Portogruaro.Net Magazine

Glocal Vip

Parte una nuova rubrica e per l'occasione intervistiamo Mal

Fuori porta

Un viaggio nelle scoperte archeologiche della Bibione antica

Pets lovers Scopriamo come comportarci all’arrivo di un nuovo micio

A quasi un anno e mezzo dal commissariamento, Portogruaro si appresta a tornare al voto per eleggere il Sindaco ed il Consiglio comunale. Ad oggi, la situazione politica ancora non ha sciolto molte riserve, ma cominciano a circolare i primi nomi ed a delinearsi i primi schieramenti.

Vale anche per noi l’affermazione del grande scrittore francese? Oppure quella dell’illustre pensatore russo Dostoevskij, il quale dichiarava che “La bellezza salverà il mondo”? Ma vogliamo forse ricordare anche “Che gran dono de Dio ch'è la bellezza!” di Giuseppe Gioacchino Belli? O “Ciò che è sacro nell’arte è la bellezza” di Simone Weil? Oppur anche “La bellezza è lo splendore della verità” di James Joyce, così come “Il bello è il simbolo del bene morale” di Immanuel Kant? Insomma, sembra fossero un po’ tutti d’accordo: scrittori, pensatori, musicisti, poeti, filosofi, artisti… la bellezza, in ogni suo aspetto, da sempre affascina l’uomo elevandone la consapevolezza e la qualità di vita. E a noi, in questo territorio, non smetteremo mai di dirlo, di certo non ne manca di bellezza. In primis quella dei luoghi: un fantastico entroterra, alle

spalle delle rinomate spiagge della costa dell’alto Adriatico, ricco di cultura (da quella romana alla medievale), di natura (dai paesaggi marini, a quelli vallivi o boschivi) e di enogastronomia (dai vini del Lison-Pramaggiore ai caratteristici piatti della tradizione culinaria). Poi c’è quella del lavoro: un’area produttiva che, insieme al resto del nord-est e della regione Veneto, rappresenta uno dei principali motori dell’economia nazionale. Ed abbiamo anche la Sanità pubblica che, per quanto ci sia sempre la tendenza a guardala con sospetto, ad oggi è la migliore d’Italia. Ma vogliamo parlare, forse, anche del sociale e della qualità di vita? Per carità, c’è sempre margine di miglioramento, e ce lo auguriamo, ma sicuramente viviamo in una zona in cui la delinquenza è ridotta al minimo ed il tessuto sociale è attivo supportando a vari livelli i casi di necessità. La lista potrebbe di sicuro continuare ma, per concludere, troviamo interessante segnalare che da qualche tempo è in atto un movimento, sostenuto da alcuni imprenditori locali, che mira a portare nella nostra Portogruaro anche la bellezza intesa nella sua accezione più canonica, forse più leggera ma per questo ancor oggi più istintiva e partecipata, quella legata al culto del benessere e della forma fisica, da sempre proposta in concorsi in cui a premiare è sì l’aspetto esteriore, sapientemente equilibrato, però, da doti di carattere, presenza e professionalità (qualcun altro di illustre recitava a tal proposito “mens sana in corpore sano”). Così, per il secondo anno consecutivo, nei giorni

scorsi la nostra città ha avuto il piacere di ospitare presso il centro Eywa Sport & Spa le selezioni per la finale regionale di “Miss Universe Italy” (competizione nazionale che ha come fine la ricerca della ragazza che rappresenterà al meglio il nostro Paese alla finale mondiale di “Miss Universe”) che ha visto la conquista della fascia da parte di Ariadna Muro, seguita da Samantha Pinna e Alma Callipo. Ma non finisce qui: il 25 maggio lo stesso centro ospiterà anche le selezioni per il concorso maschile “Il + bello d’Italia” ed a fine estate, a cura di Cinzia Baradel e Peter Stefanutto, la finale femminile Veneto di “Miss Universe Italy”. Insomma, un altro motivo d’orgoglio che

Zollo

In redazione: Maurizio Conti, Leandro Costa, Tommaso Maronese, Lauro Nicodemo, Roberto Raspatella

Foto del campanile di Portogruaro di Federico Favruzzo

“LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento.

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LA COMPLESSA SITUAZIONE POLITICA LOCALE, A QUASI DUE MESI DALLE ELEZIONI, ANCORA NON CONSENTE UN PROSPETTO CHIARO SUI NOMI DEI

Dopo sedici mesi di commissariamento anche Portogruaro, così come altri sei Comuni del portogruarese (vedi box laterale), torna alle urne per eleggere il Sindaco e il Consiglio comunale.

Un periodo molto lungo nel corso del quale il dottor Iginio Olita , Commissario straordinario, ha certamente dimostrato grande amore e impegno nei confronti della città trovandosi a gestire l’emergenza maltempo della scorsa estate e i fondi PNRR con l’apertura nei prossimi mesi di numerosi cantieri e, non ultimo, l’intervento di messa in sicurezza del campanile del Duomo di Sant’Andrea.

Nei giorni di sabato 8 giugno e domenica 9 giugno, in concomitanza con le Elezioni europee, i seggi apriranno per dare alla Città del Lemene un nuovo governo.

Dopo poco più di sette anni di amministrazioni di centro destra il panorama politico cittadino rispecchia quello nazionale: uno schieramento di Centro-destra (o Destracentro), uno di Centro-sinistra, uno

di Centro e una candidatura che si propone al di fuori degli schieramenti tradizionali.

