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arte e cultura contemporanea

BELVEDERE A Venezia, Stanley Kubrick incontra la tecnologia multimediale di Chanan Gardi... OVO ZOOM ELOGIO DEL NEGATIVO dal 09 settembre al 24 ottobre 2010 OLTRE LO SPECCHIO INTERVISTA A FULVIO ABBATE di Massimo Tonietti AGORĂ TOSCANE PIAZZA SANTO SPIRITO- Firenze

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ARTE - OLTRE LO SPECCHIO H 24 - INTERVISTA A FULVIO ABBATE di Massimo Tonietti arte - dentro al conteMporaNeo H 34 - OLTRE il grande rettile -

OVO Direttore Editoriale: Riccardo Caracciolo; Ideatore e Curatore: Massimo Tonietti; Caporedattore: Nicola Cecchelli; Staff di Direzione: Simona Chiavacci, Tania Magnani, Massimo Tonietti; Progetto grafico: Alexandra Barbieri e Tania Magnani; Curatrice “Guida al Contemporaneo”: Serena Vanzaghi Curatore “Dentro al Contemporaneo”: Nicola Cecchelli Curatore “Oltre lo specchio”: Massimo Tonietti Curatrice “Belvedere”: Rossella Tesi Curatrice “16mm”: Deborah Macchiavelli Curatori www.iovo.it: Marcello Accanto e Linda Giusti Hanno collaborato: Andrea Angeloni, Benedetta Bianchi, Alessandra De Bianchi, Elena Magini, Alessandra Petrelli, Giorgio Edoardo Pinto, Martina Stoppioni, Rossella Tesi.

www.iovo.it

info@iovo.it - m.tonietti@iovo.it - n.cecchelli@iovo.it supplemento de IL FREE PRESS del 08-09-10 aut. trib. n. 5633 del 25-02-08 - distribuzione gratuita Edito da: Publigest srl, via G.B. Amici n° 20, 50131 Firenze, Tel +39 055 571359 / Fax 055 582746 / Cell 327 5303110 Stampa: Filograf - Forlì

arte - dentro al conteMporaNeo H 38 - NUOVO PAESAGGIO ITALIANO -

ARTE - OVO ZOOM H 42 - ELOGIO DEL NEGATIVO -

arte - dentro al conteMporaNeo H 46 - RAGNAR KJARTANSSON ME AND MY MOTHERarte - BELVEDERE H 50 - Intervista a Chanan Gardi di Daniele Tommasi 16mm H 56 - ANTEPRIMA • BIUTIFUL di Alejandro González Iñarritu SPECIALE AGORà TOSCANE 2010 H 58 - PIAZZA SANTO SPIRITO - Firenze

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settembre 2010: il nuovo da non perdere... GRATIAPLENA-ECONOMIA DELLA GRAZIA Da settembre 2010 Galleria Susanna Orlando Via Carducci n°10, Forte dei Marmi (Lu) VETRINA: Via Sauro n°3, Pietrasanta (Lu) MACROCOSMI Dal 03 settembre al 18 ottobre 2010 Aria Art Gallery Borgo Santi Apostoli n°40, Firenze NARRAZIONI E CONVENIENZE DEL VIDEO Dal 04 al 18 settembre 2010 L’EVENTO IMMOBILE. ANNUNCIAZIONE Dal 25 settembre al 11 novembre 2010 Casa Masaccio Arte Contemporanea Corso Italia n°83, San Giovanni Valdarno (Ar) PERCORSI PINUS PINASTER TOSCANA, OCCHI NEL SILENZIO Dal 05 al 17 settembre 2010 ARTISTICAMENTE Dal 18 al 30 settembre 2010 Galleria del Teatro Romano Via Portigiani n°34/36, Fiesole (Fi)

ANCORA UNA VOLTA QUALCUNO MI OLTREPASSERÀ Dal 07 settembre al 2 ottobre 2010 Aoristò - Ristorante sopra il globo Via De’ Buti n°11, Pistoia QUI ED ORA Dal 11 al 19 settembre 2010 Galleria I.A.C Via della Croce n°41, Impruneta (Fi) TRAPOS Dal 16 al 24 settembre 2010 Eleonora D’Andrea Arte Contemporanea Via Vincenzo Gioberti n°14, Prato CONTEMPOR-ART Dal 18 settembre al 07 ottobre 2010 Galleria d’Arte Mentana Piazza Mentana n°2/3/4r, Firenze HOW A PICTURE GROWS A WORLD Dal 23 settembre 2010 Galleria Alessandro Bagnai Via del Sole n°15r, Firenze

Per ogni informazione sulle inaugurazioni consultare la Guida al Contemporaneo nelle pagine successive.

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Settembre 2010



Palazzo Coveri F i r e n z e

in collaborazione con

centro studi jorgeeielson

TESTIMONE DI UN’ASSENZA IN MEMORIAM JORGE EIELSON Román Hernández - Michele Mulas

16 settembre - 22 ottobre 2010 inaugurazione giovedì 16 settembre 2010 ore 18.30 orari al pubblico: 11.00 - 13.00 / 15.30 - 19.00 da martedì a sabato Galleria del Palazzo - Coveri Lungarno Gucciardini 19 - 50125 Firenze info@galleriadelpalazzo.com


guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A cura di Serena Vanzaghi

guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A cura di Serena Vanzaghi

ELEONORA D’ANDREA ARTE CONTEMPORANEA

Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea

L’

Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea è costituita tra le Gallerie e le Associazioni culturali che operano nel settore dell'arte moderna e contemporanea e che esercitano l’attività di esposizione, promozione e/o vendita al pubblico di opere d’arte. L’A.N.G.A.M.C ha lo scopo di rappresentare e tutelare, in ogni sede, gli interessi morali, economici e culturali della categoria rappresentata. L’obiettivo principale é quello di qualificare sempre più il mercato dell’arte e le sue potenzialità con la migliore preparazione professionale e culturale degli operatori, anche con interventi nell’ambito giuridico e amministrativo; promuovere dibattiti e conferenze su temi di interesse per gli associati. Il delegato territoriale della Toscana è Mauro Stefanini cell. 335 7054800

GALLERIA BIAGIOTTI -PROGETTO ARTE-

Sede: Via delle Belle Donne n°39r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 214757; Orario: dal lunedì al venerdì 14:00 19:00; Web: galleria@florenceartbiagiotti.com www.artbiagiotti.com

FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA

Il gambo dei fiori; fino al 15/09/10; Autore: Giuseppe Maraniello; Sede: Via Garibaldi n°37, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel +39 0584 792635 / Fax +39 0584 OVO | H 10

792459; Orario: fino al 15 sett. 11:00 13:00 / 17:30 - 24:00, dal 15 sett. 10: 10:00 - 13:00 / 16:00 - 20:00; Biglietti: ingresso libero; Web: flora.bigai@iol.it www.florabigai.it

GALLERIA CARINI & DONATINI

Sede: Via Gruccia n°192/b, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel. e Fax +39 055 943449; Orario: tutti i giorni escluso il sabato e la domenica 09:30 - 12:30 15:00 - 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: info@carinidonatini.com www. carinidonatini.com

TRAPOS; 16/09/10 – 24/09/10; Autore: Mario Arlati - testo critico a c. di Matteo Galbiati -; Vernissage: giovedì 16 settembre alle ore 18:00; Sede: Via Vincenzo Gioberti n°14, 59100 Prato, Tel. e Fax +39 0574 574670 / Cell. +39 340 8596967; Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 - 19:00, sabato 10:30 13:00 16.00 - 20.00 (per tutti gli orari e i giorni non specificati su appuntamento al numero +39 340 8596967); Biglietti: ingresso libero; Web: gallery@elexpo.it www.elexpo.it

GALLERIA DELLA PINA ARTE CONTEMPORANEA

Sede: Piazza Duomo n°11, 55045 Pietrasanta (Lu), Tel. +39 0584 792871 / Fax +39 0584 792871; Orario: dal giovedì alla domenica 16:00 - 20:00; Biglietti: ingresso libero; Web: info@dellapinaarte.com www.dellapinaarte.com

SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

Sede: Via Ghibellina n° 164r, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2340239 / Fax +39 055 2269190; Orario: tutti i giorni escluso la domenica 09:30 – 12:30 15:30 – 19:30; Biglietti: ingresso libero; Web: info@santoficara.it www.santoficara.it

FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA

Sede: Via Val di Marina n°15, 50127 Firenze, Tel +39 055 410153 / Fax +39

055 4377359; Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:30 – 19:30, lunedì, domenica e festivi aperto su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Web: info@frittelliarte.it www. frittelliarte.it

GALLERIA GIRALDI

Sede: Piazza della Repubblica n°59, 57123 Livorno, Tel. +39 0586 883022 / Cell. +39 329 8626020 / Fax +39 0586 887778; Orario: dal lunedì al sabato 10:00 – 13:00 17:00 – 20:00, domenica su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriagiraldi.it www.galleriagiraldi.it

ARMANDA GORI CASA d’ARTE

Sede: Viale della Repubblica n°64/66/68, 59100 Prato, Cell. +39 335 303142 - +39 338 5924449 / Fax +39 0574 604901; Orario: apertura al pubblico solo su appuntamento, contattare i numeri telefonici indicati; Biglietti: ingresso libero; Web: studiomarchi@tin.it www.armandagoriarte. it

GUASTALLA CENTRO ARTE

Marc Chagall e il messaggio biblico; 05/09/10 - 30/09/10; Autore: Marc Chagall; Vernissage: domenica 05 settembre ore 18:00; Sede: Via Roma n°45, 57126 Livorno, Tel. +39 0586 808518 / Fax +39 0586 813514; Orario: dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:00 16:30 – 20:00, sabato 10:00 – 13:00; Biglietti: ingresso libero; Patrocinio: Comunita OVO | H 11


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Ebraica di Livorno; Web: info@guastallacentroarte.com www.guastallacentroarte.com

GALLERIA d’ARTE MENTANA

Contempor-Art; 18/09/10 – 07/10/10; Autori: Sergio Benvenuti, Palma Almela Garcia, Youngjin Han, Robert Keseru, Conceicao Lacerda Carvalho, Malgorzata Karp, Soja, James Tapscott, Chris Walle • Mostra personale (c/o Saletta Mentana); Autore: Kristeen Van Ryswyck; Curatrice: Art-Director Giovanna L. Adreani; Vernissage: sabato 18 settembre ore 18:30; Sede: Piazza Mentana n°2/3/4r; 50122 Firenze, Tel e Fax +39 055 211985; Orario: dal lunedì pomeriggio al sabato 11:00 – 13:00 16:30 – 19:30, chiuso domenica e lunedì mattina; Biglietti: ingresso libero; Web: galleriamentana@galleriamentana.it www.galleriamentana.it

GALLERIA OPEN ART

Mostra Collettiva - Artisti della Galleria; 01/09/10 – 30/09/10; Sede: Viale della Repubblica n°24, 59100 Prato, Tel. +39 0574 538003 / Fax +39 0574 537808; Orario: dal lunedì al venerdì 16:00 – 20:00, sabato 10:30 – 12:30 / 16:00 – 20:00 o su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Web: galleria@ openart.it www.openart.it

