Muzi
Kult bimestrale
pag. 12 Roberto Angelini per "Indipendentemente" pag. 70
pag. 11 Kiave: secondo appuntamento con "Le Parole sono importanti"
Nuju e i loro #tempimoderni
anno 3째 | n째 14
CONFUSIONAL QUARTET PLAY
DEMETRIO
STRATOS
MUZI KULT anno 03 n° 14
Fondatore : Gennaro de Rosa Produzione: MUZI KULT
OSPITI: KIAVE
Editore: Edizioni Emmekappa Responsabile grafico: Salvatore Greco Redazione: Gennaro de Rosa, Luisa Marini, Isabella Forciniti, Paolo Fulciniti, Marianna Chiarelli, Monica Reale Hanno Collaborato a questo numero: Gennaro de Rosa, Salvatore Greco, Fabrizio Cariati, Federico Cimini, Mirko Kiave, Marco Ambrosi, Loredana Ciliberto, Pasqualino Caparello, Simone Arminio, Mirko Onofrio, Carlo Testini, Lo Staff di ‘Musica contro le mafie’ (Mary Chiarello), Grazia Celico Concessionaria Esclusiva per la Pubblicità: OnMagPromotion directoronmag@libero.it
Seconda puntata delle rubrica con il rapper Kiave; ci parla della sua esperienza con i detenuti per un progetto nelle carceri italiane “Speranza, Progettualità e Impegno. Un foglio, una penna, le tue rime, l’andare a tempo, il tuo flow: non serve altro” (Kiave).
NUJU La Band di Fabrizio Cariati & C annuncia la prossima uscita del primo singolo. Non ci danno molte anticipazioni ma qualcosa siamo riusciti a strappargliela.
ROBERTO ANGELINI Nella Rubrica “Indipendentemente” il musicista romano dice la sua sulla scena indipendente e cosa rappresenta.
BOLOGNA VIOLENTA - NICOLA MANZAN Il Polistrumentista Trevigiano fondatore del progetto “Bologna Violenta” parla approfonditamente con Marco A. della situazione della musica indie oggi. Da leggere assolutamente !
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SPASULATI Distribuito gratuitamente
La Redazione di Muzi Kult intervista il leader della Band Reggae-Arbereshe. Una interessante intervista nella quale, senza peli sulla lingua, Fabi il Zalles si racconta.
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Muzi Kult 03
LE RUBRICHE DI
Promo Highlights Artists Artists 8-21
26-37
40-53
Live
54-71
74-81
EDITORIALE ....................................................... 7 LE RUBRICHE DI MUZI KULT
MusiZodiaco di Fabrizio Cariati ................................ 8 Diversamente Scomodo di Federico Cimini .......... 10 Le Parole Sono Importanti (Secondo appuntamento) di Mirko Kiave ................... 11 Indipendentemente “Roberto Angelini” e Nicola Manzan di Marco Ambrosi ......................... 12 Suoni Pindarici “Calabria Sounds Rock” di Loredana Ciliberto ............................................... 15 Camere a Sud [Lo Stato Sociale - Pan del Diavolo - Mina] di Simone Arminio . 16 Sveltine di Mirko Onofrio ....................................... 18 La Musica è Lavoro: “Libera cultura in Liberi Spazi” di Carlo Testini .. 20 Greatest Eats di Monica Reale .............................. 22
SPECIALE “Musica contro le mafie”
Il Documentario - “L’Alternativa” .................... 28 Premio “Musica contro le mafie” 2014 ............ 30 L’Edicola ................................................................... 32 Il Tour (le Tappe e gli Ospiti) ............................ 34 Io Sostengo (i nuovi Artisti sostenitori) ............ 37
CONFUSIONAL QUARTET play Demetrio Stratos pag. 48
MUZI KULT “PHONE CHART” ........................ 38 PROMO ARTISTS
Tony Ciklone ..................................................... 40 Gill .................................................................... 41 L’Artista del Mese : Gianluca Naldi ................ 44 Meet’n’Radio ..................................................... 46 Meet’n’TV .......................................................... 50
HIGHLIGHTS ARTISTS
Confusional Quartet (play Demetrio Stratos) . 56 Spasulati ........................................................... 60 Federico Cimini ................................................ 64 Nuju .................................................................... 70
LIVE
Live a Thousand lives by Pictures .................... 76 Artisti in Tour .................................................... 80 I Calendari .......................................................... 81
ROBERTO ANGELINI
“Indipendentemente” intervista “Roberto Angelini” pag. 12
Muzi Kult 05
06 Muzi Kult
L’EDITORIALE
di Gennaro de Rosa
Ciao a tutti… Quando si avvicina questo periodo ho sempre in mente le frasi storiche di illustri personaggi e punti di riferimento irraggiungibili, mai eguagliati, veri e proprio fari della stagione estiva: Edoardo Vianello, Umberto Smaila, Gerry Calà (perchè no…!) e tanti altri. Se poi capito dalle parti della riviera romagnola mi appare Casadei e come colonna sonora “ciao Mare”. Se ho dei momenti in cui il cervello fa un pò più contatto potrebbe anche appalesarsi una Giuni Russo con “un’estate al mare” dell’incontestabile Maestro. Però…ragazzi…quest’anno non carburo..il mio ‘Juke Box interno’ non ne vuol sapere di partire con la colonna sonora dell’estate. Per esempio…ieri ad un tratto, “bang” …i Righeira e “L’estate sta finendo”. Mi sono preoccupato ed ho pensato subito che ci fosse un guasto al sistema interno, ma un tuono improvviso e uno scroscio d’acqua incredibile mi ha fatto ricredere. Credo proprio che il “Juke Box interno” funzioni. Sapete cosa penso ? penso che, forse, quest’anno proprio non funzioni l’estate…! Vi giuro mentre scrivo ho in mente, che va proprio come se fosse una colonna sonora con audio e video, la canzone di Mina “Un anno d’amore” e la storica scena di “Sapore di Mare” con la mitica Marina Suma seduta su un pedalò in spiaggia che piange disperata perchè Jerry Calà, passato in modalità invernale, è ritornato con la sua “morosa di default”. In questa scena piove di brutto…lacrime della Suma e pioggia si mischiano sul viso e lei , dopo la domanda: “ma che fai piangi?”…pronuncia la storica frase “no…no…è la pioggia!!” e scappa via…! Lo sò, starete pensando che io sia impazzito…ma il meteo ormai ci condiziona proprio l’esistenza, se mi guardo intorno e accendo la TV cosa vedo? Vedo: Il Meteo, con una serie di nomi fantastici dati alle perturbazioni e ai tornado, alle piogge ecc… da fare invidia a quelli che mettono i nomi alle operazioni di polizia e carabinieri (che già sono insuperabili!); Vedo l’oroscopo in tutte le salse e a tutte le ore… con dei luminari come Paolo Fox a dare la rotta a tutti gli altri… e poi l’immancabile cucina. Ormai si cucina ovunque, tutti cucinano…e cari miei… CUCINEREMO ANCHE NOI !! Proprio in questo numero nasce “Greatest Eats”, una compi-
lation di ricette di artisti, operatori, produttori, tecnici, speaker e tutti quelli che frequentano il nostro piccolo mondo fatto di musica indipendente. Per la prima ricetta abbiamo pensato di cimentarci noi della redazione, attraverso le mani e la cucina di Monica. Sono state tante, invece, le menti che sono intervenute nella creazione della ricetta. il risultato è stato fantastico e nella bellissima terrazza sul mare di casa sua, abbiamo gustato un piatto da “leccarsi le orecchie”, condito con musica di un certo tipo. Fatelo anche voi e vedrete che faremmo bene ad aprirci un ristorante e smetterla di scrivere! Eheheh !! Oggi fa caldo... tanto… un tuffo in mare, stavolta, non ce lo leva nessuno. Nel “Juke box interno” fa capolino timidamente ma con un “fade in” che lo porterà a volumi esagerati lo storico “Maracaibo” di quella Lu Colombo che ogni anno colora le sere d’estate di tutti noi… (anche di quegli ‘Eretici’ che pensano che questa canzone la canti Raffaella Carrà…)… Buona Estate a Tutti… ci rivediamo a settembre… con tante novità… Il nostro oroscopo l’abbiamo ormai, la rubrica di cucina anche… ma ve lo giuro… Il Meteo non lo avrete mai !! :) “…Maracaiiboooooo… mare forza noooove….!”
Buona Estate a Tutti… ci rivediamo a settembre… con tante novità…
Muzi Kult 07
MUSIZODIACO
di Fabrizio Cariati
Carissimi amici di Muzi Kult Zine bentrovati. E’ sempre bello scrivere per voi, seduto in camera mia, di fronte alla finestra aperta, immaginandovi che leggete queste parole, in ufficio, in spiaggia, dallo smart phone in viaggio, o dal PC di casa... Allora??? siete entrati nel mood estivo??? la sentite la magia nell’aria??? So che gli impegni lavorativi vi affannano (per chi il lavoro ce l’ ha) e la voglia di vacanza ce l’abbiamo da sempre, ma sapete benissimo come ci si arriva, psicologicamente, al periodo pre-ferie. E’ un po come quando vi scappa di andare in bagno, più ci si avvicina al cesso o al momento di farla, e meno si riesce a trattenerla. Anche se i mondiali di calcio per noi son durati poco, l’estate è ancora lunga...e tutta da scrivere. Il mio segno zodiacale non simpatizza particolarmente per l’estate, tuttavia, confido fermamente nella magia e nello stupore che, questa stagione meravigliosa, sa regalare. Alcune favole, alcune storie, non possono non avere, come scenario, un tramonto d’estate...una vista sul mare...la luna piena d’agosto. C’è poco da fare, l’estate è romantica, che siano “ i gelati e le patatine, il latte di mandorla alla spina “ , piuttosto che “ i posti di blocco sulla statale”, ogni cosa è poesia. Non mi sono ammattito, anzi, a me piglia abbastanza “ male “ l’estate, ma credetemi, d’estate succedono le cose più incredibili, sarà per il mojito o la sangrìa, ma è così. Uno dei ricordi più belli legati alle mie estati da “giovincello” sono sicuramente i falò in spiaggia, notti d’estate in riva al mare, chitarre e birre intorno al fuoco, cieli stellati e cadenti, e bagno notturno per rubare qualche bacio. A chi non avesse letto il primo numero del Musizodiaco, consiglio fortemente di farlo, perché di notevole utilità per la comprensione di questa nuova rubrica “ che va presa seriamente tanto quanto per il culo “...e dunque può aiutare a coglierne al meglio la giusta chiave di lettura. Ebbene si, mi sono messo “pure” a scrivere l’oroscopo!(per spiegazioni più specifiche e “dubbioseriose” rimando al precedente numero di Muzi Kult http://issuu.com/onmagpromotion/docs/ muzikult13 - Grazie) Ma cosa mai vorranno sentirsi dire le persone? Che cosa abbia-
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mo bisogno di sentirci dire? Ho l’impressione che l’astrologo abbia una “grande responsabilità” sotto questo punto di vista; con le sue parole, per esempio, può incoraggiare le persone, le può giustificare, oppure può regalare speranza. Consiglio di leggerlo l’oroscopo, ma a fine giornata. Come sempre, vi invito ad interagire con me in questa rubrica, è importante che io abbia i vostri feed-back, altrimenti non saprò mai se “ci ho azzeccato”, o meno, con le previsioni astrali. Se, invece, vi venisse voglia di dirmelo “in faccia”, che sarebbe meglio che mi dedicassi all’ippica, allora sbirciate le date dei Nuju Live, che quest’estate sono on the road. Che la musica sia con voi...che possa essere un’estate ricca di musica...che, a un certo punto, non capisci più s’è l’estate che diffonde musicalità, o s’è la musica che porta la sensazione della bella stagione dentro ad ognuno di noi. Ascoltate tanta musica, fate tanta musica e fate tanto amore, d’estate le giornate sono più lunghe e le notti sono sfuggenti. Insomma, le stelle hanno parlato, ma noi ancora no.
Allora??? siete entrati nel mood estivo??? la sentite la magia nell’aria???
a
ARIETE
21-03 / 20-04
b
TORO
21-04 / 20-05
c
GEMELLI
21-05 / 21-06
Il tuo desiderio di avventura e la tua curiosità ti ricopriranno di fascino quest’estate. Sarà ricca di stimoli che tu saprai cogliere da leader, come tu sai fare. Se fino a IERI le tue relazioni potevano risultare un po “mordi e fuggi”, da DOMANI, prova a mordere, assaporare, degustare e, dopo, semmai, scappare senza pagare.
Il tuo livello di energia, dal punto di vista mentale e fisico, potrebbe risultare altalenante durante quest’estate. Dal punto di vista sentimentale, non sarà per niente noiosa, e dunque il tuo umore può risultare buono. Se fino a IERI hai cercato di controllare certe tue tendenze belligeranti dai risvolti autolesionistici, da DOMANI sentiti libero di sfogarti (su te stesso), sarai giustificato.
Cari gemelli, tanto lo sapete benissimo che questa è la vostra estate. La vostra voglia di esplorare, dal punto di vista sentimentale, sarà appagata, potrete assecondare il vostro desiderio di amoreggiare. Dotati di un forte fascina, a fine estate, potreste far colpo su chiunque prendiate di mira. Se fino a IERI, i vostri modi di fare potevano destare dubbie remore, da DOMANI, cercate di rendere i vostri modi più spigliati. Siete distratti, o fate finta di esserlo?!
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e
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CANCRO
22-06 / 22-07
LEONE
23-07 / 23-08
Ti aspetta un’estate ricca di sensazioni intense ed appaganti, sarai più affascinante e più disinibito del solito, ma non mancheranno momenti in cui ti sarà richiesto prudenza. Solitamente lo sei abbastanza, ma la tua paura di fa essere troppo drastico nelle relazioni sentimentali. Se fino a IERI eri abituato ad entrare a “gamba tesa”(e le persone che ti conoscono e ti vogliono bene, ti prenderebbero a schiaffi per questo), da DOMANI prova a lasciarti “dribblare”, magari con un tunnel, facendoti passare la palla tra le gambe, e nessuno riderà di te. Forse è giunto il momento che tu, rida e sorrida di te.
Ad inizio estate sarai impegnato in ambito professionale, ma l’estate, che è la tua stagione, farà in modo che lo vivrai in maniera piacevole e divertendoti. Ricoperto di fascino e carisma, sarà comunque solo a fine stagione, che potresti decidere di farne ricorso in ambito sentimentale. Se fino a IERI il “re della giungla” veniva considerato tale, dagli altri abitanti, solo per paura, da DOMANI cerca di fare in modo che ti rispettino e ti riconoscano nel tuo ruolo, per la stima che nutrono nei tuoi confronti. La gentilezza non rallenterà il raggiungimento dei tuoi obiettivi, anzi, potrebbe facilitarlo.
g
h
BILANCIA
23-09 / 22-10
SCORPIONE 23-10 / 22-11
VERGINE
24-08 / 22-09
La tua estate è a rilento, ci mette un po a carburare, e questo soprattutto in ambito sentimentale. Tuttavia, ad agosto, vivrai momenti di piacevole emotività ed intenso romanticismo. Però, potrebbe anche essere l’estate in cui tu disperda la tua attenzione in troppe direzioni differenti. Sii prudente. SE fino a IERI, il tuo modo di relazionarti, con gli amici e soprattutto a lavoro, poteva sembrare più incisivo (risultando disposti a prendere posizioni e rivestire ruoli di rilievo), da DOMANI, fai in modo che tale apparenza diventi un dato di fatto, è il tuo momento.
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SAGITTARIO
23-11 / 21-12
Da un punto di vista sentimentale sei sicuramente proiettata verso relazioni genuine, prive di complicazioni, in cui ti sentirai a tuo agio, sarai sciolta e spigliata. Nonostante gli impegni professionali, il tuo carisma ti farà vivere il lavoro in modo spensierato. Ti attende un’estate ricca di disinvoltura e notevole fascino. Se fino a IERI, il tuo senso di armonia ed equilibrio ti hanno contraddistinto, con la tua costante “presenza” nelle tue relazioni, da DOMANI, prova ad immaginare che si possa essere costanti anche nell “assenza”, se questa è ciclica ed equamente intervallata. Non dedicare un’ora al giorno per tutti. A turno, trova un giorno intero per ognuno. Ma non dimenticare di dedicare, anche, un giorno esclusivamente per te.
Caro scorpione, lo sai bene che l’estate non ti piace più di tanto e che la vivi un po come la notte di capodanno, momento di divertimento forzato. Se fino a IERI sei stato bravo a fingere di divertirti, da DOMANI, prova a divertirti veramente. Credi di farcela?
Inizio estate un po sotto tono, soprattutto per le cose che ti stanno a cuore. E’ probabile che tu possa sentirti poco appagato dalle tue relazioni, risultando scontato e prevedibile, ma a fine settembre sarai dotato di forte fascino. Se fino a IERI, hai mangiato o “dolce” o “salato”, a secondo delle tue voglie, da DOMANI, prova a mangiarli insieme, dolce e salato, credo sia giunto il momento di fondere gli opposti nella tua vita.
j
k
l
CAPRICORNO 22-12 / 20-01
Sarà un’estate molto strana la tua. Potresti far fatica ad esprimerti emotivamente e sentirti sotto tono. Il sole ti ruba energia vitale ma l’acqua non ti disseta affatto, tu hai sete d’altro. Tutto questo potrebbe comportare possibili scossoni alle tue relazioni sentimentali. Potresti fare scelte improvvise ed inconsuete, sconvolgendo un po tutto e sorprendendo chi ti starà vicino, credendo di conoscerti bene. Se fino a IERI, ti recavi in ufficio vestito da “spiaggia”, da DOMANI, vai al mare in giacca e cravatta. La metodologia può sembrarti sgradevole, ma il risultato sarà gustoso.
ACQUARIO 21-01 / 19-02
Potresti avere tutte le carte in regola per vivere un’estate piena di opportunità, flurtazzi vari, nella massima tranquillità, ti si presenteranno davanti. Purtroppo il tuo modo di fare, durante l’estate, non va proprio troppo per il sottile, causando qualche incomprensione e tensione con chi ti è vicino. Se fino a IERI, certi tuoi gesti fatti per puro sprezzo del senso del pericolo, hanno portato spiacevoli conseguenze per te, da DOMANI, ti invito a sfidare pericoli sempre maggiori, ma facendo in modo che possano portare conseguenze positive.
MUSIZODIACALMENTE Non esiste estate che non sia accompagnata dalla musica, dalla sua colonna sonora. Vi invito a sentirla la musica, sentirla dentro, non solo ascoltarla con l’orecchio. La musica va vissuta, quindi vi consiglio di ballarla. Quest’estate “ballate la musica”, respiratela.
PESCI
20-02 / 20-03
Amici dei pesci, la vostra parola chiave dell’estate sarà “pazienza”, e ce ne vuole veramente tanta per sopportare il senso di insoddisfazione della vostra vita sentimentale. La pazienza ed il tempo sapranno darvi qualche risposta rispetto a quelle situazioni che vi stanno a cuore, soddisfacendo o meno, le vostre aspettative. Se fino a IERI, la vostra attenzione spaziava in moltissime direzioni (con la sensazione di non aver concluso nulla), da DOMANI vedi di concretizzare qualcosa!
