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Cicatrici addio?

TMF e glicitina agiscono sinergicamente su cheratinociti e fibroblasti per promuovere la guarigione delle ferite di Carla Cimmino

Iflavonoidi sono composti polifenoli- dall'aterosclerosi, caratterizzata dall'ossidaci prodotti nelle piante commestibili, zione della componente lipoproteica a bassa mostrano attività antiossidanti, antin- densità del colesterolo, che blocca il flusso fiammatorie e antitumorali. Gli isofla- sanguigno; -attivino ulteriormente i recettovoni sono composti fitoestrogeni presenti ri degli estrogeni nella vagina, nell'ovulo e nei legumi (come la soia) e la vite kudzu. nella ghiandola lattea imitando gli estrogeni Nella soia, possono essere presenti come o funzionando come anti -estrogeni, perché daizeina, genisteina e gliciteina, o nelle hanno una capacità antiossidante, simile alla forme glicosidiche, denominate daidzina, vitamina E / C. Tra gli isoflavoni, la genigenistina e glicitina. steina in particolare, Gli isoflavoni hanno molti benefici per la Il processo di riparazione può ridurre la vitalità delle cellule tumorali salute e si ritiene che: delle ferite cutanee comprende inibendo l'angiogene- riducano il rischio di malattie legate agli tre fasi: infiammazione, si, che priva le cellule di ossigeno e sostanze ormoni e proteggano proliferazione e rimodellamento nutritive. da elementi nocivi In alcuni studi è come i raggi UV; - la stato evidenziato che: genisteina e la daidzeina possano preveni- la glicitina (4′-idrossi-6-metossiisoflavore l'osteoporosi aumentando il contenuto ne-7-D-glucosio), induce la proliferazione e e la densità di minerali ossei e stimolando la migrazione dei fibroblasti, mentre TMF la formazione di tessuto osseo; -proteggano (phytochemical, 4′,6,7-trimethoxyisoflavone) promuove la migrazione dei cheratinociti HaCaT, ma non la proliferazione.

A questo punto è stato avviato uno studio per evidenziare se questi composti mostrano effetti sinergici sulle cellule della pelle durante la guarigione delle ferite in vitro e in vivo.

Bisogna prima ricordare che il processo di riparazione delle ferite cutanee comprende tre fasi: infiammazione, proliferazione e rimodellamento. Durante la fase di proliferazione, vari tipi di cellule migrano verso il sito della ferita. I cheratinociti e i fibroblasti hanno ruoli importanti nel processo di riparazione della pelle dopo la lesione, e le loro interazioni sono fondamentali. I cheratinociti secernono PDGF (fattore di crescita derivato dalle piastrine) e il TGF-β (proteina presente nello spazio extracellulare), che insieme svolgono attività di stimoalzione dei fibroblasti dermici. I fibroblasti attivati migrano nel sito della ferita e iniziano la

Da molti studi è emerso che ci sono composti che partecipano a tale processo, riducono la formazione di cicatrici riducendo l'espressione sia del collagene che del TGF-β. Ricerche anche recenti hanno evidenziato l'importanza dell'interazione sinergica e della comunicazione tra cellule epidermiche e dermiche durante la fase di guarigione delle ferite: 1) Wang et al. hanno riferito che la co-coltura in un sistema transwell con cheratinociti epidermici fetali umani potrebbe promuovere la proliferazione e la migrazione di fibroblasti dermici fetali umani e adulti. Qui la migrazione e la proliferazione sono state migliorate con l'induzione di ciclina B1, fosfo-CDK1, fosfo-AKT, CXCR4 (recettore 4 delle chemochine C-X-C) e MMP metalloproteinasi della matrice; 2) Shephard et al. hanno dimostrato successivamente questo effetto, con cheratinociti e fibroblasti, incubati simultaneamente su piastre di coltura cellulare a diretto contatto tra loro. ESPERIMENTO su topi : presa ferita escissionale, è stato scoperto che TMF accelera la riepitelizzazione, si formano appendiCellule dell'epitelio. ci lungo l'epidermide 15 giorni dopo la ferita. Mentre i gruppi controllo, sottoposti ad altri trattamenti hanno un'epidermide spessa e appendici meno differenzianti rispetto a quelli trattati con TMF. La riepitelizzazione, produzione dei componenti della matrice comporta la chiusura dell'epidermide, così extracellulare (ECM ): collagene, gelatina come la chiusura dermica, che richiede sia e fibronectina. Shephard et al., in uno stu- i fibroblasti che i collageni, è stato ipotizzadio evidenziano che il TGF-β prodotto dai to che una miscela di glicitina e TMF, possa cheratinociti promuove la differenziazione migliorare il processo di guarigione della fedei fibroblasti e induce l'espressione di al- rita stimolando sinergicamente le cellule sia fa-SMA (actina del muscolo liscio alfa) nelle nell'epidermide che nel derma. cellule miofibroblastiche. Per determinare l'effetto del trattamen-

