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arte - dentro al conteMporaNeo H 28 - Intervista allo Studio++
arte - dentro al conteMporaNeo H 38 - Olivo Barbieri -Site Specific_firenze 09-
OVO Direttore Editoriale: Riccardo Caracciolo; Ideatore e Curatore: Massimo Tonietti; Staff di Direzione: Simona Chiavacci; Tania Magnani, Massimo Tonietti; Progetto grafico: Alexandra Barbieri, Tania Magnani; Curatore “Firenze in Contemporanea”: Nicola Cecchelli Hanno collaborato: Marcello Accanto, Andrea Angeloni, Benedetta Bianchi, Laura Brignoli, Alessandra De Bianchi, Elena Magini, Giorgio Edoardo Pinto, Alessandra Petrelli, Rossella Tesi e Serena Vanzaghi.
arte - dentro al conteMporaNeo h 42 - Paolo Canevari -Nobody Knows-
arte - dentro al conteMporaNeo h 46 - Anteprima - As Soon As Possible - L'accelerazione Nella Società Contemporanea -
arte - PERCORSI
www.iovo.it
h 50 - Lucia Marcucci -Supervisiva-
info@iovo.it - m.tonietti@iovo.it - n.cecchelli@iovo.it supplemento de IL FREE PRESS del 28-04-10 aut. trib. n. 5633 del 25-02-08 - distribuzione gratuita Edito da: Publigest srl, via G.B. Amici n° 20, 50131 Firenze, Tel +39 055 571359 / Fax 055 582746 / Cell 327 5303110
arte - BELVEDERE H 56 - Francesco Careri <> Marina Rossi
Stampa: Filograf - Forlì
MUSICA - hamelin H 62 - The Black Box Revelation
OVO | H 2
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maggio 2010: il nuovo da non perdere... PAUL JENKINS - La coscienza del tempo
Dal 8 maggio al 24 luglio 2010 Galleria Open Art Viale Della Repubblica n°24, Prato
Dal 8 maggio al 30 giugno 2010 Palazzo Pacchiani Via Mazzini n°65, Prato
GLORIA FRIEDMANN - Wunderkinder
Dal 13 maggio al 12 giugno 2010 Galleria Alessandro Bagnai Via del Sole n°15r, Firenze
AS SOON AS POSSIBLE L’accelerazione nella società contemporanea
Dal 14 maggio al 18 luglio 2010
C.C.C.S. - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina [Palazzo Strozzi] Piazza Degli Strozzi n°1, Firenze
TO A DEGREE, RATIONAL
Dal 15 maggio al 30 giugno 2010 Galleria Gentili Via del Carmine n°11, Prato
OVO | H 5
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guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A Cura di Serena Vanzaghi
guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A Cura di Serena Vanzaghi
GALLERIE ASSOCIATE DELEGAZIONE TERRITORIALE TOSCANA A.N.G.A.M.C. ARTE DEL XX° SECOLO
Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea
L’
Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea è costituita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell'arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, promozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’A.N.G.A.M.C ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale é quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amministrativo; promuovere dibattiti e conferenze su temi di interesse per gli associati. Il delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini cell. 335 7054800
OVO | H 10
Sede: Via Garibaldi n°29, 51016 Montecatini Terme (Pt), Tel. e Fax +39 0572 73468; Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni su orari e programma espositivo contattare la galleria; Web: galleria@artexxsecolo.191.it www.artexxsecolo.com
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Sede: Piazza Duomo n°37, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. e Fax +39 0584 71760; Orario: venerdì, sabato e domenica 10:30 – 13:00 17:00 – 20:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@galleriaastuni.it www.galleriaastuni.com
FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA
Sede: Via Garibaldi n°37, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel +39 0584 792635 / Fax +39 0584 792459; Orario: tutti i giorni escluso la lunedì 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: flora.bigai@iol.it www. florabigai.com
GALLERIA CARINI & DONATINI
Guerra e Pace; 22/05/10 - 11/07/10 c/o Casa Masaccio Arte Contemporanea; Autore: Gian Marco Montesano; Curatore: Valerio Dehò; Sede: Via Gruccia n°192/b, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel. e Fax +39 055 943449; Orario: tutti i giorni escluso il sabato e la domeOVO | H 11
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nica 09:30 - 12:30 15:00 - 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@ carinidonatini.com www.carinidonatini. com
GALLERIA CONTINUA
Chen Zhen – Purification Room • Berlinde De Bruyckere – Elie • Luca Pancrazzi – Temporundum Continuo • Arcangelo Sassolino – Qui e ora • Nedko Solakov – A Riffraff; 27/02/10 - 15/05/10; Autori: Chen Zhen, Berlinde De Bruyckere, Luca Pancrazzi, Arcangelo Sassolino, Nedko Solakov; Sede: Via del Castello n°11, 53037 San Gimignano (Si), Tel.: +39 0577 943134; Orario: dal martedì al sabato 14.00 – 19:00 o su appuntamento (possono variare verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriacontinua.com www.galleriacontinua.com
SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Sede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 OVO | H 12
2269190; Orario: tutti i giorni escluso la domenica 09:30 – 12:30 15:30 – 19:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@santoficara.it www.santoficara.it
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Supervisiva; 20/03/10 – 15/05/10; Autrice: Lucia Marcucci; Catalogo: edito da Carlo Cambi editore con testi di Francesco Galluzzi ed Enrico Ghezzi, disponibile in galleria; Sede: Via Val di Marina n°15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39 055 4377359; Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30. Lunedì, domenica e festivi aperto su appuntamento (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@frittelliarte.it www. frittelliarte.it
GALLERIA GIRALDI
Momenti di pittura; 27/02/10 – 15/05/10; Autori: Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri e Pino Pinelli; Curatore: Giorgio
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Bonomi; Sede: Piazza della Repubblica n°59, 57123 Livorno, Tel. +39 0586 883022 / Cell. +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778; Orario: dal lunedì al sabato 10:00 – 13:00 17:00 – 20:00, domenica su appuntamento (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriagiraldi. it www.galleriagiraldi.it
ARMANDA GORI CASA d’ARTE
Personale di Lucio Del Pezzo; 20/05/10 - 30/06/10; Autore: Lucio Del Pezzo; Vernissage: giovedì 20 maggio alle ore 21:00; Sede: Viale della Repubblica n°64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 - +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901; Orario: apertura al pubblico solo su appuntamento, contattare i numeri telefonici indicati; Biglietti: ingresso libero; Web: studiomarchi@ tin.it www.armandagoriarte.it
GUASTALLA CENTRO ARTE
POP ITALIA evoluzioni; 15/05/10 30/07/10; Autori: Angeli, Baj, Festa, Gilardi, Rotella, Schifano e Tadini; Vernis-
sage: sabato 15 maggio; Catalogo: disponibile on-line; Sede: Via Roma n°45, 57126 Livorno, Tel. +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514; Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:00 16:30 – 20:00, sabato 10:00 – 13:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@ guastallacentroarte.com www.guastallacentroarte.com
GALLERIA d’ARTE MENTANA
Le Personali in Collettiva; 08/05/10 – 02/06/10; Autori: Angele Audibert Beltramo, Marialuisa Sabato, Roswita Schablauer, He Sì en e Liliana Rossini; Vernissage: sabato 8 maggio ore 18:00; Presentazione del libro “Francesca” (Lalli Editore); 22/05/10; Autore: Maria Antonietta Cencetti; Sede: Piazza Mentana n°2/3/4r; 50122 Firenze, Tel e Fax +39 055 211985; Orario: dal lunedì pomeriggio al sabato 11:00 – 13:00 16:30 – 19:30; chiuso domenica e lunedì mattina (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: galleriamentana@galleriamentana.it www.galleriamentana.it OVO | H 13
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GALLERIA OPEN ART
La coscienza del tempo – On the rim of time; 08/05/10 – 24/07/10 c/o Galleria Open Art; 08/05/10 – 30/06/10 c/o Palazzo Pacchiani (orario lun./sab. 15:00 – 20:00); Autore: Paul Jenkins; Curatore: Mauro Stefanini; Vernissage: sabato 8 maggio alle ore 18:00 c/o Palazzo Pacchiani, Via Mazzini n°65, Prato; Catalogo: a cura di Mauro Stefanini con la collaborazione dell’artista e Suzanne Donnelly Jenkins. Testo a cura di Beatrice Buscaroli, edizioni Gli Ori – Galleria Open Art; Sede: Viale Della Repubblica n°24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808; Orario: dal lunedì al venerdì 16:00-20:00, sabato 10:30 - 12:30 / 16:00 – 20:00 o su appuntamento, chiuso domenica e festivi; Patrocinio: Comune di Prato; Biglietti: ingresso libero; Web: galleria@openart.it www.openart.it
GALLERIA SUSANNA ORLANDO
Sede: Via Carducci n°10, 55042 Forte dei Marmi (Lu), Tel. e Fax +39 0584 83163; VETRINA: Via Sauro n°3, 55045 Pietrasanta (Lu); Orario: dal martedì al venerOVO | H 14
dì 10:30 - 12:30 16:00 - 20:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per informazioni sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@galleriasusannaorlando.it www.galleriasusannaorlando.it
GALLERIA POGGIALI & FORCONI
Upcoming; 10/04/10 – 16/07/10; Autori: Thomas Gillespie, Davide Bramante, Luca Pignatelli, David Lachapelle, Gilberto Zorio, Enzo Cucchi, Luigi Ontani e Giovanni Frangi; Sede: Via Della Scala n°35a / Via Benedetta n° 3r, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406; Orario: dal martedì al sabato 10:00 - 13:00 15:30 - 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@poggialieforconi.it www.poggialieforconi.it
GALLERIA IL PONTE
I sei scalini sono la musica; 23/04/10 – 16/07/10; Autore: Giuseppe Chiari; Curatori: Andrea Alibrandi e Enrico Pedrini; Sede: Via Di Mezzo n° 42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055
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5609892; Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 – 19:00, sabato su appuntamento, chiuso i festivi (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: l’esposizione è realizzata in collaborazione con l'Archivio Giuseppe Chiari; Web: info@galleriailponte. com www.galleriailponte.com
GALLERIA LA SUBBIA DI PAOLA RAFFO
Sede: Via Barsanti n°11, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. +39 0584 283338 / Fax +39 0584 71647; Orario: tutti i giorni 10:00 – 12:00 17:00 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per informazioni su date e programma espositivo contattare la galleria; Web: gallerialasubbia@gmail.com
055 6812697 / Fax +39 055 6812020; Orario: tutti i giorni tranne il sabato e la domenica 09:00 – 13:00 15:30 – 19:30. Chiuso per ferie periodo natalizio e agosto (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: esposizione collettiva di maestri storicizzati di livello nazionale e internazionale che si arricchisce di una scelta di giovani artisti contemporanei presentati come nuove ed emergenti proposte. Parte dell’esposizione sarà itinerante nelle varie sedi della Tornabuoni Arte, a Milano, a Portofino, a Forte dei Marmi e a Venezia protraendosi per gran parte del 2010. Per ulteriori informazioni contattare la galleria; Web: info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniarte.it
TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Maestri Moderni e Contemporanei. Antologia scelta 2010; Sedi: Lungarno Cellini n.13/a, 50125 Firenze, Tel. +39
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> > altri spazi AORISTÒ RISTORANTE SOPRA IL GLOBO
Eternal Sunshine; 20/04/10 – 22/05/10, Autore: Federico Gori; Sede: Via De’ Buti n°11, Pistoia, Tel. 0573 26506 / Fax 0573 307620; Note: in contemporanea alla mostra personale dell’artista Eternal Sunshine al Museo Archeologico di Cortona (Ar); Web: info@aoristo.it www.aoristo.it
ARIA ART GALLERY
Il secondo sguardo; 29/04/10 – 31/05/10; Autori: Massimo Pulini e Andrea Guastavino; Curatrice: Sabrina Foschini; Sede: Borgo Santi Apostoli n°40, 50123 Firenze, Tel. +39 055 216150 / Fax +39 055 4641406; Orario: dal martedì al giovedì 10:30 – 13:30 15:00 – 19:30, venerdì e sabato 10:30 – 13:30 15:00 – 20:00, domenica 15:00 – 20:00 e lunedì su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Web: info@ariaartgallery.com www.ariaartgallery.com
GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI
Wunderkinder; 13/05/10 – 19/06/10; Autore: Gloria Friedmann; Vernissage: giovedì 13 maggio ore 11:00/19:00; Sede: Via del Sole n°15/r, 50126 Firenze, Tel. +39 055 6802066; Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: galleriabagnai@tin. it www.galleriabagnai.it OVO | H 16
BASE / PROGETTI PER L’ARTE
Copie di Studio; 26/03/10 – 20/05/10; Autore: Stefano Arienti; Sede: Via San Niccolò n°18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 220690; Orario: dal martedì al sabato 18:00 – 20:00 _20:00 – 24:00 come vetrina_ (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Web: info@baseitaly.org www. BaseItaly.org
FONDAZIONE IL BISONTE PER LO STUDIO DELL’ARTE GRAFICA
Incisioni; 15/04/10 – 14/05/10; Autore: Michel Henry Viot; Sede: Via San Niccolò n°24/r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 2342585 / Fax +39 055 2346768; Orario: tutti i giorni 09:00 – 13:00 14:00 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Note: visite guidate alla collezione e alla stamperia calcografica della fondazione; Biglietti: ingresso libero; Web: staff@ilbisonte.it www.ilbisonte.it
EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea
Dynamo Project; 01/05/10 – 10/06/10;
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Autore: Michelangelo Consani; Curatori: Lorenzo Giusti e Arabella Natalini; Sede: Viale Giannotti n°81/83/85, 50126 Firenze, Tel +39 055 628 7091 / Fax +39; Orario: mercoledì, giovedì, sabato e domenica 11:00 – 19:00; venerdì 11:00 – 22:00; lunedì e martedì chiuso; Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Attività Produttive, Consiglio di Quartiere 3, Regione Toscana, Assessorato Cultura, Turismo, Commercio; Ufficio Stampa: Davis & Franceschini tel. 055 2347273; Note: visite guidate gratuite in italiano ogni sabato e domenica alle ore 16:00, presentarsi alla reception; possibilità di prenotazione visite in inglese; Web: info@ex3.it www.ex3.it
FRASCIONE ARTE
Sede: via Maggio n°60r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 23 99 205; Orario: dal martedì al sabato 10:00 13:00 – 15:00 19:00, lunedì 15:00 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Note: per ogni informazione sul programma espositivo contattare la galleria; Web: info@ frascionearte.com www.frascionearte. com
GALLERIA GENTILI
To a Degree, Rational; 15/05/10 – 30/06/10; Autori: Barbara Probst, James Welling, Lucinda Childs, Sol LeWitt, Susan Howe e Mark Lewis; Vernissage: sabato 15 maggio alle ore 18:00; Sede: Via del Carmine n°11, 59100 Prato, Tel +39 0574 606986 / Fax +39 0574 443704 / Skipe galleriagentili; Orario: dal martedì al sabato 14:00 – 19:00; Biglietti: ingres-
so libero; Note: con progetti in collaborazione di: James Welling/Susan Howe - Lucinda Childs/Sol LeWitt/Philip Glass; Web: info@galleriagentili.it press@galleriagentili.it www.galleriagentili.it
GALLERIA I.A.C. Impruneta Arte Contemporanea
Cinquant’anni “artisticamente…” insieme; 24/04/10 - 02/05/10; Autori: Enrico Bandelli e Ivano Cerrai; Curatore: Consiglio Direttivo Associazione Art-Art • Segni e forme; 08/05/10 – 16/05/10; Autori: Marcello Scarselli e Massimo Villani; Curatore: Consiglio Direttivo Associazione Art-Art; Vernissage: sabato 8 maggio alle ore 18:00; Sede: Via della Croce n°41, 50023 Impruneta (Fi), Cell. +39 333 7405522; Orario: dal martedì alla domenica 16:30 - 19:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Ufficio Stampa: inpiaz@alice.it +39 339 7854375; Patrocini: Comune di Impruneta, Associazione Art-Art; Web: artart@artartimpruneta.it www.artartimpruneta.it
KEN’S ART GALLERY
“Trent’anni dopo…” -collettiva di pittura e scultura-; 06/03/10 – 07/05/10; Autori: Albano A., Altman R., Baldi C., Chiacchio F., Colli C., Fiorentini F., Gianni F., Lituani M., Lutaj A., Marietti L., Pompeo P., Ruzzi M. e Staccioli P.; Curatore: Walter Bellini •“Mermaids and more…” -sculture e disegni-; 15/05/10 – 15/06/10; Autore: Luigi Galligani; Curatore: Walter Bellini; Catalogo: disponibile in galleria; Vernissage: sabato 15 maggio alle ore 18:00; Sede: Via OVO | H 17
guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A Cura di Serena Vanzaghi
San Niccolò n°23/r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 242895 - 333 8248366 / Fax. +39 055 2268894; Orario: tutti i giorni 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00 escluso festivi (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: info@kensartgallery.com www.kensartgallery.com
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA CASA MASACCIO
No - Where / Now - Here; 17/04/10 16/05/10; Autori: Daniela De Lorenzo, Paolo Meoni, Margherita Moscardini, Cristiana Palandri, Carl Michael von Hausswolff-Thomas Nordanstad, Giovanni Oberti e Sigurdur Gudjónsson; Curatori: Saretto Cincinelli e Alessandro Sarri • Guerra e Pace; 22/05/10 - 11/07/10 c/o Galleria Carini & Donatini; Autore: Gian Marco Montesano; Curatore: Valerio Dehò Sede: Corso Italia n°83; 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel +39 055 9126283; Orario: dal martedì al sabato 16:00 – 19:00, domenica e festivi 10:00 – 12:00 16:00 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Web: casamasaccio@comunesgv. it www.casamasaccio.it
M.N.A.F. -MUSEO NAZIONALE ALINARI PER LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA-
ANSIA D’IMMAGINI Italo Zannier fotografo 1952-1976; 17/04/10 13/06/10; Curatore: Angelo Maggi; Sede: Piazza Santa Maria Novella n°14a Firenze Leopoldine, Tel. +39 055 216310; Orario: dal lunedi OVO | H 18
al giovedi 15:00 19:00, martedi 10:00 15:00, venerdì, sabato e domenica 10:00 19:00, chiuso il mercoledì; Biglietti: Intero 9,00 euro (mostra + museo), ridotto 7,50 euro, tutti i lunedì 6,00 euro; Web: mnaf@ alinari.it; www.alinarifondazione.it
GALLERIA FILIPPO PANANTI Caffe Della Galleria
Old friends come together; 23/04/10 – 08/05/10; Autore: Marco Lodola; Sede: evento in doppia locazione _ Via Condotta n°27r, 50122 Firenze & Piazza Pitti n°19-20-21, 50123 Firenze; Tel +39 055215786; Orario: Galleria Filippo Pananti dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30, lunedì 15:30 – 19:30 • Caffe della Galleria dal lunedì alla domenica 09:30 21:00; Biglietti: ingresso libero; Note: al progetto aderisce Barone Pizzini, storica azienda vitivinicola e pioniera della viticoltura biologica in Franciacorta; Web: info@pananti.com www. caffedellagalleria.com
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI
Paolo Canevari - Nobody Knows; 20/03/10 – 01/08/10; Autore: Paolo Canevari; Curatore: Germano Celant; Sede: Viale Della Repubblica n°277, 59100 Prato, Tel +39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: tutti i giorni tranne il martedì 10:00 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: 5.00€ intero - 4.00€ ridotto; Info: Comunicazione/Ufficio Stampa - Ivan Aiazzi, Silvia Bacci, Tel. + 39 0574531828,
guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A Cura di Serena Vanzaghi
i.aiazzi@centropecci.it s.bacci@centropecci.it, Ufficio Stampa - Studio Pesci, Via San Vitale n°27, 40125 Bologna, Tel. + 39 051 269267 / fax + 39 051 2960748, www.studiopesci.it info@studiopesci.it; Patrocini: per la lista completa degli enti promotori consultare il sito; Web: info@ centropecci.it www.centropecci.it
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI - (Lounge Room)
Gianni Pettena, Aquisizioni per la Collezione del Museo; 20/03/10 – 09/05/10; Autore: Gianni Pettena; Sede: Viale Della Repubblica n°277, 59100 Prato, Tel +39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: tutti i giorni tranne il martedì 10:00 – 19:00 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Biglietti: ingresso libero; Info: Comunicazione/Ufficio Stampa - Ivan Aiazzi, Silvia Bacci, Tel. + 39 0574531828, i.aiazzi@centropecci.it s.bacci@centropecci.it, Ufficio Stampa Studio Pesci, Via San Vitale n°27, 40125 Bologna, Tel. + 39 051 269267 / fax + 39 051 2960748, www.studiopesci.it info@ studiopesci.it; Patrocini: per la lista completa degli enti promotori consultare il sito; Web: info@centropecci.it www.centropecci.it
ART GALLERY RENESSANS
Sede: Via Ghibellina n°152/r, 50122 Firenze, Tel +39 055 2477353 / Cell. +39 328 8094107 • Direzione artistica a cura di Monia Caneschi, INFO: +39 338 2292881 - monia@MOIdesign.com; Orario: dal lunedì al sabato 10:30 - 13:00 15:00 - 19:30 (possono variare, verificare sempre telefonicamente); Note: per
ogni informazione sul programma espositivo contattare la galleria.
C.C.C.S. - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina - Palazzo Strozzi
As soon as possible -L’accelerazione nella società contemporanea-; 14/05/10 – 18/07/10; Autori: Tamy Ben-Tor, Marnix de Nijs, Mark Formanek, Marzia Migliora, Julius Popp, Reynold Reynolds, Jen Risch, Michael Sailstorfer, Arcangelo Sassolino e Fiete Stolte; Sede: Piazza Degli Strozzi n°1, 50123 Firenze, Tel +39 055 2776461 / Fax +39 055 2646560; Orario: dal martedì alla domenica 10:00 – 20:00, lunedì chiuso; Biglietti: Biglietto (valido per un mese): 5.00€ intero - 4.00€ ridotto (studenti universitari e convenzioni), 3.00€ ridotto scuole, speciale ingresso gratuito: giovedì 18:00 – 23:00; Patrocini: Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi; Ufficio stampa: CLP Relazioni Pubbliche srl; Web: info@strozzina.it www.strozzina.it
GALLERIA DEL TEATRO ROMANO
ImmaginArt -mostra collettiva-; 30/04/10 – 13/05/10 • Open-Art –mostra collettiva-; 15/05/10 – 27/05/10; Vernissage: sabato 15 maggio alle ore 18:30; Sede: Via Portigiani n°34/36, 50014 Fiesole (Fi), Tel. +39 333 6060636; Orario: tutti i giorni 16:00 – 20:00; Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriadelteatroromano.com www. galleriadelteatroromano.com OVO | H 19
MAPPA DEL CONTEMPORANEO - FIRENZE
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ARIA ART GALLERY Borgo Santi Apostoli n°40
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GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI Via Salutati n°4/r
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BASE / PROGETTI PER L'ARTE Via San Niccolò n°18r OVO | H 20
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GALLERIA IL BISONTE Via San Niccolò n°24/r
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EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea – Viale Giannotti n°81/83/85
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SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n° 164r
GALLERIA I.A.C. - Impruneta Arte Contemporanea Via della Croce n°41, Impruneta
G FRASCIONE ARTE Via Maggio n°60r h FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Via Val di Marina n°15 k KEN’S ART GALLERY Via San Niccolò n°23
L
GALLERIA d’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4r
M MNAF. MUSEO NAZIONALE ALINARI PER LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA P.zza S. Maria Novella 14°
N GALLERIA POGGIALI & FORCONI Via Della Scala n°35a / Via Benedetta n° 3r 0 GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n° 42/b P ART GALLERY RENESSANS Via Ghibellina n°152/r Q C.C.C.S. - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina
Palazzo Strozzi Piazza Degli Strozzi n°1 GALLERIA DEL TEATRO ROMANO – Via Portigiani n°34/36, Fiesole R TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE – Lungarno Cellini n.13/a OVO | H 21
PAUL JENKINS La coscienza del tempo Catalogo a cura di Mauro Stefanini, con la collaborazione dell’artista e Suzanne Donnelly Jenkins Testo critico di Beatrice Buscaroli
Galleria Open Art dall’8 maggio al 24 luglio 2010 Palazzo Pacchiani dall’8 maggio al 30 giugno 2010 Vernissage: Palazzo Pacchiani Sabato 8 maggio 2010, alle ore 18,00 (è prevista la presenza dell’artista) Comunicato stampa: A distanza di dieci anni dalla prima grande rassegna monografica pubblica italiana, ospitata a Vicenza nel 2000 alla Basilica Palladiana, l’americano Paul Jenkins, uno dei maggiori pittori contemporanei viventi, torna in Italia con una importante mostra personale curata da Mauro Stefanini con il patrocinio del Comune di Prato. Per la mostra, aperta dal 8 maggio 2010, è prevista una doppia sede: - Palazzo Pacchiani , palazzo del XVIII secolo nel centro di Prato, cortesemente messo a disposizione dal Comune di Prato - Galleria Open Art. Dopo il fondamentale viaggio compiuto in Italia nel 1953, quando l’artista rimase illuminato dalla conoscenza di Pompei, e di Taormina in Sicilia, Jenkins ritorna nel nostro paese per questa mostra personale, con una selezione di dipinti
bianca, l’artista accosta la naturalezza Yasuo Kuniyoshi. Accostatosi al fervore del gesto espressionista alla misura dell’espressionismo astratto americano, europea della storia e della tradizione, assiduo amico di Jackson Pollock e cercando una risoluzione all’interno di attento all’opera di Mark Rothko, Nato a Kansas City, Missouri, nel 1923, Jenkins si è formato presso l’Art Student League di New York, in par- di una feconda e iniziale contraddizione Jenkins maturò il suo stile, unico e ticolare con il pittore Yasuo Kuniyoshi. Accostatosi al fervore dell’espressionismo astratto americano, assiduo opposti. riconoscibile, in più di mezzo secolo amico di Jackson Pollock e attento all’opera di Mark Rothko, Jenkins maturò il suo stile, unico e riconoscibile, dalla conoscenza dalla diin più attività, l’esperienza europea.europea.Mediata di mezzodopo secolo di attività, dopo l’esperienza La prima mostra a Parigi fu nel 1954, alloestudio continua LaFacchetti primae quella mostra Parigi fu nel 1954, Martha a NewaYork, nel 1956, alla Galleria Jackson. frequentazione della cultura orientale, la pittura di Jenkins si pone allo studio Facchetti e quella a New Ispiratonel dalla forza primordiale del colore eMartha al suo stendersicome sulla telaunica bianca, e l’artista accosta meditazione la naturalezza del in assoluta York, 1956, alla Galleria gesto espressionista alla misura europea della storia e della equilibrio tradizione, cercando una risoluzione all’interno di tra natura e storia, presente Jackson. Ispirato dalla forza primordiale una feconda e iniziale contraddizione di opposti. e passato, istinto e ragione. del colore e al suo stendersi sulla tela Mediata dalla conoscenza e dalla continua frequentazione della cultura orientale, la pittura di Jenkins si pone come unica e assoluta meditazione in equilibrio tra natura e storia, presente e passato, istinto e ragione.
dagli anni ’50 fino alle opere più recenti. Phenomena Heaven Shield 1966 acrylic on canvas 97x162 cm. Nato a Kansas City, Missouri, nel 1923, Jenkins si è formato presso l’Art Student League di New York, in particolare con il pittore
In questa pagina: Paul Jenkins, Phenomena Yangtze Delta, acrilico su tela, 114x144,5 cm, 1998. Courtesy Galleria Open Art, Prato.
con il patrocinio di
Palazzo Pacchiani Via G. Mazzini, 65 59100 Prato
GALLERIA OPEN ART Viale della Repubblica, 24 59100 Prato tel. 0574 538003/fax 0574 537808 galleria@openart.it - www.openart.it
In questa pagina: Paul Jenkins, Phenomena Heaven Shield, acrilico su tela, 97x162 cm, 1966. Courtesy Galleria Open Art, Prato.
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dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
... dalla Sicilia con rigore ma non senza poesia, tre giovani artisti riuniti in un collettivo con base a Firenze. Studio ++ = Fabio Ciaravella + Umberto Daina + Vincenzo Fiore, intervistati da Nicola Cecchelli alla luce dei loro ultimi e importanti progetti espositivi... Nicola Cecchelli: Chi siete e perché avete scelto di riunirvi in un collettivo? Studio ++: Siamo principalmente tre amici. Nel tempo abbiamo scoperto di avere un modo compatibile di vedere il mondo, in seguito Studio ++ ha delineato il campo delle discussioni che stavamo facendo. Il termine collettivo, anche se molto efficace, non è esattamente corretto, poiché Studio ++ non raccoglie tre esperienze individuali, ma ha dato una forma stabile a una crescita che continua tutt’oggi. N.C.: Perché la scelta di Firenze come base operativa? Studio ++: Un po’ per caso... un po’ perché ci siamo rimasti... siamo arrivati a Firenze, ognuno indipendentemente dall’altro, dieci anni fa per studiare architettura, poi ci siamo sempre trovati molto bene e quindi nessuno di noi ha mai sentito una vera esigenza di cambiare città. Almeno fino ad adesso... N.C.: Studio ++... come nasce questo nome? Studio ++: Intanto da una lunghissima discussione fatta di proposte improbabili.
Alla fine abbiamo deciso un nome che avesse un’attinenza con il nostro metodo di operare. In questo c’è un percorso progettuale da “studio d’architettura”, dove le discussioni e i confronti portano un valore aggiunto alla sintesi dei lavori. ++ (plus plus) indica, appunto, l’incremento visto come qualcosa in più nel procedimento ordinato che sta alla base di tutti i nostri ragionamenti. N.C.: In ambito artistico un fenomeno interessante che ha contraddistinto la seconda metà del secolo scorso e continua a farlo ancor’oggi è riconducibile alla volontà espressa da vari artisti di coalizzarsi in gruppi, più o meno nutriti, abbandonando così il parto del singolo autore a favore di una creativa coabitazione. Come leggete questo fenomeno? Studio ++: Quella a cui ti riferisci è una dinamica diversa dalla nostra. Come abbiamo puntualizzato poco fa, noi non abbiamo unito esperienze personali ma abbiamo dato continuità a un percorso iniziato insieme. Riferendoci, invece, alla creazione di veri e propri collettivi pensiamo che non si possa dare una risposta univoca, poiché
Nella pagina a fianco: Studio ++, Misura irrazionale, struttura di legno, ombra, 180 x 2 x 80cm, 2008. Courtesy gli artisti. OVO | H 28
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
ognuno degli artisti che ha scelto di fondere le proprie esperienze in un gruppo deve aver avuto delle esigenze personali profonde. Questo perché lavorare in gruppo significa, per chi ha un percorso consolidato da singolo alle spalle, dover ricostruire un equilibrio tra l’apporto personale nel lavoro e l’identificazione sul lavoro stesso. Per non parlare del radicale mettersi in discussione che l’operazione comporta... siamo però convinti che nel momento in cui si fanno questi passi c’è una tendenza alla ricerca e all’approfondimento sul proprio obiettivo. N.C.: Uno per tutti e tutti per uno... come nascono e come si sviluppano i vostri progetti? Studio ++: Se bisogna scegliere… più tutti per uno, nel senso della comune finalità operativa. In genere si parte sempre da un’idea, una riflessione nuova o derivata da altri lavori o ancora da discussioni solo temporaneamente messe da parte, tutte comunque hanno in qualche modo una relazione con le nostre esperienze personali. Successivamente si continua seguendo una metodologia operativa che non è molto distante dalla scultura. Innanzitutto s’inizia a guardare il tema scelto dal lato che per noi è più interessante e pezzo per pezzo si sottraggono o aggiungono parti dal blocco tematico iniziale. L’obiettivo è sempre quello di ottenere una forma che sia la più coerente possibile con l’iniziale intento espressivo, ma che, ovviamente, nel percorso di definizione trova delle calibrature anche di contenuto: è sostanzialmente un lavoro di sintesi. OVO | H 30
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
Tutto avviene attraverso la discussione o al massimo con l’aiuto di qualche schizzo per definire le proporzioni dei lavori. Alla fine viene la parte della realizzazione che nella maggioranza dei casi prevede il confronto con artigiani, aziende etc... lì il lavoro si confronta con la reale fattibilità ma in realtà è già finito. N.C.: Leggo nella vostra ricerca una tendenza a far percepire l’opera nel suo progredire temporale, Domani è un altro giorno (2009) o Istante (2008), strutturando taluni interventi quadrimensionalmente. Che cosa mi dite su tale attitudine? Studio ++: Il tempo non è un contenuto che cerchiamo di inserire per forza nei lavori e quando è utilizzato assume ogni volta un ruolo diverso. Per esempio nelle tue due citazioni assume accezioni molto differenti tra loro. Per Domani è un altro giorno il tempo è la chiave di lettura di un discorso più ampio che stavamo affrontando sull’autonomia/paralleleità della dimensione web rispetto al tempo e allo spazio reale. Pensato in questo modo, il web, si configura come l’unico sistema logicamente accettabile in grado di contenere una continuità temporale infinita. La scelta del soggetto, infine, vuole rimandare a una concezione ciclica. Per Istante, invece, il tempo è la ragione di un equilibrio di forme. Quello che però rimane costante nel nostro interesse sul tempo è la sua capacità di innescare una suggestione che supera la semplice forma scultorea e dirige invece l’attenzione sul ragionamento alla base dei lavori. In questo modo è accettabile poter concepire quelle forme o immagini come qualcosa di più
Sopra: Studio ++, Domani e' un altro giorno, installazione web, video pixel, durata: 2.628.000.000.000.000 minuti, 2009. Courtesy gli artisti.
rispetto a quello che si vede: il tempo le rende dinamiche o se vuoi cariche di una tensione vitale. N.C.: Pensando al vostro lavoro con le polaroid, Senza titolo (2008), o a Selfportrait (2008) non posso far a meno di notare un esplicito riferimento al complesso rapporto che gli individui, sia a livello individuale sia a livello sociale, intrattengono oggi con la memoria. Voi che relazione avete con quest’ultima? Studio ++: Effettivamente anche la me-
moria è un tema legato al tempo. I due lavori di cui parli, messi a confronto, possono affrontare il grande dilemma del supporto al quale si affidano le testimonianze della nostra esistenza o per meglio dire cosa resta veramente quando tutto inizia a cambiare. Con Selfportrait, infatti, volevamo rilevare come il vero dato permanente per la nostra contemporaneità è il codice digitale. Proprio in quanto codice, quindi, non è molto diverso dagli altri sistemi organizzati di segni che ci hanno permesso
Nelle due pagine successive: Studio ++, Meridiana, incisione su specchio, Ø 100cm, 2009. Courtesy gli artisti. OVO | H 31
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
Studio ++, Istante, magnete, struttura metallica, 35 x 15 x 25cm, 2008. Courtesy gli artisti.
di conoscere le civiltà del passato. Nella progressione di polaroid che svaniscono, invece, si svela la relatività di riportare questo codice in un’immagine che è legata ai limiti del supporto che la riproduce, quindi non duratura per definizione. Preservare la memoria è sicuramente uno dei bisogni fondamentali dell’uomo al pari del riprodursi, un’esigenza archetipica che accompagna l’individuo oltre il tempo. L’arte in un certo senso ha a che fare con la ricerca di qualcosa che possa rimanere per sempre, una specie di drammatica ricerca dell’immortalità... N.C.: Più di rapporto con la tecnologia e i suoi vari mezzi espressivi ritengo che v’interessi più dialogare con la razionaOVO | H 34
lità in senso esteso. Un altro aspetto, infatti, che più mi ha colpito nella vostra ricerca è la volontà di cimentarsi in laboriose misurazioni, riflessioni di natura tecnica o algebriche esplorazioni. Allo stesso tempo, però, tale fredda inclinazione è mitigata da interventi caratterizzati da un’alta carica poetica, come nell’installazione Senza titolo (2007) o in un’installazione coeva dove una condanna a morte permette progressivamente il progredire di un’altra vita. Come vi orientate tra questi due poli che potremmo definire opposti? Studio ++: Noi riteniamo che la capacità di accostare elementi semplici ottenendo risultati che vanno oltre la
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
Studio ++, Senza titolo, elastico, plexiglass, cornice, 5 X 2 X 25cm, 2008. Courtesy gli artisti.
prevedibile somma iniziale sia un importante attributo della razionalità. Partire da soggetti razionali o freddi vuol dire per noi costruire un procedimento logico di lettura del lavoro. Sono poi la contestualizzazione, le proporzioni, gli accostamenti che permettono di fare il salto che consente di arrivare al contenuto che si vuole trattare. E’ un modo di vedere il mondo basandosi sul significato delle relazioni che intervengono al suo interno. Così l’arte si propone come approfondimento della realtà. N.C.: Che cosa significa oggi esporre l’arte? Studio ++: Com’è sempre stato, esporre
presuppone una volontà di comunicare. Fa parte di un percorso di discussione sui lavori che dal momento in cui sono stati esposti si potrebbe dire che vengono affidati al mondo con tutto quello che ne deriva in termini di critiche o di approvazioni. L’artista a quel punto deve raccoglierne i risultati e se vuole, riportarli nella sua ricerca che continua indipendentemente dalle occasioni espositive. Nella nostra esperienza l’esposizione ha sempre prodotto interessanti discussioni con curatori, altri artisti e, cosa importante, con i fruitori: tutti costruttivi punti di vista molto diversi tra loro... N.C.: Come vedete l’odierna situazione artistica toscana? OVO | H 35
Studio ++: Negli ultimi tempi sembra ci sia un’attenzione crescente verso l’arte contemporanea, soprattutto grazie alla presenza di punti di riferimento istituzionali. A Firenze, indubbiamente, le occasioni espositive sono limitate per gli artisti emergenti e quindi il fermento di sperimentazione tipico di tale “fascia anagrafica dell’arte”. Al di là di questo, parlare di scena artistica toscana potrebbe essere un rischio in quanto, per la qualità del confronto che il contesto propone, sarebbe più corretto e più stimolante allargare lo sguardo al panorama europeo. In quella scala Firenze mantiene pregi e difetti tutti italiani... N.C.: Con quale galleria/e collaborate? Studio ++: Con la Galleria 42 Contemporaneo di Modena da ormai più di un anno e da poco anche con la KaBe Contemporary di Miami. N.C.: Come ultimo tassello del vostro curriculum artistico splende una personale al Museo Marino Marini, cosa avete in programma? Studio ++: Siamo felici di avere avuto la possibilità di inaugurare il progetto Display del Museo Marino Marini. Pensiamo che l’idea sia un modo interessante per proporre il lavoro di giovani artisti e avvicinare l’arte contemporanea alla città. Ovviamente per noi è stato anche un momento molto gratificante. A metà marzo, poi, siamo tornati da Miami, dove abbiamo partecipato a un’esposizione collettiva sui giovani artisti italiani alla KaBe Contemporary che durerà circa un mese. Per il futuro siamo stati invitati dal Palazzo Lucarini Contemporary di Trevi a condurre un workshop didattico che si concluderà con una mostra ancora tutta da definire... Nicola Cecchelli è critico d’arte. Vive e lavora tra Milano e Firenze. Fabio Ciaravella è nato a Palermo nel 1982, vive e lavora a Firenze. Umberto Daina è nato a Palermo nel 1979, vive e lavora a Firenze. Vincenzo Fiore è nato a Palermo nel 1981, vive e lavora a Firenze.
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
OLIVO BARBIERI -SITE SPECIFIC_FIRENZE 09Palagio di Parte Guelfa, Firenze dal 27 marzo all’11 aprile 2010 Un progetto volto alla rilettura di Firenze per mezzo di fotografie che richiamano progettualità disegnative. Attraverso immagini colte da un elicottero che sorvola la città, Olivo Barbieri costruisce una visione “altra” della topografia fiorentina...