GALLERIA SUSANNA ORLANDO

Gratiaplena-economia della grazia; da settembre 2010; Autore: Bruno OVO | H 12

Ceccobelli; Curatrice: Federica Forti; Sede: Via Carducci n°10, 55042 Forte dei Marmi (Lu), Tel. e Fax +39 0584 83163; VETRINA: Via Sauro n°3, 55045 Pietrasanta (Lu); Orario: tutti i giorni 10:30 – 13:00 17:00 - 24:00, orario vetrina: visibile 24 ore su 24; Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriasusannaorlando.it www.galleriasusannaorlando.it

GALLERIA POGGIALI & FORCONI

Sede: Via Della Scala n°35a Via Benedetta n° 3r, 50123 Firenze, Tel +39 055 287748 / Fax +39 055 2729406; Orario: dal martedì al sabato 10:00 13:00 15:30 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: info@poggialieforconi.it www.poggialieforconi.it

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santa (Lu), Tel. +39 0584 283338 / Fax +39 0584 71647; Orario: tutti i giorni 10:00 – 12:00 17:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: gallerialasubbia@gmail.com

TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE

Maestri Moderni e Contemporanei. Antologia scelta 2010; Sedi: Lungarno Cellini n°13/a, 50125 Firenze, Tel. +39 055 6812697 / Fax +39 055 6812020; Orario: tutti i giorni tranne il sabato e la domenica 09:00 – 13:00 15:30 – 19:30. Chiuso per ferie periodo natali-

zio e agosto; Biglietti: ingresso libero; Note: esposizione collettiva di maestri storicizzati di livello nazionale e internazionale che si arricchisce di una scelta di giovani artisti contemporanei presentati come nuove ed emergenti proposte. Parte dell’esposizione sarà itinerante nelle varie sedi della Tornabuoni Arte, a Milano, a Portofino, a Forte dei Marmi e a Venezia protraendosi per gran parte del 2010. Per ulteriori informazioni contattare la galleria; Web: info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniarte.it

CLAUDIO POLESCHI ARTE CONTEMPORANEA

Sede: Via Santa Giustina n°21, 55100 Lucca, Tel. +39 0583 469490 / Fax +39 0583 471464; Web: info@claudiopoleschi.com

GALLERIA IL PONTE

Sede: Via Di Mezzo n°42/b, 50121 Firenze, Tel +39 055 240617 / Fax +39 055 5609892; Orario: dal lunedì al venerdì 15:30 – 19:00, sabato su appuntamento, chiuso i festivi; Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriailponte.com www.galleriailponte.com

GALLERIA LA SUBBIA DI PAOLA RAFFO

Sede: Via Barsanti n°11, 55045 PietraOVO | H 13


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> > altri spazi AORISTÒ - RISTORANTE SOPRA IL GLOBO

Ancora una volta qualcuno mi oltrepasserà; 07/09/10 - 02/10/10; Autore: Gerardo Paoletti; Vernissage (con cena): martedì 7 settembre; Sede: Via De’ Buti n°11, 51100 Pistoia, Tel. +39 0573 26506 / Fax +39 0573 307620; Ufficio Stampa: Associazione Culturale Logout; Web: info@aoristo.it www.aoristo.it

ARIA ART GALLERY

Macrocosmi; 03/09/10 – 18/10/10; Autori: Sergio Fortuna, Lorenzo Malfatti; Curatore: Antonio D’Amico; Vernissage: giovedì 2 settembre alle ore 19:00; Sede: Borgo Santi Apostoli n°40, 50123 Firenze, Tel. +39 055 216150 / Fax +39 055 4641406; Orario: dal martedì al giovedì 10:30 - 13:30 15:00 - 19:30, venerdì e sabato 10:30 - 13:30 15:00 - 20:00, domenica 15:00 - 20:00 e lunedì su appuntamento; Biglietti: ingresso libero; Web: info@ariaartgallery.com www. ariaartgallery.com

GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI

How a picture grows a world; dal 23/09/10; Autore: George Woodman; Vernissage: giovedì 23 settembre alle ore 18:00; Sede: Via del Sole n°15r, 50126 Firenze, Tel. +39 055 6802066; Orario: dal lunedì al sabato 10:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; info@galleriabagnai.it www.galleriabagnai.it OVO | H 14

BASE / PROGETTI PER L’ARTE

6 proposte una scultura sociale; fino al 30/09/10; Autore: Erwin Wurm; Sede: Via San Niccolò n°18r, 50123 Firenze, Tel +39 055 602102 / Fax +39 055 2207281; Orario: dal martedì al sabato 18:00 – 20:00 (dalle 20:00 alle 24:00 come vetrina); Biglietti: ingresso libero; Patrocini: associazione BASE X BASE e Osservatorio per le Arti Contemporanee dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze; Web: info@baseitaly.org www. BaseItaly.org

XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara POSTMONUMENT; fino al 31/10/10; Autori: Carl Andre, Giorgio Andreotta Calò, Huma Bhabha, Rossella Biscotti, Monica Bonvicini, Carlos Bunga, Cai Guo-Qiang, Valentin Carron, Maurizio Cattelan, Marcelo Cidade, Nemanja Cvijanović, Sam Durant, Urs Fischer, Yona Friedman, Cyprien Gaillard, Antony Gormley, Thomas Houseago, Daniel Knorr, Terence Koh, Liu Jianhua, Paul McCarthy, Yerbossyn Meldibekov and Nurbossyn Oris, Ohad Meromi, Gustav Metzger, Deimantas Narkevicius, Kristina Norman, Damián Ortega, Santiago Sierra, Rirkrit Tiravanija, Kevin van Braak, Yelena Vorobyeva e Viktor Vorobyev, Gillian Wearing, Artur Żmijewski • (Parte storica) Libero Andreotti, Aldo Buttini, Leonardo Bistolfi, Arturo Dazzi, Lu-

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cio Fontana, Liu Kaiqu, Arturo Martini, Fausto Melotti, Dymitr Szwarc, Adolfo Wildt; Curatore: Fabio Cavallucci; Catalogo: Silvana Editoriale; Sede: Carrara (Sedi varie); Info: per ogni informazione su orari, biglietti e programma espositivo • Responsabile ufficio stampa: Lara Facco Cell. + 39 349 2529989 • Addetto stampa: Elena Del Becaro Tel. + 39 0585 641548 press@labiennaledicarrara.it • Media Relations: Rosi Fontana, Kura Tel. + 39 050 9711343 info@rosifontana.it; Patrocini: La XIV Biennale Internazionale di Scultura è organizzata dal Comune di Carrara, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e dalla Cassa di Risparmio di Carrara, con il sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Massa e Carrara ed in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, l’Apt di Massa-Carrara, il gruppo Internazionale Marmi Macchine e l’associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara; Web: biennaledicarrara.info@gmail. com www.labiennaledicarrara.it

FONDAZIONE IL BISONTE PER LO STUDIO DELL’ARTE GRAFICA

Autore: Linda Goodman; Sede: Via San Niccolò n°24/r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 2342585 / Fax +39 055 2346768; Orario: tutti i giorni 09:00 – 13:00 14:00 – 19:00; Web: staff@ilbisonte.it www. ilbisonte.it

CUCO CUCINA CONTEMPORANEA

Sede: Via del Melarancio n°4r, 50123 Firenze, Tel. +39 347 5217260; Ora-

rio: dal lunedì al sabato 11:00 – 15:00 18:00 – 23:00 (aperto a pranzo e a cena); Note: cucina creativa e giovani artisti in esposizione; Web: www.cucofirenze.blogspot.com

EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea

Me and My Mother; fino al 12/09/10; Autore: Ragnar Kjartansson; Curatori: Arabella Natalini e Lorenzo Giusti; Sede: Viale Giannotti n°81/83/85, 50126 Firenze, Tel +39 055 628 7091; Orario: dal mercoledì alla domenica 14:00-22:00; lunedì e martedì chiuso – chiuso per ferie dall’ 08/08/10 al 01/09/10; Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura, Assessorato alle Attività Produttive, Quartiere 3, Regione Toscana; Ufficio Stampa: Davis & Franceschini tel. +39 055 234 7273; Note: possibilità di prenotazione visite guidate in italiano e in inglese; Web: info@ex3.it www.ex3.it

PALAZZO FABRONI

Sede: Via Santa n°5, 51100 Pistoia, Tel +39 0573 371817; Orario: dal martedì alla domenica 10:00 – 18:00; Biglietti: intero 5.00€ - ridotto 3.00€ (possibilità di biglietto cumulativo con i musei del sistema museale pistoiese); Enti Promotori: Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione di Venezia; Ufficio Stampa: Ambra Nepi Comunicazione Tel. +39 055 244217 - +39 055 2021485 - +39 348 6543173, ambranepicomunicazione@gmail.com info@ambranepicomunicazione.it www.ambranepicomuniOVO | H 15


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cazione.it; Web: www.fondazionecrpt. it www.fondazionedivenezia.org

FOR GALLERY -Photo Art Research-

Sede: Via dei Fossi n°45r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 0946445; Web: for@ forgallery.it www.forgallery.it

FRASCIONE ARTE

Sede: via Maggio n°60r, 50123 Firenze, Tel. +39 055 2399205; Orario: dal martedì al sabato 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00, lunedì 15:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: info@frascionearte.com www.frascionearte.com

FYR ARTE CONTEMPORANEA

Sede: Borgo Albizi n°23, 50122 Firenze, Tel. +39 055 2343351; Orario: dal martedì alla domenica 16:00 – 19:30 (in altri orari previo appuntamento); Biglietti: ingresso libero; Web: foyer@ fyr.it www.fyr.it

GALLERIA GENTILI

Sede: Via del Carmine n°11, 59100 Prato, Tel +39 0574 606986 / Fax +39 0574 443704 / Skipe galleriagentili; Orario: dal martedì al sabato 14:00 – 19:00; Biglietti: ingresso libero; Web: info@galleriagentili.it press@galleriagentili.it www.galleriagentili.it

GALLERIA I.A.C. -Impruneta Arte Contemporanea-

Realtà colorate; 15/07/10 – 23/09/10 OVO | H 16

c/o Albergaccio del Macchiavelli, Via Scopeti n°64, Sant’Andrea in Percussiva – San Casciano V.P. (Fi); Autori: Cristiano Arcadi, Marco Barzagli, Roberto Coccoloni, Mimmo Corrado, Enzo Correnti, Laura Fantucci, Anna Gori, Massimo Maccherelli, Diana Polo, Sergio Tassi, Giovanni Ugolini; Curatore: Consiglio Direttivo Associazione ArtArt; Finissage: giovedì 23 settembre alle ore 19:00; • Qui ed ora; 11/09/10 – 19/09/10; Autori: Daniela Benedetti, Annie Gheri, Eliana Gioli, Patrizia Sabella; Curatore: Consiglio Direttivo Associazione Art-Art; Vernissage: sabato 11 settembre alle ore 18:00; Sede: Via della Croce n°41, 50023 Impruneta (Fi), Cell. +39 333 7405522; Orario: sabato 18:00 – 20:00, gli altri giorni su appuntamento telefonando al 055 828471; Biglietti: ingresso libero; Ufficio Stampa: inpiaz@alice.it +39 339 7854375; Patrocini: Comuni di Impruneta e San Casciano V.P.; Web: artart@artartimpruneta.it www.artartimpruneta.it

KEN’S ART GALLERY -Dir. Walter Bellini-

Silence of Happiness -personale di pittura e installazioni-; Autore: Miljan Suknovic; Curatore: Walter Bellini; Catalogo: disponibile in galleria; Sede: Via San Niccolò n°23/r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 242895 - 333 8248366 / Fax. +39 055 2268894; Orario: tutti i giorni 10:00 – 13:00 15:00 – 19:00 escluso festivi; Biglietti: ingresso libero; Note: la mostra di Miljan Suknovic si svolgerà a Firenze e a Capoliveri (Isola d’Elba); Web: info@kensartgallery.com www. kensartgallery.com

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CASA MASACCIO -Centro per l’Arte Contemporanea-

Narrazione e convenienze del video; 04/09/10 – 18/09/10; Autori: Marinella Senatore e allievi cantiere – Video Arte: Paola Cappabianca, Melania Catteruccia, Tiziana Contino, Claudia Gambadoro, Helga Maestrini, Giusy Pirrotta, Vanessa Pollicina; Curatore: Fiammetta Strigoli; Vernissage: sabato 4 settembre alle ore 18:00 • L’evento immobile. Annunciazione; 25/09/10 – 07/11/10; Autori: Allora & Calzadilla, Massimo Bartolini, Emanuele Beceri, Elie Cristiani, Daniela De Lorenzo, Serge Domingie, Kim Sooja, Yaron Lapid, Megane e Murray McMillan, Noelle Pujol, Carolina Saquel, Ruth Scott; Curatori: Saretto Cincinelli, Cristiana Collu, Alessandro Sarri; Vernissage: sabato 25 settembre alle ore 18:00; Sede: Corso Italia n°83, 52027 San Giovanni Valdarno (Ar), Tel +39 055 9126283; Orario: dal martedì al sabato 16:00 – 19:00, domenica e festivi 10:00 – 12:00 16:00 – 19:00; Ufficio Stampa: Ambra Nepi Comunicazione, Tel. +39 055 244217 – 242705 / 348 6543173, ambranepicomunicazione@ gmail.com; Biglietti: ingresso libero; Web: casamasaccio@comunesgv.it www.casamasaccio.it

CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI -Spazio Progetti-

THOM PUCKEY | JAN VAN DER PLOEG

–The Prato Project. Una doppia personale congiunta-; fino al 09/01/11; Autori: Thom Puckey e Jan Van der Ploeg; Catalogo: Edizioni Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; Sede: Viale Della Repubblica n°277, 59100 Prato, Tel +39 05745317 / Fax +39 0574531901; Orario: 10:00 – 19:00 tutti i giorni tranne il martedì e dal 9 al 22 agosto, da mercoledì 9 giugno, fino a fine luglio, tutti i mercoledì ore 10:00 – 23:00; Biglietti: ingresso libero; Patrocini: Regione Toscana, Comune di Prato, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ASM S.p.a., CariPrato, Gruppo Consiag, Unione Industriale Pratese, Aeroporto di Firenze; Info: Comunicazione/ Ufficio Stampa - Ivan Aiazzi, Silvia Bacci, Tel. + 39 0574531828, i.aiazzi@ centropecci.it s.bacci@centropecci.it, Ufficio Stampa - Studio Pesci, Via San Vitale n°27, 40125 Bologna, Tel. + 39 051 269267 / fax + 39 051 2960748, www.studiopesci.it info@studiopesci. it; Web: info@centropecci.it www. centropecci.it

GALLERIA DEL TEATRO ROMANO

PERCORSI PINUS PINASTER TOSCANA, OCCHI NEL SILENZIO – Mostra personale; 05/09/2010 – 17/09/2010; Autore: Duccio Nacci; Curatore: Simone Gianassi; Vernissage: domenica 5 settembre alle ore 18:30; Catalogo: in Galleria; Note: Una mostra fotografica per aprire la nuova stagione ∙ ARTISTICAMENTE – Mostra collettiva; OVO | H 17


guida al contemporaneo, L'attuale Geografia Artistica di Firenze e Oltre. A cura di Serena Vanzaghi

18/09/2010 – 30/09/2010; Autore: Silvia Jafisco – Anna Durante – Emilio Tadini; Curatore: Simone Gianassi; Vernissage: sabato 18 settembre alle ore 18:00; Catalogo: in Galleria; Note: Incontro tra un Maestro storicizzato di livello internazionale e due giovani artisti contemporanei ∙ ART-COLLECTION – Mostra personale; 02/10/2010 – 24/10/2010; Autore: Maurizio Monti; Curatore: Simone Gianassi; Vernissage: sabato 2 ottobre alle ore 18:00; Catalogo: disponibile in Galleria con testo critico di Enzo Dall’Ara, Armando Capri Lucien Ballard; Critica: Presentazione del Prof. Giovanni Faccenda; Patrocini: Comune di Fiesole – Fiesole Musei; Note: Mostra personale di una nuova realtà del panorama figu-

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rativo contemporaneo italiano; Sede: Via Portigiani n°34/36, 50014 Fiesole (Fi), Tel. +39 055 599626 – Drawing Room: Piazza Mino 9, 50014 Fiesole (Fi); Orario: tutti i giorni dalle 16:00 alle 20:00; Biglietti: ingresso libero; Ufficio Stampa: info@galleriadelteatroromano.com, Tel./Fax Tel. +39 055 599626, Cell. +39 333 6060636; Web: www.galleriadelteatroromano.com

TETHYS GALLERY -Fine Art Photography-

Sede: Via Maggio n°58r, 50125 Firenze, Tel. +39 055 2286064 / Fax +39 055 2286057; Per ulteriori informazioni: info@tethysgallery.com www.tethysgallery.com

Firenze, Via Val Di Marina 15 Tel 055.410153 - Fax 055.4377359 www.frittelliarte.it


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MAPPA DEL CONTEMPORANEO - FIRENZE

A - ARIA ART GALLERY Borgo Santi Apostoli n°40 B - GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI Via Salutati n°4/r C - BASE / PROGETTI PER L'ARTE Via San Niccolò n°18r D - GALLERIA BIAGIOTTI ARTE CONTEMPORANEA Via delle Belle Donne n°39r OVO | H 20

E - GALLERIA IL BISONTE Via San Niccolò n°24/r F - CUCO CUCINA CONTEMPORANEA Via del Melarancio n° 4r G - EX3 - Centro per l’Arte Contemporanea Viale Giannotti n°81/83/85 H - SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n° 164r

I - FOR GALLERY –Photo Art Research- – Via dei Fossi 45r, 50123 Firenze, L - FRASCIONE ARTE Via Maggio n°60r M - FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA Via Val di Marina n°15 N - FYR ARTE CONTEMPORANEA Borgo Albizi n°23 K - KEN’S ART GALLERY Via San Niccolò n°23

B O - GALLERIA I.A.C. Impruneta Arte Contemporanea Via della Croce n°41, Impruneta P - GALLERIA d’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4r Q - MNAF. MUSEO NAZIONALE ALINARI PER LA STORIA DELLA FOTOGRAFIA Piazza Santa Maria Novella 14°

R - PALAZZO PITTI Piazza Pitti n°1 S - GALLERIA POGGIALI & FORCONI – Via Della Scala n°35a Via Benedetta n° 3r T - GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n° 42/b U - ART GALLERY RENASSANS Via Ghibellina n°152/r V - C.C.C.S. - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina –

Palazzo Strozzi Piazza Degli Strozzi n°1 X - GALLERIA DEL TEATRO ROMANO – Via Portigiani n°34/36, Fiesole Y - TETHYS GALLERY -Fine Art Photography-; – Via Maggio n°58r, 50125 Firenze Z - TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n.13/a OVO | H 21


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Oltre lo specchio. A cura di Massimo Tonietti

Oltre lo specchio. A cura di Massimo Tonietti

Dalla tesi su “L’Apocalisse di Louis-Ferdinand Céline” alla televisione monolocale di Teledurruti, Massimo Tonietti intervista senza freni Fulvio Abbate, un’Intellettuale impertinente e cordiale, volgare ed erudito, cinico e idealista ma soprattutto “[...] tendente alla laicità”...

Massimo Tonietti: Molte persone scrivono senza essere, per contro, assidui lettori. Leggono poco, ma nonostante questo avvertono la necessità di scrivere, di comunicare. Tu lo vedi come un paradosso, uno scompenso fisiologico o un segno dei tempi? Fulvio Abbate: Penso che per scrivere non sia necessario essere forti lettori. Si può esser semplicemente ispirati da una sollecitazione. Fra l’altro non credo che gli inviti alla lettura sortiscano mai un effetto positivo, anzi, tutt’altro: servono per togliere vigore alla popolazione dei lettori attivi. A questo punto dobbiamo definire chi sono i lettori nel nostro paese. Di fatto, leggono le professoresse, dedicandosi a libri in cui si parla di uteri asportati. Inoltre, esiste un pubblico giovanile di tendenza... M.T.: ... giovanile di tendenza? Che cosa intendi con questa definizione? F.A.: Il pubblico giovanile di tendenza è quello che ritiene di dover leggere libri che hanno una connotazione metropolitana o qualcosa di simile. Il caso di Wu Ming è esemplare: non credo che al lettore giovane importi un cazzo di ciò che Wu Ming racconta o narra. Queste, tuttavia, sono le uniche categorie di lettori: professoresse donne, interessate a romanzi che hanno come trama uteri asportati e poi, nel caso della narrativa di OVO | H 24

tendenza giovanile, indiani d’America che lanciano frecce al curaro nel buco del culo del coprotagonista. M.T.: Wilde s’inchinò di fronte alla tomba di Keats a Roma. Marinetti desiderava sputare sull’altare dell’arte. Qual è il tuo rapporto con i grandi scrittori del passato? F.A.: E’ un rapporto d’uso. Di puro uso e assolutamente laico. Credo che l’eccessiva frequentazione con un autore e la sua divinizzazione porti, poi, necessariamente a odiarlo. Quindi un rapporto laico. Mi sono laureato con una tesi su Céline e possiedo la collezione pressoché completa dei Cahiers Céline editi da Gallimard. Si tratta degli inediti dell’autore che periodicamente escono nel corso degli anni. Nonostante questo, mi guarderei bene dall’entrare in un club di céliniani. M.T.: In una passata intervista hai dichiarato che sotto L’Unità di Veltroni ti sei mascherato da comunista per continuare a scrivere. Se costretto, ti maschereresti anche da fascista per raggiungere il tuo pubblico? F.A.: No, io non mi maschererei assolutamente, perché i mascheramenti risultano davvero penosi. Io, in realtà, ho detto un’altra cosa.

Fulvio Abbate, New York, 1997.

