Portogruaro.Net Magazine

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MAGAZINE Destinazione futuro

“Girls Code It Better”: creatività digitale e divario di genere

E S T A T E

L’acquolina in bocca

Il Sauvignon blanc, uno dei vitigni più diffusi nel mondo

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SporTech

Il pattinaggio artistico e le sue evoluzioni: cos’è cambiato?

In copertina

VENEZIA ORIENTALE: NON SOLO MARE, MA ANCHE ENTROTERRA

Quando si pensa alla Venezia orientale saltano subito in mente le nostre spiagge, tralasciando il magnifico entroterra caratterizzato da centri storici, musei e itinerari culturali e paesaggistici. Comuni ed enti pubblici e privati stanno lavorando per creare sempre più sinergie per promuovere e valorizzare il territorio. W W W. P O RTO G R UA R O. N E T

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L’editoriale

MAGAZINE

CLIMATE CHANGE di Vincenzo Zollo

SUL NOSTRO PIANETA È IN ATTO UN REPENTINO CAMBIAMENTO CLIMATICO, DOVUTO PRINCIPALMENTE ALL’ATTIVITÀ SCONSIDERATA DALLA RAZZA UMANA. DOBBIAMO INVERTIRE LA ROTTA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

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l 18 giugno si festeggerà la Giornata Mondiale del picnic: un appuntamento, tornato di gran moda, per godersi un momento spensierato e informale all’insegna di qualche prelibatezza e della buona compagnia, ma soprattutto per respirare all’aria aperta, vivere il contatto con la natura, sentirsi liberi ed in armonia con l’ambiente esterno. Ce n’è bisogno, in particolare in un momento storico come questo in cui, tra mascherine e quarantene, abbiamo psicologicamente vissuto gli ultimi due anni in apparente reclusione e privazione di ossigeno. Sì, vogliamo goderci la natura, ma ce lo meritiamo? Come la stiamo trattando e cosa ci aspettiamo torni indietro?

Cosa sta succedendo È proprio di questi giorni un rapporto dell’agenzia americana NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) in cui si legge che c’è più CO2 (anidride carbonica) in atmosfera oggi che in qualunque periodo degli ultimi 4 milioni di anni. Diciamo che non è un dato incoraggiante, anzi è un chiaro segnale che qualcosa non va. Ciò genera riscaldamento globale e un repentino cambiamento climatico, con conseguenze sicuramente dannose per il pianeta ma, soprattutto, per l’uomo. Come spiega chiaramente Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico, “c’è un’emergenza immediata e gravissima. L’uomo non riesce a mettere in relazione ciò che sta accadendo all’ambiente con le proprie azioni, è una specie prepotente che mette al centro l’accumulo delle risorse senza guardare ai danni collaterali che si generano. Ha l’idea che non c’è bisogno di preoccuparsene ora, tanto c’è tempo… e quindi le notizie su questo tema non hanno importanza, si possono tranquillamente relegare alla fine di ogni notiziario o dibattito, come lo sport o gli spettacoli, e di sicuro poi non meritano un posto sui libri”. Ma dove pensiamo di andare così?

Sommario Editoriale 3

Cambiamento climatico In copertina

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Turismo nell'entroterra trent’anni più tardi, nel 2019, anche Greta Thunberg, di 15 anni, invitata in assemblea alle Nazioni Unite dichiara: “È tutto sbagliato. Non dovrei essere qui, dovrei essere a scuola. Eppure, tutti venite da noi giovani in cerca di speranze. Le persone soffrono, le persone muoiono, interi ecosistemi sono al collasso. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e tutto ciò di cui riuscite a parlare sono i soldi e la favola della crescita economica infinita. Come osate”. Toccanti sono le parole di commento a questi interventi del regista e documentarista francese Yann Arthus-Bertrand, il quale asserisce: “Sono talmente brutali e maldestre, ma così turbanti ed emozionanti ma, soprattutto, hanno talmente ragione… come possiamo ascoltare per ben due volte, a trent’anni di distanza, lo

stesso messaggio d’allerta, la stessa richiesta d’aiuto, e non fare nulla? Non abbiamo ascoltato i nostri figli, ed oggi siamo messi in ginocchio”.

Destinazione futuro 6

I club di Girls Code It Better

È ora di agire La comunità scientifica è concorde, è necessaria una inversione di marcia immediata, anche se potrebbe essere già troppo tardi. Se non cambiamo rapidamente il nostro rapporto con il pianeta rischiamo di annientarci con le nostre mani. Dobbiamo impegnarci tutti, dalla politica alle imprese, ma anche le singole persone, ognuno per quel che può, perché tanti gesti e buone abitudini messe insieme fanno la differenza. Dobbiamo farlo, altrimenti in un futuro prossimo potremo dire addio al nostro amato picnic all’aria aperta!