Site Specific_FIRENZE 09 è il titolo della serie fotografica che Olivo Barbieri (Carpi, Modena 1954) ha presentato nelle sale del Palagio di Parte Guelfa. La mostra è costituita da una serie di scatti in cui il fotografo modenese ha ritratto la città di Firenze, presa dall’alto, grazie all’impiego di un elicottero, come usualmente fa nelle sue opere fotografiche. La serie fa parte di una recente produzione, A Different Altitude, avente per oggetto cinque città italiane, Firenze, Milano, Catania, Genova e Napoli, le quali differiscono tra loro per tessuto urbano ed elementi paesaggistici. Piuttosto che un progetto unitario a partire dal soggetto rappresentato, quindi, è propriamente la tipologia di operazione artistica proposta da Barbieri a costituire l’elemento di unione delle diverse fasi del progetto. La stessa titolazione site specific, ciclo inaugurato nel 2003 e da allora vera e propria
cifra stilistica, è significativa dell’intento che l’artista si pone con la propria opera: Barbieri non propone un ritratto documentaristico delle città prese in esame, come invece la presa dall’alto a volo d'uccello farebbe presupporre, ma qualifica i propri scatti come veri e propri interventi, una manipolazione del contesto paesaggistico e urbano delle città ritratte. Barbieri modifica, così, le caratteristiche essenziali del tessuto cittadino, che non appare restituito in termini realistici, ma astratto per mezzo di specifiche significanti. La prospettiva, la messa a fuoco, la manipolazione digitale, la selezione degli innumerevoli scatti attraverso i quali l'artista è solito appropriarsi delle città rappresentate, sono tutti elementi che conducono ad immagini bidimensionali in cui vengono evidenziate le forme della composizione, smaterializzate le architetture, dato risalto ai vuoti e ai pieni, alle linee e
Nella pagina a fianco: Olivo Barbieri, Site Specific_FIRENZE O9, 2009. Courtesy l'artista e Fondazione Studio Marangoni, Firenze. Olivo Barbieri, Site Specific_FIRENZE O9, 2009. Courtesy l'artista e Fondazione Studio Marangoni, Firenze. OVO | H 38
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alle geometrie che costituiscono la modulazione urbanistica. Barbieri sottopone lo spettatore a uno “sguardo forzato” che nega le possibilità al medium fotografico di farsi strumento di descrizione e rappresentazione della realtà topografica della città; il suo è piuttosto un lavoro sulla percezione, sulla possibilità di decostruire l'usuale modo di vedere, al fine di proporre una realtà che sia propriamente altra. La fotografia diviene in tal modo un mezzo, non più di percezione e analisi, quanto di ampliamento del reale, di sua ridefinizione, secondo strategie che appartengono alla visione pura e semplice, ma anche all'immaginario. La scelta del fotografo di riprendere alcuni dei più celebri scorci della città fiorentina dunque, aderisce, come chiaramente appare, alla necessità di proporre un’alternativa alla realtà comunemente rappresentata. Nelle opere di Barbieri non si riscontra un modo univoco di rendere l'essenza di Firenze: l’autore, infatti, giustappone luoghi storici ad elementi contemporanei, fotografie in bianco e nero ad immagini sature di colore; l'effettivo senso dell'esperienza estetica che ci è suggerita è quello di una dimensione a-temporale della fotografia che nega l'assunto realistico del mezzo, per proporre una sorta di racconto per immagini, attraverso uno sguardo al contempo inedito e narrativo. Elena Magini
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dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
PAOLO CANEVARI -NOBODY KNOWSa cura di Germano Celant
Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato dal 20 marzo all'1° agosto 2010 Una personale che indaga l'arte di Paolo Canevari, una ricerca che si snoda tra metafore sociali, graffianti e poetiche, che irrompono nella memoria collettiva. Sculture, disegni e installazioni per raccontare un percorso artistico fuori dagli schemi...
Nobody Knows, personale di Paolo Canevari (Roma, 1963), presenta i lavori compiuti dall’artista negli anni Novanta, per concentrarsi poi su lavori recenti e inediti: una serie di disegni, alcune installazioni e un ciclo di sculture realizzati tra il 2009 e il 2010. In mostra ricorrono tematiche su cui l'artista riflette da sempre, sfruttando alcuni simboli universali: il pneumatico-ruota su tutti, simbolo del progresso umano, ma anche della decadenza della nostra società e dei conflitti. Paolo Canevari è interessato a lavorare sulle figure primarie apparentemente elementari, ma complesse, permeate da metafore. Inizia a operare come artista intorno al 1988, dichiarando la sua relazione con i combine paintings di Robert Rauschenberg e l’iconografia oggettuale della Pop art; in Italia si concentra sull’esempio di Alberto Burri e Piero Manzoni. Parlando di Canevari, Germano Celant, curatore
della mostra, afferma: “Crede nella concretezza dell’arte, non nella sua astrazione, al tempo stesso il suo interesse è legato più all’afflusso degli umori e della memoria, che al concetto e alla teoria dell’arte.” L'artista da sempre sceglie la gomma nera dei pneumatici o delle camere d'aria per realizzare le sue opere, confrontandosi e scontrandosi con la tradizione classica di Caravaggio o con il più contemporaneo neorealismo cinematografico, per giungere a un'idea d’impermanenza dell'arte legata a una cultura popolare, di simboli e icone del nostro tempo, anche attraverso l'uso di carta di giornale o di fumetti. L'arte di Canevari è sostenuta da un'idea poetica dello scarto, del relitto mutuato dall'archeologia industriale; se con i primi lavori l'artista si era concentrato sull'idea di memoria e d’inconscio dell'individuo, le opere realizzate dal 2001, anno del
Nella pagina a fianco: Paolo Canevari, Nobody Knows, 2010. Courtesy Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato. Fotografia di Marco Anelli. OVO | H 42
Ristorante Sopra il Globo
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
Paolo Canevari, Nobody Knows, 2010. Courtesy Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato. Fotografia di Carlo Fei. suo secondo trasferimento a New York (Il primo fu tra il 1989 e il 1990, quando lavorò come assistente di Nam June Paik e Robert Yarber), sono piuttosto improntate sul sociale, sull'etica: Canevari afferma, infatti, che non esiste artista che non abbia una responsabilità etica. Esemplare in tal senso è la performance Seed (2004), contro la guerra. L'artista afferma di voler manipolare il meno possibile. Tale postulato si riscontra, infatti, nell’estrema semplicità di tutte le immagini e le simbologie utilizzate, negli oggetti che vengono rappresentati nei video, nei disegni o nelle installazioni: chiunque può riconoscere il simbolo, l’icona e l’oggetto. Canevari utilizza queste diverse immagini, appartenenti a una OVO | H 44
memoria collettiva, a una conoscenza comune, popolare, oggetti in cui chiunque si può immedesimare, cercando di “[...] metterli insieme e creare una sorta di corto circuito per far si che poi la gente sia stimolata, attraverso quella immagine, attraverso quel particolare lavoro, a pensare; che è la cosa fondamentale che poi dovrebbe fare un’opera d’arte.” Laura Brignoli
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dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli
-ANTEPRIMA-
AS SOON AS POSSIBLE - L'ACCELERAZIONE NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA Centro di Cultura Contemporanea “Strozzina” Palazzo Strozzi, Firenze Dal 14 Maggio al 18 Luglio 2010 Esplosioni di gas e “tempo compresso”, chilometri di seta e tempeste d'immagini, cascate di parole e altro ancora. Dieci artisti e l'ossessione della velocità. Un'immersione nei ritmi oltre-umani della vita contemporanea. E nelle letture la prospettiva artistica a confronto con studiosi di sociologia e cultura digitale... La velocità come condizione essenziale dell'agire umano nella società contemporanea: questo il tema dell'esposizione collettiva al via il prossimo 14 maggio negli spazi espositivi della “Strozzina”. Un'accelerazione costante dei ritmi di attività coinvolge ogni aspetto dell'esistenza. Questa “dittatura della velocità” è la risultante di forze che, generate dall'uomo, lo costringono ormai a tarare sul loro sviluppo le caratteristiche essenziali del proprio stare nel mondo. Il capitalismo, e in particolare il “nuovo capitalismo” che richiede al lavoratore soprattutto arbitrio e velocità; il tempo, non più definito in senso qualitativo, in riferimento, ad esempio, al sorgere e al calare del sole, ma quantitativamente, come elemento neutro efficace per coordinare una moltitudine di attività collettive; infine la tecnologia che, pensata come strumento che coadiuva l'attività dell'uomo, finisce per imporre a esso OVO | H 46
tempi e modi di utilizzo della propria mente. L'esistenza dell'uomo contemporaneo si adatta a questi condizionamenti, finendo per caratterizzarsi come ricerca ossessiva dell'ottimizzazione dello sfruttamento del tempo a propria disposizione. Le opere degli artisti selezionati per “As soon as possible” indagano questa condizione esistenziale, offrendo squarci sulle contraddizioni che ne derivano. Il risultato è un percorso attraverso esperienze spazio-temporali che invitano a una riflessione critica sulla nostra società iper-accelerata. Centrale nell'ispirazione di molti tra gli artisti invitati il tema della distorsione nella percezione del tempo. Fiete Stolte (Berlino, Germania 1979) diventa egli stesso la cavia volontaria di un esperimento di “compressione temporale”: rubando tre ore a ogni giorno della settimana, ne ricava un ottavo. Così facendo sperimenta, in prima persona,
Marnix de Nijs, Accelerator, installazione interattiva, dimensioni reali, 2006. Courtesy l’artista.
