nr.26 MAGAZINE
BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 2
SETE DI VITTORIA, SETE DI CANTUCKY PRIDE. NON SVEGLIATECI
Fabrizio Provera
Siamo bellissimi. Per tante ragioni: eravamo a un passo dalla morte e siamo vivi. Sembravamo destinati alla retrocessione e abbiamo il primato nel girone di ritorno, in corsa per un posto al sole dei playoff. E non ci accontentiamo dell’ottava piazza, ormai è chiaro. Se siamo arrivati sino a qui è per una sola ragione: abbiamo ritrovato il Cantucky Pride. Ci stringiamo attorno ai ragazzi di Nicola Brienza; ci spelliamo le mani a contemplare le gesta di Tony Carr, campione di rito antico; da oggi potremo salutare nuovamente Bruno Arrigoni, ‘Bandolero stanco’ tornato in quel luogo che in realtà non ha mai lasciato. “Once a Celtic, forever a Celtic”: queste parole pronunciate da Paul Pierce esprimono forse nella maniera migliore ciò che rappresenta il Celtic Pride, lo spirito che anima i Boston Celtics, il fuoco che scorre nelle vene dei giocatori di questa franchigia onusta di gloria sportiva. Dal Garden al Pianella ci sono quasi 10mila chilometri, ma quello che li accomuna supera ogni distanza. Perché sarebbe riduttivo definire il Pride- l’orgoglio di squadra- come qualcosa legato alle vittorie o ai trofei: dietro questa parola, in realtà ‘metasportiva’, c’è una storia fatta di volti, di idee, di emozioni che hanno marchiato a fuoco la pallacanestro canturina. Il nostro ‘orgoglio’, pensateci bene, è intriso di spirito Bushido, ossia quell’insieme di norme e leggi che forgiavano la vita dei Samurai giapponesi: Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L’eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte. Nel nome del Cantucky Pride, oggi, ospitare una piazza tra le più identitarie del basket italiano tornata alla massima serie (Trieste, città che evoca la leggenda di Boscia Tanjevic e Dejan Bodiroga) ci riempie di orgoglio. Pride: e quindi, nel nome del Cantucky Pride, renderemo il massimo dell’onore al nostro avversario non facendo prigionieri. Oggi si vince. Abbiamo (ancora) sete di vittoria. Di Cantucky Pride. Quindi non provateci. Non ci svegliate. BIANCOBLù MAGAZINE
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CLASSIFICA PT.
1 2 3 4 5 6 7 8
A|X ARMANI EXCHANGE MILANO
UMANA REYER VENEZIA %$6.(7 &5(021$
VANOLI CREMONA SIDIGAS AVELLINO OPENJOBMETIS VARESE HAPPY CASA BRINDISI ACQUA S.BERNARDO CANTÙ DOLOMITI ENERGIA TRENTINO
36 32 28 28 26 26 24 24
PT.
9 10 11 12 13 14 15 16
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA ALMA TRIESTE BANCO DI SARDEGNA SASSARI
GERMANI BASKET BRESCIA VL PESARO FIAT TORINO
ORIORA PISTOIA GRISSIN BON REGGIO EMILIA
22 22 20 20 12 12 10 10
Classifica aggiornata alla ventiduesima giornata
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CALENDARIO TURNO ODIERNO: 23^ GIORNATA segafredo virtus bologna - vl pesaro 23/03/2019 ORe 20:30
umana reyer venezia - sidigas avellino 24/03/2019 ORe 17:00
acqua s.bernardo cantù - alma trieste 24/03/2019 ORe 17:30
fiat torino - germani basket brescia 24/03/2019 ORe 18:00
banco di sardegna ss - dolomiti energia trentino 24/03/2019 ORe 18:15
happy casa brindisi - openjobmetis varese 24/03/2019 ORe 18:30
vanoli cremona - a|X armani exchange milano 24/03/2019 ORe 19:05
oriora pistoia - grissin bon reggio emilia 24/03/2019 ORe 20:45
prossimo turno: 24^ GIORNATA Dolomiti energia trentino - fiat torino 30/03/2019 ORe 20:30
alma trieste - vanoli cremona 31/03/2019 ORe 12:00
a|x armani exchange mi - acqua s.bernardo cantù 31/03/2019 ORe 17:00
vl pesaro - sidigas avellino 31/03/2019 ORe 17:30
banco di sardegna ss - segafredo virtus bologna 31/03/2019 ORe 18:00
germani basket brescia - oriora pistoia 31/03/2019 ORe 18:30
grissin bon reggio emilia - happy casa brindisi 31/03/2019 ORe 19:05
openjobmetis varese - umana reyer venezia 31/03/2019 ORe 20:45
BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 5
GAME DAY
24.03.2019
17:30
Paladesio
Eurosport player
radio cantù
ACQUA S.BERNARDO CANTÙ
Allenatore:
Nicola Brienza
GIOCATORE
RUOLO
NATO NAZ
#0
Frank Gaines
Play/Guardia
1990
USA
#3
Tony Carr
Play/Guardia
1997
USA
#4
Gerry Blakes
Guardia
1993
USA
#7
Biram Baparapè
Guardia
1997
ITA
#8
Salvatore Parrillo
Guardia
1992
ITA
#9
Shaheed Davis
Ala/Centro
1994
USA
#10 Maurizio Tassone
Guardia
1990
ITA
#11 Andrea La Torre
Guardia/Ala
1997
ITA
#17 Luca Pappalardo
Centro
1999
ITA
#33 Tyler Stone
Ala/Centro
1991
USA
#41 Davon Jefferson
Ala/Centro
1986
USA
ALMA TRIESTE
Allenatore:
Eugenio Dalmasson
BIANCOBLù MAGAZINE
GIOCATORE
RUOLO
NATO NAZ.