Per quanto attiene al Centro-destra, sicuramente la brusca interruzione della Consiliatura guidata da Florio Favero ha costituito un piccolo trauma giacché la crisi è nata all’interno dello stesso schieramento di maggioranza con contrasti che si sono manifestati subito all’inizio del mandato.

Quest’anno nel Centro-destra portogruarese fra i vari partner della coalizione, in particolare Fratelli d’Italia e Lega, si è aperto un dibattito sul nome del candidato Sindaco con un confronto che in qualche modo richiama la situazione a livello nazionale con i due partiti maggiori che tendono a marcare il loro territorio.

Esistono però in questa occasione anche alcune specificità come le polemiche interne alla Lega, in Veneto esplose con l’espulsione di Toni Da Re, e a Portogruaro con le fibrillazioni derivate da alcune dichiarazioni del Consigliere regionale Fabiano Barbisan. Da registrare poi anche le tensioni in Fratelli d’Italia sfociate con l’uscita dal partito di Gastone Mascarin.

In corsa per la candidatura a Sindaco, stando alle indiscrezioni giornalistiche delle ultime settimane, Michele Lipani (FdI), storico esponente della destra portogruarese, mentre la Lega sta valutando fra una serie di nomi, fra i quali quello di Luigi Toffolo (ex Assessore alla Sanità e Vicesindaco nella Giunta Senatore) sembra

In copertina

il più accreditato.

Qualora il confronto fosse Lipani vs. Toffolo sarebbe una gara fra due medici di base.

Lo schieramento di Centro-destra si completa con Forza Italia che, dallo scorso anno, ha visto Piero Rambuschi assumere il ruolo di Coordinatore locale e che ha ritrovato entusiasmo e voglia di riacquistare un ruolo di rilievo puntando su una lista composta da candidati che in passato non hanno avuto esperienze amministrative.

Il quarto componente del poker di Centro-destra, che si avvarrà anche di alcune liste civiche, è rappresentato da Coraggio Italia, il partito fondato da Luigi Brugnaro.

Per superare le difficoltà di trovare un accordo a livello locale, per arrivare a una candidatura unitaria sono state coinvolte le segreterie provinciali.

Non meno significativi i problemi nello schieramento di Centro-sinistra che, dopo due mesi di corteggiamento, ha visto Siro Martin , oggi presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, ritirare la disponibilità per ragioni di carattere personale.

Quattro i partiti che, dopo un lungo lavoro, avevano trovato l’accordo per appoggiare Martin: PD, Movimento 5 Stelle, Sinistra italiana e Azione (più alcune civiche).

In questo schieramento si è andati oltre le divisioni nazionali includendo nella coalizione anche Azione.

Ci sarà poi una lista di Centro che sosterrà la possibile candidatura di una figura storica della politica portogruarese quale è quella dell’ex onorevole Sara Moretto, passata dal PD a Italia Viva.

La sua candidatura sarà appoggiata da esponenti molto conosciuti quali Angelo Morsanuto, Bertilla Bravo, Luigi Geronazzo e Gastone Mascarin. Tutti protagonisti della politica locale dato che Morsanuto, Bravo e Geronazzo in tempi diversi hanno ricoperto il ruolo di Assessore mentre Mascarin è stato Presidente del Consiglio comunale nell'ultima Consiliatura.

sulle cose da fare. Una Civica che non richiama alcun modello politico predefinito quindi, ma che piuttosto cerca ispirazione nei principi elementari della democrazia.

Stanti i numerosi problemi da affrontare e risolvere nei prossimi cinque anni (viabilità, incremento attività Portogruaro Campus, destinazione area ex Perfosfati, medicina territoriale, gestione dei flussi turistici ecc.)

c’è da sperare che la prossima amministrazione, di qualunque orientamento sia, non abbia al suo interno un gruppo di consiglieri non completamente in sintonia con il Sindaco così da evitare di creare la situazione che ha determinato la fine anticipata della passata Amministrazione.

Maurizio Conti

BATTERIA ESAUSTA?

Chiude l’elenco la Lista civica “Città del Lemene” ispirata da Graziano Padovese (che potrebbe essere candidato a Primo cittadino), una Lista nata dopo una serie di considerazioni negative sullo stato della politica cittadina. Il portavoce Bruno Barbadoro Giacobelli spiega come la lista abbia ribadito a tutte le forze politiche di volersi confrontare in primo luogo

ELEZIONI NEGLI ALTRI

COMUNI DEL PORTOGRUARESE

Sarà una tornata elettorale importante quella dell’8 e 9 giugno dato che, oltre a Portogruaro, andranno al voto anche i Comuni di Annone Veneto, Gruaro, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro e Teglio Veneto. Le consultazioni in Italia avverranno il sabato (14:0022:00) e la domenica (7:0023:00).

Questa la situazione ad oggi:

ANNONE VENETO

Sindaco uscente: Victor Luvison, Lista “Mi piace Annone” - al primo mandato - non si ricandida.

CINTO CAOMAGGIORE

Sindaco uscente: Gianluca Falcomer - si ricandida per il terzo mandato.

CONCORDIA

SAGITTARIA

Sindaco uscente: Claudio Odorico - si ricandida con “Coraggio Italia” per il terzo mandato con la Lista civica “Per Concordia”.

FOSSALTA DI PORTOGRUARO

Sindaco uscente: Noel Sidran, Lista “Insieme per Fossalta” - due mandatinon si ricandida. La maggioranza uscente candida l’attuale Assessore ai Lavori Pubblici, Annamaria Ambrosio, sostenuta dalla Lista civica “Con Fossalta”. Altro candidato Paolo Anastasia, “Lista “Fossalta Attiva”.

GRUARO

Sindaco uscente: Giacomo Gasparotto, Lista “Per Gruaro” - non ancora sciolta la riserva per l’eventuale quarto mandato.

TEGLIO VENETO

Sindaco uscente: Oscar Cicuto, Lista “Il Tiglio” - primo mandato - si ricandida con numerosi componenti dell’attuale maggioranza.

L'ufficio del Sindaco in attesa del nuovo Primo cittadino

MAL, UNA VITA IN MUSICA

INTERVISTA ALL'ARTISTA GALLESE DA ANNI RESIDENTE NEL NOSTRO TERRITORIO

Sanremo.

Parte in questo numero una nuova rubrica che celebra la nostra area geografica come luogo speciale, in cui numerosi personaggi di successo (i così detti VIP) hanno deciso di stabilirsi, segno che qui si vive senza dubbio bene.

Per questa prima uscita abbiamo avuto il piacere di intervistare Mal, al secolo Paul Bradley Couling nato a Llanfrechfa nel Galles il 27 febbraio 1944, con una emozione grande e particolare dato che ci si trova al cospetto di una icona della musica leggera e del costume degli anni sessanta e settanta.

Lo incontriamo subito dopo il compimento del suo ottantesimo anno ma l’impressione è quella di trovarsi sempre difronte al ragazzino con gli occhi brillanti e il sorriso accattivante che oramai tanti anni fa animava il Piper a Roma facendo ballare generazioni di giovani che oggi rimpiangono quelle serate.

“Furia Cavallo del West”. Nonché le quattro partecipazioni al Festival di

I suoi 45 giri sono pezzi da collezione.

Sì. Anch’io li sto collezionando ma è molto difficile trovare quelli che non siano in lingua italiana.

Da anni si è trasferito da Roma alla periferia di Pordenone. Come mai?

Sono arrivato in Friuli dopo che, al termine di un concerto a Treviso nel 1989, ho conosciuto la mia futura moglie. Da lì la decisione di lasciare Roma.

Qualche rimpianto?

Assolutamente no. Questa parte d’Italia mi piace molto ed è qui che

Un compleanno festeggiato con una presenza a “Porta a Porta” intervistato da Bruno Vespa al quale ha raccontato il suo ultimo LP «I ‘m still singing» con brani in inglese e in italiano, che vede incisi undici pezzi realizzati ricomponendo parzialmente il mitico gruppo The Primitives.

La musica ha accompagnato la sua vita fin dalla più giovane età portandola a girare il mondo cantando in varie lingue e cambiando genere musicale: dall’iniziale rock al genere melodico dopo la sua venuta in Italia. Nel Bel Paese la consacrazione e il successo.

sono nati i miei due figli: Kevin Paul e Karen Art.

Sono posti molto belli e tranquilli e poi qui vicino, ad Aviano, si è trasferito anche il mio caro amico Bobby Solo con cui a volte ci vediamo in qualche negozio di strumenti musicali, lui ama le chitarre e dischi.

Il nome di sua figlia le ricorda suo padre?

Si, mio padre è mancato pochi giorni prima della nascita della mia secondo genita e ho pensato che lui sia voluto salire in cielo per poi farle da angelo custode.

Mio padre si chiamava Arthur così abbiamo deciso di chiamare Karen, Karen Art.

Un legame anche con Portogruaro?

Sì, conosco bene la vostra città dato che in quella zona lavora mio figlio come personal trainer e dove sono stato la scorsa estate all’evento di beneficienza organizzato da Pupo e da Massimo Vello.

Ha nostalgia dell’Inghilterra?

Oramai sono decenni che vivo in Italia e dopo la morte dei miei genitori torno raramente a Oxford dove ho due sorelle.

Oltre alla musica quali sono le sue passioni?

Sono arrivato in Italia nell’estate del 1966 dopo che l’Avvocato Alberico Crocetta, noto creatore del mitico Piper di Roma, venne a Londra in un club di Soho insieme a Gianni Boncompagni e dopo averci sentito suonare ci scritturò per l’estate successiva.

Da li iniziò, un percorso che mi portò a lanciare alcuni grandi successi come “Tu sei bella come sei” e canzoni per i bambini quali la famosissima

La mia grande passione, e quella anche di mio figlio, è il golf. Sono Presidente dell’Associazione Italiana Cantanti Musicisti Golfisti, da me fondata. Ogni volta che mi è possibile passo le giornate sui campi da golf con mio figlio e numerosi amici.

C’è un famoso aneddoto che riguarda la sua pronuncia italiana e che la lega a Luigi Tenco.

Luigi era un grade compositore e un grande musicista e la prima volta che tentai di esibirmi in italiano mi rivolsi a lui che era presente chiedendo se dovessi cercare di migliorare il mio italiano tentando di perdere l’accento inglese ma lui mi disse di non farlo perché quell’accento sarebbe stato il mio successo. E così fu.

Le manca il palcoscenico?

Non particolarmente. Sono sempre innamorato della musica, che però è molto cambiata, ma oramai a ottanta anni non mi sento di fare tournee né lunghi spostamenti in macchina o in aereo. Anche perché, e questo mi fa piacere, in molti ancora mi riconoscono e chiedono autografi o selfie. Faccio solo qualche serata al termine della quale spesso alcune persone della mia generazione mi si avvicinano per farmi firmare i dischi. M.C.

Attualità

IL FRIULANO CONCORDIESE A ROMA

GRANDI SODDISFAZIONI PER I LAVORI DEI NOSTRI AUTORI AL PREMIO “SALVA

LA TUA LINGUA LOCALE”

Ogni anno dal 2013 l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, organizza delle attività di promozione turistica nazionale volte alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio storico, turistico e culturale. Tra queste è stato istituito un premio nazionale “Salva la tua lingua locale” aperto agli autori in lingua locale o lingua madre. Il 7 dicembre scorso, a Roma, è stato premiato presso la protomoteca del Campidoglio il “Dizionario Concordiese, seconda edizione” di Gelsomino Molent e Ugo Perissinotto, che ha ricevuto il premio speciale “Tullio De Mauro” con la seguente motivazione: “ottimo lavoro sulla varietà concordiese del friulano descritta nel suo vocabolario peculiare in due apprezzabili raccolte anatropo e toponimiche notevoli, a rappresentare la comunità studiata, le immagini dei luoghi e delle persone delle quali si studia la parlata”.

Ma non è stata la sola soddisfazione per il nostro territorio. Nella sezione poesia inedita, infatti, il Friulano concordiese o pasoliniano ha fatto la parte del leone con Giacomo Vit di Cordovado (friulano occidentale, territorio che corrisponde alla diocesi Concordia Pordenone), primo classificato, e Aldo Polesel di Cordenons (con la parlata del “folpo” varietà molto vicina al friulano che si parla a Teglio Veneto, Fratta, Sacilato e anche diversi parlanti a Fossalta di Portogruaro, soprattutto in famiglia), secondo classificato. Tra i finalisti anche Fernando Gerometta della Val D’Arzino.

I risultati ottenuti ci rendono orgogliosi come territorio che appartiene da oltre 1600 anni alla diocesi di Concordia Pordenone. Mantenere in vita la lingua madre significa mantenere in vita la storia, le tradizioni, l’identità e la cultura del nostro territorio. Dobbiamo chiedere alle istituzioni, alla scuola un impegno progettuale per mantenere vive le nostre parlate, in cui le singole parole hanno una musicalità e un potere evocativo davvero unici, capaci di trasformare i vocaboli in emozioni. Un patrimonio che dobbiamo salvaguardare e tramandare alle nuove generazioni.

Ugo Perissinotto e Gelsomino Molent ritirano il Premio “Tullio De Mauro” in Campidoglio (Roma)

Questi risultati possono aumentare il prestigio e la vitalità della lingua minoritaria anche se quest’ultima è presente nelle attività culturali soprattutto a livello di associazioni culturali come, ad esempio, nel portogruarese nelle iniziative e pubblicazioni del Fogolâr Furlan. I riconoscimenti avvenuti nella capitale ci portano a fare una riflessione per quei comuni che hanno visto ac cettare la loro richiesta di far parte dell’ambito territoria le della friulanità della Re gione Veneto. Portogruaro,

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Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, San Michele al Tagliamento e Teglio Veneto. Il friulano, almeno alcuni decenni fa anche in Friuli, a Udine e nelle aree friulane del Friuli Venezia Giulia, come una lingua “ancella”, era una varietà che si usava malvolentieri per non fare trapelare le proprie origini contadine. Eppure oggi, a partire dal terremoto, da questi ultimi 47 anni, c’è una riacquisizione delle radici, e c’è un ritorno, anche con sofferenza, a quello che si è nella realtà, e cioè possessori di una straordinaria lingua che è come una spugna, che ha assorbito la nostra storia nei secoli e la tramanda ancora oggi. La richiesta di “ambito” dei comuni non è un movimento tellurico ma un “terremoto” dovuto al forte calo demografico che poteva portare a perdere qualche classe in qualche istituto scolastico e oggi, mentre stiamo scrivendo, la perdita di autonomia di qualche istituto per l’accorpamento di plessi scolastici. La presenza in questi comuni della minoranza linguistica, con i dovuti contenuti da inserire nel PTOF (Piano Triennale Offerta Formativa) potrebbe, ad esempio, salvare l’autonomia dell’Istituto Comprensivo “Don Agostino Toniatti” di Fossalta di Portogruaro – Teglio Veneto. I risultati a livello nazionale dei nostri scrittori sono lì a dare dignità a questo idioma. Questi poeti e ricercatori rappresentano la volontà di continuare un discorso di lingua madre che ha un significato crescente, che crea una letteratura specifica che non abbandona il percorso come possono aver fatto altri, anzi lo traccia con solchi sempre definiti contribuendo a costruire una lingua che ancor oggi (si veda l’insegnamento della lingua madre nelle scuole) ha necessità e diritto di essere creata non solo attraverso la lingua in sé ma anche per mezzo dell’uso che di essa se ne fa in letteratura.

Lauro Nicodemo

Fuori porta

Lo scavo archeologico della villa romana di Mutteron dei Frati, situato all’interno della Valgrande di Bibione, continua a “parlare” ai sedici archeologi dell’equipe che sta lavorando alla seconda campagna di indagini; la stessa equipe ha quindi deciso di condividere con il pubblico il patrimonio di conoscenza che sta emergendo dall’unica testimonianza ben conservata degli insediamenti che dovevano trovarsi lungo il litorale Alto-Adriatico in epoca romana. E il richiamo della bellezza nascosta di Bibione non ha tardato ad attirare anche turisti e appassionati che hanno voluto così assicurarsi l’opportunità di accedere agli scavi, approfittando delle visite guidate gratuite svoltesi sabato 16 marzo che hanno segnato in poche ore il sold out dei tre turni di visita per scoprire il sito, proprio insieme agli archeologi che vi stanno lavorando: un’occasione unica per conoscere la Bibione più antica e vederli all’opera. Dopo qualche settimana (gli scavi

sono ricominciati a fine febbraio) si sta evidenziando che la zona residenziale della villa romana è decisamente più estesa di quanto si pensasse inizialmente, confermando la vitalità del sito almeno fino al periodo tardoantico. Lo testimoniano i nuovi ambienti riportati alla luce dagli studiosi guidati dal prof. Dirk Steuernagel e dalla dott. ssa Alice Vacilotto dell’Università di Regensburg, e dalla prof. Maria Stella Busana dell’Università di Padova, con la supervisione della competente Soprintendenza (Dott. Alessandro Asta) e il sostegno di proprietà e affittuario della valle.

Nuovi reperti musivi sono stati ritrovati in una delle quattro aree oggetto di scavo, tutte localizzate a ovest rispetto al sito precedentemente noto;

da programma le zone previste erano tre, ma le anomalie del terreno segnalate dalle prospezioni geofisiche hanno portato proprio in questi giorni ad un

BIBIONE ANTICA, NUOVI MOSAICI E REPERTI

EMERGONO DAL MUTTERON

LA VILLA ROMANA CONTINUA A “PARLARE”

AGLI ARCHEOLOGI PRESENTI PER LA SECONDA CAMPAGNA DI SCAVI

ampliamento delle indagini. Ritrovati diversi materiali tra cui un coltello e una serie di monete, il cui interesse sta nella conferma della presenza sul sito in epoca tardoantica.

La Villa di Mutteron dei Frati

L’esistenza del sito è nota fin dalla metà del Settecento. La sua rilevanza è stata segnalata a più riprese, prima dall’avvocato concordiese Dario Bertolini (inizi ‘800) e poi da Aulo Gellio

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Cassi (anni ’30 del Novecento), un latisanese a cui si deve il primo scavo nell’area del Mutteron dei Frati. Consapevole dell’eccezionalità della scoperta, nel corso degli anni Novanta del secolo scorso la Soprintendenza Archeologica del Veneto ha intrapreso una nuova campagna di scavi che ha messo in luce e reso parzialmente visibili alcuni ambienti decorati della villa. L’interesse per il sito non è mai venuto meno, ma, come spesso accade, la mancanza di risorse non ha consentito la prosecuzione delle attività. Qualche anno fa, però, rispolverando la questione in un momento favorevole per la straordinaria coincidenza di interessi, opportunità e sensibilità, si è avviato un dialogo che ha portato oggi all’avvio di una nuova ed emozionante stagione di ricerche.

Si sono susseguite, quindi, da marzo dello scorso anno ad oggi, innumerevoli attività di indagine e rilievo, che hanno portato ad una campagna di prospezioni geofisiche su una superficie di circa 200 metri quadrati. Gli scavi proseguiranno fino alla fine del mese con ritmi intensi per ottimizzare al meglio la missione, sfruttando il più possibile la luce che filtra nella pineta di Valgrande, straordinaria anche nella sua bellezza naturale, oltre che per quanto la sua duna sabbiosa sta facendo emergere dopo secoli.

In questa prospettiva di ricerca, che mira a delineare anche i caratteri del paesaggio antico di cui la villa era parte integrante, si stanno eseguendo carotaggi, analisi sedimentologiche, palinologiche e ricognizioni archeologiche in estensione sia in Valgrande, sia nei territori alle spalle di quest’ultima, in una fascia indicativamente compresa tra il fiume Tagliamento a est e il canale Nicesolo a ovest. La volontà è quella di recuperare e fornire un’immagine del paesaggio del passato, da cui si evincano le forme dei luoghi e l’antico quadro insediativo-infrastrutturale, nonché economico, dei territori costieri di più di duemila anni fa.

COMUNITÀ ATTIVE PER IL SOCIALE NEL PORTOGRUARESE

LA COLLABORAZIONE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, AZIENDE SANITARIE E ASSOCIAZIONI AL SERVIZIO DEI CITTADINI

Il dispositivo Next generation Eu (NgEu) è lo strumento europeo orientato alla ripresa in ambito sanitario, della parità ed ecologia dei Paesi membri europei, al fine di poter risanare le perdite causate dalla recente crisi sanitaria. Gli 800 miliardi di euro previsti, attraverso la ratifica e l’approvazione delle modalità di utilizzo di tali fondi, si tradurrà in fondi PNRR (6 missioni costituenti) per contribuire alla transizione ecologica, a quella digitale, alla stabilità macroeconomica ed alla promozione dell’equità sociale. L’Italia, integrando gli oltre 210 miliardi di euro ricevuti, mobiliterà un totale di 311,9 miliardi di euro anche tramite i fondi di bilancio stanziati per il 2021-2026.

Va sottolineato che il Servizio Sanitario Nazionale ed il sistema dei servizi socioassistenziali, nel panorama del welfare italiano, sono andati integrandosi convergendo verso la competenza regionale esclusiva in materia di servizi sociali, come ad esempio per la Giunta Regionale del Veneto che ha presentato il disegno di legge n. 200 del 18 aprile 2023, finalizzato all’istituzione di Ambiti Territoriali Sociali per la programmazione, pianificazione, coordinamento e gestione della funzione socio-assistenziale.

Diversi funzionari pubblici del Portogruarese, interpellati in merito, hanno cercato di evidenziare la necessità di un fulcro di congruenza per il coordinamento progettuale. Un sistema in grado di intercettare situazioni potenzialmente critiche e di agire in modo puntuale avrebbe un enorme valore aggiunto, come sottolinea ad esempio il Sindaco di Gruaro, Giacomo Gasparotto, nel quale Comune già l’Amministrazione si coordina in sinergia con diverse associazioni come AVIS, AIDO e Croce Rossa Italiana (per il sostegno a famiglie in difficoltà), oltre alle cooperative per la manutenzione del verde e del suolo pubblico e per la gestione cimiteriale. Notevole anche il contributo della Caritas, gestita in ambito parrocchiale.

Dello stesso avviso anche il Sindaco Fausto Pivetta, di Pramaggiore, il quale auspicherebbe inoltre un aumento del numero di percorsi congiunti in sinergia con le ASL, oltre a porre l’accento sulla già avviata e collaudata interlocuzione tra le associa-

zioni del territorio, le cooperative e il Comune. Proficua anche la collaborazione tra la Biblioteca Comunale e le varie associazioni sia d’ambito culturale che comunitario.

Il concetto di coordinamento, insito a quello di progettualità, è cruciale al fine di evitare la sovrapposizione di percorsi, come ricordato dall’Asses-

sore alle Politiche Sociali del Comune di Fossalta di Portogruaro, Valeria Moretto. L’Ufficio Servizi Sociali lavora in stretto raccordo, ad esempio, con l’Associazione Volontariato Don Marcello Labor per il trasporto sociale, con l’Ufficio Prelievi e con i progetti relativi ai pacchi alimentari. Se il sostegno alle famiglie bisognose vede la partecipazione anche della Caritas

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per le parrocchie di Fossalta e di Villanova, il territorio del Comune conta importanti presenze come AVIS, la Cooperativa Sociale il Gabbiano – Il Pino, la Residenza Santa Margherita. Oltre ai progetti di supporto alle famiglie come il Reddito di Inclusione Attiva e di sostegno all’abitare, in collaborazione con le associazioni si svolgono corsi base di lingua italiana per stranieri.

Un primato in tutta la provincia del quale può invece fregiarsi il ComuConcordia Sagittaria, come ci indica il Sindaco Claudio Odorico, è quello di aver il maggior numero di cittadini che al rinnovo della carta d’identità acconsentono alla donazione degli organi. Non solo AIDO quindi, ma anche AVIS, l’Associazione Antonio Carneo per pasti alle famiglie bisognose e trasporto malati, la Goal Smile impegnata in Kenya, Romania e Bosnia e diverse altre associazioni che operano oltre i confini regionali e nazionali. Meritevole di menzione anche la Auser “Il Ponte”, attiva anche nel supporto di pazienti affetti dal morbo

Va detto infine che i Comuni di PorTeglio Veneto e di Cinto sono legati da una convenzione che garantisce una gestione associata dei servizi sociali, come ricordato dal Sindaco di quest’ultimo, Gianluca Falcomer. Per quel che concerne il livello comunale, Cinto Caomaggiore si appoggia sia a cooperative sociali come Itaca che ad associazioni di cittadini, garantendo servizi di assistenza che vanno dalla gestione del traffico per eventi ordinari o straordinari, alle assistenze domiciliari, alle attività di ascolto e confronto di persone adolescenti. Importanti servizi offerti sono inoltre il trasporto disabili e assistenza alle famiglie in difficoltà.

Un punto di coordinamento progettuale necessario, dunque, come già enunciato dalle diverse personalità, che sarebbe in grado di intercettare le situazioni che necessitano di un intervento e di potenziare la rete di associazioni e cooperative presenti sul territorio, orientando facoltà verso il

Roberto Raspatella

ARRIVA UN NUOVO GATTO IN CASA: ISTRUZIONI PER L’USO

LA PRIMAVERA È STAGIONE DI CUCCIOLATE, PREPARIAMOCI AD ACCOGLIERE I NUOVI ARRIVATI

Siamo a fine marzo e arriva la primavera e, con essa, la stagione dei gattini. Solitamente in questo periodo iniziano le prime cucciolate e quindi molte famiglie avranno la gioia di accogliere nella loro casa un piccolo gattino.

Il nuovo arrivo porterà sicuramente gioia in famiglia ma anche nuove responsabilità; quindi, prima di decidere dovremmo porci delle domande: sono sicuro di voler adottare un animale? Sono conscio dell’impegno quotidiano e a lungo termine che sto prendendo?

