Portogruaro.Net Pocket

Page 1

POCKET | SPECIALE TEATRO | 02

lastagione

teatrale 2011/2012

w w w. p o r t o g ruaro.net



Teatro Russolo

L’EDITORIALE di Vincenzo Zollo Editore di Portogruaro.Net

G

irovagando in un motore di ricerca per farmi un’idea su quale sia l’andamento del Teatro a livello nazionale, rimango purtroppo deluso, anche se in qualche modo già preparato, nel trovare come risultati ben evidenti titoli come “Basta soldi pubblici al teatro” oppure “Teatro: servono fondi per le stagioni” ed anche “Niente soldi per la cultura” o “Galan: niente soldi per il bicentenario di Verdi” e “Niente soldi per la cultura, ma super premi ai dirigenti”, e così si potrebbe continuare per ore. Nonostante ciò, rincuora il fatto di vedere a Portogruaro una stagione teatrale di tutto rispetto, probabilmente una delle migliori di tutto il Veneto, nettamente in controtendenza rispetto a quanto avviene a livello nazionale per effetto dei succitati tagli. Viene quindi spontaneo rivolgere un paio di domande al direttore artistico del Teatro Luigi Russolo di Portogruaro, Davide Masarati, per capire come si vive, dal di dentro di questo mondo, un momento così difficile. Cosa ne pensa dei continui tagli nei confronti del Teatro, e più in generale della Cultura, in questo momento storico in Italia? Una volta un imprenditore mi disse “beato te Masarati che ti diverti dal mattino alla sera nel tuo teatro. Io invece in fabbrica…”. L’idea diffusa è che lavorare in teatro sia Supplemento a www.Portogruaro.Net del 30/01/2012 • Reg. Trib. di Venezia n. 10 del 05/05/2006 • Iscrizione al ROC n. 17423 • Direttore responsabile Maurizio Pertegato • © Copyright by VISYSTEM Editore • Via Spalti 7 Portogruaro VE • Tel. 0421.280444 • pocket@portogruaro.net

specialeteatro

3



L’EDITORIALE una sorta di divertimento continuo ove i problemi non esistono, o che quando arrivano si possano affrontare con quattro barzellette e un colpo di bacchetta magica. Così purtroppo non è: i teatri sono aziende con tanto di consigli di amministrazione, direttori, tecnici e maestranze, proprio come qualsiasi impresa. Se quando c’è una crisi economica, più o meno grave, i teatri si potessero temporaneamente trasformare in sale gioco, discount, ingrosso di formaggi e salumi ecc. forse vivrebbero meglio. Far funzionare un teatro specie in tempo di crisi è affar arduo e richiede il concorso fattivo e positivo di tanti: di chi ci lavora, dell’amministrazione pubblica di riferimento, degli sponsor, del pubblico che paga un biglietto, ma anche di tutti coloro che considerano indispensabile questo servizio, che per la nostra legislazione, è un servizio alla persona così come i trasporti pubblici, l’istruzione, la sanità, i servizi sociali e non certo un bene voluttuario. Siamo tutti d’accordo che in tempo di crisi ci sono delle priorità, ma il Teatro non è solo svago, anzi è anche e soprattutto cultura e formazione, specialmente per i più giovani. Merita dunque questo trattamento? Da quindici anni dirigo teatri e da trentacinque vivo di musica e di spettacolo, e la domanda che mi pone me la sono fatta mille e mille volte, specie quando mi trovavo all’estero per concerti, in Francia, Olanda, Austria, Germania, paesi che da decenni investono sulla cultura e sul teatro e, guarda caso, gli stessi paesi che se la passano meglio di noi sia dal punto di vista dell’offerta culturale che da quello strettamente finanziario. Il teatro è un servizio indispensabile per alimentare la mente delle persone. Il teatro è un “farmaco” che se assunto assiduamente combatte la solitudine, la pigrizia e il desiderio di stare in pantofole davanti la televisione, e nonostante sia ricchissimo di “principi attivi” utili alla conoscenza, all’attenzione, alla riflessione, all’emozione, alla commozione, al divertimento, non ha alcuna controindicazione e si può somministrare fin nella più tenera età. Pensi che ogni anno ospitiamo spettacoli per i bambini dai 3 ai 10 anni ed è bellissimo vedere con quale passione e divertimento i più piccoli “scoprono” e vivono il teatro. Il Russolo, che lei dirige, apre una seconda parte della stagione in granspecialeteatro

