio, presentandosi ben abbigliata e per certi versi seducente. Tuttavia, in assenza di un concept, si può anche riuscire nell’intento, ma l’incongruenza si nota, perché emerge, stridente in tutta la sua evidenza, seppure non nell’immediato. Sì, perché a distanza di tempo, soprattutto quando si ha modo di scoprire e osservare l’intera gamma di prodotti di una medesima azienda, tutti gli effetti della casualità irrompono e si rendono visibili anche da un occhio non esperto. Si nota infatti l’incoerenza, la mancanza di una visione comune, l’assenza di un messaggio. È un po’ come se la veste esteriore restasse unicamente tale, un puro involucro, vestito anche bene, piacevole, certo, ma del tutto slegato dall’identità aziendale.
Un abbigliaggio concepito solamente per farsi notare, finalizzato all’obiettivo di vendere, non racconta nulla dell’azienda, mentre il design, il vestito di un prodotto, deve rappresentare in tutto e per tutto un’azienda. Un’impresa deve andare oltre il prodotto che vende e dovrà perciò superare la sola logica commerciale, ma esprimere attraverso i segni esterni i propri valori sociali e culturali, così da stabilire un costruttivo dialogo tra azienda, prodotto e consumatore del prodotto. Il design di un olio deve andare oltre il puro aspetto estetico e deve riuscire nell’intento di far apparire diverso ciò che di fatto è uguale ad ogni altro prodotto rientrante nella medesima categoria merceologica “olio extra vergine di oliva”. Riuscire a suscitare una risposta emotiva da parte del consumatore è fondamentale, anche perché è proprio attraverso un design curato nei minimi particolari che ci si rivolge all’inconscio di ciascun potenziale cliente. Coltivare la bellezza, rendendola fruibile e funzionale, deve essere l’obiettivo comune di quanti aspirano a una qualità totale, nella consapevolezza che per compiere tale operazione con successo è necessario rivolgersi a professionisti acclarati, perché, sì, non ci si può concedere il lusso di improvvisare. Non basta il lavoro di un pur bravo e competente grafico, occorre soprattutto una progettualità. Non a caso la parola “design” reca in sé il significato stesso che vogliamo qui trasmettere: il termine inglese design significa letteralmente “progetto”. Senza progettualità, c’è solo improvvisazione, disordine, confusione, caos.
Luigi Caricato
SAN GIULIANO Alghero (SS), Italy Coastal Harvest Evoo 100% Italian
Abbiamo il compito di fare cultura, anche attraverso le etichette.
Perché pure uno scarabocchio diventa
identità e concetto, nello stesso tempo
Ispirazione e orientamento
di Antonio Mele
Ho insegnato “concetto creativo” per più di venticinque anni. Ai miei allievi ripetevo sempre questa frase, presa in prestito da un grande cantautore italiano: “l’idea per cui si muore sarà vecchia già domani”.
Questo per dire che non ci dobbiamo attaccare al soggettivo: difendo le mie ragioni, il mio lavoro è perfetto, eccetera. Dobbiamo lavorare per un campo molto più ampio. Abbiamo il compito di fare cultura anche se stiamo lavorando a una semplice etichetta. Questo vuol dire essere orientati, avere la nostra stella guida, il nostro punto di riferimento. Il packaging, essendo il nostro primo media, deve a mio avviso essere ispirazione e orientamento: questi due elementi creano, insieme, l’identità di marca e del prodotto.
Se iniziamo a farci guidare dal “mi piace” o “non mi piace”, entriamo in un campo vastissimo di soluzioni e si rischia di iniziare un tira e molla tra il creativo e il cliente. Quindi, avere bene in testa qual è l’obiettivo e quale il concetto è fondamentale.
Quando ho iniziato a lavorare, per quanto riguarda la grafica, il mio punto di riferimento era la Minale Tattersfield, fondata nel 1964. Il suo logo era uno scarabocchio e con questo hanno fatto la storia del Graphic Design.
Antonio Mele
Creative director
Non voglio dire che per essere innovativi dobbiamo fare ogni volta scarabocchi, ma, come ho evidenziato, questa agenzia ha fatto cultura: si è messa in gioco per prima cercando nuovi territori da esplorare.
Come sappiamo, ogni stile artistico è collocato nella storia o ispirato dagli eventi storici.
In questo momento vedo nelle immagini della comunicazione un certo manierismo: facciamo qualcosa di bello senza innovazione.
