AreaWellness 98

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EDITORIALE

Editoriale

di Giorgio Bartolomucci

’epidemia da COVID-19 sta mettendo alla prova non solo il nostro sistema sanitario, ma anche la nostra classe politica, l’efficienza del governo, non ultimo, il nostro sistema economico e produttivo. È un test che, inutile negarlo, mette l’Italia intera in grande difficoltà, e certo non consola che nella stessa situazione si trovino anche molti altri paesi europei ed extraeuropei. Il Coronavirus è stato più volte paragonato alla peste manzoniana, con la differenza, però, che il nostro attuale sviluppo scientifico e medico ci permetterà, in tempi più o meno lunghi, di fronteggiare un virus che si trasmette velocemente ma statisticamente appare poco letale. In molti, in questi giorni, hanno segnalato con orgoglio che l’epidemia ci ha fatto riscoprire un senso di comunità e di appartenenza, ritrovando l’unità indispensabile per superare il momento di crisi. Tanti altri hanno scritto e preannunciato che la pandemia in corso produrrà degli effetti e dei cambiamenti duraturi anche sulle nostre vite. La quarantena forzata e la “reclusione” prolungata di questi giorni sembra aver beneficiato l’ambiente, per la riduzione di spostamenti di persone e dei veicoli, e che anche noi rimanendo a casa avremmo migliorato le nostre relazioni familiari e sociali. Il tempo dirà se tutto questo è vero. Per il momento non possiamo far altro che attendere il drammatico evolvere della situazione epidemiologica di Covid-19 e, al massimo, riflettere su come potremo ripartire con le nostre specifiche attività professionali e imprenditoriali, in una realtà che, a medio-lungo termine, sarà sicuramente più fragile e incerta. È sotto gli occhi di tutti, infatti, che accanto all'emergenza sanitaria c'è quella economica. Le misure di contenimento, per quanto giuste, stanno avendo ripercussioni sugli scambi commerciali e sul movimento delle persone le cui conseguenze dipenderanno anche dalla durata dell'epidemia. Le previsioni, intanto, non sono certo positive. Tutte le attività commerciali sono sotto pressione e i consumi tendono a concentrarsi nei supermercati o on-line sui beni di prima necessità. A essere particolarmente colpito è soprattutto il settore del turismo, anche di natura congressuale. Il blocco dei voli e la quarantena estesa a tutta l’Italia, hanno rallentato e reso quasi impossibili gli spostamenti nazionali e internazionali. Ne stanno già risentendo le compagnie che si occupano di trasporto, i tour operator e le agenzie di viaggio, quelle che organizzano i congressi, ma la filiera è enorme per-

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ché include gli hotel e le altre attività ricettive, i bar, i ristoranti, i servizi del catering, quelli tecnici e per le traduzioni, ma anche il mondo del duty free, della moda, del lusso, della cultura (musei, teatri, cinema, concerti). Ma queste sono solo le prime conseguenze a breve perché quelle a lungo termine saranno legate al perdurare della pandemia globale e avranno ricadute sul sistema economico italiano nel suo complesso che nessuno è ancora in grado di valutare. Approfondiamo ora un paio di temi che coinvolgono direttamente questa rivista parlando di turismo e dei soggiorni del benessere, un settore che in Italia vale alcuni miliardi di euro e impiega migliaia di lavoratori, direttamente o indirettamente, in alberghi e ristoranti, SPA e Centri benessere, agenzie di promozione e di comunicazione, fiere e congressi, società di costruzione e aziende dermocosmetiche. Fin dai primi giorni, quando l’Italia sembrava essere il solo Paese europeo sede del contagio, questo articolato mondo è finito nell’occhio del ciclone con un danno d’immagine che rapidamente si è trasformato in danno economico. Il periodo pasquale per molte realtà avrebbe rappresentato una buona parte del fatturato annuo, ma le disdette prima e il divieto di mobilità dopo, da Venezia alla Puglia, dal Trentino alla Campania, hanno subito mostrato la faccia di una crisi a dir poco nera. Quando l’epidemia non era ancora stata definita una pandemia, era già stato ridimensionato il Carnevale di Venezia, vietate le gite scolastiche che muovono oltre 300 milioni di affari, e diversi paesi europei ed extraeuropei, avevano sconsigliato ai loro cittadini di viaggiare in Italia per le vacanze. Poi il baratro: anche agli stranieri sono poste restrizioni e quarantene, così gli alberghi delle città d’arte italiane, quei pochi rimasti aperti, hanno subito cancellazioni fino al 90 % mentre le prenotazioni estive, dalla montagna alla riviera romagnola non arrivano. Vale la pena ricordare a tutti, che il turismo genera circa il 12% del PIL italiano con un giro d’affari di 146 miliardi di euro con oltre 200.000 esercizi ricettivi e più di 10mila agenzie di viaggio. Per molti analisti, potrebbe essere compromessa anche tutta la prossima stagione estiva. Anche nel caso di una rapida soluzione del problema, la psicosi provocata dal virus, mostrerà i suoi effetti nel tempo, e non solo per il mercato italiano perché, fra il blocco dei voli aerei anche le classiche destinazioni turistiche esotiche subiranno danni devastanti. Confturismo stima un’affluenza

di 22 milioni di turisti in meno nei prossimi tre mesi. Basta calcolare che se i turisti cinesi, responsabili di un giro d’affari pari a 270 miliardi di dollari in tutto il mondo, specialmente in Asia, come è prevedibile resteranno a casa loro, l'impatto negativo sul turismo globale andrà oltre i numeri degli arrivi e delle presenze, estendendosi a settori già in crisi, quali trasporti, alberghi, ristorazione, duty free e lusso, servizi finanziari. In altre parole, se il turismo è stato forse il primo a essere colpito, perché la gente non ha più potuto viaggiare, sarà forse anche l’ultimo a ripartire. L’evolversi e l’aggravarsi della situazione non danno adito alla speranza di un rapido miglioramento delle prospettive. Importanti, quindi, le richieste e le misure di provvedimenti per tamponare l’emergenza, sospensione del pagamento di tasse, contributi e mutui e estensione dell’area d'intervento dei fondi di integrazione salariale. Sono però necessari interventi urgenti, in soccorso alle imprese dell’intero territorio nazionale, prima che la situazione sfugga fuori controllo e molte siano costrette a ridurre il personale o addirittura a chiudere le proprie porte. Le esperienze passate ci insegnano che fino all’ultimo momento sarà incerta la maniera più giusta ed efficace da utilizzare per individuare i destinatari proprio all’interno del mondo del turismo. Il sospetto è che sfortunatamente le priorità potrebbero non essere fissate solo in base a criteri di urgenza ma soprattutto su pressione dei diversi attori politici e delle categorie con maggiore capacità di influenza. In conclusione, le imprese del turismo non possono essere lasciate da sole perché in Italia se crolla il turismo, si porta dietro tanti altri settori. Allo stesso tempo bisogna contrastare la psicosi e i vari timori che notizie, spesso false, suscitano e sono amplificate dalla situazione critica. C’è poi bisogno di un rapido cambio di strategia. Visto che i viaggi dei turisti stranieri verso l’Italia subiranno un inevitabile calo, sarebbe inutile investire milioni di euro per promuovere nei prossimi mesi l’Italia all’estero, meglio invece puntare sul turismo interno, anche sostenendo economicamente con voucher vacanze e promozioni commerciali le nostre regioni che tanto hanno da offrire. Fare le vacanze in Italia sarebbe una prova di solidarietà vera e concreta.



Sommario

TURISMO, CULTURA TERMALISMO E LUOGHI DEL BENESSERE

Grandangolo

SOMMARIO AW 98 - 2020

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Case History Suites e residenze private nel Lefay Resort & SPA Dolomiti

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Lo charme di Borgo Brufa espressione dell’identità umbra

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Castel Hörtenberg: la storia di Bolzano passa da questo luogo

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Rigenerarsi e riconnettersi con la natura ai piedi dell’Etna

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Firenze e la sua storia viste dall’antica Torre di Bellosguardo

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Il Grand Hotel Royal & Golf e la storia del turismo a Courmayeur

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Reportage L’Arabia Saudita e il turismo dai parchi archeologici a quelli tematici Trekking e camminate, turismo lento e solidale in Italia

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Eventi La crisi del turismo arriva quando tutti gli indicatori erano positivi

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SPA Specialist Milano non mollare: arrivederci e a presto

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Prodotto Cosmetici e tre tecnologie per ottenere risultati più rapidi

TRADUZIONI Nuvola Marinai IMPAGINAZIONE Mina Caryl Anna

Rubriche News&Retreats, SPA Market, SPA Business, Wellness Life

REDAZIONE Giorgio J.J. Bartolomucci (coordinamento) Gabrielle Bottenheim Ornello Colandrea Giovanni Diana Nadia Donghi Arianna Folgosi Carlo Romano Grillandini Danilo Panicali COORDINAMENTO EDITORIALE GiLaw

Strumenti Per affermare la propria leadership bisogna puntare a sviluppare mercati

DIRETTORE RESPONSABILE Giorgio Bartolomucci

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FOTO DI COPERTINA: Courtesy Lefay Resort & SPA Dolomiti SOCIETÀ EDITRICE Headmaster di Giorgio Bartolomucci REDAZIONE/ABBONAMENTI Headmaster International Srl via Carlo Botta 17 - 00184 Roma tel. 06 77073160 - 06 77073275 fax 06 77073168 info@areawellness.it www.areawellness.it PUBBLICITÀ: Luciana Lombardi,Carla Polverini, Edith Wiszniewska, info@areawellness.it FOTOLITO DB Grafica srls - Roma STAMPA a cura di FG Servizi di Giulia De Felicis Roma Anno 16, numero 98 2020 Registrazione del Tribunale di Roma n. 61/2003 del 20/2/2003 Contiene Inserti Pubblicitari e Redazionali allegati alla spedizione

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GRANDANGOLO

Grandangolo UN’ESPERIENZA THAILANDESE SULL’ISEO di Leonardo Felician

Come diversificare la propria offerta alberghiera dalle altre destinazioni del lago d’Iseo? Quando hanno aperto nel 2008 il Cocca Hotel a Sarnico, 66 camere sulla sponda bergamasca del lago, i fratelli Marini non hanno avuto dubbi: con un mix di accoglienza, qualità del servizio e della ristorazione, cura per il cliente e attenzione al benessere. È nata così la Royal Thai SPA, un vasto ambiente al piano terra a fianco della reception aperto ogni giorno dalle 15 alle 21 con un percorso benessere che comprende due piscine, una piscina panoramica coperta riscaldata da 120 metri quadrati dotata di chaises longues idromassaggio, corridoio airpool e fontane cervicali. Nella zona umida si trovano poi due saune, tre bagni turchi, docce emozionali e cromoterapiche, percorso Kneipp, zona scrub e savonage e ampia area relax. All’esterno nella bella stagione c’è anche una grande piscina riscaldata e un solarium

attrezzato in terrazza di fronte al lago. Ma l’orgoglio dei fratelli Marini, proprietari della struttura alberghiera, è la zona massaggi con 16 sale per trattamenti individuali e di coppia e personale esclusivamente thailandese per massaggi tradizionali, corpo, viso e un ampio menu di percorsi completi a pacchetto in un’ambientazione esotica con decorazioni e arredi originali orientali, luci soffuse, calore delle candele e dettagli dorati che immergono in un’atmosfera rilassante e avvolgente. I trattamenti si possono fare anche privatamente nelle suite. Completa l’offerta la suggestione gastronomica di due ristoranti, con due chef e due cucine: italiana del territorio e thailandese. Per info: Cocca Hotel Royal Thai Spa Via Predore 75 - Sarnico (BG) - tel. 035 4261361 - info@coccahotel.com - www.coccahotel.com

PASSEGGIANDO IN UN PARCO IN COSTA AZZURRA di Leonardo Felician

Mougins è un villaggio sulle colline della Costa Azzurra noto per il MACM, museo di arte classica con oltre 800 pezzi originali, ma anche perché ospita uno dei più esclusivi Relais della Costa Azzurra, le Mas Candille, diretto dall’italiano Giuseppe Cosmai. La posizione sul fianco della collina a poche centinaia di metri dal centro del paese permette di cogliere una vista magnifica sia sul paese, sia sulla non lontana Grasse, la città dei profumi. Solo 38 camere più 7 suite, la dimensione giusta per il lusso e l’esclusività di questo indirizzo che accoglie gli ospiti con un servizio di valet parking davanti alla reception della costruzione centrale, il Mas, contornato da quattro ettari di parco, in prevalenza cipressi, ulivi e pini marittimi, una vera oasi di pace e riservatezza in tutte le stagioni con due piscine in mezzo al verde. A disposizione degli ospiti c’è un ristorante stellato Michelin e la SPA Candille, aperta tutto l’anno, anche agli ospiti esterni, dove sono proposti massaggi immersivi a base di aromaterapia e trattamenti estetici. Per info: Le Mas Candille tel. 0033 4 92284343 - info@lemascandille.com - www.lemascandille.com



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GRANDANGOLO

Grandangolo LA PRIMA MASSERIA DELLA TALEA COLLECTION di Giorgio Re

Talea Collection è un gruppo pugliese di location esclusive nella Valle d’Itria, fra cui la Masseria Il Melograno, il boutique hotel La Peschiera e il Tamerici Beach Club a Monopoli, il Cala Ponte Hotel a Polignano a Mare, alle quali si affianca Talea Trulli e Dimore. Inserite in contesti naturalistici, a poca distanza dal mare o con vista panoramica, le strutture sono pensate per riproporre un comune denominatore: eleganza raffinata e rispetto della tradizione e della ricchezza del territorio pugliese. Il Melograno è una masseria fortificata del XVII secolo, oggi hotel cinque stelle lusso con il primato di essere stato il primo esperimento di questa tipologia di trasformazione, che poi tanto successo avuto nel corso degli anni. L’albergo propone al suo pubblico 41 stanze, ristorante, bar e un beach club privato, oltre a una struttura benessere guidata dallo SPA manager Francesco Filomeno. Il ristorante Mùmmulo pren-

de il nome dal tradizionale recipiente in creta per la conservazione dell’acqua fresca, che veniva usato dai contadini per dissetarsi durante la calura estiva. L’atmosfera del ristorante preserva le caratteristiche della casa padronale, con una veranda rifinita in stile rustico con vista sulla piscina esterna ed agrumeto. La Petramare SPA, garantendo un percorso benessere fatto di piscina, sauna, bagno turco, vasca fredda, offre un menu di trattamenti formulati secondo protocolli aromaterapici, che puntano a una personalizzazione della terapia, tanto che si tratti di rassodamento o rilassamento del corpo oppure di trattamenti viso di pulizia purificanti e nutrienti. Per info: Il Melograno - Contrada Torricella, 345 Monopoli BA - tel. +39 0806909030 - mob. +39 327 7555368 - info@melograno.com - www.melograno.com

