Portogiovani
Rubens Bizzari, dalla passione per il volo ad una carriera da pilota
Inserto speciale
Tutto pronto per la tradizionale Festa della Madonna del Rosario
Alla scoperta delle proprietà benefiche del pesce azzurro
Portogiovani
Rubens Bizzari, dalla passione per il volo ad una carriera da pilota
Inserto speciale
Tutto pronto per la tradizionale Festa della Madonna del Rosario
Alla scoperta delle proprietà benefiche del pesce azzurro
Una città tradizionalmente vocata alla pratica sportiva che ha sfornato negli anni moltissimi campioni e compagini d’eccellenza, prova ne sia la recente laurea a Campione del Mondo di Ares Costa. Quali sono i progetti della nuova Amministrazione comunale per le associazioni e gli impianti sportivi?
nostro mare
ristorante.
DOPO LA PAUSA DI FINE
RIPRENDE IL FERVORE ORGANIZZATIVO E LA VOGLIA PARTECIPATIVA PER LE INIZIATIVE DEL TERRITORIO. LA MACCHINA DELLA CULTURA E DELL’INTRATTENIMENTO ALL’ARIA APERTA SI RIMETTE IN MOTO
Finita l’estate, con l’arrivo dell’autunno, tutto si rimette in movimento: il mondo del lavoro riparte, le scuole avviano la nuova annualità, le associazioni sportive riprendono attività e campionati, gli enti pubblici rilanciano le programmazioni e… la lista sarebbe lunga, è vero, ma sicuramente è di rilevanza anche il fatto che, almeno nel nostro territorio, settembre e ottobre siano mesi fertili per le produzioni culturali e di intrattenimento.
Dopo il fisiologico calo partecipativo di fine agosto, dovuto all’assestamento dal rientro delle ferie estive, questa stagione (complice anche il meteo che, seppur con qualche capriccio temporalesco e l’abbassamento delle temperature, regala ancora belle giornate) riserva sempre ottime iniziative che attirano migliaia di persone ancora alla ricerca degli ultimi momenti di piacere all’aria aperta prima di chiudersi all’interno con l’arrivo dell’inverno.
L’offerta è davvero varia: si va dall’intrattenimento sociale ed enogastronomico delle sagre paesane, come ad esempio la Festa d’Autunno a Summaga, alle manifestazioni tradizionali e religiose, vedi la ricorrenza della Madonna del Rosario a Portogruaro, oppure a quelle sportive come l’Open Sport, fino a quelle naturalistiche, come nella nuova Oasi Valgrande Bibione, o a quelle culturali, su tutte citiamo il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro. Qui, in particolare, vogliamo soffermarci su tre iniziative di rilievo per il territorio, selezionate da Portogruaro.Net per la loro offerta unica e di valore.
Le Giornate in Villa Mocenico Biaggini Ivancich
La manifestazione si tiene nel prossimo week end del 20/21 e 22 settembre e, giunta ormai alla sua settima edizione, continua nel filone d’esplorazione del mondo “di terre e di acque” affrontando questo anno il tema delle bonifiche ottocentesche. Moltissime le attività in programma, da visite guidate a laboratori, da colazioni letterarie a incontri culturali, da conferenze a reading, fino a giungere all’esposizione di artigianato d’autore e alla promozione dell’enogastronomia locale. Momento più atteso sarà sicuramente lo spettacolo su clima e ambiente del conduttore televisivo e “turista per caso” Patrizio Roversi di sabato 21 alle ore 19.00.
Portogruaro in barca e a piedi
La Città di Portogruaro continua nel suo progetto, che porta avanti ormai da diversi anni, di promozione turistica puntando su alcune e ben precise parole chiave: navigazione fluviale, mercato settimanale, visita ai musei, monumenti e centro storico. Così anche per l’esta-
te 2024 i giovedì si sono caratterizzati per ospitare flussi di turisti (provenienti dal mare, ma anche dall’entroterra) interessati ad esplorare natura, cultura e sapori. Le prossime date disponibili sono: giovedì 26 settembre, in barca, e giovedì 3-10-17-24 ottobre, a piedi.
Percorsi Nieviani Giunge alla quinta edizione il Convegno nazionale di studi su Ippolito Nievo ideato dal Comune di Fossalta di Portogruaro, che si terrà al Cortino del Castello di Fratta sabato 12 ottobre e che questo anno avrà come titolo “Nel teatro di Ippolito Nievo: temi, personaggi, situazioni verso Le Confessioni d’un Italiano”. La giornata, in
cui illustri studiosi si confronteranno sul noto autore, prevede anche letture, presentazioni, performance musicali, momenti conviviali e l’inaugurazione di una mostra. Il giorno successivo, domenica 13 ottobre, sarà invece dedicato alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo con laboratori per i più piccoli e visite guidate per i più grandi.
È possibile approfondire tutte le informazioni delle iniziative citate, ed i programmi, sul nostro sito www.portogruaro.net alla sezione “eventi”, da cui poi accedere alle varie schede esplicative e moduli di prenotazione (le attività sono tutte gratuite ma molti appuntamenti necessitano della prenotazione obbligatoria).