Leggere l’oroscopo del tuo ex-ragazzo/a non lo/a farà ritornare da te. Muzi Kult 09
DIVERSAMENTE SCOMODO di Federico Cimini
Estate, fa caldo, c’è chi va al mare e chi preferisce la montagna ma, secondo me, d’estate in montagna non ci va mai nessuno. Vuoi mettere una settimana in montagna confronto ad una settimana al mare? Cioè, ad Agosto intendo, a parte se non sei avanti con l’età o se non vivi in un posto in cui non c’è il mare e stai bene comunque lì – mica sei costretto ad andare al mare solo perché te lo sto scrivendo io. Io sono nato sul mare e la mia meta estiva è sempre la stessa da 26 anni, ovvero, il paesino calabrese in cui sono nato e cresciuto: si chiama San Lucido e, non ci crederete, esiste davvero un santo che si chiama così. Spesso ricordo il mio paesino nelle mie canzoni: per esempio è il posto in cui la luna si siede sul mare nella Canzone della Riscordata, ma è anche il paesino in cui è ambientata la canzone Quel giorno in cui credevo. Entrambe Canzoni Clandestine. Però è anche il punto d’arrivo immaginario della canzone Lì con me, dell’Importanza di chiamarsi Michele, mentre Ti amo terrone l’ho ambientata – nella mia testa – al sud ma non in un posto preciso, anche perché i terroni stanno dappertutto e ognuno di noi può essere considerato tale, anche se abiti vicino al famoso casello di Melegnano o, addirittura, a Domodossola (città famosa per la sua D). A dire il vero, anche se appaio autolesionista, devo ammettere che a luglio, tra mare e montagna, accetto ben volentieri di stare in città: e non per la semplice via di fuga che può darti un’anonima piscina al centro di Bologna, ma perché, almeno la sera, si respira un bell’ambiente: puoi uscire in bici – in genere la classica “Graziella” versione maschile – romperti un po’ il fondoschiena sui sanpietrini del centro storico, andare in Piazza a vedere il cinema all’aperto che è una delle cose più romantiche del mondo, andare a qualche festival in giro per la città, bere una birra ghiacciata, berne un’altra, vedere qualche amico. Azzarderei dicendo che Bologna, a luglio, può essere immaginata come la versione estiva de “L’anno che verrà” di Lucio Dalla (presente quella che fa “caro amico ti scrivo...”!?), senza guerra e con più caldo. Molto caldo.
Questo per me nasconde anche un caro prezzo da pagare: io e il mio gruppo abbiamo comprato uno Scudo di seconda mano che non ha l’aria condizionata nemmeno a pagarla, quindi l’autostrada sarà un toccasana per le ghiandole di tutti. Non vi dico poi che almeno la metà dei membri di notte emette dei versi strani dalla gola e, come potrete immaginare, spesso dormiamo tutti insieme in una camera.
“Cimì, allora perché lo fai?” Ed effettivamente a volte me lo chiedo anche io.
Poi d’estate si suona, si girano le piazze, i paesini e le città, e si va incontro a realtà bellissime, festival nuovi, festival storici, cose molto belle insomma.
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So che in questo momento mi state inconsciamente chiedendo: “Cimì, allora perché lo fai?” Ed effettivamente a volte me lo chiedo anche io. E forse ho anche una risposta.
Spesso mi capita di sentirmi come il marchese del Grillo, non so se avete presente il film di Alberto Sordi in cui questo personaggio particolare se ne frega di vivere nella Roma papalina, di invasioni francesi e di ristrettezze mentali di vario tipo, e passa le sue “nottate” facendo scherzi, perché è la cosa che lo diverte di più. Ecco, per me ogni concerto è un pretesto per divertirmi, salire su un palco e dirvi quello che penso senza troppi filtri, esagerando un po’ magari. Ma sticazzi, io sono fatto così, non mi piace dovermi adattare a questa società di piacioni, sono un po’ estremista e, se volete, potete farmene una colpa. Tengo fede alle mie canzoni. Restateci voi Diversamente Scomodi.
LE PAROLE SONO IMPORTANTI di Mirko Kiave
Quando mi hanno proposto di portare il laboratorio di scrittura creativa in carcere, sono stato molto entusiasta inizialmente ma, come si può facilmente immaginare, sono stato invaso dalla paura di non essere all’altezza o di trovare un’atmosfera difficile ed un livello di complessità che non mi avrebbe permesso di catturare l’attenzione dei ragazzi. Dopo un primo incontro, in cui i detenuti erano più di venti, un educatore, analizzando la musica rap in base a ciò che forniscono le tv ed alcuni video, avanzò l’ipotesi che potrebbe essere proprio colpa di questo genere, se qualcuno sceglie di intraprendere una cattiva strada. Questo ha complicato ancora di più il mio approccio a questo tipo di laboratorio. È bastato, tuttavia, ripercorrere la storia dell’Hip Hop e delle sue radici, nei primi incontri, insieme ai motivi che hanno portato questa cultura ad offrire una via d’uscita, ad alcuni dal ghetto, ad altri dai problemi e dalle tentazioni derivanti dal vivere in strada con pochi soldi, per far capire loro che tutto dipende dall’uso che si fa di un genere musicale. Questo è vero, in particolar modo, per il rap, che può essere paragonato ad una lama, capace di uccidere, ma anche di sfamarti, se utilizzata per cucinare. Superato questo primo ostacolo, sono sorte altre difficoltà legate alla lingua, dato che non tutti i ragazzi erano di origini italiane. Quindi, senza nessuna forzatura, ho cercato di fornire loro gli strumenti necessari cioè ascoltare alcuni dischi e rapper e metriche specifici, per far sì che riuscissero a scrivere nella propria lingua madre. Il risultato sono stati otto pezzi, che spaziano dall’italiano, allo spagnolo al francese. Evito di tediare il lettore con la parte tecnica, ma ci tengo a dire che tutti si sono impegnati anche da quel punto di vista. Quello su cui vorrei porre l’accento, invece, è quello che i ragazzi hanno visto nella possibilità di scrivere e registrare questi pezzi: le loro parole e la loro voce potevano superare le sbarre e le mura in cui trascorrono le loro giornate; questo li ha portati a inserire nei testi una forte componente autobiografica. La cosa che più mi ha stupito, e che più stupirà l’ascoltatore, è che nessuno di loro ha, neanche per un attimo, celebrato i motivi per cui la loro vita era cambiata in modo così radicale, anzi, in ognuno di loro si può intravedere il desiderio di voler trasmettere il messaggio, a chi è ancora in tempo per cambiare vita, di farlo e lasciare da parte l’illegalità.
distruttivo, ma di creativo, come il rap, ha fornito loro un mezzo per continuare a sperare e credere di avere una seconda opportunità. Penso che, in un periodo caratterizzato da così tanta apologia e, a tratti, venerazione della criminalità, maggiormente in questo genere, in cui qualcuno arriva addirittura ad inventare una vita di strada per attirare un certo tipo di pubblico, la voce di chi ha davvero vissuto alcune esperienze può insegnare tanto. Concludo dicendo che anche quest’esperienza mi ha confermato la teoria che, al di là delle radio, delle major, delle case discografiche, questo genere nasce dalla tua voglia di dire qualcosa, dalla possibilità che un foglio, una penna e una strumentale ti offrono di poter mettere a tempo il tuo vissuto, di usare il rap come arma che dia speranza e possa cambiare le cose. I detenuti del carcere di Monza non hanno internet, né tanti contatti con l’esterno, ma sono riusciti a carpire in pieno questo spirito. Un foglio, una penna, le tue rime, l’andare a tempo, il tuo flow: non serve altro. “Siamo tutti potenziali malfattori, e nel profondo dell’animo quelli che mettiamo in prigione non sono più cattivi di chiunque di noi. Hanno ceduto all’ignoranza, al desiderio, alla collera, malattie da cui anche noi siamo affetti, per quanto in misura diversa. Il nostro dovere è di aiutarli a guarire.” Tenzin Gyatso (Dalai Lama)
Il rap può essere paragonato ad una lama, capace di uccidere, ma anche di sfamarti, se utilizzata per cucinare.
La parola più presente nei loro testi è “speranza”, perché la possibilità di incanalare la propria rabbia non più in qualcosa di
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INDIPENDENTE MENTE di Marco Ambrosi
Eccoci ad un nuovo appuntamento con Indipendente-mente, la rubrica che, attraverso alcune domande ad addetti ai lavori (giornalisti, musicisti, promoter, ecc. ecc.), cerca di indagare sullo stato della musica indipendente/alternativa italiana oggi. Questa volta ho deciso di intervistare due tra i musicisti più talentuosi del panorama italiano, che, a parte portare avanti i propri progetti solisti, si mescolano con molte altre realtà, cercando in loro parole che potessero dare un nuovo stimolo alla rubrica. Il musicista è uno dei mestieri con meno stabilità fra tutti. Il musicista è sempre stato flessibile e precario, ancora prima che termini come flessibilità e precarietà diventassero così importanti, ahi noi! Lavorare nella musica sembra sempre più un’utopia per tutti e in altri casi il lavoro nella musica diventa distopico. Molto spesso invece la musica non è neanche considerata un lavoro, mentre invece la cultura, di cui la musica fa parte, sarebbe ciò su cui dovrebbe investire un paese come l’Italia. Credo sia importante far capire a chi ci governa, ma anche alla gente comune, che il mondo musicale è un’industria che crea lavoro e investire su questa industria potrebbe creare occupazione.
Roberto Angelini romano classe 1975, ha praticato la musica sin dalla tenera età. Nel 2001 ha partecipato alla 51ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione “Nuove proposte”, con la canzone Il Sig. Domani, vincendo il Premio della critica. Nel 2003 raggiunge un inaspettato successo commerciale con il singolo Gattomatto, vero e proprio tormentone estivo.
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Un’occupazione precaria, certo, ma questo non è importante visto che la flessibilità è parola d’ordine di ogni governo da quasi vent’anni a questa parte e che il musicista è un lavoratore precario da sempre. Per il momento continuo con le domande, anche se credo che questa sarà l’ultima intervista con questa formula, e dopo le interviste a Federico Guglielmi, Matteo Romagnoli, Alessandro “Cecca” Ceccarelli, Matteo Zanobini, Tommaso Cerasuolo, Massimo Ghiacci, Enrico Molteni, Andrea Vittori, Umberto Palazzo, Stefano “Bizzarre” Quario, Giovanni Gulino, Giulio Casale, Enrico Deregibus, Max Collini, Manuela Longhi, Aurelio Pasini, A Toys Orchestra (attraverso le parole di Raffaele Benevento), adesso è il turno di Roberto Angelini e Nicola Manzan. Buona Musica!!!
Nel 2005 pubblica, insieme con il violinista Rodrigo D’Erasmo, il disco tributo a Nick Drake dal titolo PongMoon e nello stesso anno figura come session-man nel terzo album di Pino Marino Acqua luce e gas. Nel 2008 fonda l’etichetta indipendente Fiori Rari producendo l’album e nello stesso anno prende parte all’incisione dell’album “Volume I” del Collettivo Angelo Mai Nel 2009 esce il suo terzo album di inediti intitolato La vista concessa e sempre nel 2009 collabora come session-man con Niccolò Fabi nell’album Solo un uomo. Nel 2010 scrive Calore, un brano che viene notato e scelto da Emma Marrone come singolo del suo primo EP, scrivendo per lei anche il brano Colori. Nel 2012 pubblica il disco Phineas Gage e dal marzo 2013, partecipa alle puntate di Gazebo su Rai 3. Sono ormai passati vent’anni da quando, all’inizio degli anni ’90, è esplosa la cosiddetta Musica Indipendente o Alternativa. Cos’è cambiato oggi da allora? Onestamente non so cosa sia cambiato. Quando ho cominciato a fare musica l’unica via possibile era quella delle case discografiche. Non avevo idea che ci si potesse autoprodurre. I costi per regi-
strare erano talmente alti che non ci pensavo nemmeno. Esiste oggi un movimento musicale comune tra i rappresentanti della cosiddetta musica Indipendente o Alternativa? Esistono tanti movimenti diversi. Per fortuna. Chi sono oggi gli indipendenti e cos’è, secondo te, la musica “indie” in Italia? Gli indipendenti sono coloro che scelgono una via di produzione e distribuzione musicale alternativa ai canali “ufficiali” delle major. Nella musica indipendente c’è di tutto. Qualunque genere può essere indipendente. Con il termine “indie” si intende una corrente musicale ma ad essere sinceri è una parola che non mi piace. È modaiola e suona cheesy come tutti quei generi che mettono la “y” alla fine (il funk è fico. Il funky è osceno. Il jazz è una cosa. Quando senti “questo è un pezzo un pò “jazy” diffida. Per non parlare del bluesy... E via dicendo...)
In tanti modi si può vivere di musica. Intanto non bisogna Mai smettere di ascoltarla. Poi se proprio in Italia non ti ritrovi (e non è difficile) cambia paese. A parte tutto, secondo me, se vuoi fare musica devi amare lo stato di precarietà. Se non sei pronto a rischiare è meglio mantenere la musica come hobby e cercare un altro lavoro. Infine il mio consiglio è di essere polivalenti. Scrivere, suonare con gli altri, insegnare, avviare uno studio. Ci sono molte possibilità nell’universo musicale. L’importante è seguire e ascoltare il proprio talento e non ostinarsi con la proiezione di ciò che vorremmo essere. Cosa prevedi per il futuro musicale italiano? E che ne so io!?! Posso dirti che prevedo male ma spero bene. Nel senso che mi auguro che prima o poi venga riconosciuta la musica come espressione culturale di un paese e di conseguenza aiutata e rispettata sin dall’infanzia.
In una società sempre più precaria, nel mondo musicale, in cui il lavoro è sempre stato precario, come si può vivere di musica?
Nicola Manzan, trevigiano classe 1976, diplomato in violino e polistrumentista che negli ultimi anni ha lavorato in studio e dal vivo con molte band del panorama musicale italiano e internazionale. Dal 2005 porta avanti il progetto BOLOGNA VIOLENTA, arrivato nel 2014 al quarto album. Dal 2006 ad oggi BOLOGNA VIOLENTA si è esibito in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Germania ed Inghilterra (con la partecipazione nel 2012 al Glimps Festival di Gent e nel 2013 all’Eurosonic Noorderslag di Groningen). Durante il 2013 Nicola è stato impegnato anche alla realizzazione del primo album dei MENACE, progetto fondato da Mitch Harris (Napalm Death, Meathook Seed), prodotto da Russ Russell (Dimmu Borgir, Amorphis, Evile) e che vede anche la partecipazione di Shane Embury (Napalm Death), Derek Roddy (Malevolent Creation, Hate Eternal) e Frederic Leclerq (Dragonforce). Tra gli altri, ha collaborato anche con Justin K. Broadrick nell’ultimo album degli Jesu (Everyday I get closer to the light from which I came - Avalanche Recordings) e con Gautier Serre per il prossimo EP di Igorrr.
Sono ormai passati vent’anni da quando, all’inizio degli anni ’90, è esplosa la cosiddetta Musica Indipendente o Alternativa. Cos’è cambiato oggi da allora? La differenza più grande che riscontro è il fatto che oggi, a differenza di allora, si fa una certa fatica a capire chi sia effettivamente indipendente e chi no. Negli anni ’90 le etichette che si definivano indipendenti erano quelle che non avevano a che fare con le multinazionali della musica (le major) e che credevano si potesse fare qualcosa di diverso da quanto imposto dal mercato (e quindi dalle major stesse). In questo modo rappresentavano qualcosa di “alternativo” ai canoni imposti. Avere una major che controlla la parte economica di un disco può voler dire che il controllo si estenda anche al lato più creativo, togliendo libertà artistica al musicista o alla band in questione. Con l’inizio della crisi del mercato discografico, le major si sono accorte che c’era un mercato alternativo che continuava a vendere dischi e ad avere una grossa fetta di pubblico, quindi hanno cominciato ad investire su alcuni artisti, magari acquistando le edizioni o distribuendo i loro dischi. Quindi al giorno d’oggi abbiamo artisti che si definiscono “indipendenti” perché non sono sotto contratto con una major, ma di base, probabilmente, non sarebbero da definire tali. Non dico che questo sistema sia per forza sbagliato, se si fa musica si vuole che più gente possibile la senta, quindi una grossa distribuzione può essere una buona cosa. Bisogna però sempre tener presente che si ha a che fare con delle multinazionali che pensano prima al profitto e poi a tutto il resto. Negli anni, tra l’altro, i termini “indipendente” e “alternativo” hanno assunto più un significato a livello stilistico che altro. Sono termini per definire un certo tipo di musica che è un po’ fuori dai canoni tradizionali. Esiste oggi un movimento musicale comune tra i rappresentanti della cosiddetta musica Indipendente o Alternativa? Ci sono varie “scene” che funzionano bene, penso al giro Bar La
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Muerte / Wallace / Boring Machines, giusto per dirne una. Si tratta di persone che hanno tutte un’idea comune su cosa significhi fare musica “originale” in Italia (e non solo) e sul modo di farla. Penso anche alle moltissime etichette che si mettono insieme per darsi una mano a far uscire dischi in cui credono, continuando una tradizione Do It Yourself che arriva dai primi anni ’80. Però penso anche ai vari artisti indipendenti che sono praticamente mainstream e che quindi sono in un mondo molto lontano da quello DIY e mi sembrano davvero pochi i punti in comune tra chi si autoproduce e chi chiede migliaia di euro per suonare (e riceve anticipi sulle vendite per pagarsi lo studio di registrazione, giusto per fare un esempio). Chi sono oggi gli indipendenti e cos’è, secondo te, la musica “indie” in Italia? Ribadisco quanto detto prima. Per me i veri indipendenti sono quelli che non ricevono soldi dalle major per fare i dischi. La musica “indie” è un’altra cosa: si tratta in pratica di tutto ciò che non viene passato nei canali tradizionali, come la TV o le radio nazionali. Per quanto anche in questo senso le cose stanno cambiando, visto che molti gruppi in giro da anni si sentono saltuariamente anche in radio (penso agli Afterhours, giusto per fare un esempio). In una società sempre più precaria, nel mondo musicale, in cui il lavoro è sempre stato precario, come si può vivere di musica?
Secondo me più che “vivere”, si può “sopravvivere” di musica. Si tratta di trovare la propria dimensione all’interno di questo mondo che ha mille sfaccettature e che può offrire anche delle buone opportunità. Io, che di base sono un violinista, per poter vivere di musica negli anni ho fatto il fonico live, in studio, ho fatto il turnista (sia in studio che dal vivo), ora produco dei gruppi ed ho una piccola etichetta con cui aiuto i gruppi a far uscire i dischi (oltre al mio progetto BOLOGNA VIOLENTA con cui sono costantemente in tour ormai da anni). Si tratta magari di cose abbastanza piccole, ma se sono tante; si arriva a fine mese sfiancati, con pochi soldi in tasca, ma anche felici di aver comunque lavorato con la musica. Cosa prevedi per il futuro musicale italiano? Al momento non riesco a prevedere nulla. I dischi si vendono ancora, nonostante tutto, anche perché si tende a curare di più il prodotto finale, quindi si stampano meno copie, ma la gente compra qualcosa che è fatto con cura. La situazione dei concerti non è buona, purtroppo. Manca un ricambio generazionale (ci sono meno giovani) e i gestori dei locali hanno spesso molte difficoltà a far suonare i gruppi (siano esse economiche o di “vicinato”). Se ci si mette anche il fatto che viaggiare è molto costoso (autostrade e carburante sono una parte consistente delle spese), il gioco è fatto. Quindi non so davvero che dire. Spero che la situazione possa migliorare per il bene di tutti.