Ho detto che nell’Unità di Veltroni facevano passare me per comunista mentre in realtà i veri comunisti erano gli altri... i miei colleghi. M.T.: … che erano retribuiti anche più di te… F.A.: Sì… che stavano praticamente nel cuore di Veltroni e che erano quindi assolutamente organici a un progetto di egemonia culturale veltroniana, che io ho definito “Musica leggera per ceti medi. In tutto medi”. A loro conveniva far passare me da comunista, forse perché avevo scritto un romanzo che si svolgeva in una sezione del partito comunista. In realtà i veri comunisti erano loro. Infatti, come poi si è dimostrato, io ero un’altra cosa: non un anarchico, ma una persona tendente alla laicità.

M.T.: In che modo si è concluso il tuo rapporto con L’Unità? F.A.: Gli episodi sono due: nel 1997 è arrivato Mino Fuccillo da Repubblica e tra le prime cose che fece, cancellò la mia collaborazione, senza mai darmi una virgola di motivazione. Un bel po’ di anni dopo, cioè l’anno scorso, sempre dalla Repubblica è arrivata una tale la protetta di Veltroni, alias Concita De Gregorio, che ha pensato bene di cancellare la mia collaborazione. Io posso ipotizzare che secondo me il mandante è Walter Veltroni... l’ho sempre sostenuto. Però queste persone che avrebbero dovuto spiegarmi il perché, non hanno mai aperto bocca. Perfino in un’intervista che le ha fatto Zoro (Diego Bianchi) la signora De Gregorio ha dato come spiegazione il fatto che io volessi un contratto, ma ci OVO | H 25


Oltre lo specchio. A cura di Massimo Tonietti

Fulvio Abbate, Roma, 2009.

mancherebbe altro! In realtà aspetto ancora di conoscerne il motivo. Posso fare delle ipotesi e le ipotesi sono semplici. Intanto, io non ho nulla da spartire con la banalità di sinistra.

cioè Teledurruti www.teledurruti.it, che è la risposta a queste povere persone. Concita De Gregorio è una povera persona, come lo è Veltroni: poveretti privi di fantasia.

M.T.: e questo è chiaro… F.A.: ... e questo è chiaro ed è anche nero su bianco, in quanto ho scritto un pamphlet dal titolo Sul conformismo di Sinistra (2005). Figurati se una persona come Concita De Gregorio può accettare che ci siano delle voci non gestibili: io non sono gestibile e non voglio essere gestito. Queste persone hanno cercato di cancellarmi e non ci sono riuscite. Io ho risposto loro con il mio talento, inventandomi una piattaforma dalla quale posso esprimermi liberamente,

M.T.: Pensi che personaggi ai vertici del PD, come Veltroni, Franceschini, Bersani, possano essere definiti I Preservativi della Sinistra? Nel senso che esiste un fiotto pensante e propulsivo bloccato dalla loro presenza? F.A.: Preservativi senza serbatoio, ovviamente, e credo che non esista più neppure una base. Quella che un tempo veniva chiamata base aveva il pregio di riassumere il sentimento della cosiddetta “umile Italia”, come la chiamava Pasolini, ma al contempo conteneva anche

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Oltre lo specchio. A cura di Massimo Tonietti

Fulvio Abbate visto da Mario Schifano.

quei germi d’idiozia burocratica tipica dei partiti di sinistra con una concezione totalizzante dell’egemonia. Oggi tutto questo non esiste più, quindi nessuno si può alzare in piedi col dito ammonitore nei confronti di chi dovesse dire “Io non vado più a votare...”. Come sottolineavo prima tutto questo è stato spazzato via con la fine del P.C.I., che ha avuto i suoi pregi ma anche l’imperdonabile limite di ritenere di avere una funzione palingenetica, quindi totalizzante, paranoica e di controllo. M.T.: Secondo la rilevazione dell’ABC Washington Post, il presidente Barack Obama avrebbe perso la fiducia del 60% del campione di cittadini interrogati. Un brutto scivolone per la sua popolarità.

Non ti sembra che la scelta di un candidato di colore sia solo il prodotto di una politica-marketing? F.A.: Io credo che Obama rappresenti comunque un elemento di novità culturale rispetto all’era Bush. Il problema è che la politica è mediazione. Se Obama dovesse portare a compimento il progetto della mutua per tutti, sarebbe già un risultato storico. M.T.: Credi che, comunque sia, Obama abbia una certa libertà di manovra? F.A.: Non ha libertà di manovra, perché deve fare i conti con le lobbies. Anche la chiusura di Guantanamo non mi sembra che sia avvenuta. Segni di grossa discontinuità con il passato non ne abbiamo ancora visti. L’unica cosa che trovo inacOVO | H 27


cettabile è che gli Stati Uniti possano pensare d’essere i gendarmi del pianeta.

Flash Art. Ma era critica d’arte quella? O più una roba di supporto?

M.T.: Da laureto in filosofia, quale ritieni che sia il ruolo dei filosofi contemporanei? F.A.: Le volte in cui viene chiesto loro un consulto danno la sensazione di vivere una grande solitudine. Se pensi che il filosofo contemporaneo più citato è Bernard-Henri Lévy, che è un personaggio da rotocalco, probabilmente… andiamocene da un’altra parte! Una ventina d’anni fa, mi occupavo di critica d’arte e a un certo punto ci fu detto che i critici d’arte del futuro sarebbero stati economisti. A me sembrava un paradosso e lo trovavo inaccettabile. In realtà, se ci pensi bene, il critico d’arte del presente non è altro che un consulente economico. È colui che suggerisce al ricco quali investimenti fare. L’artista di oggi è un cameriere della borghesia e lo è sempre più. Basta vedere il modo in cui viene accolto: è un cameriere della borghesia che non riesce a dettare le proprie condizioni.

M.T.: ... forse era pubblicità… F.A.: [ride] … sì, forse era pubblicità.

M.T.: ... e non ci riuscirà più? F.A.: Negli anni ‘60 artisti come Mario Schifano, che venivano dalle borgate, erano in qualche modo fieri di sposare delle contesse, d’essere accolti fra casa Agnelli e l’aristocrazia nera. Però in qualche modo imponevano la loro cifra. Se penso a quei quattro artisti romani che incontro ora nelle case della Roma bene, provo un senso di raccapriccio. M.T.: … perché? F.A.: Perché sono solo dei camerieri in attesa di vendere il pezzo. M.T.: Parliamo della cosiddetta arte. Mario Schifano, Yves Klein. Profonda la tua attività di critico d’arte. Come definisci lo stato attuale di tale branchia letteraria all’interno del panorama editoriale italiano e internazionale? F.A.: Invisibile... pressoché invisibile. Intanto perché non esiste un pubblico. Prova a cercare un libro d’arte, sarà pressoché impossibile trovarlo. Le edizioni d’arte sono sotterranee. Inoltre, come dicevo prima, non c’è un pubblico. Sembrava che ci fosse stato, forse c’era, negli anni della Trans-avanguardia attraverso le edizioni legate a

M.T.: Vittorio Sgarbi curatore del Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia, scelta discutibile? F.A.: Per me non è discutibile... questi stanno al potere, al governo. Sgarbi è il loro critico d’arte e quindi è anche giusto che lo diano a lui. A chi avrebbero dovuto darlo? A Germano Celant o ad Achille Bonito Oliva? I rapporti di forza sono questi. Bonito Oliva lo ebbe al tempo dei socialisti, in piena Tangentopoli. Celant risponde al nuovo ordine mondiale economico. Questi lo danno a Sgarbi e Sgarbi cosa farà? Porterà un quadro, una crocefissione con un Cristo piagato di un pittore del ‘600 sostenendo che si tratti di un’opera d’avanguardia. Chissenefrega... va bene così, sarà un’operazione concettuale tutta sua. I critici d’arte successivi, come cazzo si chiamano... i vari Luca Beatrice... questi qui, credo che ambiscano a riprodurre il modello manageriale che è stato fin qui rappresentato da Celant e Bonito Oliva. M.T.: Dopo la caduta del comunismo, vedi qualche nuovo trend emergere, qualcosa che potrebbe costituire una nuova base politica per il XXI secolo? F.A.: No... sembrava solo che ci fosse un movimento contro la globalizzazione e l’ipotesi del socialismo reale è miseramente fallita, quindi non va minimamente più citata. Il capitalismo, invece, è infame e assassino, fa schifo al cazzo perché produce quello che vediamo ogni giorno. È quindi un mostro assassino. Perfino gli economisti americani, dopo il crollo delle borse, sono stati costretti a reinventarsi dei metodi di redistribuzione del reddito di stampo socialista. Nessuno si permetta di dire che il capitalismo è una bella cosa. Tempo fa delle mezze figure del giornalismo italiano, come Antonio Polito, avevano fatto dichiarazioni del tipo “Io amo il capitalismo”. Oggi è indicibile una cosa del genere. M.T.: Una delle principali funzionalità del WEB 2.0 è la possibilità di ricevere un feedback diretto dagli utenti. Allo stesso tempo, chi gestisce un sito ha il potere di censurare, modificare e cancellare i commenti. Il Web

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Oltre lo specchio. A cura di Massimo Tonietti

è dunque una piazza democratica o una dittatura degli autori? F.A.: Per me è democratico nella misura in cui se tu ritieni che io sia una testa di cazzo, hai comunque la possibilità di aprirti un altro canale. Esistono poi delle figure che popolano e determinano le dinamiche del web, come i provocatori. In questo caso, dopo la sesta volta che mi sento dare della testa di cazzo posso anche decidere di inibire i loro commenti. M.T.: ... ti riferisci forse all’episodio di Vinicio Capossela su Teledurruti? F.A.: In quel caso mi sono arrivate anche minacce fisiche. Il problema è che la rete contiene tutto. Uno degli insulti che mi viene rivolto più frequentemente è “Non sei nessuno, sei un fallito...”. Se io fossi un miserabile, farei valere i miei titoli come risposta. Oppure mi dicono “Non hai mai scopato in vita tua!” e in questo caso dovrei rispondere con il mio carnet di conquiste inarrestabili. Questa è la rete, non sai mai con chi hai a che fare... M.T.: ... secondo te, comunque, il Web rimane una piazza democratica? F.A.: Assolutamente. E’ una piazza in cui chiunque può farsi una televisione, come ho fatto io... M.T.: Fulvio, parliamo di Cinema. Noi della redazione di OVO siamo fermamente convinti che il cinema italiano sia morto a Parigi il 9 maggio 1997 con la scomparsa di Marco Ferreri. Una tua considerazione in merito? F.A.: La considerazione è molto triste perché io amavo Marco Ferreri, perfino i suoi film indigesti come Non Toccate la Donna Bianca (1974). Le cose che io ho più amato nel cinema, oggi non avrebbero diritto OVO | H 30

di cittadinanza. Un grande film, secondo me, è quella pellicola in grado di reggere due tempi mostrando unicamente una nuca di ragazza accarezzata dal vento. Tutto questo non ha più diritto di cittadinanza in luogo di una cinematografia di merda, calligrafica, americana... M.T.: ... alludi forse a Gabriele Muccino? F.A.: No, Muccino è un grande regista. Muccino è bravo, è assolutamente bravo. Poi io non vado mai al cinema. L’ultimo film che ho visto è Sacco e Vanzetti (1971) di Giuliano Montaldo. Che cosa avrei dovuto vedere in questi anni? Un crimine come il cinema di Francesca Archibugi, che non a caso è cinema veltroniano? Il Grande Cocomero è uno dei film più brutti in assoluto... M.T.: Che ne pensi di Matteo Garrone e Paolo Sorrentino? F.A.: Non li ho visti. Anzi, di Sorrentino qualcosa ho visto ed è un tentativo di rimettere al mondo un cinema straordinario che abbiamo già avuto attraverso Todo Modo (1976) di Elio Petri, che è un film assoluto. Ma oggi la complessità viene ormai negata a favore della bella calligrafia... del periodo ordinato. Questa è la mia sensazione. M.T.: Un invito per concludere: ti andrebbe di curare una rubrica mensile sulla nostra rivista? F.A.: Sì, molto volentieri...