Il gatto, in salute, vive di media dai 15 ai 18 anni, a volte anche di più, e questo comporta un accudimento a lungo termine: una serie di controlli, l’eventuale insorgenza di problemi di salute, la responsabilità di garantirgli il soddisfacimento dei suoi bisogni psicofisici… Dissipate queste perplessità, e presa la nostra decisione, siamo pronti per parlare di quando e come adottare un gatto.

Le prime fasi di crescita

Un cucciolo di gattino cresce rapidamente. È preferibile adottare il gattino dopo le otto settimane di età, in modo che la fase di svezzamento sia conclusa e il cucciolo abbia appreso dalla mamma e dai fratellini le abilità sociali per poter interagire al meglio con gli altri gatti e con il proprietario. Pensate un po’, in soli due mesi il nostro piccolo amico ha concluso lo svezzamento ed è stato abituato dalla mamma a dipendere solo da sé stesso: la mamma, infatti, si è spesso allontanata per abituarlo anche a rimanere solo. Questo naturalmente non vale per i gattini orfani qualora non sia stato possibile affidarli a una gatta balia. È arrivato il momento Ci siamo! Quando ci rechiamo a prendere il nuovo membro della famiglia è bene informarsi, da chi ci cede il gatto, quali siano le sue preferenze alimentari e come sia stato alimentato fino a quel momento (preferisce cibo umido o crocchette), se usa già la lettiera e se è già stato sottoposto ad un controllo veterinario per la prima sverminazione e la prima vaccinazione. Dotiamoci di un trasportino dove adageremo il gattino per il trasporto a casa, scegliamolo di una dimensione tale che il gattino una volta adulto riesca a starci

Prepariamo la casa al nuovo arrivo

All’arrivo in casa del micio è bene esse-

comodo, con una struttura robusta e resistente nel tempo che prevenga le eventuali fughe. Per aiutare “micio” a rimanere tranquillo durante il viaggio copriamo il trasportino con un telo o una coperta leggera: la penombra lo aiuterà a sentirsi protetto. Abituarlo a spostarsi all’interno di un adeguato trasportino, lo aiuterà a viaggiare sicuro, tranquillo evitando che si possa spaventare, scappare o disturbare il conducente.

re pronti. Prepariamo una stanza con tutte le cose che serviranno al nuovo ospite e dove inizialmente potrà ambientarsi in tranquillità alla nuova famiglia. Due ciotole: una per il cibo e una per l’acqua, cibo (specifico per la fascia d’età del gatto), giochi ed è fondamentale e stimolante l’arricchimento ambientale: tiragraffi, scatole dove nascondersi per giocare ecc. saranno utili per una crescita equilibrata del nostro nuovo amico. Una volta arrivato, se è l’unico animale presente in famiglia, potrete aprire il trasportino e lasciare che il micio, con i suoi tempi, esca e cominci ad esplorare l’ambiente, lasciando il trasportino a terra in caso voglia rifugiarcisi per sentirsi più sicuro. Mostrate poi al gattino dove sono le ciotole con cibo e acqua e la lettiera. Molti gattini utilizzano la lettiera in modo istintivo, se così non fosse aiutatelo a capire cosa sia e come usarla. Evitate rumori forti, troppe persone e confusione in modo che nel primo periodo l’animale prenda confidenza con la nuova realtà famigliare e ambientale. Se inizialmente il gattino rimane nascosto e non si fa vedere, non costringetelo al contatto prendendolo in braccio e portandolo sul divano per forza, dategli tempo per abituarsi alla nuova vita, controllando però che si nutra e che sporchi regolarmente (solitamente quando sono soli escono e vanno a mangiare e sporcare): ognuno ha i suoi tempi per adattarsi ai cambiamenti.

Contattate il medico veterinario di fiducia per ogni dubbio o perplessità e per fissare una visita di controllo del nuovo arrivato: per eseguire un esame copromicroscopico (delle feci) per escludere eventuali parassiti e valutare poi il piano vaccinale più accurato in base allo stile di vita che il gatto avrà. Non sarà necessario recarsi nell’immediato dal veterinario appena preso il gattino (a meno che non siano già presenti dei problemi) ma potrete aspettare che si abitui alla nuova casa in modo da poter raccogliere informazioni importanti sulla sua salute e sulle sue abitudini: appetito, aspetto delle feci, vitalità ed eventuali sintomi o problemi di salute.

