Ruggero Passeri
In cerca di Tommaso Rilevazione fotografica suoi luoghi di Una vita violenta RICORDO DI PIER PAOLO PASOLINI 2015 PALAZZO DEL DUCA SENIGALLIA
QUADERNI DEL MUSINF
2
QUADERNI DEL MUSINF 3
4
Ruggero Passeri
In cerca di Tommaso Rilevazione fotografica suoi luoghi di Una vita violenta
QUADERNI DEL MUSINF 5
Ennio Calabria: “P.P. Pasolini”, incisione, 2010 6
Ruggero Passeri: Alla ricerca di Tommaso Quando avevo presentato queste fotografie di Ruggero Passeri, in una bella mostra allestita alla Casa delle Letterature di Roma, mi ero lasciato sfuggire una generica annotazione sullo storico legame tra fotografia e letteratura realista. La ripeto qui perchè il legame tra un'immagine istantanea genesi stessa di Una vita violenta era stato specificato, anche con meraviglia, proprio da Pasolini. Infatti, in Le belle bandiere (1966), ricordava come La trama di Una vita violenta gli si fosse fulmineamente delineata una sera del '53 o '54, quando stava finendo di scrivere Ragazzi di vita. Prima di tutto il luogo. E' quello in cui Pasolini al tempo abitava. "Un punto della Tiburtina, all'altezza di Pietralata, e poco prima di Tiburtino III e Ponte Mammolo che si chiama il Forte” dove precisava Pasolini "si vedono una caserma, un bar, una fabbrica, un deposito di pullman, delle baracche, e, dietro, un'altura, un montarozzo spelacchiato e infernale, il Monte del Pecoraro. Poi l'atmosfera. "Pioveva" ha scritto Pasolini" c’era un'aria fradicia e dolente, con quell'azzurro cupo, funereo, troppo lucido che si scopre in fondo all'orizzonte quando il tempo si rasserena verso sera, ed è ormai troppo tardi. La storia. "Mentre camminava nel fango" ha raccontato ancora Pasolini "lì, alla fermata dell'autobus che svolta verso Pietralata, aveva conosciuto Tommaso". Non si chiamava Tommaso, ma era identico, di faccia," assicura Pasolini" a come poi lo ha dipinto ripetutamente nelle pagine di Una vita violenta. Vestiva, anche, nello stesso modo: "un abituccio sbrindellato, ma “serio”, con la camicia bianca magari sporca, e la cravattina, violacea e lisa. Come spesso usano fare i giovani romani". Tommaso con Pasolini aveva preso subito confidenza. In pochi minuti gli aveva raccontato tutta la sua storia, a partire dall'episodio che Pasolini ha riportato nel primo capitolo di Una Vita violenta, con la malattia al Forlanini. Poi Tommaso era sparito e Pasolini. Non l'aveva più rivisto. "Né a Pietralata, né a Tiburtina" aveva sottolineato Pasolini "e in nessuna di quelle misere strade che circondano la Città di Dite". Quando era giunto al capitolo del Forlanini, Pasolini aveva dovuto documentarsi, perché in tutta la sua vita non aveva visto un ospedale se non per qualche visita. Allo scopo Aveva parlato con due ex ricoverati, che sarebbero poi diventati due personaggi del romanzo, aveva inoltre parlato con uno dei medici, che era fratello di un uomo politico comunista suo amico. Aveva parlato, infine, con alcuni malati anonimi. Cinque o sei giorni di lavoro. "Tutto qui" aveva annotato Pasolini. Nella creazione letteraria di Pasolini la fulminante immagine del paesaggio, intriso d'acqua, aveva dunque generato la trama. Come dal contesto era stato generato il personaggio, che in esso era rifluito. Un'operazione dunque perfetta in sè. La suite fotografica di Ruggero Passeri è un ricordo di Pasolini, costruito su un'impossibile ricerca del personaggio Tommaso nel paesaggio attuale. Ricerca, aggiungerei, impossibile quanto appassionata ed appassionante. Carlo Emanuele Bugatti Direttore Musinf 7
"Sapeva che casa sua era in Via dei Crispolti, n. 19... C'erano sei o sette palazzine, storte, di sguincio, con file di finestrini tondi, dipinte di rosa scuro, con delle porte dove ci s'arrivava facendo cinque o sei scalini, e tante balaustre a zig zag che le univano tra loro" Palazzi InaCasa, Via dei Crispolti 19. 8