Fuori porta 8

Da Caorle in barca Confartigianato

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Stop ai furbetti L’acquolina in bocca Il vino Sauvignon

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SporTech Pattinaggio artistico

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Portogruaro.Net Magazine Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 08/06/2022 Reg. Trib. di Venezia - n. 10 del 05/05/2006 Iscrizione al ROC n. 37738

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Direzione e Redazione: Borgo San Gottardo, 55 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. e Fax 0421 280444 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Vincenzo Zollo In redazione: Maurizio Conti, Leandro Costa, Paola Del Sal, Gloria Morettin, Andrea Rubin, Federica Spampinato, Giada Zamarian Foto di copertina di Federico Favruzzo “LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata in alcun modo, incluse le inserzioni pubblicitarie che sono di proprietà dell’editore che ne vieta la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo. Manoscritti, fotografie e disegni anche se non pubblicati, non si restituiscono. Portogruaro.Net lascia agli autori degli articoli l’intera responsabilità delle loro opinioni; garantisce la riservatezza dei dati forniti e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo o telefonando alla redazione. L’editore rimane a disposizione di altri eventuali aventi diritto di copyright su testi o immagini che non è stato possibile contattare. Stampa: Centro Servizi Editoriali

Siamo stati avvisati Eppure, il problema non è piovuto misteriosamente ed improvvisamente dal cielo. È da un pezzo che sappiamo bene cosa sta accadendo. Con gli studi di fine Ottocento ed inizi Novecento abbiamo capito la relazione tra l’operato umano e i gas in atmosfera. Poi nel 1992, una certa Severn Suzuky, di 13 anni, salita sul palco della Conferenza ONU a Rio de Janeiro prende la parola a nome di tutti i ragazzi del mondo dicendo: “Parlo a nome delle generazioni future e dei bambini che stanno morendo di fame e le cui grida restano inascoltate, degli animali della Terra che non hanno più un posto dove andare. Io ho paura di espormi al sole a causa dei buchi dell’ozono, ed ho paura di respirare l’aria perché non so che sostanze chimiche contiene”. E quasi

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ESTATE 2022

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ESTATE 2022

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In copertina

UN ENTROTERRA TUTTO DA SCOPRIRE E VALORIZZARE: LA VENEZIA ORIENTALE ISTITUZIONI ED ENTI LOCALI STANNO CREANDO SINERGIE PER FAR CONOSCERE LE RICCHEZZE E LE BELLEZZE DEL NOSTRO TERRITORIO 365 GIORNI L’ANNO.

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entroterra della Venezia orientale è un’area poco conosciuta dal turismo di massa rispetto alle splendide località balneari di Bibione, Caorle o Jesolo, ma è il luogo in cui si trovano le radici profonde di questo territorio. Alle spalle delle rinomate spiagge, infatti, c’è tutta una zona ancora da esplorare, unica nel suo genere, in grado di offrire ai visitatori esperienze che lasciano il segno non solo dal punto di vista storico, ma anche da quello artistico, letterario, naturale, paesaggistico e delle tradizioni locali, legate principalmente all’enogastronomia. La Venezia orientale, quindi, non è una meta puramente ed esclusivamente estiva e, come tale, va valorizzata anche in altri periodi dell’anno sotto il profilo turistico. Da qualche tempo, infatti, le Amministrazioni comunali locali stanno facendo sinergia con enti pubblici e privati interessati a promuovere il territorio creando collegamenti strategici tra litorale ed entroterra con lo scopo di dare a turisti e residenti un’offerta ancora più esperienziale e completa. Non servono grandi centri per attirare la curiosità di chi viene da fuori: la nostra area, infatti, è caratterizzata da piccole e medie cittadine, a volte anche frazioni o località, che però hanno molto da raccontare. Portogruaro e Concordia Sagittaria, ad esempio, sono dei tesori di cultura tutti da scoprire: entrambe sono attraversate dal fiume Lemene, hanno dei rimandi storici molto precisi, legati all’antico Impero Romano e alla Repubblica di Venezia, e sono circondate da altri centri e luoghi, veri e propri patrimoni, come ad esempio le frazioni di Fossalta di Portogruaro, Alvisopoli con Villa Mocenigo e il suo bosco adiacente e Fratta con il Cortino del Castello e tutti i riferimenti ad Ippolito Nievo, i Mulini di Stalis e di Belfiore, i vari siti archeologici, e molto altro ancora. Ma vediamo più nel concreto come gli enti del territorio si stanno muovendo per rendere ancora più attrattiva l’area.

Portogruaro e Concordia Sagittaria Da anni si discute su come valorizzare ciò che caratterizza sia Portogruaro che Concordia Sagittaria: la loro storia millenaria. Una ricchezza che si vorrebbe fosse attrattiva per i milioni di turisti e vacanzieri che ogni anno affollano le spiagge. “In effetti - spiega Pietro Rambuschi, assessore del Comune di Portogruaro con deleghe in materia di Turismo, Ambiente, Rapporti con le frazioni, Associazioni d’Arma, Cerimoniale e Gemellaggi - le vicine spiagge di Bibione e Caorle sono un serbatoio enorme da cui attingere turisti che potrebbero venire in visita nella Città del Lemene, la “Piccola Venezia”, che con la sua storia, i suoi musei e le sue opere d’arte potrebbe essere oggetto di visite e approfondimenti della conoscenza del nostro territorio”. Come detto, da tempo si discute su come ‘dirottare’ le persone verso l’entroterra e una delle proposte messa in campo prevede la possibilità per gli ospiti che soggiornano a Caorle di poter utilizzare un autobus che li trasporti a Concordia Sagittaria e quindi rag giungere Portogr uaro con un battello navigando lungo il Lemene. “Il servizio da Caorle - spiega Rambuschi - è attivo ogni giovedì, giorno di mercato, da maggio a settembre. Dopo l’approdo all’attracco in Piazza Dogana, i presenti saranno accompagnati da una guida che li porterà prima in Municipio per un saluto di benvenuto e poi in visita al centro storico. Per quanto riguarda Bibione - aggiunge l’assessore portogruarese - dal lunedì al venerdì i turisti potranno raggiungerci utilizzando un autobus ‘brandizzato’ che parte alle 9.30 e rientra alle 14.30”. Le iniziative sono state rese possibili grazie alla collaborazione con gli assessorati dei Comuni competenti e grazie ad accordi con le locali Associazioni di Albergatori che provvedono a rendere disponibili nei singoli alberghi


In copertina

degli opuscoli che illustrano la storia di Portogruaro. Il Comune, inoltre, ha avviato un importante progetto dando vita ad un sistema di geolocalizzazione che consente a tutti i non residenti che entrano nel raggio di 30 chilometri da Portogruaro di ricevere un messaggio che informi su tutte le opportunità e attività culturali presenti in città. “Dopo quasi vent’anni - conclude Rambuschi - abbiamo anche firmato una convenzione con la Città Metropolitana di Venezia e il Comune di Cinto Caomaggiore per istituire il Parco dei fiumi Lemene, Reghena e Laghi di Cinto. L’accordo ci consentirà di celebrare la Festa delle Risorgive a settembre all’interno del parco di Villa Bombarda oltreché di rendere fruibile il percorso lungo il Lemene da Portovecchio ai Mulini di Boldara”. Anche da parte del Comune di Concordia Sagittaria c’è sempre più l’intenzione di creare un progetto unitario per promuovere l’entroterra. “L’obiettivo è collaborare con le Amministrazioni limitrofe e con le spiagge - sostiene l’assessore alle Attività Produttive, Politiche di Sviluppo e Turismo di Concordia Sagittaria, Eligio Molent -. Cerchiamo di promuovere la nostra cittadina direttamente nelle spiagge pubblicizzando tutte le attività in programma. Il progetto più importante è sicuramente il passaggio barca tra Concordia e Portogruaro che non è rivolto solo a chi viene da fuori, ma anche ai residenti che vogliono riscoprire il territorio in cui vivono. È possibile raggiungere i siti anche con partenza in autobus dall’autostazione di Caorle alle 8.00 e di Bibione alle 8.27. I Comuni hanno bisogno di avere degli interlocutori, nel nostro caso Tvo srl e l’Associazione culturale Rufino Turranio con Studio D, per creare una regia per le varie attività, così da poter anche costruire una prospettiva importante per il futuro”. L’Amministrazione comunale, da quest’anno, prevede di consegnare a tutti i turisti una cartina che evidenzia i maggiori punti di interesse della città ed è in attesa del via libera dalla Regione per l ’attivazione di Infopoint in cinque attività commerciali locali che metteranno a disposizione degli espositori per diffondere materiali informativi sulla città e sui Comuni limitrofi. Concordia, inoltre, continua a proporre delle iniziative che vogliono accendere i riflettori sul territorio e sul proprio patrimonio storico e artistico. “Dal 10 giugno tornano i Weekend all’Aperto, con la chiusura al traffico nel centro storico nei fine settimana di giugno e luglio dalle 19.00 alle 24.00 e organizzando serate di musica ed intrattenimenti vari - spiega l ’assessore Molent -.

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Stiamo valutando se proseguire con l’iniziativa anche ad agosto, ma con uno stop in occasione della Fiera di Santo Stefano in programma dal 29 luglio al 4 agosto. Tornano anche il Cinema all’aperto, a cura dell’Associazione La Sedia Rossa per tutti i giovedì di giugno, e gli Archeoaperitivi con visite guidate, corsi, laboratori creativi e degustazioni, un’ottima occasione anche per promuovere le nostre attività commerciali. Sono tutte iniziative nate per incentivare il turismo, abbiamo anche attivato delle convenzioni per il noleggio di auto per raggiungere Concordia. In tutto ciò, abbiamo cercato anche di coinvolgere le scuole in varie attività così da poter far capire anche ai più giovani l’importanza delle ricchezze del nostro territorio”. Non solo le Amministrazioni comunali sono impegnate nella valorizzazione delle località dell’entroterra della Venezia orientale, ma anche le Pro Loco. “Le Pro Loco - spiega Mirco Cusan, componente del Comitato Provinciale delle Pro Loco della Città Metropolitana di Venezia - sia singolarmente che collettivamente sono attente ed impegnate a proporre e sostenere iniziative di valorizzazione

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del territorio al fine di attirare l’attenzione sia dei turisti ‘estivi’ che dei residenti nel Trevigiano e nel vicino Friuli Venezia Giulia. Ecco quindi - continua Cusan - il sostegno e l’organizzazione ai prossimi “Mercoledì Musicali” a Portogruaro, come anche a Terre dei Dogi in Festa e alle Fiere di Sant’Andrea e Santo Stefano”.

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Oltre ai Comuni L’impegno a far conoscere il territorio va ben oltre le Amministrazioni comunali. A contribuire alla crescita del territorio c’è anche il Distretto Turistico della Venezia Orientale. “Il Distretto nasce in virtù di una normativa nazionale per proporre progetti che sviluppino e favoriscano il turismo - spiega il presidente Antonio Ferrarelli -. In Veneto l’organizzazione del turismo è perfetta ma, a nostro avviso, manca la destagionalizzazione. La Venezia orientale, da Cavallino a Bibione lungo la costa, fa 22 milioni di presenze dal 15 maggio al 15 settembre, e solo un milione nel restante periodo dell’anno. C’è potenzialità di accoglienza nel nostro territorio. Dobbiamo far capire, non solo ai turisti ma anche ai residenti, che non ci sono solo le spiagge, c’è molto altro da conoscere. Il nostro scopo è riuscire a mettere in rete pubblico e privato perché per proporre progetti ed iniziative le somme da investire sono ingenti. Con l’allargamento del Distretto ai 22 Comuni della Venezia orientale, a breve avremo a disposizione un finanziamento che ci permetterà di avere una struttura apposita, comprensiva di un ufficio che vada alla ricerca di bandi e che sviluppi i progetti, e di dare notorietà e reputazione al territorio facendo conoscere tutto il patrimonio esistente. Noi faremo delle ipotesi di conoscenza del territorio evidenziando quello che c’è e quello che si fa per promuovere la zona. C’è molta collaborazione da parte delle Amministrazioni con il Distretto perché hanno capito che possiamo essere uno strumento che può servire anche a loro. Infatti, Portogruaro e i Comuni della costa hanno iniziato a collaborare anche a livello economico. La sinergia tra pubblico e privato è l’unica che funziona al momento. Manca la comunicazione che aumenti il valore del territorio e noi, a tal proposito, stiamo definendo un progetto con RCS MediaGroup”. La destagionalizzazione è uno degli obiettivi anche della Rete d’Imprese Venezia Orientale Tours che, in sinergia con le istituzioni locali, si prefigge di costruire un’offerta che sappia valorizzare i punti di forza dell’area, contribuendo alla nascita di una nuova destinazione turistica riconosciuta. “La Venezia orientale afferma Roberta Viotto, presidente della Rete - è senza dubbio una delle meraviglie d’Italia ancora da esplorare per il grande pubblico. Un’area che raccoglie in sé caratteristiche uniche, in grado di offrire al turista delle visite esperienziali che lasciano senza fiato. Proponiamo diversi pacchetti per la bassa stagione, ma sono ancora poco percepiti dal turismo balneare. Abbiamo comunque riscontri positivi e continuiamo a credere nella nostra mission, nonostante la pandemia negli ultimi due anni abbia rallentato tutto il meccanismo. Per poter andare oltre avremo bisogno anche di altri aiuti, a livello nazionale. Il nostro territorio può offrirci molto”. Gloria Morettin Maurizio Conti


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Destinazione futuro

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ESTATE 2022

CREATIVITÀ DIGITALE A SCUOLA E DIVARIO DI GENERE: A PORTOGRUARO È ARRIVATO “GIRLS CODE IT BETTER” IL PROGETTO, RIVOLTO ALLE STUDENTESSE DELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI, È STATO PREMIATO DAL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE DIGITALE

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“club” di Girls Code It Better (GCIB) sono sbarcati anche a Portogruaro nell’anno scolastico 2021/2022. Quattro gli istituti coinvolti che hanno appena concluso la presentazione online degli elaborati multimediali prodotti dalle studentesse dedicati ai temi importanti per il futuro, come il benessere sociale, la sostenibilità ambientale o la riqualificazione urbana.

Il progetto Girls Code it Better è il percorso creato per ridurre la disparità di genere in ambito STEM (Scienze, Technology, Engineering and Mathematics) ideato e promosso da Officina Futuro - Fondazione MAW. Il progetto si rivolge alle studentesse degli istituti comprensivi e superiori di tutta Italia, invitandole a partecipare ai club interclasse che progettano un prodotto o un servizio attraverso l’uso di tecnologie digitali. In ogni gruppo, chiamato “club”, le studentesse sono guidate da Coach Docenti, cioè insegnanti interni alla scuola che seguono il progetto, e Coach Maker, ossia professionisti di discipline STEM, che coordinano la parte tecnica di realizzazione dei prodotti: applicazioni e coding, modellazione 3D, web design, produzione grafica e fotografica, produzione video, realtà aumentata e virtuale. GCIB ha recentemente vinto nel 2022 il Premio Nazionale per le Competenze digitali di Repubblica Digitale nella categoria “Digitale contro il divario di genere”, un titolo che dà evidenza alle migliori iniziative nazionali di sviluppo delle competenze digitali realizzate da terzo settore, pubbliche amministrazioni e imprese. L’obiettivo principale del progetto è innescare il meccanismo adatto a superare lo stereotipo che vede le ragazze meno inclini ai percorsi di studi STEM e alle professioni che ne derivano, invitandole anche a considerare percorsi di studio tecnico-scientifici e diminuire il divario di genere insito nel mondo del lavoro. “In Italia i dati sono chiari: 1 donna su 2 non lavora, 1 su 3 lavora part-time e il 60% di queste vorrebbe un full-time”, ci racconta Costanza Turrini, ideatrice e project manager di Girls Code It Better. “Noi donne rappresentiamo comunque il 60% del totale dei laureati, ma le percentuali occupazionali sono basse, e nelle professioni legate alle materie STEM ancora di più - e invece ci sono possibilità di carriera interessanti”.

GCIB negli Istituti Comprensivi A candidarsi e a essere scelti sono stati l’I.C. “D. Bertolini”, l’I.C. “G. Pascoli”, il Liceo “XXV Aprile” e l’ISIS “L. Da Vinci”, in collaborazione con il Li-

ceo “M. Belli”. In questo modo tutte le studentesse nella fascia d’età della scuola media e della scuola superiore hanno avuto la possibilità di candidarsi a far parte dei “club”, che sono stati composti da 20 alunne ciascuno. L’I.C. “D. Bertolini” ha affrontato il tema della riqualificazione del territorio: per svilupparlo, le partecipanti hanno realizzato una caccia al tesoro a tema Harry Potter per i compagni più piccoli, chiamata “We are the fire that burns - Portogruaro presentato ai bambini”. Non solo: il club ha progettato un’App di gaming dedicata alle scuole primarie, dal nome “Portogruaro per le scuole

primarie”. L’I.C. “G. Pascoli” ha invece lavorato sulla sostenibilità ambientale, sviluppando la serie animata e interattiva “Via di verde!” che promuove comportamenti e atteggiamenti eticamente sostenibili in ottica gamification. Il gruppo ha studiato anche la modellazione 3D. “Il Comune di

Portogruaro ci ha sostenuto - aggiunge Turrini -. Ciò per noi è importante perché certifica la bontà del progetto, e ancor di più, perché è un segno della cittadinanza attiva che noi promuoviamo nei nostri percorsi, in cui si comincia a riflettere su cosa vuol dire essere cittadini. Il nostro approccio invita sempre a riflettere prima di fare: la tecnologia per noi è un mezzo per arrivare a qualcosa, mai un fine”.

