In questi giorni la stampa locale aquilana ha riportato una serie di articoli che parlano di una “manifestazione contro gli schiamazzi notturni degli studenti”, organizzata dai comitati civici degli abitanti del cento storico. Insomma, ritorna come sempre, la questione del rapporto tra città e studenti. Trasferirsi in un'altra città, affittare una casa “ammuffita” a prezzi assurdi, pagare completamente il costo del trasporto inefficiente. Essere studente fuori sede non è facile, quindi. Il tutto in una città che “mal sopporta” una presenza che, nonostante porta reddito, viene considerata come un problema. Lo studente universitario è più simile ad un limone da spremere, una entità (trasparente) che si manifesta solo quando versa l’obolo dell’affitto il 5 del mese, quando fa la spesa al supermercato o al negozio dietro l’angolo. Il clima sociale e di convivenza nel quale siamo costretti a vivere è di astio, intimidazione durante le serate. L’Aquila è una città che non ha spazi di aggregazione diversi dal centro storico e raggiungere le altre zone di sera è impossibile se non si ha una macchina. E’ ovvio che la vita sociale degli studenti si riversa in centro. Dove altrimenti? Sono anni che il mondo studentesco cerca di dialogare con la città, propone soluzioni, chiede il confronto. E se la popolazione studentesca continuasse a crescere? Quali soluzioni si prospetterebbero? Di sicuro non è con la segregazione che si risolve il problema. Corse notturne, aree di aggregazione diverse dal centro, sono delle soluzioni possibili. Zone sosta, collegate con bus navetta, in cui il commercio e i locali possano trovare adeguato spazio. Certo, ci rendiamo conto che per queste soluzioni sono necessarie scelte politiche, programmazione, anche un pò di tempo. Ma la soluzione che proponiamo noi, è di lungo periodo. Le altre chissà… Molti studenti lavorano in nero la sera nei locali, nei ristoranti in cui gli aquilani cenano, per pagarsi gli studi e per pagare l’affitto ad altri aquilani. Ma quando uno studente esce dal lavoro in nero e poco pagato alle due di notte, ha diritto alla socialità? Per il Comune i locali devono chiudere tassativamente alle due di notte il
ECCO
COME L’AMA CI AMA...
E’ fin troppo emblematica la foto dell’autobus romano… Noi l’abbiamo ripresa per sintetizzare la vertenza trasporti che insieme stiamo portando avanti nei confronti dell’Azienda Trasporti Aquilana. L’AMA non solo si è dimostrata sorda di fronte alle nostre rimostranze, ma ha lanciato una campagna pubblicitaria a dir poco “vergognosa”, dando uno schiaffo in faccia a tutti gli studenti che quotidianamente usano i mezzi pubblici, vivendo sempre maggiori disagi. Insomma se l’AMA ci ama, come leggiamo sui tanti manifesti sparsi per la città, potrebbe provare a dimostrarlo accogliendo le nostre proposte: tariffe agevolate per gli studenti, maggiori corse verso i Poli di Roio e di Coppito, collegamenti serali e notturni. Giovedì e Sabato e all’una negli altri giorni. Si potrebbe prolungare l’orario di apertura per diminuire il flusso di persone per strada. Sulla questione dell’alcol, il moralismo Pagina 2 e il proibizionismo lo lasciamo agli anni ’30. 10/12: Inizia l’anno dei diritti umani Troppo spesso abbiamo avuto l’impressione che la città non conosca affatto la popolazione universitaria. Eppure Ripubblicizzare l'acqua, difendere i sono anni che solo gli studenti portano avanti in questa beni comuni città la battaglia per un trasporto migliore (per tutti), gli Nasce il gruppo "ISF" a L'Aquila studenti sono scesi a migliaia a sostegno dei lavoratori del Polo elettronico. Gli studenti portano avanti campagne si sensibilizzazione civile in città (referendum legge 40 e Co- Pagina 3 stituzione, precarietà, lotta anti aids). Il caro affitti, il nero Cosa cambierà con la carta dei diritti? sugli alloggi… siamo sicuri che non si tratta solo di un proE i soldi degli studenti? blema studentesco, ma riguarda sicuramente centinaia di famiglie aquilane. Ma sempre solo gli studenti, attraverso Musica e di più a Medicina le battaglie per i loro diritti, fanno avanzare collettivamente i diritti della città. Essere studenti per noi significa ave- Pagina 4 re diritti. Siamo una categoria sociale con i propri bisogni Discorso Inaugurazione in una realtà cittadina. Siamo rimasti stupiti dal fatto di Anno Accademico non essere stati chiamati ad intervenire a questo confronto. Facciamo un po’ fatica ad immaginare un confronto senza la “controparte”. Ci sembra più un monologo. Noi siamo qui, gli studenti sono qui pronti al dialogo. Lottano ogni giorno per migliorare la propria condizione, e non si sono mai sottratti al confronto. Siamo sicuri che la città si sia sempre dimostrata altrettanto aperta?
In questo numero Pagina 6 Che Guevara, Guerrillero y poeta Pena di morte. Onu, voto su moratoria Conflitto e rappresentanza, Appunti dal CNSU Pagina 7 La situazione del diritto allo studio Udu Gallery Pagina 8 Tirocini Psicologia Flash dalle facoltà + Agenda
Articolo 34 della Costituzione italiana: ”La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“
2 10/12: Inizia l’anno dei diritti umani L’Anno dei Diritti Umani è iniziato il 10/12/2007 e si concluderà il 10/12/2008, giorno in cui ricorrerà il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Sarà un anno importantissimo, un motivo in più per trarre spunti di riflessione, portando l’attenzione verso la dignità di ogni essere umano e favorendo ulteriori progressi nel riconoscimento e nella tutela di questi diritti, così da intensificare l'informazione e l'educazione in questo senso. Le tematiche e le dinamiche del riconoscimento dei Diritti Umani investono fortemente il piano politico, così come quello ideologico e del progresso civile, appassionando non solo uomini politici, organizzazioni sindacali o privati, ma coinvolgendo e sensibilizzando moltissime persone. Anche l’UDU, con lo stesso spirito ed entusiasmo, è impegnata a continuare insistentemente questo cammino. Ad un anno così importante che inizia, uno altrettanto importante si conclude. Quello del 2007, infatti, è stato l’anno dedicato alle Pari Opportunità in cui diritti, rappresentatività, riconoscimento e rispetto sono state le parole d’ordine. “...il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della famiglia umana è la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo” (Preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948) www.perlapace.it www.youthforhumanrights.org gAbRIELla faragalli
RIPUBBLICIZZARE L’ACQUA, DIFENDERE I BENI COMUNI Tratto da www.acquabenecomune.org ziaria intervenga con provvedimenti che pongano al centro l’acqua come bene comuTante donne e uomini appartenenti a comi- ne e siano finalizzati al risparmio della risortati territoriali e associazioni, forze culturali sa attraverso: a) l’incentivazione del rispare religiose, sindacali e politiche (l’Udu sia a mio idrico in agricoltura (passaggio a sisteL’Aquila che nazionalmente seppur con al- mi di irrigazione a minor consumo di acqua) terne vicende) hanno costituito il Forum I- nell’industria e negli usi domestici taliano dei Movimenti per l’Acqua che ha (obbligatorietà di reti duali e sistemi di recuraccolto più di 400.000 firme a sostegno pero dell’acqua piovana); b) l’istituzione di della proposta di legge di iniziativa popolare un Fondo nazionale per la ristrutturazione per la tutela, il governo e la gestione pubbli- delle reti idriche, dotato di adeguate risorse, ca dell’acqua. in grado di intervenire sulla situazione non L’esperienza collettiva, plurale e partecipati- più sopportabile delle perdite e degli spreva e’ il segno più evidente di una realtà va- chi. Siamo impegnati per ottenere che l’acsta e diffusa, di un movimento vero e radi- qua sia considerata bene comune e sottratta cato nei territori, che vuole fermare i pro- alle logiche del mercato. Vogliamo nello cessi di privatizzazione portati avanti in stesso tempo affermare con forza che la noquesti anni dalle politiche liberiste, che re- stra battaglia per l’acqua è anche battaglia clama il riconoscimento dell’acqua come be- per tutti i beni comuni - dall’energia ai rifiune comune e diritto umano universale da ti, dal territorio all’abitare, dalla salute all’isottrarre alle logiche del mercato e del pro- struzione, dalla conoscenza alla sicurezza fitto, che lotta per ottenere la ripubblicizza- sociale- e sostiene tutte le lotte che in quezione del servizio idrico e la sua gestione sti anni si sono sviluppate in loro difesa. La democratica e partecipativa. Per rendere nostra manifestazione vive e vuole dare forancora più visibile questa volontà e per za a tutte quelle vertenze territoriali che si mettere al centro gli obiettivi che i comitati sono battute per sottrarre i beni comuni nahanno sostenuto fino ad ora si è indetta una turali e sociali al predominio della logica del manifestazione a Roma per il 1° dicembre mercato e per affermare un nuovo protagoper ribadire gli articoli della legge d’iniziati- nismo da parte delle comunità locali. va popolare. Vogliamo che la legge Finan-
NASCE IL GRUPPO “INGEGNERI SENZA FRONTIERE” A L’AQUILA
Ingegneria Senza Frontiere (ISF) è un'associazione che si propone di creare uno spazio di progetto comune a "Nord" e a "Sud del Mondo" in cui elaborare, realizzare e diffondere pratiche e tecniche ingegneristiche in grado di favorire la piena realizzazione di tutti gli individui e di tutte le comunità umane. ISF è un'associazione senza fini di lucro e la partecipazione è esclusivamente volontaria. ISF è indipendente da qualsiasi Governo, partito politico, interesse economico o credo religioso e agisce seguendo i principi della tolleranza e del rispetto fra le culture di ogni popolo, nella parità e nella reciprocità. Con queste idee ed obiettivi è nato, quindici anni fa a Torino, il primo gruppo di ISF. Ed è proprio a partire dagli stessi concetti di associazione e di cooperazione che alcuni Studenti della Facoltà di Ingegneria hanno deciso, assieme ad alcuni Docenti, Ricercatori e Laureati, di dare vita a ISF L’AQUILA. L’obiettivo a lungo termine è quello di contribuire, in maniera sostanziale, a progetti di cooperazione internazionale attraverso un percorso di auto-formazione, sensibilizzazione, conoscenza e confronto tra differenti realtà, che parte da temi come Acqua, Energia, Terra e Tecnologie per il Sud del Mondo. Enrico Petrella
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Cosa cambierà con la carta dei diritti? In altri numeri di Articolo 34 e in nei luoghi istituzionali abbiamo già ribadito l’ importanza della Carta dei diritti per gli studenti, abbiamo già scritto che sarà uno strumento fondamentale per la difesa dei diritti di tutte e tutti noi e abbiamo già detto come essa potrà essere un grande esempio di democrazia all’ interno della nostra università. Ora qualche assaggio e i punti salienti….
“Gli studenti hanno il diritto di riunirsi in assemblea nei luoghi dell’Università, di associarsi ed organizzarsi collettivamente, di manifestare pubblicamente ” “Gli studenti, anche attraverso le rappresentanze studentesche, hanno diritto di denunciare violazioni della presente Carta al Rettore e agli organi competenti.”
2. Il riconoscimento dei diritti rispetto all’attività didattica: 1. Il riconoscimento dei diritti “Gli Studenti hanno diritto a inalienabili sanciti anche dalla strutture didattiche adeguate che consentano la fruizione dei nostra Costituzione: corsi, degli esami, delle biblio“Gli studenti e le studentesse sono portatori di diritti riconoteche e degli spazi universitari. sciuti e inalienabili, in quanto Deve essere rimossa ogni barcittadini della comunità univer- riera architettonica che possa sitaria senza distinzione di ses- impedire la fruizione dei corsi, so, nazionalità, condizione fadegli esami, delle biblioteche e degli spazi universitari.” miliare e sociale, provenienza “Gli studenti hanno altresì diritterritoriale, orientamento religioso, politico e sessuale. Tutti to ad una pausa pranzo di almeno un’ora.” gli studenti hanno il diritto di accedere a percorsi formativi di ogni livello, fermi restando i li- 3. Il riconoscimento dei diritti in sede d’esame: miti di legge.”
“Gli studenti hanno diritto a un numero minimo di 8 appelli per anno accademico per ciascun insegnamento, ovvero prove d’esame ripartite in un numero di appelli pari alla media annua del numero di esami previsti nell’arco del corso di studi, più uno.” “E’ diritto degli studenti poter sostenere tutti gli esami” “Tali appelli devono essere posti a intervalli di almeno quindici giorni.” “Gli studenti hanno diritto di conoscere la data degli appelli almeno 3 (tre) mesi prima, data che non può essere in nessun caso anticipata. La data di un appello può essere posticipata previa autorizzazione del Preside.” “Gli studenti hanno diritto, prima dell’inizio del corso, ad avere tutte le informazioni relative alla prova d’esame, al materiale didattico, alle dispense, alle esercitazioni e alle precedenti prove d’esame, qualora la prova sia scritta.”