5



L’EDITORIALE de stile, con grandi protagonisti e grandi numeri. Pensa che un eventuale prolungarsi di questa situazione di crisi e tagli possa influire sulle future programmazioni ed attività del teatro di Portogruaro? Ci stiamo impegnando a fondo per un futuro possibile: il Comune di Portogruaro e la Fondazione Musicale Santa Cecilia stanno approfondendo questi temi da mesi, anzi, da anni. La volontà che lega ente proprietario e soggetto gestore è quella di continuare ad offrire spettacoli di qualità in grado di attrarre tantissimi spettatori, con i migliori servizi per il pubblico (informazione, organizzazione, accoglienza) ed una gestione efficiente ed agile, pur nella complessità di una conduzione molto specializzata ed impegnativa, il tutto soddisfacendo l’esigenza ineluttabile e inevitabile di contenere al massimo i costi. Una bella quadratura di cerchio insomma. Ma per contenere i costi l’unica arma non è tagliare la programmazione? Tagliare la programmazione o abbassarne la qualità genera inevitabilmente un ridimensionamento delle entrate da sbigliettamento ed anche quelle degli sponsor, meno interessati a programmazioni senza i grandi nomi; quindi risparmi da una parte ma incassi molto meno dall’altra. Penso che la stagione teatrale in corso, molto gradita proprio dal pubblico e dagli sponsor, sia già un buon compromesso tra qualità e contenimento dei costi. Sto vedendo in questo periodo molti teatri ed altrettanti spettacoli per la prossima stagione, sto consultandomi con altri direttori che hanno problemi simili ai nostri (guarda caso!), per trovare la ricetta giusta (oggi sembro un farmacista!) per organizzare una nuova stagione che, pur contenendo i costi dei cachet, accontenti il nostro pubblico appassionato, fidelizzato ma anche giustamente esigente. Quindi? Il mio inguaribile ottimismo mi dice che ce la possiamo fare. Intanto godiamoci i prossimi spettacoli e i tanti “tutto esaurito” che contraddistinguono le nostre stagioni teatrali e, come dicono i direttori di palcoscenico: “Chi è di scena. Aprite il sipario!”. Quello del Teatro Russolo naturalmente!

specialeteatro

7


VENERDì 3 FEBBRAIO ore 21.00

S

cabaret

“COSE CHE MI SONO CAPITATE A MIA INSAPUTA”

econdo appuntamento dedicato agli amanti del cabaret con un’intramontabile icona dell’umorismo “made in Italy”: Eugenio Ghiozzi (in arte Gene Gnocchi!!!).

Dopo un esame radiologico, il protagonista della vicenda scopre qualcosa di davvero inquietante: è sano, anzi sanissimo, ma, nel corso della sua vita, non ha mai esternato alcuna emozione. E, come se questo non bastasse, coinvolgendo il pubblico, nella rilettura di quella lastra grigia e indefinita, comprende che quell’esame è stato pagato da altri a sua insaputa. Da qui inizia una folle corsa all’indietro nel tempo che lo porterà alla dolorosa consapevolezza che gli eventi a lui accaduti non sono stati determinati dalle sue scelte, ma da qualcuno di più grande di lui. Forse Dio? O il ministro per l’attuazione del federalismo? Sarà forse un impiegato dell’ACI o il direttore del catasto? Macché!!! Sarà semplicemente il carrozziere!! Ma tutto comunque avviene, dal mistero se sia più conveniente l’eolico o il fotovoltaico fino alla scoperta della vera identità del garante della privacy. Mentre questa discesa agli inferi continua inesorabile, allo spettatore non resta che chiedersi: perchè sono qui? Non era meglio una visita guidata al museo delle ceramiche di Faenza? Un delirio di sconcertanti battute prese dall’attualità a cui si mescolano racconti assurdi, come ad esempio, la vera storia di Tarzan signore delle

8

portogruaro.netpocket


GENE GNOCCHI scimmie (perchè con le scimmie ci va veramente). Un calderone fantastico che, con un pizzico di fantasia potremmo anche considerare reale.

18/28 euro con................................................................................................ Gene Gnocchi di............................................................................................... Eugenio Ghiozzi collaborazione ai testi................................Francesco Freyrie, Ugo Cornia, Simone Bedetti, Maurizio Giambroni specialeteatro

9


DOMENICA 5 FEBBRAIO ore 17.00

giovanissimi

PICCOLO CORO “MARIELE VENTRE”

DELL’ANTONIANO DI BOLOGNA


A

rriva al Russolo una delle formazioni corali più originali a livello internazionale, un complesso formato da piccoli grandi professionisti!

Il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna è stato fondato nel 1963 da Mariele (Maria Rachele) Ventre, dell’Istituto Antoniano di Bologna che lo ha diretto fino alla morte nel 1995. Ora è stato ribattezzato “Piccolo Coro Mariele Ventre” ed è diretto da Sabrina Simoni. All’interno del percorso formativo dei bambini si presta molta attenzione agli aspetti ludici e sociali, fondamentali per lo sviluppo armonico della personalità del bambino. È un complesso corale infantile tra i più celebri del mondo. I suoi componenti, di età che varia dai 3 agli 11 anni, accompagnano annualmente i bambini solisti allo Zecchino d’Oro; a ciò si aggiunge un’importante attività discografica e concertistica in Italia e all’estero, con partecipazioni a trasmissioni televisive e produzioni audiovisive. Negli anni il Piccolo Coro ha incontrato i più importanti protagonisti della scena internazionale quali Luciano Pavarotti, Richard Attemborough e Peter Ustinov; risale invece al 2008 l’esibizione con Andrea Bocelli a Parigi, dove il Piccolo Coro è stato invitato per l’assegnazione dell’Expò 2015. Dal 2002 il Piccolo Coro è Ambasciatore Unicef e nell’aprile 2008, a Bologna, ha rappresentato lo Zecchino d’Oro nella cerimonia Unesco di inserimento tra i Patrimoni per una Cultura di Pace. Un concerto che entusiasmerà grandi e piccini, trasportando il pubblico in un viaggio nelle note dell’infanzia.

4/6 euro diretto da................................................................................... Sabrina Simoni specialeteatro

11


MARTEDì 7 FEBBRAIO ore 21.00

prosa

“MIA FIGLIA VUOLE PORTARE IL VELO”

C

aterina Vertova, una della più versatili e caparbie attrici italiane da oltre 20 anni impegnata tra cinema, teatro e televisione, è protagonista di una rappresentazione che tocca importanti temi di assoluta attualità. Dopo anni di dibattito sul “velo”, il mondo occidentale torna a interrogarsi sulla propria identità e sulle relazioni con la comunità islamica che vive al suo interno. Al centro della questione le donne musulmane: è ammissibile portare il velo in una società che ha fatto della laicità e dell’emancipazione femminile due dei suoi cardini? Il testo scritto da Sabina Negri è liberamente tratto da “Lettera a mia figlia che vuol portare il velo” di Leila Djitli, giornalista di origine algerina che vive a Parigi. Il romanzo ha raggiunto la vetta delle classifiche francesi. Fatima è una donna franco-algerina che si è sempre battuta per l’integrazione, la libertà, i diritti delle donne musulmane. Jasmine è sua figlia, ha venticinque anni, e il giorno seguente si deve laureare in medicina. I preparativi per festeggiare l’importante traguardo, che racchiude in sé anche il valore dell’emancipazione, sono in corso. Ma improvvisamente Jasmine rivela alla madre che vuole portare il velo. Le sue parole tagliano l’aria, paralizzano i preparativi della festa, fanno crollare le certezze. Fatima inghiotte la rabbia, cerca di dominare la delusione ma deve rinunciare a “proibire”. Il marito, che è

12

portogruaro.netpocket


sempre stato estraneo alle loro vite, viene chiamato in causa senza successo. Si riapre così uno scenario sul quale si agitano i grandi temi del rapporto uomodonna, dell’indipendenza, delle diversità, della fede e dell’integralismo. Lo scontro, inevitabile, sembra destinato a inasprirsi e ad aprire ferite profonde. Ma, alla fine, le due donne trovano un terreno comune, quello dell’amore e del rispetto reciproco. I problemi generati dalle ideologie e dai radicalismi restano, irriducibili, così come resta l’ansia della ricerca identitaria: almeno stavolta, però, tutto viene sopito dall’intensità del legame sentimentale.

