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POCKET | SPECIALE TEATRO | 16

STAGIONE TEATRAL E

2018 2019 w w w. p o r t o g rua ro . ne t



L’editoriale

UNA GRANDE STAGIONE

PER UN TEATRO CHE FA SPETTACOLO di Vincenzo Zollo Editore di Portogruaro.Net

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nche quest’anno la stagione al Teatro Comunale “Luigi Russolo” sarà caratterizzata da appuntamenti di forte interesse, suddivisi nei consueti cartelloni di prosa, cabaret & teatro comico e danza; poi gli spettacoli per i giovanissimi e per i più piccoli (fino ai tre anni) e per la scuola: per il primo ed il secondo ciclo delle primarie e per le secondarie di primo e secondo grado. Senza contare il progetto didattico della “Operina Corale”, rivolto agli alunni delle primarie, che ha come obiettivo quello di sensibilizzare ed avvicinare i più giovani al teatro facendogli vivere l’esperienza del palco da protagonisti. A chiudere il cartellone infine, con un programma che verrà reso noto a marzo, l’atteso ciclo de “Il porto del teatro” in cui le compagnie locali avranno l’opportunità di calcare il palcoscenico del Russolo per mettere in scena le loro rappresentazioni. Numerosi i nomi di spicco per questo 2018, tra cui troviamo ad esempio Anna Valle, Enrico Lo Verso, Umberto Orsini, Ale & Franz, Alessandro Fullin, Paolo Hendel, Michele Placido, Debora Caprioglio, Giacomo Poretti ed altri ancora... alcuni dei quali da noi intervistati nelle pagine che seguono. Un’altra grande stagione quindi. Niente di meglio per festeggiare i primi dieci anni di attività del teatro cittadino!

Supplemento a www.Portogruaro.Net del 29/10/2018 • Reg. Trib. di Venezia n. 10 del 05/05/2006 • Iscrizione al ROC n. 17423 Foto di copertina: Andrea Pavan © Copyright by VISYSTEM Editore Borgo San Gottardo, 55 Portogruaro VE Tel. 0421.280444 • pocket@portogruaro.net

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Partecipazione

UNA STAGIONE CONDIVISA TRA GRANDI CLASSICI E NOVITÀ di Maria Teresa Senatore Sindaco della Città di Portogruaro

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ta per avere inizio una nuova ed eclettica stagione al Teatro Comunale “Luigi Russolo”, che offrirà ai cittadini di Portogruaro un ricco programma di spettacoli di prosa, cabaret e danza. Quest’anno, in fase di programmazione, è stata prestata particolare attenzione ai consigli e ai preziosi suggerimenti giunti dagli spettatori e dagli insegnanti delle numerose scuole che scelgono di inserire l’arte teatrale all’interno della didattica. Il calendario di questa stagione è connotato da grande trasversalità: le rappresentazioni, infatti, spaziano dai grandi classici a proposte nuove ed inedite, con un occhio di riguardo anche per i più piccoli con le proposte per i giovanissimi e uno spettacolo particolare dedicato ai bambini da 0 a 2 anni, alle mamme e ai papà. Questa Amministrazione si augura che, al termine della stagione teatrale, possiate inoltre apprezzare il completamento della galleria del nostro Teatro con i suoi nuovi 190 posti, che porteranno la capienza a 628 sedute; permetteranno di accogliere un numero cospicuo di spettatori e di ospitare spettacoli ed eventi di sempre maggiore richiamo. Vi auguro un buon ascolto e una buona visione.

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Anniversario

I PRIMI 10 ANNI DEL RUSSOLO

di Paolo Pellarin Presidente della Fondazione Musicale Santa Cecilia

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a maggio 2009 il Teatro Comunale Luigi Russolo accoglie il pubblico per offrire momenti di approfondimento culturale, riflessione, svago, spensieratezza: occasioni per riscoprire storie già note o conoscerne di nuove, lasciandoci coinvolgere dall’atmosfera e dalle emozioni che solo lo spettacolo “dal vivo” è in grado di dare. Sono ormai passati dieci anni e a maggio 2019 il Teatro Russolo compirà il suo primo importante compleanno. In questi anni sono migliaia e migliaia le persone che si sono accomodate nella platea del teatro portogruarese, apprezzando spettacoli di danza, prosa, teatro comico, conferenze, concerti, tutte opportunità che offrono nutrimento per mente e cuore. Auguro al Teatro Russolo altre decine e decine di compleanni, sempre in compagnia di un pubblico numeroso e formato non da ultimo da quei bambini che si avvicinano al suo mondo anche grazie ai progetti didattici Operina Corale e Scopriamo il teatro, ideati da Davide Masarati - direttore artistico del teatro dall’inaugurazione fino al 2013 - che anche quest’anno la Fondazione Musicale Santa Cecilia si pregia di riproporre. Grazie a tutti voi che frequentate il Russolo, grazie a tutti coloro che rendono vivo il teatro della nostra città e grazie allo staff che ha sempre lavorato con professionalità e dedizione, per dare un’anima e un’identità al teatro di Portogruaro.

