Biancoblù Magazine NR18

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nr.18 MAGAZINE


EDITORIALE L’EDITORIALE: CANTÙ-MILANO, LA SFIDA DEI DUE MONDI

Alessandro Palermo

Cantù e Milano, due mondi diversi. In entrambe le città, però, da sempre trasuda la pallacanestro. Entrambe le città possono vantare una narrazione cestistica che ha pochi eguali in Italia ed in Europa, merito delle tante pagine di storia che – negli anni – sono state scritte con il sudore e con i (tanti) successi sportivi, marchiate con un inchiostro indelebile che nessun fatto potrà mai cancellare. Pagine di storia, quelle di Pallacanestro Cantù e Olimpia Milano, spesso messe a confronto: 17 i trofei vinti dai biancoblù, 46 invece quelli conquistati dal club biancorosso. Una differenza significativa, nel paragone del numero totale, ma che non ha mai lasciato troppa distanza tra le due gloriose società. Da una parte una città di provincia, Cantù, che non arriva a contare i 40mila abitanti, dall’altra una metropoli. Tuttavia, seppur si tratti di due realtà completamente differenti sotto tanti aspetti, i confronti del passato tra le due società hanno sempre regalato tanto spettacolo e tanto equilibrio in campo, con la “piccola” Cantù capace di fronteggiare (e battere in molte occasioni) la grande Milano. Una piccola città, sì, ma che in campo internazionale ha saputo essere anche più grande di Milano, conquistando 12 titoli contro i 9 dei meneghini, meritando il leggendario soprannome di “Regina d’Europa”. Stasera – palla a due alle ore 17:30 a Desio – le due formazioni si incontreranno per il derby numero 166, valido per la nona giornata del campionato di Serie A PosteMobile 2018-’19. E allora, che derby sia. BIANCOBLù MAGAZINE

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ABBIAMO SOGNATO.. E CONTINUEREMO A SOGNARE Fabrizio Provera

Abbiamo sognato nel 1981, in semifinale playoff dopo il successo della Cantucky di Valerio Bianchini per 2-1 su Torino nei quarti. In gara-3, alla bella, Cantù gioca nell’indimenticato palazzone di San Siro: fallo su Boselli con Milano a +1, al tempo si può scegliere se tirare o meno i liberi e Peterson manda il suo giocatore in lunetta. Boselli fa 1/2, lascia così a Cattini la chance di pareggiare, forzare l’overtime e portare Cantù al successo che vale la finale. Antonello Riva, quella sera, ‘dice’ 32. Abbiamo sognato il 24 marzo 1983, a Grenoble. La Milano di Dan Peterson è uno squadrone costruito sull’asse D’Antoni-Meneghin, con attorno Premier, i gemelli Boselli, Gianelli, Ferracini e Gallinari. Finale thrilling; rimbalzo offensivo preda di Gallinari, ma il suo tentativo di lay-up viene oscurato da un saltone da pantera di Jim Brewer. Cantù vince 69-68 e mette in bacheca la seconda Coppa dei Campioni della storia. Abbiamo sognato in tempi più recenti, come nella semifinale playoff 2011; la ciurma multietnica dell’infallibile uruguagio Mazzarino, l’austriaco Ortner, il marine Leunen, il serbo Micov. Una banda di pirati orgogliosa e pronta a ogni impresa. Abbiamo sognato con Pietro Aradori e la Cantucky di Andrea Trinchieri, che mettono i ‘chiodi sulla bara’ in contropiede ed espugnano il Forum. Abbiamo sognato e sogneremo ogni volta che sentiremo aria, profumo, odore, essenza di derby con l’Olimpia Milano: l’essenza stessa del basket italiano, la sua sublimazione. E continueremo a sognare, grazie ad Antonio Biella e al nostro nuovo sponsor, Acqua san Bernardo. E’ un grazie di cuore, perché dimostra quanto dicevamo solo poche settimane fa; the Dream shall never die. Il sogno di Cantucky non morirà. Mai.

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CLASSIFICA PT.

1 2 3 4 5 6 7 8

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO

UMANA REYER VENEZIA OPENJOBMETIS VARESE

%$6.(7 &5(021$

VANOLI CREMONA SIDIGAS AVELLINO HAPPY CASA BRINDISI VL PESARO SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA

16 14 10 10 10 10 8 8

PT.