18/28 euro Questo spettacolo fa parte del progetto “Giovani a Teatro”

con.......................Caterina Vertova (Madre) e Alice Torriani (Figlia) di....................................................................................................Sabina Negri regia di.........................................................................................Lorenzo Loris apparizione in video di........................................................ Alessandro Haber musiche a cura di.............................................................Didier de Cottignies scena di............................................................................. Daniela Gardinazzi specialeteatro

13


GIOVEDì 16 FEBBRAIO ore 21.00

danza e balletto

UN AMERICANO A PARIGI

George Gershwin: diario di viaggio

I

l Russolo ha il piacere di ospitare uno dei ballerini più amati dal pubblico italiano: Raffaele Paganini arriva a Portogruaro con la compagnia di danza da lui fondata, in uno spettacolo che lo vede vestire i panni del noto compositore di “Rapsodia in blu”. Un americano a Parigi infatti non è solo il titolo di uno dei più famosi poemi sinfonici composti da George Gershwin, ma anche una formula ideale per riassumere la vita del grande compositore newyorkese. Nato nel 1898 a Brooklyn, figlio di una coppia di ebrei russi emigrati in America, negli anni Venti, Jacob Gershowitz alias George Gershwin era un giovanissimo talento musicale noto ai frequentatori di Broadway per il successo precoce ricevuto con la famosa Rapsodia in Blu. La noia della routine della sala prove lo porta a volare in Europa alla ricerca di quelle radici della cultura musicale che in America non ha mai trovato. Arriva così a Parigi, cuore culturale del Vecchio Continente, dove ha l’occasione di apprendere il repertorio classico di Nadia Boulanger e, soprattutto, di Maurice Ravel. Il soggiorno a Parigi diviene un viaggio soprattutto attraverso se stesso e un’occasione per esplorare il proprio talento. Gershwin fu davvero “un americano a Parigi”, un artista fortemente anomalo, capace di una sintesi unica e irripetibile tra classico e contemporaneo, tra le musiche di estrazione popolare e quelle di tradizione più nobile, riuscendo come nessun altro a fonderle perfettamente in una miscela di immenso fascino.

14

portogruaro.netpocket


Un compositore particolarmente caro a Raffaele Paganini che ne definisce lo stile come “insuperabile, ballabile”. Il ballerino romano, sicuramente il più adatto – per la sua formazione e la sua straordinaria duttilità – a ricoprire questo ruolo, regalerà al pubblico una performance che colpirà per la naturalezza e la forza interpretativa.

14/24 euro con.......................................................................................Raffaele Paganini coreografie di....................................................................... Luigi Martelletta musiche di.............................................................................George Gershwin scene e costumi di............................................................ Giuseppina Maurizi libretto ed elaborazione drammaturgica....................................... Riccardo Reim

specialeteatro

15


PORTOGRUARO . Via Camillo Valle, 42 Tel. 0421 284 911 . Fax 0421 284 999 www.coveor.it . info@coveor.it

CI TROVI ANCHE A: San Michele al Tagliamento . Caorle . Annone Veneto . Santo Stino di Livenza . La Salute di Livenza . Bibione


o

Consulenza e proposte su misura per l’approccio al credito

Tel. 0421 284964 . credito@coveor.it www.cofidiveneziano.it


LUNEDì 27 FEBBRAIO ore 21.00

prosa

LA LAMPADINA GALLEGGIANTE

L

o scorso anno il Russolo aveva ospitato una riuscitissima trasposizione teatrale di un film di Almodóvar. L’esperimento (che ebbe un enorme riscontro di pubblico) viene ripetuto anche in questa stagione: in scena “La lampadina galleggiante”, film scritto da uni dei più estroversi e geniali registi degli ultimi anni, Woody Allen. È una favola postmoderna, semplicissima e illuminante al tempo stesso, delicata e divertente, pervasa di un umorismo sottile e intelligente, degno del miglior Woody Allen. La storia è ambientata in una degradata periferia di New York nel 1945 e racconta le vicende di una stravagante famiglia in piena crisi esistenziale. Il padre sogna di vincere alla lotteria e scappare con la sua amichetta, una cameriera di un locale di quart’ordine, ma è assalito dagli strozzini; la madre da ragazzina voleva fare la ballerina ed ora progetta di vendere fiammiferi personalizzati per corrispondenza, anche se le sue frustrate ambizioni di successo si riversano sul figlio ‘artista’. Dei due figli, uno appicca gli incendi, l’altro vorrebbe fare il prestigiatore ma è letteralmente terrorizzato dal pubblico e continua a balbettare. Infine c’è un manager il cui migliore cliente è un cane che canta. Da qui in poi si sviluppa il nodo drammatico del testo in un caleioscopico intrecciarsi di situazioni. L’opera di Allen è intrisa di sfumature oniriche ed è chiaramente inverosimile, eppure presentata con una naturalezza quasi disarmante che la rende plausibile.