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LA BELLEZZA VA IN SCENA Via Botticelli, 2 · PORTOGRUARO (VE) · Tel. 0421.276001 Dal lunedì al venerdì: 9.00 - 13.00 / 15.00 - 19.30 Sabato orario continuato: 9.00 - 19.30 · Domenica chiuso È GRADITA LA PRENOTAZIONE


CALENDARIO

NOVEMBRE 2018

martedì 6 ore 21.00

PROSA venerdì 16 ore 21.00 DANZA domenica 18 ore 17.00 GIOVANISSIMI giovedì 29 ore 21.00 PROSA

TEATRO DE GLI INCAMMINATI E THEAMA TEATRO COGNATE - Cena in famiglia di Éric Assous - regia P. Piccoli con la collaborazione di A. Genovese con A. Valle, G. Goria, A. Zago, D. Marzari, N. Scarparo, D. Berardi e M. Barbiero

ta a intervis A ANN L VAL E pag.16

COMPAGNIA ARTEMIS DANZA/MONICA CASADEI IL BARBIERE DI SIVIGLIA coreografie Monica Casadei musiche Gioachino Rossini elaborazione musicale e brani originali Luca Vianini FONDAZIONE T.R.G. ONLUS PINOCCHIO drammaturgia e regia Luigina Dagostino con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore ERGO SUM UNO NESSUNO CENTOMILA dal romanzo di Luigi Pirandello adattamento e regia Alessandra Pizzi con Enrico Lo Verso

ta a intervis O ENRIC O S R LO VE 0 pag.2



CALENDARIO DICEMBRE 2018 venerdì 14 ore 21.00 DANZA

giovedì 20 ore 21.00

PROSA

domenica 23 ore 17.00

GIOVANISSIMI

COMPAGNIA OPUS BALLET BOLERO & SERATA EUROPEA coreografie Gustavo Oliveira, Aurelie Mounier e Loris Petrillo direzione artistica Rosanna Brocanello maître de ballet Bruno Milo COMPAGNIA UMBERTO ORSINI E TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE IN CO-PRODUZIONE CON CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FVG COPENAGHEN di Michael Frayn regia Mauro Avogadro con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice

ta a intervisIMO MASS IZIO L POPO 4 pag.2

ANTONIANO DI BOLOGNA, FONDAZIONE AIDA PINOCCHIO E CENTRO SERVIZI CULTURALI SANTA CHIARA IL MAGICO ZECCHINO D’ORO di Pino Costalunga, Raffaele Latagliata musiche originali Zecchino d’oro, riarrangiate da Patrizio Maria D’Artista - coreografie Elisa Cipriani e Luca Condello regia Raffaele Latagliata con Gennaro Cataldo, Stefano Colli, Danny Bignotti, Maddalena Luppi, Giada Maragno, Rebecca Pecoriello GENNAIO 2019

mercoledì 16 ore 21.00

CABARET

ITC2000 NEL NOSTRO PICCOLO scritto da F. Villa, A. Besentini, A. Ferrari e A. De Santis - regia A. Ferrari con Ale e Franz - con L. Schiavone chitarra elettrica/acustica, F. Palermo basso e voce, F. Luppi tastiere e voce, M. Orsi batteria

ta a intervisdi ALE R F ANZ ALE E . 26 pag


Il Maggiociondolo

LABORATORIO ORAFO Portogruaro - Via Cavour, 57 Tel. 0421 73669 www.ilmaggiociondolo.net


CALENDARIO GENNAIO 2019 domenica 20 ore 17.00 GIOVANISSIMI

mercoledì 23 ore 21.00

PROSA mercoledì 30 ore 21.00 DANZA

ACCADEMIA PERDUTA ROMAGNA TEATRI IL GATTO CON GLI STIVALI di Marcello Chiarenza regia Claudio Casadio con Maurizio Casali, Mariolina Coppola LUGANOINSCENA IN COPRODUZIONE CON LAC LUGANO ARTE E CULTURA, TEATRO CARCANO, CENTRO D’ARTE CONTEMPORANEA DI MILANO LA BISBETICA DOMATA di William Shakespeare, adattamento e traduzione Angela Demattè regia Andrea Chiodi con (in ordine alfabetico) Angelo Di Genio, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Igor Horvat, Christian La Rosa, Walter Rizzuto, Rocco Schira e Massimiliano Zampetti PARSONS DANCE COMPANY PARSONS DANCE artistic director David Parsons general manager Rebecca Josue resident lighting designer Howell Binkley FEBBRAIO 2019

mercoledì 6 ore 21.00

CABARET

COMPAGNIA NUOVE FORME - MUSA PRODUZIONI PICCOLE GONNE Infeltrimento teatrale di un classico della letteratura americana scritto da Alessandro Fullin liberamente ispirato a Little Women di Louisa May Alcott coreografie Sergio Cavallaro, regia Alessandro Fullin con Alessandro Fullin e con Tiziana Catalano, Sergio Cavallaro, Simone Faraon, Ivan Fornaro, Mario Contenti e Paolo Mazzini


Markus ettano p s a i v f f a t s e il suo FOSSALTA DI PORTOGRUARO (VE) Viale J.F. Kennedy, 14 (S.S. 14) Tel. 0421 1885246 • www.anthera.net


CALENDARIO FEBBRAIO 2019

mercoledì 20 ore 21.00

PROSA domenica 24 ore 17.00 GIOVANISSIMI

GIANLUCA RAMAZZOTTI PER GINEVRA SRL DIECI PICCOLI INDIANI… E NON RIMASE NESSUNO! di Agatha Christie - traduzione Edoardo Erba regia Ricard Reguant con Giulia Morgani, Tommaso Minniti, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia, Ivana Monti, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli, Carlo Simoni 3CHEFS TRIO COMEDY CLOWN di e con Claudio Cremonesi, Stefano Locati, Alessandro Vallin regia Rita Pelusio MARZO 2019

venerdì 1 ore 21.00 CABARET domenica 10 ore 17.00 PRIMI PASSI A TEATRO martedì 12 ore 21.00 PROSA

AGIDI SRL FUGA DA VIA PIGAFETTA scritto da Paolo Hendel con Gioele Dix e Marco Vicari - regia Gioele Dix con Paolo Hendel e Matilde Pietrangelo

ta a intervis O PAOL L HENDE8 pag. 2

MICHELE CAFAGGI CONCERTO PER PICCOLI CUORI E GRANDI SOGNI di e con Michele Cafaggi regia Ted Lumin Età consigliata: 0-2 anni GOLDENART PRODUCTION PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di Eric-Emmanuel Schmitt adattamento e regia Michele Placido con Michele Placido e Anna Bonaiuto

ta a intervis A ANN O T IU BONA 2 pag.3


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CALENDARIO MARZO 2019 domenica 24 ore 17.00 PRIMI PASSI A TEATRO

venerdì 29 ore 21.00

CAMPSIRAGO RESIDENZA E SCARLATTINETEATRO SISALE di Anna Fascendini e Bruna Pellegrini con Anna Fascendini o Valeria Sacco Età consigliata: 1-3 anni LA PIRANDELLIANA - COMPAGNIA MOLIERE SRL ABC PRODUZIONI O ELISEO OTTO DONNE E UN MISTERO di Robert Thomas regia Guglielmo Ferro con Anna Galiena, Debora Caprioglio, Caterina Murino e Paola Gassman

PROSA APRILE 2019 martedì 2 ore 21.00 CABARET

AGIDI SRL FARE UN’ANIMA di e con Giacomo Poretti con la collaborazione di Luca Doninelli regia Andrea Chiodi

ta a intervis MO GIACO TI PORET 4 pag. 3

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intervista a PROSA

Anna Valle COGNATE CENA IN FAMIGLIA martedì 6 novembre ore 21.00

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ags e rivelazioni non volgari ma dall’umorismo graffiante caratterizzano “Cognate - Cena di Famiglia”, la commedia di Èric Assous che, presentata e prodotta da Teatro De Gli Incamminati e dalla Compagnia Theama Teatro, apre le porte alla stagione 2018/2019 al Teatro Comunale Luigi Russolo di Portogruaro. Al centro della scena c’è una normale cena di famiglia tra tre fratelli e tre cognate, alla quale partecipa però anche la segretaria giovane, bella e seducente di uno loro. La sua presenza, rompe gli apparenti equilibri della famiglia creando diffidenza e tensioni che danno vita a colpi di scena tanto disperati per i protagonisti, quanto esilaranti per gli spettatori. Attraverso battute affilate, l’autore scava nel profondo facendo emergere con ironia e leggerezza le diversità dell’animo umano, le vigliaccherie, la crudeltà, le cattiverie e la solitudine. I personaggi, alla fine, finiscono per rivelarsi e mostrarsi come realmente 16

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sono, in un’esplosione scenica che farà stupire il pubblico presente in sala. Il regista, Piergiorgio Piccoli, conduce un gruppo di attori affiatati che, in un rimbalzo di aneddoti, rivelazioni e impertinenze, giocano con le varie personalità. Sul palcoscenico vedremo Guenda Goria, Anna Zago, Denise Marzari, Nicolò Scarparo, Daniele Berardi, Marco Barbiero e Anna Valle che, nella parte di Cristina, immobiliarista snob e in carriera, qui ci racconta alcune curiosità sullo spettacolo. Per la prima volta, quest’anno, portate in scena questa pièce... Sì, proprio così. Si tratta di una commedia francese scritta da Èric Assous, autore di origini tunisine trasferitosi in Francia, davvero spietato nel raccontare i caratteri dei vari personaggi. È una commedia che, forse in alcuni momenti, diventa un po’ amara, non è di certo una commedia all’italiana con battute e risate. L’umorismo francese si distacca dal nostro perché si ride di cose che potrebbero essere “crude” e cattivelle. Per me è la seconda volta che calco il palco teatrale con una commedia francese, solitamente sono sui set televisivi e cinematografici. Il teatro è una forte passione per tutti gli attori perché è una grandissima palestra. Questo spettacolo è impegnativo dal punto di vista della messa in scena, ma ci ha divertito molto. Quando mi hanno proposto la parte mi è subito piaciuta l’idea di essere protagonista di una commedia di questo genere; solitamente faccio sempre cose molto belle, ma estremamente sofisticate e nobili. Nelle varie produzioni a cui ho preso parte, le donne che ho dovuto interpretare avevano tutte dei caratteri positivi. In Cognate, invece, ho stravolto questo trend perché faccio la parte di Cristina, moglie snob e cattiva che non ha nessuna scusante per essere così com’è. Lo svolgersi della vicenda, tuttavia, porta ad una trasformazione dei personaggi: Cristina, ad esempio, diventa una vera e propria pescivendola. Qual è il punto di forza dello spettacolo? È proprio il fatto che si ride. In questa commedia i personaggi sono un ritratto specialeteatro

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di personalità, caratteri ben distinti tra di loro che raccontano come i rapporti tra cognate, che in realtà non sono parenti ma devono vedersi per forza, siano a volte falsi ed estremamente di apparenza. È un bel quadro, anche se a volte grottesco, di più famiglie, che possiamo ritrovare sia in Francia che in Italia. Nello spettacolo Matilde recita la battuta “È giusto che i fratelli abbiano voglia di vedersi, ma non vedo il motivo per cui noi cognate dobbiamo essere ostaggio di questa situazione”: non è sbagliato il tipo di pensiero, ma quasi nessuno lo direbbe così apertamente, al massimo lo potrebbe pensare. Si rispecchia nel personaggio che interpreta? Assolutamente no (ride), però proprio questo aspetto mi diverte. Non mi assomiglia e non mi è mai stato assegnato questo tipo di ruolo, è estremamente lontano dalla mia quotidianità. È stata davvero una sfida per me. Nel suo lavoro, preferisce recitare davanti ad una telecamera o al pubblico di un teatro? Entrambe sono attività molto soddisfacenti e stimolanti, ma allo stesso tempo diverse. Avere la possibilità di fare teatro, di tanto in tanto, è una boccata di insegnamento, di emozioni, di tantissimi aspetti positivi, che,


come ho già detto, servono da palestra a tutti coloro che svolgono il mio stesso lavoro. Ogni sera si ha di fronte un pubblico diverso, ti arriva energia nuova e ti rinnovi ogni volta che sali sul palcoscenico: si fanno, più o meno, le stesse cose, ma con spirito e sfumature differenti. Per l’attore il teatro rappresenta una sfida ogni giorno. Il set, invece, non ti dà queste possibilità: una volta finito di girare una scena, non si ripete più e si va avanti, a meno che il regista decida diversamente. Anna Valle ha raggiunto il successo grazie alla vittoria conseguita al concorso di Miss Italia nel 1995 che le ha consentito di avvicinarsi al mondo della recitazione. Apprezzata in Italia e all’estero, è diventata una delle interpreti di spicco all’interno del panorama cinematografico italiano. La sua prima partecipazione in una pellicola avviene nel 1996 nel cortometraggio “Le due bambole rosse” di Alessandro Ingargiola. A consacrarla “attrice”, tuttavia, è la televisione. Recita come protagonista nella serie tv “Commesse”, affianca Michele Placido in “Soraya” nel 2003, interpreta Cleopatra in “Imperium: Augusto” con Peter O’Toole e Charlotte Rampling e nella miniserie “Le stagioni del cuore”. Nel 2011 interpreta una delle sorelle Fontana della serie “Atelier Fontana - Le sorelle della moda” e in “Un amore e una vendetta”. Da anni è impegnata anche nel sociale ed è testimonial di diverse associazioni.

TEATRO DE GLI INCAMMINATI E THEAMA TEATRO COGNATE - Cena in famiglia di Èric Assous regia di Piergiorgio Piccoli con la collaborazione di Aristide Genovese con Anna Valle, Guenda Goria, Anna Zago, Denise Marzari, Nicolò Scarparo, Daniele Berardi e Marco Barbiero specialeteatro

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intervista a PROSA

Enrico Lo Verso UNO NESSUNO CENTOMILA giovedì 29 novembre ore 21.00

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uecentocinquanta repliche sold out e oltre 200.000 spettatori. Sono i numeri da record dello spettacolo Uno nessuno Centomila, il riadattamento ideato dalla regista Alessandra Pizzi di uno dei capolavori di Luigi Pirandello in occasione del 150° anniversario della nascita dello scrittore italiano. È un romanzo chiave in quanto incipit per un’analisi introspettiva sulle dinamiche esistenziali e della società. Si tratta di un unico testo narrativo, interpretato da Enrico Lo Verso, che mette in scena un contemporaneo Vitangelo Moscarda, l’uomo “senza tempo” in perenne ricerca della propria essenza dentro la quotidianità fatta di omologazioni. Il testo diventa critica della società di oggi che, come 100 anni fa (quando il testo fu scritto), tende alla partecipazione di massa a svantaggio del singolo individuo. La messa in scena è mutevole in ogni contesto e dà forma ad un personaggio che è uno, centomila e nessuno, tutti per la prima volta affidati 20

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al racconto di una voce, quella di Enrico Lo Verso.. Che tipo di spettacolo portate in scena? È uno spettacolo molto atipico e le sue caratteristiche hanno fatto rinascere in me la voglia di recitare in teatro dopo circa 12 anni. È stato pensato in occasione del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, anche se abbiamo iniziato a lavorarci già da circa due anni. Si tratta di un’interpretazione naturalistica, immediata, schietta, volta a sottolineare la contemporaneità del concetto di ricerca di sé stessi, la voglia di arrivare in fondo e assaporare la vita oltre le impostazioni sociali dei ruoli, la paura di essere al di fuori della massa e, infine, il piacere della scoperta del proprio “uno”. All’inizio non volevo proprio fare questo spettacolo, ma leggendo il testo ho scoperto di essere in sintonia con molti aspetti che mi hanno convinto. Sono sincero, ero convinto della non riuscita di questo progetto perché va contro i gusti imperanti del pubblico attuale. Tuttavia, al posto di chiudere lo spettacolo dopo due settimane siamo arrivati a due anni di repliche e abbiamo superato i 200 mila spettatori. Lo spettacolo rappresenta ciò che il pubblico non si immaginerebbe mai di trovare a teatro: questo aspetto lo porta ad essere apprezzato da tutti gli spettatori che, se possono, tornano a rivederlo. Il pubblico quale atteggiamento deve assumere per assistere allo spettacolo? Quando vado a vedere per la prima volta uno spettacolo, come quando inizio a leggere un libro, cerco di non sapere niente in merito per potermi godere lo sfogliare delle pagine così che mi possa sorprendere e darmi piacere. Il pubblico deve semplicemente pensare di andare a vedere una cosa che può essere interessante, commovente, o altro ancora: alla fine ne uscirà sempre stupito. Essendo un monologo che tratta di un argomento complesso, la sua interpretazione cambia di volta in volta? È uno spettacolo con tanti personaggi, ma con un solo attore. L’interpretazione 22

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varia solo a seconda dell’ampiezza del teatro e del palcoscenico; per il resto rimane sempre tutto uguale. Il mio monologo è una freccia che scaglio e arriva al cuore degli spettatori. Sarebbe un delitto cambiarlo. Vi è un’analisi dell’esistenza umana. Interpretare questi personaggi le ha lasciato qualcosa? Sì, molto. A me sembra di vederli fisicamente, di incontrarli e di conoscerli. Mi piace dipingere le loro piccolezze e le loro meschinerie. I personaggi portano avanti la storia, ma ognuno di loro racconta un modo di essere all’interno della società. Nel 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello

PREMIO FRANCO ENRIQUEZ 2017

Enrico Lo Verso fin da giovanissimo frequenta diversi corsi di teatro approdando al Centro sperimentale di cinematografia e all’Istituto nazionale del dramma antico. Grazie a questi studi, recita per varie produzioni teatrali e debutta al cinema nel 1988 con il film “Atto di dolore”. La vera svolta però avviene nel 1992 con il film “Ladro di bambini” di Gianni Amelio, dove prese il posto di Antonio Banderas. Nella sua carriera ha lavorato con registi di grande fama quali Michael Lehmann, Ricky Tognazzi, Ridley Scott, John Irvin e Gèrard Corbiau, che gli fece ottenere una certa popolarità anche in Francia.

ERGO SUM UNO NESSUNO CENTOMILA dal romanzo di Luigi Pirandello adattamento e regia di Alessandra Pizzi con Enrico Lo Verso specialeteatro

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PROSA

intervista a

Massimo Popolizio COPENAGHEN giovedì 20 dicembre ore 21.00

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osa accadde nel lontano 1941 quando il fisico Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr, alla vigilia del primo devastante uso della bomba atomica nel secondo conflitto mondiale? Il trio d’eccezione composto da Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, diretti da Mauro Avogadro, con questo thriller scientificopolitico faranno chiarezza su quella conversazione che, ancora oggi, resta un mistero. La storia ha avanzato molte ipotesi, ma è impossibile arrivare alla verità. Lo spettacolo è un appassionante intreccio in cui i piani temporali si sovrappongono, dando un valore universale alle questioni poste dai protagonisti che, in diversi scenari, ripropongono alcuni possibili incontri tra i due fisici. Questo spettacolo viene riproposto dopo 18 anni con gli stessi interpreti dando vita a quel “teatro di recitazione”, sempre più difficile da trovare, al quale Orsini, Popolizio e la Lojodice si sono sempre ispirati. 24

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Cosa emerge da questa commedia? Oltre alle formule sulla lavagna, c’è l’indeterminazione della verità in assoluto, e la cronaca di un’amicizia che poteva modificare il corso della storia, perché tedeschi e americani si inseguivano senza sapere chi per primo avrebbe avuto a disposizione la bomba. Entrambi sapevano di spingere il mondo sull’orlo di un abisso. Copenaghen è un labirinto di conversazioni profonde e schematiche, tra due uomini di altissimo livello, con a fianco una donna, la moglie di Bohr, coinvolta nei problemi; due uomini speciali che risolvevano equazioni calcolando tutto a mente e che giocavano a scacchi su scacchiere immaginarie. Siete un trio particolare… Noi siamo tre mosche bianche, recitiamo senza microfono, niente è digitale e il pubblico ci ringrazia. Genovese, Massimo Popolizio intraprende la sua carriera a fianco del regista Luca Ronconi. Ha recitato molto spesso in opere di Shakespeare. Molti sono i premi che ha ricevuto: quattro Premi Ubu come miglior attore negli spettacoli “Re Lear”, “Verso Peer Gynt”, “I due gemelli veneziani” e “Lehman Trilogy”, e l’Eschilo d’Oro. Numerose anche le partecipazioni in tv e al cinema come in “La grande bellezza” e in “Romanzo Criminale”. È noto anche come grande doppiatore: è infatti la voce di Lord Voldemort nella saga dei film di Harry Potter.

COMPAGNIA UMBERTO ORSINI E TEATRO ROMA - TEATRO NAZIONALE IN CO-PRODUZIONE CON CSS TEATRO STABILE DI INNOVAZIONE DEL FVG COPENAGHEN di Michael Frayn regia Mauro Avogadro con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e con Giuliana Lojodice specialeteatro

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CABARET

intervista a

Alessandro Besentini di Ale e Franz NEL NOSTRO PICCOLO mercoledì 16 gennaio ore 21.00

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le e Franz, dopo 26 anni dal loro inizio, tornano in teatro per raccontare le loro radici. Nel nostro piccolo infatti racconta il viaggio alla ricerca del loro punto di partenza, di ciò che ha mosso in loro la voglia di comicità. Il percorso non poteva non essere caratterizzato dalla risata, elemento che aiuta gli uomini a parlare di sé stessi senza prendersi troppo sul serio. Il duo racconta infatti il mondo visto dalla parte di chi ha coraggio, con le proprie idee, di vedere dentro la vita di ognuno. Ridendo ovviamente. Due i loro punti fermi in tutto il percorso: Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci a cui va il loro tributo. Ale (Alessandro Besentini) ci svela qualche curiosità sulla rappresentazione. Com’è nata l’idea di questo spettacolo? È stata un’evoluzione. Siamo partiti dai nostri pezzi per poi sfociare nelle canzoni 26

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di Gaber e Jannacci. È un progetto fatto a otto mani. I testi sono miei e di Franz (Francesco Villa, ndr) mentre le musiche di Alberto Ferrari e Antonio De Santis. In Nel nostro piccolo improvvisate? Questo spettacolo non ha nulla a che fare con l’improvvisazione, è tutto scritto dalla prima lettera all’ultima. È il nostro primo progetto di teatro-canzone completo. Cantiamo delle canzoni accompagnati da una grande band di amici e musicisti professionisti. Non saranno tantissime, sono tutte pensate ed hanno un senso diventando prologo o epilogo dei nostri pezzi.

Com’è nata la vostra passione per Gaber e Jannacci? Siamo cresciuti sul loro terreno. Noi abbiamo vissuto a Milano negli anni del loro massimo splendore artistico. Da subito ci siamo accorti che avevamo qualcosa in comune soprattutto nel linguaggio e nei nostri primi pezzi. Abbiamo avuto la fortuna di goderceli tutti. Duo comico milanese nato nel 1992 e giunto alla ribalta nel 2000 a “Zelig”. La loro carriera è stata un susseguirsi di successi con partecipazioni a numerosi spettacoli televisivi. Nel 2007 sono i protagonisti di “Buona la prima”, il loro primo programma. Non mancano le loro apparizioni al cinema da attori e da doppiatori.

ITC2000 NEL NOSTRO PICCOLO scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis - regia di Alberto Ferrari con Ale e Franz con Luigi Schiavone chitarra elettrica/acustica, Fabrizio Palermo basso e voce, Francesco Lupi tastiere e voce, Marco Orsi batteria specialeteatro

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intervista a CABARET

Paolo Hendel FUGA DA VIA PIGAFETTA venerdì 1 marzo ore 21.00

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aolo Hendel in questo spettacolo interpreta il signor Nestlè Monsanto Mitsubishi, un uomo che ha creduto molto nel progresso ma che ora vive da solo, chiuso in sé stesso in un appartamento gestito in domotica da Al, un computer configurato in modalità alter-ego. Le abitudini del protagonista sono sconvolte dalla proposta della figlia pioniera. Carlotta, interpretata da Matilde Pietrangelo, ha deciso di andare su Marte per lavoro e vorrebbe che anche il padre la seguisse, sconvolgendo il suo “isolamento” dal resto del mondo per aiutarlo a tornare finalmente operativo in veste di scienziato. Questo spettacolo accompagna gli spettatori in una sorta di visita guidata al futuro, che si sta sempre più insinuando tra di noi, coniugando felicemente l’ironia feroce sul degrado del presente con i toni di una commedia dei sentimenti. 28

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Fuga da via Pigafetta: come nasce l’idea di questo spettacolo? Mi sono immaginato l’Italia tra una sessantina d’anni assieme a Marco Vicari e Gioele Dix, che ha curato la regia. È nata l’idea di un uomo che vive in un monolocale gestito da un computer domestico. Siamo nel gioco della commedia e il rapporto tra uomo e computer più che a un futuro di tecnologia avanzata fa pensare a “La strana coppia” di Neil Simon. Tra i due sono frequenti i battibecchi e le piccole incomprensioni che danno vita a situazioni comiche. Lo spettacolo rimanda al precedente Via Antonio Pigafetta, navigatore. Come sono cambiate le cose da allora? Via Antonio Pigafetta, navigatore è stato uno dei miei primi spettacoli teatrali nel quale giocavo con un altro me stesso trasmesso sul piccolo schermo. In questa nuova commedia l’alter ego in qualche modo regola la mia esistenza e, a un certo punto, interferisce nella mia vita privata e nel rapporto tra me e mia figlia Carlotta costringendomi a prendere i necessari provvedimenti per neutralizzarlo... ammesso che alla fine io riesca a farlo! Lo spettatore troverà sul palcoscenico un Paolo Hendel “nuovo” o “delle origini”? Rispetto al monologo qui c’è un gioco a più voci e il meccanismo comico è costruito sull’incontro e i contrasti tra i tre personaggi della commedia: due in carne ed ossa, io e mia figlia Carlotta, e uno elettronico, il computer Al. Il pubblico che ruolo avrà? Il pubblico di solito si diverte. Almeno spero. È il terzo anno che portiamo in scena lo spettacolo e più gira meglio funziona, come sempre accade... Che tipo di comicità c’è in questo spettacolo? Ci siamo divertiti ad immaginarci la Terra tra ottanta anni con i suoi problemi di 30

