"Abitare il Silenzio”
Il silenzio è calmo, tranquillità, è assenza di suono, le sue finestre si aprono su un mondo infinito di paesaggi reali, di fantasia ed inconsci, luoghi abitati o da abitare.
La mostra si propone di essere un unico grande racconto che accompagna lo spettatore nella scoperta di grandi storie d’amore, di mancanze, di vicinanza e distanza, evocando i segreti del mondo senza l’ausilio di parole o spiegazioni.
Espongono: Biagio Battaglia, Paolo Bovino, Carla Caruso, Alessia Coda Zabetta, Daniela De Luca, Valentina Violetta De Luca, Moreno Diana, Cristina Macchia, Malcom Art, Josè Miranda, Emanuele Pasculli, Corinna Pizio, Maria Chiara Pruna, Elina Salomone, Norman Sgrò, Barbara Taglioni.
BIAGIO BATTAGLIA «Fondali Marini»
50x70 Acrilico su tela
Certi silenzi sono abitati dalla sordità.
«Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia nella notte.»
(Alessandro Baricco)
PAOLO BOVINO «La celestiale ferita» 100x150 Olio su tela
Una donna sola e nuda su un ghiacciaio, che guarda lo spettatore: chi o che cosa l’avrà mai condotta lassù.
In quale oceano di solitudine ella forse volutamente dimora?
«La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.»
(Carl Gustav Jung)
50x70 Acrilico su tela
CARLA CARUSO «Acchiappasogni»
L’acchiappasogni è una giovane donna, con un veliero in mano, che guarda lo spettatore, non comunica con lui, ma il suo sguardo è perso in un viaggio onirico, solitario, fatto di silenzi e di dialoghi interiori.
ALESSIA CODA ZABETTA
«E
tu, giochi?»
50x40
fotografia digitale Stampa su carta fine art
Siamo sempre stati bravi con le carte. A mischiarle.
A metterle in tavola.
A volte giocandoci tutto per ricordarci che in un secondo potevamo perdere.
Ma non ci siamo mai guardati
Siamo sempre stati bravi con le carte un po' meno con noi stessi.
E se tra una mano e l'altra per caso ti capitasse di alzare gli occhi mi troveresti lì.
Non mi sono mai alzata nemmeno quando ho perso, nemmeno quando la sala si è fatta vuota. Ho alzato lo sguardo castelli instabili che hai protetto, nel buio, senza dirmi nulla.
Siamo sempre stati bravi con le carte e forse potremmo esserlo anche con noi stessi.
ALESSIA CODA ZABETTA
«Vuoto»
40x50 fotografia digitale Stampa su carta fine art
Io sono il vuoto.
Caos di assenze, pensieri sfuggenti, rincorsi di notte.
Parole non dette, atti mancati.
Vuoto che riempie.
Occhi chiusi.
Chiedo a me stessa di esistere.
Non trovo altro che buio.
DANIELA DE LUCA
«L’urlo del silenzio»
2 x 70x50
Fotografia digitale su carta fine art
DANIELA DE LUCA
«Assordante silenzio»
70x50
Fotografia digitale su carta fine art
Il silenzio imposto, il silenzio punitivo, il silenzio assordante della natura, il silenzio omertoso, il silenzio della riflessione.. quante sfumature del silenzio che non è solo assenza di suoni..
VALENTINA,VIOLETTA DE LUCA
«La ricerca dell’anima perduta»
88x124
Digital Art
Stampa su forex di elaborazione digitale
Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne., ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà.
Platone lo aveva già capito tanti anni fa che l’amore è sofferenza e ci può essere una via d’uscita: trovare l’anima gemella.
L’essere vivente non è altro che la metà di due individui divisi al principio da Zeus, che li separò per lasciarli in cerca l’uno, dell’altro.
E’ il mito delle due metà descritto nel Simposio di Platone, filosofo ateniese del V sec a.C. e narrato dal commediografo Aristofane.
L'opera racchiude in sé questa essenza riportando i due amanti separati da Zeus in una continua ricerca che li riporta poi a un equilibrio simmetrico capace di unire e fondere le loro anime.
Abitandole nel silenzio del loro amore.
MORENO DIANA
«Tempo Liquido
- Nel tunnel luminoso del coma-»
50x75
Fotografia digitale stampa su Forex
Il silenzio è sempre un messaggio, anche quando non parliamo, comunichiamo: con i gesti, con gli sguardi e con il corpo.
«In un atteggiamento di silenzio l’anima trova il percorso in una luce più chiara, e ciò che è sfuggente e ingannevole si risolve in un cristallo di chiarezza.»
(Gandhi)
CRISTINA MACCHIA
«Il Silenzio»
40X50
Tecnica mista su tela
Il silenzio
Il silenzio a volte ferisce.
Taglia la carne.
Lascia cicatrici.
Accende sentimenti inespressi, celati da sorrisi e parole taciute.