9 10 11 12 13 14 15 16

ALMA TRIESTE BANCO DI SARDEGNA SASSARI

GERMANI BASKET BRESCIA ACQUA S.BERNARDO CANTÙ FIAT TORINO

ORIORA PISTOIA DOLOMITI ENERGIA TRENTINO GRISSIN BON REGGIO EMILIA

8 6 6 6 4 4 4 4

Classifica aggiornata all’ottava giornata

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CALENDARIO TURNO ODIERNO: 9^ GIORNATA Fiat torino - dolomiti energia trentino 08/12/2018 ORe 20:30

oriora pistoia - germani basket brescia 09/12/2018 ORe 12:00

sidigas avellino - vl pesaro 09/12/2018 ORe 17:00

acqua s.bernardo cantù - a|x armani exchange mi 09/12/2018 ORe 17:30

happy casa brindisi - grissin bon reggio emilia 09/12/2018 ORe 18:00

vanoli basket cremona - alma trieste 09/12/2018 ORe 18:30

umana reyer venezia - openjobmetis varese 09/12/2018 ORe 19:00

segafredo virtus bologna - banco di sardegna ss 09/12/2018 ORe 20:45

prossimo turno: 10^ GIORNATA dolomiti energia trentino - grissin bon reggio emilia 15/12/2018 ore 20:30

germani basket brescia - acqua s.bernardo cantù 16/12/2018 ore 12:00

banco di sardegna ss - a|x armani exchange milano 16/12/2018 ORe 17:00

openjobmetis varese - fiat torino 16/12/2018 ORe 17:30

umana reyer venezia - happy casa brindisi 16/12/2018 ORe 18:00

oriora pistoia - segafredo virtus bologna 16/12/2018 ORe 18:30

vl pesaro - vanoli basket cremona 16/12/2018 ORe 19:05

alma trieste - sidigas avellino 16/12/2018 ORe 20:45

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GAME DAY

9.12.2018

17:30

Palabancodesio

eurosport 2 Eurosport player

radio cantù

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ

Allenatore:

Evgeny Pashutin

GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ

#0

Frank Gaines

Play/Guardia

1990

USA

#1

Tony Mitchell

Ala

1989

USA

#4

Gerry Blakes

Guardia

1993

USA

#5

Ike Udanoh

Centro

1989

USA

#7

Biram Baparapè

Guardia

1997

ITA

#8

Salvatore Parrillo

Guardia

1992

ITA

#9

Shaheed Davis

Ala Grande

1994

USA

#10 Maurizio Tassone

Guardia/Play

1990

ITA

#11 Andrea La Torre

Guardia/Ala

1997

ITA

#17 Luca Pappalardo

Centro

1999

ITA

#23 Francesco Quaglia Centro

1988

ITA

#41 Davon Jefferson

1986

USA

Ala/Centro

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO GIOCATORE

Allenatore:

Simone Pianigiani

BIANCOBLù MAGAZINE

RUOLO

NATO NAZ.

#00 Amedeo Della Valle Guardia

1993

ITA

#2 Mike James

Play/Guardia

1990

USA

#5 Vladimir Micov

Ala

1985

SRB

#7 Arturas Gudaitis

Centro

1993

LIT

#9 Dairis Bertans

Guardia

1989

LAT

#13 Simone Fontecchio

Ala

1995

ITA

#15 Kaleb Tarczewski

Centro

1993

USA

#16 Nemanja Nedovic

Guardia

1991

SRB

#19 Mindaugas Kuzminskas Ala

1989

LIT

#20 Andrea Cinciarini

Playmaker

1986

ITA

#23 Christian Burns

Ala/Centro

1985

ITA

#32 Jeff Brooks

Ala/Centro

1989

ITA

#55 Curtis Jerrells

Playmaker

1987

USA

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SHARINGDREAMS


DERBY CON MILANO NUMERO 166, SOLO NELLA SCORSA STAGIONE SE NE GIOCARONO BEN 6!