18

portogruaro.netpocket


mariangela d’abbraccio È un’opera che conquista ed emoziona, catturando il pubblico con la magia e la poeticità dei suoi dialoghi e dei suoi personaggi, che difficilmente si dimenticano. Il simbolismo celato dietro le vicende narrate ed il suo significato sono palesi e comprensibili, e forse proprio per questa sua immediatezza il testo riesce a colpire. Per chi conosce Allen e la sua comicità, la sorpresa è notevole: qui è tutto diverso, più intimista e solitario, l’ironia è leggera, amara, sconsolata; i personaggi inseguono qualcosa che non trovano mai, ed i loro sogni svaniscono in uno straziante senso di impotenza.

A causa di gravi motivi di salute e ricovero ospedaliero, Giuliana De Sio è stata costretta a rinunciare alla produzione dello spettacolo. Verrà sostituita da Mariangela D’Abbraccio.

18/28 euro Questo spettacolo fa parte del progetto “Giovani a Teatro”

di....................................................................................................Woody Allen con....mariangela d’abbraccio, Fulvio Falzarano, Mimmo Mancini regia di................................................................................Armando Pugliese scene di....................................................................................... Andrea Taddei con............... Barbara Giordano, Emanuele Sgroi, Luca Buccarello specialeteatro

19


VENERDì 9 MARZO ore 21.00

LELLA COSTA

cabaret

“ARIE”


N

Nel marzo 2010 Lella Costa veniva insignita dagli Amici del Conservatorio di Milano del premio “Una vita per la Musica”. Tanto fu l’entusiasmo e l’incredulità per questo ambito riconoscimento che si mise a rileggere tutti i copioni dei suoi spettacoli per verificare se davvero in ognuno di loro ci fosse, più o meno esplicito, più o meno consapevole, qualcosa “che aveva a che fare con la musica”. In effetti scoprì che era costante la presenza della musica, non solo come semplice colonna sonora, ma proprio come voce altra, come interlocutore comprimario e complice di palcoscenico; e c’erano anche, in ogni testo, dei brani costruiti con una scansione metrica che li rendeva molto più simili a uno spartito che a un copione, a un assolo che a un monologo. Arie. Piccole romanze recitate. Riproporle non vuole essere soltanto una sorta di rivisitazione antologica, ma anche e forse soprattutto un’occasione per cucire insieme momenti in apparenza lontani e diversi e magari scoprire che sì, c’è un filo che li unisce, ed è saldo, e regge al tempo e all’usura. Un viaggio che si ripropone di ripercorrere con piacevolezza e divertimento l’universo femminile, alla ricerca di cose passate, in un modo più simile ad uno spartito che a un copione, ad un assolo che a un monologo. Lo spettacolo di Lella Costa vuole essere anche un piccolo omaggio verso alcuni importanti musicisti con i quali ha collaborato nel corso degli anni come Paolo Fresu, Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Furio Li Castri, Paolo Damiani, Danilo Rea, Antonello Salis, Bebo Ferra, Ruggero Laganà, Giorgio Mezzanotte e molti altri.