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 9
“…come arrivarono a Piazza Vittorio… Chioschi gabinetti, giornalisti, tutto era chiuso. Non passava nessuno. I lampioni tra gli alberi luccicavano per conto loro…" Piazza Vittorio Emanuele II. 10
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 11
"Il conducente aveva già la mano sulla manopola, la porta si aperse e quello saltò giù dal tram. Tommasino gli andò appresso, con uno zompo, e si ritrovò sulla strada, lì davanti all'arco di Santa Bibiana". Arco di S. Bibiana. 12
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 13
“Ma ormai Tommaso era in vista del Bar Duemila, ch’era lì, proprio al comincio di Tiburtino, davanti al Monte del Pecoraro” Bar Falcioni, Via Tiburtina 820, già Bar Duemila. 14
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 15
“I burini già avevano smesso di lavorare, negli orti lì attorno, e Via delle Messi d’Oro, coi cerasi e i mandorli al primo boccio, era tutta vuota” Orti, presso Via Palmiro Togliatti. 16
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 17
“Roma era tutta gocciolante..Cadeva giù un’acqua così fitta e leggera che si scioglieva prima di arrivare sul selciato” Via dei Fori Imperiali 18
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
19
“Ma poi, quando diventò notte, si sentì peggio, sempre di più: gli prese un nuovo intaso di sangue, tossì, tossì, senza più rifiatare, e addio Tommaso”. Presso l’Aniene, una mattina presto, inverno 2012 20
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
21
“il Zimmìo offrì il cappuccino con un maritozzo, a un baretto di Via Selmi, pieno di giovanotti coi vestiti buoni, tutti in grazia di Dio” Negozio di casalinghi (ex bar) , Via Francesco Selmi 35. 22
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 23
“Via dei Chiavari era lì in mezzo, col suo selciato sconnesso e le sue file di facciate, come un budello. A metà della via c’erano delle luci verdognole, al neon, sopra un portone bianco: era il Vittorio, un pidocchietto dove facevano due film”. Negozio “Balloon” in Via dei Chiavari, un tempo cinema parrocchiale. 24
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
25
"Una nuvolaglia fitta fitta s'era intanto distesa per il cielo, cominciando da dietro il fiume, dopo le case di Montesacro, lontane lontane." Fiume Aniene, a sud del quartiere Montesacro, Roma 26
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 27
"CosĂŹ andarono a pedagna a Ponte Mammolo" Ponte Mammolo. 28
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
29
“Tutta la Garbatella brillava al sole: le strade in salita coi giardinetti in fila, le case coi tetti spioventi e i cornicioni a piatti cucinati, i mucchi di palazzoni marone con centinaia di finestre e d’abbaini, e le grandi piazzette cogli archi e i portici di roccia finta intorno�. Quartiere della Garbatella
30
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
31
"Andò ancora giÚ per via Luigi Cesana... c'erano delle case una addossata all'altra, a scalinata, in modo che il primo piano della seconda era all'altezza del secondo piano della prima, e cos'avanti: davanti alle facciatine colorate c'erano tante scale esterne che le univano, con dei pianerottoli che facevano come da terrazzine alle porte di ingresso, tutti sbarre e inferriate�. Via Luigi Cesana. 32
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 33
“Al di là dell’Aniene, si stendevano i campi, verso i colli di Tivoli, confusi nell’aria fredda”. Fiume Aniene, presso l’ex Lanificio Luciani, via di Pietralata.