E I SOLDI DEGLI STUDENTI? In questi giorni si sta discutendo il bilancio di previsione dell’ateneo per il 2008. La parte di bilancio che riguarda noi studenti non prevede aumenti per la contribuzione studentesca, importante risultato rispetto alla stipula del patto sull’Università firmato dal ministro Mussi dal ministro dell’Economia, che prevede un innalzamento del tetto massimo per le tasse degli studenti dal 20 al 25% sull’FFO. Nelle riunioni preliminari della Commissione Bilancio dell’Università veniva tuttavia proposto il ridimensionamento dei fondi per l’assistenza ai disabili, e nessuna variazione per la somma destinata alle borse part-time. L’UdU ha chiesto in commissione l’aumento di almeno 50,000 euro per i finanziamenti delle borse part-time (le “150 ore”) e un aumento del fondo per gli studenti portatori di un handicap. Nell’ultima riunione della
Commissione Bilancio l’Amministrazione dell’Ateneo ha messo sul piatto una proposta che sì rispondeva alle nostre richieste, ma dimezzando il fondo di finanziamento delle biblioteche, operando un taglio di ben 450.000€, spalmando que-
sta somma sui Dipartimenti e le Facoltà, dottorati e assegni di ricerca. La decisione è stata presa sulla base di un aumento del FFO (Fondo di Funzionamento Ordinario) previsto dalla bozza della finanziaria del Governo, ancora al vaglio del Parlamento, e quindi assolutamente non definitiva. Questa proposta è quindi
inaccettabile, perché impoverisce globalmente i servizi verso gli studenti, diminuendo il fondo delle biblioteche che fa parte dei servizi pagati da noi studenti attraverso le tasse. Tutto questo ha portato l’UdU a esprimere voto contrario rispetto alla proposta di bilancio in Commissione, riportando la discussione in Senato Accademico e in Consiglio di Amministrazione. Il 13 ci sarà l’approvazione del Bilancio, che per legge deve essere approvato entro il 15 dicembre. Per le notizie relative a quello che succederà negli organi di Ateno vi rimandiamo alle news del nostro sito o al prossimo numero di Articolo 34. L’UdU continuerà a contestare questa proposta, chiedendo maggiori finanziamenti per i servizi agli studenti,biblioteche comprese. Luca Santilli
“È diritto dello studente consegnare il libretto dopo la verbalizzazione dell’esame.” 4. Il riconoscimento dei diritti degli studenti tirocinanti: “Gli studenti hanno diritto ad effettuare stage e tirocini secondo le finalità didattiche stabilite dalle strutture competenti, nel rispetto dei tempi di studio, di vita e delle condizioni socio-economiche dello studente.” Abbiamo cercato di riportare gli aspetti salienti e fondamentali della carta dei diritti, cercando di sottolineare i punti cardini della nostra vita accademica e le questioni (esami, didattica e tirocinio) che quotidianamente riguardano noi studenti. La speranza è che la carta dei diritti venga approvata e che diventi realmente uno strumento di cui noi studenti, senza distinzioni tra le Facoltà, possiamo servirci per avere riconosciuti e garantiti i nostri diritti. Mauro Pettinaro
MUSICA E DI PIÙ A MEDICINA
Dalla mente artistica del Prof. D’Andrea Gabriele è nata la manifestazione “DIVERSIONI CULTURALI” che si è svolta in cinque appuntamenti, nelle aule della facoltà di Medicina, nel mese di Novembre. Tutto è iniziato con l’approvazione in consiglio di facoltà, molti erano perplessi, ma si sarebbero presto ricreduti! La manifestazione ha attirato un discreto numero di persone. La musica era di buon livello,impegnata e molto gradevole. Il debutto c’è stato il 6 Novembre con l’esibizione da parte del “Quartetto di Saxofoni” (M. Dania, M. Moscardelli, M. Capulli e F. Nardecchia) che ha suonato musiche di Gershwin, Piazzolla e Di Marino. Il secondo appuntamento ha visto protagonista “Il Violoncello Solo” di Alan Di Liberatore che si è esibito sulle musiche di Bach e Morricone. La terza serata si è svolta all’insegna della musica con il “Pianovox” di Luca Di Pillo & Elya, rispettivamente al piano e alla voce. Nel quarto appuntamento si è esibito il “Duo PolceRaglione” con Carla Polce alla voce e Vincenzo Raglione alla chitarra. La serata finale il 4 Dicembre ha visto la partecipazione di -un pericoloso gruppo di provocatori letterari- con “I Libri in Testa”. Dopo il successo dell’iniziativa l’augurio è che manifestazioni di questo genere possano essere riproposte, con la partecipazione attiva di un maggior numero di studenti della Facoltà. Marco Bianchi
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DISCORSO INAUGURAZIO gli studenti dalla loro condizione economica e permettere di affrontare Studenti, dottorandi, specializzandi, precari, personale tecnicoil percorso universitario nel migliore dei modi. La dignità sociale, le amministrativo, personale docente dell’Università dell’Aquila. pari condizioni economiche, rappresentano anch’esse un investimento Onorevole Presidente del Senato, Illustre Prefetto del Governo, Magnifico Rettore, Presidente della Regione Abruzzo, Presidente della sulla crescita di questo paese. Provincia, Sindaco dell’Aquila, Autorità tutte. Povertà, lavoro nero e precarietà crescono anche tra gli studenti. La Gli studenti auspicano un mondo in cui non esistano guerre. Non un loro e la nostra condizione sociale, quindi, non può più essere mesmondo in cui è tornata d’attualità la corsa al riarmo. Vogliamo un sa da parte, perché investe la comunità sociale nella sua interezza. mondo senza armi. Lo Stato e le Regioni devono inserire tra le loro priorità il diritto allo Il Governo Prodi, aumentando di 5 miliardi di euro le spese per gli studio. armamenti, ha deluso milioni di persone che negli anni hanno maniLo scorso anno il fondo prevedeva lo stanziafestato la loro contrarietà alla guerra. mento di 157 mln di euro, il testo del Senato Un vero e proprio schiaffo alle donne e agli uooggi propone 154 mln. Ben 3 milioni in meno. mini che, marciando nella Perugia-Assisi, Alla società della precarietà Un taglio ulteriore dopo i 10 dello scorso anno. hanno chiesto “Tutti i diritti umani per tutpolitica di continui tagli e “risparmi” sul ti”. deve essere contrapposta la Una diritto allo studio rappresenta la risposta pegL’investimento sulla conoscenza, per il nostro società dei diritti. Il Governo giore che si possa dare agli studenti. Paese, deve essere prioritario. La Finanziaria 2008, invece, prevede aumenti deve avere il coraggio di Il fondo per le residenze rimane sostanzialmente invariato, pur essendoci grande necessità di sull’FFO nell’ordine dell’adeguamento ISTAT, compiere scelte che garantialloggi pubblici. Questo non lo possiamo acnon risolvendo in questo modo l’annoso sottofinanziamento del sistema universitario. scano un futuro certo ai gio- cettare. Il testo deve cambiare, prevedere un forte aumento dei finanziamenti per borse ed Sarebbe bastato destinare i fondi degli