18/28 euro Questo spettacolo fa parte del progetto “Giovani a Teatro”

di e con............................................................................................ Lella Costa regia di................................................................................... Giorgio Gallione specialeteatro

21


DOMENICA 11 MARZO ore 17.00

claudio casadio

giovanissimi

POLLICINO


L

o spettacolo narra la vicenda di Pollicino, ultimo di sette fratelli abbandonati dai genitori, perduti nel bosco, vittime dell’orco che intende divorarli, e finalmente salvati proprio dall’intraprendenza del più piccolo di essi. Il protagonista della vicenda è piccolo, il più piccolo, ma la sua paura, grande, non lo annichilisce. Ciò che, al contrario, lo rende vincitore di fronte alle avversità della vita è la curiosità ed il suo coraggioso desiderio di conoscere la realtà, anche nei suoi aspetti più crudeli. è la curiosità che spinge Pollicino a vigilare su quanto dicono e fanno i genitori ed egli è in grado di avvertire con tempestività il pericolo e di attrezzarsi per farvi fronte. Dalla casa del padre a quella dell’Orco, attraverso il bosco si avvia al mondo, verso altri boschi ed altre case… Pollicino non fa ritorno a casa sua e non si perde: il suo viaggio continua. In compagnia dei fratelli. Se è vero che Pollicino è solo a pensare, è altrettanto vero che, nel suo allontanamento da casa, egli solo non è. La presenza dei fratelli è calda, nel buio e nel freddo della notte. Anche nei momenti drammatici c’è qualcuno con cui giocare, con cui litigare, con cui affrontare l’ignoto. Una favola che, con linguaggio semplice e vero, avvicina il bambino alla concretezza e alle difficoltà della vita adulta.

4/6 euro Questo spettacolo fa parte del progetto “Giovani a Teatro”

di.....................................................................................Marcello Chiarenza con..........................................................................................claudio casadio musiche di ................................................................................ Beppe Turletti regia di....................................................................................... Gianni Bissaca specialeteatro

23


DOMENICA 25 MARZO ore 21.00

prosa

L’ARTE DEL DUBBIO

L

o spettacolo è tratto da un blasonato libro di Gianrico Carofiglio che tratta di tattica e strategia processuale. Agli occhi degli autori lo strumento dell’interrogatorio e la forma del processo sono la forma più antica di teatro che ci sia. Lo spettacolo ha una struttura aperta e non convenzionale, in cui Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani dialogano con il pubblico, entrando e uscendo dai ruoli, raccontando storie di tribunale in cui spesso niente è come appare. «L’anagramma di “la verità” è “relativa”. Niente come questa battuta introduce nel cuore del saggio/racconto di Gianrico Carofiglio, L’arte del dubbio. […] Carofiglio ha scritto non un saggio, ma un manuale di sopravvivenza. Il suo è un libello delizioso su questo tema. In termini giudiziari, certo, ma proprio per questo privi di voli pindarici, molto poco teorici, bensì assai concreti, declinati su quel catalogo infinito di casi diversi che è l’umana società. Un abbecedario sul dubbio. Un manuale di procedura processuale non soltanto per stanare la verità, ma per intuire, intravedere, aprire vie non battute laddove l’ovvio altrimenti impererebbe. Scorrono i più svariati casi di cronaca, nelle preziose pagine volteriane di Carofiglio, come un mosaico di tessere imprevedibili.» Stefano Massini «Dieci anni fa scrissi e pubblicai un libro sulle tecniche di interrogatorio, destinato agli addetti ai lavori e costruito sulla riproduzione e sullo studio di veri

24

portogruaro.netpocket


Ottavia Piccolo verbali, tratti da veri processi. […] Nella nuova versione di quel manuale sono state eliminate le parti strettamente giuridiche, è stato semplificato, vorrei dire bonificato, il linguaggio, c’è un titolo nuovo cui ci siamo subito affezionati. Ma nella sostanza il libro è lo stesso, anche se ora è deliberatamente rivolto a un pubblico non tecnico. Ci sono ancora indicazioni di tattica e di strategia processuale e ci sono ancora spunti di riflessione sul rapporto tra linguaggio, persuasione e verità. E soprattutto ci sono le storie. Storie ridicole, storie avvincenti, storie drammatiche o tragiche. Schegge del reale, pezzi di vita che, raccontati sul palcoscenico del processo, diventano modelli del mondo. Perché, in fin dei conti, questo è sempre stato un libro di storie e sulle storie. “Perché le storie sono tutto quello che abbiamo”.» Gianrico Carofiglio

18/28 euro Questo spettacolo fa parte del progetto “Giovani a Teatro”

con.........................................................Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani regia di....................................................................................... Sergio Fantoni versione teatrale di.................................................................. Stefano Massini tratto dal libro..................... “L’arte del dubbio” di Gianrico Carofiglio specialeteatro

