Portogruaro.Net Magazine

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Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni facebook.com/Portogr.Net

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INVISIBILI Livelli record di disoccupazione tra i giovani. Non va meglio nel Portogruarese, dove nel II° semestre 2013 gli occupati sono diminuiti del 2,2%

SI FA PRESTO A DIRE MODA

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FUORISCENA Padre e figlio in scena. Loro sono Luca (figlio) e Andrea (padre) Giordana, protagonisti dello spettacolo teatrale "Il Bell'Antonio" p.7

EVENTI

Al via la decima edizione della Rassegna Enogastronomica della Venezia Orientale “Terre dei Dogi in Festa” p.8

PIEGHE DELL'ARTE

Allievo del Pordenone, Pomponio Amalteo è stato tra i più abili artisti ad usare la tecnica dell'affresco. La sua maestria la si può ammirare negli interni del Duomo di Portogruaro p.15

IL PERSONAGGIO Seconda tappa del nostro viaggio dedicato alla scoperta del mondo lavoro meno conosciuto. Ecco a voi il fashion, un universo carico di cliché e di pregiudizi.

Sfatiamo qualche mito e capiamo perché la pelle e la seta sono come l'acqua e l'olio: immescolabili tra loro. continua a pag. 4

Paola Acco, imprenditrice portogruarese e maestra “Star Groomer Award”. Alla scoperta della guru della toelettatura

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EDITORIALE

Rallentiamo, è tempo di pensare L'editoriale di Giulio Serra

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È un periodo storico di grandi trasformazioni sociali ed economiche. Noi di Portogruaro.Net Magazine cogliamo il cambiamento e lanciamo “La cultura è nelle Idee”

a tempo, ormai, ci viene ripetuto che la luce in fondo al tunnel è prossima a venire. Ma da anni quel tremulo bagliore rimane tale, inchiodato com’è da una macchina che fatica a riprendere corsa dopo decenni di affannato immobilismo. E allora che fare per uscire dai fanghi della palude? Per buona parte dei movimenti e dei partiti italiani (ed europei) la soluzione arriva dallo schierarsi coeso del popolo contro il Potere dei pochi. Giusto o sbagliato che sia non sta a me giudicare. Ritengo, tuttavia, che l’abbruttimento della massa equivalga in larga parte a un abbraccio – non voluto ma inevitabile – con l’elite del Vertice, da sempre convintamente smanioso di agitare la plebe accompagnandola alla corsa con la pancia evitando di farla camminare con la testa.

LA CULTURA È NELLE IDEE

L’alternativa alla transumanza schierata potrebbe risiedere nel lento procedere del pensiero e del ragionamento. Una via, questa, certamente meno vistosa della corsa furiosa, e tuttavia necessaria per ridare una logica e un obiettivo al nostro domani. Si pretende che le persone siano sempre più veloci, pronte, scattanti. Questa accelerazione porta ad una semplificazione: siamo sempre più uguali e da noi si pretende un comportamento sempre più omogeneo. La lentezza potrebbe invece portare a comportamenti diversi, ad avere dei corpi diversi o una forma diversa. (Erri De Luca) Noi di Portogruaro.Net Magazine cogliamo il cambiamento e lanciamo “La cultura è nelle Idee”, un nuovo procedere (anche) nel modo di fare giornalismo, unendo alla velocità dell’informazione e allo scorrere ossessivo di questa l’approfondimento e la ricerca, lo studio e l’analisi, il metodo e la disciplina. “La cultura è nelle Idee” rappresenta dunque il brand, o meglio: l’intento, attraverso il quale Portogruaro.Net Magazine si propone di dare vita a un giornale ancora più votato al reportage, alla narrazione delle storie della nostra gente, di ieri oggi domani, al racconto della sfumatura.

PORTOGRUARO, UNA CITTÀ CHE CAMBIA

Tante le iniziative messe in campo per la primavera/estate da Portogruaro e dalle decine di realtà che la compongono e la ravvivano. Nonostante l’eterogeneità dell’offerta appare evidente come gli eventi in programma nella nostra città mantengano tra loro una certa comunanza, data dallo spirito e dal senso effettivo con cui sono concepiti e realizzati. Basti pensare alla Festa della Musica o al ritorno dopo qualche anno di assenza di Ciclomundi (13, 14 e 15 giugno) o ai Mercoledì Musicali o ancora a Terre dei Dogi in festa (16, 17 e 18 maggio) o alle letture per i più piccoli Chiari di Luna, ecc. Iniziative, queste, che rappresentano la nuova anima di Portogruaro, una città consapevole del proprio bagaglio storico ma altrettanto determinata a guardare avanti con intelligenza nelle scelte culturali e con lungimiranza nella pratica delle idee.

NELLA PERIFERIA C’È VITA

Nel nuovo corso di Portogruaro.Net

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maggio/giugno 2014

Magazine ai primi posti di una possibile scaletta delle opportunità editoriali vi è senz’altro l’attenzione alle storie e alla vita dei bordi. Una scelta, questa, data dalla necessità di raccontare la nostra Portogruaro osservandola anche dagli avamposti più lontani al centro, dove le sfumature si condensano in mille altri colori e dove possono nascere floride idee per un futuro e per una cultura del domani. È il caso di Fossalta di Portogruaro, uno degli undici Comuni del Portogruarese in cui è da tempo in atto il germe del cambiamento a passo d’uomo. Nei prossimi 10 e 11 maggio vi sarà il Fossalta Future Lab, una due giorni dedicata alla cultura del (e nel) domani. Sarà un pensatoio e un laboratorio di idee, dibattiti pubblici, mostre e sculture, giochi per grandi e piccini, libri, spettacoli dal vivo, teatro e tanto altro ancora. Organizzato dal Comune di Fossalta di Portogruaro con il supporto delle associazioni culturali del territorio, Fossalta Future Lab rappresenta l’ideale punto di partenza su cui fondare un nuovo avvio

SOMMARIO EDITORIALE

Rallentiamo, è tempo di pensare 3 IN COPERTINA

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Nuovi lavori: il fashion

culturale e sociale di tutto il Portogruarese, abbattendo una volta per tutte i vecchi e corrotti steccati dei campanilismi inutili e degli interessi di quartiere e delle faccende di borgata.

GENERAZIONE INVISIBILE

E A CHIUDERE

Terre dei Dogi in Festa

Da questo numero prendo ufficialmente in mano la direzione del Portogruaro.Net Magazine. Mi è dunque doveroso ringraziare chi mi ha preceduto, Maurizio Pertegato, per il lavoro svolto e per l’intensa passione che sempre ha contraddistinto il suo operato. Ringrazio inoltre il direttore editoriale Vincenzo Zollo che mi ha affidato un compito di assoluto rilievo (augurando a me stesso di poter essere all’altezza del ruolo assegnatomi). In tutta la mia vita non ho mai esercitato un atto di violenza né fisica né morale. Non ho mai esercitato nella mia vita alcuna violenza né fisica né morale semplicemente perché mi sono affidato alla mia natura cioè alla mia cultura. (Pier Paolo Pasolini)

La disoccupazione giovanile 6 FUORISCENA

Intervista ad Andrea Giordana 7 EVENTI

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LA PAROLA A

Confcommercio 9 Centro Medico Sant'Andrea 10 Poliambulatorio odontoiatrico 10 Husse 11 Asvo 11 Confartigianato 12 STIAMO IN SALUTE

Ipertensione arteriosa

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LA BUSSOLA MUSICALE

Blues e musica americana 14 TRA LE PIEGHE DELL'ARTE

Pomponio Amalteo

IL PERSONAGGIO

Paola Acco

L'ACQUOLINA IN BOCCA

Lo spartito a tavola INTERVALLO

Con rispetto parlando GIOCHERELLANDO

Cruciverba e crucipuzzle

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30 ANNI

Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 08/05/2014 Reg. Trib. di Venezia - n. 10 del 05/05/2006 Iscrizione al ROC n. 17423 Direzione e Redazione: Borgo San Gottardo, 55 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. e Fax 0421 280444 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Giulio Serra Direttore Editoriale: Vincenzo Zollo In redazione: Leandro Costa, Deborah Cuzzolin, Vito Digiorgio, Gorgio Fagotto, Nicola Forte, Luciano Guareschi, Bruno Lena, Andrea Rubin, Alessandra Sartori Si ringrazia il Comune di Portogruaro per il programma di Terre dei Dogi in Festa “LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata in alcun modo, incluse le inserzioni pubblicitarie che sono di proprietà dell’editore che ne vieta la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo. Manoscritti, fotografie e disegni anche se non pubblicati, non si restituiscono. Portogruaro.Net lascia agli autori degli articoli l’intera responsabilità delle loro opinioni; garantisce la riservatezza dei dati forniti e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo o telefonando alla redazione. L'editore rimane a disposizione di altri eventuali aventi diritto di copyright su testi o immagini che non è stato possibile contattare. Stampa: Centro Servizi Editoriali Distribuzione gratuita © Copyright 2005-2014 Portogruaro.Net by VISYSTEM EDITORE Borgo San Gottardo,55 30026 Portogruaro (VE) Tutti i diritti riservati

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IN COPERTINA

maggio/giugno 2014

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i fa presto a dire moda. Moda è il bello. Moda è il trendy. Moda è ciò che fa tendenza, che ci ingloba in un gruppo, in insiemi di genere. C’è la moda del momento, quella dell’estate; c’è la moda dei giovani e dei meno giovani, quella senza età. Eppoi, spesse volte, abusiamo di frasi tipo: “nella cucina va di moda lo scalogno” oppure “nel cinema vanno di moda i film di Paolo Sorrentino” o ancora “è di moda ascoltare I Bastille, The Black Keys, Le luci della centrale elettrica (per i più raffinati!, ndr)”. La moda è Giorgio Armani, Versace, Dolce&Gabbana, e i francesi Christian Dior, Pierre Cardin, Yves Saint Laurent, e gli statunitensi Tom Ford, Ralph Lauren, Calvin Klein, Marc Jacobs, eccetera eccetera. C’è il mondo della moda. Un universo contorto, misterioso, nebuloso, carico di pregiudizi da parte di chi quel mondo lo può soltanto sognare. Un mondo rappresentato (dagli esclusi) dalla frivolezza, dai compromessi, dalle belle senza cervello, dalle sfilate, dal senso dell’estremo, dal cattivo gusto (soprattutto morale), dall’anoressia, dalla ricchezza più sfrenata, dal fancazzismo. Questo, nel senso comune, è moda. E questo è ciò che noi per primi abbiamo sempre pensato sentendo parlare di “moda” e del “mondo della moda”. O almeno questo è ciò che anche noi abbiamo sempre pensato prima di scoprire che la pelle e la seta sono come l’acqua (polare) e l’olio (apolare): immescolabili tra loro.

DIARIO DI UN’EX STACANOVISTA

Capita di andare un sabato sera in un bar del centro di Portogruaro, parlare con un amico di vecchia data e scoprire che il blog “diariodiunexstacanovista.blogspot.it” appartenga a un’amica (portogruarese) in comune, e che sia tra i 50 blog di fashion e lifestyle più influenti in Italia, e che sia arrivato tra i dieci blog finalisti del contest “Blogger We Want You” di Grazia.it. E così eccoci qui, una domenica pomeriggio, in compagnia dell’«ex stacanovista» Giulia De Luca. “Ho aperto il blog nel 2010. Nasce principalmente come diario, più per gioco che per altro. Inizialmente scrivevo di trucchi e make-up. Poco alla volta il blog si è evoluto e adesso si potrebbe definirlo una sorta di blog di lifestyle, in cui posto articoli dedicati alla moda, al cinema, all’arte,...”. Oggi il punto di riferimento per le fashion blogger italiane è senza ombra di dubbi Chiara Ferragni, una giovane donna che degli autoscatti con capi firmati e dei consigli per gli outfit migliori ne ha fatto una vera e propria ragione di vita (oltre che un lavoro). “Quel tipo di blog – ci dice

LA PELLE E LA seta Seconda tappa del nostro viaggio dedicato alla scoperta

Giulia – funziona molto con le teenager, alle qua- del mondo lavoro meno conosciuto. li piace immedesimarsi E dopo il design ecco a voi il fashion nella blogger famosa e in ciò che indossa. Il mio blog è invece più trasverche è più di un passatempo”. Il mondo sale, ogni singolo post è pensato e scrit- dei blog dedicati alla moda è un domino to con molta cura. Certo, per me non è costruito in verticale. Ogni tassello che un lavoro ma posso sicuramente dire si aggiunge è un gradino in più verso la

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notorietà del blogger, che poco alla volta si avvicina alle aziende del settore, entusiaste di utilizzare quel particolare blog come vetrina per singoli prodotti o per il lancio di eventi e serate a tema. “Per aggiornare un fashion blog – spiega Giulia – ci vogliono costanza e impegno. Ci sono ragazze che lo fanno a tempo pieno e molte di queste lo hanno tramutato in un vero e proprio lavoro”. E ora su il paracadute e giù in picchiata. Dalla macroregione della moda internazionale scendiamo a valle, atterrando qui da noi, nel Portogruarese. “Credo che anche nel nostro territorio ci siano degli spazi in cui poter approfondire i vari aspetti della moda – ci dice Giulia –, sviluppando per esempio l’artigianato sartoriale e intrecciandolo con il design o l’architettura. I negozi di abbigliamento e accessori, poi, potrebbero coinvolgere la clientela con serate a tema, con dei party o delle mini sfilate, cercando insomma di unire il bello del fashion alla città e trovando un filo conduttore su cui investire idee e nuovi progetti”.

