2 minute read

Nuovo biomarcatore per il morbo di Crohn

© sdecoret/www.shutterstock.com Nuovo biomarcatore per il morbo di Crohn

La personalizzazione della terapia passerà dall’analisi del sangue

Porta la firma di medici e docenti dell’Università di alternate a tratti di intestino sano, e, se non curata adeguataPisa e dell’Azienda ospedaliera universitaria Pisana mente, può portare a complicanze quali stenosi o fistole che (Aoup) la scoperta di un nuovo biomarcatore plasma- possono richiedere un intervento chirurgico. I sintomi possono tico, l’Oncostatina M, per la terapia farmacologica del variare dal dolore addominale, alla diarrea cronica, alla perdimorbo di Crohn. Sarà così sufficiente un’analisi del sangue per ta di peso o alla febbricola. Può anche interessare la regione ottimizzare e personalizzare il trattamento di questa grave pato- anale con fistole o ascessi. La terapia immunosoppressiva e il logia infiammatoria intestinale. La ricerca pubblicata sulla rivi- controllo regolare permettono di controllare la malattia e la sua sta “Alimentary Phamacology & Therapeutics”. progressione nella maggior parte dei casi.

Come ha evidenziato lo studio coordinato dal dottor Lo- La malattia di Crohn è caratterizzata da un’infiammazione renzo Bertani dell’Ateneo pisano, i pazienti che avevano una cronica dell’intestino, che può colpire tutto il tratto gastroinconcentrazione plasmatica di Oncostatina M più bassa prima testinale, dalla bocca all’ano. In circa il 90% dei casi, la malatdell’inizio del trattamento rispondevano meglio all’anticorpo tia colpisce maggiormente l’ultima parte dell’intestino tenue monoclonale infliximab, un farmaco impiegato per trattare una (ileo) e il colon. serie di malattie autoimmuni fra le quali il Le ulcere derivate dall’infiammazione, morbo di Crohn. Il miglioramento è stato documentato sia in termini di remissione “I risultati rappresentano se non curate, possono portare a creare dei restringimenti intestinali (stenosi) o apclinica della malattia che di guarigione della una scoperta di primaria profondirsi fino a “bucare” l’intestino e a mucosa intestinale. «I risultati - spiegano Matteo Fornai e importanza nell’ambito toccare gli organi circostanti (fistole). Tali complicanze richiedono spesso un trattaLuca Antonioli, ricercatori dell’Università della medicina di precisione” mento chirurgico, anche se la malattia può di Pisa - rappresentano a nostro avviso una tornare nel punto in cui viene eseguita la rescoperta di primaria importanza nell’ambi- sezione chirurgica. Nonostante ciò, la magto della cosiddetta medicina di precisione, in cui l’impiego di gior parte dei pazienti, con le cure e i controlli necessari, posbiomarcatori specifici consente di ottimizzare terapie farmaco- sono ben controllare la patologia e condurre una vita regolare. logiche per il trattamento di patologie importanti come le ma- Le cause della malattia non sono note. Sembra che una lattie infiammatorie croniche intestinali». combinazione di fattori, quali la predisposizione genetica,

Lo studio ha coinvolto 45 pazienti con malattia di Crohn da fattori ambientali, fumo di sigaretta, e alterazioni della flora moderata a grave in cura presso il Percorso dipartimentale per batterica intestinale e della risposta immunitaria, possano scale malattie infiammatorie croniche intestinali dell’Ospedale di tenare l’infiammazione intestinale. Difatti, le cellule del sisteCisanello (Pisa). ma immunitario “attaccano” in maniera continua l’intestino

La malattia di Crohn è un’infiammazione cronica intestina- e contribuisce a perpetuare l’infiammazione. Anche se alcuni le che può colpire tutto il tratto gastrointestinale. Le cause sono geni sembrano essere coinvolti, non è una malattia ereditaria, ancora sconosciute. È caratterizzata da ulcere intestinali, spesso né genetica. (E. M.)

This article is from: