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e l a r t a e t e n lastagio 2/2013 201

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Teatro Russolo

AL VIA la nuova STAGIONE di Vincenzo Zollo Editore di Portogruaro.Net

N

on potevamo assolutamente mancare l’appuntamento con il Teatro Russolo per presentare la nuova stagione che si apre in questi giorni e che ci accompagnerà fino a primavera inoltrata. Non potevamo mancare per non deludere i nostri lettori che hanno accolto questa edizione speciale del Pocket con grande entusiasmo nella passata edizione; non potevamo mancare per non privare gli spettatori del teatro di questa guida dettagliata agli spettacoli; non potevamo mancare per le aziende che sostengono questo progetto e che a gran voce ci hanno chiesto di riproporlo; ma non potevamo mancare soprattutto perché un teatro che in pochi anni raggiunge risultati eccellenti di programmazione e presenze - divenendo il fiore all’occhiello della provincia di Venezia - merita di sicuro un ringraziamento per la promozione culturale che opera e quindi anche tutto il nostro appoggio. In questo numero le schede degli spettacoli da novembre a gennaio, sul prossimo, in uscita a febbraio, la seconda parte della stagione. Supplemento a www.Portogruaro.Net del 05/11/2012 • Reg. Trib. di Venezia n. 10 del 05/05/2006 • Iscrizione al ROC n. 17423 Direttore responsabile Maurizio Pertegato © Copyright by VISYSTEM Editore Via Spalti 7 Portogruaro VE Tel. 0421.280444 • pocket@portogruaro.net

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Teatro Russolo

Il Russolo, il teatro di tutti di Davide Masarati Direttore Artistico del Teatro Russolo

P

assione. Solo questo magico ingrediente spiega il successo crescente che la programmazione teatrale del Russolo incontra presso un pubblico proveniente da un bacino d’utenza sempre più ampio. Gli ormai 3.000 singoli spettatori si dividono ordinatamente nelle varie proposte di adesione ad un progetto che piace e convince: gli abbonati fidelizzati ai vari cartelloni (376, quasi il 70% dell’annata precedente), i nuovi abbonati (ben 203 per la nuova stagione). Poi c’è chi preferisce comporsi un proprio abbonamento trasversale, con la formula Il Mio Abbonamento, che ha sinora attratto 210 utenti per un totale di 1.111 posti già venduti. Ed infine, fondamentale per la customer satisfaction, vi è una buona possibilità legata all’ospitalità di chi desidera (o può) partecipare solamente al singolo evento: tanti spettatori che possono trovare biglietto fino a pochi minuti dall’apertura del palcoscenico. Al 24 ottobre, dei 7.812 posti disponibili per la stagione ne sono stati venduti nelle varie formule ben 5.385, a cui si devono aggiungere le quasi 5.000 ade-

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sioni agli spettacoli del Teatro Scuola, i 393 partecipanti al Progetto operina e i 523 giovanissimi partecipanti a Scopriamo il Teatro (+ 73%). Spettacoli e iniziative che riescono a soddisfare spettatori di ogni età e di diversi interessi e fare del Russolo un luogo di “democratica” ospitalità. Uno spazio pacificamente invaso ogni anno da oltre 13.000 spettatori paganti e da quasi 20.000 ospitati per iniziative firmate dall’amministrazione comunale o dall’associazionismo. Una preziosa occasione di partecipazione e di socialità che illumina il lungo inverno.

Apertura biglietteria Dal 30 Ottobre: Martedì, giovedì e sabato............................................... dalle 18.00 alle 19.30 Nei giorni di spettacolo:..........................................................dalle ore 18.00 dalle ore 16.00 per gli spettacoli domenicali Biglietteria online:........... www.teatrorussolo.it - www.vivaticket.it INFOLINE.......................................................................................... 0421 270069 ....................................................biglietteria@teatrorussolo.it La riduzione per le associazioni convenzionate non è praticata su Internet. Chi acquista biglietti o abbonamenti su Internet è pregato di arrivare in Teatro almeno mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo per convertire il voucher in un titolo d’accesso.

