Tenute Collesi / Rassegna Stampa PERIODICI-QUOTIDIANI novembre 2015 - agosto 2016

Page 1

RASSEGNA STAMPA 2015-2016


QUOTIDIANI


CORRIERE ADRIATICO / 16-07-2016

03


CORRIERE ADRIATICO / 16-07-2016


IL RESTO DEL CARLINO / PESARO / 12-07-2016

MARCHE

MARTEDÌ 12 LUGLIO 2016

NUOVI SETTORI

Una legge per i birrifici artigianali Collesi: «Adesso siamo in regola» Il padre della normativa sta ad Apecchio: «Sconfitta la burocrazia» APECCHIO (Pesaro e Urbino)

E’ STATA approvata la legge che classifica la birra artigianale, provocata dalle Marche. Grazie a questa legge la birra artigianale sarà riconoscibile da quella industriale garantendo il processo produttivo. Giuseppe Collesi, produttore di birra ad Apecchio, è stato il promotore della legge che va a colmare una lacuna che provocava confusione tra i consumatori ed esponeva i piccoli produttori a rischio di multe e sequestro.

stata fatta da me nella primavera scorsa, dopodiché si è istituita una commissione il 13 novembre 2015 alla camera dei deputati sottoponendo una proposta elaborata anche con la mia partecipazione»

Collesi, in cosa consiste questa legge?

«Fino ad oggi non potevamo scrivere Birra artigianale sull’etichetta. Eravamo fuorilegge. Ora non più. Certo, per essere certificati come produttori di birra artigianale dobbiamo rispettare determinate regole».

Quanti birrifici artigianali ci sono nelle Marche?

«Una decina».

Per quale fatturato?

«Circa quindici milioni di euro». Lei è il primo produttore nelle Marche, quali i mercati?

Quali?

«Il prodotto non deve essere sottoposto a pastorizzazione e microfiltrazione, il birrificio non può supe-

IN ITALIA 800 AZIENDE Piccolissime ma in crescita tumultuosa: «La qualità del prodotto così è garantita» rare i 200mila ettolitri annui di produzione includendo in questo dato anche la quantità di birra prodotta per conto terzi. Inoltre lo stesso birrificio non deve essere partecipato da una multinazionale o da un altro birrificio: deve essere indipendente». Cosa significa non pastorizzata e non microflitrata?

«Il prodotto resta intatto con i suoi profumi ed i suoi aromi. I grandi

«L’Italia è uno dei primi, poi Giappone, Stati Uniti, Danimarca, Francia, Inghilterra, Belgio, Svizzera». Produzione in aumento?

«Sì. Nei primi sei mesi abbiamo registrato il 25 per cento in più di produzione».

IMPRENDITORE Giuseppe Collesi produce birra ad Apecchio produttori, aderendo a leggi di mercato che impongono grandi numeri a prezzi stracciati, non sempre utilizzano materie di alta qualità. Qualche volta accade che tagliano, ad esempio, il malto d’orzo, cioé il cereale più pregiato, con cereali meno nobili e meno costosi come il mais. Oppure in alcuni casi preferiscono estratti di luppolo ai fiori della pianta e riutilizzano più volte ceppi di lievito oltre il

Quante bottiglie commercializzate?

massimo della propria vitalità. Inoltre per garantire la massima stabilità al prodotto, la birra industriale viene pastorizzata e microfiltrata, processi che abbattono la qualità nutritive e organolettiche».

«Circa due milioni, anche quest’anno abbiamo raggiunto quota sessanta riconoscimenti e siamo stati premiati come miglior birra al concorso di Parma con birre europee»

Legge approvata a tempo di record...

«Apertura di nuovi mercati. Ci aspettano in Asia sia la Malesia che la Corea del sud». Davide Eusebi

«Sì. Abbiamo regolamentato il settore in poco tempo. La proposta è

Previsioni per l’anno prossimo?

IN BREVE

LAVORO Abrogare le nuove norme: 31.000 firme PESARO. Prosegue la campagna per la legge di iniziativa popolare sulla Carta universale dei diritti del lavoro Tre milioni e trecentomila firme a livello nazionale, quasi 31.000 a livello regionale e circa 27.500 nella provincia di Pesaro. Sono questi i dati sulle firme raccolte dalla Cgil e depositate alla Corte Costituzionale sui tre referendum abrogativi in materia di lavoro. Si chiede di abrogare le norme (Fornero e Renzi), l’abrogazione dei voucher e delle e norme che hanno tolto le tutele ai lavoratori negli appalti.

INTERNET Marche, per la Cna corsa contro il tempo ANCONA. Per garantire la banda ultra larga a quasi marchigiano su tre (29,2 per cento), bisognerà attendere il 2020, con l’Italia che sarà arrivata al 35,4 per cento. Entro la fine del 2016, secondo le elaborazioni del centro studi Cna Marche su dati del ministero dello Sviluppo Economico, le famiglie italiane raggiunte dalla banda larga dovrebbero diventare quasi il doppio (67 per cento) ma i marchigiani rimarranno fermi al 16,3 per cento. Peggio di noi solo Valle D’Aosta (1,1 per cento), Abruzzo (7,5), la provincia di Trento (8,3), la Sardegna (10,4) e il Molise 15,3).

EXPORT I 50 IMPRENDITORI MARCHIGIANI SONO A THERAN. IL PRESIDENTE CERISCIOLI SODDISFATTO

«Interessanti livelli di cooperazione tra noi e l’Iran» ANCONA

SIA LA TV DI STATO che i massimi quotidiani dell’Iran hanno dato ampio risalto alla missione economica delle Marche guidata dal presidente Luca Ceriscioli, con al seguito una cinquantina di imprenditori con a capo il presidente di Confindustria regionale Bruno Bucciarelli. «Una missione che non si basa sulle grandi aziende – dice Ceriscioli – bensì sul sistema delle piccole e medie imprese. E gli iraniani considerano questo evento come la riprova della vera fine dell’embargo, un segnale del ritorno del Paese alla normalità dei rapporti internazionali». A Teheran, a ricevere la delegazione l’ambasciatore d’Italia Conciatori. Gli incontri a livello ufficiale sono stati ospitati, per volontà delle autorità locali, nella sede principale del Ministero dell’Economia. L’Iran è un Paese di circa 80 milioni di abitanti, con una popolazione per oltre il 60% al di sotto dei trent’anni, che ha necessità di ammodernarsi e di aprirsi ai consumi dopo trent’anni di embargo

27

IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE

per le sanzioni internazionali. Inoltre è un Paese che vuole investire sul sistema delle piccole e medie imprese, ritenendola l’unica via per sviluppare il benessere sociale. Le Marche sono viste (e studiate) come un modello di possibile riferimento in molti settori, per i circa trenta distretti produttivi sui quali si connota il sistema economico

MOLTO RISALTO La tv nazionale e i maggiori giornali hanno dato risalto all’arrivo della delegazione locale. «SIN DAI primi incontri ed ancor più dalle prime battute di questa missione a Teheran – ha sottolineato il Presidente della Regione – sono convinto che diversi e molto interessanti possono essere i livelli della cooperazione tra le nostre aziende e l’Iran». Tre, in particolare, sembrano gli am-

biti di cooperazione possibile sui quali l’intera missione si delinea: 1) sviluppare il commercio dei nostri prodotti, in ogni settore, poiché il Made in Italy anche qui ha una sua forza ed una sua forte domanda; 2) puntare ad acquisire una fetta di mercato con insediamenti produttivi in jointventure, come richiesti, specie per lo sviluppo delle Pmi, con importanti ricadute anche nei Paesi dell’area asiatica circostante; 3) favorire investimenti iraniani nelle Marche, considerata la rilevante massa di liquidità di cui dispone il Paese, che ricordiamo è uno dei maggiori detentori al mondo delle risorse energetiche. «I rapporti che abbiamo costruito negli ultimi mesi – ha concluso Ceriscioli – ci rendono partner affidabili ed è proprio questo rapporto di stima e di correttezza che ci consente di avviare una fase nuova su cui costruire rapporti duraturi e si spera fecondi di collaborazione. Non escludo che già nel corso dell’anno si possa dar seguito a questo primo incontro con altre iniziative che vedano gli imprenditori protagonisti».

IL GOVERNATORE Luca Ceriscioli


IL RESTO DEL CARLINO / PESARO / 06-07-2016

ROVINCIA

MERCOLEDÌ 6 LUGLIO 2016

Belle arti firma i fucili Benelli to mondiale

ento ospiti per la festa

lla tti te elle io no re co la ui ni se io lla lla di o.

ENTE MORETTI rande fiducia entrati in azienda pulso al marchio»

ll’Accademia di Belo Londei hanno voblematico rilievo, è pprezzata: la NativiSpadoni ha ritratto glio ispirandosi alla la Seggiola di Rafità e modernità che o proiettandosi nel i della serata condiproiezione di Italiaui esito si è stempemicità di Teo Teocopresa chiamato a rinimi assieme al gioettaglio della produai 700 ospiti: dipenenda con le famiglie, fornitori e autorità uali il prefetto Luigi

Giuseppe Collesi: «La Strada Provinciale che sale da noi è piena di buche, non certo è una bella immagine»

APECCHIO

Collesi fa strada in mezzo alle buche – APECCHIO –

Pizzi, il sindaco Maurizio Gambini, l’Arcivescovo Emerito di Urbino Monsignor Francesco Marinelli, la madrina della manifestazione Giovanna Benelli, il rettore dell’Università di Urbino Vilberto Stocchi, la presidente del Consiglio Comunale Elisabetta Foschi, l’assessore Roberto Cioppi, il Col. Diego Filippo Fulco Comandante del 28° Reggimento Pavia, il direttore della Digos di Pesaro Antonio Sguanci, il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Peter Aufreiter, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Antonino Raimondo, il Comandante provinciale della Polizia Stradale Antonio Colantuono, l’ambasciatore di San Marino in Turchia Giorgio Girelli, diversi sindaci del territorio, il senatore Giampiero Beccaria, il direttore del Banco di Prova Antonio Girlando e il presidente di Montefeltro Sviluppo Bruno Capanna. t.m.

UN NUOVO trofeo e una nuova medaglia d’oro vanno ad occupare la stanza, ormai piena di riconoscimenti, del birrificio Collesi. L’azienda apecchiese è risultata, la settimana scorsa, vincitrice dell’Armonia Beer Trophy 2016 per la miglior birra in assoluto e del primo premio nella categoria Pale Ale. «Tutto – sottolinea il titolare Giuseppe Collesi – grazie a Fiat Lux, birra ambrata non pastorizzata a rifermentazione naturale in bottiglia, dal gusto caldo e intenso, con un’importante nota di luppolo che ne esalta gli aromi di cereali, caramello e frutta secca». La cerimonia di premiazione si è tenuta a Parma, alla presenza dei numerosi birrifici in gara, provenienti da tutta Europa. Direttore tecnico del concorso: Lorenzo Kuaska Dabove, che ha presieduto una giuria composta da esperti del settore italiani e stranieri. E con quest’ultimo riconoscimento sono ormai oltre 60 i premi internazionali ottenuti dal birrificio artigianale fondato da Giuseppe Collesi nel 2007, sulle cime dell’Appennino marchigiano, e arrivato, in meno di 10 anni ad essere uno dei più premiati al mondo nel suo settore. IL 2016 SI È APERTO con i riconoscimenti del Beverage Testing Institute di Chicago e

dall’Australian International Beer Awards, a cui segue oggi Armonia, mentre nel 2015 sono state ben 12 le medaglie ricevute. Rivolto a tutti i birrifici artigianali con sede nel territorio europeo, ‘Armonia Beer Trophy’ è l’unico concorso di birre che si caratterizza per un approccio multidisciplinare, raggruppando al suo interno produttori, assaggiatori, chef, foodies, designers e consumatori. L’intento infatti è quello di premiare le eccellenze del settore brassicolo artigianale anche e soprattutto in un’ottica di abbinamento culinario. Un’eccellenza, l’azienda Collesi, che però nonostante i premi e i riconoscimenti che aiutano a valorizzare anche il paese di Apecchio, sede dell’attività, e nonostante esporti il Made in Italy in tutto mondo e dia lavoro (16 gli occupati tra dipendenti e indotto), pare essere dimenticata dalle istituzioni. Le quali non fanno nulla per porre rimedio alla disastrosa situazione della strada Provinciale che sale dal paese fino all’opificio è un pesismo biglietto da visita pr i visitatori nazionali e internazionali che salgono fino ad Apecchio per la birra Collesi. Una strada segnata da tante buche. «Comunque spero sempre – sottolinea Giuseppe Collesi – che alle promesse di sistemare la strada seguono i fatti, ne va dell’immagine di tutti». Amedeo Pisciolini

Via alla petizione popolare per abolire il consorzio di bonifica e la sua tassa E’ PARTITA la petizione popolare per l’abolizione del Consorzio di Bonifica Marche ed il relativo Contributo di Bonifica. Il Comitato regionale «No Tassa di Bonifica Marche» per voce di Giacomo Rossi, uno dei suoi coordinatori, fa sapere: «Tutti i cittadini marchigiani maggiorenni possono firmare questa petizione popolare, anche chi non ha ricevuto il bollettino con la Tassa di Bonifica. La raccolta firme verrà ritirata il 15 settembre e portata in Regione. I moduli sono depositati in molti esercizi pubblici ed in alcuni comuni; per vedere dove e scaricare