22 CASTAGNATA OTTOBRE 2024 11-12-13 18-19-20
ORE 19.00 APERTURA CUCINA (ANCHE PER ASPORTO)
SOLO LE DOMENICHE APERTURA CUCINA ORE 18.30 (ANCHE PER ASPORTO) DOMENICA 20
redazione: Maurizio Conti, Valentina C., Leandro Costa, Tommaso Rossato Per l’inserto Festa Madonna del Rosario si ringraziano Marcantonio Bolzicco, Comune di Portogruaro, Don Giuseppe Grillo, Proloco Portogruaro, Riccardo Rodriquez, Mattia Nicolò Scavo, Luigi Toffolo, Alessandra Zanutto
DALL’ALBA AL TRAMONTO
DALLE ORE 8.00
MERCATINO LUNGO LE VIE DEL PAESE, ARTIGIANATO E ANTIQUARIATO 18 MARCIA DELL’ABBAZIA
AREA BAMBINI I ATTIVITÀ LUDICHE EXPO - ARTE ALL’OMBRA DELL’ABBAZIA
MUSICA ITINERANTE MOSTRA D’AUTO NUOVE ESPOSIZIONE MOTO D’EPOCA
DALLE 11.00 ALLE 14.00 RISTORANTE APERTO
GIOVEDÌ 10
SERATA DI BENEFICENZA “AUSER”
“LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento.
Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata in alcun modo, incluse le inserzioni pubblicitarie che sono di proprietà dell’editore che ne vieta la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo. Manoscritti, fotografie e disegni anche se non pubblicati, non si restituiscono. Portogruaro.Net lascia agli autori degli articoli l’intera responsabilità delle loro opinioni; garantisce la riservatezza dei dati forniti e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo o telefonando alla redazione. L’editore rimane a disposizione di altri eventuali aventi diritto di copyright su testi o immagini che non è stato possibile contattare. Stampa: Centro Servizi Editoriali Distribuzione gratuita © Copyright 2005-2024 Portogruaro.Net VISYSTEM EDITORE by TVO srl Borgo San Gottardo,55 - 30026 Portogruaro (VE) Tutti i diritti
sociali in cui mag giore è la necessità della mano pubblica è sicuramente quello della promozione sportiva: sia in termini di sostegno economico alle società, spesso formate da volontari, sia per quanto attiene alla creazione di infrastrutture adeguate.
Di tutto questo è pienamente consapevole il nuovo Assessore allo Sport del Comune di Portogruaro, nonché Vice Sindaco, dottor Michele Lipani che si entusiasma quando affronta l’argomento sport anche visti i suoi trascorsi di mezzo fondista, una specialità praticata in gioventù.
Le recenti Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi hanno sollevato grandi entusiasmi fra gli sportivi italiani per le splendide prestazioni delle nostre nazionali.
Già dopo le Olimpiadi di Pechino una ventata di entusiasmo aveva attraversato gli ambienti sportivi della Penisola che hanno consentito di consolidare i successi asiatici a Parigi 2024.
Assessore, anche a Portogruaro lo sport ha una dimensione
impiantistica. È indispensabile ridurre i costi di esercizio per illuminazione, riscaldamento e raffrescamento, perché oggi stanno compromettendo la sostenibilità del nostro prezioso associazionismo sportivo».
Portogruaro esprime delle eccellenze in varie discipline. «Si, - continua l’Assessore - prova ne sia il recente straordinario successo di Ares Costa che si è laureato campione del mondo categoria juniores nell’inseguimento a squadre. Ma quest’anno risultati importanti sono arrivati anche dal pattinaggio artistico che ha vinto i campionati europei nella discipli -
CAMPIONE DEL MONDO
arà un 2024 indimenticabile per il giovane ciclista portogruarese Ares Costa: campione europeo e mondiale categoria juniores nell’inseguimento a squadre.
Una storia lunga quella del diciottenne ciclista portogruarese che inizia in giovanissima età. «Si - ci spiega un Ares Costa da poco rientrato dalla Cina - ho iniziato ad andare in bicicletta quando avevo circa 2 anni e mezzo: sono partito con una biciclettina rossa senza pedali per poi, non molto tempo dopo, passare prima a una bicicletta da Mountain Bike un pochino più grande con i pedali, e poi, a qualche mese di distanza, mi è stata regalata una altrettanto piccola bicicletta da strada con scrit -
na “Show & Precision” con il Gruppo Junior, dalla pallavolo e dal calcio, con il Portogruaro che anche quest’anno disputerà il campionato di serie D e che vanta anche una formazione femminile».
Quali progetti futuri sotto il profilo del miglioramento e/o della realizzazione di nuovi impianti sportivi?
«Le palestre comunali e quelle degli istituti scolastici sono a norma e sostanzialmente in buono stato così come la piscina comunale. Con la Città Metropolitana abbiamo rinnovato convenzione e disciplinare ottenendo un notevole risparmio di costi per le società sportive che usufruiscono di questa impiantistica e semplificando la gestione del piano di sicurezza e dei relativi adempimenti burocratici. Per quanto riguarda il prossimo futuro ci vogliamo concentrare su interventi che permettano alle nostre società di ospitare gare e competizioni di livello superiore, pensiamo a manutenzioni straordinarie ed azioni strutturali sui campi da gioco di Mazzolada, Summaga, San Nicolò, Giussago, Lugugnana, sul campo da Rugby e sul Palazzetto di via Lovisa, ipotizzando anche la costruzione di campi per nuovi sport come il Padel o la Pallamano. Vorremmo poi sistemare il manto del velodromo dello Stadio Comunale “Pier Giovanni Mecchia”, uno dei 5 velodromi italiani a norma per svolgere competizioni con biciclette trainate da moto (stayer). Altri impianti sportivi cittadini non citati sono oggetto comunque della nostra attenzione.