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Il Liceo “XXV Aprile” e l’ISIS “L. Da Vinci”, in collaborazione con il Liceo “M. Belli” hanno lavorato in sinergia per lo sviluppo di un’App dedicata al benessere a scuola e di contenuti video dedicati. Il club di coding del Da Vinci-Belli ha sviluppato l’applicazione, mentre il club di videomaking del XXV Aprile ha lavorato per creare dei video, grazie alla collaborazione con la dott.ssa psicologa Lucia Santesso di Portogruaro che ha prestato le sue competenze per rispondere alle domande delle studentesse sul tema dell’ansia, dello stress e di come riconoscere questi stati. “Siamo felici di aver accolto GCIB - spiega il dirigente del Liceo “XXV Aprile” Daniele Dazzan -. Per noi significa dare a tutti la possibilità di confrontarsi con materie tecnico-scientifiche e capire se si hanno delle potenzialità e degli interessi non ancora espressi. Se un laboratorio risveglia qualcosa in uno studente, o comunque invita alla socialità, per noi è già sufficiente per definirlo un successo. La funzione della scuola è orientare, mostrare i percorsi possibili, fornire esperienze utili e permettere l’incontro vero con la conoscenza”. “Conosco e apprezzo GCIB, motivo per cui è stato attivato anche da noi. In realtà le nostre studentesse sono qui perché hanno già superato gli stereotipi di genere - ci racconta la dirigente dell’ISIS “L. Da Vinci” Annamaria Zago -. Tuttavia un progetto di questo tipo, come del resto tutti quelli che il nostro istituto propone serve a creare uno spazio di apprendimento differente, innovativo, accogliente. Per noi ridurre il divario di genere significa proprio rendere la ‘dimensione scuola’, e quindi anche le classi, gli spazi, gli arredi, a misura di ragazza. E la presenza femminile nel nostro istituto registra un trend in crescita, quindi le prospettive sono incoraggianti”. Federica Spampinato Giada Zamarian



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Fuori porta

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ESTATE 2022

NAVIGANDO TRA CAORLE E PORTOGRUARO DAL LITORALE ALL’ENTROTERRA,UN’ESPERIENZA IN BARCA PER SCOPRIRE LA NATURA E I SITI CHE RENDONO UNICO IL NOSTRO TERRITORIO

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pescatori dopo una notte di fatica in mare, entrando dalla foce del fiume Livenza e percorrendo il canale dell’Orologio, sono finalmente arrivati in porto, al centro della città di Caorle. Adesso i pescherecci sono qui, fermi e in ordine, a riposare davanti al colorato dedalo di calli e al Duomo di Santo Stefano, con l’inconfondibile campanile cilindrico romanico, pronti per un’altra notte di pesca. La barca ed il mare hanno inevitabilmente segnato la vita e lo sviluppo di Caorle e noi salpiamo da un pontile sul canale Saetta per ripercorrere strade d’acqua che per secoli hanno collegato la cittadina del litorale all’entroterra e viceversa. Il rettilineo Saetta dimostra di essere ancora un canale di città ma, in breve, ci accompagnerà verso la laguna, ricevendo nel suo tratto finale le acque del fiume Lemene. Proseguendo a destra ecco l’isola dei pescatori con i casoni dalla tipica forma rimasta inalterata nel tempo, costruiti con il legno e le canne palustri. Da secoli sono le dimore dei pescatori delle lagune ma, da quando la pesca si pratica quasi esclusivamente in mare, alcuni di essi sono stati riadattati ad uso turistico. Subito dopo l’isola dei pescatori si apre l’ampio canale Nicesolo, davanti Valle

palude interna. La famiglia Franchetti, di provenienza veneziana, si insediò nell’Ottocento nella località di San Gaetano dove iniziò un’importante opera di bonifica; è ancora visibile la splendida villa padronale del XVII secolo, ora in degrado, affacciata sul fiume Lemene. Dal Nicesolo si possono ammirare gli edifici rossi che erano le case di caccia dei baroni. Poco dopo Valle Franchetti, a destra, si intravvede Valle Perera, la più piccola della laguna di Caorle che ha una notevole garzaia dove gli aironi nidificano su isolotti con piante di robinia e dove si pratica, nel rispetto dell’ambiente, l’itticoltura. Proseguendo la navigazione, sulla stessa sponda, la Valle Zignago che deve l’antico

toponimo “Cignago” alla presenza del cigno reale; è questa la valle che ha subito la maggiore trasformazione ambientale a seguito delle bonifiche iniziate negli anni ’30 del Novecento, ma rimane un’importante oasi per folaghe, cigni, uccelli rapaci, poiane e cormorani che si possono osservare sui rami degli alberi o sulle briccole mentre, ad ali spiegate, attendono l’asciugatura delle piume per poi riprendere il volo. Qui termina il percorso del Nicesolo: di fronte si aprono due corsi d’acqua di minore portata che rappresentano percorsi alternativi per raggiungere Concordia Sagittaria: il capitano dell’imbarcazione sceglierà in base dell’altezza di marea la risalita verso il canale di Sindacale oppure sul

