Febbraio 2008
APPROVATA LA CARTA DEI DIRITTI UNA SVOLTA EPOCALE Epocale. Così abbiamo definito in questi giorni l’approvazione della “Carta dei diritti”. Perché la Carta è uno strumento che rivoluzionerà la vita quotidiana degli studenti di questo Ateneo, tutelando tutte e tutti, dalle piccole e grandi illegalità e dalle discriminazioni che si perpetrano nelle facoltà, nelle aule, a lezione, durante le prove d’esame o durante lo svolgimento dei tirocini. Epocale perché è un risultato raggiunto dopo anni di lotte alle quali hanno preso parte più “generazioni di studenti”, che hanno prima creduto e poi lanciato e sostenuto “un’idea”. Epocale soprattutto perché l’aspetto più straordinario della sua approvazione risiede nel fatto che per la prima volta in questo Ateneo agli studenti viene legittimato quello che potremmo definire uno “status” . Perché da oggi siamo finalmente soggetti portatori di diritti riconosciuti e garantiti all’interno della comunità universitaria. A L’Aquila l’iter della “Carta” inizia nel 2004, quando l’Udu raccoglie 1700 firme per chiedere al Rettore di Orio e alla Comunità Universitaria di riconoscere lo “Statuto dei Diritti delle Studentesse e degli Studenti”. Le firme furono consegnate il 17 novembre dello stesso anno, da una delegazione di studenti supportata dal corteo di più di 3000 tra medi e universitari, organizzato in città in occasione della prima giornata mondiale di mobilitazione studentesca. L’Udu, da allora, diede vita ad una serie di iniziative e assemblee studentesche sempre molto partecipate (i più “attempati” ricorderanno la campagna “Scrivi un diritto”) per coinvolgere le studentesse e gli studenti dell’Ateneo nella stesura del testo stesso. Iniziative che, insieme al lavoro dei rappresentanti negli Organi d’Ateneo e in Consiglio Studentesco, hanno portato la “Carta dei Diritti” ad essere riconosciuta tra gli atti normativi dell’Ateneo e ad essere inserita nello Statuto dell’Università dell’Aquila, approvato il 9 dicembre 2005. Una conquista alla quale, tuttavia, doveva seguire il passo più importante, l’approvazione del testo che, nel tempo, si è rivelata essere tutto tranne una formalità. Infatti, nonostante quella proposta raccogliesse il favore degli studenti (in una seconda raccolta firme l’hanno supportata in 3500) e il pa-
rere unanime del Consiglio Studentesco, il testo si è in più di un’occasione scontrato con la profonda diffidenza di non pochi docenti i quali, evidentemente, vedevano nel riconoscimento dei diritti agli studenti una “minaccia” ai propri privilegi. Nonostante le resistenze e i tentativi di “insabbiamento”, quell’idea e i principi che la ispiravano hanno resistito fino all’approvazione finale nella seduta del Senato Accademico del
20 febbraio 2008. La “Carta”, approvata a L’Aquila, oltre ad annoverarsi tra le pochissime esistenti negli altri Atenei Italiani, è senza dubbio la prima che definisce i diritti di cui da oggi gli studenti sono portatori in tutte le fasi del percorso accademico, non limitandosi esclusivamente ad una serie di principi generali che poco riguardano il quotidiano dello studente. Una serie di norme che, tra l’altro, pongono sullo
stesso piano gli studenti di tutte le facoltà, che fino ad oggi subivano una profonda disparità di trattamento. Ma il percorso non è concluso. Il passo decisamente più importante è stato fatto. Adesso è compito nostro, di tutti, vigilare sulla sua applicazione. I diritti acquisiti devono essere rispettati, e nuovi diritti conquistati.
Articolo 34 della Costituzione italiana: ”La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“
Udu L’Aquila