LIBERO / 10-07-2016

Quotidiano

Data Pagina Foglio

10-07-2016 19 1


QN / MARCHE / 05-04-2016

www.ilrestodelcarlino.it/pesaro

e-mail: cronaca.pesaro@ilcarlino.net spe.pesaro@speweb.it

Pesaro Una nuova gestione

Il risiko degli alberghi Il Cruiser ai livornesi

Redazione: via Manzoni 24, Pesaro - Tel. 0721 377711 - Fax 0721 34959 · Pubblicità: SpeeD - C.so XI Settembre, 304 - Tel. 0721 35506 / Fax 0721 69027

Il miracolo di Giuseppe Collesi, 46 anni: grazie alla sua ‘bionda’ ha creato una nuova legge ed esportato il nome di Apecchio nel mondo, nonostante mille difficoltà Luminati in Nazionale

RdC

Martedì 5 aprile 2016

L’annuario statistico

Una città stracolma di anziani e divorziati SPAGNOLI ·A pagina 2

Indagine della Finanza

Patenti nuove senza pagare le quote Asur: medici nei guai

GENNARI ·A pagina 7

Parte la sperimentazione

Musica e orari: fumata bianca Si allunga fino a giugno BARTOLUCCI ·A pagina 7

IL SIGNORE DELLA BIRRA

·A pagina 4

La moda

Il cognome? Si cambia DAMIANI ·A pagina 3

Cinque ore tra le lacrime: «Vero, è lui che mi toccava» Davanti al giudice, la 14enne ha accusato (con le amiche) il biciclettaio arrestato per atti sessuali ·A pagina 5


QN / MARCHE / 05-04-2016

MARCHE

MARTEDÌ 5 APRILE 2016

AZIENDE CHE CRESCONO

La birra nata dal Monte Nerone e una legge per 800 piccole imprese

Collesi esporta in tutto il mondo e fa codificare il prodotto ‘artigianale’ I numeri La produzione Superati i due milioni di bottiglie, l’azienda di Giuseppe Collesi ha avuto incrementi di fatturato impressionati: «Puntiamo sulla qualità dei prodotti, nella gran parte locali»

La distilleria Collesi ha sempre prodotto grappa, ma a breve partiranno con la vodka e con il gin: «Lo faremo con le bacche delle piante di ginepro della nostra tenuta»

Premi a raffica DA APECCHIO Giuseppe Collesi, 46 anni, ha una decina di addetti e vende in tutto il mondo la sua birra

Luigi Luminati

APECCHIO (Pesaro e Urbino)

CI VUOLE coraggio a realizzare un birrificio a Pian della Serra, sul Monte Nerone. A due passi dal confine con l’Umbria. Per arrivarci c’è solo una strada provinciale che da almeno tre anni sembra un percorso di guerra. Eppure Giuseppe Collesi, 46 anni, negli ultimi due lustri non solo ha trasformato una distilleria per la grappa inventata dal padre, nella tenuta agricola di famiglia, in uno dei più importanti birrifici artigianali nazionali. Ma ha anche creato un’azienda che aumenta il fatturato a due cifre ogni anno, dà lavoro ad una decina di persone e, soprattutto, porta il nome di Apecchio in mezzo mondo. Come è nata questa avventura?

«Nel 2000 cominciamo a produrre grappa. La birra era una mia idea, poi archiviata. Nel 2005, in una degustazione al Senato, l’ambasciatore belga mi presenta un mastro birraio, Marc Knops, che mi introduce in un mondo che è diventato il mio. Cominciamo a produrre nel marzo 2008». In otto anni avete conquistato il mondo.

«Non è stato facile arrivare dove siamo adesso. Oltre a lavorare tanto abbiamo dovuto affrontare molte difficoltà. A cominciare dalla logistica. Quassù è difficile arrivare per i camion...».

LE NUOVE NORME Bastianich e siamo molto contenRecentemente a Chicago abbiaSONO IN ARRIVO ti. mo partecipato ad un concorso internazionale vincendo tre premi e Per la legge noi piccoli arrivando secondi in altre tre catebirrifici non possiamo usare gorie. Le nostre 8 birre artigianali ottengono riconoscimenti a raffiil termine ‘artigianale’, a rischio multe e sequestri ca». Ma le cose cambieranno

Ma i risultati sono fantastici: il fatturato balzi positivi del 40% all’anno.

«Produciamo 2 milioni di bottiglie per 12 mila ettolitri l’anno. Vendiamo in Francia, in Danimarca, ma anche in Giappone. Anche nei Paesi produttori come Belgio e Germania. Lo sbarco a Singapore è pronto». Gli Usa vi danno soddisfazioni...

«Ci distribuisce in esclusiva Joe

27

IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE

Merito di cosa?

«La birra è un prodotto naturale composto dall’85% d’acqua. Noi abbiamo quella del Nerone, che è ricca di sali minerali. L’orzo che utilizziamo è prodotto in queste zone. Solo il luppolo è importato». Voi producete birra artigianale, dov’è la differenza?

«La nostra, rispetto alla produzione industriale, non è pastorizzata e filtrata. Il sapore ed i profumi sono diversi». Eppure nella normativa italiana non esiste una birra artigianale.

«Per la legge risalente al 1962 non solo non esiste la dizione per la birra, ma per usarla dovremmo essere per forza ditte artigiane. Una burocrazia assurda che è costata agli 800 piccoli birrifici italiani multe e sequestri». E ora?

«La Camera ha approvato una proposta di legge presentata da noi, con il Comune e all’associazione Città della Birra, per definire, finalmente, la birra artigianale». E tutto partendo da Apecchio.

A Chicago per il World Beer Championship le sei birre di Collesi hanno ottenuto tre primi posti e tre secondi nelle rispettive categorie.

UNA CONTINUA ESPANSIONE Vendiamo in Europa, ma anche in Giappone e negli Usa con Joe Bastianich Ci sono grandi margini di ulteriore crescita «Non si sbagli, essere qui è un valore aggiunto. Chi ci viene a visitare rimane colpito dalla bellezza incontaminata dei luoghi. Certo ci vogliono strade...». Non mulattiere.

«Per due anni ho mandato una raccomandata a Provincia e Comune ogni lunedì. A quanto pare a giorni chiuderanno finalmente le buche». Lei investe.

«Tutto quello che entra. Realizzeremo una sala sensoriale per bere birra immersi nelle immagini di come si produce. Per berla davanti a una cascata d’acqua del Nerone».

Non finisce di stupirci. C’è altro?

«La distilleria Collesi produrrà oltre alla grappa, vodka e soprattutto gin con le bacche di ginepro dei nostri campi. Pensi qui ne abbiamo 90 piante...». Obiettivo?

«Crescere. C’è un mercato potenziale incredibile per la birra artigianale».

IN BREVE

CIVITANOVA Stronati presidente di Confcooperative CIVITANOVA MARCHE. Massimo Stronati è stato confermato presidente di Confcooperative Marche nel corso del congresso regionale, che ha dato il vita al ‘regionale unico’, unico organismo di rappresentanza. «L’Alleanza delle cooperative italiane, già costituita nelle Marche con Lega Coop e Agci – ha detto il presidente – è una scelta fondamentale per tutto il movimento».

ABBIGLIAMENTO Doppelganger sbarca nelle Marche ANCONA. Sbarca nelle Marche Doppelganger, la catena di abbigliamento maschile ispirata allo stile inglese, che aprirà ad Ancona il 16 aprile. Doppelganger è una catena che conta già su 60 locali aperti in Italia e l’apertura nel capoluogo è solamente la prima di quelle marchigiane perché già in calendario ci sono Pesaro e Senigallia.

REGIONE Ceriscioli al ‘China Day’ e poi va a Pechino ANCONA. Il presidente delle Marche Luca Ceriscioli ha partecipato alla seconda edizione del China Day organizzata dalla Regione Umbria a Perugia. Due giorni di incontri dedicati al rapporto tra l’Umbria, l’Italia e la Cina. «Avere un’azione congiunta e coordinata alle iniziative che ognuno di noi sta portando avanti». Ceriscioli la prossima settimana ha in programma un viaggio in Cina.

PESARO Presidio degli addetti Conus rimasti senza lavoro PESARO. Manifestazione degli ex addetti della Conus Technology, la ditta alla quale Marche Multiservizi aveva affidato la lettura dei contatori del gas e acqua. Sono 22 operai specializzati, rimasti a spasso con il nuovo appalto, che chiedono la continuità del lavoro dopo il nuovo appalto. Hanno attivato un presidio di fronte alla sede di Marche Multiservizi.


IL RESTO DEL CARLINO / ED. PESARO / 24-02-2016


CORRIERE ADRIATICO / 24-01-2015

Pagina Foglio

23-01-2016 17 1

133134

Data

Codice abbonamento:

Quotidiano


IL RESTO DEL CARLINO / ED. PESARO / 19-01-2016

Pagina Foglio

19-01-2016 25 1

133134

Data

mento:

Quotidiano


PESARO E URBINO IL RESTO DEL CARLINO / ED. PESARO / 15-01-2016


IL RESTO DEL CARLINO / ED. PESARO / 25-11-2015


Pagina Foglio

18-12-2015 5 1

133134

PUBBLICITÀ ITALIA TODAY / 18-12-2015

Data

Codice abbonamento:

Quotidiano


BRAND NEWS / 18-12-2015

Pagina Foglio

18-12-2015 8 1

133134

Data

Codice abbonamento:

Quotidiano


IL RESTO DEL CARLINO / ED. PESARO / 08-10-2015

AZIENDE

GIOVEDÌ 8 OTTOBRE 2015

L’EXPORT PER CRESCERE

Collesi vuole conquistare gli Usa «Un accordo con Joe Bastianich» Il birrificio di Apecchio fornitore unico per i ristoranti del noto chef Maurizio Gennari

ALLEANZA Giuseppe Collesi. Nel riquadro lo chef Joe Bastianich

APECCHIO (Pesaro e Urbino)

«NEL GIRO di qualche anno vogliamo raddoppiare i fatturati», dice Giuseppe Collesi, 45 anni di Apecchio. Il suo birrificio artigianale sta incremento le quote di mercato, soprattutto sull’estero, attraverso anche due grandi accordi. «Il primo – dice Collesi – è stato con la catena di ristoranti che fa capo allo chef Joe Bastianich... Sì, quello famoso della trasmissione Masterchef».

messi?

«In questo momento siamo tra i primi 3 birrifici artigianali d’Italia. Solo lo scorso anno abbiamo conquistato 1,3 punti della produzione non industriale ed ora copriamo il 3,3% di questo mercato». Espansione a danno dei grandi nomi del settore?

«C’è margine di crescita, soprattut-

I numeri

Tradotti in numeri?

«Sono circa un centinaio i punti ristoro in America legati a questo cuoco. Incontrato? Ancora no, ma spero di vederlo presto».

3 milioni

SVILUPPO «Patto con il gruppo Ashi per commercializzare i nostri prodotti in Giappone»

Con l’incremento delle esportazioni il birrificio di Apecchio vuole raddoppiare gli attuali fatturati passando a tre milioni di euro. In arrivo anche Gin e Vodka

Siete in esclusiva?

«Sì, all’interno della catena di ristoranti di Bastianich». Come pensate di crescere ulteriormente negli Stati Uniti?

«Abbiamo un distributore che comunque ci copre diversi stati dell’Unione. Stimiamo di crescere nel giro di qualche anno fino ad arrivare ad un milione e mezzo di fatturato». Il che vuol dire?

«Raddoppiare quasi, perché stimiamo di chiudere il 2015 con due milioni di giro d’affari. Già un bel salto perchè il 2014 si è chiuso con un

fatturato di 1,4 milioni». Solo Joe Bastianich nel futuro?

«No. Un altro importante mercato per noi è quello giapponese . Lì abbiamo stretto un accordo con il gruppo Ashi, anche loro produttori di birra, per la distribuzione dei nostri prodotti». Ci siete nei supermercati italiani?

«In questo momento no». Ma...

«Nel futuro sarà una tappa obbligata essere presenti anche nella grande distribuzione nazionale perché conteranno anche i i numeri oltre alla qualità». Perché?

«Perché in Italia ci sono circa 500 piccoli birrifici artigianali e molti di questi non riusciranno a sopravvivere: la concorrenza sarà sempre più forte. Si arriverà ad un mercato diverso». Voi della Collesi come siete

to se c’è un buon rapporto tra la qualità e il prezzo e questo fattore diventerà una discriminante nei prossimi anni. Un dato: negli Stati Uniti un grande e famoso marchio ha perso il 16% in favore dei produttori artigianali». Prossime mosse?

«Usciremo nei primi mesi del prossimo anno con due nuovi prodotti: produrremo vodka ed anche Gin». Producete anche grappe...

«Sì, è vero. Ma i controlli con l’etilometro hanno bloccato questo mercato anche se ora comunque il mercato sta un po’ risalendo».

EXPO

CNA MARCHE INDAGINE DEL CENTRO STUDI SUI PRIMI SEI MESI DEL 2015

Spazi Banca Intesa: da oggi espone Alberto Guardiani

Le famiglie tornano a chiedere prestiti Ma il settore edile è ancora in crisi nera

MONTEGRANARO (Ascoli)

ALBERTO Guardiani, una delle grandi firme del settore calzaturiero della regione e con negozi, non solo in Italia ma anche in grandi città in giro per il mondo, da oggi sarà presente all’Expo di Milano negli spazi che mette a disposizione delle imprese il gruppo Intesa San Paolo. L’istituto di credito, attraverso questo spazio-espositivo permette alle aziende di presentarsi al grande pubblico dei visitatori mettendo in vetrina prodotti corredati anche dalle immagini dell’azienda.