Per fortuna quest’anno alle “Forme dell’olio” ho visto cose creative, alcune delle quali condite con un po’ di manierismo, che, a piccole dosi, non guasta.
Per come sono abituato ad approcciarmi ai progetti, secondo me manca un po’ quello schizzo di Minale Tattersfield che irrompe e fa tendenza, così da creare nuovi riferimenti e territori da esplorare, per rispondere alla nostra missione, che è anche quella di fare cultura.
Concetto dello scarabocchio: un tratto disegnato a mano per affermare che la Minale Tattersfield propone idee disegnate con immediatezza e decisione.
Lo scarabocchio diventa identità e concetto nello stesso tempo.
Stiamo parlando del 1964, periodo in cui la perfetta grafica svizzera imperava.
DI BATTISTA Lucera (FG), Italy Amorè L’Incanto delle Dee
FRANTOIO D’ORAZIO DAL 1964
Conversano (BA), Italy
Monovarietale Picholine
Monovarietale Nociara
Andria (BT), Italy
Orcio. Fruttato Intenso Monocultivar Coratina
Laterza (TA), Italy La
JACOLIVA
Pozuelo de Zarzón, Cáceres, Spain
Coriana Collection
FRANTOIO MURAGLIA
OLEIFICIO LA SELVA
Selva
L’impatto visivo è tutto
In pochi secondi un prodotto deve catturare l’attenzione. L’immagine gioca un ruolo chiave, soprattutto per chi osa con soluzioni inedite.
È arrivato il momento di rottura con le consuetudini per il design dell’olio
di Eleonora Alberti
Avere l’opportunità di partecipare alla giuria del contest “Forme dell’Olio” 2025 mi ha permesso di osservare da vicino le nuove direzioni e soluzioni innovative nel packaging dell’olio. Essendo la più giovane tra i giurati, ho notato il contrasto fra tradizione e innovazione e il potenziale del design per rivoluzionare questo settore.
L’impatto visivo è tutto: in pochi secondi un prodotto deve catturare l’attenzione. L’immagine gioca un ruolo chiave, soprattutto per chi osa con soluzioni inedite. Non basta una bottiglia ben fatta: etichetta, grafica, confezione e visual devono lavorare insieme per creare un’identità forte. La confezione, in particolare, è un valore aggiunto che non dovrebbe mai essere trascurato, costituisce la presentazione e “carta d’identità” del prodotto.
Ciò che permette di distinguersi, come i produttori spagnoli pluripremiati insegnano, è la capacità di osare e attingere da altri mondi per introdurre nel mondo del packaging oleario dei nuovi elementi di forte impatto. È necessario sostenere e spingere questo momento di rottura nel design dell’olio: è un approccio vincente che crea nuove identità e soprattutto eleva il prodotto, incuriosendo il consumatore. Questo approccio, sfruttando l’utilizzo di materiali e forme insolite, porta freschezza a un mercato ancora legato alla tradizione, ma la vera sfida è trovare il giusto equilibrio tra innovazione e riconoscibilità.
Un altro aspetto chiave è il ruolo delle vetrerie, le quali dettano tendenze con nuove forme e proposte. Ma sta ai produttori, e ai loro collaboratori (grafici, communication, designers), valorizzare questi elementi con un mix efficace di grafica e varianti di stampa.
Oggi l’olio extra vergine di oliva non è più solo un prodotto da scaffale, ma un oggetto di design, un’idea regalo, un elemento da riutilizzare. Il futuro del settore appartiene a chi saprà coniugare estetica, funzionalità e innovazione con personalità e visione.
Eleonora Alberti Designer
Nell’epoca del digitale, l’esperienza di vedere, toccare, assaporare e gustare l’olio nelle sue sfaccettature e nella sua emozionalità il mondo del web non lo potrà mai trasmettere
Olio, e non solo
di Roberto Marcatti
Sono quasi vent’anni che io e Cintya siamo stati adottati da un territorio, la Puglia, che ha un rapporto particolare e straordinario con questo liquido organico, immagine della prosperità: l’OLIO.
Importante per la sua storia millenaria, oggi, tutti noi consumatori possiamo conoscere e beneficiare delle sue qualità grazie a eventi e ricerche che Olio Officina porta avanti da tempo e oggi con la sua dodicesima edizione del contest “Forme dell’olio” e la quattordicesima edizione di Olio Officina Festival. Un progetto che ambisce ad alzare l’asticella di qualità di questo prodotto, per rivendicare sul mercato un posizionamento sempre meno generico e sempre più di alto livello.