25


OPERINACORALE Non ho tanta fame, mi brontola la pancia e sono troppo preoccupato: spero di non sbagliare niente stasera! Ci saranno tutti: la mamma, il papà, la mia sorellina, i nonni e la zia. Oggi è il 20 maggio e tutti verranno a teatro per vedere la mia recita, l’operina corale che abbiamo preparato a scuola quest’anno. Oggi abbiamo anche fatto le prove generali, siamo andati al teatro con l’autobus: abbiamo portato tutte le cose che ci servono per la recita. Marco era tutto agitato perché ogni tanto si dimentica i passi che dobbiamo fare durante la canzone... cantare e ballare allo stesso tempo non è mica facile! Alex (il nostro insegnante di recitazione) ci ha fatto entrare dall’ingresso artisti, lo stesso che usano gli attori professionisti. Oggi anche noi saremo attori,

cantanti e ballerini, perciò possiamo usare i camerini per prepararci prima dello spettacolo. Nei camerini erano già pronti i nostri costumi: gialli, rossi e bianchi. Ogni personaggio ha il suo colore. Io per esempio faccio uno dei briganti e ho il costume rosso. Durante l’anno il maestro di recitazione, la maestra di danza e la maestra di canto sono venuti a scuola per insegnarci cosa fare. La storia la sapevamo già perché l’hanno inventata i nostri amici della 3a B: sono loro che hanno vinto il concorso per la storia più bella! Così dei musicisti e una scrittrice l’hanno letta e hanno inventato le musiche e il copione per noi bambini. E’ nata così un’opera lirica in piccolo, come quelle che ascolta mia nonna e che raccontano le storie di Tosca, Figaro e altri personaggi.


Un progetto che, giunto alla sesta edizione, continua a regalare agli alunni delle elementari l’emozione e lo spirito di squadra propri dello spettacolo dal vivo. Con le maestre abbiamo costruito gli oggetti che ci servivano. Io ho un piccone fatto con il cartone e lo scotch, però in teatro si fa così: ci sono cose finte, tu usi la fantasia e poi ti sembrano vere. Abbiamo fatto tante prove per imparare bene le battute, i movimenti e le canzoni… e oggi è il grande giorno! Sono emozionato! Adesso è ora di partire, ho detto alla mamma e al papà di sbrigarsi perché a teatro non si può arrivare in ritardo! …eccomi in teatro, siamo tutti pronti dietro alle quinte. Mi hanno detto di non guardare il pubblico da dietro le quinte, perché se vedo il pubblico… il pubblico vede me! Anche le maestre sono qui con noi… menomale perché così se ci dimentichiamo qualcosa loro ci suggeriscono. Questo posto sembra magico: ora è tut-

to buio, ma poi i tecnici del teatro sono capaci in un secondo di far sorgere il sole o creare una notte stellata… questo è possibile perché qui sopra al palco ci sono tanti fari, tante luci colorate; se alzo la testa le posso vedere. E abbiamo scoperto un altro effetto speciale! I disegni che noi bambini abbiamo fatto a scuola in questi mesi servono per fare la scenografia. I tecnici, grazie a un videoproiettore e a un computer, li hanno fatti diventare giganteschi! Che bello, c’è anche il disegno che ho fatto io! Bene ecco, si sente già il primo applauso… che agitazione! Marco e Martina mi stringono forte la mano, so che anche a loro batte forte il cuore. … si sta aprendo il sipario, tocca a noi! Inizia la magia!


L’UNICO CENTRO A PORTOGRUARO

Un benessere naturale ideale

anche per i bambini Con 30 minuti di seduta si gode degli stessi benefici di 3 giorni di mare.

Piazza Marinetti, 2 - Residence Le Torri - Tel. 0421 275460

by ARBI INVESTIMENTI Srl Investiamo nel benessere


scopriamoilteatro Ieri tutti noi bambini della 1a B siamo andati a visitare il teatro di Portogruaro. Appena siamo arrivati ci siamo preoccupati: davanti alle porte del teatro c’era un grande cartello con scritto che il teatro era chiuso. Era scritto male, anche con un errore di grammatica! Fuori c’era una signora delle pulizie che ci ha spiegato che il custode del teatro non sopporta i bambini e non vuole farli entrare. Ma noi avevamo una lettera di invito che ci aveva portato la bigliettaia del teatro perciò non potevano proprio lasciarci fuori! La signora delle pulizie è andata a chiamare il custode, un tipo molto strano! Aveva un cappellaccio, una rosa nel taschino e una scopa in mano: a noi faceva un po’ ridere, ma i bambini

