OPTIMIST | 51
Caro Norberto, quando ti ho conosciuto nel 1995 ero un ragazzino che correva in lungo e in largo per l’Italia con il mio piccolo grande Optimist. Di quei tempi ricordo come incredibilmente a qualsiasi regata io andassi, tu eri lì; non ti perdevi un briefing, una premiazione o una chiacchiera sul piazzale con gli allenatori, proprio come se quello fosse un lavoro per te. Gli anni sono passati e le nostre strade si sono divise... inspiegabilmente a casa mia continuava ad arrivare il giornalino dell’Optimist, altra tua grande invenzione della quale ancora custodisco parecchie copie, e di volta in volta mi rendevo conto come con il passare degli anni tu fossi ancora lì a battere il ferro, accompagnando i tuoi ragazzi in fantastiche avventure. Quando ho deciso di rendere l’Optimist il mio lavoro e sono tornato da allenatore sui campi di regata di questa bellissima classe ti ho ritrovato come se per te il tempo si fosse fermato. Da lì ho capito come per te quello del segretario non fosse un lavoro ma una ragione di vita.
Che onore fu per me essere coinvolto nel progetto Gan nel 2012 insieme a Marcello. Quella riunione in occasione del campionato Italiano di Cagliari ha in qualche modo segnato una rinascita per l’Optimist italiano; con grande umiltà e dispendio di tantissime risorse sia umane che economiche abbiamo costruito, mattoncino su mattoncino un’attività che potesse riunire e valorizzare quanto già di grandioso facevano i singoli club con le loro squadre e i loro allenatori. Il Gan fu ed è tuttora l’occasione per far confrontare costantemente i più forti d’Italia tra di loro, per far loro capire che oltre i colori del proprio circolo avrebbero potuto difendere anche quelli dell’Italia e non ultimo per far sì che i ragazzi conoscessero ed entrassero in sintonia con gli allenatori della Nazionale. Insieme a te abbiamo visitato qualche angolo del mondo e anche per questo sento di ringraziarti. Sono stati quattro anni di collaborazione a stretto contatto, con tanti bei ricordi sicura-
mente conditi da più di qualche attrito che comunque mi hanno insegnato tantissimo. Anche quando le nostre strade si sono nuovamente separate non ho mai smesso di provare un grande rispetto e ammirazione nei confronti del tuo operato. La notizia delle tue condizioni di salute precarie è stata per tutti fonte di grande dispiacere; con Dany abbiamo fatto il possibile per starti vicino, fino alla fine. Con te è finita un’era... ci hai lasciato in eredità una classe invidiata da tutto il mondo e sono certo che grazie al tuo esempio ognuno di noi addetti ai lavori saprà andare avanti con grande passione. Mi piace ricordarti così... in mezzo a un sacco di gente, grandi e piccini. Ciao Norby Come ti piaceva tanto dire (anche se tutti noi pensavamo che portasse sfiga :)): Buon Vento! Riccardo Di Paco