#0 Andrea Coronica
Ala
1993
ITA
#2 Hrvoje Peric
Ala
1985
CRO
#4 Juan M. Fernandez
Playmaker
1990
ITA
#11 Chris Wright
Playmaker
1989
USA
#12 Arturs Strautins
Guardia/Ala
1998
ITA
#18 Daniele Cavaliero
Play/Guardia
1984
ITA
#20 Matteo Da Ros
Ala
1989
ITA
#22 Jamarr Sanders
Guardia/Ala
1988
USA
#24 Justin Knox
Centro
1989
USA
#30 Zoran Dragic
Guardia/Ala
1989
SLO
#42 William Mosley
Centro
1989
USA
#55 Alessandro Cittadini Centro
1979
ITA
pag. 7
SHARINGDREAMS
“BASKET BLUE DAY – UN CANESTRO PER L’AUTISMO”
Alessandro Palermo
Il 2 aprile si celebra il BLUE DAY e in tutto il mondo si accenderanno milioni di luci blu per esprimere vicinanza alle milioni di famiglie che hanno una persona con Autismo. L’autismo compromette la sfera delle autonomie individuali e la capacità di comunicare. L’autismo isola e provoca sofferenze in chi ne è affetto e nella sua famiglia. L’attività sportiva e il basket sono uno strumento importante per la vita della persona autistica, per questo motivo diverse associazioni di autismo hanno deciso di sostenere progetti mirati a far giocare a basket bambini e ragazzi autistici con istruttori e operatori specializzati. Il gioco del basket, oltre a rappresentare un modo formidabile per abbattere l’isolamento di questi ragazzi, sta provocando nella loro vita quotidiana cambiamenti veramente molto positivi. Il basket per sua natura aiuta ad “elevare” lo sguardo verso l’alto e può aiutare ad elevare la qualità di vita questi bambini. Per il quarto anno consecutivo la legabasket e tutte le 16 squadre di Serie A condividono il BLUE DAY e la “ Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo ” insieme a tutte le famiglie che hanno una persona con autismo. Questa sera, all’interno del PalaDesio, alcuni volontari dell’Associazione Abilitiamo Autismo Onlus di Carugo offriranno a tutti un braccialetto blu come segno del BLUE DAY. Dopo la presentazione delle due squadre e prima della palla a due tra Acqua S.Bernardo Cantù-Alma Trieste, una delegazione di Abilitiamo entrerà in campo con uno striscione per ricevere l’applauso di tutto il PalaDesio. BIANCOBLù MAGAZINE
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EX CANTURIUM: IL BELL’ALBERTO Carlo Perotti
Alberto Tonut nasce a Trieste nel 1962 e nel capoluogo giuliano, vero punto di giunzione fra la pallacanestro occidentale e quella di scuola slava, impara a giocare a basket nelle giovanili della Pallacanestro Trieste per poi esordire in prima squadra a 17 anni e vivere due promozioni in A1. Nel 1984 si trasferisce alla Libertas Livorno, una splendida avventura che culmina nella partita più drammatica della storia della pallacanestro italiana quando l’Enichem sfida nella finale scudetto la Phillips Milano, quella di Dino Meneghin, Mike D’Antoni, Roberto Premier e Bob McAdoo, la squadra più forte, temuta ed odiata dell’epoca. Il mondo vice quella finale come la favola di Cenerentola ma è la squadra di Alberto Bucci in panchina, del divino Wendell Alexis e del rude David Wood, del tiratore Andrea Forti, di capitan uncino Flavio Carera e del grande play Alessandro Fantozzi in regia. Dopo aver concluso la regular season al secondo posto dietro Pesaro, Livorno elimina l’Arimo Bologna (che aveva eliminato la Vismara Cantù) e la Knorr Bologna per poi trovare appunto Milano in finale dopo che in semifinale aveva superato la Scavolini anche grazie alla monetina che aveva colpito in testa Dino Meneghin e che, dopo il rifiuto del centro della nazionale di rientrare in campo, aveva dato la vittoria a tavolino in gara 1 all’Olimpia con i milanesi capaci di chiudere la sfida poi al PalaTrussardi. Livorno vince la prima partita, ma perde le due seguenti per poi pareggiare la serie e tornare al vecchio palasport di via Allende per giocarsi lo scudetto; è una finale di enorme tensione ed equilibrio con anche il grande McAdoo che si tuffa, un gesto entrato nella storia, per recuperare un pallone decisivo. A poco più di un minuto dalla fine segna Alexis con un morbido jumper con un