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domenica 11 NOVEMBRE ore 17.00

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giovanissimi

LA BELLA ADDORMENTATA

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“C’

erano una volta un Re e una Regina disperati perché non potevano avere figliuoli, ma tanto disperati, da non potersi dir quanto”.

Inizia così una delle favole più belle di tutti i tempi. Intorno al grande letto il tempo all’improvviso si sospende, la magia del sogno entra dolcemente nella scena, annulla i confini tra il racconto e la realtà e ci accompagna, in un vortice di immagini, risate ed emozioni, nei sogni della Bella Addormentata. Lo spettacolo nasce da dieci anni di esperienza diretta con i bambini, attraverso il gioco, l’animazione teatrale e le letture animate. La compagnia: “Abbiamo esplorato l’immaginario infantile, la dimensione fantastica attraverso la quale i bambini si relazionano al mondo. Abbiamo giocato a sognare ad occhi chiusi e ad occhi aperti e il sogno dei bambini ha portato noi, inconsapevoli, a riscoprire la fiaba di Rosaspina. Con i bambini ci siam detti: “…allora Rosaspina sogna per cento anni? E come sono i suoi sogni? Come trascorrono cento anni di sogni?”. Lo spettacolo è una prima piccola risposta ad un interrogativo così grande.

4/6 euro tratto da................................................... “Rosaspina” dei Fratelli Grimm con.......... Filomena De Leo, Daniele Lasorsa, Raffaella Giancipoli, ............................................................Bruno Soriato, Annabella Tedone regia e scene di.....................................................Michelangelo Campanale drammaturgia........................................................................Katia Scarimbolo specialeteatro

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martEDĂŹ 13 NOVEMBRE ore 21.00

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prosa

MACBETH

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l teatro per Shakespeare è la metafora della vita e del mondo dove ognuno recita con maschere diverse. La tragedia più breve del commediografo inglese affronta la grande questione dell’Essere e del fondamento dell’esistenza umana che, come è noto, tormenta tutti i protagonisti dei capolavori shakespeariani da Amleto a Otello a Re Lear fino a Macbeth. Un dramma molto attuale quello presentato da Giuseppe Battiston e Frederique Lolièe, nel quale prendono forma i grandi conflitti che dimorano nell’animo umano in primis quello tra pensiero e azione e tra ambizione e senso di giustizia. Un’opera che rappresenta un monito per l’uomo postmoderno che si trova ormai a vivere in una società multiculturale travolta dalla morte della Metafisica e dalla perdita dei grandi orizzonti di pensiero che avevano caratterizzato l’epoca antica e moderna. Una società dove, in nome della tutela della suprema libertà dell’uomo, si rischia forse di smarrire l’essenza stessa dell’Umano, un’essenza costituita dalla libertà, dall’apertura all’altro, da diritti e doveri, da principi non negoziabili. Macbeth diviene, dunque, la concreta trasposizione della grande metafora del mondo come Teatro che già appare nel Medioevo con Erasmo da Rotterdam: “Tutta quanta la vita non è che una commedia”. Una grande produzione firmata da due teatri stabili di gloriosa tradizione.

18/25 euro ...................................................................................................... di.................................................................................. William Shakespeare traduzione........................................................................................ Nadia Fusini con...............................................Giuseppe Battiston, Frédérique Loliée regia di..................................................................................... Andrea De Rosa specialeteatro

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giovedÌ 22 NOVEMBRE ore 21.00

prosa

UNA NOTTE IN TUNISIA

C’

