Il design nascosto negli oggetti quotidiani
indice
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Ricerca di segni e forme nel territorio
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Contestualizzazione di oggetti e parole: la realtĂ contadina
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Contestualizzazione di oggetti e parole: i mestieri
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Contestualizzazione di oggetti e parole: gli oggetti della casa
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Oggetti comuni ispirano il design
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RealtĂ industriali dei primi del novecento
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Ipotesi progettuale
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Ringraziamenti
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Ricerca di segni e forme nel territorio
L'analisi e l'osservazione del territorio del Delta del Po evidenziano la presenza di alcuni elementi strettamente collegati al design del prodotto. Il primo sopralluogo effettuato presso il Museo della Bonifica di Ca' Vendramin ha offrerto la possibilità di apprezzare un'antica idrovora a vapore, esempio di progettazione industriale dei primi del '900. Ben nota è la loro funzione, ma non è immediato il riferimento ad altri complessi industriali nati in Europa nello stesso periodo, come ad esempio la AEG. Tali analogie ci permettono di affermare con certezza l'alto livello tecnico che alcune eccellenze italiane avevano raggiunto riscattando questa terra, da molti ancora oggi considerata depressa. I successivi sopralluoghi ci hanno permesso di osservare i casoni di canne e altre strutture legate alla tradizionale attività di pesca che sfruttano materiali locali e di riciclo. Il Museo delle Api e il Museo della Corte raccolgono manufatti del passato particolarmente interessanti dal punto di vista del disegno industriale perché ricordano nelle forme, e a volte nei materiali, oggetti attualmente in produzione. L'accostamento tra oggetti antichi e moderni ha l'intento di dimostrare come vecchie forme possano essere fonte di ispirazione per nuovi progetti, valorizzando così la cultura. Parallelamente alla ricerca di oggetti ne è stata effettuata una a livello linguistico per capire il significato di alcune parole dialettali ancora oggi in uso nel territori. Sono state divise per categorie e contestualizzati nell'ambiente in cui venivano usate. In questo contesto si innesta la nostra provocazione, che consiste nel realizzare oggetti utilizzando materie prime del luogo e tecniche costruttive ad esse connesse. L'intento è quello di dare identità a semplici manufatti cercando di incentivare l'utilizzo di ciò che questa terra offre.
Utensili per il lavoro nei campi
Aratro
Rastrello in legno Oggetti fotografati presso il Museo della corte di Cà Cappello-Porto Viro
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Contestualizzazione di oggetti e parole: la realtĂ contadina
"Gli attrezzi del contadin: el rampin da bietole, el forcheto da bietole, la cortelina, la forca, el forcon, el restelo, la zapa, el zapin, el baile, la baila, la roncola, el tamiso, la trivela, el zerciaro par batare i fasoi, el rabio, la pala, la barela par el fen e la paia, el cariolon, la boroza, el caro, el careton, el rimorchio, el zoo par le bestie, el timon del caro, el timonzelo, la caucia, la rapegara, el diavoleto, el rulo, la seminatrice, el versore, el sbusarolo par le patate, el fero da segare, el coaro, la piera par guare el fero da segare, le piante par batare el fero da segare, el restelon, la manara, el segon, la sega, el manareto, la falzinela el falzin, la maza, la peolara..."
