Biancoblù Magazine NR27

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nr.27 MAGAZINE


BIANCOBLù MAGAZINE

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CONTRO BRESCIA, CON LO SPIRITO DEI SOLDATI DI CATILINA

Fabrizio Provera

I ragazzi si sono riscattati. Dopo la dolorosa sconfitta contro una rutilante Alma Trieste, con uno Zoran Dragic che ha rinverdito i fasti dei grandi giocatori jugoslavi che hanno calcato il legno canturino (per noi esiste solo e soltanto la vecchia Jugoslavia, cestisticamente parlando: vi ricordate l’evoluzione al Pianella di Dario Saric in maglia Cibona, nel match di Eurocup?), Cantucky ha sciorinato al Forum una prestazione di immenso cuore. Pensare che l’evoluzione balistica di Franck Gaines ci ha riportato alla mente e al cuore quelle di Pace Mannion e Nembo Kid... ha un valore inestimabile. Fende le barriere del cuore. E allora questa sera, prima di una partita determinante contro la Leonessa Brescia (la città dove, molte lune fa, evoluiva il grande Bill Laimbeer ed allenava il barone Riccardo Sales, nonché il luogo natio di Marco Solfrini), vorremmo che Nicola Brienza si rivolgesse ai nostri ragazzi con le parole che Lucio Sergio Catilina pronunciò al cospetto dei suoi soldati prima di una epica battaglia, combattuta quasi 2000 anni fa. Ma il cui senso più profondo è quanto mai attuale. “Vogliamo andare dove dobbiamo aprirci la via con il ferro. Perciò vi esorto ad essere di animo strenuo e pronto a tutto, e quando entrerete in battaglia, ricordate che avete in pugno la ricchezza, l’onore, la gloria e inoltre la libertà e la patria. Se vinciamo, tutto sarà sicuro per noi: avremo viveri in abbondanza, i municipi e le colonie ci apriranno le porte. Ma se cederemo alla paura, tutte quelle stesse cose ci si faranno avverse, né vi sarà luogo o amico che protegga chi non sarà stato difeso dalle sue armi. Se volete uscirne, c’è bisogno di audacia, nessuno, se non vincitore, poté mutare la guerra nella pace. Infatti, sperare salvezza nella fuga, quando hai sviato dal nemico le armi che ti proteggono le membra, è pura follia. Sempre, in battaglia, è più grave il pericolo per coloro che hanno il maggior timore; l’audacia è un baluardo”. Tutti insieme, Cantù! BIANCOBLù MAGAZINE

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CLASSIFICA PT.

1 2 3 4 5 6 7 8

A|X ARMANI EXCHANGE MILANO

UMANA REYER VENEZIA %$6.(7 &5(021$

VANOLI CREMONA SIDIGAS AVELLINO HAPPY CASA BRINDISI OPENJOBMETIS VARESE ALMA TRIESTE DOLOMITI ENERGIA TRENTINO

38 34 30 28 28 28 26 26

PT.

9 10 11 12 13 14 15 16

BANCO DI SARDEGNA SASSARI SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA

GERMANI BASKET BRESCIA ACQUA S.BERNARDO CANTÙ GRISSIN BON REGGIO EMILIA VL PESARO FIAT TORINO

ORIORA PISTOIA

24 24 24 24 14 12 12 10

Classifica aggiornata alla ventiquattresima giornata

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CALENDARIO TURNO ODIERNO: 25^ GIORNATA fiat torino - openjobmetis varese 07/04/2019 ORe 12:00

A|X Armani Exchange milano - banco di sardegna ss 07/04/2019 ORe 17:00

grissin bon reggio emilia - dolomiti energia trentino 07/04/2019 ORe 18:00

vanoli cremona - vl pesaro 07/04/2019 ORe 18:30

segafredo virtus bologna - oriora pistoia 07/04/2019 ORe 19:05

happy casa brindisi - umana reyer venezia 07/04/2019 ORe 19:30

acqua s.bernardo cantù - germani basket brescia 07/04/2019 ORe 20:45

sidigas avellino - alma trieste 09/04/2019 ORe 20:30

prossimo turno: 26^ GIORNATA openjobmetis varese - a|x armani exchange milano 13/04/2019 ORe 20:30

banco di sardegna sassari - sidigas avellino 14/04/2019 ORe 12:00

umana reyer venezia - acqua s.bernardo cantù 14/04/2019 ORe 17:00

alma trieste - grissin bon reggio emilia 14/04/2019 ORe 18:00

oriora pistoia - fiat torino 14/04/2019 ORe 18:30

germani basket brescia - vanoli cremona 14/04/2019 ORe 19:05

dolomiti energia trentino - vl pesaro 14/04/2019 ORe 19:30

segafredo virtus bologna - happy casa brindisi 14/04/2019 ORe 20:45

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GAME DAY

7.04.2019

20:45

Paladesio

RAI SPORT Eurosport player

radio cantù

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ

Allenatore:

Nicola Brienza

GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ

#0

Frank Gaines

Play/Guardia

1990

USA

#3

Tony Carr

Play/Guardia

1997

USA

#4

Gerry Blakes

Guardia

1993

USA

#7

Biram Baparapè

Guardia

1997

ITA

#8

Salvatore Parrillo

Guardia

1992

ITA

#9

Shaheed Davis

Ala/Centro

1994

USA

#10 Maurizio Tassone

Guardia

1990

ITA

#11 Andrea La Torre

Guardia/Ala

1997

ITA

#17 Luca Pappalardo

Centro

1999

ITA

#33 Tyler Stone

Ala/Centro

1991

USA

#41 Davon Jefferson

Ala/Centro

1986

USA

GERMANI BASKET BRESCIA

Allenatore:

Andrea Diana

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GIOCATORE

RUOLO

NATO NAZ.

#1 Jordan Hamilton

Ala

1990

USA

#4 Marco Ceron

Guardia

1992

ITA

#5 Abass Awudu Abass Ala

1993

ITA

#6 Luca Dalcò

Playmaker

2001

ITA

#7 Luca Vitali

Playmaker

1986

ITA

#8 Tommaso Laquintana Playmaker

1995

ITA

#9 Jared Cunningham

Guardia

1991

USA

#10 Matteo Caroli

Guardia

1995

ITA

#18 Gerald Beverly

Ala/Centro

1993

USA

#29 Andrea Zerini

Ala/Centro

1988

ITA

#34 David Moss

Ala

1983

USA

#41 Brian Sacchetti

Ala

1986

ITA

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SHARINGDREAMS


cantù-brescia: i precedenti

Alessandro Palermo

Acqua S.Bernardo Cantù e Germani Basket Brescia si affrontano questa sera per la 25esima giornata di campionato, decima di ritorno di LBA. Ad arbitrare l’incontro saranno i signori Michele Rossi, Luca Weidmann e Matteo Boninsegna. La partita sarà trasmessa in diretta sia su Eurosport Player che in chiaro su Rai Sport HD. Radiocronaca del match su Radio Cantù 89.600 FM e streaming su radiocantu.com. Prima della palla a due il “PalaDesio” omaggerà la Briantea84, formazione canturina plurititolata fresca vincitrice della Coppa Italia di basket in carrozzina. Pallacanestro Cantù e Leonessa Brescia si sono affrontate in passato 23 volte. Il bilancio dei precedenti pende a favore dei brianzoli avanti 15 a 8 nei confronti diretti. In casa, invece, sono otto le vittorie dei canturini, su undici incontri disputati. Solo tre le affermazioni in trasferta dei bresciani. La vittoria di Cantù su Brescia con lo scarto maggiore, invece, risale ai playoff scudetto della stagione 1984-’85, con l’allora Jollycolombani Cantù vittoriosa 99 a 76 (+23) sulla Silverstone Brescia. Nella gara di andata di questa stagione, datata 16 dicembre 2018, la squadra allenata da coach Diana si impose su Cantù con il risultato di 81 a 63. In quell’occasione all’Acqua S.Bernardo non bastarono i 16 punti di Jefferson, a referto anche con 9 rimbalzi e 3 assist. Il top scorer dell’incontro disputato al “PalaLeonessa” fu Hamilton, autore di 17 punti. Decisivo anche Beverly con una doppia doppia da 12 punti e 11 rimbalzi. BIANCOBLù MAGAZINE

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EX CANTURIUM: Abass è Diventato Uomo Carlo Perotti