è una continuità che lega le principali produzioni di Andrée Ruth Shammah nelle ultime due stagioni, innanzitutto nel saper affrontare dei testi corposi per ricchezza del linguaggio e per concretezza delle storie raccontate, liberandoli da ogni peso realistico. In questo caso il trabocchetto era molto più insidioso, con il racconto di un personaggio, la cui identità è facilmente riconducibile alla cronaca (Bettino Craxi, ndr) e finirci dentro sarebbe stato ingiusto verso un testo che di teatralità si nutre, dai modelli drammaturgici a cui dichiaratamente si richiama alla trama di fantasia che sviluppa in una tensione drammatica, allo spessore di tutti i personaggi. Ecco dunque che si è trattato, più che di metterlo in scena, di metterlo a fuoco, di interrogarlo al di là dei contenuti apparenti. Un’indagine che si è imperniata sulla parola, letta e riletta, come i registi di una volta usavano fare durante le prove a tavolino, quando più che le intonazioni si cercavano i sentimenti e a chi vi assisteva appariva chiaro il perché dello spettacolo. Gli attori di Una notte in Tunisia protraggono questa opportunità fino al palcoscenico, leggendo le loro parti. Shammah ha usato questo meccanismo di comprensione per attuare uno straniamento (si parte da un testo e si ritorna ad esso) ma nel contempo per restituire un aspetto enigmatico ai personaggi. Il protagonista si chiama signor X e vive in un esilio che è materiale ma soprattutto metafisico. A un certo punto appare una parrucca. Un classico del travestimento teatrale.

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Ci sono una moglie e un fratello che sovrappongono lettura a lettura cercando d’interpretare i pensieri scritti dal signor X, diventati ormai una montagna di fogli sparsi. C’è un servitore, un altro classico del teatro. Ma sta al servizio dello spettacolo, al punto di dire le didascalie. I personaggi dunque raccontano altro che sé. Una metafora del potere, è stato scritto. Ma lo spettacolo non insegue un’astrazione, anzi ciò che mette a fuoco è il dramma di un individuo e delle persone che gli stanno vicino, dove l’incalzare della malattia che corrode il suo corpo corre parallelo alla corrosione del corpo sociale, della politica.

18/25 euro di .......................................................................................Vitaliano Trevisan con..................................................................................... Alessandro Haber e con.................................... Maria Ariis, Pietro Micci, Roberto Trifirò regia di........................................................................Andrée Ruth Shammah specialeteatro

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giovEDì 29 novembre ore 21.00

cabaret

PAOLO CEVOLI IN

“LA PENULTIMA CENA”

L

o spettacolo racconta la storia di Paulus Simplicius Marone, al quale è stato accordato un permesso speciale per tornare sulla terra a raccontare come si è svolta veramente l’Ultima Cena. Conosciamo così le sue umili origini ad Ariminum (Rimini ndr), l’adozione da parte di una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove potrà apprendere l’arte culinaria alla scuola di Apicio, il più famoso chef dell’antichità. Tutto fila liscio fino a quando Paulus si trova costretto a fuggire nella terra più lontana e desolata dell’impero: la Palestina. Così il cuoco romagnolo si trova a Cana mentre due sposini celebrano il matrimonio. Per convincerli ad assegnargli l’incarico, propone i suoi servizi sottocosto, magari risparmiando sul vino. Ma accade l’imprevisto. Il miracolo di Gesù. Gli occhi di Paulus si incrociano con quelli del Maestro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa... fino alla sua ultima cena. Il racconto, che Cevoli recita con solitaria simpatia e abilità, mostra con impudica serietà una costruzione che unisce citazioni dal Satyricon di Petronio, riferimenti al mitico cuoco Apicio, cui si deve la conoscenza di alcuni piatti degli antichi romani e le parabole di Cristo che Paulus vuole spacciare per barzellette; barzellette che non fanno ridere ma che «Gesù utilizzava per rendere più chiare le sue idee un po’ da fuori di testa». La Penultima Cena di Paolo Cevoli è un lungo monologo che diverte non solo per

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l’innata comicità del suo attore che ne è anche l’autore, ma anche per la forza di un narrare le vicende di un povero cuoco la cui vita cambia, fra mille peripezie, proprio per l’incontro con quel Cristo che faceva miracoli a Cana e con cui Paulus avrebbe voluto aprire il ristorante Al Miracolo. Dove si mangia da Dio. Primo caso in assoluto: questo spettacolo è stato recensito entusiasticamente dall’Osservatore Romano quale forma teatrale innovativa nella rilettura e valorizzazione del Nuovo Testamento.