Utensili del barbiere
Utensili per il pescatore
Utensili per il falegname Tratto da Roberto Moretti, Manuale del pescaturismo nel Delta del Po, Regione Veneto, 2007 , pag. 171
Oggetti fotografati presso il Museo delle api di CĂ Cappellino-Porto Viro e il Museo della Corte di CĂ Cappello-Porto Viro
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Contestualizzazione di oggetti e parole: i mestieri
"Gli attrezzi da lavoro: el batelo, el remo, la barca, el tramacio, la negosa, el negosin, la cana da pesca, la sposina, l'amo da rane, el reon, la ranarola, la baldanza, el banco da laoro, la morsa, el puntirolo, la scanzia, i ciodi, la sega, el segon, el segazo, el segheto, la pinzeta, la tanaja, la raspa, el compaso, la piala, el soramarego, la sola de corame, el cavaforme, la machineta per fare i busi, el rasoio, la coramela, la bacinea de acqua, el petene, el specio..." Sedia per il capofamiglia
Tostacaffè Oggetti fotografati presso il Museo della corte di Cà Cappello-Porto Viro
Tratto da Roberto Moretti, Manuale del pescaturismo nel Delta del Po, Regione Veneto, 2007 , pag. 171
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Contestualizzazione di oggetti e parole: gli oggetti della casa
Rete da pesca1
"Gli attrezzi de la casa: la gramola, la sesa, la scoa, el cadin, el saon, el specio, el canfin, la tola, la carega, el caregon, el pasejo par i picoli, el careghin, el sculieor, el piron, el cortelo, el toaiolo, la pegnata, el piato fondo, el piato spanto, la cazola, el cazolin, la machina da conserva, la scolarola, la sporta par la spesa, el fatepan biscoto, la padela, el stampin, el mestolo, la cogoma da cafè, el pegnato, la bala del cafè, el tamiso, la mescola, la rodela per fare i capeleti, la panara per la polenta, el masenin del cafè, el scagno per lavorare, el cavaleto da bugà, la tola per lavare..."
Bruno Munari, lampada Falkland, 2 prodotta da Danese
Secchio in ferro3
Bruno Munari, linea Sicilia, 4 prodotta da Danese
1,3 oggetti fotografati presso il Museo della Bonifica di Cà Vendramin 2,4 da www.danesemilano.com
Tratto da Roberto Moretti, Manuale del pescaturismo nel Delta del Po, Regione Veneto, 2007 , pag. 171
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Oggetti comuni ispirano il design
Idrovora dei primi anni del 900
"Il grande pittore dipinge l'insegna per il fornaio il grande scultore dĂ forma a una macchina il grande architetto progetta la casa per il capo del governo il grande poeta scrive canzoni popolari il grande musicista scrive la musica per le canzoni del poeta un popolo civile vive in mezzo alla sua arte."
Strumentazione di controllo
Bruno Munari
Fornace Da www.fondazioneferrero.it/eve/munari
Oggetti fotografati presso il Museo della Bonifica di CĂ Vendramin
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RealtĂ industriali del primo Novecento
L'idrovora di Ca' Vendramin rappresenta un esempio importante di archeologia industriale. La particolare cura con cui è stata conservata nel tempo testimonia che anche l'Italia nei primi anni del secolo scorso vantava esempi di eccellenza al pari delle altre nazioni Europee. Il suo funzionamento a vapore richiedeva ampi spazi per le fornaci ed oggi questi stessi spazi dimostrano come nei primi insediamenti industriali si combinassero in modo curioso elementi di ornamento e macchinari.
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Ipotesi progettuale
Ringraziamenti
"(...) Mescolate (quindi) i disegni, cambiate i colori degli occhi, abituiamoci a guardare il mondo con gli occhi degli altri." 1
Bruno Munari
Partendo dall'analisi delle tecniche costruttive locali, in particolare osservando i casoni dei pescatori, e facendo riferimento a forme semplici presenti nel luogo è stato ipotizzata la creazione di oggetti d'arredo. E' stata eseguita la raccolta di canne palustri di cui il territorio è ricco e sono stati assemblati alcuni fasci cercando di creare sedute e punti d'appoggio. Questa proposta è un invito ad avere maggiore consapevolezza delle risorse del proprio territorio, a guardarle con occhi diversi e a sfruttarle usando la fantasia.
Si ringrazia per la gentile collaborazione gli abitanti di Porto Viro che con grande disponibilitĂ ci hanno permesso di conoscere le loro tradizioni, in particolare il sig. Giuliano Mattiazzi e la la Pro Loco. Ringraziamo inoltre lo Iuav, la Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e tutte le istituzioni che hanno permesso questa interessante esperienza.
1 da www.fondazioneferrero.it/eve/munari
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...L'identità è un punto di partenza, non di arrivo... Pier Paolo Pasolini
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