PORTOGRUARO-MILANO, ANDATA E RITORNO Lo scorso 5 aprile, a Portogruaro, è stata riaperta la Galleria di Arte Contemporanea Ai Molini. Dopo qualche tempo di silenzio, gli spazi interni Ai Molini hanno trovato nuova vita, colorandosi di inedite atmosfere e di slanci di assoluta novità. Fortemente voluto dall’assessore alla Cultura del Comune di Portogruaro, Maria Teresa Ret, l’affidamento del restyling della Galleria di Arte Contemporanea è stato dato a un gruppo di giovani creativi portogruaresi. Tra questi vi è Giulia Pivetta, originaria di Portogruaro ma da tempo pendolare tra la città del Lemene e Milano. Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti NABA di Milano in Fashion and Textile Design, ha iniziato il suo percorso di ricercatrice con la tesi di laurea “L’Africa come Altrove – Traiettorie del nomadismo psichico e geografico nei Sixties”. Oggi insegna alla NABA (sia nel biennio e sia nel triennio) e dal 2009 collabora con Matteo Guarnaccia al progetto “Technicolor Dream”, con cui ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2011 presso il Padiglione Spagnolo. Giulia ha inoltre pubblicato il libro “Dreamers and Dissenters”, una mappa di stile transtemporale dove trovano posto moda e design, musica e politica, arte e cinema. Giulia vive e si rapporta con la moda attraverso un approccio storico della moda stessa, ed è esattamente da


IN COPERTINA

qui che parte la nostra chiacchierata. “Per creare e progettare prodotti del fashion e della moda – ci spiega – è fondamentale possedere le basi della materia. Oggi purtroppo c’è molta improvvisazione nel campo della moda, sia in chi crea capi da sfilata e sia in chi fa stampe o semplici ricami. Per questo motivo è necessario comprendere e assimilare la storia della moda e del costume, conoscere i tessuti e saperli combinare tra loro. Per esempio è inconcepibile pensare di cucire insieme la pelle e la seta (ed eccovi svelato il perché del titolo del pezzo!), eppure nei corsi che tengo alla NABA a volte mi capita di vedere anche questo”. Fare moda, dunque, è un lavoro di metodo e di studio, dove i lustrini e la passerella sono inevitabilmente l’ultimo incastro di un meccanismo ben più complesso. “Per me la moda è un’arte al pari della pittura o della scultura – dice Giulia –, realizzare un capo di alta sartoria è un qualcosa di unico e straordinario. Non sempre questo messaggio viene recepito dagli studenti o dai giovani che si approcciano al mondo della moda, eppure rappresenta il confine tra chi ce la fa e chi rimane escluso”. Giulia, come detto, vive tra Portogruaro e Milano. Tra respiro e affanno. Tra passeggiata e metropolitana. Tra la quiete e la tempesta. “Sono due mondi evidentemente diversi – spiega –, ma anche qui a Portogruaro sta nascendo qualcosa di buono. Ci sono degli ottimi presupposti, il rinnovo degli spazi interni Ai Molini ne è la testimonianza. A mio parere Portogruaro ha un potenziale inespresso enorme sotto il profilo del bello e dell’artistico, dovremmo cercare di farlo emergere riscoprendo le antiche tradizioni dei filatori portogruaresi e veneziani legati al lino e alla seta, puntando i fari sull’eccellenza del tessile, da sempre uno dei settori più all’avanguardia in queste zone”.

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do del lavoro. Tutto è moda, dall’abito, all’acconciatura, alle scarpe, agli accessori. Ciò su cui puntiamo è unire preparazione teorica nei primi anni e manualità.

Quando si parla di moda ciò che maggiormente conta è la declinazione personale del gusto. La moda è qualcosa di fortemente soggettivo”. Fondamentale è

LE BICI ELETTRICHE A CARDANO AU SU TON M O da ISU MIA 17 30 RA 0K a m

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Arrivati a questo punto, non ci resta che farci aprire le porte dell’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Monsig. Vittorio D’Alessi” di Portogruaro, dove si tiene il Corso per operatore di moda. “Il nostro istituto - ci spiegano - punta a formare una figura professionalizzante con competenze trasversali in grado di fornire ai ragazzi una preparazione adeguata per affrontare il mon-

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la preparazione teorica nei primi anni: il corso moda è frequentato da ragazze che provengono da scuole in cui hanno dimostrato una forte propensione per lo studio e che nel contempo hanno un’attitudine per la manualità, vogliono sperimentare il mondo del lavoro. L’operatore della moda è una figura in grado di progettare, disegnare, interpretare e produrre un figurino graficamente chiaro e di verificarlo nel laboratorio di modellistica; conosce ed applica modellistca artigianale ed industriale di base, nonché la confezione artigianale di base. “Spingiamo – aggiungono – affinchè le nostre alunne facciano esperienza in sartorie e laboratori artigianali”. Quali consigli dare a chi si appresta ad affrontare questo tipo di percorso professionale? “Il mondo del lavoro è sempre più competitivo, per cui consigliamo agli studenti di fare esperienza, di mettersi in gioco, di sperimentare”. Quello della moda è un settore per cui il made in Italy è apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo. Iscriversi al corso di moda significa riappropriarsi della qualità dei prodotti e della tecnica. S.G. e D.V. |


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GENERAZIONE INVISIBILE

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Istruzione, esperienza e speranza: l’occupazione giovanile

EMERGENZA LAVORO NELL’AGENDA DEL NORDEST. Quale ritiene, oggi, il problema più grave che occorre affrontare nella sua regione per migliorare l’attuale livello di vita? (valori percentuali - NordEst)

La disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli record di negatività. Così i giovani sono costretti a una costante insicurezza

“M

ammoni”. “Sfigati”. “Viziati”. Il primato (non certo edificante) spetta al governo tecnico guidato da Mario Monti. È sotto la Presidenza del Consiglio del Professore bocconiano che i giovani sono stati il bersaglio delle più numerose e acide battute. Tutto però ebbe inizio nel 2007 quando l’allora ministro dell’Economia e delle Finanze Tommaso Padoa-Schioppa ebbe a definirli “bamboccioni”. Il posto fisso è “monotono”. Così si espresse il Primo Ministro Mario Monti. E allora non posso fare a meno di pensare a Michela, 27 anni, da 8 anni precaria nelle scuole di tutta la provincia in possesso di un modello C2 (si chiama così, in “burocratese”, lo storico lavorativo - l’ex libretto di lavoro) lungo dodici pagine, scritte fitte fitte in un carattere otto adatto a chi possiede 10/10 di vista. Il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, dichiarò che i giovani pretendono “il posto fisso nella stessa città, vicino a mamma e papà”. E allora mi viene in mente Chiara, 28 anni, laureata e poi “emigrata” all’estero per tre anni. Distante 1500 chilometri da mamma, papà, sorella, amici. “Viziati” sentenziò invece il viceministro Michel Martone. Penso a Lisa, 29 anni, una laurea in biotecnologie farmaceutiche, che per costruirsi un futuro rinuncia alla carriera accademica per un lavoro che le offra la possibilità di acquistare una casa.

CON QUALI SOLDI?

Metter su famiglia e casa, fare figli, lavorare, dovrebbero essere obiettivi condivisi e facilitati. Oggi, invece, è tutto instabile, precario. Così la casa paterna (e materna) diventa il posto dove fermarsi a lungo anche perché, in Italia, il sostegno pubblico è indirizzato prevalentemente alle generazioni più anziane alle quali, a loro volta, è delegato il ruolo di ammortizzatore sociale verso le giovani generazioni. Ecco perché, anche quando si costituiscono un proprio nucleo familiare indipendente, i giovani vanno ad abitare al piano di sotto o nell’appartamento di fronte ai propri genitori. In Italia il 42,3% degli italiani abita a una distanza non superiore a 30 minuti a piedi dalla casa genitoriale. I giovani, d’altronde, abbandonano sempre più tardi la casa dei propri genitori causa anche di un Paese “immobiliare” come il nostro, dove il mercato degli affitti è limitato e caro e privo di agevolazioni. Mi accorgo solo ora però che gli esempi rievocati riguardano esclusivamente ragazze. Strano! Perché a ben guardare le statistiche sono proprio le giovani donne a risentire maggiormente della crisi occupazionale che ha colpito la «generazione invisibile»: una differenza di 19,2 punti percentuali tra le donne occupate (46,7%) e gli uomini occupati (65.9%) è quanto evidenzia l’ultima rilevazione Istat. E il tasso di disoccupazione vede sempre le donne in una posizione sfavorevole: 10,7% per gli uomini e del 12,7% per le donne. Il fenomeno più significativo è riassunto in un freddo acronimo inglese “Neet” (Not

in Education, Employment or Training). Quelli che non lavorano e non studiano. “Inattivi” vengono definiti in gergo tecnico. La generazione “né/né” conta tra le sue file 4 milioni e 393 mila ragazzi e ragazze secondo le ultime stime dell’Istat. Giovani sospesi in una Terra di Mezzo, una Terra di Nessuno. Esodati prima ancora di essere Entrati. Esclusi perché hanno concluso gli studi e non trovano un lavoro, neppure precario. I sociologi inglesi hanno parlato di baby loser. Una generazione di perdenti perché il futuro sarà inevitabilmente peggiore di quello dei loro genitori. Perché difficilmente riusciranno a raggiungere i loro obiettivi professionali. Il sentimento prevalente è quello dell’incertezza, dell’insicurezza.

Fonte: Demos, Osservatorio sul NordEst, Settembre 2013 (Base: 1000 casi)

Non è un caso se l’insicurezza lavorativa è ai primi posti nelle preoccupazioni degli italiani. La disoccupazione, infatti, è il problema più sentito dai cittadini, in Italia, da almeno quattro anni, come testimoniano i dati raccolti dall’Osservatorio sulla sicurezza in Europa. Insicurezza: questo il sentimento prevalente tra gli italiani. Per accorgersi della crisi del lavoro e della condizione economica che permea il nostro territorio non è necessario però scorrere i dati. «Affittasi». «Vendesi». «Cedesi attività». Basta passare con l’auto per le zone industriali per rendersi conto della situazione in cui il paese versa ormai dall’inizio della crisi.

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DA NOI NON VA MEGLIO

Il territorio del Portogruarese, nel 2013, ha visto registrare segni negativi in quasi tutti i settori. Nel II° semestre 2013 gli occupati sono diminuiti del 2,2%. La flessione interessa tutti e tre i comparti: -2,2% nel manifatturiero, -2,8% nelle costruzioni e -1,4% nel terziario. Dati tutt’altro che positivi giungono anche dal Centro per l’Impiego dove le offerte di lavoro sono passate da una decina alla settimana di due anni fa a cinque, al massimo sei. Più che dimezzate le possibilità di lavoro in città e nei comuni limitrofi. Ancora una volta a stare peggio sono i giovani fino ai 35 anni il cui tasso di disoccupazione si aggira attorno al 20%. E la quota degli inattivi è attorno al 5%. E non è solo il settore privato a essere fermo. Anche i concorsi pubblici non offrono possibilità ormai da anni. Era il 2007. La disoccupazione totale si attestava al 6,1%. Oggi, sette anni più tardi, l’Istat fornisce un quadro generale a dir poco preoccupante. La disoccupazione è salita al 12,2%. Tra i giovani (15-24 anni) che cercano attivamente un lavoro, quasi il 42% non lo trova. È il livello più alto mai raggiunto da quando l’Istat ha iniziato le serie storiche (1977). Il numero di giovani disoccupati, pari a 678 mila, è in aumento del 4,2% rispetto a dodici mesi prima (+27 mila). Eccolo il mitico NordEst. La locomotiva d’Italia, il NordEst operoso, è fermo. Non tira più.