18/25 euro di e con...........................................................................................Paolo Cevoli regia di...........................................................................................Daniele Sala specialeteatro

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domenica 2 DICEMBRE ore 17.00

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giovanissimi

IL NATALE DI NATALINO

l Natale è la festa più bella e calda dell’anno: ogni paese ha le proprie tradizioni natalizie, poetiche, significative, curiose, e tutte riflettono la gioia universale.

Lo spettacolo affronta il tema del Natale prendendo spunto dalle diverse usanze del mondo. I bambini, durante la storia si appassioneranno ai personaggi tratti dall’immaginario popolare infantile, ed ogni riflessione servirà loro per festeggiare questo particolare momento dell’anno in modo più profondo e consapevole. Questa storia vuol far rivivere la magia del Natale attraverso gli occhi di un bambino, Natalino, e dei personaggi che animeranno il suo viaggio. Natalino ha costruito negli anni il suo personale ed originalissimo “mondo di Natale” nel quale trovano posto i protagonisti delle diverse tradizioni natalizie. Durante il suo viaggio, con l’aiuto di Babushka (metafora che rappresenta la Befana), capirà che il “vero” valore del Natale non è dato dai regali che si ricevono, ma dalla gioia delle buone azioni compiute, comprenderà il significato dell’albero di Natale, del vischio e delle ghirlande e scoprirà le origini di Babbo Natale, la sua fantastica “fabbrica del giocattolo” ed il suo magico mondo. Questo spettacolo rappresenta un’ottima occasione per far comprendere ai più piccoli il valore e l’importanza del Natale trascorrendo con loro una giornata in allegria. Lo spettacolo è realizzato con la partecipazione degli Allievi della Scuola specialeteatro

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di Teatro e di Musica della Fondazione Musicale Santa Cecilia, che avranno cosĂŹ la possibilitĂ di assaggiare i frutti del loro percorso formativo e di dimostrarne la validitĂ davanti ad un vero pubblico e su un vero palcoscenico, in un raro mix di professionismo e di preziosa didattica.

4/6 euro di............................................................................................. Alex Campagner con....................................................... Alex Campagner, Enrico Vanzella regia di.................................................................................... Alex Campagner con la partecipazione...........................................degli Allievi della Scuola ........................................di Teatro e di Musica della Fondazione .................................................................Musicale Santa Cecilia 18

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Abbigliamento da 0 a 16 anni

PORTOGRUARO | CENTRO STORICO

Viale Martiri della Libertà, 53 | Tel. 0421 761186 SEGUICI SU

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Orari: Lun. 16.00-19.30 | da Mar. a Sab. 09.30-12.30 16.00-19.30


martEDì 11 DICEMBRE ore 21.00

prosa

HONOUR

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eorge, giornalista e critico letterario, famoso e molto influente; Honour, sua moglie, un tempo brava scrittrice; Sophie, fragile figlia della coppia, studentessa universitaria; e poi Claudia, giovane intervistatrice, molto determinata, con mire letterarie. Una famiglia importante dell’establishment intellettuale, dove i ruoli della coppia sono ben definiti, con soddisfazione (reale? apparente?) di entrambi i partner. Ma qui arriva, meteora inaspettata, Claudia a intervistare Lui, l’intellettuale famoso e l’ingranaggio, in apparenza perfettamente oliato del ménage familiare, comincia ad incepparsi. Che una giovane donna, attraente, affascini l’uomo maturo al punto di fargli abbandonare la vita precedente, rientra in una conosciuta casistica. La giovane Claudia tuttavia intreccia rapporti con gli altri membri della famiglia, due donne: Honour e Sophie. Le “usa” e si fa “usare” e ciò si rivela, essenzialmente, come una crudele forma di ri-nascita o, se vogliamo, di riscoperta di sé stessi per tutti i personaggi coinvolti. È evidente che la prospettiva da cui si lascia osservare questa dissoluzione familiare cambia radicalmente. Ogni rapporto, ogni gerarchia verrà spezzata, ogni personalità dovrà ricostruirsi e sarà la stessa Claudia a scoprire zone ancora sconosciute di sé come dovrà farlo ognuno dei protagonisti. Un incontro significativo e intrigante tra l’uomo maturo e la giovane giornalista, parole dette e non dette, litigi, scenate e successivamente un’uscita di casa da parte di lui dopo anni di vita insieme. E poi i confronti aspri e allo