27

IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE

dente di Fidimpresa Marche Sabina Cardinali – sono i prestiti alle famiglie (+205 milioni di euro), alle imprese dei servizi (+202 milioni) e alle industrie (+82 milioni di euro).

ANCONA

NELLE MARCHE aumentano i prestiti alle famiglie e alle imprese, soprattutto per gli investimenti e gli acquisti di immobili. È quanto emerge da un’indagine realizzata dal Centro Studi Sistema Cna per Fidimpresa Marche, il Confidi unico della Cna, su dati Bankitalia. Nel secondo semestre 2015 gli impieghi (mutui, scoperti di conto corrente, prestiti contro cessione di stipendio, anticipi su carte di credito, sconti di annualità, prestiti personali, leasing, factoring, altri investimenti finanziari) sono cresciuti dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il dato nazionale è di appena +0,1%, il che fa pensare che in

questi anni di crisi di neta i marchigiani abbiano risparmiato. Propensione, questa, comunque che ha sempre caratterizzato tutte quante le province regionali. «Ad aumentare – spiega il presi-

E’ INVECE diminuita la consistenza degli impieghi in edilizia (-117 milioni di euro), nell’amministrazione pubblica (-86 milioni) e tra le famiglie produttrici, cioè le imprese individuali e società di persone che impiegano non oltre 5 addetti (-78 milioni)». Insomma un quadro comunque a due facce anche una visione un po’ meno pessimistica del futuro sta facendo tornare attiva la pesa delle famiglie.

IN BREVE

VACANZE Marchigiani a Rimini per vendere turismo RIMINI. Anche 71 imprese marchigiane a Ttg incontri, sia guest e sun che si apre oggi per chiudere sabato nel quartiere fieristico di Rimini. Questa fiera è considerata il più grande marketplace in italia per il turismo, l’accoglienza e l’outdoor. Gli organizzatori si attendono 60mila visitatori provenienti da tutto il mondo.

PESARO Bene le esportazioni nel legno-arredo PESARO. Un incontro tra gli esponenti del settore legno-arredamento e i rappresentanti della giunta regionale nella sede del Cosmob a Pesaro. Presenti diversi imprenditori che hanno chiesto il sostegno della Regione. Tra i dati emersi, il settore legno-arredo ha incrementato l’export del 9,1% nel primo semestre.

BANCA MARCHE Proroga di due mesi per Medioleasing JESI. Il ministero dell’Economia ha disposto, su proposta della Banca d’Italia, la proroga di due mesi della procedura di amministrazione straordinaria per Medioleasing Spa (gruppo Banca delle Marche), commissariata dal 4 febbraio 2014. Si attende a breve la proroga, sempre di due mesi, del commissariamento della capogruppo Banca Marche.

FERMO Si apre oggi la 3 giorni del Made in Italy FERMO. Meglio dell’e-commerce e a prezzi imbattibili: e cioè quelli di fabbrica. Si apre oggi per chiudersi sabato ‘Il made in Italy apre le porte’, manifestazione che porta i consumatori dentro una trentina di azienda delle calzature, moda e cachemire: si entra si guarda e si compra a prezzi di fabbrica. Le tre giornate sono state ideate da una start-up, Madeistore.R.


Data Pagina Foglio

25-06-2016 6 1 / 2

133134

Bisettimanale

Codice abbonamento:

IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO / 25-06-2016


Data Pagina Foglio

21-06-2016 12 1 / 2

133134

Bisettimanale

Codice abbonamento:

IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO / 21-06-2016


Data Pagina Foglio

16-06-2016 27 1

133134

Quotidiano

.

Codice abbonamento:

IL RESTO DEL CARLINO / FERM / 16-06-2016


CORRIERE ADRIATICO / ED. FERMO / 16-06-2016

Pagina Foglio

16-06-2016 6 1 / 2

133134

Data

Codice abbonamento:

Quotidiano


Data Pagina Foglio

30-05-2016 14 1

133134

Quotidiano

.

Codice abbonamento:

IL MATTINO DI PADOVA / 30-05-2016


TORINO CRONACAQUI / 15-04-2016

Pagina Foglio

15-04-2016 35 1

133134

Data

ce abbonamento:

Quotidiano


LA STAMPA / ED. TORINO / 14-04-2016

Pagina Foglio

14-04-2016 60 1 / 2

133134

Data

Codice abbonamento:

Quotidiano


LA REPUBBLICA / ED. TORINO / 13-04-2016

Pagina Foglio

14-04-2016 13 1

133134

Data

ice abbonamento:

Quotidiano


LA VOCE DI ROMAGNA / 31-03-02016

Data Pagina Foglio

31-03-2016 20 1

133134

Quotidiano


LA VOCE DI ROMAGNA / 31-03-02016

Data Pagina Foglio

31-03-2016 36 1

134

Quotidiano


CORRIERE ROMAGNA / 31-03-2016

Pagina Foglio

31-03-2016 19 1

133134

Data

odice abbonamento:

Quotidiano


IL RESTO DEL CARLINO / ED. RIMINI / 13-03-2016

Pagina Foglio

13-03-2016 13 1

133134

Data

odice abbonamento:

Quotidiano


LA VOCE DI ROMAGNA / 06-03-2016

Pagina Foglio

06-03-2016 50 1

133134

Data

:

Quotidiano


IL RESTO DEL CARLINO / ED. RIMINI / 06-03-2016


Data Pagina Foglio

12-02-2016 53 1 / 2

133134

Settimanale

Codice abbonamento:

TORINO SETTE / 12-02-2016


PESARO E URBINO IL RESTO DEL CARLINO / ED. PESARO / 15-01-2016


IL GIORNALE DI CANTÙ / 05-12-2015

Settimanale

Data Pagina Foglio

05-12-2015 60 1 / 2


PERIODICI


CUCINA MODERNA / luglio 2016

Pagina Foglio

07-2016 7 1

133134

Data

onamento:

Mensile


IL MIO CASALE / agosto 2016

Pagina Foglio

08-2016 18/19 1 / 3

133134

Data

.

Codice abbonamento:

Bimestrale


DONNA MODERNA / 23-08-2016

Pagina Foglio

23-08-2016 139/40 1 / 2

133134

Data

Codice abbonamento:

Settimanale


DONNA MODERNA / 23-08-2016

Pagina Foglio

23-08-2016 139/40 2 / 2

133134

Data

Codice abbonamento:

Settimanale


IMBOTTIGLIAMENTO / aprile 2016

IMPIANTI Antonio Melis

APRILE 2016

Imbottigliamento

Attrezzature top level per birre artigianali «NON È TANTO LA DIMENSIONE CHE CI DISTINGUE DALL’INDUSTRIA - AFFERMA GIUSEPPE COLLESI, TITOLARE DEL BIRRIFICIO COLLESI - QUANTO IL METODO SEGUITO CHE PUNTA A REALIZZARE ETICHETTE RICCHE DI PERSONALITÀ DA MATERIE PRIME SELEZIONATE». IN BOTTIGLIA E FUSTI SOLO PRODOTTI AD ALTA FERMENTAZIONE.

2

IB_2016_003_INT@ImpCollesi_5pg.indd 2

U

no spot discreto, soft, e per questo più capace di farsi notare tra la rumorosità dei “consigli per gli acquisti” che s’inseguono su La7. È quello pianificato dalle birre artigianali Collesi, forti di un packaging elegante, frutto dell’estrema sinuosità della bottiglia vestita con i colori non troppo accesi dell’etichetta e della capsula che la completano. Un micro birrificio in TV? Sì, un’operazione certamente inconsueta e che denota la strategia imprenditoriale del fondatore dell’azienda,

07/03/16 10:00


IMBOTTIGLIAMENTO / aprile 2016

Cosa succede prima di imbottigliare

Una felice intuizione Fu proprio presentando le sue grappe in un evento al quale partecipava un ambasciatore belga esperto mastro birraio che Giuseppe si sentì suggerire, notato l’impegno profuso nei distillati, l’avvio di una produzione

artigianale di birra, in Italia ancora agli albori. «Il nuovo Millennio si era appena affacciato - ricorda Collesi di birra artigianale avevo a malapena sentito parlare e tuttavia la proposta mi colpì subito. M’informai meglio e partii con un primo impianto da 10 ettolitri». Un’intuizione davvero felice visti i risultati che l’hanno portato ad ampliare la produzione pochi anni fa con una nuova sala di cottura da 40 ettolitri affiancata da una cantina di tutto rispetto grazie alle quali nel 2015 Collesi ha superato gli 11.000 hl, con l’ambizione di raggiungere già quota 15.000 entro la fine di quest’anno. «I microbirrifici italiani devono puntare a raggiungere almeno i 30.000 hl nel medio periodo per stare bene sul mercato e contenere i prezzi, altrimenti non si riuscirà a essere ve- Giuseppe Collesi

APRILE 2016

Giuseppe Collesi che ha portato a livello di eccellenza una gamma di prodotti nati estendendo alla birra la passione precedente per la grappa di qualità, ereditata dal padre, titolare di un agriturismo nelle Marche.

Questa bollitura, che serve tra l’altro per la sterilizzazione e la concentrazione del mosto, avviene a vapore. Terminata la fase di cottura il mosto è liberato dalle ulteriori impurità attraverso un filtro tipo Whirlpool e raffreddato attraverso scambiatori di calore sino alla temperatura di 20°C, ideale per l’alta fermentazione. A questo punto il mosto va nei fermentatori dove si aggiunge il lievito per la prima fermentazione. I lieviti trasformano gli zuccheri e gli aminoacidi presenti nel mosto in alcol, anidride carbonica e sostanze aromatiche. Il tempo di maturazione è diverso per ogni tipologia di birra: la Bionda Collesi ha un tempo di maturazione di almeno 25 giorni, mentre la Rossa richiede 35-40 giorni a una temperatura di 0°C. La maturazione serve a saturare di anidride carbonica la birra, alla sua chiarificazione, ossia a far depositare i residui di lievito e proteine e, in generale, a un miglioramento del gusto, affinché tutti gli ingredienti della birra si armonizzano più compiutamente. Alla fine del processo la birra è centrifugata per toglierle i residui di opacità e quindi rimessa in un serbatoio dove si aggiungono lievito e zucchero per il successivo passaggio nei fusti stivati nella sala di fermentazione a una temperatura controllata di 25°C per circa 10 giorni. È durante questa fase che lo zucchero e il lievito fanno ripartire la seconda fermentazione.

Imbottigliamento

Una volta che hanno raggiunto il punto perfetto di maturazione, gli orzi coltivati nelle Tenute Collesi e la porzione importata vengono lavorati in un maltificio del territorio. Selezionati e ripuliti, sostano per tre-quattro giorni nelle vasche di macerazione, dove ricevono l’acqua e l’ossigeno necessari per la germinazione. L’acqua di macero, che di solito è mantenuta a temperature varianti fra i 12 e i 15 °C, viene cambiata in continuazione. Al raggiungimento dell’umidità necessaria, l’orzo è messo a germinare per circa una settimana in appositi cassoni. Successivamente il malto viene fatto essiccare e torrefatto. L’orzo maltato è poi macinato finemente, acquisendo la consistenza di una farina, e miscelato con acqua tiepida nei bollitori, che lo portano a una temperatura di circa 70/90°C. Per le birre Collesi questo processo dura circa tre ore durante le quali si aggiunge una prima parte di luppolo che conferisce il caratteristico gusto amarognolo alla birra e l’inconfondibile aroma. Si compie così la prima fase della fabbricazione della birra, detta ammostatura, in cui il malto si trasforma in mosto. Ciò avviene quando l’amido ancora presente nel malto si trasforma in uno zucchero, il maltosio. Il mosto così ottenuto è trasferito dal bollitore al tino filtro, dove avviene la separazione dalle trebbie, ossia dai residui insolubili della miscela, e quindi riportato nei bollitori per la cottura. La durata della cottura è di circa due ore, con l’aggiunta della seconda parte del luppolo.

3

IB_2016_003_INT@ImpCollesi_5pg.indd 3

07/03/16 10:00


IMBOTTIGLIAMENTO / aprile 2016

IMPIANTI

In prima linea per una legge sulla birra artigianale

APRILE 2016

Imbottigliamento

In un documento depositato alla Camera, il birrificio marchigiano illustra i criteri per identificare la categoria di prodotto.