TRE NUOVI TRATTAMENTI NEL TEMPIO DEL BENESSERE MONEGASCO di Paolo Ordine

Dalla piscina riscaldata con vista a strapiombo sul mare, alla jacuzzi esterna di fronte al Porto e alla Rocca, al solarium, all’hammam, alla sauna & sala fitness, Thermes Marins Monte-Carlo è interamente pensato per la salute e il benessere del cliente. Dopo aver ottenuto la certificazione “Green Gold Globe”, è arrivata la notizia di tre nuovi trattamenti dedicati alla cura di sé per rimettersi in perfetta forma psico-fisica e che si andranno ad aggiungere alla vasta gamma di servizi e di esclusivi programmi già presenti all’interno del tempio del benessere monegasco. Un intero giorno di green detox ha come obiettivo l’eliminazione delle tossine concedendosi una pausa, senza rinunciare al piacere. Una Sinergia su misura ai fiori di Bach si realiza nella suite SPA dove vengono proposti trattamenti di idroterapia associati all’impiego di Fiori di Bach, selezionati minuziosamente a seconda dello stato emotivo del cliente. La respirazione guidata consente il raggiungimento dello stato di completo relax che ha come risultato la diminuzione dello stress e la liberazione dalle tensioni. Per info: www.montecarlosbm.com



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CASE HISTORY


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Suites e residenze private nel Lefay Resort & SPA Dolomiti


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osa spinge a scegliere un albergo o un altro, in un paese come l’Italia che abbonda di strutture e centri SPA di primissimo livello? Sono tante le realtà in grado di offrire agli ospiti non solo una vacanza, ma una autentica esperienza plurisensoriale nelle proprie oasi di benessere e relax. Di certo, quando si hanno a disposizione scenari paesaggistici unici al mondo, come le Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, e una cultura turistica e una tradizione secolari il connubio tra wellness e bellezza della montagna è una garanzia e fa la differenza. Il gruppo Lefay Resorts,100% italiano, nasce nel 2006

dalla mente di Domenico Alcide e Liliana Leali, già fondatori di Air Dolomiti, compagnia aerea poi ceduta alla tedesca Lufthansa nel 2003. Fin dalle origini, individua una missione ben precisa: diventare il punto di riferimento italiano nel mercato internazionale della vacanza benessere di lusso. Un programma da relizzare negli anni attraverso la creazione di una serie di eco-resort basati su un modello di luxury necessariamente associato all’idea di natura, spazi aperti, relax, tempo libero, e caratterizzato da un servizio discreto, quasi sussurrato, ma attento a ogni dettaglio. La prima struttura della collezione è stato il Lefay Resort &

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SPA Lago di Garda, a Gargnano sulla sponda bresciana del lago, che negli anni si è aggiudicato numerosi premi fra cui il “World SPA & Wellness Awards” e il “Best Italian Destination SPA”. Successi che hanno convinto la famiglia Lefay a proseguire nella propria programmazione con l’apertura di una seconda struttura, la Lefay Resort & SPA Dolomiti nella ski-area di Pinzolo in val Rendena, nel cuore del Trentino-Alto Adige. Lo splendido resort sorge in una verdeggiante valle, ai piedi del monte Grual, che risale verso Madonna di Campiglio. Nelle vicinanze, la ski-arena di Pinzolo, uno dei comprensori sciistici più esclusivi di tutte le Alpi: 150 km di piste e 4 parchi per lo snowboard immersi nel paesag-

gio mozzafiato delle Dolomiti. Il resort è composto da 88 suite che partono da 57 mq e 22 residenze private, progettate secondo i principi della bio-architettura. La struttura reinterpreta l’architettura tradizionale del luogo, integrando alla perfezione i materiali e gli elementi tipici delle costruzioni montanare, come il legno e la pietra con l’elegante rigorosità delle finiture. Ogni area è inserita in un unicum stilistico che caratterizza l’intero edificio, ma mantiene comunque una sua identità ben definita. L’originalità dell’iniziativa imprenditoriale consiste nell’aver posizionato delle serviced branded residences, dentro una SPA destination, proponendo la creazione di un nuovo segmento del mercato: la casa con una SPA a dispo-


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sizione. I proprietari delle residenze, infatti, possono accedere a tutti i servizi, e in particolare a quelli del Centro Benessere. Allo stesso modo possono usufruire del rental programme, che facilita gli affitti a breve termine, mantenendo a propria a disposizione l’appartamento nei periodi preferiti. Il progetto è firmato dall’architetto Hugo Demetz, mentre l’interior design del complesso è stato realizzato dal pluripremiato Studio Alberto Apostoli in collaborazione con il Team Project Lefay, con la precisa volontà di trasmettere valori chiari: il lifestyle italiano, il lusso contemporaneo e la sostenibilità ambientale ed energetica. Nulla è casuale nella realizzazione degli interni: ogni arredo, ogni oggetto, ogni dettaglio è stato appositamente studiato e disegnato per questa specifica location. Anche la scelta dei materiali e dei loro abbinamenti è accurata fin nei minimi dettagli: dal legno di abete e larice per i rivestimenti interni, al rovere per il parquet, al castagno per gli arredi, fino alla tonalite, il granito dolomitico usato per i fontanili dei pascoli di montagna, che conferisce agli ambienti la ruvidezza dei pa-

norami selvaggi e incontaminati delle Dolomiti. Ruvidezza che viene stemperata dai divani in pelle, dalle poltroncine in velluto e dai tappeti dal design studiato ad hoc. L’ospite viene catapultato fisicamente e a livello emozionale in una cornice fiabesca, quasi incantata; l’ambiente ideale in cui passare la propria vacanza e spendere il bene più prezioso a nostra disposizione, il tempo, in relax e tranquillità, coccolati da un servizio di qualità. Ma la montagna, si sa, va vissuta nella sua doppia dimensione: avventura nelle ore diurne e meritato riposo quando cala il tramonto. Nel resort Lefay non poteva perciò mancare l’area dedicata allo sport, con un apposito negozio accessibile direttamente dall’ingresso, dove è possibile noleggiare l’attrezzatura per lo sci e gli skipass per il vicinissimo impianto di risalita in inverno e le mountain bike e le e-bike in estate. E dopo una giornata di fatiche sportive tutto ciò che si desidera è immergersi nel mondo del relax e del benessere che Lefay SPA mette a disposizione dei propri ospiti. Non una semplice area wellness, ma un completo universo di benessere che si sviluppa


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su piÚ piani poli-funzionali, per una estensione di 5.000 mq. Si parte con un intero piano dedicato ai trattamenti, con piscina in&out, family sauna, un’area di percorsi energetici-terapeutici e ampia zona fitness. La zona trattamenti vuole essere un tempio di pace e rilassamento, mentre un giardino invernale rivisitato offre una dimensione iper-confortevole grazie all’uso di materiali soffici come la parquettina in rovere naturale a pavimento e i divani in ecopelle chiara, con il camino incastonato nella parete verde a ipnotizzare lo sguardo, in continuità con le sfumature cromatiche della natura selvaggia che si ammira dalle enormi vetrate. Sono ben 21 le cabine, di cui un terzo gode del


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panorama sulla vallata, al cui interno i trattamenti sono incentrati sui principi del Lefay Method, esclusivo sistema di cura creato dal comitato scientifico Lefay, che unisce la medicina tradizionale cinese con la ricerca scientifica occidentale e trae origine dalla teoria dei Cinque Movimenti, seguendo le sue creature mitologiche: Drago Verde, Tigre Bianca, Fenice Rossa e Tartaruga nera. Un mondo, carico di suggestioni, fatto di analogie e simbolismi, dove ritrovare l’equilibrio energetico. Nella zona della Tigre Bianca le rifiniture metalliche e i mosaici scintillanti proiettano gli ospiti in un contesto di un autunno orientale. La zona delle grandi saune finlandesi simboleggia invece la Fenice Rossa, un’atmosfera desertica con sabbie caldissime, dominata da un contrasto tra il calore dei legni invecchiati di colore rossastro e la zona per i trattamenti freddi (kneipp, fontana di ghiaccio, docce nebulizzate, vasca con acqua di fonte montana per gli ospiti più coraggiosi) è illuminata da luci bluastre. All’insegna della mitezza e dei climi primaverili e temperati è invece la stazione del Drago Verde, avvolta nel profumo delle biosaune all’aroma di rosmarino e arancia. L’ultima stazione, la Tartaruga Nera, è invece completamente dedicata al mondo salino. L’ambiente notturno, estremamente silenzioso e raccolto, è dominato da una enorme vasca di galleggiamento rivestita in sassi di mosaico blu notte e parzialmente illuminata dai riflessi che lucine magistralmente nascoste proiettano su tende di cristalli Swarovski, per un effetto incantato. Infine si rivelano molto interessanti le due SPA private, la “Bosco” e lo “Chalet”, dove le temperature e le umidità, le fitoterapie e aromaterapie, pensate per rispondere alle caratteristiche energetiche individuali degli ospiti

LEFAY RESORT & SPA DOLOMITI Via Alpe di Grual, 16 38086 Pinzolo (TN) tel. +39 0465 768800 res.dolomiti@lefayresorts.com www.lefayresorts.com

COME ARRIVARE L’Aeroporto Internazionale Milano Malpensa dista 250 km, mentre la stazione ferroviaria si trova a 60 km. Sull’A22 Modena-Brennero, l’uscita Rovereto Sud si trova a 90 km e Trento Sud a 65 km.


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Italian luxury signed by Lefay Resorts The Lefay Resorts group, 100% Italian, was born in 2006 from the mind of Domenico Alcide and Liliana Leali, former founders of Air Dolomiti, an airline then sold to the German Lufthansa in 2003. The first structure of the collection was the Lefay Resort & SPA Lago di Garda, in Gargnano on the Brescia side of the lake, which over the years has won numerous awards including the "World SPA & Wellness Awards" and the "Best Italian Destination SPA". Successes that convinced the Lefay family to continue their planning with the opening of a second structure, the Lefay Resort & SPA Dolomiti in the Pinzolo ski area in Val Rendena, in the heart of Trentino-Alto Adige. The splendid resort is located in a verdant valley, at the foot of Mount Grual, which goes up towards Madonna di Campiglio. The structure reinterprets the traditional architecture of the place, perfectly integrating the materials and elements typical of mountain buildings, such as wood and stone with the elegant rigor of the finishes. Each area is inserted in a stylistic unicum that characterizes the entire building, but still maintains its well-defined identity. The project is signed by the architect Hugo Demetz, while the interior design of the complex was created by the award-winning Studio Alberto Apostoli in collaboration with the Team Project Lefay, with the precise desire to convey clear values: the Italian lifestyle, contemporary luxury and environmental and energy sustainability. The guest is physically and emotionally catapulted into a fairy-tale setting, almost enchanted; the ideal environment in which spend your holiday and the most precious asset at our disposal, time, in relaxation and tranquility, pampered by a quality service. Not a simple wellness area, but a complete universe of well-being that extends over several multi-functional floors, for an extension of 5,000 square meters. A world full of suggestions, made of analogies and symbolisms, where to find the energy balance.


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Lo charme di Borgo Brufa espressione dell’identità umbra di Giorgio J.J. Bartolomucci

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harme è un termine francese, ormai adottato a livello internazionale, che deriva dal latino carmen, canto, poesia, profezia, incantesimo. In italiano ha assunto il significato, di fascino, forza di at-

trazione e seduzione, esercitata da una persona o da un luogo, rispettivamente per le sue qualità fisiche e intellettuali, o paesaggistiche. La parola, esprimendo un concetto di per sé immateriale, ha un


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connotato magico, che supera le frontiere del fantastico, conferendo alla realtà il senso di un’esperienza fatta di meraviglia e fantasia. Questa è la dimensione scelta per raccontare la rinnovata proposta al-

berghiera in Umbria, una destinazione turistica che negli anni ha visto aumentare la propria visibilità e, soprattutto, l’apprezzamento di chi la sceglie per una vacanza. Cura per i dettagli legati a ogni


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aspetto dell’ospitalità, emozioni e creatività, oltre a cospicui investimenti, sono il denominatore comune del consorzio Umbria Charme, un progetto che ha preso forma per approfondire il tema della casa lontano da casa, in cui il concetto di hotel lentamente si dissolve per fare spazio a quello dell’accoglienza familiare. Il consorzio raccoglie venticinque strutture, fra relais, hotel, residenze d’epoca e country house, accomunati dalla convinzione di essere dotati di un tale fascino, declinato tramite il servizio attento, gli ambienti curati, che non può non valorizzare un territorio già ricco di molte proposte. “Oggi chi si mette in viaggio –

spiega Andrea Sfascia, Presidente di UmbriaBenessere, che ha contribuito alla creazione del progetto insieme a Umbria Convention & Events Bureau - cerca tradizioni e spiritualità, opportunità e qualità dalla forte identità, tutti elementi che contraddistinguono la nostra terra. Turisti e viaggiatori, oltre a un resort esclusivo, al cibo curato e al divertimento, vogliono vivere un’esperienza in luoghi che sanno offrire il piacere della scoperta, anche interiore”. Sfascia rappresenta uno degli esempi più celebri, che testimonia l’evoluzione dell’industria dell’ospitalità umbra: Borgobrufa. Il resort, nato come azienda agricola si è via via trasformato