armavani, attraverso l’uguaglianedilizia universitaria.. menti alla formazione universitaria. E invece come unico provvedimento, si profila un auza dei diritti e delle tutele Un sistema che, con il giusto finanziamento statale, permetterebbe alle Regioni di concenmento generalizzato ed indiscriminato delle tastrare le loro risorse per la costruzione di servizi se a carico degli studenti, così come sancito nel Patto sull’Università. integrati e legati al territorio. Oggi invece a causa del definanziamento In un paese in cui assume centralità la conoscenza, diventa determidello stato, le regioni impiegano gran parte dei loro fondi per aumentanante garantire la libertà della ricerca scientifica. Pertanto, deve essere la copertura delle borse. re cancellata la legge 40 sulla fecondazione assistita, approvata dal Non è questo che la legge 390 del 91 prevedeva. precedente Governo. Gli strumenti che, pur tra mille difficoltà, hanno consentito la costruUn paese non può definirsi civile e democratico senza riconoscere la zione di un radicato sistema di servizi sono gli Enti per il diritto allo dignità delle donne. Per questo non solo rilanciamo con forza la difestudio. Questi ultimi, legati al territorio, alle città universitarie, e agli sa della Legge 194, ma crediamo che lo Stato debba mettere in camstudenti, sono stati in grado di rapportarsi alle realtà cittadine integranpo tutte le iniziative per garantire pari opportunità alle donne, condando e costruendo servizi adeguati. La loro “territorialità” è garanzia di nando, isolando e punendo tutti gli abusi e le violenze, non solo fisiservizi efficienti e vicini alle esigenze degli studenti. che, cui troppo spesso siamo soggette. La gestione degli Enti vede la presenza di rappresentanti degli studenti Alla “società della precarietà” deve essere contrapposta la “società eletti nei CDA, che partecipano così ai processi decisionali, fungono dei diritti”. Il Governo deve avere il coraggio di compiere scelte da stimolo propositivo e di controllo. La partecipazione degli studenche garantiscano un futuro certo ai giovani, attraverso l’uguaglianza ti è quindi un fatto democratico su un argomento che ci riguarda in dei diritti e delle tutele. prima persona, che incide sulle nostre vite. Una scelta in tal senso è quella dell’approvazione dello Statuto Tutto ciò oggi, in Abruzzo, è a rischio. Territorialità dei servizi e nazionale dei diritti degli studenti universitari, unico strumento partecipazione rischiano di subire un grave ridicapace di garantire l’uniformità di trattamento mensionamento, se non addirittura la scomparper tutte e per tutti. sa. La Giunta regionale ha dato chiare indicaNel frattempo, il nostro Ateneo, a un passo Agli studenti non interessa zioni di procedere alla creazione di enti unici dalla definizione di una propria Carta dei Diritti, concluda l’iter di approvazione, verso la tutela e né il gettone, né inutili con- regionali per il diritto allo studio, eliminando anche la possibilità di “condividere” con gli la garanzia dei diritti di tutti gli studenti. sulte sostitutive. Agli stustudenti l’indirizzo politico. Il rischio è che dieLo scandalo che ha riempito le pagine dei quotidiani nazionali e locali sui test di ammissione denti, che contribuiscono al tro la necessità di ridurre gli sprechi, che non sono diffusi però ovunque, si nasconda la voalle Facoltà di Medicina, ha riportato alla ribalta bilancio delle ADSU con la lontà di cambiare profondamente il diritto allo il fatto che oggi è negata agli studenti la libertà tassa regionale, interessa studio, colpendo in questo modo i servizi, gli di scelta, attraverso vere e proprie barriere per l’accesso all’Università e al sapere. L’abroga- partecipare all’indirizzo poli- studenti. Il gettone di presenza dei consiglieri dell’Adsu zione della Legge 264/99 e l’apertura di un vero confronto con gli studenti sono la strada da se- tico e al voto sul bilancio di dell’Aquila è di 80 euro, forse nella giusta ricerca degli sprechi, la Regione Abruzzo doguire. Enti territoriali vrebbe guardare da un’altra parte. Ma il diritto all’accesso passa anche per il diritGiusto per essere chiari, agli studenti non inteto allo studio, che rappresenta per gli studenti ressa né il gettone, né inutili consulte sostitutive. Agli studenti, che “privi di mezzi” l’effettiva garanzia di poter accedere agli studi univercontribuiscono al bilancio delle Adsu con la tassa regionale, interessa sitari, così come sancito dalla costituzione repubblicana. “partecipare” all’indirizzo politico e al voto sul bilancio di Enti territoIl diritto allo studio, quindi, è un diritto sociale di rango costituzionale. riali. In tempi in cui, dopo che insieme l’abbiamo difesa, giustamente si reUn unico ente regionale in Abruzzo, lontano dal territorio, come aclama il rispetto della Costituzione, ma questo principio deve valere vrebbe potuto realizzare qui all’Aquila tre mense, tre sale studio, due anche nei confronti degli studenti. Sono tantissimi gli “idonei non beaule informatiche, una sala ricreativa e il progetto della residenza difneficiari”, ovvero coloro che esigono la garanzia di un diritto costitufusa? Come potrebbe programmare lo sviluppo dei servizi su un terrizionale che viene loro negato a causa di un cronico sottofinanziamento torio tanto grande, quanto differente al suo interno, tra le sue città unida parte di Stato e Regioni. versitarie? Borse di studio, case dello studente, mense, servizi, devono sollevare Lo scorso anno la Regione Abruzzo ha dato agli studenti un importan-
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ONE ANNO ACCADEMICO Ringraziamo per l’affetto, ma chiediamo servizi! te segnale di attenzione verso il diritto allo studio, portando il fondo da Strettamente legata ai collegamenti cittadini urbani è la questione abi5.400.000 euro a 7.400.000. tativa. Non sfugge come un sistema di trasporti che garantisca collegaQuesto consentirà qui all’Aquila per l’anno accademico 06/07 la comenti in tutte le ore del giorno e della notte possa permettere una rivapertura totale delle borse, cosi come è accaduto l’anno precedente. E’ lutazione delle zone periferiche della città. stato un segnale davvero importante, il segnale che aspettavamo. Il calmieramento dei prezzi quindi, che permetterebbe di tenere sotto L’Abruzzo ora ha davanti a sé due occasioni per ribadire l’attenzione controllo il mercato degli affitti. dimostrata nei confronti degli studenti. Riconfermare in bilancio, i Un mercato attualmente fuori da ogni controllo. Il costo mensile di una 7.400.000 euro per il diritto allo studio, e stralciare le Adsu dalle linee camera è ormai arrivato ai 250 euro, e sono ancora troppo pochi i rapguida sul riordino degli enti strumentali approvate dalla Giunta. Il Goporti di locazione a norma di legge. verno regionale ha di fronte