piede appena dentro la linea dei tre punti, la palla va a D’Antoni che chiama il classico schema L e dopo il blocco di Meneghin mette la tripla del +4 per Milano, ma ancora Alexis risponde da tre punti con circa 35” da giocare e palla in mano all’attuale coach degli Houston Rockets. Bucci decide di non fare fallo contando di avere ancora qualche secondo per l’ultimo tiro, D’Antoni congela il pallone poi sfrutta un doppio blocco di Meneghin e McAdoo, l’idea è dare la palla al campione ex Lakers, ma l’Enichem difende bene così l’Arsenio Lupin del parquet vede sul lato debole Roberto Premier libero e lo serve, sono quei tiri che il numero 10 di Milano di solito segna ma la palla esce e Livorno si scaraventa in contropiede dopo il rimbalzo di Alexis che trova a metà campo Fantozzi, BIANCOBLù MAGAZINE
pag. 10
EX CANTURIUM: IL BELL’ALBERTO dopo un palleggio il play serve Andrea Forti, scappato in contropiede dopo il tiro di Premier, che segna subendo un contatto mentre suona la sirena. Non esisteva l’instant replay e tutto era rimesso a giudizio degli arbitri così mentre il secondo arbitro Grotti segnala un canestro buono più fallo, l’arbitro di coda Zeppilli fa segno che il tempo è scaduto ed annulla il canestro. Nel frattempo è il caos coi tifosi livornesi, convinti di aver vinto lo scudetto, che invadono il campo. Durante la telecronaca Aldo Giordani si accorge del canestro annullato e lo urla al microfono così come i giocatori di Milano che esultano e cercano di raggiungere il tunnel degli spogliatoi con Pupi Premier impegnato a vendicarsi menando fendenti dopo esser stato colpito da un tifoso labronico. Anche i giudici di gara e gli arbitri sono ora sfuggiti negli spogliatoi ed una mano di tifoso corregge il tabellone assegnando la vittoria a Livorno per 87-86. Ma mentre sul parquet si festeggia, Zeppilli prende una decisione ancora oggi controversa ed annulla ufficialmente il canestro decretando lo scudetto di Milano e facendo cadere nel dramma i tifosi della Libertas. Un paio di estati dopo Alberto Tonut riceve l’offerta di Cantù che deve sostituire Davide Pessina tornato a Milano dopo un prestito biennale “Ricordo ancora quell’estate del ’91. Ero al mare in Sardegna con la famiglia quando “Toio” Ferracini, diventato mio procuratore dopo anni da protagonista sui più prestigiosi parquet, mi comunicò che Cantù era interessata a me. Una notizia che mi lusingò molto vista la storia di questo club. Non esitai un istante e terminai istantaneamente le vacanze per presentarmi il prima possibile, con grande entusiasmo, alla corte del “Sciur Aldo Allievi”, arriva alla Shampo Clear di coach Frates con Pace Mannion leader designato e come centro il bizzarro Adrian “AC” Caldwell, piccolo per il ruolo ma enorme e con l’abitudine di sgranocchiarsi un paio di polli durante le riunioni tecniche della squadra, facendo impazzire dal nervoso l’iracondo Fabrizio Frates. Fuori dal campo Tonut lega molto con Andrea Rambo Gianolla “Se si hanno come compagni Pace, “Gillo” Gilardi, “Lupo”Rossini, Beppe Bosa e “Rambo” oltre ad “AC” come fai a non andare subito d’accordo? Era un mix di allegria e ironia e certe volte anche di goliardia. Ma in allenamento nessuno sgarrava. Insomma era bello stare insieme, uno spogliatoio fantastico. Con Gianolla poi si creò un rapporto fraterno agevolato dal fatto che ci trovammo coinquilini in una villetta bifamigliare con le rispettive famiglie che in pratica sono crescite assieme” mentre sul campo forma con Bosa una splendida coppia di ali moderne e polifunzionali e sugli spalti le tifose sognano coi suoi occhi chiari ed il fisico statuario. Il primo anno con la Clear giunge alle semifinali di coppa Korac ed al quinto posto in campionato mentre il secondo è ancora meglio, Cantù chiude al quinto posto in regular season e nei playoff elimina Glaxo Verona e Stefanel Trieste per trovare in semifinale la fortissima Knorr Bologna di Danilovic ma essendo stata eliminata la Phillips Milano nei quarti si guadagna il diritto