Nel mio ruolo voglio sviluppare un confronto costruttivo con il mondo sportivo sui temi dell’impiantistica in collaborazione con l’Ufficio Tecnico Comunale, con il Consigliere Comunale delegato allo sport Matteo Vivan e, per quanto
to Giro d’Italia. Al contrario della Mountain Bike, su questa ho avuto qualche piccola difficoltà in più a prenderci la mano, appena sono riuscito a sentirmi a mio agio mio papà mi ha portato a fare un giro in pista, non mi ricordo esattamente quanti anni avevo, ma erano pochi, e così sono sempre andato avanti, a 6 anni ho poi iniziato a correre con la Sorgente Pradipozzo, con cui ho continuato per altri 3 anni».
Poi il cambio squadra corse «Il mio primo campionato italiano su pista nella categoria Esordienti l’ho disputato con la G.S. Mosole, poi da Allievo sono stato tesserato dalla Borgo Molino Vigna Fiorita –Rinascita Ormelle di Roncadelle di Ormelle, la mia attuale società».
Quindi la ribalta internazionale in questo 2024 «Mi sembra - continua il giovane campione - di vivere un sogno, prima la conquista a luglio del titolo europeo juniores nell’inseguimento a squadre al Lausitz Velodrom di Cottbus in Germania e poi il titolo iridato ai Campionati Mondiali su Pista, sempre categoria Juniores, che si sono disputati al velodromo cinese di Luoyang in Cina, dove con i miei compagni ho conquistato il titolo di Campione del Mondo nell’inseguimento a squadre battendo la Francia in finale.
Un risultato ancor più prestigioso se si pensa che abbiamo miglio -
rato per due volte il record del mondo: prima nelle qualificazioni con il tempo di 3’53”659 e poi in finale con 3’51”199».
Ares Costa proviene da una famiglia appassionata delle due ruote. Infatti, il papà Andrea è il responsabile tecnico del settore pista del Veneto e dirige il Velodromo P.G. Mecchia a Portogruaro.
Auguri per le prossime olimpiadi!
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riguarda la realizzazione degli interventi, con la collega Ketty Fogliani, titolare dell’Assessorato ai Lavori Pubblici».
Poi il Palazzetto di Pradipozzo che ancora non è completato. «È una priorità di questa Amministrazione e puntiamo a completare la struttura entro i prossimi sei mesi grazie ad un bando regionale per contributi relativi ad interventi a favore di impianti sportivi di eccellenza, a cui il Comune ha fatto istanza di accesso.
L’intervento presentato, dal titolo “Centro Polifunzionale di Pradipozzo - Interventi di implementazione per competizioni sportive”, prevede il completamento del Palazzetto ai fini del suo utilizzo per gare di pattinaggio di livello anche internazionale.
Peraltro, attiveremo un sistema di monitoraggio per poter intercettare bandi europei, nazionali o regionali, funzionali ai progetti da realizzare, che ci consentano di accedere a fondi per sistemare e migliorare i nostri impianti».
Infine anche promozione. «Sotto il profilo della promozione sportiva abbiamo OPEN SPORT evento oramai consolidato che vede la presenza in centro città di tutte le associazioni che vogliono presentare la loro attività. Contiamo, inoltre, di sistemare il campo di Beach Volley in Villa Comunale, già operativo in corso di Open Sport, con l’obiettivo di rivitalizzare il Parco della Pace; oltre ad avviare progetti di collaborazione con le scuole, tra i quali la proposta di ripristinare quelli che una volta erano i Giochi della Gioventù».
Avere la testa tra le nuvole capita a tutti. Peccato che sia un modo di dire, tipico di quel momento in cui un flusso di pensieri spontanei cattura la mente, con la conseguenza che non si possa effettivamente attraversare cumulonembi o nuvolette sparse qua e là per trovare una soluzione ai medesimi pensieri.
Non è il caso di Rubens Bizzari, 24 anni, nostro concittadino di Porto gruaro, dove ha frequentato la scuo la dell’Infanzia “Maria Immacolata”, la scuola primaria “IV Novembre” e la scuola secondaria di primo gra do tra “Bertolini” e “Marconi”. Dal 2017 ci lavora, con la testa tra le nu vole, come secondo ufficiale pilota per la compagnia EasyJet. Un sogno divenuto realtà grazie all’esperienza maturata nel campo dell’aviazione. Siamo quindi di fronte ad un esem pio e ad una lezione di come inse guire i propri sogni sia il “volo” più bello della vita per i giovani, soprat tutto se poi i sogni medesimi vengo no realizzati.
Rubens, che fin da piccolo aveva di mostrato il desiderio di manovrare gli enormi esploratori dei cieli, a soli 13 anni ha avuto la sua prima esperienza ad alta quota, volando, assieme ad un istruttore, con un ultraleggero sull’aviosuperficie del Parco Livenza.