Abass è diventato uomo. Lo capisci da come ti guarda dritto negli occhi, da come ti stringe la mano, dal fisico diventato imponente. Ha solo ancora alcuni momenti in cui torna il dolce bambino che conobbi a Tavernerio come quando parla dei suoi genitori e della fidanzata o quando gli si chiede del suo rapporto con l’Islam, in quei momenti distoglie lo sguardo con pudore cercando e trovando parole di pace. Ma è evidente quanto è cresciuto in pochi mesi. La sua carriera non stava andando nella giusta direzione, Sacripanti non era pienamente soddisfatto di lui, dietro a DeQuan Jones e coi gradi di capitano dategli a sorpresa, Abass era a disagio “Era difficile per me impormi nello spogliatoio con gente tanto esperta” ma poi gli scatta dentro qualcosa. Inizia a fare lavoro extra con Nicola Brienza a metà stagione. Ore di lavoro sulla tecnica ed ore passate sui pesi tanto che Johnson-Odom, uno che ha giocato con Kobe Bryant, gli confessa di non aver mai visto nessuno lavorare così duramente. Ed all’improvviso il bambino di Camerlata si fa uomo. Il padre Abass Awudu Adam prima di arrivare a Como gira mezzo mondo. Non arriva in Italia sui barconi, come siamo tristemente abituati a vedere oggi, ma in aereo dopo aver visitato Australia e buon parte dell’Europa. Decide che l’Italia è il posto giusto e chiama a raggiungerlo Aliya Yusuf, sua moglie. Il piccolo Abass Awudu Abass nasce a Como e cresce durante i suoi primi anni al Navedano, nella Valle del Cosia, una zona a forte immigrazione africana e dove si trova parte della comunità ghanese. Adam lavora in una stamperia ed è un omone di due metri e cinque, come tutti in Ghana è cresciuto nel mito di Abedì Pelé e delle Stelle Nere, il Brasile d’Africa ma ama anche il basket e si mette a giocare in promozione nel Lipomo. Spiega al figlio, che adora i kart, che data la loro altezza il suo futuro sportivo è nella pallacanestro e non nell’automobilismo. Gli regala perciò un piccolo canestro che mette nel cortile di Camerlata dove si sono trasferiti dopo che mamma Aliya ha trovato un lavoro in zona come donna delle pulizie. BIANCOBLù MAGAZINE

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EX CANTURIUM: Abass è Diventato Uomo Al secondo piano di quel cortile vive Max Di Landri che vede quel bambino già piuttosto alto tirare a canestro. Di Landri, ex allenatore delle giovanili della Comense che da anni si è creato un feudo privato a Tavernerio dove allena tutte, ma proprio tutte, le squadre dal minibasket alla serie D non è proprio il tipo da lasciarsi sfuggire un bambino da indirizzare al basket. Convince i genitori e si porta il piccolo Aby al Tavernerio, lo porta letteralmente nel senso che lo prende al pomeriggio e lo porta in palestra con lui. Ed in attesa del padre che arriva dal lavoro gli fa pure fare doppio turno di allenamenti in modo che il bimbo non si annoi. Poi Adam arriva, enorme e silenzioso, e si siede sulla gradinata dietro al canestro, aspettando la fine degli allenamenti della squadra Aquilotti. Quando arriva il tempo di andare alle medie a Rebbio però andare ad allenarsi sino a Tavernerio diventa un problema ed inoltre tutti i suoi amichetti giocano nell’Antoniana Como. L’Antoniana, squadra storica in cui giocò pure lo stesso Di Landri, gioca e si allena alla vecchia palestra di Muggiò, già a quei tempi un rudere in semi-disuso con gli spogliatoi dal cui soffitto cadevano pericolosi cavi e con il parquet tanto usurato e liscio che il custode era costretto a lavarlo con la Coca Cola per aumentare l’aderenza delle scarpe degli atleti. Un buco terribile in cui era difficilissimo andare a vincere per gli ospiti visto che solo le squadre locali riuscivano stare in piedi. Ma ad Aby non importa perché cogli amici di scuola si diverte parecchio ed ha un buon rapporto coi suoi coach Andrea Luzi e Stefano Rossi. Con lo sbocciare dell’adolescenza il fisico del bambino cresce come previsto e su di lui si allungano gli occhi della Pallacanestro Cantù. Un primo tentativo viene respinto dalla madre che vuole tenerlo vicino per ragioni scolastiche ma al secondo tentativo Nicola Brienza, a quei tempi allenatore delle giovanili, riesce a convincerlo a seguirlo al Trofeo Prezzemolo a Gardaland e dopo questa esperienza passa a Cantù in cambio di tre abbonamenti omaggio per i giocatori dell’Antoniana. Lì cresce seguito da Giannino Lambruschi, con cui gioca le finali nazionali juniores, ed arriva in prima squadra dove comanda Andrea Trinchieri “Un impatto con la prima squadra durissimo, c’erano giocatori fortissimi ed io come rookie ero spesso oggetto degli strali del coach” ma viene preso subito in simpatia da alcuni veterani che lo aiutano “Markoishvili mi incoraggiava a continuare anche quando il Trinka mi riprendeva, Mazzarino mi diceva di ascoltare gli allenatori ma di lasciare che il gioco mi venisse naturale mentre Marconato mi dava continui consigli tecnici”. Giovanissimo ed acerbo, naturalmente non gioca mai, eccetto la famosa bomba contro il Real Madrid in Eurolega in un momento in cui, complici molti infortuni, Trinchieri lo lanciò in campo e perciò in Abass cresce la voglia di andare a giocare in prestito altrove. Poi mentre è in macchina con Pino Sacripanti alla volta del ritiro dell’Under 20 scopre che proprio lui è destinato a sostituire Trinchieri alla guida di Cantù e poche settimane dopo, con un titolo Europeo in tasca, decide di restare a Cantù con il suo nuovo coach. Un primo anno difficile: il suo primo con un ruolo marginale in prima squadra, ed un secondo dietro ad un americano con esperienza in NBA come DeQuan Jones fanno venire dei dubbi ad Abass sino a quando gli scatta dentro la molla… ed inizia a lavorare. A lavorare come un pazzo. BIANCOBLù MAGAZINE