LAVORO = IDENTITA’

Ma il lavoro non rappresenta solo la sicurezza di una stabilità economica. Il lavoro contribuisce a creare la nostra identità. E proprio in Veneto dovremmo saperlo bene. Dove i cognomi definivano un’identità professionale intrecciata alla biografia familiare: Favaro (il fabbro), Muraro (il muratore), Fornaro (il fornaio) Sartor o Sartori (il sarto) o Boscolo (il boscaiolo). Il lavoro come identità da trasmettere di generazione in generazione. Il NordEst che aveva la propria identità nella cultura del lavoro, dove tutti possono e aspirano (o meglio, aspiravano) a essere “paroni”. Dove contavano – contano – “i schei”. Misura unica del successo. Ma dove contava prima di tutto il lavoro, la fatica. Dove conta produrre. Oggi, al tempo della crisi finanziaria, il NordEst si riscopre senza identità e con esso i suoi giovani e i loro genitori. Oltre metà degli italiani, nel 2006, ambiva, per sé e per i propri figli, “un lavoro autonomo o da libero professionista”. Oggi, nella terra dei piccoli imprenditori e del popolo delle partite Iva questa componente è scesa a poco più di un terzo. A ben pensarci sembra così vecchio (anche se ha solo 66 anni, un’età ancora “giovane”) l’articolo 1 della nostra Costituzione. Messo al primo posto nei Principi Fondamentali. Come monito, come invito alle e per le generazioni future: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Andrea Rubin |


FUORISCENA

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Padre e figlio insieme sul palco del Russolo

Intervista all'attore Andrea Giordana protagonista, assieme al figlio Luca, dello spettacolo “Il Bell'Antonio”

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ntonio Magnano è un giovane affascinante che provoca turbamento in tutte le donne di Catania. Desiderato dalle ragazze, invidiato dai maschi, Antonio è considerato in città una sorta di divinità. Le sue doti sono costantemente decantate dal padre. Siamo nella Sicilia degli anni Trenta. La storia è quella narrata nel romanzo “Il Bell'Antonio” di Vitaliano Brancati pubblicato nel 1949. Un lucido e disincantato affresco della Sicilia negli anni del fascismo fa da contorno alla vicenda di Antonio, un personaggio chiuso in un destino contrario alla propria natura. La sua reputazione di uomo virile, infatti, si offusca quando la moglie scopre che è affetto da una forma di impotenza sessuale. Una menomazione fisica che si trasforma in impotenza sociale. Il “Bell'Antonio” diventa un uomo superfluo e inutile, deriso da una società che erge la virilità e il maschilismo a valori primari. La vicenda di Antonio è stata portata in scena lo scorso dicembre al Teatro Russolo di Portogruaro dall'attore romano Andrea Giordana in uno spettacolo raffinato e coinvolgente. Che rapporto c'è tra “Il Bell'Antonio” che porta in scena e il testo di Vitaliano Brancati? C'è una libera interpretazione dell'autore di base oppure una fedele riproduzione? Lo spettacolo, realizzato assieme a Giancarlo Zanetti, con cui ho collaborato in passato a diverse produzioni, è una rigorosa riduzione dal romanzo. La messa in parole che esprimiamo è assolutamente fedele a Brancati, la storia è esattamente la stessa. Chiaramente c'è stata una riduzione dei personaggi, che nel romanzo sono una cinquantina. Da quale esigenza nasce questo spettacolo? Con questo spettacolo abbiamo voluto far riscoprire un grandissimo autore. Non ci dimentichiamo che “Il Bell'Antonio” è il secondo romanzo italiano più venduto in Europa dopo il “Gattopardo”. Però c'è tutta una resa teatrale che questo testo non conosce. Tullio Kezich ha fatto un adattamento curioso, “Il Gallo”, che rappresenta una deformazione del romanzo. Il punto di vista che esprime, infatti, è quello del padre di Antonio e non quello di Antonio. Peraltro ho avuto la fortuna di assistere alla rappresentazione teatrale: un bravissimo Turi Ferro, ma nel complesso un brutto spettacolo. L'esigenza nostra è quindi quella di divulgare questo autore, forse un po' dimenticato, che ha un linguaggio e una fantasia straordinarie e una poetica tuttora molto valida. Vogliamo riempire il nostro pubblico di emozioni, risate, commozione, ma anche di contenuti. Ci

rivolgiamo perciò ad un pubblico intelligente, attratto dalla comicità e non dalla risata volgare che oggi impera. Nello spettacolo reciterà anche suo figlio Luca. Che rapporto c'è tra voi, oltre che lavorativo, fuori dal teatro? Mio figlio è nato tardivamente come attore, perché ha voluto prima portare a termine l'università. Si è laureato in giurisprudenza, poi ha manifestato la voglia di andare a scuola di recitazione. Ha frequentato la scuola del Teatro Stabile di Genova, dove ha avuto un'ottima

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formazione e conseguito il diploma nel 2004. Poi ha cominciato subito a lavorare. Adesso è un attore professionista. Ha lavorato con realtà importanti come Il Teatro Due di Parma, per cui ha collaborato alle riprese di “Non si uccidono così anche i cavalli?”. Ha recitato in “Un cuore debole” di Dostoevskij, “Amleto”, “Othello”. Tra di noi c'è un ottimo rapporto sia dal punto di vista professionale che extralavorativo. Tra l'altro Luca è figlio unico. Il suo debutto è avvenuto in televi-

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sione. Il suo impegno a teatro è stato successivo oppure è germogliato molto tempo prima? Il mio debutto in teatro è avvenuto a distanza di poco dal mio impegno con il cinema. Nel '66 è uscito lo sceneggiato tv "Il Conte di Montecristo", in cui ho recitato delle parti. Ho avvertito subito l'esigenza di perfezionarmi e di diventare un attore professionista attraverso il teatro. E a distanza di due anni, nel novembre 1969, ho fatto il mio ingresso in teatro. Si è cimentato anche nella musica? Ho avuto l'ardire di cantare delle canzoni in una commedia americana, “Le farfalle sono libere”, in cui ho interpretato il personaggio di un compositore cieco che si sfoga a creare delle canzoni. Dovevo cantare in scena e l'amico Nico Fidenco realizzò due canzoni, che ho poi inciso. Ma niente di più, il mio rapporto con la musica si è limitato a questa esperienza. Quale arte espressiva predilige maggiormente al teatro? Mi divido sostanzialmente tra televisione e teatro. Quest'anno in tv sono uscite diciassette puntate della serie “L'isola” e sei puntate di “Rosso San Valentino”. Nel frattempo ho continuato a fare teatro senza smettere di preparare spettacoli. Riesce a conciliare esigenze lavorative e vita familiare? Chi fa questo mestiere è costretto a conciliare famiglia e lavoro. Con mia moglie riesco a sentirmi quattro o cinque volte al giorno, nonostante sia continuamente impegnato nel lavoro. Questa è la vita dell'attore, si è continuamente costretti a muoversi e a stare lontano da casa. Coltiva qualche passione particolare, oltre al teatro e a quello che ci ha raccontato? Mi affascina andare nei piccoli centri di provincia a visitare i negozi di antiquariato per riuscire a trovare qualche chicca interessante, qualche oggetto particolare. Accanto a questa passione ci sono le mostre d'arte moderna e contemporanea, soprattutto di autori più famosi. Questi sono gli hobby che riempiono le mie giornate. Tra le sue passioni c'è lo sport? Sì, sono stato uno sportivo. Ho praticato lo sci a livello agonistico e il tennis con grande passione. Questi sono tuttora i miei due sport preferiti. È un amante della cucina? Le piace aggirarsi tra i fornelli? Il mio hobby è mangiare, cucinare è per me un limite culturale. Sono sempre stato alimentato, non mi sono mai dilettato in cucina. E questo forse è stato un bene. Vito Digiorgio |


VENERDÌ 16 MAGGIO dalle ore 19.00 - Centro Storico Apertura stands e degustazione prodotti enogastronomici delle Terre dei Dogi Produttori vitivinicoli e ristoratori - musica dal vivo dalle ore 19.15 alle ore 20.30 - Villa Comunale - Sala Caminetto “Degustazioni letterarie” Imparare a conoscere i vini del territorio in compagnia di un buon libro: Piccola osteria senza parole di Massimo Cuomo Edizioni E/O (info e prenotazioni presso Pro Loco Portogruaro, Angela, tel. 347 2315413 contributo 10 euro + omaggio). L’iniziativa si ripete anche sabato e domenica. Dalle ore 20.00 in poi - Centro storico Street Band “Funkasin” Musica dinamica in giro per il centro

Programma “Terre dei dogi in fesTa” dalle ore 19.15 alle ore 20.30 - Villa Comunale - Sala Caminetto “Degustazioni letterarie” a cura di Pro Loco Portogruaro tel. 347 2315413 dalle ore 17.30 alle ore 19.30 Premiazione del Concorso “Portogruaro in vetrina” a cura di Confcommercio Portogruaro

PORTOGRUARO CENTRO STORICO 16 / 17 / 18 MAGGIO 2014

la festa continua con... Stands produttori vitivinicoli e ristoratori, musica dal vivo

giroVaganDo Per terre Dei Dogi in FeSta... crociere FLUViaLi

DegUStaZioni gUiDate a cura di Strada Vini Doc Lison Pramaggiore - informazioni e prenotazioni tel. 342 1205256 Sabato 17 maggio alle 17.30 “Bollicine a sorpresa” Domenica 18 maggio alle ore 12.30 “Lison” - ore 17.30 “Pinot grigio” Costo: Euro 5 per 4 degustazioni con bicchiere e sacca omaggio Prima delle degustazioni visita gratuita al Centro Storico come da programma

in giro Per iL territorio: La Vita contaDina Visita guidata al museo etnografico di fossalta di Portogruaro e degustazione prodotti presso una cantina zona Lison Pramaggiore. Il percorso vuole far rivivere il modo di vivere del secolo scorso e farne gustare i sapori cercando di far comprendere le differenze con le modalità lavorative attuali. Prenotazione obbligatoria e informazioni: tel. 347 8832885

mUSeo naZionaLe concorDieSe Sabato 17 maggio ore 15.30 visite guidate alle collezioni museali a cura di Gr.A.V.O. e Fondazione “A. Colluto”. ore 17.00 “Interazioni” – inaugurazione della mostra di Elena Ortica. ore 21.00 /23.00 apertura serale straordinaria, “Da ieri a oggi… il Museo si racconta” performance teatrale, a cura della Direzione del Museo e di Studio D Friuli. Domenica 18 maggio 2014 dalle ore 15.30 visite guidate alle collezioni museali Ingresso gratuito in entrambe le giornate

ticKetS Anche quest’anno sono presenti lungo il percorso stands, punti informativi e di distribuzione tickets per le consumazioni e degustazioni da effettuarsi nelle casette. Sono disponibili tagli da 3 euro (due consumazioni a scelta) - 5 euro (per quattro consumazioni a scelta) 10 euro (per 9 consumazioni a scelta), valide durante tutto il periodo della manifestazione e per tutte le casette presenti.

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Via Garibaldi Esibizioni dei vecchi mestieri artigianali in costume medioevale a cura di Portogruaro Insieme

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Palazzo Municipale - Sala delle Colonne Mostra Orchidee - 3ª Edizione a cura di AIO Associazione Italiana di Orchidologia

Galleria Ai Molini Mostra “Omaggio a Graziano Negri” dal 18 maggio al 2 giugno 2014

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Museo Nazionale Concordiese Ingresso gratuito nei giorni 17/18 maggio, con visite guidate a cura del Gr.A.V.O. e Fondazione “A. Colluto” nei giorni di sabato 17 e domenica 18 maggio alle ore 15.30

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dalle ore 16.30 fino alle 18.30 - Lungo le Vie del Centro storico Concertini itineranti con gli studenti della Fondazione Musicale Santa Cecilia in collaborazione con

dalle ore 19.15 alle ore 20.30 - Villa Comunale - Sala Caminetto “Degustazioni letterarie” a cura di Pro Loco Portogruaro tel. 347 2315413 dalle 21.00 - Piazza della Repubblica Città diore Portogruaro Spettacolo di danza e ballo aperto a tutti a cura dell’ADS Europa del M° Giorgio Lorenzon nelle vie del Centro Storico Musica dal vivo a cura degli espositori e operatori locali

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ore 10.00 - Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Ai Molini Inaugurazione Mostra “Omaggio a Graziano Negri” aperta dal 18 maggio al 2 giugno 2014

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la partecipazione -di:Sala Caminetto dalle ore 10.00 VillaCon Comunale Convegno e Degustazione “Prosecco & Spumanti” a cura di FISAR

ore 10.45 - Piazza della Repubblica (ritrovo davanti al Municipio) “Portogruaro e i suoi Palazzi” - Visita guidata tra le architetture del Centro Storico con sosta a Palazzo Longo (durata circa 1 ora e 30’). A seguire possibilità di “Degustazione guidata”

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a ore 11.00 - Palazzo Municipale - Sala Consiliare Omaggio a Chopin e Schumann - classi di pianoforte della Scuola di musica Fondazione Musicale S. Cecilia, a cura di L. Candiago Ferrari, L. De Vecchi, F. Sperandeo, A. Taverna D IZ IO N

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dalle oreE10.00 alle 13.00 - Piazzetta della Pescheria Breve escursione sul fiume Lemene con caorline (A.S.D. Voga Concordiese)

Biblioteca Comunale - Via Seminario Programma “Terre dei dogi in fesTa” 10ª rassegna enogasTronomica “Navi e Squeri della Serenissima Venezia” - letture e laboratorio sul libro pop-up VenerDì 16 maggio Domenica 18 maggio 10.30/11.30 (3/6 anni), 15.00/16.30 (7/11 anni). Prenotazioni al n. 0421 277282 dalle ore 15.00 alle ore 18.00 - Piazza della Repubblica “L’offerta enogastronomica nel Veneto Orientale”: dalle ore 19.15 alle oredel 20.30 - Villa Comunale - Sala Caminetto i prodotti territorio e il “Cooking show tour” con l’Agribus “Degustazioni letterarie” Imparare a conoscere i vini del territorio in compagnia di un buon Dimostrazioni, degustazioni, interventi: libro: Piccola osteria senza parole di Massimo Cuomo Edizioni E/O (info e prenotazioni presso Proore Loco15.00 Portogruaro, Angela, tel. 347 dagli 2315413 contributo euro + omaggio). - i colori dell’orto: asparagi alla10fragola L’iniziativa si ripete anche sabato e domenica. ore 16.30 - l’asparago crudo: l’orto e il giardino Dalle ore 20.00 in poi - Centro storico ore 17.30 - sabbia, sale e asparagi Street Band “funkasin” Musica dinamica in giro per il centro dalle ore 19.00 - Centro Storico Apertura stands e degustazione prodotti enogastronomici delle terre dei Dogi Produttori vitivinicoli e ristoratori - musica dal vivo

ore 10.00 - Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Ai Molini Inaugurazione Mostra “Omaggio a Graziano Negri” aperta dal 18 maggio al 2 giu dalle ore 10.00 Villa Comunale - Sala Caminetto Convegno e Degustazione “Prosecco & Spumanti” a cura di FISAR

ore 10.45 - Piazza della Repubblica (ritrovo davanti al Municipio) “Portogruaro e i suoi Palazzi” - Visita guidata tra le architetture del Centro Sto a Palazzo Longo (durata circa 1 ora e 30’). A seguire possibilità di “Degustaz

ore 11.00 - Palazzo Municipale - Sala Consiliare Omaggio a Chopin e Schumann - classi di pianoforte della Scuola di music Musicale S. Cecilia, a cura di L. Candiago Ferrari, L. De Vecchi, F. Sperandeo, A

Biblioteca Comunale - Via Seminario ore 15.30 Palazzo Municipale - Sala Colonne “Navi e Squeri della Serenissima Venezia” - letture e laboratorio sul libro po Conversando di orchidee… incontro didattico a cura di AIO Associazione Italiana di Orchidologia 10.30/11.30 (3/6 anni), 15.00/16.30 (7/11 anni). Prenotazioni al n. 0421

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dalle ore 15.00 alle 19.00 - Piazzetta della Pescheria Breve escursione sul fiume Lemene con caorline (A.S.D. Voga Concordiese)

ore 15.30 - Piazza della Repubblica (ritrovo davanti al Municipio) dalle ore 15.00 alle ore 18.00 - Piazza della Repubblica “Portogruaro e i suoi Palazzi” - Visita guidata tra le architetture del Centro Storico con sosta “L’OffeRtA eNOGAStRONOMICA NeL VeNetO ORIeNtALe”: prodotti del territorio e il “Cooking show tour” con l’Agribus a Palazzo Longo (durata circa 1 ora e 30’). A seguire possibilità di “Degustazionei guidata”

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Dimostrazioni, degustazioni, interventi:

ore 16.00 - Palazzo Municipale - Sala Consiliare ore 15.00 - i colori dell’orto: dagli asparagi alla fragola ore 16.30 - l’asparago crudo: l’orto e il giardino “ARCHEOSAPORI e... SALUTE! Incontro con assaggi organizzato da sw-studio.it, esscube.it. ore 17.30 - sabbia, sale e asparagi ore 16.00 Condocenti - Palazzo Municipale Sala Consiliare di Alimentazione, Storia della scienza e della salute - Università di Verona, e Archeologia - Ikarus ore 15.30 Palazzo Municipale - Sala Colonne Conversando di orchidee… incontro didattico a cura AIO Associazione Italiana di Orchidologia

PorTogrUaro cenTro sTorico

L’Opera Metropolitana - Proiezioni cinematografiche di opere liriche “Thaïs” di Jules Massenet - promossa da Fondazione di Venezia e Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, organizzata da Fondazione di Comunità Santo Stefano Onlus

16 / 17 / 18 maggio 2014

dalle ore 15.00 alle 19.00 Piazzetta della Pescheria ore 18.00 - Piazza della Repubblica Breve escursione sul fiume Lemene con caorline (A.S.D. Voga Concordiese) “Arriva il Doge” Corteo storico lungo le vie del centro con arrivo in Piazza della Repubblica ore 15.30 Palazzo Municipale - Sala Colonne ore 16.00/16.45 - 17.00/17.45 - Biblioteca Comunale, Via Seminario Conversando di orchidee… incontro didattico a cura di AIO Associazione Italiana d alle ore 18.00 con balli e musica del ‘700 con gli Amici del Carnevale di Venezia Storie per crescere - letture teatr-animate. Prenotazioni al n. 0421 277282

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ore 15.30 - Piazza della Repubblica (ritrovo davanti al Municipio) dalle ore 19.15 alle ore 20.30 - Villa Comunale - Sala Caminetto “Portogruaro e i suoi Palazzi” - Visita guidata tra le architetture del Centro Sto Lison Pramaggiore e dei prodotti tipici “Degustazioni letterarie” a cura di Pro Loco Portogruaro tel. 347 2315413 a Palazzo Longo (durata circa 1 ora e 30’). A seguire possibilità di “Degustaz

dalle ore 16.30 fino alle 18.30 - Lungo le Vie del Centro storico Concertini itineranti con gli studenti della Fondazione Musicale Santa Cecilia

del Veneto Orientale

dalle ore 19.15 alle ore 20.30 - Villa Comunale - Sala Caminetto “Degustazioni letterarie” a cura di Pro Loco Portogruaro tel. 347 2315413

ore 16.00 - Palazzo Municipale - Sala Consiliare dalle ore 17.30 alle ore 19.30 “ARCHeOSAPORI e... SALUte! Incontro con assaggi organizzato da sw-studio.it, e dalle ore 21.00 - Piazza della Repubblica Premiazione del Concorso “Portogruaro in vetrina” a cura di Confcommercio Portogruaro docenti di Alimentazione, Storia della scienza e della salute - Università di Verona, e Arch Spettacolo di danza e ballo aperto a tutti a cura dell’ADS Europa del M° Giorgio Lorenzon

la festa continua con... Stands produttori vitivinicoli e ristoratori, musica dal vivo

nelle vie del Centro Storico Musica dal vivo a cura degli espositori e operatori locali

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LA PAROLA A

maggio/giugno 2014

CREDERE, INVESTIRE, COMPETERE RESTITUIRE CREDITO ALLE IDEE PER GARANTIRE PROSPETTIVE AL TERRITORIO E COMPETITIVITÀ ALLE IMPRESE Convegno a Bibione Lunedì 26 Maggio 2014 ore 10.00 Sala Convegni Associazione Bibionese Albergatori

su iniziativa di Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle e Confcommercio Unione Venezia, con il patrocinio di CCIAA di Venezia ed il contributo Venezi@Opportunità Indirizzi di saluto: Guglielmo Favit - Presidente Confcommercio Delegazione di Bibione Giuseppe Fedalto - Presidente CCIAA Venezia Vania Prataviera - Presidente Associazione Bibionese Albergatori Intervengono: Pietro Agen - Vicepresidente Nazionale Confcommercio - I riconoscimenti alle imprese da parte governativa per uscire da una progettazione turistica di stampo localistico. Luca Felletti - Vicedirettore Veneto Sviluppo - Quali opportunità per le imprese turistiche per crescere ed investire nel futuro. Giuseppe Bortolussi - Direttore CGIA Mestre - Le PMI e le rappresentanze del mondo economico, stato dell’arte di un’economia in cerca di nuove prospettive. Marco Michielli - Vicepresidente Nazionale Federalberghi - Il turismo quale patrimonio strategico del territorio, la valorizzazione come risorsa. Francesco Guido - Direttore Generale CA.RI.VE. Venezia - Gli istituti di credito negli anni della crisi, dal contributo alla progettazione. Alessandro Rizzante - Presidente Fiditurismo Veneto - Il ruolo delle cooperative fidi, garantire un dialogo tra istituti di credito ed imprese. Moderatore: Edi Sommariva. È possibile interpretare le tematiche finanziarie e dell’accesso al credito in un’ottica di rilancio delle piccole e medie imprese, affinchè queste possano trovare negli strumenti creditizi utili e reali supporti per recuperare competitività ed adotttare nuove prospettive per l’immediato futuro? Portogruaro Borgo Sant’Agnese 93 Portogruaro T 0421 278311 93 Borgo Sant’Agnese T 0421 278311

È tempo che imprese, loro rappresentanze di categoria e cooperative fidi, insieme agli istituti di credito, inaugurino una nuova stagione di sinergia e progettazione per rilanciare reti di filiera e strumenti di marketing del territorio turistico.

PORTOGRUARO «Terre dei Dogi in Festa 2014»

Parlare di credito oggi significa compiere un nuovo salto concettuale per imprese ed istituti di credito: bisogna operare tenendo presente che il turismo va riconosciuto come patrimonio strategico del territorio che va valorizzato con azioni concrete che consentano agli organismi associativi di cogaranzia di realizzare vere e proprie consulenze di sviluppo e di accompagnare i passaggi generazionali delle imprese. 16-17-18 Maggio

Se ancora esiste un futuro per chi fa tu- Concorso Portogruaro in Vetrina rismo, dobbiamo metterci in condizione di conoscere tutte le opportunità di cui questi imprenditori possono disporre e ragionare in termini sistemici, avvalendosi di una progettazione condivisa che sappia superare i localismi. Il Convegno di Bibione vuole essere un primo contributo al confronto, al dialogo, ma soprattutto, ad una nuova stagione di progettazione e di rilancio dell’imprenditorialità turistica, poichè dalla crisi si esce soltanto se tutti ritorneremo a dare credito alle imprese che a questo territorio, il Veneto orientale, e a queste spiagge hanno dato e vogliono continuare a dare credibilità e sviluppo. Si ringraziano: Cassa di Risparmio di Venezia, Fidimpresa Veneto, ABA, ABIT. NON MANCATE NON MANCATE NON MANCATE

Bibione Corso del Sole 48 Bibione T 0431 1945150 Corso del Sole 48

È un’iniziativa di Confcommercio ed è riservata agli operatori commerciali del centro storico della Città del Lemene. Ha per finalità la valorizzazione delle attività economiche e lo sviluppo del marketing turistico - commerciale attraverso l’allestimento di vetrine su tematiche tipiche della rassegna enogastronomica, quali i prodotti enogastronomici del territorio, il vino, il richiamo alle origini e alle tradizioni storiche e popolari.

Le serate di Maggio - Giugno 2014 16 Maggio: Osteria al Cacciatore Concordia Sagittaria (menù: Profumi di mare ed Erbe di campo) 14 Giugno: Bistrot Altamarea Concordia Sagittaria (menù: i 5 sensi)

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Pagina a cura di Bruno Lena

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LA PAROLA A

maggio/giugno 2014

IL CENTRO MEDICO SANT’ANDREA

Nelle mattine di sabato 8 e sabato 29 Marzo u.s., il Centro Medico Sant’Andrea di Portogruaro ha accolto presso la sua sede di Via Fausto Bonò 1/b gli studenti delle classi 3BL, 3CU, 3AL, 3BU, 3AE, 3AU, 3DL, 3CL, dell’Istituto Marco Belli di Portogruaro, per un totale di circa 200 ragazzi accompagnati dai loro insegnanti. Relatore di questi incontri è stato il dott. Andrea Salar, direttore sanitario del Centro, medico chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia, con comprovata esperienza in ambito sportivo derivante dall’attività lavorativa pluriennale come medico all’interno di importanti Società Sportive quali la Nazionale Italiana di Rugby, il Petrarca Rugby Padova e, dall’anno scorso, la Polisportiva Giussaghese Associazione Gioco Calcio.

Il dottor Salar ha affrontato con i ragazzi del Marco Belli alcuni argomenti di traumatologia sportiva, cercando di trasmettere nozioni fondamentali di anatomia umana e di fisiopatologia dei traumi muscolo scheletrici più frequenti nelle attività sportive sia individuali che di squadra; inoltre il dottor Salar ha illustrato le principali tappe diagnostiche e terapeutiche dei traumi muscolo scheletrici. Gli incontri informativi e culturali, accanto all’attività ambulatoriale quotidiana, costituiscono un impegno a cui il Centro Medico è particolarmente dedicato, fin dalla sua apertura, e che lo ha già visto attivo oltre che con l’Istituto Marco Belli, con il Centro Culturale Sociale Ricreativo Sandro Pertini di Portogruaro, con l'Associazione Culturale e Ricreativa Antonio Carneo di Concordia Sagittaria e con

l’Università della Terza Età di Portogruaro. Il Centro Medico Sant’Andrea è un centro di fisioterapia e riabilitazione e la sua struttura è costituita da ambulatori medici adibiti a visite mediche specialistiche, da ambulatori adibiti all’utilizzo di strumentazioni elettromedicali e da un ampio locale per terapie fisiche di gruppo. Presso il Centro è possibile eseguire cicli di terapie strumentali quali TECAR, LASER, ULTRASUONI, TENS, ELETTROSTIMOLAZIONE, IONOFORESI, PARAFFINOTERAPIA, cicli di terapie manuali quali rieducazione funzionale, drenaggio linfatico, mobilizzazione articolare, massoterapia; è inoltre possibile eseguire visite mediche ortopediche e fisiatriche e sono attivi corsi di ginnastica antalgica.

FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE, VISITE MEDICHE ORTOPEDICHE E FISIATRICHE

VALUTAZIONE MEDICA ORTOPEDICA GRATUITA IN CORSO DI TERAPIE. GLI ORARI dal Lunedì al Venerdì: 08.30 – 12.30 • 15.30 – 19.30 CENTRO MEDICO SANT’ANDREA: Via Fausto Bonò, 1/b • Portogruaro (Ve) Tel. e Fax 0421 761237 cmsandrea@virgilio.it.

2. La superficie delle viti: oggi gli impianti non sono più lisci, come quelli di Branemark, ma presentano delle rugosità caratteristiche che fanno guarire l’osso più velocemente. 3. La tecnica protesica: proprio la protesi, fissa e precisa, applicata agli impianti, li “blocca” reciprocamente, aumentando la stabilità.

IMPIANTI A CARICO IMMEDIATO (ISTRUZIONI PER L'USO) Si sente sempre più parlare di carico immediato. Ma che cos'è? Di cosa si tratta? Tecnicamente sta a significare che il dentista applica una corona protesica (un “dente”) all’impianto fin da subito, terminata la fase chirurgica. Insomma, il paziente si reca dal dentista che gli applica l'impianto ed il corrispettivo dente protesico nella stessa seduta. Ma è proprio così? E cosa c'è di strano? E’ doveroso fare delle premesse. L’implantologia moderna nasce verso la metà degli anni ‘60 grazie all’intuito di un ricercatore svedese, il professor P. I. Branemark. Questi, studiando la fisiopatologia ossea, capisce che un supporto in titanio (a forma di vite) può sostituire una radice dentaria. Il professore fissa però delle regole, sulla base della biologia ossea, che non possono essere infrante. Una di queste riguarda proprio la tempistica del carico: inserito l’impianto nell'osso, bisogna attendere un periodo minimo di tre mesi prima di trasferirvi un carico (cioè prima di applicare una protesi dentale). E i quasi cinquant'anni di storia clinica dell’implantoprotesi hanno dimostrato

che il professor Branemark aveva ragione. Ma allora, dato che la biologia ossea non è cambiata, perché oggi si applica il carico immediatamente, senza attendere? Perché sono cambiati alcuni aspetti: 1. La tecnica chirurgica: oggi gli impianti vengono infissi nell'osso “forzando” il loro inserimento, così sono molto stabili e non si muovono (non è il carico in sé a determinare il fallimento, ma la conseguente mobilità dell'impianto durante le prime fasi della guarigione, esattamente come avviene per le fratture).

PRIMA

GRUARO (VE) Via dell'Artigianato, 1 Tel. 0421 280068

DOPO

Naturalmente è chiaro quindi che:

1. La protesi a carico immediato ha i risultati migliori se è molto estesa (ad esempio una intera arcata). 2. Comunque il dentista deve garantire la stabilità agli impianti, pena il fallimento. Questo significa che in qualche caso (raro) il carico immediato non è possibile (scarsa qualità ossea esiguo numero di impianti…) Presso il Poliambulatorio Odontoiatrico di Via dell’Artigianato, 1 a Gruaro, è possibile trovare un affiatato team chirurgico, formatosi a diretto contatto proprio con il professor Branemark, che, avvalendosi delle più moderne e sicure tecniche, riesce a gestire anche i casi più complessi.


LA PAROLA A

maggio/giugno 2014

INFLUENZA DELL'ALIMENTAZIONE SULLA DERMATOLOGIA L'alimento svolge un ruolo fondamentale nell'omeostasi della cute e nel trattamento di molte dermatosi infiammatorie. La dieta rappresenta parte integrante nell'anamnesi dermatologica e la correzione degli squilibri alimentari è un fattore necessario per una buona terapia. Tra le alterazioni che si osservano frequentemente nel proprio animale sono: la perdita di lucentezza del mantello o la presenza di desquamazione ed una muta eccessiva del pelo. La lucentezza del mantello è legata alla composizione del sebo, una sostanza ceruminosa naturale secreta dalle ghiandole sebacee ed immagazzinata dai follicoli piliferi, ha inoltre il ruolo di rendere la cheratina del pelo elastica e più flessibile. La produzione e la qualità del sebo è anche influenzata dal cibo. Offrire alcuni principi nutritivi essenziali in

quantità superiori a quelle minime raccomandate determina un significativo miglioramento dell'aspetto del mantello del cane, ciò vale in particolare nel caso degli acidi grassi polinsaturi (PUFA) omega 3 ed omega 6 e zinco che consentono un miglioramento della brillantezza del del mantello e una riduzione delle scaglie cutanee. Considerando la muta del pelo eccessiva, spesso l'intensità di questo fenomeno dipende da molti fattori come il potenziale genetico, gli squilibri ormonali, il fotoperiodo e la nutrizione. Quando una muta eccessiva spinge il proprietario a rivolgersi al veterinario bisogna cercare di identificare le cause potenziali di anomalie nel ciclo del pelo: un ambiente inadatto, una endocrinopatia, oppure una carenza di acidi grassi polinsaturi, biotina, tirosina, triptofano, vitamina E,A, colina e acido folico.

La nutrizione svolge un ruolo importante anche nelle malattie dermatologiche tra cui la dermatite atopica, una patologia multifattoriale per cui l'alimento ha un ruolo essenziale per il suo trattamento andando ad agire principalmente su tre aspetti: ristabilisce la funzione della barriera cutanea, agisce riducendo l'infiammazione e permette la prevenzione ed il controllo delle ipersensibilità alimentari tramite alimenti altamente digeribili e/o ipoallergenici. Dott.ssa Isabel Salza MEDICO VETERINARIO presso ambulatorio veterinario Via Claudia 365, Concordia Sagittaria (VE) Tel. 388 1278090

www.husse.it

“Vuoi ricevere un campione gratuito?” chiedimi come: Stefano Pierasco Tel. 331 4552822

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A partire dal mese di giugno

Il centro comunale di raccolta rifiuti di Pramaggiore, situato in via Callalta, a confine con la frazione di Pradipozzo, sarà aperto anche ai conferimenti da parte dei cittadini di Portogruaro, a vantaggio soprattutto di coloro che risiedono nelle limitrofe frazioni di SUMMAGA, PRADIPOZZO, LISON e MAZZOLADA. I rifiuti che si possono portare all’ecocentro di Pramaggiore sono:

• Calcinacci provenienti solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione (max 1 mc/ giorno) • Contenitori per vernici o colore provenienti solo da piccoli interventi eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione (max 4 colli/ giorno) • Accumulatori auto (max 4 pezzi anno) • Oggetti in legno • Carta e cartone • Oggetti in metallo • Cartucce esauste • Oggetti in plastica • Elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, • Olio minerale televisioni, computer, phon, ecc.) (max 2 pezzi anno) • Olio vegetale • Erba e ramaglie • Pilette • Indumenti • Pneumatici (max 4 pezzi anno) • Neon • Tappi in plastica • Oggetti ingombranti • Vetro in lastre PER INFORMAZIONI:

800-705551

dal lunedì al venerdì ore 8.00 - 14.00

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ORARIO ESTIVO APRILE - SETTEMBRE Martedì 15.30 - 19.00 Giovedì 15.30 - 19.00 Sabato 15.30 - 19.00 ORARIO INVERNALE OTTOBRE - MARZO Martedì 14.00 - 17.30 Giovedì 14.00 - 17.30 Sabato 14.00 - 17.30

Ecocentro di via Callalta Pramaggiore


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LA PAROLA A

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CALCIO E ARTIGIANI, SPORT E LAVORO:

UN CONNUBIO DA SEMPRE VINCENTE.

Da sinistra: il Direttore Umberto Pizzinato, il Presidente Siro Martin, Sante Bernardo.

La conferma arriva da Confartigianato Imprese Veneto Orientale, da anni vicino al tessuto sportivo del territorio, al fianco di tutti quei piccoli e medi artigiani che sostengono, spesso con fatica, il calcio dilettantistico e a quanti lo seguono da dirigenti o allenatori. Su questo fronte il portabandiera ideale della Confartigianato Imprese Veneto Orientale potrebbe essere Sante Bernardo, dipendente dell'Associazione a Portogruaro impiegato presso l’Ufficio Sicurezza e Formazione. Sante Bernardo ha infatti da poco trionfato con la propria squadra, il Chions (militante nel campionato di Eccellenza), in Coppa Italia, chiudendo così un’annata perfetta

da allenatore. “La Confartigianato Imprese Veneto Orientale – dice Sante Bernardo – già da tempo ha scelto di avvicinarsi alle aziende facendo loro visita nei capannoni e negli uffici, studiando insieme al personale e ai titolari il modo migliore per fare profitto e produrre lavoro. Come allenatore sto cercando anch’io di costruire un calcio capace di guardare al futuro, di coinvolgere gli atleti e di organizzare un team solido”. Il calcio dilettantistico è gestito da persone che possiedono una passione infinita per questo sport e che nella vita sono imprenditori o dipendenti di aziende del nostro territorio. “Lavorando nella Confartigianato di Portogruaro – conferma

Sante Bernardo – posso toccare con mano quotidianamente le difficoltà che queste persone devono affrontare, e mi rendo conto del prezioso e importante contributo che forniscono per dar vita a questo meraviglioso sport. Importantissimo è l’atteggiamento di chi riesce sempre a vedere delle soluzioni e in queste trovare strategie e idee che porteranno ad un miglioramento”. Confartigianato Imprese Veneto Orientale vive queste parole come una propria missione, avendo una naturale propensione al supporto e all’aiuto di chi sa investire in ambito lavorativo e, perché no, anche in quello sportivo.

LA CONFARTIGIANATO IMPRESE VENETO ORIENTALE, CON IL CONTRIBUTO DI VENEZIA OPPORTUNITÀ (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Venezia), NELL’AMBITO DELL’INIZIATIVA VENETORIENTALEXPORT, HA ORGANIZZATO

UN BUFFET DI EXPORT SEMPLIFICARE L’INTERNAZIONALIZZAZIONE ALLE IMPRESE giovedì 15 maggio - h.18.00 presso azienda agricola Mazzolada Portogruaro via Triestina, 21 UN SEMINARIO INFORMATIVO GRATUITO CHE AVRÀ IL SEGUENTE PROGRAMMA: SALUTI E INTRODUZIONE / Siro Martin - Presidente Confartigianato Imprese Veneto Orientale PROGETTO EXPORT-LAB / Dott.ssa Eva Sinkovic - Consulente export Confartigianato Imprese Veneto Orientale TRANSAZIONI E INCASSI SICURI NELL’EXPORT / Dott. Mauro Tecovich – Responsabile di area della Friuladria Credit Agricole UNA CASE HISTORY NELL’EXPORT

Considerato che gli unici indicatori positivi provengono dalle imprese che esportano, si ritiene strategico proseguire nell’attività di promozione e sviluppo dell’internazionalizzazione del tessuto economico del portogruarese. Pertanto, tale seminario sarà di grande interesse per tutte le imprese che possono esportare, o che già esportano, beni e servizi. Al termine dell’incontro, previsto per le h. 19.30, verrà offerto un buffet accompagnato dai vini della Cantina Mazzolada. Considerato il numero limitato di posti disponibili, si chiede cortesemente di comunicare la partecipazione con e-mail all’indirizzo categorie@coveor.it, o telefonando al 0421/284961.

PORTOGRUARO Via Camillo Valle, 42 Tel. 0421.284911 · Fax 0421.284999

www.coveor.it info@coveor.it

Il Direttore Dott. Umberto Pizzinato

UFFICI Caorle, San Michele al Tagliamento Santo Stino di Livenza, Annone Veneto, Bibione, La Salute di Livenza


STIAMO IN SALUTE

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Pressione alta? Capiamo il perché

Parliamo di ipertensione arteriosa: le classificazioni, i sintomi e la diagnosi, le cure e i consigli per limitarne gli effetti sulla nostra quotidianità

I

n questo mio nuovo contributo proverò a fare un po' di chiarezza su un argomento clinico di frequente riscontro ma che spesso viene condito da convinzioni popolari non sempre corrispondenti al vero. Parlerò dunque della pressione arteriosa alta o ipertensione arteriosa. I due modi di indicarla esprimono già la questione: la pressione con cui il sangue circola nelle arterie è più alta del normale, ma l’ipertensione arteriosa di per sé non è una malattia bensì una condizione clinica, ossia chi ne è affetto è in uno stato di rischio maggiore di sviluppo di alcuni tipi di malattie. In parole più semplici l’ipertensione arteriosa, in medicina, viene considerata un fattore di rischio per lo sviluppo di malattie in particolari organi definiti bersaglio, dove nel tempo valori più elevati della pressione arteriosa possono provocare dei “danni”. Faccio alcuni esempi: chi soffre di ipertensione arteriosa può sviluppare più facilmente malattie del cuore rispetto a chi gode di una pressione arteriosa normale. Altri organi bersagli sono il cervello, i reni, gli occhi e le arterie stesse.

LE CLASSIFICAZIONI

L’ipertensione arteriosa può essere classificata in modi diversi. Il più comune è in base ai valori della pressione arteriosa stessa: in genere, la pressione arteriosa viene ritenuta “normale” con valori inferiori a 140 (massima) / 85 (minima), “lieve” con valori da 140/85 a 180/100, “moderata” con valori da 180/100 a 200/115 e “severa” per valori più alti della moderata. Viene classificata anche in base all’origine: per il 95%, circa, dei casi è detta primitiva o essenziale, ossia non è individuabile nessuna causa dell’aumento della pressione arteriosa, mentre il restante 5% viene definita secondaria perché è conseguente ad un’altra malattia. Può essere classificata in stadi da “i” a “iii” in base ai danni provocati negli organi bersagli (cuore, cervello, reni, arterie, occhi) al momento della diagnosi. Infine vi è l'ipertensione arteriosa sistolica isolata in cui vi è il solo valore della pressione massima che aumenta ed è un tipo di ipertensione arteriosa tipica delle persone molto in là con gli anni.

COME SI MISURA LA PRESSIONE ARTERIOSA?

Per conoscere il valore della nostra pressione arteriosa dobbiamo misurarla. Ma come si misura la pressione arteriosa? Prima di tutto a riposo (sia emozionale che fisico), dopo almeno un’ora dal nostro risveglio o dopo circa un’ora dal nostro rientro a casa, stando seduti con il braccio steso e appoggiato. Altro dilemma: l’importanza del luogo dove viene effettuata la misurazione della pressione arteriosa. Meglio in ambulatorio medico, in farmacia o al proprio domicilio? Se eseguita bene, osservando

le sopraccitate indicazioni, il proprio domicilio è senz'altro il luogo migliore perché elimina i fattori situazionali (stress del parcheggio, attesa in sala d’aspetto, effetto camice bianco) che possono influire sull’esito della misurazione stessa. A che età bisogna iniziare a misurare con costanza la pressione arteriosa? Di solito dopo i 45 anni, ma se tra i familiari vi e’ già qualcuno che soffre di ipertensione arteriosa bisogna iniziare a misurarla intorno ai 35 anni. Il solo modo di sapere di soffrire di ipertensione arteriosa è dato

dalla misurazione. Quasi sempre, infatti, nei primi momenti la pressione arteriosa alta non manifesta alcun sintomo, non a caso viene detta anche “malattia silenziosa”. Solo raramente, e in corso di crisi ipertensive (quando la pressione arteriosa aumenta tanto e in poco tempo), si manifesta con mal di testa, vertigini, stato ansioso inspiegabile.

NE SOFFRO, E ADESSO?

Quando si è certi di soffrire di ipertensione arteriosa, con il proprio medico di

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Sabato 14 giugno 2014 contestualmente a CICLOMUNDI

il festival del viaggio e della vacanza in bicicletta!

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PORTOGRUARO

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Italia - Inghilterra Mondiali Brasile 2014

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fiducia è necessario seguire un percorso diagnostico fatto di esami del sangue, elettrocardiogramma, delle volte ecocardiogramma, ecocolordoppler delle arterie, radiografia del torace, la quale serve ad escludere una forma secondaria di ipertensione arteriosa ma soprattutto a studiare l’ipertensione stessa: siamo agli inizi? Ha già iniziato a provocare qualche danno! Ci sono infatti danni d’organo ben evidenti. Fatta la diagnosi di ipertensione arteriosa, vista (con gli ulteriori accertamenti) la sua gravità, si individua la terapia più adatta a quella particolare situazione e persona. Vi è da intraprendere subito una “terapia non farmacologica” volta soprattutto a non far aumentare ulteriormente la pressione arteriosa. Essa consiste nel modificare il proprio stile di vita. Seguire una dieta iposodica (con poco sale) che diventa anche ipocalorica se vi è qualche chilogrammo di troppo, aumentare l’attività fisica, diminuire/eliminare dal proprio menu caffeina, fumo di sigaretta, liquirizia, alcool e alcuni tipi di bevande energizzanti. Successivamente, o in concomitanza, inizia la terapia farmacologica che sarà prescritta dal medico curante. È possibile che all'avvio della terapia farmacologica antipertensiva ci si senta per qualche tempo addirittura peggio. Ciò è dovuto sia al fatto che il nostro corpo (paragonabile a un motore) è ormai abituato a valori di pressione sanguigna maggiori e sia dagli effetti collaterali dei farmaci stessi. Bisogna cercare di avere pazienza, lasciando il tempo necessario affinché il nostro corpo si abitui a lavorare in condizioni pressorie diverse. Ma se proprio ci rendiamo conto che quella terapia farmacologica non va bene non sospendiamola bruscamente ma rechiamoci di nuovo dal medico per individuare insieme la soluzione migliore. Altra domanda che spesso ci si pone: ma la cura è per sempre? La risposta è sì. Certo, probabilmente con il tempo si cambia la terapia (delle volte il farmaco diventa inefficace o se ne aggiungono altri). Periodicamente dovranno essere fatti esami del sangue e esami strumentali per verificare l’assenza degli effetti collaterali dei farmaci assunti e per controllare l’efficacia della terapia stessa assicurandosi che non ci sia la progressione del danno negli organi bersaglio. Solo nei pochissimi casi di ipertensione arteriosa secondaria la terapia è mirata alla rimozione della causa che ha determinato l’aumento della pressione arteriosa. Compiuto ciò, i valori pressori dovrebbero normalizzarsi e quindi non richiedere più il supporto della terapia farmacologica.

Nicola Forte |


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LA BUSSOLA MUSICALE

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American Style, un connubio di note

In questo numero parliamo della musica blues e di quella americana, entrambe caratterizzate da sonorità fortemente ispiratrici di brani dal significato profondo

I

l “blues” affonda le proprie radici negli Stati Uniti d'America dei primi anni del Novecento. Rappresenta, di fatto, l'origine e il punto di contatto di decine di altri generi musicali quali jazz, rock, soul, funk, ecc. Col passare degli anni il blues approda anche in Europa e qui trova spazio tramite l'esplicazione di concetti legati agli stili di vita e alla cultura dei diversi paesi europei. Le peculiarità di questa forma musicale vocale e strumentale si concretizzano nella presenza di alcune caratteristiche fondamentali quali la struttura ripetitiva di dodici battute e nella melodia dall'uso delle cosiddette “blue note”. È nelle comunità di schiavi afroamericani delle piantagioni del sud degli Stati Uniti d'America, la cosiddetta Regione del Cotton Belt, che si fa risalire l'esistenza del genere musicale blues. Ma come si diffonde il blues in Italia? Anche in Italia il blues si diffonde agli inizi del Novecento; l'epoca del Fascismo aveva tuttavia proibito la diffusione della musica americana e jazz; i grandi classici potevano circolare a patto di essere eseguiti da orchestre italiane e con titoli italiani. Nel corso degli anni molti artisti hanno dato un importante contributo alla diffusione del genere; parlo per esempio di Fabio Treves, Roberto Ciotti, Lello Panico, Guido Toffoletti, Tolo Marton e Nick Becattini. Sono nati importanti Festival a livello nazionale dedicati alla musica blues; solo per citarne alcuni: il “Pistoia Blues Festival” nato nel 1980, il “Liri Blues” nato nel 1988, il “Rootsway Festival” di Parma, il “San Vito Blues&Soul Festival” nel cuore delle Dolomiti bellunesi e molti altri. Anche nel nostro territorio si tengono importanti Festival dedicati alla musica blues; in particolare a Pordenone quest’anno si tiene il “XXIII Pordenone Blues Festival”, primo Festival blues del Friuli Venezia Giulia. Anche quest'anno la grande manifestazione pordenonese partirà il 25 agosto 2014 per terminare il 31 dello stesso mese. Tale iniziativa è resa con il sostegno da parte dell'Amministrazione Comunale, Regione Friuli Venezia Giulia e Provincia di Pordenone. “L’idea di riuscire ad organizzare un festival blues a Pordenone - spiega Andrea Mizzau, presidente dell’associazione culturale “Pordenone Giovani” - poteva sembrare utopistica. Il grande lavoro e i risultati raggiunti in ormai ben ventitrè edizioni hanno invece sottolineato il contrario: il Pordenone Blues Festival è una splendida realtà che oggi coinvolge migliaia di persone provenienti da tutta Europa e America. Nel 2011 il Pordenone Blues Festival, per l'importanza assunta ed essendo il festival musicale più longevo della provincia, è stato scelto dall’ente Provincia di Pordenone per essere inserito nel progetto Vibraction, che racchiude alcuni dei progetti musicali più rilevanti della Provincia”. Per non parlare, poi, del “Blues Summit”, festival dedicato alla musica blues, che dal

2008 ad oggi si è svolto per ben tre volte; esso nel corso degli anni è stato organizzato dall’Associazione Culturale “MusicArte” di Portogruaro. “Questo festival - afferma Donato Lancellotti, presidente dell’associazione – ha visto nel corso degli anni partecipare nomi noti ed illustri del panorama musicale locale e nazionale quali Davide Drusian (Tv), Stefano Zabeo e Carlo Zambon (Tv), Bandanas (Ve), The Washington Blues Band (Pd), The Professionals (Ve), The Headhunters Blues Band (Tv), Santi Bailor trio (Tv), The Flyin’ Hippo (Bo) e persino la MusicArte Superband, band formata da musicisti associati. L’evento ha sempre riscosso un grande successo nel comprensorio

El Duo

The Professionals

portogruarese e non solo, proponendo serate di grande qualità musicale”. Vediamo ora nel dettaglio le band presenti nel nostro territorio che rappresentano nella loro forma il fascino della musica americana e del genere blues.

LE BLUES BAND

El Duo: La formazione è composta da Davide Drusian alla voce e Cocco Ma-

rinoni alla chitarra acustica e dobro. Cantano e interpretano la vecchia musica americana, dal blues del 1920 con Robert Johnson fino ai pezzi dei Creedence, Johnny Cash, Joe Cooker e molti altri. “La nostra discografia – afferma Davide Drusian, cantante del duo – comprende vari dischi, tra cui ricordo: “All Alone” pubblicato nel 2004, “The art of rolling” pubblicato nel 2007 e “Old portraits” pubblicato nel 2011. Da queste produzione discografiche sono nati e si sono sviluppati due spettacoli musicalteatrali: nel 2008 “The art of rolling” e nel 2011 “Mi chiamo Robert”. Nel corso degli anni abbiamo avuto il piacere e l’onore di suonare o fare delle jam session con amici e colleghi del calibro di Toffoletti, Marton, Becattini, Thompson, Galullo, Mollica, Zabeo, Ganz, Vallicelli, Crivellaro, Scognamiglio, Marsico, Pandolfi e tanti altri ancora. Abbiamo avuto il privilegio di partecipare a molti Festival, “grossi” club, rassegne, molte jam e concerti con la partecipazione di artisti come Crystal White, Carlos Perez, Ian Paice, Louisiana Red, Steve Cropper, Junior Wells e molti altri”. The Professionals: Nei primi anni '90 è presente un forte fermento di musicisti portogruaresi che, all'insegna della loro passione per il blues e l'R&B, si lanciano in interminabili session. Da questa palestra musicale nascono i “The Professionals” che formeranno questa longeva cover band di Rhythm and Blues che dal 1992 vede ancora presente e attivo il gruppo dei fondatori con Marcello Cosentino (batteria), suo fratello Roberto (tastiere) e Umberto Baggiani (armonica). Dal 1999 in poi hanno registrato il primo album, uno storico dvd e collaborato con i migliori musicisti di blues sulla scena, quali Davide Drusian, Gigi Todesca, Stefano “Ice” Casaro, Gabriele “Neck” Collin, Monica “Fat Mama” Roncolato, Paolo De Col, Pippo Trentin e molti altri. La formazione attuale prende vita alla fine del 2010 quando, dopo una breve pausa, entrano a far parte della band Fabio Furlan (basso), Davide Perini (chitarra), e la meravigliosa voce di Gigliola Aliberti. I “The Professionals” sono legati alla musica nera degli anni '50 e '60 e in particolare al blues, al soul e al Rhythm and Blues; si ispirano ad artisti immortali come Wilson Pickett, Otis Redding, Aretha Franklin, Stevie Ray Vaughan e molti altri. Durante l'estate 2013 registrano un altro dvd live; esso permette l'uscita del cd promosso durante i live. Alessandra Sartori |


TRA LE PIEGHE LA PAROLA A DELL'ARTE

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Pomponio Amalteo, quando il manierismo incanta

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Artista energico e instancabile. Amava disegnare in diretta con l’olio senza indecisioni o ripensamenti, e mai ritoccava le proprie opere

Storie di Sant'Andrea (Duomo di Portogruaro)

P

omponio Amalteo fu un ottimo illustratore. Immaginava le scene disegnandole con gioia. Il maestro Aldo Mori amava l'arte e spesso narrava dell'Amalteo. Tempo fa mi accompagnò ad ammirare la cupola della Chiesa di Santa Maria dei Battuti, dove il grande pittore aveva affrescato l'"Assunzione della Vergine". I miei occhi si emozionarono nell'ammirare quegli angioletti.

balaustra della cantoria e dell’organo, dove raccontano magicamente la vita di Sant'Andrea, patrono di Portogruaro. La prima descrive la chiamata di Gesù ai

due pescatori, Pietro e Andrea: "Vi farò pescatori di uomini”. Qui si osserva la prospettiva psicologica dove Gesù appare molto più grande dei due pesca-

L'ALLIEVO DEL PORDENONE

L'Amalteo nasce a Motta di Livenza nel 1505. Egli è di famiglia colta e fin da subito si inserisce negli ambienti artistici e letterari del territorio. Il fratello Girolamo è pittore e collabora con lui nel realizzare l'affresco presente nella volta della Chiesa di Santa Maria dei Battuti. Con gli anni Pomponio Amalteo diviene uomo politico stimato, tanto da fregiarsi del titolo di Podestà. Opera con prevalenza nel Friuli Venezia Giulia, e qui è l'ultimo maestro ad adottare la tecnica dell'affresco. Diventa inoltre punto di riferimento per tanti giovani pittori del periodo Manierista. Allievo del "Pordenone", affresca la parete della Chiesetta di San Luigi disegnando il San Cristoforo (1532-1533), una chiesa molto frequentata dal futurista Luigi Russolo. Pomponio Amalteo è allievo stimatissimo del Pordenone e in seconde nozze ne sposa la figlia Graziosa (1537). Nello stesso tempo egli si trasferisce a San Vito al Tagliamento. Vive a lungo, sposandosi altre due volte.

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LE OPERE DELL'AMALTEO

Parlando dell’affresco di San Cristoforo che porta Gesù si verifica nettamente la sicurezza del segno. La peculiarità dell'opera sta nei colori poco carichi, interpretati come leggeri. Inizialmente tutto ciò poteva apparire un limite ma la critica oggi lo rileva con favore come la cifra che stacca definitivamente l'Amalteo dal maestro Pordenone, per cui lavora per cinquantacinque anni e ne eredita la bottega. Le opere dell'Amalteo si ammirano in tutto il Friuli. A Valvasone e a Oderzo realizza le preziosissime portelle degli organi.

LE CINQUE PORTELLE DEL DUOMO

Nel 1583 Pomponio Amalteo passa al Duomo di Portogruaro dove realizza cinque portelle (cm 60X112). Oggi possiamo ammirarle nella parte bassa della

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tori in barca. La sicurezza e la sincerità danno spazio all’inconscio, in cui la fede ha il sopravvento e incide di umano e religioso sentimento i personaggi. Nella portella successiva si legge “La predicazione di Sant'Andrea", e si sente parlare l’apostolo, umile pescatore che - supportato dallo Spirito Santo - conquista alla religione cristiana la folla che ascolta. La terza descrive Sant’Andrea davanti al giudice. Pensate soltanto alla regia originale che fa apparire il soggetto principale di tergo. La quarta portella urla la sofferenza umana di Sant’Andrea che verrà crocifisso in una croce a "X". L’ultima portella è statica, silente, triste, perchè Sant’Andrea è morto e sta per venire calato nel sepolcro. Le donne piangono e pregano, la fede del penitente diviene più forte dopo questa testimonianza, dove dona la vita per predicare l’insegnamento di Gesù. Se questa arte pittorica qualcuno la chiama Manierismo, pensando al Pomponio come a un autore minore che realizza opere imitate, credo che questo "qualcuno" non abbia studiato profondamente la sintesi plastica delle opere dell'Amalteo, e in particolare delle cinque portelle presenti al Duomo di Portogruaro che esprimono una grande attitudine al racconto. Pomponio Amalteo era incline quindi all'illustrazione, dove non servono parole. Egli era stimatissimo dal suocero (il Pordenone), del quale ultimava e rifiniva spesso le tante opere commissionate. Nelle sue ultime opere potè più liberamente esprimere il proprio pensiero plastico, la sua cultura e le sue attitudini al disegno in diretta con l’olio. Devo dire, da illustratore e da disegnatore dell’umano divenire, che Pomponio Amalteo è "eccellente pictor” perchè ben ha saputo coniugare il racconto e il proprio pensiero con la musicalità del canto dei coristi e del suono gregoriano. Pomponio Amalteo è riuscito ad interpretare e a disegnare quel suono che fa vibrare l’animo dei fedeli, i quali - ascoltando commossi - possono meditare sulla vita del nostro patrono Sant’ Andrea che da quella particolare croce ci dona l'ultimo sguardo e il suo ultimo sorriso della fede. Giorgio Fagotto |


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IL PERSONAGGIO

maggio/giugno 2014

Paola Acco, la guru della toelettatura

Imprenditrice e maestra “Star Groomer Award”, nonché Giudice Internazionale All Round

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aola Acco, portogruarese purosangue, non finisce di stupire! Stavolta i riconoscimenti conquistati sono addirittura due: per aver realizzato il miglior Evento, il Master Show 2013 al Centro Congressi Europeo di Bellaria (Rimini), e come miglior Insegnante di toelettatura per cani. Il Master Show è la più grande manifestazione in Italia dedicata al mondo della toelettatura, conta migliaia di visitatori provenienti da tutta Europa e non solo; nel corso dell’evento si svolgono corsi, conferenze, dibattiti, il campionato italiano, ben dodici dimostrazioni in cui allievi e professionisti interagiscono con i grandi maestri del settore ed anche una grande mostra mercato di prodotti alimentari, igienici ed accessori per cani.

UN PALMARES D'ORO

Lo "Star Grooming Awards" è un meritato e prestigioso riconoscimento destinato a chi ha sempre lavorato con successo, impegno e tanta dedizione per questa professione; un premio che valorizza l'immagine del toelettatore e le sue pubbliche relazioni. Per fare un paragone, rapportandolo ad altri settori, può essere considerato come l'Oscar nel cinema Internazionale, il Pallone d'Oro nel calcio, i Grammy Awards nella musica, o il David di Donatello per il cinema in Italia. Sono altri due prestigiosi riconoscimenti che vanno ad aggiungersi al già ricco “palmarés” di Paola Acco, plurititolata, più volte campionessa italiana, due titoli mondiali con il team italiano, tre titoli di “Best of the Best”, “Ciseaux d’or” in Francia, quattro volte finalista nella “Gara Oster Europea” e tanto altro. In sintesi, Paola è una “all star” italiana di fama internazionale. Tutti questi attestati la indicano fra i migliori Maestri mondiali di toelettatura ed è seguita da centinaia di allievi che partecipano ai corsi di base e di avanzamento nella sua scuola di Portogruaro. Paola Acco è pure una “globetrotter”; con frequenza viene invitata ad esibirsi ed espletare funzioni di Giudice Internazionale All Round (tutte le categorie) nei più importanti concorsi nel mondo: New York, Boston, Tokyo, Parigi, Londra, Barcellona, Madrid, Mosca, Praga, Berlino, Milano, ecc. realizzando così il suo sogno di viaggiare, conoscere realtà socio economiche diverse e persone famose.

DA IMPIEGATA A PROFESSIONISTA D'ECCELLENZA

Paola è una giovane e prestante ragazza, di bella presenza. Diplomatasi segretaria d’azienda, trova il primo impiego presso uno studio commerciale; è un onesto lavoro che però non la gratifica: lei sogna di creare una sua attività indipendente in cui esprimere liberamente la propria fantasia e le sue idee, e viaggiare. Le capita per caso di seguire una trasmissione tele-

visiva dedicata al mondo animale, che ama con particolare affetto, oltre che all'igiene e alla toelettatura dei cani e dei gatti, argomento a lei sconosciuto. Qui le scatta dentro la classica scintilla che la conduce a scegliere il suo futuro professionale. Sostenuta in questa idea dalla sorella che di professione è veterinaria, stimolata dai genitori che non le fanno mancare il loro sostentamento ed animata dalla sua grande forza di volontà, Paola apprende i primi rudimentali insegnamenti e si butta letteralmente in questo incerto

mondo imprenditoriale, iniziando per conto proprio l’attività di toelettatura di cani e gatti, imparando da autodidatta e poi specializzandosi attraverso la frequentazione di numerosi corsi di aggiornamento con enormi sacrifici, in particolare quelli di Maestri americani considerati all’avanguardia. Ha acquisito così, passo dopo passo, un'elevata istruzione e un altrettanto notevole cultura nel settore, partecipando a numerosi Concorsi sia in Italia che all’estero, accompagnata dal suo fedele Bedlington Terrier, un

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cane della sua razza preferita, distinguendosi per il suo particolare e fantasioso “stile”, tanto da diventare una vera “star” nell’arte della toelettatura e conquistare riconoscimenti internazionali. Attualmente Paola, Maestra di APT (Associazione Professionisti Toelettatore) è anche Presidente di AITI (Associazione Insegnanti Toelettatore Italiani) e collabora con le più note Aziende nazionali per promuovere la toelettatura in Italia. La scelta di Paola di dedicarsi alla toelettatura dei cani e gatti è stata una grande e gratificante intuizione; basti pensare quanto è importante nel contesto economico e sociale questa professione.

CANI E GATTI, NON C'È CRISI CHE TENGA

Secondo dati recenti dell’ISTAT, risulta che il 36% delle famiglie italiane possiede animali domestici ovvero cani, gatti, pesci e altri animali; più specificatamente il 30,4% delle famiglie possiede un cane o un gatto. La spesa annuale degli italiani per il mantenimento degli animali domestici, secondo uno studio effettuato qualche anno fa dall’Eurospes per conto del Ministero della Salute, stima un’entità di oltre 110 milioni di euro la spesa riservata solo per la toelettatura e l'addestramento. D’altronde è un dato inconfutabile il fatto che il cane sia da sempre il miglior amico dell’uomo. Nel corso degli anni numerose ricerche scientifiche hanno documentato gli effetti benefici provocati nell’uomo dal possesso di un animale da affezione. E’ stato dimostrato e documentato da emeriti scienziati, ad esempio, gli effetti positivi, anche a lungo termine, sullo stato di salute e sul comportamento di proprietari di cani. Questi soggetti testati, infatti, hanno riportato minori insorgenze dei problemi di salute lievi e migliori rapporti sociali. Quindi, la scelta di Paola di essere una professionista dell’igiene e della cura estetica degli amici a quattro zampe è assolutamente in simbiosi con l’amore verso il mondo animale. Come afferma Paola, fare il toelettatore non significa solo armeggiare con spazzole, cardatori, forbici e phon; è anche un’arte in cui è indispensabile avere creatività e competenza nella cosmesi e dermatologia ed anche una buona preparazione psicologica per i rapporti con la gente. C’è da dire infine che, secondo recenti sondaggi, nonostante la crisi economica, gli italiani non rinunciano ad avere il proprio cane in ordine perché essi fanno parte della vita quotidiana della loro famiglia e come tali devono essere curati e accuditi in modo adeguato. C.L. |


L’ACQUOLINA IN BOCCA

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maggio/giugno 2014

Lo Spartito a tavola

Per comporre il menu più adatto per ogni tipo di occasione ci vogliono conoscenze, materie prime adatte e tanta creatività

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omporre un menu non è meno semplice di preparare un buon piatto. Bisogna infatti saper interpretare i ritmi delle stagioni e le loro materie prime, avere intùito e fantasia nell’accostamento dei colori e dei sapori ed essere in possesso di una buona tecnica nell’abbinamento fra cibo e vino. Partendo da questo concetto proviamo dunque a commentare la costruzione di un pranzo “all’italiana” che di norma è formato da quattro/cinque portate che sono: l’antipasto, uno o due primi, un secondo di carne o di pesce con contorni, dolce e frutta. Eviterei in questa circostanza di chiamarlo “menu”, il quale è un francesismo di origini antiche che letteralmente significa minuto, preferisco piuttosto chiamarlo “Spartito”, come quello musicale, perché i piatti sono anch’essi una sinfonia di colori, profumi e sapori.

