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Dall’IA un aiuto per comprendere l’Alzheimer

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Dall'IA un aiuto per comprendere l'Alzheimer Nuovi studi grazie alle nuove tecnologie che simulano le funzioni cerebrali

Si tratta di uno studio di un gruppo di ricercatori dell'IVta «è composta prevalentemente da neuroni che producostituto di scienze e tecnologie della cognizione del Conno dopamina, un neurotrasmettitore molto importante per la siglio nazionale delle ricerche (Cnr-Istc), dell'Univerregolazione dell'umore e della motivazione. I risultati ottenusità Campus Bio-Medico di Roma e dell'Irccs Istituto ti in questi studi hanno permesso di simulare al computer i neurologico mediterraneo Neuromed di Pozzili (Isernia). Graprocessi patologici che si innescano nelle primissime fasi della zie ad un modello di intelligenza artificiale è stato possibile malattia». simulare alcune funzioni del cervello. «Questo lavoro ha consentito di chiarire - spiegano Mar

La ricerca condotta presso l'Università Campus Bio-Mecello D'Amelio dell'Università Campus Bio-Medico e Stefano dico, l'Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, l'Università di Puglisi-Allegra del Neuromed - come la degenerazione iniziale Sheffield (Uk), è stata pubblicata sul 'Journal of Alzheimer's della Vta alteri a cascata la funzione di altri circuiti neuromoDisease'. Lo studio ha messo in evidenza, e chiarito, quella che dulatori, causando inizialmente sintomi simili alla depressione è ritenuta la primissima manifestazione legata alla malattia di (tipici delle prime fasi della malattia) e favorendo in seguito Alzheimer e cioè il cattivo funzionamento l'accumulo di proteine neurotossiche che dell’area ventrale (Vta ). Area situata vicicaratterizza la malattia (placche extra-celno alla linea mediana, nel mesencefalo, in una delle zone più profonde cervello. Quest'area riveste una funzione molto Lo studio è stato condotto dai ricercatori del Cnr-Istc del lulari di beta-amiloide e grovigli intracellulari della proteina Tau), con conseguente distruzione di neuroni in aree del cervello importante nel sistema di ricompensa del Campus Bio-Medico di Roma funzionali alla memoria e a altre funzioni cervello, di assuefazione della droga, di motivazione etc. Inoltre, è stato riscontrae dal Neuromed di Pozzilli cognitive». Gli studi hanno permesso di individuato che la Vta gioca un ruolo molto imporre, attraverso il sistema dell'intelligenza artante in diversi disturbi mentali. tificiale, una teoria unica che ha permesso

Questo studio potrebbe rappresentare un aiuto impordi scoprire molti aspetti della malattia finora sconosciuti cretante nello studio dell’Alzheimer, soprattutto nelle fasi iniziaando un quadro più completo ma ancora lontano da quello li della malattia attraverso terapia che potrebbero rallentare definitivo, aprendo la strada sia alla diagnosi precoce o addirittura bloccare il decorso degenerativo della malattia Infine, come spiega il coordinatore del team del Cnr-Istc, nelle aree del cervello preposte alla produzione e utilizzo delGianluca Baldassarre «Essendo l'attività dei neuroni della Vta la dopamina. L'Alzheimer è considerata una delle forme più legata alla gestione delle emozioni e dello stato motivazionacomuni di demenza senile, una patologia neurodegenerativa a le, la nostra scoperta evidenzia l'importante ruolo dello stato decorso cronico e progressivo, caratterizzata da atrofia cerepsicologico del paziente, suggerendo come la riduzione della brale, cioè da una riduzione della massa cerebrale che colpisce motivazione e la graduale perdita di interessi, fenomeni spesso delle specifiche aree cerebrali. I due ricercatori del Cnr-Istc sottostimati dai pazienti e dai loro familiari, possano acceleraDaniele Caligiore e Massimo Silvettil hanno spiegato che la re l'avanzamento della malattia». (C. P.).

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