Biancoblù Magazine NR.74

Sono passati quasi quattro mesi da Scafati. La delusione per l’obiettivo sfiorato c’è e brucia ancora, non giriamoci troppo intorno. Meglio però archiviare tutto, adesso si riparte e c’è tanta, troppa voglia di entusiasmarsi. Cantù ha un nuovo progetto sportivo e una nuova guida tecnica (e che guida tecnica). Non solo, si lavora con impegno e serietà anche sul fronte della nuova Arena, il cui iter procede senza intoppi.

La società ha fatto tanto per ripartire al meglio, ingaggiando uno dei migliori allenatori sulla piazza e allestendo una squadra di prim’ordine. I presupposti per fare bene ci sono tutti. Ora ci vogliono i risultati e la palla passa chiaramente ai giocatori. Chi c’era l’anno scorso dovrà dimostrare di aver imparato la lezione: nulla è conquistato fino all’ultima sirena dell’ultima partita. Chi non c’era, invece, dovrà fare suoi i valori della canturinità nel minor tempo possibile. Veniamo da un mese di preseason con prestazioni buone e altre meno in Supercoppa, un torneo che, vale la pena ricordarlo, è poco più di un rodaggio in vista del campionato. Certo, iniziare la stagione con un trofeo sarebbe stato il top, ma l’obiettivo che conta è un altro e nessuno lo vuole nominare per ora, come è giusto che sia. Coach Meo Sacchetti in queste settimane si è fatto sentire più volte dai suoi, sempre spronati a dare qualcosa in più e a non accontentarsi mai. La mano dell’ex commissario tecnico azzurro si è già vista nella vittoria della prima di campionato

al PalaLido: buone letture difensive, fisicità a rimbalzo, penetrazioni, contropiedi e l’utilizzo in contemporanea di Roko Rogic e Nicola Berdini. Il resto l’hanno fatto le ottime percentuali al tiro dei biancoblù. Sì, ci sono ancora dei momenti di appannamento che vanno corretti, come in avvio di secondo quarto, ma da Milano la squadra è tornata a casa con diverse certezze: Filippo Baldi Rossi, Stefan Nikolic, Dario Hunt e i due sopraccitati play. Altri non hanno ancora convinto appieno, ma senza dubbio, partita dopo partita, verranno fuori le qualità di tutti. La serie A2 è lunga e piena di imprevisti, il gruppo lo sa e dovrà fare la differenza sia in campo sia a livello di testa. Sugli spalti, non c’è neppure bisogno di dirlo, ci penserà il popolo biancoblù: una garanzia di successo. D’altronde, la gente come noi non molla mai!

Foto Gorini

Riccardo Berti

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TURNO ODIERNO: 2^ GIORNATA

benacquista assicurazioni latina - urania milano 08/10/2022 ore: 20:30

ferraroni juvi cremona - reale mutua torino 08/10/2022 ore: 20:30

moncada energy agrigento - vanoli cremona 09/10/2022 ore: 18:00 e-gap stella azzurra roma - gruppo mascio trev. 09/10/2022 ore: 18:00

ucc assigeco piacenza - novipiù monferrato 09/10/2022 ore: 18:00

acqua s.bernardo cantù - kienergia rieti 09/10/2022 ore: 18:00

TURNO DI RIPOSO: 2b control trapani

PROSSIMO TURNO: 3^ GIORNATA

urania milano - ferraroni juvi cremona 15/10/2022 ore: 20:30

novipiù monferrato - 2b control trapani 16/10/2022 ore: 17:00

kienergia rieti - moncada energy agrigento 16/10/2022 ore: 18:00

reale mutua torino - ucc assigeco piacenza 16/10/2022 ore: 18:00

vanoli cremona - acqua s.bernardo cantù 16/10/2022 ore: 17:00

gruppo mascio treV. - benacquista assicurazioni latina 16/10/2022 ore: 18:00

TURNO DI RIPOSO: e-gap stella azzurra roma

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MATCH PREVIEW: CANTÙ-RIETI

da prendere con le molle

Dopo

un anno di purgatorio in serie B, la NPC Kienergia Rieti è stata ammessa in serie A2 quest’estate, grazie all’acquisizione del titolo sportivo dalla Bakery Piacenza. Una società giovane quella amaranto-celeste, che, per essere precisi, in origine non venne fondata a Rieti, ma nella vicina Contigliano, da qui l’acronimo NPC (Nuova Pallacanestro Contigliano). Questa denominazione è rimasta in vigore dall’anno di fondazione, che risale al 1981, fino al 2011, quando la società venne poi spostata a Rieti e NPC è diventata l’abbreviazione di New Project Children. Dal 2012 a oggi il sodalizio del presidente Giuseppe Cattani ha disputato quattro campionati di serie B e sette di A2. Non esistono pertanto precedenti tra canturini e reatini, ma quella di questa sera sarà una prima assoluta. Nessun legame diretto, dunque, con la mitica AMG Sebastiani Basket Rieti, società che vinse la Coppa Korać nella stagione 1979/1980 contro il Cibona Zagabria e in cui giocarono, nel corso della sua storia, atleti del calibro di Roberto Brunamonti, Dan Gay e Joe Bryant (padre del compianto Kobe). Tornando invece alla Kienergia Rieti, nella stagione in corso gli uomini di coach Gabriele Ceccarelli (ex Rimini, Ravenna e Piacenza) hanno finora