Ricordo il racconto che ho successivamente approfondito circa l’evoluzione dell’olio pugliese, prodotto inizialmente usato come “olio lampante”, per le luminarie, dal quale il magico nome lumi in aria, per poi, a grandi passi, dare il via a una trasformazione sempre più raffinata del prodotto stesso.
Ben venga quindi Olio Officina Festival, che non è solo festa, ma tradizione, ricerca, innovazione, sapore, gusto, grafica e design. In particolare, il design è quello che più mi appassiona, nel vedere e nel capire tutte le modalità che le imprese produttrici e i designer applicano sul trattamento di questo oro giallo per migliorare le prestazioni organolettiche e comunicarle ai fini di migliorare la qualità della vita dell’uomo.
Sarà la mia formazione umanistica e tecnico-scientifica, ma non essendo né uno chef né un professionista del settore, ma solo un consumatore, indagare sull’olio da altri punti di vista mi incuriosisce e mi appassiona, e, soprattutto, mi permette di scoprire le dinamiche del progetto del contenitore e della sua etichetta.
Olio Officina con questa sua missione è diventata ormai un punto di riferimento e di conoscenza culturale, valori che devono essere divulgati attraverso talk, seminari, mostre e pubblicazioni. Un percorso complesso, visto l’uso sempre più frequente del digitale, ma l’esperienza di vedere, toccare, assaporare e gustare l’olio nelle sue sfaccettature e nella sua emozionalità, il mondo del web non ce lo potrà mai trasmettere. Quindi, avanti tutta, e in bocca al lupo per le prossime edizioni.
Roberto Marcatti
Architetto
FRANTOIO MURAGLIA
Andria (Bt), Italy
Lattina. Fruttato Intenso Monocultivar Coratina
Lattina. Fruttato Medio Monocultivar Peranzana
LE FERRE
Castellaneta (TA), Italy
Autentico ON
UJAZZ AZ. AGRICOLA I NONNI DI MATTEO Ruvo di Puglia (BA), Italy
Ujazz Degustazione
L’olio, il mare, sull’onda della creatività
Cosa c’è di nuovo sul pianeta olio
di Maria Carla Squeo
Di nuovo c’è che le aziende olearie stanno cercando di ravvivare il comparto, individuando nuove forme espressive. Sono soprattutto i designer a stimolare la creatività. Prendiamo il caso di Carmelo Mastroeni. Ha trovato il tema della quattordicesima edizione di Olio Officina Festival, l’olio e il mare, particolarmente interessante e suggestivo, tanto da trarre ispirazione per la creazione di una bottiglia a marchio “MAR’LENTO”, partendo da un olio extra vergine di oliva monovarietale Taggiasca. “I due cicli di vita - precisa Mastroeni - quello degli uliveti e quello del mare, hanno un elemento comune: il tempo della rigenerazione che avviene con quella lentezza tipica del succedersi delle stagioni e che si rinnova ogni anno con nuovi raccolti e nuove battute di pesca”. Ecco allora l’idea del logo, con due elementi grafici simbolici: “la lettera A diventa una vela triangolare, la lettera O coincide con la sagoma ovale di un’oliva”. La bottiglia prescelta da Mastroeni per questa operazione è la Olea Dop di Vetreria Etrusca, “perché unisce nelle sue forme classicità e modernità; il particolare piede studiato
Questa idea di prendere quale soggetto di design il tema portante di Olio Officina Festival 2025 ci ha fatto molto piacere, segno che da alcune idee ne possono scaturire altre in una sorta di interconnessione virtuosa.
FRANTOIO DI SANT’AGATA D’ONEGLIA
Imperia, Italy
Amare
per una maggiore stabilità dona carattere e rende la bottiglia più adatta al design realizzato”.
