Biancoblù Magazine NR24

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nr.24 MAGAZINE


BIANCOBLù MAGAZINE

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tutti insieme cantù

Fabrizio Provera

Da piccoli, tutti abbiamo spalmato con un sasso piatto la marmellata sul pane e guardato il ragno d’acqua pattinare sulla lanca. Tutt’attorno c’erano gli alberi e la loro trama, fitta di luce. Poi, per lunghi anni, è un po’ come se ci fossimo dimenticati del fiume, delle terre, degli alberi, del tonfo, del sasso. Ci siamo distratti, forse siamo cresciuti, ci siamo imborghesiti, ci siamo rilassati. L’eredità, quell’eredità costruita dai nostri padri, uomini poco adusi al dire ma molto al fare, era al riparo. Anche senza il nostro determinante contributo. Altri uomini, venuti da lontano o da molto lontano, hanno provveduto che continuassimo ad abbeverarci alla fonte. Poi ci siamo accorti che rimaneva poco: un quadrilatero di mura sbrecciate, infissi sguarniti di vetri, tetti cadenti. No, quella casa NON è crollata, non è andata giù. Non ancora, e noi vogliamo che non accada MAI PIU’ di scordarcelo, quanto conta per noi. Quanto la amiamo. Oggi possiamo ritornare sulle sponde del fiume, qualcuno può giocarci coi figli. Adesso che abbiamo il sole davanti agli occhi e abbiamo fatto tanta strada, comprendiamo che la difesa di questa casa, di questa terra, è come una promessa da mantenere. Come se fosse l’ultima. Una terra, una casa, un pallone, una squadra e tante urla come se fosse qualcosa di unico. Un Popolo. Non si è nulla, senza essere prima un Popolo. E allora gridiamolo a squarciagola: TUTTI INSIEME, CANTU’! BIANCOBLù MAGAZINE

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CLASSIFICA PT.

1 2 3 4 5 6 7 8

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO

UMANA REYER VENEZIA %$6.(7 &5(021$

VANOLI CREMONA SIDIGAS AVELLINO HAPPY CASA BRINDISI OPENJOBMETIS VARESE SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA BANCO DI SARDEGNA SASSARI

32 26 24 24 24 22 20 18

PT.

9 10 11 12 13 14 15 16

ALMA TRIESTE ACQUA S.BERNARDO CANTÙ DOLOMITI ENERGIA TRENTINO

GERMANI BASKET BRESCIA VL PESARO FIAT TORINO

ORIORA PISTOIA GRISSIN BON REGGIO EMILIA

18 18 18 16 12 12 10 10

Classifica aggiornata alla diciannovesima giornata

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CALENDARIO TURNO ODIERNO: 20^ GIORNATA segafredo virtus bologna - umana reyer venezia 02/03/2019 ORe 20:30

banco di sardegna sassari - vanoli basket cremona 03/03/2019 ORe 12:00

openjobmetis varese - grissin bon reggio emilia 03/03/2019 ORe 17:00

oriora pistoia - alma trieste 03/03/2019 ORe 18:00

dolomiti energia trentino - sidigas avellino 03/03/2019 ORe 18:30

a|x armani exchange milano - fiat torino 03/03/2019 ORe 19:05

vl pesaro - germani basket brescia 03/03/2019 ORe 20:45

acqua s.bernardo cantù - happy casa brindisi 04/03/2019 ORe 20:30

prossimo turno: 21^ GIORNATA alma trieste - vl pesaro 09/03/2019 ORe 20:30

happy casa brindisi - fiat torino 10/03/2019 ORe 12:00

sidigas avellino - openjobmetis varese 10/03/2019 ORe 17:00

acqua s.bernardo cantù - segafredo virtus bologna 10/03/2019 ORe 17:00

vanoli basket cremona - oriora pistoia 10/03/2019 ORe 18:00

umana reyer venezia - banco di sardegna sassari 10/03/2019 ORe 19:05

germani basket brescia - dolomiti energia trentino 10/03/2019 ORe 20:45

grissin bon reggio emilia - a|x armani exchange MI 11/03/2019 ORe 20:30

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GAME DAY

04.03.2019

20:30

Palabancodesio

radio cantù

Eurosport player

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ

Allenatore:

Nicola Brienza

GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ

#0

Frank Gaines

Play/Guardia

1990

USA

#3

Tony Carr

Play/Guardia

1997

USA

#4

Gerry Blakes

Guardia

1993

USA

#7

Biram Baparapè

Guardia

1997

ITA

#8

Salvatore Parrillo

Guardia

1992

ITA

#9

Shaheed Davis

Ala/Centro

1994

USA

#10 Maurizio Tassone

Guardia

1990

ITA

#11 Andrea La Torre

Guardia/Ala

1997

ITA

#17 Luca Pappalardo

Centro

1999

ITA

#23 Francesco Quaglia Centro

1988

ITA

#33 Tyler Stone

Ala/Centro

1991

USA

#41 Davon Jefferson

Ala/Centro

1986

USA

HAPPY CASA BRINDISI

Allenatore:

Francesco Vitucci

BIANCOBLù MAGAZINE

GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ.

#0 Adrian Banks

Guardia

1986

USA

#00 John Brown

Ala/Centro

1992

USA

#1 Erik Rush

Guardia/Ala

1988

SVE

#3 Tony Gaffney

Ala/Centro

1984

USA

#6 Alessandro Zanelli

Playmaker

1992

ITA

#9 Riccardo Moraschini

Guardia/Ala

1991

ITA

#10 Wes Clark

Playmaker

1994

USA

#11 Devondrick Walker

Guardia

1992

USA

#15 Nicolò Cazzolato

Playmaker

1989

USA

#18 Jakub Wojciechowski Centro

1990

ITA

#21 Jeremy Chappell

Guardia/Ala

1987

USA

#68 Vincenzo Taddeo

Playmaker

2000

ITA

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SHARINGDREAMS


Cantù-Brindisi: precedenti e info generali VINCENDO CANTU’ PAREGGEREBBE I CONTI, TANTA ATTESA PER I NUOVI ACQUISTI

Alessandro Palermo

Quello di questa sera tra Pallacanestro Cantù e New Basket Brindisi sarà il diciottesimo confronto di sempre. Ospiti avanti nei precedenti 9 a 8 nei 17 incontri disputati ma con una partita in più disputata in casa, figlia del girone di andata. Prima di questa stagione, dunque, il bilancio era in perfetta parità con 8 vittorie per parte. In terra brianzola i canturini hanno vinto 6 volte su 8. All’andata, nel match disputato lo scorso 4 marzo, i pugliesi si imposero con un netto 76 a 59. L’ultimo confronto in Brianza tra le due formazioni risale al 9 maggio 2018, quando i biancoblù sconfissero Brindisi 98 a 85 all’ultima giornata della passata stagione, una vittoria che diede all’allora Red October Cantù la qualificazione ai playoff scudetto. Questa sera Acqua S.Bernardo Cantù ed Happy Casa Brindisi chiuderanno la ventesima giornata di LBA con il tradizionale “Monday night”. In campo a Desio alle ore 20:30, diretta del match su Eurosport Player, radiocronoca su Radio Cantù 89.600 FM e streaming su radiocantu.com. Ad arbitrare l’incontro saranno i signori Alessandro Martolini, Guido Federico Di Francesco e Gianluca Capotorto. Per i nuovi acquisti canturini Tony Carr e Tyler Stone sarà la partita d’esordio con la nuova maglia della Cantù targata S.Bernardo. I due giocatori americani indosseranno rispettivamente la divisa numero 3 e 33. Novità importante anche per quanto riguarda il capitano di Cantù: in settimana, dopo la partenza di Ike Udanoh, l’esterno campano classe 1992 Salvatore Parrillo è stato “promosso” capitano. La guardia nativa di Benevento è alla terza stagione in Brianza. BIANCOBLù MAGAZINE

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EX CANTURIUM: cavallo pazzo Carlo Perotti