a se questa responsabilità. Se da un lato si riscontrano un aumento delle registrazioni dei contratti La riforma del Titolo V della Costituzione apre uno scenario nuovo da e una diminuzione degli appartamenti affittati in nero, dall’altro auquello previsto dalla legge 390 del 91. Lo Stato adesso deve definire i menta la pratica dei cosiddetti “contratti figurati”, nei quali viene dicosiddetti “livelli essenziali delle prestazioni”. Borse di studio, servizi, chiarata una cifra molto inferiore rispetto a quella realmente corrispomense, alloggi devono essere i diritti fondamentali, tenendo lontane sta dagli studenti ai proprietari. proposte quali i prestiti d’onore, che si allontanano dal diritto allo stuSulle politiche abitative l’Amministrazione Comunale può e deve dio e vanno verso il “mercato del diritto”. svolgere un ruolo importante, utilizzando lo strumento delle agevolaIl coinvolgimento degli studenti nel percorso verso una nuova legge è zioni fiscali. fondamentale. Se è vero che noi studenti siamo il futuro della società, Una politica seria di sgravi e controlli, tale da garantire agli studenti allora non possiamo essere lasciati privi di garanzie, diritti sociali, e abitazioni dignitose, economiche e soprattutto sicure. allontanati dai percorsi decisionali. Il calmieramento dei prezzi non può non passare attraverso l’aumento Lo scorso anno, circa 10.000 studenti, attraverso una petizione handell’offerta di alloggi pubblici. Tale offerta è aumentata di poche unino chiesto alla Giunta Regionale interventi sui trasporti. Le firme tà nell’ultimo anno (da 104 a 144 posti letto) grazie esclusivamente raccolte non sono valse nemmeno un incontro con l’assessore regioalle iniziative messe in campo dall’Azienda per il Diritto allo Studio nale ai trasporti, che non ha ritenuto opportuno ascoltare, prima anche ha sperimentato in questo anno l’esperienza cora che accogliere le richieste studentesche. della “Residenza diffusa”. Questo impegno però Ad oggi non è prevista alcuna forma di riduzioè ancora insufficiente a dare risposte ad un nune, né sul titolo di viaggio, né sull’abbonamento per gli studenti che pagano quindi molto caro Noi studenti, che in città sia- mero di fuori sede in continua crescita. Il progetto di trasformare la struttura dell’exun servizio che lascia molto spesso alquanto a mo i principali fruitori del Inam in una casa dello studente giace inattuato desiderare. Per garantire il diritto alla mobilità con collegaservizio trasporti, tuttavia da anni. Gli studenti hanno proposto soluzioni anche rispetto agli stabili della REISS Romoli, menti di qualità ed efficienti, gli studenti da anpreferiremmo essere odiati senza ottenere alcuna risposta. Siamo dunque ni chiedono un intervento forte ed immediato a tutti gli Enti locali e alle società di trasporto da questa azienda, se ciò estremamente favorevoli alla proposta del Rettore di trasformare quell’area in un Campus vepubblico. contribuisse ad avere un ro e proprio. La condizione in cui versa la mobilità cittadina non è migliore, anzi. servizio efficiente, di qualità È necessario operare in un’ottica di sistema, in cui tutti gli attori istituzionali che possono interLa situazione dei due poli universitari di Roio e ed economico. Ringraziamo venire sul territorio mettano in campo un proCoppito è ormai vicina al collasso. Parcheggi e trasporti risultano totalmente insuf- per l’affetto, ma chiediamo getto che renda realmente l’Aquila una cittadina universitaria. E sia chiaro, gli studenti sono i ficienti. servizi! primi a volerlo e a sentirne l’esigenza. Roio ha visto nei mesi scorsi una nuova ondata Questa città ha bisogno di interventi che sappiadi multe a carico degli studenti di ingegneria no dare risposte anche alle necessità di aggregazione degli studenti. che avevano come unica colpa quella di recarsi a lezione con la proIl reperimento di spazi di socialità, anche fuori dal centro storico, gapria auto, per sopperire alla palese insufficienza dei mezzi pubblici. rantendo naturalmente il raggiungimento degli stessi, permetterebbe di Usufruirne, per gli oltre 5000 studenti iscritti alla facoltà, diventa atdare nuovi sbocchi a questa esigenza fortissima, che attualmente trova tualmente impossibile poiché al mattino si rischia di veder passare risposta solo nel centro storico. molti autobus pieni prima di riuscire a prenderne uno utile. Negli anni la presenza degli studenti è stata vissuta dai cittadini aquilaSituazione non molto diversa per Coppito, dove gli oltre 9000 studenti ni con indifferenza. Adesso che la nostra presenza è notevolmente creiscritti alle Facoltà di Scienze, Medicina, Psicologia e Biotecnologie si sciuta l’indifferenza si è trasformata in malcelato fastidio, che spesso recano presso il Polo in condizioni realmente difficili e con scarsa gasfocia in veri e propria episodi di intolleranza. ranzia di sicurezza. Attualmente il rapporto cittadino-città-studente soffre di un vero e È il momento che dall’amministrazione comunale giungano risposte proprio corto-circuito. concrete e immediate. Gli studenti stanno chiedendo con insistenza, e Sono necessari interventi strutturali che rendano reali il riconoscimenlo hanno fatto con 2200 firme raccolte solo nel Polo di Coppito, interto e l’integrazione tra la comunità studentesca e quella cittadina. venti urgenti sulla viabilità e trasporti. Dai tempi della città, ai servizi, agli spazi, alle tariffe. Anche il Consiglio Studentesco ha preso posizione in maniera unaniOnorevole Presidente del Senato, Illustre Prefetto del Governo, Mame nel chiedere interventi non più rinviabili. gnifico Rettore, Presidente della Regione Abruzzo, Presidente della La città dell’Aquila non può aspirare ad essere città universitaria senza Provincia, Sindaco dell’Aquila, Autorità tutte. risolvere il problema dei collegamenti e dei tempi della città. È necesSiamo tante e tanti, giovani e vitali, in formazione. sario un intervento strutturale che permetta di raggiungere i luoghi di Residenti, fuori sede e pendolari. studio con mezzi pubblici, senza essere stipati come sardine. Siamo una ricchezza sociale e culturale , prima ancora che economica, In questi giorni, l’Azienda di Mobilità Aquilana, l’AMA, con una per l’intera città, che vorremmo sentire tutti piu’ nostra. campagna pubblicitaria che campeggia in tutta la città, ha dichiarato il Non guardateci con preoccupazione, ma con entusiasmo. suo amore per gli utenti. Non puntateci telecamere, ma sedetevi con noi per costruire un modelL’Ama ci ama! lo di cittadinanza che tenga conto di tutti, nessuno escluso. Noi studenti, che in città siamo i principali fruitori di quel servizio, tuttavia preferiremmo essere odiati da questa azienda, se ciò contriAlessia Ettorre Presidente del Consiglio Studentesco buisse ad avere un servizio efficiente, di qualità ed economico.