Tommaso Maronese

PIANURA E VALLI DELLA VENEZIA ORIENTALE

TERRITORI RICCHI DI STORIA E CULTURA ENOGASTRONOMICA LOCALE

Come abbiamo spesso de scritto anche in queste pagine, la Venezia Orientale è formata da un terreno variegato, una pianura pulita, con campi disegnati da lunghi filari di vitigni, migliaia di ettari che producono ottimi vini grazie alla ricca composizione mineraria dei suoi terreni di origine dolomitica. Un territorio protetto a nordest dalla catena delle Prealpi, e la brezza che proviene dal mare Adriatico, favoriscono la produzione vinicola conferendole particolari caratteristiche organolettiche quali profumi tenui e delicati, sapori intensi di fruttato e floreale, che ben si sposano con la tradizione del cibo locale. Parte della pianura è coltivata anche a seminativi come l’orzo, l’avena, il mais, cereali che sono per lo più riservati agli allevamenti tipici, del maiale, dei bovini ed animali da cortile. Verso il mare una affascinante area di valli lacustri si estende nella laguna adriatica, a ridosso di Bibione e Caorle e si entra in un grande bacino vallivo che comprende Val Perera, Val Franchetti, Val Zignago, Valle Vecchia, Valle Grande e Vallesina ubicata alla sinistra del Canale Nicesolo e distesa fra il Canal di Lovi fino a Porto Baseleghe, congiungendosi con il basso Tagliamento. In un reticolo di canali, specchi d’acqua di varie dimensioni, isolotti coperti da canneti, ghebi e barene, macchie mediterranee, vegeta una ricca fauna popolata da pesci come il cefalo, la carpa, l’orata, il branzino, il ghiozzo, l’anguilla e poi da volatili nidifican ti come la folaga, il colombaccio, il germano reale, e altre specie che vengono a svernare (beccaccini, gal linelle di mare); altri animali di pelo scorrazzano nelle zone più selvagge e nascoste: la lepre, il daino, il capriolo. Molti la ricordano come la “Laguna di Hemingway” dato che il famoso scrit tore americano, ospite del Barone Franchetti, ci veniva spesso a cacciare anitre selvatiche, folaghe e mazzo rini. La caccia, come la pesca, fra le valli è l’attività più antica praticata dagli abitanti di Caorle e della pianura attigua, in quanto uniche risorse per procurarsi il cibo e per fare commer cio. Certamente una volta usavano armi primitive, come l’arco con le frecce o le reti ed era libera, sino a quando, intorno al XVI secolo non di venne privilegio dei ricchi nobili che ne acquisirono il diritto comperando

i territori vallivi della Repubblica di Venezia. Da allora i nativi diventarono bracconieri con grandi rischi e fatiche. La professione del pescatore di valle e di fiume, praticata per secoli e secoli, è ora quasi completamente scomparsa, esercitata da pochi nostalgici anziani che insistono a pescare nelle acque interne con le loro bordo che scorrazzano lungo i canali. Questa professione poi, sin dalla metà del secolo scorso, si è riversata nel mare Adriatico, economicamente più vantaggiosa e meno faticosa, favorita dall’uso di grosse imbarcazioni che sono i Bragozzi, un tempo forniti di vele al quarzo e poi di potenti mo-

Collovini

POMERIGGIO: 14:30 - 18:30

SABATO MATTINA

SOLO SU APPUNTAMENTO 09:00 - 12:30

PORTOGRUARO

tori diesel. Verso est, lungo la sponda veneta del Tagliamento, i cui terreni sono leggeri, fino quasi alla costa adriatica con la sua splendida laguna fatta di pontili e dune sabbiose con una fauna autoctona, viene coltivato in modo intensivo il “Principe della Primavera”, l’asparago bianco, ortaggio dalle pro prietà medicamentose e terapeutiche, ricco di aci do folico, vitamine, sali minerali e fibre, che eser cita una benefica azione diuretica e depurativa. Il suo sapore delicato dona ai piatti un gusto raffinato e tante emo zioni. È una primizia della primavera che viene celebrata con una grande festa a Bibione alla fine del mese di aprile. Qui di seguito ne suggerisco una gustosa ricetta.

FLAN DI ASPARAGI

(PER 6 PERSONE)

Pulire 1 kg di asparagi bianchi di Bibione, pelare lo stelo, tagliare i gambi a rotelle, conservare a parte le punte saltate in padella antiaderente con un filo d’olio e.v.o. per un paio di minuti. Affettare finemente un cipollotto fresco e soffriggerlo con olio e.v.o., aggiungere le rondelle degli asparagi, salare e pepare q.b., cuocere a fuoco lento bagnando di tanto in tanto con un po’ di brodo vegetale fino a quando si formerà una parte liquida. Passare e frullare il composto in un mixer fino ad ottenere una crema, trasferita in una ciotola, unendo ml 200 di panna fresca, gr. 50 di formaggio montasio vecchio grattugiato, 4 albumi d’uovo leggermente montati. Mescolare e far riposare per qualche minuto. Distribuire il composto su sei stampini di acciaio (distribuiti in una teglia riempita d’acqua a metà), imburrati e cuocere al forno preriscaldato a 180° per 30-35 minuti fino a quando la superfice non viene leggermente dorata. A cottura ultimata, intiepidire i flan, sfornarli con l’aiuto di un coltellino direttamente sul piatto di portata, decorandolo con le punte di asparago precotte e qualche fogliolina di prezzemolo. Accompagnare con un vino Pinot grigio doc Venezia.

n o n “ u n a ” m a

LA TUA SCELTA!

Scegliere di volersi bene e di dedicare del tempo a sé stessi dovrebbe essere una priorità delle nostre giornate.

Troppo spesso procrastiniamo questi aspetti fondamentali pur sapendo della loro importanza.

Entrare in Eywa significa intraprendere un viaggio all’interno di sé stessi per brillare di più nella quotidianità.

Da Eywa, non ci impegniamo solo nelle attività di fitness, beauty e spa ma promuoviamo anche iniziative territoriali in grado di valorizzare la corretta informazione, il benessere e la bellezza in tutte le sue forme.