Il microbirrificio Collesi ha messo nero su bianco quella che ritiene debba essere la carta d’identità della birra artigianale. Lo ha fatto con un documento arrivato a Montecitorio. A firmarlo è Giuseppe Collesi, in qualità di presidente della Fabbrica della Birra Tenute Collesi e portavoce della delegazione marchigiana (nello specifico dalla provincia di Pesaro e Urbino) che già il 13 gennaio aveva incontrato a Roma la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, con i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Città della Birra e del Comune di Apecchio, oltre ad altri importanti produttori italiani, ricercatori universitari e operatori del settore. Proprio perchè verba volant, scripta manent, Collesi ha contribuito a stendere e depositare un documento di sintesi con i punti chiave della proposta rivolta al Parlamento, dove è in atto la discussione sul Disegno di Legge C. 3119 (già approvato in Senato) che prevede disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione, competitività di settori importanti per l’economia italiana come l’agricolo e l’agroalimentare. Secondo Collesi il nodo centrale è la definizione di “birra artigianale” che deve diventare un brand sinonimo di qualità, in virtù non solo delle materie prime ma anche, e soprattutto, del metodo di lavorazione. «Per essere denominato artigianale - spiega Collesi - il processo produttivo deve escludere la pastorizzazione e la microfiltrazione, che inevitabilmente alterano il prodotto,

impoverendolo delle sue proprietà organolettiche e nutrizionali. Il fattore umano, nell’artigianalità, è essenziale nell’argomentazione che sottende alla proposta. Qui si gioca la vera, e giusta, differenza con le birre industriali, dove si attua una produzione massiva che si avvale proprio della pastorizzazione e della microfiltrazione. Basta prendere spunto dal mercato americano, che ha giustamente introdotto il termine craft beer per definire proprio a una lavorazione attenta al controllo manuale del processo». Un’altra questione di grande importanza è l’indicazione sull’etichetta. «Non è pensabile - aggiunge Collesi - continuare a regolamentarla secondo le disposizioni della Legge quadro 443/1985 per l’artigianato, che si limita a definire l’impresa artigiana secondo il criterio delle dimensioni, trascurando appunto fattori essenziali come qualità degli ingredienti e metodi di lavorazione». Sulla provenienza degli ingredienti primari, nella proposta del birrificio Collesi si ribadisce come non si debba subordinare l’artigianalità della birra all’italianità di tutte le materie prime. «In primis, il luppolo: la produzione di questa pianta sul territorio italiano è troppo bassa per soddisfare infatti tutti i birrifici nazionali». Una tesi, questa, avvalorata dagli studi di Tommaso Ganino del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Parma e da Eugenio Pellicciari di Italian Hops Company, realtà nata da un progetto di ricerca della stessa Università (e fra le prime, del settore, riconosciute dal Ministero dell’Agricoltura) presenti a Roma il 13 gennaio scorso.

ramente competitivi con la concorrenza straniera che già vanta volumi di gran lunga superiori».

I macchinari adottati La linea d’imbottigliamento parte con un depallettizzatore che sistema le bottiglie su un nastro diretto al monoblocco Cimec formato da sciacquatrice, riempitrice isobarica e tappatrice per la quale si adottano tappi a corona d’alluminio da 29, dotati di bidule interna, di Clementi

4

IB_2016_003_INT@ImpCollesi_5pg.indd 4

07/03/16 10:00


IMBOTTIGLIAMENTO / aprile 2016

Alcune fasi dell’imbottigliamento

Parte della produzione (il 30%) è confezionata in fusti a perdere Polikeg all’interno dei quali la birra rifermenta come accade con la bottiglia. I fusti sono garantiti per una pressione interna di 10 bar, lasciando quindi un gran margine di sicurezza se si pensa che la birra supera di poco i 3 bar. «La rifermentazione - osserva Collesi - produce anidride carbonica naturale che offre una maggiore conservabilità alla birra, capace così di mantenere la sua qualità fino a 24

La sala di cottura

10 da 80 hl con altri quattro in arrivo di pari volume.

Orzo, luppolo e lievito Sul versante delle materie prime utilizzate Collesi parte avvantaggiato dalle origini dell’azienda impegnata da tempo in agricoltura. Il 70% dell’orzo impiegato, distico, è infatti coltivato sui propri terreni mentre il restante 30% è composto da varietà importate. Un dettaglio che fa riflettere sulla possibilità di produrre una birra 100% Made in Italy: «Mi piacerebbe arrivarci - dice Collesi - risolvendo al più presto il problema principale che ancora si presenta a noi produttori nazionali e cioè l’approvvigionamento del luppolo per il quale dobbiamo rivolgerci a fornitori stranieri che lo selezionano nei paesi a più lunga tradizione birraria e che dispongono delle condizioni ambientali adatte, a partire dal clima. E che sono poi le nazioni del Nord Europa. Ritengo tuttavia che anche in Italia vi siano alcune zone nelle quali coltivazioni di luppolo possano svilupparsi egregiamente. Da qui la mia convinzione che a una birra prodotta con materie prime tutte nazionali si possa arrivare».

Un passo indietro per tornare alla sala di cottura messa a punto da Velo per soddisfare le attese del mastro birraio belga. Come anticipato si tratta di una sala da 40 hl a cotta che, per come è stata allestita, potrebbe farne quattro in 18 ore. Ciò significa che la potenzialità massima raggiungibile annualmente, dotandola di un altro Whirlpool, toccherebbe i 40-50.000 hl per una birra al 5% alcol. Tuttavia, come gli esperti sanno non è solo la sala di cottura a determinare la dimensione di un birrificio. Insomma, bisogna sì produrre una certa quantità di mosto ma poi ci vuole la cantina adeguata con i suoi tini di fermentazione e maturazione. Si tratta di dotazioni Le lager? Meglio di no che devono viaggiare di pari passo Tutte le birre Collesi sono ad alta e qui la capacità di stoccaggio è di fermentazione e di stile belga. Una 14 fermentatori da 20 hl l’uno, più scelta orientata dal gusto e dalle idee

APRILE 2016

Anidride carbonica naturale

mesi. Non solo, se chi spilla la birra è un vero professionista e sa come agire sul rubinetto della CO2, il fusto può essere consumato anche in 25 giorni una volta iniziato. Con una birra pastorizzata non si andrebbe invece oltre i 4-5 giorni». La linea di confezionamento dei fusti, a due teste, tarato per riempire fino a 120 fusti l’ora, è della Bra. Con essa si è passati dai 4.000 fusti prodotti nel 2014 ai 10.000 del 2015.

Imbottigliamento

Rigamonti. Due etichettatrici entrano in azione alternativamente, secondo le esigenze del caso, dopo che la birra ha terminato il suo periodo di maturazione: una è lineare, della Enos (1.000 bottiglie/ora la sua velocità), l’altra, rotativa (3.000), è prodotta da Once. Le capsule di plastica termoretraibile, fornite da Enoplast, sono applicate alle bottiglie da una macchina Enos che forma un monoblocco insieme all’etichettatrice lineare. Da notare il peso non indifferente delle bottiglie made by Saint Gobain, la cui capacità incide sulla velocità di riempimento: 5.000 pezzi da mezzo litro l’ora (500 grammi il vuoto), 4.500 da 33 (400 gr) e 3.800 da 75 (720 gr).

5

IB_2016_003_INT@ImpCollesi_5pg.indd 5

07/03/16 10:00


IMBOTTIGLIAMENTO / aprile 2016

IMPIANTI Le magnifiche sette

Sono sette attualmente le birre della gamma Collesi: due bionde al 6% alcol (una ottenuta dalla maltazione di orzo Pilsen e l’altra con la varietà Munich), un’ambrata al 7,5%, una rossa e una nera all’8%, una triplo malto al 9% e una Indian Pale Ale all’8,5%. Nessuna di queste birre contiene spezie o aromi, soltanto malto, luppolo e lievito. «Sono i vari step di cottura a conferire la gamma di aromi e sapori che le distingue», precisa Giuseppe che a breve aggiungerà al suo catalogo una Blanche, anch’essa tipicamente belga dal punto di vista dello stile e nota anche come Witbier per il colore chiaro dovuto all’impiego di frumento con aggiunta di scorza d’arancia che dona una profumazione unica. Fondamentale, per l’ottenimento di birre di qualità è però anche l’acqua. E che acqua si trova qui, quella del Monte Nerone che svetta nell’Appennino centrale, al confine fra Marche, Umbria e Toscana e che sovrasta Apecchio, la località a 700 metri sul livello del mare in cui ha sede la fabbrica Collesi su un’area vasta circa 3.000 mq. Nonostante conti appena 2.000 abitanti, Apecchio, proprio per la qualità della sua acqua ricca di sali minerali e ideale per le birre ad alta fermentazione, da qualche anno si sta facendo conoscere come Città della Birra. L’insediamento Collesi in particolare si armonizza con la natura circostante rispettando i criteri di minimo impatto, estetico e ambientale, grazie al rispetto dei criteri di edilizia ecosostenibile oltre che a un impianto fotovoltaico da 32 Kw, un generatore di vapore e un sistema di riscaldamento a pellet.

APRILE 2016

Imbottigliamento

Un successo internazionale

Da Apecchio, dove l’alta quota e il clima favoriscono una bassissima umidità e una marcata escursione termica, condizioni ottimali per la lavorazione e conservazione del prodotto, le birre Collesi hanno conquistato il mercato italiano, che genera il 70% del fatturato, e si stanno espandendo con successo nel mondo. Una crescita cui hanno contribuito i numerosi riconoscimenti ottenuti a livello mondiale: 43 medaglie in 10 anni nelle più prestigiose classifiche internazionali (12 solo nel 2015). Il mercato estero cresce dagli Usa alla Russia al Giappone, passando per l’Europa con Francia e Regno Unito. In America, Collesi è distribuito nientemeno che dal gruppo Joe Bastianich nei suoi 100 ristoranti sparsi per gli States (unica marca di birra italiana) oltre che nei due punti vendita Eataly a New York e Chicago. Ai tanti riconoscimenti raccolti Collesi è arrivato partecipando ai concorsi potendosi vantare di aver presentato prodotti di serie, non birre elaborate per l’occasione. Gli ultimi premi in ordine di tempo sono il World Beer Awards (un oro e un bronzo) e l’International Beer Challenge di Londra (un argento e un bronzo) il World Beer Championship di Chicago (quattro ori e due argenti) e l’Australian International Beer Awards (due bronzi). Tutti successi ottenuti grazie a una visione nata e alimentata dalla passione per il proprio lavoro e per le cose ben fatte: massima cura per la qualità delle materie prime e degli standard produttivi, frutto di uno scrupolo artigianale e una costante innovazione tecnologica.

di Giuseppe: «Non amo le birre lager. Certo, tra le artigianali ce ne sono anche di discrete, ma come stile in sé non mi sembra possa offrire prodotti davvero meritevoli di essere presi in considerazione. Si tratta in generale di birre piatte, prive di personalità e questo spiega perché sono predilette dalla grande industria». Un’osservazione che ci dà modo di affrontare il tema della differenza tra la produzione artigianale e quella da grandi numeri. Collesi, infatti, definisce il suo un microbirrificio. Ma quando si supera la soglia produttiva che inequivocabilmente porta a parlare di birra industriale? Questa la sua risposta: «Sgombrerei innanzitutto il campo dal concetto che fa equivalere la birra artigianale a un prodotto realizzato con mezzi rudimentali. A distinguerle è ben altro e cioè il metodo».

Né filtrate né pastorizzate Già, il metodo. Vediamo a che cosa si riferisce Giuseppe. «Se da un lato, quello dell’industria, si offrono birre pastorizzate, filtrate e con lieviti impiegati allo sfinimento, con luppoli non in fiore ma sotto forma di

estratto e spesso impiegando l’orzo per non più del 40% della produzione, con l’altro 60% che è mais o riso, cioè cereali più economici, e ricorrendo per di più all’aggiunta di anidride carbonica in maniera artificiale, dall’altro lato la birra artigianale come la intendo io utilizza orzo al 100%, eventualmente una porzione di frumento per le speciali birre Blanche, luppolo non sotto forma di estratto, non procede a filtrazione né a pastorizzazione e la sua effervescenza deriva da anidride carbonica sviluppatasi naturalmente. Se ci si limita a rispettare questo metodo di produzione la numerica non conta più. Posso fare mille bottiglie come un milione. Lo dimostra il successo delle craft beer americane, tradotto birre fatte a mano, da impianti che raggiungono talvolta il milione di ettolitri. In sostanza quando parlo di microbirrificio lo faccio per distinguermi dall’industria italiana della quale fanno parte produttori che al milione di ettolitri neanche arrivano pur non rispettando il criterio che ho esposto sulla produzione artigianale». ^ © RIPRODUZIONE RISERVATA

6

IB_2016_003_INT@ImpCollesi_5pg.indd 6

07/03/16 10:00


Data Pagina Foglio

04-2016 18 1

133134

Bimestrale

.

Codice abbonamento:

IL MIO CASALE / aprile 2016


MEDIA KEY / febbraio 2016

Mensile

Data Pagina Foglio

02-2016 68 1


BAR GIORNALE / febbraio 2016

Pagina Foglio

02-2016 100 1

133134

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MONDO DELLA BIRRA / dicembre 2015

Notizie Birra Collesi in tv con uno spot su La7

Collesi ha scelto La7 per lanciare la sua prima campagna televisiva che, da fine dicembre, sta portando il brand dentro le case di milioni di italiani. Il microbirrificio artigianale marchigiano è il primo nella sua categoria a comunicare su una rete nazionale: una scelta strategica che, ancora una volta, testimonia la capacità dell’azienda di farsi anticipatrice di tendenze. L’efficacia dell’importante investimento è supportata da una programmazione quotidiana, prevista fino a metà febbraio a ridosso di alcuni programmi di punta come il tg di Mentana. Lo spot sposa la filosofia della sintesi ad alto impatto emozionale: una breve ma intensa “rivelazione” del prodotto e dell’esperienza sensoriale che lo accompagna. L’idea creativa si basa su una metafora, giocata sull’inganno percettivo: un candido drappo di seta, che sembra nascondere un profilo femminile, viene lentamente rimosso per svelare la forma elegante e sinuosa della bottiglia Collesi.