SUONI PINDARICI
di Loredana Ciliberto
Sarà un agosto bollente a suon di Indie Rock
Calabria Sounds Rock caforti antiche, come la città di Cosenza, o locali storici (come il Blue Dahlia di Gioiosa Jonica) dove il rock cosiddetto “alternativo” è sempre stato di casa e che continuano imperterriti nella loro “missione”, giocando sempre di pancia, e rischiando ogni giorno le poche, pochissime risorse a disposizione. Negli ultimi anni però sembra che la febbre indipendente stia contagiando altri lidi, anche inaspettati. Città anche relativamente piccole sono diventate grandi fucine, sia per le produzioni che per la realizzazione di rassegne live, che spesso ospitano nomi importanti del rock internazionale. Penso a realtà come Taurianova, dove negli ultimi mesi sono passati nomi del calabro di Benvegnù e Uzeda, mentre le produzioni locali raggiungono risultati sempre più interessanti. Anche nell’istmo lametino il rock mancava da moltissimi anni, eccezion fatta per le rassegne Note al margine e Strina Noize, che hanno regalato alla città forti parentesi
foto: Pasqualino Caparello
foto: Pasqualino Caparello
Calabria Sounds Rock era il nome di una webzine nata per “dare voce e spazio alle rock band emergenti calabresi”. La redazione “tra live report, interviste e recensioni” approfondiva “un movimento che spesso rimaneva confinato in garage umidi e oscuri”. Questo titolo e questi intenti mi sembrano le parole migliori con cui iniziare la rubrica di questo numero: finalmente il rock, e in maniera particolare quello che (a torto o a ragione) viene definito “Indie Rock”, ha fatto breccia anche nel cuore più profondo della Calabria. E il raggio d’azione si è allargato, non solo alle produzioni calabresi, ma anche a ciò che di meglio offre il panorama nazionale. Se anche solo 3 anni fa mi avessero detto che il lametino (ossia quel lembo di terra, tra le città di Lamezia e Catanzaro, compreso tra il Mar Ionio e il Tirreno) sarebbe diventato la culla calabrese dell’Indie Rock nostrano, mi sarei fatta una bella risata. In Calabria esistono per fortuna roc-
del miglior rock indipendente. Negli ultimi anni invece le cose stanno cambiando: le rassegne Color ed Enjoy Lamezia hanno aperto la strada, riuscendo a proporre persino un alternativo (ed esplosivo) Capodanno in piazza con la Bud Spencer Blues Explotion. Su quella scia nel 2012, a Jacurso, è nata la nostra rassegna Suoni pINDarici (che ha trovato collaborazione prima con il comune di Cortale e poi con l’evento Bacchanalia a Tiriolo). Nel 2013 Color ha fatto il balzo nel Color Fest - abbandonando la formula dei piccoli eventi e concentrando tutto in un’unica giornata e sono nati il Monte Covello Summer Fest, a Girifalco, e il Curinga Music Festival. Per quest’anno il Covello Summer Festival è stato, purtroppo, costretto all’ultimo momento ad annullare l’evento a causa di difficoltà economiche; il Color Fest invece raddoppierà, coprendo l’intero primo week end di agosto, mentre l’appuntamento a Curinga è per 8 e 9 agosto. I nomi in ballo sono davvero di altissimo livello. Dal canto nostro, domenica 24 agosto a Jacurso, contiamo di chiudere in bellezza questo agosto stra-indie con l’unico concerto a Sud di Taranto dei Tre Allegri Ragazzi Morti. “In Calabria non succede mai nulla”, sentiamo dire spesso. “Nei nostri piccoli paesini è solo un morire”, dicono altri. A noi non sembra per niente vero e quello che fino a poco tempo fa sembrava solo un sogno, sta diventando realtà. Anzi è già una realtà. Bella e soprattutto vera. Perciò massimo sostegno a chi rischia, a chi non ha paura di portare nomi piccoli e a chi rischia coi nomi grossi, solo perché crede in quello che fa. E soprattutto un buon agosto Indie a tutti.
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CAMEREASUD di Simone Arminio
Una finestra aperta, magari sul mare. Le tende che volano, attirate dal vento. Il luogo, comprensibilmente, è a Sud, e ciò influisce non poco sulla musica. Da quando l’ho capito faccio sempre lo stesso esperimento: giudico un disco solo dopo almeno due ascolti. La prima volta mi direziono a nord. Fermo e concentrato, a finestre chiuse. La seconda volta guardo a Sud. L’attenzione tutta rivolta agli errori, la finestra aperta, a volte reale, altre immaginaria, ma quasi sempre orientata a Sud.
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San Siro val bene una messa. Dorma sogni sereni Dario Brunori, messo al rogo dai suoi fan per aver osato aprire due concerti allo stadio di Luciano Ligabue. Inevitabili le conseguenze: sei un indipendente, quello non è il tuo pubblico, ti sei venduto, non ti parlo più. Si apra il processo. Preliminari. Per essere davvero indie, lo spiegano bene gli Stato Sociale in un omonimo brano, le prescrizioni sono: pubblicare ep e non cd, suonare in formazioni minimali, possibilmente da soli sul palco col proprio ‘chitarrino’, indossare occhiali alla Clark Kent ed evitare come la morte gli assembramenti di pubblico. Viene subito da contestare che Brunori, che i suoi dischi se li produce da solo con la Piccica Records, di queste prescrizioni ha rispettato soltanto quella degli occhiali. Si vada oltre: consideriamo il contesto attraverso l’atavica distinzione tra Italia e America, tra la Route 66 e la statale 18 tirrenica, quella che passa da Guardia Piemontese. Ci aiuteremo con dei dati: in America come in Italia, essere Indie vuol dire essere prodotti da un’etichetta indipendente e perciò poter sperimentare, pubblicare a proprio piacimento e suonare in giro senza forzature. Solo che negli Usa il numero degli ascoltatori e acquirenti potenziali di un disco o di un biglietto live è di svariate decine di milioni di persone. Un album indie medio non farà questi numeri, ma ci sono le eccezioni: ‘’21’’ di Adele, prodotto dalla indie label inglese ‘Xl recordings’, ha venduto solo negli Usa 10 milioni di copie. Da qui un’ulteriore specifica: un album indie inglese, essendo cantato in inglese, è esportabile in tutto il mondo. Venendo a noi: l’Italia ha 60 milioni di abitanti, più o meno quanti sono gli acquirenti potenziali di un disco in America. In Italia, il riconoscimento del disco di platino è fissato a 50mila copie, in America a un milione. In America, di fronte alla prospettiva di vendere 50mila copie (il massimo dei sogni erotici per un indie italiano), un disco non verrebbe prodotto neppure da una label indipendente poiché controproducente. Conclusioni: di fronte a questa prospettiva, un ottimo autore indie italiano, arrivato ai livelli di Brunori, può soltanto sperare di intaccare il pubblico mainstream. Il quale, in genere, va ai concerti di Ligabue, il cui massimo exploit sono i 5 dischi di platino con Mondovisione: 250mila copie, un quarto di disco di platino americano. Avete ancora il cerino in mano? Accendetelo. Giovanna D’Arco disse: <<come on baby, light my fire, everybody dance with me>> (cit. Brunori).
LO STATO SOCIALE L’Italia peggiore (2014, Garrincha)
Voto
8
Voto
7
Voto
5+
Da ascoltare di giorno, fermi a un distrubutore di benzina deserto, con l’autoradio gracchiante a palla, ballando il più possibile.
Da ascoltare in bici, all’una di giorno, nel caldo bollente, mentre attorno impazza l’estate
Da ascoltare comunque.
Non ‘ci eravamo tanto sbagliati’ a farci piacere lo Stato Sociale. Il presupposto è che nel momento in cui si sono prepotentemente affacciati sulla scena discografica e live, qualche anno fa, questi cinque ragazzi bolognesi hanno inevitabilmente ipotecato qualche critica sul futuro. Tutto, anzi, era già scritto nei testi del loro primo disco. Primo fra tutti quel senso un po’ snobbamente radicale dell’affrontare la vita. Da lì deriva il secondo punto, quella critica diffusa a tutto ciò che volenti o nolenti ci circonda e che, presto o tardi, tornerà indietro a colpire anche loro. Presunzione fatta forte non dalla certezza che si debba morire pompieri, ma dal dubbio che la rivoluzione a vita non sia sincera. Paure da tenere nel cassetto: ne L’Italia peggiore, il loro secondo album, la barra è rimasta dritta. Reggendo addirittura al confronto con il primo album e superando a metà anche lo scoglio più insidioso: quegli inutili featuring. Dove in genere un catapultato più famoso di te arriva a rovinarti il brano, nella convinzione romantica che poi qualche suo fan ti adotti. È andata di lusso allo Stato sociale con Piotta, ed è tutto un dire: quello fatto con lui è di per
IL PAN DEL DIAVOLO Folkrockaboom (2014, La Tempesta) Gli incipit perduti sono i migliori. Al loro pari soltanto quelli cosiddetti ‘a bomba’: una musica perfetta, energica, che parte dal nulla, vedi i primi secondi di Nevermind dei Nirvana. Per incipit perduto, invece, si intende quello di FolkRockaBoom: una sinuosa linea melodica che dà la sensazione di essere partita qualche secondo prima che pigiaste play. Questo il caso del terzo album della band siciliana, che critici più graduati direbbero ‘della maturità’. Il motivo è una certa stabilità dei contenuti: sonorità forse più consuete, ma perfette e cariche d’orgoglio. I generi attraversati sono noti, quelli espressi nel titolo del disco. Ma non per questo i brani sono scontati. Li sorreggono i giochi ritmici di pennate da profondo west, gli applausi e le grancasse che non si sprecano, lieto tappeto sonoro a una voce che urla perché una volta tanto ha qualcosa da dire. Un ottimo disco, non c’è che dire, che risulterà ancora più godibile a chi – nolello Don Giovanni musicale - non ha ansia perenne di emozioni inedite e spesso deludenti.
MINA Selfie (2014, Pdu – Artist first) Cascarci con tutte le scarpe. Nonostante il timore reverenziale nei confronti di un’autrice da 71 dischi e chissà quante centinaia di milioni di dischi venduti. Nei fatti, e da qualche decennio, la Tigre di Cremona è un’indipendente. Pubblica con la sua propria etichetta discografica, la Pdu, e da qualche tempo ha lasciato anche la distribuzione Emi per l’agguerrita Artist first. Da qui la sua presenza tra queste pagine. L’amo, invece, è stato ‘La palla è rotonda’, un samba di luoghi comuni sul calcio un po’ retrò dedicato ai Mondiali, brano che non si fa fatica a depositare direttamente tra i fondamentali del settore. Tre minuti e dieci di scuola di pop, soprattutto, che i ripetenti ultimi nati potrebbero studiare prima di ogni incisione per capire che essere originali si può, anche se la materia a disposizione sono i luoghi comuni. Ma il bello è tutto qui. Perché il resto si incaglia su una spiacevole sensazione. Ovvero l’antico retaggio della sua generazione di parlare di amore ammiccante sempre e comunque. E lì gli anni si fanno sentire, eccome. Perché da una donna del suo calibro e della sua età ci si aspetterebbe di tutto (e di tutto l’eccelsa sarebbe capace) fuorché un ennesimo disco di brani ammiccanti agli amori contrastati. L’obiezione la sappiamo: l’amore non ha età. Ma Cristo santo, a quell’età, almeno, potrebbe essere meno tormentato.
Muzi Kult 17
SVELTINE di Mirko Onofrio
DARIO DELLA ROSSA
FEDERICO MARI
MARCO ORRICO
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E’ vero, una Sveltina tira l’altra e come in ogni circolo vizioso verso cui si è più o meno accondiscendenti se ne vorrebbe sempre, ancora, di più! Ma con l’estate si sa, bisogna portare le famiglie in vacanza e così quegli incontri fortuiti che durante i mesi freddi, complici il buio e gli anfratti, hanno dato luogo ad accadimenti unici e portentosi con protagonista lei la Natura (quella vera in ognuno di noi qualora anche fosse brutale ed inaccettabile), dovranno diradarsi per cedere il posto all’abbagliante invadenza del sole sotto la cui luce denudarsi sarà sin troppo facile se non d’obbligo. E così termina anche per questo secondo anno dalla sua prima edizione la piccola rassegna di eventi per una nuova promiscuità musicale che dal mese di gennaio fino a quello di giugno 2014 ha visto esibirsi nei locali di un Acquariobistrot, sempre friendly e attento a certe operazioni sui generis, diverse formazioni musicali dove, per dirla con il celeberrimo semiologo della musica Jean Jacques Nattiez, livello poietico e livello neutro ossia chi crea l’opera (nel nostro caso il musicista) e l’opera in sé (l’esibizione) hanno avuto il proprio concepimento entro i piani bizzarri e sadici di una direzione artistica che al “già visto” ha preferito e perseguito un ben più perentorio “vogliamo vedere” con tanto di leoni pronti a sbranare al primo pollice in basso utile! Sulla Sveltina di giugno, non essendosi consumata per banali ragioni logistiche ma che verrà certamente recuperata durante i primi freschi settembrini, diremo poche parole alla fine. Ora ci soffermeremo su uno degli appuntamenti che più ha lasciato il segno: Post-it, il post-rock visto da qui, del 27 maggio. Una drumless band d’eccezione formata da Dario Della Rossa (Brunori sas), Federico Mari (Kyle e Not bad jazz quartet), Marco Orrico (Camera 237) e Michele Alessi (Kyle e Captain Quentin). Quest’ultimi due, pur con anni alle spalle di reciproca stima e confidenza, hanno per la prima volta avuto occasione di suonare insieme con un risultato del tutto evidente e palpabile nell’energia quasi “sconvolta” scaturita da poco più di un’ora di concerto in cui sono stati sostanzialmente riletti degli evergreen dell’epoca post-rock anni ’80 e ’90. Mogwai, Slint, June of 44, Tortoise, Ui, Gastr de Sol, Giardini di Mirò e naturalmente Camera 237 e Captain Quentin sono stati rielaborati alla luce della grande assente, la batteria che pure in questo genere la fa quasi da padrona ma di cui francamente non si è per nulla avvertita la mancanza. Il risultato? Brani a cui è stata per così dire tolta la parte maledetta a favore di una certa giocosità, di una naturalezza quasi scanzonata, di un attitudine espressiva affatto scontata. Insomma un’operazione rischiosa tanto quanto rileggere i Beatles ma che i ragazzi hanno saputo realizzare con intelligenza e passione puntando su combinazioni timbriche decisamente fuori stile e per questo sorprendenti (i synth di Della Rossa e il contrabbasso di Mari) e su virate nel mondo del jazz elettrico e del noise su una solida base ben conosciuta e metabolizzata negli anni da Orrico e Alessi. Inoltre a rendere l’esperienza per così dire multimediale è stato l’ingegnoso video maker Giacomo Triglia che ha “sinteticamente”
riportato tanto sui tasti bianchi quanto su quelli neri di una comune tastiera circa 200 film di registi come Herzog, Korine, Barney, Lanthimos, Von Trier, Sokurov e molti altri ancora in maniera tale che ad ogni tasto pigiato corrispondesse una precisa sequenza variandole di continuo a corredo visivo della musica. Ma lasciamo che ce ne parli lo stesso Marco Orrico:
Cosa pensi di Sveltine e dei princìpi che le ispirano? Anche in una botta e via può esserci qualcosa di buono per la musica? Per chi la fa? Per chi la riceve? M.O.: Sembrerò esagerato ma è stata una delle esperienze musicale più belle e affascinanti che abbia mai affrontato. Il confrontarsi con musicisti cosi lontani da me si è rivelato stimolante e inaspettato. Per questione di tempo ho sempre avuto i Camera237 come progetto principale e poco altro attorno (vedi Speaking and Looping con Ernesto Orrico). La formazione era cosi affiatata da farci pensare anche ad una prosecuzione del discorso artistico intrapreso per Sveltine. Come sono andate le cose con i compagni di Sveltine assegnati? Come avete impostato e gestito il lavoro? E’ stato soft oppure hard? Lo rifareste o preferite non replicare? M.O.: La formazione si è radunata in sala prove pochissime volte. Si è deciso di comune accordo di far prevalere l’istinto ed il cuore a dispetto della tecnica e della riproduzione fedele dei pezzi da proporre. Non nascondo il fatto che l’ansia sia stata la nostra compagna di viaggio ma la fiducia che si è creata tra di noi ci ha permesso di rimanere concentrati sull’obiettivo finale.
Sveltina per via del suo amore incommensurabile per la musica della Mitchell), Maura Monteforte (Rocks,n,Dolls) e Giuseppe Sergi (Red Basica) con ospiti Massimo Garritano e Aldo D’Orrico. I mondiali, il caldo….meglio rimandare a settembre dove torneremo a parlarne. Concludo questa mia prima breve ma intensa esperienza giornalistica che mi ha dato modo di fare focus su una rassegna altrettanto alle prime armi ma che già fa parlare di sé ringraziando quanti tra organizzazione, promozione e produzione si sono spesi per dare una direzione alle mie idee altrimenti dispersive e ambiziosamente infantili. Mi sia concesso fare i nomi di Costantino ed Edoardo Rizzuti, Mattia Tenuta e Gabriele Posteraro dell’associazione Tecne da cui è partita l’iniziativa, Delia Dattilo ed Ester Apa per la promozione e la documentazione, Nanni Spina per l’aspetto video-promozionale, il Teatro dell’Acquario specie nelle figure di Marianna Bozzo per l’accoglienza e Geppo Canonaco per l’aspetto audio, Picicca Studio, Radio Ciroma, L’ora d’Italiano, More e Rubric.it che sono stati nostri partenerships, la Provincia di Cosenza nella figura di Yvonne Spadafora che ci ha sostenuti, il direttore di Muzikult che me ne ha fatto scrivere, tutti gli artisti che partecipando hanno fatto del bene a sé stessi e al prossimo e naturalmente il pubblico sempre trasversale, presente e incuriosito. Di solito saluto i lettori ricordando una qualche celebre Sveltina di cui la storia più o meno recente abbia memoria ma questa volta vorrei congedarmi auspicando una terza edizione, sempre molto promiscua e sfacciata, di Sveltine con nuovi ospiti e nuove prove d’affrontare!
Secondo te parole come sperimentale, creativo, alternativo e affini hanno ancora senso? Ne hanno avuto mai? La promiscuità potrebbe essere una nuova via? M.O.: Lo hanno sempre avuto. La musica stessa è fatta dalla sperimentazione, dal rischio e dal mischiare le carte. Se poi a farlo sono musicisti di diversa estrazione che hanno un modo di comporre e di vedere la musica totalmente differenti allora preparatevi a delle esplosioni di creatività! Di cosa tornerai ad occuparti subito dopo la Sveltina? Progetti di rilievo in corso? M.O.: Sono alle prese con i nuovi pezzi che andranno a comporre il prossimo disco dei Camera237. Li abbiamo già proposti dal vivo una sola volta per rodarli e per capire cosa modificare nelle strutture. L’esito è stato molto positivo ed pubblico ha apprezzato pur non conoscendo una sola nota. Contiamo di registrare negli ultimi mesi dell’anno per poi partire con un tour promozionale.
La Sveltina di giugno avrebbe dovuto omaggiare la cantautrice canadese Joni Mitchell al suo settantesimo anno d’età anche se al dire il vero al cospetto di una simile eroina della musica del Novecento il Tempo perde ogni suo significato stringente e calcolabile. La formazione, che pure ha lavorato a lungo sul progetto e che avrebbe quindi molto da raccontare, avrebbe previsto oltre al sottoscritto anche Gianluca Veltri (noto più come critico musicale ma notevole anche come chitarrista nonché ispiratore della
MICHELE ALESSI
GIACOMO TRIGLIA
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La Rubrica di Muzi Kult che si occupa, grazie ad esperti e operatori del mondo della musica e della cultura, dei risvolti tecnici, burocratici e del lavoro nel campo della musica. In questo numero ritorna Carlo Testini (ARCI).
Libera Cultura in Liberi Spazi
CARLO TESTINI [Nato a Bari nel 1963, laureato in Scienze Statistiche ed Economiche, specializzato in fund raising. Direzione Nazionale dell’Arci dal 1990, oggi è componente della Presidenza Nazionale dell’Arci con il compito di coordinare le Politiche Culturali a livello nazionale. Coordinatore degli strumenti di comunicazione della Direzione Nazionale. Membro del board internazionale della BJCEM - Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del consiglio d’amministrazione di SmartIT. E’ stato Presidente di Fairtrade Italia e di Valore Sociale, reti di organizzazioni impegnate nella Responsabilità Sociale d’Impresa.]