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a seguito di periodiche ristrutturazioni e interventi, che oggi hanno condotto al riconoscimento della categoria 5 stelle, e nel primato di SPA più grande della regione. L’ultimo restyling, che ha impegnato 30 mesi di valutazioni e progetti, 6 mesi di lavoro e ovviamente ingenti investimenti, è stato guidato dall’architetto toscano Silvia Giannini, che ha curato il progetto strategico e di immagine, e dall’architetto Fausto Ciotti per la parte architettonica. “Il punto da cui si è partiti è la posizione panoramica, combinata con la configurazione diffusa delle varie strutture e ambienti, che da un corpo principale si sviluppa in un villaggio albergo” spiega l’architetto Ciotti. In questa grande tenuta, confinante con il suggestivo “Parco delle Sculture” di Brufa, e baciato dalla vista delle valli di Assisi e Perugia, è stato sviluppato un sistema di 300 metri di corridoio, con ampie vetra-


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te che rendono impattante la sensazione di essere immersi nella natura. “Il design nelle scelte materiche e nei colori richiama il paesaggio circostante – spiega l’architetto Silvia Giannini – il legno, i marroni della terra, il verde che ritorna come colore e come motivo in più declinazioni, riportando all'interno un continuo richiamo agli elementi che si possono ammirare guardando fuori”. Gli interventi strutturali hanno ripensato tutta l’idea di soggiorno a Borgobrufa, partendo dalle stanze, alcune rinnovate, altre ampliate, cui sono state aggiunte nove suites completamente nuove, con ambienti benessere privati che regalano intimità ed esclusività. A spiccare è la Luxury Love Suite, che ospita al suo interno una piscina interna riscaldata con panca idromassaggio, sauna e zona relax, separata da una vetrata situata davanti al letto. In questo resort che ha adottato la filosofia adults only, la proposta non si limita alle sole stanze, ma trova il suo pieno compimento nella dimensione più che raddoppiata dell’area benessere, passata da 1400 a 3000 mq. L’intervento, di per sé è risultato complesso, considerando la già alta qualità della struttura preesistente, ma è


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servito a riaffermare il richiamo che si vuole creare con la natura circostante e i sui ritmi. Durante la permanenza nella piscina riscaldata, aperta tutto l’anno, che collega l’interno con l’esterno ed è arricchita con giochi d’acqua, botti idromassaggio e getti relax, la vista spazia dalle dolci colline umbre, sui terreni circostanti coltivati con vigneti e olivi. Nel mondo delle saune sono tante le alternative a disposizione, per un percorso che spazia dalla panoramica a quella delle erbe, fino al bagno di vapore. Per la salutare reazione fisiologica ci sono i Cristalli di Neve, a 12 c°, che raffreddando il corpo riattivano la circolazione sanguigna,

mentre all’insegna delle essenze naturali, allietati da musiche rilassanti e dall’illuminazione policromatica, ci si può adagiare nel Vitarium e nella Aemotio SPA. Ancor più rilassanti gli ambienti come la Stanza delle stelle e la Stanza del camino, l’Area Relax e la Stanza Sensoriale, studiati per intervenire sulla decelerazione polisensoriale, in un percorso che cerca di rispondere alle esigenze psicofisiche degli ospiti anche tramite un ricco menu di trattamenti, massaggi che usano elementi naturali e influenze distanti, come il Tibetano che lavora sulla leggerezza di movimento, il Ra dei Faraoni che trasmette nuova energia e vitalità, il Wunkuafrica, ideato per promuovere la rimozione di blocchi psicofisici, o il trattamento Acquarmonia, per immergersi in una dimensione spazio-temporale di tranquillità, dove rilassarsi, ascoltare e trovare nuova vitalità. Chiude il cerchio dello charme, del fascino di BorgoBrufa, ricercato da Andrea Sfascia e sua moglie, insieme a tutto lo staff, la proposta gastronomica, declinata fra territorio, prodotti tipici e forniture locali, con un occhio etico che favorisce le attività che hanno vissuto l’esperienza del terremoto. Un esempio di solidarietà, vicinanza e senso di comunità, che si respira in ogni momento di un soggiorno che può veramente definirsi produttore di benessere.

BORGOBRUFA SPA RESORT Via del Colle, 38 06089 Brufa (PG) tel: +39 075 9883 info@borgobrufa.it www.borgobrufa.it

COME ARRIVARE L’Aeroporto Internazionale dell’Umbria, Assisi e Perugia distano dieci minuti di auto. Todi e Spoleto sono a 20 minuti, mentre per Roma e Firenze sono necessari 90 minuti


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The biggest SPA in Umbria Borgobrufa, born as a farm, has been transformed following periodic renovations and interventions, which today have led to the recognition of the 5-star category, and in the record of the largest SPA in the region. The last restyling, which involved 30 months of evaluations and projects, 6 months of work and obviously huge investments, was led by the Tuscan architect Silvia Giannini, who oversaw the strategic and image project, and by the architect Fausto Ciotti for the architectural part. "The starting point was the panoramic position, combined with the widespread configuration of the various structures and environments, which develops from a main body into a hotel village" explains architect Ciotti. In this large estate, bordering the suggestive "Sculpture Park" of Brufa, and kissed by the view of the valleys of Assisi and Perugia, a 300-meter corridor system has been developed, with large windows that make the feeling of being immersed impactful in nature. "The design in the material choices and colors recalls the surrounding landscape - explains the architect Silvia Giannini - the wood, the browns of the earth, the green that returns as a color and as a motif in multiple variations, bringing inside a continuous reference to the elements that can be admired by looking out ". What stands out is the Luxury Love Suite, which houses an indoor heated swimming pool with whirlpool bench, sauna and relaxation area, separated by a glass window located in front of the bed. In this resort that has adopted the adults only philosophy, the proposal is not limited to rooms only, but finds its full fulfillment in the more than doubled size of the wellness area, which has gone from 1400 to 3000 square meters. The intervention itself was complex, considering the already high quality of the existing structure, but it served to reaffirm the appeal that you want to create with the surrounding nature and its rhythms. Closes the circle of BorgoBrufa, sought after by Andrea Sfascia and his wife, together with all the staff, the gastronomic proposal, declined between the territory, typical products and local supplies, with an ethical eye that favors the activities that have lived the experience of the recent earthquake.


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Castel Hรถrtenberg: la storia di Bolzano passa da questo luogo


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A

cavallo fra due lingue e due culture, Bolzano è da sempre una realtà quasi a sé stante del nostro paese. La città ha un’identità evidentemente asburgica, che l’ha inserita perfettamente nel panorama mitteleuropeo, ma mantiene nella sua natura alcuni elementi più mediterranei, che spiazzano e sorprendono, soprattutto per una località così vicina alle montagne. Nei suoi palazzi e nelle sue vie è possibile ritrovare testimonianze di un passato ricco di storia, di quando era un importante snodo mercantile abitato da famiglie di successo, alcune delle quali, di fatto, ancora oggi determinano la vita imprenditoriale, sociale e culturale di

Bolzano. Il centro storico è decisamente bello e affascinante, e ci sono luoghi ed edifici che sono il risultato della crescita nel XVIII secolo dell’economia locale, frutto anche della complessità del difficile processo d’integrazione che solo negli ultimi decenni è stata vista come un’opportunità per prendere il meglio dalle due tradizioni: l’organizzazione tipicamente austriaca e la creatività e l’intraprendenza italiana. Una storia e un patrimonio architettonico e sociale, che è interessante conoscere e comprendere. Castel Hörtenberg è un maniero rinascimentale, circondato da un ricco giardino, distante pochi minuti dal centro di Bolzano. La struttura, dalla sua

di Giorgio Re foto di Giovanni De Sandre


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costruzione nel sedicesimo secolo, è passata di proprietà nelle mani di varie famiglie. Per un certo periodo fu anche il quartiere generale di Andreas Hofer durante l’insurrezione tirolese. Si tratta di un personaggio e di una storia poco conosciuta in Italia. Andreas Hofer era

un oste nato nel 1767 in Val Passiria, che all’epoca apparteneva all’Austria. Andreas si mise al comando di un esercito di circa 14.000 contadini per combattere l’invasione bavarese sostenuta dalle truppe di Napoleone, e a seguito di diverse battaglie le costrinse ad ab-


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bandonare il territorio. Per 15 giorni Hofer diventò capo del governo provinciale ma la pace di Schönbrunn tra l'Austria e la Francia, riconfermò la sovranità bavarese sul Tirolo e, dopo un'ultima sfortunata battaglia, obbedendo agli ordini, Andreas depose le armi ma fu processato, condannato e fucilato il 20 febbraio del 1810. Castel Hörtenberg venne requisito e poi passò di mano più volte fino a essere acquistato dalla famiglia Podini pochi anni fa. Se il nome è poco noto fuori dai confini regionali, agli altoatesini sono ben conosciute le attività di un gruppo che dalla produzione casearia ha esteso il suo raggio d’azione al commercio all’ingrosso e al dettaglio, nei servizi, nell’energia, nella produzione agricola, nel mercato immobiliare, senza mai trascurare gli obiettivi di responsabilità sociale con una Fondazione che interviene tanto in Trentino Alto Adige che all’estero. “Quando abbiamo rilevato la proprietà non era ben chiaro quali fossero le potenzialità di questo investimento,” ci racconta Anna Podini, che, con il supporto del padre Alessandro, ha concretamente guidato tutto il per-

corso di riconversione e ristrutturazione, a fianco dell’architetto Peter Kompatscher e dello studio Projectteam Bolzano. “Io ero da poco tornata da Parigi e ho accettato la proposta di mio padre


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di lanciarmi in questo progetto. Siamo arrivati così alla conclusione che il castello avesse le caratteristiche ideali per diventare una struttura alberghiera, pur avendo ben presente le difficoltà del caso, considerando che l’edificio è sotto la tutela delle Belle Arti. Eppure abbiamo voluto mettere a disposizione degli ospiti questo luogo, di chi arriva dalle altre regioni o anche dall’estero, ma soprattutto dei concittadini Bolzanini che ora possono frequentarlo per colazione e la sera. Oggi è, senza dubbio, la sintesi di quello che la nostra famiglia ha appreso nel corso degli anni viaggiando in giro per il mondo.” L’intervento, pietra su pietra, ha recuperato un fascino secolare, arricchendolo di sensibilità


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Alessandro Podini e la figlia Anna

estetica e servizi di livello, fino a renderlo una Guest House urbana dall’indubbio fascino. “Legno e ferro battuto sono ciò che abbiamo trovato al suo interno e ciò che abbiamo mantenuto, inserendo arredi di design sobrio, tessuti di pregio dalle tonalità calde, dettagli ricercati per arricchire l’esperienza di soggiorno.” Il connubio tra antico e contemporaneo si nota già nella hall, per poi proseguire nei saloni e in tanti piccoli dettagli. Per le 21 fra camere e suites del corpo principale, Anna Podini ha voluto una personalità forte e caratterizzante. “Tutte le stanze e le finestre sono diverse una dall’altra, e all’interno abbiamo recuperato stucchi e affreschi, nicchie e antiche stufe in maiolica, come elementi peculiari di arredo.” Nell’ala moderna del giardino, realizzata ex novo, sono state create tre moderne Superior Garden Suites, con un carattere più urbano e moderno rispetto alle altre, per un ambiente intimo e privato che si combina con materiali naturali. Non manca un’Area wellness, la Hörtenberg Spa anch’essa situata nella parte nuova del giardino, dove gli ospiti possono scegliere fra sauna finlandese con vista sul verde, biosauna, docce cromatiche e una parete realizzata con blocchi di sale rosa dell’Himalaya, oltre

a una cabina dedicata ai trattamenti firmati da Vitalis Dr. Joseph. Il soggiorno garantisce una lunga prima colazione, curata dallo chef Berardino Aversa, che su richiesta degli ospiti propone menu raffinati per cena a cui si abbinano selezionate etichette alto atesine, italiane o internazionali, tra cui una selezione della cantina toscana “Ampeleia”, sempre di proprietà della famiglia Podini.