Nuovo look per 8.6 Gold

Bavaria, birrificio olandese indipendente, lancia il nuovo packaging di 8.6 Gold: la bionda doppio malto che incarna l’anima moderna e audace della gamma di Birre Speciali 8.6. Grazie alla veste dorata ancora più intensa e a un’innovativa texture polisensoriale con una speciale finitura a rilievo Embossed Touch, 8.6 Gold si presenta sul mercato con uno stile inedito e trasgressivo, riconoscibile anche al tatto, rimanendo fedele al gusto unico che la caratterizza. Un inedito mix di tradizione e modernità, che cavalca lo spirito alternativo e audace tipico di 8.6. 8.6 Gold è una doppio malto bionda dal colore ambrato, ricca e con un sapore pieno e intenso, con lievi note fruttate: il risultato è una naturale dolcezza perfettamente bilanciata dalle note amare del luppolo e dai quattro tipi di malto utilizzati.

Il Mondo della Birra

Oro per la Timmermans Oude Gueuze

Più di 75 esperti dell’arte birricola di tutto il mondo hanno scelto le migliori birre in ogni categoria durante la quarta edizione del Brussels Beer Challenge. Oltre 1.100 prodotti erano in concorso quest’anno e la Timmermans Oude Gueuze è riuscita ancora una volta a vincere la medaglia d’oro nella categoria di lambic e gueuzes. È il terzo riconoscimento internazionale che questa birra eccezionale a fermentazione spontanea vince di fila nel 2015. La medaglia d’oro del Brussels Beer Challenge arriva dopo un’altra medaglia d’oro, quella degli Australian Beer Awards, e il prestigioso premio come World’s Best Sour Beer ricevuto nei World Beer Awards. L’unanimità sulla Oude Gueuze sembra totale tra gli esperti. «È un magnifico riconoscimento», ha detto Anthony Martin, CEO di John Martin, dal 1993 proprietaria del birrificio Timmermans. «Il mastro birraio ed esperto di lambic Willem Van Herreweghen e il birrificio Timmermans hanno fatto tutti gli sforzi per portare la qualità delle lambic a un livello superiore. Nel 2012, la maggior parte dei fusti di quercia non furono soltanto restaurati o sostituiti ma il birrificio acquistò anche tanti barili di legno più piccoli. Grazie a questi, il sapore delle nostre Oude Gueuze è diventato più complesso e le sue note di legno sono adesso più notevoli».

96

Le aziende citate AB-InBev - www.ab-inbev.com ADHOR - www.adhor.it AIC - www.celiachia.it AFA Arredamenti - www.afa-arredamenti.com Anesa - www.anesabirra.it Angella F.lli - Tel. 02 97950594 AssoBirra - www.assobirra.it Associazione Le Donne della Birra donnedellabirra@gmail.com Bavaria - www.bavaria.com Birra Castello - www.birracastello.it Birra Forst - www.forst.it Birra Menabrea - www.birramenabrea.com Brasserie Huyghe - www.delirium.be Brau Union Export - www.brauunion.at Celli - www.celli.com Centro Birra Verona Est - www.centrobirra.it Cervisia Import - www.cervisia.it Cheno Servizi - sito.chenoservizi.com Constellation Brands - www.cbrands.com Dibevit Import - www.dibevit.com Doreca - www.doreca.it Eataly - www.eataly.it Expo 2015 - www.expo2015.org F&G - www.fg-srl.it Fabbrica della Birra Tenute Collesi - www.collesi.com Ferro Beverage & Co. - www.ferrodistribuzione.it Grand Hotel des Iles Borromées & SPA www.borromees.com Gruppo Heineken - www.heineken.com Guinness - Diageo Italia - www.diageo.com Hausbrandt Trieste 1892 - www.hausbrandt.com Identità Golose - www.identitagolose.it Interbrau - www.interbrau.it John Martin - www.anthonymartin.be K. Kiem - www.birrekiem.com Kulmbacher Italia - www.kulmbacher.it Manes Ingros - www.manes.it Milano Beer Week - www.milanobeerweek.it Palm Belgian Craft Brewers www.palmbreweries.com Premio Birra Moretti Grand Cru - www.birramoretti.it Radeberger Gruppe Italia - www.radeberger.it Ruffino - www.ruffino.com Slow Food - www.slowfood.it UNISG - www.unisg.it Veltins - Werner Jaufenthaler Tel. 0474 504333 - www.veltins.com Westvleteren - www.sintsixtus.be


LOCALI TOP / ED. TORINO / dicembre-gennaio 2016


MEDIA KEY / luglio 2016

Pagina Foglio

08-2016 47/54 1 / 8

111052

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MEDIA KEY / luglio 2016

Pagina Foglio

08-2016 47/54 4 / 8

111052

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MEDIA KEY / luglio 2016

Pagina Foglio

08-2016 47/54 6 / 8

111052

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MONDO DELLA BIRRA / maggio 2016

Pagina Foglio

05-2016 94 1

111052

Data

e abbonamento:

Mensile


MEDIA KEY / aprile 2016


LOCALI TOP / aprile 2016

b ev

CARDENAL MENDOZA EDIZIONE LIMITATA AL GIUBILEO

e

GIN E VODKA DISTILLERIE COLLESI

ra

ge

RUM ZACAPA SI RINNOVA CON UN RESTYLING

CARDENAL MENDOZA EDIZIONE LIMITATA AL GIUBILEO Cardenal Mendoza, il più celebre fra i Brandy spagnoli, dedica una speciale bottiglia in edizione limitata al Giubileo della Misericordia 2016, recentemente indetto da Papa Francesco. La nuova bottiglia è opera di Steve Simpson, grande illustratore e designer inglese da tempo trasferitosi in Irlanda. La bottiglia del Giubileo mantiene in etichetta e in retroetichetta il colore giallo, ormai classico, del Cardenal Mendoza: molti sono però i fregi e i simboli aggiunti da Simpson, che figurano anche sulla variopinta capsula e sul sigillo frontale rotondo. L’astuccio cilindrico in metallo è di colore rosso, ed è arricchito dalle immagini delle principali basiliche di Roma. Ottenuto da uve autoctone Airén e prodotto tramite una lenta distillazione in alambicchi di rame, il Brandy spagnolo Cardenal Mendoza invecchia per oltre 15 anni in botti che hanno precedentemente contenuto Sherry Oloroso e Pedro Ximenez. Brandy di Jerez della categoria Solera Gran Reserva – il top della produzione spagnola, è ancora prodotto in quantità limitate. Il Cardenal Mendoza è distribuito in esclusiva per l’Italia dalla Fratelli Rinaldi di Bologna.

GIN E VODKA DISTILLERIE COLLESI Non solo birrificio artigianale, Collesi è un raro e prezioso esempio di azienda agricola valorizzata anche da una distilleria d’eccellenza. E proprio le Distillerie Tenute Collesi sono protagoniste oggi di alcune grandi novità per il settore “spirit”. Sono due gli inediti distillati miscelabili: un Gin e una Vodka di alta gamma e rigorosamente made in Italy. Il Gin Collesi nasce da ingredienti di prima qualità, che l’azienda coltiva nelle sue Tenute e riceve in dono da un territorio straordinario. L’acqua purissima, i migliori orzi e soprattutto le bacche di un pregiato ginepro, tipico dell’Appennino. Oltre a questa pianta particolarmente ricercata, un’altra caratteristica che lo rende iconico è l’abbinamento con le visciole, una dolcissima ciliegia nativa delle Marche. La Vodka Collesi nasce, invece, da un raffinato blend di grano, uve e vino, lavorato secondo un metodo artigianale lento e curato. L’alcol è sottoposto a una refrigerazione intensiva per almeno 56 ore, da qui riportato gradualmente appena sopra lo zero e poi filtrato per ben 8 volte, miscelandosi con l’acqua purissima del Monte Nerone.

RUM ZACAPA SI RINNOVA CON UN RESTYLING Rum Zacapa®, il marchio di rum ultra-premium leader a livello mondiale, è lieto di annunciare il restyling di tutti i prodotti della sua gamma. Il distillato guatemalteco rimane uno dei migliori rum del mondo riconfermando la sua leadership anche nella categoria dei distillati scuri di lusso e per celebrare le sue performance positive nascono così nuovi packaging ispirati alle origini guatemalteche del marchio ma rivisitati in chiave sofisticata ed elegante. I nuovi design si richiamano alla filosofia di Zacapa – che dedica tutto il tempo necessario alla creazione di una “alchimia da assaporare” capace di regalare esperienze gradevoli e significative –, e allo stesso tempo si fanno riflesso della qualità del prodotto che racchiudono all’interno. Restyling ‘pilota’ della gamma è stato Zacapa 23 che nella nuova versione presenta linee affusolate e stondate impreziosite da una piccola orchidea – fiore nazionale del Guatemala – impressa sul vetro insieme all’immancabile petate, la fascia intrecciata di foglie di palma essiccate simbolo dell’unione tra cielo e terra. Zacapa 23 ha riscosso un tale successo da convincere il brand a estendere il cambio d’immagine anche alla referenza Zacapa XO dandole un design più contemporaneo che strizza l’occhio al mondo dell’alta profumeria. LOCALI TOP

54


ANNO XX - N° 203 - Aprile 2016 - Mensile - Euro 3 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-0 2-2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

LOCALI TOP / aprile 2016

BAR·RISTORAZIONE·OSPITALITÀ

Birra Collesi… Sensazion Ale

www.collesi.com

PROSECCO

RISULTATI SPUMEGGIANTI

IL TÈ DIVENTA

TE’ndenza


LOCALI TOP / aprile 2016

GIUSEPPE COLLESI

“L’uomo del monte” ha detto sì… Alla passione! A colloquio con il fondatore e titolare dell’azienda birraria.

P

er chi cercasse Apecchio su una mappa, si troverebbe a puntare proprio dritto al “cuore” dell’Italia: un piccolo comune marchigiano di appena 2mila abitanti, arrampicato sulle montagne ai confini tra Marche, Umbria e Toscana. È qui che “sgorga” la birra artigianale italiana più premiata al mondo, Collesi: 41 medaglie in meno di 10 anni nelle più prestigiose classifiche internazionali; una produzione annua di 2 milioni di bottiglie a cui si aggiungono 10.000 fusti per la spillatura; un mercato estero in progressiva espansione, dagli USA al Giappone, passando per l’Europa con Francia e Regno Unito. Uno dei pochi stabilimenti a quota 700 metri slm, quello di Collesi è anche uno dei rari casi di birrificio nato da un’azienda agricola a ciclo completo (perché l’orzo è coltivato nei suoi campi).

Incontriamo Giuseppe Collesi, fondatore e titolare dell’azienda. Come è nata l’idea del birrificio? «Sono cresciuto aiutando i miei genitori, dopo scuola, con l’agriturismo di famiglia. Amavo servire le grappe fatte in casa dal mio papà, Franco. Così “da grande”, nonostante gli studi da elettronico, ho vestito i panni dell’imprenditore agricolo per fare di Apecchio un polo d’eccellenza nel settore della birra artigianale». Perché? «Qui ci sono condizioni ottimali: oltre all’acqua del Monte Nerone (in Europa una delle migliori per la birra), anche l’alta quota e il clima, che insieme favoriscono una bassissima umidità e una marcata escursione termica. Produciamo 6 varietà di birre, secondo un’antica e preziosa ricetta dei monaci. Sono tutte ad alta fermentazione, non pastorizzate e con rifermentazione naturale in bottiglia, che permette di conservare intatti i profumi e gli aromi di ogni ingrediente, per un gusto pieno ed elegante». E l’anno 1870 sul logo? «Anche quello parla della mia famiglia. È lo stemma araldico del mio trisnonno, Fortunato, primo sindaco di Apecchio. Quando anni fa l’ho ritrovato in un archivio, ho pensato a un segno del destino». LOCALI TOP

10

Giuseppe Collesi nel suo stabilimento e le birre Collesi: Ubi (rossa), Maior (nera), Alter (chiara), Triplo Malto, Ego (chiara), Fiat Lux (ambrata).

Storia e territorio hanno il loro peso. Come si concilia tutto questo con l’innovazione? «La nostra azienda, già all’avanguardia per macchinari, figure professionali coinvolte (come un grande mastro birraio belga) e controlli di qualità, ha investito nel 2012 circa 2 milioni di euro per potenziare l’area produttiva. Oggi siamo in grado di garantire 24.000 litri al giorno, con l’obiettivo di arrivare in futuro a 40-50.000 hl l’anno. Inoltre ci serviamo di energie pulite grazie a un impianto fotovoltaico da 32 Kw, un generatore di vapore e un sistema di riscaldamento a pellet». Strategie per il futuro? «Recentemente abbiamo stretto un accordo d’importazione e distribuzione delle birre Collesi negli USA, con il gruppo Joe Bastianich. Oltre a essere presenti nei suoi 100 ristoranti, siamo anche nei due punti vendita Eataly, rispettivamente a New York e Chicago. E presto avremo tante altre novità da raccontare, in tema di prodotto, collaborazioni, innovazioni per il mercato domestico e strategie di espansione, addirittura nel campo salute & benessere».