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stesso tempo teneri tra madre e figlia e tra figlia e padre. Le fasi del nuovo amore con le effusioni e i nuovi entusiasmi della rinata passione e infine la reazione della protagonista orgogliosa e inaspettata. Questi gli elementi che hanno reso l’opera della scrittrice australiana Joanna Murray-Smith un successo mondiale, qui valorizzato da attori “di razza”: Paola Pitagora, l’indimenticata Lucia dei Promessi Sposi televisivo degli anni sessanta, e Roberto Alpi, protagonista di tantissimi sceneggiati televisivi e film.

18/25 euro di..................................................................................Joanna Murray-Smith traduzione di..........................................................................Masolino d’Amico con................................................................Paola Pitagora, Roberto Alpi regia di............................................................................................Franco Però specialeteatro

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venerdÌ 14 dicembre ore 21.00

danza e balletto

LA SAGRA DELLA PRIMAVERA risveglio dell’umanitÀ

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a compagnia fondata da due étoile di fama internazionale porta in scena un balletto che, per la forte novità timbrica, armonica e coreografica dell’insieme, segnò un evento epocale nella storia della musica e della danza. Stravinski compose a soli 31 anni questo capolavoro per dar vita ad un tema forte e tribale dell’antica tradizione russa: il Rito di Primavera, nel quale una giovinetta veniva sacrificata, dovendo danzare fino alla morte, per propiziare la nuova stagione. Nella sua versione coreografica, Stefanescu immagina un viaggio nel passato, alle sorgenti della vita dell’uomo. Per un istintivo amore verso la Natura, il protagonista non uccide per il consueto rito di primavera, e questo straordinario atto lo proietta in un meraviglioso e stravagante colloquio con i sette Elementi rappresentanti l’armonia e l’equilibrio terrestre. La serata si conclude con una proiezione tutta interiore sul tema della violenza su musica originale di Adrian Enescu scritta appositamente per dare continuità, senza tempo, alla Sagra della Primavera, un dialogo su nove brani tra loro contrastanti. Ancora una volta l’uomo, questa volta non più primitivo ma moderno, è chiamato ad una scelta, una battaglia interiore sulla soglia del dubbio amletico, quasi la prefigurazione di una lotta apocalittica, quel divenire perenne tra l’ordine e il disordine, tra il caos e il kosmos. Il desiderio di pace è sempre presente in quel grido che, attraverso la musica e la danza, vuole dire il suo definitivo NO alla violenza.

18/28 euro 14/22 compagnia.........................................BALLETTO CLASSICO COSI-STEFANESCU balletto in due parti di..................................................... Marinel Stefanescu musica di.............. Igor Stravinski, Bedrich Smetana, Adrian Enescu maitre du ballet................................................................................ Liliana Cosi scene di.............................................................................Hristofenia Cazacu specialeteatro