“Libera Cultura in liberi Spazi” è un grido d’allarme che viene dai tanti che nel nostro Paese cercano di realizzare attività artistiche e culturali senza chiedere per forza sovvenzioni pubbliche. Le forme di auto-organizzazione di artisti e creativi vengono da lontano e si intrecciano con la storia del movimento associativo e culturale non profit. Già agli inizi del ‘900 nelle Case del Popolo e nelle Società di Mutuo Soccorso si ospitavano progetti artistici, rassegne di cinema e teatro, mostre di artisti più o meno noti. Il nostro Paese, come molti altri in Europa, è sempre stato terreno di sperimentazione di forme organizzative nel campo della cultura e dell’arte che hanno permesso ad artisti, operatori e lavoratori della Cultura di trovare casa. Soprattutto quando era più difficile parlare di contemporaneo con le istituzioni culturali nazionali e territoriali. Per questo, al di là delle statistiche ufficiali su spettacoli e produzioni artistiche, abbiamo sempre sostenuto che esiste un vasto e straordinario mondo, diffuso e dinamico, che produce e promuove cultura in modo indipendente e spesso più interessante di molti percorsi istituzionali e accademici. Il dibattito sul ruolo della Cultura e, più in generale, delle Politiche Culturali in Europa e nel nostro Paese è ancora vivace ed è parte del ragionamento sullo sviluppo territoriale futuro. Ma per dare gambe ad un progetto culturale di qualsiasi tipo, c’è sempre bisogno di uno spazio. Dove progettare, produrre, condividere con altri, incontrare i cittadini del proprio quartiere, ospitare produzioni e artisti di altri Paesi. Uno spazio che diventa uno dei cuori pulsanti della comunità in cui si vive. Oggi più che mai c’è una domanda di spazi che abbiano costi accessibili per contrastare la scarsità di risorse e promuovere l’accesso alla cultura messo in crisi dalla diminuzione del reddito delle famiglie. Ma c’è anche una forte spinta a riappropriarsi di spazi di proprietà pubblica che sono della collettività e che possono essere riconvertiti in luoghi di condivisione e di innovazione attraverso progetti culturali ed artistici. L’8 agosto del 2013 veniva approvato un decreto legge a nostro avviso importante perché dava un segnale di cambiamento nelle politiche culturali italiane dopo molti anni di tagli e di triste declino. Il decreto n.91, denominato “Valore Cultura”, era a firma del Ministro Massimo Bray e l’articolo 6 aveva per titolo “Disposizioni urgenti per la realizzazione di centri di produzione artistica, nonché di musica, danza e teatro contemporanei”. Nella legge si dava mandato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) di individuare, insieme al Ministero dell’Economia, spazi del demanio che potessero essere ristrutturati e messi a disposizione di progetti scelti con bandi. Il 25 novembre si è svolto al MIBACT un importante incontro con molte organizzazione del settore culturale, comprese quelle dell’associazionismo culturale no profit, per un confronto sulla norma e sull’operatività della stessa. Dopo quella data nulla è più accaduto. Sembra essersi tutto arenato al Ministero dell’Economia (MEF). Nel frattempo leggiamo sui giornali notizie sulla lentezza del censimento degli immobili pubblici e incredibili dati sul loro utilizzo. L’Istituto Bruno Leoni ha calcolato che il valore degli immobili pubblici “potenzialmente liberi, quindi non necessari ai fini istituzionali né affittati ad altri” ammonta a 42 miliardi di euro. Un patrimonio gigantesco utilizzato male. Nel DEF (Documento di Economia e Finanza) approvato martedì 8 aprile, nel capitolo dedicato alle privatizzazioni, si legge che si vuole accelerare il trasferimento dei beni immobili demaniali non utilizzati alle amministrazioni locali per rafforzare il cosiddetto “federalismo demaniale”. Processo assolutamente condivisibile visto il ruolo fondamentale delle politiche culturali territoriali, anche se rischia di svuotare di senso l’articolo 6 di “Valore cultura” se una percentuale di questi immobili non viene vincolata agli usi previsti dalla suddetta legge. L’altro grave rischio è che gli enti locali , strangolati dal patto di stabilità e dalla crisi, facciano cassa vendendo gli immobili statali a loro trasferiti. Beni pubblici che dovrebbero essere messi a disposizione della collettività e potrebbero davvero ospitare progetti di imprenditorialità culturale profit e non profit. Se si vogliono davvero sostenere politiche culturali che valorizzano le esperienze innovative e diffuse, è necessario che si acceleri ogni provvedimento utile a dare spazi (e spazio) all’arte e alla creatività. Deve essere un impegno del Governo, dell’ANCI, delle Regioni e delle forze politiche che in questi anni hanno sostenuto la necessità di fare della Cultura uno dei pilastri per rilanciare il Paese e rafforzare la nostra democrazia.
Muzi Kult 21
22 Muzi Kult
ph . zia
Gr a o
Ce lic
Greatest Eats Eccoci qui con una nuova rubrica. Una rubrica per la quale ho dovuto lottare un pò per riuscire a farla accettare… In Redazione di “Muzi Kult” non ci sono molti cuochi a dire il vero, sono circondata per la maggior parte del tempo da gente che mangiucchia panini, tramezzini di plastica in confezioni di plastica, quelli che si trattano meglio scendono giù in tavola calda o al massimo dal cinese/giapponese… ancora non ho capito bene. Pian piano, però, indagando ho scoperto quale poteva essere il punto o i punti deboli sui quali fare pressione per far uscire la prima rubrica di “IN CUCINA CON…”. Ho scoperto che il ‘founder’ stesso è un appassionato di cucina e non di cucina ‘mangia e via’, si sono aperti scenari di ‘nouvelle cuisine’ e di incredibili manicaretti; mi è stato detto che Marco Ambrosi (quello di Indipendentemente, per capirci !) si difende bene…e in famiglia lo chiamano addirittura ‘lo chef’ (devo capire se sono ironici o meno!). Beh…bando alle ciance…e mano ai fornelli…!! Da questo numero in poi…ogni 2 mesi avrete una ricetta preparata da un artista o da un giornalista, operatore, speaker radiofonico, presentatore, produttore ecc ecc… in pratica di qualcuno che viene dal nostro mondo…quello delle note. Il Mondo della musica ai fornelli…e ne vedrete delle belle… anzi “ne assaporerete delle buone!” Ci saranno delle particolarità nella nostra rubrica, la rubrica sarà divisa in fasi ed ogni fase avrà una musica che l’accompagna: Le Fasi: -) Ingredienti (con indicazione della musica da tenere in cuffia mentre si va a fare la spesa!) -) Preparazione (con indicazione della musica da tenere ad alto volume in cucina) -) …ed infine la musica da tenere in sottofondo mentre si gusta ‘l’opera culinaria’ Muzi Kult 23
di Monica Reale
Greatest Eats
Per il primo numero ho voluto coinvolgere la redazione tutta e in base a dei questionari (uhauhauha!) alla fine è stato scelto il piatto per la prima puntata di
IN CUCINA CON… La Redazione di MUZI KULT
Linguine con Alici e pane al profumo di Arancia alla MuziKult Ingredienti • Linguine di Gragnano (molto molto ruvide!) • Alici Fresche delle Jonio (fatevele pulire in pescheria oppure pulitele voi con in cuffia sparata a mille “The Nobodies” di Marilyn Manson colonna sonora di “Jack Lo Squartatore”) • Arance della Piana di Sibari • Menta del Balcone di mia nonna (non vi dirò mai dove si trova per evitare furti della sua fantastica menta)
Motivazione della scelta La scelta è caduta su una pasta con il pesce perchè il 90% nel questionario ha preferito così. Le Alici sono state scelte perchè è pesce azzurro e siamo quasi tutti nati sulle sponde dello Jonio o al massimo del Tirreno. La pasta è in bianco perchè il ‘founder’ non va molto d’accordo con il pomodoro. L’arancia e il pane li ho scelti io anche se qualcuno ha passato delle ore a dirmi che arance in questo periodo non se ne trovano…ed io ho risposto che dove vivo io le arance ci sono sempre !
• Pangrattato di pane integrale (se potete, ma so già che non potete, usate pane integrale di Rossano-CS) • Olio extravergine di oliva delle Tenute dei Baroni de Rosis (… questa ve la cercate on line !) • Aglio di Resia (BZ) - (perchè nell’equilibrio delle cose credo che un tocco di Nord sia quel ‘non so ché’ in più…!) • Colatura di Alici di Cetara (…non vi spaventate, forse vi guarderanno con gli occhi sbarrati quando andrete a chiederla nei negozi…potete ordinarla anche qui (Link:http://www.delfinobattistasrl.it/home/la-colatura/) • Pinoli Tostati
in cuffia “Cataldo Perri – Guellarè” https://itunes.apple.com/it/album/guellare/id484753757
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Preparazione E’ un piatto molto semplice, per questo bastano solo tre brani per prepararlo (ebbene sì, l’unità di misura non sono più i minuti ma i brani… tempo di preparazione: 3 brani …ehehehe). I sapori se ben dosati, amalgamati e gustati nel modo giusto sono molto intensi e mediterranei, chiudendo gli occhi e gustando un boccone potrete davvero immaginare di essere sulla spiaggia di “le Clastella”(KR), Di Scilla (RC), di Villapiana (CS), con la leggera brezza del mare e il caldo sulla pelle. Mi risveglio dal sogno e …. dicevo : pochi ingredienti che in soli ‘3 brani’ possono trasformarsi in un grande piatto. Mettiamo a Bollire l’acqua in pentola. Nel frattempo in una capiente padella (deve permetterci di saltare la pasta al suo interno senza seminarla per tutto il piano cucina!), mettete l’olio e uno spicchio d’aglio; lasciate riscaldare un pochino e lasciate scottare le alici fresche per qualche secondo. Mi raccomando non lasciatele sul fuoco per molto tempo è importante che mantengano la loro integrità. Prendete il succo d’arancia che avrete precedente preparato e sfumate…e togliete le alici dalla padella. In un altra padella fate tostare il pangrattato facendo estrema attenzione a non farlo bruciare aiutandovi con un pò di succo d’arancia…deve essere bruno, poco più che ambrato. (Se volete, a vostro piacimento, potete tostarlo con l’aggiunta di olio). Scolate la pasta poco più che ‘al dente’ e cominciate a farla saltare nella padella dove avete fatto scottare le alici. Completate la cottura con il succo d’arancia rimasto e la Colatura di alici e inserendo 3/4 delle alici messe da parte. Fate una spruzzata di pangrattato (non tutto…mi raccomando e amalgamate per bene!) Impiattate creando un nido di pasta (io vi consiglio un piatto piano, quadrato…non so perchè ma li amo…e lì dentro le cose hanno un sapore triplo per me). Sul nido andrete a mettere due o tre alicette, una spruzzata di menta, e il pangrattato all’arancia…e per completare l’opera… grattugiate un pò di buccia d’arancia facendo attenzione a non grattare la parte bianca ma solo quella esterna arancione. Infine…i pinoli tostati…e un filo d’olio [dolcetto di Rossano(CS)]
in cuffia “Nuju – Disegnerò”
“Brunori Sas – Guardia ‘82”
“Roy Paci & Aretuska – Cantu Siciliano”
http://www.youtube.com/watch?v=0U_BCJ-iZWE
http://www.youtube.com/watch?v=ETqkKMDazMU
http://www.youtube.com/watch?v=ETqkKMDazMU
Vini consigliati
...Ora possiamo mangiare Il piatto va gustato su una terrazza sul mare…se non si può accendete la Tv e mettete un bel Dvd con con una puntata di ‘Linea-Blu’ senza audio perchè dovrete coinvolgere tutti i sensi nel gustare il piatto.
“IMYR” delle cantine “CERAUDO” (Chardonnay 100%) (Crotone) oppure un “FILU’” delle cantine ‘iGRECO’ (Greco Bianco 90%, Montonico 5%, Malvasia 5%) (Cariati-CS)
in cuffia “Nadir Dance - Rosario Jermano” http://www.youtube.com/watch?v=xAYe_ZYmcnE
“Agricantus – Carizzi R’Amuri” http://www.youtube.com/watch?v=jFNqHULveeA
“Novalia - Ebla” http://www.youtube.com/watch?v=nuAZJiq5Yz0
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SPECIALE 16
LE MAFIE 26 Muzi Kult
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LA NUOVA PAGINA UFFICIALE FACEBOOK MUSICA CONTRO LE MAFIE Muzi Kult 27
MUSICA CONTRO LE MAFIE L’ALTERNATIVA (Documentario – ITA 2014 – 50min) L’ASSOCIAZIONE MUSICA CONTRO LE MAFIE PRESENTA SOTTO L’EGIDA DI LIBERA (Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie) UNA PRODUZIONE di MKRECORDS IL DOCUMENTARIO “MUSICA CONTRO LE MAFIE - L’ALTERNATIVA” DA UNA IDEA DI GENNARO DE ROSA REGIA e MONTAGGIO DI CLAUDIO METALLO A CURA DI GENNARO DE ROSA IN COLLABORAZIONE CON MARCO VERTERAMO e MARCO AMBROSI VISUAL ART MILVIO MICHELONI LOCANDINA DI LUIGI NACCARATO CONTENUTI SCHERMATE INFORMATIVE FRANCESCA RISPOLI BACKGROUND MUSIC AA.VV (EDIZIONI EMMEKAPPA PUBLISHING) CON DON LUIGI CIOTTI, FIORELLA MANNOIA, SIMONE CRISTICCHI, PAOLO ROSSI, SAMUEL (SUBSONICA), ROY PACI, CRISTIANO GODANO (MARLENE KUNTZ), ORLA E ERRIQUEZ (BANDABARDÒ), BEPPE CARLETTI (I NOMADI), PIOTTA, DARIO BRUNORI (BRUNORI SAS), MARIO VENUTI, MAURIZIO CAPONE (BUNGT&BANGT), CISCO, MASSIMO GHIACCI E FRANCESCO MONETI (MODENA CITY RAMBLERS), NANDU POPU (SUD SOUND SYSTEM), HYST (TAIYO YAMANOUCHI), KIAVE, ERICA MOU, APRES LA CLASSE, GIOVANNI GULINO (MARTA SUI TUBI), PIERPAOLO CAPOVILLA (IL TEATRO DEGLI ORRORI), MADASKI (AFRICA UNITE), ANDREA SATTA (TETES DE BOIS), ENRICO CAPUANO, PEPPE FONTANELLA (24 GRANA), PAOLO ARCHETTI MAESTRI (YO YO MUNDI), FEDERICO CIMINI, FABI ZALLES, CAPATOSTA MARCO NOTARI, KUBLA (BOOM BOOM VIBRATION), FABRIZIO CARIATI (NUJU), LO STATO SOCIALE, CATALDO PERRI, ALFONSO DE PIETRO, ALMAMEDITERRANEA, MAX COLLINI (OFFLAGA DISCO PAX), MARIO CRISPI (AGRICANTUS), DARIO DE LUCA & O.M.O, ‘U PAPUN, FRANCESCA PRESTIA, GENNARO DE ROSA, GIOVANNI TIZIAN, GIOVANNI IMPASTATO, SALVO VITALE, FLORINDO RUBBETTINO, MARCO AMBROSI, GIORDANO SANGIORGI, ANTONIO PRINCIGALLI, ROCCO MANGIARDI, I RAGAZZI del PROGETTO “FUORI CLASSE” WWW.MUSICACONTROLEMAFIE.IT
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WWW.MKRECORDS.IT
1° TRAILER
www.youtube.com/watch?v=LWXRtJ2igWU
2° TRAILER
www.youtube.com/watch?v=anUr8vlDGrY
IL PROMO
www.youtube.com/watch?v=E_muPWrl86Y
Rossano
Cosenza
Prima Nazionale
Latina
Biella
Lamezia
Modena
Lecco
Foggia
Bologna
Reggio Calabria
Crotone
Chieti
Mesagne
Torino
ORGANIZZARE UNA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO
Organizzare una proiezione del documentario “Musica contro le mafie L’alternativa” è possibile in più modalità : - Proiezione Base - Proiezione con Presentazione - Proiezione/Showcase - Proiezione/Concerto Per ogni altro tipo di dettaglio scrivere a: musicacontrolemafie@mkrecords.it oppure rivolgersi ad MKlive - info@mklive.it cell. 3201813404
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o i m pre Riparte il Premio “Musica contro le mafie” 2014, giunto ormai alla sua 5^ Edizione e per il 3° anno consecutivo si riconferma premio nazionale a tutti gli effetti. Saranno tantissime le novità che accompagneranno l’ucita del Bando 2014 prevista per il mese di AGOSTO. GUARDA IL VIDEO SPOT del “PREMIO MUSICA CONTRO LE MAFIE 2014” http://www.youtube.com/watch?v=f_PkuLadfHU&feature=youtu.be
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AD AGOSTO IL NUOVO BANDO !!! Vi anticipiamo qualcosa : - GIURIA TRIPLA Sarà composta da Giuria Popolare Online, Giuria Tecnico/Artistica e una speciale Giuria fatta dagli Studenti di una Rete di Scuole legate all’Ass. Libera. - PORTALE DEDICATO al PREMIO Sarà realizzato un portale dedicato che permetterà a tutti di poter caricare autonomamente il proprio video e le info relative all’artista partecipante. Il portale svolgerà inoltre la funzione di piattaforma di voto per la giuria popolare e quella studentesca. - NUOVI PARTNER Nuovi e importanti partner per il Premoio 2014, tutti sostenitori reali e vicini ai principi fondamentali del nostro progetto: Condivisione, Corresponsabilità e Continuità. - NUOVE LOCATION per LE FINALI Completamente rinnovate le location delle finali che continueranno invece ad essere divise in Centro/SUD e Centro/NORD. - ESIBIZIONE e CONSEGNA PREMI alla XX Giornata Nazionale di LIBERA I/il Vincitore/i si esibiranno alla 20^ giornata nazionale di Libera dove verranno inoltre consegnati i premi “Musica contro le mafie” 2014 e le eventuali menzioni speciali. ...tantissime altre novità ancora in arrivo... restate connessi con la nostra Pagina Facebook Ufficiale (http://www.facebook.com/ pages/Musica-contro-le-mafie/212319238934490) e con il nostro Sito (www.muicacontrolemafie.it) per info scrivete alla nostra email (musicacontrolemafie@mkrecords.it)
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SPECIALE
MUSICA CONTRO LE ...MAFIE E LA STAMPA
Un estratto della Rassegna Stampa con le principali testate che si sono occupate dell’uscita ufficiale del documentario “Musica contro le mafie - L’Alternativa” e dell’Anteprima del “PREMIO Musica contro le mafie 2014”. Ci limitiamo a segnalare le principali perchè non avremmo lo spazio sufficiente per segnalare tutte le uscite e le segnalazioni che quotidianamente vengono dedicate al Progetto “Musica contro le mafie”
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DONNA MODERNA Tre Voci contro la Camorra - Musica contro le mafie “Il Tour”
Segnalazione del Settimanale “NUOVO”
“Musica contro le mafie - L’alternativa” ad Infestante “VARESE 7 PRESS”
http://www.varese7press.it/83448/musica/musica-contro-le-mafie-lalternativa-il-tour-fara-tappa-anche-a-cardano-al-campo
“L’Alternativa” ripare in Tour ARTISTS and BANDS
http://www.artistsandbands.org/ver2/news/34-news/6498-musica-contro-lemafie-riparte-il-tour
Segnalazione del Settimanale “NUOVO” (del 2/5/14) su “Musica contro le mafie…va a Scuola !”
“PREMIO MUSICA CONTRO LE MAFIE 2014” LIBERA TV
“Riparte il Tour : 4 Tappe in Calabria” IL CIROTANO
http://www.ilcirotano.it/musica-contro-le-mafie-riparte-il-tour-4-tappe-incalabria/
“Oggi Riparte il Tour” MUSIC MEGAPHONE http://www.libera.tv/videos/6043/musica-contro-le-mafie--il-premio-2014
http://www.musicmegaphone.com/2014/05/29/musica-contro-le-mafie-oggi-riparte-il-tour/
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IL DOCUMENTARIO
IN TOUR
Dopo il Tour che ha portato la Carovana di “Musica contro la mafie” in giro per tutt’Italia, con la presentazione in anteprima nazionale al Medimex di Bari, è partito il Tour del Documentario. Alcune date in anteprima, per testare il “primo montato” e poi dal 29 Gennaio, data della prima ufficiale, sta per partire ufficialmente il Tour che porterà il documentario e la carovana, nuovamente in giro per tutto lo stivale in compagnia degli artisti e dello staff di M.vs.m.