CASTEL HÖRTENBERG Via Monte Tondo 4 39100 Bolzano Tel.: +39 0471 979 027 info@castel-hoertenberg.com www.castel-hoertenberg.com

COME ARRIVARE In auto, circa 10 minuti dall’autostrada del Brennero A22 e poi uscita su Bolzano Sud o Bolzano Nord, direzione stazione centrale In treno l’albergo si trova a circa 10 minuti a piedi dalla stazione centrale di Bolzano



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Rigenerarsi e riconnettersi con la natura ai piedi dell’Etna

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Etna, con la sua attività vulcanica e i suoi panorami, è intimamente legato alla letteratura e alla cultura siciliana. Ne hanno parlato e scritto in tanti, dall’antichità ai giorni nostri, e poco è cambiato nel corso degli anni, anzi una sorta di timore intrinseco si è trasformato in una fascinazione che la montagna ancor oggi scatena nella mente e nella curiosità di chi visita la Sicilia orientale. Questo richiamo è valso anche per Guido Coffa, nato nei pressi di Catania, ai confini del Parco Naturale, e poi per anni in giro per il mondo come manager di una multinazionale: “dopo anni di viaggi ero alla ricerca di un posto che potessi definire casa mia. In una bella giornata di novembre, nel 2007, la ricordo come fosse ieri, il pri-

mo giorno di ricerca, mi sono imbattuto in un pezzo di terra con un rudere. Mi è rimasto in testa, non facevo altro che pensarci e alla fine, siccome il pensiero crea, è nato Monaci delle Terre Nere.” I palmenti sono vasche ampie e poco profonde, che nell’area mediterranea sono da sempre stati utilizzati per la fermentazione del mosto, la frangitura delle olive o la macina dei semi. Uno di questi residui della tradizione contadina è l’eredità da cui è partita l’avventura agricola del nostro protagonista: “Mi sono immediatamente trasferito in questo edificio e ho iniziato a lavorare per intraprendere un’attività di produzione del vino: mi ammazzavo di lavoro ma ero contento di quello che stavo mettendo in piedi. Poi un amico mi

di Giorgio J.J. Bartolomucci


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ha segnalato alcuni bandi di sostegno alle aziende agricole, che mi hanno permesso di lavorare alla nascita di un Resort che mantiene intatta l’anima del luogo e sicuramente esprime l’amore che ci ho dedicato per farlo risorgere.” All’interno dei 25 ettari della tenuta, si trovano camere, suites e ville, alcune ricavate dal casale principale, la cui struttura risale al 1700 e altre distribuite tra il giardino e i vigneti. Pietra lavica, legno di castagno, vernici ecologiche e gessi sono alcune delle scelte prese per gli ambienti, con l’obiettivo di valorizzare al meglio componenti d’arredo contemporaneo della migliora tradizione italiana e scelte illuminotecniche raffinate. “I miei amici sostengono che sembra di essere a casa mia. La cura dei dettagli, il gusto per le cose belle, il rispetto per la bellezza e l’energia dell’Etna sono la cifra distintiva di tutto il progetto e il merito è anche dell’architetto Giuseppe Merendino, che mi ha accompagnato sin dagli albori

nel 2011.” Se gli ambienti interni rispondono alle esigenze più raffinate, come testimonia anche il recente inserimento nel circuito Relais & Châteaux, rimane comunque preponderante il fascino di un turismo naturalistico che permette di conoscere le caratteristiche geomorfologiche di un territorio in cui spiccano le rocce sedimentarie clastiche come l’arenaria nel territorio vulcanico etneo, frutto di una sovrapposizione di ere geologiche diverse e dell’azione dell’Etna che continua con la sua attività eruttiva a modificare in modo dinamico il paesaggio. Nei percorsi proposti ci si imbatte in piante e alberi tipici della vegetazione etnea, oltre a vigneti autoctoni che producono un apprezzato vino a firma Guido Coffa. Monaci delle Terre Nere è una delle tre sole proprietà certificate Eco-Bio nell’intera Sicilia, frutto della scelta di limitare al massimo l’impatto di ogni fase della sua vita, dalle stanze alla cucina, fino ovviamente


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all’agricoltura. “L’Etna è uno dei territori più completi del pianeta, in grado di accontentare ogni gusto. C’è il mare, la montagna, l’energia del vulcano, pesce fresco e ortaggi a km0: io considero questo luogo una sintesi ideale dei bisogni dell’uomo.” All’interno del Resort c’è anche la Locanda Nerello, presidio Slow Food, che riflette a pieno l’identità del luogo, con un menu tradizionale che rispetta la stagionalità dei cibi e l’attenzione alla qualità, a cui si aggiunge, durante l’estate, il piacere di poter mangiare guardando il Mediterraneo. Se il concetto di benessere di Monaci delle Terre Nere può ritenersi diffuso, non manca comunque una graduale evoluzione del progetto teso verso una futura SPA naturale: “I nostri ospiti possono prenotare dei massaggi in camera o all’aperto all’ombra di un albero, grazie a una squadra di terapisti che già da anni lavora in giro per il mondo. Ai trattamenti si uniscono tecniche di bodywork integrativo, percorsi di yoga o di meditazione rieri, fino a sessioni di watsu private nelle mini piscine delle nostre nuove suites.” Mentre parliamo l’ombra del grande vulcano si spande su di noi e l’energia di questo luogo sembra pensata per rigenerarsi e riconnettersi continuamente con la terra: un privilegio che continuerà a essere molto importante e apprezzato nel prossimo futuro.

MONACI DELLE TERRE NERE Via Monaci 95019 Zafferana Etnea (CT) tel. +39 095 7083638 fax +39 331 1365016 info@monacidelleterrenere.it www.monacidelleterrenere.it

PER ARRIVARE Monaci delle Terre Nere si trova a 30 chilometri di distanza dall’Aeroporto di Catania Fontanarossa e a 110 chilometri dall’Aeroporto di Comiso - Pio La Torre


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A Relais & Châteaux by the Etna Dramatically situated on the slopes of Mount Etna, with views over the volcanic landscape and down to the glittering Mediterranean sea, Monaci delle Terre Nere sits on an extensive country estate planted with organic grapevines, native fruit orchards and an abundant kitchen garden. Guido Coffa, the estate’s owner, and the visionary behind this impressive restoration project, returned to his birthplace in Sicily to discover the 18th century country estate and palmento winery when he was looking to set down roots on the island again. Located at the end of an ancient gravel track dating back to times when the eponymous monks settled on Etna’s fertile foothills, Monaci delle Terre Nere was virtually abandoned. At that moment, Guido decided to bring the estate back to life, to devote himself to sustainable farming and commit to hospitality. His passion project opened in 2012 after almost five years of renovation in which he, and his team of local craftsmen, rescued the buildings from severe disrepair. From the beginning, Guido embraced the principles of sustainability and biodiversity, and opened the boutique farm estate with just six rooms. His idea was to create an intimate country retreat set deep in pristine natural surroundings, always being mindful to celebrate the property’s historic identity and maintain its spirit of unpretentious, understated luxury. The estate is made up of the main house, with its white, Baroquecarved stone frames, and various scattered outbuildings which house the guest rooms, including a renovated barn, stables and the original 18th century wine press, which were restored with exquisite care and charm. Rooms, suites and villas which are named using the descriptive language of wine-tasting, are each uniquely designed and decorated, from the theatrical, charcoal-toned ‘Amabile’ to the airy ‘Elegante’ suite which at 150m2 is the largest. One of just three ‘Eco-Bio’ certified properties in Sicily, zerokilometer principles are assiduously upheld throughout Monaci delle Terre Nere’s offering. Reclaimed and upcycled antiques and furniture decorate the rooms and half of the hotel’s heating is derived from renewable sources. Slow food, seasonality, and Sicilian-origins are the cornerstones of the cuisine at the restaurant Locanda Nerello.


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Firenze e la sua storia viste dall’antica Torre di Bellosguardo vete presente la famosa scena di Bastardi senza gloria in cui la coraggiosa Shosanna invita nel suo cinema i generali nazisti alla proiezione del film-propaganda Orgoglio della nazione? Tra champagne e abiti da sera la ragazza riesce a vendicarsi chiudendoli tutti in sala e facendone un gran falò. Scena epica. Chi tra di noi non ha esultato, chi non avrebbe voluto abbracciare la protagonista che, con il suo piano temerario, ristabiliva la Giustizia dopo anni di soprusi e persecuzioni? Ebbene una scena molto simile si è svolta nella realtà, in quegli stessi anni, ed è accaduta alla Torre di Bellosguardo. Questo luogo magni-

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fico, da togliere il fiato, arroccato sul punto più bello e panoramico della collina dove hanno vissuto intellettuali, artisti, musicisti ed esponenti della nobiltà internazionale, è stato il palcoscenico di un episodio altrettanto drammatico. Negli anni ’40 vi abitavano il barone Giorgio Franchetti e la sua sposa Marion Hornstein, baronessa di Baviera, che nel 1913 aveva acquistato la Torre di Bellosguardo. Tra gli anni 20 e 40 Marion fu la musa ispiratrice di un cenacolo di nobili e letterati che provenivano da tutta Europa. Amante delle arti e della pittura del Rinascimento, qui costituì un punto di appoggio e di convergenza culturale

di Sabrina Guzzoletti


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fortissimo. Fu proprio durante gli anni dell’occupazione nazista che la Torre conobbe lo stesso destino comune a molte ville fiorentine che furono requisite per diventare dei quartieri generali. Si racconta che i Generali tedeschi invitassero tutte le sere la Baronessa ma che lei non si presentasse mai. Una sera si fece annunciare e così, nello stupore e compiacimento generale dei militari, si presentò in abito da sera, bella e fiera, chiedendo la parola per rivolgere a Hitler un augurio speciale. Davanti a decine di Nazisti brindò alla morte del Führer. Fu presa e portata fuori dalla villa per essere fucilata. Il marito e il figlio, nell’estremo tentativo di salvarla, giustificarono questo atto scellerato con l’età della baronessa. Ma si sa, i Nazisti non dimenticavano né tantomeno facevano sconti per cui fu deportata in un altro quartier generale dove torturavano i prigionieri, da dove la baronessa riuscì però a fuggire, attraversando di notte la città durante le ore del coprifuoco, col rischio di essere ricatturata e uccisa. Pare che quando i Nazisti la videro tornare al mattino, si convinsero


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definitivamente della sua follia: solo una folle infatti sarebbe tornata nel luogo in cui rischiava la fucilazione e così la lasciarono rientrare nelle sue stanze. In quelle stanze vivono ancora oggi i discendenti della famiglia Franchetti, il cui albero genealogico regala un viaggio nelle professioni e passioni più disparate e affascinanti. Citiamo solo alcuni dei membri della famiglia perché l’elenco sarebbe ben più lungo. Giorgio Franchetti fu mecenate e collezionista d’eccezione e si deve a lui il restauro della Ca’ d’Oro di Venezia e i disegni per la pavimentazione della Basilica di San Marco. Carlo Franchetti realizzò la prima funivia di Cortina, mentre Raimondo Franchetti è stato uno degli esploratori italiani più famosi del XX secolo. Entrando a Bellosguardo si percepisce il profondo legame dei proprietari con questo luogo, vissuto con intima riservatezza, dove tutti i giardini hanno un nome, dove il parco ha ancora una voliera nella quale, fino al secolo scorso, vivevano specie rarissime di uccelli tropicali, dove nel giardino, realizzato sui disegni del barone Amerigo, si alternano specie botaniche di fiori e piante e alberi secola-

ri maestosi. Quando si oltrepassa il cancello del parco lo sguardo viene subito rapito dal panorama, uno dei più suggestivi e struggenti che abbia mai visto della mia città. A fianco si erge la villa cinquecentesca, sulla cui facciata troneggia la splendida statua della Carità del Poccetti che ha affrescato anche le sale interne. Saranno proprio i marchesi Roti Michelozzi, che danno il nome alla via in cui si trova la Villa, che nel 1500 amplieranno la pianta della torre, trasformandola in stile rinascimentale fiorentino. Ancora oggi la Torre di Bellosguardo conserva questa identità storica; è un albergo ma senza boutiques di lusso al suo interno, non ci sono ascensori avveniristici, non ci sono camerieri che corrono ovunque. Gli ambienti e gli arredi sono quelli di una nobile casa d’epoca, il silenzio e la tranquillità fanno da sottofondo a un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore, come la sala della musica. Le stanze messe a disposizione della clientela sono 16, una in particolare gode di una vista a 360 gradi su Firenze, è la stanza della ‘torre’. Per raggiungerle si attraversano saloni e si salgono scale in


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pietra serena. Tutte molto spaziose, ripropongono al loro interno un arredo molto curato e in stile, offrendo una vista mozzafiato sulla città e la campagna circostante. Nel parco della villa una bellissima piscina consente di riposarsi e prendere il sole mentre si sorseggia un aperitivo, volgendo lo sguardo su Firenze, così vicina che sembra quasi di poterla toccare! Tutto intorno è pace e il tempo rallenta fino a scomparire. Splendida anche l’elegante limonaia, con le sue pareti in vetro, immersa nel verde lussureggiante dei giardini che si susseguono e che conducono alla tenuta dove da qualche anno è nata una piccola fattoria con un orto biologico che regala frutta e verdura freschissime per colazioni e snack. Simpatici animali da cortile, tre asinelli, il pony, anatre e galline, conigli e caprette sono la gioia dei bambini. Gli ospiti a Bellosguardo possono anche dilettarsi in lezioni di cucina, organizzate da Ana Fran-

chetti, padrona di casa e cuoca eccezionale. Le lezioni hanno luogo nella pittoresca cucina e qui insieme a lei si attraversano tutte le fasi di preparazione della pasta fatta in casa, della lievitazione del pane, della preparazione di un risotto o di dolci e arrosti: insomma praticamente qualsiasi cosa si abbia voglia di imparare. Per alcuni anni la villa è stata sede di una università americana. I ricordi di chi ha studiato qui sono talmente forti che gli ex-studenti di allora tornano ancora oggi con i figli e i nipoti per rivivere giorni indimenticabili. La fama di Bellosguardo si è propagata talmente che vi trascorrono le loro vacanze anche personaggi famosi, che si dilettano a scrivere o disegnare affettuose testimonianze delle loro giornate fiorentine sul famoso Guest Book della villa. La prima dedica porta la data del 1920 ed arriva fino ai giorni nostri! Ogni ospite ringrazia per l’accoglienza, tutti restano incantati dalla bellezza, stare qui è come vivere in un film; Emma Thompson si congeda disegnando le tre Grazie del Botticelli, Kate Moss un cuoricino, David Lynch passa a Bellosguardo le vacanze con la famiglia, e ancora musicisti, attori, nobili e aristocratici che non possono rinunciare ad una vacanza non ordinaria, per rivivere i tempi di Cavalcanti, in una Firenze rinascimentale sospesa nel tempo.

HOTEL TORRE DI BELLOSGUARDO Via Roti Michelozzi, 2 50125 Firenze tel. +39 055 2298145 fax +39 055 229008 info@torrebellosguardo.com www.torrebellosguardo.com

PER ARRIVARE Dalla Stazione Santa Maria Novella un taxi ragginge l’hotel in 10 minuti. Dalle autostrade, l’uscita più comoda è Firenze Impruneta, da cui seguire verso il centro


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A special gaze on Florence Torre di Bellosguardo is a magnificent, breathtaking place, perched on the most beautiful and panoramic point of the hill where intellectuals, artists, musicians and exponents of the international nobility lived, it was the stage of an equally dramatic episode. In the 1940s, Baron Giorgio Franchetti and his wife Marion Hornstein, baroness of Bavaria, lived there, who in 1913 had purchased the Bellosguardo Tower. Entering Bellosguardo one perceives the deep bond of the owners with this place, lived with intimate confidentiality, where all the gardens have a name, where the park still has an aviary in which, until the last century, very rare species of tropical birds lived, where in the garden, botanical species of majestic secular trees and flowers alternate. There are 16 rooms available to customers, one in particular enjoys a 360 degree view of Florence, is the room of the 'tower'. To reach them, you go through halls and climb stone stairs. All very spacious, they offer a very refined and stylish furnishings, offering a breathtaking view of the city and the surrounding countryside. In the park of the villa a beautiful swimming pool allows you to rest and sunbathe while sipping an aperitif, turning your gaze on Florence, so close that it almost seems like you can touch it! All around is peace and time slows down until it disappears. The elegant lemon house is also splendid, with its glass walls, surrounded by the lush greenery of the gardens that follow one another and lead to the estate where a small farm has been born for a few years with an organic garden that offers fresh fruit and vegetables for breakfast and snacks.Guests in Bellosguardo can also enjoy cooking lessons, organized by Ana Franchetti, hostess and exceptional cook. The lessons take place in the picturesque kitchen and here with her you go through all the stages of preparing homemade pasta, leavening bread, preparing a risotto or desserts and roasts: in short, practically anything you want to learn. The fame of Bellosguardo has spread so much that famous people also spend their holidays there, who delight in writing or drawing affectionate testimonies of their Florentine days on the villa's famous Guest Book. The first dedication bears the date of 1920 and goes up to the present day!