Sorprende
la mente in pensieri improvvisi che si stringono e non lasciano margini di respiro.
Fa rumore.
È assordante.
Urla nella quiete di una notte senza luna.
CRISTINA MACCHIA
«Altrove»
30x40
Tecnica mista su tela
Tramonto. Intorno
è silenzio, Solitudine quiete. Vivo in questa assenza di suoni, di luci, di voci. Non c’é tormento.
Slegata
dalle catene del giorno
Trovo rifugio nell’aria ferma del tramonto. In questa incantevole quiete ho voglia di te.
Di quello che sei.
Di quello che puoi essere e che non conosco.
Di quello che posso essere insieme a te.
CRISTINA MACCHIA
«L’Onda»
40X30 Acrilico su tela
Ho sempre amato l’acqua, in particolare il mare.
È qui che abita il mio silenzio. I pensieri sono sommersi dalla quiete.
Restano lì dove non esistono suoni, dove tutto è fermo e il blu si intensifica fino a diventare del colore della notte.
Chiudo gli occhi e mi perdo in un abisso muto. Sto bene, sospesa,
cullata dal moto dolce del mare.
Perché tornare in superficie?
Il silenzio è un luogo segreto, un posto che conosci solo tu.
Nessuno ci può entrare.
È una dimensione in cui puoi dialogare con te stesso e ascoltarlo. Non serve sempre parlare.
MALCOM ART «L’ attesa» 60x80 Tecnica mista su tela
Davvero pensi che quando sto qui, con gli occhi socchiusi, io stia dormendo?
Che non riviva ogni volta quel bacio, che non senta sul viso quel tocco mai dimenticato
quando dal molo lo vidi farsi piccolo nel mio orizzonte...
Mille lune sono passate, senza che il mare me lo abbia ridato, e in ogni piega, del mio corpo
e del mio viso io respiro l'attesa del suo abbraccio..
MALCOM ART «Instinct Curiosity» 100x70 Olio su tela
Il desiderio di varcare la porta Entrare nello specchio
E toccare
E annusare
E ascoltare
le vite degli altri, così intense e così nuove, immerse nel mondo
del possibile.
JOSE’ MIRANDA
«Momento senza fiato»
65x85 con cornice
Olio su tela
Questo è il faro ed il mare che ricordo dalla mia infanzia.
Un'icona della terra in cui sono nato, Foz do Douro, nella città di Porto in Portogallo. Un segnale di avvertimento per i naviganti e allo stesso tempo una gioia per la vicinanza della terraferma.
«Per fortuna c’è quel faro a distogliermi dal buio. E nel silenzio del mare, io ritrovo di nuovo il mio respiro.»
(Fabrizio Caramagna)
EMANUELE PASCULLI «Freedom»
90x80
Tecnica mista su tela
Freedom è il contrasto tra la cultura opprimente e radicata, nelle cui crepe si insidia e cerca spazio una generazione fluida, esprimendosi urlando libertà.
Lo spago rappresenta il simbolo di rivolta delle donne iraniane: la ciocca di capelli tagliata in segno di protesta. Che non diventino solo fumo e cenere, ma una vera e propria esplosione.
CORINNA PIZIO «DATA L’ORO»
70x50 Acrilico e pigmento puro su tela
Data l’oro - il più occidentale dei laghi prealpini italiani. Non ricordo le parole di quel giorno, si sono incise in me fondamenta senza audio.
«La memoria del cuore elimina i cattivi ricordi e magnifica quelli buoni, e grazie a questo artificio, siamo in grado di superare il passato.»
(Gabriel García Márquez)
MARIA CHIARA PRUNA «Another Time» 80x80 Acrilico su tela
MARIA CHIARA PRUNA
«Without you»
80x80
Acrilico su tela
MARIA CHIARA PRUNA
«Un attimo per me»
80x80 Acrilico su tela
La natura di una terra arcaica che funge da portale di accesso ad un’altra dimensione, in cui avere lo spazio è il modo per riconnettersi con sé stessi.
Un tempo sospeso in cui è bandita la frenesia, gli impegni, gli obblighi e si resta soli cullati dal rumore del mare ad affrontare le proprie grida e i propri silenzi.
ELINA SALOMONE
40x60 Olio su tela
«Dentro l’anima»
ELINA SALOMONE
«Il cielo stellato su di me …»
40x70
Olio su tela
La necessità della quiete, di lucidare i colori dell’anima, di evocare visioni di bellezza e di silenzio, per risentire la propria voce, l’unicità dell’essere.
NORMAN
SGRO’
«La premessa è il freddo»
60x40 Tempera su tela
« … »
Il quadro racconta senza l’ausilio di parole o spiegazioni, ma nel silenzio dell'arte visiva.
BARBARA TAGLIONI
Le ombre di Auschwitz
80X50
Fotografia digitale stampa su Forex
Nel silenzio assordante di Auschwitz abitano le ombre delle vittime che urlano gli orrori subiti.