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Vacanze alla riscoperta del Belpaese

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© Viacheslav Lopatin/www.shutterstock.com

Vacanze alla riscoperta del Belpaese Gli italiani quest'anno scelgono il turismo della nostra Penisola

di Michelangelo Ottaviano

L’ Italia è una delle mete più visitate dai turisti. Nel 2019, secondo i dati ENIT, è stato il quarto paese più visitato al mondo con 94milioni di visitatori. Anche agli italiani piace trascorrere le vacanze nella propria terra, e quest’anno più che mai con l’emergenza Covid ancora in corso a condizionare le scelte dei pochi, nonché fortunati, vacanzieri, la nostra penisola è stata esplorata in lungo e in largo. Il 2020, infatti, registra un calo di italiani in vacanza di oltre il 40% rispetto allo scorso anno. Isnart-Unioncamere, in un sondaggio dello scorso mese su un campione rilevante di intervistati, segnala che dei circa 24 milioni di partenti, l’86% ha scelto una destinazione conterranea, mentre solo il 4,8% andrà all’estero.

Come accennato prima, analizzando più approfonditamente la larghissima maggioranza di persone che hanno optato per un soggiorno in Italia, il precedente studio ha rilevato che il 31% dei circa 20 milioni di turisti interni è stato influenzato dall’emergenza sanitaria. Le regioni che hanno visto un calo più drastico dell’affluenza sono Lombardia, Lazio, Marche ed Emilia Romagna. In compenso, gran parte di vacanzieri ha pensato bene di approfittare della situazione per andare alla scoperta delle regioni meno colpite, le quali, nemmeno troppo casualmente, sono anche le meno ambite per passare l’estate. Umbria, Abbruzzo, Friuli e Molise hanno di fatto registrato un incremento consistente del turismo rispetto al 2019. Ma chi sono i “pionieri” di questa inversione di rotta? Chiaramente i giovani. Secondo il sondaggio condotto dal magazine “Vita”, circa il 25% dei ragazzi di età compresa tra i 23 e i 35 anni sceglie un soggiorno in montagna a discapito del mare. I luoghi più suggestivi sono quelli che permettono un ricongiungimento con la natura, o che offrono la possibilità di fare escursioni in luoghi a dir poco incantati, ma troppo spesso declinati in favore di luoghi più in voga. Una riscoperta del “Bel paese” che fa senz’altro strappare un sorriso anche in un momento così delicato.

Il dispositivo per depurare l'acqua

Il suo nome è Quench Sea ed è il nuovo dispositivo portatile lanciato dall’azienda britannica Hydro Wind Energy. Letteralmente significa “depurare il mare” e il suo scopo è raccogliere l’acqua marina, dissalarla e infine purificarla, rendendola potabile. Un congegno comodo, grande più o meno come un ferro da stiro, ma soprattutto economico, che si propone come risorsa importante contro la crisi idrica mondiale su piccola scala. L’azienda britannica lo ha lanciato con l’obiettivo di fornire un supporto ideale ai paesi ricchi di corsi d’acqua, ma sprovvisti di sistemi di forniture idriche adeguati. È un’invenzione che mira anche a salvaguardare l'ambiente, poiché si profila come un ottimo sostitutivo delle bottiglie di plastica. Continuando lungo la direzione della sostenibilità ambientale, Quench Sea non guarda solo alla riduzione dell’inquinamento nei paesi più problematici, ma offre una soluzione “green” anche alle persone che amano o devono stare per lunghi periodi a contatto con la natura. Per i vari campeggiatori, esploratori, marinai, può essere visto anche come una soluzione possibile in situazioni di emergenza. Ora la vera domanda è: come funziona? Il principio di fondo è lo stesso dei grandi impianti di desalinizzazione: la dissalazione avviene infatti tramite un sistema idraulico di membrane ad osmosi inversa, che consente la rimozione dei sali dall’acqua di mare, mentre la microfiltrazione con filtro a carbone attivo elimina elementi patogeni, parassiti, virus e microplastiche. L’innovazione sta nell’essere riusciti a comprimere il tutto in un dispositivo che pesa meno di un chilo e che, banalmente, si aziona con una manovella. Nella migliore delle ipotesi Quench Sea è in grado di purificare tre litri d’acqua ogni ora, anche se la media si aggira intorno ai due litri. Per ora stiamo parlando di un prototipo, ma l’Hydro Wind Energy, dopo la promozione su Indiegogo, è pronta a perfezionarlo prima possibile e a lanciarlo sul mercato già da Febbraio 2021. (M. O.).

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