ANTONIO MASOTTI Performance Intellettuale
Ricordo di Pier Paolo Pasolini 2015 Palazzo del Duca/Senigallia
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RICORDO DI PIER PAOLO PASOLINI Palazzo del Duca - Senigallia 27 novembre - 30 dicembre 2015
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Antonio Masotti Performance intellettuale di Fabio Mauri proiezione del film “Vangelo secondo Matteo”, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, 1975
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Antonio Masotti e le immagini della Performance Intellettuale
Quando il prof. Renato Galbusera ha proposto al Musinf di realizzare un Ricordo 2015 di Pier Paolo Pasolini, articolato su una mostra al Palazzo del Duca, con testimonianze di vari artisti contemporanei, ho subito pensato di aprire il percorso espositivo con la storica documentazione, conservata dal Musinf e costituita dalle bellissime e drammatiche immagini scattate dal fotografo bolognese Antonio Masotti, il 31 maggio del 1975, nel corso delle attività inaugurali della Galleria d'Arte Moderna di Bologna. Si tratta della documentazione della performance Intellettuale, ideata dal regista Fabio Mauri. Nella performance Pasolini siede su una sedia, e di fronte a un pubblico emozionato e sorpreso, si fa proiettare sulla camicia bianca, che indossa, le scene del Vangelo secondo Matteo. Mauri aveva conosciuto Pasolini nel 1939, a Bologna. Con Pasolini nel 1942 avevano collaborato per la rivista d'arte e letteratura "Il Setaccio". Nel 1959 avevano collaborato nella rivista "Officina", di cui Mauri era segretario di redazione. Nell'anno stesso della morte di Pasolini, il poeta sarà protagonista della performance Intellettuale, dove ci sono riflessioni sulla poesia vissuta di cui Pasolini aveva scritto in una lettera a Sandro Penna nel febbraio del 1970, segnalando una "poesia vissuta", che conterebbe di più della "poesia scritta". Lo stesso, Mauri, ideatore della performance, sul tema ha poi dichiarato di trovarsi a disagio per l'eccesso di identità dell'azione, che era stata ideata in laboratorio. Infatti, sbigottisce l'imposizione di una passione che l'autore subisce, crocifisso dalla crocifissione, chiamato a rispondere, fisicamente, di quanto ha concepito. Mi emoziona ricordare oggi come quella di Antonio Masotti fosse stata la prima raccolta fotografica del Musinf. Ne fanno parte, oltre alla suite di Intellettuale, i ritratti del mondo artistico, che Masotti aveva conosciuto, frequentato ed amato. Si tratta di un formidabile spaccato delle arti visive del Novecento. Da Giorgio Morandi, Luciano Minguzzi, Virgilio Guidi, Vasco Bedini, De Blasi e Pietro Bonfiglioli, John Ahearn, Daze (Chris Ellis), Germano Sartelli, Ahern, Carlo Zauli, Emilio Vedova e Renato Barilli, Francesca Alinovi, Angelo Biancini, Franco Gentilini, a Concetto Pozzati, Eduard Pignon, Cesare Zavattini, Antonio Mascalchi, Quinto Ghermandi, Toxic one (torrick ablak), Cleto Tomba, Germano Sartelli, Carlo Mattioli, Severo Pozzati e Luciano de Vita, Concetto Pozzati, Sepo, Mario Nanni , Quinto Scanavino, Aldo Borgonzoni, Marcello Jori, Luigi Carluccio e Cristina Roncati, Sergio Vacchi, Wilfredo Lamm, lo scul9
tore Cortellazzo, Omar Galliani, Marchiori , Mario Ceroli, Pier Paolo Calzolari, Sergio Romiti, Luciano de Vita, Bruno Saetti, Sergio Vacchi, Ilario Rossi, Cristina Roncati, Maurizio Bonora, Arnaldo Pomodoro, Bruno Pulga, Giovanni Korompay. Antonio Masotti era nato nel 1918. E’ scomparso nel 2003. Con La suite fotografica, pubblicata nel libro “Le Bolognesi”, con testi di Riccardo Bacchelli e Massimo Dursi aveva raggiunto una vasta notorietà, rinforzata dalla suite fotografica apparsa nel libro “Sotto i portici”. Aveva costruttivamente partecipato con il pittore Paolo Zauli e con lo scultore Giuliano Giuliani, alle fasi fondative del Musinf, il Museo d’arte moderna di Senigallia. Gli piaceva dare il contributo della sua presenza agli incontri senigalliesi con artisti del rilievo di Orfeo Tamburi, Virgilio Guidi, Ernesto Treccani, Pericle Fazzini. Lui che aveva cominciato fotografando il teatro, dalle emozioni forti del palcoscenico era passato a quelle contaminanti degli allestimenti di mostre. Lo interessavano le novità dell’informale della pop art, dell’optical, ma anche le performances e le provocazioni dissacranti e sostenute da autentica forza estetica. La pubblicazione di “Comunicazioni visive”, con un testo di Gillo Dorfles ed altri libri, legati all’opera di rilevanti operatori visivi, gli avevano dato una robusta fama di fotografo degli artisti. .. Carlo Emanuele Bugatti Direttore del Musinf
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Antonio Masotti: proiezione del film “Vangelo secondo Matteo”, alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, 1975 12
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REALIZZATO PRESSO IL LABORATORIO CALCOGRAFICO DEL MUSINF SENIGALLIA NEL MESE DI NOVEMBRE 2015
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