Art. 34 - Dicembre 2007

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In questi giorni la stampa locale aquilana ha riportato una serie di articoli che parlano di una “manifestazione contro gli schiamazzi notturni degli studenti”, organizzata dai comitati civici degli abitanti del cento storico. Insomma, ritorna come sempre, la questione del rapporto tra città e studenti. Trasferirsi in un'altra città, affittare una casa “ammuffita” a prezzi assurdi, pagare completamente il costo del trasporto inefficiente. Essere studente fuori sede non è facile, quindi. Il tutto in una città che “mal sopporta” una presenza che, nonostante porta reddito, viene considerata come un problema. Lo studente universitario è più simile ad un limone da spremere, una entità (trasparente) che si manifesta solo quando versa l’obolo dell’affitto il 5 del mese, quando fa la spesa al supermercato o al negozio dietro l’angolo. Il clima sociale e di convivenza nel quale siamo costretti a vivere è di astio, intimidazione durante le serate. L’Aquila è una città che non ha spazi di aggregazione diversi dal centro storico e raggiungere le altre zone di sera è impossibile se non si ha una macchina. E’ ovvio che la vita sociale degli studenti si riversa in centro. Dove altrimenti? Sono anni che il mondo studentesco cerca di dialogare con la città, propone soluzioni, chiede il confronto. E se la popolazione studentesca continuasse a crescere? Quali soluzioni si prospetterebbero? Di sicuro non è con la segregazione che si risolve il problema. Corse notturne, aree di aggregazione diverse dal centro, sono delle soluzioni possibili. Zone sosta, collegate con bus navetta, in cui il commercio e i locali possano trovare adeguato spazio. Certo, ci rendiamo conto che per queste soluzioni sono necessarie scelte politiche, programmazione, anche un pò di tempo. Ma la soluzione che proponiamo noi, è di lungo periodo. Le altre chissà… Molti studenti lavorano in nero la sera nei locali, nei ristoranti in cui gli aquilani cenano, per pagarsi gli studi e per pagare l’affitto ad altri aquilani. Ma quando uno studente esce dal lavoro in nero e poco pagato alle due di notte, ha diritto alla socialità? Per il Comune i locali devono chiudere tassativamente alle due di notte il

ECCO

COME L’AMA CI AMA...

E’ fin troppo emblematica la foto dell’autobus romano… Noi l’abbiamo ripresa per sintetizzare la vertenza trasporti che insieme stiamo portando avanti nei confronti dell’Azienda Trasporti Aquilana. L’AMA non solo si è dimostrata sorda di fronte alle nostre rimostranze, ma ha lanciato una campagna pubblicitaria a dir poco “vergognosa”, dando uno schiaffo in faccia a tutti gli studenti che quotidianamente usano i mezzi pubblici, vivendo sempre maggiori disagi. Insomma se l’AMA ci ama, come leggiamo sui tanti manifesti sparsi per la città, potrebbe provare a dimostrarlo accogliendo le nostre proposte: tariffe agevolate per gli studenti, maggiori corse verso i Poli di Roio e di Coppito, collegamenti serali e notturni. Giovedì e Sabato e all’una negli altri giorni. Si potrebbe prolungare l’orario di apertura per diminuire il flusso di persone per strada. Sulla questione dell’alcol, il moralismo Pagina 2 e il proibizionismo lo lasciamo agli anni ’30. 10/12: Inizia l’anno dei diritti umani Troppo spesso abbiamo avuto l’impressione che la città non conosca affatto la popolazione universitaria. Eppure Ripubblicizzare l'acqua, difendere i sono anni che solo gli studenti portano avanti in questa beni comuni città la battaglia per un trasporto migliore (per tutti), gli Nasce il gruppo "ISF" a L'Aquila studenti sono scesi a migliaia a sostegno dei lavoratori del Polo elettronico. Gli studenti portano avanti campagne si sensibilizzazione civile in città (referendum legge 40 e Co- Pagina 3 stituzione, precarietà, lotta anti aids). Il caro affitti, il nero Cosa cambierà con la carta dei diritti? sugli alloggi… siamo sicuri che non si tratta solo di un proE i soldi degli studenti? blema studentesco, ma riguarda sicuramente centinaia di famiglie aquilane. Ma sempre solo gli studenti, attraverso Musica e di più a Medicina le battaglie per i loro diritti, fanno avanzare collettivamente i diritti della città. Essere studenti per noi significa ave- Pagina 4 re diritti. Siamo una categoria sociale con i propri bisogni Discorso Inaugurazione in una realtà cittadina. Siamo rimasti stupiti dal fatto di Anno Accademico non essere stati chiamati ad intervenire a questo confronto. Facciamo un po’ fatica ad immaginare un confronto senza la “controparte”. Ci sembra più un monologo. Noi siamo qui, gli studenti sono qui pronti al dialogo. Lottano ogni giorno per migliorare la propria condizione, e non si sono mai sottratti al confronto. Siamo sicuri che la città si sia sempre dimostrata altrettanto aperta?

In questo numero Pagina 6 Che Guevara, Guerrillero y poeta Pena di morte. Onu, voto su moratoria Conflitto e rappresentanza, Appunti dal CNSU Pagina 7 La situazione del diritto allo studio Udu Gallery Pagina 8 Tirocini Psicologia Flash dalle facoltà + Agenda

Articolo 34 della Costituzione italiana: ”La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“


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