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EX CANTURIUM: Abass è Diventato Uomo Arriva pure Metta World Peace “Le persone vanno giudicate quando le conosci: Metta è una persona incredibile” che gli insegna di tutto: dalla difesa a come rubare palloni, il posizionamento in campo, la cattiveria agonistica… Pochi giorni prima dei play off con Venezia Metta negli spogliatoi gli dice “Tu farai sicuramente dei grandi play off… tieniti pronto!” e glielo ripete poco prima della partita. In Gara tre il talento di Abass esplode, un iradiddio davanti e dietro, mentre con Pietro Aradori, con cui non ha mai avuto un buon rapporto, sono scintille. Un pieno di adrenalina. Ed arriva questa stagione finalmente maturato e deciso a prendere a testa alta i gradi di capitano, ora è pronto “Ho sempre sognato di far parte di un gruppo così affiatato in campo ed io sono titolare in quintetto senza la paura di uscire al primo errore come capitava prima, ho acquisito sicurezza nei miei mezzi” e tanto migliorato al tiro da stupire anche Adam Filippi superesperto NBA sul tiro. NBA che per Abass è un obbiettivo da perseguire così come la nazionale italiana “Ci sono tanti giocatori italiani importanti nel mio ruolo ma vorrei una chance, la nazionale è un punto di arrivo per la mia carriera e vorrei conoscere il metodo di lavoro di Messina, le Olimpiadi di Rio sono il mio sogno”. Non solo basket però per Aby ma anche un rapporto intimo e delicato col l’Islam, la sua religione, proprio in un momento di estrema violenza che agita il mondo “I terroristi sono cattive persone che usano l’Islam come una scusa per i loro obbiettivi di potere, ho appena letto un libro in cui viene spiegato che l’Islam predica la pace ed il prossimo va rispettato. Ho fatto immensa fatica a seguire le vicende di Parigi, immagini troppo forti che mi hanno fatto male ma sono sicuro che col passare degli anni le cose cambieranno e la Pace prevarrà”. Durante l’intervista ha solo un momento di imbarazzo, quando gli chiediamo delle voci su un suo passaggio a Milano… Abass non è bravo a mentire e prova a glissare. In realtà l’offerta, per un ragazzo di una famiglia modesta, è di quelle a cui non si può rinunciare ed a fine stagione, passerà a Milano firmando un ricco triennale. Ci passerà due anni invece, con la maglia dell’Olimpia, con alti e bassi ed un ruolo non semplice per un giovane che ha bisogno di giocare con spazi in campo altalenanti. Segna poco più di sei punti a partita il primo anno ed una cocente sconfitta in semifinale scudetto contro Trento e ne mette poco più di tre a partite guidato da Pianigiani quando vince lo scudetto, ancora contro Trento, ma vede poco il campo nella seconda parte della stagione. Decide così di interrompere il suo rapporto con l’Armani e passa alla Germani Brescia dove ha ripreso il suo cammino viaggiando a dodici punti a partita in quasi trenta minuti di impiego tornando ad essere uno dei migliori giocatori italiani della LBA. (tratto da Sulle Montagne Russe-Una stagione con la Pallacanestro Cantù)