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adesso peggiorati a tal punto da rendere necessario il trasferimento su Marte. Si ride di proiezioni e previsioni sul futuro alimentare quando si mangeranno cavallette e scorpioni, sulle nuove frontiere della scienza e sulle involuzioni della tecnologia, come la creazione dello smartphone sottocutaneo. Il mio punto di vista è pessimista ma meglio ridere adesso delle nostre ipotetiche future sventure che far finta di nulla e procedere allegramente verso il disastro ambientale...

Espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro paese, Paolo Hendel negli anni ’80 inizia a scrivere monologhi comici, come “Via Antonio Pigafetta, navigatore”, che lo fanno conoscere al pubblico. In televisione, è stato ospite fisso in molti programmi quali “Mai dire gol”, “Comici” su Italia 1 e “Fratelli e Sorelle d’Italia” su La7. Hendel si è fatto conoscere anche nel mondo del cinema prendendo parte a svariati film, come “Speriamo sia femmina” di Mario Monicelli, e per le sue apparizioni ne “Il Ciclone” e “Il pesce innamorato”. Intensa è la sua attività teatrale fin dagli anni ’90: ha scritto e interpretato monologhi quali “Caduta libera” e “Il tempo delle susine verdi”. È anche autore di due libri: “Ma culo è una parolaccia?” (Zelig editore, 1998) e “Come truffare il prossimo e vivere felici” (Mondadori, 2014).

AGIDI SRL FUGA DA VIA PIGAFETTA scritto da Paolo Hendel con Gioele Dix e Marco Vicari regia Gioele Dix con Paolo Hendel e Matilde Pietralgelo

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intervista a PROSA

Anna Bonaiuto PICCOLI CRIMINI CONIUGALI martedì 12 marzo ore 21.00

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na diatriba coniugale di una coppia, Lisa e Gilles, reduce da un misterioso incidente che avrebbe causato in lui un’amnesia temporanea. Anna Bonaiuto e Michele Placido sono i protagonisti di questo brillante gioco al massacro che, alla fine, rivelerà come anche la coppia più affiatata non sia altro che una coppia di sconosciuti. Un testo classico sull’amore coniugale. Cosa lo distingue dagli altri? La commedia fa sempre parte di quel teatro di archetipi, il maschio e la femmina, che, dopo anni, si trovano ad affrontare delle difficoltà. Qui, in più, prevale un gioco di menzogne molto forte, che si trasforma in un atto di difesa da parte di Lisa. I protagonisti sono un uomo e una donna che litigano, si amano e che non si sono detti la verità per anni. Il tema del non detto porta dei pesi dentro che, 32

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prima o poi, scoppiano. Il testo rappresenta proprio questo momento con dei colpi di scena notevoli. Schmitt, lo scrittore, crea dei bei personaggi, molto forti, sfaccettati e questo arricchisce il teatro. “Piccoli crimini coniugali”: il crimine diventa metafora del matrimonio? C’è dell’ironia nel titolo, infatti i crimini sono definiti “piccoli”. Quelli veri li conosciamo bene e non sono di certo quelli che definisce l’autore, ovvero non dirsi le cose, mentire, tirare avanti. Da questo spettacolo emerge anche il tema dell’insicurezza femminile con la donna che si dedica, sbagliando, per un’intera vita all’uomo. Ha sempre interpretato ruoli di donne forti. Che carattere ha Lisa? È una mezza matta, un po’ scombinata, fragile. Questi aspetti la portano ad essere crudele. È l’unico modo che lei ha per reagire alla situazione. È un personaggio ambiguo: si capisce che è stata succube del marito, ma dentro di lei si cela una grande donna che ama incondizionatamente. Anna Bonaiuto è una delle attrici più apprezzate del teatro e del cinema italiani. Ha lavorato con noti registi come Mario Massiroli, Mario Martone e Toni Servillo. Ha vinto il David di Donatello come migliore attrice protagonista in “L’amore molesto”, grazie al quale ha ricevuto anche il Nastro d’argento, il Globo d’oro e la Grolla d’oro. Numerosi sono anche i riconoscimenti ottenuti dalla critica teatrale.