della scuola materna che erano con noi si sono anche un po’ spaventati perché lui ha cominciato a urlare e a dire che non voleva bambini in giro perché rovinano tutto il suo bellissimo teatro. E’ stato molto difficile convincerlo a farci entrare ma poi è arrivato anche il direttore del teatro che lo ha sgridato e così abbiamo potuto cominciare la nostra visita. Il direttore ci ha spiegato che il teatro si chiama Luigi Russolo, come un signore che è nato e ha vissuto a Portogruaro. Lui ha inventato degli strumenti musicali strani, gli “intonarumori”. Abbiamo visto una foto di Russolo e della sua invenzione e poi anche ascoltato il suo suono. La bigliettaia ci ha fatto vedere dov’è la biglietteria ma, mentre


Cosa succede se un gruppo di bambini in visita al Teatro Russolo viene accolto da un custode scorbutico e da una signora delle pulizie che sogna di diventare un’artista? lei parlava, il custode continuava a brontolare e voleva di nuovo mandarci via perché non avevamo pagato il biglietto. Allora la signora delle pulizie e la bigliettaia, con un tranello, lo hanno chiuso dentro alla biglietteria in modo che non potesse più disturbarci! Che ridere! Finalmente siamo potuti entrare in sala e ci siamo seduti sulle poltroncine rosse. Abbiamo sentito una voce, quella della signora delle pulizie che era dietro al sipario. E’ stata lei a raccontarci un po’ i segreti del teatro, e a presentarci le arti che esso può ospitare: canto, musica, danza, recitazione. Abbiamo subito capito che quello è un posto pieno di sorprese: a un certo punto la signora si è trasformata in Mary Poppins e ha cantato e danzato, poi sono comparse delle bellissime ballerine con i loro tutù luccicanti e alcuni piccoli musicisti hanno suonato per noi. Eravamo incantati da tutti questi spettacoli inaspettati quando è ricomparso il custode che nel frattempo si era liberato! Ha cominciato a rincorrere Mary Poppins e la bigliettaia, e proprio quando lui le ha raggiunte si sono bloccati tutti: al30

portogruaro.netpocket

tra sorpresa! Non litigavano sul serio! Stavano recitando tutti! Il custode non era cattivo, anzi, non era neanche un custode! Era un attore! Ci ha invitato a salire sul palcoscenico e abbiamo conosciuto i tecnici e visto come funziona il loro lavoro. Sopra il palco ci sono delle stoffe nere, le quinte e il fondale e tante corde che servono al macchinista. Poi la cosa più bella sono le luci colorate e la macchina del fumo! In un attimo siamo stati avvolti da una strana nebbia che diventava rossa, poi gialla, poi verde! Per finire la visita, ci hanno accompagnato ai piani superiori, per vedere i camerini dove si preparano gli artisti, e ognuno di noi ha ricevuto in regalo un portapenne da costruire: un ricordo di questa strana visita guidata che ci ha fatto proprio divertire! Quest’anno, grazie al progetto “Scopriamo il teatro”, altri 301 bambini dell’ultimo anno della scuola materna e della 1a elementare potranno vivere questa indimenticabile e divertente esperienza che gli farà conoscere meglio il teatro della città e li porterà alla scoperta delle magie del suo palcoscenico.


TUTTI I GIOVEDÌ

SCONTO SU TUTTI I REPARTI di profumeria, detersivi ed igiene persona

PROMOZIONE ESCLUSIVA PER IL NEGOZIO IL TULIPANO DI PORTOGRUARO

Via Botticelli, 2 (lat.le Viale Trieste) >> tel. 0421 276001 DAL LUNEDÌ AL SABATO 8.30 - 13.00 / 15.00 - 19.30


Si colloca nel cuore storico della Iulia Concordia, bagnata dalle acque del fiume Lemene. L’Hotel offre 14 stanze dotate di tutti i comfort della sua categoria. Ampio parcheggio privato. CONCORDIA SAGITTARIA/VE • Centro Storico Via Roma, 90 • Tel. 0421 394083 • Fax 0421 390129 www.hoteliuliazentil.it • hoteliulia@libero.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.