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6 CHE GUEVARA GUERRILLERO Y POETA
PENA DI MORTE. ONU, VOTO SU MORATORIA 19/20 DICEMBRE
Il 20 novembre scorso, nell’aula magna della Facoltà di Lettere, si è tenuta un’iniziativa organizzata dall’Unione degli Universitari su Ernesto Che Guevara poeta e guerrigliero, alla quale è intervenuto il Prof. Antonio Ronci che ha dato lettura di alcune poesie scritte dal Che negli anni ’50. Vi riportiamo il testo di una delle poesie riportate nel corso dell’iniziativa, omaggio a Che Guerra nell’anno del quarantennale dalla sua morte.
Il voto finale dell'Assemblea Generale dell'Onu sulla moratoria delle esecuzioni è atteso al Palazzo di Vetro tra il 19 ed il 20 dicembre 2007 e non si esclude affatto che, prima del via libera definitivo, i cosiddetti Paesi “amici della pena di morte”, guidati da Singapore e dall'Egitto, tornino alla carica con una serie di emendamenti-killer. Voci di corridoio dicono che ci sono buone speranze di far crescere il consenso in seno all'Assemblea Generale, superando i 99 si (52 i contrari ma ben 33 gli astenuti) del voto in commissione, se nelle prossime settimane non si abbassa la guardia. Gli esperti hanno identificato in una ventina i Paesi che potrebbero votare a favore o astenersi, diversi dei quali africani. Tra questi, Paesi che non hanno votato in commissione come Tunisia (paese in moratoria di fatto), Repubblica Democratica del Congo, Guinea Bissau, Senegal, oltre a Seychelles e Kiribati; Paesi già in moratoria ma che si sono astenuti in commissione: Marocco, Congo Brazzaville, Ghana, Niger, Lesotho e anche la Corea del Sud. Il testo sulla moratoria e' stato approvato dalla Terza Commissione dell'Assemblea Generale dell'Onu il 15 novembre, ed ha rappresentato un successo per la diplomazia italiana, che e' riuscita non solo a mantenere compatta l'Unione Europea ma anche a costruire un vasto consenso in tutti e cinque in continenti. Anche questa risoluzione, come tutti i documenti dell'Assemblea Generale, non ha valore vincolante, ma forte peso morale. Per questo è doveroso continuare a chiedere la riduzione progressiva dell’uso e del numero dei delitti per tutti gli Stati che la settimana prossima si esprimeranno contrari alla moratoria, qualunque sarà il risultato della votazione. Udu L’Aquila
VECCHIA MARIA
Poesia dedicata da Ernesto Guevara a una vecchia messicana incontrata nell'Ospedale Generale di Città del Messico nel dicembre 1954.
Vecchia Maria, stai per morire, voglio parlarti seriamente: La tua vita è stata un rosario completo di agonie, non ci fu uomo amato, non salute, non denaro, appena la fame tanta da poter essere divisa; e io voglio parlare della tua speranza, delle tre distinte speranze che tua figlia ha fabbricato senza sapere come. Prendi questa mano di uomo che sembra di bambino nelle tue pulite dal sapone giallo. Strofina i tuoi calli duri e le tue pure nocche nella soave vergogna delle mie mani di medico. Ascolta, nonna proletaria: credi nell'uomo che arriva, credi nel futuro che non vedrai mai. Non pregare il dio inclemente che tutta una vita smentì la tua speranza. E non chiedere clemenza alla morte per veder crescere ancora sotto le tue grigie carezze; i cieli sono sordi e su te comanda il buio. Ma tu avrai –sopra tutto- una rossa vendetta, lo giuro per l'esatta dimensione dei miei ideali e tutti i tuoi nipoti vivranno l'aurora, muori in pace, vecchia lottatrice. Stai per morire, vecchia Maria, resteranno mute le pareti della sala quando la morte si coniugherà con l'asma e copuleranno il loro amore nella tua gola. Queste tre carezze costruite in bronzo (l'unica luce che allieva la tua notte) questi tre nipoti vestiti di fame, rimpiangeranno le nocche di queste vecchie dita fra cui trovavano sempre la risposta di un sorriso. E questo sarà tutto, vecchia Maria. La tua vita è stata un rosario di magre agonie, non ci fu uomo amato, non salute, non denaro, appena l fame, tanta da poter essere divisa la tua vita è stata triste, vecchia Maria. Quando l'annuncio del riposo eterno intorbiderà il dolore delle tue pupille, quando le tue mani di sguattera perpetua assorbiranno l'ultima, ingenua carezza, pensa a loro... e piani, povera vecchia Maria. No, non lo fare! Non pregare il dio indolente che tutta una vita smenti la tua speranza e non chiedere clemenza alla morte, la tua vita è stata orribilmente vestita di fame. e finisce vestita di asma. Però voglio annunciarti, con la voce bassa e virile delle speranze, la più rossa e virile delle vendette, e voglio giurartelo ancora per l'esatta dimensione dei miei ideali. Prendi questa mano di uomo che sembra di bambino fra le tue pulite dal sapone giallo, strofina i calli duri e le nocche pure contro la morbida vergogna delle mie mani di medico. Riposa in pace, vecchia Maria, riposa in pace, vecchia lottatrice, i tuoi nipoti vivranno l'aurora, LO GIURO!
