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SPORT
di Antonino Palumbo
Èstato il primo (e si spera ultimo) Giro d’Italia rinviato e poi minacciato dal Covid. Ma è stato soprattutto il giro dei giovani: il vincitore Tao Geoghegan Hart di 25 anni, il rivale Jai Hindley di 25, la certezza azzurra Filippo Ganna. Sono stati loro i più applauditi nell’ultima tappa a cronometro, in una Milano tristemente deserta che ha potuto abbracciare solo virtualmente i 133 atleti che hanno concluso la centotreesima edizione.
All’ombra della Madunina è finita così com’era iniziata, ovvero con il trionfo di Top Ganna, all’anagrafe Filippo, 24enne piemontese di Verbania, che a fine settembre aveva “bruciato” tutti nella cronometro iridata a Imola. Pochi giorni dopo la maglia di campione del mondo, Ganna si è preso anche quella “rosa” del Giro d’Italia, primeggiando lungo i 15,1 km da Monreale a Palermo davanti al portoghese João Almeida e al danese Mikkel Bjerg. È finito poco dopo l’intermedio del nono chilometro il giro del colombiano Miguel Angel Lopez, che ha sbandato, finendo contro le transenne. Buona la partenza di un altro big, Geraint Thomas, che ha rifilato oltre un minuto a Vincenzo Nibali. Ha parlato italiano anche la seconda frazione, vinta ad Agrigento da Diego Ulissi davanti a Peter Sagan.
La terza tappa, con arrivo in salita sull’Etna, è stata un trionfo portoghese con successo parziale di Jonathan Caicedo e maglia rosa a João Almeida della Deceuninck Quick-Step. Ma, soprattutto, è stata contrassegnata dal crollo di Simon Yates e Geraint Thomas, quest’ultimo caduto a Enna al km 0 per una borraccia vagante e poi ritiratosi a fine tappa.
Se il terzo giorno ha salutato un protagonista, il quarto ne ha annunciato un altro: a Villafranca Tirrena il francese Arnaud Démare ha centrato il primo di tre successi ravvicinati (in quattro giorni) e quattro complessivi. Il 29enne di Beauvais si è infatti confermato re dei velocisti del 103° Giro d’Italia sprin-
IL 103° GIRO D’ITALIA TRA TIMORI COVID E NUOVI CAMPIONI Si è chiusa la competizione rosa, rinviata durante la prima ondata della pandemia
tando meglio di tutti a Matera, Brindisi (nella vinta da Jhonatan Narvaez dopo un saliscendi tappa più veloce di sempre nella storia della sulle strade di Casa Pantani, è arrivata poi la corsa rosa) e, qualche giorno dopo, Rimini. notizia di 17 poliziotti impegnati nel servizio
In mezzo, è capitato un po’ di tutto. La d’ordine del Giro d’Italia e del Giro d’Italia caduta di Luca Wackermann ed Etienne Van E-Bike positivi al tampone. Tutti asintomatici, Empel a Villafranca Tirrena, per due transen- erano stati controllati erano stati sottoposti a ne spostate dal vento tampone in Abruzzo provocato da un elicottero. L’assolo di È stato il Giro dei giovani, con e poi messi in isolamento in un albergo di Filippo Ganna nella la vittoria di Tao Geoghegan Francavilla a Mare. frazione di Camigliatello Silane, quelli di Hart e le ottime prestazioni La volata vincente di Diego Ulissi a Alex Dowsett a Vieste, dell’italiano Filippo Ganna Monselice, davanti alla Ruben Guerreiro a maglia rosa Almeida, Roccaraso e l’ex cam- e il terzo sigillo di Top pione del mondo Peter Sagan a Tortoreto. E Ganna nella cronometro con arrivo a Valdobpoi il Covid. Già, perché intanto lui non se biadene, hanno fatto da antipasto all’ascesa di n’era andato, ma ha costretto al ritiro prima Tao Geoghegan Hart, il gregario di Thomas Simon Yates prima dell’ottava tappa, poi del- che ha saputo vestirsi da capitano, dopo tre le squadre Mitchelton-Scott e Jumbo Visma, stagioni da gregario senza particolari acuti. a causa delle positività di Steven Kruijswijk, Vincendo a Piancavallo, il 25enne britannico Michael Matthews e di sei membri di vari è salito al quarto posto della classifica genestaff. Nel giorno della tappa di Cesenatico, rale, a un secondo da Jay Hindlei e a quasi
Tao Geoghegan Hart vincitore del Giro d’Italia 2020.
tre minuti dal leader Almeida e dall’olandese quale corre anche Hindley. Un primato duWilco Kelderman, a quel punto principale rato 48 ore, il tempo di applaudire il pezzo rivale del portoghese. Il tutto, mentre fra gli di bravura di Cerny ad Asti (in una tappa italiani Vincenzo Nibali confermava di non funestata dal maltempo e accorciata dopo avere il passo dei più giovani e brillanti avver- l’improvviso sciopero dei corridori a Morbesari, Domenico Pozzovivo provava con le un- gno) e di muovere verso Sestriere. Qui ha vinghie a restare in Top 10 to Geoghegan Hart, e Fausto Masnada raccoglieva applausi come Il coronavirus ha costretto al dopo un eccellente lavoro di Rohan Dennis, gregario di Almeida. ritiro diversi corridori, mebri davanti a Hindley, maA San Daniele del Friuli lo sloveno Jan di vari staff e ha contagiato 17 glia rosa per appena 86 centesimi nei confronti Tratnik ha sentito aria poliziotti del servizio d’ordine dell’avversario in madi casa e vinto a mani glia Ineos. alzate, staccando nel La crono finale finale Ben O’ Connor, che però si è riscatta- da Cernusco sul Naviglio a Milano, vinta to il giorno dopo a Madonna di Campiglio. ancora da Ganna, ha però confermato i proIl primo scossone in classifica generale è ar- nostici e premiato la maggiore attitudine di rivato nella diciottesima e quartultima tappa, Geoghegan Hart, primo assoluto davanti a ai Laghi di Cancano, con il testa a testa Hin- Hindley e Kelderman, nel primo (e si spedley-Geoghegan Hart, che si sono portati a ra unico) Giro d’Italia in epoca Covid che soli 12 e 15 secondi dal nuovo leader Wilco guarda alle imprese dei giovani come a un Kelderman, capitano del Team Sunweb per il messaggio di rinascita.
Filippo Ganna.
“Top” Ganna
Di giorni belli ne aveva già vissuti. Ma difficilmente Filippo Ganna, nato a Verbania 24 anni fa, avrebbe potuto immaginare un mese perfetto come quello appena trascorso. Tra il 27 settembre e il 25 ottobre, il ciclista piemontese della Ineos Grenadiers ha vinto il titolo mondiale a cronometro e quattro tappe al Giro d’Italia (una delle quali in linea), vestendo per due giorni la maglia rosa. Il successo di Camigliatello Silano fa “sognare” anche in ottica Classiche. Su strada, Ganna era già stato campione nazionale a cronometro e medaglia di bronzo mondiale di specialità nel 2019, oltre che vicecampione del mondo under 23 a Plumelec quattro anni fa. Può vantare anche un ricco palmares su pista, con quattro titoli iridati dal 2016 in poi e due ori europei nell’inseguimento individuale e squadre. Prima della crono decisiva dell’ultimo Giro d’Italia, il compagno di squadra Geoghegan Hart ha espresso il desiderio di avere per un giorno le sue gambe. Virtualmente è stato così.