GOLDENART PRODUCTION PICCOLI CRIMINI CONIUGALI di Eric-Emmanuel Schmitt adattamento di Michele Placido con Michele Placido e Anna Bonaiuto specialeteatro

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intervista a CABARET

Giacomo Poretti FARE UN’ANIMA martedì 2 aprile ore 21.00

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iacomo Poretti abbandona per un attimo il Trio composto con Giovanni Storti e Aldo Baglio per portare nei teatri il suo monologo “Fare un’anima”. Con questo spettacolo mostra un suo lato che non siamo abituati a vedere fatto di divertenti sketch, ma anche di riflessioni profonde che indagano sul significato dei sentimenti, sulla vita moderna, sull’essere genitori e la responsabilità di crescere un figlio. È uno spettacolo diverso dai suoi precedenti. Cosa l’ha spinta in questo versante? Sicuramente la voglia di novità. Il progetto di questo monologo mi frulla in testa da quando è nato mio figlio Emanuele. In quell’occasione venne a trovarci in ospedale un anziano sacerdote che conoscevamo bene. Si complimentò con noi e ci disse: “Bene, avete un corpo, ora dovete fare un’anima”. Questa frase 34

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mi è rimasta dentro per molto tempo, finché mi sono deciso ad affrontare la questione. Un compito certo non facile per il quale ho usato il linguaggio dell’umorismo e dell’ironia. Perché ha scelto proprio l’Anima come protagonista? Perché è quella cosa che ci fa muovere e vivere. Anima è una parola che rischia l’estinzione, è una parola strana, misteriosa, sconosciuta, ma dal suono gentile e impalpabile, costretta alla solitudine, un po’ come i bambini che non sanno giocare a calcio e per questo sono destinati a restare seduti a bordo campo a vedere gli altri. Una parola per stare in vita deve essere frequentata, scritta, detta. Le parole sono come le persone hanno bisogno di cure, se non si parlano vengono dimenticate e scompaiono. Prima di intraprendere la carriera di attore, Giacomo Poretti pratica svariati mestieri. Solo nel 1984 decide che la sua strada è il teatro. Prima incontra Marina Massironi e poi Giovanni e Aldo, con i quali condivide una visione vivace e semplice della comicità fatta dall’equilibrio tra l’immediatezza della battuta verbale e la mimica. Oltre alle celebri partecipazioni in Tv, il Trio si dedica con successo anche al teatro e al cinema con 10 film campioni di incassi. Poretti è anche autore di due best seller e attualmente scrive per Avvenire e per il Corriere della Sera.

AGIDI SRL FARE UN’ANIMA di e con Giacomo Poretti con la collaborazione di Luca Doninelli regia di Andrea Chiodi specialeteatro

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CONTINUA IL SUCCESSO

del progetto Operina Corale

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ono già all’opera i piccoli scrittori che anche quest’anno inventeranno la storia che darà vita ad una nuova Operina Corale: un vero e proprio spettacolo che vede protagonisti gli alunni delle scuole primarie, in veste di attori, cantanti, danzatori e scenografi. Prosegue infatti con sempre maggior entusiasmo il progetto didattico ideato da Davide Masarati con l’intento di far avvicinare i più giovani al mondo del teatro e alle sue arti: sono più di 800 i bambini che a maggio 2019 calcheranno il palcoscenico del Russolo per portare in scena la storia vincitrice del concorso “Una nuova operina”. La lentezza e la riscoperta delle bellezze e delle tradizioni del nostro territorio: questo il tema proposto per la 13^ edizione del progetto. Al giorno d’oggi viviamo sempre di corsa, la frenesia della vita quotidiana troppo spesso ci impedisce di avere il tempo per ascoltare, ammirare, scoprire. La nostra regione è ricca di storia, tradizioni e luoghi (naturali e non) da visitare di persona o da vivere attraverso i racconti delle persone anziane o più esperte. Imparare a rallentare, ad avere meno impegni, a prendere una pausa da computer, smartphone e videogiochi, può essere una grande opportunità per far spazio alla conoscenza e divulgazione del patrimonio del proprio ambiente di vita. Per scoprire cosa nascerà dalla fantasia dei bambini dovremo aspettare ancora un po’. Una giuria decreterà poi la storia vincitrice, che sarà consegnata ai professionisti che scriveranno copione, testi e musiche per le


canzoni di questa nuova Operina Corale. Per il momento lo staff della Fondazione Musicale Santa Cecilia, che cura l’organizzazione di queste attività, è felice di comunicare che le adesioni per questa edizione arrivano da 12 scuole di 6 Comuni: Portogruaro, Fossalta di Portogruaro, Concordia Sagittaria, Caorle, Ceggia e San Michele al Tagliamento. Un bel successo per un progetto didattico grazie al quale il Teatro Comunale Luigi Russolo si fa conoscere ed apprezzare da un bacino d’utenza sempre più ampio!


APERTURE BIGLIETTERIA PER INFORMAZIONI E ACQUISTO BIGLIETTI ORARI BIGLIETTERIA PRESSO IL TEATRO martedì, giovedì e sabato 18.00 - 19.30 nei giorni di spettacolo dalle ore 18.00 alle 21.00 (dalle 16.00 alle 17.00 per gli spettacoli pomeridiani) BIGLIETTERIA ONLINE: www.teatrorussolo.it www.vivaticket.it by Best Union Call center 892 234

TEATRO COMUNALE LUIGI RUSSOLO Piazza Marconi (Via Silvio Pellico) PORTOGRUARO (VE) INFOLINE 0421-270069 www.teatrorussolo.it biglietteria@teatrorussolo.it 38

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PORTOGRUARO Piazza Ippolito Nievo, 3 - Tel. 0421.71840

PORDENONE Piazza XX Settembre - Tel. 0434.27252 dal martedĂŹ al sabato 09.30 - 18.30 orario continuato - senza appuntamento

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