CONFLITTO E RAPPRESENTANZA APPUNTI DAL CNSU A cinque mesi dall’elezione al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (Cnsu) vorrei fare un piccolo resoconto di quello che è accaduto all’interno dell’organo di rappresentanza nazionale degli studenti. Il Cnsu è un organo che non ha poteri reali, ma solo consultivi e di proposta al Ministero, e quindi ha una scarsa incisività sulla vita degli studenti universitari. E’ in ogni caso utile per portare avanti a livello istituzionale le battaglie sui temi dei diritti studenteschi. E’ stata approvata una mozione che chiede di non aumentare la tassazione sugli studenti, come invece suggeriscono congiuntamente il Ministero dell’Università e delle Finanze. Altro importante documento approvato è quello relativo alla data di svolgimento dei test di ammissione alla Scuola di Specializzazione per i laureati in Medicina. In questo caso, grazie alle mobilitazioni degli studenti in giro per l’Italia, il Ministro Mussi ha dovuto riconoscere l’errore compiuto e approvare le richieste degli studenti. Entrambe i documenti sono stati proposti dal gruppo dell’Udu, dal rappresentante dell’Adi (dottorandi) e degli Specializzandi. Nella seduta del 7 dicembre il Cnsu ha approvato inoltre, su richiesta del gruppo udu, l’invito ad aumentare i fondi destinati al diritto allo studio. Nei prossimi mesi il Cnsu dovrebbe lavorare sull’attuazione della Riforma didattica e sulla definizione dei criteri dei cosiddetti “requisiti minimi”. Tuttavia, l’attività di rappresentanza studentesca ha bisogno sempre della mobilitazione e della forza organizzata degli studenti, cosi come dimostra la vicenda delle Adsu in Abruzzo, Toscana e Puglia. Tino Colacillo
Il Diritto allo Studio tra emergenze regionali, Finanziaria 2008 e nuova legge nazionale Cosa succede in Abruzzo Nelle scorse settimane l’Udu ha avviato una campagna di mobilitazione e informazione sulla situazione sul diritto allo studio in Abruzzo. La Regione ha infatti inserito le ADSU nelle linee guida di riforma degli enti regionali con lo scopo di ridurre i costi della politica. La proposta consiste nel cancellare le tre Adsu nelle tre città universitarie (ChietiPescara, L’Aquila e Teramo) creando un unico ente regionale. Questa “unificazione” comporterebbe l’allontanamento della gestione dei servizi dal territorio e dagli studenti, oltre che ridurre il peso, e quindi la loro forza, all’interno degli organi di gestione. Nonostante il costo di funzionamento delle Adsu sia bassissimo (indennità e gettoni di presenza), e l’autonomia politico–gestionale consente a questi enti di conoscere da vicino le esigenze degli studenti e del territorio, ad oggi attendiamo ancora delle risposte. La “territorialità” degli enti è fondamentale per la gestione di servizi collettivi strettamente legati al territorio come case dello studente, mense, sale studio. Inoltre la presenza dei rappresentanti degli studenti rischia di scomparire con l’accorpamento ed in questo modo rischia di venir meno la funzione di proposta e controllo da parte degli studenti sui servizi fondamentali. Come Udu L’Aquila stiamo chiedendo alla Regione Abruzzo di cancellare le Adsu da quelle linee guida di riordino, essendo cosi disponibili ad un confronto per migliorarne l’attività ed il rapporto con gli Enti Locali, magari anche riducendo il numero dei componenti dei Cda lascian-
do però a due il numero dei rappresentanti degli studenti. In questi giorni sono in mobilitazione anche gli studenti della Toscana e della Puglia contro il progetto di unificazione delle Adsu. Stiamo portando avanti con loro forme di coordinamento (con le associazioni Udu Siena, Teramo, Lecce, Sinistra per Pisa, Studenti di Sinistra Firenze, Sinistra Universitaria Firenze) per contrastare questa scelta che rischia di danneggiare un sistema che funziona e tutti gli studenti che ne usufruiscono. Anche per quanto riguarda la copertura delle borse chiediamo alla Regione un ulteriore segnale politico di attenzione, come lo scorso anno, per confermare in bilancio 2008 lo stanziamento di 7 milioni e 400 mila euro per garantire la copertura totale degli idonei non beneficiari.
La Finanziaria Nazionale 2008 Il testo della finanziaria approvato dal Senato non ci da buone notizie circa il finanziamento per il diritto allo studio. Infatti è previsto uno stanziamento di 153 milioni di euro, circa 3 in meno rispetto allo scorso anno. Inoltre le previsioni di spesa per i prossimi due anni sono in netto calo. Se questo testo dovesse essere confermato dal passaggio alla Camera il Governo e la maggioranza si assumerebbero una grave responsabilità politica verso gli studenti, continuando nello scandalo dei cosiddetti idonei non beneficiari. Eppure lo “sforzo” economico per garantire la copertura totale delle borse rispetto alle cifre complessive della Finanziaria (si parla di milioni di euro per le borse, di fronte ai mi-
UDU GALLERY
liardi per le spese militari) sarebbe minimo. E’ quindi tutta questione di scelte politiche che questo governo, nonostante la sbandierata vicinanza ai temi sociali, non intende assumere. Ad esempio in questi ultimi anni le spese per gli armamenti, l’esercito e la difesa sono cresciute tantissimo, mentre si dice che non risono i soldi per le borse!
La nuova legge nazionale sul diritto allo studio L’attuale sistema del diritto allo studio è stato istituito con la legge 390/91 attuato con le leggi regionali che hanno istituito le ADISU. I criteri di reddito e merito sono invece affidati ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) che dovrebbe essere emanato ogni tre anni, anche se l’ultimo risale al 2001. Nel 2001 con la riforma del titolo V della costituzione sono state ridefinite le competenze tra stato e regioni, ed ora è lo stato che definisce i cosiddetti “livelli essenziali delle prestazioni” in materia di diritti sociali. Per questo tra non molto si potrebbe aprire l’iter per una nuova legge nazionale sul diritto allo studio, nella quale ridefinire tutti gli interventi per gli studenti (borse, servizi e alloggi). Questa ovviamente può essere una grande occasione per migliorare il diritto allo studio, ma si potrebbe anche rivelare l’occasione per smantellarne il carattere pubblico da parte di quelli che ne sostengono la privatizzazione. L’Udu si batterà contro l’allargamento dello strumento dei prestiti d’onore,che altro non sono lo strumento di guadagno degli istituti bancari su un diritto costituzional-
Sit-in Mense
17 Novembre
Incontro con Mussi
Incontro con D’Alfonso
Il 7 novembre, in tutte le mense dell’Ateneo aquilano (Roio, Coppito e XX Settembre), l’Udu ha organizzato dei sit-in di protesta contro la proposta di legge avanzata dalla Regione Abruzzo sul riordino degli enti per il diritto allo studio, che prevede l’accorpamento delle attuali 3 sedi dell’ADSU in un'unica sede.
In occasione della sua visita del 19 novembre, i nostri rappresentanti hanno ricordato al Ministro dell’Università Fabio Mussi l’importanza della valutazione degli studenti, della legge nazionale sul diritto allo studio e dell’aumento iniquo delle tasse universitarie.
Come ogni anno, l’Udu partecipa al World Social Forum, manifestando in piazza per i diritti degli studenti. Quest’anno l’Udu è scesa in strada, affiancata dall’Uds, per intensificare le proteste contro il riordino degli enti, la drammatica situazione trasporti e la rivendicazione del diritto allo studio in tutte le sue forme.
Il 13 novembre, presso la nostra sede di Via Del Gatto, abbiamo ricevuto il sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso. Durante questo incontro abbiamo affrontato alcune tematiche fondamentali: diritto allo studio, situazione regionale dei trasporti e dei tirocini presso le aziende abruzzesi.
