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Il microbioma e i difetti di memoria negli anziani
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Un team internazionale ha analizzato gli effetti sui topi di tarda età
Il calo di memoria che caratterizza l'invecchiamento è corre- analisi, che hanno confermato ciò che avevano già osservato dal lato al cambiamento delle specie batteriche del microbiota, vivo, ovvero un'alterazione dell'espressione delle proteine coininformalmente detta flora intestinale, ovvero l'insieme di volte nella plasticità sinaptica e nella neurotrasmissione nell'ipmicroorganismi simbiontici che convivono con l'organi- pocampo. L'effetto dannoso del trapianto del microbiota intesmo umano senza danneggiarlo. A scoprire il legame tra il calo stinale ricevuto da donatori anziani sul sistema nervoso centrale di memoria negli anziani e il microbiota intestinale è stato uno dei giovani topi è stato inoltre confermato dal fatto che le cellule studio internazionale condotto dal team di ricercatori dell'Uni- della microglia della fimbria dell'ippocampo hanno acquisito un versità di Firenze, coordinato da Claudio Nicoletti, e pubblicato fenotipo tipico dell'invecchiamento; al contrario, la permeabilità sulle pagine della rivista di settore Microbiome. La ricerca, che intestinale e i livelli di citochine sistemiche e locali (ippocampo) ha visto anche la partecipazione degli esperti della University of non sono stati colpiti. East Anglia e del Quadram Institute Bioscience di Norwich (in Il professor Nicoletti dell'ateneo fiorentino ha spiegato che i Gran Bretagna) ha esaminato i risultati di un trapianto di micro- risultati ottenuti nello studio suggeriscono che nel corso dell'inbiota intestinale, ottenuto da topi anziani, in riceventi giovani. vecchiamento la diminuzione di specie batteriche intestinali reA seguito del trapianto, è stata effettuata la sponsabili della produzione di importanti caratterizzazione dei microbioti e dei profili metabolomici insieme a una batteria di test L'invecchiamento del cervello molecole come gli acidi grassi a catena corta, fondamentali per lo sviluppo e il funzionacognitivi e comportamentali. è legato al cambiamento mento del sistema nervoso centrale, siano alCiò che gli scienziati hanno osservato è stato a dir poco sorprendente. Come eviden- delle specie batteriche meno in parte responsabili del declino delle facoltà cognitive. Dallo studio si evince dunziato da Claudio Nicoletti, professore asso- della flora intestinale que come il corretto funzionamento dell'asse ciato di Anatomia umana dell'Università di intestino-cervello sia decisivo per preservare Firenze, gli studiosi erano già a conoscenza importanti funzioni cognitive in tarda età. dell'importanza per la salute umana del microbiota intestinale e Inoltre la ricerca suggerisce l'apertura di un possibile campo d'adell'asse intestino-cervello. Ciò che ancora non era stata dimo- zione, almeno per quanto riguarda gli esseri umani, di stampo strata era la diretta influenza che le modificazioni del microbiota terapeutico. Se lo stato del microbiota intestinale ha dimostrato esercitano rispetto all'invecchiamento sul sistema nervoso centra- di essere così legato al calo della memoria, intervenire su di esso le e sulle funzioni cognitive e comportamentali che esso control- potrebbe consentire ai medici di limitare l'impatto di uno dei la. Osservando il comportamento dei giovani topi che avevano sintomi più caratteristici e invalidanti dell'invecchiamento. I riricevuto il microbiota intestinale dai topi anziani, i ricercatori sultati dello studio, sottolineano infatti gli autori nelle conclusiohanno notato una compromissione dell'apprendimento spaziale - ni della loro ricerca pubblicata su Microbiome, forniscono infatti legata all'orientamento - e della memoria nei giovani destinatari, «una forte motivazione per ideare terapie volte a ripristinare un mentre l'ansia, il comportamento esplorativo e l'attività locomo- microbiota giovanile per migliorare le funzioni cognitive e la quatoria sono rimasti inalterati. Gli studiosi hanno svolto allora altre lità di vita in declino negli anziani». (D. E.).