Massimo Tonietti è l’ideatore di OVO. Vive e lavora a Firenze. Fulvio Abbate è nato a Palermo nel 1956. Vive e lavora a Roma.


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dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli

dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli

OLTRE IL GRANDE RETTILE -FINESTRE SULL’ARTE CONTEMPORANEA A LIVORNOa cura di Anna Nassisi e Stefano Pezzato Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno dal 15 luglio al 12 settembre 2010 Cosa possiamo osservare aprendo un spiraglio che segna il confronto tra l’eredità acquisita dalle collezioni civiche d’arte contemporanea di Livorno e gli interpreti che da tale eredità/contemporaneità sono germogliati? Possiamo osservare Il Grande Rettile Finestre sull’arte contemporanea a Livorno... Il passo segnato da questo evento è di una realtà che in Toscana finalmente si va delineando sempre maggiormente, ma che ancora resta radicata alle pro-

Pino Modica, Piano di lavoro falegnameria, light box, alluminio, impianto luce, plexiglass, 06 X 80 X 110cm, 2004. Courtesy Collezione Privata. OVO | H 34

prie origini, come per dire che per ripartire è comunque necessario poggiare le mani sul suolo su cui si è caduti. Lo stimolo nel creare un’arena di confronto sul contemporaneo diventa sempre più evidente e l’occasione è interessante: ecco allora che il Centro Pecci per l’Arte Contemporanea tesse e promuove, in una visione satellitare sempre meno centralizzata e autoreferenziale geograficamente, una mostra di grande respiro. In una regione come la Toscana, l’identità del contemporaneo, così decentrata e presente a macchia di leopardo in luoghi apparentemente inaspettati, trova invece un’eco di continuità in una città come Livorno, che si dimostra porto brulicante di rotte artistiche. La scelta è di creare un ponte di confronto sul quale a mezza strada, sta a noi decidere da quale parte accedervi, le impronte vitali di artisti per lo più originari e attivi in area labronica, incontrano la testimonianza e gli attori degli anni ’60 e ’70, che sembrano ancora re-

Mario Schifano, Personaggio TV, pigmenti su riporto fotografico su tela, 75 X 96cm, 1970. Courtesy Collezioni Civiche d’Arte Contemporanea, Livorno.

stare l’ultimo guizzo di un genio creativo italiano, inteso nei termini strutturati di un’arte libera ma programmata e necessaria a raccontare l’ansia e la coerenza di “emergenze umane”. Nell’autismo sensoriale di cui ci circondiamo, andare a perdersi in un grande spazio espositivo significa accettare la possibilità che esista, invece, una terza dimensione di confronto, nella quale le opere di uomini e donne si riappropriano della parola, dell’udito, del tatto e del gusto per sollecitare in noi una domanda: che cos’è il dialogo? Perché Pino Modica (Civitavecchia, Roma 1952) può raccontarsi e ascoltare Mario Schifano (Homs, Siria 1934 - Roma, 1998)? Perché Fausto Melotti (Rovereto, Trento 1901 - Milano 1986) e

Piero Manzoni (Soncino, Cremona 1933 - Milano, 1963) sono riusciti a farsi leggere da Gabriele Pace (Grosseto, 1979) e da Massimo Bartolini (Cecina, Livorno 1962)? Che cosa lega queste persone, che cosa lega noi a loro? Ricercare i punti di domanda di un dialogo mimico in tempi e luoghi solo apparentemente lontani, aiuta lo spettatore a divenire lo spett-attore che, uscendo dal torpore o animato da una sana vivacità, accetta il divertente compromesso nel credere di andare solo apparentemente a farsi riempire d’immagini, per poi uscire invece ricco di domande. E allora portiamoci dentro a questa finestra, aprendola sulla curiosità. Martina Stoppioni

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Mostra in preparazione: Comune di Castellina in Chianti, Assessorato alla Cultura,via delle Volte

16-30

ottobre 2010


dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli

-NUOVO PAESAGGIO ITALIANOa cura di Salvatore Settis e Oliviero Toscani Cantina Petra, Suvereto (Li) dal 10 luglio al 30 ottobre 2010 L’arte diviene progetto, ideazione, comunicazione... sfruttando tutte le potenzialità mediatiche che la contemporaneità ci offre. L’arte diviene soprattutto denuncia, testimonianza critica e polifonica della deturpata morfologia dell’Italia attuale. Con l’auspicio, almeno, di una presa di coscienza capillare... Che la nostra bella Italia sia alquanto malconcia è sotto gli occhi di tutti. E che il nostro amato paese giochi sempre sull’orlo del paradosso è un altro dato di fatto, meno esplicito, ma ugualmente riscontrabile. Proprio sulla scia del degrado e sul confine labile delle proficue contraddizioni, è nato un progetto: NUOVO PAESAGGIO ITALIANO. Un titolo secco, semplice ed efficace, per denominare un’iniziativa ideata dal nostro amato fotografo del paradosso, Oliviero Toscani, in collaborazione con Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale di Pisa, Marco Magnifico, direttore del FAI, e sponsorizzato da Canon. Si tratta essenzialmente di un progetto fotografico, che chiama in causa tutti noi, cittadini italiani, affinché ci armiamo di qualsiasi mezzo la tecnologia ci riservi (sono bene accette anche le semplici fotocamere dei cellulari) per diventare “delatori”, questo il termine usato, dello scempio estetico arrecato al paesaggio italiano dagli usi, ma soprattutto dagli abusi, della fervida attività edilizia degli ultimi decenni. Un progetto, dunque, per molti aspetti consequenziale a RAZZA UMANA, ideato qualche anno fa, semOVO | H 38

pre da Toscani e da La Sterpaia, Bottega dell’Arte e della Comunicazione da lui fondata. La nuova sfida cambia però le regole del gioco, perché non è più la ricerca di un oggetto artistico amatoriale (ovvero i nuovi volti degli italiani), ma è il soggetto, colui che diviene artista, che deve esserlo. Siamo dunque tutti potenziali partecipanti e, di conseguenza, potenziali creatori d’arte. Che abbondino, allora, le tanto amate foto paesaggistiche dei periodi vacanzieri, per immortalare e caricare sul sito internet (www.nuovopaesaggioitaliano. it) la morfologia dell’Italia attuale. L’intento, anche questa volta, è di formare un archivio fotografico e video, ma anche un concorso fotografico, a cui faranno seguito pubblicazioni e mostre. Parliamo allora proprio della prima mostra, e tocchiamo per un attimo il tema del paradosso. Nel periodo sopraindicato in intestazione, la prima sede espositiva è, infatti, la cantina Petra, di proprietà della holding Terra Moretti, sostenitrice, con il suo presidente Vittorio Moretti, del progetto.

dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli

Vi chiederete dove stia l’aspetto paradossale. Bene, semplicemente nel fatto che la famiglia Moretti ha iniziato la sua brillante carriera imprenditoriale proprio con la costruzione di prefabbricati in cemento armato, che tanto affliggono le nostre terre edificate. Apprezziamo, dunque, che il promotore si faccia carico di una doverosa autocritica, affinché il senso estetico torni a pervadere le coscienze, spesso spregiudicate, dei suoi colleghi imprenditori. Lasciando da parte queste doverose digressioni, descriviamo questa prima apparizione del progetto. Possiamo subito notare un’ulteriore e ammirevole contraddizione: il fatto che la mostra sia stata allestita alle pendici di un’imponente struttura architettonica, progettata da Mario Botta, un prefabbricato dalle forme squadrate e rotondeggianti, come una macchia futurista e so contemporary (direbbe Tino Sehgal), che invade artisticamente la collina verdeggiante di vigne. Un dialogo tra natura e presenza umana cementificata, che ben esemplifica il significato del tutto. Nello specifico, il primo risultato visibile di NUOVO PAESAGGIO ITALIANO, è una grande struttura a spirale lunga cento metri, la cui superficie è interamente riempita di posters. Il fatto che il tempo, e il maltempo, trascorsi dal giorno dell’inaugurazione, abbiano deteriorato le immagini, sembra rientrare nel concetto di amatorialità che il progetto prevede, sebbene forse non intenzionale. Ecco che allora, in qualità di primi fruitori, possiamo vedere immagini di centrali, discariche, improponibili luoghi balneari, costruzioni a schiera… e chi più ne ha più ne metta. Tra tutte, può essere considerata emble-

matica l’immagine di un palazzone grigio, che troneggia su una parete esterna: il tipico prefabbricato di una brutta periferia, con tanto di bandiere dell’Italia che sventolano dalle finestre e che sembra per questo esplicare il sogno tramontato del “bel paese”, così come quello della nostra altalenante nazionale di calcio. Colpiscono, poi, le fotografie di graziose villette, non si sa bene perché annoverate tra le brutture. Ma, è forse semplicemente il caso di dire che, quando si tratta di foto documentaristiche, è bene non chiamare in causa il gusto estetico personale, e tantomeno tentare, con uno sforzo inappagabile, di fornire una definizione obiettiva e pienamente condivisibile di ecomostro. Che la memoria collettiva acquisti dunque un valore positivo, al di là del senso opinabile del degrado, del bello e del brutto in generale. Affinché, a esser promossa, sia non altro una presa di coscienza di quell’aggettare del cemento che, prevedibilmente caratterizza la nostra contemporaneità. Alessandra De Bianchi OVO | H 39


Galleria del Teatro Romano Fiesole

ARTISTI IN PERMANENZA Pietro Dorazio – Cesare Berlingeri – Giorgio Celiberti – Marcello Scuffi – Mario Schifano Mimmo Paladino – Sergio Scatizzi – Janax Marco Lodola – Athos Faccincani – Vinicio Berti – Salvatore Magazzini Maurizio Monti – Ugo Nespolo

Associazione Culturale Galleria del Teatro Romano

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Direttore Artistico: Tel 333 6060636 Ufficio Stampa / Relazioni Esterne Tel/Fax 055 599626 – 328 6355360 Assistente / Amministrazione: Tel 333 6740215