Carl John Neumann era nato per fare spettacolo. E per fare canestro. Cresciuto a Memphis nel quartiere di Orange Mound dove era l’unico ragazzino bianco a giocare in playground con ragazzi di colore e dove imparò tutti i trucchi che lo caratterizzeranno nella sua carriera, dopo una stagione da senior alla sua high school da 34 punti a partita, Neumann sceglie l’università di Mississippi declinando l’invito del mitico Adolph Rupp di raggiungerlo a Kentucky. Era l’epoca in cui i freshmen non potevano giocare nella squadra varsity del college così Johnny viaggia a 38.4 punti di media nel team dei giocatori al primo anno per poi sforare i 40 nella stagione 1970-71 con 60 punti messi a segno contro Baylor e 63 contro LSU… Proprio LSU dove poco tempo prima un ragazzetto smilzo di origine slava di nome Pete Maravich aveva fatto impazzire l’America viaggiando a 44 punti a serata. E con Pistol Pete c’erano molti punti in comune: l’andatura caracollante, l’altezza (1.96) per il ruolo, la capacità di fare canestro da distanze siderali e l’insana passione per il gesto eclatante, il passaggio geniale, il colpo di teatro. C’era però una differenza: Maravich era cresciuto coi dettami militareschi ed oppressivi del suo padre/allenatore Press mentre Neumann era uno spirito libero e presto divenne per i tifosi di Ole Miss Johnny Reb… Johnny il Ribelle. Era giovane, bello ed arrogante. E fece una scelta arrogante. Lasciò al secondo anno il college, all’epoca scelta rarissima e poco popolare, per passare a fare il professionista. Decise di farlo mentre era in una camera d’ospedale con il padre che era appena stato colpito da infarto. Mancavano ancora due partite da giocare per finire la stagione dei Rebels ma non tornò più ad Oxford, Mississippi dove lo attendeva la sua squadra. Lo aspettava invece un contratto di cinque anni per due milioni di dollari, una gran cifra per l’epoca, ma non nella NBA bensì ai Memphis Pros, franchigia della ABA ovvero la lega concorrente: quella di Doctor J, del pallone a spicchi bianco-rosso-blu, del tiro da tre punti (inventato anni prima della NBA) e vero porto di mare per giocatori strambi, difficili, pazzoidi, talentuosi e… pericolosi. Di quelli che vanno armati negli spogliatoi per intenderci. Il padre sopravvisse ma non tornò mai più a lavorare e Johnny si voleva prendere la famiglia a carico. BIANCOBLù MAGAZINE

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EX CANTURIUM: cavallo pazzo Ma per prima cosa col denaro ricevuto si comprò un’auto sportiva: una Pantera. Poi una Cadillac. Ed una Jaguar, una BMW, una Mercedes. Due milioni erano tanti ma finirono in fretta. “Ero io il mio peggior nemico” dirà poi in seguito. Nel gioco pazzoide della ABA Neumann ci sguazza piuttosto bene ma è difficilmente gestibile e cambia squadre come calzini: Utah Stars, Virginia Squirrells, Kentucky Colonials, Indiana Pacers. Squadre leggendarie e folli. Quando qualche anno dopo la ABA, in bancarotta finanziaria, viene assorbita dalla NBA anche Neumann passa ai Buffalo Braves e poi ai Los Angeles Lakers ma con sempre meno spazio per sfogare la sua creatività in campo. A Cantù nell’estate del 1978 intanto si volevano fare le cose in grande, l’imbattibile Varese si era ringiovanita e lo sponsor Gabetti spingeva per fare le cose alla grande e puntare allo scudetto: acquista il nazionale Renzo Bariviera e coach Taurisano pensa, per la prima volta dopo aver per anni preso sempre lunghi americani, di affiancare a Marzorati e Recalcati un giocatore esterno, con punti nelle mani. Il Tau si imbatte in Neumann in Francia dove Johnny gioca con il team itinerante di Jim McGregor, una squadra che girava l’Europa con americani in cerca di contratto giocando amichevoli davanti ai coach e general manager. Invita Neumann a Cantù per un provino, con lui arrivano due carneadi di nome Bob Neagle e Rocky Costa, hanno tutti e tre i capelli lunghi sino alle spalle, sono belli e biondi e sembrano gli Emerson, Lake & Palmer. Ma naturalmente è Neumann ad esser firmato e raggiunto poco dopo da un lungo dalla mano buona, e dalla scarsa predisposizione a rimbalzo, di nome David Batton da Notre Dame University. La Gabetti Cantù per tutta la stampa è la favorita per lo scudetto. I tifosi canturini rapidamente impazziscono per Neumann, con un clamoroso incremento di presenze femminili sugli spalti, e rapidamente lo ribattezzano Cavallo Pazzo riempiendo le tribune del Pianella con cinquemila spettatori ad ogni gara. Neumann è uno showman consumato ormai, quando la squadra deve entrare in campo Johnny si mette per primo, inizia a far roteare la palla su un dito e mette fuori il braccio dal tunnel, i tifosi vedono solo la palla roteare su quel dito per parecchi, interminabili secondi e poi entra lui seguito dai compagni. Tutti vanno in fibrillazione: la gente lo ama. Neumann tira da distanze siderali, trova assist che nessuno capisce tanto che a volte, Tombolato in primis, la palla sbatte sulla faccia del malcapitato compagno, quando segna non torna in difesa ma fa il giro lungo bordocampo salutando i fans ed esultando come Paolo Rossi ai Mondiali.