Venezia Orientale un territorio da scoprire visite guidate, escursioni e laboratori all’insegna di arte e natura APPUNTAMENTI FISSI

Vecchia con la sua straordinaria area protetta da alcuni anni riportata alle originali zone umide con le sue dune che si sono così ripopolate delle specie vegetali e animali proprie come l’airone rosso, il germano reale, la volpe, la lepre e il capriolo. Non ci dirigiamo verso il mare attraverso Porto Falconera, così chiamato per l’usanza medioevale di utilizzare i falconi per la caccia, ma costeggiamo la Valle Nova, non collegata all’entroterra e accessibile solo in barca; questa è l’unica area del territorio di Caorle che mantiene la biodiversità tipica dell’ambiente salmastro con la presenza di salicornia e limonio dove gli uccelli acquatici possono svernare nutrendosi di molluschi e crostacei. Il viaggio prosegue verso nord tra canne palustri che il vento sposta con leggerezza svelando i caratteristici appostamenti di caccia, grande passione di Ernest Hemingway che soggiornò in questi luoghi ospite dell’amico Raimondo Nanuk Franchetti. Alla sinistra troviamo infatti l’estesa Valle Franchetti (circa 600 ettari), zona umida che ha mantenuto l’originaria

Mercato a Portogruaro tutti i giovedì ore 9.30 Mercato a Concordia Sagittaria tutti i lunedì ore 9.30 In barca da Concordia a Portogruaro: visita guidata gratuita ai centri storici tutti i giovedì ore 9.00 Wine & Bike, Tour enogastronomico in bicicletta a Bibione tutti i martedì pomeriggio, ore 16.00 Visita enogastronimica con degustazione nella cantina Casa Paladin tutti i giorni, su richiesta Itinerario gratuito “Le Guerre del ‘900” a San Michele al Tagliamento tutte le domeniche ore 10.30 I luoghi di Ippolito Nievo, da Portogruaro a Cordovado tutti i giorni, su richiesta

CALENDARIO 12 giugno: Cordovado Visita al Borgo di Cordovado sulle tracce dello Spaccafumo nieviano, ore 10.30 12 giugno: San Stino di Livenza Caccia al tesoro di inizio estate per famiglie al Bosco di Bandiziol, ore 09.30 19 giugno: Fossalta di Portogruaro Il gioco nel Medioevo al Cortino del Castello di Fratta, ore 16.00 26 giugno: Portogruaro Passeggiata in centro tra i Tesori del Sacro, ore 16.00 02 luglio: Pramaggiore Laboratorio di pittura per famiglie al Mulino di Belfiore, ore 16.00

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MEMBRO DI

fiume Lemene. Risalendo il canale Maranghetto e Marango si notano le cavane dei pescatori ed è emozionante passare sotto un’enorme bilancia da pesca larga quanto il canale. Da questo momento, il paesaggio che si osserva è di campi coltivati in un vasto territorio di bonifica. Notevole è il dislivello tra l’acqua del fiume e i terreni visibili oltre gli argini: Ponte Saetta, Ottava Presa, San Gaetano, Casere, Sindacale, Franzona, Selva Maggiore, Bandoquerelle sono i nomi di alcune idrovore incontrate nel nostro viaggio che garantiscono la coltivabilità dei terreni. Prima di giungere a Cavanella, si attraversa la località Franzona con bellissime ville tra gli alberi.

Ormai siamo arrivati a Concordia Sagittaria con il campanile che si specchia sul Lemene e interessanti siti archeologici di epoca romana; Caorle era il suo porto commerciale nell’antica Julia Concordia. Da non perdere la visita al battistero romanico in ottimo stato di conservazione con all’interno un pregevole ciclo di affreschi. Il nostro viaggio termina qui però potremmo, in pochi minuti, arrivare a Portogruaro, attraccando in Borgo Sant’Agnese dove il fiume Reghena, altro corso d’acqua ricco di storia, si riversa nel Lemene. Abbiamo completato la rotta dei pescatori caorlotti che nel 1627 avevano edificato a Portogruaro l’oratorio della Madonna della Pescheria nel luogo dove si recavano per la vendita del pesce fresco. La navigazione non può proseguire oltre perché davanti alla Madonna della Pescheria due mulini medioevali interrompono il corso del Lemene. Da qui si potrà visitare anche il Duomo di Sant’Andrea, patrono dei pescatori. Immaginando di intraprendere il viaggio verso Caorle, partendo dalla Madonna della Pescheria, la sua conclusione non potrebbe che essere la Chiesa della Madonna dell’Angelo con la sua statua venerata dai caorlotti “...rivenuta nel VII secolo da pescatori assisa su questo pozzetto galleggiante sulle onde del mare e tratto a riva con le reti”. Paola Del Sal


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L’acquolina in bocca

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ESTATE 2022

UN VINO PER L’ESTATE: IL SAUVIGNON BLANC CONOSCIAMO L’ORIGINE E GLI ABBINAMENTI DI UNA DELLE VARIETÀ A BACCA BIANCA PIÙ DIFFUSE NEL MONDO VITIVINICOLO

