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Motori, Honda lascia la Formula 1 per dedicarsi alle tecnologie green

MOTORI, HONDA LASCIA LA FORMULA 1 PER DEDICARSI ALLE TECNOLOGIE GREEN L’uscita dal Circus è prevista alla fine della stagione 2021, con stop alla fornitura di motori a Red Bull Racing e AlphaTauri

La bandiera a scacchi che non ti aspetti. Perché la corsa era appena ricominciata (nel 2015) e perché i motivi di questo addio hanno suscitato meraviglia ma anche sospetti. Svolta “green” o bilancio in “red”, ecologia o economia? Forse entrambi. Fatto sta che Honda ha annunciato il suo addio alla Formula 1, il massimo campionato automobilistico del mondo, per concentrarsi sullo sviluppo di veicoli con tecnologia a emissioni zero. L’uscita dal Circus è prevista alla fine della stagione 2021, con stop alla fornitura di motori a Red Bull Racing e AlphaTauri.

La notizia è stata data dal Ceo della casa nipponica, Takahiro Hachigo, all’inizio di ottobre, a poche settimane dal secondo successo stagionale di Honda in F1, firmato da Pierre Gasly dell’AlphaTauri nel Gran Premio di Monza. Come spiegato da Hachigo, ufficialmente l’addio (o l’arrivederci) alla F1 «non è dovuto alla pandemia da Coronavirus ma a causa del nostro obiettivo a più lungo termine per arrivare a zero emissioni di carbonio» . Come spiegato dai moderna vettura da corsa di Formula 1» . vertici di Honda, le risorse attualmente uti- Le vetture motorizzate Honda sono state le lizzate nel massimo campionato motoristi- uniche a interrompere, in due occasioni, il co saranno investite per «accelerare lo svi- dominio Mercedes: prima di Gasly, infatti, luppo di tecnologie a emissioni zero come era stato Max Verstappen a festeggiare il celle a combustibile e batterie» . Nei giorni successo, nel Gran Premio del 70º Anniprecedenti questo annuncio, Honda aveva versario a Silverstone. comunicato che entro In un comunicato il 2030 due terzi della produzione saranno Dal 2021, stop alla il team principal della Red Bull Christian veicoli ad energia pu- fornitura di motori Horner ha spiegato di lita. Honda è rientrata alle monoposto di Red Bull comprendere «quanto sia stato difficile nel Circus nel 2015 e Racing e AlphaTauri per Honda Motor dallo scorso anno for- Company prendere nisce i motori a Red una decisione. ComBull Racing e AlphaTauri (ex Toro Ros- prendiamo e rispettiamo il ragionamento so). Attualmente, la power unit RA619H che alla base di questo». Di certo, però, il unisce la potenza di un motore a combu- 2021 non sarà solo un conto alla rovescia stione interna a benzina (Internal Combu- prima dei saluti. «Stiamo introducendo un stion Engine, ICE) ai sistemi di recupero nuovo propulsore con prestazioni miglioradi energia (Energy Recovery Systems, ERS) te per la prossima stagione. Per soddisfare dando origine a ciò che può essere definita le aspettative che i nostri fan ripongono su una Power Unit ibrida, «vera anima di una Honda, lavoreremo insieme a Red Bull Ra-

“Torna, la F1 aspetta te”. Non sono state le parole esatte, ma è questo il senso del messaggio rivolto da Ross Brawn, direttore generale dell’area sportiva di Formula One Group, al gruppo Honda. Per l’ex direttore tecnico di Benetton, Ferrari e Brawn GP, il marchio giapponese potrebbe giocare un ruolo importante in una F1 che riporti al centro della scena l’aspetto sportivo, mantenendo un profilo tecnico avanzato ma con costi sostenibili. «Spero che una nuova formula di power unit, introdotta non più tardi del 2026, li incoraggi a tornare», ha detto Brown.

cing e Scuderia AlphaTauri per continuare ren, Tyrrell e Williams. Con questi potenti a competere con il nostro massimo impe- propulsori i team anglosassoni riuscirono gno e lottare per altre vittorie fino alla fine» a vincere ben 6 titoli mondiali costruttori ha detto Hachigo. e 5 titoli piloti. Tra le vetture più vincenti,

La storia d’amore tra Honda e la F1 è c’è la McLaren MP4/4, che prese parte al iniziata nel 1964, figlia dell’idea di Soichiro campionato di Formula 1 1988 vincendo Honda di vincere con un auto da lui stes- 15 dei 16 Gran Premi cui prese parte con so prodotta, dal mo- Ayrton Senna e Alain tore alla carrozzeria. La RA271 debuttò in La storia d’amore tra Honda e Prost. Solo Gerhard Berger interruppe l’eGermania e divenne la F1 è iniziata nel 1964, figlia gemonia anglo-nipposempre più competitiva, ma per ottenere la dell’idea di Soichiro Honda nica aggiudicandosi il Gran Premio d’Italia prima vittoria Honda di vincere con una sua auto a Monza. dovette attendere il Da parte di HonGP del Messico del da non è invece ar1965, dove a trionfare fu Richie Ginther rivata nessuna precisazione su possibili su RA272. Come costruttore, è tornata nel altri ‘abbandoni’ relativamente alla vasta paddock fra il 2006 e il 2008, ottenendo una attività racing che comprende tra gli altri vittoria e due podi con Jenson Button e un il Motomondiale, le vetture turismo e le terzo posto con Rubens Barrichello. Come GT. Confermata la collaborazione per altri fornitore di motori da competizione, Honda dieci anni con la serie americana Formutornò invece nel 1983 con la Spirit e poi si la Indy, nella quale dal 2023 arriveranno i legò a scuderie del calibro di Lotus, McLa- motori ibridi, mentre non rientra nei piani

© Abdul Razak Latif/www.shutterstock.com

dell’azienda di Tokyo la Formula E. L’AD Takahiro Hachigo ha infatti ammesso che «per quanto riguarda altre categorie di veicoli elettrici, al momento non abbiamo piani specifici per la partecipazione».

Al di là della svolta green, secondo gli esperti il “farewell and goodbye” alla F1 potrebbe essere legato anche al pesante “rosso” in bilancio di Honda Motor, legato al crollo delle vendite negli Stati Uniti, India e Giappone (-46 per cento a livello globale). Un contesto che rende necessari e indifferibili dei tagli e il programma Formula 1, dal costo stimato tra gli addetti di 200 milioni di dollari a stagione, è diventato subito uno degli obiettivi dei manager giapponesi. Anche perché, salvo pochi giorni di effimera gloria, con una Mercedes così l’orizzonte non era certo colmo di grandi risultati concreti. Il rinnovato focus sugli obiettivi legati alle tecnologie green, confermato dall’ultimo cda, è stato il segnale decisivo di una scelta utile, per tanti motivi. (A. P.)

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