QUANDO L’AEREO, IL GIOCO PREFERITO DAI BAMBINI, DIVENTA, GRAZIE ALLA PASSIONE MISTA AD UN COSTANTE IMPEGNO, UNA SECONDA CASA. A QUESTO PUNTO, CARI LETTORI, NON RESTA CHE DARVI IL BENVENUTO A BORDO... ALLACCIATE LE CINTURE, STIAMO PER DECOLLARE... 3, 2, 1…
si presentasse di fronte.
Il suo percorso è iniziato a Fagagna (Udine), presso l’Istituto Tec-
nico Aeronautico Umberto Nobile, dove, assistito da professori molto in gamba, ha intrapreso una vera e
«Nonostante la preoccupazione di noi genitori, che lo vedevamo sfrecciare a circa 10.000 piedi sopra il livello del mare - racconta il padre Osvaldo -, appena atterrato il suo commento è stato “papà è una figata”». Una frase, quella del giovane Rubens, che ha aperto il lungo ed interminabile diario di bordo che, nel tempo, è stato pian piano aggiornato da esperienze formative e indimenticabili.
Per un genitore è sempre una scommessa pensare al futuro dei propri figli, nel caso di Rubens hanno voluto subito metterlo alla prova: «sali su un aereo e vola». Così ha fatto, senza paure o preoccupazioni, ma con una voglia di mettersi in gioco e affrontare ogni singola sfida che gli
propria scuola di vita. «Lo abbiamo messo alla prova - continuano i genitori -, per capire principalmente se avesse le giuste capacità operative: vai su, tu, l’aereo e basta».
A 16 anni s’è trovato quindi a fare il suo primo volo da solista negli Stati Uniti, in Florida. Ed ecco che, compiuti 17 anni, l’Amministrazione dell’Aviazione statunitense gli ha rilasciato la licenza di pilota privato. La rotta più importante e impegnativa è iniziata dopo aver conseguito il diploma superiore con il punteggio 97/100: da lì, partendo da Oxford e passando per Montpellier, Amsterdam e Madrid, sedi di varie accademie di aviazione civile, ha collezionato diversi “trofei di volo”, ottenendo abilitazioni per conseguire la licenza di pilota commerciale di aereo civile, l’addestramento al volo acrobatico, la specializzazione presso centri di simulazione ed infine la laurea in gestione del trasporto aereo di linea. Nel 2023, dopo ritardi dovuti all’emergenza pandemica che ha interrotto le rotte aeree, Rubens ha ottenuto l’abilitazione al pilotaggio, in qualità di Ufficiale secondo pilota, di Airbus 319, 320 e 321 per la compagnia inglese EasyJet.
Leonardo Da Vinci sostenne che “Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare”, un pò come il nostro concittadino Rubens, che ha fatto dell’aereo una seconda casa.
Tommaso Rossato
BORGO SAN GIOVANNI PORTOGRUARO
6 OTTOBRE 2024
La Festa della Madonna del Rosario da sempre mette insieme cultura, tradizione, religiosità, arte, prodotti della terra e dell’ingegno umano, ma soprattutto il grande impegno che molti volontari impiegano per la sua realizzazione.
È una festa molto sentita dai portogruaresi, che coniuga l’aspetto religioso devozionale con quello più festoso.
S. Giovanni è uno dei borghi più belli e caratteristici di Portogruaro.
Una “porta d’ingresso” della Città al piccolo-grande
La Madonna del Rosario è una delle devozioni più amate dai fedeli della Chiesa Cattolica. Simboleggia la pace e l’amore di Maria nelle avversità, nei tempi duri. Ci affidiamo alla Madre della Chiesa, nelle Sue mani sicure, affinchè protegga le nostre famiglie e la nostra Città.
È un onore per me, come assessore alle Attività Produttive, Commercio, Rapporti con le Frazioni e Quartieri, omaggiare, insieme al Sindaco, la Festa della Madonna del Rosario.
Ringrazio tutti gli organizzatori, la Pro Loco, gli espo-
scrigno qual è il nostro Centro storico, che, in occasione della Festa in onore della Madonna del Rosario, si presenta con tutti i suoi pregi e in tutta la sua suggestione.
Il borgo, come tutta la Città, sembra quasi avere una “vocazione” naturale per i colori, i suoni, i profumi, le emozioni che le molte manifestazioni ed iniziative che si succedono durante l’anno sono in grado di offrire. Occasioni che sanno coniugare motivi originali ed innovativi alle tradizioni più radicate nel profondo dei tempi e degli animi.
La Festa della Madonna del Rosario è un’occasione in più per dimostrare come i cittadini di Portogruaro, in questo caso di Borgo S. Giovanni, sappiano mettersi
sitori ed i fedeli visitatori, che si prodigano come ogni anno per rendere questa Festa così caratteristica, sentita e partecipata dai Portogruaresi. È una tradizione che affonda le sue radici nella storia di Portogruaro, gioiello culturale del Veneto Orientale. La bellezza di Portogruaro risiede nella sua storia e vocazione commerciale, che in questa festa trovano un punto d’unione dal sapore squisitamente rievocativo.
Portogruaro ha la fortuna di conservare tre delle quattro porte del Centro Storico, ognuna con le Sue peculiarità e tradizioni folcloristiche.