C’è anche un altro aspetto, molto interessante, che riguarda le analogie tra le reti da pesca e quelle per la raccolta delle olive. Quest’ultime, “dispiegate sotto gli olivi - come giustamente osserva Mastroeni - ricordano le onde del mare”. Altra analogia: “le forme ovali delle olive ricordano le forme dei galleggianti delle reti da pesca”. E ancora: “le stesse forme delle foglie dell’olivo ricordano non solo le forme fusiformi dei pesci, ma anche quella dei gozzi, le barche dei pescatori liguri”. Questa idea di prendere quale soggetto di design il tema portante di Olio Officina Festival 2025 ci ha fatto molto piacere, segno che da alcune idee ne possono scaturire altre in una sorta di interconnessione virtuosa. E così, sulla stessa linea d’onda si è mossa un’impresa olearia pugliese, il Frantoio Ortore di Carpino, sul Gargano. Ogni volta la famiglia Ortore trae spunto dal tema del festival. Per le Forme dell’olio 2025 ha presentato un lavoro, “Pes_Car”, dove ha unito insieme mare (Peschici) e terra (Carpino), con una ceramica d’autore sulla quale ha rappresentato un trabucco - quest’ultimo, oltre a essere riprodotto sull’orcio in ceramica, lo abbiamo peraltro ricevuto, quale pezzo unico, in una fantastica riproduzione in miniatura. “L’orcetto a edizione limitata - ha chiarito Isabella Ortore - arricchisce ulteriormente la nostra collezione”; ed effettivamente nel loro frantoio l’arte, insieme con l’artigianato, è presente ovunque. E così, parafrasando una canzone degli anni Ottanta della Formula 3, campeggia il motto “un tuffo dove l’olio è più cru”: “un mare d’olio, un trabucco, le reti piene di olive, il nostro olio dal gusto persistente e ricco, che ricorda la forza e la determinazione delle piante di ulivo e degli olivicoltori, legati come noi
da un amore viscerale che si ritrova in ogni goccia del nostro olio, mentre dall’alto della loggia del trabucco, a Peschici, sedute di fronte a un panorama mozzafiato lo gustiamo a crudo su bruschetta o in un’insalata di mare”.
Il mare lo si trova anche in “Amare”, l’olio Taggiasco del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, in Liguria, a Imperia. Qui c’è il tocco del fotografo e artista Settimio Benedusi, il quale ha pensato bene di racchiudere il senso stesso dell’olio, per una edizione a tiratura limitata di sole 500 bottiglie, “in un packaging essenziale rappresentato da un’etichetta semplice, creata con materiali riciclati, ricavata da plastiche raccolte negli oceani, in grado di raccontare in pochissimi centimetri quadrati la storia, l’identità e il territorio in cui il prodotto nasce”. La narrazione del prodotto si sviluppa su una carta bianca proveniente da fibre riciclate e da foreste protette. Sulla sommità della bottiglia si impone l’elemento iconico delle gocce d’olio, realizzate in peltro prodotto con stagno da oreficeria, un materiale non inquinante, riciclato al 100% e riciclabile all’infinito. Queste gocce d’olio sembrano quasi fluire, scorrendo lungo la bottiglia, mentre dall’etichetta è possibile accedere, puntando lo smartphone a una pagina web in cui si racconta il progetto, l’artista, l’olio e chi lo produce e dove viene prodotto. Per il lancio dell’olio “Amare” si è fatto ricorso a un claim spiazzante: “Il nostro olio è cattivo”. E lo è, tra lo stupore di chi legge, semplicemente perché è contro il colesterolo, contro la glicemia, contro l’invecchiamento cellulare, ribaltando così, con tale messaggio che punta sull’ambiguità, il messaggio iniziale: l’olio infatti è cattivo proprio perché buonissimo; ed è tanto buono proprio perché efficace contro le principali patologie della contemporaneità. Ed è forse a partire da questi spunti che è proprio il caso di evidenziare come l’olio extra vergine di oliva, anche in conseguenza della sua complessità di prodotto, si apra oggi a sempre nuovi scenari sperimentali per quanti vogliano assumersi il rischio di mettere in atto una serie di arditezze creative, il ricorso alla fantasia, alla fine, può senza alcun dubbio dar luogo a tante, davvero interessanti, inconsuete novità.