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€45 PER PERSONA

Speck d’anatra leggermente affumicato, insalatina di L’APERITIVO PAsquALE finocchi e pere all’agretto d’arancia in cialda di Parmigiano Assortimento di pani speziati e focacce dello Chef Casatiello Napoletano e le nostre zeppolelle I PRIMI Frittelle di ceci, curcuma e patate Risotto con bocconcini di pescatrice, crema di Le torte salate “ricotta e carciofi” e “Valdostana” peperoni del Piquillo e pinoli tostati Salumi e formaggi della nostra penisola Panciotti melanzane e scamorza con dolci Pipette di Grana e uova farcite datterini e veli di ricotta Marzotica Mini sfiziosità Napoletane fritte Prosecco di Valdobbiadene e Rosso della Maremma Toscana

GLI ANTIPAsTI

Polpo arrosto su crema di fave fresche e chips di patate viola

IL sECONDO

Cornucopia di branzino con cime di rapa e caciocavallo Silano su giardinetto di verdure dell’orto saltate all’Evo oppure

Bocconcini d’agnello alla vernaccia e carciofi di Valledoria con sformatino di patate al timo

IL DOLCE

Tartelletta di sfoglia con ricotta di bufala alla vaniglia Bourbon e frutti di bosco freschi irrorata da briciole di cioccolato fondente Il menu comprende: acqua, selezione di vino dalla nostra cantina, caffè e digestivo Fino a 3 anni i vostri bimbi festeggiano gratuitamente Da 4 a 10 anni menù bambini dedicato € 25.00 per persona

RISTORANTE

MEDITERRANEO

€40 PER PERSONA

L’APERITIVO

Stuzzichini dello Chef con bollicine e cocktail analcolico

L’ANTIPAsTO

Mazzancolle in tempura su insalatina all’arancio in compagnia di veli di tonno e pescespada leggermente affumicati

BIANCOBLù MAGAZINE

I PRIMI

Riso carnaroli mantecato al prosecco con crema di zafferano, mandorle tostate e tartare di pescatrice Cavatelli al ragù bianco di vitello con lamelle di porcini e scaglie di tartufo nero di Norcia

IL sECONDO

Costolette d’agnello alle erbe in salsa bordolese con carciofi alla giudia

IL DOLCE

Mousse ai tre cioccolati con lingue di gatto alla nocciola Il menu comprende: acqua, selezione di vino dalla nostra cantina, caffè e digestivo Fino a 3 anni i vostri bimbi festeggiano gratuitamente Da 4 a 10 anni menù bambini dedicato € 25.00 per persona

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SABATO 4 MAGGIO • ORE 20:30 L’ APERITIVO

Flûte di benvenuto e stuzzico dello Chef

L’ ANTIPASTO

Insalatina di soncino all’Evo con pomodorini cherry burratina d’Andria e gocce di balsamico tradizionale

IL PRIMO

Trofiette con caponatina di verdure croccanti e veli di ricotta Marzotica

IL SECONDO

Filetto di orata in panure alla messinese su giardinetto d’insalata all’aspretto di lamponi

IL DOLCE

Semifreddo agli agrumi di Sorrento su cioccolato fondente Il menu comprende: acqua, selezione di vino rosso dalla nostra cantina e caffè

RISTORANTE

MEDITERRANEO

SABATO 11 MAGGIO • ORE 20:30 L’ ANTIPASTO

Tortino di porri e patate novelle su crema al Taleggio con cialda di Parmigiano Reggiano

IL PRIMO

Risottino ai funghi porcini e finferli saltati

IL SECONDO

Arrosto ripieno di spinaci e Fontina con patate al forno

IL DOLCE

Pannacotta ai frutti di bosco Il menu comprende: acqua, selezione di vino rosso dalla nostra cantina e caffè BIANCOBLù MAGAZINE

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