ITALIA A TAVOLA / novembre 2015

Pagina Foglio

11-2015 80/81 1 / 2

133134

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MONDO DELLA BIRRA / novembre 2015

Pagina Foglio

11-2015 24/31 1 / 6

133134

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MONDO DELLA BIRRA / novembre 2015 Pagina Foglio

11-2015 24/31 3 / 6

133134

Data

Codice abbonamento:

Mensile


MONDO DELLA BIRRA / novembre 2015

Notizie Ancora un podio per le birre Collesi

HB München, Oktoberfest con il Lupo

Trionfano ancora le Birre Collesi, chiamate per la quarta volta in un anno sul podio di una classifica internazionale. È il World Beer Awards 2015 a premiare oggi le uniche due birre Collesi in gara: la nera Maior, con la medaglia d’oro nella categoria “Stout & Porter - Imperial Stout”, e la bionda Ipa, con la medaglia di bronzo fra le “Pale Beer”. Il prestigioso riconoscimento rappresenta un punto di riferimento nel settore a livello globale e conferma Collesi come birrificio d’eccellenza, specializzato nella produzione di birre ad alta fermentazione, non pastorizzate, con fermentazione naturale in bottiglia. www.collesi.com

Se dalle spine escono le specialità HB München, la festa è un successo sicuro: proprio come la Oktoberfest organizzata negli accoglienti spazi del locale di Busto Arsizio The Wolf Pub, che ha richiamato una folta e assidua clientela, dal 18 al 27 settembre scorso. Situato in un contesto agreste, a poca distanza dal centro di Busto, The Wolf Pub ha un ampio giardino, ideale per ospitare anche all’aperto questo tipo di eventi. L’affiatato team del locale, coordinato dal proprietario Ludovico Kubler, ha accolto gli ospiti della festa con grandi boccali di HB München, e con i piatti tipici bavaresi. Nell’immagine, da sinistra, Sonia, Ludovico, Ettore, Federica, Anna, Antonio, Luca, pronti a ricevere i loro clienti.

Il Mondo della Birra

Presentata la sponsorizzazione tra Udinese Calcio e Birra Castello SpA

Conclusa la conferenza stampa di presentazione della nuova sponsorizzazione tra Udinese Calcio e Birra Castello SpA, con grande soddisfazione ed entusiasmo da parte di entrambe le società. Ad aprire la conferenza è stato il presidente dell’Udinese Franco Soldati, che ha ringraziato Birra Castello per aver chiuso questo contratto importante della durata di tre anni: «È una birra nostra – ha commentato il Presidente Soldati – che ha uno stabilimento importante a San Giorgio di Nogaro. È una realtà tutta friulana che si unisce a quello che noi vogliamo sviluppare, la nostra territorialità friulana. Birra Castello è una realtà importante a livello nazionale, con un fatturato notevole e la sintesi con l’Udinese è qualcosa di friulano, che vuole continuare a crescere ancora». «Siamo un gruppo totalmente italiano – ha continuato Walter Lombardi, direttore generale di Birra Castello SpA – e con Birra Castello abbiamo voluto ridare vita a uno stabilimento straordinario e riportare il prodotto friulano al suo splendore. Siamo il terzo polo produttivo in Italia, però la nostra sostanziale differenza è che siamo imprenditori italiani. La partnership con l’Udinese Calcio ci lega ancora di più al territorio, motivo per cui l’abbiamo siglata per tre anni. Siamo molto soddisfatti e vogliosi di varare progetti futuri, e questa per noi è un’opportunità davvero eccezionale per veicolare i messaggi che ci contraddistinguono». Un messaggio che viene ripreso anche dal nuovo progetto birrario di Birra Castello, Le specialità, una linea di quattro birre dedicate al gusto e ispirate al territorio friulano per il loro carattere forte e deciso. Una birra che nasce dal territorio e che grazie a esso diventa eccellenza italiana.

96

Le aziende citate AFA Arredamenti - www.afa-arredamenti.com Aktienbrauerei - www.aktienbrauerei.de Anesa - www.anesabirra.it Angella F.lli - Tel. 02 97950594 Asolo Bevande - www.birrabelga.it AssoBirra - www.assobirra.it Beer Attraction - www.beerattraction.it Bières de Chimay - www.chimay.com Birra Amarcord - www.birraamarcord.it Birra Castello - www.birracastello.it Birra Forst - www.forst.it Birra Menabrea - www.birramenabrea.com Birra Peroni - www.peroni.it Birrificio Angelo Poretti - www.birrificioangeloporetti.it Birrificio Gjulia - Az. Agricola Altùris www.birragjulia.com Birrificio Italiano - www.birrificio.it Birrificio Toccalmatto - www.birratoccalmatto.it Braglia - www.bragliasrl.it Brasserie Dubuisson - www.br-dubuisson.com Brasserie Huyghe - www.delirium.be Celli - www.celli.com Centro Birra Verona Est - www.centrobirra.it Cuzziol - www.cuzziol.it Dibevit Import - www.dibevit.com Dinkelacker Schwaben Braü - www.ds-kg.de Doemens - www.doemens.org Expo 2015 - www.expo2015.org Eurosaga - www.eurosaga.it F&G - www.fg-srl.it Fabbrica della Birra Tenute Collesi - www.collesi.com Fabbrica di Pedavena - www.fabbricadipedavena.it Ferro Beverage & Co. - www.ferrodistribuzione.it Ghezzi Antonio - www.ghezziantonio.it Gräfliches Hofbrauhaus Freising www.hofbrauhaus-freising.de Grand Hotel des Iles Borromees & SPA www.borromees.com Gruppo Biscaldi - www.biscaldi.com Hirt Brauerei - www.hirterbier.at Interbrau - www.interbrau.it John Martin - www.anthonymartin.be K. Kiem - www.birrekiem.com Kulmbacher Italia - www.kulmbacher.it Palm Belgian Craft Brewers www.palmbreweries.com Pivovarna Laško - Parovel Group - www-lasko.eu Poggiana F.lli - www.poggiana.com Radeberger Gruppe Italia - www.radeberger.it Rocca Giuseppe & Figli - www.roccavini.it Roman Brouwerij - www.roman.be Theresianer - www.theresianer.com VDGlass - www.vdglass.it Warsteiner Italia - www.warsteiner.it


TU STYLE / 16.11.2015

Settimanale

Data Pagina Foglio

16-11-2015 140 1


LOCALI TOP / novembre 2015

AZIENDE

ATTREZZATURE

PRODOTTI

FIERE

INIZIATIVE

LIBRI

APERTURE

RAPPORTO FINALE ANUGA 2015: RECORD DI ESPOSITORI E VISITATORI

MILANO BEER WEEK DA “30 E LODE”

Dopo aver fatto segnare un nuovo record di espositori, Anuga 2015 cresce anche in termini di visitatori: circa 160.000 operatori provenienti da 190 paesi hanno visitato la rassegna che si è svolta a Colonia dal 10 al 14 ottobre. «Anuga è una piattaforma di business e informazioni ineguagliabile per il settore globale del food» così Gerald Böse, President and Chief Executive Officer di Koelnmesse di GmbH, riassume questa edizione del salone. Anuga 2015 ha ospitato oltre 7.000 espositori provenienti da 108 paesi; la quota di partecipazione di espositori esteri si è attestata intorno all’89%, mentre per i visitatori lo stesso dato ha raggiunto il 68%. La 33ª edizione di Anuga è stata inaugurata il 10 ottobre da Christian Schmidt, ministro tedesco dell’alimentazione e dell’agricoltura, e da Evangelos Apostolou, ministro greco per lo sviluppo dell’agricoltura e l’industria alimentare. La Grecia era il paese partner di Anuga 2015 e i suoi oltre 200 espositori hanno riscosso grande successo. La prossima edizione di Anuga si svolgerà dal 7 all’11 ottobre 2017. L.T.

La Milano Beer Week è giunta appena alla sua seconda edizione ma è già entrata nel cuore degli appassionati di birra milanesi e non solo. La settimana di celebrazione delle birre d’autore, ideata dai giornalisti Maurizio Maestrelli e Valentina Brambilla sull’onda delle beer week americane, ha coinvolto quest’anno, dal 21 al 27 settembre, trenta locali cittadini offrendo un centinaio circa di eventi sparsi nelle diverse location. Dalle degustazioni guidate alle cene con abbinamenti birrari, dagli incontri con scrittori famosi a quelli con tanti birrai italiani e stranieri fino ai numerosi tap takeover sono stati il “sale” di sette giorni intensi che hanno coinvolto sia i consumatori consapevoli sia avvicinato al mondo delle birre tanti curiosi neofiti. «L’obiettivo era quello di dimostrare quanto ricco e articolato sia l’universo delle birre», ha spiegato Valentina Brambilla, «e quanto importanti siano i locali che ne sono le ideali “ambasciate”. Considerato l’incredibile entusiasmo riscontrato, possiamo dire di aver centrato questo obiettivo». L’appuntamento con la Milano Beer Week è allora per la terza settimana di settembre 2016. www.milanobeerweek.it L.T.

PODIO PER LE BIRRE COLLESI: DUE MEDAGLIE AL WORLD BEER AWARDS 2015 Ancora un trionfo per le Birre Collesi, chiamate per la quarta volta in un anno sul podio di una classifica internazionale. È il World Beer Awards 2015 a premiare oggi le uniche due birre Collesi in gara: la nera Maior, con la medaglia d’oro nella categoria “Stout & Porter - Imperial Stout”, e la bionda Ipa, con la medaglia di bronzo fra le “Pale Beer”. La finale che ha premiato le migliori birre del mondo si è tenuta a Londra, dopo un lungo processo di selezione e votazione, che ha coinvolto in qualità di giurati alcuni fra i migliori assaggiatori dei tre continenti, America, Europa e Asia. Il prestigioso riconoscimento rappresenta un punto di riferimento nel settore a livello globale e conferma Collesi come birrificio d’eccellenza, specializzato nella produzione di birre ad alta fermentazione, non pastorizzate, con fermentazione naturale in bottiglia. «Siamo orgogliosi di aver ricevuto ancora una volta l’apprezzamento di appassionati e intenditori a livello mondiale – ha commentato Giuseppe Collesi – e il merito va al grande impegno che ogni giorno accompagna il nostro lavoro. La selezione delle materie prime di qualità, come l’orzo che coltiviamo direttamente nelle nostre Tenute, il rispetto per la tradizione nell’esperienza dei nostri Mastri Birrai, e la riconoscenza per un paesaggio generoso, come il Monte Nerone con il suo clima e la sua acqua purissima… Tutto questo fa parte di una cultura aziendale profonda, e forse rappresenta l’ingrediente essenziale che rende le nostre birre inimitabili». www.collesi.com L.T.

LOCALI TOP

92


MONDO DELLA BIRRA / ottobre 2015

Birre Artigianali Giuseppe Collesi

“L’uomo del monte” ha detto sì… Alla passione! A colloquio con il fondatore e titolare dell’azienda birraria. Nelle foto Giuseppe Collesi nel suo stabilimento e le birre Collesi: Ubi (rossa), Maior (nera), Alter (chiara), Triplo Malto, Ego (chiara), Fiat Lux (ambrata).

P

Il Mondo della Birra

er chi cercasse Apecchio su una mappa, si troverebbe a puntare proprio dritto al “cuore” dell’Italia: un piccolo comune marchigiano di appena 2mila abitanti, arrampicato sulle montagne ai confini tra Marche, Umbria e Toscana. È qui che “sgorga” la birra artigianale italiana più premiata al mondo, Collesi: 41 medaglie in meno di 10 anni nelle più prestigiose classifiche internazionali; una produzione annua di 2 milioni di bottiglie a cui si aggiungono 10.000 fusti per la spillatura; un mercato estero in progressiva espansione, dagli Usa al Giappone, passando per l’Europa con Francia e Regno Unito. Uno dei pochi stabilimenti a quota 700 metri slm, quello di Collesi è anche uno dei rari casi di birrificio nato da un’azienda agricola a ciclo completo (perché l’orzo è coltivato nei suoi campi). Incontriamo Giuseppe Collesi, fondatore e titolare dell’azienda. Come è nata l’idea del birrificio? «Sono cresciuto aiutando i miei genitori, dopo scuola, con l’agriturismo di famiglia. Amavo servire le grappe fatte in casa dal mio papà, Franco. Così “da grande”, nonostante gli studi da elettronico, ho vestito i panni dell’imprenditore agricolo per fare di Apecchio un polo d’eccellenza nel settore della birra artigianale». Perché? «Qui ci sono condizioni ottimali: oltre all’acqua del Monte Nerone (in Europa una delle migliori per la birra), anche l’alta quota e il clima, che insie-

70

me favoriscono una bassissima umidità e una marcata escursione termica. Produciamo 6 varietà di birre, secondo un’antica e preziosa ricetta dei monaci. Sono tutte ad alta fermentazione, non pastorizzate e con rifermentazione naturale in bottiglia, che permette di conservare intatti i profumi e gli aromi di ogni ingrediente, per un gusto pieno ed elegante». E l’anno 1870 sul logo? «Anche quello parla della mia famiglia. È lo stemma araldico del mio trisnonno, Fortunato, primo sindaco di Apecchio. Quando anni fa l’ho ritrovato in un archivio, ho pensato a un segno del destino».