registrato un ruolino di due vittorie e due sconfitte in Supercoppa, uscendo ai quarti di finale contro l’Allianz Pazienza San Severo, e di un convincente successo alla prima di campionato in casa contro la Ferraroni JuVi Cremona per 66-57. Ottimo inizio di stagione per i due statunitensi Darryl Tucker (ala/centro classe ’95) e Jordan Geist (guardia del ’97). Al debutto contro i cremonesi Geist ha messo a segno 25 punti (44% da due punti, 50% da tre e 100% ai liberi), mentre Tucker ha firmato una “doppia doppia” da 19 punti (75% da due e 70% ai liberi) e 10 rimbalzi. Entrambi gli americani di Rieti sono alla prima stagione nel campionato italiano. Tucker, prodotto della University of West Florida, vanta esperienze in Danimarca, Serbia e Lettonia. Geist, invece, dopo essere uscito dalla University of Missouri nel 2019, ha giocato in Germania con le maglie dei Gladiators Trier e dell’Heidelberg, dove in tre anni ha sempre chiuso con una media punti in doppia cifra. Ex di turno Francesco Stefanelli, che è stato capitano a Rieti dal 2019 al 2021, e il play Ruben Zugno, classe ’96 prodotto del vivaio canturino che ha vestito la maglia biancoblù dal 2012 al 2016.

Riccardo Berti

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Perlui ha già speso parole al miele in più occasioni coach Meo Sacchetti. Sfrontatezza e visione di gioco, sono queste le caratteristiche che l’hanno reso nel giro di poche settimane uno dei preferiti del nuovo roster dell’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù. Ben 13 punti a referto in 18 minuti nel derby contro l’Urania Milano sono bastati al play classe 2003 Nicola Berdini per ricevere una menzione d’onore dalla Lega Nazionale Pallacanestro che dopo la prima giornata di A2 l’ha definito un “2003 d’assalto”.

Nick “The Quick 9”, questo il suo nome su Instagram, ha già le idee chiare sulla stagione che lo attende in maglia biancoblù: «A Milano è stata una grande partita - spiega -. La prima di campionato è sempre un po’ rischiosa e difficile da interpretare. Sappiamo che c’è molto da migliorare, ma siamo sulla strada giusta. La

squadra ha offerto una buona prestazione sotto l’aspetto difensivo, che è quello a cui teniamo maggiormente. In attacco abbiamo grande qualità e possiamo trovare canestro facilmente. Una volta che siamo solidi in difesa e manteniamo l’intensità corretta per 40 minuti, potremo dire la nostra ovunque».

E pensare che Nick veniva da un paio di settimane di stop forzato per uno stiramento al bicipite femorale. «Ho trovato subito il ritmo giusto a Milano e le gambe hanno tenuto bene - rilancia -. Mi è piaciuto giocare in coppia con Roko Rogić, perché ha qualità offensive importanti e può fare benissimo anche la guardia. In più è un ottimo supporto nel playmaking. È una situazione intrigante e che stiamo provando, alla prima uscita è andata bene». Berdini compirà 19 anni il prossimo 4 dicembre ed è un punto fermo dell’Italia Under 20 di coach Alessandro Magro. L’anno scorso a Ravenna ha totalizzato 39 presenze con 199 punti e 44 assist all’attivo. «I nostri tifosi avranno un ruolo decisivo in questa stagione - conclude -. A livello personale sarà un’annata importantissima. Ho un ruolo ben definito in una grande squadra come Cantù, non molti ragazzi della mia età possano vantare un’opportunità di questo tipo. Darò il massimo, cercando di aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi».

Riccardo Berti

ALL’INGRESSO DEL PALADESIO L’OFFICIAL STORE BIANCOBLÙ

Ex di turno la guardia classe ’95 Francesco Stefanelli, che con la maglia della NPC Rieti ha giocato due stagioni (2019/2020 e 2020/2021). Nella prima annata rietina Stefanelli registrò una media punti di 9,4 in

20 gare disputate, mentre nella seconda annata salì a 16,7 in 21 partite. Un’annata sfortunata la seconda, che vide la NPC prima chiudere al decimo posto la stagione regolare del Girone Rosso di serie A2 e poi perdere i playout con conseguente retrocessione in serie B. «A Rieti ho lasciato un pezzo del mio cuore e tanti bei ricordi, perché ho incontrato delle bellissime persone, con cui sono ancora in contattoprecisa Stefanelli -. Ci attende una partita difficile, perché la NPC è una squadra che mette sempre in campo energia ed entusiasmo. Noi abbiamo dalla nostra il fattore campo, che fa la differenza in questa categoria. Sarà importante scendere sul parquet concentrati». Come valuti la nuova Cantù?

«Ci sono tutti i presupposti per giocarcela contro tuttipuntualizza -. Arrivare fino in fondo e vincere non è mai facile. Più si va avanti e più si affrontano squadre forti. Dobbiamo ripartire dagli sbagli dell’anno scorso, cercando di far incastrare tante cose per raggiungere i nostri obiettivi. Saranno fondamentali l’esperienza, la lucidità difensiva e la solidità nei momenti chiave della stagione».

Riccardo Berti

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