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EX CANTURIUM: cavallo pazzo

A Venezia, in diretta Rai con il grande Aldo Giordani ai microfoni, dopo che la Gabetti aveva in pratica vinto inizia a litigare coi tifosi della Reyer indicando loro il risultato sul tabellone e, mentre gli arbitri fanno finta di non vedere, durante dei tiri liberi si abbassa i pantaloncini mostrando loro il sedere col povero Taurisano che deve sostituirlo immediatamente per evitare un’invasione di campo ed il linciaggio del suo estroso americano. Neumann segna anche 40 punti a Siena ma Cantù perde poiché George Bucci ne mette a segno 38 e poiché le cose nello spogliatoio non vanno bene. Recalcati, a fine carriera più esperto e paziente, nicchia ma Pierluigi Marzorati non lo sopporta proprio. Il Pierlo non è abituato ad avere un compagno così ingombrante che vuole la palla in mano e non riesce ad adattarvisi tatticamente ma è anche seccato nel vedere che i tifosi amano un giocatore così bizzarro ed imprevedibile. E per la Gabetti la stagione non decolla, anzi nonostante i favori iniziali Cantù non riesce a dimostrare il suo potenziale. Non casualmente, a dimostrazione dei problemi interni, in una gara contro la Xerox Milano del grande Chuck Jura i canturini, con Neumann e Batton fuori infortunati, vincono dominando con Marzorati e Della Fiori scatenati. Va molto meglio invece in Coppa delle Coppe dove Cantù elimina il Barcellona in semifinale ribaltando il -5 subito in Catalogna grazie ai 24 di Neumann e poi vince la finale contro gli olandesi del Den Bosch 83-73 con Neumann che marca 20 punti a referto con dei canestri impossibili dagli angoli del campo che danno il break decisivo. Per Cantù è la terza Coppa delle Coppe consecutiva vinta e la sesta in sette anni aggiungendo le tre Coppe Korac dal 1972 al 1975. Dopo aver vinto la coppa a Cantù si spera in una inversione di tendenza ma, mentre i giornali si chiedono se “Johnny Neumann danneggi Marzorati” le cose tornano complicate ed al primo turno dei play off la Gabetti viene eliminata dall’Arrigoni Rieti di Pentassuglia e Willie Sojourner dopo una sconfitta ai supplementari in gara 2 per 111-109 con 36 punti di Zampolini, 31 di Brunamonti per Rieti e 34 di Della Fiori, 24 di Neumann e soli 2 di un Pierlo ormai allo stremo della sopportazione nelle fila brianzole. E’ la fine del ciclo della squadra targata Forst e Gabetti che negli anni ‘70 dominò in Europa e vinse il suo secondo scudetto: Cantù riparte da Marzorati e da un giovane talento di nome Antonello Riva con Valerio Bianchini chiamato a sostituire il suo maestro Arnaldo Taurisano. E Neumann? Lui vorrebbe restare, una sera in una delle sue ultime cene canturine viene rincuorato dai tifosi “Dai che resti il prossimo anno” e su un autografo a quei tifosi scrive “Johnny Neumann, Fuck Billy Milano” ma non tornerà… i tifosi lo incontreranno pochi anni dopo a Colonia, lui giocava in Germania, prima della finale di Coppa dei Campioni col Maccabi Tel Aviv. Faticano a riconoscerlo, non ha più i capelli lunghi come un cantante di rock progressive ma è tutto ricciolo, era infatti di moda la permanente alla Jack Sikma. Ed in Germania Neumann trova anche la sua nuova vocazione, quella di allenatore, proprio lui che era stato un giocatore difficile da gestire diventa un coach ed inizia a girare letteralmente il mondo allenando in Germania, Belgio, Grecia (qui i suoi migliori risultati: 2 finali scudetto perse col suo Paok contro l’Aris Salonicco delle divinità elleniche Nick Galis e Yannakis e portando l’Iraklis ai playoff nel ‘92), Cipro, Israele, Kuwait, Arabia Saudita, Libano, la nazionale rumena, Cina e Giappone per infine, dopo tanto girovagare, tornare negli States con la sua moglie moldava ed allenare al Liceo, a South Panola nel Mississippi, proprio da dove scappò quarantotto anni prima per cominciare il suo folle viaggio da gitano del basket. BIANCOBLù MAGAZINE