Storia e territorio hanno il loro peso. Come si concilia tutto questo con l’innovazione? «La nostra azienda, già all’avanguardia per macchinari, figure professionali coinvolte (come un grande mastro birraio belga) e controlli di qualità, ha investito nel 2012 circa 2 milioni di euro per potenziare l’area produttiva. Oggi siamo in grado di garantire 24.000 litri al giorno, con l’obiettivo di arrivare in futuro a 40-50.000 hl l’anno. Inoltre ci serviamo di energie pulite grazie a un impianto fotovoltaico da 32 Kw, un generatore di vapore e un sistema di riscaldamento a pellet». Strategie per il futuro? «Recentemente abbiamo stretto un accordo d’importazione e distribuzione delle birre Collesi negli USA, con il gruppo Joe Bastianich. Oltre a essere presenti nei suoi 100 ristoranti, siamo anche nei due punti vendita Eataly, rispettivamente a New York e Chicago. E presto avremo tante altre novità da raccontare, in tema di prodotto, collaborazioni, innovazioni per il mercato domestico e strategie di espansione, addirittura nel campo salute & benessere». ❰


MONDO DELLA BIRRA / settembre 2015

Notizie Le aziende citate

Birra per intenditori: Bormioli Rocco insegna il giusto bicchiere La birra rappresenta una delle bevande alcoliche preferite dagli italiani. E di birre, si sa, ce ne sono per tutti i gusti. È fondamentale però assaporarle nel giusto bicchiere e per questo Bormioli Rocco ha creato “Beer Club”, una serie di lezioni che illustrano come abbinare ogni birra al suo calice, ma anche a cibi, suggerendo accostamenti gourmet di respiro internazionale. “Beer Club” non è solo questo, ma anche una linea di bicchieri e calici studiati appositamente per ogni tipologia di birra. Si tratta di tre nuovi modelli che si vanno ad aggiungere alla vasta gamma di bicchieri da birra pensati per esaltarne le proprietà organolettiche. Le lezioni “Beer Club”, realizzate con la collaborazione del birrificio artigianale, La Taverna Espumosa di Parma e di due chef d’eccezione, Luca Mecchieri e Federico Di Chiara, sono disponibili a partire dal 15 luglio, ogni mese, sul sito Bormioli Rocco My Business.

Il Mondo della Birra

Collesi vince 4 medaglie d’oro e 2 d’argento al World Beer Championships di Chicago Un trionfo assoluto quello delle Birre Collesi, ottenuto al World Beer Championships di Chicago, competizione che rappresenta uno dei più importanti test di valutazione degli Stati Uniti e punto di riferimento del settore a livello planetario. Oltre 90 su 100, la valutazione ottenuta dalle 4 birre vincitrici dell’ambita medaglia d’oro della manifestazione, per Rossa, Nera, Malto (punteggio di 93 su 100) e Bionda (90 su 100) qualificate dai componenti della giuria come “Outstanding”, ovvero “Superlativa”, riconoscimento storico; valutazione di 88 e 87 insignite della medaglia d’argento e del titolo di “Highly Recommended” (Altamente Raccomandate), per le birre apecchiesi Chiara e Ambrata. Questi ulteriori riconoscimenti confermano l’assoluta eccellenza dello stabilimento Collesi, specializzato nella produzione di birre ad alta fermentazione, non pastorizzate, con fermentazione naturale in bottiglia. «La nostra grande passione è la base dei continui successi e riconoscimenti di appassionati e intenditori» ha commentato Giuseppe Collesi titolare dell’omonimo stabilimento. «Poi gli ingredienti come l’acqua calcarea del Monte Nerone, l’orzo direttamente prodotto dalle Tenute Collesi – trasformato in malto nel nostro maltificio regionale – che ci permettono, tra l’altro, di connotare la nostra birra praticamente a km zero. In questi ultimi mesi abbiamo investito molte risorse anche per la tutela dell’ambiente: ci siamo ripromessi di realizzare uno stabilimento a “emissioni zero”».

96

AFA Arredamenti - www.afa-arredamenti.com AIC - www.celiachia.it AL.MA. - www.almalimentari.it Antica Birreria Wührer - www.anticabirreria.it Bières de Chimay - www.chimay.com Birra Forst - www.forst.it Birra Peroni - www.peroni.it Birrificio Gjulia - Az. Agricola Altùris www.birragjulia.com Bormioli Rocco - corporate.bormiolirocco.com Brasserie Huyghe - www.delirium.be Brasseurs de France - www.brasseurs-de-france.com Celli - www.celli.com Club Nonsolobirra - clubnonsolobirra.weebly.com Consorzio DI.AL - www.consorziodial.com D&C - www.dec.it Dibevit Import - www.dibevit.com Eataly - www.eataly.it Expo 2015 - www.expo2015.org ExpoinCittà - it.expoincitta.com Fabbrica della Birra Tenute Collesi www.collesi.com Fabbrica di Pedavena - www.fabbricadipedavena.it F&G - www.fg-srl.it Gruppo Biscaldi - www.biscaldi.com Ichnusa - www.birraichnusa.it Interbrau - www.interbrau.it John Martin - www.anthonymartin.be Kulmbacher Italia - www.kulmbacher.it La Galvanina - www.galvanina.com Manes Ingros - www.manes.it Mercato Metropolitano - www.mercatometropolitano.it Meteor Brewery - www.brasserie-meteor.fr Opus Catering - www.opus-catering.com/it Palm Belgian Craft Brewers www.palmbreweries.com Paulaner Distribuzione - www.paulaner.it Punto Bere - www.puntobere.it Radeberger Gruppe Italia - www.radeberger.it Rastal Italia - www.rastal.it SAB Miller - www.sabmiller.com Simei - www.simei.it Slow Food - www.slowfood.it Squillari - www.enotecasquillari.it St. Stefanus - www.st-stefanus.com Target 2000 - www.badbrewer.com The Brewers of Europe - www.brewersofeurope.org The European Parliament Beer Club www.epbeerclub.eu Tuttofood - www.tuttofood.it Unione Italiana Vini - www.uiv.it Veltins - Werner Jaufenthaler Tel. 0474 504333 - www.veltins.com


Data Pagina Foglio

03-06-2016 49 1

133134

Settimanale

Codice abbonamento:

TORINO SETTE (LA STAMPA) / 03-06-2016


TORINO SETTE (LA STAMPA) / 15-04-2016

Pagina Foglio

15-04-2016 49 1 / 2

133134

Data

Codice abbonamento:

Settimanale


MONDO DELLA BIRRA / aprile 2016

Notizie La nuova birra di Birrificio Angelo Poretti: 10 Luppoli Le Bollicine Rosé Dalla creatività ed esperienza dei Mastri Birrai di Birrificio Angelo Poretti nasce 10 Luppoli Le Bollicine Rosé, una birra speciale realizzata unicamente con malto di frumento, carota violetta e rifermentata con lievito Saccharomyces bayanus, lo stesso adottato per la produzione delle bollicine più famose. Creare prodotti innovativi e ricercati in grado di stupire i consumatori e cogliere i nuovi trend di mercato è una delle prerogative di Birrificio Angelo Poretti, che con la 10 Luppoli Le Bollicine Rosé ha voluto ideare un prodotto in grado, soprattutto, di soddisfare il gusto dei consumatori più curiosi, indipendenti e alla

perenne ricerca di novità da scoprire. Il distintivo colore rosato, dall’origine totalmente naturale, scaturisce dall’utilizzo tra gli ingredienti della carota violetta. Il profumo leggero e ricco di suggestioni olfattive della 10 Luppoli Le Bollicine Rosé è frutto di un bouquet di 10 luppoli diversi provenienti da tutto il mondo (l’americano Citra, i tedeschi Hallertau Mittelfruh, Hallertau Tradition e Saphir, il francese Aramis, l’inglese East Kent Golding, gli australiani Summer e Ella, il giapponese Sorachi Ace e il ceco Saaz) che la rendono una birra beverina, fresca e sensuale, unica nel suo genere. La nuova 10 Luppoli Le Bollicine Rosé, da servire rigorosamente in flûte, è una birra versatile, dal perlage fine ed elegante, capace di sorprendere in più occasioni.

Da birrificio Collesi una sala cottura in vendita

Il birrificio Collesi (Apecchio, PU) vende una sala cottura da 10 hl semiautomatica, di marca “Velo” (anno di costruzione 2006) in ottimo stato. È composta da 2 tini, serbatoio acqua calda e fredda, mulino di macinatura per malto, due fermentini per lievito, misuratore delle dogane e scambiatore semiautomatico. Per informazioni, contattare l’azienda alla mail info@collesi.com o telefonare al numero 075 933118.

Il Mondo della Birra

La Beverfood.com Edizioni presenta la nuova Guidaonline Birrifici Artigianali – Edizione 2016 La Guidaonline Birrifici Artigianali Edizione 2016, è una pubblicazione di editoria digitale, unica nel suo settore, dedicata innanzitutto agli operatori professionali (produttori, distributori, punti di vendita e locali birrari), agli operatori della comunicazione interessati al settore e a tutti gli appassionati che vogliono tenersi informati sul sorprendente mondo delle birre artigianali, che sta assumendo nel nostro Paese un ruolo di crescente rilievo. Secondo le ultime stime di Unionbirrai (l’associazione italiana dei birrifici artigianali) la produzione delle birre artigianali nel nostro Paese è ormai arrivata al 3% a volume sul totale della produzione nazionale di birre, ma con un’incidenza più che doppia a valore, dato che nel comparto delle birre artigianali si opera con prezzi euro/litro molto più elevati

100

rispetto alle birre industriali. La sezione più ampia della Guidaonline riporta la Rassegna dei Birrifici Artigianali, microbirrifici, brewpub e beer firm, suddivisi per regioni e province. La rassegna delle unità produttive è abbastanza esaustiva (oltre 900 unità censite, effettivamente operative). Per ogni unità produttiva viene fornita la scheda anagrafica, sito e mail, la tipologia del produttore (micro birrificio, brew pub, beer firm), l’elenco delle birre prodotte. Sono inoltre segnalati i più importanti fornitori specializzati di impianti, prodotti e servizi per il settore dei birrifici artigianali. Essendo la guida una pubblicazione digitale, è possibile cliccare sul link del sito indicato nella scheda di ciascun produttore e accedere immediatamente al portale dell’azienda per avere più informazioni di

dettaglio. Per scaricare gratuitamente una copia della Guidaonline Birrifici Artigianali andare sul portale http://www.beverfood. com e cliccare sulla funzione “downloads” sulla barra del menu.


GBI / giugno-luglio 2016

A CURA DEL SERVIZIO PR E PUBBLICITA’

ARRIVANO BLANCHE E IPA COLLESI ANTICIPA L’ESTATE CON DUE NUOVE BIRRE ARTIGIANALI DI GRANDE QUALITÀ. sono arrivati nel marzo 2016, dal Beverage Testing Institute di Chicago per la categoria Continental European Ale Style. L’anno passato sono stati 12 in totale i podii conquistati nelle classifiche World Beer Awards e International Beer Challenge di Londra, World Beer Championship di Chicago e Australian International Beer Awards. www.collesi.com pagina facebook ufficiale: Tenute Collesi

Dalla tradizione artigianale del birrificio Collesi, immerso in un territorio incontaminato a 700 metri di altitudine, dove i migliori orzi e luppoli selezionati con cura incontrano l’acqua purissima del Monte Nerone e il talento di esperti mastri birrai, nascono due nuove birre, Collesi BLANCHE e Collesi IPA. Entrambe ad alta fermentazione, non pastorizzate e con rifermentazione naturale in bottiglia, le due nuove proposte di Collesi testimoniano l’eccellenza di un processo di lavorazione curato in ogni dettaglio, nel pieno rispetto dell’antica ricetta dei monaci belgi. Ideale per l’arrivo dei primi tepori, Blanche è una birra leggera e beverina, caratterizzata da sentori

40

di fiori e frutta esotica e da note di agrumi, che le donano freschezza: da abbinarsi a pinzimoni, piatti delicati a base di carne o pesce, formaggi freschi a pasta molle, dolci al forno semplici. Dai toni caldi e avvolgenti, con un gusto intenso e persistente, Ipa restituisce note di pompelmo e frutta tropicale, che emanano da un colore giallo miele, e da una schiuma compatta: perfetto accompagnamento per piatti di pesce, carpacci di carne o verdure, e formaggi molto stagionati. Con oltre 50 medaglie in meno di 10 anni, Collesi è diventato uno dei birrifici artigianali italiani più premiati nel mondo: gli ultimi riconoscimenti in ordine di tempo


MONDO DELLA BIRRA / luglio-agosto 2016

Collesi

A cura del servizio pr e pubblicità

Collesi, street beer d’eccellenza con il bar mobile E-motion

Q

ualità, tradizione e territorio sono gli ingredienti che accomunano la cultura dello street food con l’unicità di una birra artigianale realizzata con le migliori materie prime italiane. Collesi interpreta lo stile dinamico e conviviale del cibo da strada nel suo bar mobile E-motion, che da anni fa tappa nei principali appuntamenti in Italia. Inconfondibile per l’eleganza del design e la riconoscibilità dei colori blu e oro del marchio, il bar mobile firmato Collesi è diventato un punto di riferimento non solo per gli appassionati di street food, ma per tutti coloro che cercano l’eccellenza.