SELEZIONE E PROMOZIONE ARTISTI EMERGENTI Per informazioni contattare la segreteria EVENTI del mese di SETTEMBRE/OTTOBRE 2010 Mostra Personale DUCCIO NACCI “Percorsi” “Pinus Pinaster” “Toscana, occhi nel silenzio” dal 5 al 17 Settembre 2010 vernice : 5/9/2010 ore 18:30 Mostra Collettiva “ArtisticaMente” Silvia Jafisco – Anna Durante – Emilio Tadini dal 18 al 30 Settembre 2010 Vernice : 18/9/2010 ore 18:00 Mostra Personale MAURIZIO MONTI “Art-Collection” dal 02 al 24 Ottobre 2010 Vernice : 02/10/2010 ore 18:00 DRAWING ROOM “Luxury Contemporary Art Gallery” Piazza Mino 9 – Fiesole (FI) Sede: Via Portigiani 34-36 Drawing Room : Piazza Mino 9 50014 Fiesole (FI) www.galleriadelteatroromano.com info@galleriadelteatroromano.com


OVO ZOOM

OVO ZOOM

-ELOGIO DEL NEGATIVOLe origini della fotografia su carta in Italia 1846-1862 M.N.A.F. Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Firenze dal 9 settembre al 24 ottobre 2010 Un tuffo nel passato, un ritorno alle origini della fotografia quando ancora il talento artistico si confrontava con il sapere tecnico. Una mostra che può sembrare una sfida al contemporaneo, per capire, ricordare e rendere omaggio agli inventori di un’arte senza tempo…

In un mondo dai nitidi contorni digitali, in cui tutto si riduce a un insieme più o meno numeroso di bit inanimati, la parola “calotipia” può apparire una

Vero Veraci, Il Battistero di San Giovanni, Firenze, negativo su carta non cerata, 1850-1855. Courtesy Raccolte Museali Fratelli Alinari e Fondo Veraci, Firenze. OVO | H 42

bestemmia. Si tratta, infatti, di una tecnica fotografica messa a punto da William Henry Fox Talbot nel lontano 1840. Un procedimento rivoluzionario che permise di ottenere per la prima volta numerose immagini positive partendo da un unico negativo realizzato su carta. Ed è proprio alla storia della calotipia in Italia che la Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia ha deciso di dedicare la mostra nell’affascinante cornice del M.N.A.F. a Firenze. In un contesto contemporaneo va in scena un imperdibile appuntamento con le origini storiche dell’arte fotografica. Si tratta di una graffiante testimonianza che trascina lo spettatore al cospetto della rudimentale tecnica della calotipia, prova concreta dell’evoluzionerivoluzione subita dal mezzo nel corso dei secoli. L’esposizione apre a una riflessione importante, poiché si pone come punto d’incontro tra la contemporanea facilità tecnica del digitale, la quale favorisce lo sgorgare del genio artistico, e le difficoltà materiali del passato, che ne-

cessitavano di un nutrito sapere pratico in grado di supervisionare le varie fasi di preparazione dell’immagine. Sotto il giogo tecnico traevano origine istantanee che risultavano imperfette, ma che erano espressioni genuine dell’intimo soggettivo dell’artista, totalmente libero dall’appiattimento digitale di cui oggi siamo schiavi sorridenti. La collettiva allestita presso il Museo Alinari, suddiviso per l’occasione in quattro differenti sezioni, rappresenta dunque la prima analisi scientifica incentra sulla produzione calotipica, uno studio che propone numerosi lavori, realizzati in Italia da autori di varie nazionalità [come gli italiani Giacomo Caneva, Domenico Bresolin, Stefano Lecchi, Vero Veraci, gli inglesi John Brampton Philpot, George Wilson Bridges, Calvert Jones e James Graham, i francesi Eugène Piot, Frédéric Flachéron, Alfred-Nicolas Normand, Édouard Delessert, Gustave de Beaucorps e molti altri ancora]. La mostra, attraverso un’accurata selezione di opere provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, mira a esplorare nel dettaglio i variegati generi con cui i fotografi si sono confrontati attraverso la tecnica sopracitata, in particolare la fotografia d’architettura, di paesaggio, di opere d’arte e gli “studi pittorici”. Un’immersione nel passato da vivere con il cuore e la mente ben ancorate al mondo contemporaneo che ci circonda. Marcello Accanto

Giacomo Caneva, Il tempio di Vesta, Roma, carta salata, 1852 ca. Courtesy Raccolte Museali Fratelli Alinari e Fondo Caneva, Firenze.

de Restauration e Conservation des Photographies de la Ville de Paris e il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris. Il progetto si avvale del sostegno della Bibliothèque Nationale de France di Parigi, delle Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche del Comune di Milano e dell’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, nonché di un comitato scientifico del quale fanno parte Silvie Aubenas, Francesca Bonetti, Anne Cartier-Bresson, Monica Maffioli e Silvia Paoli. Ex Leopoldine, P.zza S. Maria Novella, 14/Ar - 50123 Firenze (FI) tel: 055 216310 fax: 055 2646990 mnaf@alinari.it www.alinarifondazione.it

Produzione: Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia e Paris Musées, in collaborazione con l’Atelier OVO | H 43


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:, ), $5($ CONCEPT STORE che ospita una LIBRERIA, uno SPAZIO ESPOSITIVO, una scelta di ARTIGIANATO dal MAROCCO, un LABORATORIO ARTIGIANALE in sede che offre un’esposizione di capi d’ABBIGLIAMENTO unici e collezioni di GIOIELLI in argento, una CAFFETTERIA e LIGHT LUNCH con specialità dal Maghreb. Riviste e giornali in consultazione, wi-fi area.

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dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli

dentro al contemporaneo. A cura di Nicola Cecchelli

RAGNAR KJARTANSSON -ME AND MY MOTHERa cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini EX 3 Centro per l’Arte Contemporanea, Firenze dal 1° luglio al 19 settembre 2010

Non una trilogia, ma un vero work in progress quello esposto nella Main Room di EX3. Con i tre video della serie Me and My Mother, Ragnar Kjartansson propone una vera e propria indagine sui rapporti d’affezione, il valore del destino e il senso della mortalità… La poliedrica opera di Ragnar Kjartansson (Reykjavík, Islanda 1976) prende avvio dalla giustapposizione di binomi dialettici e contraddittori, quali dolore e felicità, orrore e bellezza, dramma e umorismo, superficiale e sublime; la tensione generata dall’incontro di tali elementi diviene un tentativo di mise en scène e ricostruzione delle tematiche universali dell’essere umano, per mezzo di uno sguardo ironico e surreale ma al contempo malinconico e nostalgico. Nelle sue opere, l’artista islandese lavora sui cliché e gli stereotipi della cultura nor-

dica: la melanconia, l’eroismo, il concetto di colpa, il pathos, l’angoscia esistenziale, con un’attitudine che non è né critica né celebrativa ma principalmente volta a svilupparne l’impatto e la portata emozionale. Davanti ai tre video della serie Me and My Mother (2000-2005-2010), esposti per la prima volta in Italia negli spazi di EX3, lo spettatore si trova di fronte alla ripetizione incessante di un gesto ripugnante: lo sputo della madre dell’artista sul volto del figlio, ripetuto per la lunghezza delle tre videoinstallazioni esposte. I video ap-

Ragnar Kjartansson, Me and my mother, video HD, 20 min. (fotogramma), 2010. Courtesy l’artista, i8 Gallery, Reykjavik e Luhring Augustine Gallery, New York. OVO | H 46

Ragnar Kjartansson, Me and My Mother, veduta della videoinstallazione, 2010. Courtesy l’artista e EX3 Centro per l’Arte Contemporanea, Firenze.

partengono ad una serie performativa a cui Kjartansson lavora sin dal 2000 e che ha intenzione di prolungare a distanza di cinque anni l’una dall’altra fino all’inevitabile morte di uno dei due performer. Al di là del valore sprezzante del gesto proposto, l’opera di Kjartansson da vita ad una serie di riflessioni connesse al senso della reiterazione temporale, alla variazione di senso che ne scaturisce, all’impossibilità di una definizione netta dei legami affettivi. In tutti e tre i video, infatti, la madre viene ritratta nei panni di una figura castrante che aggredisce l’artista in modo grottesco e surreale; la reiterazione senza soluzione di continuità dell’azione, anche attraverso la sua riproposizione in loop, smorza la portata sprezzante del gesto, creando una sorta di alienazione nella modalità percettiva dello spettatore. Capovolgendo il cliché della figura materna amorevole e protettiva, Kjartansson ci offre un ritratto della madre e un suo non convenzionale

omaggio attraverso la teatralizzazione di un evento solo apparentemente ripugnante. La variazione temporale e fisiognomica, a cui sia l’artista sia la madre sono soggetti, sono gli elementi primari che muteranno nella prosecuzione della serie di performances, la cui durata è interamente affidata al caso e al destino. L’idea della fine e della mortalità dell’essere umano permea così l’intero progetto e gli attribuisce un senso fortemente malinconico e connesso all’ineluttabilità del fato. In conclusione, si rileva anche in questo caso un elemento spesso presente nelle opere dell’artista islandese, ovvero il peculiare uso della performance, impiegata al fine di testare le disparate varianti dell’esistenza: la possibilità di impersonare ruoli diversi conduce a una teatralizzazione di sé e della realtà, che sposta di fatto la riflessione da un dimensione privata e singolare a una collettiva. Elena Magini OVO | H 47


“QUISQUILIE ELBANE…” fotografie di

NICOLO’ ORSI BATTAGLINI

KEN’S ART GALLERY

Capoliveri Via Galileo Galilei 1,Isola d’Elba Orari di galleria: lunedì - domenica ore 19-24

30 KEN’S ART GALLERY dir. Walter Bellini

CAPOLIVERI

Via San Niccolò, 23r - 50125 Firenze Tel 055 242895 - Fax 055 2268894 cell 333 8248366 info@kensartgallery.com www.kensartgallery.com


BELVEDERE. A cura di Rossella Tesi

BELVEDERE. A cura di Rossella Tesi

Intervista di Daniele Tommasi a Chanan Gardi sulla sua idea multimediale Nemi, prodotta MYRAY S.r.l. con l’ottima ingegnerizzazione di Simone Grossi, e sul suo utilizzo in occasione della mostra “STANLEY KUBRICK FOTOGRAFO 1945-50” all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti a Venezia, prodotta da GAmm - Giunti Arte Mostre Musei Con la sua ultima creatura, Nemi, la “lampada multimediale” che rende possibile gestire luce e proiezioni video attraverso un unico apparato radiocomandato, semplice e funzionale ma anche creativo, Chanan Gardi, designer-artista israeliano di nascita e fiorentino d'adozione, ha compiuto un'altra interessantissima tappa nel suo lungo percorso di lavoro sulla luce e i corpi illuminanti, iniziato già negli anni ’80 con Dino Gavina di cui è stato collaboratore agli esordi italiani. Nemi, l'apparecchio prodotto da MYRAY s.r.l., cui è dedicata una sala nel percorso della mostra Stanley Kubrick fotografo 1945-50 inaugurata il 28 agosto 2010 a Venezia, a cura di Rainer F. Crone, Giunti Arte Mostre Musei. Quella che segue è la trascrizione di una conversazione tra Chanan Gardi e il regista Daniele Tommaso sull’idea multimediale di Nemi e Kubrick. Daniele Tommasi: Nemi, che già nella sua forma ricorda l'astronave di “2001: odissea nello spazio”, con la sua manovrabilità a 360°, sembra voler restituire alla persona/spettatore un ruolo attivo nella determinazione, se non dei contenuti, almeno delle OVO | H 50

forme dello spettacolo audiovisivo da consumare nel proprio habitat... Chanan Gardi: ... esattamente. Oggi i grandi schermi televisivi da tavolo o da parete, per la loro invadenza ed estraneità all’ambiente domestico e di lavoro, per la loro arroganza totemica, rappresentano vere e proprie barriere architettoniche. Nemi invece è una macchina elegante che disarma la proiezione rendendone discreta la sorgente fino a farla sparire, quando non utilizzata, nell’ellisse galattica creata dalle due campane di vetro sovrapposte. Nemi crea un gioco futuristico che trae origine dall’immaginario storico; uno spettacolo di corte contemporanea, quella multimediale, connessa con un filo segreto alla corte antica. È l'origine del nome, un vizio di memoria che ci conduce all’antica leggenda del lago di Nemi, sul cui fondo giacciono da duemila anni le navi romane con il tesoro dell’impero. È l'effetto del manto epico della sua acqua che ci suggerisce il nostro effetto, quello della luce, come sigillo sul tesoro dell’attuale impero, l'impero della multimedialità. Con la giocosa fantasia di Nemi ci si riappropria del gusto per l'avventura, pensando all’architettura spaziale di Kubrick o