lo straniamento dell'uomo, in costante lotta contro l'accelerazione dei ritmi di vita. Il filo rosso della discrepanza tra il tempo naturale e quello percepito lega questo progetto alla video-installazione di Reynold Reynolds (Central City, Alaska 1966). L'artista ci presenta il mondo, sospeso tra realtà e immaginazione, di una donna intrappolata nel suo appartamento. A questi esperimenti di carattere psicologico-esistenziale, si alternano installazioni che coinvolgono maggiormente l'impatto dell'accelerazione sull'universo percettivo dell'individuo. L'Accelerator (2006) di Marnix de Nijis (Olanda, 1970) permette a ogni visitatore di sperimentare la reattività del proprio corpo, sottoposto a un vero e proprio “bombardamento” d’imma-
gini. La metafora scelta da Julius Popp (Norimberga, Germania 1973) per rappresentare il flusso incessante di input, cui siamo tutti quotidianamente sottoposti, è quella della cascata. Parole chiave della comunicazione digitale appaiono sotto forma di gocce d'acqua, visibili per un solo istante. Di fronte alla raffica d'immagini e d’informazioni l'uomo subisce in modo passivo, così come sottostà a una compressione del suo tempo quotidiano che non è frutto di una propria progettualità esistenziale. Tutta la mostra è un grido d'allarme all'uomo contemporaneo: ripensare il suo tempo in base a ciò che vuol essere o lasciare che sia esso a plasmare la sua umanità. Giorgio Edoardo Pinto OVO | H 47
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PERCORSI , Vedere l’arte nello spazio di una galleria. A cura di Alessandra De Bianchi
LUCIA MARCUCCI -SUPERVISIVAFrittelli Arte Contemporanea, Firenze dal 19 marzo al 15 maggio 2010 Uscire fuori dall’immagine cliché... stereotipi estetici che sono scardinati per veicolare messaggi rivelatori, allontanando così il fruitore dagli appigli canonici che la pubblicità ha voluto imporgli. Un viaggio visivo nella visione e oltre, affinché le immagini tornino a essere profondamente eloquenti... Negli spazi della galleria Frittelli Arte Contemporanea si profilano per il nostro sguardo tre percorsi visivi: Digital poems, Città larga e Poesia dislessica. L’artista fiorentina Lucia Marcucci (Firenze, 1933) ha voluto ancora una volta introdurci nei meandri dell’immagine pubblicitaria, di quelle visioni stereotipate che attraversano in modo subliminale il nostro sguardo, senza che il nostro pensiero abbia più il potere di soffermarsi sui loro significati reconditi. Una poesia che va oltre se stessa, quella che pervade i collages, i cartelloni dipinti e le parole stampate. Una poesia che, fin dal secolo scorso, ha deciso di uscire dagli spazi canonici della carta stampata, per farsi portavoce di un messaggio che arrivasse a tutti, senza mediazioni, e che scardinasse le ideologie di vetrina che popolano le nostre strade. Sappiamo, infatti, che Lucia Marcucci fu tra gli esponenti di quella Poesia Visiva che, negli anni più politicizzati del secolo scorso, ha sperimentato i pote-
ri del linguaggio per andare oltre il senso delle parole, unendole a immagini che ne amplificassero la portata semantica. Per quanto riguarda Digital poems, molto materiale selezionato dall’artista proviene dalla rivista californiana Wired, con cui vengono appunto composti dei collages digitalizzati e stampati su tela di PVC o su lastre per light boxes. Città larga, invece, è uno stravolgimento dei tanto popolari e populisti cartelloni pubblicitari, affinché il fruitore possa esplorarne i lati oscuri, i possibili sovvertimenti di senso e le ambiguità in essi celate. Messaggi indecifrabili, parole decomposte, lettere che fluttuano scardinate dal contesto che sta allo spettatore ricomporre: sono le opere della serie Poesie dislessiche, in cui l’artista si è impegnata in tempi più recenti. I temi politici si sono fatti più celati, meno provocatori, rispetto alle opere dei gloriosi decenni ’60, ’70 e ’80, ma la denuncia, che
Nella pagina a fianco: Lucia Marcucci, Non è tutto oro, acrilico su tela stampata, 118 X 165cm, 2009. Courtesy Galleria Frittelli Arte Contemporanea, Firenze. OVO | H 50
libreria di arte contemporanea caffè e cucina
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un intellettuale non può esimersi dal compiere, riecheggia ancora in queste opere super-visive. La censura fa male, titola, infatti, un acrilico su tela stampata del 2009, in cui scopriamo come il frammentare e il dettagliare un’immagine possa farci scoprire particolari indubitabili: se sveliamo soltanto lo sguardo della Venere del Botticelli, scopriamo, infatti, che questa icona della prosperità e della felicità nasconde un velo di mestizia; se poi vi aggiungiamo una striscia nera e un monito sulla censura, un senso d’inquietudine pervaderà il tutto. Eloquenti, inoltre, quei nudi di spalle che compongono l’opera dal caustico titolo The future: un collage su cartone del 2008, in cui indubbiamente siamo chiamati a scoprire la prosaicità della nostra dimensione umana. Oppure Dark side, un acrilico su tela del 2010, dove degli angeli contemporanei alla Wenders, hanno subito una contaminazione del loro candore attraverso spesse striature di colore nero che ricoprono loro un fianco, il lato oscuro appunto. Poi, andando avanti, collages fatti di citazioni, di occhi che catturano i nostri, per aprire il varco della riflessione mentale, attraverso le frasi che accompagnano queste visioni e che sono perentoriamente stampate su di esse. E infine poesia: l’indiscussa protagonista di tutto questo lavoro, che cerca affannosamente di ricomporsi attraverso lettere avulse che si spargono sul supporto artistico. Un’arte che sa sapientemente sfruttare i mezzi di comunicazione e di espressione odierni, per creare però opere anacronistiche, giacché inconsuete per una società che non vuole riflettere, che vuole immagini perfettamente eloquenti e senza significati che vadano oltre i canoni prestabiliti. La parola poetica può forse così tornare a pervadere la nostra esistenza, perché non si può criticare un sistema se non penetrandolo al suo interno e provocandone così un’implosione. Poesia di strada, visione che si approfondisce, per irretire il nostro sguardo e rivoltare il senso dell’attuale cultura popolare. Alessandra De Bianchi Nella pagina a fianco: Lucia Marcucci, ON OFF La comunicazione è temporaneamente interrotta, acrilico su tela stampata, 119 X 169cm, 2010. Courtesy Galleria Frittelli Arte Contemporanea, Firenze.
BELVEDERE. A cura di Rossella Tesi
BELVEDERE. A cura di Rossella Tesi
FRANCESCO CARERI <> MARINA ROSSI Francesco Careri, a marzo ad Empoli nell’ambito del progetto Nuove Geografie, promosso da Regione Toscana e Terre del Rinascimento, parla delle tre giornate di workshop realizzate: un’esplorazione della città e dei suoi nuovi equilibri compiuta con gli studenti. L’installazione sonora così progettata sarà dislocata negli spazi cittadini e presentata il 28 maggio... Marina Rossi: Agire sul tempo: un aspetto importante della tua azione, da affrontare prima ancora della questione dell’agire sullo spazio. Mi riferisco all’operazione di creare una situazione, una condizione, una temporalità che rompa con la scansione quotidiana: uscire dal tempo della produzione per entrare in quello del ludus. La forma del workshop sembra potersi inscriversi nella dimensione di un uso del tempo di questo tipo: una costruzione di una temporalità altra che passa attraverso il camminare. Francesco Careri: In realtà il tempo e lo spazio sono sempre collegati. Chi perde tempo guadagna spazio. Questa semplice frase che è da tempo il motto di Stalker, è forse l’unica risposta che posso dare. Si può anche declinare così: chi non perde tempo, non guadagna spazio. Chi ha delle barriere mentali che non gli permettono di lasciarsi andare a scavalcare in luoghi proibiti o giudicati “pericolosi”, come nel greto del fiume Arno durante la deriva notturna di Empoli, perde emozioni spaziali assolutamente inedite e a volte molto rigeneranti e sicuramente formative. Riappropriarsi del tempo da dedicare al ludus è insomma il modo più semplice di riappropriarsi degli spazi della città, una città che ormai viviaOVO | H 56
mo sempre più in forma utilitaristica. Per conoscere altri spazi e situazioni è necessario un salto nell’inutile, avere una concezione antiutilitaristica del tempo, ossia giocare. Il perdersi camminando è quindi il gioco più adatto a far tendere la velocità a zero, e a portare spazio e tempo verso l’infinito. M.R.: Se e in che misura il camminare diventa intervento politico e non puro esercizio sulla percezione? F.C.: Il camminare di per sé ha già una suo valore etico, se vuoi anche politico. L’andare lento è parente della decrescita, del low tech, abbassa ai minimi termini l’appartenenza a questo mondo sempre più governato dal PIL, non consuma idrocarburi, non inquina, anzi fa anche bene al corpo e alla mente. Questo è in controtendenza con i valori che ci vengono proposti. È in questo senso che ho scelto il nome di Laboratorio di Arti Civiche per il corso peripatetico che conduco alla Facoltà di Architettura di Roma Tre e anche per il workshop di Empoli. Credo che l’urbanistica, l’architettura, l’arte pubblica, l’antropologia e sociologia urbana e tutte le discipline che si occupano oggi della città possono insieme confluire in azioni creati-
Locandina del workshop di Arti Civiche di Francesco Careri (Stalker / Osservatorio Nomade – Dipsu/Uniroma3) tenutosi dal 1° al 3 marzo 2010 a Empoli.