come migliore semifinalista a disputare l’Eurolega l’anno successivo assieme a due potenze, con budget enormemente superiori, come Virtus e Benetton Treviso. Erano ancora i tempi in cui l’Eurolega te la guadagnavi sul campo… Ma l’estate seguente arriva il disastro: Frates lascia Cantù per Treviso e Pierluigi Marzorati, ora vicepresidente con incarichi operativi sulla parte sportiva, non conferma Mannion che segue il suo coach nella Marca. Per sostituirli il Pierlo chiama il vecchio Diaz Miguel, gran signore ma ancorato ad una pallacanestro ormai sorpassata, ed il clamoroso tiratore Craig Hodges, un faria cacciato dalla NBA dopo aver criticato la Polizia americana e le sue discriminazioni razziali nei confronti degli afroamericani ed aver provato a coinvolgere nella sua lotta il suo compagno di squadra Michael Jordan, irritandolo parecchio. Così Hodges, pur essendo il più forte tiratore del mondo, non trova più lavoro in NBA ed accetta di venire in Italia, giunge in un Pianella stracolmo di tifosi accorsi per vederlo al suo primo allenamento ed in tuta si BIANCOBLù MAGAZINE
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EX CANTURIUM: IL BELL’ALBERTO mette a segnare triple in sequenza facendo sognare i suoi nuovi fans. Purtroppo però come secondo americano viene scelto un settepiedi olandese morbido non solo nel tocco ma anche nell’animo di nome Geert Hammink, famoso per esser stato il sostituito di Shaquille O’Neal a LSU e con una carriera universitaria abbastanza buona da esser pure scelto dagli Orlando Magic al primo giro. Sarà una decisione tragica. Già da subito si capisce che le cose non vanno. Lo stile di gioco di Diaz Miguel non prevede blocchi per liberare al tiro Hodges che soffre e non rende come nelle attese, Hammink, pur avendo buone mani segnando 12.4 punti e prendendo 7.4 rimbalzi a partita, non offre tenuta difensiva e spesso è in difficoltà nelle lotta sotto canestro ed inoltre Beppe Bosa ha problemi alla spalla infortunata anni prima. Qui Marzorati compie un grave errore: decide di tagliare Hodges per prendere un’ala come Ricky Winslow, fortissimo all’Estudiantes Madrid ma con un ginocchio ballerino. Appena arrivato Winslow capita però che Hammink ha un piccolo infortunio ed Hodges, che aveva le valigie pronte per tornare a casa, gioca quattro partite virtualmente tagliato. Fregandosene dei dettami di Diaz Miguel e tirando quando gli pare: ne mette 34 con la Baker Livorno, altri 34 con la Filodoro Bologna, 29 a Venezia e 21 con Montecatini. Potrebbe esser un segno del destino ma Marzorati non vuole coglierlo e quando Hammink è pronto a rientrare procede col taglio previsto cosicché il più forte tiratore puro mai visto in Italia torna negli States dove non giocherà mai più a basket a causa dell’ostracismo della NBA. Ma Winslow è rotto e resiste solo per otto partite e l’Eurolega è pure un peso per una squadra in difficoltà. Viene esonerato Diaz Miguel e promosso il suo vice Bruno Arrigoni sulla panchina ed è proprio lui a pescare l’ultimo jolly di mercato: Michael Curry, è un’ala mancina dalla strepitosa fisicità e con una velocità quasi violenta. Ma una notte, dopo la sesta giornata di ritorno ed una prestazione da 6 punti e 5 rimbalzi, Hammink di nascosto prende un treno e fugge. Cantù non ha più tesseramenti a disposizione ed è costretta a giocare la parte finale della stagione ed i play out col solo Curry come americano. Che sarà strepitoso, in una squadra stanca e confusa, prova a salvarla dalla retrocessione da solo, nei play out segna in sequenza questi tabellini: 37-32-25-24-32-3337-16-37-41 punti. Un one man show che non basta, la Shampoo Clear Cantù con 5 vinte e 5 perse nel suo girone retrocede per la prima volta nella sua storia in A2. E qui finisce anche il triennio di Alberto Tonut in Brianza che torna nella sua Trieste, per poi passare da Gorizia e chiudere in seguito la carriera nelle minors friulane e con un degno erede come Stefano, ora ala della nazionale italiana, e nato proprio a Cantù.