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mente garantito. In prospettiva si dovrebbe allargare la fascia di reddito che consente l’accesso ai benefici. Le fasce di reddito che poche migliaia di euro non rientrano nei criteri economici sicuramente per via della perdita di potere di acquisto non possono essere “paragonate” ai grandi redditi e quindi non percepire forme di benefici per l’accesso all’università. Anche il sistema della borsa potrebbe essere modificato, creando la cosiddetta “borsa preventiva” da assegnare prima dell’inizio dell’università garantendo cosi la libertà di scegliere l’università non in base a criteri di costo, ma sull’impostazione della didattica o sul tipo di città. Anche la forma di erogazione della borsa dovrebbe prevedere una continuità nel tempo in modo da garantire l’autonomia economica allo studente, senza diventare come ora solo un rimborso postumo. Questo potrebbe essere fatto attraverso il potenziamento di un pacchetto di servizi che comprende alloggi, mense, trasporti. Per quanto riguarda la Finanziaria continuiamo a chiedere con forza la copertura delle borse e nuovi fondi per gli alloggi. Il Diritto allo Studio deve diventare per Regioni, Governo e Parlamento una priorità politica per il futuro dell’Università Italiana. Inviteremo quindi tutti gli studenti alla mobilitazione affinché l’università non sia ancora un “privilegio” per pochi e di classe e un sacrificio economico per molti. Tino Colacillo
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TIROCINI PSICOLOGIA LA BATTAGLIA PROSEGUE
La situazione dei tirocini professionalizzanti, obbligatori per poter accedere all’esame di stato, è diventata davvero insostenibile. Le poche strutture convenzionate non sono sufficienti a coprire la domanda e i pochi posti disponibili sono prenotati fino al 2009. Qualcuno rischia di non laurearsi, o di perdere uno o più anni per questa mancanza. Oltre al danno, la beffa. Ormai, infatti, è lo studente stesso, invece del docente o dell’Ordine o dell’Amministrazione, a farsi carico da solo di trovare una struttura e chiederne il “convenzionamento” per lo svolgimento del tirocinio facendo la ”spola” tra Struttura- Ordine- Facoltà e viceversa... Come se non bastasse, la struttura deve rispondere a dispotiche linee guida redatte dall’Ordine degli Psicologi nazionale e ulteriormente esasperate dall’Ordine Abruzzese. Ad esempio, affinché il tirocinio venga riconosciuto per l’accesso all’esame di stato, il tutor psicologo – se-
condo le famigerate Linee guida - deve avere un monte ore settimanale nella struttura di almeno 20 ore per poter svolgere il tirocinio triennale, e 28 per quello della specialistica. In questo modo le strutture in cui lo psicologo non raggiunge questa quota, come ad esempio le strutture penitenziarie, vengono automaticamente escluse. Inoltre il tutor può avere un massimo di due tirocinanti per volta. Con questi e altri criteri molte strutture sono state dichiarate non idonee, la lista delle convenzionate è stata notevolmente ridotta e da ormai un anno non vi è più la possibilità di fare tirocinio presso gli studi privati. Con simili provvedimenti l’Ordine, di fatto, nega quello che è un basilare diritto all’accesso alla professione agli iscritti di Psicologia. Nel corso del consiglio di Facoltà dello scorso 4 dicembre è stato approvato, con parere positivo dei nostri rappresentanti, la possibilità del
Flash dalle facoltà
”doppio binario”, cioè la possibilità di scegliere tra un tirocinio solo formativo, valido per il conseguimento del titolo ma non riconosciuto dall’Ordine, e un tirocinio professionalizzante, valido anche per l’accesso all’esame di stato. Come potete capire questa può essere solo una soluzione temporanea che non risolve affatto il problema. Per far fronte all’emergenza, chiederemo inoltre un aumento del numero di tirocinanti per ogni tutor e un’estensione della convenzione a tutte le strutture presenti in regione e nei luoghi di maggior provenienza di noi studenti Nel frattempo l’UdU L’Aquila ha anche fatto approvare dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari una Mozione sulla situazione dei tirocini a Psicologia per chiedere un sostanziale aumento del numero di tirocinanti . Siamo convinti che sia nostro diritto laurearci in tempo e con un titolo da poter sfruttare appieno, e che
Udu Psicologia
Agenda
Ô Qui Ingegneria Riforma appelli: se prima erano in 9, adesso sono in 6, nel caso migliore 8.
Ô Qui Scienze Motorie Alla ricerca di tirocini per adeguare la formazione degli studenti per il mondo del lavoro.
10 Dicembre
Ô Qui Lettere Cosa rischiano i nostri corsi di laurea con la riforma: una drastica riduzione da 16 a 6 CdL.
Ô Qui Medicina Nuovo Regolamento Erasmus: approvato nel Consiglio di Facoltà grazie ad un’attenta analisi dei nostri rappresentanti.
11 Dicembre
Ô Qui Scienze In settimana, verranno ufficia- Ô Qui Biotecnologie lizzati gli adattamenti degli or- Continuano le difficoltà per le ore di laboratorio: le nostre dinamenti alla legge 270. proposte. Ô Qui Scienze Formazione Deliberata dalla Facoltà l’attiLEGGI IL RESTO vazione dei corsi di lingua per DELLE NEWS gli studenti della Specialistica SUL NOSTRO SITO: di Educatori nella Società WWW.UDUAQ.ORG Complessa.
sia arrivato quindi il momento di far sentire la nostra voce e di batterci per vedere garantito a tutti un tirocinio formativo e professionalizzante! Per vincere questa battaglia dobbiamo essere tutti insieme, confrontarci nelle assemblee, farci sentire e attuare forme di protesta in maniera partecipata.
19/20 Dicembre
Inizio dell’anno dei Diritti Voto ONU sulla moratoria Umani. contro la pena di morte
21 Dicembre
Seminario sulla legge 15.00 Polo 21.00 Polo
di formazione Sospensione delle lezioni 270: Coppito 31 Dicembre Roio e Centro - Termine ultimo per la consegna dell’autocertifi13 Dicembre cazione per la riduzione Approvazione del bilancio delle tasse universitarie. - Termine ultimo per pagadi Ateneo mento iscrizione università
15 Dicembre Giornata Nazionale Servizio Civile
del
18 Dicembre Giornata Internazionale dei Migranti
Gerenza: Questo numero è un foglio dell’Associazione Udu L’Aquila in distribuzione gratuita solo presso le sedi universitarie. Art 34 non è un periodico, viene pubblicato esclusivamente quando sono disponibili gli articoli. Stampato su Carta riciclata. Udu L’Aquila Via del Gatto, 2 L’Aquila. www.uduaq.org 086261243 uduaq@hotmail.com