MESAGNE (BR)
SCALEA (CS)
29 APRILE 2014
5 GIUGNO 2014
TEATRO COMUNALE
Proiezione documentario “Musica contro le mafie” e Incontro Con Kubla (Artista M.vs.m), Federico Cimini (Artista M.vs.m); Gennaro de Rosa (Coord. Musica contro le mafie)
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AUDITORIUM
Proiezione documentario “Musica contro le mafie” e Incontro Con Sabrina Garofalo (Libera Cosenza), Francesca Bilotta (Save the Children), Angelo Serio (Libera Scalea), Marco Verteramo (Mkrecords), i ragazzi del Progetto “Fuori Classe”
VOLVERA (TO)
CROTONE
14 GIUGNO 2014
25 GIUGNO 2014
GIOVANI DI LIBERA
LIBERI DI GIOCARE CON DODÒ NEL CUORE
Proiezione documentario “Musica contro le mafie” e Incontro Con Paolo Archetti Maestri - Yo Yo Mundi (Artista M.vs.m), Francesca Rispoli (Libera Nazionale); Gennaro de Rosa (Coord. Musica contro le mafie) SHOWCASE: PAOLO ARCHETTI MAESTRI - YO YO MUNDI
BIELLA
CARDANO al CAMPO (VA)
CITTA DELL’ARTE
26 GIUGNO 2014
INFESTANTE FESTIVAL
Proiezione documentario “Musica contro le mafie” e Incontro Con Riccardo Ruggeri - Lomè (Artista M.vs.m), Gigi Piana (Artista M.vs.m), Cinzia e Domenico Cipolat (Libera Biella); Marco Ambrosi (Co-curatore Libro/CD); Gennaro de Rosa (Coord. Musica contro le mafie) - Moderatore: Enrico Rey SHOWCASE: LOME’ PERFORMANCE: “La mafia sono io!” di Gigi Piana
IL DOCUMENTARIO
INPROSEGUE TOUR
Incontro e Showcase Con Danilo Montenegro (Artista M.vs.m), Antonio Tata (Libera Crotone); Giovanni Gabriele (Papà di Dodò) SHOWCASE: DANILO MONTENEGRO
28 GIUGNO 2014
Proiezione documentario “Musica contro le mafie” e Incontro Con Fabrizio Cariati - Nuju (Artista M.vs.m), Maltese (Artista M. vs.m) ; Marco Ambrosi (Co-curatore Libro/CD); Gennaro de Rosa (Coord. Musica contro le mafie) - Moderatore: Paolo Rossetti CONCERTI: NUJU - MALTESE
Dopo una pausa che ha permesso allo staff di ritornare per qualche giorno alle loro vite e al loro lavoro. Il Tour di Musica contro le mafie riparte da fine Maggio con le proiezioni esclusive del Documentario "Musica contro le mafie-L'Alternativa", gli incontri con gli artisti e i presidi di Libera di tutt'Italia. Il Tour vedrà i protagonisti del documentario alternarsi nelle sale e sui palchi di tutt'Italia; dopo le proiezioni, gli artisti coinvolti, insieme ai referenti di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) e i responsabili dell'Associazione "Musica contro le mafie", risponderanno alle domande e alle curiosità del pubblico per poi lasciare spazio alla MUSICA. …sono in arrivo le nuove date nelle province di Isernia, Catanzaro, Vibo Valentia, Livorno, Trapani, Roma, Varese, Latina e tante altre per una Estate all'insegna della Memoria, dell'Impengo, della Condivisione e della Continuità. Per altre info : musicacontrolemafie.it
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ACQUISTA IL LIBRO
“MUSICA CONTRO LE MAFIE”
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Scrivi una e-mail a musicacontrolemafie@mkrecords.it con oggetto: “Acquisto libro Musica contro le mafie” e ti daremo varie opzioni per avere la tua copia.
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IO SOSTENGO
MUSICA CONTRO LE MAFIE Continuano le Adesioni di Nuovi Artisti al Progetto “Musica contro le mafie” Qui alcuni degli artisti che fino ad oggi abbiamo incontrato sul nostro cammino, amici che fanno già parte del gruppo di artisti di “Musica contro le mafie” e altri nuovi amici. Se vuoi conoscere tutti gli artisti di “Musica contro le mafie” clicca su : www.musicacontrolemafie.it
Cristiano Godano (Marlene Kuntz)
Brunori Sas
Samuel
(Subsonica - Motel Connection)
Paolo Rossi
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MuziKult Phone Chart
muzikultphonechart.altervista.org
Le Classifiche dalla Cabina !! ...dallâ&#x20AC;&#x2122;indice 38 Muzi Kult
1
VACCA Il diavolo non esiste
1
(nd)
2
(Tanta Roba/Lebonsky) - regia: A.Folino & J.Troddio
DEAR JACK Domani è un altro Film
2
(Baraonda)
3
ALEX BRITTI e BIANCA ATZEI Non è Vero Mai
3
PERTURBAZIONE L’Unica
4
5
TOP TEN VIDEO CHART
TOP TEN SINGLES CHART
IL PAN DEL DIAVOLO FolkRockaBoom BUSHAWA E FEDEZ Twist (Autoprodotto)
7
LO STATO SOCIALE (feat. PIOTTA) Questo è un grande paese (Garrincha)
8
NTO feat LUCARIELLO Nuje vulimme ‘na speranza (Stirpe Nova / NoMusic)
9
GHEMON Adesso sono qui (Macro Beats)
10
ZIBBA Senza di Te
(Alma Factory) - regia: Gabriele Lupo
(La Tempesta)
6
RICCARDO SINIGALLIA Prima di andare via
(Sugar) - regia: Matteo Chiarello
(Mescal)
5
99 POSSE Curre Curre Guagliò Still Running
(Musica Posse) - regia: Dop/Mirko De Angelis
(Ultrasuoni)
4
SALMO Mussoleeni
ZIBBA Senza di Te
(Alma Factory)
PERTURBAZIONE L’Unica
(Mescal) - regia: Jacopo Rondinelli
6
LO STATO SOCIALE C’eravamo tanto sbagliati
(Garrincha) - regia: Guglielmo Trautvetter
7
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA I destini generali (Cara Catastrofe) - regia: Michele Bernardi
8
BRUNORI SAS Kurt Cobain
(Picicca) - regia: Giacomo Triglia
9
MACOLA & VIBRONDA Dove Altrove
(Atomic Studio) - regia: Matteo Medri
10
THE ZEN CIRCUS Viva
(La Tempesta) - regia: Sterven Jonger
CLICCA E GUARDA LA CLASSIFICA COMPLETA PARAMETRI per le Classifiche : La presenza in classifica viene definita dalle segnalazioni dei “Muzi Kult Friends” che si dividono in : ‘TV Friends’ (direttori artistici, conduttori di Tv e web tv italiane) che segnalano una Playlist di 5 videoclip ognuno. ‘Radio Friends’ (speaker, dj, conduttori di Radio e Web Radio Italiane) che segnalano una playlist di 10 singoli ognuno. ‘Muzi Kult Friends’ (giornalisti, critici musicali, operatori del settore) che segnalano 2 playlist: una di 5 videoclip e una di 10 singoli. (Tutt i ‘Friends’ cambiano ogni 2 mesi e segnalano le loro preferenze ogni 15 giorni) In base a queste segnalazioni vengono stilati due elenchi di artisti per i videoclip e per i singoli. La presenza in più playlist dei Friends è il parametro di maggior influenza. (50% dell’influenza) La presenza in una playlist assegna un valore che va da 10 (dieci) del 1° (primo posto) a 1 (uno) del 10° (decimo posto) per i singoli e a 5 (cinque) del 1° (primo posto) a 1 (uno) del 5° (quinto posto) per i videoclip. Parametro importante inoltre per la classifica video e singoli sono le visualizzazioni ‘Youtube’ (35% dell’influenza) e la presenza in altre classifiche (Mtv, Deejay ecc) (15% dell’influenza)
MuziKult Friends - likes SIMONE ARMINIO Giornalista, critico musicale, scrittore, operatore culturale Cronista presso Il Resto del Carlino già vicedirettore di Pop-On e redattore con il quotidiano Terra
in salita
in discesa
Radio Friends - likes
new entry
stabile
rientrato
I Singoli preferiti dai nostri amici delle Radio
PATRIZIA CANTELMO
LUCA ROVITO
Conduttore Radiophonica
Fondatore e Responsabile Radio Bombay
ENZO SPRECACENERE
GIGI MARTORANA Fondatore e Conduttore Bad Habits Radio
STEFANO CUZZOCREA Giornalista, critico musicale già con 2bePop, Max, Rolling Stone, Music in, E’lifestyle, L’Ora
MICHELE SARAN
Giornalista, autore televisivo e di teatro
Giornalista, critico musicale, collaboratore radiofonico
REDAZIONE MUZIKULT
LEGENDA:
Condutttore e Fondatore Studio 1 Abruzzo
CARLO NEGRI
già con Ridens e PlayBoy
CLICCA E GUARDA LA CLASSIFICA COMPLETA
TV Friends - likes
I Videoclip preferiti dai nostri amici delle TV
VINCENZO BELVEDERE
TOMMY CIVIERI
Regista, Autore Esperia Tv
Conduttore C-100 Web Tv
SUPER TELE TV
LA WEBTV.com
già con ondarock.it e Radio Base Popolare Network
(Redazione)
(Redazione)
Muzi Kult 39
TONY CIKLONE
Promo Artists Tony Ciklone, viso d’angelo e lingua immacolata della periferia difficile e violenta, è un rapper tra i più giovani ed interessanti della scena Hip-Hop, che con il suo songwriting articolato ed impegnato ha sempre attirato su di sé le attenzioni di pubblico e addetti ai lavori. Membro del collettivo Bariyoungunz, nel 2008 ha pubblicato l’ep, “due+2”. Nel 2012 è fuori “Midnight in Bari’s” con Walino, un esperimento, scritto e registrato in tre giorni. Nel 2013 partecipa in un brano con videoclip insieme a Buggsy (UK) e Walino, “Britaly Chillin”, nello stesso anno compone il singolo “No AssLickerz”. Nel 2014 esce il suo primo disco solista dal titolo “Autentico Carneade” in cui collabora con Blaze, Il Nano, Reverendo, Sottotorchio, Strage, Tensione, Ufo, Walino, le cui produzioni sono affidate a Strage e Zef. Ha condiviso palchi con artisti internazionali come KRS-ONE e nazionali come Clementino, Club Dogo, Dargen D’amico, Colle der Fomento, Unlimited Struggle, ‘Nto, Primo e Squarta.
ASCOLTA IL SINGOLO “15 Milioni di Celebrità” su Souncloud:
https://soundcloud.com/tony-ciklone-visceglia/15-milioni-di-celebrita-prod-zef
TONY CIKLONE on Facebook:
https://www.facebook.com/TonyCiklone?fref=ts
AUTENTICO CARNEADE «Autentico Carneade» è il primo disco solista di Ciklone, ed è stato presentato il 12 giugno sul palco del Festival Internazionale di Pace e Musica Hip Hop, Menù Kebab, dove hanno preso parte anche Chief, Rocco Hunt ed Enzo Avitabile. Il titolo suggerisce un gioco polisemico che prelude ad un prodotto diretto, genuino e soprattutto autentico. La ricerca di autenticità è infatti l’elemento catalizzatore di tutti i pezzi. Il sound che contraddistingue l’intero album è attuale ma svincolato dai trend del momento, mentre i beat sono palleggianti e poco elettronici. In esso è possibile cogliere il desiderio di un ritorno alle cose semplici - non è un caso che in copertina ci sia il volto di un bambino - sommato a quello di rivalsa tutto meridionale. Autentico Carneade è un bengala nella notte, una cinepresa in un ambiente underground di Bari sconosciuto ai più.
40 Muzi Kult
GILL
Promo Artists
Daniele Sanfilippo - 1978 - chitarrista e compositore con una forte tendenza al’elettronica e alla manipolazione sonora. Ottiene, giovanissimo la qualifica di «Fonico da studio e live», dal 2004 lavora come Sound Engineer negli studi dell’etichetta Suoneria Mediterranea (www.suoneriamediterranea.it). Dopo molte esperienze che lo portano fino ai palchi del TIM TOUR-ROXY BAR di Red Ronnie e la trasmissione Bande Sonore su ITALIA1, nel 2010 esce «CI SEI TU», suo primo album da solista. Il disco viene passato da molte radio, tra cui Radio 1 Rai. Il disco finisce viene selezionato e inserito in home page di ITUNES e NOKIA OVI MUSIC. Nel 2014 arriva “LEM” il suo nuovo progetto solista, questa volta completamente strumentale e già disponibile sui migliori digital stores.
GILL è Gianluca Gilletti. Catanese, classe 1981, autore di musica leggera, sceneggiatore,scrittore e ideatore di “contenitori sperimentali” a metà strada tra e la canzone d’autore e il teatro dell’assurdo. Dopo le esperienze del Premio Bindi e del Musicultura con il progetto “Gill&co.” dove presenta il suo disco d’esordio “Caro petrolio” nel 2013 con il brano “La Trattativa”, viene selezionato dal concorso nazionale “Musica vs le Mafie”. Questa canzone sancisce per GILL il debutto da solista, insieme ad uno spettacolo nuovo, ipnotico e intimista e con un nuovo album, registrato con macchinari analogici da “museo della scienza” negli studi di Giacomo Fiorenza, miglior produttore artistico del 2013. Il 28 Aprile è uscito con l’album «Chi ha ucciso Luigi Tenco?» prodotta dalla prestigiosa label Goodfellas.
ASCOLTA IL SINGOLO “Odio il mio Computer” su SoundCloud: https://soundcloud.com/gilletti/odio-il-mio-computer
GUARDA IL VIDEOCLIP de “La Trattativa” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=FtQzt0NPI1M
GILL on FACEBOOK:
https://www.facebook.com/pages/GILL/157151727782624?fref=ts
CHI HA UCCISO LUIGI TENCO? Primo album del musicista in versione solista, “Chi ha ucciso Luigi Tenco?” è un complesso mosaico di tematiche in cui si affrontano dilemmi autobiografici e massimi sistemi. Luigi Tenco è solo un simbolo, la metafora dell’arte, e la sua presenza è funzionale a spalancare riflessioni sulla condizione della musica, seminando dubbi e raccogliendo risposte. L’album si apre a sonorità semplici, il cui fulcro risiede nella forza espressiva di chitarre, basso, batteria e voce. Di un timbro profondo e penetrante, che proferisce e canta sentenze amarissime. Raffinato e mai banale il songwriting è intriso delle suggestioni di un viaggio in compagnia di amici immaginari, incontrati per caso.
Muzi Kult 41
MK
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42 Muzi Kult
Meet ‘n’ TV
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UO VIDEOCLIP A : meetntv@gmail.com | www.onmagpromotion.com Muzi Kult 43
L’ARTISTA DEL MESE ASCOLTA IL NUOVO SINGOLO DI GIAN LUCA NALDI “DI NOTTE”:
https://soundcloud.com/gian-luca-naldi/di-notte-di-gianluca-naldi
GUARDA IL VIDEOCLIP DI GIAN LUCA NALDI “ANCORA UN’ALTRA VOLTA”: https://www.youtube.com/watch?v=PpbAl4TG9eI
ASCOLTA “IO COMPRO L’ORO” ON SOUNDCLOUD: https://soundcloud.com/gian-luca-naldi/io-compro-loro
GIAN LUCA NALDI ON FACEBOOK: https://www.facebook.com/gianluca.naldi.5?ref=tn_tnmn
44 Muzi Kult
GIAN LUCA NALDI
Dopo Alex Bevilacqua, Tullio Cesario e Alecs Bevilacqua proseguiamo nel dedicare uno spazio nel quale far conoscere un artista selezionato dalla redazione di «Muzi Kult» tra decine di proposte. Conosceremo la sua musica, l’attività che ha in ‘highlights’ in questo momento, e scambieremo con lui due chiacchiere. Vi daremo la possibilità di conoscere da vicino realtà emrgenti ed emerse, alternative e interessanti del panorama indipendente italiano e del suo undergound fatto di musica di qualità.
L’ARTISTA DEL MESE “…E’ di notte che escono amplificati i nostri sentimenti, le nostre paure, quando nel buio e nel silenzio siamo soli con noi stessi”
(Gian Luca Naldi)
DUE CHIACCHIERE CON GIAN LUCA NALDI
Gian Luca Naldi nasce a Bologna in un quartiere di periferia al confine fra città e campagna, vicinissimo alla ferrovia. Gli ampi spazi a disposizione per i giochi, il continuo passaggio dei treni lo fanno sentire un vero e proprio “ragazzo della via Gluck” e questa sensazione di libertà totale influenzerà per sempre la sua esistenza. Si innamora della musica prestissimo; la mamma, casalinga, sbriga le faccende di casa cantando sui brani che la radio accesa passa ogni giorno; nasce così la passione di Gian Luca per le note. A tredici anni riceve in regalo la sua prima chitarra che impara a suonare daautodidatta emulando i grandi cantautori del periodo. Una passione sconfinata nasce fin da subito per Fabrizio De Andrè che per anni rimarrà il suo punto di riferimento. Da quel momento Gin Luca non ha più smesso di suonare e di scrivere, vivendo le innumerevoli esperienze che vivono tutti quelli che percorrono questa strada, in un alternarsi di soddisfazioni, speranze e sogni. La musica oggi è parte integrante della vita di Gian Luca Naldi, “una vera necessità” (come lui stesso ama definirla).
«DI NOTTE» Di tutte le canzoni che ha scritto “ Di notte “ è quella a cui Gian Luca tiene maggiormente E’ dedicata a sua moglie Laura ed è una vera e propria dichiarazione d’amore nei suoi confronti, senza pudore, senza inibizioni, nella sincerità più assoluta. Capita a volte di svegliarsi in piena notte e di cominciare a pensare senza riuscire a riprendere sonno. E’ in quel momento che vengono fuori i nostri sentimenti nella loro pienezza, che arrivano le parole che vorremmo dire a chi amiamo, che escono le paure che ci accompagnano nella quotidianità. Tutto viene amplificato dall’atmosfera notturna dove nel buio, nel silenzio, non abbiamo la possibilità di interagire con nessuno se non con noi stessi e ci sentiamo più fragili. Gian Luca dice: “Credo che chiunque di noi possa identificarsi in questo brano, perchè se la vita a volte è difficile da affrontare, l’amore, invece, ci dà la forza e il coraggio per farlo”.
Hai scelto di lanciare vari singoli a distanze periodiche invece di raccoglierli in un disco. Come mai? Una volta se volevi ascoltare un brano in particolare di un artista o di una band che ti piacevano eri costretto ad acquistare tutto l’album e giocoforza ascoltare e metabolizzare tutte le canzoni che lo componevano. Da un punto di vista di diffusione e visibilità della propria musica e anche di ritorno economico era decisamente più gratificante. Oggigiorno con la rete che permette a chiunque di acquistare, scaricare, condividere una canzone e/o un video, il rischio che l’attenzione del pubblico si focalizzi solo sul brano promosso come singolo e lasci perdere tutto il resto del lavoro è davvero alto e può vanificare il tuo sforzo artistico ed economico rendendo tutto quanto piuttosto frustrante. Uscire con un singolo alla volta fa sì che nessuna delle tue canzoni rischi di passare inosservata. Qual è la dimensione che senti più tua, nella quale riesci ad esprimere meglio la tua essenza e la tua cifra stilistica ? Sicuramente i live. La destinazione naturale del musicista è il palco ed il contatto con il pubblico altrimenti che suoni a fare ?! E’ in quel momento che ti realizzi, che giustifichi i tuoi sforzi, che si innesca uno scambio emotivo e una complicità che non otterrai mai con l’ascolto del tuo brano in una radio o su web, insomma il modo virtuale aiuta tantissimo ma non può sostituire il contatto reale con la gente. Oggi è diventato più difficile suonare dal vivo, anche se proponi delle cover, ancor di più se proponi inediti; certo se hai alle spalle una promozione con i fiocchi che ti abbia già dato una buona visibilità le cose cambiano. Tanta gente ha cominciato a seguirmi e sostenermi dopo avermi ascoltato dal vivo e questo la dice lunga sull’importanza di proporre la propria musica dal palco. Per me suonare dal vivo è una priorità, la “dimensione” numero uno.
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Oltre 350 i singoli diffusi da «MEET’n’RADIO» in un anno. E’ un servizio di Delivery di Singoli alle Radio del Circuito attraverso una eterogenea Compilation. On Mag Promotion realizza ogni mese una compilation digitale selezionando proposte provenienti da tutto il mondo indipendente.