Borgo S. Giovanni, con la sua chiesa trecentesca, è il luogo dove nacque e dove risiede la devozione della Madonna del Rosario.
Un borgo meraviglioso, ricco di bellezze da traman-
insieme per creare qualcosa di bello.
A tutti loro un ringraziamento sentito da parte dell’Amministrazione Comunale, perché riescono a rappresentare il meglio della nostra Comunità.
dott. Luigi Toffolo Sindaco del Comune di Portogruaro
dare, che in occasione della festa si illuminerà per ospitare questa sacra ricorrenza.
Buona festa della Madonna del Rosario a tutti. Possa essere un’occasione di preghiera per la pace e di scoperta di Portogruaro.
dott. Mattia Nicolò Scavo Assessore del Comune di Portogruaro
La tradizionale festa religiosa della Madonna del Rosario di Borgo San Giovanni è sempre stata molto sentita da parte dei cittadini e si svolge, come sempre, la prima domenica di ottobre. Questa antica festa riporta a grandi e piccini il primo assaggio verso l’autunno, stagione in cui si degustano le castagne, la zucca e, come da tradizione, la cosiddetta “rassa”, ossia l’anatra.
Ed è proprio così che quest’anno noi della Proloco
La nostra parrocchia si prepara a celebrare la festa della Madonna del Rosario, uno dei titoli più famosi con cui la vergine Maria viene venerata nella chiesa e nel mondo. L’appuntamento è tradizionalmente legato alla prima domenica di ottobre. Il programma religioso prevede la recita del Santo Rosario alle ore 14:30, la celebrazione della messa alle ore 15:00 a cui segue la processione con la statua della Madonna lungo le vie del centro di Portogruaro. Al rientro benedizione dei fedeli e della città sul sagrato della chiesa. Al programma religioso si aggiungono poi le belle iniziative organizzate dalla Proloco. La tradizione vuole che nel 1208 sia stata proprio la vergine Maria a consegnare il primo Rosario a San Domenico di Guzman, padre fondatore dei domenicani (padri predicatori), indicandolo come l’arma più efficace contro le eresie e come strumento di fede e conversione non violenta.
I padri domenicani si adoperarono in modo instancabile per la diffusione della preghiera del Rosario e questo anche nel nostro territorio quando fu loro chiesto di gestire la chiesa di San Giovanni (XIV sec.). Essi fornirono la chiesa della prima immagi-
SABATO 5 OTTOBRE
vogliamo festeggiare questa giornata: come una volta, con il nostro stand gastronomico in cui saranno serviti i piatti tipici autunnali quali gnocchi di patate, gnocchi alla zucca, polenta, “musetto” e “rassa”, in ricette locali.
Non mancheranno le calde caldarroste, un buon vin brulè e sorprese per grandi e piccini, dalla mattina alla sera.
Il culmine sarà sempre rappresentato dalla processione, in cui la Madonna lignea col Bimbo in braccio sarà portata a spalla per le vie della città, a cui noi tutti siamo invitati a partecipare, nel giusto spirito religioso della tradizione.
Contiamo sulla presenza dei cittadini che ci auguria-
ne della Madonna e provvidero poi ad ingrandire la chiesa stessa costruendovi anche il convento, quello che, con interventi successivi, è divenuto l’Ospedale Vecchio, attualmente in fase di demolizione. In quel tempo però la chiesa si chiamava “Santa Maria delle Grazie”, e c’era l’usanza di benedire e distribuire le rose nel giorno dell'Ascensione.
Il nome Giovanni, invece, a cui è dedicata la chiesa si riferisce a San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista a seconda del periodo storico. Molte sono le generazioni che si sono legate alla chiesa di San Giovanni e alla devozione della Madonna del Rosario. La presenza e la collaborazione dei fedeli e dei cittadini possano mantenere viva questa linfa di fede. La preghiera personale e le celebrazioni comunitarie che si svolgono in questa chiesa ottengano a tanti l’esperienza della misericordia di Dio così come il nome Giovanni segnala: “Dio ha pietàDio è misericordia”.
A tutti buona festa.
ore 20.45 Tradizionale concerto a cura dell’Associazione Coro “Città di Portogruaro”
DOMENICA 6 OTTOBRE
ore 10.00 Apertura festeggiamenti: chiosco enogastronomico a cura della Proloco Portogruaro e Pozzo di San Patrizio a cura degli animatori parrocchiali
ore 14.30 Recita del Santo Rosario
ore 15.00 Solenne Santa Messa e processione con l’immagine della Madonna del Rosario
mo possano ritrovare il gusto della festa, della preghiera, della devozione, ma anche del divertimento e della compagnia.
La
Il Parroco
Don Giuseppe Grillo
T.