Designer CARMELO MASTROENI
Imperia, Italy
Taggiasco “MAR’LENTO”
Da sinistra a destra: Luigi Caricato, Mauro Olivieri, Roberto Marcatti
Da sinistra a destra: Eleonora Alberti, Marco Poma, Ludovico Pasini, Marisa Fumagalli
Da sinistra a destra: Ilaria Santomanco, Antonio Mele, Antonello Maietta
LILLALAB CREATIVE STUDIO Potenza, Italy
TERRAMANIARTE
di Paolo D’Aniello
Terlizzi (BA), Italy
CARMELO MASTROENI Imperia, Italy
Giuria — Premi
Presidente della giuria
Mauro Olivieri designer, docente di food design allo IED di Milano Giurati
Eleonora Alberti designer
Luigi Caricato direttore Olio Officina
Marisa Fumagalli giornalista Corriere della Sera
Antonello Maietta past president sommelier Ais
Roberto Marcatti designer e architetto
Antonio Mele creative director
Ludovico Pasini formatore e coach
Marco Poma autore e regista di produzioni su arte e designer
Ilaria Santomanco scrittrice e sommelier
Designer
— dell’anno
Vincitore assoluto
LILLALAB CREATIVE STUDIO Potenza, Italy
Finalisti
TERRAMANIARTE di Paolo D’Aniello Terlizzi (BA), Italy
CARMELO MASTROENI Imperia, Italy
Taggiasco “MAR’LENTO”
La giuria, i vincitori e i protagonisti dell’edizione 2025
Forme dell’olio Forme dell’aceto Forme Design — Designer dell’anno
ACETIFICIO MENGAZZOLI
Levata di Curtatone (MN), Italy
INVICTO AOVE
Bailen, Jaén, Spain
Picual Ecologico con Estuche
ANTICO FRANTOIO
Deliceto (FG), Italy
Ingegno
OLEIFICIO LA SELVA
Laterza (TA), Italy
La Selva
BUONAMICI
Fiesole (FI), Italy
Mengazzoli Experience - Dolce Aceto
CIRINNÀ
Canicattini Bagni (SR), Italy
Petracca
Olio Bio Salutaris
FRANTOIO PERILLI
Terlizzi (BA), Italy
Orcetto
FRANTOIO PERILLI
VILLA MONTY BANKS
Cesena (FC), Italy
Don Dino
Terlizzi (BA), Italy
Puglo, Olio di Puglia IGP Bio
DIEVOLE
Radda in Chianti (SI), Italy
Primo Raccolto
OSII
Camporosso (IM), Italy
Confezione regalistica oli aromatizzati dolci
AGRIDÈ WELLINE
Bitonto (BA), Italy
Phenoli Plus
INGEGNO
AZIENDA AGRICOLA SCLOCCO
San Giovanni Teatino (CH), Italy
Ruffiano
LORENZO COSTA FU EUGENIO
Genova, Italy
Electio
AZIENDA AGRICOLA EVO SICILY
Menfi (AG), Italy
Evo Embrace Luxury Box
PIETRO CORICELLI
Spoleto (PG), Italy
Casa Coricelli
Dop Umbria
PALAZZO DI VARIGNANA
Bologna, Italy
Pandesco Bio, Monocultivar Maurino
AGRICOLA DI GIOIA
Andria (BT), Italy Bellulive
AZIENDA AGRICOLA SCISCIOLI - GOCCE D’EVO
Chiaramonte Gulfi (RG), Italy
Goccina
MOLÌ COLOMA
Barrio el Rebato, Subirats, Spain
Gregal Lecciana
Taggiasco “MAR’LENTO”
designer CARMELO MASTROENI
Imperia, Italy
ALBERTA IANNICELLI
Ceraso (SA), Italy
Progresso
Avanzamento
FRANTOIO OLEARIO VINCENZO FAZIO
Bitetto (BA), Italy
Ventitré
FRANTOIO MURAGLIA
Andria (BT), Italy
TRESPALDUM
Mafalda (CB), Italy
Selezione Mastrangelo fruttato intenso
Selezione Mastrangelo fruttato leggero
MOLÌ COLOMA
Barrio el Rebato, Subirats, Spain
Bag-in-Box
Monovariétale Arbequina
SOCIETÀ AGRICOLA
LA MERIDIANA
Cavaion Veronese (VR), Italy
Stelisa. Garda Dop
UJAZZ
AZ. AGRICOLA I NONNI DI MATTEO
Ruvo di Puglia (BA), Italy
Ujazz Degustazione
AZIENDA AGRICOLA BONANNO DOMENICO Campobello di Mazara (TP), Italy