MK
La Compilation digitale viene inviata a tutte le Radio e web-Radio legate al Circuito radiofonico «Meet’n’Radio» rinsaldato e rafforzato dal lavoro dell’uff. Stampa, ideatore delle iniziative di promozione «Meet’n’Radio» e «Meet’n’TV» . Oltre 400 le Radio e oltre 500 le Web-Radio che ricevono la Compilation Digitale di «Meet’n’Radio» ogni mese. Tantissime le Radio che continuano a trasmettere le nostre proposte e che hanno portato e continuano a portare gli artisti da noi promossi in tante delle classifiche radiofoniche indipendenti. I brani continuano ad arrivare anche all’estero: Argentina, Germania, Stati Uniti, Perù, Uk, Mexico, Colombia, Uruguay, Paraguay, grazie alla collaborazione delle radio vicine al circuito Meet’n’Radio e di On Mag Promotion. Oltre a tutto ciò, è già di per se esclusivo essere selezionati fra i 20 Brani del Mese. 1. MALTESE – DÉJÀ VU (P. Adduce/L. Angelosanti/F. Morettini) – Autoprodotto 2. CRIFIU ft. BOOMDABASH - AL DI LÀ DELLE NUVOLE (L. De Pauli) – Dinilò – Ed. Dinilò 3. MICHELE CORTESE ft CESKO - IO NON SONO CORTESE (M. Cortese) – Sunshade Records 4. SULUTUMANA – FARFALA SUCULLO (G. B. Galli/F. Andreotti/N. Giori) – Euroteam - Unalira Edizioni Musicali 5. NUKLEO – MARY (M. Scaramuzzino/G.Capuani) - SCARA SOUL DUB 6. TUPPI – TU M’ FASCE ASSÌ MATT (G. P. Larocchia/ S. Martorana) - Goodfellas - Ed. Goodfellas 7. CIKLONE – 15 MILIONI DI CELEBRITÀ (Ciklone) - Goodfellas - Ed. Goodfellas 8. DADO MAGNETICO – JACK SANTINI (Davide Penta) – Phony Art Records - Ed. Phony Art Records 9. LU COLOMBO – MILLE E UNA POESIA (M. Galuppi) - Trimurti Records – Ed. Trimurti di Maria Luisa Colombo/Omnia beat 10. GILL – ODIO IL MIO COMPUTER (Gill) - Goodfellas - Ed. Goodfellas 11. ANTONELLA CHIONA – SAMBA DELLA VESTALE (A. Chionna) – Dodicilune – Ed. Dodicilune 12. STEFANO MORELLI – CIELO SENZA NUVOLE (S. Morelli) - Lapidarie Incisioni 13. TITO ESPOSITO - TOCCAMI DESTINO (A. Esposito/M. Evangelista) – Autoprodotto 14. MANUEL ROSSI CABIZZA – CHIEDI A PINOCCHIO (M. R. Cabizza) – Tronos 15. TERESA MASCIANÀ – GUNDO SENADO (T. Mascianà/Trad.Eritreo) – Top Records - Ed. Dingo Music 16. RIBELLI AL BAR - FACCE LONTANE (S. Michelotto/M. Steolo) – Autoprodotto 17. JOE PETROSINO ft. ROCKAMMORRA – ‘O VINO (Petrosino/Delle Donne/Gordon) – La Mela Cotogna – Ed. Tonino Della Donne 18. RENANERA – CAMPO (QUANNU MORU PO’ M’A SCAMPO) (C. De Rosa/E. Truncellito/A. Deodati/C. Paduano) – T.S.A. Total Sounding Area 19. IL JULLARE – SOLO SABBIA (M.Sigari) – Autoprodotto 20. MUNA – SALE SCONCERTO (M. Bellone/A. Manes) – Terre Sommerse – Ed. Terre Sommerse 21. ROBERTO SALIS – RADIO J (REMIX) (R. Salis) – Videoradio - Ed. Videoradio 22. CAME FROM NEVERLAND – I WANNA BE A BRAVE (F. Pavia/F. Ridi/F. Ridi/A. Mazzei/A. Giannelli) – Maya Records – Ed. Came From Neverland 23. MARCO MATI – OUT OF MY HANDS (M. Mati) – Lapidarie Incisioni 24. BICICLETTE VOLANTI – SONO UN ANGELO (Biciclette Voltanti) – Autoprodotto 25. ENOSE DEE – BAILA (D.K. Amuma/S.Cantarelli) – Gde Records - Gde Edizioni Musicali
MEET’n’RADIO - n° 5 (CINQUE) del 2014 (John Reith) http://www.onmagpromotion.com/meet_cinque2014.html
www.onmagpromotion.com/meet.html 46 Muzi Kult
LE RADIO DI MEET’N’RADIO Anche su questo numero dedichiamo uno spazio alle radio che sostengono il progetto e agli artisti presenti in ogni compilation. In questo numero vi presenteremo la Radio :
BAD HABITS RADIO d2149662.instant.xoom.it spreaker.com/user/4637315
Bad Habits Radio nasce dalla passione per la musica del suo fondatore «Gigi Martorana»; una passione che si porta dietro da tantissimo tempo. La radio non ha speaker perchè è la sola musica a dare voce e sensazioni... BAD HABITS RADIO si propone, quinid, come finestra quanto più ampia possibile sulle innumerevoli direzioni in cui si muove la musica oggi: dalla ricerca dei suoni etnici, alle produzioni più sofisticate, dal classic-rock, rock’n’roll, blues, soul, R’n’B, funky e musica d’autore, passando poi per la musica popolare, quella reggae e ska. Il mitico «Gigi» non dimendica il punk-rock, l’hip-hop, jungle, indie rock, noise, post-rock, garage, grunge, stoner, post-pop, post-punk, hardcore, metal/nu-metal, pop-elettronica, elettronica, dub, jungle, trip-hop, emo-core, crossover, li-fi, newwave, sperimentale… a quant’altro il panorama musicale propone. Avete Capito bene !! su Bad Habits passa tutta la musica che l’estro degli artisti italiani riesce a partorire. Gigi Martorana e Bad HAbits Radio sono lì per diffondere la vostre musica. BAD HABITS RADIO è una Radio che ha come riferimento i nuovi orizzonti della musica in evoluzione. «Bad Habits Radio è un contenitore culturale che, attraverso i suoni crea aggregazione, scambio e crescita....» (Gigi Martorana-Fondatore)
BAD HABITS RADIO on FACEBOOK: facebook.com/Bad.Habits.Concert per contatti: bad.habits.radio@hotmail.com Muzi Kult 47
MEET’N’RADIO
gli artisti scelti dalla redazione ...vi segnaliamo inoltre 4 artisti selezionati dalla redazione tra quelli presenti nella Compilation «SPECIALE ESTATE 2014» - John Reith
CRIFIU I CRIFIU uniscono sapientemente chitarre elettriche, campionatori, flauti, frequenze basse e potenti groove di batteria per disegnare un’identità originale, potente ed evocativa. Il gruppo salentino suona forte e fa danzare all’insegna di una musica che mescola intuizioni diverse, oltre i confini e capace di far parlare del Salento come di una prolifica fucina artistica da dove provengono progetti ed idee nuove ed originali. Andrea Pasca: voce, tamburelli; Luigi De Pauli: chitarra acustica, elettrica, bouzouky; Sandro De Pauli: flauto, programmazioni; Ivan Schito: batteria, drum machine; Matteo Resta: basso elettrico
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RENANERA Il logo di «Renanera» simboleggia la sintesi sonora di due generi musicali: quello etnico e l’elettronico uniti indissolubilmente dal senso di appartenenza alla terra e al Mediterraneo. Infatti, la spirale, simbolo ricorrente nell’iconografia legata alla taranta, e in senso lato alla musica popolare, diventa di forma quadrata come il microchip dei computers e dei sintetizzatori usati per la creazionedella musica elettronica moderna. Il carattere con cui è scritto la parola «Renanera» inoltre è stato scelto per significare l’appartenenza al Mediterraneo: con le sue forme ricorda sia le antiche iscrizioni greche che le forme della prima scrittura libica.
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MEET’N’RADIO gli artisti scelti dalla redazione
MARCO MATI Marco Mati, al secolo Marco Ianniello, Milanese ventinovenne trapiantato a Roma che ha fatto sua la lezione «Motown»ed è pregno di Soul, Funk, R&B e Reggae. Graffiante il groove funkeggiante di Marco Mati, che abbraccia le influenze di autori come Ben Harper, Eddie Vedder e Jamie Lidell tra gli altri. Nel baule che lo accompagna nel suo viaggio musicale trovano spazio il soul il blues il funky il rythm&blues e il reggae. Risale allo scorso Maggio l’uscita dell’ album SPLIT scritto insieme a Stefano Morelli per l’etichetta romana Lapidarie Incisioni. Un disco che ha due volti.
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TUPPI All’età di 13 anni inizia la sua carriera di dj e dopo pochi anni entra nel circuito del “Fez” di Nicola Conte come dj resident e come scratcher. Con il gruppo “Zona 45” si confronta con le prime tournée ed apre il concerto dei “De la soul” a Roma. Dal 2001 al 2010 ha fatto parte della Big Band di Paolo Belli come dj, rapper ed entertainer ed ha partecipato a centinaia di concerti in Italia ed all’estero. Nel 2007/2008 è coprotagonista della commedia musicale “Dillo con un bacio” di Paolo Belli. Nel 2002 e nel 2003 è uno dei protagonisti delle 2 edizioni di «B.R.A. Braccia rubate all’agricoltura», programma satirico su Rai 3 a cura di Serena Dandini. Recita nello spettacolo teatrale “AMO” con Serena Dandini e Neri Marcorè. Nel 2009 e nel 2010 è ospite del programma “Parla con me” in onda su Rai 3. Nel 2008 autoproduce la canzone “Ponte Milvio” lanciata da Fiorello durante il programma radiofonico “Viva Radio 2”. Nel 2011 esce “Raggazzacci [bad boys]” un mix tape in free download con all’ interno il meglio della musica Reggae - Hip Hop, una vera e propria enciclopedia sul genere.
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Meet ‘n’ TV Meet’n’TV» è la prima Video-Compilation per Delivery di Videoclip a Tv e Web Tv del cicruito. Nasce sulle identiche basi di «Meet’n’Radio (il tuo singolo in tutte le Radio del circuito «Meet’n’Radio») e da un’idea dell’uff.stampa On Mag Promotion. «Meet» sott’intende l’incontro di una serie di realtà musicali differenti che si ritrovano insieme per approdare «on/in TV». Ogni Mese gli artisti di Meet’n’TV avranno un accompagnatore d’eccezione. Leggendo la parola «Meet’n’TV», noi italiani non possiamo fare a meno di notare l’assonanza con le parole «Miti in TV». Ed è per questo motivo che abbiamo pensato che personaggi mitici della TV avrebbero fatto da accompagnatori degli artisti. Un Mito della TV in ogni numero farà da «garante» e condurrà idealmente gli artisti selezionati nel loro viaggio a incontrare (Meet) le TV locali Italiane e le web Tv. Tutti gli artisti di «Meet’n’TV» ogni mese si presenteranno alle TV locali e web Italiane presentati da Miti e Inventori della TV. Graficamente l’iniziativa è liberamente ispirata alla mitica trasmissione televisiva «IL MUSICHIERE» condotta dal mitico Mario Riva al quale abbiamo dedicato la prima copertina, la prima puntata; è stato poi seguito da Totò, Fernandel, Odoardo Spadaro, Titina De Filippo, Alberto Sordi, Guglielmo Giannini, Gilberto Govi, Josephine Baker, Marcello Mastroianni, Angelo Lombardi e Charles Trénet.
1. MICHELE CORTESE feat Cesko Io non sono Cortese regia Federico Mudoni per SprinGo Film 2. STIL NOVO feat. F.Bosso (con Cristina DalBasso) Non dirmi mai di no regia Viames Arcuri 3. SULUTUMANA Farfalla Sucullo regia Marcored 4. NUKLEO Mary regia L.T. Movie 5. TUPPI Tu m’ fasce assì matt regia Marco De Michele 6. FEDE e GLI INFEDELI Tango Infedele regia Simone Rabassini 7. ELEONORA MICOL Non è una festa regia Marco Bruciati 8. MALEIZAPPA Ma quale cazzo di happy regia Fabio Desiato & Antville Multicreatives 9. DADO MAGNETICO Jack Santini regia Pio Schena 10. RENANERA Campo (quannu moru po’ m’a scampo) regia Unaderosa 11. TERESA MASCIANA’ Gundo Senado regia Francesco Abenavoli 12. DANIELE LIVEROTTI L’amore a volte… regia Jack Lucas Laugeni & Danny Mecozzi 13. MUNA Sale Sconcerto regia Maurizio Gaibisso 14. MANUEL ROSSI CABIZZA Chiedi a Pinocchio regia Manuel Rossi Cabizza 15. BICILETTE VOLANTI Sono un Angelo regia Silvia Borroni 16. SWELL 99 Non è la Fine regia S.Borroni, A.Muscolini e L.Raponi 17. ALECS FEDELE Il moto sugli aquiloni regia Valentina Bona 18. JIMMYGIANMARIO Faccio cose vedo gente regia Gianmario Mazzola
MEET’n’TV - ESTATE 2014 (Charles Trénet) http://www.onmagpromotion.com/meettv_estate14.html
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LE TV DI MEET’N’TV
In ogni numero dedichiamo uno spazio ad una delle Tv partner del progetto, questo mese è il turno della storica TV :
DI-TV
di-tv.net
DI.TV non è solo una televisione ma un grande contenitore di informazione, intrattenimento e approfondimenti. Sul canale 90 in Emilia Romagna e 72 nelle Marche, trovi molto di più di una tv locale: divertimento, notizie, musica, sport, consigli e tutti i volti della nostra giovane squadra. Sul sito web, facebook e youtube puoi fruire liberamente delle nostre produzioni e puoi tenerti sempre aggiornato e connesso con la nostra rete. La programmazione ti accompagna ogni giorno, tutto il giorno, senza farti mancare nulla di quello che vuoi seguire nel tuo tempo libero. Il palinsesto spazia dall’informazione all’intrattenimento con tantissime autoproduzioni, ospitando le migliori produzioni nazionali e regionali, con trasmissioni dedicate alla musica e ai giovani. Non mancano nemmeno film, serie e cartoni animati cult. DI.TV raccoglie quotidianamente tanti servizi e contributi da tutta l’Emilia Romagna, grazie a una vasta rete di giornalisti e collaboratori presenti nelle principali città. Con sette edizioni del telegiornale quotidiane, due integrali e cinque flash, ti tiene costantemente aggiornato su notizie ed eventi della tua regione. Su DI.TV puoi trovare tante rubriche dedicate a musica, moda, arte, high-tech, cucina, salute e benessere, raccolte nella striscia quotidiana di “Di.Fusion”. Non manca spazio per l’attualità, per approfondimenti politici e per speciali dedicati agli appuntamenti del territorio da non perdere.
DI. TV
DI.GITA DI.TV SU FACEBOOK, CONTATTACI E SCOPRI COME PROMUOVERE LA TUA MUSICA!
facebook.com/DITV90
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In ogni numero di Muzi Kult, nello spazio di Meet’n’Tv - la prima ed unica Video-Compilation di Musica Indipendente Italiana, diamo uno spazio a due artisti scelti dalla redazione tra quelli inseriti nelle ultime due videocompilation.
MICHELE CORTESE Io non Sono Cortese
http://youtu.be/kUEoZ7xSKxo
IO SONO CORTESE (feat. Cesko - Apres la Classe)
Michele Cortese, classe 1985, affascinato sin da ragazzino dal mondo dell’arte, raccoglie negli anni un background di studi sulla musica e il canto che gli consentono di formarsi artisticamente e intraprendere le prime esperienze professionali in qualità di corista per trasmissioni RAI e insegnante di canto per accademie di musica moderna, esperienze che lo portano giovanissimo ad accompagnare dal vivo artisti importanti del panorama musicale come Riccardo Cocciante, Andrea Bocelli e altri ancora. Nel frattempo dà sfogo alla sua creatività e continua voglia di palco e pubblico con interessanti progetti che lo vedono frontman di varie band con le quali negli anni riesce a portare in giro la propria musica partendo dai live club salentini a quelli di tutta Italia. Nel 2009 raggiunge la notorietà con la vittoria della prima edizione italiana di Xfactor insieme ad Aram Quartet, inedito quartetto vocale con il quale pubblica due cd. Nel novembre 2011, ad un anno dallo scioglimento della vocal band, esce “Il teatro dei burattini”, l’album che segna il suo esordio da solista, prodotto da Lucio “Violino” Fabbri, anticipato dal singolo “Allergico alle ghiande”, seguito dal secondo singolo dall’atmosfera più grunge “Ho scordato nei tuoi jeans il mio cuore”. Nel gennaio 2012 parte Il teatro dei burattini tour nella doppia versione elettrica e unplugged (con la presenza di un attore a personificare l’elemento di teatralità insito nell’album che racconta “il teatrino della vita”). Nell’estate 2012 esce una rivisitazione romantica e sognante di uno dei brani più noti della musica leggera italiana dagli anni 60 ad oggi firmato Celentano: la “Storia d’amore” di Michele Cortese porta l’artista alla vittoria del premio “Roma videoclip 2012 – Il cinema incontra la musica” nella sezione indie. A conclusione del 2012 una preziosa collaborazione con Franco Simone nel brano “Riflesso”, cantato anche in versione spagnola “Reflejo” con un grande riscontro di pubblico in tutto il Sud America. Nell’autunno 2013 intraprende il progetto “Stabat Mater – opera rock sinfonica” composta da Simone ed interpretata a tre voci insieme al tenore Gianluca Paganelli. Nel 2013 escono i singoli “La hit del momento” e “Forse mi perdo”, succosa anticipazione del nuovo lavoro discografico “Vico Sferracavalli 16” prodotto da Adriano Martino e firmato Sunshade, in uscita prima dell’estate 2014.
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“Io non sono Cortese” è il nuovo singolo di Michele Cortese nel quale il cantautore salentino duetta con Cesko, leader degli Apres La Classe. Un gioco di parole, una verità che non conosce mezze misure servita su un piatto sonoro contaminato di rock, hip hop, elettronica e una collaborazione di matrice tutta salentina. Il videoclip è un’intrusione nei pensieri più deliranti di un Cortese in conflitto tra la parte più moderata di sé e quella “meno cortese” che approda ad un immaginario e divertente combattimento in perfetto stile videogame (Taken e/o Street Fighter) che vede protagonista l’ex Aram quartet contro un imbattibile Cesko. Tra bikers, mosse segrete, donne e i personaggi più strampalati si svolge questo imperdibile, spassosissimo e assurdo scontro diretto da Federico Mudoni per SprinGo Film. michelecortese.it
MEET’N’TV i due ARTISTI scelti dalla Redazione
STIL NOVO
Non dirmi mai di no http://youtu.be/yemANi5Yn9A
NON DIRMI MAI DI NO (feat. Fabrizio Bosso) con Cristina dal Basso Gli Stil Novo pubblicano il primo disco nel 2010, “Maledetto poeta”. L’album, si districa tra il folk e il pop, ed è tematicamente incentrato su un poeta maledetto che racconta le proprie avventure amorose. Il successivo lavoro in studio è “Il futuro non esiste”, che esce a dicembre 2013. Un concept album basato sul nichilismo a cui ha portato la crisi; umorismo nero, sarcasmo e temi scottanti che vengono affrontati con cinismo e sfrontatezza. Il primo singolo estratto è “Bologna”, in duetto con Iskra Menarini; un progetto di beneficienza gemellato all’ “Arcobaleno della Speranza”, onlus romana che aiuta i malati di leucemia. Il successivo è “100.000 drink”, il cui video è uno spaghetti western a cui ha partecipato il comico di Zelig Duilio Pizzocchi. E’ il turno poi di “Bastardo”, e stavolta l’attrice ospite è Alessia Merz. Nel video viene ripreso un famoso episodio di Dylan Dog, ovvero la partita a scacchi con la morte. Nel frattempo, partono le date di “il fuTOURo non esiste”. Il 31 Maggio è il turno di “Essere o non essere”, con Giovanni Cacioppo. A Giugno dello stesso anno viene presentato il videoclip “Il mio problema con il sesso” a cui partecipa uno tra i più famosi attori hard italiani, Franco Trentalance. Una rivisitazione del brano viene realizzata da Lady Bulgari, la sexy-dj protagonista di Lucignolo 2.0; il titolo è “Il mio problema con il sesso remix”. Nel dicembre del 2013 esce “Non dirmi mai di no”, e la band duetta con una eccellenza della musica italiana, Fabrizio Bosso. Il trombettista è presenza fissa dei concerti di Sergio Cammariere e Nina Zilli, ed è apprezzatissimo all’estero, con frequenti tappe negli Stati Uniti. Protagonista del videoclip la showgirl Cristina Del Basso. Il tema della clip è lo stalking; la band viene intervistata insieme a Cristina da Lucignolo 2.0.