Nemi la prima lampada multimediale che integra video, luce e audio.

a quella più ingenua del Nautilus di Jules Verne. L'architettura teorica e illuministica di Ledoux e Boullee, come le più antiche macchine di spettacolo pensate da Buontalenti o Leonardo. Con la sua novità funzionale, Nemi introduce un modo nuovo di assistere allo spettacolo televisivo. E, come in un gioco con un cellulare a touch o a tasti, presenta per la prima volta la totale interattività wifi per tutte le funzioni video, audio, luce, avendo un

solo cavo di alimentazione e lasciando l'ambiente visibile privo di qualsiasi traccia del suo impianto. Nel suo nitido spazio Nemi diventa così un primo uovo di Colombo mediatico a forma senza tempo, un punto di accumulazione per l'interazione domotica che cerca di sorprendere con un inaspettato meraviglioso che avviene... D.T.: ... e se di Nemi dovessimo dare una definizione sintetica che faccia da OVO | H 51


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BELVEDERE. A cura di Rossella Tesi

titolo al video, o perlomeno da sottotitolo? C.G.: Mi piace elencare qui, anche senza un ordine preciso, alcune possibili espressioni evocative di Nemi che mi sono venute in mente. Nemi è: l’affrescatore contemporaneo delle nostre pareti; un dominio di luce per funzioni multimediali; un giocattolo dadaista per una gioventù che non finisce mai; un carro allegorico per le nostre città virtuali; un elemento della memoria che esplora il futuro... D.T.: Che abbondanza! Ma andiamo a Kubrick. La mostra di Venezia ne celebra gli esordi da fotografo anche con molti inediti. Nemi, mettendosi al servizio della sua arte, in un certo senso restituisce al grande regista-fotografo parte dei benefici avuti da lui come fonte d’ispirazione... C.G.: ... è un grande onore per me poter collaborare a questa mostra. Stanley Kubrick è stato una fonte d’ispirazione importante nel mio lavoro. Con il suo realismo visionario e meticoloso egli ci converte in testimoni autentici della sua missione scenica fatta di sublimi dettagli. Ci trascina di peso in un viaggio senza ritorno. È un percorso logorante pieno d’indizi visionari e vedute acute, che non ci lasciano scampo, le sue comparse mute a pieno schermo, complice di un patto antico e segreto fra immagine e realtà. È il suo essere civile che comanda l'artista e conferma l'immagine come processo alla realtà. È il suo cinema epico che trascina i protagonisti in una giostra turbolenta del destino di cui gli artefici sono proprio loro stessi. Ci richiama alla classica struttura della letteratura Greca (Oedipos) oppure alla visione etica dei saggi della Bibbia che sul monte Sinai legano il destino umano al patto con l'essenza universale. Sono i suoi grandi occhi aperti (come le lenti della NASA) che hanno giurato di consolidare il patto con noi di infiammare la memoria della nostra coscienza per salvare quella briciola di divinità che ci appartiene. È un messaggio di un artista che crede in un ordine universale e lo vede nella sua tragicità come nella sua bellezza epica, un messaggio che domina gli

orizzonti del suo paesaggio cinematografico. I film di Kubrick creano in noi una forte sensazione di autenticità imparagonabile a qualsiasi altra realtà cinematografica. Quell’autenticità che celebra il presente cinematografico tramite una precostruzione mediata degli elementi della ripresa, con una forte coscienza classica nelle inquadrature (framing) e un uso magico delle sequenze (cutting) come sviluppo narrativo e poetico delle stesse inquadrature. È una lettura cinematografica premeditata e ossessiva del ricercatore nel suo pensatoio. Un pensatoio da dove ci trasmette una nuova dimensione del reale che ci porta solidamente al senso della funzione come bellezza quotidiana. Con Kubrick nasce la figura del Regista-Designer, che inventa disegnando gli elementi della sua narrativa fotografata unendo poi a quella la sua regia per dimostrare la correlazione magica tra l'uomo e l'oggetto. È l'arte del fotografo. Un fotografo che vede il cinema compiuto come insieme delle realtà microcosmiche sigillate dalle perfette inquadrature e unite alla trama luminosa del suo cinema. È la dimostrazione dell’insolito valore fotografico di Kubrick già maestro in prima gioventù. E la prova di questa gioventù inedita è la mostra di Venezia. La prova di un fotografo cronista che, ancora in seconda adolescenza, già presenta un grande senso di equilibrio attraverso le acute simmetrie spontanee delle sue foto d'azione. È un prologo al suo cinema già consapevole dell’impossibilità di esistere

senza questa qualità fotografica che unisce alla base il narratore-fotografo con il designer-architetto. Pensando ai primi corpi multimediali non potevo non accorgermi del suo meraviglioso immaginario cosmico. Kubrick, con la sua qualità e il suo perfezionismo, mi ha dato, insieme ai grandi maestri del design europeo, una grande lezione. A questa passione ho convertito tutto il nuovo team di MYRAY guidato e creato in Toscana con Simone Grossi per la ricerca sul design multimediale. Un team caratterizzato da una forte curiosità per i futuri vivai tecnologici, le capsule mediatiche o i carri allegorici del “know how” digitale. E certamente la figura del grande artefice di 2001 Odissea nello spazio (1968) accompagnerà le predefinizioni e i moti iniziali per il lancio di NEMI sfiorandoci ogni tanto con la sua dimensione rinascimentale dalle prospettive cosmiche.

MyRay S.r.l. è la società fondata da Chanan Gardi e Simone Grossi che detiene i diritti di Nemi e del settore. Chanan Gardi è designer-artista israeliano, vive e lavora a Firenze. Daniele Tommaso è videomaker, regista di documentari e fondatore della società Videocast di Firenze, che dagli anni '80 produce video di cultura, arte e moda. OVO | H 53



16 mm. A cura di Deborah Macchiavelli

16 mm. A cura di Deborah Macchiavelli.

-ANTEPRIMAAlejandro González Iñárritu BIUTIFUL con Javier Bardem, Maricel Álvarez, Blanca Portillo, Rubén Ochandiano, Eduard Fernández, Martina García, Manolo Solo, Félix Cubero, Ana Wagener, Violeta Pérez, Raul Moya Juarez, Albert Grabuleda Capdevila, Diana Aymerich, Jesus Puchol; Drammatico, durata 138 min.; USA 2010.

“Nella malattia che uccide il protagonista c’è quella dell’intero universo”. Con queste parole il regista Alejandro González Iñárritu ha presentato il suo ultimo film Biutiful al festival di Can-

nes. Al centro della vicenda la storia di Uxbal, (interpretato da Javier Bardem, premiato alla Croisette come miglior attore insieme a Elio Germano), padre di due figli che vive di manodopera

Alejandro González Iñarritu durante le riprese del film, Barcellona 2008/2009. OVO | H 56

clandestina nel corrotto hinterland barcellonese. In attesa che la morte sopraggiunga in quanto malato di cancro allo stadio terminale, l’uomo trascina la sua esistenza tra un matrimonio ormai allo sfascio e l’illegalità imperante del capoluogo catalano. Ed è sempre la malattia a divorare la stessa Barcellona, trasformata da Iñárritu in città-simbolo di quel male sociale che sembra attanagliare l’intero universo. Il Regista messicano ci mostra una metropoli dalla natura corrotta, fatta di periferie misere e degradanti, dove le opere fluttuanti e multicolori di Antoni Gaudì sembrano solo un instabile ricordo. Dove la livida Città del Messico di Amores Perros (2000, suo film d’esordio) non sembra poi così lontana. Dove le persone altro non provano se non quell’amore “bastardo” e ferino che solo la disperazione più nera è in grado di generare. Con la cosiddetta trilogia della morte (ma anche del caso, del destino e dei sentimenti) ormai alle spalle (l’ultimo tassello, costituito da Babel, risale al 2006, preceduto da 21 grammi del 2003), Iñárritu torna con quest’opera nuova e rigenerata nello stile, ma che certo terrà fede alla sua impronta originaria cupa e mordace, mantenuta e anticipata già nel titolo, dal sapore provocatorio e decisamente antifrastico. “Biutiful rappresenta tutto quello che non avevo mai fatto - spiega il regista - ero stufo d’intrecci e complicazioni. Volevo raccontare una storia semplice e lineare. Alla fine però sono gli stessi temi che mi ossessionano, solo che prima sceglievo un modo complicato per raccontarli”. Abbandonati gli inca-

La locandina del film in versione francese, 2010.

stri e i macchinosi giochi di montaggio che l’hanno caratterizzato sino a oggi, l’autore presenta stavolta un film lineare, concentrato su un’unica storia, quella di un uomo in caduta libera, un sopravvissuto che vive ai margini, un altro dead man che si aggira come uno spettro nei putrescenti barrios barcellonesi. Cercando, sempre più disperatamente, di liberare il “peso dell’anima”. Perché, come per l’uomo che cade dal cinquantesimo piano, il problema non è la caduta, ma l’atterraggio. Deborah Macchiavelli

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Speciale AGORà TOSCANE. A cura di Massimo Tonietti

Piazza Santo Spirito

E’ seguendo la scia dell’ultima zingarata per l’addio al Perozzi e dei cento buoni propositi di riqualificazione del sindaco Renzi che OVO vi porta alla scoperta di uno degli angoli più agrodolci di Firenze: Piazza Santo Spirito. Siamo in pieno Oltrarno, nel quartiere dove più di ogni altro si può ancora respirare e vivere l’essenza di una Firenze d’altri tempi. E’ il caso di dire che soffermarsi in piazza Santo Spirito rappresenta un’esperienza tanto quanto varcare la soglia di una chiesa o ammirare le collezioni conservate nei musei. A farsi notare per prima è la basilica di Santo Spirito, ultimissimo sfogo artistico del Brunelleschi che qui, a soli due anni dalla morte, volle sperimentare nuovi giochi architettonici. Ma com’è facile immaginare

c’è un cuore pulsante che va ben oltre l’immanente forma di questa piazza che richiama un po’ l’intimità di un salotto. Nell’aria si respira infatti un impareggiabile mix tra palazzi nobili e case più umili, tra fiorentini e stranieri, tra artigiani e giovani in cerca di un luogo dove potersi concedere del tempo. E’ questa la vita “dilàddarno”: luoghi dove la storia e la cultura di un popolo vanno in scena ogni giorno. Un luogo dove il quotidiano è innanzitutto espressione di tradizione e di cultura del vivere. Associazioni, mercati rionali, mostre