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venerDì 11 GENNAIO ore 21.00

prosa

A PIEDI NUDI NEL PARCO

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anila Celani per Synergie Teatrali presenta il nuovo allestimento della famosissima commedia “A piedi nudi nel parco” di Neil Simon, maestro per eccellenza del genere, essendo uno dei più rappresentati commediografi viventi. La commedia, da cui è stato tratto l’omonimo film del 1967 interpretato da Robert Redford e Jane Fonda, racconta la storia di Paul e Corie Bratter, una coppia di sposi freschi di matrimonio, e reduci da un’appassionata luna di miele trascorsa tra le lussuose pareti dell’Hotel Plaza di New York. La loro vita coniugale inizia con il sospirato ingresso nella loro prima casa, un piccolo e spoglio appartamento all’ultimo piano di un vecchio palazzo senza ascensore. La scomoda sistemazione dei due sposini e la presenza nelle loro vite di altri due straordinari personaggi come la signora Ethel Banks, madre di Corie, e il signor Velasco, eccentrico inquilino della mansarda sopra l’appartamento della coppia, bastano a mettere a dura prova la loro serenità matrimoniale e, in particolare, fanno emergere le loro differenze caratteriali: Paul è serio, giudizioso, prudente, tanto quanto Corie è vitale, appassionata, romantica; tanto l’uno è prevedibile e convenzionale quanto l’altra è imprevedibile e spudorata. Le storie raccontate disegnano, con tratti leggeri e discreti, un efficace ritratto dell’uomo contemporaneo, solo e fragile nella gestione dei rapporti che lo circondano. Il cast è composto da attori di elevato spessore teatrale: Stefano Artissunch, istrionico nell’interpretazione di

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Paul Bratter, Gaia De Laurentiis nel ruolo della peperina Corie, Valeria Ciangottini, attrice dalla carriera inossidabile straordinaria e brillante nel ruolo della mamma Ethel, e Libero Sansavini grande attore caratterista nel ruolo di Velasco. La pièce teatrale mette in luce una caratteristica peculiare dello stile dell’autore che ama mescolare dramma, commedia e farsa, creando una miscela di umorismo e pathos che rivela la condizione umana.

18/25 euro di.........................................................................................................Neil Simon con........................................... Valeria Ciangottini, Gaia De Laurentiis, .........................................Stefano Artissunch, Libero Sansavini .................................................................. e con Federico Fioresi regia di.............................................................................Stefano Artissunch specialeteatro

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DOMENICA 20 GENNAIO ore 17.00

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danza e balletto

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE Liberamente ispirato all’omonimo racconto di Lewis Carroll

ancava, nel balletto, una “Alice” tridimensionale, o quasi. Ed eccola in carne ed ossa emergere e muoversi tra immagini video digitali elaborate graficamente che suggeriscono i luoghi e gli ambienti delle sue escursioni fantastiche caratterizzate da strani e misteriosi incontri. Autore il francese Gilles Papain, uno dei maggiori video maker mondiali. Alberi bianchi stilizzati e in movimento; bagliori verdi che, simili a lucciole, illuminano il buio. Altre sequenze arricchiscono visivamente la nuova coreografia di Francesco Nappa “Alice nel paese delle meraviglie” creata per l’Aterballetto, compagnia sempre pulsante e plasmata da nuovi coreografi italiani secondo la strada intrapresa dalla direttrice artistica Cristina Bozzolini. Da sempre oggetto di attrazione per teatranti e coreografi, il cammino dall’infanzia all’adolescenza di Alice Liddell, protagonista del romanzo di Lewis Carroll, continua a sedurre per le molteplici possibilità di indagine che offre. Ecco che, come per magia, il Coniglio Bianco diviene l’Uomo Bianco che accompagna la fanciulla nel percorso onirico di maturazione e d’iniziazione. Anche le altre creature cambiano nome e connotazione su tonalità che privilegiano toni neutri, con qualche colore urlato, come il blu del Bruco. La Regina di Cuori diventa la Regina degli Scoop, immersa tra fogli di giornali che fuoriescono da tubi sospesi. È molto difficile allontanarsi dai canoni di una favola universalmente nota per darne un’interpretazione del tutto originale, ma sembra proprio che il coreografo

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ci sia riuscito. Sulla musica di autori vari, come David Byrne, Michael Nyman, John Lurie, Francesco Nappa ha creato una serie di quadri dinamici astratti che raccontano emozioni e stati d’animo. Il duetto amoroso tra l’indefinito Cappellaio Matto e Alice, sullo sfondo di un bosco luminoso, chiude, in modo straordinario, il viaggio metaforico di questa intraprendente giovinetta. Una compagnia da diversi anni ai vertici del panorama europeo. Un’occasione imperdibile per i giovani danzatori del territorio, ed è per questo che lo spettacolo è stato programmato in una domenica pomeriggio.