34
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
35
"Tommasino invece correva sul marciapiede rialzato, addosso al Monte del Pecoraro". Collina del Monte del Pecoraro, Via Tiburtina.
36
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 37
“Gli faceva effetto, a tornare a quell’ora, che nell’aria si distinguevano ancora bene, all’ultimo barlume, i mandorli e i persichi secchi degli orti, i canneti: e più avanti il ponte dell’acquedotto, sopra l’Aniene che scorreva via gelido e buio” Ponte dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, Pietralata. 38
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 39
"LÏ davanti c'era il cinema Apollo, pure questo coi cartelloni, zuppi, dietro le reticelle di metallo, e sopra la porta, scritto in lettere di mezzo metro, il titolo del film". Facciata dell’ex cinema Apollo, Via Cairoli. 40
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
41
“Gli altri tre si presentarono al benzinaro, poco prima della Storta, Lello al volante, il Cagone accanto, e Ugo sul sedile di dietro". Si accostarono ed era tutto buio, con solo la conchiglia della Shell che brillava grande come la luna." Distributore di carburante (ex-Shell), Via Cassia, La Storta. 42
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 43
"Mentre correva appresso alla palletta, al trotto, arrivò da dietro la curva per Montesacro l'auto: non fece in tempo a frenare, e l'intuzzò col paraurti, buttandolo lungo sul fosso... Toto andò a battere con la capoccetta contro una pietra appozzata nella fanga, e restò lì fermo... solo un goccetto di sangue gli usciva da dietro le orecchie..." Autobus 211, Via di Pietralata 44
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 45
"..Scesero, sua madre e lui, andarono a fette per dei vialoni nuovi, e arrivarono davanti all'ingresso del Forlanini: un cancello sbarrato, con accanto una specie di posto di guardia, come nelle caserme. Dietro si vedevano tutti giardini, alberi, e in fondo un palazzone, pieno di colonne, grande come un teatro.." Ospedale Carlo Forlanini. 46
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013
47
“Di tanto in tanto la luce di un lampo, seguita da un tuono fiacco fiacco, faceva vedere la borgata intera, ormai tutta nell’acqua” Via delle Messi d’Oro, Pietralata. 48
Ruggero Passeri: “In cerca di Tommaso”, 2013 49
Ruggero Passeri: “Autoritratto” 50
Ruggero Passeri
E’ nato e vive a Roma. Ha iniziato ad interessarsi di fotografia alla fine degli anni sessanta, come autodidatta. Ha esposto le sue prime opere nel 1983 alla galleria Il Fotogramma di Roma, proseguendo nel corso degli anni con varie mostre personali. Nell'agosto 2008 ha esposto una sua serie di 40 ritratti di artisti e intellettuali italiani al Museo Comunale di Arte Moderna e dell'Informazione di Senigallia, e la serie è stata poi acquisita nella collezione del Museo, che vanta, tra l'altro, opere di Mario Giacomelli e dei fotografi senigalliesi del Gruppo Misa. Ha pubblicato foto e articoli su vari quotidiani, periodici e riviste specializzate. Da diversi anni Passeri utilizza esclusivamente fotocamere digitali, anche per il bianco e nero, che costituisce il nucleo principale del suo lavoro. Dal 2009 collabora al progetto dell'Osservatorio della Fotografia della Provincia di Roma, di cui è responsabile del laboratorio di fotografia e stampa digitale. Viaggiatore appassionato, di recente ha realizzato reportages fotografici in Arabia Saudita, in India e in Cina. Nel 2010 gli è stata conferita la Targa al Merito della Città di Senigallia per il suo lavoro sugli artisti italiani. Di lui hanno scritto: Denis Curti, Mirella Bentivoglio, Carlo Emanuele Bugatti, Mario Lunetta, Eugenio Martorelli.
51
52
REALIZZATO PRESSO IL LABORATORIO CALCOGRAFICO DEL MUSINF SENIGALLIA NEL MESE DI NOVEMBRE 2015
53
54
55
56