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elle canicolar i ed afose giornate d’estate, che caratterizzano il nostro ambiente climatico, non c’è di meglio che raggiungere le vicine località balneari, dove spira sempre una leggera e salutare brezza marina che ti rinfresca, o amene località collinari in cui si respira aria tersa, fresca e pulita, e poi, perché no, approfittare di degustare i tanti prodotti tipici ed originali che offrono questi territori. Ad esempio, al mare, scelgo un delizioso antipasto di crostacei grigliati, cappesante, canestrelli, gamberoni, e poi un succulento risotto di scampi ed asparagi; due piatti sfiziosi che apprezzo particolarmente per la loro spiccata tendenza al dolce ed una leggera grassezza, che accompagno con un vino Sauvignon blanc doc Lison Pramaggiore, un’eccellenza della nostra zona; è un vino dai profumi tenui e sottili, con una giusta acidità, equilibrato e con un leggero retrogusto amarognolo, perfetto per combinarsi con la raffinatezza e il sapore del cibo. Le mie gite fuori porta mi portano spesso a San Daniele del Friuli. Il centro cittadino è da ammirare per la suggestiva bellezza e, come sappiamo, è conosciuto a livello internazionale perché qui si produce un prosciutto crudo dal sapore inimitabile, un salume delicatamente aromatico, sapido, tendente al dolce, da degustare magari assieme a fette di melone maturo e che personalmente li accosto ad un calice di vino altrettanto profumato ed elegante, il Sauvignon Collio, giustamente sapido e fresco, morbido, profumato e con una buona persistenza aromatica. Il Sauvignon blanc dunque è uno dei miei vini bianchi preferiti per l’estate: andiamo a conoscerlo più da vicino. È uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi nel mondo vitivinicolo, con il quale si producono vini bianchi freschi con una marcata impronta varietale, caratterizzato da una notevole capacità di adattamento che gli consente di essere coltivato estensivamente in Francia, Sudafrica, California e Sud America, Nuova Zelanda, Australia e, in una piccola quota, anche in Italia, in particolare in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nella Venezia orientale ha ottenuto la denominazione di origine controllata (doc) per la sua eccellente qualità. Il Sauvignon blanc proviene da un vigneto che, come il Merlot e Cabernet, ha contribuito a ripopolare i nostri vigneti. Sappiamo che la sua patria è la Francia, il Sauterne nel Bordolese, e che il suo nome significa “selvaggio” perché la forma delle sue foglie ricorda una pianta selvatica, ma non si sa con certezza quando questo vitigno fece la sua apparizione nel nostro territorio.

Alcuni trattati dicono che fu importato in Italia verso la metà dell’Ottocento in provincia di Alessandria. Più tardi, comparve nella nostra regione, in particolare nella zona dei Colli Berici e di Lison Pramaggiore, e diffusamente sul territorio friulano del Collio, Colli Orientali ed Isonzo. Anche da noi il Sauvignon si affermò con sicurezza tanto da confonderlo con un vino indigeno. Il vino è molto invitante al bere, assolutamente al netto da ogni dettaglio di pesantezza o impegno aromatico; armonioso come pochi altri, rappresenta un gioiello della nostra enologia. A seconda del livello di maturazione delle uve, cogliamo dal calice note di salvia,

timo, foglia di pomodoro, asparago, uva spina, pompelmo. Mi ricordo che negli anni ‘70, alle degustazioni del corso di Sommelier ci segnalavano un sentore che non era propriamente nobile, ma che rende l’idea: pipì di gatto, che per i produttori era una caratteristica imprescindibile. Il corredo olfattivo del Sauvignon ruota attorno a composti chiamati metossipirazine, influenzati dal clima, dalla luce solare e dai tempi di raccolta delle uve duran-

AMORE, PASSIONE GIOIA E FOLLIA Anni di passione e di esperienze hanno dato vita alla Cantina Sant’Elena, un’alchimia di persone e valori che si intrinsecano con territori e tradizione in un’ottica di innovazione rispettosa dell’ambiente. Punto Vendita Cantina Sant’Elena Via Mocenigo, 92 Alvisopoli - Fossalta di Portogruaro (VE) T: 0421 566565 www.materfoodandwine.com

Siamo aperti dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30

te la vendemmia. Ho letto che Denis Dubourdieu, professore all’Università di Bordeaux, ha messo in luce l’importanza di altre molecole, i tioli, che si sviluppano dopo la fermentazione alcolica. Essi presentano una gamma di profumi che spaziano dalla salvia al pompelmo al frutto della passione, con note anche leggermente fumé. Il Sauvignon doc Lison Pramaggiore, che proviene da uva Sauvignon, ha colore giallo paglierino, un profumo delicato e seducente di fiori di acacia e glicine, a tratti ricorda la frazione del peperone. Ha sapore asciutto, sapido, con aroma di fruttato e floreale. Questo vino bianco, che di regola va consumato giovane, è prodotto in alcune aree limitate del territorio di Lison Pramaggiore. La sua degustazione ideale è con primi piatti alle erbe (risotti con erbe di campo o asparagi, crespelle o tortelli); si sposa molto bene, come detto, con i crostacei, con il prosciutto crudo ben stagionato e con alcuni formaggi d’alpeggio. È anche vino “da ombretta” fuori pasto accompagnandolo con un crostino di pane e formaggio Montasio dop mezzano e stagionato. Leandro Costa

RISOTTO DI SCAMPI ED ASPARAGI BIANCHI DI BIBIONE (PER 4 PERSONE)

Pulire una dozzina di scampi -e tenerli da pa te. Pelare e lessare g 04 di asparagi bianchi di Bibione, scolarli, tagliare le-punte e con servarle, frullare i gambi con un mixer ad immersione con un filo di olio evo ed acqua aggiustando di sale, pepe ed erba cipollina. In una padella tostare 32g 0 di riso carnaroli per un paio di minuti, sfumare con vino bianco e aggiungere 057 ml di brodo vegetale. Cuocere per 51 minuti. Aggiungere al riso la crema di asparagi e cuocere per altri 5 minuti a fuoco lento, poi mantecare con un filo - di olio e la sciare riposare per un paio di minuti. In un padella preriscaldata adagiare- gli scampi da la parte del dorso e sfumarli con un goccio d vino bianco Sauvignon. In altra padella salta le punte degli asparagi con un filo di olio, sale e pepe. Versare il risotto nei piatti, aggiunge dovi le punte degli asparagi e gli scampi, ed accompagnare con un vino Sauvignon blan Lison Pramaggiore doc.