La chiesa, il cui atto di nascita risale al 1338, conserva al suo interno interessanti opere d’arte. Il complesso fu successivamente affidato all’ordine domenicano che vi edificò accanto un convento. La presenza dei domenicani nella città del Lemene interessò il periodo compreso tra il 1493 e il 1656. Sul finire del ’500 essi divennero anche committenti di opere d’arte, segno del loro aumentato potere. Nel 1609 fu commissionata a Leandro Da Bassano la pala dell’altare maggiore. Il dipinto rappresenta i Santi Giovanni Evangelista, Stefano e Domenico a sinistra, mentre a destra sono raffigurati i Santi Giovanni Battista, Lorenzo e Tommaso. Caratteristiche tipiche della spiritualità domenicana erano la devozione, la diffusione del rosario e la predicazione al popolo. Proprio per questo veniva venerata una piccola immagine della Madonna in trono con Bambino (tutt’ora conservata nella chiesa), opera realizzata nel 1612 dallo scultore feltrino Francesco Terilli. Sul finire dell’Ottocento l’opera fu sostituita con l’attuale statua della Madonna eseguita dall’artista udinese Luigi Pizzini. La nuova scultura venne esposta ai fedeli per la prima volta il 5 ottobre 1896 inserita in un tronetto-baldacchino realizzato dallo stesso scultore. Ancora oggi viene esibita al pubblico in occasione della processione organizzata durante la Festa della Madonna del Rosario. Nel tempo la scultura ha subito alcune modifiche quali l’asporto dal tronetto ligneo di due angioletti ornamentali e il trafugamento del bambino Gesù che la Madonna teneva in braccio. Nel 2008 la scultura restaurata con un nuovo bambino Gesù veniva rimessa a disposizione dei fedeli. All’interno della chiesa è inoltre conservata una statua in pietra d’Istria conosciuta come Madonna del Latte, risalente al Trecento e riconducibile ad una bottega di area veneta. Nel 1742 la chiesa, nel frattempo occupata dai padri serviti, fu interessata dai lavori di costruzione della cappella dell’Addolorata. La cappella è dotata di un altare, sopra il quale si trova la statua dell’Addolorata, fiancheggiata da due angeli in pietra viva; dietro una statua lignea del Cristo morto della stessa epoca. Allo stesso periodo risalgono anche l’affresco del soffitto della cappella, con l’Assunta, e l’affresco del soffitto del presbiterio, con l’Eucarestia, attribuiti al veneziano Andrea Urbani. I padri serviti rimasero in città fino al 1773. L’anno successivo la comunità di Portogruaro, proprietaria della chiesa e del convento, provvide alla vendita alla fraterna di San Tommaso dei Battuti, destinando il complesso a nuova sede dell’Ospedale. Nel 1927, in occasione di lavori di rimaneggiamento della chiesa, vennero alla luce sulle pareti laterali e sulla controfacciata splendidi affreschi risalenti secondo alcuni storici all’epoca rinascimentale. Nella cantoria, posta sulla controfacciata, si trovava l’organo che a seguito dei lavori fu collocato dietro l’altare maggiore, e poi restaurato tra il 2012 e il 2013. A San Giovanni tutt’oggi si conservano anche dei paramenti liturgici e arredi sacri di pregevole fattura risalenti all’Ottocento ed esposti al pubblico, per la prima volta, nell’ottobre 2011 in occasione proprio della Festa della Madonna del Rosario. Tra questi camici e stole, ma anche le cotte, ovvero la veste corta di colore bianco indossata sulla veste talare al di fuori della messa, e pianete, ovvero il mantello che il sacerdote indossa durante la messa o nelle processioni. Notevole la mole di arredi sacri: calici in argento e argento dorato del Settecento, ostensori, teche per l’esposizione eucaristica, pissidi, croci d’altare, vasi porta palma, turiboli e candelieri dell’Ottocento.
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Quando si pensa ad un animale domestico, la mente va spesso a ciò che più si avvicina tradizionalmente al nostro immaginario collettivo: cani, gatti, canarini o pesciolini rossi. Ma c’è un’altra creatura, spesso meno considerata, che può regalare un’esperienza di convivenza altrettanto intensa e speciale: la calopsite (Nymphicus hollandicus) allevata a mano. Questa affascinante e intrigante specie di uccello, originaria dell’Australia, può diventare un com pagno straordinariamente affettuoso e socievole, a patto che il proprietario sia disposto a intraprendere un per corso di dedizione e cura costante.
L’inizio del viaggio: le pri me fasi dell’allevamento a mano
Il processo di allevamento a mano di una calopsite comincia quando l’uccello è ancora un piccolo pullo, solitamente intorno ai 10-15 giorni di vita. È un momento estremamente delicato, in cui la responsabilità del nutrimento passa dalle cure genito riali a quelle del proprietario umano. Questa fase richiede una presenza costante, quasi materna, poiché le calopsite vanno alimentate ogni po che ore. Tuttavia, non si tratta solo di una questione di nutrizione: è qui che inizia a formarsi il legame affettivo.
Le criticità: una dipenden za emotiva impegnativa
Avere una calopsite allevata a mano può essere un’esperienza eccezionale, ma non vanno assolutamente sotto valutati gli ostacoli relazionali e com portamentali che possono insinuarsi in un legame così stretto. Una delle maggiori criticità è la dipendenza emotiva che si sviluppa tra l’uccello e il proprietario. Se lasciato solo per periodi troppo lunghi, può manife stare comportamenti autolesionisti, come spennarsi o emettere vocalizzi insistenti, creando difficoltà sia per l’animale che per il proprietario. Ge stire questa dipendenza richiede im pegno. L’uccello ha bisogno di stimoli costanti, sia mentali che ambientali, per sentirsi appagato. Non bastano le classiche ore di gioco: sono necessari momenti di interazione frequenti, giocattoli vari e, se possibile, anche la compagnia di altri uccelli, che possono aiutare a mitigare il senso di solitudine.