Riserva Biologico
SERRA DEL PARCO
Palata (CB), Italy
L’Olio Spray - Aromatizzati
Lattina. Fruttato Medio Monocultivar Peranzana
Lattina. Fruttato Intenso Monocultivar Coratina
MOLÌ COLOMA
Barrio el Rebato, Subirats, Spain
Flor d’oli
AZIENDA AGRICOLA VESPA
Palagonia (CT), Italy
Kunzita, Dop Monti Iblei
LE FERRE
Castellaneta (TA), Italy
Autentico ON
VAL PARADISO
Naro (AG), Italy
Lattina Agrigento
Capitale della Cultura 2025
DI BATTISTA
Lucera (FG), Italy
Amorè L’Incanto delle Dee
ANGELO OLIVERIO
San Giovanni in Fiore (CS), Italy
Jannìa
Madonna
Opere
CIRERA SICILY
Pachino (SR), Italy
Cirera Sicily
SOCIETÀ AGRICOLA
LA MERIDIANA
Cavaion Veronese (VR), Italy
Stelisa. Candela profumata
Blend L’Olio
COSTA D’ORO
di Lugo (PG), Italy
d’olio N.2
FRANTOIO D’ORAZIO
DAL 1964
FRANTOI CUTRERA
JACOLIVA
Pozuelo de Zarzón, Cáceres, Spain
Coriana Collection
Chiaramonte Gulfi (RG), Italy
Primo Dop. hOL’IO
L’Olio con l’IO Dentro
Conversano (BA), Italy
Monovarietale Picholine
Monovarietale Nociara
TERRE DEGLI ULIVI
DI DARIO ZITO
Castelvetrano (TP), Italy
Terre degli Ulivi Gloriae
CHIOBBICA DI ALBERTO ZURLO
Ostuni (BR), Italy
Chiobbica
OSII
Camporosso (IM), Italy
Oli aromatizzati
MONINI
Spoleto (PG), Italy
Selezione Italiana. Granfruttato Classico
QUARADICA
Corato (BA), Italy
Puglia: Terra di emozioni
OLEIFICIO FRATELLI VIESTE
Vieste (FG), Italy
Aurea
JACOLIVA
Pozuelo de Zarzón, Cáceres, Spain
El Lagar del Soto
Premium Dop Gata-Hurdes
OLIVETI GIACHINO
Front (TO), Italy
Armonia
OLIO DEL CAVALIERE ENRICO BONANNO
Palermo, Italy
Olio del Cavaliere Enrico Bonanno
MASSERIE DI SANT’ERAMO
Santeramo in Colle (BA), Italy
Fruttato Intenso
Fruttato Leggero
GALATEO & FRIENDS
MASSERIE DI SANT’ERAMO
Santeramo in Colle (BA), Italy
Orcetto Monocultivar Peranzana
OLEIFICIO TORCHIA
Tiriolo (CZ), Italy
Torchia Blend
TANIT MEDITERRANEUM
Hammamet, Tunisia
Harmonic
AZIENDA AGRICOLA
GIANLUCA GIULIANO
Oristano (OR), Italy Rusignolu
OSII
Camporosso (IM), Italy
Confezione regalistica degustazione aromatizzati
PIANTASACRA
San Severo (FG), Italy
Piantasacra Peranzana monocultivar
Diano Castello (IM), Italy
Galateo ceramica
FRANTOIO DI SANT’AGATA D’ONEGLIA
Imperia, Italy
Amare
FILIPPO BERIO
Massarosa (LU), Italy
Olio Della Villa, Edizione Speciale 2024
FRANTOIO FILIPPI
Giano dell’Umbria (PG), Italy
Mystic, Monocultivar Moraiolo
FRANTOI SAMA
Regalbuto (EN), Italy
Donna Cuncetta
Donna Letizia
Donna Nina
San Severo (FG), Italy
Piantasacra Tartufo
Alghero
Italy
Imperia, Italy
100% Italiano
Camporosso (IM), Italy
Aceti aromatizzati
GALATEO & FRIENDS
Diano Castello (IM), Italy
Burton Morris
Santeramo in Colle (BA), Italy
Joy
MASSERIE DI SANT’ERAMO
OLEIFICIO PAOLO GUARDONE
PIANTASACRA
SAN GIULIANO
(SS),
Coastal Harvest Evoo 100% Italian
OSII
FRANTOIO MURAGLIA
Andria (BT), Italy
Orcio.
Fruttato Intenso Monocultivar Coratina
OLITALIA
Forlì (FC), Italy
La nostra Riserva 2024
LORENZO COSTA FU EUGENIO Genova, Italy
Monocultivar Taggiasca
Monocultivar Arbequina
Monocultivar Ogliarola
Monocultivar Hojiblanca
QUINTO Montalbano Jonico (MT), Italy Vittoria, Monovarietale Picholine