Alessandro Palermo

Sono 165 i precedenti storici tra Pallacanestro Cantù e Olimpia Milano che, soltanto la passata stagione, si sono affrontate in ben sei occasioni. Di queste sei, tre risalgono alla serie di playoff scudetto disputatasi a maggio, con i meneghini vittoriosi 3 a 0. Delle tre rimanenti spicca l’eroico quarto di finale di Coppa Italia del 16 febbraio scorso, quando al “Mandela Forum” di Firenze i biancoblù – privi dei titolari Randy Culpepper e Andrea Crosariol – sconfissero Milano contro ogni pronostico, vincendo ampiamente con un perentorio 105 a 87, staccando meritatamente il pass per la semifinale contro Brescia. L’ultima sfida disputata in Brianza risale al 16 maggio scorso, Gara 3 di playoff persa dai canturini 65 a 74. L’ultimo confronto di regular season in quel di Desio, invece, risale all’undicesima giornata di ritorno dello scorso campionato, il 15 aprile 2018. Una data che ha segnato la storia del club, facendo registrare il record di spettatori di tutti i tempi per una partita casalinga della Pallacanestro Cantù: 6.297 presenti, un numero che ha avuto molta più rilevanza del risultato finale (93-98). In quell’occasione ai biancoblù non bastarono i 26 punti di Jaime Smith (oggi in forza alla Dinamo Sassari), per Milano invece fu decisivo Andrew Goudelock con 22 punti a referto. Dei 165 precedenti, 98 sono a favore dell’Olimpia, 67 invece le vittorie di Cantù. Il bilancio in terra brianzola però è favorevole ai biancoblù, avanti 45 a 32. Il massimo punteggio raggiunto dalle due squadre risale ad una partita di playoff della stagione 1987-1988, quando furono toccati i 215 punti complessivi, frutto del 113 a 102 finale a favore di Milano, allora sponsorizzata Tracer. Per Cantù, invece, erano i tempi della sponsorizzazione con Arexons. Il massimo scarto raggiunto da Cantù in casa è di +25 su Milano, stagione 2011-2012. In campo l’allora Bennet Cantù sconfisse la truppa di Armani con un autoritario 79 a 54. BIANCOBLù MAGAZINE

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NEXT GEN CUP L’U18 DI COACH VISCIGLIA DÀ SPETTACOLO E SI QUALIFICA ALLA FINAL EIGHT Alessandro Palermo

Lo scorso weekend, sabato 1 e domenica 2 dicembre, l’Under 18 Eccellenza del PGC ha rappresentato la Pallacanestro Cantù alla LBA Next Gen Cup, manifestazione assolutamente inedita per il panorama cestistico italiano, voluta fortemente da Legabasket per dare ampio spazio e grande visibilità alle giovani promesse. La formazione di coach Antonio Visciglia, inserita nel Girone A dell’Enerxenia Arena con Openjonmetis Varese, L&L Basket Brescia e Fiat Torino, ha staccato meritamente il pass per la Final Eight di categoria che per l’occasione si disputerà a Firenze tra il 14 ed il 17 febbraio 2019, in concomitanza con la Coppa Italia della Serie A. Promossa come seconda del gruppo alle spalle di Varese, i brianzoli incontreranno alla fase finale Pesaro, Pistoia e Trieste, nel Girone F, dal quale usciranno le due qualificate alla semifinale. Dall’altra parte del tabellone - sempre con una semifinale in palio – Varese, Avellino e Trento nel Girone E.

IL RACCONTO DELLA DUE GIORNI DI VARESE

L’avventura della Pallacanestro Cantù Under 18 di coach Visciglia non è iniziata nel migliore dei modi. I biancoblù – privi del talento macedone Bogdan Mirkovski – hanno combattuto nel derby con Varese fino all’ultimo minuto, ma sono stati costretti ad arrendersi alla forza dei padroni di casa, guidati dai 26 punti di Parravicini, classe 2001. 90 a 67 il finale. La seconda partita del Girone A è stata decisamente più dolce per la Pallacanestro Cantù, vittoriosa 77 a 53 sull’Auxilium Torino. Tre i giocatori biancoblù in doppia cifra: 13 punti per Cucchiaro (top scorer canturino) e 22 per la coppia Caglio-Di Giuliomaria, a referto con 11 punti a testa. Domenica è infine arrivata la qualificazione alla fase finale della #NextGenCup, grazie alla bellissima vittoria contro Leonessa Brescia. L’Under 18 biancoblù ha conquistato il secondo successo su tre partite del Girone A, entrando meritatamente tra le migliori otto del torneo. 70 a 58 il finale dell’Enerxenia Arena, con la Leonessa costretta ad arrendersi nonostante i 15 punti ed i 19 rimbalzi di Thioune, comunque limitato dalla difesa canturina che ha portato il “centrone” bresciano a chiudere con 4/13 al tiro e 3 stoppate subite a referto. A trascinare Cantù al successo è un grandissimo Cucchiaro, autore di una performance da 25 di valutazione, figlia di 19 punti, 7 rimbalzi, 6 falli subiti e 2 assist. Ecco il roster dei ragazzi che hanno portato i colori di PGC e Pallacanestro Cantù alla #NextGenCup: Riccardo Arienti (2002), Filippo Banfi (2002), Elia Boev (2002), Dejan Bresolin (2003), Simone Caglio (2002), Nicolò Carcano (2002), Valerio Cucchiaro (2001), Jona Di Giuliomaria (2002), Patrick Gatti (2001), Egor Gerasimenko (2002), Tommaso Lanzi (2002), Giovanni Marazzi (2002), Elia Massenzana (2001), Bodgan Mirkovski (2002), Alessandro Pozzi (2002), Gabriele Procida (2002), Flavio Quarta (2002), Lorenzo Ziviani (2002).