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Carnevale • Sabato 9 marzo

BUFFET IN MASCHERA + MUSIC PARTY Dolce crudo di Parma La coppa nostrana La schiacciata Calabra La mortadella di Bologna ai pistacchi Bresaola rucola e grana Il salame Felino Lo speck dell’Alto Adige • Melanzane a funghetto, pomodoro e reggiano

Zucchine alla scapece Peperoni stufati, olivelle e capperi Zeppolelle ai peperoni Torta di ricotta Sfogliatine salate Fritto misto alla Napoletana • Bufaline Campane Stracciatella Pugliese Pecorino a scaglie in forma

Insalata di polpo alla Ligure con patate e fagiolini Cocktail di gamberi su letto di lattughino • Rigatoni gratinati con prosciutto di Praga e fior di latte d’Agerola • Mini cotolette primavera con patatine

Bocconcini di manzetta in gremolada con polentina morbida • BUFFET DI DOLCI Carpaccio d’ananas con salsa fragola Chiacchiere e Bugie Tortelli gianduia, vaniglia e classici Frittelle di mele alla Cannella

RISTORANTE

MEDITERRANEO

+ MUSIC PARTY L’ ANTIPASTO

Fiocchi di Parma e tortino di grana st.36 mesi Strudel di pasta fillo con pere e taleggio Vol-au-vent di polenta con funghi misti trifolati

IL PRIMO

Risotto con coriandoli di verdura e ristretto di Amarone con veli di grana

IL SECONDO

Medaglioni di vitello con crumble croccante alle nocciole e fagiolini in mazzetto, bacon e patate duchessa al timo

IL DOLCE

Torta Mimosa, chiacchere e frittelle


AS Hotel Limbiate Fiera • Corso Como, 52 • Limbiate (MB) • S.P.527 Monza - Saronno INFO E PRENOTAZIONI: Tel. 02.99.67.641 • limbiate@ashotels.it • www.ashotelimbiate.it

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IL MERCHANDISING UFFICIALE DELLA PALLACANESTRO CANTÙ È A DISPOSIZIONE DI TUTTI I TIFOSI CANTURINI. EYE SPORT, NUOVO SPONSOR TECNICO, HA MESSO A DISPOSIZIONE DEI SOSTENITORI BIANCOBLÙ UNA VASTA COLLEZIONE DI ARTICOLI: DAI PANTALONCINI, ALLE T-SHIRT. DALLE POLO, ALLE FELPE. MA NON SOLO, ANCHE BORSELLI, ZAINETTI E TELI IN MICROFIBRA. TUTTO IL MATERIALE È DISPONIBILE A CUCCIAGO, AL “BLACKCOURTH STORE” DI FABIO BORGHI IN VIA LEONARDO DA VINCI 2 (FRONTE PALASPORT PIANELLA).

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