ve di ricostruzione del senso della città e del vivere comune. M.R.: «Cosa desideri?» è quello che avete chiesto alle persone durante la manifestazione dei migranti del primo marzo. Dalla lettura delle frasi raccolte è poi partita la riflessione che ha condotto alla progettazione dell’intervento artistico. Nel tuo libro Walkscapes riporti dei passaggi molto belli di Guy Debord sull’opzione di una rivoluzione fondata sul desiderio. Si può dire anche
di te che stai lavorando per “costruire un modo di vivere appassionato”? F.C.: Mi hanno colpito i desideri raccolti alla manifestazione, sono desideri di una vita normale e degna di un essere umano, ed è incredibile che siano ancora oggi dei desideri rivoluzionari quando sono invece semplicemente dei diritti negati. Empoli mi è sembrata un’isola felice e spero che il nostro lavoro potrà essere utile all’approccio multiculturale della città. Ma mi hanno colpito anche i comportamenti omologati OVO | H 57
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di alcuni studenti. La loro paura a mettersi in gioco e a guardare le cose da un altro punto di vista, l’accettazione acritica dei modelli televisivi. Molti di loro invece vivono già in modo “appassionato” e questa mi è sembrata la più bella delle scoperte empolesi. Il lavoro comunque è lungo, non basteranno anni per disfarci da quanto è stato compiuto in questo ventennio in Italia. Per citare ancora una volta i nostri avi: “Gli urbanisti del XXI secolo dovranno costruire delle avventure. L’atto più semplice consisterà nell’abolire tutte le memorie dell’uso del tempo della nostra epoca. Un’epoca che, fino ad oggi ha vissuto molto al di sotto delle proprie possibilità”. Marina Rossi, è dottoranda di ricerca in Storia delle arti visive e dello spettacolo all’Università di Pisa, è in servizio presso il settore culturale del Comune di Empoli. Si occupa di estetica, cinema e video.
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Vicolo Marzio, 2 Tel 055 292382 Firenze prossimità Ponte Vecchio
Francesco Careri è nato a Roma nel 1966 vive e lavora a Roma. È uno dei fondatori di Stalker / Osservatorio Nomade, struttura aperta e interdisciplinare con cui ha compiuto ricerche e progetti sulla città attraverso l'esperienza diretta degli spazi complessi e l'interazione con gli abitanti e con cui ha partecipato a numerose mostre internazionali. È ricercatore presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre dove tiene un corso di Arte Civica. Tra le sue pubblicazioni: Walkscapes. Camminare come pratica estetica (Einaudi, Torino 2006); Constant / New Babylon, una città nomade (Testo & Immagine, Torino 2001).
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hamelin. A cura di Andrea Angeloni
hamelin. A cura di Andrea Angeloni
Vibra, live @ ena Mod 2010 ile 09 apr
The Black Box Revelation Due ragazzi belgi appena strappati ai banchi di scuola girano l’Europa su un furgone con una chitarra e una batteria, sono i Black Box Revelation e li abbiamo seguiti per voi nella prima data italiana del loro tour 2010. Teatro del concerto
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il Vibra di Modena, che nella migliore tradizione indie rock si presenta angusto e semi-deserto, almeno fino a pochi minuti prima dell’inizio dello show. Jan Paternoster e Dries Van Dijck sono i componenti di una garage band ruvida
nel corpo sonoro ma fresca ed irriverente negli atteggiamenti e nel modo di esprimenrsi dal vivo. La favola del cantante/chitarrista ventenne e del batterista diciottenne ha inizio nella cittadina di Dilbeek, dove già a 14 e 12 anni si ritrovano per jammare con il nome di “The Mighty Generators". La loro musica ha oltrepassato i confini del Belgio tra il 2007 e il 2008 grazie all’esplosivo successo dell’album “Set Your Head on Fire". I musicisti salgono sul palco in silenzio e l'essenzialità salta subito all'occhio: due ragazzi, un microfono, una chitarra e una batteria. Quando agli accordi gravi di “Run Wild" si aggiungono le “mazzate" che il giovane drummer riserva al suo strumento, appare chiaro che il duo è in grado di produrre abbastanza ru-
more da non necessitare altri elementi per esibirsi dal vivo. Vedere Dries Van Dijck suonare è come assistere ad una divertente scossa tellurica, tutto trema e i roadies sono continuamente impegnati a mantenere in piedi le aste dei microfoni che volano ovunque (come del resto i ciuffi del batterista). Jan Paternoster si atteggia
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come un rocker consumato e la sua voce acerba ha una particolare inflessione brit, l’accento belga rende la pronuncia gradevole e abbastanza comprensibile anche per i meno anglofoni. Durante l’esibizione il frontman si destreggia sicuro tra decine di effetti e distorsioni, alternando chitarre elettriche a strumenti semi-acustici, come nelle suggestive "Our Town Has Changed for Years Now" e "Sleep While Moving", entrambe estratte dall’album “Silver Threats" uscito lo scorso febbraio e proposto per intero al Vibra di Modena. L'ultimo lavoro conferma tutte le buone impressioni che aveva destato il precedente album, il suono garage è leggermente smussato nelle distorsioni più acide e gli accordi blues sono impreziositi dalla cura dei suoni (registrati rigorosamente live). La batteria risuona maestosa, Van Dijck è una vera e propria promessa delle pelli e non delude le aspettative. L'energia che sprigionano i Black Box Revelation travolge anche le urla del pubblico, che è letteralmente sovrastato dai volumi e deve sgolarsi per far sentire la sua presenza quando la band esegue brani estratti dal primo album come "I Think I Like You" e "Set Your Head on Fire". Accolti con calore anche i due nuovi singoli “High on a Wire", farcito dal suono di un organo hammond, e “Do I Know You", che cela un inaspettato assolo dalle tinte acide. Il picco dell’esibizione è rappresentato dall'accoppiata finale concessa al pubblico modenese: la ballata “Never Alone/Always Together" cantata a squarciagola dal pubblico e “Part of Me", delirante cavalcata stoner (oltre nove minuti) che mette in luce tutte le qualità tecniche dei giovani musicisti belgi e tutta la maestria di chi ha saputo gestire i loro suoni e il loro talento. Con il ronzio ancora nelle orecchie e la speranza di assistere presto all’esplosione di una favola garage made in Italy, consigliamo vivamente i Black Box Revelation a chi ha apprezzato band come the White Stripes e Black Rebel Motorcycle Club. Più in generale invitiamo i lettori a lasciarsi travolgere da un sound ruvido e genuino, caratteristico della più spontanea e irruenta incoscienza adolescenziale. Andrea Angeloni OVO | H 64
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Riferimenti alle immagini riprodotte nelle pagine d’intestazione ai servizi:
H 9 – Guida al Contemporaneo: l’immagine riprodotta è una veduta satellitare della città di Firenze, ottenuta grazie al software Google™ Heart. H 26 – Immagine riprodotta sulla pagina pubblicitaria del ristorante Il Peccato: Elena Monzo, La principessa sul pisello, tecnica mista su carta, 150 X 200cm, 2006. Courtesy l’artista e Bonelli Arte Contemporanea, Mantova. H 27 – Dentro al Contemporaneo: Studio ++, Senza titolo, acciaio, vetro, plexiglass, terra, acqua, 50 x 50 x 200cm, 2007. Courtesy gli artisti. H 49 – Percorsi: Lucia Marcucci, La censura fa male (part.), acrilico su tela stampata, 116 X 118cm, 2009. Courtesy Galleria Frittelli Arte Contemporanea, Firenze. H 55 – Belvedere: Un’immagine tratta dalla tre giorni di workshop di Francesco Careri. H 61 – Hamelin: The Black Box Revelation - Jan Paternoster (voce/chitarra) e Dries Van Dijck (bassista), foto di Eddy Person
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