‘Non dirmi mai di no’ è il nuovo singolo del disco “Il futuro non esiste”, e il videoclip vede come protagonista la bellissima Cristina del Basso. Girato interamente in provincia di Bologna, il tema affrontato è lo stalking. L’ospite musicale è uno straordinario Fabrizio Bosso, il trombettista mostra ancora una volta il suo grande talento. glistilnovo.it
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HIGHLIGHTS
ARTISTS
La redazione di Muzi Kult dedica ad artisti del mondo Indipendente Italiano, monografie, pagine dedicate con notizie sulle loro attività, articoli, interviste, recensioni e tanto altro. La sezione “Highlights Artists”, in ogni numero di Muzi Kult, metterà in evidenza, appunto, le attività di artisti provenienti dal mondo “Indipendente” Italiano.
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foto: Emilio Pieraccioni
CONFUSIONAL QUARTET Muzi Kult 57
foto: Emilio Pieraccioni
Dopo la reunion del 2011 e due album, il Confusional Quartet torna in scena con un progetto dalle proporzioni “stratosferiche” che vede la presenza alla voce del leggendario leader degli Area. Nel decennioa cavallo degli anni ‘70, la band bolognese aveva siglato il momento più alto della scena new wave italiana pur rigettando l’istanza d’esser fedeli ad ungenere circoscritto. La loro miscela era infatti un’amalgama complessa di frenesie strumentali e campionamenti che fondevano i fondamenti del jazz alrock sperimentale. Nel 1978 Gianni Gitti, produttore e mentore del loro suono, conobbe e registrò Demetrio alla “II Settimana Internazionale della Performance”, curata da Francesca Alinovi e Roberto Daolio (cui il Confusional Quartet avrebbe preso parte nel 1980!). Nel febbraio del 1979, con al seguito microfoni, mixer e l’inseparabile Revox, Gianni seguì Stratos in quelle che presto si rivelarono le ultime performance soliste prima della sua morte. Con Demetrio partecipò a una esibizione tenuta al Teatro San Leonardo di Bologna e mise su nastro lelibere improvvisazioni e sperimentazioni eseguite durante le prove e più tardi anche l’intera esibizione sul palco.
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Confusional Quartet Play ‘Demetrio Stratos’
Confusional Quartet play Demetrio Stratos è un’opera complessa e dal mood sperimentale in cui rivive la voce di Demetrio Stratos, una delle più grandi e particolari nella storia della musica. Un incontro virtuale che vede i Confusional Quartet per la prima volta alle prese con un cantante e restituisce al pubblico improvvisazioni vocali inedite e del tutto peculiari dell’ex leader degli Area, a 35 anni dalla sua scomparsa. L’album racchiude tredici tracce dalle linee musicali difficilmente riconducibili ad un singolo genere e trattengono le suggestioni ed i ricordi di un progetto che è tutt’altro che retorico, nostalgico o celebrativo. Uniche eccezioni “Cometa Rossa”, cover riconducibile all’attività degli Area presente nel disco, e “Manifest’o”, un omaggio voluto e sentito al lavoro di Demetrio. Il resto del disco si ispira ai concetti di libertà creativa assoluta e lavoro collettivo inseguendo melodie semplici, armonie “storte”, ritmi movimentati ed irregolari guidati dalla voce senza tempo di Demetrio Stratos.
Due Chiacchiere con i “Confusional Quartet”
per il lavoro futuro. E’ stato un impegno immane: si dovevano prendere in considerazioni parecchie caratteristiche dei frammenti: qualità audio, durata, originalità, fascino... sì, anche il fascino della sonorità del vocalizzo! In seguito c’è stato un altro gran lavoro: la digitalizzazione e la catalogazione dei frammenti per poterli, a questo punto, veramente suonare tramite tastiere o campionatori. Demetrio Stratos analogico del 1979 era diventato uno strumento virtuale capace di “cantare” o di essere “suonato” assieme alla band.
foto: Emilio Pieraccioni
MUZI KULT: Ci incuriosisce molto sapere come era strutturato il lavoro...
MUZI KULT: Una domanda di rito ma più che altro una nostra curiosità: avete mai conosciuto personalmente Demetrio Stratos? Confusional Quartet: No, mai conosciuto, mai incontrato di persona, non ci abbiamo mai parlato... Quando eravamo ragazzini per noi gli Area (e di conseguenza Demetrio Stratos) erano un mito, un forte stimolo a fare musica in modo energetico e ricco di creatività e contaminazioni. Probabilmente se avessimo avuto qualche rapporto personale con lui non saremmo riusciti a pensare e a realizzare “Confusional Quartet play Demetrio Stratos”, dove, in fondo, liberi proprio da questo legame affettivo personale, ma fortemente motivati dall’amore per la sua arte, abbiamo dato vita ad una possibile ipotesi di quanto avrebbe potuto realizzare se la sua vita non si fosse interrotta prematuramente. MUZI KULT: Cosa è esattamente il progetto “... play Demetrio Stratos’? Di primo acchito si potrebbe pensare ad una band che decide di suonare su delle melodie vocali di inedite di Stratos, invece è stato qualcosa di molto di più questo...vero ? Confusional Quartet: Grazie per la domanda... anche se può sembrare una banalità il titolo del disco contiene, in poche parole, l’essenza di tutto il lavoro. Sarebbe stato più facile e redditizio suonare sui vocalizzi originali di Stratos musicando, seguendo le melodie. Sicuramente un lavoro banale che, fra le altre cose, è già stato fatto anni fa. Artisticamente non ci interessava questo approccio né sarebbe stato un metodo creativo compatibile con il nostro modus operandi! Allora abbiamo ascoltato e riascoltato per ore tutto il materiale registrato isolando le porzioni che ritenevamo più interessanti
Confusional Quartet: Marco ed Enrico hanno imbastito delle stesure di pezzi che sono stati completati da batteria e basso nelle sessioni in studio. Giorno dopo giorno il lavoro ha preso corpo e peso artistico ma la cosa, secondo me, molto interessante è che se riascolto i provini iniziali e le versioni definitive le differenze sono minime in termini musicali ma inesistenti nelle parti della voce: c’è stata subito sintonia fra lo Stratos virtuale e la band in una comunione artistica affascinante, emozionante e coinvolgente. Lo si sentiva presente ogni volta si cominciava a suonare e chiudendo gli occhi, estraniandosi dal presente, si contavano cinque persone nella band. MUZI KULT: ‘Confusional Quartet play Demetrio Stratos’ secondo voi può in qualche modo dirsi ‘progetto pop’ o di ‘sperimentazione avanguardista’? Confusional Quartet: Direi parzialmente pop... Sin dall’inizio del lavoro aleggiava anche una componente “divulgativa”: l’ idea di tentare di far conoscere il lavoro di Stratos a generazioni così lontane da lui, attraverso un progetto contemporaneo che suscitasse curiosità e interesse. Ma allo stesso tempo eravamo covinti, anche per un rispetto profondo dello spirito avanguardista di Stratos, che l’unico modo per essere davvero contemporanei fosse quello di aprire alla sperimentazione, rilanciando in avanti, anzichè restare nell’ambito, magari più filologico, dell’ utilizzo “rispettoso” del materiale vocale originale. Per cui pop e sperimentazione convivono nel disco, credo. Brani come “Cometa Rossa” e “Manifest’o” sono più frontali, forse più fruibili per orecchie “distratte”, ma per il resto il disco è abbastanza particolare.
GUARDA il video “COMETA ROSSA” su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=HQNBdJ_aUMc
ACQUISTA “Confusiona Quartet play Demetrio Stratos” su ITunes: http://itunes.apple.com/it/album/confusional-quartet-play-demetrio/id880016716
CONFUSIONAL QUARTET sul WEB:
http://cqplaydemetriostratos.confusionalquartet.org/
CONFUSIONAL QUARTET on FACEBOOK: http://www.facebook.com/confusional.quartet?fref=ts/
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SPASULATI LA SPASULATI RITORNA...BAND !! dopo un inverno/primavera in Trio la SPASULATI ritorna BAND Ritorno al gran completo per la Band dei fratelli Guido: Fabi «il Zalles» e Carmine «Pizzuti», la storica band pietra miliare del Reggae Arbereshe con successi come Massimo Rispetto, Durimet, Kilometrando e Vida. 15 anni di Tour festeggiati in giro per i club italiani con una speciale formazione in trio. Da Giugno ritornano nella formazione al completo: Fabi «il Zalles» (voce e basso) Carmine «Pizzuti» (Sax) Federico «Me Feder» (Tastiere) Ercole «Pug» (Batteria) Giuseppe Giorgianni (Chitarra) Giuseppe Grosso (Trombone)
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MUZI KULT INTERVISTA “FABI il ZALLES”
ginare in un contesto come quello di un paesino di collina, un posto frequentato da giovani “rasta” è indubbiamente un pò fuori dai soliti schemi. La Radio ha rappresentato per noi un ancora di salvezza ma nello stesso tempo raprresentava per “gli altri” una sorta di ghetto. Un circolo di Musica e Cultura che ci faceva viaggiare lontani, magari anche aiutati da “altro”, dalle dinamiche che a dei ragazzi come noi, in quel momento, stavano strettissime. MUZI KULT: Qualche mese fa avete regalato ai fans una bella selezione della vostra produzione musicale mi chiedo se questa operazione rispecchia una vostra idea della musica...libera e gratuita per tutti?
MUZI KULT: La Storia della Spasulati parte da un piccolo paesino in terra calabra: Santa Sofia D’Epiro. Luogo di nascita della band e non solo. La contaminazione “reggae” come raggiunge le vostre colline ? Fabi il Zalles: Noi, in realtà non iniziamo con il Reggae ma ti confesso che da ragazzini suonavamo il rock degli anni’80 : U2, Bruce “the boss”. Ricevevamo questo tipo di musica in eredità dalla prima generazione dei fondatori di Radio Epiro nei primi anni 90. Una Radio che ha segnato la nostra nascita ed evoluzione. Nel 1996 poi ci fu un cambio di guardia in Radio Epiro, ci furono nuovi speaker e nuovi Dj, avevo visto da pochissimo il concerto di “The Wailers” a Crotone in Calabria, e quel mood mi lasciò davvero senza fiato. La seconda generazione dei gestori di Radio Epiro (noi abbiamo poi fatto parte della terza), trasmetteva quotidianamente musica reggae proveniente sia dalla Jamaica che dall’Inghilterra insieme a musica indipendente italiana. Da questo momento in poi ci venne naturale iniziare a strimpellare il reggae…l’influenza degli ascolti aveva contaminato pienamente il nostro sound. MUZI KULT: Quindi un legame indissolubile con questa radio e con la vostra città di provenienza ? Fabi il Zalles: Sentirti parlare di Santa Sofia come di una città mi fa sorridere perchè, in realtà, è un piccolo paese di meno di 3000 anime. Avere Radio Epiro come punto di incontro era per noi importantissimo, anzi...fondamentale per sopravvivere. Puoi imma-
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Fabi il Zalles: Il disco e il tour che ne è seguito sono stati un’idea nata insieme alla nostra etichetta MKRecords, un etichetta che investe tanto in progetti che partono dal Sud Italia. Ci faceva piacere condividere la gioia di questo traguardo dei 15 anni con i nostri sostenitori regalando un pezzo del nostro percorso da rivivere insieme ascoltando questo Cd che però resta un progetto speciale. Riguardo alla musica, penso che sia giusto commercializzare il proprio lavoro, è un pò come per il panettiere che fa il pane e lo vende per mangiare, noi creiamo musica per nutrire orecchie e cuori ed è il nostro pane! Sicuramente, come dico sempre, ci sono tante cose da rivedere e un bel pò di problemi nella filiera del commercio della musica, ma non credo che regalare le proprie opere possa essere la strada per risolverli. MUZI KULT: Per essere un gruppo che non viene propriamente da “l’ombelico del mondo” avete avuto la possibilità di fare un bellissimo percorso che ancora prosegue. La dimensione live che ruolo ha nel percorso della Spasulati ? Fabi il Zalles : Il nostro percorso prosegue ancora e forse non si è mai arrestato, non siamo mai stati molto attenti alle dinamiche della promozione proprio per la nostra natura “popolare” nel senso più vero di questa parola. Le esperienza che vivi ti fanno crescere professionalmente e come uomo; ti fa crescere il concerto di piazza Duomo a Milano quando aprimmo per “Manu Chao” e paradossalmente ti fa crescere ancora di più quello nel club con 15 persone. Una dimensione che abbiamo ritrovato nel Tour invernale in trio. Il Live, sarò banale, ma per noi è findamentale, quando si è in scena, sul palco, è un momento magico, e sai benissimo che in quel momento ogni persona che ti ascolta e ti vede è li per ricevere qualche cosa: una sensazione, un emozione, una risposta o semplicemente essere Li per trascorrere una serata in compagnia. Noi abbiamo il dovere di dire qualcosa con la nostra musica, di trasmettere, mandare un messaggio. Si ha l’opportunità di dire qualcosa a qualcuno in maniera diversa con un mezzo dirompente come quello della musica e a noi piace dare messaggi e vibrazioni positive. Un concerto é uno scambio biunivoco, è una sinergia tra il dare e il ricevere…il pubblico ti rimanda quello che gli dai. Alla fine dei concerti qualcuno viene a stringerti la mano, ad abbracciarti,a fare una foto e a chiedere piccoli aneddoti o frasi in
arbëreshë, come si dice nella mia lingua questa o quella parola, e da questo capisco che il messaggio arriva, arriva l’energia, la nostra positività e il nostro messaggio che va oltre la lingua e la sua comprensione. MUZI KULT: Siete stati definiti “la pietra miliare del Reggae-Arbereshe”... che cosa vuol dire ? Fabi il Zalles: Noi apparteniamo ad una comunità arbëreshë ma musicalmente non ci siamo mai sentiti legati al folk o ad una ricerca delle radici della nostra cultura, perché le radici le conosci e le hai; ho la consapevolezza di essere portatore della mia radice …e mi piace tirarla fuori e diffonderla a modo mio. “Fabi il Zalles” è arbëreshë anche se non canta le melodie tradizionali. Il nostro approccio è stato molto più un naturale sviluppo delle nostre sonorità. Canto in arbëreshë perché è la mia lingua madre e perché ho sempre voluto trasmettere e fare conoscere questa lingua che è per tantissmi sconosciuta. Non mi faccio tante pippe pseudo-intellettuali…chi mi conosce lo sa ! MUZI KULT : Ahahaha...è vero ! Ora, quindi la Spasulati ritorna...e ritorna come band ?
Fabi il Zalles: Abbiamo concluso da pochissimo un bellissimo tour nei club in giro per l’Italia in una dimensione molto ravvicinata al pubblico. In questo giro ho parlato con la gente, proprio durante i concerti...spiegavo loro il siginificato dei brani, di alcune parole. E’ stato molto bello e devo essere sincero è una dimensione che voglio riprendere al più presto. Ero in giro con due grandi compagni di viaggio “Pug” (ndr. Ercole Piro-Batteria) e “Me Feder” (ndr. Federico Baffa - Tastiere) che spingevano tantissimo...! Per i concerti Estivi, Festival ritorna anche mio fratello “Pizzuti” (Carmine Guido - Fondatore della Band e Sax), ci saranno due Giuseppe (ndr. Giorgianni e Grosso - Chitarra e Trombone) alla chitarra e al trombone...in sei facciamo più “casino” e c’è più “patchanka”. MUZI KULT: Sappiamo che sei un Fatalista...quindi chiedere a te programmi per il futuro non è proprio il caso vero ? Fabi il Zalles : Si...infatti !! Cambia Domanda !! Sono da sempre un fatalista, una persona che non fa progetti troppo in avanti e proiettati nel futuro ma che vive nel presente, attimo per attimo. E poi c’era qualcuno che diceva che la vita è quello che ti accade quando stai facendo altri progetti.
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FEDERICO CIMINI Acquista il cd
L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI MICHELE
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“DALLA SS 18 TIRRENICA al WEST”
Chiacchiere per le Strade di Bologna con Federico Cimini
Un paio di Mesi fa abbiamo incontrato il giovane cantautore Calabrese nella sua città d’adozione, Bologna. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con lui parlando di tutto ciò che ci capitava a tiro. Ore di conversazione “sui fatti e sull’età”…ci siamo lasciati contaminare dall’aria del centro di Bologna e dagli illustri predecessori che hanno calcato le stradine e i portici della “Rossa”. Bologna – San Lucido(CS), paralleli improbabili e viaggi reali o mentali che hanno accompagnato il ‘sali-scendi’ di un emigrante per studio ed arte. Rispetto per la sua terra, amore e riconoscenza per i luoghi natii quanto basta ad ogni calabrese degno di esserlo. ‘Se la ami troppo la tua terra poi ti scambiano per pugliese’ mi disse una volta un amico…’io ci tengo troppo a far capire che sono Calabrese…quindi dico che la Calabria non mi piace’ Una chiacchierata libera e pomeridiana, un po’ crepuscolare… quindi. Piena di riflessioni, certezze, dubbi e desideri. Energia in abbondanza, scelte di campo e rapporti con gli altri… e, perchè no !? …”una ragazza da copertina, per far parlare i giornali”…! MUZI KULT: Federico, ad un anno di distanza da “L’importanza di chiamarsi Michele”…cosa è successo dall’esordio ad oggi ? Federico Cimini : Sono cambiate un sacco di cose in un solo anno: sono cresciute le mie esperienze sul palco, è cresciuto il pubblico perché ho avuto la possibilità di farmi scoprire in giro per l’Italia da gente sempre nuova e, forse, sono cresciuto anch’io, anche se mi rendo conto di essere giovane e incosciente e che devo continuare a crescere se voglio sopravvivere in questo “difficile” mondo della musica. Il bello forse è proprio questo: non ci si sente mai arrivati, pronti e troppo sicuri. Fare il cantautore vuol dire vivere in maniera precaria, essere sempre in gioco, buttarsi nel vuoto e rischiare. E poi sembra ieri quando è uscito “Questo è il mio Paese”,
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mentre in realtà sotto i ponti sono passate più di sessanta date, interviste, qualche videoclip, passaggi radiofonici, nuovi amici, e un sacco di esperienze che non avrei mai immaginato di vivere e che mi hanno lasciato piacevolmente sorpreso. MUZI KULT : Un anno “on the road”, palchi importanti, condivisioni e scambi con altri artisti della nuova scena cantautorale italiana. Quanto è importante per Federico Cimini lo scambio con gli altri e “l’incontro”. Federico Cimini : Secondo me sono fondamentali. Io credo che l’incontro così come il confronto siano dei momenti importanti per la vita di un artista, momenti che non devono mai mancare, perché nascono idee, amicizie più o meno interessanti, esempi positivi e negativi, cose da sostenere e cose da evitare. In questo anno ho conosciuto un sacco di artisti, sui palchi ma anche nella mia vita quotidiana e, da “appena ex-matricola”, posso dire che l’incontro e lo scambio sono utili anche a capire quanta verità e quanta finzione c’è tra “colleghi” nel contesto musicale: personaggi più o meno umili, altri tranquilloni ma molto concorrenziali, altri che ti vorrebbero mandare a quel paese ma non lo fanno per educazione. E la cosa, spesso, è reciproca. Tuttavia, incontro e scambio, di certo, rendono più divertente e dinamica la vita artistica.