UNA RELAZIONE UNICA TRA IMPEGNO E AFFETTO
allevate a mano, pur essendo generalmente robuste, richiedono una cura attenta. La loro dieta deve essere equilibrata, con una varietà di semi, frutta e verdura, insieme a integratori vitaminici per evitare carenze, come quella di calcio e vitamina A. Inoltre, l’assenza di anticorpi trasmessi dai genitori biologici rende questi uccelli più suscettibili a malattie, e quindi è
sogno di spazio per muoversi, distendere le ali e, se possibile, fare qualche volo libero.
I benefici: un legame che ti cambia la vita
Nonostante le sfide, il legame che si instaura con una calopsite
vita. Si affezionano profondamente, cercando costantemente il contatto fisico e la vicinanza con il loro “umano preferito”. Molti proprietari descrivono l’esperienza di avere una calopsite come avere un piccolo amico che li segue ovunque, si appollaia sulla spalla e risponde ai loro richiami con fischi
La cura fisica: una questione di salute e benessere
Dal punto di vista fisico, le calopsite
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La socievolezza e la curiosità di queste creature le rendono ideali per chi cerca un’interazione costante e attiva. Possono imparare trucchi, riconoscere suoni e persino riprodurre semplici parole o melodie. E il senso di gratificazione che deriva dall’essere il centro del loro mondo è difficile da descrivere a parole.
Chi sceglie di intraprendere questo viaggio deve farlo con consapevolezza, preparandosi a offrire cure costanti e amore incondizionato. Ma per chi è disposto a investire il proprio tempo e le proprie energie, la ricompensa sarà un rapporto intenso e profondo, che va oltre le parole. Una calopsite allevata a mano non è solo un uccello: è un amico, un compagno di vita, un piccolo raggio di sole che illumina le
A proposito se non siete esperti in questo tipo di allevamento, affidatevi ad un allevatore professionista. Ricordate che non si può tentare con la vita altrui ma si può beneficiare dei risultati di un esperto allevatore.
GIORGIO LENA, DI VILLANOVA, DA 15
ANNI METTE A DISPOSIZIONE LE PROPRIE CAPACITÀ TECNICHE ED IL PROPRIO IMPEGNO A FAVORE DELLA MISSIONE IN AFRICA
Esistono tanti modi per rendersi utili e aiutare il prossimo, in altre parole per essere solidali con chi ha bisogno di aiuto materiale e morale.
Tanti modi che si possono realizzare grazie ad Associazioni quali ad esempio Medici Senza Frontiere, Emergency, Croce Rossa, Caritas e altre Organizzazioni non governative (Ong) ma anche attraverso l’impegno di piccoli gruppi che concentrano i propri sforzi sulla soluzione di situazioni di difficoltà e disagio ben precise.
È il caso del “Gruppo di Impegno Missionario parrocchiale” di Cordenons che dal 1972 opera a sostegno delle iniziative di promozione umana promosse dai Frati Missionari friulani e veneti in Guinea Bissau, piccolo e povero paese dell’Africa Occidentale (poco più di un milione e mezzo di abitanti), già colonia portoghese.
Fra i volontari anche il signor Giorgio Lena residente a Villanova, nel Comune di Fossalta di Portogruaro, per tanti anni operatore dei servizi tecnici di una grande azienda privata.
«Sono entrato nel Gruppo Missionario - ci spiega Giorgio Lena - nel 2009 grazie al mio Parroco, il compianto e mai dimenticato monsignor Lino Pigatto che, conoscendo la mia attività all’interno della comunità, mi propose un impegno missionario ben sapendo anche delle mie competenze tecniche».
Subito la conoscenza di una realtà nuova e la consapevolezza di dover dare un aiuto concreto e l’ammirazione per Padre Eugenio Cristoforo Sirch, frate francescano, da decenni impegnato
nella missione di Nhoma, Parrocchia di “Nossa Senhora da paz”, a trenta chilometri dalla capitale Bissau. «In effetti - dai racconti dei colleghi del gruppomi resi conto delle enormi difficoltà in cui Padre Sirch si trovava a operare e quindi mi attivai
subito per cercare di raccogliere dei piccoli contributi per acquistare il materiale necessario da inviare con i container alla missione fino a quando non andai personalmente in Guinea Bissau per mettere
a disposizione le mie competenze e iniziare a realizzare delle opere primarie quali scavare un pozzo ma, soprattutto, completare una scuola per i giovani per formare i futuri cittadini».
Dodici i viaggi che Giorgio Lena ha fatto in Africa e sempre, lui racconta con commozione, ne è tornato arricchito dai sorrisi e dalla gratitudine degli abitanti. «Oggi - continua - il costo di una spedizione intermodale è aumentato a tal punto che è più conveniente acquistare in loco il materiale elettrico e meccanico necessario; nel frattempo Padre Sirch, dopo cinquant'anni di missione, è rientrato in Italia lasciando il suo posto a confratelli africani».