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Il Grand Hotel Royal & Golf e la storia del turismo a Courmayer di Andrea Pietrantoni

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n Via Roma 87, via pedonale dello “struscio” a Courmayeur, perla delle Alpi, si respira il lusso del Grand Hotel Royal e Golf a cinque stelle. Non si può comprendere, oggi, il DNA di que-

sto albergo, senza conoscere, prima, la sua storia che ha una tradizione lunga due secoli. Era il lontano 1854 quando Lorenzo Bertolini, giovane imprenditore torinese con una buona esperienza


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nel settore alberghiero, decise di orientare le sue capacità professionali a Courmayeur. In quei tempi, il piccolo paese valdostano era già conosciuto per importanti imprese alpinistiche. L’iniziativa di Bertolini, ben presto, fu premiata. Tra i primi ospiti dell’hotel ci furono i nomi più importanti dell’aristocrazia tra cui la regina d’Italia Margherita di Savoia, in onore della quale fu dato il nome “Royal” all’albergo. Qui, la regina, amante della natura e dei silenzi delle immense vallate, era solita trascorrere lunghi periodi con la sua corte. In quegli anni, a Courmayeur e sulle Alpi, gli alberghi aprivano soltanto durante la stagione estiva e, per questo motivo, il successo montano di

Bartolini lo portò a investire nella realizzazione di altre strutture a Sanremo, Milano, Firenze, Genova e Napoli. All’imprenditore torinese sono succeduti, poi, i suoi famigliari e, in ultimo, la famiglia Gilberti di Milano che ha proseguito nella realizzazione di importantissime opere di ristrutturazione dell’hotel, ingaggiando nomi illustri come il celebre architetto Giò Ponti. Nella storia del Grand Hotel Royal e Golf, vogliamo ricordare, anche, una piccola parentesi cinematografica. In questa location, furono girate alcune scene divertentissime di un film di Fantozzi (1975) diretto da Luciano Salce, serie resa celebre dal personaggio interpretato da Paolo Villaggio. Ma, ora, veniamo ai


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giorni nostri. Stabilità e armonia. Queste sono le prime due sensazioni trasmesse dalla struttura in pietra del Grand Hotel Royal e Golf che ben si sposano con l’atmosfera “calda” e pervasiva, al suo ingresso. La hall, in cui prevale un arredamento in legno pregiato con al centro un parquet rettangolare, è solo un’anticipazione di quello che l’albergo offre ai suoi clienti: la possibilità di scegl iere fra 86 camere eleganti e spaziose, impreziosite con dettagli di raffinata ricercatezza e illuminazione sapientemente studiata per un comfort assoluto. Il tutto all’insegna dell’accoglienza e della discrezione per consentire a una clientela, raffinata ed esigente, di trascorrere un rilassante soggiorno in una cornice glamour. Le camere, alcune delle quali con vista sul


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Monte Bianco, hanno diverse metrature: si va dalle deluxe e prestige con i loro 25 metri quadri alla family grand deluxe con i suoi 50 metri quadri, passando per le suite che hanno una metratura dai 35 ai 45 metri quadri. Nel complesso, un’offerta distribuita su cinque tipologie di camere, tutte con arredi di pregio e la prevalenza di tessuti ricercati. Nello stile dei mobili tipici d’epoca, dei tappeti pregiati e delle tende, insieme ai marmi bianchi di Carrara dei bagni, ritroviamo l’atmosfera regale del periodo savoiardo che resiste allo scorrere del tempo. La diversificazione di scelta delle camere la ritroviamo anche nella proposta gastronomica sviluppata su tre ristoranti. Il Petit Royal, fiore all’occhiello di questa struttura, offre agli ospiti, in chiave gourmet e contemporanea, la possibilità di apprezzare le più amate eccellenze della tradizione locale e i prodotti del territorio, seguendo la filosofia dello chef Paolo Griffa, improntata sulle presentazioni cromatiche dei piatti. Le ampie vetrate del ristorante, recentemente insignito della Stella Michelin, sono affacciate sul versante del Monte Bianco, rendendo l’atmosfera decisamente magica e luminosa, di giorno, per chi ha la fortuna di sedere ai suoi tavoli. Segue il Grand Royal che offre un menu giornaliero di proposte legate alla tradizione valdostana e italiana, con un richiamo alla cucina mediterranea e internazionale. C’è, poi, il Le Bistrot che propone i migliori piatti della tradizione valdostana, valorizzati da materie prime di altissima qualità, in un ambiente più tipico ma non per questo meno sofisticato. Un discorso a parte, per la suggestività che la caratterizza, è la possibilità di cenare nella romanticissima Tour Royale, torre risalente al XIII secolo, degustando le pietanze sapientemente preparate in show-cooking nell’intimità di una saletta esclusivamente riservata ad un so-

lo tavolo per due o quattro persone: un’esperienza unica. Collateralmente alla proposta gastronomica, consigliamo anche: il Grill, nel piazzale all’ingesso dell’hotel e affacciato su Via Roma, come tappa d’obbligo per concedersi un momento di evasione in un ambiente chic a lume di candela; il Parterre Bellavista adiacente alla Tour Royale, su un lato dell’hotel, adatto a eleganti aperitivi; e, infine il Royal Lounge Bar che, con le vetrate sul giardino interno dell’hotel e i divani in tessuto scozzese, accoglie i clienti, a colazione, dal primo mattino per diventare, a tarda sera, una sorta di salotto culturale in


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cui gustare, sulle note di un pianoforte, stuzzichini gustosi, long drink, cocktail d’autore personalizzabili e le oltre 3000 etichette di vini italiani e internazionali. La carta prevede, anche, una selezione di 150 distillati tra cui 50 Whisky provenienti da tutto il mondo. A chiudere il cerchio di una proposta ricettiva, a dir poco unica, c’è la SPA (aperta fino alle 20) la cui mission è il benessere “globale” dell’ospite attraverso un’offerta polisensoriale. Qui, troviamo: una Royal Private SPA dedicata ai trattamenti di coppia con jacuzzi, sauna e bagno turco, lettini per massaggi di coppia e angolo ristoro con tisaneria, frutta fresca e delizie di pasticceria; un'area beauty con cinque stanze singole per massaggi e trattamenti viso e corpo; una piccola area relax e un'area umida dotata di sauna, bagno turco, vasca di reazione fredda. C’è poi, una piccola palestra, con vista panoramica sul giardino interno dell’hotel, da cui si può accedere, esternamente, a una sauna a legna e a una piccola piscina riscaldata dove nuotare, vero punto di

forza della SPA. L’abbiamo provata e la consigliamo vivamente. Soprattutto in inverno, per rilassarsi dopo una giornata di sci, quando, alla sera, la neve copre il giardino, con i suoi alberi secolari, fino ai bordi della piscina e, il cielo, illuminato dalle stelle e dalla luna, si riflette sul manto innevato del Monte Bianco: un’esperienza emozionante e indimenticabile, dai toni fiabeschi e magici, che si aggiunge e completa un’offerta ricettiva di primo ordine.

GRAND HOTEL COURMAYEUR ROYAL E GOLF Via Roma 87 11013 Courmayeur (AO) tel. +39 0165 831611 fax +39 0165 842093 info@hotelroyalegolf.com www.hotelroyalegolf.com

PER ARRIVARE Da Milano proseguire sull’autostrada A4 in direzione Torino. Al bivio con l’Autostrada A5 proseguire in direzione Aosta/Monte Bianco. Uscita Courmayeur.



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L’Arabia Saudita e il turismof dai parchi archeologici a quelli tematici

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allo scorso mese di settembre il Regno dell’Arabia Saudita richiede una formula molto più semplificata per chi vuole visitare il paese per turismo. Si tratta di una grande novità che rientra

in un progetto chiamato Vision 2030 e che rappresenta un piano di sviluppo socio-economico fondato su enormi investimenti finanziari per rafforzare la recettività turistica e far conoscere la

di Giorgio Bartolomucci


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natura, la cultura, la storia e l’arte millenarie di un’area del mondo finora rimasta fuori dai grandi flussi del turismo internazionale. Una timida apertura si era già vista con l’ospitalità offerta negli ultimi anni a eventi sportivi di grande rilevanza, come per esempio la supercoppa del calcio italiano, e mel prossimo novembre la capitale Ryiad sarà sede dell’incontro dei grandi Capi di Stato che fanno parte del G20. Inoltre, recentemente è stato presentato il megaprogetto per la costruzione del


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Six Flags Qiddiya, un parco di divertimenti a tema con vari hotel di lusso, molto più grande di Disney World, che si estenderà su 32 ettari, all’interno di un parco naturale di oltre 200 chilometri quadrati, e la cui apertura è prevista per il 2023. Per aiutare a superare i pregiudizi che esistono sul rispetto dei diritti delle donne, e familiarizzare il mercato di lingua italiana verso questa destinazione ricca di paesaggi magici e antiche tradizioni, l’Arabia Saudita, attraverso le sue ambasciate all’estero, ha lanciato diverse campagne di comunicazione e iniziative culturali di altissimo livello. Alla presenza di S.A.R. Principe Faisalbin Sattam bin Abdulaziz Al Saud, Ambasciatore del Regno dell’Arabia Saudita in Italia, una di queste, la mostra “Roads of Arabia”, si è tenuta a Roma, nello spazio espositi-

vo del Museo Nazionale delle Terme di Diocleziano, dove per tre mesi i visitatori hanno avuto la possibilità di compiere un viaggio virtuale all’interno del parco archeologico di AlUla, sede del primo sito UNESCO dell’Arabia Saudita. La città nabatea di Hegra, ultimo avanposto dell’impero Romano nel golfo Persico, fu crocevia di numerose civiltà, e la valle di AlUla è ricca delle tracce del loro passaggio: dipinti rupestri, imponenti tombe scavate nella roccia, antiche città. Un museo a cielo aperto in cui permangono le testimonianze dei Regni di Dadan, dei Lihyaniti, dei Nabatei, dell’Impero Romano e, per finire, della civiltà islamica. I colori dominanti sono l’ocra del deserto e il rosso delle pietre, ma anche il verde delle lussureggianti oasi con le loro piantagioni di palme e datteri. Questa


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destinazione, finora, quasi non compariva sulla mappa dei viaggi, custodita segretamente per secoli da tribù locali, guardiane della tradizione della leggendaria via dell’incenso. Decine di anni di scavi hanno riportato alla luce testimonianze di antiche civiltà riemerse grazie al lavoro di archeologi internazionali che hanno lavorato in siti di grande importanza, tra i quali la più importante è proprio Hegra, già riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. L’antica città, si estendeva su 52 ettari, ed era la principale città meridionale del Regno dei Nabatei. Il sito ospita oltre 100 tombe ben conservate con facciate elaborate ritagliate dagli affioramenti di arenaria che circondano l'insediamento urbano fortificato. Le ricerche attuali suggeriscono che i Romani conquistarono Hegra dopo aver sconfitto e invaso il territorio dei Nabatei nel 106 d.C. Le locande della città offrivano una pausa necessaria per i viaggiatori stanchi, e divenne centro di scambi commerciali e culturali nonché luogo popolare per


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CASE HISTORY

cambiare i cammelli e comunicare con altre popolazioni. L’importante è che si tratta della prima area d’inestimabile valore archeologico dell’Arabia Saudita che aprirà le porte ai visitatori di tutto il mondo a partire dal mese di ottobre 2020. Il territorio e le popolazioni che ancor oggi lo abitano si stanno preparando ad accogliere i viaggiatori più esigenti e interessati a compiere un viaggio nel tempo all’interno dell’immenso patrimonio storico-archeologico di questa destinazione unica. Il governo ha stanziato 20 miiliardi di dollari, che daranno vita a mille camere di lusso entro il 2022 e 10mila entro il 2035, per un numeo previsto di oltre 2 milioni di visitatri all’anno, il 40% provenienti dall’estero. Si prevede la creazione di circa 38.000 nuovi posti di lavoro. La valle di AlUla è situata a 1.000 km di Riyadh, a 325 a nord di Medina, nella regione nord-occidentale, e la vasta area archeologica comprende al suo interno oasi, imponenti


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montagne di arenaria e, oltre a Hegra, una serie di affascinanti siti storici e archeologici come come Al-Khuraybah, l’antica Dadan, la capitale dei regni di Dadan e Lihyan, una delle città più sviluppate nel I° millennio a.C. nella penisola arabica. Da vedere ci sono splendidi petroglifi in aramaico, papanitico, thamudico, minaico, nabateo, greco, latino e arabo e iscrizioni di arte rupestre antica, dimore e monumenti storici. Jabal Ikmah è stato identificato come una delle più grandi "biblioteche" all'aperto e forse il sito epigrafico più significativo dell'Arabia Saudita. Dopo che l'Islam fu fondato nel VII secolo d.C. e la Mecca divenne la sua capitale spirituale, due insediamenti nella valle dell'oasi di AlUla divennero importanti luoghi lungo il percorso di pellegrinaggio. Essendo la principale città meridionale del Regno nabateo, era seconda solo a Petra come luogo in cui le élite dovevano seppellire i loro morti. Oggi, OldTown AlUla è un suggestivo labirinto di vicoli dietro le sue mura difensive, costruite sopra le rovine di un antico insediamento che fu continua-


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CASE HISTORY

mente abitato almeno dal XII secolo d.C., fino a quando gli ultimi abitanti sene andarono negli anni '80. In sintesi un parco archelogico sia naturale che di origine umana, che custodisce 7.000 anni di storia in gran parte inesplorata. Di più recente, da vedere c’è invece la stazione della ferrovia di Hijaz sede dell’attacco militare portato agli inizi del secolo scorso da Lawrence d’ Arabia. La costruzione della linea ferrovia iniziò nel 1900. Da Damasco arrivava a Medina e con un percorso lungo oltre 1300 km, passava anche AlUla, luogo in cui ci si dirige verso Haifa sul Mar Mediterraneo. L'obiettivo della ferrovia era raggiungere la città santa della Mecca, tuttavia, la costruzione fu interrotta a seguito della prima guerra mondiale. Dodici stazioni ferroviarie furono costruite nell'area e la stazione AlUla fu l'ultima fermata per i lavoratori cristiani, poiché solo i musulmani potevano continuare alla Mecca. Questa stazione fu in seguito utilizzata e modificata dall'emiro di AlUla fino a quando non furono completati nuovi uffici durante gli anni '70.