4/6 euro

3-8 anni

14/22 euro compagnia.....................................................................................ATERBALLETTO coreografia, regia e scenografia di.........................................Francesco Nappa musiche di........................................................David Byrne, Robert Moran, Michael Nyman, John Lurie, Michael Torke eseguite da........................................................................Balanescu Quartet creazioni video............................................................................... Gilles Papain specialeteatro

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gioveDĂŹ 24 gennaio ore 21.00

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cabaret

giobbe covatta in

6 GRADI

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A

ncora una volta è un numero il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della Costituzione dei Diritti dell’Uomo), tocca ora al numero “6”! Anche in questo caso il numero ha un forte significato simbolico: rappresenta l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Tutto ciò che vedremo nel corso dello spettacolo è collocato nel futuro in diversi periodi storici nei quali la temperatura media della terra sarà aumentata di uno, due, tre, quattro, cinque e sei gradi. Coloro che vivranno i queste epoche saranno i nostri discendenti ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Ma come sarà il mondo la cui temperatura media sarà più alta di un grado rispetto al 2012? E quando i gradi saranno due? E quando saranno 6? Come (soprav)vivere quando il pianeta diverrà incandescente e assai meno ospitale? L’uomo non perderà certamente il suo ingegno e Giobbe si diverte ad immaginare le stravaganti invenzioni scientifiche, ma anche sociali e politiche, che metteremo a punto per far fronte ad una drammatica emergenza ambientale e sociale. Ne emergeranno personaggi dall’incalzante comicità, indaffarati a realizzare all’ultimo momento quello che noi avremmo dovuto fare da anni. Uno spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: la sostenibilità del Pianeta e delle sue popolazioni. Un’occasione per ridere e divertirsi ma anche per comprendere che la fine del mondo, prevista per il 2012, potrebbe essere solo stata rimandata di… 6 gradi!

18/25 euro di e con......................................................................................Giobbe Covatta con la partecipazione di................................................................Mario Porfito regia di...................................................................................... Giobbe Covatta specialeteatro

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in uscita a febbraio

le schede dei prossimi spettacoli:

febbraio 2013 prosa | mercoledì 6 | ore 21.00

Zuzzurro e Gaspare in LA CENA DEI CRETINI

cabaret | Venerdì 15 | ore 21.00

PAOLO MIGONE in gli uomini ven gono da marte, le donne da venere

prosa | giovedì 21 | ore 21.00

Michelle Hunziker in MI SCAPPA DA RIDERE

giovanissimi | Domenica 24 | ore 17.00 MARCO POLO E IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIE

marzo 2013 cabaret | Venerdì 1 | ore 21.00

GIOELE DIX in NASCOSTO DOVE C’È PIÙ LUCE

prosa | martedì 5 | ore 21.00

GL’INNAMORATI con I.Barzizza, S.Quattrini, S.Artissunch

giovanissimi | Domenica 10 | ore 17.00 PETER PAN - Il musical

danza e balletto | mercoledì 13 | ore 21.00 Raffaele Paganini in LA VERA STORIA DI ZORBA IL GRECO

aprile 2013 il porto del teatro | venerdì 5 | ore 21.00

ARSENICO E VECCHI MERLETTI - Laboratorio Teatrale Portogruarese

il porto del teatro | venerdì 12 | ore 21.00

DONNE SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI - Ass.Teatrale La Gazza Ladra

il porto del teatro | venerdì 19 | ore 21.00 DUE PARTITE - Ass. Teatrale La Bottega

il porto del teatro | venerdì 26 | ore 21.00

HIC (SEMPER...) SUNT LEONES! - Ass. Teatroviaggiante


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