Molte ancora le cose da fare. «Si - conclude Giorgio Lena - dobbiamo realizzare ancora tante cose da aggiungere a quanto già fatto: la Casa delle Suore, il Centro Medico e Nutrizionale e dobbiamo installare ancora qualche impianto fotovoltaico in aggiunta ai cinque che ho già attivato. Tutte cose che spero di rivedere quando avrò l’opportunità di fare il mio prossimo viaggio in una terra magnifica, fatta di persone meravigliose, che più che ricevere danno la consapevolezza che un mondo migliore è possibile. Come insegna, peraltro, l’impegno di uomini come Padre Eugenio Cristoforo Sirch da Premariacco».
IL MIGLIOR MODO PER ABBINARE IN TAVOLA SODDISFAZIONE DEL PALATO E BENEFICI NUTRIZIONALI
Sappiamo che il pesce è un alimento importante nella nutrizione umana, in grado di migliorare la salute e ridurre il rischio di alcune malattie, grazie all’apporto di un alto valore proteico ricco di amminoacidi essenziali Omega-3 e micronutrienti, tra cui calcio, fosforo, iodio e zinco e per questo ci viene consigliato di consumarlo almeno un paio di volte la settimana, rientrando a pieno titolo nella “dieta mediterranea”, considerata un modello sano e sostenibile. Fra le tante specie, il più sano e nutriente risulta essere senza dubbio il pesce azzurro, un gruppo di pesci marini, principalmente di taglia mediopiccola, accomunati dal tipico colore blu-azzurro, talvolta verde nel dorso che si contrappone al ventre bianco o argentato, un adattamento evolutivo che permette a questi pesci di mimetizzarsi con le profondità marine e di sfuggire ai predatori. Acciughe, sardine, sgombri e aringhe sono fra i più noti che popolano i nostri mari. Sono pesci che si adattano a molte condizioni ambientali e si riproducono rapidamente; si nutrono abbondantemente di plancton che permette loro di riprodursi in grandi quantità. Vivono in branchi e la loro pesca è sempre molto abbondante tanto che il loro prezzo è economicamente vantaggioso e soprattutto sono un concentrato di virtù nutritive. Difatti, un loro consumo regolare ha molteplici benefici sulla nostra salute proprio per la ricchezza di grassi insaturi che contengono, come gli Omega-3, i così detti “grassi buoni”, che aiutano a diminuire i trigliceridi nel sangue e anche perché contengono tutti i sali minerali sopra elencati oltre a vitamine A, B e D per cui questo pesce, a ragione, è considerato un’ottima aggiunta alla nostra dieta supportando alcune funzioni fondamentali del nostro organismo. Una sola porzione da 100 grammi di pesce azzurro fornisce, in media, 20 grammi di proteine, contribuendo a circa un terzo della razione giornaliera consigliata. Allo stesso tempo, la maggior parte del pesce azzurro è ipocalorico e contiene in media 120 kcal per 100 grammi e poi… è buono! Nonostante le dimensioni sono inclusi
nella categoria di pesce azzurro anche il tonno ed il pesce spada grazie al loro significativo apporto di grassi sani, proteine e vitamine.
Tutto ciò premesso anche il pesce azzurro per essere buono deve essere fresco, per cui, al momento dell’acquisto, è importante riconoscerne alcune
e privati pulizie ordinarie e straordinarie
• • disinfezioni
• • lucidatura e cristallizzazione marmi
• • pulizia impianti fotovoltaici
• ripristino vetri e vetrofacciate
• preventivi e sopralluoghi gratuiti • pronto inter vento casa
caratteristiche organolettiche: l’occhio che deve essere bombato, convesso e brillante; le branchie color rosso vivace e profumare di alga marina; la pelle di colore vivo e la carne compatta ed elastica. In cucina non c’è che da sbizzarrirsi con il pesce azzurro; ad esempio nella nostra tradizione prepariamo le “sarde in saor” con cipolla ed aceto magistralmente combinati, fritte o a beccafico; le alici marinate, delizioso antipasto freddo o un primo sfizioso con un sugo di alici fresche e pomodorini, un secondo piatto con filetti di sgombro al forno su letto di patate oppure cotto in padella con sugo di pomodorini; l’aringa affumicata con polenta abbrustolita da gustare nel primo giorno di quaresima. Vi sono altre specie di pesce azzurro di piccola stazza che vivono nel mediterraneo, forse meno note ma non meno buone, come la palamita che appartiene alla famiglia dei tonni, ottima cotta al cartoccio, o il lanzardo che ha lo stesso sapore dello sgombro e viene pescato prevalentemente con le lampare, e poi la ricciola che da pesce povero è considerato una vera delizia, cotta a tranci alla piastra, con gli agrumi, oppure un primo con paccheri e ragù di ricciola. Per finire in bellezza propongo un piatto di spaghetti preparati con sugo di pomodori pachino, olive verdi e nere, capperi, prezzemolo, olio, sale, pepe e peperoncino e, scegliete voi, con tonno fresco o pesce spada, abbinato ad un vino rosso Pinot Nero giovane.
UN CICLO DI INCONTRI DEDICATI AL PESCE AZZURRO
L’Enoclub Portogruaro, in collaborazione con l’Associazione “Sagra del Bisat” propone un percorso di conoscenza dedicato al pesce azzurro, strutturato in tre lezioni con degustazione abbinata, oltre ad un pranzo finale. Per info e iscrizioni, entro il 15 ottobre, contattare il 348-0062304.