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REPORTAGE

Trekking e camminate turismo lento e solidale in Italia

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uest’anno non andremo all’estero ma le vacanze le faremo in Italia. Sono in molti gli Italiani che iniziano a pensarla in questo modo. La ragione principale è che il nostro è il più bewl

Paese al mondo, ma anche perché l’aumento del turismo nazionale potrà porre un parziale rimedio alla drammatica crisi che l’intero settore vive da mesi a causa della pandemia da Coronavirus,

di Ornello Colandrea


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Fra le tante opportunità che ci si offrono c’è solo l’imbarazzo della scelta: mare, montagna, città d’arte e borghi antichi, laghi, masserie, parchi tematici e, non ultimi, oasi e parchi naturali in cui camminare, seguire sentieri e percorsi trekking. Questo articolo è dedicato proprio a chi, questa estate, vorrà avventurarsi a piedi alla ricerca di paesaggi affascinanti, ambienti naturali, spazi liberi, boschi ed ecosistemi incontaminati, in compagnia o da soli, talvolta alla ricerca di risposte che vengano da dentro di sé. La motivazione per un turismo lento può essere, oltre alla curiosità di scoprire nuovi luoghi e gente sconosciuta, anche aiutare l’economia di piccoli centri, comunità, aree dell’Italia quasi dimenticate e ab-

bandonate per lo spopolamento avvenuto negli ultimi decenni. Ma, attenzione, non è una scelta adatta a tutti. L’escursionismo è un turismo poco agevole che si svolge lungo tracciati poco battuti dai grandi flussi, su sentieri e strade bianche, attraversando vallate e superando colline e passi di montagna, che si ferma in località dove l’accoglienza è calorosa ma le strutture e i servizi possono richiedere un certo spirito di adattamento. Per chi è abituato a una vita sedentaria, o a passare le vacanze in grandi alberghi o abbandonato all’ozio sulla sdraio o in piscina, intraprendere un lungo cammino, naturale o religioso, o fare trekking, non sono cose propriamente facili e c’è bisogno quindi di una buona preparazione


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REPORTAGE

mentale e fisica alle spalle. Se ci si sente pronti a iniziare la sfida, quindi, sono necessarie una serie di attività che possono aiutare ad affrontare non solo la fatica e gli sforzi che, a prescindere dall’età e dal tipo di vita condotto durante l’anno, in questo tipo di vacanza normalmente sono tanti, ma che possono essere affrontati più facilmente con un allenamento preparatorio e una programmazione adeguata. Affrontare un cammino di lunga distanza con zaino, attrezzature e sacco a pelo sulle spalle non è uno scherzo. Solo dopo aver raggiunto un certo grado di allenamento, infatti, si potrà godere al meglio ciò che un ambiente sano e non inquinato da smog e rumori offre, senza che la stanchezza faccia passare in secondo piano gli importanti benefici per la propria salute fisica e psichica. Gli esperti consigliano di iniziare qualche tempo prima, con escursioni di prova che prevedano poche ore di cammino e ridotti dislivelli senza tratti eccessivamente ripidi. Le nuove emozioni vissute di fronte a valli, boschi, montagne e ruscelli aiuteranno a distrarsi, a sentirsi stanchi ma soddisfatti. Essere fisicamente preparati per escursione significa possedere forza, resistenza e sicurezza, quest’ultima una qualità indispensabile per non incorrere in incidenti. Se la prova funziona, se i piedi e le gambe si sono abituati a camminare per alcune ore, si può umenta gradualmente la lunghezza e il dislivello delle escursioni, mettendo sulle spalle uno zaino con pesi crescenti. Quotidianamente, poi, ogni occasione può essere buona per passeggiare e camminare di più, rinunciando costantemente all’ascensore per fare le scale a piedi. Va bene anche allenarsi in palestra, con la corsa, la piscina o il ciclismo, sport che attivano grandi masse muscolari fondamentali per le prestazioni fisiche che attendono. Pure il sistema cardiocircolatorio deve adeguarsi al passo, al ritmo e alle nuove sollecitazioni. L’obiettivo è


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spingere l’organismo fino alla stanchezza ma mai fino all’esaurimento, ottimizzando il potere di recupero, migliorando la resistenza e la capacità di rigenerarsi dopo un intenso esercizio fisico prolungato. Diversi studi dimostrano che camminare abbassa lo stress, stimola la produzione di endorfine e sensazioni positive di benessere e ottimismo, e se lo si fa nella natura è ancora meglio. perché secondo uno studio australiano si ridurrebbe il rischio di ipertensione, colesterolemia e iperglicemia. Per entrare in forma c’è bisogno anche di una disciplina alimentare perché percorrere fino a 50/60 chilometri al giorno richiede un grande dispendio energetico quindi è necessario seguire una dieta adeguata sia dal punto di vista calorico e vitaminico. I camminatori fanno una ricca colazione, facilmente digeribile ed altamente calorica: thè, succhi multivitaminici, yoghurt, cereali integrali, biscotti e pane tostato con la marmellata. Di giorno un panino integrale al formaggio o prosciutto. Il pasto serale serve, infine, a reintegrare le perdite energetiche e i sali minerali. Sconsigliato eccedere con carne e salumi, perché così si aumenta il livello di acido urico, già prodotto con lo sforzo fisico, meglio quindi minestre di cereali e legumi, verdura, formaggi e uova. Prepararsi mentalmente è tanto importante quanto l’allenamento fisico. Non è facile affrontare il freddo, gli acquazzoni estivi, le avversità, le attrezzature imperfette e soprattuto le vesciche ai piedi nate sui sentieri se non si possiede l’adeguata forza mentale che ci vuole per compiere una lunga camminata. Specie se si decide di fare un trekking in solitaria. Finora abbiamo parlato degli aspetti naturalistici e salutistici, affontiamo ora i risvolti economici e sociali del turismo sostenibile e, alla luce di ciò che sta succendo in questi mesi, solidale. Attraverso una vacanza diversa rispetto a quella cui si è abituati, si possono scoprire le

grandi bellezze nascoste sulle colline, sui monti e nelle aree rurali che caratterizzano le regioni italiane. Itinerari una volta percorsi da pellegrini, eserciti, personaggii del gran tour, ma anche pastori e briganti, oggi accessibili anche ai meno eperti che vogliono approfittare del cosiddetto turismo lento. Un modo nuovo per valorizzare lo sviluppo socio-economico ma anche per tutelare i paesaggi, la ricca biodiversità, e le viabilità secondarie dei territori e delle aree interne. L’importante è ricordare sempre che non ci si può improvvisare camminatori: bisogna programmare, studiare i luoghi, le mappe e le attrezzature più indicate (a partire dalle scarpe), informarsi sul meteo, allenarsi fisicamente e mentalmente alla fatica. Poi si potrà partire e, sembra, che tutti quelli che arrivano alla fine parlano con fierezza di sentirsi non solo migliori ma anche felici.


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AZIENDE

Per affermare la propria leadership bisogna puntare a sviluppare mercati L’azienda Lemi dopo l’apertura di Dubai guarda agli Stati Uniti investendo a Miami di Giorgio Re

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el pieno della crisi provocata dal COVID 19 ci si interroga sul futuro del “Made in Italy”. Un atteggiamento pessimistico che bisogna contrastare e, per farlo, dobbiamo ripartire dalle storie di imprenditori che hanno creduto nel proprio progetto e sono riusciti lì dove sembrava impossibile. Poco più di un anno fa si celebravano i 30 anni di Lemi nel mondo del wellness. Il viaggio intrapreso da Emilio Brusaferri e Silvio Genelli, poi proseguito da Matteo Brusaferri, pre-

se il via da un piccolo centro in provincia di Cremona ed è arrivato a vendere in diversi angoli del pianeta. Dopo che gli ultimi 5 anni hanno dato una rilevanza internazionale all’azienda lombarda nel settore Beauty & SPA, è notizia ufficiale la recente apertura di un nuovo ufficio diretto a Miami. La prima sede estera fu creata a Dubai nel 2015, dopo di che nacque unpiano strategico di sviluppo globale, con la decisione di investire e puntare a ricoprire una posizione di leader di mercato anche negli Stati Uniti. La scelta di avere un proprio ufficio nordamericano favorisce il contatto diretto con la casa madre, per una gestione più controllata dei progetti e così, di conseguenza, offrire un migliore supporto ai clienti con la presenza di uno staff locale preparato e formato. Infine, non da meno, si punta a potenziare il servizio after sales,

per rispondere alle esigenze e alle emergenze in maniera più veloce ed efficiente. A guidare la sede USA sarà Alex Theofanous, che dopo essere stato per 4 anni brand manager di Lemi, ha raggiunto la posizione di vice-president of sales e guiderà una squadra di agenti adeguatamente selezionati. A corollario dell’intera operazione, c’è l’accordo che è stato siglato già dal 2018, con il Carrillon Hotel di Miami, che prevede un Live Showroom, dando così la possibilità ai clienti di toccare con mano la qualità dei prodotti Lemi, magari durante un trattamento in un contesto ideale per valorizzare il design ricercato, la multifunzionalità e lo stile Made in Italy. Di fronte alla crisi, questa è la ricetta migliore per far sì che il nostro Paese riprenda in mano il proprio futuro e la leadership internazionale nel design di lusso.



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EVENTI

La crisi del turismo arriva quando tutti gli indicatori erano positivi per l’Italia Nell’ultima Borsa Internazionale del Turismo di Milano buoni i dati e l’affluenza di Giorgio Maggiore

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on un tono di tristezza e nostalgia qualcuno la ricorderà come l’ultima grande Borsa Italiana del Turismo prima della profonda crisi economica da Coronavirus. A febbraio scorso l’epidemia in Cina era già iniziata e si cominciavano a percepire diversi timori legati all’outbond verso l’Oriente. Nessuno immaginava però che nell’arco di poche settimane l’Italia sarebbe stata al centro dello tsunami sanitario e comunicativo che ha visto sprofondare la Lombardia prima, e poi il Veneto e l’Emilia Romagna, fino all’Italia intera, nel buco più nero e più profondo per l’intera filiera dei viaggi e delle vacanze. Eppure la BIT 2020 era stata un grande successo, con tutti i padiglioni affollati, tanti eventi e operatori internazionali tornati a Milano e rimasti soddisfatti degli incontri e affari sviluppatesi nella quarantesima edizione della manife-

stazione. C’era stato il taglio del nastro alla presenza del Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Lorenza Bonaccorsi, con i piani di promozione del brand Italia pronti a partire proprio dalla BIT milanese. Ottima fin dal primo giorno l’affluenza del pubblico degli operatori e dei viaggiatori che si sono affacciati alla manifestazione per seguire iniziative ed eventi volti a presentare e promuovere i diversi territori, italiani e internazionali. Fin dall’anno passato, infatti, la Borsa Internazionale del Turismo, nella sua naturale evoluzione, aveva molto rafforzato la propria immagine tra le manifestazione dedicate alla travel industry, anticipando e testimoniando, l’andamento del settore. La crisi da Coronavirus è arrivata purtroppo in un momento in cui si registrava un trend particolarmente positivo, rilevato anche dal XXIII Rap-

porto sul Turismo Italiano, promosso da IRISS-CNR e presentato durante le conferenze della BIT. Fa quasi rabbia, quindi, ricordare che il comparto, nel 2018, aveva visto 3,56 milioni di posti di lavoro, pari al 14% dell'occupazione totale nazionale. Numeri rilevanti anche quelli del turismo internazionale in Italia con un +12,4% rispetto al 2015 ed un incremento medio annuo di circa il 4%, più di Spagna (3,8%), Germania (3,3%) e Francia (2,6%). Anche il turismo domestico mostrava un +2,9% con al primo posto il Veneto (19,5 milioni), seguito dalla Lombardia (16,7 milioni), le due regioni più colpite finora dall’epidemia. Come uscire dalla attuale crisi? Offrendo, a crisi terminata, a chi vorrà continuare a viaggiare in Italia, un’offerta turistica che si fondi sull’arte, sulla cultura e sulla natura, a costi equi e ragionevoli.