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ESTATE 2022

CORRERE CON LE ROTELLE AI PIEDI STORIA DI UN FALLIMENTO MEMORABILE CHE HA SANCITO IL SUCCESSO DEI PATTINI

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771. Nella sua casa londinese, il soprano e impresario teatrale Teresa Cornelys organizzò uno degli eventi mondani più importanti per la capitale britannica. John Joseph Merlin, celebre inventore di giocattoli e strumenti musicali, fece il suo ingresso in sala suonando il violino e con ai piedi uno strano paio di scarpe con delle rotelle che attirarono subito l’attenzione degli ospiti. Qualche tempo prima aveva modificato i pattini da ghiaccio sostituendo la lama con delle ruote in linea, non dotandoli però di un sistema di frenata. L’esibizione di Merlin, infatti, terminò rovinosamente contro uno specchio. L’incredibile (e infelice) ingresso in società dell’invenzione di Merlin purtroppo rallentò lo sviluppo del pattino a rotelle di quasi novant’anni. Infatti, occorrerà attendere il 1863 e l’intuizione di James Leonard Plimpton per veder perfezionare l’idea dei pattini a rotelle che prevedeva quattro ruote per la stabilità e assi indipendenti per la manovrabilità. Il suo progetto, utilizzato ancora oggi, ebbe così tanto successo che la disciplina decollò. La Federazione Italiana di Pattinaggio a Rotelle nacque nel 1922 su iniziativa

di Alberto Bonacossa, appassionato di sport e promotore dell’hockey su pista. Sorgono successivamente specialità come il pattinaggio di velocità e artistico, omologo di quello su ghiaccio. Dal 2004, a Portogruaro è attivo il gruppo agonistico di pattinaggio artistico “Division” che è salito 5 volte sul tetto del mondo. “Il 2015 fu il nostro annus mirabilis: sotto la guida di Roberto Callegher abbiamo vinto il campionato regionale, italiano, europeo e mondiale della specialità ‘spettacolo’ ”, afferma orgogliosa Michela Nogarotto, ex atleta del gruppo Division Skating. Il gruppo portogruarese si era classificato ai mondiali già nel 2008, ma inizia ad inanellare successi dall’anno successivo. Nel 2009, il gruppo sale sul gradino più alto del podio nella competizione iridata di Friburgo e dal 2013 al 2015 conferma il primato mondiale, ripetendo il successo nel 2017 a Nanchino, in Cina. “Mi sono ritirata nel 2017, ma in oltre quindici anni di agonismo ho potuto vedere un costante aggiornamento dei materiali e delle strutture dei pattini”, afferma Michela. I pattini

sono composti da stivaletto, piastra, ruote e tampone (o freno). “Quando ho iniziato a pattinare, le piastre erano pesantissime - osserva Nogarotto -. Oggi sono state riprogettate con nuovi materiali che le rendono leggerissime. Inoltre è stato modificato tutto lo stivaletto”. Ogni specialità, individuale o di gruppo, ha il suo, in base anche al rinnovamento delle singole componenti. Come per le automobili, anche i pattini hanno diversi treni di ruote con differenti mescole che si adattano alle caratteristiche delle piste. “Ogni pattinatrice sceglie il tipo di ruota che preferisce, tra quelle più morbide, che permettono un maggior grip, e quelle più dure che fanno scivolare di più”. I successi internazionali del gruppo Divison di Portogruaro hanno contribuito a far uscire, almeno localmente, il pattinaggio da una piccola nicchia di appassionati. “Non dobbiamo pensare che sia uno sport esclusivamente femminile - sottolinea Nogarotto -. Dal 2015, nel nostro gruppo ci sono sempre stati dei maschi con cui abbiamo condiviso le nostre vittorie”. Nonostante i successi e i doverosi tributi, pare permanere un insuffi-

Troppi dubbi sulla raccolta differenziata?

ciente disponibilità di infrastrutture. Nel nostro territorio le piste dedicate esclusivamente al pattinaggio, infatti, sono assai rare. Le atlete sono sovente costrette ad allenarsi in strutture progettate per altri sport e con dimensioni diverse rispetto agli standard internazionali. “La dimensione delle piste italiane è solitamente di 30x40 mentri, mentre a livello internazionale le piste sono 25x50”. Questa differenza non può che ripercuotersi inevitabilmente anche sulla competitività dei gruppi nei contesti internazionali. Inoltre, mancano anche adeguati finanziamenti. Le atlete della Division hanno dovuto sostenere le spese economiche per le trasferte internazionali e la partecipazione ai campionati mondiali accedendo ai premi messi a disposizione dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici per i gruppi che ottengono il primato iridato. Questo sport ha lentamente conquistato migliaia di appassionati, ma necessita di un sostegno strutturale per affermarsi. Andrea Rubin

Come funziona: Riconosce istantaneamente il prodotto e ti indica dove gettare le singole parti

Ti invia notifiche per ricordarti le giornate di raccolta porta a porta

Contiene le informazioni sui centri di raccolta e sui servizi di

Ti permette di inviare ad segnalazioni con foto e geolocalizzazione Disponibile in 10 lingue:

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