MUZI KULT: Bologna negli anni 70 ma anche dopo ha rappresentato ed espresso una delle scene e delle scuole cantautorali più rappresentative e importanti dell’intero panorama nazionale. L’aria che si respira sotto le torri si è miscelata a quella del tirreno calabrese per sfociare in un nuova espressione oppure la tua espressione è figlia d’altro ? Federico Cimini: La mia espressione è figlia del mio vissuto e dei miei viaggi fisici e mentali. In realtà è un mix tra corpo e mente: io sono una persona ansiosa quindi sto sempre in un mio mondo particolare fatto di attenzioni e ragionamenti, pensieri e storie che mi accompagnano sempre. Sono un appassionato osservatore della realtà e delle persone, scrivo spesso in treno, e creo canzoni per strada o anche sotto la doccia, le esperienze di vita vissuta mi sono utili come i libri o i film. L’incontro tra Bologna e il tirreno mi ha fatto aprire la mente nella mia tarda adolescenza e sicuramente dentro di me si è creata un’aria nuova che ha permesso le condizioni climatiche ideali a farmi comprendere che “c’è vita nel mio cervello”. MUZI KULT: Qual’e il tuo rapporto con la Calabria ? La vivi come semplice terra d’origine oppure è un tassello fondamentale del tuo percorso ancora adesso ?
Federico Cimini: Io ho imparato ad apprezzare la Calabria da quando mi sono trasferito a Bologna, semplicemente perché dopo un po’ mi mancava. Detto questo verrei meno a me stesso e alle mie canzoni se dicessi che la Calabria è il tassello fondamentale del mio percorso: non mi piacciono gli integralismi ed io, anche se non spessissimo, mi sento italiano e mi piace “sentirmi a casa” in ogni posto che visito. Nord e sud per me non fanno differenza. Di certo, però, la Calabria è il punto di partenza ed è anche un check point dal quale mi piace passare spesso, sia perché mi diverto sempre molto, ma anche perché rappresenta una buona scusa per guardare il mare, per ricaricarmi e, magari, per ripartire. MUZI KULT: Dal primo singolo “Questo è il mio paese” ad oggi ne sono successe tante…proprio nel “nostro paese”…sembra quasi paradossale ma a distanza di poco più di un anno si potrebbe scrivere una versione con ancor più spunti sarcastici ed ironici. Federico Cimini: Ho scritto “Questo è il mio Paese” nel 2009 e, con pochissima umiltà, posso dire di aver anticipato un po’ di cose che poi sarebbero successe negli anni a venire: allora la crisi era un sentore, qualche scandalo c’era ma di “lieve entità” rispetto a ciò che accade oggi, adesso è certo che la gente non arriva a fine mese, e molto altro ancora. Volevo le case chiuse e speravo di vedere le porte di tutti aperte. E non dico questo perchè mi sento avanti, anzi, mi accorgo di aver portato sfiga: si è avverato tutto, non è cambiato nulla e le cose sono peggiorate; oggi le case crollano, i pervertiti ammazzano, i politici rubano anche di giorno e noi giovani siamo tutti rincoglioniti. L’ironia la fa il telegiornale stesso, io posso dire ciò che penso, ma non farà mai tanto ridere – sarcasticamente – quanto la notizia detta da un giornalista in tv. Forse è tempo che mi metta a parlare di altro. MUZI KULT: La scena cantautorale ‘degli anni Zero’, come viene chiamata, ci sembra molto diversa da quella degli anni ‘70 con i vari Guccini, De Andrè, De Gregori, Dalla, Bertoli e tanti altri… Sono solo le tematiche trattate a renderli diversi oppure credi che siano entrambe frutto e chiara espressione della società ? Sono uno fotografia esatta dei nostri tempi ? Federico Cimini: I nostri tempi sono il frutto dei tempi passati quindi credo che l’influenza dei grandi maestri della canzone italiana sia ben presente e a tratti si nota pure. Forse in questi anni zero è stata presa un’influenza che riguarda più l’immagine, l’apparenza, che il contenuto: molte canzoni non parlano di niente e viene fuori un puzzle di immagini prive di significato, però piacciono e riescono a creare emozioni negli ascoltatori, quindi il “ruolo” della canzone viene rispettato. Ho notato un approccio un po’ più modaiolo alla musica e anche per questo credo che questa leva cantautorale di cui faccio orgogliosamente parte, sia lo specchio dei nostri tempi, cioè che ti fermi a guardare e dopo un po’ pensi che qualcosa deve essere andato storto.
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MUZI KULT : Politica, società e le cosiddette tematiche impegnate trovano molto spazio nei tuoi testi; non credi che questa cosa possa allontanarti molto dalla scena cantautorale attuale che sembra, invece, molto accorta a non trattare alcuna tematica ? Federico Cimini : A ognuno il suo: molti trattano delle non-tematiche e riescono a garantirsi i propri sogni di gloria, a me piace parlare di storie che riguardano un po’ tutti e che, in particolare, mi divertono e mi fanno un po’ arrabbiare allo stesso tempo. A dire il vero la politica non mi interessa: mi piace parlare degli ultimi che sono ultimi per colpa dei prepotenti, e vendicarli un po’ prendendo in giro questi personaggi che pensano di farla franca. In generale, le mie canzoni parlano di amore e società, le stesse tematiche dei canti dei ribelli sbandati turchi e greci dei primi del ‘900, ma anche della grande scuola italiana e francese o del blues americano. Mi piace immaginare la mia musica come popolare e inclusiva e un po’ da bassofondo. Ognuno poi tratta i temi che vuole, io seguo semplicemente le mie passioni. MUZI KULT: Cosa è la retorica per Federico Cimini e quanto si rischia di caderci dentro trattando tematiche delicate ormai sulla bocca di tutti ? Federico Cimini : La retorica è l’arte del saper parlare, è una cosa molto importante: a volte sui palchi mi capita di entrare un po’ in confusione e non sapere cosa dire, quindi mi trovo spesso a contatto con la figuraccia. Battute a parte, quello che so per certo è che non voglio convincere o persuadere nessuno attraverso le mie canzoni. Al massimo mi piace coinvolgere. Mi piace anche molto provocare e spesso mi accorgo di essere frainteso da qualche ascoltatore che si sente toccato in negativo da una mia canzone o che ci vede dentro della retorica: mi è capitato, ad esempio,
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con Ti amo terrone che qualcuno vedesse, nei vari luoghi comuni di cui parla la canzone, un tentativo di persuasione verso un certo pubblico. Ma in realtà io odio tutto ciò che è “ammiccante” e paraculo. MUZI KULT : Quanto contano i compagni di viaggio e gli incontri “crocevia” nel percorso di un artista venticinquenne ? Federico Cimini: Sono, ahimè, ventisei. Tuttavia i compagni di viaggio contano davvero molto: il supporto psicofisico che mi dà Mkrecords è grande, così come è grande la dedizione dei musicisti che mi accompagnano su ogni palco, così come è importante la vicinanza dei miei sostenitori di sempre (pochi tra amici e parenti). Sono importanti gli incroci, soprattutto quelli casuali e quelli che, con un po’ di fortuna, restano e si coltivano col tempo. Forse mi manca l’incontro con una persona che la pensi davvero come me, con cui condividere molti punti di vista, influenze remote. A volte ho una sensazione di straniamento dal mondo che mi circonda e sento il bisogno di un “complice” per riuscire ad uscirne fuori o, forse, per restarci dentro. MUZI KULT: Cosa c’è nel futuro “non artistico” di Federico ? …e in quello di “Federico Cimini” ? Federico Cimini: Nel futuro non artistico sicuramente ci sono un sacco di selfie perché sono la moda del momento. Poi un paio di matrimoni, undici figli e quattro amanti, due cani, una villa in campagna e una al mare, soldi e vita mondana. Ma per essere sicuro di ciò devo capire cosa mi dirà domani l’oroscopo. Nel futuro artistico spero che ci sarà almeno un altro disco, un altro bel viaggio. E poi una ragazza da copertina. Giusto per far parlare i giornali.
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foto: Alessio Pizzicannella
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NUJU
#tempimoderni
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#tempimoderni
La Band è in Tour... La band di Fabrizio & c. sarà impegnata per tutta l’estate in tour tra festival, concerti nelle piazze italiane, ospitate e tanto altro. Il Tour dell’estate 2014 è partito dalla Germania. Dopo la partenza del tour dal Rebellisches Music Fest
la band prosegue presentando anche alcuni brani che saranno inseriti nel prossimo album.
A Settembre si ritorna instudio...
foto: Oscar Serio
A Settembre i Nuju ritornano in studio al Bunker di Rubiera con Andrea Rovacchi per mixare il disco e concludere un lavoro che li ha visti impegnati per quasi sei mesi. Saranno molte le novità dal punto di vista sonoro e musicale, ci garantiscono i 5 musicisti, di questo nuovo capitolo del viaggio dei Nuju. Dopo tre dischi in tre anni dal 2010 al 2012, il nuovo album “è come una nuova partenza” ci dicono. C’è molto riserbo da parte della band e dell’etichetta su questo lavoro dei Nuju. Sono un pò di giorni che sulla loro pagina ufficiale ha fatto capolino un “hashtag” : #tempimoderni che, per il momento, pare essere l’unica anticipazione di qualcosa che sta per arrivare. Abbiamo sentito il chitarrista Marco telefonicamente che ci ha svelato qualcosina: “...a settembre saremo fuori con un nuovo singolo, sarà un assaggio abbastanza chiaro e netto del nostro nuovo sound...”. Continua poi dicendo “...l’essenza dei Nuju c’è, il nostro mood è chiaro...ma c’è anche tanto di più...”.
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I Nuju e i loro social #tempimoderni “Quel che cerco tanto non si può comprare, chissà perchè c’è sempre un prezzo da pagare !?”
Come vi dicevamo, da qualche giorno, i Fans della pagina Facebook dei Nuju (http://www.facebook.com/nujuband?fref=ts) ogni girono hanno modo di vedere contenuti e video particolarissimi e pregni della “simpatica follia” di casa Nuju.
Nuju...mini intervista a Marco”goran” e Cameo di Fabrizio
Anche noi ci siamo lasciati completamente conquistare da questa ondata di #tempimoderni e siamo andati a sbirciare e “rubacchiare” un po di immagini e video che vi riproponiamo sulle pagine della nostra rivista :
Aspettando… cosa è accaduto al nostro Stefano”Mr Pamps” ? http://www.youtube.com/watch?v=FNUi_gdh8Xg
...Anche gli Alieni lo Sanno !!
https://www.youtube.com/watch?v=gvE8boi-_Lk
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Live
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“NOTIZIE dal...vivo !!” Muzi Kult 75
MUZI KULT ... LIVE PHOTO ALBUM !
“LIVE THOUSAND LIVES BY PICTURE” “Live thousand lives by Picture” è la frase contenuta nella famosa canzone “Desire” della storica Band “Tuxedomoon”. Vivere come in una foto, vivere mille vite da foto, vivere mille vite da immaginare...! In Italiano “Live” è vivere...ed il “Live” (musicalmente inteso) è vita per gli artisti e per i musicisti. “Live thousand lives by Picture”: una nuova rubrica, un nuovo spazio che vedrà gli artisti selezionati dalla redazione di “MUZI KULT” e i loro sostenitori impegnati con “selfie & shoot”. Gli artisti sono già avvisati !! Ora Tocca A Voi...mandateci le vostre foto dai concerti dei vostri preferiti... ...le foto più belle troveranno spazio in queste pagine ! Mandate le foto segnalando - il vostro nome e cognome - il luogo e la data di scatto direttamente a : muzikult@tiscali.it
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Cataldo Perri 25 Gennaio 14 Cariati di cariatiweb.it
Federico Cimini 31 Maggio 14 Cosenza di Giulio Andreoli
Lomè 26 Giugno 14 Biella di V.Ruggeri
Concertone 1 Maggio 2014 di L.De Rosa
Gianfranco De Franco 5 Aprile14 foto di Ida Gallo
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Marlene Kuntz 3 Luglio 14 Carpi(MO) di Marco Ambrosi
Modena City Ramblers 27 Giugno14 Reggio Emilia Di Gennaro de Rosa
Paolo Yo Yo Mundu 14 Giugno 14 Volvera(TO) di Gennaro de Rosa
Nuju 28 Giugno 14 Cardano al C.(VA) di Sara Magnoli
Spasulati 8 Maggio 14 Unical Rende (CS) di Marco Verteramo
Mandate le foto segnalando - il vostro nome e cognome - il luogo e la data di scatto direttamente a : muzikult@tiscali.it 78 Muzi Kult
MKLIVE... ON THE ROAD!
FEDERICO CIMINI – L’Importanza di Chiamarsi Michele Tour TOUR ESTIVO IN ALLESTIMENTO con TANTE NOVITA
Sono 60 le città che il Tour de “L’importanza di Chiamarsi Michele” ha toccato in meno di un anno. La musica del giovane cantautore calabrese continua ad ottenere un ottimo successo di pubblico e critica. Tantissime saranno le novità legate al Tour Estivo che vedrà la band di Cimini arricchirsi di nuovi musicisti. “Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore, mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore...” !! Con Federico Cimini sul palco : Gianfranco De Franco : Fiati ed Elettronica Giorgio Minervino : Chitarre e Mandolino Ciccio Gonzo : Basso e Kazoo Giacinto Maiorca : Batteria e Percussioni Per info:
www.mklive.it/artisti/federicocimini/
LA SPASULATI RITORNA BAND !!
Ritorno al gran completo per la Band dei fratelli Guido: Fabi “il Zalles” e Carmine “Pizzuti”, la storica band pietra miliare del Reggae Arbereshe con successi come Massimo Rispetto, Durimet, Kilometrando e Vida. 15 anni di Tour festeggiati in giro per i club italiani con una speciale formazione in trio. Da Giugno ritornano nella formazione al completo:
Fabi “il Zalles” (voce e basso), Carmine “Pizzuti” (Sax), Federico “Me Feder” (Tastiere), Ercole “Pug” (Batteria), Giuseppe Giorgianni (Chitarra), Giuseppe Grosso (Trombone) SPASULATI BAND per dar vita a un tour estivo energico e solare che partirà da Giugno. Per ulteriori info:
www.mklive.it/artisti/spasulati/
IL TOUR ESTIVO che ANTICIPA l’USCITA del NUOVO DISCO
A ottobre 2009 esce Voci di marinai singolo che viene eletto miglior canzone indipendente emergente italiana. Dopo numerosi riconoscimenti (Keep On, Radici Festival, Mei, Primo Maggio tutto l’Anno), a marzo 2011 esce Disegnero’, singolo che anticipa il secondo album, Atto secondo, pubblicato ad aprile 2011 e che diventa presto disco del mese su Caterpillar (Rai Radio 2), programma di cui la band sara’ piu’ volte ospite anche in seguito. I Nuju sono inoltre scelti come opening act dello storico concerto a Campovolo di Ligabue nel luglio 2011. Il 29 maggio 2012 esce infine il terzo album della band, 3° (mondo), a cui seguono oltre 40 concerti in tutta Italia e altri riconoscimenti tra cui la segnalazione Radio Ohm/Balla Coi Cinghiali al Premio Buscaglione e il Premio 4 sounds 1 label. Il video de La Rapina è nella rosa dei 25 finalisti al premio PIVI 2012 e gennaio 2013 Il Mafiologo è inserito nel libro/cd Musica contro le Mafie. I Nuju sono: Fabrizio Cariati: voce, synth Marco Ambrosi: chitarre Giuseppe Licciardi: basso Roberto Simina: percussioni, melodica, synth Stefano Stalteri: batteria
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Tutte le info su:
www.mklive.it/artisti/nuju/
GLI ARTISTI in Tour:
Federico Cimini
L’Importanza di Chiamarsi Michele Tour
02/08/14 @ Appignano del Tronto (AP) - Festival 03/08/14 @ Filago (BG) - Filagosto Festival (opening act Morgan) 04/08/14 @ Milano - Carroponte 09/08/14 @ Lorica (CS) - Brillo Parlante 11/08/14 @ S.Sofia d’Epiro (CS) - Kroi Malit 12/08/14 @ S.Costantino di B. (VV) - Mediterranea Festival 16/08/14 @ Joggi (CS) - Joggi Avant Folk Festival 18/08/14 @ Amantea (CS) - Pecora Nera Summer 22/08/14 @ Tiriolo (CZ) - Bacchanalia
Musica contro le mafie Il Documentario in Tour
Nuju
Cataldo Perri
06/06/14 @ Grezzana (VR) - The Brothers 07/06/14 @ Truckenthal Thuringer Wald - Rebellisches Musikfestival 21/06/14 @ San Giovanni Valdarno (AR) 28/06/14 @ Cardano al Campo (VA) - Infestante 12/07/14 @ Comunanza (AP) - Mazzumaja 19/07/14 @ Nereto (TE) - Edelbierfest 25/07/14 @ Moncigoli di Fivizzano (MS) Volerock Festival 01/08/14 @ Leverano (LE) - Birra & Sound 06/08/14 @ Bosco Albergati (MO) - Festa Democratica 11/08/14 @ Curinga (CZ) - Costa Nostra Festival IV Ed. 18/08/14 @ Lorica (CS) - Brillo Parlante 19/08/14 @ Cleto (CS) - Cleto Festival 21/08/14 @ Tiriolo (CZ) - Bacchanalia
01/08/14 @ Cerzeto (CS) - Con Carmine Abate (Reading) 08/08/14 @ Caccuri (KR) - Premio Caccuri con Carmine Abate (Reading) 21/08/14 @ Papasidero (CS) - Reading “Ohi Dottò” 15/11/14 @ Normberga (Germania) - con lo Squintetto
Spasulati
Da Radio Epiro a PapaChango Tour
29/05/14 @ Mesagne (BR) Perchè ognuno scelga da che parte stare 05/06/14 @ Scalea (CS) - “Fuori Classe” Fine Anno 14/06/14 @ Volvera (TO) - Raduno Giovani Libera 25/06/14 @ Crotone - Giornata Memoria Dodò Gabriele 26/06/14 @ Biella - Città dell’Arte 28/06/14 @ Cardano al Campo (VA) - Infestante 10/08/14 @ Carovilli (IS) - Nuvole Chitarre e Note Festival 12/08/14 @ S.Costantino di B. (VV) - Mediterranea Festival 19/08/14 @ Cleto (CS) - Cleto Festival
10/05/14 @ Acri (CS) - The Fish 17/05/14 @ Castiglione C. (CS) - Piazza 21/07/14 @ Cosenza - Lungofiume Boulevard 01/08/14 @ Amantea (CS) - Pecora Nera Summer 02/08/14 @ Leverano (LE) - Birra & Sound 24/08/14 @ Tiriolo (CZ) - Bacchanalia
Gianfranco De Franco
17-18-19/07/14 @ Formia (LT) - Festival Int. Artisti di Strada “Takabum Street Band” 22/07/14 @ Cosenza - “SpaceLab#1 passato/ futuro.L’altro fiume” 24/07/14 @ Gerace (RC) - Festival Internazionale Artisti di Strada “Takabum Street Band” 25-26-27/07/14 @ Mercogliano (AV) - Castellarte Festival “Takabum Street band” 28/07/14 @ Gerace - Festival Internazionale Artisti di Strada “Takabum Street Band” 31/07/14 @ Veroli (Fr) - Festival degli Artisti di Strada “Takabum Street Band” 01-02-03/08/14 @ Veroli (Fr) - Festival degli Artisti di Strada “Takabum Street Band” 06/08/14 @ Roccella (RC) - Roccella Jazz “Numerical” 08/08/14 @ Paola (Cs) - Estemporanea di pittura e musica 09/08/14 @ Arena (VV) - “Takabum Street Band” 10/08/14 @ Rotonda (PT) - “Takabum Street Band” 11/08/14 @ S. M. Argentano (CS) - “Takabum Street Band” 12-13-14/08/14 @ Campiglia Marittima (LI) ABC Festival “Takabum Street Band” 18/08/14 @ Amantea (CS) - “Takabum Street Band” 20/08/14 @ Cittadella del C. (CS) - Il Paese di Gertrude “Takabum Street Band” 30/08/14 @ Arso (Svizzera) - “Dissonorata”
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