LE BUONE MANIERE

L’antipasto: ha il compito di predisporre lo stomaco alla ricezione e digestione delle vivande che seguono. Deve avere caratteristiche di leggerezza, pronta digeribilità, sapori delicati, colori e profumi tenui. Può essere freddo con i prodotti serviti per prima e caldo servito subito dopo. I primi piatti sono suddivisi in due grandi categorie: Minestre liquide tecnicamente dette “al cucchiaio” ( si capisce il perché) e Minestre asciutte dette anche “da forchetta”. Tra i primi e secondi si può inserire un “Piatto di mezzo” che è una portata leggera che ha lo scopo di avviare le papille gustative alla sapidità dei piatti che seguono. Un “piatto di mezzo” può essere, ad esempio, il pesce, oppure carni bianche con uno sformato di verdure, oppure, spesse volte usato, il “sorbetto”. I secondi piatti si suddividono in tre categorie: pesce, carne e neutri. A sua volta il pesce può essere “in bianco” (senza salse ed intingoli), “in salsa” (aromatizzato con ingredienti vari come sughi e spezie), “grigliato” (cotto sotto l’azione quasi diretta del fuoco e spennellato), o “fritto”. La carne si suddivide in “bianca” (pollo, tacchino, coniglio...), “rossa” di manzo o di selvaggina, che può essere di “piuma” (volatili), di “pelo” (quadrupedi…). Infine i neutri possono essere gli sformati, i timballi, le fondute, ecc. Seguono poi i dessert a fine pasto, che sono i dolciumi utili a fornire gli zuccheri necessari per una buona digestione. La frutta non è propriamente indicata in coda allo “Spartito”, in quanto può provocare un senso di pienezza, ragion per cui si potrà offrire in quantità moderata, oppure frutta acquosa, come ananas, mandarini, ciliegie.

fettati, proseguire con un primo asciutto o in brodo e arrivare al secondo con i suoi contorni; in questo caso la progressione dei sapori può proseguire con formaggi “impegnativi” come il montasio vecchio, il parmigiano o il gorgonzola, debitamente abbinati a vini adeguati. Un pranzo di pesce deve iniziare con antipasti a base di crostacei e/o di verdure, per poi proseguire con un primo di pasta o riso sempre a base di pesce e culminare con il secondo dalle caratteristiche sopra descritte (in bianco, in salsa, grigliato….). Anche i contorni hanno una loro importanza: essi non devono mai sovrastare i sapori dei piatti. Ad esempio, le patate e i peperoni arrostiti non devono accompagnare il pesce bollito, ma non devono essere troppo deboli con piatti impegnativi. Quello che va sempre bene è la verdura cruda: condita a dovere può ripulire il palato e rinfrescare dopo un piatto impegnativo. Nella composizione di uno spartito biso-

26 sagra a

delle dal

rane

16al 25 Maggio 2014

A OGNI PIATTO IL SUO VINO

Infine, è molto importante l’accostamento cibo-vino, un argomento che merita un approfondimento a parte. Sinteticamente elenco i principi base per un facile accostamento, indicando i diversi tipi di vino: i vini bianchi secchi (antipasti magri di

a comugne di pramaggiore

Leandro Costa |

ore 19.00 Cerimonia di Apertura festeggiamenti ore 21.00 Serata di ballo liscio con “MARINO E I BANDANAS”

SABATO 17 MAGGIO ore 21.00 Ballo liscio con con l’orchestra

Sformato di asparagi bianchi e rucola (per 4 persone)

“VIVO PER LEI BAND”

DOMENICA 18 MAGGIO ore 21.00 Ballo liscio con l’orchestra

“ESSE BAND”

GIOVEDÌ 22 MAGGIO ore 19.00 Santa Messa in onore di “S. Rita” con processione e coro “Il Cigno” ore 20.00 Esibizione di PATTINAGGIO ore 20.30 Serata danzante con “CARAMEL ORKESTRA”

VENERDÌ 23 MAGGIO ore 18.00 Gara ciclistica U.D.A.C.E. (GC Pramaggiore)

Specialità RANE FRITTE

carne e pesce, minestre in brodo, frutti di mare crudi, pesce bollito o alla griglia); i vini bianchi secchi aromatici (crostacei cotti); vini bianchi liquorosi (dessert); vini rosati (antipasti grassi, minestre con intingoli, pesce con salse leggere, fritto e carni bianche a condimento leggero); vini rossi giovani (carni bianche leggermente elaborate); vini rossi corposi (carni rosse, selvaggina); vini rossi invecchiati (grandi arrosti, selvaggina); lo spumante, se “brut” si serve come aperitivo e con antipasti di pesce, se “amabile” a fine pasto con i dolci; i vini liquorosi se sono ben ghiacciati possono usarsi come aperitivo, a fine pasto se sono invece a temperatura normale. Anche qui, nella scelta dei vini da inserire nello spartito ci vuole estro, fantasia ed in certi casi anche azzardo, in quanto lo scopo è quello di ottenere un risultato ottimale nel loro accostamento al cibo.

VENERDÌ 16 MAGGIO

Organizzata da: ASSOCIAZIONE RICREATIVA-CULTURALE-SOCIALE "COMUGNE"

ore 21.00 Ballo liscio con l’orchestra “ARITMICA”

SABATO 24 MAGGIO ore 21.00 Ballo liscio con l’orchestra

“OBIETTIVO MUSICA”

DOMENICA 25 MAGGIO

TUTTE LE SERE STAND ENOGASTRONOMICI POSTI A SEDERE AL COPERTO ore 09.30 Cicloturistica organizzata da A.I.D.O CON SERVIZIO AI TAVOLI

ore 20.30 Ballo liscio con l’Orchestra “MAURI’S 2000”

Venerdì 30 Maggio

Serata Musicale con i "Stereo Live"

LE NOTE DELLO SPARTITO

Nella composizione di uno “Spartito”si deve sempre partire da antipasti e primi leggeri ed aromatici, per continuare progressivamente con cibi dai sapori più forti e condimenti impegnativi. Dopo il piatto forte, solitamente un secondo, si può eccezionalmente invertire la progressione servendo un formaggio delicato e dolce “ al cucchiaio” allo scopo di riportare il palato ad una sensazione di leggerezza. E’ preferibile scegliere una linea, o carne o pesce, e seguirla fino in fondo, rispettando sempre il principio della progressione. Se scegliamo un pranzo a base di carne si può iniziare con antipasto di af-

gnerà tener presente la cromaticità, dato che ogni vivanda ha il suo particolare colore che può essere freddo (azzurro, blu, verde, bianco, nero) oppure caldo (giallo, arancione e rosso). Pertanto, i cibi devono essere presentati partendo da una progressione cromatica che si avvii dai colori freddi a quelli caldi, dato che i primi sono considerati “repulsivi” e possono ingenerare un senso di inappetenza (ad esempio il risotto al nero di seppia, molto buono, ma per molti commensali è cromaticamente repulsivo) ed i secondi “attrattivi”.

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Sbatti bene quattro uova, le condisci con sale e pepe ed un cucchiaio di olio extra v.o. Aggiungi circa 4 cucchiai di rucola tagliata fine e versa tutto in una pirofila con il fondo foderato con carta da forno. Allinea sopra mezzo chilo di asparagi bianchi precedentemente lessati, di qualità veneta (Bassano, Badoere, Cimadolmo, Bibione…) inzuppati sul composto e con una abbondante nevicata di formaggio parmigiano sopra. Cuoci per 25’ circa in forno preriscaldato a 180°. Servi in tavola tagliato a fette ed accompagnato con un vino bianco secco e profumato.


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INTERVALLO

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Con rispetto parlando...

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rieste, concerto di Antonello Venditti al Politeama Rossetti, strapieno. Il cantautore romano non si risparmia: quattro ore di spettacolo. Ma in due occasioni gela gli spettatori; la prima: «Lasciamo stare le foibe, che sarete stufi di sentirle nominare!»; la seconda: «Sono cresciuto a Roma nel quartiere Trieste, quartiere fascista. C’è qualche fascista in sala? Speriamo di no!». Eloquentissimo silenzio glaciale fra il pubblico. Ma nessuno che si sia alzato per piantare in asso il grande artista. Grande artista e tuttavia, in questa circostanza, piccolo uomo. Per non dire altro. omanda: Paperino, il più celebre dei personaggi di Walt Disney, è un papero, cioè un’oca, come tutta la famiglia dei paperini, come i nipotini

vent’anni a subire uno stupro di gruppo per aver flirtato con un ragazzo di un altro villaggio. La notizia in sé fa già ribollire il sangue nelle vene di qualunque persona di cultura occidentale. Se poi penso a quei nostri due marò le cui vite, da oltre due anni, sono in mano a magistrati di quel genere…

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Qui, Quo e Qua, come il cugino Gastone Paperone, come zio Paperone e nonna Papera? Decisamente no: il nome originale di Paperino è Donald Duck, e duck, in inglese, è l’anatra. Solo Ciccio, nome originale Gus Goose, è effettivamente un’oca. Perfino nei quiz televisivi cadono in questi stupidi errori: a “L’Eredità” di Carlo Conti hanno definito un’oca (o un papero, non ricordo

del suo pistolotto si potrebbe anche discutere, ma sulla prima, lei, signora, è mal edotta: noi italiani trattiamo male, spesso in modo inaccettabile, anche i turisti che vengono nel Bel Paese a farsi spennare, turisti tallonati, fra l’altro, da postulanti d’ogni tipo, razza e colore, appostati agli angoli di strade fiancheggiate da montagne di immondizie. Insopportabili servizi di lusso (pagati dai contribuenti), sono caso mai quelli offerti dalla Camera ai deputati, cara presidente. S’informi. ra la fine di febbraio e i primi di marzo di quest’anno sono stato ospite di San Tommaso dei Battuti per un problemino che i chirurghi hanno risolto brillantemente. È ovvio che io abbia approfittato del soggiorno per racimolare qualche spunto di vita ospedaliera. Ecco qui di seguito qualche perla. • «Go na fameia de sorsi in garàs che i me magna continuamente i fili del motor dea machina. Na roba bruta! Go provà de tuto, tràpoe, vis-cio, anca el veén, ma ninte. Cossa goio da far par liberarme de sta piaga d’Egito?». «Eh, madona! Te i ciapi tuti, un par un, te ghe cavi tuti i denti e dopo te i moli!». • «Mi nevodo, ch’el trafica co… co… eternit…». «Internet, no eternit: se dise IN-TER-NET!» «Va ben, internit, insoma el ga crompà un servissio da tè cinese, gnanca tanto caro, par la verità; e co ‘l lo ga tirà fora daa scàtoa, mi gero lì e go visto ch’el servissio

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bene) il noto personaggio Duffy Duck che invece è, come Donald Duck, un’anatra. Questa di Conti sì, è una papera! aura Boldrini, presidente della Camera: «Non possiamo, senza un’insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti affluenti e poi trattare in modo a volte inaccettabile i migranti che giungono in Italia dalle parti meno fortunate del mondo, spesso in condizioni disperate». Cara presidente, sulla seconda parte

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el gera proprio bel, ansi beissimo, ma…». «Ma cossa?». «Ma difetoso, ostrega! Le tassine le gaveva tute el manego a sinistra!». «Eh, sti cinesi! Mai fidarse!». • Il tono di voce elevatissimo fra il personale è una peculiarità di tutti gli ospedali, ma in quello di Porto è… più peculiare. Ecco un dialogo fra due infermiere che, rifacendo i giacigli (sì, giacigli! Letti antiquati, materassi troppo corti e sfondati...), spettegolano su una coppia di amici: «I xe tuti do dei grandisimi rompibae: lu el serca sempre el pel tal vovo…». «E ‘a su fémena?». «E ‘a su fémena la serca sempre el pel ta l’omo!». uel tizio di Napoli, incarcerato in Russia per aver assaltato una piattaforma per l’estrazione del gas, perché mai non impiega la fenomenale organizzazione di Greenpeace, cui aderisce da anni, per risolvere il problema della munnezza nella sua città? Lo so io, il perché: non gliene frega niente dell’ecologia, è solo un ossessionato amante dell’avventura a tutti i costi, come quasi tutti i suoi colleghi grinpissini. ichiarazione ufficiale dell’ineffabile Michaela Biancofiore: «Dudù non è gay!». Ah, che sollievo! el West Bengala, stato della Federazione Indiana, un tribunale ha condannato una ragazza di

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o trascorso notti insonni nel tentativo di interpretare il senso di un avviso che ho trovato nella toilette del caffè Baraonda a Sanguinetto, nel Basso Veronese. Chissà dove era stato appeso il cartello nell’ottavo anno dell’Era Fascista. Che tipo di “casa” sarà mai stato? Casa di tolleranza? Casa del Fascio? Mah! in dalla costituzione dell’Unione Europea noi italiani ci lamentiamo, e con ragione, per come sono sprecati i denari che ci vengono assegnati dalla Comunità per realizzare progetti più o meno interessanti, utili, o indispensabili. E c’è un certo membro dell’Unione che, in quanto a spese allegrotte non scherza: quasi 500mila euro per una non meglio precisata ricerca scientifica sullo sperma dei galli (Asterix non c’entra, né tantomeno Obelix…); circa 40mila euro per realizzare un semaforo per il passaggio di vacche; 3 milioni e 300mila euro per la reintroduzione di una particolare farfalla in una specifica regione; 50 milioni per la costruzione di un albergo, opera talmente indispensabile che ne è stata già chiusa l’attività. E quale sarà mai lo Stato così sciupone? Non ci crederete, ma è la ricca Germania di Frau Angela Merkel. Tié! nche in Danimarca la crisi economica si fa sentire. Ecco come s’è ridotta per fame, poverina, la famosa sirenetta di Copenaghen...

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GIOCHERELLANDO

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