NEXT GEN CUP

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EX CANTURIUM CJ KUPEC E LE “BOMBE K” Carlo Perotti

Charles Jerome, detto CJ, Kupec nasce ad Oak Lawn nell’Illinois ma opta per il confinante stato del Michigan per diventare una delle stelle dei Wolverines nella Big Ten. Concluso il suo ciclo universitario viene scelto dai Los Angeles Lakers dove giocherà per due stagioni viaggiando a circa 4 punti a partita giocando una dozzina di minuti ad allacciata di scarpe. Sono i Lakers di Kareem Abdul Jabbar e Cozzie Russell ma anche di quel John Neumann che poco dopo transiterà con le sue follie a Cantù e CJ sarà anche il testimone, era a pochi passi, del peggior “pugno” mai scagliato in una gara NBA il 9 dicembre del 1977: il rissoso e violento Kermit Washington, detto The Eagle, comincia una rissa a metà campo con Kevin Kunnert dei Rockets, in suo aiuto e con l’intenzione di separare i due litiganti, accorre Rudy Tomjanovich ma Washington lo stende con un terrificante destro in una pozza di sangue e liquido spinale col volto che viene spostato di quasi un centimetro dal suo cranio. Jabbar descriverà il rumore del colpo come quello di un melone che si frantuma al suolo. Special K aveva distrutto il volto di Tomjanovich e ci vollero diversi interventi chirurgici per salvare la vita al futuro coach di Houston e di Team USA. Ancora oggi è ricordato come The Punch ed è descritto nello splendido libro di John Feinstein. Dopo tre stagioni nella NBA, Kupec decide di rilanciare la sua carriera in Italia chiamato dall’Olimpia Milano di Dan Peterson, è un’ala di 2.03 con un gran tiro, anche se con uno strano caricamento laterale, che scocca da sette metri e che Kupec ha il vezzo di definire Bomba K. Nelle due stagioni a Milano in realtà di Bombe K ne scaglierà poche perché Peterson lo schiera da centro in quella squadra che passerà alla storia come la Banda Bassotti, sono gli anni della rinascita dell’Olimpia, retrocessa pochi anni prima, ma Kupec non vincerà lo scudetto perché sostituito da John Gianelli. Vincerà, invece, la Coppa dei Campioni con Cantù, la prima della storia canturina. Inizialmente il pubblico brianzolo lo vede come un nemico proveniente dall’odiata Milano ma, al fianco di un centro come Bruce Flowers e riportato al ruolo naturale di ala forte, rapidamente entrerà nei cuori dei tifosi dell’Ultrarapida Squibb sino al trionfo alla Sporthalle di Ginevra dove la piccola Cantù di Valerio Bianchini ed Aldo Allievi sfida il potentissimo Maccabi Tel Aviv battendolo il 25 marzo del 1982 dinanzi ad 8000 spettatori (di cui 5000 israeliani, un mare giallo) per 86 a 80 con 23 punti di CJ Kupec. Kupec vorrebbe poi fermarsi a Cantù ma Bianchini decide di andare a portare il BancoRoma sul tetto del mondo cestistico ed il nuovo coach Giancarlo Primo gli preferisce un asso della difesa e dei rimbalzi come Jim Brewer. CJ giocherà ancora per sei anni in Italia: a Bergamo (col giovane coach Recalcati), Reggio Calabria, Siena e Cremona deliziando i parquet italiani con le sue Bombe K e la sua innata simpatia.

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