Durante la fase finale di rimodellamen- to con miscela di glicitina e TMF su cherato, sono interrotti i tinociti e fibroblasti, è processi di riepitelizzazione, l'angiogene- Ci sono composti che limitano stata fatta una miscela di questi composti a si e la fibrosi, invece la formazione di cicatrici vari rapporti: G: T = aumenta la sintesi del collagene, che viene riducendo l'espressione 1: 1, G: T = 1: 2 e G: T = 2: 1 ( G: glicitina, depositato sul sito sia del collagene che del TGF-β T: TMF); misurato la della ferita e si for- proliferazione e la mima una cicatrice. Nel grazione dei fibroblatempo, i vari tipi di collagene si riorganizza- sti dermici umani, che sono stati trattati con no e danno vita ad una trama a strisce incro- le diverse combinazioni dei due composti o ciate, caratteristica della pelle normale, e la incubati con terreni condizionati da cellucicatrice diventa più debole. le cheratinocitiche HaCaT, trattate con gli

stessi stimoli. OSSERVAZIONE: una maggiore proliferazione di fibroblasti trattati con G: T = 1: 1, 1: 2 e 2: 1, ma non si è visto lo stesso effetto nelle cellule trattate con altre combinazioni di glicitina e TMF o con il mezzo condizionato dalle cellule HaCaT. La migrazione dei fibroblasti è stata aumentata in tutti i gruppi trattati con G: T, mentre il trattamento con mezzi condizionati non ha aumentato la migrazione. La distanza migratoria dei fibroblasti trattati con mezzi condizionati, è diminuita rispetto al gruppo di controllo non trattato. Questo suggerisce che il trattamento con glicitina e TMF induce le cellule HaCaT a produrre fattori che inibiscono la migrazione dei fibroblasti.

Valutato l'effetto del trattamento con glicitina e TMF sui cheratinociti HaCaT si è osservato sia un aumento della proliferazione che della distanza di migrazione nelle cellule trattate con G: T = 1: 1. Questo effetto sinergico era presente anche quando le cellule HeCaT sono state incubate con mezzi condizionati da cellule di fibroblasti trattati con G: T = 1: 1.

DEDUZIONE: Questi dati suggeriscono che un rapporto 1: 1 di glicitina e TMF è più efficace nell'indurre la proliferazione e la migrazione sia dei fibroblasti dermici che dei cheratinociti. Inoltre, i risultati implicano che questi due tipi di cellule possono comunicare tra loro secernendo fattori non identificati quando stimolati con una miscela di glicitina e TMF.

Una miscela 1: 1 di glicitina e TMF favorisce l'invasione stimolando l'interazione cheratinociti-fibroblasti.

Dai risultati si evince, che il co-trattamento con TMF e glicitina accelera la rigenerazione della pelle e riduce la formazione di cicatrici dopo l'infortunio.

E’possibile concludere quindi, che ci sono evidenze scientifiche, che mostrano come il trattamento con glicitina e TMF può promuovere la guarigione delle ferite in vitro e in vivo, e come un rapporto uno a uno di questi due composti eserciti effetti sinergici su cheratinociti e fibroblasti che sono mediati, almeno in parte, da TGF-β secreto.

Tratto da: TMF and glycitin act synergistically on keratinocytes and fibroblasts to promote wound healing and anti-scarring activity. Ga Young Seo, Yoongho Lim, Dongsoo Koh, Jung Sik Huh, Changlim Hyun, Young Mee Kim & Moonjae Cho

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