NEWS&RETREATS

News &

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Retreats

a cura di Giovanni Diana

UN PROGETTO DIDATTICO PER ESPLORARE LA NATURA Il Familix Nature Programme è la novità 2020 nei Familienhotels Südtirol, gli specialisti per la vacanza a misura di famiglia in Alto Adige. Il progetto ludico-didattico Familix è offerto nelle 25 strutture ed è presentato alle famiglie al momento del check-in con la consegna di un libretto illustrativo dedicato al tema dell’Albero.Il programma dà la possibilità di vivere e conoscere, attraverso esperienze coinvolgenti, la ricca varietà paesaggistica e naturale dell’Alto Adige; l’obiettivo è sensibilizzare i bambini al rispetto della natura, e quindi a loro stessi, e far stabilire loro un rapporto più consapevole con il mondo circostante. Per info: www.familienhotels.com IN VACANZA DAL BOMBER Roberto Pruzzo, indimenticato centravanti della Roma negli anni ‘80, ha acquisito un albergo al Lido di Camaiore, in Versilia. La struttura, che porta il nome di ‘Hotel il 9 – dal Bomber’, affaccia direttamente sulla spiaggia ed è gestito dall’indimenticabile goleador e dalla figlia. Per info: www.hotelil9.it LA NUOVA VITA DI CASTELLO DEL NERO È prevista per il prossimo 25 giugno la riapertura di Como Castello del Nero, storica tenuta di oltre 300 ettari sulle colline del Chianti. Dopo che lo scorso anno, l’albergo è entrato a far parte di Como Hotels and Resorts, è stato messo in moto un intervento teso a migliorare la SPA, uno spazio iconico di ispirazione asiatica. La direzione dei lavori è stata curata dall’architetto Paola Navone, che si è anche occupata di altri interventi sulla proprietà. Per maggiori info: www.comohotels.com OSSERVARE LE STELLE A 1900 METRI DI ALTEZZA In Carinzia, suggestiva regione austriaca di laghi e montagne a un passo dall’Italia, le stelle sembrano a portata di mano. L’Alpinhotel Pacheiner è un elegante rifugio alpino che a 1900 metri di altitudine propone un osservatorio astronomico dotato di uno dei più grandi telescopi accessibili al pubblico di tutta l’Austria. L’hotel offre anche un’esclusiva dinner experience, che spazia in un menù di 5 portate o una fondue con tanto di osservazione notturna del manto stellato. L’osservatorio non è comunque l’unico plus esclusivo dell’Alpinhotel Pacheiner: l’infinity pool esterna, riscaldata a 32° e aperta tutto l’anno, sembra fondersi col paesaggio circostante annullando il confine tra cielo e terra. All’interno dell’hotel non manca un Centro benessere per rilassanti massaggi, una grande sauna e un’attrezzata fitness room. Per maggiori info: www.pacheiner.at ERRATA CORRIGE Su Area Wellness 98 nell’articolo dedicato alla presentazione degli Italian SPAAwards a pagina 61 nel box dedicato all’Acaya Resort Golf Lecce abbiamo erroneamente definito il nome della SPA. Il titolo corretto è SPA by Clarins di Acaya. Ci scusiamo con gli interessati.

IL BOUTIQUE HOTEL DELL’ARGENTARIO Torre di Cala Piccola è un luogo di avvistamento spagnolo a picco sul mare dell’Argentario, che, a partire dagli Anni Sessanta, è diventato un albergo di lusso e adesso ha aggiunto al suo nome l’appellativo “Boutique Hotel – Tuscan Lifestyle”. Del “boutique hotel” il Torre di Cala Piccola ha tutti i requisiti: l’architettura coerente con il territorio, gli ambienti caratteristici ed intimi, le 53 camere e suites arredate in uno stile sobrio ed elegante. Il servizio discreto e personalizzato si concilia con gli ambienti come il bar adiacente alla torre, la piscina a sfioro che prolunga lo sguardo sul magnifico azzurro del mar Tirreno e il ristorante su una splendida terrazza a picco sul mare, dove gustare le prelibatezze dello chef con gli occhi puntati sull’infinito. A soli 800 metri dall’hotel si trova lo stabilimento balneare Cala Piccola, in una delle insenature più belle dell’Argentario, dove gli ospiti trovano sempre un posto riservato, un privilegio in un’area che tipicamente offre pochi accessi al mare. Per info: www.torredicalapiccola.com


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SPA Market

a cura di Arianna Folgosi

LA SURFACE COLLECTION DI AUTOMOBILI LAMBORGHINI La prima ed esclusiva collezione di superfici architettoniche firmate Automobili Lamborghini è nata per sviluppare progetti di luxury licensing nel settore delle pareti di design, con brand iconici dell’alta gamma. I materiali della Surfaces Collection Automobili Lamborghini si distinguono per lo stile ricercato e il carattere deciso, le linee eleganti e il design iperrealista, fusi in una proposta innovativa di lastra in pietra minerale di grandissime dimensioni, caratterizzata da notevoli proprietà tecnicomeccaniche, soluzioni estetiche all’avanguardia e molteplici possibilità di personalizzazione. Anni di ricerca, trend setting e sviluppo tecnologico, hanno permesso la nascita di Surfaces Collection Automobili Lamborghini che ha reso possibile l’implementazione di impianti brevettati per la lavorazione della pietra minerale.Per info: www.lamborghini.com

LEMI

CLARINS

INNERSEE

Nettuno è un elegante lettino sottopioggia che è stato appositamente studiato da LEMI per eseguire trattamenti SPA di idroterapia. Il dispositivo è dotato di materasso con rivestimento senza cuciture, accuratamente selezionato per resistere all’azione dell’acqua. La base è realizzata in materiale impermeabile e presenta due colonne regolabili elettricamente tramite una pratica pulsantiera che consente i movimenti di altezza, gambe, schienale, e basculante, permettendo all’operatore di eseguire diversi trattamenti con il massimo comfort per il cliente. Nettuno è dotato di tre motori elettrici per le varie regolazionmentre il materasso idrorepellente ha al centro un foro per il viso, e due funzioni per ritorno automatico a posizione zero e fine del trattamento. Per info: www.lemi.it

Un’abbronzatura, sicura, sensoriale e responsabile è possibile con Clarins. Merito di trattamenti solari dall’elevata performance ed eco-responsabili, formulati per conciliare il rispetto dell’ambiente con la sensorialità. La Ricerca Clarins ha creato, infatti, nuove texture impalpabili con un’associazione ottimale di filtri UVA e UVB [Sunfilter complex) e di estratti di piante e formule doposole “intelligenti” e lenitive per tutelare bellezza e giovinezza della pelle. Tra le novità dell’estate 2020, Stick Solaire Invisible SPF 50 è ideale per zone sensibili e molto esposte, miglior alleato per proteggere orecchie, naso, guance e contorno occhi in un formato “on the go” che permette di portarlo ovunque. Dietro la confortevole sensazione di “pelle nuda”, un’elevata protezione. Per info: www.clarins.it

Seensoria è un’'innovativa chaise longue “hi-tech” multisensoriale, efficace nella riduzione dello stress. Grazie a stimoli visivi, uditivi e tattili scientificamente validati, Seensoria genera un ambiente sensoriale che diventa lo spazio e il tempo per occuparsi del proprio mondo interiore. Le strutture benessere che annoverano Seensoria fra le proprie installazioni hanno la possibilità di offrire ai propri clienti un nuovo tipo di applicazione: un attimo di “pausa” dalla frenesia della quotidianità, con una proposta che unisce la piacevolezza del design made in Italy a metodiche di relax scientificamente fondate. Si tratta di caratteristiche in grado di rendere esclusivo il proprio spazio garantendo una immagine di esclusività Per info: w w w. i n n e rsee.it


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SPA BUSINESS

SPA Business FALKENSTEINER IN CALABRIA

Sulle coste del Tirreno calabrese, Falkensteiner Hotels & Residences apre a breve distanza dalla Costa degli Dei una nuova struttura “Falkensteiner Club Funimation Garden Calabria”. Il resort è stato ampliato e rinnovato per offrire agli ospiti un luogo incantevole, dove assaporare il flair mediterraneo in un ambiente nuovo e raffinato, a pochi chilometri dalle bellezze di Tropea, Capo Vaticano, Scilla e con le isole Eolie raggiungibili in barca. “Abbiamo già investito 6 milioni di euro sul più grande dei Resort della nostra collezione e abbiamo previsto ulteriori 4 milioni per il completamento dei lavori entro il prossimo anno.” dichiara Otmar Michaeler, CEO Falkensteiner Michaeler Tourism Group (FMTG) “La Calabria è una destinazione ancora di nicchia, ma sicuramente si tratta di una regione emergente con molte potenzialità.”.

a cura di Giorgio J.J. Bartolomucci

CASE VACANZA NELLE MARCHE MarcheHoliday, tour operator della regione Marche che punta al turismo extra-alberghiero, e Belvilla, marchio parte di OYO Vacation Homes, una delle principali società per l'affitto di case vacanze in Europa, sottoscrivono un accordo di partnership. Sotto l'ombrello di Belvilla, MarcheHoliday sarà in grado di specializzarsi ancora di più e creare vantaggi specifici per i proprietari di case vacanze. Per Belvilla invece si tratta di un ulteriore investimento nel nostro Paese, che continuerà a essere un mercato di riferimento nel settore dell'holiday renting.

L’EX COMPLESSO ARMAGUERRA Sono partiti i lavori per la riconversione in spazi commerciali dell’ex complesso industriale Armaguerra di Cremona. Il complesso risale al 1938, negli anni '40 venne utilizzato come fabbrica d’armi e munizioni e dopo la guerra una parte dello stabilimento venne trasformato per la produzione di camion attrezzati, fino al declino degli anni Sessanta e l’abbandono per oltre cinquant’anni. L’intervento si pone l’obiettivo di ricucire il territorio arricchendo la zona di punti di interesse che possano trasformarsi in occasioni di socializzazione per giovani e anziani che vivono e frequentano questa parte della città, riorganizzando la mobilità sia carrabile che ciclabile e pedonale.

POMPEI MAXIMALL Il progetto per la realizzazione di Pompeii Maximall va avanti. L’innovativo Shopping Resort sorgerà a poca distanza dal celebre sito archeologico di Pompei, nella splendida cornice del Vesuvio. Non più centro commerciale, bensì un vero e proprio Hub in grado di rispondente a una pluralità di esigenze supportando marketing territoriale e promozione sociale. Pompeii Maximall coglierà l’opportunità di potenziare l’attrattore turistico-culturale come fattore propulsivo per lo sviluppo dell’area vesuviana.

THE ELIXIR CLINIC La SPA di Mandarin Oriental Jumeira, Dubai presenta un nuovo trattamento in esclusiva da The Elixir Clinic. La ricca infusione endovenosa disintossicante e con proprietà anti-invecchiamento è stata realizzata per migliorare i livelli di energia, reidratare il corpo, alleviare gli effetti del Jet-Lag e rafforzare il sistema immunitario. Gli ospiti avranno una consulenza personale che analizzerà nei tessuti la presenza di minerali e metalli pesanti in modo da creare un trattamento su misura.


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Wellnesslife

GUARDARE AVANTI

L’Alto Adige ha concluso in anticipo la stagione invernale, ma guarda avanti, si spera all'estate, attraverso lo sviluppo di idee vacanza che promuoverà su con l’hashtag #altoadigelooksforward su Instagram. “L’Alto Adige guarda avanti”, è l’iniziativa dell’agenzia di pubbliche relazioni smstudio srl sostenuta da alcuni hotel, strutture turistiche, cantine vitivinicole e organizzazioni operanti nel turismo in Alto Adige che, rispettando e condividendo la decisione ufficiale di chiudere gli impianti di risalita e gli alberghi, hanno scelto di non fermarsi con la creatività. Avere a disposizione del tempo di pensare e studiare è un’opportunità per ideare nuove proposte all’insegna della qualità che da sempre contraddistingue Il turismo in Alto Adige. Per restare informati e leggere le prime iniziative già disponibili guardare sulla pagina instagram hashtag #altoadigelooksforward

REPORTAGE DI VIAGGIO Il Master di I livello in “Reportage di Viaggio”, è organizzato dal Dipartimento di “Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” con l'ausilio del BAICR, agenzia formativa accreditata dal MIUR. La finalità è fornire strumenti per raccontare il viaggio, porzioni di mondo vicine e lontane, e far acquisire e perfezionare conoscenze interdisciplinari che spaziano dalla geografia all’antropologia fino alla letteratura. L’operatore che il Master intende perfezionare sarà in grado di: progettare, sviluppare e finalizzare un reportage di/in viaggio di vari tipi (turistico-divulgativo, quello più narrativo, fino a blog e Social Media) attraverso scrittura e fotografia; e di presentare il proprio lavoro a possibili interlocutori futuri (riviste, case editrici, agenzie fotografiche, siti). Seguendo un approccio formativo a carattere teoricopratico, il Master si avvale dell’esperienza di docenti dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e di altri atenei, di esperti e preofessionisti del settore.

a cura di Giorgio J.J. Bartolomucci

CREDIAMO NEGLI ESSERI UMANI

L’albergo Posta Marcucci lancia l’iniziativa Crediamo negli esseri umani, donando un soggiorno gratuito a tutti gli operatori impegnati in prima linea nella battaglia al Covid 19. L’intento è esprimere a tutti coloro che agiscono sul fronte, non solo la comprensione, ammirazione, devozione, ma anche di donare un’opportunità di pace, relax, distensione, quando ovviamente sarà possibile, a chi sul fronte non si sta risparmiando, ma sta rischiando e si sta mettendo in gioco come persona, individuo, professionista. Nel loro piccolo e anche per fungere da stimolo a un settore, quello turistico, che è colpito duramente, la famiglia Costa e i suoi collaboratori vogliono dare un sostegno in base a quello che sono le possibilità di cui dispongono: vale a dire offrire ospitalità, solidarietà, umanità. Nel realizzare l’iniziativa è stato coinvolto Paolo Miranda, infermiere con la passione per la fotografia, che da nove anni lavora come operatore nel reparto di rianimazione e terapia intensiva all’ospedale di Cremona. DA DAVINES L’OFFERTA WE CARE

Gel del Buon Auspicio è il nome che è stato dato ai 110.000 pezzi di gel igienizzante, donati dalla dal Gruppo Davines alla propria comunità di clienti e alle Associazioni di volontariato del Forum Solidarietà, che stanno operando sul territorio per dare sostegno a chi ha più bisogno. Fondamentale è stato il ruolo del dipartimento di ricerca e sviluppo e dei team che lavorano in produzione, anche quelli che hanno contribuito da casa in smartworking, rendendo possibile una riconversione in tempi straordinari. I parrucchieri che lavorano con Davines e le estetiste che lavorano con [comfort zone ] e /skin regimen/ hanno ricevuto una fornitura di detergente per le mani, nella prospettiva di tornare presto a riaprire le loro attività. Oltre a questo, il gruppo mantiene un sistema di comunicazione con la clientela tramite cui ha annunciato iniziative solidali in modalità speciali.