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libreria con cucina

Mostre ed eventi culturali Firenze Via Dei Serragli 1r E 3r tel. 055 2776205

temporanee, spettacoli e locali sono, infatti, il risultato di un grande amore per il quartiere e di conseguenza per la città. Ma conoscere piazza Santo Spirito significa anche imparare a conoscere la sua gente e la spigolosa ma estremamente affascinante vita quotidiana che deriva dall’insieme di attività e situazioni che fanno di quest’angolo di Firenze un crocevia di diverse anime, un luogo dove si può divenire protagonisti e dove è facile sentirsi sempre a casa propria. Alessandra Petrelli

cafè

Santo Spirito rimane uno dei pochi luoghi nel centro storico fiorentino in grado di incarnare la vera essenza della “Piazza”: le storie, i colori e gli odori nonché i suoni raccontano di un luogo che non riposa mai... La Piazza è percorsa e abitata da un’umanità varia e allegra, rumorosa e talvolta irrispettosa, ma a suo agio in un angolo di città che ricorda il centro di un paese, dove la gente di ogni tipo convoglia come per inerzia. Santo Spirito non è un luogo di frenetico passaggio, non è un’attrazione “mordi e fuggi” ma un’oasi in grado di offrire riparo a coloro che volessero sfuggire ai lustrini delle vie del centro o prendersi una pausa dall’amorfa routine della periferia. Ogni angolo della piazza: dagli scalini della basilica, alla fontana ombreggiata, fino alla seduta in pietra alla base di Palazzo Guadagni invita alla sosta e alla conversazione, i bar e i ristoranti, i vinaini e i kebabbari posizionati nelle vie laterali sembrano messi apposta per allietare la permanenza in questo microcosmo multietnico. Altro segno caratteristico del luogo è l’inconfondibile attrattiva socializzante, l’atmosfera di piazza Santo Spirito grazie alla musica e alla voglia di stare insieme è ideale per chi è in cerca di nuove amicizie. Il momento ideale che ci permettiamo di consigliarvi per godere di questo luogo è senz’altro un tramonto autunnale in compagnia di un buon calice di vino novello, quando gli ultimi raggi di sole rifletteranno nel “grande occhio” della facciata della basilica, ringrazierete OVO per avervi fatto scoprire, o ri-scoprire questo luogo magico che, a oggi, rimane probabilmente l’ultima vera Piazza del centro storico fiorentino. Andrea Angeloni

Una terrazza su Santo Spirito Il 30 aprile in occasione della Notte Bianca il POP Cafè ha cambiato gestione. Al timone del nuovo staff Jacopo d’Albasio che si avvale della preziosa collaborazione di Alberto Sabatini, nel duplice ruolo di manager e chef. Dietro il bancone tutta la professionalità e la competenza dei nuovi barman: Giovanni, Gazza, Emilia e Borjana...

POP CAFè P.zza di Santo Spirito, 18/r Firenze - tel 055 217475 ORARI: A settembre aperti tutti i giorni dalle 11.00 alle 2.00 Da ottobre aperti tutti i giorni dalle 9.00 alle 2.00

Aperti a pranzo con insalate freschissime, carpacci e crostoni Tutte le sere dalle 19.00 aperitivo a Buffet con programmazione musicale (Jazz - classica - Dj - Live) Da ottobre... colazioni con pane burro e marmellata, muffins, bagles e dolci strepitosi al posto delle solite brioches...



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DISTRIBUZIONE OVO Arezzo... • GALLERIA CARINI & DONATINI Via Gruccia n°192/b (San Giovanni Valdarno) • CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA CASA MASACCIO Corso Italia n°83 carrara... • XIV BIENNALE INTERNAZIONALE DI SCULTURA DI CARRARA Avenza: Ex Segheria Adolfo Corsi, Via Covetta n°38. Carrara: Seminterrato Scuole Aurelio Saffi, Piazza Gramsci (ex Piazza d’Armi). firenze... • M.N.A.F. Museo Alinari Piazza Santa Maria Novella n°14/ar • ANGELS Via Del Proconsolo n°29/r • APT Firenze Via Cavour n°1/r Via Manzoni n°16 Aereoporto “ A. Vespucci” • ARIA ART GALLERY Borgo Santi Apostoli n°40 • BARAKA CAFE’ Via Di Novoli n°75 • GALLERIA ALESSANDRO BAGNAI Via del Sole n°15/r • BASE/ PROGETTI PER L’ARTE Via San Niccolò n°18/r • GALLERIA BIAGIOTTI Via Delle belle donne n°39/r OVO | H 66

• BIBLIOTECA DELLE OBLATE Via Dell’Oriuolo n°26 • BIBLIOTECA NAZIONALE Piazza Dei Cavalleggeri n°1 • BRAC Via Dei Vagellai n°18/r • CAFFE’ DELUXE Piazza Indipendenza angolo Via XXVII Aprile • CAR RENT c/o Garage “La Stazione” Via Luigi Alamanni n°3/a • C.C.C.S. CENTRO DI CULTURA CONTEMPORANEA STROZZINA Palazzo Strozzi, Piazza Degli Strozzi n°1 • HOTEL CELLAI Via XXVII Aprile n°14-52/r • GALLERIA CIVICO 69 -ART CAFÉVia Ghibellina n°69/r • CUCO CUCINA CONTEMPORANEA Via del Melerancio n° 4/r • CUCULIA Via Dei Serragli n°1-3/r • DA TOMMY Via Forlanini n°8/r • DERB Via Faenza n°21/r • DOLCE VITA Piazza Del Carmine n°6/r • DUBLIN PUB Via Faenza n°27/r • EL COLORE DEL MEXICO Piazza Di Parte Guelfa n°2/r • FRASCIONE ARTE Via Maggio n°60r • EX 3 CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA Viale Giannotti n°81/83/85 • FRITTELLI ARTE

CONTEMPORANEA Via Val Di Marina n°15 • FYR ARTE CONTEMPORANEA Borgo Albizi n°23 • GALLO CEDRONE Via Verdi n°28/r • GOLDEN VIEW OPEN BAR Via Dè Bardi n°54-64/r • FONDAZIONE IL BISONTE Via Di San Niccolò n°24/r • GALLERIA I.A.C. Via della Croce n°41 (Impruneta) • KEN’S ART GALLERY Via Di San Niccolò n°23/r • LA CITE’ Borgo San Frediano n°20/r • MARACANÀ Borgo Tegolaio n°27/r • MUSEO MARINO MARINI Piazza San Pancrazio • PALAZZO MEDICI RICCARDI Via Cavour n°1 • MELBOOKSTORE Via Dei Cerretani n°16 • GALLERIA D’ARTE MENTANA Piazza Mentana n°2/3/4 r • MULAS Via Panzani n°40/r • NOBILIS Via Pietrapiana n°82/r • OIBÒ Via Dei Benci n°53/r • OPERA ET GUSTO Via Della Scala n°17/r • PALAZZO PITTI Piazza Pitti n°1 • GALLERIA POGGIALI & FORCONI Via Della Scala n°35a Via Benedetta n° 3r • GALLERIA IL PONTE Via Di Mezzo n°42/b

• PREMIERE Via Circondaria n°43/r • ROOS Viale V. Veneto n°96-98 • GALLERIA SAN GALLO Via Frà Giovanni Angelico n°5/r • SANTO FICARA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Via Ghibellina n°164/r • SO Largo Bargellini n°2 • GALLERIA DEL TEATRO ROMANO Via Portigiani n°34/36 (Fiesole), • TORNABUONI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE Lungarno Cellini n°13/a • UFFICI COMUNE FIRENZE Borgo Santa Croce n°29/r (Piazza Stazione) • GALLERIA VARART ARTE CONTEMPORANEA Via Dell’Oriuolo n°47-49/r lIVORNO... C.so Amedeo n°118 • GALLERIA GIRALDI Piazza della Repubblica n°59 • GUASTALLA CENTRO ARTE Via Roma n°45

• IL PECCATO -RESTAURANT & WINE BARC.so V. Emanuele II n°64 (Piombino)

CONTEMPORARY ART Via della Fratta n°36

lucca...

• AORISTÒ -RISTORANTE SOPRA IL GLOBOVia dei Buti n°11 • Agenzia per il Turismo di Pistoia Piazza del Duomo n°4 • PALAZZO FABRONI Via Santa n°5 • PALAZZO PANICHI Via Marzocco n°2, ang. Piazza Duomo

• GALLERIA CARDI Via Padre Eugenio Bersanti n°45 (Pietrasanta) • GALLERIA ENRICO ASTUNI Piazza Duomo n°37 (Pietrasanta) • EXMARMI Via Nazario Sauro n°52 (Pietrasanta) • FLORA BIGAI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°37 (Pietrasanta) • CLAUDIO POLESCHI ARTE CONTEMPORANEA Via Santa Giustina n°21 • GALLERIA SUSANNA ORLANDO Via Carducci n°10 (Forte dei Marmi) • MARCO ROSSI ARTE CONTEMPORANEA Via Garibaldi n°16 (Pietrasanta) • GALLERIA d’ARTE “LA SUBBIA” Via Barsanti n°11 (Pietrasanta) • Lu.C.C.A. CENTER OF •

pistoia...

prato... • ELEONORA D’ANDREA CONTEMPORANEA Via Vincenzo Gioberti n°14 • GALLERIA GENTILI Via del Carmine n°11 • ARMANDA GORI CASA d’ARTE Viale della Repubblica n°64/66/68 • GALLERIA OPEN ART Viale Della Repubblica n°24 • CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI Viale Della Repubblica n°277

Riferimenti alle immagini riprodotte nelle pagine d’intestazione ai servizi:

In copertina: paracadutisti sui cieli dei Paesi Bassi durante le prime fasi dell'operazione Market Garden. 17 - 27 settembre 1944. H 9 – Guida al Contemporaneo: l’immagine riprodotta è una veduta satellitare della città di Firenze, ottenuta grazie al software Google™ Heart. H 22 – Immagine riprodotta sulla pagina pubblicitaria del ristorante Il Peccato: Milovan Prelevic, Senza titolo (Ira), tecnica mista su carta, 150 X 150cm, 2003/2004. Courtesy l’artista. H 23 - Dentro al Contemporaneo: Fulvio Abbate visto da Salvo Psalvus. H 49 - Belvedere: immagine tratta dal catalogo Stanley Kubrick fotografo 1945-1950. Courtesy Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti, Venezia. OVO | H 67



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