La proposta delle birre Collesi alla spina soddisfa ogni palato, spaziando dalla bionda (5% vol.), alla rossa Ubi (8% vol.), passando per la doppio malto Alter (6% vol.) e la nuova arrivata Blanche (5% vol.). Tutte ad alta fermentazione e rifermentazione naturale in fusto, sono il frutto di un processo produttivo artigianale che osserva accuratamente l’antica e preziosa ricetta dei monaci belgi, oggi custodita dai mastri birrai di Collesi. Già avviato con successo come franchising, E-motion unisce la pratici-

tà di un rimorchio compatto al rispetto per l’ambiente, perché la birra Collesi è contenuta in fusti a perdere in PET “polykeg” 100% riciclabili: oltre a con-

sentire di ridurre i costi di stoccaggio, reso e cauzione, una volta esauriti possono essere differenziati con la massima facilità. In un mercato in continua espansione come quello dello street food, il bar mobile Collesi offre un’opportunità di business originale, accessibile ed esclusiva. Originale per la forte personalità della proposta, accessibile perché richiede un investimento contenuto (e decisamente inferiore rispetto all’apertura di un locale), e soprattutto esclusiva poiché garantisce l’assoluta non concorrenza territoriale. Il tutto arricchito da un qualificato servizio di assistenza tecnica, consulenza gestionale e supporto alla vendita, attraverso materiali da esposizione e una costante attività di comunicazione. ❰ www.collesi.com

33

Il Mondo della Birra

Praticità e rispetto dell’ambiente


GBI / febbraio-marzo 2016

A CURA DEL SERVIZIO PR

BIRRA ARTIGIANALE ALLA SPINA: CON COLLESI UNA SCELTA DI VALORE DA SEMPRE ORIENTATO ALLA PIENA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE, IL BIRRIFICIO COLLESI GARANTISCE L’AFFIDABILITÀ DI UN PARTNER QUALIFICATO.

Brand sinonimo di birra artigianale d’eccellenza, Collesi rappresenta una scelta di valore per locali e ristoranti che desiderano offrire al proprio pubblico un’esperienza superiore e, soprattutto, memorabile. Sono tre le tipologie di birre in fusto prodotte dal noto birrificio marchigiano: la bionda Alter (5% vol), la rossa Ubi (8% vol) e la bionda Doppio Malto (6% vol), tutte ad alta fermentazione, non pastorizzate e con rifermentazione naturale in fusto: questo favorisce il formarsi di anidride carbonica naturale, che permette di mantenere gli aromi di ogni singolo ingrediente e preservare a lungo il prodotto (fino 2 anni con fusto sigillato, fino a 20 giorni dal momento di attacco all’impianto). Spillata in CO2 e servita nel suo bicchiere ideale, un calice Lüttich personalizzato, Collesi esprime appieno tutti pregi di una birra artigianale di grande qualità. Da sempre orientato alla piena soddisfazione del cliente, il birrificio

68

Collesi garantisce l’affidabilità di un partner qualificato, grazie a un completo servizio di assistenza tecnica e supporto alla vendita: targa esterna, quadri e colonnina personalizzati, bicchieri con logo serigrafato e sottobicchieri. Inoltre Collesi utilizza solo fusti a perdere in PET “polykeg” 100% riciclabile, che consentono al cliente di ridurre i costi di stoccaggio, reso e cauzione. «Con la nostra birra alla spina – sottolinea Giuseppe Collesi, fondatore e titolare dell’azienda – solo in Italia ogni anno distribuiamo 10.000 fusti, destinati a ristoranti e locali che amano un prodotto di qualità. All’estero uno dei mercati chiave è certamente quello degli USA: oltre ai numerosi e prestigiosi ristoranti, basti dire che le nostre birre alla spina sono state selezionate da Eataly per le birrerie dei due punti vendita a NY e Chicago». Alla strategia di distribuzione, si aggiunge quella di una rinnovata


GBI / febbraio-marzo 2016

dell’antica e preziosa ricetta dei monaci belgi; infine il legame con il territorio e con il suo straordinario ambiente naturale. E per i prossimi mesi, l’azienda non nasconde di avere in serbo alcune interessanti novità di prodotto, sia per quanto riguarda le birre che il settore distilleria. www.collesi.com pagina facebook ufficiale: Tenute Collesi

e ampia attività di comunicazione: uno spot su La7 che ha assegnato all’azienda il primato di unico microbirrificio su una rete televisiva nazionale, e ancora la nuova immagine della campagna pubblicitaria sulla stampa, i social

media e le partnership con eventi in Italia legati al mondo del lusso e del lifestyle. Attività che stanno già dando i loro frutti nel consolidare la notorietà del brand e il suo posizionamento di prestigio sul mercato, insieme agli importanti riconoscimenti internazionali, 43 in totale di cui 12 ottenuti solo nel 2015: il World Beer Awards (1 oro e 1 bronzo) e l’International Beer Challenge di Londra (1 argento e 1 bronzo) il World Beer Championship di Chicago (4 ori e 2 argenti), l’Australian International Beer Awards (2 bronzi). Detro ogni successo di Collesi c’è una visione nata e costantemente alimentata dalla passione per il proprio lavoro e per le cose ben fatte: massima cura per la qualità delle materie prime e degli standard produttivi, frutto di uno scrupolo artigianale e una costante innovazione tecnologica; il valore della tradizione nel rispetto

69


MONDO DELLA BIRRA / maggio 2016

Birrificio Collesi A cura del servizio pr e pubblicità

Birrificio Collesi

Arrivano Blanche e Ipa

A cura del servizio pr e pubblicità

Arrivano Blanche e Ipa

Collesi anticipa l’estate con due nuove birre artigianali di grande qualità.

D

Collesi anticipa l’estate con due nuove birre artigianali di grande qualità. alla tradizione artigianale del

D

birrificio Collesi, immerso in un territorio incontaminato a 700 metri didel alla tradizione artigianale altitudine, dove i migliori e luppoli birrificio Collesi,orzi immerso in un selezionati cura incontrano l’ac- di territoriocon incontaminato a 700 metri qua altitudine, purissima dove del Monte e il i miglioriNerone orzi e luppoli talento di esperti birrai, nascoselezionati conmastri cura incontrano l’acquanuove purissima Monte Blanche Nerone e il no due birre,delCollesi talentoIpa. di esperti mastri birrai, nascoe Collesi no due nuove Collesi Blanche Entrambe ad altabirre, fermentazione, non e Collesi Ipa. pastorizzate e con rifermentazione Entrambe ad alta(che fermentazione, non naturale in bottiglia permette di pastorizzate e con rifermentazione mantenere gli aromi di ogni singolo innaturaleleindue bottiglia (che permettedi di grediente), nuove proposte mantenere gli aromi di ogni singolo inCollesi testimoniano l’eccellenza di un grediente), le due nuove proposte di processo lavorazione l’eccellenza curato in ogni Collesiditestimoniano di un dettaglio, nel dipieno rispettocurato dell’antica processo lavorazione in ogni ricetta dei monaci belgi.rispetto dell’antica dettaglio, nel pieno ricetta dei monaci belgi.

dallapassione passione il proprio lavoro e per dalla perper il proprio lavoro e per coseben benfatte: fatte: massima cura lelecose massima cura per per la la qualitàdelle delle materie prime e degli stanqualità materie prime e degli standard frutto di uno scrupolo dardproduttivi, produttivi, frutto di uno scrupolo artigianale costante innovazione artigianalee una e una costante innovazione tecnologica; il valore della tradizione nel nel tecnologica; il valore della tradizione rispetto e preziose ricette; in- inrispettodi diantiche antiche e preziose ricette; fine con il territorio e l’attenfineil illegame legame con il territorio e l’attenzione zioneall’ambiente. all’ambiente. www.collesi.com

www.collesi.com

Pagina Facebook ufficiale: PaginaCollesi Facebook ufficiale: Tenute

Tenute Collesi

29

29

Il Mondo della Birra

Chicago, Beer Chicago,Australian Australian International International Beer Awards). anche Awards).Dopo Dopoaver aver conquistato conquistato anche il ilmercato al GiappoGiappomercatoestero, estero, dagli dagli Usa al ne,passando passandoper per l’Europa l’Europa con ne, con Francia Francia RegnoUnito, Unito,Collesi Collesi ha recentemente e eRegno recentemente stipulatoun unaccordo accordo di di distribuzione distribuzione nestipulato neUSAnientemeno nientemeno che che dal dal gruppo gligliUSA gruppoJoe Joe Bastianichche chelo loha ha selezionato selezionato come Bastianich come unicamarca marcadidi birra birra italiana italiana per unica per ii suoi suoi oltre 100 ristoranti americani oltre che oltre 100 ristoranti americani oltre che per i due punti vendita Eataly, a New per i due punti vendita Eataly, a New York e Chicago. YorkSuccessi e Chicago. ottenuti grazie a una viSuccessi graziealimentata a una visione nata eottenuti costantemente sione nata e costantemente alimentata

Il Mondo della Birra

Oltre 50 medaglie

50 dei medaglie Ideale perOltre l’arrivo primi tepori, Blanche è una leggera e beveIdeale per birra l’arrivo dei primi tepori, è unada birra leggera e beverina,Blanche caratterizzata sentori di fiori e rina, caratterizzata frutta esotica e da noteda di sentori agrumi,diinfiori un e frutta gustativo esotica e daben note di agrumi, equilibrio dosato, cheinleun gustativo ben dosato, che le donaequilibrio freschezza: da abbinarsi a pinzimodonadelicati freschezza: da di abbinarsi pinzimoni, piatti a base carne oa pesce, ni, piatti delicati a basemolle, di carnedolci o pesce, formaggi freschi a pasta al fornoformaggi semplici.freschi a pasta molle, dolci al forno semplici. Dai toni caldi e avvolgenti, con un Dai toni caldi e avvolgenti, con un gustogusto intenso e persistente, IpaIpa restituintenso e persistente, restituisce note di pompelmo e frutta tropicale isce note di pompelmo e frutta tropicale che emanano da un colore giallo miele che emanano da un colore giallo miele e daeuna schiuma compatta: perfetto da una schiuma compatta: perfetto accompagnamento perper piatti di di pesce, accompagnamento piatti pesce, carpacci di carne o verdure, e formaggi carpacci di carne o verdure, e formaggi molto stagionati. molto stagionati. 50 medaglie in appena ConCon oltreoltre 50 medaglie in appena 1010 Collesi è diventato birrifici anni,anni, Collesi è diventato unouno deidei birrifici artigianali italiani premiati mondo: artigianali italiani più più premiati nelnel mondo: gli ultimi riconoscimenti ordinedi di gli ultimi riconoscimenti in in ordine tempo, marzo 2016, arrivanodaldal tempo, nel nel marzo 2016, arrivano Beverage Testing Institute di Chicago Beverage Testing Institute di Chicago la categoria Continental European per lapercategoria Continental European Ale Style, mentre nel 2015 sono stati in Ale Style, mentre nel 2015 sono stati in totale 12 i podii conquistati (World Beer totale 12 i podii conquistati Beer (World Beer Awards e International Challenge Awards e International Beer Challenge di di Londra, World Beer Championship di Londra, World Beer Championship di


MONDO DELLA BIRRA / dicembre 2015

Collesi A cura del servizio pr e pubblicità

Birra artigianale alla spina… Con Collesi una scelta di valore

B

rand sinonimo di birra artigianale d’eccellenza, Collesi rappresenta una scelta di valore per locali e ristoranti che desiderano offrire al proprio pubblico un’esperienza superiore e, soprattutto, memorabile. Sono tre le tipologie di birre in fusto prodotte dal noto birrificio marchigiano: la bionda Alter (5% vol), la rossa Ubi (8% vol) e la bionda Doppio Malto (6% vol), tutte ad alta fermentazione, non pastorizzate e con rifermentazione naturale in fusto: questo favorisce il formarsi di anidride carbonica naturale, che permette di mantenere gli aromi di ogni singolo ingrediente e preservare a lungo il prodotto (fino a 2 anni con fusto sigillato, fino a 20 giorni dal momento di attacco all’impianto). Spillata in CO2 e servita nel suo bicchiere ideale, un calice Lüttich personalizzato, Collesi esprime appieno tutti i pregi di una birra artigianale di grande qualità.

Il Mondo della Birra

Servizio completo di assistenza Da sempre orientato alla piena soddisfazione del cliente, il birrificio Collesi garantisce l’affidabilità di un partner qualificato, grazie a un completo servizio di assistenza tecnica e supporto alla vendita: materiale di comunicazione, targa esterna, quadri, colonnina personalizzata, bicchieri con logo serigrafato e sottobicchieri. Inoltre Collesi utilizza solo fusti a perdere in PET “polykeg” 100% riciclabile, che consentono al

48

cliente di ridurre i costi di stoccaggio, reso e cauzione. «Con la nostra birra alla spina – sottolinea Giuseppe Collesi, fondatore e titolare dell’azienda – solo in Italia ogni anno distribuiamo 10.000 fusti, destinati a ristoranti e locali che amano un prodotto di qualità. All’estero uno dei mercati chiave è certamente quello degli USA: oltre ai numerosi e prestigiosi ristoranti, basti dire che le nostre birre alla spina sono state selezionate da Eataly per le birrerie dei due punti vendita a NY e Chicago».


ITALIA A TAVOLA / novembre 2015

Pagina Foglio

11-2015 73 1

133134

Data

Codice abbonamento:

Mensile


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.