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€45 PER PERSONA
Speck d’anatra leggermente affumicato, insalatina di L’APERITIVO PAsquALE finocchi e pere all’agretto d’arancia in cialda di Parmigiano Assortimento di pani speziati e focacce dello Chef Casatiello Napoletano e le nostre zeppolelle I PRIMI Frittelle di ceci, curcuma e patate Risotto con bocconcini di pescatrice, crema di Le torte salate “ricotta e carciofi” e “Valdostana” peperoni del Piquillo e pinoli tostati Salumi e formaggi della nostra penisola Panciotti melanzane e scamorza con dolci Pipette di Grana e uova farcite datterini e veli di ricotta Marzotica Mini sfiziosità Napoletane fritte Prosecco di Valdobbiadene e Rosso della Maremma Toscana
GLI ANTIPAsTI
Polpo arrosto su crema di fave fresche e chips di patate viola
IL sECONDO
Cornucopia di branzino con cime di rapa e caciocavallo Silano su giardinetto di verdure dell’orto saltate all’Evo oppure
Bocconcini d’agnello alla vernaccia e carciofi di Valledoria con sformatino di patate al timo
IL DOLCE
Tartelletta di sfoglia con ricotta di bufala alla vaniglia Bourbon e frutti di bosco freschi irrorata da briciole di cioccolato fondente Il menu comprende: acqua, selezione di vino dalla nostra cantina, caffè e digestivo Fino a 3 anni i vostri bimbi festeggiano gratuitamente Da 4 a 10 anni menù bambini dedicato € 25.00 per persona
RISTORANTE
MEDITERRANEO
€40 PER PERSONA
L’APERITIVO
Stuzzichini dello Chef con bollicine e cocktail analcolico
L’ANTIPAsTO
Mazzancolle in tempura su insalatina all’arancio in compagnia di veli di tonno e pescespada leggermente affumicati
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I PRIMI
Riso carnaroli mantecato al prosecco con crema di zafferano, mandorle tostate e tartare di pescatrice Cavatelli al ragù bianco di vitello con lamelle di porcini e scaglie di tartufo nero di Norcia
IL sECONDO
Costolette d’agnello alle erbe in salsa bordolese con carciofi alla giudia
IL DOLCE
Mousse ai tre cioccolati con lingue di gatto alla nocciola Il menu comprende: acqua, selezione di vino dalla nostra cantina, caffè e digestivo Fino a 3 anni i vostri bimbi festeggiano gratuitamente Da 4 a 10 anni menù bambini dedicato € 25.00 per persona
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SABATO 4 MAGGIO • ORE 20:30 L’ APERITIVO
Flûte di benvenuto e stuzzico dello Chef
L’ ANTIPASTO
Insalatina di soncino all’Evo con pomodorini cherry burratina d’Andria e gocce di balsamico tradizionale
IL PRIMO
Trofiette con caponatina di verdure croccanti e veli di ricotta Marzotica
IL SECONDO
Filetto di orata in panure alla messinese su giardinetto d’insalata all’aspretto di lamponi
IL DOLCE
Semifreddo agli agrumi di Sorrento su cioccolato fondente Il menu comprende: acqua, selezione di vino rosso dalla nostra cantina e caffè
RISTORANTE
MEDITERRANEO
SABATO 11 MAGGIO • ORE 20:30 L’ ANTIPASTO
Tortino di porri e patate novelle su crema al Taleggio con cialda di Parmigiano Reggiano
IL PRIMO
Risottino ai funghi porcini e finferli saltati
IL SECONDO
Arrosto ripieno di spinaci e Fontina con patate al forno
IL DOLCE
Pannacotta ai frutti di bosco Il menu comprende: acqua, selezione di vino rosso dalla nostra cantina e caffè BIANCOBLù MAGAZINE
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