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SPA SPECIALIST

Milano non mollare arrivederci a presto Un elogio a tutti coloro che lavorano negli hotel e sono pronti a fare il loro dovere per ripartire

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Davide Manzoni Blog: linguaggiointeriore. wordpress.com d.manzoni@comfortzone.it

ono stato a Milano prima della quarantena. Per lavoro, ho trascorso diverse ore in alcuni hotels della città. Ho preso caffè ed aperitivi, ho incontrato persone, ho discusso di affari. Il tutto, come ho sempre fatto centinaia di altre volte. Tutto in ordine e funzionante, come sempre. Tutte le persone che incrociavo, apparivano cordiali, gentili e sorridenti. Solo una cosa risultava strana e fuori dall’ordinario, gli ospiti. Pochi! Poca gente seduta ai tavoli dei bar o nelle luonge. Poche persone business profile. Pochi ospiti al check in e check out. Eppure…coloro che lavorano nelle strutture, sono lì, pronti a servirti per farti sentire la loro presenza, forse, ancor di più di altre volte. Sorridenti e solerti. Professionisti! Osservando le persone che premurosamente ti accoglievano, nonostante i giorni complicati, notavi nei loro occhi

un velo di malinconia, ma anche, un incrollabile dignità che ti colpiva e ti faceva riflettere. I loro occhi parlavano più di tante parole. Raccontavano lo sconforto di un momento lavorativo che nessuno ha mai vissuto prima, e lo sbigottimento per un futuro che in molti dipingeono a tinte fosche, con parole pesanti e distruttive. Loro non parlavano. Erano pronti a fare. Facevano il lavoro per cui sono in-

gaggiati, con occhi fieri anche se lucidi. Sono gli occhi di padri e madri, che pensavano ai loro figli a casa da scuola, alle cose da fare una volta terminato il turno di lavoro, alle scadenze da rispettare. Occhi attenti e vigili, capaci di cogliere e anticipare in un istante la richiesta di quell’unico cliente al bar. Occhi pensierosi che si farebbero in quattro per riportare gli ospiti che non ci sono. Ospiti spesso ru-


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morosi, talvolta incontentabili e viziati, che amano soddisfare e coccolare, donando il meglio di sé stessi, anche nella calma surreale. Se dipendesse da loro, tutta questa calma, terminerebbe in un istante. Sono persone esemplari e dignitose, abituate a lavorare, a fare fatica e a mettere sempre l’ospite prima di tutto. Prima delle simpatie. Prima del denaro che ricevono. La loro dignità ti colpisce. Queste persone garbate ed educate, lavoravano e lo facevano come se all’interno dell’hotel, nulla fosse cambiato, come se tutto fosse come prima. Coloro che lavorano negli hotels, hanno compreso che l’unico antivirus per battere la paura, che può attanagliarti in questi momenti, è il lavoro. È un messaggio semplice, diretto, sincero. Niente a che fare con quelli artificiosi del politico di turno. Farciti di parole depotenzianti, di imbarazzanti frasi e di facce nascoste dietro mascherine che trasudano di imbarazzo e vergogna. Questa gente, senza clamore e inutili proclami, ci metteva la faccia. È una faccia pulita, dignitosa. Autentica! Molto più genuina dei telecronisti dalle statistiche becere ed idiote, raccontate o scritte per soddisfare

un audience impaurita, tanto imbecille, quanto inutile. Molto più sincera di chi sparla dell’Italia, dipingendola come una cloaca di appestati, affogata nel mare delle fake news, sprofondata nei primi giorni della crisi nella peggior operazione di comunicazione degli ultimi 50 anni. Quanti uomini e quantedonne, senza parlare di virus o di influenze, sono pronti a fare il loro dovere! Probabilmente si impongono di farlo, consapevoli di esporsi, ma convinti della necessità di recitare un ruolo fondamentale nella ripartenza del nostro paese. Ognuno di loro recita, con coraggio e dignitosa consapevolezza. Recita così bene, da meritarsi l’Oscar come attore protagonista, quando (probabilmente presto) si realizzerà il film: Milano città riaperta”! Ai Receptionisti e agli uscieri. ai camerieri e ai maitre, si direttori di sala e ai barman, agli addetti ai piani e ai manager che li coordinano: per me voi siete da oscar! Ps. Con affetto e stima a tutti coloro che ho incontrato al Principe di Savoia, The Square, Dei Cavalieri, Sheraton S.Siro. Grazie e a presto!

Cognome......................................................... Nome............................................................... Via................................................................... Città...................................C.A.P.................... Prov......................Tel....................................... Firma............................................................... Tel. 06.77073275 - 06.77073160 Fax 06.77073168

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Aman Venice Venezia www.aman.com JW Marriot Venice Venezia www.jwvenice.com Hotel Quisisana Abano Terme (PD) www.quisisana.it Ermitage Bel Air Medical Hotel Abano Terme (PD) www.ermitageterme.it Galzignano Terme SPA & Golf Resort Galzignano Terme (PD) www.galzignano.it Royal THAI SPA & Hotel Lovadina di Spresiano (TV) www.thai-si.it Wine Hotel San Giacomo Paderno del Grappa (TV) www.hotelsangiacomo.it Hotel Cristallo Cortina (BL) www.cristallo.it Grand Hotel Misurina Auronzo di Cadore (BL) www.grandhotelmisurina.com


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Villaverde Resort Fagagna (UD) www.villaverderesort.com Falisia Resort Portopiccolo Duino Aurisina (TS) www.falisiaresort.com Centro Benessere Avalon Sgonico (TS) www.avalonwellness.it

QC TermeMilano Milano www.termemilano.com Excelsior Hotel Gallia Milano www.excelsiorhotelgallia.com Armani Hotel Milano www.armanihotels.com Boscolo Milano Milano www.milano.boscolohotels.com Mandarin Oriental Milan Milano www.mandarinoriental.com/milan The SPA by Sisley del Park Hyatt Milano Milano milan.park.hyatt.com [comfort zone] Day Space Milano www.czspacemilano.it Hotel Mulino Grande Cusago (MI) www.hotelmulinogrande.it Devero Medical SPA Cavenago di Brianza (MB) www.deveromedicalspa.it Bagni di Bormio Valdidentro (SO) www.bagnidibormio.it Lefay Resort & SPA Gargnano (BS) www.lefayresorts.com Palazzo Arzaga Hotel SPA & Golf Resort Calvagese della Riviera (BS) www.palazzoarzaga.it Hilton Lake Como Como www.hiltonhotels.it Villa Liberty Como, www.villalibertycomo.it CastaDiva Resort Blevio (CO) www.castadivaresort.com Grand Hotel Imperiale Moltrasio (CO) www.hotel-lago-como-imperiale.com Villa Pliniana Torno (CO) www.villapliniana.com Relais San Lorenzo Bergamo www.relaissanlorenzo.com Hotel Milano Alpen SPA Castione della Presolana (BG) www.alpenspa.it QCTerme San Pellegrino San Pellegrino Terme (BG) www.qctermesanpellegrino.it Exit SPA Experience Saronno (VA) www.exitspa.it

Palazzo Abegg Torino www.qctermetorino.it Hotel La Torre Centro Benessere Sauze D'Oulx (TO) www.grandhotellatorre.it

Palazzo di Varignana Varignana (BO) www.palazzodivarignana.com Hotel Helvetia Thermal SPA Porretta Terme (BO) www.helvetiabenessere.it Grand Hotel Terme Astro Tabiano Terme (PR) www.grandhoteltermeastro.it Hotel Terme Salvarola Sassuolo (MO) www.hoteltermesalvarola.it Grand Hotel Terme della Fratta Bertinoro (FC) www.termedellafratta.com Le Rose Suite Hotel Rimini (RN) www.lerosesuitehotel.com

Four Seasons Hotel Firenze www.fourseasons.com/florence Castello del Nero Hotel & SPA Tavarnelle Val di Pesa (FI) www.castellodelnero.com Tenuta di Artimino Artiminio Carmignano (PO) www.artimino.com La Bagnaia Golf & SPA Resort Siena www.labagnaiaresort.it Hotel Posta Marcucci Bagno Vignoni (SI) www.postamarcucci.it Terme Antica Querciolaia Rapolano Terme (SI) www.termeaq.it San Giovanni Terme Rapolano Rapolano Terme (SI) www.termesangiovanni.it Adler SPA Resort Thermae San Quirico D’Orcia (SI) www.adler-thermae.com


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Il Baio Relais & Natural SPA Località Camporoppolo - Spoleto (PG) www.ilbaio.com Borgobrufa SPA Resort Brufa di Torgiano (PG) www.borgobrufa.it Park Hotel ai Cappuccini Perugia www.parkhotelaicappuccini.it Terme Francescane Village Spello (PG) www.termefrancescane.com Villa Fiorita Foligno (PG) www.hotelvillafiorita.com Roccafiore SPA & Resort Loc. Chioano - Todi (PG) www.roccafiore.it

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Hotel Pullman Timi Ama Sardegna Notteri - Villasimius (CA) www.pullmanhotels.com Chia Laguna Resort Domus De Maria (CA) www.chialagunaresort.com Hotel Villa Las Tronas Alghero (SS) www.hotelvillalastronas.it La Coluccia Resort Santa Teresa di Gallura (SS) www.hotellacoluccia.com Hotel Carlos V Alghero (SS) www.hotelcarlosv.it Hotel Le Dune Piscinas Arbus (SU) www.ledunepiscinas.com

Tiberio Palace Hotel Napoli www.tiberio-palace.napleshotelitaly.com Romeo Hotel Napoli www.romeohotel.it Pausilya Therme di Donn'Anna a Posillipo Napoli www.pausilya.it Capri Tiberio Palace Capri (NA) www.capritiberiopalace.it Laqua Charme & Boutique Meta di Sorrento (NA) www.laquaspasorrento.it Approdo Resort San Marco di Castellabate (SA) www.approdoresort.com Monastero Santa Rosa Hotel & SPA Conca dei Marini (SA) www.monasterosantarosa.com Hotel Raito Vietri sul Mare (SA) www.hotelraito.it La Pampa Relais & Taste Melizzano (BN) www.lapamparelais.it

Acquatio Cave Luxury & SPA Matera www.aquatiohotel.com Locanda di San Martino Matera www.locandadisanmartino.it Palazzo Gattini Matera www.palazzogattini.it MH Matera Hotel Matera www.mhmaterahotel.com Santavenere Hotel Maratea (PZ) www.santavenere.it Hotel Villa del Mare Maratea (PZ) www.hotelvilladelmare.com Hotel degli Argonauti Marina di Pisticci (MT) www.portodegliargonauti.it

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Hotel Capovaticano Thalasso & SPA Capovaticano Ricadi Tropea (VV) www.capovaticanoresort.it Scoglio della Galea Ricadi (VV) www.scogliodellagalea.it

Verdura Golf & SPA Resort Sciacca (AG) www.roccofortehotels.com I Monasteri Golf Resort Siracusa www.imonasterigolfresort.com Hotel Villa Neri Resort & SPA Linguaglossa (CT) www.hotelvillaneri.it Kempinski Giardino di Costanza Mazara del Vallo (TP) www.giardinodicostanza.it Villa Zina Park Hotel Custonaci (TP) www.villazina.it


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ra le più frequenti domande che risuonano all’interno di un Centro benessere ed Estetico, ci sono le richieste di interventi efficaci per risolvere la perdita di tono del viso e del corpo e per rimodellare la silhouette. Problematiche comuni a molte donne - e anche a molti uomini - che possono essere affrontate attraverso i cosmetici, ma che trovano nel ricorso ai moderni sistemi elettromedicali una strategia quasi irrinunciabile. Un chiaro esempio è dato dall’attivazione in modo differenziato di tre tecnologie, così da rendere ogni trattamento personalizzato, in abbinamento all’utilizzo di specifici prodotti [ comfort zone ] concepiti per massimizzarne l’efficacia e la piacevolezza. La durata del trattamento è variabile in base alla zona da trattare: gambe e glutei 40 minuti, addome e fianchi 15 minuti, braccia 10 minuti e Total Body 50 minuti (gam-

be glutei addome). Face and Bo- fiori e adiposità localizzata, dy 3.0 è un sistema che combi- agendo sui tessuti attraverso un na radiofrequenza multipolare, movimento ritmato o continuo massaggio endodermico (va- in 2 fasi: Fase di Aspirazione e cuum dinamico) e laser al diodo Fase di Rilascio. Questo masproprio per rispondere alla per- saggio endodermico garantisce dita di tono viso e corpo e rimo- ri-ossigenazione e riattivazione dellare la silhouette. I risultati circolatoria. Infine, il Laser a sono visibili già dopo il primo Diodo (1 diodo manipolo viso trattamento grazie alla particola- e 3 diodi manipolo corpo) irrare reazione di calore creato dal- dia il tessuto rimuovendo cellula radiofrequenza tramite l’emis- le morte (epidermide) e stimosione di onde elettromagnetiche lando la circolazione linfatica e ad alta frequenza che sfruttano venosa nel derma e ipoderma. l’energia termica interna che i In conclusione, il sistema Face tessuti stessi riescono a produr- & Body 3.0 rimodella il corpo, re quando vengono colpiti dalle riattiva il metabolismo tissutale onde (endodiatermia). In rispo- - ossigenando e migliorando la sta al calore iniziale viene a pro- circolazione - tonifica i tessuti dursi una successiva formazione contrastando la lassità cutanea e di nuovo collagene, con una pel- dona un effetto lifting a viso, le che appare più rassodata, collo e décolleté. È quindi raccocompatta e giovane. Il Vacuum mandato per trattare atonia, dinamico, invece, sfrutta svuotamento, rughe, colorito un’azione di aspirazione (princi- spento del viso; lassità tissutale, pio di suzione) della parte inte- inestetismi della cellulite, adiporessata per favorire la circolazio- sità localizzata, linfoedema del ne veno-linfatica, ridurre i gon- corpo.




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